Il rovescio del diritto - Pillola

Abbiamo già avuto modo di sottolineare come nel buio profondo dei princìpi dello stato di diritto al nostro Paese ed in particolare di una giustizia penale
Metodicamente ispirata da una cultura da una prassi in spregio dei diritti fondamentali della persona
La Corte costituzionale abbia invece assunto con crescente decisione un ruolo di forte ricco i libri o soprattutto negli ultimissimi anni a tutela di quei diritti nei letti
Si tratta di un'eccezione tanto più preziosa quanto più invece la Corte di Cassazione anche in ragione di un carico di ricorsi obiettivamente insostenibile
Quotidianamente sembra accentuare la progressiva sua rinunzia al ruolo di guardiano della legittimità processuale del decisioni dei giudici di merito con peculiare riguardo al tema della custodia cautelare e della libertà personale dei cittadini
E di pochi giorni fa la sentenza numero cinquantasette del due mila tredici con la quale la Corte Costituzionale ha inferto un ennesimo colpo ad uniti ad uno dei principi più illiberali che il legislatore abbia introdotto nel nostro sistema
Processuale a far data dal mille novecentonovantuno poi ancora di recente
Prima in nome della necessità di implementare la durezza dell'efficacia
Della legislazione volto alla repressione della criminalità mia formazione sa ma poi direi inevitabilmente propagato sì senza freno sul terreno dei reati comuni di volta in volta considerati dal legislatore
Di maggiore allarme sociale parliamo del principio della così detta
Presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere per una serie di reati
Si tratta in sostanza di una previsione normativa dunque di ordine generale e astratta dei singoli casi concreti
In forza della quale si deve presumere
Che per la natura e la gravità del reato del quale Tizio sia gravemente indiziato la misura della custodia cautelare in carcere sia l'unica misura adeguata a soddisfare le esigenze di cautela sociale e processuale salvo che non si dia la prova
Contraria dall'esistenza di condizioni oggettive che escludono
La necessità di tale misura
Per conseguenza la valutazione circa la necessità inadeguatezza della misura cautelare da adottare in tali casi è sottratta
Alla discrezionalità del giudice che vede irrogare quella misura senza che gli sia possibile perfino di solo graduale parla per esempio concedendo gli arresti domiciliari
Il principio di presunzione di adeguatezza dalla custodia cautelare in carcere fu introdotto per la prima volta in relazione l'articolo quattrocentosedici bis associazione per delinquere di stampo mafioso o camorristico e per ogni reato commesso dagli associati
Nell'ambito del programma criminale dell'associazione
La Corte Costituzionale respinse l'eccezione di incostituzionalità di quella norma
E del principio che esse affermava
Sulla base della considerazione che la natura del vincolo associativo mafioso camorristico era talmente forte pervasivo ed incontrollabile da rendere perciò stesso ragionevole
E dunque non incostituzionale una presunzione di adeguatezza del carcere come unico strumento
Realmente idoneo ad assecondare le esigenze cautelari
Riguardo all'indiziato di quel genere di reati
Ma il principio del doppio binario ossia l'idea che per i reati di mafia e camorra sia possibile una legislazione per così dire speciale senza ricadute sulla tenuta di sistema dello stato di diritto è una pura illusione
Ed infatti il legislatore negli anni successivi ha ritenuto di estendere via via il principio
Cioè di presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere anche l'ipotesi di reato comuni in nome di un ritenuto aggravato allarme sociale reati di violenza sessuale di traffico di stupefacenti di omicidio volontari
I particolari ipotesi di associazione per delinquere semplice fine reati in tema di immigrazione clandestina
Ebbene proprio qui
Che è intervenuta la Corte costituzionale lentamente colpendo con declaratoria di incostituzionalità delle
Ratifica relative norme in particolare nel biennio due mila dieci due mila dodici ad una duna tutte queste forme di contaminazione di quel principio
Nato con esclusivo riferimento i reati commessi
Da soggetti intranet all'associazione mafiosa o camorristi l'ultima decisione la sentenza
Numero cinquantasette del cinque venticinque marzo due mila tredici ha un significato ancora più forte ed esplicito perché esclude l'applicabilità di quella micidiale
Presunzione di adeguatezza e la custodia cautelare in carcere anche in relazione a tutti i reati comuni commessi con l'aggravante della finalità
Di agevolazione o con le modalità tipiche dell'associazione mafiosa come descritta dall'articolo quattrocentosedici bis e ciò per lei eccellente ragione che in tale ipotesi
Si tratta sì di delitti comuni commessi con quelle
Peculiari connotazioni modalità intimidatorie o finalità di agevolazione delle associazioni mafiose
Ma comunque commesse commessi da soggetti estranei all'associazione mafiosa stesso
E per i quali dunque non possono valere casi eccezionali principi ritenuti applicabile soggetti intranet a quelle pericolose associazioni per delinquere si tratta dunque
Di una decisione coraggiosa e forte che rimarcava eccezionalità del principio di presunzione
Di adeguatezza della custodia cautelare in carcere
E che rappresenta un segnale inequivocabile di rinnovata attenzione ed anzi di allarme
Del giudice delle leggi rispetto ad un quadro normativo ma ancor più di prassi processuale nel quale l'abuso dalla custodia cautelare in carcere ha da tempo superato ogni limite di guardia l'auspicio
E che non solo il legislatore ma tutta la magistratura italiana sappiano cogliere questo forte richiamo della Corte costituzionale ripristino dei parametri di legalità in tema di diritto la libertà personale dei cittadini buona giornata a tutti