L'intervista è stata registrata sabato 27 ottobre 1990 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Partito Radicale, Pci, Pds, Sinistra.
La registrazione audio ha una durata di 10 minuti.
09:30
PCI
Pietro Folena Piero Fassino alla conferenza programmatica del PC che si è appena conclusa a Roma
Elia pagina snella più forte cosa ne pensi questa ipotesi io sono decisamente di questa opinione in Sicilia del resto abbiamo già avanzato
Comitato regionale
Forte rispetto a Roma
In un partito avuto
Ma federato al partito nazionale
Ragioni specifiche siciliane più meridionali ma al di là di queste io penso che
Nella prospettiva degli Stati Uniti d'Europa
Però non possa che essere articolata
Su base
Fortemente regionalistica
Finale
In larghissima parte smantellato
A un governo un Forte più qualificato in grado di agire sul conto della rappresentanza
A una segreteria in grado di stare sulle
Questioni del momento con grande agilità
è un vettore spostamento di baricentro verso
La Regione
Pongo sassone da pensare se c'è qualcosa di tipo anglosassone ma io ritengo che ci sia qualcosa
Solo per quello che riguarda l'Italia di oggi
Nel momento in cui entriamo
Nuova fase l'unificazione europea nel senso che l'Italia è una storia unitaria Breve nastro lettera sofferta
Del giorno Italia conosce
Ultimi quarant'anni
è un processo di trasformazione di cambiamenti
Comma degenerato
Sono impianto regionalisti Co dello stato
Che è stato che cosa di vent'anni fa giusta e sacrosanta è avvenuto però in una condizione in cui permaneva perfino si rafforza il vecchio Stato centralistico e quando pur
Giù né commissari straordinari e tutte queste cose
Toh o di questa natura quindi noi rischiamo di veder saltare elitaria che che mediche presente la Repubblica
E di trovare magari domani anche realistiche lunedì idee avanzata dal Bossi qualche mese fa
Non fra
Collochiamo l'Italia e anche la sinistra italiana
In modo
Nuovo all'interno dell'Europa di domani
E quindi si può dire un modello di tipo istituzionale e anche diciamo conseguentemente politiche io penso che
Il modello tedesco l'esperienza tedesca c'è qualcosa ricco di suggestioni ecco adesso visto
Della dei club della sinistra dei sì alla Costituente quello dei della creazione di partiti regionali forti può essere il cavallo di Troia l'espediente per entrare con forza alla costituente del PDS ma io credo che questa esperienza dei club e dei committenti
S'hanno avuto una grande di
è il nostro dibattito interno atroce
Le forme
Di sofferenza che tutti hanno visto tuttavia c'è un grande patrimonio che non va disperso
Io penso che al momento in cui si afferma che esiste un processo siciliano autonomo diverso da quello lombardo a sua volta diversi da quello emiliano un
Un modo concreto per dare un grande spazio a tutte le energie che vogliano entrare cioè io penso a partiti regionali a formazioni regionali che
E evidentemente si riconoscono nel programma fondamentale nella politica negli indirizzi del partito nazionale della sinistra europea ma che poi sanno organizzare soggetti
Corrispondenti a quello che
La sinistra democratica sul territorio in cui si opera
Di credo che
Ultimamente una grande occasione per tutte le energie
Che hanno guardato e continuano a guardare con interesse al discorso di una nuova forza politica ecco tu ricordavi il quello che state tentando di fare in Sicilia quindi Abruzzo Marco Pannella sta forse facemmo la
Pensa a una lega democratica d'Abruzzo col cosa ne pensa di questa ipotesi ma io non conosco
Invita a questa proposta nemico ne conosco a sufficienza la condizione dell'Abruzzo della sinistra abruzzese per potermi esprimere parlo per la FIGC mac cioè penso che in Sicilia non vogliamo fare qualcosa che sia una lega della Sinistra democratica siciliana
Sisley TV
E hobby mi passo convergere nell'obiettivo
Liberare la politica del dominio partitocratico
Per un per un certo rapporto con lo Stato centrale di affermare la pienezza della sovranità della gente sulla sul proprio Ettore sulle proprie istituzioni liberando l'amministrazione dalla politica creando le condizioni quindi di una nuova rappresentanza trasparente civile e democratica
Avevamo abbiamo patate Sicilia è una proposta aperta
A tutte le energie che sono disponibile a scendere in campo Baget Bozzo questa sera ha prospettato il rischio che le varie divisioni del P
Mo'congresso nascondano di fatto il nulla cioè siano delle schegge impazzite legate a vecchie ideologie e comunque non adatte al governo
Ma io credo che Baget Bozzo abbia entra iniettato
Concezione che ne andava bene va bene per le fette Religion SME ma che per quello che riguarda il PDS che si sta costruendo non è assolutamente reale c'è uno scontro vero un dibattito vero su contenuti veri
Che su
No Conte
Nuti e differenze che passano anche nella società italiane nella sinistra italiana penso per esempio che la subalternità del rischio la subalternità alla DC non sia un rischia per il PDS come invece ha detto Baget Bozzo che ci possa essere il rischio di una subalternità Anna Craxi nel senso che sono con che questa nostra forza che nasce certo per l'unità tutte le forze laiche di sinistra
Però conflittuale con un certo disegno politico che Craxi ha messo in campo nel corso di questi anni quindi vorrei sentire da parte socialista un po'di autocritica
Su la politica perché se gli ha fatto nel corso
Di questo decennio sulla sua enfasi sulla modernità
Il modo in cui si era portato a ai problemi stessi della sinistra queste articolazioni di oggi e domani possono essere diventare posizioni politiche fecondo dove di una forza che vuole rappresentare alcune componenti essenziali della sinistra italiana
Il discorso di Occhetto alla conferenza programmatica il discorso conclusivo è sembrato essere una levata di scudi contro le accuse di creare un partito liberaldemocratico ecco dopo questo è ancora possibile un incontro con forza come il partito radicale che Cisco
Erano alla liberal democrazia Occhetto ha giustamente precisato che noi non vogliamo costruire un partito liberaldemocratico che ne siamo una forza che si batte per il socialismo però ha aggiunto non siamo una forza che vuole passare dalla tradizione comunista quella socialista andiamo un entrambe le tradizioni in questo andare oltre c'è spazio forte anche per le idee di una cultura liberaldemocratica pianista che nel nostro Paese del resto non da oggi si è contratta già col Partito comunista tante quante ne in quanto intellettualità italiana è diventata comunista per le sue aperture su questo terreno bene io penso che in questo modo su questo filone sia possibile raccogliere anche tanti tante energie
Che liberaldemocratiche che vogliono un'affermazione piena dei diritti e vogliono coniugare sposare questa permettere piena di diritti sul terreno civile con l'affermazione piena dei diritti sul terreno sociale sul terreno economico sul terreno politica e così via cioè tutte le culture quella liberaldemocratica quella socialdemocratica quella di matrice comunista culto pure religiose progressiste oggi devono fare i conti con il tema di una democrazia integrale cioè di una democrazia estesa da un spiegherà della vita non ci basta dire ci non ci basterebbe dieci liberaldemocratici e magari garantito il diritto di
Tutto a tutti e poi scoprire che in Sicilia il voto diventa mercato come ha denunciato Domenico Modugno Agrigento e viene comprato per un mille
Non c'è libertà di voto il problema è la parità effettiva dei diritti economici sociali e per questo occorre una profonda trasformazione che evidentemente pappa dalle tematiche del lavoro
E dall'affermazione di quella parte della società più oppresse più subalterno femmina
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