"Legge 162/90 (antidroga): compiti per una nuova amministrazione"

Articolo ottanta se non ho capito male che l'altra parte forse non era stato letto attentamente e perché l'articolo taglia non è vero che prendesse lecito russo della droga in piccole dosi questo un grosso equivoco
Diamo inizio ai lavori di questa ultima giornata del convegno
Che è molto densa di relazione di interventi do la parola otto rissa Diana De Martino direttore del Servizio sanitario penitenziario che parla Rava sulla gestione
Dell'infezione dati più in carcere
Dipinti
Bene abbiamo riservato all'ultima giornata del nostro convegno a quello che sicuramente uno degli aspetti più drammatici della situazione penitenziaria oggi dal punto di vista sanitario
La la legge
Che siamo commentando e impegna l'amministrazione alla predisposizione di un programma finalizzato anche per la cura e la prevenzione sui detenuti della sindrome da HIV
Io forse ho scritto un po'troppo nella relazione ve la riassumo in termini più sintetici possibile allegati alla relazione trovate delle tavole statistiche
Sì che riguardano un rilevamento recentissimo fatto al trentuno ottobre mille novecentonovanta che probabilmente dobbiamo ritenere però approssimato per difetto perché è in corso lo sciopero dei medici penitenziari per cui
Le informazioni che ci sono pervenute non sono del tutto complete
Sulla base di questo rilevamento la tavola uno vediamo che il numero dei tossicodipendenti è di nove mila trecentoventisette persone
Due mila ottocentonovanta sono i sieropositivi asintomatici trecentottantadue casi D-Arc e cinquantacinque i casi di AIDS
La seconda tavola pone invece in evidenza le variazioni per quello che riguarda l'infezione da HIV nel corso degli ultimi tre anni
E noterete che vi è una diminuzione percentuale del numero dei sieropositivi asintomatici nell'ottantotto erano il dieci virgola nove per cento nell'ottantasette il nove virgola uno nel novanta l'otto virgola nove
Mentre c'è un incremento dei detenuti affetti dark e dei detenuti affetti da AIDS conclamata cioè dei detenuti che hanno le forme più gravi dell'infezione da HIV
A quest'ultimo riguardo basterà considerare che il il numero dei detenuti in ai DS nel corso dell'anno
Enormemente aumentato nel mille novecento ottantasette erano stati ventisei i detenuti affetti rilevati censiti
INAIL se ne accorga nell'ambito degli istituti di pena nel corso dell'ottantotto trentasei nel corso dell'ottantanove centoventicinque e nel corso del mille novecentonovanta soltanto nel primo semestre ben centoventidue
Dire che questi dati corrispondono all'andamento PdL epidemia anche nel mondo esterno dove
Anche la società esterna assistiamo a una diminuzione del numero dei sieropositivi asintomatici e da uno mentre invece dei numeri di persone in Arca egli Nights e del resto è l'andamento di qualsiasi epidemia
Dove in una perché c'è una prima fase in cui il contagio è estremamente frequente e in una seconda fase in cui mentre le fasi iniziali della malattia si evolvono verso le forme più gravi quindi nel nostro caso verso l'arché Lights le l'opera l'opera di prevenzione di informazione che viene attuata parallelamente comincia a dare i suoi affetti e quindi i casi di contagio
Vanno a diminuire
Per quello che riguarda l'ambiente penitenziario ora dobbiamo però fare i conti con questo con l'impatto della centosessantadue perché questa nuova legge come come noto porterà in carcere anche le persone che fanno uso personale di sostanze stupefacenti le previsioni del ministero di grazia e giustizia sono quindi per un aumento della del numero dei tossicodipendenti in carcere anche se non nell'immediato
Dire che queste previsioni sono state in un certo senso sfondate dai dati che abbiamo rilevato perché nel corso di dieci mesi cioè dalla dicembre dell'ottantanove all'ottobre del del novanta siamo passati da una percentuale del venticinque virgola due di tossicodipendenti alla percentuale attuale che ha il ventotto virgola otto con quindi oltre novemila persone detenute
Che risultano tossicodipendenti dobbiamo quindi attenderci e nel futuro un aumento anche dei sieropositivi asintomatici
Ma se già il numero restasse quello di oggi cioè due mila ottocentotrenta persone affette dalla malattia dalla dalla sieropositività in forma
Asintomatica appunto si tratta sempre di cifre estremamente elevate e quindi il servizio sanitario penitenziario non può farsi trovare impreparato
è per questo che sono appunto stati elaborati questi programmi finalizzati ora in carcere sicuramente le problematiche che andiamo ad affrontare con riferimento all'infezione da HIV sono particolarmente complesse e direi molto più complesse che non nella società esterna ci sono innanzitutto una serie di difficoltà da un punto di vista sanitario perché in carcere non è possibile attuare tutti gli interventi terapeutici che possono essere attuati nell'ambiente esterno negli ospedali sia da un punto di vista sociale perché è innegabile che il detenuto sieropositivo
A una situazione di isolamento risente di un atteggiamento penalizzante che è molto frequente nel mondo esterno e che si intensifica nel momento in cui la persona affetta da HIV anche detenuto a tutto questo si aggiunge il fatto che nelle strutture esterne non sempre troviamo una sufficiente collaborazione mentre invece avremmo bisogno di una massima collaborazione da parte degli ospedali specialistici per affrontare adeguatamente questa infezione
Nell'ambito dei programmi finalizzati la prima
La prima cosa che è stata riproposta è quella della obbligatorietà dello screening dell'accertamento per la sieropositività
è nota a tutti la posizione dell'amministrazione penitenziaria che è una posizione molto decisa per l'accertamento coattivo della sieropositività in chiunque fa ingresso in carcere
Il cinque giugno mille novecentonovanta stata emanata una legge specifica per l'intervento e urgenti in tema di ai DS in questa legge all'articolo cinque è previsto che nessuno può essere sottoposto ad accertamenti per l'HIV se non per motivi senza consenso se non per motivi di necessità clinica e nel suo interesse
Quindi è una legge che ha sancito in via generale la impossibilità di provvedere di procedere ad accertamenti coattivi per l'infezione da HIV
E quindi sembrerebbe avere eliminato la possibilità di fare screening di massa sono consentiti screening di massa in base a questa normativa soltanto per fini epidemiologici e soltanto
Nel caso in cui campioni siano stati resi assolutamente anonimi con l'impossibilità di risalire alla persona da cui è stato prelevato il campione ematico
Quindi sulla base di questa normativa sembrava che non ci fosse più assolutamente spazio per introdurre un discorso di accertamento coattivo nell'ambito delle carceri
Però c'è un successivo decreto legge ancora più recente che ha del quattro ottobre novanta che riguarda le Forze armate le forze di polizia
In questo decreto legge invece è previsto l'accertamento obbligatorio della sieropositività per tutte le persone che si è arruolato nel corpo di polizia e delle forze armate vigili del fuoco
E la motivazione che ci dà la norma stessa e quello che si tratta di persone che saranno addetti a servizi che comportano rischi per l'incolumità la sicurezza
Di terze persone e che quindi
Devono essere
E per le quali quindi occorre procedere ad un accertamento sulla idoneità fisica allora il problema
Che è stato posto dall'amministrazione penitenziaria è quello di individuare se anche in ambito penitenziario vi sono delle particolari circostanze delle particolari evenienze che giustificano l'accertamento obbligatorio in deroga a quello che pone la normativa generale dal sito la questione è stata proposta ancora una volta ancora recentemente alla commissione nazionale per la lotta all'AIDS che è il massimo organismo scientifico in materia in Italia le motivazioni che ha portato l'amministrazione penitenziaria a sostegno della dello screening obbligatorio sono le seguenti innanzitutto in carcere vi è una elevatissima concentrazione di tossicodipendenti abbiamo detto il ventotto virgola otto per cento una concentrazione quindi maggiore di quella che troviamo nell'ambiente esterno
Il carcere poi è caratterizzato da una serie di condizioni di promiscuità anche derivano dal sovraffollamento
Che sono particolarmente gravi se pensiamo a alcuni comportamenti abituali dei detenuti come la pratica dei tatuaggi o l'uso promiscuo di oggetti personali come rasoi e lo spazio di stasera denti
Se pensiamo ad alcuni atteggiamenti come l'omosessualità in carcere che è un fatto che non si può neanche negare anche se si è ridotta negli ultimi anni se pensiamo ad alcuni episodi di introduzione clandestina di sostanze stupefacenti e quindi di uso in Comune di siringhe o altri strumenti
Tutto questo ci fa concludere per un sospetto che il carcere sia un luogo ad elevato rischio di diffusione dell'infezione da HIV anche se una dimostrazione definitiva di questa affermazione non la potremo avere fino a che non si avrà lo screening obbligatorio
Ed è proprio ed è anche un luogo in cui la convivenza non è scelta ma impostare coattiva cioè non siamo nella società esterna dove qualsiasi persona libera di frequentare chi crede e quindi assumendosene i rischi conseguenti ma in cui la convivenza la promiscuità sono imposte appunto allora l'amministrazione penitenziaria indubbiamente tenuta ad adottare tutti tutte le cautele e lei precauzioni donne ad evitare il diffondersi del contagio
E sicuramente importantissima l'opera di informazione di cui accennati accennerò tra poco sulle modalità di diffusione dell'infezione che possono quindi indurre una modifica dei comportamenti a rischio sicuramente è importantissimo intensificazione di controlli per scongiurare quanto più possibile e l'eventuale introduzione di sostanze stupefacenti
Ma nelle linee programmatiche dell'amministrazione estremamente importante semestre estrema importanza si attribuisce allo screening obbligatorio
Perché lo screening obbligatorio consentirebbe innanzitutto di avere una conoscenza reale del fenomeno là dove oggi noi abbiamo una conoscenza assolutamente parziale
Visto che il teste basato sul consenso volontario del soggetto ed anzi negli ultimi anni il nulla percentuale di detenuti che acconsente di sottoporsi al test sta progressivamente scendendo
Siamo passati dal quarantadue virgola cinque per cento al trentanove virgola tre per cento di persone che accettano volontariamente di sottoporsi al test
E questo quindi la conoscenza effettiva del fenomeno è sicuramente il presupposto essenziale per scegliere per decidere quali interventi attuare perché gli organismi scientifici deputati
Alla cura alla prevenzione dell'Ice possano indicarci quale sia la strada da adottare
Ma l'accertamento coattivo anche dei riflessi positivi sul singolo detenuto perché consente di attuare delle cure mirate per lo meno nei confronti dei sieropositivi ad alto rischio cioè quelli che hanno sviluppato una certa un certo grado di compromissione delle difese immunitarie perché consente di attuare una profilassi costante per determinate infezioni nei confronti dei soggetti sieropositivi e direi che qui la situazione è un po'diverso da quello che avviene nell'ambiente esterno dove la tutela della salute del singolo è affidata alla sua iniziativa dove ognuno quindi è responsabile di se stesso va o non va dal medico effettuo meno e controlli qui siamo in una situazione in cui l'amministrazione penitenziaria è in qualche modo responsabile della salute dei detenuti che sono ad essa affidati in cui il medico penitenziario e in prima persona responsabile della salute del del detenuto e per l'UI sicuramente la conoscenza dello stato di sieropositività assume una rilevanza importantissima
Inoltre in un'adeguata organizzazione degli istituti di pena si potrebbe anche conoscendo lo stato di sieropositività del soggetto adottare delle cautele e delle sistemazioni per evitare per il per sempre il detenuto sieropositivo per evitare che venga a contatto con
Con forme di infezione che per l'UE potrebbero essere estremamente pregiudizievoli
Secondo l'amministrazione poi lo screening obbligatorio avrebbe una valenza positiva anche per tutto il personale penitenziario perché gli consentirebbe di adottare
Determinate cautele in tutte quelle situazioni di interventi cruenti come nell'ambito del degli episodi di autolesionismo dietro o quando si effettua un prelievo interventi di tipo sanitario
A questo proposito l'obiezione che ci viene spesso fatta è che negli ospedali che sono luoghi ad elevatissima concentrazione di sieropositivi nelle nei reparti di malattie infettive per esempio lo screening e non è obbligatorio e quindi non sarebbe giustificato
Introdurlo come obbligatorio in carcere per cautele per tutelare adeguatamente il personale penitenziario
La osservazione che è stata fatta nell'ambito di questi programmi finalizzati e che in carcere diversamente da quello che avviene negli ospedali si può ipotizzare situazioni in cui il detenuto volontariamente assume un atteggiamento minaccioso minatorio di aggressività nei confronti del personale al dichiarato scopo di propagare il contagio situazione che certo non avviene nell'ambiente esterno
Quindi in definitiva lo screening obbligatorio nelle linee programmatiche dell'amministrazione acquista una importanza definitiva in quanto può consentire di attuare interventi tempestivi sul malato e può consentire di attuare cautele adeguate sia per il personale sia per i detenuti sani la commissione nazionale per la lotta all'AIDS è stata recentemente investita nuovamente di questo problema dello screening obbligatorio e del resto la Commissione stessa nel darci il precedente pari re in cui aveva negato efficace lo screening obbligatorio si era riservata di modificare questa questo guarire in una relazione a in nuove scoperte scientifico nuovi andamenti epidemiologici dell'infezione HIV in carcere
Attualmente comunque cioè nell'attuale stato di cose quando lo screening non può essere obbligatorio ma deve essere su consenso del detenuto proprio perché si attribuisce una particolare importanza a questo teste è necessario che negli istituti di pena a ad ogni detenuto il teste si è offerto avesse offerto in forma adeguata
Nel servizio sanitario nazionale il teste praticato ed è praticato gratuitamente soltanto se vi è un'indicazione clinica o una indicazione epidemiologica riguarda e non sono rari i casi di ragazzi che o non sanno dove andare per sottoporsi al testo o hanno una certa resistenza ad attuare quelle procedure burocratiche sono propedeutiche alla all'accertamento sicuramente il fatto che il testa si è offerto in carcere si è offerto in un modo adeguato può valere a superare il certe resistenze quindi si può poi tradurre in un beneficio
Per la salute del soggetto è chiaro che il sieropositivo che apprende in carcere di essere sieropositivo ha un impatto fortissimo perché riceve questa notizia in un momento in cui ha lontano dagli affetti in cui è segregato penalizzato ed è per questo che è importantissimo un sostegno psicologico in questo momento la circolare della Direzione generale in questo senso tendono a raccogliere quanto più possibile
Una un momento di solidarietà attorno al al ragazzo che viene a conoscere di questo suo stato durante la detenzione
è importantissimo in questi casi quindi che vi sia un messaggio da soprattutto da parte dei medici di concretezza però anche un messaggio di speranza che quindi si spieghi che l'evoluzione della malattia non è sicura che non tutti i sieropositivi sicuramente svilupperanno le forme più gravi della malattia che anzi con ogni probabilità vi sono via una percentuale di persone che passa poi allo Stato
Di malattia vera e propria
E che questo passaggio non è indipendente dalle condizioni di vita dallo stile di vita o dal permanere di certi comportamenti cercando quindi di sviluppare una modifica dei comportamenti della soggetta
Bene per quello che riguarda invece l'assistenza sanitaria che si fuga che riusciamo a fornire in carcere nei confronti dei detenuti sieropositivi
Ieri ho sentito la dottoressa Sechi che diceva in sostanza che in carcere il detenuto viene trattenuto
Anche nelle fasi più gravi della malattia
Viene ricoverata in ospedale soltanto in momenti terminali ora io direi innanzitutto che dobbiamo partire da un dato di fatto e cioè che il servizio sanitario penitenziario può senz'altro attuare una sorveglianza clinica dei sieropositivi asintomatici
Può senz'altro attuare degli interventi adeguati per i sieropositivi che non presentano casi di particolare quadri clinici di particolare gravità
Però non può assolutamente assicurare un isolamento sanitario né può assicurare interventi diagnostici o terapia altamente specialistica per la semplice motivazione che noi gestiamo dei penitenziari e non degli ospedali e che quindi più di tanto non possiamo dare anche perché abbiamo mezzi e risorse estremamente limitate
Posso fare un esempio noi abbiamo forniamo in carcere l'AZT che è un il farmaco di elezione che si dà ai sieropositivi
è un farmaco che è previsto come farmaco ospedaliero cioè dovrebbe essere distribuito esclusivamente negli ospedali
Siccome non tutti gli ospedali lo davano ai sieropositivi detenuti che ne avevano bisogno
Abbiamo chiesto di poterlo distribuire anche in carcere abbiamo dovuto fornire dei dati sulla organizzazione del servizio sanitario che ha interno e successivamente siamo stati autorizzati a distribuirlo in carcere proprio per assicurare un'uniformità di trattamento
E il massimo del trattamento possibile a tutte le persone detenute
La trattativa non è un farmaco costosissimo credo che siamo sull'ordine delle cinquecento mila lire per un'unica settimana di trattamento ed è un farmaco che si deve dare per lunghissimi periodi quindi ha fondato tutte le previsioni di spesa del del capitolo del servizio sanitario penitenziario quindi le difficoltà di attuare questo servizio non sono affatto pochi
Quello per cui l'amministrazione si batte soprattutto è di ottenere il riconoscimento della incompatibilità tra Stato di AIDS conclamata e detenzione
A tutt'oggi non vi è stato ancora nel mondo quel professore viscosa su questo sarà probabilmente molte più esauriente nessun caso di ai DS che sia sopravvissuto cioè è una quando si raggiunge la sindrome conclamata poiché segue la morte quello che la scienza riesce oggi a fare di prolungare il tempo di sopravvivenza
E mi pare che siano stati raggiunti dei risultati anche importanti perché nel giro di poco tempo si è passato da una sopravvivenza media di un anno a mi sembra tre anni di sì di sopravvivenza
Però prolungare l'esistenza si può fare apprezzo di determinati trattamenti appunto la Z attiva oggi si parla ancora di di diari oppure attraverso un'attività di prevenzione sulle infezioni opportunistiche che intervengono però si tratta sempre di trattamenti farmacologici che sono estremamente lunghi estremamente tossici che hanno tanti effetti collaterali e che quindi richiedono un monitoraggio costante dei farmaci che vengono dati ciò occorre fare
Continui controlli per verificare se il dosaggio del farmaco è adeguato meno e questi controlli non possono essere eseguiti nella maggior parte dei casi in carcere bensì negli ospedali
Anche per diagnosticare le infezioni opportunistiche in termini tempestivi occorrono numerosi controlli anche questi è opportuno che vengano essere eseguiti nelle strutture ospedaliere e non nel carcere
E più in generale poi il detenuto in AIDS conclamata una persona il paziente in eyes conclamata è una persona che ormai perso qualsiasi capacità di difesa immunitaria quindi estremamente importante l'ambiente e l'ambiente in cui vive sia quanto più possibile selezionato mentre in carcere al contrario sappiamo che c'è una promiscuità molto forte sappiamo che non vi è assolutamente la possibilità di solare la persona nella maggior parte dei casi e che vi sono anzi molte occasioni che la persona incontri con quegli agenti patogeni Cassano responsabili di tutte le infezioni opportunistiche
Sulla base di queste indicazioni la Commissione nazionale per la lotta all'AIDS ha concluso affermando che lasciare in carcere un detenuto in eyes conclamata comporta per il detenuto un rischio elevato di riduzione del suo tempo di sopravvivenza
Allora il problema è quello di vedere quale sistemazione possiamo trovare per il detenuto Ina x in un primo tempo sia l'amministrazione la scelta che era stata fatta era quella di si sta di disporre il ricovero ospedaliero di tutti i detenuti in aizza
Però ci si è scontrati contro una una certa resistenza delle strutture ospedaliere a trattenere il detenuto INAIL su una volta praticati gli interventi di urgenza una volta calmata la fase acuta dell'infezione in atto
In generale in qualche circostanza l'atteggiamento degli ospedali che hanno restituito il detenuto all'istituto di pena
è stato sicuramente determinato dalle difficoltà che oggettivamente tenere un detenuto in un reparto ospedaliero presenta perché vuol dire tenere anche un personale di scorta
Avere una serie di difficoltà insomma che possiamo immaginare
Però e quindi insomma che si si si è un po'accelerato nella dimissione del del soggetto ma più in generale è stato fatto presente che una volta
Eseguiti tutti gli interventi che servono a far recedere l'infezione dalla fase acuta il soggetto ha bisogno esclusivamente di un monitoraggio periodico e di trattamenti farmacologici periodici che possono essere attuati con la modalità più Guidonia di un day hospital
E quindi il detenuto viene restituito all'istituto di pena
Senonché nell'istituto di pena come abbiamo detto ci sono tutte quelle difficoltà che indubbiamente ne riducono o poco rischiano di ridurne il tempo di sopravvivenza
La soluzione era sembrata allora quella di istituire dei reparti attrezzati per detenuti presso le strutture ospedaliere in modo da creare del dei reparti ospedalieri in cui la presenza del detenuto non creasse poiché eccessive difficoltà
All'amministrazione sanitaria
è però esperienza di questi giorni ha poca che anche questa strada non è percorribile basterà l'esempio dell'ospedale Molinette di Torino dove funzionava abbastanza bene se ha lavorato per sei anni ed era effettivamente funzionante un reparto per detenuti e che che oggi ha ridotto notevolmente la sua operatività e che minaccia addirittura di chiudere se non ha già chiuso perché il personale parasanitario non non acconsente a lavorarvi
Sicuramente non è questa la strada per risolvere problemi di tale gravità
La il coinvolgimento della magistratura e anche essenziali ed essenziale che l'autorità giudiziaria e quindi sia costantemente informata
Dell'evolvere della malattia e dei rischi che il detenuto INAIL se occorre permanere restando in carcere
Negli ultimi fonogrammi che sono stati approntati infatti è previsto un una informazione costante per la magistratura della situazione clinica del detenuto
Anche la magistratura però deve tener presente nel disporre o nell'adottare eventuali provvedimenti che servono ad adottare il soggetto dal circuito penitenziario anche altre esigenze
Prima tra tutti l'esigenza di tutela della collettività dal pericolo che il soggetto una volta rimesso fuori ricominci a commettere reati ed esperienza credo di ogni direttore di vedersi ritornare in carcere gli gli stessi detenuti usciti magari per motivi di salute anche più volte
E con imputazioni via via più grave in quanto si instaura spesso una specie di meccanismo per cui tanto il detenuto non ha molto da perdere sapendo che ormai sta per morire e quindi esce e ricomincia a a commettere reati sono stati segnalati dei casi in cui il soggetto è uscito quindici sedici venti volte rientrando coi sistematicamente in carcere perché
Di nuovo veniva catturato per altri per altri episodi criminosi anche più gravi ora mi pare che in queste circostanze sicuramente non si può non condividere l'operato del magistrato che a questo punto decide di non adottare più alcun beneficio
Quello che a me sembra inaccettabile il fatto di ritenere il carcere come luogo di contenimento una soluzione per il detenuto inetti S perché questo vuol dire non tener conto non tenere in alcun conto le considerazioni che ha fatto la commissione nazionale per la lotta all'AIDS che ha detto che permanere in carcere riduce le aspettative di vita
Significa non tener conto della inadeguatezza degli interventi che in carcere possiamo adottare per queste persone
E significa non tenere conto dell'impatto psicologico fortissimo che riceve il detenuto in eyes quando ormai la malattia non può più essere occultata nessuno e quindi si instaurano automaticamente tutti quei meccanismi di emarginazione
Che sono così forti in ambiente penitenziario quando il detenuto è ormai in una situazione di assoluta debilitazione quando ha questa sensazione di un esito finale imminente
In una situazione in cui gli vengono negati anche quelli benefici di solidarietà e di comprensione che di solito la famiglia
Riesce perlomeno ad assicurare nell'ultimo anno abbiamo attivato presso l'ufficio setti mo'un monitoraggio dei detenuti in ai DS e il l'adozione dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria in materia
Ci ha preoccupato perché nel primo trimestre erano stati allontanati dal circuito penitenziario quarantasette detenuti nei DS c'erano stati quarantasette casi in cui la magistratura
Aveva ritenuto di intervenire allontanando il detenuto dal circuito penitenziario nel secondo trimestre
Anche se il numero di Alix è salito i provvedimenti in cui la magistratura ha allontanato i detenuti dal carcere sono stati soltanto trentasei quindi si va verso una strada più restrittiva
L'amministrazione penitenziaria ha con questi programmi finalizzati anche chiesto che il che un intervento legislativo nel senso di fissare legislativamente il confine e il punto in cui il detenuto può essere assistito dal servizio sanitario penitenziario e il punto in cui invece opportuno che esca quindi di fissarlo legislativamente
Mi pare comunque che siamo arrivati ad un punto ad una situazione non più tollerabile che si imponga una scelta che non può più essere rinviata cioè o effettivamente il detenuto in aizza esce dal carcere si trova una soluzione alternativa che può essere l'ospedale attrezzato comunità apposite luoghi di cura restituzione libertà oppure si decide di fornire l'amministrazione penitenziaria di mezzi e di strutture adeguate per far fronte anche a questa a questa patologia e soprattutto si cerca di garantire in modo definitivo la collaborazione da parte degli ospedali esterni
Del resto anche i detenuti che sono il NARC presentano delle esigenze sanitarie particolarmente gravi a questo proposito noi stiamo cercando di attrezzare in tutte le infermiere Yepes penitenziarie degli spazi adeguati per
Ricoverarmi detenuti che hanno dei quadri clinici gravi così da consentire da un lato una maggiore sorveglianza da parte del personale sanitario dall'altra una minore promiscuità delle condizioni di vita
è sempre però necessaria una fortissima collaborazione da parte delle strutture Sterne mentre oggi su centonovantuno istituti ne abbiamo ben settantatré in cui non siamo riusciti a convenzionare un infettivologo
E dei centodiciotto istituti in cui abbiamo il convenzionamento con l'infettivologo soltanto trentanove
Sono
Riguardano personale appartenente al servizio sanitario nazionale in tutti gli altri abbiamo dei liberi professionisti e quindi maggiori sono poi le difficoltà di aggancio con la struttura specialistica Esterna
C'è quindi un'estrema disomogeneità su tutto il territorio con riferimento agli interventi che vengono attuati per questo tipo di patologia
La direzione generale si è fatto carico di questa diversità di interventi su tutto il territorio e nell'ambito di una commissione interdisciplinare sul problema
Dell'AIDS in carcere di cui fa parte anche il professor Visco è stato redatto un protocollo di sorveglianza clinica
E di accertamento della sieropositività in cui si è cercato di definire quali devono essere le analisi da fare per avere una diagnosi di sieropositività quali sono le analisi e le cadenze di questi accertamenti
A cui deve essere sottoposto il sieropositivo quali devono essere le terapie gli interventi in presenza di gravi alterazioni immunologica
Questo è uno strumento con cui noi speriamo di ottenere una maggiore collaborazione da parte delle strutture esterne
è stata infatti diramato questo protocollo non soltanto le direzioni ma anche tutti gli assessorati sanitari dopo avere ricevuto l'avallo della Commissione nazionale per la lotta all'AIDS
La strada che vorremmo tenere per Fini che vorremmo percorrere per vincolare maggiormente le strutture sanitarie specialistiche alla attuazione di questo protocollo è quello di redigere delle convenzioni con le strutture ospedaliere Sterne visto che la nuova legge ce ne dà facoltà
Per ottenere appunto una maggiore collaborazione
Va bene vorrei chiudere questa relazione con una un accenno all'opera di prevenzione ed informazione che si fa in carcere io ho sentito ieri che anche l'altro ieri che ci sono stati alcuni operatori che hanno lamentato una scarsa informazione soprattutto il personale di custodia ora
Innanzitutto l'attività di informazione è fondamentale ed è è fondamentale nella società esterna ma è ancora più essenziale in carcere dove i timori gli allarmismi si diffondono con una grandissima facilità e possono addirittura comportare il turbamento dell'ordine e della sicurezza dell'istituto di pena
Noi abbiamo da parecchio tempo una proficua collaborazione con il Ministero della Sanità in questo senso
Nel ci siamo inseriti quest'anno per la prima volta nella campagna di forme di informazione per la Ips con una campagna mirata per le carceri sa in passato non era mai stato fatto nulla con specifico riferimento alla realtà penitenziaria
Da quest'anno invece abbiamo ottenuto una campagna di informazione mirata alla realtà carceraria
Sono stati redatti degli opuscoli informativi specifici per il carcere che affrontano cioè le specifiche tematiche che si possano presentare in carcere
E sono degli opuscoli per gli operatori penitenziari e per i detenuti che stanno per essere distribuiti perché sono ormai stampati e pronti a è stato approntato un video che è proprio mirata la realtà carceraria in cui ci sono degli esperti che rispondono a dei quesiti che vengono posti da detenuti e da personali penitenziaria e anche questo sta per essere distribuito
Abbiamo diffuso in tutte le carceri le norme di comportamento che sanno sta le linee-guida di comportamento redatta dalla Commissione nazionale per la lotta all'AIDS che contengono un'elencazione di tutte le precauzioni e di tutti i comportamenti che devono essere attuati nell'ambito carcerario sia fuori che manchino ambito carcerario allorquando si ci si trova in certe situazioni e si eseguono determinati interventi sanitari
Abbiamo stimolato tutte le direzioni a dare a a riunire il personale a riunire la popolazione penitenziaria provocando dei dibattiti e degli incontri con il medico del carcere e anche con esperti esterni
Per dare una informazione dettagliata e soprattutto per rispondere a tutte quelle domande che quotidianamente il personale o i detenuti si pongono con riferimento alle modalità di trasmissione del virus H info
Abbiamo fatto anche un'indagine per verificare se queste riunioni e questi incontri sono stati eseguiti o meno e devo dire che per lo meno dalle risposte che sono arrivati degli istituti di pena vi è un altissimo numero di direzioni che ha assicurato di aver organizzato questi incontri e questi dibattiti
Direi che questa opera di informazione e di prevenzione che è importantissima in carcere ha dei risvolti positivi soprattutto per la popolazione tossicodipendente perché l'esperienza ci dice che il tossicodipendente a una persona che è estremamente poco suscettibile di recepire questi messaggi nella società esterna
Attraverso il coinvolgimento nell'ambito penitenziario che può essere attuato in misura più incisiva possiamo quindi pensare di attuare e il una modifica di comportamento anche per questa tipologia di persone di solito poco ricettiva questi messaggi
Chiudo
Facendo un'osservazione la lotta all'AIDS è una battaglia che si sta combattendo in tutto il mondo e si combatte essenzialmente sul piano sanitario attraverso la ricerca di nuovi farmaci e di un vaccino però è una battaglia che si combatte anche sul piano sociale attraverso gli interventi di prevenzione che sono l'unica cosa che effettivamente ci può dare una sicurezza nel contenimento della infezione da HIV
E si combatte sul piano umano attraverso atteggiamenti di solidarietà e di comprensione per i sieropositivi e per i malati
Senza demonizzare questa malattia senza degli atteggiamenti moralistici e punitivi senza isolare ed emarginare queste persone in quanto un atteggiamento di questo tipo in quei direbbe loro di fatto anche di accostarsi al testo sulla sieropositività o comunque di praticare le cure di fatto per e di rifiutare ogni modifica comportamentale proprio per il timore in questo in questo per questa semplice costanza di essere bollati come sieropositivi
Ecco io mi sembra che in questo e in quest'ultimo periodo il carcere in questa battaglia abbia fatto la sua parte
Ringrazio la dottoressa De Martino per la sua ricca relazione così piena di dati
E che ha illustrato la situazione dalla diessini carcere la relativa assistenza sanitaria e do la parola al professor Giuseppe Visco primario del reparto di malattie infettive dell'ospedale Spallanzani di Roma
Comunque debbo innanzitutto voglio ringraziare la amministrazione la direzione generale in particolare il presidente che ne hanno voluto invitare portare un contributo di esperienza
Di una persona come me che da un lato ha un'esperienza pratica che vive tutti i giorni in corsia in ospedale dove sicuro un appunto
A Roma malati di Heinze e dall'altro come membro della Commissione nazionale nella quale ho potuto da due anni
Farmi un'esperienza di dei problemi che vengono dibattuti e portati sul tavolo relativi acquista epidemia
Che ha colpito la nostra umanità
Io mi fermerò sui due punti in particolare perché direi che il la dottoressa Donati ne ha già fatto un'ampia panoramica e c'è molto poco da aggiungere come punti di dibattito quello che cercherò di dirvi
E il taglio diciamo è il punto di vista del tecnico delle dell'infettivologo Surlini vari su alcuni degli aspetti che il dottoressa a esposto
I due punti su cui mi fermerò sono innanzitutto il problema dello screening obbligatorio e l'altro quello che l'amministrazione penitenziaria la Commissione nazionale tutti gli altri Venezia ne hanno fatto per cercare di affrontare e di risolvere questo problema
Forse per semplicità posso cominciare prima da quest'ultimo
Dirvi che per esempio il problema dell'incompatibilità che ci sembrava di aver risolto in modo così semplice così chiaro anche il problema dell'incompatibilità del malato Diaz con cromata al soggiorno
Nella detenzione in in regime carcerario si è poi rivelato invece è un problema non ancora risolto perché io mi rendo conto che dire semplicemente suggerire diciamo indicare al magistrato questa incompatibilità non ha risolto il problema che ha detto la dottoressa
Sì ripete notevolmente perché per esempio non ci siamo accorti che si finisce per dare molte volte un licenze di delinquere
A chi sa di non potere ritornare in carcere perché in ogni modo la sua condizione non ci consente di rimanere in stato di detenzione quindi non è un problema
Di di difficilissima soluzione e per la quale noi appunto pensavamo questo mio pensiero personale ma insomma condiviso anche da da molti altri che il problema un problema che deve essere valutato equilibrando il le due componenti
La componente del magistrato il quale deve valutare la personalità
Siamo criminale del soggetto e e quindi la sua situazione personale
Gli aspetti psicologici della persona e dall'altro il clinico che può dare infettivologo il tecnico che vi può dare una previsione di durata di vita una televisione di attesa di validità perché è certo
Che noi con il miglioramento delle tecniche diagnostiche e terapeutiche noi riusciamo a portare avanti questi persone in condizioni di quasi normalità o per lo meno di apparente normalità noi del ricordo che il mio primo malato più amato che ho visto almeno centottantadue
A lei ha avuto una durata di sopravvivenza dal momento della diagnosi al momento del decesso di quindici giorni soltanto
Mentre oggi siamo sui quasi tre anni di sopravvivenza dal momento l'a.d. della diagnosi
E vero abbiamo imparato a diagnosticare lì prima ma soprattutto ci sono le cure in sia alle cure contro il virus che soprattutto le cure la prevenzione delle infezioni opportunistiche che hanno portato a a indurre questi soggetti è una condizione clinica di salute che quasi del tutto normale se uno non fa un teste no non va a vedere come sono i suoi CD quattro i suoi testi sierologici
Lo prenderebbe per una persona perfettamente normale e quindi anche in condizione di fare una vita normale perciò ripeto non non c'è una soluzione unica almeno io noi non siamo in grado di intravedere la per questo problema dell'incompatibilità del dovrebbe essere a mio giudizio valutata caso per caso
E altre cose che ha fatto l'amministrazione e quella della campagna di informazione che secondo me senz'altro è stata meritoria e adeguata c'è stata una campagna nazionale di informazione alla dottoressa ci ha detto nel particolare i video che sono stati preparati per l'informazione del personale
Delle lo studio diciamo una indicazione delle modalità di comportamento del personale di assistenza sono stati fatti convegni e conferenze direi che è stato fatto veramente molto sotto questo punto di vista naturalmente ancora molto si può fare una indicazione che io potrei dare di non trascurare anche le famiglie dei detenuti
In questa campagna di informazione che rappresentano un qualcosa che poi può riportare nel nel soggetta nell'individuo detenuto una serie di indicazioni suggerimenti che che possono essere importanti e d'altra parte di trasformare le famiglie dei detenuti in un ambiente più informato sul problema che serve anche nel luogo dove questi si trovano bene chiarito questo passiamo all'altro problema un problema che forse da un certo punto di vista apparentemente dividere opinioni di una parte della maggior parte dei tecnici della Commissione nazionale e la direzione generale degli istituti di pena perché sullo screening obbligatorio in effetti la Commissione fino ad oggi ha continuato a pronunciarsi in senso contrario allora io vorrei esaminare con voi
Alcuni tende delle motivazioni che sono state portate a favore e a quelle alcune che sono state portate contro questo screening obbligatorio
Io direi che è abbastanza chiaro che la la ragione principale l'utilità principale di questo tipo di informazione di questo tipo di di di provvedimenti sarebbe quella di una dai di dare un'adeguata informazione
Questa informazione adeguata indirizzata innanzitutto al personale dal personale di sorveglianza secondo all'amministrazione
E terzo direi anche dal punto di vista epidemiologico perché parlavamo stamattina con la dottoressa niente mi diceva ci ma ci sono anche degli epidemiologi che sono favorevoli allo screening obbligatorio
E ma grazie l'epidemiologo sarebbe lietissimo se tutta la popolazione italiana del mondo potesse essere testata perché è chiaro che avere un informazione globale consente di dirigere ed indirizzare i provvedimenti le stime il soprattutto la pianificazione degli interventi è indubbio che questa sarebbe una cosa estremamente utile e più teste si fanno e più è utile però dobbiamo valutare se questa utilità nel caso pratico nello specifico nella singolo settore a una reale validità a una reale utilità
Direi che l'informazione può servire per esempio per il personale di assistenza per una più adeguata protezione
Questo è uno dei motivi che adduce la amministrazione penitenziaria e per migliorare anche l'organizzazione della assistenza nell'ambito carcerario
Ora secondo motivo di di valido è quello di poter curare chi non sa di essere sieropositivo perché in questo modo una popolazione che è altamente a rischio voi sentite che abbiamo che ha semplicemente con i teste volontari una frequenza che va interno al trenta quaranta per cento
Di di sieropositivi vuol dire che è un è certamente una popolazione ad alto rischio bene e tra questi ci sono sicuramente persone che non sanno di essere sieropositivi e che quindi potrebbero essere curati precocemente
Spetterà l'obiezione che io vi faccio è sicuro che una cura precoce
Rappresenti un vantaggio per questi pazienti cioè non è ancora chiaro noi lo stiamo provando noi siamo passati a rubare la Titti e la profilassi delle infezioni opportunistiche prima
I soggetti sintomatici quelli già malati di AIDS conclamato poi abbiamo cominciato a fare quelli con Arc
Semplicemente con sintomi adesso lo stiamo facendo anche agli asintomatici purché abbiano dei test immunologici compromessi però non è ancora chiaro se questo rappresenti un vero vantaggio cioè abbiamo bisogno ancora di qualche anno questo in tutto il mondo non parlo dell'Italia
Per arrivare a capire se veramente un vantaggio perché dovete considerare che sono farmaci molto tossici e che sono farmaci che inducono resistenza
Nei confronti del virus quindi che vuol dire cioè del virus nei confronti del farmaco questo vuol dire che se noi lo utilizziamo precocemente
Se questo è utile se il farmaco è in grado di uccidere il virus e questo sappiamo che non è ma finisce dato precocemente per indurre nel virus una resistenza al farmaco che magari potrebbe servire in una fase successiva quindi siamo in una fase ancora di studio e non possiamo essere certi che aumentare la precocità di intervento fra più costituisca veramente un vantaggio sembra di sì ecco le indicazioni statistica che appunto debbono essere fatte
Su grandi numeri vi posso dire onestamente che sembra che questo aumentare la precocità intervento serva qualcosa però non può essere non si può dire che si è parlato di questo
Oggi il in tutto il mondo la indicazione pur senza essere convinti che questo sia la soluzioni IVA o la migliore in assoluto e quella di creare delle unità
Specializzate nell'ambito di un insieme più generale dove si Curino tutte quante le altre malattie e quindi per esempio nel per voi potrebbe essere questo
Le amministrazioni carceraria di cercare di fare dei luoghi dove ci sia magari una maggior concentrazione di soggetti Hiv positivi ma che non sia esclusivamente dedicata a questo cioè per evitare di creare delle totali segregazione
Perché ecco e veniamo qui all'ultima motivazione uno i il motivo per cui non viene fatto lo screening obbligatorio nella stragrande maggioranza dei Paesi democratici
Fondamentalmente una motivazione di ordine filosofico di ordine diciamo umanitari io mi rendo conto e questo appunto ed è degli epidemiologi come la pensa
L'utilità c'è sempre in moltissime avvenimenti diciamo della nostra esistenza
Una una situazione diciamo di contenzioso tra quello che può essere l'utilità del singolo il diritto del singolo e l'utilità e il diritto della collettività e certo che la collettività hai il diritto di essere difesa dalle malattie infettive quindi sarebbe bene testare tutti ben contro tutte le in teoria contro tutte le malattie infettive e chiuderli e segregare tutti quelli che sono contagiosi ma è chiaro che è una cosa di questo genere non può essere fatta perché gliene contro quello che può essere il diritto dell'individuo ora in questa in questa lotta diciamo in questo contrasto che ci può essere tra due tipi di dignità io dico che è giusto che a volte ce ne sia uno che per e vari tipi altro perché ci sono condizioni nelle quali è giusto
Difendere il collettivo e giusto invece alta difendere il diritto individuale importante e che ci sia una vera reale utilità da parte dell'uno nel altre intere questa decisione e che non ci sia un eccessivo danno all'altro per quando appunto questo iniziativa venga presa
Ora vorrei concludere dicendo
Che secondo me il momento non è ancora del tutto pronto per un'iniziativa di questo genere che ci vedrebbe per esempio in in Europa c'è soltanto la Baviera che fa una cosa del genere ci sono Francia Stati Uniti
La Spagna sanno tutti contrarissimi a un'iniziativa di questo genere l'OMS contrarissima
Al testo obbligatorio nelle carceri viene fatto soltanto in alcuni degli Stati degli Stati Uniti e in altre e in molte quasi tutti i Paesi oggi for per fortuna non ce ne sono quasi più
Che non sono più democratici nei Paesi comunisti prima veniva fatto sistematicamente
Ora direi che è prematuro io non escluderei cioè io non dico di conoscere la verità di essere certo di alcune affermazioni direi che forse il momento è prematuro e che occorra fare prima una valutazione questo circa mandare avanti con degli studi che ci possano dire
Innanzitutto quali sono i benefici clinici in una cura precoci questo ve l'ho detto prima ed è fondamentale come dato perché direi che taglia la testa al toro se questo se il carcere può essere un elemento un luogo dove si aiutano i pazienti ad essere curati prima e meglio perché si fa il teste obbligatorio ma io sarò d'accordissimo
A dire allora si faccia nel carcere come si facciano in tutte le situazioni nelle quali sono maggiormente concentrati queste persone e quindi abbiamo una maggiore possibilità di trovarlo
E debbo dire che voi vi troverete ha dimenticato di dirlo prima
Ma stavo riflettendo sul problema della legge della droga
Che a un certo punto voi vi troverete di fatto se l'indirizzo è quello di fare dei centri per Lusi dove vanno i tossicodipendenti voi di fatto siccome il sessanta per cento di tossicodipendenti oggi è sieropositivo vi troverete di fatto con delle strutture ad alta concentrazione questo li obbligherà la legge a farlo poco credo vedrebbe indicazioni che dalla legge scaturiscono
Quindi il problema verrà caldo diciamo a porsi sotto i vostri
Occhi l'altro aspetto e che io vorrei vedere e che fare un una serie di ulteriori accertamenti che siano sia di tipo e non epidemiologico sia di tipo psicologico per valutare il teste come si fa oggi cioè volontario
è un è insufficiente come iniziativa per avere una stima epidemiologica oppure no
Questo si può fare semplicemente prendendo facendo uno studio sulla per vedere la validità del teste che viene fatto oggi su un campione
Anonimo di detenuti i quali ai quali non si chiede se vogliono fare o non vogliono fare il testo oppure si chiede e ci si aggiunge
Anche il siero di quelli che rifiutano il teste purché sia Nonino dei campioni consente no con delle tecniche epidemiologica abbastanza semplice di dire serve o non serve il teste che noi facciamo oggi a titolo volontario perché se la percentuale più o meno la stessa che si troverebbe noi la stima epidemiologica non quella individuale che serve per regolarsi sul comportamento nell'interno delle carceri ma per lo meno la stima epidemiologiche potrebbe essere fatta salva l'altro aspetto è quello psicologico sapere oggi attraverso quando un detenuto quando una famiglia ha famiglia detenuti quando gli altri detenuti sanno che c'è un sieropositivo come si comportano
Il comportamento è il migliore è peggiore questo io è un invito che farei agli psicologi che ci sono nelle carceri di fare uno studio da questo punto di vista per cercare di capire se un vantaggio o meno di sapere che un soggetto sieropositivo e concludo dicendo che io non credo assolutamente di nessuno di noi pensa di avere la verità in mano cioè dobbiamo tutti rimboccarci le maniche
E insieme cercare di contribuire a progredire nella conoscenza del fenomeno e soprattutto dei mezzi che noi possiamo cercare di mettere insieme per arginare questa pandemia che ricordatevi la popolazione del mondo dovrà sorbirsi per almeno altri cento anni perché è bene che vadano le cose non si riuscirà a debellare la pandemia prima di un secolo vi ringrazio per
Ringraziamo il professor Visco per la sua dotta relazione sull'attività di prevenzione sulla sua alcune valutazioni molto profonde
Un tema discipline obbligatorio o meno sull'attività di assistenza sanitaria per i malati di Eddie
Adesso diamo diamo iniziamo con gli interventi da parte degli operatori c'erano quattro c'era qualche intervento di ieri e ci sono gli interventi di oggi
Il primo il dottor Pierucci
Buongiorno sono Alessandro Pierucci sono medico incaricato provvisorio presso l'ufficio settimo della direzione generale
Con l'entrata in vigore della nuova legge sulla tossicodipendenza il ruolo del medico penitenziario probabilmente subirà delle modificazioni quella linea di stretta adesione che ha accompagnato il mutamento il divenire del carcere durante tutto questo tempo è più questo la figura del medico mete intenzionati a come molto importante nell'organizzazione pena probabilmente subita una modificazione
Sì ma diamo uno sguardo a alla figura del medico presidenziale trenta quaranta anni fa troviamo un professionista che era impegnato con cadenze molto sedici pinze quando capitava somministrare dei farmaci delle pillole
Ad un'utenza che ne faccio una richiesta molto blanda e poi interveniva in quei casi di effettiva urgenza medica per un tempo abbastanza limitata strettamente necessario l'intervento per poi dileguarsi così ripresentarsi successivamente negli anni settanta ottanta negli anni di piombo anni particolarmente tristi diciamo per l'nostra società con ingresso in carcere di personaggi innegabilmente portavano all'interno del carcere un bagaglio culturale notevole al medico penitenziario veniva richiesto un intervento più mirato più finalizzata a salvaguardare benessere psicofisico che questi soggetti non intendevano a cui questi soggetti non intendevano rinunciare durante il periodo di detenzione
Succede proprio in questo periodo in questi anni la direzione generale sente dove c'è sempre avverte la necessità di attivarsi proprio per risolvere queste problematiche sanitarie che istituisce nell'ufficio se l'Ufficio undicesimo allora l'attuale ufficio selettivo il che ha avuto il compito di avvocati avrebbe avuto il compito del Nucara se tutte le problematiche Marilù infermieristiche
Che si presentavano e che sino a quel momento erano suddivise in vari uffici
A cavallo di quegli anni parallelamente si ingigantito al problema della tossicodipendenza il numero dei detenuti
Il tossicodipendente rispetto al globale della popolazione all'interno del carcere aumentava costantemente delle problematiche
Crescevano e crescevano i problemi per meglio evidenziare rione del settantotto un protocollo Montorfano molto tecnico indirizzato c'è da della direzione generale del del giovane ufficio sanitario indirizzato ai medici penitenziario in cui si cioè questa imperfezione delle nozioni tecniche inerenti proprio alla tossicodipendenza
Vi si elencavano dettagliatamente dei segni dei sintomi e delle terapie negli stati di intossicazione per gli stati di intossicazione acuta e cronica
Di sostanze stupefacenti e di alcol ma al di là di questi aspetti puramente tecnici al medico penitenziario veniva chiesto l'intervento di tipo socio socio educativo proprio dallo stesso detenuto che individuava nel medico penitenziario una figura probabilmente per il numero elevato dico di contatti c'è via perché aveva come per la facilità con cui vi si poteva rapportare individuava proprio nel Medio Venezie ad una figura che poteva risolvere o per lo meno alleviare non solo con terapie farmacologiche con lo stato di disagio quel quel quei dubbi come quelle
Disagi esistenziali che venivano a cui certamente durante la scarcerazione verso l'ottantuno ottantadue
Si affaccia verso ottantadue ottantatré si affacciano allarmante il problema è se si affaccia in Italia si affaccia ovviamente precipuamente specificamente in carcere per l'elevato numero di tossico intenti quattro come a sottolineato il professor visto questa malattia colpisce elettivamente in Italia diversità di altre di altre nazioni già altre parti del mondo i tossicodipendenti
Ora proprio no le problematiche sono cioè crescono notevolmente diciamo tutte quelle quelle problematiche quotidianamente diamo in carcere sceglie proprio senesi
Le le aggressioni e le quotidiane socialità fra detenuti e agenti e tutti gli altri operatori penitenziari creavano ci hanno iniziato a creare delle paure degli allarmismi
Delle domande a cui il medico penitenziario ha dovuto far fronte con il suo bagaglio culturale ed umana
E per per aumentare per ampliare questo vaglio culturale che il la direzione generale ha previsto effettuato nel mese scorso un corso diretto ai medici penitenziari che è stato ampiamente descritto nelle sue modalità di applicazione dalla dottoressa De Santi
Nella nella giornata di ieri in questo posto che attualmente viene riproposto sempre da questi medici penitenziari
Da questi trenta medici penitenziari che hanno svolto il corso all'Espresso l'Istituto superiore sanità in questi giorni si sta a cascata allargando riproducendo alto in tutta Italia
Ora attualmente ora se prendiamo un attimo le problematiche che
Che situazione si porranno pel me riverenza la cui entrata in vigore della nuova legge la centosessantadue novanta vediamo che con questa legge Merloni Finanziaria viene richiesto di accertare clinicamente lo stato d'uso e l'abuso di sostanze stupefacenti da parte del soggetto ed indirizzarlo ovviamente dopo una valutazione globale con tutti gli altri operatori ad un trattamento disintossicante socio riabilitativo assieme al servizio sanitario nazionale
Ed è per questo che il punto diciamo cruciale della nuova legge la collaborazione il punto che riguarda la collaborazione fra il servizio sanitario nazionale e gli istituti penitenziari interni
Come sancito appunto dall'artista al punto tre dell'articolo novantasei che prevede appunto che sta stretta opera di collaborazione tra i due sistemi
Sinora in vigenza della legge della vecchia legge sulla tossicodipendenza la sei otto cinque del settantacinque nell'istituto in cui si operava una convenzione fra il servizi territoriali e l'istituto penitenziario si assisterà a due sistemi che forniamo assistenza
Che si svolgeva su canali paralleli che non trovavano difficilmente trovano dei punti di contatto farà parte del sistema sanitario pubblico che si recava in carcere instaurava piuttosto o cioè con tono in positivo cioè imperiosamente senza per conto del del del del
Delle altre problematiche per vigenti un servizio c'è una terapia disintossicante si limita quasi esclusivamente a quello disinteressandosi successivamente di tutte le problematiche psicologiche sanitarie che che essi che si venivano a creare successivamente e giustificava diciamo questo suo disinteresse nell'evoluzione del trattamento
Asserendo sia addossando un po'tutta la responsabilità al medico penitenziario accusandolo di somministrare troppi tranquillanti troppe danze da Zebina troppi farmaci che bene o male inficiava ma la loro opera
Incontro parte il medico penitenziario
Prendono atto del del della scarsa presenza di questi servizi pubblici all'interno del carcere
Si difendeva lamentava appunto i vuoti
Voti che potevano cioè durante il trattamento voli che poteva essere colmati esclusivamente con terapie che ovviamente per il fatto che non erano mai stati chiamati in merito a decidere su su tutto l'iter su tutto il trattamento ovviamente venivano un po'era un po'avulsi da tutta la da tutta l'opera programmati
Ora diciamo all'applicazione che concludo di questa nuova legge ci auguriamo che il servizio sanitario nazionale c'è che questo stato di cose cessi e che il servizio sanitario pubblico posso tener conto di tutte quelle peculiarità positive che il medico penitenziario a Fini ha affinato durante questi anni adeguandosi al alle esigenze della vita penitenziali grazie
Il dottor Massimo Di Rienzo
Grazie grazie spettacoli costosa questa possibilità che che mi dà di di svolge diciamo si occupa a voce alta grazie ai colleghi anche se sono costretto a chiedervi un po'un un cambiamento di direzione ossa attenzione rispetto ai temi che sono stati trattati stamattina peraltro interessantissimi diciamo così di pertinenza evidentemente sanitaria sanitario di carattere dirigenziali rivedere di dollari per un attimo ai temi comunque del convegno e che sono stati trattati in questi giorni infatti cerca un po'di prende spunto dei da alcune cose che sono state dette in questo dibattito di questi giorni senz'altro molto stimolante il ricco diede
E anche io che cosa che se mai stata detta anche in altra sede ovviamente sempre riferimento al tema che ci vede in questi giorni interessati
Ecco io poi dall'osservazione su su quello che secondo me un po'in concetto di trattamento che attraverso l'articolo trentasei così introdotto da legge centosessantadue è stato un po'evidenziato è stato un po'rafforzato rispetto a quello che già aveva detto ottocentocinquantaquattro da trecentosessanta dei leggi hanno ben note nel senso che con questa legge viene evidenziato probabilmente concerto di trattamento che travalica un po'la finalizzazione
Esistente finalizzazioni poi in effetti in qualche modo dovuta aveva classico indiziaria
Che si era consolidata
Finalizzazione appunto in realtà alla concessione delle misure alternative
Mi pare di poter dire
Che in questa nuova normativa
Quindi appunto
Rafforzato con un concetto di trattamento che e sulla dal dalla finalizzazione dalla direzione misura alternativa
Nel senso che
Come dire
Vi è secondo lei in con questa nuova legge più spazio prelazione penitenziarie più spazio per azioni quindi l'azione amministrativa
Io venni continuato diversamente lo spazio della giurisdizione sono quel con questa legge questa legge si inserisce in quel filone culturale e giuridico che vede esecuzione penitenziaria
In qualche modo in qualche misura ricondotta maggiormente all'interno dello spazio all'interno della sfera di competenza propria dell'amministrazione anche nel secondo me in questo caso per l'amministrazione
Dobbiamo intende ora mi sono un tantino più mirata ce l'amministrazione fatta sin d'amministrazione iniziai amministrazione lo Stato ma anche amministrazioni fatta da enti territoriali
Da enti locali dato in affitto da questo libro di articolazioni decentrate
E perché no anche dagli enti del privato sociale dove s'è stato richiamato l'altro giorno appunto da don Ciotti ai quali comunque
Enti quindi il piano sociale che però siano istituzionalmente riconosciuti e un una successiva osservazione che ma fu un posto tra attenzione
In qualche modo si collega al tema che mi è un po'più vicino ad alcune sagome serale proprio Vasco Rifondazione
La centosessantadue in un in qualche modo ci chiamano in configurazione copertura previdenziale
Sappiamo tutti a centosessantadue pure alti contenuti alla operatività penitenziaria pone altri contenuti alle professionalità professionale comunque storicamente siano sempre sviluppate su parametri i ispirati diciamo così all'approfondimento mi riferisco soprattutto agli operatori una custodia o che comunque sono un concetto di trattamento che era nato ed era stato ideato comunque all'interno del carcere
Io mi rendo conto benissimo nel momento in cui da questi schemi ci si allontana e ci si avvicina schema metodologici riduci operative diverse in qualche modo si generano personale una sorta di ansia di dubbi perplessità questo è fisiologico che accade fisiologica cala quando da un sistema operativo compie comunque riconosciuto se volete insufficiente ma che dava garanzia di Jones di ciò che già si conosce
E se ci si allontana e si ci si avvicina adesso metodi ecco a questi dubbi a queste perplessità mi pare che molte esaurientemente
E come è stato esposto pura dottor di Somma deve risponde un progetto di formazione
Però penso anche un'altra cosa che nessun progetto di formazione per quanto articolato ben individuato ben incisivo
Passa poi essi esaustivo di tutte le domande di tutti i problemi che ci prova il trattamento sistematico devo tossicodipendente
Penso che a questo punto dobbiamo darci anche ad una seconda risposta
Dobbiamo esser pronti sulle ad innescare un processo ecco che io chiamerei di autoformazione e colgo lo spunto che c'è stato proprio l'altro giorno Ascoli formazione rispetto Breda clima svolge l'intervento perizia dice mi spiace non vede presenti stamattina
Alla Fondazione per così alle fondazioni come occasione possibilità per discussioni riflessione perché il anche momenti di studio che vengono fatti in sede cooperativa sul caso concreto
Sul problema che ci sarei sui sui problemi saranno posti di volta in volta appunto dal trattamento tossico che tutti quanti ci hanno detto abbiamo sentito città tenutosi uno cipolla segue bene perché nasce da una realtà complessa dalla realtà articolata per cui le domande che ci vorranno però sta alzando di volta in volta domante diverse domande nuove
E in questione che dobbiamo essere pronti ad esaminare quei problemi e le tematiche che poi a questi problemi si ricollegano
è necessario quindi che in mille direzioni Emmeline serissime dei servizi ecco ci si avrà questa disponibilità a questi momenti che diceva appunto l'avessi di riflessione discussione e secondo me anche anche di studio
Perché ecco io non vorrei ingenerare equivoci l'assenza di già c'è stato un grosso discorso prima della legge centosessantadue
E quindi è inutile che ci facciano certi percorsi insomma
Io so benissimo che ai centosessantuno ha fatto una scelta Cosimo tutti quanti
Di punitivi tradotto assicuri pendente quindi non voglio dalla su questo argomento anche se poi ha stemperato questa positività su una serie sulla gamba di sanzioni amministrative esclusa decima bensì il corredo di vitto
E l'omicidio che continuava a chiederci e interrogarci sulla utilità poi sociali con quel suo aveva incisività poi di queste sanzioni amministrative
E su in alcune sanzioni penali e come vedo edito è giusto che ci domandiamo perché continuava a domandarci ci interroghiamo sua reale utilità economicità sociale di queste sanzioni penali nei confronti di un soggetto particolare come tossicodipendente
Questo prescindeva applicazione la legge ne stiamo qui per applicarlo ai ceppi studiando legge per applicare la Ricci per un pezzo che non possiamo produrre dite così tanta gente si è interrogata per anni sulla panchina della Roma Nun sai che non possiamo interrogarci
Suoi forma di certi passaggi qua sopra c'è un saluto prescindendo dalla sua applicazione ovviamente
Ecco però diceva abbia questa scelta di punizione per quello che l'altro sangue demanda al carcere a me non mi pare che ci siano poi delle richieste o che ci sia una ottica attrassero qualcosa e se trecentosessanta dodici a Tunisi comedy all'atteggiamento punitivo
Io so benissimo qualcuno dove sta pensando a questo punto si raccorda la Laurito signorilmente e già appunto dal momento che sta in carcere attenzione
E tossine nell'molto spesso ancora oggi accento sardo applicata stato emendamenti in carcere perché ha commesso un reato che se mai ammesso a sostare i dossi Velez ma non perché è tossicodipendente Celli che si esaurisce a un certo punto ai distribuiti vita
Mentre invece per quanto riguarda poi l'aspetto che ci viene mandato in quanto a trattamento delle tossicodipendenze ma non ci sono spazi spunti per un atteggiamento punitivo nei confronti Petrosino e cioè che la costruzione attraverso la quale lo dovremmo arrivare a dissuasione alla tossicodipendenza non mi pare che autorizzi passaggini produttivo
Non è tanto se nessun disco secondo punto si si tiene presente che probabilmente non ci troveremmo
Ha qualche questione di raccordo applicativa ecco non parlo solo di un accordo deciso di pavese d'accordo applicativo tra quello che ci chiedono centosessantadue e lo diventano iniziali penso in particolar modo dall'altra parte del partito di una denuncia su tutta la rigida disciplina questo problema già io in qualche modo stavo affacciato stavo prossimi voteranno contro ad agosto qualche problema più o meno di questo dico
Che cosa voglio dire con questo ma voglio dire poi effettuazione c'è la fila dopo un percorso terapeutico
Trattiamo dedursi o dipendente perché venga avviato all'un per ed è in un libretto su disco cioè insegna e nel Mediterraneo concetto stesso della propria il professore che possa essere previsto
Forse io posso essere vista possibilità di una ricaduta la possibilità di recidiva
E se questa leciti e questo in lui si manifesta con con infrazioni e per esempio disciplina io non so Chignolo soluzioni precostituite vi sto ponendo il problema e sto ponendo la questione probabilmente sì certo è che forse alcuni operatori che già trattano intonsa Venturi detenuto Silvani svolge la misura di un questo problema
Quindi l'assunzione Mussi penso proprio dice lui è venuto un poco sia indizio diciamo della cosiddetta giustizia del caso singolo insomma vivo che c'hanno detto lotta essere del di equità
Devo dire queste due cose colgo l'occasione però per richiamare un po'l'attenzione se ce ne dovesse essere bisogno
Alla vista anche la presenza di atti a presentanti ostile a quelle amministrazioni penitenziarie ovviamente
Su un passaggio particolare della legge centosessantadue l'articolo trentadue a proposito del fondo nazionale d'intervento per la lotta alla droga voi sapete che esiste questo fondo
E che
Gli stanziamenti di questo fondo vanno decisi dal Comitato antidroga decomposto Presidente del Consiglio i ministri da tutti gli ottimisti interessati
Prima di questa decisione però esistono esami istruttorio e quest'esame istruttorio è demandato ad un comitato di esperti
Gli esperti in un dei settori sanitari sanitario fondato tossicologico psicologico sociologico
Riabilitativo esista un settore alla scienza abitativa attenzione pedagogico giudice ecco io in pregarli amministrazione anche altre amministrazioni attore interessate
Ad esercitare il proprio non saprei chiamare negli occhi una vigile attenzione
Sulle garanzie
Scientifiche e culturali che offrirà e che devo fare questo comitato grazie
La dottoressa D'Aniello Marinella
Allora passiamo a quello successivo dottor Silvio Manconi presidente del tribunale di sorveglianza di Trieste
Io avrei preferito parlare dopo ma è la stessa cosa dopo perché intendevo svolgere brevissime per non sottrarmi tempo considerazioni di carattere generale che non si ricollegano direttamente alle relazioni che sono state fatte
Comunque per me perfettamente la stessa cosa
Volevo dire anzitutto che io ho ricevuto l'invito che simpaticamente il collega Mazza ha voluto farci invito cui ho aderito immediatamente dire con entusiasmo
Per due ordini di motivi il primo forse è stato l'impulso egoistico cioè quello di migliorare la mia preparazione professionale
Perché ero certo che venendo qua avrà imparato molto
E forse le aspettative erano pessimistiche ma rispetto a quello che poi nel setting c'è stato le relazioni sono state tutte molto importanti molto esaurienti molto puntuali gli interventi altrettanto
Io ho avuto quindi modo di approfondire sulla mia preparazioni in campi e in specifici settori e al tempo stesso confrontare una realtà
La realtà di Trieste con altre realtà forse meno fortunate di quello della zona in cui noi operiamo a
E questo dicevo era l'impulso egoistico poi ce n'era un altro non meno importante fosse
Quello prevalente e che era più nobile
Ed era la gratitudine che un rappresentante della magistratura di sorveglianza voleva portare agli operatori tutti
Dell'amministrazione penitenziaria per l'opera talvolta oscura che sempre esercitano e all'interno del carcere all'esterno degli istituti di pena
Mi riferisco ai direttori degli istituti penitenziari i quali non sempre sono e hanno la responsabilità di un istituto ma vengono chiamati in applicazione a reggere anche istituti talvolta lontani di come decine di chilometri con la responsabilità che ovviamente il incarico comporta
I centri servizio sociale i direttori su indici di società agli assistenti sociali
Gli educatori
Il personale di custodia tutto chi le attrici abbienti graduali
Il personale che io ritengo diceva qualcuno con il quale ha avuto il piacere di fermarmi
Fare delle riflessioni è un personale che deve avere il senso di umanità di cui ieri abbiamo parlato deve averlo perché se per caso non fosse dotato di buon senso di umanità
O lo acquista perché non si può non acquistare il senso di umanità contatto con la sofferenza oppure va via
Non è possibile che chi opera come noi nell'ambito delle carceri continua a fare un lavoro che non sente sconto un imperativo che di dentro a noi non sterno Dino e solo in virtù di questo impegno che noi sentiamo come dovere interiore direi io non solo dell'adempimento così di un qualcosa che ci viene imposto da alcune leggi che indubbiamente ci costringono ad osservare certi orari ad ottemperare accertò obblighi ma dicevo se non sentiamo questo dovere come un debito di civiltà nei confronti delle persone che sono in un modo o nell'altro affidato alle nostre cure
Deve essere eseguito e allora io sono sicuro che chi opera non trova troverà certamente il momento e questo momento sarà molto vicino di al abbandonare questo tipo di lavoro e allora dicevo la gratitudine a presto personale tutto
La gratitudine dire io la solidarietà la solidarietà per la difficoltà del lavoro
Un lavoro che è sempre stato così io sto di di di di problemi
E che oggi di fronte a questa nuova ondata di di di disposizioni e leggi di di legge che ci portano a vedere aumentati tutti nuovi i nostri compiti il il carico di lavoro diventa ancora più gravoso
E quindi la solidarietà anche per che noi riusciamo comprendere la difficoltà con la quale voi stessi dovesse necessariamente affrontare queste nuove situazioni
Diceva il l'oratore prima che mi hai
Preceduto la legge la centosessantadue oramai legge dello Stato ognuno di noi può avere le idee che crede
Sulla utilità della legge sull'opportunità o meno di questa legge in questo momento sulla punibilità o meno del tossicodipendente mai legge dello Stato
E noi giudici e operatori tutti abbiamo l'obbligo di osservare
Abbiamo l'obbligo osservare e fare quanto è possibile perché la legge stessa venga applicata
Certamente se le strutture i mezzi e il personale non è sufficiente questa applicazione sarà per quanto possibile attuata però per quello che è possibile direi seguendo un po'quello che sembra ci dice il nostro il vostro direttore generale
E fare anche più del possibile perché non si dovrà mai fare un rimprovero ha un personale che ha sempre dato più di quello che era possibile vi affrontare anche situazioni di emergenza
Abbiamo sentito le buone notizie che ieri
Il direttore generale ha dato a proposito della dei concorsi che possono essere presto dall'viti
Delle notizie che riguardano il la riforma tanto attesa ormai pare
Imminente soluzione del score quegli agenti di custodia
Però il personale almeno il nuovo personale anche se concorsi vengono banditi con celerità notevole con procedure straordinarie un personale che non si improvvisa voi lo sapete
Personale va a formare debbo dare atto anche di le conoscenze che ho avuto a proposito della scuola di formazione professionale e forse posso anche capire adesso la professionalità che ho riscontrato in tutti gli operatori penitenziari
Una professionalità che
Credo di poter dire questo con assoluta tranquillità non non è dato di rilevare in altre amministrazioni io ho avuto la possibilità prima dell'ingresso in magistratura di lavorare in in amministrazione diverso e a tanta personale qualificato specializzato personale che lavora come il lavoro andava fatto ce n'è un altro che aveva
Un livello di preparazione soprattutto un impegno al di sotto a quello che non avessero i loro richiesto
Allora dicevo la scuola professionale indubbiamente uno strumento validissimo perché specialmente nel momento iniziale cioè subito dopo i concorsi venga fatto capire il tipo di lavoro che è un tipo che un lavoro particolarissima un lavoro che coinvolge che deve coinvolgere un lavoro che non può essere fatto se non in considerazione di assoluta serenità e quella serenità che noi dobbiamo avere anche quanto è purtroppo credo tutti noi abbiamo qualche problema così il nostro personale
Quando qualche problema ci affligge dobbiamo dimenticarlo dobbiamo tenerlo lontano da noi andare alla lo svolgimento dei nostri compiti con la serenità più assoluta più totale più completa ci sta in carcere chi opera per Riccardo
Sia di fronte a sé una persona che soffre
Non tollera che di fronte a lui ci sia qualcuno che ha problemi e che dimostri di avere questi problemi che perché in quel momento il detenuto che soffre
E il detenuto che ritiene di essere il più sofferente fra tutti perché non ha la libertà che il bene forse e più grande e più può sembrare allora questo senso di serenità questo senso credo che ci può derivare solamente dalla coscienza dall'adempimento del dovere io chiedo scusa forse questo potrebbe sembrare retorica potrebbe sentiamo imparare anche così parole dette parole di convenienza ma non sono dette tanto per dire qualcosa sono parole sentite e sono parole sentite io dico con assoluta tranquillità perché so che voi avete lo stesso comportamento nel momento in cui ha affrontato un problema che riguarda una persona detenuta
La solidarietà poi dicevo e anche in conseguenza di un momento particolare
In cui in questo convegno è stato
Organizzato
Il momento è quello della della legge che indubbiamente solleva tutti i problemi a cui
Noi abbiamo fatto più volte riferimento in questo convegno del resto organizzato espressamente per l'asportazione di questi problemi ma anche in un momento particolarmente delicato
Perché sono noti gli stati di tensione dapprima conseguenti ad un indulto da molto tempo atteso dalla dai detenuti ancora non di sicura
Così attuazione e quindi le tensione all'interno del carcere sia pure con le manifestazioni pacifiche erano insistenti e purtroppo le tensioni possono talvolta degenerare
E poi oltre al questa situazione particolare del di detenuti in attesa dell'indulto
C'era la c'è c'è stata questo momento credo che l'attenzione si è attenuata dal pericolo di restrizione eccessivi dalla cosiddetta legge
In cinque anni e suscettibili di proroga per cui non è quello solamente il punto anch'esso importante perché afferma il principio che quelle restrizioni si riferiscono a un limitato periodo di tempo messe inizialmente perché i destinatari di queste restrizioni per la verità sono alcune centinaia credo non credo neanche mille mille cinquecento di cui parlava il direttore generale perché perché se è vero che in astratto mille o mille cinquecento sono i destinatari in concreto questo io non sono in grado di dare risposta però lo immagino quelli che di fatto utilizzato usufruivano di benefici non erano certamente milioni mille cinquecento persone sia per quanto riguarda i permessi e chi per lui si potevano essere dati solo a metà possono essere dati solamente i detenuti che non siano dotati di particolare pericolosità sociale
Il che significa che alcune non dico categorie Marconi persone pur appartenente a quelle categorie erano considerati di particolare pericolo al sociale quindi non usufruivano di quei benefici e allora il numero va ulteriormente
Riducendosi
E questo evidentemente non comporterà difficoltà grosse credo all'interno del di controllo all'interno del carcere e comunque arginabili dalla vostra professionalità arginabili dati quella al senso di responsabilità che io credo noi possiamo senz'altro riscontare non Apollo approvazione carceraria cresciuta è cresciuta enormemente rispetto a quest'ultimi anni
Grazie anche alla fiducia che l'amministrazione penitenziaria
E posso dire anche in qualche misura la magistratura di sorveglianza ha saputo dare ai detenuti stessi
Intento dire ricordo io sono uno dei più anziani magistrati che si sono occupati di problemi penitenziari
Perché ora però in questo settore sin dall'inizio della riforma del settantacinque io ricordo le intenzioni e ricordo le tensioni anche dalla magistratura di sorveglianza è lo stesso ministero
Erano tensioni che non producevano nulla di buono perché erano contrasti che non agevolava non è il lavoro dell'amministrazione nel lavoro della magistratura di sorveglianza
Oggi il clima è direi essere in un clima disteso è un clima di collaborazione e con la collaborazione che è indispensabile per una buona riuscita
Quanto ad un risultato finale cui tutti noi tentiamo dello stesso risultato
Sia che venga visto dalla parte del della magistratura di sorveglianza sia che venga visto dalla parte degli operatori degli altri operatori penitenziari sia che venga visto di che in definitiva anche di chi
Giudicando manda in carcere le persone dopo averle riconosciute colpevoli dico questo risultato globale ed è quello dell'affermazione del diritto
E in fondo il risultato che tutti vogliamo ed è frutto di una collaborazione
Alle volte stretta alle volte un po'meno stretta alle volte cosciente alle volte in docente ma è comunque frutto di una collaborazione
E laddove questa collaborazione sentite laddove da collaborazione richiesta ed è considerato come indispensabile e allora i risultati sono palesi sono evidenti io ho avuto più volte modo di riferire anche in riunioni in ogni sede di una realtà quella di Trieste dove credo che la fortuna in qualche modo già favorito perché non abbiamo fenomeni di grossa delinquenza dove
Anche le gli enti locali hanno forse una sensibilità diverso una possibilità diversa di intervento dove c'è la possibilità di poter mantenere rapporti personali anche insidia
Otteniamo dei risultati che credo poter ritenere soddisfacenti non in senso assoluto perché evidentemente il meglio sempre da da da sperare di raggiungere non può essere mai un traguardo raggiunto altri medici infermieri
Ma in altre zone difficoltà sono più evidenti in altre zone anche i rapporti di collaborazione direi anche alle volte ci sono contrasti contrasti tra gli organi di polizia contrasti tra la Magistro di sorveglianza l'idea che la magistratura di sorveglianza nell'attuare
Provvedimenti finisca poi col disfare quelli che altri facciano queste dell'intero rifiuta l'affermazione
Di quel diritto di cui parlavo prima un diritto inteso nel senso unitario sia nella fase di cognizioni sia nella fase di esecuzione su una farsa poi di attuazione delle norme del diritto penitenziario
Ed ecco la solidarietà solidarietà voi che operati in questo momento difficile la solidarietà alla collega amata che si trova a dover poi compatte retta una serie di difficoltà che noi conosciamo o che possiamo immaginare ma forse non immaginiamo nemmeno quanto profonde e quanto notevolissima
E allora mi pare di poter concludere ma concludere con una parola di ottimismo io credo che se l'operatore penitenziario se il magistrato di sorveglianza non crede nell'uomo se il magistrato di sorveglianza non crede nel recupero
Della persona che è oggetto delle nostre attenzione il magistrato di sorveglianza l'operatore penitenziario ha sbagliato strada dovrà cambiare
E credo che voi non avete cambiato strada io credo di non averla sbagliata perché e col passare degli anni pur rendendomi conto che le difficoltà forse aumentano perché i compiti sono maggiori le attese sono maggiori le pretese dei detenuti che evidentemente vogliono sempre di più aumenta Nomentano considerevolmente
In fondo c'è sempre
La necessità di credere nell'uomo
E solo così credo che potremo arrivare a quell'attuazione del diritto di cui parlano ringrazio rinnovo il ringraziamento per l'invito al dottor Amato rinnovo il ringraziamento a voi che mi avete insegnato tante imprese
Io vorrei pregare coloro che interverranno ancora di fare interventi molto abbrevia
Anche perché intendiamo concludere quindi spostando in avanti il pranzo ma interventi devono essere molto brevi
Esso alla dottoressa Maria Rosario Marina sul chiude magistrato di sorveglianza del
Di Santa Maria Capua Vetere
Evidentemente il momento dei magistrati di sorveglianza dopo il collega Mangoni
Non posso fare altro che rinnovare nuovamente il saluto a tutti ringraziare il direttore generale che ci ha consentito di partecipare a questo seminario perché la collaborazione tra la magistratura di sorveglianza e gli operatori tutti deve essere sempre comune deve essere rafforzata visto che l'obiettivo e altrettanto comune
Dunque l'oggetto di questo seminario che si è rivelato ricco di spunti ricco di interventi e soprattutto costruttivo ai fini pratici perché come statalista legge centosessantadue un bellissimo edificio che però dobbiamo necessariamente dotare di fondamenta si imbrogliano che i naufraghi come altre iniziative
Devo dire che questo progressivo allargamento di competenze che viene dato al carcere si inserisce in un anno
Audizione del legislatore e che ha visto il detenuto in un campione soggetto da custodire ma anche da emendare e adesso anche dal basso intossicare anch'era la distanze sociali che credo fossero già presenti nell'area del TAR e che sono state rivestite soltanto nella veste giuridica
Pensavo proprio ieri a quanto si leggeva sui quotidiani per un certo periodo di tempo si parlava delle mamme droga o mamme coraggio queste signore che vede una via d'uscita per la tossicodipendenza definitivi denunciavano per farmi arrestare
E farmi liberare dalla droga nel modo che il carcere viene investito di un compito al quale quota disintossicazione pur privo di questa veste giuridica che la legge centosessantadue ha invece dato a tutti quanti gli operatori altrettanto vero e questo voglio fare un riconoscimento a tutti gli operatori che anche in prima della legge centosessantadue il detenuto tossicodipendente è stato oggetto di una particolare
Sensibilità da parte di tutti lì psicologi assistenti sociali il personale di custodia le direzioni e anche la magistratura di sorveglianza
Perché si è sempre creduto che il detenuto tossicodipendente
Se nessun detenuto recuperabile sia perché forse il reato era stato compiuto da chi stava in uno stato di alterazione mentale e quindi Brando da questo alterazioni fisiche mentale qual è quella tossicodipendenza
Era probabile che si astenesse dal futuro da commettere azioni antigiuridiche allora lì già dalla magistratura
Tossicodipendenza Anchise porta degli stravolgimenti rispetto a quella che erano stato scuola per esempio l'articolo ventiquattro che le consente di sospendere l'esecuzione polemiche intima
Qualora finché dura tre anni effettata comminata per reati commessi in relazione al proprio sei tossicodipendenza
Mi sembra che porti delle inondazioni importantissime perché il tutto non sorveglianza mentre sospende latina e chiamato a emettere compì un giudizio prognostico ma un giudizio di merito
L'allora dire che mentre adesso il Tribunale d'alta i progressi del trattamento
La volontà di riabilitarsi del detenuto per concedere un beneficio adesso per stabilire concede adusa sospensioni di pena direi chiamarsi la sentenza di condanna per accertare se il detenuto era o almeno in uno stato di tossicodipendenza quindi un giudizio non più rivolto al futuro non dice rivolto al passato e questo veramente mi suscita molte perplessità
Dunque lavorando sull'altro tema insieme se non cessò di essere bravo ed è un tema anche se semmai devo dire che io concorda in pieno con la posizione della direzione generale
Pertini si indaga anche in un fine decidere per lo screening obbligatorio sia una soluzione assolutamente inderogabile intanto perché Gina Cundari discende dalla prevenzione non si non accertiamoci alla i DS non possiamo neanche uno due cinque sto senso
E poi anche il problema pratico giuridico cioè non vorrei che un domani un detenuto
Un ex detenuto uscito fuori strada e vedere l'AIDS sostiene quella presa in carcere chiede allo Stato il risarcimento dei danni e questa è anche una di quelle cose che ci dobbiamo preoccupare
Così come invece voleva dire la Colella Martino che ha detto che c'è una limitazione della magistratura di sorveglianza nel concede provvedimenti articoli undici o sospensione in esecuzione
Niente la pena nei confronti non enti di AIDS voglio dire che è vero effettivamente c'è una ripetizione in questo senso nel corso degli anni osso speso su un solo detenuto affetto da AIDS conclamata
Perché non credo che la soluzione al problema della Russia la scarcerazione
Non credo che si possa delegare la magistratura a allontanare il detenuto dal circuito penitenziario attraverso la scarcerazione perché glieli detenuto affetto dai se è un detenuto molto spesso deve espiare pene ancora lunghi
Non si può assolutamente consentire che attraverso una sospensione di assoluzione piena venga ratificato quello che è stato un giudizio volata è stata una sentenza qui per essere curato e non scarcerato d'altro canto non può neanche di Maniero in carcere per cui in un luogo dove di restare deve essere un luogo selezionato un modo non previsto un ambito terapeutico un ampio terapeutico in un ambito detentivo insomma un ospedale in un carcere
Ora il dottor Marcello Albino direttore della casa circondariale di Isernia che regolato nuovamente di essere brevissimo
Cuba
La ricchezza di stimoli di un seminario come questo che a poco più di quattro mesi dal varo della centosessantadue ci fornisce l'occasione di riflettere insieme in una prospettiva di integrazione di raccordo con gli enti e con i servizi territoriali sui nuovi compiti che l'amministrazione penitenziaria è chiamata a svolgere
Determina in tutti noi credo quanto nell'imbarazzo
La felicità in ordine alla scelta sui tanti profili sui quali potremmo soffermarci un discorso ovviamente colpisce anche mi d'altro canto soccorre la tirannia del tempo ce lo ricordava autorevolmente l'ispettore Corsaro
E dall'altro anche la molteplicità e i livelli delle relazioni degli interventi che mi hanno preceduto e che hanno approfondito tutta una serie di aspetti per cui io limiterò il mio apporto semplicemente agli aspetti
Che ho avuto occasione di affrontare in sede operativa o in sede scientifica cercando di dare così un contributo di esperienza rimettendo poi naturalmente agli atti del seminario tunnel discorso più dettagliatamente articolato
Il mio interesse per il problema tossicodipendenza risale ad oltre quindici anni addietro nel quadro di un'esperienza avermi particolarmente significativa che il limite quale e direttore vicedirettore chiedo scusa dalla casa circondariale di Napoli
Ha detto al centro di osservazioni terminologica
Una esperienza sei mesi migliaia di miliardi tanto all'indimenticabile compianto professor Alfredo Paolella e vedo davanti a me milioni solo in materia
In quell'occasione appunto anche lui vicedirettore anche il vicedirettore e che riguarderà scelto con identica Nostalgia questa esperienza
Bene sul momento indimenticabile perché in quel clima di fervida aspettativa che caratterizzava l'immediata vigilia di Alice riforma alcune esperienze
Avanzate di osservazioni e di trattamento come quella che avremo a fare sotto la guida di un uomo della statura intellettuali morali Paolella non potevano non entusiasmare chi come lui
Aveva fatto dell'ingresso nel mondo penitenziario una scelta di impegno civile
Identico primarie difende gli aspettativa mi è sembrato di cogliere in questo seminario
Che per una felice coincidenza si colloca
Nel momento in cui da un lato inizia il suo cammino un ruolo significativo impegno dell'amministrazione penitenziaria e dall'altro sta per giungere finalmente in porto la tanto attesa riforma del Corpo degli agenti di custodia
Riforma che sancisce tra le altre tra i tanti altri aspetti innovativi
Come si legge testualmente l'articolo cinque la partecipazione anche nell'ambito di gruppi di lavoro alle attività di osservazione di trattamento rieducativo dei detenuti e degli internati dei nostri agenti
Ora una formulazione di questa che ad ogni da Dellai inesattezza terminologica si sarebbe dovuto parlare di trattamento tout-court
Senza usare l'aggettivo rieducativo e ove non si fosse voluto invece usare andava riferito ai condannati quindi non utilizzando l'espressione detenuti allora trattamento dei detenuti e degli anarco trattamento rieducativo di condanna
Però credo che non metterebbe nemmeno più conto di soffermarsi su queste cose
Perché purtroppo nonostante l'accusa di guerra eravamo orgogliosi per il passato nella convenzione dei testi normativi a me sembra che oggi e nonostante ovviamente il livello attinto
Il livello di evoluzione acidità giuridiche Andersen Baia oggi praticamente non si proceda di pari passo con questi livelli con questa evoluzione della finita giù liquidi diciamo
Sono notazioni che aveva avuto anche non fare ma comunque tutto questo crea finalmente proprio questa significativa partecipazione degli agenti crea finalmente le condizioni per Ignazio né
Di tutti gli operatori formati utilitaria volta alla risocializzazione
Ora quando poi alla centosessantadue in particolare
L'amministrazione penitenziaria che già sotto l'impeto della precedente normativa aveva impostato correttamente
Il problema propria del trattamento del suo sito indipendente sottoposto a controllo penale per esempio ecco per non citare che diciamo così un'ultima recente occasione significativa se ne parlò a Santa Margherita di Pula
Allora lo strumento idoneo per assolvere in una prospettiva che nel contempo di difesa sociale di recupero una funzione che l'arricchisce di ulteriori valenze culturali sociali morali e le competenze come è stato detto verso sinistra un volto nuovo
A Santa Margherita di Pula in una comunicazione sui reparti carcerario opportunamente attrezzati ed organizzati su basi territoriali di cui all'articolo ottantaquattro della seicentottantacinque una un articolo che è rimasto tant'è vero che ricompare
Nel recente testo unico al quarto comma del novantasei
Io ebbi a sostenere riprendendo un discorso fatto nell'ottantotto prima a Taormina e poi a vico equense in due convegni sull'argomento
E che andava diciamo sotto il titolo di tossicodipendenze I DS problematica vende anziani ebbe a riprendere il discorso proprio su quella che doveva essere la a mio giudizio pianeta e in linea con tutto quello che l'Amministrazione stava seduta essendo la configurazione di questi reparti e praticamente ed ebbe a dire come lei va avanti dovessero essere costituiti da strutture poi le articolate che cogliendo tutte le sfaccettature del problema
Clinica e psicosociali emotive familiari ambientali potessero sfruttare il periodo detentivo come un'occasione fondamentale per intervenire nell'iter della tossicodipendenza e creare i presupposti per la riabilitazione ancora
Che vengano assegnati a tali dati soltanto soggetti che si dichiarino preventivamente disponibili a collaborare attività di recupero
Che siano in collegamento con le strutture sanitarie del territorio augurabile nei destini silenti perché queste ultime si facciano carico della loro parte d'impegno di responsabilità che l'intervento farmacologico sia limitato allo stretto indispensabile
Che sia assicurato lo svolgimento di attività oltre le cliniche psicoterapeutiche Ludo terapeutiche didattico formative e soprattutto lavorativi a cominciare da quelle di carattere
Artistico e artigianale che non richiedano che elevata concentrazione assiduità di impegno al momento che ci si trovi in presenza di soggetti che questo non sembra poter garantire
Ancora che mi si è adeguata protezioni la infiltrazioni e inquinamenti davanti agli altri detenuti rettile parti siano affidati a operatori sanitari parasanitario socioeducativo
Particolarmente qualificati e motivati e ad un personale di custodia stabile selezionare addestrato erano le considerazioni che appunto si ritrova in questa pubblicazione dell'ottantasette che furono poi da me
Riproposte a Santa Margherita di Pula oggi il discorso si cambia significativamente con la pesa in considerazione distribuito idonei per lo svolgimento dei programmi terapeutici e socioriabilitativi
E si coniuga tenuto conto soprattutto della situazione italiana che vede l'infezione da HIV diffusa soprattutto tra i tossicodipendenti in particolare nelle istituzioni penitenziarie si coniuga con l'impegno non meno significativo sul versante del lei disse
Ora io ascoltavo con estremo interesse la relazione la dottoressa Di Martino e mi ha colpito la anch'scorrettezza
Dell'impostazione il rigore e l'umanità dell'impostazione stessa
è un argomento questo che mi sta particolarmente a cuore innanzitutto come operatore penitenziario sul piano sia della solidarietà umana che dell'impegno operativo mai dev'essermi occupato a più riprese in sede scientifica
Unitamente al professor Bruno Panahi sia sul versante della non compatibilità di condizioni di infermità dello stato detentivo ricorderà la dottoressa De Martino menzionano la sua presenza
A le Castella un po'questo sia egli un saggio che sta per apparire sulla rassegna penitenziarie criminologica
Sempre su questo argomento la non compatibilità non solo ma sotto altro versante per quello che concerne invece gli aspetti lei disse
A Napoli nella convegno che è stato organizzato dalla diciamo è brutto
Dall'onorevole ministro De Lorenzo e dal professor piazza sono invece legate ai box nella comunità penitenziaria per quello che riguarda problematiche psicosociali indicazioni di trattamento e a Firenze per quello che riguarda i rischi occupazionali
Bene queste diciamo così sono le ragioni che diciamo ogni
Mi hanno sempre fatto Bardane Ettore in particolare interesse a questo argomento venga fatta in particolare di agire la chiarezza della presa di posizione la dottoressa Di Martino quando ha letto leggo testualmente quello che a me pare inaccettabile
E l'atteggiamento aprioristico di considerare il carcere in quanto luogo di contenimento una soluzione al problema dei detenuti Wenders
Bene questi proprio non l'ha mai nemmeno risale il sindaco portando questa significativa presa di posizione
Ma è un discorso che diventa che diciamo così di attualità
Perché proprio recentemente al convegno dei medici penitenziari voluto dall'Amati a Fiuggi il professor Marchetti a cui era stato delegato il compito di trattare il problema della non compatibilità alludo Nini dopo aver citato
Tra gli altri panna i membri per questo per i nostri contributi ha sostenuto che le nostre tesi non sarebbero state validate dall'esperienza siete invece il carcere era soluzione idonea
Dico naturalmente particolare decide nell'aver appreso che l'avviso deve evidenziare chiaramente invece su una linea diversa
Ora e mi avvio a voi verso le conclusioni l'attenzione del legislatore
E il grande negli interrogatori recluse
Sì stando dedicando al problema delle disse con attenzione che a vada molto aldilà
Di un dato meramente clinico riabilitativo segnata e chiariamo un punto e sarà anche ma si è parlato anche di ritorno alla medicalizzazione di medicalizzazione mi sembra che questo debito gli Stati non possiamo assolutamente accettare innanzi tutto
Perché si tratta non di un ritorno allo specialista in camice bianco dalla fine degli anni cinquanta e l'inizio degli anni sessanta mi sembrava essere privilegiata rendere mandata la funzione del recupero di una prospettiva del tutto a sette ed è pertanto il reale
Di valutazione scientifica del capo va di milioni coloro che l'amministrazione penitenziaria per la sempre più avvertita consapevolezza di tutti gli operatori
Che rimanendo estremamente difficile la modifica degli atteggiamenti anche vela determinante successiva incidenza delle variabili ambientali
Per il tentativo di Allende recupero occorra innanzitutto creare in carcere tutte le condizioni a cominciare dalla più adeguata a tutelare la salute perché non è una serie di opportunità e quindi l'offerta di opportunità presenti e future dava su un terreno più fertile presto e l'impegno che oggi siamo chiamati a realizzare
Il mio il mio pensiero torna Milazzo alla al discorso che si ebbe a fare sul trattamento e io vorrei ecco ricordare ringraziare il presidente Amato dell'incoraggiamento un attimo chiedo per cortesia ancora tre minuti
Vorrei
Vorrei cortesemente ringraziare Presidente Amato della dell'autorevole incoraggiamento che ebbe a darsi di proseguire lungo la strada imboccata un'auto avermi incoraggiamento vestivo tutti noi a farlo e tra tutti i trial clinici
Che hanno tentato di replicare a una serrata critica che proveniva
Da una barricata letterina ben al penitenziario istiga con una serie di argomentazioni che diciamo sul piano della ragione si richiamasse ora i valori della costituzione sul piano del cuore alla delegazione dei nostri operatori
Pongo
Ho fornito
Il suo scorrere oggi mi sembra costituire sono ancora un minuto soltanto Veneri Valentini uno dei banchi di prova più idonei per verificare la sostanziale corretta applicazione di principi fondamentali come rispetto alla dignità la persona Sergio rivalità non discriminazione
Un teste privilegiato
Per valutare l'efficienza qualità ed efficacia dell'azione penitenziaria un parametro fondamentale per misurare la civiltà di un ordinamento che voglia essere rispettoso delle esigenze dipesa dalla società e delle due individui ideale infine che accumulandosi una prospettiva di solidarietà umana e di impegno civile ci dia la forza per superare tante difficoltà che ancora ci attendono
Dove gli interventi sono finiti
Sale esule la parola alla direttore generale professor Nicolò Amato
E mi dispiace che
Andiamo avanti così senza neanche una interruzione ma il motivo è quello di consentire subito dopo a chi vuole partire o di poter partire
Io concludo esprimendo un il sentimento
E un apprezzamento il sentimento è quello
Il compiacimento perché lo che abbiamo fatto ma anche un pochino devo dire di
Tristezza inevitabile
Perché questo stare insieme mi consola molto mi gratifica e mi dispiace quando le riunioni si sciolgono ecco pensò subito a quella che faremo dopo
L'apprezzamento bar
A tutti coloro che sono intervenuti
La presento davanti a tutti i nostri ospiti illustri che ci hanno onorato davo per assenza del loro contributo
Don Luigi Ciotti la dottoressa Cottino del lavoro di Torino la dottoressa De Santis del Centro operativo AIDS la dottoressa secchi che ha fatto un per il ferimento è un rapporto rapporto molto utile sul esperienza della Fondazione Marini e sul progetto carcere
Al professor Bruno
Al professor Cardella al dottor Cardella della Salman
A Santino della lega Alcolisti anonimi che abbiamo accolto con tanto piacere dal professor Visco qui presente ancora con noi
Che ringrazio per l'UE contributo della sua grande dottrina ed esperienza
Mi permetterò di lì qualcosa quando da qui ad un attimo pare vero
Di questo problema dello screening obbligatorio
E ai colleghi della magistratura di sorveglianza
Al collega Poggi lo ringrazio per il suo primo ma soprattutto il suo secondo intervento perché chiarendo le sue intenzioni abbiamo capito che nulla ci divide neanche una valutazione sulla umanità degli operatori penitenziari
Ringrazio il collega Mangoni
Per questo riconoscimento di questa stessa umanità per i sentimenti di gratitudine e di solidarietà che gli ha espresso e dei quali vivamente lo ringrazia la dottoressa Marino
Che ha fiume svolto delle considerazioni molto molto utili sui compiti della magistratura di sorveglianza alla luce della nuova legge
Ed anche alcune osservazioni che ho molto apprezzato perché poi tra l'altro coincidono con i miei sulla obbligato sulla necessità di stabilire l'obbligatorietà dello screening per la Ibs
Mio ringraziamento il mio apprezzamento va poi ai relatori
E va a tutti coloro che sono intervenuti ciascuno dei quali ha portato un contributo utile a questa riflessione comune
Ed io di convegni in convegno di seminario in seminario
Di vergogna riunione o la il compiacimento di notare come cresca il livello della professionalità
Come cresca la capacità di approfondimento culturale come crescano i temi che ci uniscono come crescano le ispirazioni ideali alle quali ciascuno da un contributo
Veramente prezioso e si rafforza sempre io avverto con grande calore questo sentimento forte della unità dell'amministrazione della unità del suo personale questo riconoscere nello stare fisicamente insieme questo riconosce le ragioni ideali di questo nostro impegno
Di riconoscere il listino lì le indicazioni forti a questo impegno di elaborazione culturale io non mi stancherò mai di ripeterlo il senso del nostro stare qui
Il senso di quello che faremo quando ritorneremo nelle nostre sedi nei nostri uffici e di dare un contributo a questa grande la rivoluzione di un carcere capace di esprimere cultura
Per quanto riguarda adesso questo tema stimolante della applicazione della nuova legge
Io ho detto all'inizio apprendo questi lavori quelle che sono le considerazioni le valutazioni politiche che noi diamo sul senso culturale di questa legge non le ripeterò
Mi limiterò ad alcune indicazioni che poi sono quelle
Uscite dalle relazioni uscite dagli intervengo
Quelle indicazioni che non sono soltanto indicazioni teoriche
Ma sono io vi prego di considerare delle indicazioni operative
Ci sono delle indicazioni che non soltanto dovranno essere diffuse da ciascuno di voi
Negli istituti e nei servizi dove ritornerà a lavorare ma devono rappresentare riferimenti progettuali per una trasformazione delle nostre prassi del nostro impegno della nostra attività
I ponti generali sui quali io vorrei richiamare la vostra attenzione
Che sono quelli ai quali è legata alla nostra possibilità la nostra capacità di dare senso attuazione a questa legge
Riguardano innanzitutto le strutture
Quindi il nostro ispettore Ciccotti
A
Fatto una relazione secondo me molto buoni
E ha sottolineato questo dato fondamentale
La necessità se vogliamo applicare questa legge
Dia vere la disponibilità di quelle che la legge chiama strutture idonea
Dove strutture idonee non è soltanto un dato fisico
Non è soltanto il tatto puramente di vizio di un nel luogo che abbia sparsi per la socialità spazi per le aperture spazi per attività di tipo trattamentale
Ma è anche una idoneità che si riferisce
All'impegno e al tipo di impegno degli operatori che lavorano in quelle strutture di Sondalo messo bene in evidenza nella sua relazione l'idoneità non è un dato puramente oggettivo
Idoneità è un dato oggettivo e soggettivo riguarda le strutture ma riguarda soprattutto forse vorrei dire coloro che in quelle strutture lavorano per la realizzazione dei fini della legge
Queste strutture idonee noi la realizzeremo con alcune iniziative di carattere nazionale nel comitato paritetico del quale lo stesso Ciccotti fa parte si è fatto un esame approfondito di tutt'che di tutte le carceri che ci sono state consegnate in questi ultimi tempi di quelle che ci saranno consegnati
E noi abbiamo raggiunto questa conclusione io dico queste cose perché poi voglio dire ciascuno di voi nella sua
Nel suo istituto nel suo servizio nella sua città si faccia propagatore di questi dati che sono dati soprattutto culturale
Noi abbiamo detto in sede di comitato paritetico
Che noi abbiamo una un atteggiamento di critica
Nei confronti di un tipologia edilizia che è stata elaborata
Negli anni metà degli anni Settanta fino agli anni Settanta quando il regime penitenziario quando le esigenze penitenziaria erano tutt'affatto diverso da quello attuale
L'hai constatiamo che gli istituti che ci vengono consegnati adesso o che ci saranno consegnati nei prossimi i tempi istituti progettati anni ed anni fa in ragione di questo ritardo forte inammissibile intollerabile
Che riguarda una normativa vecchia che riguarda questa competenza mista tra mise la giustizia il ministero dei lavori pubblici
Non soddisfano più le nostre esigenze solo troppo chiusi sono troppo repressivi sono troppo colpi sono troppo oppressivo e vogliamo strutture più aperti
Vogliamo Sture più allegre vogliamo strutture più vivibile vogliamo strutture delle paiono necessariamente la dimensione del carcere paese la dimensione e la tristezza dell'oppressione la segregazione del rifiuto della rimozione della ghettizzazione della separazione della separatezza dalla vergogna della degradazione dell'abbruttimento però vogliamo strutture nelle quali la vita posso entrare
Nei come delle quali proprio quella umanità di cui parlavamo ieri e i suoi questa amministrazione veramente largamente ricca possa esprimersi in maniera accettabili ma soddisfacente
Al prossimo Comitato paritetico
Io già posto alcuni mesi fa questo problema Ciccotti lo ricorda bene al prossimo Comitato paritetico che sarà fatto fra pochi giorni
Noi decideremo alcuni stanziamenti perché una serie di carciofo di Modena per esempio come quello
Di Ferrara e come tantissimi altri abbiano le modifiche che sono possibili purtroppo non tutto è possibile ma tutte quelle che sono possibili
Ma c'è un invito che io voglio fare
Un invito che voglio fare a tutti i direttori
E l'invito è quello di verificare per ciascuna un'Ornella a realtà del proprio istituto
Che è diverso da tutti gli altri a esigenze e caratteristiche anche peculiari
Di verificare quel che si può fare
Ho con nelle spese che rientra nei limiti della competenza del funzione delegato
Ho sul piano delle proposte
Io mi aspetto che arrivino delle proposte dalla direzione generale
Delle proposte per istituire degli spazi verdi delle proposte per istituire maggiori spazi di socialità
E c'è un punto che io voglia anticipare subito
è un punto che io ho accennato qualche mese fa ad una riunione che abbiamo fatto con un gruppo di direttori di Marie Jean
Lo ripeto adesso
Io intendo tassativamente
Modificare l'attuale sistemazione delle sale dei colloqui
Io intendo farlo seppure quando per la prima volta denunciato questo progetto ho trovato molte preoccupazioni perché io mi rendo conto le novità un pochino spaventano
Si immagina che se le cose sono sempre andati in un certo modo queste sia già una ragione perché continua ad andare in questo modo invece non è così
Non deve essere così le sale dei colloqui simboleggiati in questo bancone con questo pezzo di vetro
Nel quale la
C'è questa promiscuità tra orribile di dieci dodici venti venticinque persone che parlano tutte insieme questa deve essere modifica
Allora troveremo insieme faremo una riunione io faro delle proposte ne farete anche voi ma questo dobbiamo metterlo all'ordine del giorno ecco io vorrei fare un discorso no non di di grande teoria un discorso di carattere eminentemente pratico alla di tegole di mettere all'ordine del gioco è 'sto punto
Che a modificare nelle sale del collo
Perché i colloqui aria abbiano un minimo di riservatezza un minimo di serenità un minimo di tranquillità un minimo di distensione rappresentino veramente un momento di ritrovamento tra il detenuto ed i suoi familiari
C'è un'altra cosa lo dobbiamo fare
La dobbiamo farla perché
Ci sono le leggi che vengono fatte Polesine modificate potremmo fatta altre leggi ma c'è tantissimo che noi possiamo fare dentro gli istituti sul piano amministrativo
Ma c'è tantissimo che lo possiamo fare perché la vita si riempie di umanità e si riempia di un qualche calore
C'è per esempio il problema dei bambini
E son ma io
Credo che lo dovremmo trovare un sistema per consentire non soltanto alle madri
Ma anche ai padri di potere a vere la vicinanza alla compagnia dei loro figli piccoli
Per un tempo che non si limita allora ho allora in mezzo del collo
Beh non mi scandalizza dal nulla se noi volessimo immaginare di consentire ai bambini di entrare nelle sezioni per stare con i loro padri se questi ne fanno richiesta
Voglio dire che c'è una
Larga mi serie di iniziative che noi possiamo prender
Ora io vi vorrei veramente pregare di
Tre a riflettere su queste cose dei riflettere
E noi facciamo tante riunioni CIN contiamoci vediamo possiamo anche farlo se decidiamo di farlo ma io vorrei veramente vedere una
Il sorgere anche di una serie di idee e di progetti di di questioni che possano essere discusse insieme ma possono diventare il
Simbolo di un'amministrazione che collegialmente riflette alla luce di alcune spiegazioni però andare avanti su una certa strada
Allora riempiamo per quanto possibile i nostri istituti nel rispetto della legalità questo è fuori di ogni discussione nel rispetto della sicurezza questo è fuori di ogni discussione
Ma rientriamo nel di umanità di luce di speranza di calorie in qualche modo di vita nel momento in cui questa benedetta riforma
Del corpo degli aggettivo del già dice sembra che finalmente vedrà come dicevo ieri sera
La luce una voce che abbiamo aspettato tanto a lungo ma se tutta l'amministrazione se i nostri agenti e le nostre vigile attrici che non hanno avuto bisogno di aspettare la legge devo dirlo perché anche qui l'amministrazione da tempo le anticipa le leggi le anticipa abbiamo anticipato la centosessantadue Consoli Cellino ma anche con quel padiglione copie di cui ci parlava molto bene siciliano abbiamo anticipato al percorso
Gli agenti di custodia le dice l'attrice da tempo ecco senza che la legge arrivi già da tempo sono protagonisti si sentono protagonisti e lo sono di un'opera di recupero di rieducazione altra parte per quanto poco siano conosciute le mie circolari e tuttavia pur vero che io la Cina l'ho fatta giacché il due anni fa
Per dire che gli agenti di gustare dovevo far parte dell'équipe di osservazioni e di trattamento voglio dire sul piano della cultura di una cultura nuova di una nuova concezione della tela della giustizia
E stiamo un pochino
Partecipando al dibattito culturale del Paese in alcuni momenti abbiamo anticipato delle cose ed è una soddisfazione vedere che poi ci sono cose che corrispondono alle nostre intuizioni alle nostre idee alle nostre ci faccio io mi auguro che anche sullo screening obbligatorio questo accada perché questo sarebbe il sostegno di un guadagno di razionalità e di funzionalità e anche su questo
Delicato e delicatissimo S otto
Allora strutture idonee
In questo senso
Allora anche le case manda mentali
L'abbia fatto questa riunione gli ha fatto questa Commissione
Che ha lavorato da agosto
Per elaborare questi otto progetti finalizzati sui quali ci sono state le relazioni che voi avete ascoltavo figlio di lavorare il ventuno di agosto insomma con grande spirito di sacrificio devo dire senza che nessuno si sia lamentato e lo abbiamo fatto loro li conosceva bene l'educatore
Che è intervenuto
Quello di Bari
Sì lo riconosceva che sostanzialmente l'amministrazione su questo piano anticipato tutte le altri ho partecipato all'attenzione del Consiglio dei ministri ad una riunione con i rappresentanti di tutte le altre amministrazioni interessate dalla getto sessantadue noi eravamo gli unici che a quel momento ha già fatto i predetti finalizzati e avevamo in tempo anche in modo tale che se certamente non infallibili su quello che la legge comportava
Allora
Vi dicevo
Queste case manda mentali che sono state individuate
E questo è il l'aspetto che riguarda le strutture una delle
Dei settori sui quali noi dobbiamo rivolgere il nostro impegno alla vostra attenzione
Perché la conseguenza di questa legge
La conseguenza di alcuni ordini del giorno approvati
Dalla Camera dei deputati e anche questo Ciccotti ricordava
E la necessità di creare
Urne circuito differenziato ma differenziati in positivo senza evocare le connotazioni negative degli anni fine settanta e l'inizio degli anni ottanta un circuito Deffenu iniziato per i detenuti tossicodipendenti
Un circuito differenziato
Ecco nel quale sia possibile offrire ai detenuti tossicodipendenti in quelle strutture idonee
Quelle trattamento socio sanitarie quelle iniziative di recupero sociale che riguardano soltanto coloro che sono stati condannati per reati attinenti alla droga
O che finiranno in carcere solo per essere consumatore di droga ma anche coloro che sono soltanto imputati soltanto inattesa di giudizio naturalmente terremo
Gli imputati tossicodipendenti separati
Dai condannati tossicodipendenti perché questa visita deve essere naturalmente mantenuta
Ma nell'ambito di questo circuito differenziato in positivo anche questo Ciccotti ricorda noi distingue avremo
Un circuito per la maggioranza di questi detenuti ed un circuito ancora più integrato nel territorio ancora più aperto
Per e detenuti tossicodipendenti che siano particolarmente disponibile al recupero
Ma disponibile soprattutto in funzione di un atteggiamento individuale perché lo ricordavano alcuni nostri amici che sono intervenuti
La condizione essenziale perché un programma di trattamento di un tossicodipendente ha abbia possiamo dirgli successo e che ci sia che maturi
Nella nella mente e nell'anima degli del soggetto una disponibilità una volontà di questo oggi non si può imporre a nessuno
Di recuperarsi non si può imporre a nessuno e bisogna che innanzitutto
E Breda nella sua relazione molto puntuale sul trattamento detenuto ci mette lo ha messo in evidenza
Aveva un'idea precisa
Ma anche dei limiti alcune volte no di quello che si può fare ma ovvia precisi però che si deve fare creare
Intorno
Una situazione esistenziale
La quale offra nella concretezza delle cose viste e sentite sentite con le orecchie ma sentite anche vento nella sensibilità nel cuore nell'anima ho capito e con intelligenza
Una situazione esistenziale nella quale maturino si offrano
All'attenzione catturi non la sensibilità i valori
Di una scelta di vita diverso da quella che si esprime nel tentativo illusorio di una fuga nell'alcol o di una fuga e nella duro non sono le parole che convincono qualcuna non bere più Arnone consumare più droga
Queste parole non non sono mai state scritte non sono mai state pronunciate forse non esistono e su Roma e le potrà dire nessuno alle potrà pronunciare marce questa capacità che forse alcuni anni l'altro immatura e novanta di cui parlava appoggi e la professionalità che noi andiamo che andiamo inseguendo quello di creare ecco perché dicevamo il carcere testimone di solidarietà sociale
Ecco la capacità che qui dobbiamo trovare dentro di noi che poi la formazione professionale non è soltanto la distribuzione di una serie di nozioni
Quanto alla capacità di creare
Un atteggiamento spirituale diverso forse anche più sofferto la consapevolezza di un problema umano
Bisogna in qualche modo rivivere nelle proprie carne nei graffi della propria anima come si fa a recuperare un tossicodipendente un alcolista
Ma chiunque soffra se non c'è dentro di noi lecco diretto
Di quella sofferenza di quelle emarginazione di quel dramma umano queste la formazione professionale io credo questa
Lo sviluppo di una sensibilità di questo tipo
Lo sviluppo di una sensibilità che ti metta direttamente in sintonia con chi soffre con chi aiutava questo credo sia effettivo forse lo potrà confermare
Questo e il nocciolo forte l'essenza alla base dell'umanità della solidarietà sociale la capacità di recupero questa capacità di perché è una sintonia
Ah sì in teoria non è nella struttura non è soltanto nel verde negli spazi da la socialità prestiamo strutture idonee soprattutto un fatto soggettivo e nell'anima degli operatori
Questa camera di sintonizzarsi di avvertire dentro disse l'eco di questo problema
Perché si può soffrire a chi è tossicodipendente alcolista o o qualunque altra sofferenza abbia
Una
Situazione ecco voleva sezione esistenziale in cui ripeto e nascano gli stimoli positivi capaci di superare quelli che hanno spinto il soggetto a quella scelta esistenziale
Negativa
E dunque
Come dicevamo
Questa niente
Questa capacità di sviluppare questo tipo di professionalità qui la relazione di quindi insomma è stato molto puntuale
E ha rispecchiato dal resto con le radici così come la ripresa come quella di Diana De Martino ha sviluppato le riflessioni che noi abbiamo fatto
Nell'ambito di quella commissione che appunto finiti sui lavori il ventuno del mese di agosto
Una formazione professionale giustamente dice Di Somma
La quale
Abbia un suo momento unitario e centrale
Ma la quale abbia anche i suoi momenti per il
Ecco io qui mi rivolgo veramente agli ispettori distrettuali
Mi rivolgo perché essi si facciano
Portatori di questa impostazione di questa convenzione
E favoriscano per quanto posso nell'ambito delle regioni del proprio distretto nell'ambito del distretto favoriscono lo sviluppo il moltiplicarsi
Di iniziative di formazione professionale che si integrino con quelli centrali
Ma che terrà presenti no anche in qualche modo lo sviluppa datato anche alla situazione particolare nella quale quelli operatori agiscono Enrico
E qui
Questo aspetto lo hanno messo in evidenza un po'tutti io ho notato con grande piacere come molti degli interventi e abbiano insistito su questo momento della formazione dall'intervento di canto direttore dell'Istituto di pesci all'intervento anche della cache oltre a che lavora all'ufficio sei firmò dall'intervento
Dall'intervento dell'agente Turturro all'intervento anche di un altro educatore cui adesso non mi sfugge il nome anch'egli
Anche lì anch'egli
Regione
Che assiste anche gli questo aspetto sicure con osservazioni critiche delle quali certamente terremo il massimo con
E qui importante secondo me mettere in evidenza un po'
Che poi uno dei dei fili conduttori di questa legge
La formazione professionale non riguarda non può riguardare soltanto il personale penitenziario
Noi soprattutto in sede periferica nelle varie regioni alle province varie città dobbiamo coro ogni forza per seguire momenti di formazione professionale ai quali dia un contributo e diano un contributo alle regioni e gli enti locali
E che vedono gli operatori penitenziari
Svolge questa formazione professionale Inga collaborazioni insieme con gli operatori del territorio
Ha ragione Carmela Rosa quando insiste nel dire che mura delle chiavi di questa nuova legge di questa nuova prospettiva e che ci sia un sensibilizzazione forte
Delle regioni e degli enti locali come ha ragione Ortenzi quando lamenta
Che in molte delle regioni del Meridione soprattutto in Sicilia
E questa sensibilità questa rispondenza
Questa attenzione delle regioni degli enti locali purtroppo è largamente carenti o dire che non soltanto del Meridione anche in alcune regioni del centro e alcune regioni del Nord
E non c'è abbastanza attenzione abbastanza sensibilità
Ma dobbiamo ricercare ma soprattutto io vorrei che ci fosse da parte di ciascuno di voi
Questa né consapevolezza
C'è la consapevolezza che
Vi sono molte in a tempi
Delle istituzioni della Società e intorno al carcere fuori del noi per un
Per molti anni
Siamo stati sul banco degli imputati credo che ognuno di quello ricco
Ecco per molti anni a partire dal mille centosettantacinque l'amministrazione penitenziaria il personale penitenziario sono stati accusati sistematicamente
Di non volere attuare la riforma di non essere capace di attuare la riforma
Di non avere sufficiente attenzione sufficiente sensibilità perché questa riforma si potesse incarnare nel regime che di fatto veniva praticato all'interno degli istituti e di pena e ci hanno addebitato mille inadempienze
E tutto perché andava mai a sempre colpa di questa amministrazione
Questa situazione e né i fatti mutata da moltissimo tempo
Da molti anni chi è che Muti anche nella nostra coscienza la nostra consapevolezza e che quindi nella ricerca costante continua ininterrotta
Di questa collaborazione di questa convergenza di dj di queste intese con le regioni e con gli enti locali ci sia per loro la capacità di puntualizzare
Lei inadempienze degli altri rispetto agli obblighi che questa e molte altre leggi
Stabiliscono
Se le leggi dello Stato pongono la formazione professionale a carico del regioni
E se sono trentatré e trentaquattro mila detenuti solo due mila frequentano
Una gravi inadempienze di molte regioni ma bisogna che ciascuno di voi
Si veda e insista
Perché gli altri facciano quel che devono fare
Sei su cento novantuno istituti di pena
Con la vecchia normativa ben nel sessanta
Soros forniti dell'aiuto di un asse di una convenzione per l'assistenza è venuto Sico dipendenti con lei Musil
Perché le usa non voi non ho perché gli USA non possono ma comunque sono sfornite di questa assistenza
Perfino in carcere come Regina Coeli
Non era una convenzione di assistenza ai detenuti tossicodipendenti preso denuncia una chiara una grave inadempienza
Di molte unità sanitarie locali che fare chiarita che va puntualizzata nelle forme dovute e se l'assistenza che è stata
Fornita ai detenuti
Attraverso le convenzioni con le USL
Quanto sarebbe stato meglio se la dottoressa Cottino dello utili prima fosse stata più informati
Di queste cose se l'assistenza ai detenuti tossicodipendenti è stata e tenero
Prevalentemente somministrazione di metadone e niente più che questo queste un'altra grave inadempienza dell'Unità sanitaria locale
Che noi abbiamo ripetutamente denunciato
Perché non abbiamo né i nostri ruoli un personale che possa per la sua professionalità fornire quell'assistenza ed è invece riteniamo necessario sia fornita ai detenuti tossicodipendenti non un'assistenza farmaco farmacologica
Da un'assistenza che sia Eva lentamente essenzialmente Olga assistenza di tipo sociologico sociale di tipo psicologico
Come dicevamo prima
Se questi fenomeni di emarginazione di sofferenza di disagio sociale
Richiedono una solidarietà sociale e questo tessuto di solidarietà che va a ricostituire ricostituito quindi il detenuto seguite non hanno bisogno
Tanto soltanto di metadone forse anche meglio che gli si dia ma hanno bisogno di scegliere se di una vicinanza di una presenza sul piano sociale sociale sul piano psicologi
Agli operatori con questa specialità limousine c'hanno mai mandato dentro le carceri
Perché questo tipo di assistenza venisse praticata
E dunque noi abbiamo adesso
Predisposto
Due protocolli di intesa tipo
Un protocollo di intesa con nelle unità sanitarie locali
Che vale per la maggioranza dei detenuti tossicodipendenti e un protocollo di intesa specifico per i detenuti tossicodipendenti del circuito più aperto quelli cioè più suscettibile di Recup sono convenzioni che abbiamo elaborato nell'ambito di questa commissione di cui parlavo con grande attenzione
Solo protocolli che verificheremo che abbiamo in parte già verificato che la Commissione nazionale per i rapporti con le Regioni
Io le manderò queste
Queste convenzioni tipo le manderò con una letti ai presidenti delle giunte regionali
Lehman vero ai presidenti delle province e i sindaci e presidente delle Unità sanitarie locali competenti per i singoli istituti invitandoli a sottoscriverlo
Ed è verifica Remo né i fatti dalle risposte che riceveremo
Se oltre a Loi anche gli altri sono disposti a fare la loro parte
A dare il loro doveroso contributo a questa alla realizzazione di questa legge e di questi processi io voglio dire su di un alterco
Noi diremo in questa lettera
Che non ci sembra giusto chiede unità sanitarie locali pretendano che le convenzioni di assistenza e di non tossicodipendenti siano per la nostra amministrazione a titolo oneroso
Noi non siamo d'accordo più su questo
E lo porremo a questo problema lo porremo
Perché
Molte delle convenzioni ed abbiamo stipato fino a questo momento sono a titolo oneroso fino al cinquanta per cento perché siamo stati e sottoposta all'alternativa o così o niente e quindi abbiamo dovuto firmare abbiamo dovuto pagare
Ma adesso la legge
Stabilisce che
Le USL hanno un dovere
Preciso di provvedere all'assistenza ai tossicodipendenti e agli alcolisti
Ma se un dovere deriva dalla legge
è chiaro che non si può pretendere che l'amministrazione paghi sia pure una parte delle spese che conseguono all'adempimento di questo lo
Ma io voglio ricordare perché vedo qui il la la Cinquetti vivono vedo quello di Reggio Emilia non ce la la nostra diversità di regimi altra abbiamo fatto abbiamo fatto a Reggio Emilia nel mille novecentottantasei una convenzione
Perché la USL e si impegna a darci cinque medici psichiatri e diciannove infermieri
Per dare l'appello a PG come noi chiedevamo un maggiore carattere terapie
Da quel momento che abbiamo firmato noi abbiamo accantonato i soldi che servivano a fare onore a questa convenzione
Questa convenzione avuto purtroppo un iter lunghissimo perché la burocrazia quella che
E quindi è diventata esecutiva soltanto nel mille novecentottantanove che tre anni dopo
Durante questi tre anni e la regione Emilia Romagna
A ripetutamente e duramente polemizzato com'era giusto contro questi ritardi che impedivano di dare a quello PG per il carattere terapeutico che si voleva dare
Ebbene quando finalmente la convenzione è stata reso esecutiva
La regione Emilia-Romagna ha detto che non è in grado di fare fronte a questa convenzione
Perché ci da i cinque medici ma non ai diciannove infermieri datato allora questa è una vicenda anche emblematica per dire a Ortisi che non soltanto nelle regioni della Sicilia e della Campania e della Calabria
Ma anche in alcune regioni del nord che pure hanno grande attenzione e grande sensibilità questi problemi accadono ancora di queste distrazioni di questa insensibilità di queste difficoltà ma essenziale che noi lavoriamo in questo senso cioè nel senso di sviluppare di chiedere di pretendere che ci sia questa collaborazione forte tra l'abitazione penitenziaria e
E la società estere ma non soltanto le unità sanitarie locali
Io vorrei pregare veramente i direttori degli istituti direttore dice il servizio sociale gli ispettori distrettuali
Di né farsi promotori di alcune iniziative capace di raccogliere intorno ai problemi dei detenuti tossicodipendenti detenuti alcolisti
Dei detenuti affetti da virus HIV le disponibilità presenti sul territorio
Siano disponibilità di strutture pubbliche siano disponibilità di strutture private siano disponibilità del volontariato
E io lo ricordava Santino ha permesso degli alcolisti anonimi entrassero dentro le carceri
Ma io voglio che entrino dentro le carceri nella forma giusta nella forma acconsentì tutti coloro rappresentanti di istituzioni pubbliche ma rappresentanti anche di strutture private o di associazioni del volontariato
Che hanno volontà disponibilità capacità di dare un contributo al realizzazione di questi obiettivi
Fatti di quindi cortesemente nelle vostre città promotori di
Raccolta di solidarietà di raccolta di sensibilità di raccolte di attenzioni di questo tipo voglio dire in generale con le queste mie osservazioni questi carico fatto perché faro
Bisogna che che si dismette
Un abito una consuetudine
Un'abitudine un pochino passiva di fronte alla realizzazione degli obiettivi che ci proponiamo non dobbiamo stare chiusi nei nostri uffici
Chiusi nei nostri istituti chiusi i nostri servizi inattesa che spontaneamente o per fenomeni processi Esterni alle nostre iniziative maturino le attenzioni e le sensibilità che ci serve
Dobbiamo uscire fuori
Dobbiamo stare con gli occhi con l'attenzione con la mente
Non soltanto concentrata come è giusto su quel che succede dentro le nostre strutture ma anche concentrata su quello che accade su quello che può accadere fuori
Dire smettiamo qualunque possibili passività
Assumiamo l'iniziativa
Assumiamo l'iniziativa
Se come io mi sforzo di dire di
Di radicare del detto la convinzione in ciascuno di voi dentro l'entusiasmo di ciascuno di noi dentro la carica
Emotiva professa di ciascuno di voi io io vorrei veramente che ogni nostro incontro ogni nostra iniziativa ogni nostra riflessione comune ogni nostro stare insieme che lasciasse più ricchi non soltanto e non tanto delle cose che sentite
Delle nozioni delle delle osservazioni scientifiche puntuali belle importanti ma che voi ve ne andaste ricche di un'altra cosa molto più importante
Che nessuna scienza di potrà dare mai nessun libro nessun esperto perché qualcosa che nasce soltanto dentro di voi
Io vorrei che voterete dei andaste più ricchi tento non di quello che sapete perché quello non ha importanza ma di quello che sentite
Per andasse più rischi più ricchi di convinzioni ve ne andaste più rischi più ricchi di cariche in bottiglia
Della serie che di entusiasmi ve ne andaste più ricchi di passione dei andasse più ricche di ispirazioni ideali dei andasse più ricche di convinzione
Vi andasse più ricche della consapevolezza voglio dire anche esaltante
Esaltante più di ogni altra io credo
Della convinzione cioè
Che non siete più voi non dovete più a essere spettatori passivi e di una cultura
Di una civiltà che si sviluppa senza di voi
Ma dovete essere protagonisti di questa cultura del farsi di questa cultura del farsi di questa civiltà
E ora che voi vi sentiste
Protagonisti diretti
Ha veramente protagonisti diretti
Di un processo grande di un processo ricco di un processo Cicchitto ricco di difficoltà anch'
Di problemi di rischi se volete perché e che quindi ci sono
Ma di un processo ricco chimica a costruire questa giustizia migliore più giusta più civile più aperta all'umanità e alla spera
Perché il carcere non è altra cosa dalla giustizia
Il carcere parte integrante dentro il sistema della giustizia
E lo dicevo
Scritto anche qualche volta io vorrei che su questo ci intende
Simone
E storicamente
Noi paghiamo abbiamo pagato
Le conseguenze il prezzo
Di una concezione
Che immaginata in qualche modo
Che anche degli Stati di diritto come lo Stato italiano
La giustizia fosse in qualche modo madre di due figli
Un figlio illegittimo che era il processo e un figlio illegittimo che era il carcere
Come se ogni attenzione ogni riflessione di considerazioni rispetto al Midas soltanto al processo
Figlio legittimo di cui la giustizia di cui lo Stato giustamente andava va fiero
E invece sul calcio dovesse gravare il pubblico il Silenzio l'oblio la dimenticanza quando non il disprezzo quando no alla rimozione quando no alla demonizzazione
Quando no non anzi il lavoro carta di allontanare il carcere con tutto quello che c'è dentro con i suoi problemi con i soli detenuti ma anche con i suoi operatori
Gli allontanava compreso un pochino ingombrante
Del quale al quale il più grande regalo che si poteva fare da crudi dimenticare che esistessero
Perché se si fosse dovuto prendere atto che esisteva
Allora
Sono la vergogna solo questo senso di sottovalutazione poteva essere l'atteggiamento da riservare
Allora il carcere non è più il figlio illegittimo della giustizia
Allora le attenzioni e le luci non si spengono pivot al momento in cui il giudice ha finito di pronunciare la sentenza di condanna
Non si spendono più
Perché dopo quel momento c'è un'altra parte di questa storia della giustizia che il carcere che l'esecuzione della pena
Che
Altrettanto
Legittimo figlio
Della medesima madre che la giustizia quindi
Sentirsi
Protagonisti
Con la stessa dignità
Con lo stesso diritto al rispetto
Dei magistrati delle forze dell'ordine di quanti altri o operano al servizio di questi ideali di giustizia che sono gli stessi per tutti
Su una strada sul fronte d'impegno che lo stesso per tutti tanto più in quanto voglio aggiungere questo
Questo carcere
E sempre meno carcere
Cosa diceva
E mi è piaciuta questa espressione Lare a penale esterna
Chiaramente questo carcere si è ormai molto aperti
Ma si è aperto
E fuori del carcere non ci può soltanto l'assenza di Carlo Chéreau l'assenza della giustizia o l'assenza della punizione no c'è un'altra dimensione che la dimensione delle misure alternative
Fila che la dimensione di una esecuzione penale di una risposta delle istituzioni a quello stesso delitto al quale risponde il carcere che per Rossi realizzarsi incarna si esprime vive
Fuori del carcere dentro la società ancora più dentro perché non c'è più neanche il muro di cinta non c'è più neanche il cancello che chiudono il carcere ne abbiamo visto nel corso di questi anni
La esaltazione forte di questa dimensione
Donne istituzionalizzata
Della risposta al delitto
Noi abbiamo visto la esaltazione grande di queste nostre delle figure professionali
Che hanno incarnato nel loro impegno di ogni giorno questa dimensione al terrà di una stessa pagina della esecuzione penale io dico gli effetti sociali
Io dico questo
Questo nostro essere presenti
Dentro l'istituzione chiusa dal muro ma anche in questo ponte continuamente aperto fra il dentro e il fuori ma anche fuori del carcere
Questa rete la veste in questo arricchimento grande dei termini dell'ambito di operatività della risposta penali
Io opposto alcuni anni fa e mi dispiace che alcuni osservazione un po'forse
Troppo dure e così mi sono cioè l'impegno di portare avanti il problema di cambiare il nome della direzione generale
Perché questo nome ormai ci sta stretto
Direzione dagli sulle cioè penalmente più a un il nome giusto per un'Amministrazione che non sta più soltanto dentro
Ma sta dentro l'otto intendendo che gli altri enti uno dentro il carcere ma anche uscendo spesso
Per andare a trovare gli altri
E questa legge è una conferma di questo
Perché quando l'articolo sei dice
Introduce una tra delle disposizioni assolutamente rivoluzionario
Quando si affida e lo ricordava
Breda quando si affida al servizio sociale
Un affidamento
Che non è più il normale affidamenti in prova al servizio sociale cioè non è più la misura alternativa alla detenzione
Ma è una misura che tende a prevenire ad impedire che la detenzione decisive
Non è più l'alternativa allora reclusione ma è un intervento che già una risposta
Ma è la risposta che tende a prevenire il carcere voglio dire il carcere uscito ormai talmente da se stesso
Che al carcere si affida il compito di evitare che il carcere stesso sia necessario se in questa roba carcere faccia mentale tutto ciò che io chiamo il nostro personale i nostri obiettivi i nostri compiti
Quello che io chiamo l'amministrazione penitenziari compiti grandi questi del servizio sociale compiti complessi compiti difficili Salmistraro riflettere su di essi valutarne i termini perché è una
Invenzione nuova assolutamente nuova di questa legge tutto da scoprire tutto da costruire faremo delle riunioni anche Cogne
Nostra sin sociali su questi temi
E dunque due circuiti penitenziari
E dunque come ricordava Breda
Due livelli di trattamento
Un trattamento per la generalità dei detenuti tossicodipendenti un trattamento specifico
Per i detenuti tossicodipendenti come dicevo prima più disponibili a questo possibile recupera
E a questo si aggiunge
Il problema dell'AIDS io voglio dire adesso una parola
Su questa faccenda dell'AIDS insomma quindi ho piacere che ci sia anche il professor Visco
Siccome ho sentito le osservazioni e credo che la De Martino e abbia presentato un quadro molto puntuale molte esatto di quella che è la situazione sanitaria dell'amministrazione penitenziaria
E fatto a la presa delle conclusioni che sono in linea con le conclusioni che la Commissione ha raggiunto Sonia devo dire con quanto io senza molta fortuna da molti anni sostenendo
E lo screening nel carcere deve necessariamente essere obbligatorio
Deve essere obbligatorio perché
Perché non si può dimenticare e che infine la realtà carceraria è una realtà diversa dalla Società libera
Perché professor disco la Società Libera ciascuno sceglie liberamente le sue frequentazioni e quindi anche sui rischi
Ma nella comunità carceraria tutto questo non c'è
Perché i detenuti sia pure non per una scelta volontaria all'amministrazione proprio necessità dovuta al sovraffollamento
Vengono messi contro o senza la loro volontà in condizione di promiscuità
Che solo chi ha visitato le celle di alcuni nostri penitenziari può cono
Io mi inchino naturalmente
Alle altre osservazioni della scienza a continuo sempre con qualche sommessa umiltà a essere convinto che non sempre la scienza forse perché troppo alta
Riesce ad incontrare poi quelli che sono i bisogni che sono le esigenze della realtà
La promiscuità dentro le carceri una necessità e una promiscuità di servizio la promiscuità di vita in una vicinanza una contiguità fisica che al limite quasi otto anzi e io ho sentito molti specialisti diede
Che queste già queste sono condizioni nelle quali i rischi di contagio sono necessariamente maggiori ma c'è un'altra questione che è molto importante
Che quando era il costo proviamo una promiscuità così forti
Senza contro la volontà di chi poi ne fa parte c'è anche il senso di disagio di panico
Perché ciascuno può non sa se il suo compagno di letto se il suo compagno di cella e sano o e ammalato
E c'è poi il rapporto con il personale l'abbiamo costruito un sistema nel quale i rapporti anche di contatto fisico
Tra il nostro personali i nostri agenti dei nostri vigili attrici e i detenuti sono frequentissimi solo quotidiani si rinnova di uccideva centinaia ogni giorno ma io penso quando un detenuto si taglia le vene
E un agente una vigile attrice qualcuno deve accordare
Ai nove di quale sensibilità o di quale insensibilità in nome di quale coscienza sociale di nome di quale oblio delle più elementari Rispetto delle tavole anche di ciascuno
Si può pretendere che una rete che magari ha un graffio sulla mano c'ha un un braccio scorticato debba andare a soccorrere come doveva andare a soccorrere il detenuto che perde sangue dubitando che quel detenuto
Possa essere sieropositivo affetto
Da questa terribile malattia io ricordo e mi sconvolge ancora il ricordo
Che quando a Rimini nel mille novecentottantacinque
Facemmo un convegno proprio sull'AIDS
Con la partecipazione
E i più grandi esperti c'era il dottore aiuti e quanti altri nomi illustri del firmamento degli immunologica o degli infettivologi io dissi queste
Ma lo dissi no nel come un'arnia
Conclusione teorica io non non solo francamente soprattutto in alcune situazioni capaci o o o anche disposto al grosse elucubrazioni teoriche Baronissi perché ritenevo
Di non potere non essere ininterrottamente
Di un bisogno di una richiesta di ciascuno dei nostri operatori
Io credo che quando noi giudichiamo i problemi del carcere i bisogni le necessità le esigenze del carcere dobbiamo innanzitutto avere la capacità di metterci con la mente idealmente ma quasi fisicamente
Al posto di quella gente che sta lì in quella sezione dodici ore di seguito al posto di quella di oggi è atteso che sta lei dodici ore di seguito non possiamo giudicare decidere soltanto seduti comodamente intorno a un tavolo dimenticando che la realtà due angosciosa pesante qualche volta sporca nonché del carcere tutt'affatto diverso
Alla bisogna che il legni pire o della scienza si incontri
Con la realtà dei lettori e degli uomini della loro disperazione delle loro angosce delle loro paure e noi non abbiamo bisogno di scienza
Non abbiamo bisogno di sensibilità ne abbiamo bisogno di comprensione abbiamo i soggetti che entra dentro il carcere
Poi a darmi il diritto di chiedere ai lo chiedo con grande forza non li abbiamo il diritto di pretende di pretendere
Che chiunque discetta sul carcere
Che chiunque scrive sul carcere
E chiunque giudica del carcere che chiunque il giudica degli operatori penitenziari che chiunque pretenda di farsi interprete
Dei loro bisogni e delle loro necessità che chiunque pretende
Il decidere quindi nessuno due affermazioni con le sue conclusioni tradita anni
La professione dell'impegno di chi sta dentro il carcere da da Milito ripristiniamo che prima di fare entri dentro il carcere noi non riconosciamo a nessuno il diritto di parlare del carcere se prima non è entrato dentro il carcere
E se prima non ha visto con i suoi volti e sentito con le sue vecchie
è riportato sul proprio corpo dentro la propria anima la sensazione indescrivibile
Unica l'esperienza umana di questo mondo di difficoltà di sofferenza di disagio lo presentiamo questo
Pretendiamo che si capisca
Che la vita dentro il carcinoma i suoi bisogni le sue necessità alle sue esigenze
E che queste devono essere rispettate quando dissi questo a Rimini
Alcuni di quegli illustri immunologico
Mi risposero
E allora distribuite i guanti di gomma ai vostri agenti alloro vigilati
E io ebbi la conferma in questa disarmante osservazioni
Che veramente ci muovevamo
In due mondi diversi
Nell'empireo asettico di una scienza che non incontra la realtà
E invece nella durezza
Imbarazzante di questa realtà che chiede che chiedeva che chiede un su riconoscibile
Ma c'è oltre questo il fatto
La difesa ma io lo ha detto e questo è giusto se è un detenuto
Fa
Cita lo Stato in giudizio
Per essere risarcito
Perché assume di avere contratto l'infezione dentro le case
Che gli raccontano che diciamo
Se questo non è vero è una strumentalizzazione che deve essere stroncata
Ma se queste ultime
Ma se questo fosse vero
Se in qualche misura
Quello che dicevo conosce ricca se in qualche misura
Noi potessimo avere non dico la certezza
Ma dico anche solo il Bruno più il dubbio
Che il nostro carcere che le carceri per cause assolutamente indipendenti dall'impegno e dalla volontà dei nostri operatori
Sono luoghi nei quali i detenuti possono essere esposti
Al di là delle loro scelte volontari
A contrarre una infezione di questo tipo
Se noi abbiamo anche solo questo dubbio
Glielo chiesi allora quegli immunologia quegli infettivologi
Se lo sono anche questo tu
Come possiamo
Combinare tranquillamente con la nostra coscienza
Sì avendo avuto il bombolone accertiamo se il dubbio sia fondato
E se una volta accertato che il dubbio purtroppo è fondato non abbiamo fatto di tutto
Per evitare che questo continui che il carcere sia o possa essere luogo di propagazione di queste imprese perché la pena e la privazione della libertà
Nessun delitto approdare Allo stato alla società costituita il diritto di esporre il colpevole che condanna giustamente
A rischio di pagare con la propria libertà dagli pagare anche con la propria salute
Ecco le chiediamo che lo screening si obbliga a tutto
E chiediamo che lo scrigno che sia obbligatorio perché ci sono domande che esigono una risposta
E perché ci sono incertezze e inquietudini e paure che devono essere in qualche modo placca e ricordo perché ci pare in uso
Ad un dibattito televisivo
Quale parlavo con due illustri esperti
E quando alla fine io avevo ho esposto le ragioni per le quali ritenevo che lo stringono un professore sull'obbligatorio
Ho ricevuto un'altra di quelle disarmanti affermazione per i guanti di gomma
Ma è un'altra disarmante l'affermazione
E l'affermazione disarmante ora che
Era inutile accertare la presenza dell'infezione è stato sapevo che fa
Io dissi torno a ripetere francamente questo mi sconcerta
Io non sono disposto ad accettare
Una un atteggiamento di questi pura rinuncia di questo tipo
Se non lo sapevamo che fare è necessario che ci sia l'impegno di un progresso scientifico che ci consente di capire che cosa si può fare
Ma noi non possiamo fare non possiamo rinunciare a conoscere
Qual è la situazione qual è la realtà non possiamo rinunciare a conoscere la malattia solo perché non sappiamo come curarla quando ci sono altre cose
Che possono e che debbono essere fatti erano solo se la risposta
Starà che dovevo fare caloroso e Visco le grandi concentrazioni di tosse di sieropositivi non so quale sarà io non lo sono in questo momento
Io però solo questo
Che noi non possiamo temere come lo struzzo sulla testa sotto l'assalto
Io so che si è posto il problema esiste questo problema deve essere posto non si può far finta che non esista
Non si può non ci si può rifiutare vicolo cieco il problema della sessualità dentro le carceri
Le prove dell'affettività dentro dica
Io ricordo che ne parlai una volta che pubblicamente
E e dissi che il problema non era tanto di convincersi che bisognava ad un certo punto riconoscerà anche dentro il carcere
Il diritto dei detenuti di trovare una risposta un istinto naturale come quello di mangiare o come quello di bere
Perché su questo piano
Ciascuno di noi fu una delle sue opinioni può avere Velia vere
La libertà di pensarla come crede
Quello che non si può mettere un atteggiamento diffuso nella società
Quello si può ammettere Ojetti negare l'esistenza del problema facendosi perché sono insiste allora io dissi all'orecchio di dai e continua a dire gridare
A me sta bene se voi dite che per trent'anni o per tutta la vita
Si deve negare ai detenuti diritto
Di avere rapporti di questo tipo mi sta anche bene questo
Però mi sta bene soltanto se noi sappiamo quali sono le conseguenze di questo allora nessuno ha il diritto di scandalizzarsi
O di denunciare
Che c'è l'omosessualità dentro le carceri
Sono uguali diritto di ieri elencare come fosse una colpa del carcere
è questo che io non accetto
Le mie patologie anche psicologiche
Ponte impone è un esperto come tanti altri anche di gironi di queste cose
Io non solo un esperto di psichiatria ma immagino che se un istinto naturale
Che non deriva da una legge ma deriva dalla natura che qualcosa che sta prima ma che sta anche sopra delle leggi perché leggi non posso essere contro la natura
Perché non sono leggi giuste
E immagino che se l'istinto naturale
Non trova una risposta naturale
Le conseguenze sono due e non più che due
Ma solo le conseguenze di due patologie diverse o la patologia della rinuncia o la patologia della perversione
Non c'è un'alternativa
Non c'è come quando non si mangia
Si può anche non mangiare ma l'unica alternativa che si muore perché un istituto deve essere in qualche modo soddisfi
Con la EBS esattamente la stessa cosa
Noi non siamo disposti a restare fra che avete non siamo più disposti ad accettare
Io io veramente pure che su questo ci trova seduti tacco
Non siamo disposti ad accettare l'idea
Che quando un problema è entrato dentro il carcere questo problema viene dimenticato prevedere caccia non è più un problema
E l'unico problema che ne deriva è soltanto quello di non sapere che esiste no io non non sono disposti nel settore
Io non so quali sono le conseguenze
Ma le vedremo ce ne diranno i medici e quali saranno le conseguenze gli e Sperti licenziato ma il problema deve essere conosciuto come deve essere posto con forza
Il problema
Quando finisce la compatibilità fra la detenzione il e la infezione da virus HIV ripresa anche posti la risposta sarà il ricoveri in ospedale
La risposta sarà come io credo la predisposizione di appositi reparti ospedalieri se ne parla della commissione mista con il mito della sanità dedicati ai detenuti e tossicodipendenti la risposta sarà una speciale forma di sospensione della pena per questa malattia sarà quel che sarà
Ma non possiamo continuare a credere che fra le tante cose il carcere deve stare quella sorta di lebbrosario
Nel quale chiudiamo li appestati del Duemila
Fino a quando gli ospedali civili ci rimandavano indietro i detenuti affetti dai diversi forma conclamata
E noi questo ci rifiutiamo
Diciamo su questo tema come su tutti gli altri il problema alla Force soprattutto devono capire una cosa
E noi non capiamo per quale ragione
Se esiste già uno screening obbligatorio
Perché chiunque entri in carcere viene sottoposto a screening per la Wasserman
Fece persi e affetto dall'UE in virtù di quale Schiara misterioso meccanismo mentale
Ci si debba scandalizzare
Perché con quello stesso prelievo tempo non con un altro quello stesso
Oltre alla eventuale dove si accetti anche il virus HIV
Ma io diressi accetti per esempio anche il virus dell'epatite virale per quelle di tipo B
Perché dobbiamo continuare ad avvolgere le malattie le disgrazie degli uomini di questa specie di che cappa di piombo di di manto di diversità un po'imbarazzante come se ci sia qualcosa di peccaminoso in tutto questo qualcosa che va cancellato che va dimentica è una malattia che a conoscere se questa malattia eccetera o se questa malattia nasce il primo già lo facciamo
Per la loro con lo stesso prelievo vediamo anche un attimino se questa persona mantenendo l'anonimato naturalmente
Ma il personale ha diritto di sapere noi abbiamo il dovere tutta sua ha il dovere di
Curare per quanto è possibile gli ammalati
E ha il dovere di evitare che quelli che sono sani diventino ammalare
Soprattutto quando le prendiamo le persone
Senza tenere conto loro volontà le chiudiamo in un posto e le mettiamo insieme nella stessa cella e mettiamo il nostro personale in continui quotidiani contatti con queste persone
Allora io
Voglio aggiungere a questo punto soltanto una considerazione
La dico ai medici e lo dico agli e Sperti ne vedo qualcuno li ringrazio di essere venuti noi riteniamo che un altro dei punti qualificanti che ci consentono di realizzare questa legge e un ampliamento forte delle nostre disponibilità
Di psicologi
Di medici di infermieri
Ma non soltanto questo l'aveva sedici corti lo dice molto bene anche animatori culturali anche istruttori professionali
Perché il recupero dalla tossicodipendenza richiede come dicevamo prima questa offerta concreta di disponibilità questa necessità di suscitare nel tossicodipendente un interesse nuovo un interesse diverso
E dunque ne concludiamo diciamo
Questa legge e buona noi l'accettiamo siamo contenti di questo innalzamento forte del livello di professionalità dei compiti della nostra amministrazione noi sappiamo che perché essa si realizzi occorrono due condizioni
Un interna al carcere le strutture il personale e le risorse e le disponibilità un esterno al carcere
Che la lo sviluppo all'esterno
Di questa collaborazione forte di questa sensibilità delle altre istituzioni della
Società in tutte le sue articolazioni
Ci lasciano
Dandoci appuntamento agli altri momenti che seguiranno di formazione proprio perché questo seminario e come dicevamo il primo momento di questa formazione professionale che nasce con questa legge
Ce ne andiamo
Con una consapevolezza confortante
Il cammino che è stato intrapreso anni fa per superare la separatezza del carcere
Sta andando avanti
Che il carcere sempre di più non è
Soltanto tempo e spazio di punizione di segregazione nel carcere diventato diventa testimone di solidarietà sociale ricordiamoci di questo testimone di solidarietà sociale
Ma perché che
Sia possibile che il carcere spoke prima come è chiamato a fare
Non più di fronte alla di ozio nel penale ma di fronte al disagio sociale di fronte alla malattia la solidarietà sociale che gli si chiede
Bisogna che intorno al carcere ci sia la solidarietà della società e la solidarietà delle istituzioni
E dunque noi offriamo solidarietà ma anche le chiediamo
E ciascuno di voi ritornando nei suoi uffici nei suoi istituti né i suoi servizi
Porti e dentro di sé e questa consapevolezza confortante ma porti anche dentro di sé l'entusiasmo forte e convinto
Di questo impegno Savona cioè che un impegno di cultura che è un impegno di risveglio di sensibilità
Che la condizione perché questa legge perché gli altri obiettivi della nostra amministrazione posto avessero ragione soprattutto porti questa condizione
Che i fini che ci proponiamo
Che gli obiettivi che vogliamo raggiungere
Che le ispirazioni ideali a cui vogliamo dare una risposta
Potranno realizzarsi soltanto se l'impegno di ciascuno si unirà all'impegno di ciascuna
Soltanto se ciascuno di noi
Andrà avanti nella consapevolezza che ciascuno degli altri e chiama da percorrere la stessa strada soltanto se saremo capaci di unire le nostre sensibilità le nostre generosità le nostre convinzioni i nostri ideali le nostre ragioni di vita di speranza
Soltanto se questo starà non riusciremo a trovare intorno al nuovo di quella solidarietà quella sensibilità quella tensione che sono condizioni
Perché si possa ancora salire perché nessuna di queste leggi è un punto d'arrivo io considero ciascun progresso solo un punto di partenza per altri passi in avanti
Soltanto così si potrà salire sulla strada
Importanti per la giustizia più umana più aperta alla speranza che ciascuno di voi è chiamato a costruire che ciascuno di voi è chiamato a edificare insieme con gli altri operatori della giustizia