Il futuro urbano delle città: filodiretto con Francesco Erbani, giornalista de "la Repubblica"

Sono le undici e tredici minuti e siamo indiretta e qui Radio Radicale dove abbiamo come ospite Francesco Errani giornalista della relazione culturale di
Repubbliche allora Francesco Albani si occupa prevalentemente di città territorio e cultura ha vinto il premio di giornalismo civile il premio Cederna questo ci veniamo a ricordarlo Francesco proprio
In virtù degli argomenti che andremo a a trattare e lo salutiamo Francesco Albani gli diamo il benvenuto ai nostri microfoni negli studi di radio radicale di Roma benvenuto buongiorno grazie a voi
E allora proprio con Francesco erba anni vogliamo continuare ad occuparci di cita meglio della futuro delle città
Di futuro urbano perché come ribadito più volte da questi stessi microfoni siamo delle rate l'urbanesimo dominante no per la prima volta nella storia
Io essere umani vivono più a pensare illecita che dispersione di campagna c'è un dibattito
In sede europea importante su questo e anche le Nazioni Unite promosso dall'Agenzia UE ne abbia trovi come Radio Radicale ve l'abbiamo
Tenuto conto quindi anche sera un'analisi
Poco attenta diciamo può sfuggirci governare il futuro recita
Governare il futuro ma lo diremo in qualche modo vuole dire governare la richiesta di energia la risposta i cambiamenti climatici le opportunità te lo sviluppo delle imprese quindi lo Stato sociale degli individui
Bene questo è
Un tema molto vasto come Radio Radicale ce ne occupiamo continuiamo ad occuparcene ma stavolta proveremo a ragionare sul concetto di trasformazione urbana però perché la
Trasformazione urbana in termini fisici di direttrici di espansione urbana delle città tra Francesco
Se gestita bene poi vedremo che cosa vuol dire gestire bene
Può essere una grande opportunità per la vita di ogni cittadino qualche esempio ce l'abbiamo forse anche in Italia
Come invece può essere può divenire assolutamente un disastro no ed influire
In maniera assolutamente negativa su tutti gli aspetti di cui abbiamo
Parlato ebbene questo tuo libro inchiesta
Prende in esame una città che forse più di tutte
In Europa
Questo
Forse
Sarei tutti interni alla confermarcelo affrontato trasformazioni urbani che hanno peggiorato la qualità della vita e l'esistenza materiale delle persone
Una città alla quale sono stati sottratti direi sequestrati spazi ricchezza collettiva
Una città che forse il paradigma della privatizzazione dei profitti e della socializzazione delle perdite per dirla con Ernesto Rossi con la regia
Politica dobbiamo dire sempre compatta e coesa nonostante l'alternanza dei Veltroni dei Rutelli o Alemanno che siano
Per la città di cui parliamo avevamo capito forse anche sicuramente gli ascoltatori che è quella che ci ospita in questi studi a Roma e questo libro tuo Francesco prende appunto il nome di Roma il tramonto della città pubblica
Bene allora Ortu in alcune tue parti di questa di questa inchiesta ricorda il grande dibattito che c'era negli anni Sessanta sul Piano regolatore dico
Ecco già il nome piano regolatore rimanda
Qualcosa di estremamente tecnico lo dicevamo anche prima a microfoni spenti no e direi anche di poco affascinante da un punto di vista politico
Sembra più che altro una roba da da geometri tra tecnici chiusi in uffici comunali no ma tu invece a un certo punto sembri suggerirci che proprio attraverso l'uso di questa
Maledetta carta che si sviluppa il benessere
Una mobilità che si rispetti
E che rispetti almeno il significato che c'è dietro il termine
Che l'accompagna mobilità appunto
E addirittura una valorizzazione delle ricchezze e delle vocazioni principali originaria della città
Si dunque
Cominciando un po'dal premessa è verissimo che questo il periodo in cui
Metà della popolazione del pianeta vive in un contesto urbano però è anche
Contemporaneamente quasi paradossalmente l'epoca in cui
La forma della città ha perso quelle caratteristiche alle quali ancora la nostra generazione era abituata
Questo è avvenuto è un processo che è avvenuto ormai da anche da decenni in altri con continenti sul
Particolare negli Stati Uniti ma
è un fenomeno che investe anche l'Europa la città ha perso forma
Non esiste più punto il rapporto classico che esisteva fra centro e periferia
La città si espande nel territorio non urbanizzato urbanizzare angolo però che in maniera
Spesso dissennata seguendo soltanto delle logiche
Speculative a volte ma anche soltanto di di disordine insediativo
Questo è un fenomeno a scala europea il in altri Paesi europei questo fenomeno si cerca di controllarlo si cerca di governarlo appunto perché se ne misurano
I costi i costi in termini di
Economici pensiamo per esempio semplicemente al sistema a un sistema di trasporto pubblico che deve inseguire questi brandelli di città sparsi
E quindi i cui costi crescono enorme
Ma anche in Costiera ci sono anche dei costi in termini di vita associata di direi di psicologia di massa se possiamo dire così
Si riduce la questione urbana si tenta di ridurre in questo modo la questione urbana semplicemente a un fatto abitativo a un fatto edilizia mentre invece la città
è il luogo che fin dalle sue origini parliamo di
Del terzo millennio avanti Cristo quindi cinque mila anni fa
è il luogo nel quale tante parti private si mettono insieme ma quando si mettono insieme costituiscono un grande spazio pubblico formato a sua volta di tanti piccoli spazi pubblici ecco
Questa dimensione urbana assista perdendo
Roma è una città che in qualche modo
Almeno nel nostro Paese esemplare di questo di questo fenomeno
Lo è per molti motivi intanto per la sua storia e per la
Per la
Per il prestigio che alla città e il fatto di essere la capitale d'Italia per il fatto di avere la storia che ha
Ma questo fenomeno appunto è un fenomeno
Che interessate grossomodo alla città dalla dopoguerra in poi non si è mai arrestato negli ultimi decenni però questo fenomeno si è è caratterizzato in maniera diversa mentre
Sì ma grosso modo agli anni sessanta settanta la città cresceva
Attraverso le sue periferie
Le periferie che conosciamo che ormai sono chiamate periferie storiche
Da qualche tempo invece da alcuni decenni Roma si sta polverizzare un in un territorio
Anche pregiatissimo dal punto di vista per esempio paesaggistico o territorio agricolo sottraendo
Spazio all'agricoltura al alla l'intrattenimento al paesaggio al paesaggio misto alla storia
Eccetera per distribuire in maniera disordinata pezzi di città
Che appunto non sono pezzi di città sono insediamenti ricche
Che come dire di di Città della qualità urbana hanno veramente poco
Negli anni Sessanta quando sia avvio il procediamo i cinquanta cioè quando si avviò al processo di per la stesura del Piano regolatore che poi fu approvato
Nel due mila nel mille novecentosessantadue poi ratificato nel sessantacinque ci fu un grande dibattito
A Roma e anche fuori di Roma sui giornali nel nelle aule del Consiglio comunale
Intervenivano Antonio Cederna tanto per fare un nome mi scrivevano Italo Insolera Leonardo Benevolo
Del Piano regolatore di Roma si occupavano Ludovico Quaroni e Luigi Piccinato quindi intorno a questo
Alla stesura di questo documento
Ci fu un grande dibattito intellettuale
E un dibattito politico scontri in nel Consiglio comunale
Memorabili gli interventi di Aldo Natoli oppure di Carlo Melograni
Quindi di l'accettò la città partecipò in qualche modo e sentiti e quello strumento era il luogo nel quale
Si sarebbe scritto il destino della città
Il successivo piano regolatore approvato nel due mila e otto quindi dalla seconda Giunta di centro-sinistra
Quella
Guidata da Walter Veltroni ma imposti piano fu impostato durante la sindaca sindacatura di Francesco Rutelli
è stato un piano come dire che ha sostanzialmente ratificato una serie di accordi fra l'autorità pubblica che
Le proprietà
E quindi la rendita fondiaria accordi presi al di fuori del piano quindi fuori di questo dibattito pubblico
Le idee forti di questo Piano regolatore sono alcune idee che però poi alla fine alla prova dei fatti si sono rivelate
Almeno per quanto finora realizzate insufficienti prendiamo il un pool uno dei punti centrali di questo del Piano regolatore del due mila otto e cioè
L'invenzione delle centralità si è detto a questo
Corrispondendo anche a una tendenza urbanistica che interessa intera Europa si è detto una città non può avere un unico centro la città deve distribuire
Centri nel suo territorio ma che cosa sono questi centri sono dei luoghi nei quali c'è residenza ce direzionale ce ci sono uffici ci sono ministeri eccetera
Ecco
E poi
Appunto in altri Paesi europei le centralità sono tutte servite da un servizi dal NARS Sistema di trasporto pubblico su rotaia
Queste due cose nelle centralità così come sono state concepite a Roma non almeno alla prova dei fatti
Basta andare in una di queste centralità come quella di Porta di Roma la Bufalotta oppure Ponte di Nona
Oppure quella che dovrebbe essere costruita sud alla Romanina ecco sono tutte sono tutti i quartieri
Semplicemente quartieri per residenziali il cui spazio pubblico e dato dalla centro commerciale centro commerciale è diventato il il fulcro intorno al quale si è strutturato questo insediamento
E perché è andata così è andata così perché
Forse non è un caso che queste centralità così immaginate coincidevano perfettamente con alcune grandi proprietà e con alcuni grandi proprietari
Porta di Roma Bufalotta di proprietà dei fratelli Totti
Ponte di Nona di proprietà di Francesco Gaetano Caltagirone Romanina di proprietà di Sergio Scarpellini quindi stiamo parlando dei di
Treni fra i più grossi protagonisti dell'immobiliare romano
Ecco in questo modo che cosa che cosa è accaduto a Roma è accaduto che si è formata una si è dato forma ad una città che
A fatica riuscirà a risolvere per esempio i problemi della mobilità dell'accessibilità
A Ponte di Nona non arriva nessun sistema di trasporto pubblico su rotaia a Bufalotta non arriva nessun sistema di trasporto pubblico su rotaia
A Roma in linea c'è il progetto di fare una una metropolitana leggera
Ma comunque
è una città che continua a crescere
Seguendo quella che Antonio Cederna chiamava la la macchia d'olio cioè una macchina che cade una macchia d'olio che cade su una superficie perché si allarga senza nessun criterio in tutte le direzioni
Le direzioni che hanno guidato la crescita di Roma così nella prima metà del Novecento come nella seconda e come tuttora di fatto ecco prevalentemente la rendita fondiaria
Sente questo punto viene naturale domanda artigli allora
Parlare un attimo del centro storico
Partiamo però dalle periferie poi al centro storico
Ci arriveremo
Da Comune parli tu l'urbanistica è una materia che insomma si incontra si abbraccia con la Sociologia con l'antropologia nella maniera
Più stretta in modi che forse quasi neanche riusciamo
Ad immaginare
Ma il degrado
Mi viene da chiederti forse anche un po'provocatoriamente ma
Da dove viene questo punto c'è una condizione di degrado un luogo per niente avvenente
Dove non c'è socialità non ci sono servizi dove per raggiungere una scuola bisogna prendere la macchina a casa starci con quarto d'ora in macchina magari in mezzo al traffico dove c'è alienazione emarginazione sociale
Una quelle che a Parigi sono le barriere nulla orientino trentotto romano ecco quel luogo qui forse torniamo un discorso che era molto caro
C'è un dibattito la rivoluzione industriale no ma
E la politica che lo ha creato
Con degli scellerati disegno balneo
Ho solo le persone che in quel posto vivono rimangono che in un certo senso lo vanno a creare
Cioè
Sono le persone a trasformarlo in qualcosa di orribile anti oppure sono le condizioni politiche che poi pure ciò la riflessione multipla anche perché poi persone rimangono in quei posti volendolo possono cambiare o no
Beh dunque le cose sono certamente intrecciate
Però
Il disegno di una città e materia di scelta politique
Dipende da quanto è forte la politica quanto la politica
E l'amministrazione pubblica ritengono di rappresentare interessi generali
Quindi in un certo senso disegnare la città significa disegnare anche lo stato sociale degli individui in queste sue idee indubbiamente
La questione urbana è una delle questioni che in tempi di crisi
Dimostra la sua importanza è uno degli elementi che può rendere ora
Schema Tizio che può rendere le persone più ricche o più povere
Il fatto di avere un sistema di trasporti che funziona
Garantisce una qualità di vita sia in termini economici che in termini di qualità di vita in generale migliore rispetto a una città in cui un sistema di trasporti funziona male questa può essere può sembrare quasi
Una banalità però se l'andiamo a misurare come uno degli elementi che determina il benessere di una comunità ci rendiamo conto che
Nella questione urbana
Tante di queste voci sono presenti
E ho citato soltanto quella dei trasporti ma quella del trasporto e una un sistema del trasporto è un sistema che non può andare Africa ASCO dell'urbanistica
Cioè non può seguire le scelte urbanistiche deve essere
Ex direttamente intrecciata le scelte urbanistiche un sistema di trasporti delle prevenire le scelte urbanistiche
Si deve immaginare una città che cresce sede decrescente
Soltanto seguendo le linee di un trasporto
Trasporto pubblico è fondamentale
E trasporto pubblico intendo quello diciamo garantito assicurato quindi sistema su rotaia o metropolitana o sistema tramviario
A Roma oggi un chilometro di metropolitana costa circa duecento milioni quindi immaginare che una città così costruita possa
Sperare in una Rete di metropolitana come quella che che c'è a Parigi o come quella che c'è a Londra o anche a Bucarest o anche in Paesi del Nord Africa è impossibile
Allora per esempio immaginare un sistema di trasporto tranviario
è
Immaginare un sistema che tiene legata alla città
Che la che che commette centro con quartieri periferici e che rende migliore la vita delle persone la rende anche in tempi di crisi riesce ad alleviare alcune delle sofferenze
La questione urbana
è una delle degli indicatori che secondo me definiscono lo stato di benessere di una comunità si può essere più ricchi o più poveri a seconda se una città funziona bene o se funziona male
Bene a Radio Radicale sono le undici e trentadue minuti riconosce Francesco Albani giornalista della relazione culturale di Repubblica Francesco Albani si occupa prevalentemente di città territorio e cultura
Ha vinto il premio di giornalismo civile e il premio cedere ma con lui prendendo spunto da nel suo ultimo libro Roma il tramonto della città
Pubbliche a appunto stiamo tentando di ragionare sul concetto di città come servizio pubblico come opportunità
Economica di crescita di incontro sociale di ma anche e soprattutto di rugby periferia di zone degradate dica speculazione edilizia e di riqualificazione urbana alla quale poi arriveremo insomma tra un po'apriremo le linee porta
Ci le vostre esperienze soprattutto se vivete in zone scusa perché hanno
In qualche modo subito danni ambientali come Taranto gravi casi dissesto idrogeologico come ultimamente in tutta Italia zone terremotati parleremo anche di riqualificazione urbana
Ricordiamo il nostro numero di telefono zero sei quattro otto otto zero cinque quattro uno per intervenire indiretta e senza filtri come sempre qui
Radio Radicale senti Francesco Mantova mobilità non è solo la capacità di spostarsi bene all'interno della città
Anche
Spalmare in un certo senso l'economia cioè se io
Riesco a legare
Comuni il centro storico con una parte di periferica
In quel perimetro in quella direttrice di espansione dal centro fino alla periferia io vado a creare una nuova linfa vitale va a creare nuove economia mosse sulla socialità o no
Indubbiamente gestore
Dimostrato dalla storia dalla storia urbana
Soprattutto del nord Europa l'Italia purtroppo tranne taglio una serie di eccezioni ma l'Italia in questo è molto carente
La condizione urbana la crescita delle città in tutta Italia è stata
Sempre nella seconda metà del Novecento prevalentemente affidata
A a delle direttrici di marcia di tipo speculativo o comunque affidate al mercato nel mercato delle aree è un mercato in cui
Vige un sistema di rendita più che di di direi di di di profitto
Se una città riesce a darsi
Un sistema di trasporto pubblico perfettamente funzionante è una città che garantisce il diritto alla città di tutti i cittadini
E questo è un elemento fondamentale è vero che che anche l'economia di una città la crescita economica di una città
Può essere resa più agevole da un sistema di trasporti pubblici di trasporto pubblico efficiente
Questo però è un elemento come dire mi si passi l'espressione secondario rispetto al al fatto di creare
Un sistema di accessibilità la città deve essere tutta accessibile a tutt'
La città deve garantire il diritto alla città
E questo lo può fare un un buon sistema di trasporto pubblico un buon sistema di trasporto pubblico però
è figlio di una buona urbanistica se la città si spalma in questo modo disordinato seguendo soltanto direttrici speculative non ci sarà mai un sistema di trasporto pubblico in grado
Di sorreggere la questa città
E infatti
Se scendiamo al caso Romano vediamo che una gran parte del debito che grava sul Comune di Roma
Complessivo e dato proprio dalla
Dalla dalla dalla condizione drammatica in cui si trovano le municipalizzate che si occupano di trasporto pubblico perché rincorrere
Questi brandelli sparsi di città dovunque si sistemino
Immaginati senza nessuna tipo di collegamento beh quello significa aumentare di molto i costi
Bene se intimando cioè parlare un po'del quartiere
Di Dublino nord
Balli non mi sembra si chiamino dove Soc quartiere che è stato per decenni il simbolo
Grazie periferia abbandonarono popolare scrivi tuta tossici e comunque enti che nel mille novecentonovantacinque dove il mio novecentonovantacinque punto è stato avviato un piano di rigenerazione edilizia quindi sociale terminato
Nel due mila dodici sulla mobilità ma anche
La la riqualificazione urbana la riqualificazione edilizia
Come incerto se e quante sono solo tanti gli esempi che si possono fare in Europa quello Tibaldi non
è uno dei di questi ma se ne possono trovare anche in Olanda in Germania
Uno dei grandi temi dell'urbanistica diciamo fine Novecento
è quello della riqualificazione delle aree dismesse
Oppure delle aree degradate
Uno dei grandi temi che ha impegnato la cultura urbanistica europea e anche italiani
In quei casi però l'autorità pubblica certi casi lo Stato direttamente in certe altre autorità comunale
Ha mantenuto un controllo delle trasformazioni un controllo che si può mantenere per esempio acquisendo le aree soggette a trasformazione e poi
Invitando i privati a costruire cioè quindi trasformando di fatto l'attività
Della della dell'edilizia sta attività di rendita ad attività imprenditoriale vera e propria
Il caso per esempio delle caserme francesi a Tubinga
Sessantaquattro ettari di città
Dei quasi dentro la città di Tubinga dove c'erano le caserme in cui alloggiavano i soldati francesi fino all'unificazione tedesca che quindi
Una volta andati via
è rimasto questo questo pezzo enorme di città B lì si è fatta un'operazione
Di erediterà rigenerazione urbana ma appunto mantenendo il controllo pubblico cioè e il pubblico che decide che cosa fare quali sono i fabbisogni
E poi soprattutto lavorando in termini urbanistici cioè collegando questo pezzo enorme di città tutto il resto quindi con un sistema di trasporto pubblico ma non solo
Queste operazioni sono riuscite
Purtroppo in Italia il Mecca o a Roma anche in particolare questi episodi di riqualificazione non non non ci sono
Sì qui la riqualificazione viene sempre intesa in termini di
Scambio fra pubblico e privato
C'è una
Prevalenza del
Del dell'interesse privato rispetto al pubblico e alla fine il risultato concreto quale che
Queste operazioni non si concludono
Basti un caso per esempio quello dei mercati generali a Roma una un luogo
Ormai quasi centralissimo all'Ostiense che doveva diventare la città dei giovani doveva diventare
Qualcosa di come dire appunto un pezzo di città vero e proprio è ancora lì fermo e non si capisce quale ne sarà l'esito
Ma
Altro esempio che s'che ho raccontato anche in questo libro i casi dei depositi dell'ATAC che sono
Inutilizzati e che l'attacca pensa di vendere per resta risanare il proprio debito per abbattere il proprio debito ma pensa di venderli
Caricando Luigi previsioni edificatorie enormi
E allora questo che cosa produce intanto produce un'opposizione fortissima da parte dei degli abitanti che sono lì intorno cosa che non si è verificata Tubinga cosa che non si è verificata
A Dublino dove le persone hanno capito il senso di quella trasformazione mi hanno potuto misurare la
Qualità dell'utilità per se stessi
Inoltre questi depositi dell'ATAC
Che sono dei veri piccoli pezzi di città potrebbero diventare puri e semplici quartieri IMI residenziali commerciali mentre
In quei quartieri per esempio prendiamo il caso di
Del del deposito di piazza Bainsizza Prati in un quartiere dove non c'è un centimetro quadrato di verde a disposizione dei cittadini dove non ci sono biblioteche pubbliche dove non ci sono asili
Assili eccetera B andarci a piazzare un un piccolo insediamento soltanto residenziale in un'area pubblica che viene in questo modo privatizzata è un'operazione
Anche appunto appunto dal punto di vista della fattibilità difficile da realizzare
Perché come
Io eccome aggravare i bisogni invece di soddisfarli
Questo è un suo è un fatto che appunto essendo la città un corpo vivo essendo la città
Un luogo in continua trasformazione ma dove le trasformazioni devono intercettare i bisogni
Beh se tu decide di piazzare lì soltanto una cosa per sanare il tuo debito cioè per far cassa
E quindi fare slittare una cosa pubblica verso il privato belle operazione alla fine non si realizzano e infatti l'attacca
L'attacca patrimonio che è la società
Costituita dalla TAC per
Gestire questa questa vendita valorizzazione vendita lo sta realizzando nulla
Bene radio radicale siamo giunti alle undici e quarantatré minuti vediamo intanto un prendiamo intanto una telefonata una telefonata da
Due telefonate
La prima da Termini Imerese
Sì pronto sono tatuatore Santone volevo chiedere questo nel rinnovata come come quel per conto del parere non riesca ad andare bancarotta
Però non è che metterà dalle periferie penetrato nella periferia di Napoli del quale parleremo di Secondigliano altre periferia di Napoli dove praticamente della droga la delinquenza
Anche nelle altre periferie riapre metropolitana così saranno cambiate abbandonate mentre invece abbiamo sempre qualsiasi dove accettano signor la carta guadagno seicento mila euro all'anno addirittura anche i cinque milioni e duecento mila euro all'anno che prendano novanta mila euro di pensione al mese
Cioè che dove andranno a finire se lei sia troppo abbandonate
Grazie sono scaduti quaranta secondi come di consueto prendiamo due telefonate voi le risposte di Francesco Albani la prossima telefonata e da Roma prego
Sì grazie senza ma il bene ha fatto riferimento ad una rinviando i sessanta giorni settanta costellata pilota freddezza e nei modi personaggi che lei ha citato voti
Gli otto profilo culturale oggi articolazione completamente diverso parlo naturalmente di Roma
E leggi terremoti ottobre insisteva bensì è una vergogna però le vorrei porre una domanda per quanto riguarda il allo sforzo pubblico
E preferibile il trasporto pubblico su rotaia secondo lei oppure il trasporto pubblico tutto su gomma cioè di stanno le cose per fare il nome del Olivares passano decenni si possono sostituire questi tempi morti
Grazie sono scaduti e i quaranta secondi come di consueto indiretta senza filtri qui a Radio Radicale
Francesco
Sono due questioni fra le più rilevanti quella delle periferie urbane sollecitata da
Dall'ascoltatore di Termini Imerese appunto è uno dei dei grandi temi dell'urbanistica da alcuni decenni come intervenire su quei luoghi che sono dei luoghi
Sorti anche di recente cioè su tutti comunque luoghi nati nel dopoguerra e che sono soggetti ad un degrado
Che non conosco cono conviene invece che non è così del dal quale non sono afflitti i quartieri
Sorti prima della metà del Novecento
è un degrado intanto fisico la qualità
Di questa edilizia ma è un degrado anche di tipo sociale
Io però non circoscrivere ai luoghi delle periferie
Tutti gli elementi per esempio Ida il piede dell'arte la criminalità anche spicciola
Per esempio nel caso di Roma questo è attestato dai dati non è vero che quartieri come Corviale acume Laurentino trentotto sono luoghi di delinquenza privilegiata
Sono luoghi che sono sorti sulla base di una
Generosa utopia
Che probabilmente è arrivata in Italia abbastanza tardi
Le cioè l'edilizia pubblica all'edilizia la le case per chi la casa non può più comprarsela in un Paese in cui appunto come si diceva prima la speculazione ha dominato per l'edilizia la costruzione della città
Questi esempi sono degli esempi che questo punto a distanza di anni sembrano proprio delle generose utopie ecco io
Tutte le volte che SID demonizza hanno i quartieri come Corviale o come Laurentino trentotto io
Provo
Una una forte resistenza perché
Intanto in quei quartieri
La gente vive la gente si organizza
In maniera quasi da modificarli
Strutturalmente questi quartieri
Corviale esiste esistono gruppi di persone che svolgono delle attività sociali comunitarie che non ci sono in altri quartieri di Roma
Nel quartiere di Corviale c'è una delle biblioteche del Comune di Roma fra le fra le meglio funzionanti quindi attenzione a
Perseguire come dire una logica di mali fiction su questi quartieri
Però ero in dubbio che degli interventi sono necessari sono indispensabili
Ma sono degli interventi che devono essere guidati da una logica anche qui pubblicano nel senso che deve farlo necessariamente il pubblico
Ma sono interventi che devono mirare
A realizzare e a portare a termine anche i progetti che questi quartieri
Sulla base dei quali questi quartieri sono sorti
Progetti che non sono mai mai andati in porto il quarto piano di Corviale doveva ospitare servizi che non sono mai arrivati arrivati i ponti del Laurentino trentotto dovevano ospitare servizi che non sono mai arrivati
La gestione di questi quartieri è stata
Fin dalla loro nascita una gestione di tipo politico clientelare che ha
Che ha accentuato i fenomeni di degrado quindi è soltanto l'intervento pubblico
Che può riportare vita e qualità urbana in questi quartieri ricordiamocelo ricordiamoci un fatto che questo è un quartiere con degli spazi pubblici spazi di verde
Che pochissimi altri quartieri di Roma hanno
Intorno a Corviale c'è una quantità di verde che
In un quartiere come io non so viale Marconi o come viale Libia c'è soltanto la sua Garzelli
Quelli sono quartieri di speculazione quelli son quartieri pubblici quindi sono quartieri che sono nati per avere
Una
Dimensione comunitaria che poi
Nel corso degli anni si è andata perdendo
Questo per quanto riguarda le periferie
Per quanto riguarda invece il trasporto pubblico io non non sono un tecnico non solo esperto da cronista posso soltanto immaginare che un sistema
Intermodale come si dice con brutta parola sia quello migliore fra un sistema che metta insieme
Trasporto su rotaia
E trasporto su gomma ma dando però una preferenza al primo perché pay per i motivi che sono facilmente immaginabili
Il fatto che non producano inquinamento il fatto che viaggino in corsie protette
Il sistema di trama roba aveva fino alla metà del fino agli anni Trenta del Novecento un sistema di trauma
Da privato in Europa da quel momento in poi fu lentamente smantellato ed è un sistema che non è mai stato riattivato
Se non per piccoli pezzi dalla prima Giunta di Rutelli grazie soprattutto al
All'intervento di del dell'Assessore alla mobilità Walter Tocci ma anche in quel caso fu prendiamo per esempio la linea otto che è una delle linee
Più frequentate dai vari romani che sarebbe dovuta arrivare a termine che invece si è fermata si è attestata ad Argentina e che ora sta faticosamente arrivando a piazza Venezia ecco
Un per riprendere un sistema tranviario efficiente per Roma è
Un salto nella modernità
Non è un caso che uno dei grandi urbanisti che si siano occupati di Roma Italo Insolera uno di quei protagonisti appunto dal dibattito dagli anni Sessanta ricordato anche dall'ascoltatore
Aveva messo a punto consulente della Giunta Rutelli aveva messo a punto un piano di
Di riattivazione del sistema tramviario che però è rimasto completamente sulla caccia
Radio Radicale sono le undici e cinquantuno minuti come c'è Francesco Albani giornalista di Repubblica stiamo tentando di ragionare sul concetto
Di città come servizio pubblico stiamo parlando di periferia di zone degradate di speculazione edilizia
Ma anche di riqualificazione urbana ricordiamo il nostro numero di telefono zero sei quattro otto otto zero cinque quattro uno per intervenire in diretta senza filtri come sempre qui a Radio Radicale abbiamo due telefonate inattesa Cagliari
Anche ad andare avanti
Buongiorno prego
Combinato Imperia neanche negli ultimi tempi etnia ecco una marziana perdente ecco una roba è perfettamente terra contenente che declina è
Pilar Bravo on-line calcherà
è una malattia qualitativa lontane nel campo che manchi metà capirà che in verità credo che l'attuale tecnico è contrario lontane nel campo archetipo antiamericani elegantemente può telefonare alla famiglia
Il vecchio e propone per la coppia perdita di tempo tenendo anche conto perché può annacquarla quand'è che punti perché ripeto che il Veneto enti quanta no
Buongiorno grazie allora prendiamo un'altra telefonata indiretta da Modena
Buongiorno parole sante ma degli italiani su questi agenti e l'altra strada
Vedete vedete cosa c'è sporcizia no io a lei faccio degli esempi di Francia prima
E altri parola
Delle la la speculazione economica quella piccola più vedete voi
Strutturali proprio verso lepre prima parlava velata
A vendere a vedere qualche appartamento cioè non credo che l'altra faccia così forse bendate da questa terreni a degli speculatori da solo lo si vede neanche un chiodo Frederick adesso meglio di me
Quindi poi ogni città sono sono uguali cioè Bologna non ha neanche la metà ad esempio noi in Emilia Romagna
Abbiamo è
Curiose ogni
Purtroppo sono scaduti quaranta secondo di tempo a disposizione degli ascoltatori per intervenire indirette senza filtri Francesco fra i due requisiti
Anche qui questi punti due questioni
Bruciano i sepolto condivido pienamente l'obiezione la dall'osservazione della ascoltatrice di Cagliari io aggiungerei come il motivo del del degrado
Di quei fenomeni di degrado e quali lei faceva riferimento il fatto che c'è una idea del pubblico con me terra di nessuno
Cioè allora saranno i busti del Pincio saranno le le transenne altri delle balaustre del del lungotevere
L'idea è che comunque
Quello è una un oggetto pubblico è un oggetto di nessuno ed è un oggetto sul quale ci si può scatenare
Per
Per atti di vandalismo per atti di
Di dispregio ecco io penso che uno degli elementi sia questo sia il fatto che
Da parte del punto e le autorità pubbliche cioè il pessimo esempio
Di come si deve governare e di come si deve controllare il patrimonio pubblico e quindi
Ci si sente quasi autorizzati carta a fare altrettanto
è vero che il mercato il sequestro di Asti secondo intervento è vero che il mercato è fermo
Però in un sistema in cui l'edilizia vive soprattutto di attività di tre entità come spiega un urbanista molto attento
Alle questioni della finanziarizzazione della città Giovanni caldo professore università Facoltà di Architettura di Roma Tre
Lui fa l'esempio
Una una stima
Di tre appartamenti costruiti l'importante è che se ne venda uno in tempi di magra perché
Come minimo ci sta ci si Ricucci si rientri nei costi e si guadagni qualcosa
A Roma ci sono duecentocinquanta mila case sfitte invendute secondo una stima di Legambiente eppure si continua a costruire
Perché si continua a costruire perché l'attività di
Edilizia è diventata un'attività di carta cioè un'attività puramente finanziaria
Si costruisce per avere anche un edificio che non si riesce a vendere basta andare a Porta di Roma per rendersi conto che
Quaranta cinquanta per cento degli appartamenti è invenduto
Ma con quel patrimonio costruito il costruttore va in banca che riesce a ottenere anche in tempi di magra
Credito cioè è la città è diventata
Appunto ho pensato di intitolare un capitolo la città bancomat la città è una città è un luogo
Trasformato in merce luogo dal quale si estrae ricchezza si estrae ricchezza questa ricchezza però viene
Avvantaggia soltanto pochi alla città non resta praticamente nulla
In effetti poiché abbiamo due telefonate linea ma volevo intanto sollecitarci su questo vuole prendiamo subito a Roma avrebbe forse bisogna come scrivi tu di un piano per riabilitare la città abitate cioè
Di politiche che in un certo senso rendano favorevole l'accesso al mercato degli affitti oppure di un'autorità pubblica che anziché continuare a favorire la distruzione del territorio
Faccia effettivamente edilizia sociale con tutti quegli appartamenti che sono andati ad occupare no vaste aree agricole
Cioè
Se è vero che il mercato dell'edilizia e in crisi
Io immagino
Che con la riqualificazione urbana
Voglia lavorare cioè acquista i prossimi cinquant'anni immagino no ci sarebbe tantissimo da fare
Non è vero che fermare la crescita di una città significa fermare le attività economiche anche legate all'edilizia
Ci sono tante parti di città che andrebbero rimessa in sesto come minimo tante parti di città dove si dovrebbe costruire perché c'è bisogno per esempio di servizi a Roma
Appunto nei quartieri di edilizia pubblica come Laurentino trentotto come Corviale bisogna immaginare che
Che anche lì si debba costruire ancora perché servono delle cose oppure si debba ricostruire
Probabilmente questo è ed e chiaro paradossalmente in alcuni settori del mondo dell'edilizia romana
Non ancora altrettanto chiaro nelle nell'Amministrazione comunale che pensa semplicemente basti vedere la vicenda dei sessanta delle sessantaquattro delibere che Alemanno ha cercato di fare approvare
Con un Consiglio comunale praticamente già sciolto
Tutte
Concluda previsioni edificatorie molte delle quali in agro romano
E quindi che aggiungevano affanno ad una città già affannata invece di immaginare
Che la città debba essere ricco
In certe parti ricostruita e chi lo fa lo fanno gli imprenditori ma gli imprenditori veri cioè quelli che non pensano di fare rendita soprattutto
Lucrando sul passaggio di destinazione d'uso da agricolo inedificabile di un territorio di un terreno ma facendo attività di rischio attività imprenditoriale attività vera
Forse questo concetto
Tre proprio vigeva la
Liberalismo sociale no ecco che in un certo senso io potrei amore andiamo ad Ernesto Rossi sornione Ernesto Rossi esatto
E allora Radio Radicale sono alle dodici prendiamo due telefonate da Roma indiretta senza filtri come sempre avete quaranta secondi tempo onda per intervenire per interagire con Francesco Albani è la prima telefonata da Roma
Vorrei prego
Servono a Romano come evidente che non vi è il riferimento riferì questo anno nove giocatori la città nel caos
Un pilota equità mi volete rimborsare i nove giorni poche volte il Piccolo di Milano è una realtà quella mattina effettuata la sfera religiosa all'espropriazione del popolo ottantuno lo spettro per un'ora
Personale alcuni maleducati opportuna del pubblico il principio è sempre dell'urlare e questo per il lavoro tutti che salgono al centro dove ci si deve scendere insomma un pilastro per un caos
Grazie e allora abbiamo un'altra telefonata in diretta da Roma prendiamo quest'altra telefonato quelle risposte di Francesco il banco da Roma
Produzioni con la Regione appunto da Roma e complimenti perché fra l'emissione volevo fare una considerazione premetto che appunto la l'urbanistica quelle proprio nell'appunto a questa scelta ma penso che per l'unicità facciate
E volevo chiedere quanto il recupero di questa città
Passate anche per un tema annosissimo decentramento quindi uffici uffici ovviamente con la Capitale e così via e poi una considerazione in merito ai lavori che dovrebbero partire per l'arredo che dovrebbe portare appunto sotto il punto più rappresentativo che con l'appello che tecnicamente pericolante perché il risultato un atto che distribuita
Qui ringrazio concrete ancora
Grazie allora si Francesco però voglio anche aggiungere che tu a un certo punto il tuo libro scrivi alleggerire il centro storico da tutto ciò che lo appesantisce proprio per rifarmi alla domanda e allo spunto di Gianni
Perché incompatibile con le sue dimensioni arricchire la periferia grazie al trasferimento in essa di quel che inadatto in centro
Sì dunque comincerei con con l'Atac il primo ascoltatore a parte lo scarso apprezzamento per il per le Filippine che sono negli autobus non lo condivido per niente
Ma è vero comunque che
L'ATAC è un'azienda
Che negli ultimi tempi e soprattutto in in un'epoca di sindacatura Alemanno ha ingrossato gli apparati al PIT amministrativi a scapito di d'scapito degli autisti
Latta che è un è un'azienda che in una qualunque sistema diciamo di mercato sarebbe già fallita avrebbe già dovuto recarsi in tribunale con
Dette depositando i libri contabili
è un'azienda gravata da un debito enorme ed è un'azienda che appunto tenta di salvarsi con queste operazioni di valorizzazione immobiliare che non riesce a apportare a termine
Gli effetti sono si sono quelli che si raccontano cioè gli effetti sono quelli di un'azienda che fa fatica a seguire la città nel suo appunto tumultuoso del trend di crescita
E quindi non posso che ribadire le cose che avevo detto prima non è immaginabile un sistema di trasporto pubblico che funzioni se non c'è comunque
Una città che cresce assecondando il servizio pubblico non l'inverso
Il decentramento è una delle questioni fondamentali dell'urbanistica romana almeno dagli anni Cinquanta
è stato il grande cavallo di battaglia di Antonio Cederna il quale sosteneva appunto le parole che il tettuccio citavi prima sono parole che io traggo dalle cose che scriverà Cederna
Il centro storico già negli anni Cinquanta era soffocato da una serie di funzioni
Che erano radicalmente inadatte alla struttura
Urbana del del centro storico l'assetto viario alla
Al al alla struttura edilizia architettonica eccetera quindi Cederna si batte per tutta la vita fino al documento col quale accompagnava la proposta di legge che firmo primo firmatario del mille
Novecentottantanove per Roma capitale che appunto chiedeva di spostare in periferia
Tutte queste per funzioni che invece gravavano sul centro storico quali funzioni defunti i Ministeri intanto
Non le funzioni di rappresentanza politica cioè non Montecitorio il Quirinale la Corte costituzionale ma i ministeri
Le e direzioni generali delle banche le direzioni generali delle assicurazioni
Insomma
Tutto quell'apparato terziario dirigenziale che trasferito in periferia avrebbe prodotto questo doppio effetto
Liberare il centro storico da queste funzioni inappropriate e arricchire la periferia che già allora presentava elementi di
Di di degrado arricchire la periferia di funzioni pregiate
L'ossido era il Sistema direzionale orientale direzionale ore orientale che era la grande idea forte del Piano regolatore nella prima versione di Quaroni e Piccinato era proprio questo
La creazione di un quartiere di un quartiere per centrale che ospitasse per tutte queste funzioni lo sto non si è mai fatto non si è mai realizzato
Di fatto un centro alternativo al centro storico le urla ma
Sorto senza nessuna programmazione perché questo avvenisse di fatto lo è però di fatto lei è un re un luogo dove
Esistono una serie di di funzioni direzionali della città da comunque
Questo è un problema vero di pianificazione anzi di assenza di pianificazione
Radio radicale siamo giunti alle dodici e zero sei minuti come dice Francesco verbali giornalista di Repubblica siamo
Tentando di ragionare sul concetto appunto di città di città pubblica prendendo proprio spunto dalla
Dalla sua ultima fatica su ultimo libro Roma il tramonto della città pubblica prendiamo le ultime due telefonate la prima proprio dalla
Dalla città pubblica tramontata da Roma prego
L'altro prego
Stati indetti i secondi critica quello che svolge allora per prima cosa bella la il piano portuale le direttive piattaforme logistiche ereditari
Il trasporto su gomma ha fatto l'altra rimanente cederne distrutto una radiografia niente grandi regali ci hanno fatto prima Tiziano
I crediti socialisti addebiti
Evidentemente influisce sulla sullo sulla sul fatto Panici quell'altro i fondi residuali e
Le cooperativi agricoli a chi non lo dice in un giorno a Roma i fondi residuali sono inficia il tavolo di tutto potrebbero essere gentili in mille cinquecento
Sono stato di quaranta secondi abbiamo un'altra telefonata da Bergamo la prendiamo l'ultima
Avvertiamo prego
Franco limite a Bergamo diciotto e il privato arrivi arrivino a limitazioni magnetica Marghera meglio dettagliato
Così non c'è più bisogno di modellare campagne montagne meno dettava con la celeri
Stazione in maniera fissa possiamo andare in pensione ora Terraglio per una
E soprattutto utilizzavano l'ora
Perché superato se risolviamo cominciare subito pare una nuova Napoli al nord del Volturno vittime del continente prova
Grazie sono scaduti i quaranta secondi di tempo a disposizione degli ascoltatori Francesco dichiara un breve intervento perché poi negli ultimi cinque secondi nella nostra trasmissione vorrei sollecitati su un punto
Presumo brevissima
I centri logistici e si è infatti sono una delle
Altre idee forti del
Balistica e del fare città
Ma su un centro logistico presenterà previsto alla Bufalotta nel piano regolatore sessantadue e quello era un luogo dove sarebbero dovute arrivare le merci e che perché poi sarebbero state smistate in città quel centro logistico e la quell'area è stata a quella che è stato ha cambiato la destinazione d'uso perché il
Proprietario privato
A ha ritenuto più remunerativo costruirci un quartiere residenziale e il Comune ha assecondato questa questa richiesta
Quindi
Cioè la
Questo caso è un caso emblematico appunto di una
Di una
Cessione di interesse pubblico rispetto a un interesse privato
L'ultimo ascoltatore
Sollevava il programma trattarla
Del TAR anch'io sono personalmente contrario appaltavano riguarda Roma ovviamente ma insomma comunque un sistema
Invecchiato tecnologicamente invecchiato che non dimostra
Dal punto di vista della fattibilità economica la sua utilità va a incidere in una in una in una linea
Che e praticamente interessa soltanto l'Italia perché nel resto d'Europa di questa linea non c'è assolutamente traccia
E l'insistenza su questa diciamo forzatura tecnologica ingegneristica da grande opera che dovremmo dovremmo radicalmente abbandonati
Ecco l'ultima cosa urbanistica come politica no per concludere
Io mi sono reso conto di una cosa occupandomi di questi temi che
A un certo punto bisogna avere una visione di città no bandire bisogna avere
Una visione di tutto il territorio nazionale cioè
Di dove vogliamo andare a sbattere in termini proprio di identità c'è un certo punto io devo decidere io che il Governo si voglio creare ricchezza producendo investendo sull'acciaio oppure
Valorizzando il patrimonio artistico architettonico di grande pregio che ho a mia disposizione no e quindi attorno a quel patrimonio io costruisco la città i servizi per le persone
Minimamente Torino no ne parlavamo prima a microfoni spenti città possa ordini sta che per un certo punto a seguito della crisi della manifattura dell'auto convertito
Come dire i suoi mezzi di produzione nel capitolo nel l'ultimo capitolo il tuo libro i padroni dell'Appia secondo metto cogli veramente
A Roma la città di Roma proprio come paradigma non di un modo tutto italiano di corruzione di di delinquenza banditi escono
A un certo punto si fa di quella che è ricchezza pubblica
Dominio privato e allora l'Appia nel sottosuolo c'è un complesso archeologico che potrebbe
Far decuplicare il prodotto interno lordo italiano no che però viene massa grava costruttori
Politici e Soprintendenza
L'Appia si
Direi la che e la zona archeologica centrale di Roma perché sono
In stretta connessione e non per niente
Antonio Cederna Leonardo Benevolo Italo Insolera sempre lungo
Immaginavano una grande gigantesca connessione Historia archeologia e paesaggio
Che però era anche una grande idea urbanistica perché metteva in relazione il centro della città con le parti periferiche e la connessione era data proprio da questa
Da questo cuneo verde
Come lo chiamava Cederna
Dell'Appia che un luogo di straordinaria ancora
Di straordinaria bellezza di straordinario
Come dire rilassamento di grandissima da una dà un senso di cittadinanza pur essendo un luogo di paesaggio di archeologia ma da un senso di cittadinanza ad una dimensione urbana
Che tanti altri quartieri di Roma ma un danno
Purtroppo sull'Appia c'è un sistema di in
Di incrocio perverso di competenze
E spesso di conflitti di competenze
Che rendono quest'area ingestibile di fatto questa è un'area dichiarata inedificabile laddove
L'abusivismo prospera
Praticamente un
Sturba ATO c'è un senso di impunità
Totale
Nel libro racconto la
Il coraggio la dedizione della direttrice dell'Appia
Dell'ufficio dell'Appia presso la Soprintendenza statale cioè Rita Paris la quale la capolista della anch'io sulla staff della lista civica per Barilli sostituire per Mario dove sono cambiati tra l'altro un paio di i radicali
In autonomia diciamo
Il lavoro della Soprintendenza archeologica di Roma il lavoro di Rita Paris del piccolo gruppo di di archeologhe archeologiche sono intorno a lei è un lavoro
Come dire è un po'l'emblema della
Custodia di un luogo pubblico io lo porterei proprio come esempio
Della qualità di alcun intervento
Da parte delle strutture pubbliche a tutela di un patrimonio è un patrimonio che
Al di là anche delle come dire come dire delle
Traduzioni possibili in termini economici su questo come dire io sono sempre un po'mi mi mantengo sempre un po'alti qua della diciamo della valorizzazione spinta
La piazza è un luogo che a tutti italiani romani tedeschi sudamericani orientali
Da un senso di cittadinanza mette in relazione
La storia con il futuro sono tutte qualità che
Fanno di una città un luogo lo spazio di una comunità ecco l'Appia proprio e l'aria archeologica centrale
Sono il luogo nel quale questi valori si esprimono ed è veramente
Insensato che una città come Roma
Con la sua storia conto la sua importanza non abbia abbia abbandonato quel progetto fuori che fu messo a punto negli anni alla fine degli anni Settanta
Grazie a
A Luigi Petroselli sindaco di Roma in quegli anni Adriano la Regina Soprintendente Izzo vera benevolo e altri
Che avevano immaginato proprio la creazione di questo sublime spazio pubblico enorme spazio pubblico la più grande Area archeologica
Del mondo una città come Roma che continua ad avere il Colosseo come spartiti traffico
è veramente una
Una delle cose più insensate che si possano immaginare il Colosseo come guarda RAI scolastico sarà converrà con me paracarro dichiari paragambe diceva cedere
Va bene con questa immagine veramente andrà rassicurante
Noi concludiamo questo spazio il filo diretto Radio Radicale sono le dodici e sedici minuti noi ti ringraziamo sì conclude qui il nostro spazio di filo diretto con Francesco Albani giornalista di Repubblica
Francesco Albani si occupando prevalentemente città territorio cultura
Noi con Francesco rimane punto prendendo spunto dal suo ultimo libro Roma il tramonto della città pubblica abbiamo tentato di ragionare sul concetto di città come servizio pubblico come opportunità
Economica sociale e di crescita ma anche
Soprattutto abbiamo parlato anche di periferia edizione
Degradate di speculazione edilizia di riqualificazione urbana allora grazie atterraggio esco grazie un saluto agli ascoltatori ora qualche istante di musica ma restate in ascolto perché i programmi radio radicale continuano