Commemorazione di Rita Levi Montalcini - l'intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Fino rinunciare io ringrazio vivamente il professor ma offre
Per l'invito che mi ha rivolto
Non potevo mancare
Per molteplici motivi
Innanzitutto
Tre
Un rapporto
Personale di profondo rispetto e affetto che mi ha allegato Rita
Levi Montalcini e per la generosità con cui mi ha ricambiato qui sentimenti
Poi per rendermi partecipe dell'omaggio che in nessun luogo come in questo poteva essere esso
A una figura di grande scienziato del Novecento e anche dei nostri primi anni duemila
E non ho nulla da aggiungere se non
Che mi ha guidato
Nella
Decisione di non mancare stamattina anche
Il profondo mio convincimento politico e culturale anche se da esterno al mondo della conoscenza scientifica
Circa il valore decisivo della ricerca
Convincimento che ho cercato di professare sostenere nel corso di questi anni
Del mio mandato di Presidente della Repubblica ma soprattutto io sono qui per rendere omaggio alla
Sono ordinaria personalità reale civile istituzionale di Rita levi Montalcini come sappiamo e la fu vittima delle leggi razziali del fascismo ma diventò
Di conseguenza esempio straordinario di una irriducibile volontà e capacità
Dica l'esistenza e di risposta alla portata distruttiva che quelle leggi poteva muovere anche nei confronti
Della ricerca scientifica e quindi
Della sua attività di scienziata
Potevano apparire insormontabili ostacoli che quelle leggi barbariche ponevano all'esercizio della sua vocazione in missione di ricercatrice licenziata ma quegli ostacoli seppe superare
Con uno sforzo individuale
Veramente eccezionale
E dimostrò nello stesso tempo il suo attaccamento ai valori della libertà
Della libertà della scienza ma non solo della libertà della scienza la sua profonda sede democratica che poi ha testimoniato anche con il suo contributo dato
In anni relativamente recenti ma per più di dieci anni
Al Senato della Repubblica ad una delle istituzioni rappresentative della nostra Repubblica per la nomina a senatrice a vita da parte del Presidente
Carlo Azeglio Ciampi l'abbiamo visto all'opera l'abbiamo visto all'opera ripetutamente e anche quando le
Arrivato la appena toccata qualche schizzo ingiurioso della polemica politica
E la ha mostrato di non esserne in alcun modo seguita o impedita e appunto grande
Serenità e con la grazia che la distingue tra ma anche con la ferrea fermezza che la caratterizzava
Seguito la sua strada onorato il suo impegno di senatrice a vita io anche per questo desiderio renderle profondo omaggio al nome delle istituzioni repubblicane
Infine ho voluto venire qui per
Rendere un saluto all'Accademia dei Lincei
Alla vigilia della conclusione del mio mandato io ringrazio
Profondamente belle parole che mi hanno rivolto gli oratori in modo particolare l'amico professor Conso ma vorrei sottolineare come la conclusione alla scadenza dei sette anni del mio mandato il Presidente
Corrisponda pienamente alla concezione
Che i nostri padri costituenti ebbero della figura del Presidente della Repubblica nel nostro ordinamento e direi poi che corrisponde anche
Diciamo alle leggi della continuità
Delle nostre istituzioni e alle leggi del succedersi delle generazioni nella vita io farò quello che debbo fino all'ultimo giorno del mio mandato naturalmente
Sono
Commosso diciamolo alla metafora molto valutativa del Sarno
Sia un faro sia
Una luce assolutamente
Normale umana quella che il Capo dello Stato deve sprigionare certe volte
Metto faro o luce si fa fatica nella nebbia io cercherò
Di fare del mio meglio
Ma
Voglio lasciarvi una
Mi a testimonianza di riconoscimento di rispetto profondo per l'Accademia dei Lincei grazie