Interviste sulla questione degli IMI (Internati Militari Italiani) alla manifestazione spettacolo dedicata a Luigi Manoni "La musica che salva"

Radio radicale ci stiamo avvicinando al venticinque aprile e una delle
Pagine che forse non è molto ricordata
Della resistenza quella degli internati militari italiani
Non si ascoltatori ricorderanno che per esempio
Rispetto alla tragedia di Cefalonia cioè quel contingente di soldati italiani che
Dopo l'otto settembre si rifiutarono di
Assoggettarsi alle truppe tedesche furono sterminati quella vicenda dopo molto tempo però insomma dalla fine della guerra venne ripescata e innestata dato un valore importanza sono stati fatti anche libri film
Su quella vicenda però la vicenda più in generale dei soldati italiani che hanno deciso di continuare la guerra e
Contro i tedeschi il come
Era dato dal dal cambiamento dell'otto settembre
Mentre però ricordiamo oltre il vertice di più militari insomma se ne andarono quasi tutti insomma al sud abbandonando molti molti contingenti bene insomma la storia di questi militari
Di cui moltissimi furono disarmati e portati nei
Campi di concentramento in particolare in Germania non è molto conosciuta allora noi ne vogliamo parlare in occasione di una serata che si svolge a Roma alla batteria Nardi dal titolo la musica che salva la vita
Che è una serata dedicata a uno di questi internati che fortunatamente Sissa al box per una storia particolare che poi ci faremo Racco tare dalla figlia ma in questo momento vogliamo parlare di questa vicenda con Enzo Orlanduccio che è Presidente dell'Associazione nazionale
Reduci dalla prigionia allora
Vuole così dare un'idea i nostri ascoltatori
Innanzitutto inquadrare il fenomeno cioè quanti furono l'atto che erano duecentocinquanta mila sono stati mi sembra un numero molto alto però insomma
Molto basso amo allora gli italiani sono stati abbandonati l'otto settembre come ha detto giustamente lei
Dal dai Governo dal Governo al all'epoca sono stati ottocentocinquanta mila
I soldati abbandonati dalla Grecia Albania Jugoslavia fino alla Russia queste Francia
Questi gli ottocentocinquanta mila seicento cinquanta mila furono inquadrati e portati in Germania agli altri fuggirono rimasta come riposti
Dove essa con un di partigiani tipo Cefalonia eccetera
Quelli su questi Cefalonia sono fra questi seicentocinquanta mila di questi centocinquanta mila sono rimasti venti mesi abbandonarli
Da tutti
Per giunta senza neanche la protezione della Croce Rossa internazionale perché con uno stratagemma la Germania riconobbe come internati militari e non come prigionieri di guerra
Questi seicentocinquanta mila lasciavano sul in questi venti mesi di sofferenze umiliazioni lavoro coatto cinquanta mila persone
Quindi i nostri cinquanta mila giovani militari
Formati sì vent'anni di fascismo
Senza aver mai scelto
Ubbidendo I tre di ahimè esteri ai militari ai colonnelli forse anche i genitori
Se però dire per la prima volta no ma non una volta ma ripetutamente no
Non perché era che la storia di tutti a casa era perché ognuno
A prescindere dalle loro posizioni ebbero il coraggio di nomi collabora
Con un'illusione
Folle di un regime nazifascista che voleva conquistare il mondo
Quest'anno
Mille
Due mila tredici esattamente settant'anni dopo gli avvenimenti dell'otto settembre che fu non soltanto la fine della seconda guerra mondiale intesa
Con gli alleati passaggio gli alleati
Ma fu l'inizio delle deportazioni d'Italia degli italiani in Germania civili centocinquanta mila e militari seicentocinquanta mila e nessuno ricordo nulla
Cioè stiamo parlando di un milione di famiglie
Che nessuno si ricorda dei loro congiunti
Se io oggi le chiedo
Mi dice un nome mi dice dove essa quel Cicu uno di quei cinquanta mila deceduti caduti
Defunti
In Germania siamo parlando di due punti di vent'anni a ventitré anni e scusi l'emozione ma sono coinvolto personalmente
Nessuno sa dove sono chi sono e quanti anni avevano dove erano nati lato ce l'ho fatto una ricerca
Mi è stato risposto che quel signore
Risultava
La forma dei terreni recitano Jonio ma non presentandosi al censimento dirlo x morto in Germania cioè uno che è un dato in Germania morto in Germania risulta assente al Sancetta censimento non abbiamo neanche più il pudore
Un Paese che non ricorda le imprese che non ha memoria non ha futuro e lo vediamo
Ecco ho letto che però nel due mila sei finalmente un riconoscimento a questi internati militari italiani è stato dato di cosa si tratta
Dopo lotte
Incredibili
Si è riusciti a far dare una medaglia d'onore
Hai internati militari italiani civili e militari e precisiamo che sono stati era che nazisti
Dovrebbero essere stati almeno settecento mila queste persone perché può essere richiesta anche dei congiunti
In realtà
Oggi sono meno di venti mila
Le medaglie concessa
E lo dico ancora che saranno forse le ultime perché non ci sono fondi
Neanche del concedere una medaglia
Di finto Oro
Con inciso il nome
Del defunto perché ormai siamo Lannutti defunti ormai dei seicentocinquanta mila internati militari e centocinquanta mila civili
Se ne sono rimasti
Invita un quindici mila e troppe già tanto da Morando classe mille novecentoventiquattro più giovani
Ecco volevo chiederle se lei si è fatto un'idea se ne è parlato anche all'epoca appunto dei del del recupero della della memoria di Cefalonia
Secondo lei qual è quali sono i motivi per cui
Nella diciamo celebrazione più che Giussano della Resistenza antifascista per tanti decenni sono stati dimenticati proprio questi militari
Potrebbe essere
E spero di no
Che non si può non si voleva dare un'attribuzione di resistenza senz'armi a questi seicentocinquanta mila militari per il privilegiando
I vincitori irresistibile si sentimenti in patria
Cioè i partigiani invece e la stessa
E la faccia e l'altra faccia della medaglia una partita artigiani hanno adottato qui
Altrettanto i seicentocinquanta mila sei pensiamo se posso entrare nelle Forze armate a Repubblica Sociale che cosa poteva significare e l'altra faccia
Cioè ognuno ha cercato di fare la propria parte se ognuno pensa che è nata primo segreta uno del segretario del partito
Partigiano
Partigiano
No
IMI internato militare italiano in Germania
Non è riuscito a pubblicare il suo diario salvo dopo molti anni
Perché c'era una volontà
Ma forse non voluta di certi atteggiamenti italiani di di di di noi italiani che vogliamo andare sempre col vincitore mai con lo sconfitto perché
I prigionieri di guerra sono materialmente sconfitti
Questi invece erano dei vincitori
E ancora oggi secondo me
Un Paese che non ricorda che da quest'anno e il settantesimo anniversario delle deportazioni dell'internamente sto parlando degli ebrei cittadina di anni
Di religione ebraica cittadini italiani
Citati militari Cittadini civili
Ma dove siamo
Chi siamo
Ecco tra l'altro proprio a corroborare quello che lei sta dicendo si potrebbe e ben dire che a parte quelli che hanno combattuto di popoli cioè dice fanno in ma ce ne sono altri anche però anche coloro che appunto l'hanno voluto però come lei dice hanno detto no potrebbero essere paragonati adesso in più a quei professori pochissimi professori che nell'Italia fascista negare un giuramento alla fascismo e quindi un atto comunque col
Già su un atto non violento che però di resistenza reale io gli ho detto non so quale sono state le motivazioni di questi seicentocinquanta mila
Alcuni parlano di fedeltà allo SME alcuni parlano Ford alta a alla
All'ideologia
Non fascista della libertà dell'individuo
Altri parlano di convenienza
Non so però sono stati troppo dopo venti mesi di dodici di offesi torture mi pare difficile che è uno non ceda io sono uno di quelli che ha preceduto subito me ne vergogno ma glielo dico tranquillamente io forse ha preceduto perché
Le spiego quando solo doparsi partiti erano giovani essa sani sono tornati trenta quaranta chili ognuno di loro alti numero ottanta settantacinque come è possibile aver insistito con lavoro
Perché soltanto se lavoravano mangiamo contro qualsiasi violenze violazione del diritto internazionale questi erano militari con le stellette
Eppure
Ce ne siamo dimenticati queste entrate
E con l'ultima cosa se vuole insomma ricordare alla fine anche perché ha detto che lei ha un'esperienza personale di questo io personalmente
Nella mia famiglia
Dirò tre
E lo dico subito uno alle Fosse
Perversi
No hanno
Scusi perché ti ho detto io sono molto emozionato il fratello di mio padre Widor Landucci avvia portava Forte Bravetta fucilato quindi non
Mio padre
Grandi vale della seconda guerra mondiale
è stato uno dei partiti
Dato mio zio è stato internato in Germania
In un campo AZT un campo di sterminio militare nei campi disse quindi si può immaginare che il tributo l'abbiamo pagato e oggi che sono pensionato
Ho ritenuto opportuno impegnarmi nel mio volontariato l'ho fatto da parecchi anni ma in modo particolare di questa da questi anni questi ultimi anni o settant'anni quindi
Per ricordare queste V questi uomini che nessuno
Ancora oggi ritiene
Di
Difendere
Anche davanti a certe sentenze internazionali
Che dicono che la soglia dei saldi
Debbono mettere hanno quanto forza dazi far dimenticare i diritti individuali delle persone ci può citare una di queste sentenze l'ultima il tre febbraio
Annunciata il ventisette gennaio due mila tredici giorno dalla memoria
è stato respinto
Una sentenza della Cassazione italiane che diceva che i crimini di guerra non vanno mai in prescrizione e che i diritti dei disabili cessano quando si fanno la violazione specialmente lavoro qua
L'Italia e la Germania si sono rivolti al Tribunale internazionale in quale dice purtroppo il diritto individuale
Chessa
Quando c'è il diritto dell'Istat quindi la Germania ha ragione perché è uno Stato ma tutti coloro che sono stati violati loro diritti all'epoca non hanno nessuno
Il risarcimento nessun il pizzo questa è la situazione che possiamo farci
Intanto ricordare con questo rende questo evento
Forse e il migliore perché
Chiaramente non sto parlando di odio
è difficile dimenticare
Perdonare
Solo loro potevo possono perdonare io posso dimenticare
Il Paese ha dimenticato ma con la musica con l'arte contemporanea perché nelle nella querelle la fantasia andava se Guareschi
Uno degli internati riusciva a volare ogni giorno a casa della figlia e raccontare le favole solo dallo Stato di Bersan mentale cibo
Aiutare
Noi avremo questa libertà ancora
O siamo tutti quanti ormai inquadrati e non abbiamo più parte
Tutto questo mi sta spaventando per i miei lo
Ecco io penso che i miei genitori
I miei familiari bensì sognavano sognavano un'Italia libera forse siamo liberi
Di mangiare ma libertà vuol dire avere il coraggio di dire le cose come somma ce la faremo speriamo grazie all'azione di tutti grazie
Abbiamo ora al microfono di Radio Radicale Gemma Mannoni che è l'organizzatrice di questa serata la musica che salva
La vita sugli internati militari italiani ed è figlia di Luigi Mannoni a cui è stata dedicata a questa serata allora vorrei che tutte le merci raccontassi racconta sei ascoltatori di Radio Radicale
Un po'chi era Luigi Mannoni un po'la sua storia certamente
Sinteticamente però per dare il senso anche di questa serata
Dunque l'origine che tutti chiamavano Gigi era un un ragazzo nato nella nel
Entroterra marchigiano
E da ragazzo da piccolo aveva la passione del violino e il figlio di un macellaio
E suonava questo violino nascondendosi addirittura dentro le botti perché il padre non voleva non voleva sentirlo mi infastidiva quando faceva gli esercizi si nascondeva dentro si chiudeva dentro una di queste botti gigantesche
Per evitare che gli altri da fuori lo sentissero quindi sta passione nata
Diciamo nella nell'infanzia
Condotta avanti così durante la guerra NTGA era del diciannove
Viene pagava in guerra e dopo l'otto settembre come abbiamo raccontato in questa serata viene fatto prigioniero dai tedeschi riportato nei lager nazisti
E e lui sosteneva sempre quando ci raccontava noi figli
La sua esperienza di prigioniero o in Germania che aveva usava proprio questa espressione
Aveva riportato la pelle a casa grazie al violino
Suonava il violino l'aveva trovato la sotto le macerie scavando nelle macerie dei bombardamenti
Violino egli aveva rallegrato diciamo gli aveva così è scritto nel suo diario tolto la malinconia
Perché credo almeno Rizzo ricostruendo
Siamo questa l'organizzazione di questa serata mi ha anche portato in qualche misura
A a rivedere no la la figura di mio padre a ripensarla e a ricostruire tutta una serie di passaggi che quando sei figlio ed è babbo lo dà quasi per scontato
E quindi quello che effettivamente ho riscoperto di Bubble questa grossa
Tensione emotiva nel volere a tutti i costi arrivare a un risultato questa tenacia e con la definire questa tenacia
Lui in questi venti mesi che ha passato di prigionia quello che effettivamente lo ha portato a salvarsi oltre al violino che chiaramente gli toglieva la malinconia è stata la volontà di salvarsi
La speranza si è trasformata in volontà scappava dei bombardamenti il terrore dei bombardamenti perché erano senza protezione non li accoglievano nemmeno né nei rifugi
I tedeschi quando scappavano sotto i bombardamenti soprattutto l'ultima fase della guerra perché teniamo presente che questi
Ragazzi italiani dopo l'otto settembre siamo già nella fase in cui la Germania
è quasi débâcle no tant'è che l'Italia appunto firmarla armistizio quindi bombardamenti degli alleati
Sul territorio tedesco sono stati frequentissimi a tappeti con le fortezze volanti
E quindi il terrore dei bombardamenti lui era grado di fare qualcosa come venti chilometri all'andata scappando dalla città perché faceva lo spazzino e quindi era senza protezioni venti chilometri all'andata e venti chilometri per ritornare all'aria
Pur di salvarsi
Nonostante
Limitata diciamo la dalla debolezza fisica dovuta alla lo scarso cibo al lavoro coatto nonostante tanti altri si siano abbandonati proprio morti per perché mancanza di speranze lui la sua fermezza la sua tenacia
L'ha portato secondo me è proprio a salvarsi
Diciamo che nella suonare il violino la musica l'arte
Come dire comunichiamo moltissimo anche in questa serata abbiamo avuto appunto attraverso sia le parole mette anche dai dal dal diario non o di di origine e poi attraverso la musica
Si è riusciti appunto a comunicare
Questo dramma che per molto tempo però è stato dimenticato nel nostro Paese e ne abbiamo già parlato con Orlando Ucci ma
Tu come figlia di unimi come hai sentito questo fatto che Italia nostro Paese ha per così tanto tempo dimenticato questa pagina importante di resistenza non violenta ma sempre resistenza
Beh è una pagina importante sicuramente ma una pagina vergognosa per ritagliarsi uno motivo così andando
Mi sono documentata per organizzare questa serata non solo dal diario di Babbo ma ho letto anche dei libri dei saggi
La vergogna di Avvenire abbandonato
Suma dopo l'otto settembre quello che è successo è stato lo sbando lo sbandamento non ci sono stati gli ordini precisi nessuno sapeva che cosa fare insomma ci dimentichiamo Cefalonia tanto per dirne una
Quindi c'era chi resisteva chi si lasciava andare chi scappava che si imboscato
C'è stato un Paese da talmente allo sbando e quindi la vergogna di non aver saputo gestire
E le persone che poi nel dopoguerra hanno diciamo assunto ruoli di potere erano le stesse comunque c'era stato una continuità
E quindi qui l'aver dimenticato più di settecento mila ragazzi ragazzi tutti i giovani i giovani maschi della patria della della capisci perché erano tutti maschi e tutti i giovani hanno sotto le armi
Deportati parecchi uccisi ma quelli che sono tornati sono tornati umiliati con delle ferite
E nell'anima perché qui le discordo in qualche modo si va beh ci saranno stati con i mutilati ma liguri ma quelle dell'anima
Che sono permanenti secondo me perché lasciano delle cicatrici che poi basta che le tocchi eri sanguinano quindi c'è stata una sorta di vergogna sicuramente da parte dei deportati che son tornati
E avevano vergogna perché non dovevano non avrebbero dovuto parlare solo di fame differito ma anche di umiliazioni e sentito alcuni brani del del del diario di Babbo
Era quello che più diciamo bruciava perché alla fame in qualche modo
Diciamo fai fai come si dice diciamo riesci pronte fai fare fronte grazie fai fronte mangiando qualcosa per
ACI Morandais così anche al freddo ma l'umiliazione
Questa lasciato una sorta di pudore nel parlarne che ha sicuramente contribuito alla
Al dimenticare questa vicenda
E anche da parte della dei
Del potere in qualche misura c'è stata una sorta di vergogna per non aver saputo gestire quindi hanno
In maniera concorde seppur non concordata
Steso un velo pietoso veramente nel limbo della memoria mi pare che fosse Sergio Romano deve aver detto questa frase etnica è accaduto a tutta questa vicenda degli enti nel limbo della memoria perché sti ragazzi non sono stati
Trattati come prigionieri di guerra non sono stati trattati come prigionieri inglesi fra o francesi
Erano veramente il gli schiavi di Hitler erano veramente ragazzi che non avevano la Convenzione di Ginevra che li tutela
La Croce Rossa cioè sono stati trattati e l'Italia di Badoglio e quindi via Haendel dopo del dopo mesi se non ha fatto nulla non ha fatto nulla
Mi a livello internazionale non ha alzato la voce e questa cosa non è che c'è ed è durata un mese è durata quasi due anni
Quindi era una vergogna per questo che hanno steso questo velo pietoso secondo me questa è la motivazione per cui
C'è stata questa e oggi oggi di scoprirlo dopo sessanta settanta anni
E significa non dover fare i conti con con i sopravvissuti perché sono quasi tutti morti ormai
Facciamo questo lavoro che ho già esatto oggi oggi è facile ricordarli purtroppo oggi è facile dire ti concedo
La medaglia al valore io l'ho chiesta per babbo ci sono stata molto in dubbio devo dire la verità se farlo poi ho letto un bellissimo scritto di Sommaruga
Intitolato perché chiedo la medaglia e ho scoperto che anche lui che è un sopravvissuto avuto questa questo dubbio questa titubanza di questo riconoscimento tardivo sì adesso mi stai a prendere in giro oggi mi dirà che questa cosa e invece le motivazioni che apportava
Mi hanno convinto e mi hanno spinto a farlo perché chiedere una significa
Che in qualche modo tu vieni annoverato come un nome
Tu vieni ricordato ci sarà una cerimonia che in qualche misura farà farà ricordo diciamo non
La medaglia non è più per loro perché a anche se fossero vivi ormai sono ultranovantenni quindi non mi importa quasi più niente
La medaglia è uno strumento
Per far ricordare e per ricordare a chi arrestato e chi resterà
Perché la storia non si può riversiamo tutti i figli della nostra storia
Quindi il ricordo è fondamentale
Grazie al giorno ma non
Ecco ringraziarti grazie a tutti