Terremoto: intervista a Pietro Di Stefano, Assessore alla Ricostruzione del Comune dell'Aquila

Alle tre e trentadue del sei aprile del due mila e nove una forte scossa di terremoto provoco all'Aquila e nel circondario migliaia di crolli nonché è la morte di trecentonove persone e più di settanta mila sfollati
Allora c'era il Governo Berlusconi può arrivare al Governo Monti gli anni sono passati era ricostruzione post sisma via via sia ingarbugliata sempre più
Quattro anni dopo vorrei fare il punto di tutto questo con Pietro Di Stefano Assessore alla ricostruzione del Comune dell'Aquila
Buongiorno buongiorno buongiorno a tutti
Allora assessore io vorrei sapere come avviene la ricostruzione e quali problemi incontra
Ma io ho ascoltato la sua introduzione innanzitutto si ci fu quella terribile scossa da tre e trentadue però c'è stato un antefatto
Noi eravamo o come dire sotto scosse continue essa
Da oltre un mese ha detto
E Damone poco atteggia delle scuole
Fatemi crescere era fatalità quarta perché credevamo proprio l'arrivo di una scossa forte Laura è una
Zona sismica la Curia caratterizzata da prestando i terremoti nel corso degli anni
Terribili che hanno provocato danni vittime altissime mille settecento e anche per i
L'Appennino è una zona filosofica e quindi come dire cioè questo ci fa
Pensare che andrebbero messi in piedi oggi politiche importanti che prevengano sia le vite umane che gli inganni che di solito poi porta di farci come quello che è accaduto l'anno in ogni caso noi eravamo mamma abbastanza allertati
E qui ho rotto il prima quello del rinvio ci parlasse Orlando sanno lei dice perché mi ricordo che ci furono poi proprio delle polemiche su questo no
Noi eravamo allertati il Sindaco di lo stato di emergenza preventivo
Chiede più volte l'intervento Corriere della protezione civile perché comunque la nostra storia era caratterizzata da questo
E poi insomma quello che è accaduto precedente ha dato luogo a questo
Dei processi di cui si parla la storia della Commissione grandi rischi insomma che quello che è accaduto recentemente
Quella notte tra l'altro con caratterizzato due scosse molto forti alle undici e alle all'una e trenta riforme attento spero dentro casa quindi
Nel centro storico la ricordo benissimo con tutta la nottata purtroppo
E niente da quel momento noi calato urbi et un sipario davanti agli occhi non ci fa guardare più futuro
Perché quattro anni dopo quattro anni dopo realmente la periferia diciamo che le ricostruzione abbastanza avanti
è iniziata molto era caratterizzata dalla cosiddetta corpi costruzione delle c'era c'avete immobili che hanno avuto meno danni
La ricostruzione per Ande partirei perfetta in ritardo partita a fine due mila dieci inizio due mila undici la ricostruzione
Pensando di immobile siamo indietro oggi su quella ricostruzione perché mancano i fondi cioè quello che ci venne detto all'epoca quando subito invocava amo misure straordinarie chi vorrà fare di scopo perché
Sappiamo poi curva vago come funziona la finanza pubblica
Però ci viene assicurato state tranquilli che i soldi ci sono a ottobre due mila dodici invece i soldi sono finiti chiedendo il plafond Cassa depositi e prestiti per l'erogazione dei contributi non ci siamo paralizzati
Da quel momento è dovuto arrivare la delibera del CIPE del dicembre due mila e dodici che a
Segnato dalle somme
Novecentottantacinque milioni per la ricostruzione privata parlo al momento della ricostruzione privata che ancora non si traducono in trasferimento di risorse
E perché perché qui il sono fondi che hanno una dinamica diversa in termini come dire di
Il flusso di cassa nel al Comune
Un percorso oggi siamo in una struttura molto problematica
Perché il sistema dopo che l'ambiente chiese se la interrompo quanti soldi erano stati preventivati
Per la ricostruzione
E quanti soldi di fatto o sono entrati
No nelle casse del Comune nella Regione insomma per questa ricostruzione la nostra ricostruzione secondo il primo illegittime i danni che abbiamo che abbiamo fatto coi con le ricognizioni finanziarie
Con i livelli di danno che hanno ricorso agli edifici
Ci porta al suo McCurry cinque miliardi e due ter la sulla ricostruzione degli immobili privati a cui poi si deve aggiungere la ricostruzione delle reti pubbliche delle degli immobili pubblici
Dei vari enti che a cui vanno aggiunte anche quote rifacimento di di alcune situazioni insomma complessivamente il solo Comune dell'Aquila arriviamo a sei miliardi e mezzo sei miliardi e mezzo
Sono stati stanziati per la ricostruzione e per tutto il cratere sismico quindi non solo per la guida per tutti cinquanta perché i Comuni
E due miliardi che il plafond altre cose perché quello che dicevo prima che Fiorito al dall'ottobre due mila dodici da quel momento si è come paralizzare la ricostruzione
Poi ci sono anche altre dinamiche per cui parte della del finanziamento andava pagato a un la pompa sulle cose pratiche parte ci dovrebbe andava a rendicontazione
Ma non arrivavano mai i soldi per poter pagare il trattamento e questo ha messo in crisi costante le imprese oggi siamo al paradosso abbiamo i progetti abbiamo le imprese pronte abbiamo cambiate
Ci vuol dire anche le norme che erano caratterizzati da un'eccessiva burocrazia un'eccessiva lungaggine
Devono essere cito ci devono arrivare l'assicurazione sui conti
Abbiamo stabilito un cronoprogramma trascino storico dell'Aquila equazione sul come andare avanti quindi lei Necchi una pianificazione che facciamo nel corso di questi anni
Adesso noi attendiamo che ci si dia una risposta noi la nostra proposta l'abbiamo già dato un miliardo l'anno fino al diciotto per avere al decimo anniversario
Del sisma cioè il due mila diciannove
La città ricostruita altrimenti è una sconfitta non solo per L'Aquila che a questo punto non si parlerebbe più di sconfitta ma praticamente parlerebbe di un destino già segnato ma è una sconfitta per la comunità nazionali
Per l'Italia in primo luogo perché un Paese come l'Italia non può assolutamente permettersi
è una città capoluogo di regione con un alto numero di vittime con un uno una delle città come dire gioiello dal qua dal punto di vista del patrimonio culturale convenga lasciata freschezza
Un periodo lungo di tempo sapendo che il tempo gioca a sfavore sia in termini di aumento del danno chi in termini di calo della della presenza umana quindi investite assegnato se non giunge non si interviene adesso con la tabella di marcia
Che vuole il Comune
Non l'abbiamo sempre detto e adesso è il Governo che deve darci una risposta questa volta seria
A proposito di governo
Andando magari anche un po'così a ritroso non è nei miei ricordi
Corsa avevano promesso i politici
Allora nel due mila nove cosa hanno promesso poi
Anche diciamo le istituzioni
E e cosa hanno fatto cosa è stato mantenuto di queste promesse
Ma io credo che la parte precedente sulla caratterizzata da una file interminabili di educatori anche di follia
La prima parte quella emergenziale sta da una parte importante che ha funzionato questo bisogna dirlo abboccano bene perché si sono stati presentati i soccorsi lo Stato quelli Ringo interrato presenti
Poi si è sostituita da quella parte emergenziale dove la presenza dello Stato importante
Si è sostituita alla fase della ricostruzione però con le regole delle percento la ricostruzione allora facevo non più le comunità locali ma doveva essere assegnata a chissà chi altro
E così che nasce la figura del commissario per la ricostruzione
Che c'è uno strappo all'ordinamento perché
Le autorità locali poter locale non può essere sostituito se non in condizioni eccezionali speciazione l'emergenza e la prima necessità
La ricostruzione appartiene a una fase diversa e più lunga appartiene come dire la vita delle comunità locali
Il la la pace comissariamento ha caratterizzato da una serie interminabile di errori e poi si è tradotta in due anni assolutamente pezzi chi siamo terribilmente cercando di recuperare
Quando c'era stato promesso innanzitutto la sicurezza o di fondi i fondi ci sono ecco lo dicevo prima non venne istituita all'epoca la tassa di scopo e l'Italia avrebbe capito perché si faceva perché
Si chiamava la solidarietà nazionale a ricostruire una città
Che che comunque gli italiani avevano coscienza di quanto danno e che di quante vittime umane giorni fa aveva prodotto e Domenico istituita perché i soldi c'erano da i soldi non non ci sono non ci sono stati
Dicevo che a ottobre due mila dodici infatti sono infiniti
C'è stato promesso poi col Governo mondi che comunque si sarebbe intervenuti in termini di risorse io vedo
Volendo dire la verità di governo mondi comunque ha fatto già di per sé un'opera egregia perché ha delegato un ministro la ricostruzione della del ministro per la questura territoriale Fabrizio Barca
Che diciamoci
Cile messo con gli enti impegna di cuore ha capito qual era il vero problema
E sia lui sia la sua struttura sono stati pretende hanno dato un grosso contributo al cambio delle procedure che era eccessivamente lezioso barocche lunghe
A recuperare subito i fondi per in quel momento al due ottobre a Roma andare con la prima delibera quei prima delibera CIPE
In che fra varata cioè a dicembre
Adesso siamo in una fase di passaggio molto delicata perché bisogna trovarli interlocutore col Governo a cui sottoporre la tabella di marcia che noi abbiamo deliberato
Il radar della il marchio ci fa guardare al due mila diciannove in gioco cerchino di tante persone
La città dell'Aquila già oggi ha una su un calo demografico che dovuto al
Tanti fattori
Io tra questi fattori ne individuo due in particolare
La prima che che è un paradosso qui si finanzia l'abitazione equivalente finire sono la Caf distrutta che poi il termine di spunto asfalto stiracchiato una norma commissariato in modo assurdo
Che e il proprietario può ricomprare CAF altrove
Ma la legge non obbliga come chiediamo noi il riacquisto in loco quindi ci sono persone che non trovando qui un futuro certo usano quei fondi per ricomprare carta altrove Roma-Milano Pescara
è come il terremoto tutti come come si vede chi sul terremoto favorite ancor di più un è un calo demografico che già
La situazione precaria niente incentivano molto
Ecco ci si mette anche questo
Nella seconda la seconda situazione è che come dire
Essendo precaria la vita non si guarda più
In questo luogo come possibile futuro ma anche specialmente
Con le famiglie che hanno bambini che cercano di guardare un futuro altrove ecco perché c'è bisogno adesso di una risposta forte dello Stato perché lo Stato serva questo quindi ricostituire qui le condizioni di vita e di fiducia ma questi le possiamo ricostituire che vengono risposte come dire non promesse perché ne abbiamo avute tante adesso devono venire risposte serie messe nero su bianco come abbiamo fatto noi
Nel corso di questi anni
Bene grazie a Pietro Di Stefano Assessora ricostruzione del Comune dell'Aquila e grazie buon lavoro