PCI: "L'impegno dell'area riformista per il PDS"

Gli amici nel salutare di tendenza rinvio al nostro incontro consentitemi innanzitutto
Di affermare che siamo qui per ribadire e semmai arricchire
Quella scelta schiette generosa compiuta con forte tensione unitaria verso tutti i comunisti italiani e con vero le e con vigorosa attitudine innovativa e così limpidamente espressa dal documento dell'area riformista
Nel rispetto e nella chiarezza e nella correttezza dei rapporti che vogliamo intrattenere verso tutte le posizioni
In campo nel dibattito congressuale
La nostra adesione convinta va alla mozione del segretario Achille Occhetto
Con la quale partecipiamo al confronto congressuale con un'opzione a responsabile e consapevole
Di coerenza riformista che siamo convinti né arricchisca le possibilità di affermazione
E dunque il nostro è un atto
Di alta responsabilità politiche
Che si snoda incoerenza con la svolta del novembre del mille novecentottantanove che contribuì in modo a determinare insieme a tutte quelle compagnie da quei compagni che anche ed anche a quegli amici della Costituente
Che considerano allora inadeguata alla rifonda una rifondazione comunista
Ed invece necessaria e possibile la formazione di una nuova forza politica democratica socialista popolare di sinistra
Il partito democratico della sinistra un e ora che siamo prossimi all'appuntamento
Vogliamo che dal nostro incontro giunga tutti i comunisti italiani
Ma anche ai Democratici
Alle altre forze della sinistra il messaggio di un'area politica e culturale
Che intende muoversi nei valori e nei principi del socialismo democratico europee
E secondo le visioni e dei metodi propri del riformismo
Rispetto a tutto ciò siamo certo consapevoli che non partiamo da zero
Ma dall'esperienza democratica e riformista del Partito comunista italiano che ha dato luogo ad una vicenda originale
Nel panorama complessivo dei partiti comunisti dell'euro
Ma a differenza di altri compagne e compagni
L'interpretazione di questo patrimonio vicinale e delle sue più significative realizzazioni
Rappresentate dalla costituzione di grandi movimenti sindacali democrazie di massa
Era importanti esperienze di governo che hanno mutato il volto di vaste aree del nostro Paese
Non ci consiglio
Come è sufficiente per i Comunisti italiani una rifondazione comunista
Ma invece suggerì necessarie possibile una ben più impegnativa e difficile trasformazione
Ebbene ora che nessuno sfugga io credo che quella stessa consapevolezza chiavi ma ancora oggi
Così che la nostra azione non è volta a difesa di posizioni ideali e politiche particolari
Solo da salvaguardare o da consolidare e come tali bensì a contribuire con idee e politiche nuove a rinnovare il socialismo democratico europeo
Convinti
Che quei principi e quei valori si aperti all'apporto di altre forze democratiche socialiste
E da quelli della cultura e della scienza
Consentono le più ardite innovazioni sociali e politiche
Come affermiamo appunto nel nostro documento rispetto ai temi della democrazia
Dell'ecologia degli stessi dell'istanza di liberazione delle donne ed ancora per la necessità sempre più impellente
Di un nuovo ordine sociale politico nelle relazioni internazionali nell'assetto del mondo
E sempre più questa tensione innovativa
Anche di noi stessi almeno io credo deve essere uno dei caratteri forti dell'area riformista
E così aperti assenze scusi visibili
E con forte attitudine unitaria
Andiamo al confronto congressuale con tutti i comunisti ero ricerchiamo
Con forze di riforma e di orientamento socialista liberaldemocratico
E con le energie cattoliche
Democratiche di cultura ed impegno solidale
Ci sentiamo coinvolti nel rinnovamento di noi stessi ma non siamo meno impegnati da attenti insomma coinvolgere altri
Già oggi e poi domani nel partito democratico della sinistra finché fin dal suo sorgere risultino coerentemente riformisti i suoi profili ideali politico programmatico ed organizzativo
Compagnie e compagni amici sappiamo tutti che la Repubblica
Le sue istituzioni vivono ore difficili
E tutti avvertiamo come essenziali
Il ristabilimento dei principi e delle regole dello Stato di diritto
Nella vita politica e delle istituzioni
è in larghe zone del Paese in particolare a partire dal Mezzogiorno
E questo è un obiettivo irrinunciabile poiché di lì bisogna passare per rinnovare la democrazia italiana
Le sue regole e istituzioni di partiti e renderla così partecipe
Degli appuntamenti che incombono nella costruzione dell'unità politica e dell'integrazione economica dell'Europa e per un assetto del relazioni mondiali fondato sulla sicurezza reciproca più democratico e che avendo giustizia innanzitutto al Sud del mondo
E nel duro scontro politico
Aperti in queste settimane su questa questione siamo in campo insieme a tutti i comunisti
Così come per una sola soluzione pacifica
Nell'ambito degli indirizzi fissati dalla comunità internazionale per la crisi del Golfo
E per le questioni drammaticamente aperti da lungo tempo in Medioriente a partire da quella palestinese
E così si impegna ancora la dura Bach lotta per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici ai quali va la nostra piena solidarietà consapevoli della portata decisiva
Di questioni quali quella
Della riduzione dell'orario di lavoro e dei diritti sindacali
Sia per la democrazia si è per relazioni sociali più giuste e moderne nell'economia e nella società
Compagni compagni amici
Concludo questo mio saluto esprimendo la convinzione che dal nostro incontro possa risultare chiaro a tutti
Che queste battaglie politiche sociali costituiscono l'essenziale
Del nostro impegno congressuale ma al tempo stesso per le compagnie di compagni dell'ala riformista esse richiamano a quella condizione di crisi gravi
E di difficoltà in cui versano le istituzioni
E la società italiana
Ed al tempo stesso quelle tante energie morali e intellettuali
Che è possibile ma mobilitare quei movimenti democratici che è possibile suscitare
Per uscirne
Ed è per questo traguardo che impegniamo noi stessi e facciamo appello atto a tante energie presenti per i comunisti
Ma anche in tante altre posizioni
A lavorare insieme oggi
E poi domani nella costruzione e nella vicenda
Del partito democratico della sinistra finché esso esprima fin da subito capacità cultura ed un programma di governo
Convinti
Come siamo che queste ciò che manca
E di cui c'è bisogno per il Paese convinti
Che queste ciò che manca e di cui invece c'è bisogno per una sinistra rinnovata e unità che voglia davvero rendere vincente l'alternativa nel nostro Paese
La parola ora al compagno Giorgio Napolitano per introdurre i nostri
Non era facile immaginare che la fase conclusiva
Della faticosa gestazione del suo partito coincidesse con una stretta così impegnativa sul piano nazionale e su quello internazionale
Siamo chiamati a delle prove che non possiamo illudere e che ci fanno meglio comprendere le nostre responsabilità di qui al congresso ci tocca certamente tirare le somme di un lungo e drammatico dibattito interno ma insieme dare su temi scottanti
Delle risposte al Paese
Risposte non rinviabili e sulle quali si misurerà già la capacità del nuovo partito di scendere in campo assumendo un ruolo più e non meno incisivo di quello storicamente svolto dal pc
C'è da chiedersi fino a che punto in quest'anno si sia determinata una caduta di presenza e di iniziativa sulla scena politica e nella società italiana per una troppo marcata il prolungata chiusura del PC in se stessi
Ma di sicuro nemmeno per due mesi possiamo consentirci ancora questa dispersione di energie e di opportunità
Quel che sta accadendo intorno a lui dimostra assai bene
Quanto ci sia bisogno di una forza di sinistra portatrice di innovazione
Capace di pesare nelle scelte di politica interna e internazionale con serie battaglie di opposizione e con serie proposte di governo occorre caratterizzare come tale il Partito democratico della sinistra partendo dalle prove che urgono in questo momento e da quelle che si prospetta lo per il prossimo futuro
La stretta di cui ho parlato è stata determinata da un triplice ordine gli avvenimenti che sono ben presenti a noi tutti il confuso accelerarsi della crisi istituzionale e politica del Paese in rapporto alla vicenda Gladio
Il manifestarsi di notevoli difficoltà e tensioni nell'economia italiana e di pesanti manovre chiusure nel mondo imprenditoriale fino all'inaudita rottura della trattativa per il contratto dei metalmeccanici il delinearsi di una fase cruciale per la crisi del Golfo Persico in un quadro internazionale compresso e dedicata su ciascuna di queste vicende stiamo dicendo la mostra parola e intervenendo attivamente come PC
Siamo noi stessi pienamente impegnati ciascuno nell'ambito delle sue responsabilità di partito istituzionali e tutti insieme secondo l'ispirazione chi ci caratterizza come aria riformista
Quest'aria non è di certo seconda nessun'altra componente del PC nel perseguire un profondo rinnovamento del sistema politico istituzionale
Nello schierarsi dalla parte della classe operaia dei lavoratori dell'industria in una lotta così sacrosante dura nel battersi per la pace e per un nuovo ordine mondiale
Il problema è però quello di svolgere un tale impegno nostro e del PC
Nel modo più coerente nelle varie direzioni così da farne scaturire messaggi chiari circa la linea e la funzione che potrà assumere il nuovo partito democratico della sinistra
Nella mozione per il ventesimo Congresso presentata da Achille Occhetto ebbene detto che la scelta di dar vita al nuovo partito si colloca nel solco della funzione nazionale svolta dai Comunisti italiani nella storia del Paese
Ebbene è questo il messaggio essenziale che deve risultare anche dal modo in cui affrontiamo i passaggi politici così critici di queste settimane di questi mesi
Al prossimo congresso dovrà nascere un partito capace di affermarsi come protagonista effettivo della vita politica e sociale italiana
C'è chi si preoccupa che esso possa non essere antagonista
Faremmo meglio a lavorare tutti perché esso sia protagonista forza tra le maggiori
Forza
Forzata la dei maggiori del Paese
Forza tra le maggiori del Paese forza che conti che incida sul corso reale della politica nazionale ed anche di quella europea che sappia aprirsi una prospettiva di governo
A quali condizioni si si possa riuscire che questione su cui tornerò
Ma deve essere chiaro il nostro sforzo per evitare che da un congresso nasca una forza testimonia di testimonianza e comunque residuale del tutto priva di prospettive
Quale sarebbe un partito comunista più o meno rifondato oppure una forza di agitazione e propagandistica minoritaria con una nuova insegna ma senza la saldezza la serietà e dal lungimiranza
Indispensabili per assolvere su basi diverse in un contesto storico tanto mutato la funzione nazionale che è stata propria
Del PC in periodi decisi vediamo dunque come muoverci rispetto ai problemi che sono oggi al centro del confronto e dello scontro politico perché a questo si guarda da molte parti anche per la portata e drammaticità di quei problemi
E partiamo dalla vicenda Gladio che è divenuta fattore di Pretis di precipitazione
Di una crisi che già da tempo maturava nei rapporti istituzionali e politici e nelle prospettive di governo del paese
Occorre sgombrare il campo da ogni equivoco quel che chiediamo è che si possa conoscere tutta la verità
Anche su accordi internazionali di carattere militare di cui non contestiamo in linea storica e di principio le possibili giustificazioni ma da di cui si deve conoscere l'esatta natura ed estensione
Per poter verificare quanto si sia deviato nel gestirli nel servisse né in Italia in costituzionalmente e illegalmente e per responsabilità di chi tali responsabilità vanno accertate col massimo rigore in sede politica in sede giudiziaria
Di fronte all'oscurità di questa vicenda alla molteplicità dei sui torbidi risvolti appare insostenibile e strumentale ogni generica affermazione di legittimità
Sia chiaro non vogliamo ripercorrere a ritroso gli ultimi quarant'anni ritornare alle opposte ragioni dei due campi in cui fumo divisi anche in Italia
Mettere la sordina quella dolorosa revisione dell'esperienza del PC in quanto parte del movimento comunista internazionale in cui ci siamo impegnati fino a trarne la drastica conseguenza
Della formazione di un nuovo partito
E non vogliamo fare processi collettivi a nessun'altra forza ma contrasteremo ogni tentativo di coprire stravolgimenti delle regole democratiche e inquinamenti gravissimi degli apparati dello Stato
Dobbiamo
Dobbiamo stare attenti
A non farci guidare da calcoli propagandistici di parte
Ne possiamo indulgere alle pure sommarie e distruttive della storia di questi decenni
Quasi insieme con altre forze non avessimo costruito e fatto vivere una democrazia in Italia pur tra pesanti limiti e insidie
O quasi che potessimo smettere di interrogarci obiettivamente sul tema del consenso di quello conquistato per ragioni sociali politiche e ideali da altri partiti piuttosto che dal nostro
Insomma dal nostro rigoroso impegno per l'accertamento della verità sulla vicenda Gladio deve scaturire il solo irrinunciabile obiettivo di riaffermare l'imperio e la certezza della legalità costituzionale
Di garantire piena trasparenza e sicurezza per la vita democratica del Paese per la competizione tra forze politiche tutte egualmente intitolate a governare il Paese
Un obiettivo che intendiamo perseguire non contro chiunque sia stato partecipe negli scorsi decenni di responsabilità di governo ma insieme con chiunque anche nella democrazia cristiana sia sensibile Aisi Gencer generali di consolidamento del sistema democratico del suo prestigio e della sua affidabilità
E salutiamo come fatto estremamente significativo l'atteggiamento assunto dal partito repubblicano l'Indirizzo via via affermatosi nel partito socialista
Bisogna compiere ogni sforzo perché da questa vicenda esca un comune impegno della sinistra democratica
Una comune riflessione anche sulla necessità sulla maturità e l'urgenza di una svolta istituzionale e politica
Concepiamo questa svolta come strategia di riforme istituzionali ed elettorali su ampie basi unitarie e come strategia politica di alternativa
La tensione è insorta tra la posizione del Presidente della Repubblica la posizione del governo e quella del Presidente del Consiglio
Lo sviluppo di confuse e deteriori manovre di vertice tra le quali non si è collocata alcuna manovra del PC nei confronti del capo dello Stato
Il visibile collegamento tra queste vicende e molteplici disegni volti ad eludere ormai stringenti necessità
Di rinnovamento istituzionale e politico compreso il disegno di elezioni anticipate
Ci conducono al dilemma
Con cui fare i conti oggi come PC come nuovo partito come sinistra come schieramento ancora più largo di forze politiche e sociali che avvertono una comune responsabilità democratica si tratta del dilemma tra il passaggio strisciante o traumatico ad una seconda Repubblica in cui finisca per essere sostanzialmente ridotto
Il ruolo delle rappresentanze democratiche e delle forze popolari
E una iniziativa riformatrice volta Dari alle istituzioni disegnate nella Costituzione repubblicana una rinnovata rappresentatività ed efficienza una rinnovata capacità di sintesi nazionale
E di incidenza positiva nei processi di sviluppo della società
E attraverso questa seconda via che va fronteggiato il rischio del dilagare in particolare attraverso le leghe di fenomeni di frammentazione particolaristica
E di rottura del Patto democratico e nazionale unitario
Ma quei fenomeni possono anche spingere avventurosamente sulla prima Bibbia
E l'indugiare ancora compiere una svolta sul piano delle riforme istituzionali ed elettorali può davvero essere fatale
Ne deve essere ben consapevole la sinistra ci si può augurare che se ne diffonda la consapevolezza anche nella Democrazia Cristiana
Da ciò non possono tuttavia separarsi esigenze di opzioni politiche ormai mature
Quella dell'avvio di una dialettica di alternanza nel governo del Paese e quella dell'assunzione da parte della sinistra di una strategia di alternativa
Possono le forze democristiani più avvertite ed aperte sfuggire alla necessità di predisporsi a una democrazia dell'alternanza
La vicenda Gladio ci dice quali degenerazioni ha potuto produrre prima l'assillo di garantire a tutti i costi la continuità nell'esercizio del potere da parte della forza garante di uno schieramento moderato
E poi il fatto stesso di quella ininterrotta continuità
Ma essa ci dice anche come sia insostenibile
Ogni tentativo di perpetuare schemi di lotta politica legati a un contesto storico ha un passato sì fatalmente travolto insieme col crollo del socialismo reale con la grande mutazione del mille novecentottantanove la necessità di rimettersi in gioco di rinnovare il proprio orizzonte strategici si pone obiettivamente a tutte le forze politiche italiane
E la risposta per il partito socialista non può che essere quella di una seria ricognizione
Del terreno di un'alternativa fondata sull'intesa tra forze di sinistra e progressiste distinte ed autonome dico ricognizione
Per non semplificare troppo il discorso e soprattutto per liberarlo da ogni allume propagandistico a dieci anni di distanza tanti ne sono passati
Dall'annuncio che demmo come PC della nostra polemica e rete e repentina conversione alla strategia dell'alternativa
Invitiamo il Partito socialista innanzitutto ma anche altre forze come il Partito repubblicano a una discussione sgombra da pregiudiziali anche perché spetta a tutte le forze interessate definire insieme
I lineamenti politici e programmatici le condizioni di sostenibilità enti successo di una tale prospettiva
A noi spetta più chic più specificamente mostrare come ci siamo sbarazzarsi di un certo vizio di esclusivi istmo presente nella nostra impostazione iniziale di dieci anni fa
E di un impaccio
Che per qualche tempo restò ben visibile a ricondurre la nostra proposta in modo inequivoco a uno schema di alternanza nel governo del paese cosa che ci procurava ce lo contestò Norberto Bobbio residue ambasce ideologiche
Si tratta se vogliamo di connotare in senso autenticamente riformistico la nostra proposta di alternativa e di metterla politicamente con i piedi per terra
La necessità di un effettivo ricambio nella direzione politica del Paese ed hanno e collocata nel quadro più ampio della riforma del sistema istituzionale politico ed è vista innanzitutto come condizione
Di un profondo risanamento dello stato e della vita democratica
Ma ciò significa che occorre portare a fondo nella sinistra il confronto sul tema dei rapporti tra partiti e società civile partiti e istituzioni partiti e amministrazione pubblica gestione delle leggi della Spesal dei servizi
Questo tema e dunque quello di una riconduzione dei partiti entro il ruolo loro assegnato dalla Costituzione è particolarmente controverso nella sinistra
Considerato con sospetto dal Partito socialista
Ma appuntamenti avvertito in vasti strati di opinione interessati alla possibilità di un'alternativa ai governi imperniati sulla DC
E sono può essere eluso così come va affrontato al di fuori di contrapposizioni propagandistiche dall'una e dall'altra parte il problema dei rapporti tra etica e politica
Nella sua dimensione strategica NI sui termini attuali di questione morale
Mi si consenta di tornare su una citazione che mi è cara
Quella di una lettera di Paolo Baffi nella quale si richiamava proprio la sinistra
Portatrice di esigenze di governo egli scriveva
In aree critiche in cui i meccanismi di mercato non offrono soluzioni eque ed efficienti
E dunque di esigenze di ricorso al meccanismo alternativo della legge e dell'amministrazione
Al problema dell'efficienza di tale meccanismo come problema anche erano sue parole di etica di integrità degli amministratori della cosa Puppi
Ho insistito su questi temi per sottolineare a dispetto di tante rappresentazioni mistificatoria delle posizioni mie e di altri compagni
Come avessi venga da noi dato il posto giusto nel discorso rivolto a tutte le forze democratiche sul rinnovamento della politica
Il posto giusto anche nella ricerca del confronto e dell'intesa col partito socialista
Ricerca che consideriamo indispensabile per quanto difficile e spesso defaticante
E che tale dovrebbe essere considerata da chiunque intenda perseguire davvero la strategia dell'alternativa
Nella dichiarazione con cui abbiamo dato la nostra decisione motivata alla mozione presentata da Achille Occhetto
Si è auspicato che già nella preparazione del congresso possano essere messi a fuoco le priorità di un programma democratico e riformista essere indicato come punto di partenza
L'obiettivo del pieno ristabilimento dello stato di diritto della legalità delle garanzie di pacifica convivenza civile su tutto il territorio nazionale
Nel Mezzogiorno assumono carattere
Di assoluta priorità in concreto
Sia l'esigenza di un massiccio potenziamento dell'amministrazione della giustizia
Dei mezzi e delle forze dello Stato per la lotta contro la criminalità organizzata
Sia l'esigenza di una radicale revisione delle politiche di spesa pubblica che da un lato hanno lasciato irrisolti i problemi di fondo dello sviluppo produttivo e dell'occupazione giovanile
Così da consentire a mafia e camorra di contare su una vera e propria base di massa
E dall'altro lato hanno favorito un'estrema degenerazione delle tradizionali pratiche clientelari della Democrazia cristiana e dei partiti di governo
Fino al lo sconfinamento nelle zone più critiche nell'illegalità e nella contiguità con le organizzazioni criminali
Occorrerà forse studiare io penso soluzioni differenziate per il Mezzogiorno anche in materia di assetti istituzionali per gli enti locali e per le regioni
E in materia di garanzie di trasparenza ed efficienza nella gestione degli apparati amministrativi e dei servizi pubblici
Queste sono risposte dovute alle popolazioni meridionali e non alle beghe nordiche
Ma così si può anche depotenziare di queste ultime la facile carica ampi meridionale
Ci si può chiedere
Compagne e compagni amici
Se assumendo quel punto di partenza generale che prima indicavo e quella drammatica priorità per il Mezzogiorno il nuovo partito democratico della sinistra non rischi di caratterizzarsi troppo debolmente
Rispetto ai parametri di un programma riformista di ispirazione
Socialista
Potrei a questo proposito semplicemente dire che è davvero ora
Di sbarazzarsi di schematismi e ideologismi tali da impedire al partito cui ci accingiamo a dar vita di assumere la funzione nazionale
Sollecitata da una parte importante dell'opinione pubblica e dalla stessa condizione oggettiva del Paese ma in effetti
Una domanda di quel genere mostra una profonda incomprensione dello stato reale della società italiana e della Rete di condizionamenti e di strozzature che pesano sul suo sviluppo e nello stesso tempo essa prescinde da uno sforzo considerevole
Che pure è stato compiuto in vista della costituzione del nuovo partito per approfondire diversi aspetti di una piattaforma programmatica di cambiamento economico e sociale
Condizionamenti e strozzature accennavo
Di carattere istituzionale politico e di carattere più sostanziale gli esempi sono fin troppo evidenti e noti
Si sa bene quanto incidano negativamente
Sulla capacità di innovazione sulle prestazioni sulle prospettive del nostro sistema economico le condizioni della ricerca dell'università della scuola del processo di educazione e di formazione da parte nostra da parte della sinistra si stenta piuttosto a trarne le conclusioni in termini di proposte rigorose e di comportamenti coerenti
Si sa bene quanto incidano negativamente sul godimento dei benefici dello stato sociale
Le condizioni di servizi essenziali come quello sanitario
Da parte nostra da parte della sinistra si stenta piuttosto ad assumere fino in fondo rispetto alla gestione di quello e di altri servizi il punto di vista del cittadino i diritti del cittadino utente
Si dovrebbe soprattutto sapere per antica e amara esperienza
Come anche le conquiste legislative più avanzate rischino in Italia di naufragare sugli scogli di una pubblica amministrazione ridotta in condizioni sempre più gravi anche se non ce n'è avanzate uniformi di inefficienza deresponsabilizzazione mortificazione
Come assumere allora concretamente attraverso proposte adeguate questo tema tra le priorità tra i presupposti di agibilità di un programma riformista
Su molti punti dicevo si è lavorato ancora di recente e con significativi apporti di competenze Esterne al pc nelle diverse sezioni della conferenza programmatica dello scorso ottobre in particolare
Si sono raccolti i risultati rielaborazioni dette di novità su problemi di di considerazioni o rifondazione dello stato sociale e delle politiche sociali
Su questioni di cambiamento degli indirizzi delle basi stesse dello sviluppo economico sociale e civile del Paese su questioni di Indirizzo della politica internazionale
Ma perché si giunga a un programma occorreranno altri contributi conclusivi che il Partito democratico della sinistra potrà meglio raccogliere
Qui si tratta di precisare innanzitutto che parliamo di un programma di governo
Capace di dare coerenza e credibilità tanto una funzione di opposizione quanto a una strategia di alternativa altra cosa potrà essere un programma fondamentale
Una dichiarazione di principi di valori di indizi e obiettivi di più lungo termine dovrebbe esserci chiaro già da un pezzo
Che ormai solo un'opposizione altamente propositiva pur pagare se si voglia restare una grande forza nazionale e se ci si voglia candidare al governo del paese lì a questo scopo è necessario un programma commisurato
Ha un orizzonte preciso via un campo di possibilità reali un programma che possa essere via via verificato
Tradotto nel concreto di posizioni attuali e se necessario scorretto e aggiornato
L'idea del governo ombra
Alludeva a tutto questo e forse è stata varata prematuramente è stata pesantemente segnata nella sua prima sperimentazione dalle vicende interne di partito andrà ripresa su basi più impegnative e conseguenti programma di governo capacità di governo se non si qualificherà in questo senso è rapidamente il nuovo partito esso non potrà assumere
La funzione di grande forza nazionale che viene ingiustamente dimenticata nella mozione congressuale in cui noi cittadini conosciamo
Ma bisogna allora fare i conti senza doppiezza
Con vincoli ineludibili
Come quello del debito pubblico
Con problemi di priorità una parola chiave che ritorna nell'allocazione delle risorse con scenari di competizione ma anche con le esigenze di come per azione internazionale
Sempre più impegnative un serio e combattivo partito riformista non può
Richiamarsi ad esempio saltuariamente a un progetto ben concepito di riforma fiscale anziché farne un cardine della propria azione un banco di prova un banco di prova della propria capacità di suscitare in movimento in senso sociale culturale e politico
Ne esso può invocare maggiori impegni dispensa in campi considerati essenziali
Senza andare più avanti nella revisione di all'altri impegni di più che dubbia produttività generale
Assai netto deve essere il segno della rottura con l'assistenzialismo mi vincolistici Bini corporativistico
SESIT giudica
Se si giudica necessaria la privatizzazione del rapporto di lavoro nella pubblica amministrazione
O la trasformazione delle aziende erogatrici di servizi in società per azioni o in enti economici occorre portare avanti iniziative chiare in questo senso
La discussione sul rapporto tra Stato e mercato che storicamente resta aperta
E richiede sempre nuove verifiche in rapporto ad esperienze diverse da quella oggi in discussione nell'Inghilterra del dopo Thatcher
A quelle avviate estiva comprensibilmente e rischiosa mente nei Paesi dell'Europa centrale e orientale
Non può trattenersi questa discussione nel nostro Paese da una svolta conseguente rispetto allo statalismo dilagato nelle più improprie forme politiche
Le esigenze di cambiamento di cui un partito riformista e spinto a farsi portatore in Italia sono molteplici e accolte esse debbono tuttavia tradursi
In obiettivi ben definiti imprecise e adeguate proposte di strumentazione e risultare tra loro compatibili entro un orizzonte temporale dato non c'è programma che possano uscire credibile senza esibire le proprie compatibilità occorrerà allora lavorare unitariamente senza compartimenti stagno essenza settori Alis Maccarini ideologiche Santi su alcune grandi istanze di cambiamento che si tende
Diciamolo pure piuttosto ad affiancare e a sovrapporre istanze sociali di redistribuzione del reddito e di riduzione delle più gravi disuguaglianze
Istanze globali di riduzione del divario tra Nord e Mezzogiorno
Istanze obiettiva e sempre più condivise di Risanamento e salvaguardia ambientale
Istanze ideali sociali civili di superamento della divisione sessuale del lavoro di valorizzazione dell'identità e autonomia femminile
Più le esigenze poste da movimenti radicalmente innovativi dal movimento delle donne dal movimento ambientalista
Sollecita un ripensamento complessivo
Dei criteri ispiratori dello sviluppo produttivo e dello sviluppo generale della società più se ne fa ardua e carica di implicazioni la traduzione in programma di come ma solo cimentandosi su quel terreno
Esplorando ad esempio tutte le connessioni del Progetto di riorganizzazione dei tempi di vita e di lavoro si può evitare ogni parzialità di ogni sterilità declamatoria
Né si può sfuggire se si vuole essere forza di governo al contesto in cui ormai tutte le scelte di politica economica sociale e finanziaria del Paese debbono collocarsi
Il contesto di un processo non più solo di unificazione mercantile
Ma di rapida evoluzione verso una vera e propria unione economica e monetaria e di avvio dell'unione politica nell'Europa dei Dodici processo che a sua volta non è separabile
Dalle sollecitazioni che sulla Comunità europea esercitano le necessità e le aspettative dei Paesi dell'Europa centrale e orientale la crisi febbrile e le potenzialità dell'economia sovietica
Le tensioni nei rapporti tra Stati Uniti Giappone ed Europa le difficoltà finanziarie americane anche giapponesi le avvisaglie di tendenze recessive se non di rischi inflazionistici
In questo contesto
Emergono più che mai le debolezze gli squilibri della base produttiva del nostro Paese
E le molte e le molteplici ragioni di un'insufficienza e insidiata competitività del nostro sistema economico è rispondendo a queste questioni tanto vissuto due risposte
In alternativa agli attuali indirizzi di governo che il Partito democratico della sinistra può qualificarsi dinanzi a un ampio arco di forze sociali
Masse lavoratrici ceti tecnico professionali strati imprenditoriali più dinamici e lungimiranti
Ed è così chiesto può anche meglio contribuire al successo di battaglie di vendicative come quella del contratto dei metalmeccanici
Qualunque possa essere ancora il corso è la conclusione di questa vicenda ciò che è accaduto nei giorni scorsi resta significativo il grave e evidentemente presente nel mondo imprenditoriale non senza complicità politiche
Una posizione calcolata di arroccamento e perfino di provocazione
Non avevamo bisogno di ciò
Compagne e compagni per verificare che il conflitto di classe non si è esaurito qui si tratta di vedere su quale terreno rischia di regredire il conflitto
E di reagire in modo da tenere aperte prospettive più avanzate di regolazione e di cooperazione
Nessun vincolo nessuno imperativo di competitività può essere invocato per negare la necessità di un progresso sostanziale nella remunerazione e nella condizione complessiva dei lavoratori dell'industria
La strada per risolvere problemi di rinnovamento e di crescita competitiva delle imprese
Può essere solo quella della riforma del salario e del costo del lavoro da una parte e della partecipazione dei lavoratori alle decisioni dall'altra
Guardiamo con più grande interesse ad orientamenti come quelli indicati da Bruno Trentin nel convegno di Ariccia dell'ottobre scorso e discussi nel movimento sindacale
In materia di democrazia economica e di umanizzazione del lavoro ma anche più in generale in materia di politica dei redditi
O in materia di unificazione dei rapporti di lavoro tra settore pubblico e settore privato sotto il profilo dei diritti e dei doveri vale anche per noi la necessità sottolineata da Trentin di non lasciare che questi temi restino vesciche vuote con le quali continuare a trastullarsi
Vale al di lotta globale al di là di ciò certamente per noi per il nuovo partito la necessità di non ricadere
In alcuna forma di operaio Isma'ideologico o di demagogia opera Istica
Di offuscamento delle più serie ma pure posizioni cui siamo pervenuti in questi anni
Nel senso del riconoscimento del ruolo dell'impresa in generale e del contributo in particolare della piccola e media imprenditoria oltre che della cooperazione
Il richiamo che ho fatto compagne e compagni al processo di trasformazione della Comunità europea in Unione economica monetaria e politica mi conduce all'ultimo degli aspetti che mi ero inizialmente
Che mi ero inizialmente
Impegnato a toccare quello della stretta che stiamo vivendo sul piano della politica internazionale e non solo per effetto della crisi del desidero subito dire in estrema sintesi che stiamo vivendo una fase intensissime delicata di transizione
Che si è aperta una prospettiva reale di evoluzione in senso multipolare del sistema delle relazioni internazionali e di cooperazione su sempre più vasta scale
Che il passaggio a questo nuovo più pacifico sicuro e giusto ordine mondiale e quanto mai compresso e contrastato che un ruolo importante può e deve svolgere l'Europa ecco dunque il punto
Che ci interessa mettere in evidenza il Partito democratico della sinistra dovrebbe tendere a caratterizzarsi
Più di qualsiasi altro partito
Come forza portatrice di un orizzonte europeo nella politica italiana
Impegnando in questo senso l'insieme delle sue forze e non ristrette cerchie di addetti ai lavori e traendone per quel che lo riguarda
Tutte le necessarie conseguenze sul piano delle piattaforme politiche programmatiche e dei comportamenti concreti
Un orizzonte europeo che significhi partecipazione critica alla determinazione degli indirizzi del processo di unione comunitaria
E valorizzazione di un autonomo contributo dell'Europa alla costruzione del possibile nuovo ordine mondiale
Il nostro impegno a far così fortemente riferimento alla realtà e alle potenzialità della comunità europea e il solo modo
Compagne e compagni di fondare su una base credibile di governo le più importanti politiche e battaglie da condurre sul terreno internazionale
Per il disarmo per la sicurezza e la cooperazione su scala il muro paneuropea
Per la trasformazione della NATO per un mutamento delle regole e delle relazioni economiche internazionali
Per la revisione in questo quadro dei rapporti nord sud
Salvatore Biasco parla di un new deal mondiale di un programma che aiuti i Paesi più deboli a entrare nell'economia internazionale
Non c'è bisogno di sottolineare quanto sia importante il rilancio del rinnovamento dell'ONU ma anche a ciò può e deve concorrere in modo particolare l'Europa
Molte cose straordinarie sono accadute in questi mesi
Come è apparso chiaro nella nuova conferenza per la sicurezza e la cooperazione europea che ha coronato un periodo di intenso sviluppo del processo di Helsinki molte cose straordinarie ci rammarichiamo
Che all'interno del pc
La polemica pregiudiziale ed esasperata della minoranza nei confronti della maggioranza acuitasi con la crisi del Golfo abbia finito per oscurare le e stravolgerlo
Basti pensare a come da parte della minoranza
Dopo che si era polemicamente invocata una lotta di massa e perfino uno sciopero generale per il disarmo
Si sia praticamente taciuto su una recente firma a Parigi del primo rilevante accordo di disarmo convenzionale
Basti
Basti pensare anche
Basti pensare anche a come dopo che si era lanciato l'allarme contro la collocazione della Germania unificata nella NATO
Si sia praticamente taciuto sulle condizioni a cui essa è stata legata nel quadro di un processo specifico e generale di riduzione degli armamenti e degli schieramenti militari
Siamo ora partecipi
Giorno per giorno col fiato sospeso dei più recenti sviluppi ancora aperti a esiti opposti della crisi del Golfo siamo stati sia
La gravissima crisi e dunque di ogni iniziativa che conduca al ristabilimento della sovranità del comandante evitando un conflitto disastroso
Dopo che con la liberazione degli ostaggi si sta finalmente per porre termine avuto una inaudita violazione della legalità internazionale e dei diritti umani
Abbiamo più volte indicato i diversi tasselli tra i quali al posto che gli spetta l'avvio del negoziato per il pieno riconoscimento del diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese
Di questa possibile soluzione politica
Il cui presupposto e tuttavia sempre stato un'effettiva disponibilità non ancora mostrata da Saddam Hussein a ritirare le forze iracheni da occupare
In un momento di incerto e difficile dialogo e di persistente pericolo
Sollecitiamo l'Europa l'Italia e anche in questa vicenda lo ripeto l'Europa a sviluppare un'autonoma incessante azione costruttiva
Nell'ambito delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU
è una prova non semplice per il nostro partito diviso da aspri contrasti
Consideriamo essenziali essenziale non smarrire la bussola
Dell'impegno a sostenere l'affermazione dei principi e dell'autorità delle Nazioni Unite in questa nuova e complessa fase di transizione nei rapporti internazionali
E ribadiamo la convinzione che si serve realmente e non a parole la pace
Se ci si collega con tutte le posizioni e le forze che possono concorrere alla ricerca di uno sbocco pacifico per il ristabilimento della legalità calpestata da una brutale aggressione
E non già se si batte la strada dell'autoisolamento della contrapposizione globale
Non solo agli Stati Uniti secondo gli schemi più manichei male forse decisive dell'ONU e della comunità europea
Il sapere imprimere
Il
Il sapere esprimere una visione ampia il governo non propagandistica e di parte dei problemi della politica internazionale il sapere e contribuire così a una positiva evoluzione della politica estera dell'Italia
Costituita non nascondiamocelo una verifica fondamentale per l'affermazione dell'uovo partito
Compagne e compagni ho voluto finora entrare nel merito dei problemi che sono oggi dinanzi a noi
Indicare i terreni su cui il partito democratico della sinistra
è chiamato a qualificare nel prossimo futuro il suo programma e il suo ruolo perché ne scaturisse più concretamente il punto di vista dell'aria riformista il contributo che essa intende dare aldilà di quella che è stata la discussione fondamentalmente storico ideologica in seno al pc nell'anno trascorso ma non sottovalutiamo e trascuriamo in alcun modo
La ricchezza delle riflessioni e dei confronti che hanno investito temi di fondo
I temi soprattutto del travaglio di ricerche di rinnovamento dell'intera sinistra europea sui quali il discorso non potrà che restare aperto nel nuovo partito
Ma perché quel discorso non risulti ambiguo
Deve esserne ben netto il punto di partenza e cioè il conclusivo distacco da ogni residuo delle concezioni che furono proprie del movimento comunista internazionale
Lo diciamo in polemica con i sostenitori della rifondazione comunista
Ma più obiettivamente composizioni che possono affiorare in vario modo in seno a qualsiasi componente del vecchio e del nuovo partito
Non abbiamo bisogno di ripetere qui argomenti svolti da tanti Dinoi nei mesi scorsi a proposito del rapporto in cui ci poniamo come l'esperienza storica del PC
Mirando a trasfondere nell'originale vitale il nucleo democratico e riformista
Nel partito democratico della sinistra e rifiutando Doni dunque ogni liquidazione sommaria e globale
Ma cosa diversa
Fonte di gravi ambiguità e la tentazione
Di porre le difficoltà del socialismo europeo sullo stesso piano del tragico fallimento dei regimi comunisti Odio bloccarle a modi contrappeso a scopo consolatorio
E una persistenza magari inconsapevole delle concezioni se non delle solidarietà del passato non emerge forse da certe rappresentazioni di quel che accade all'estero
Più rivolte a sottolineare i rischi della transizione democratica che non il pesantissimo retaggio dei regimi comunisti
E non solo e non suggerisce un'interpretazione fondata Biagio Di Giovanni a proposito del nuovo vessillo o termini di intenti di identificazione l'antagonismo
Quando scrive che interpretato in senso globale esso risulta alternativo a spirito di riforma
Non è altro che comunismo sotto diverso nome fino ad alimentare una nuova doppiezza
Si giunge così al punto della stessa denominazione e caratterizzazione
Che abbiamo ritenuto di dover assumere come area riformista nell'ambito dello schieramento che ha sostenuto e sostiene la proposta avanzata da Occhetto di dar vita ad un nuovo partito della sinistra in Italia
Superamento del vecchio involucro ideologico entro cui restò costretta l'originalità culturale e politica del PC
Scelta del riformismo come visione e come metodo e ancoraggio ai valori e alle forze del socialismo democratico europeo per noi fanno tutt'uno e questa la sola base coerente della scelta di aderire all'Internazionale socialista
Conosciamo gli sviluppi e i limiti di questa organizzazione e la complessità dei problemi con cui debbano ancora fare i conti i maggiori partiti socialisti e socialdemocratici all'Internazionale socialista
Si pongono esigenze di approfondimento di intensificazione
Di un impegno comune di ricerche di iniziativa almeno su scala europea e insieme di allargamento di apertura verso nuove forze che essa è in grado di attrarre
Specie aldilà dei confini
Dell'Europa
Si tratta per noi di partecipare a questo sforzo anziché coltivare presunzione di autosufficienza
E si tratta di riuscire a dare risposte efficaci
Sul piano culturale e programmatico e nel vivo della lotta sociale e politica
Ha gli stessi problemi che restano in parte irrisolti per i partiti dell'Internazionale socialista nonostante le revisioni e acquisizioni dell'ultimo decennio vedete specie dopo la sconfitta della Spd nelle recenti elezioni c'è chi ci sollecita a tagliare i ponti non solo con l'esperienza comunista ma con la tradizione socialista
Ora la vicenda della Spd merita di essere esaminata attenta mente soprattutto in rapporto ritengo all'atteggiamento assunto verso il travolgente processo di unificazione tedesca
E all'impatto traumatico del crollo del socialismo reale nella Germania orientale in tutto l'Est nonché della crisi sempre più convulsa del sistema e dello Stato sovietico
Ma dalle contraddittorie sollecitazioni che ci vengono rivolte non si riesce a ricavare alcun argomento persuasivo
Ci si chiede di rinnovarsi abbandonando ogni riferimento ai valori del socialismo democratico e alle basi sociali del movimento operaio
O di tenere fermo quel riferimento ed evitare gli opposti scogli di politiche e proposte digestione troppo poco riformatrici
Da un lato e di contestazioni radicale Bisanti e catastrofiste dall'altro
A noi sembrano tutti questi dilemmi affrontare seriamente ma nella convinzione che si possano essere dibattuti e risolti senza sradicamento che salti nel vuoto
Senza accettare la tesi secondo cui la caduta dei regimi comunisti non può che trascinare con sé le idealità socialiste senza accedere all'idea
Che il socialismo abbia perso ogni significato non potendosi più validamente identificare con un sistema alternativo
A quello entro il quale la sinistra e chiamata a operare nei nostri Paesi
Il socialismo riformista e cultura e pratica
Del cambiamento perseguibile entro l'ordinamento democratico e pluralistico delle nostre società
Senza indulgere ad alcuni fuorviante unito di fuoriuscita e questo un discrimine che rende per noi non rituale mezza nuove il giudice alla il richiamo al riformismo altra parte quale significato arriva e ha la riluttanza ad assumere quel termine
Al di là della critica alle insufficienze storiche delle esperienze così definite essi quale significato se non quello di una residua riserva a far coincidere
Pienamente i Fini e i valori del socialismo con un processo di graduale che mai concluso superamento dei limiti ordinano uscio delle potenzialità della democrazia
Eppure
Eppure
Eppure questo processo può ben risultare nella sua concreta perseguibilità più trascinante ormai di qualsiasi utopia rivoluzionaria rovesciata sì realizzandosi
Nel suo contrario
Da e utopia Addis Stoppiglia
Come dice finì lì si tratta di un esercizio difficile ma capace di suscitare partecipazione convinta e appassionata contro ogni adattamento all'insistenza
Un'esplicita e coerente scelta riformista costituisce la sfida più avanzata che si possa esprimere nei confronti delle forze conservatrici e moderate storicamente raccolte si attorno alla Democrazia Cristiana
E sa costituisce nello stesso tempo la base migliore
Per un rinnovato confronto col movimento cattolico
Con le istanze di solidarietà e giustizia che questo grande complesso movimento ha saputo esprimere con i valori e i problemi che oggi propone anche questo capitolo andrà riaperto con serietà sulla base di un'analisi aggiornata e non superficiale dal da parte del partito democratico della sinistra
Un'esplicita e coerente scelta riformista costituisce il terreno più avanzato di dialogo e sì di compiti
Si oppone
In seno alla sinistra tra partiti che restino distinti e autonomi
Che tendano ad avvicinarsi per definire un programma e aggregare uno schieramento di alternativa
E che riconoscendosi nello stesso quadro
Di principi del socialismo democratico considerino perseguibile in una prospettiva meno vicina e in forme ancora non prevedibili la ricomposizione delle forze di ispirazione
Socialista
Liberiamoci dunque di ogni residuo impaccio già cinque anni fa Giuliano Procacci polemizzano alcuna distinzione capziosa tra riformista il riformatore
E respingendo peraltro il termine di migliori istmo
Esprimeva la sua convinzione di studioso che i riformisti rappresentarono la componente più costruttiva
Più capace di innovazione e anche più efficacemente combattiva del movimento operaio italiane
Sono sono applausi a Procacci
Egli indicava una ragione non secondaria della forza del PC nell'aver saputo recuperare l'eredità del riformismo
Pur non rendendo credo si debba dire ma abbastanza esplicite conseguente questo impegno e non valorizzandone gli sviluppi più ricchi quelli realizzati sì soprattutto nel grande laboratorio Emilia naturalmente oggi altri debbono essere i contenuti e i traguardi del riformismo soprattutto l'accento di un moderno partito della sinistra socialista
Deve spostarsi verso la formulazione e il perseguimento di obiettivi di giustizia e di progresso
Su scala sovranazionale e mondiale oltre i confini delle società più sviluppate e più rischi che ma è comunque solo sul terreno del riformismo che si può costruire un rinnovato quadro di riferimento culturale e strategico per un partito come quello che stiamo per fondare
In questo partito in tutta la sinistra dovremo ancora portare avanti il dibattito sui temi più controversi e stimolanti già criticamente esplorati in questi anni che negli ultimi mesi
Da voi in Italia nel non dimenticato convegno socialista quale riformismo del mille novecentottantacinque
Nell'ampio confronto dello scorso anno sul rapporto tra i valori di libertà di eguaglianza di fraternità o solidarietà
Nella discussione riaccesa sì in questi mesi sul rapporto tra tradizione liberale e tradizione socialista
Fra valorizzazione delle libertà di scelta e dell'autonomia individuale e visione dell'interesse collettivo fra tematica dei diritti e tematica dello sviluppo e del potere
Non c'è da precipitarsi a trarre conclusioni dobbiamo pensare a un partito davvero nuovo dal punto di vista delle garanzie di vita democratica
E dal punto di vista del pluralismo e dell'apertura culturale
Un partito di donne e di uomini che vedrà crescere questo desidero dirlo il fatto nuovo ed essenziale
Di una volontà di autonoma caratterizzazione del ruolo di elaborazione e direzione delle donne senza che ciò si risolva impostazioni separatiste e nemmeno in forme di e
E nemmeno
E nemmeno e nemmeno in forme di esclusivi istmo ideologico o culturale
Un partito realmente capace di accogliere forze e culture diverse da quelle che si sono raccolte nel PC energie come quelle degli esterni già impegnati si in quest'anno
In una ricerca di dialogo non sempre da lui corrisposta
E in una produzione di contributi uno dei quali almeno quello del comitato milanese per la Costituente abbiamo voluto citare come particolarmente meditato e ricco infine un partito che sappia acquisire e valorizzare intelligenze e competenze
Per qualificarsi come partito riformista capace di esprimere già dall'opposizione una cultura di governo poi che scriveva Delio Cantimori presentando più di quaranta anni fa
Un Max Weber assai citato spesso a sproposito negli ultimi tempi non c'è nessuna decisione
Persuasione testimonianza che possa sostituire la preparazione intellettuale
E che da essa non tragga la vera forza di passare alla operosità utile non solo alla salvezza propria ma agli uomini e alla società umana parole ci sembra di qualche attualità
Di fronte ai rischi sia delle suggestive predicazioni sia delle fantasiose improvvisazioni
Mi auguro che da questo discorso frutto di non poche discussioni tra compagni e compagne
Che hanno qualche settimana fa preso l'iniziativa della dichiarazione costitutiva dell'aria riformista sia risultato chiara
Quali sono a nostro avviso le condizioni da realizzare per condurre al successo l'impresa del partito democratico della sinistra coraggiosamente promosso un anno fa da Occhetto siamo impegnati fino in fondo nel sostegno alla mozione presentata dal segretario del partito come sempre con lealtà e spirito unitario
E nel nuovo partito noi non ci lasceremo incasellare in una più che mai mistificatoria collocazione di destra ma raccoglieremo
Maraffon
Ma raccoglieremo volentieri
Ma raccoglieremo volentieri ogni sfida sul piano della capacità di innovazioni ione di innovazione
Di innovazione si intende nelle analisi e nei contenuti e non delle formule non nelle invenzioni puramente verbale
Quel che è certo
Quel che è certo
Non pretenderemo l'esclusiva
Di riformisti ce ne sono per fortuna non mostra ma del partito democratico alla sinistra ben di più
Di quanti si riconoscono in questa area e non potranno crediamo che crescere e moltiplicarsi
Voglio
Voglio invitare
Coloro che sono ancora in piedi
Voglio segnalare che ci sono anche i tre V una ancora dei posti liberiste si vogliono accomodare
Voglio salutare a nome vostro
I compagni della segreteria e della direzione del partito che hanno voluto essere qui presenti con noi
Vediamo essa in sala e salutiamo
Il professor Toraldo di Francia Antonio Giolitti Rino Formica
Miriam Mafai Gillo Pontecorvo
Rosario Villari Gustavo Minervini
Il professor coda
Il senatore Riva capogruppo della Sinistra dipendente al Senato il senatore Cavazzuti
Vince il disco Vincenzo Visco Claudio Signorile Nicola Capria Ugo Ugo Gregoretti
Salutiamo questi amici e compagni e anche coloro che non siamo riusciti ad individuare che fossero presente tra noi
Salutiamo e compagnia Caffé errati della segreteria sa dalla CGIL tutti i compagni dirigente la CGIL presente in sala
Leggiamo rimessaggio Di Biagio Di Giovanni il mio impegno nel lavoro istituzionale del Parlamento europeo
Dov'è in discussione la relazione generale dell'unione politica mi impedisce partecipare
Come avrei voluto l'assemblea dell'area riformista convocata per oggi
Vorrei inviare perciò il più caloroso augurio di buon lavoro convinto che l'impegno di tanti amici e compagni darà un contributo rilevante alla discussione intorno all'una formazione politica d'Assisi italiana per la quale lavoriamo dal punto di vista che essi che sento a me più vicino ritengo che abbiamo davanti a noi
L'importante compito di contribuire al rinnovamento di una cultura politica con spirito laico capace di dialogo lontano da posizioni nostalgiche o integralisti che aperto al nuovo che con prepotenza il mille novecento ottantanove ci ha posto sotto gli occhi
Con ciò potremo contribuire a far nascere in Italia una speranza legata al prevalere di una genuina volontà riformista che sola può dare una svolta alla storia della democrazia italiana
Leggiamo ora la
Adesione di Salvatore Veca al nostro convegno le ragioni che motivano la mia adesione al documento da voi sottoscritto sono le seguenti
In primo luogo la definizione della prospettiva politica del nuovo partito nel quadro più ampio
Da un lato della storia del difficile ed Aldo processo di rinnovamento del PC
Dall'altro la complessa vicenda dei partiti della sinistra europea la cui azione modellata dai principi ed ai valori del socialismo democratico in secondo luogo la netta e chiara presa d'atto della tragedia dell'utopia capovolta e insieme l'accento posto nella responsabilità di elaborare una credibile e convincente cultura di governo
In terzo luogo il riconoscimento che proprio prendendo sul serio la storia
La storia le tradizioni del movimento socialista
Quanto di realmente democratico e riformista gli è nella complessa vicenda del PC
Il nuovo partito democratico della sinistra può fare proprie le tavole dei valori o la bussola dell'idea dei diritti di cittadinanza sociale
Ritengo coerente quest'ultimo ordini di ragioni con la prospettiva di una nuova cooperazione e competizione con il principale interlocutore politico nella sinistra italiana il Partito Socialista Italiano credo infine che molti uomini e donne possano trovare in una democrazia paralizzate caratterizzata dalla vischiosità massima di istituzioni
Che dovrebbero essere trasparenti ragioni e motivazioni
Per scegliere agire
Per la minimizzazione della sofferenza e la massimizzazione della tutela dei diritti
Dei contemporanei e delle generazioni future i nostri figli le nostre figlie hanno diritto ad un mondo più degno di essere abitato Salvatore vecchia
Hanno mandato messaggi di adesione motivati Federico Stame
Michele Salvati Guido Rossi ed altri ancora
Salutiamo anche naturalmente i dirigenti del resto i democratici e di massa
Lanfranco Turci e presenta lega nazionale cooperative dirigente al geniale della Confesercenti e gli altri che fossero presenti
Ora la parola alla compagna onorevole Luisa Sangiorgio
Io credo cari compagni cari compagni
Che la scelta di dar vita al nuovo partito della sinistra un partito libero da involucri ideologici aperto alle altre culture politiche radicato però nel nucleo vitale della tradizione democratica e riformista del PC
Abbia in sé un forte contributo delle donne e contemporaneamente apre una fase ricca di opportunità per le donne
Perché questo la scelta della democrazia senza aggettivi come via infine non oltrepassati
Come insieme di principi metto di regole formali dove possa svilupparsi in conflitto fra interessi prospettive piattaforme politiche diverse dove la lotta si svolge attraverso l'acquisizione del consenso
Dove un la democrazia che pone a base il diritto universalistico per cui gli uomini e le donne sono uguali al di là delle differenti differenze che non possono essere utilizzate nei per discriminare ma riconoscere i diritti che discendono dalle differenze stesse credo che possa essere il terreno più utile più proficuo per lo sviluppo dei problemi delle donne
La scelte l'indicazione del socialismo come prospettiva un socialismo che possa essere una risposta ai punti alti dello sviluppo la possibilità socialismo come possibilità di far crescere la società distribuendo insieme redditi e diritti come affermazione delle libertà individuali senza lasciare individui soli come affermazione quindi di un messo maturo tra libertà ed uguaglianza
L'altra scelta poi dell'innovazione del pensiero politico profondamente presente nel movimento socialista europea appare particolarmente Fertile e particolarmente utile per le donne
Le maggiori conquiste sono infatti avvenute nelle fasi di grande innovazione
Dal diritto di parità al diritto di famiglia dal divorzio all'apporto hanno rappresentato momenti di profonda innovazione nella cultura politica anche del partito comunista
E se va riconosciuto che il Partito comunista è stato il primo partito fra i partiti fra le forze politiche italiane ad inviare un'incornata avviare un incontro fecondo con il femminismo io credo che dobbiamo dire con molta franchezza che da questo incontro fecondo con il femminismo è nata da una parte un'esperienza di intreccio con altre culture
Un'esperienza che ci dice che non ci servono né un altero distacco in nome della superiorità della politica
Ne un'assunzione acquiescente in nome della vetustà della politica ma chi è utile per tutti un confronto aperto con tutte le culture del femminismo
Che consenta di arricchirsi senza smarrire i punti di riferimento propri di una forza politica democratica e socialista
Non un generico quindi supponente altisonante illusorio andare oltre tutte le culture politiche ma un profondo rinnovamento di una cultura democratica e socialista
Incontro col femminismo ci dice che e ci fa dire che tra uguaglianze differenza non sono valori opposti ma valori che interagiscono il riconoscimento delle differenze ci appare un presupposto dell'uguaglianza
Differenza quindi non come sistema di pensiero con chiuso che indica un'identità univoca ma come esperienza di differenze molteplici differente storicamente culturalmente e socialmente determinati siti
E soprattutto la riconoscimento della libertà delle singole donne di scegliere valore che io credo sia irrinunciabile per ogni donna
Di scegliere appunto la propria identità femminile la possibilità quindi di una soggettività di esprimere una soggettività culturali e politica
La differenza quindi come ricchezza tanto più preziosa oggi nel momento in cui le politiche di cittadinanza
Cominciano ad essere separati dalla nazionalità non solo nella necessità dell'indetti pendenza ma nel confronto quotidiano con una realtà sempre più plurietnica e multiculturale
Abbiamo come compagne
Fatto è aderito con convinzione alla scelta del riformismo
Perché siamo convinti che sia importante individuare i valori le coordinate etiche o politiche i riferimenti culturali ma soprattutto i modi in cui i valori astratti si articolano in decisioni concrete
Per potere agire in questa società oggi senza rimandare il tutto a futuri pur a futuri ipotetici
Questo ci vede profondamente convinte e perché questo possa realizzarsi
Il nostro impegno più grande avverrà nella definizione del programma un programma che tutti dobbiamo costruire assieme ma che per il momento vogliamo indicare come punti principali
Quello dei pari diritti ed opportunità del lavoro e nel lavoro come base politica per il superamento della divisione sessuale
Dei ruoli e dei lavori un processo certo lungo che alcuni di noi considerano persino irraggiungibile ma che per alcuni aspetti e segnato da acquisizioni rapide ed importanti che una forza politica seriamente riformista non può che operare per portare avanti con determinazione
Il secondo punto che riteniamo importante riguarda il problema della riorganizzazione dei tempi
Compagne e compagni ci sono alcuni interventi li abbiamo limitati al massimo vi preghiamo un comportamento da rendere agibile la sala per poter svolto l'intervento grazie prego
Grazie
S'è difficile va be strana importanti diceva appunto secondo punto il problema della riorganizzazione dei tempi in cui è strutturata la nostra società con l'obiettivo di liberare tempo per sei
Con l'obiettivo appunto di ripetere le politiche solidaristiche di cittadinanza
Politiche di cittadinanza e non solo di reddito un obiettivo però che bene sapere confligge fortemente con l'attuale organizzazione sociale ed economica
Per questo se la proposta di legge di iniziativa popolare ha avuto il grande merito di porre la questione all'ordine del giorno spetta ora al nuovo partito e in questo non ci sentiamo fortemente impegnate
Indicare gli obiettivi anche parziali che possano essere realizzati che diano conto delle diversità culturali economiche sociali del nostro Paese
E che sappiano individuare le nostre possibili compatibilità
Un altro punto su cui è opportuno avviare una riflessione riguarda il problema della rappresentanza il problema della rappresentanza delle donne si pone in termini non scindibile di autorevolezza e di quantità
Una rappresentanza all'interno del partito e nelle istituzioni che sicuramente coerente e che deve essere coerente con le riforme istituzionali che andranno a determinarsi
Per quanto riguarda la scelta del nuovo partito noi ci sentiamo di indicare sappiamo
è una riflessione che va approfondita che possa essere scelte alla strada al di là della forma che possa essere seguita che il nuovo partito debba scegliere di dare corpo quantità e autorevolezza alla presenza femminile proponendo nella presenza delle liste un uomo ed una donna una alternanza o presenza profonda all'interno di queste liste un programma quindi che ci vede fortemente impegnate
Che deve partire da un forte dibattito al nostro interno ma anche da una forte relazione da un forte rapporto con le donne che sono presenti nella società nel Paese nel lavoro nei modi dove la cultura si organizza
Nei modi dove appunto anche queste foto le le scelte vengono compiute
Perché questo sia possibile noi crediamo sia utile
E irrinunciabile che nel nuovo partito sia presente una sede autonoma delle donne
Una sede che veda coinvolte tutte le compagne quale che sia la loro collocazione di istituzionale degli organismi di bassa nelle organizzazioni culturali una che che possa quindi in questo modo esprimere il massimo di autorevolezza
E Possa quindi anche attraverso il conflitto andare ad indicare e atti di trovare punti precisi
Una sede autonomia ma non autoreferenziale che consenta quindi alle donne di essere presenti nei processi nei momenti e nelle sedi decisionali di tutto il nuovo partito
Autonomia quindi e non saper attrezza
Presenza autorevole e non aggiuntiva io credo siano queste condizioni imprescindibili che vanno a vantaggio delle donne e degli uomini nel nuovo partito
E che consentiranno attraverso questo contributo di fare del partito democratico della sinistra un punto di riferimento essenziale per la realizzazione delle speranze di milioni di uomini e di donne
Scusate scusate compagne e compagni
Io mi sento a disagio perché o usufruito della vostra attenzione
E e vedo che non viene dedicata sufficiente attenzione a interventi che abbiamo concepito
Come contributi di puntualizzazione di arricchimento quindi di nuovo un caldissimo appello a liberarmi da questo stato di disagio e a stare il più possibile in sala e non chiacchierando scusatemi grazie
è arrivata l'adesione per un messaggio di Giacomo Marramao saluto in sala i compagni
Antonello Trombadori
Saluto il senatore Franco Pasquino che mi si segnala presente in sala con noi
La parola ora al professor Toraldo di Francia
E per me è un grande onore
Come intervenire subito quasi subito dopo questa relazione
Così bello entusiasmante esauriente qui Giorgio Napolitano io vi porto una testimonianza di una persona che ormai da decenni ottimamente sei due con molta attenzione
Con un affetto e adesione a volte con spirito critico
Altre l'evoluzione del Partito Comunista Italiano e che si è sempre augurato che si arrivasse a uno sbocco
Al quale siamo vicini devo dire
Parlerò
Con come faccio sempre con gli amici senza peli sulla lingua
Ecco i nemici sono più di diplomatico con coloro con invece consono
Con cui sono sostanzialmente l'accordo posso dire anche le mie critiche che cosa è stata l'impressione che ha avuto dal di fuori chi appunto seguiva con simpatia questa rivoluzione del partito su comunista italiano
è stata anche una certa forma di impazienza che a un dato momento ci ha preso
Si è detto va bene avete fatto un salto coraggioso avete preso delle decisioni che dovevano essere prese ma viva Dio arrivati a una conclusione
Perché il continuare a parlare della cosa come tante volte è stato ironicamente detto e non farla può essere controproducente a noi sembrava o controproducente
Beh speriamo che siamo ormai ormai il nome del partito cioè
Io credo che Giorgio Napolitano ricorderà che venne terreo quattro anni fa cose simili gli scrissi una lettera disse guarda dovete cambiare nome
Non è la cosa più importante forse però è importante quindi siamo d'accordo da tempo che qui bisognava prendere qualche provvedimento coraggioso qua provvedimento che in qualche misurare anche impopolare nessuno se uno nega ma era il momento di prenderlo ebbene qual è stata l'impressione in questa specie di titubanza di esitazione che c'è stata negli ultimi tempi guardate qui noi parliamo di cose serie molto serie
Ma io mi permetto di ricordare di una ben nota storiella quella dei due barboni che si incontrano sotto un ponte
Stracciati Malvestiti uno dice all'altro dice ma tu sei il commendator Rossini quello che aveva quella grande industria era un magnate della finanza e si dice ecco a me che ti sei ridotto in questo stato ma e cioè gli assai differenti ultimo scontentato tutti e quindi sono ho fallito dice
Dice ma tu sei come il dottor Bianchi sei anche tu eri un magnate abilitante che cosa rinnegando staccare fatto dice io ho voluto contentare tutti allora sono fallito anch'questo è stato un po'l'impressione
Che abbiamo avuto dal di fuori almeno che nel Partito comunista italiano in questo travaglio in questa rivoluzione
Ci fosse un po'la preoccupazione di contentare tutti non si può accontentare tutti
Sei a un dato momento se individua una linea che è quella che si intende seguire è la si segua se poi ci sono altri
Che la pensano diversamente ed è giusto hanno tutto loro diritto hanno tutta la nostra stima se da penso onestamente come effettivamente fanno
Ma essi vogliono scusate la parolaccia scindere ma si scindono a un dato momento bisogna anche fare chiarezza
Invece questo potere tenere tutti dentro a un contenitore che forse non conteneva più tutti secondo me è stato un po'nello secondo me il secondo molti altri che vedevano le cose
Dico dal di fuori Madrid dal di fuori molto relativo vedevano nel corso ecco questo una delle cose infatti appunto già colpite questo volere inseguire tutte le tendenze tutte le correnti tutti i movimenti
è inutile che io
Nomini dall'ambientalisti al femministe alla Pantera tutte cose che avevano delle istanze ottimamente giustificate era movimenti
Che avevano certamente lo loro ragione di esistere e che hanno fatto spesso anche di lavoro buono ma mica per questo si dovevano inseguire se mai si potevano si potevano precede in alcune crisi delle cose che chiedevano tenesse inglobati e automaticamente ma non andare a inseguire
Imbonimenti stessi
Per non perdere molto incerto un partito non può permettersi il lusso di perdere tranquillamente i voti ma i voti di chi la perde la pensa diversamente vanno perduti questa è una cosa secondo me che è assolutamente necessario
Ora qual era il grande il grande obiettivo che ci proponevamo tutti noi che da nella sinistra abbiamo sempre mica limita mille militanti che sempre abbiamo guardato mo'speranza alla al Partito comunista quello che poteva fare
Il grande obiettivo specialmente da quando il Partito Comunista fu ebbe il coraggio di essere il primo a fare la grande divieto strattoni proprio lo strappo di Berlinguer essere il corifeo di questa nuova sinistra che si doveva
Profilare d'Europa a un dato momento di aver avuto una qualche esitazione anch'io mi ricordo che qualche anno fa parecchi anni fa
Alla quarta in occasione di una certa elezione che portò alcune speranze io mi associo ai subito
Al allora slogan al grido a non moriremo democristiani ecco perno per non morire democristiani bisogna riuscire a fare questa benedetta nuova grande sinistra italiana
Questo è il programma che si attualmente sulla riformista cosa volete che sia linguista incerto ma riformista non è mica una parolaccia riformista è una bellissima parola se n'è ricordato infatti
Si tratta di sapere quali riforme ecco e qui comincia il punto quali riforme sì sì bisognava impegnarsi e molti edilizia qui poi si sono impegnati naturalmente a dire che cosa vogliamo fare presentare al popolo italiano che cosa si vuole fare
E non tanto battagliare
Su
Cose che sono importanti che sono importanti ma non sono la sostanza di quello che sarà l'avvenire del partito
Qui guardate mi guardo bene dall'associarmi
Dalle certe sentenze date da altissima autorità dello Stato dice prima pietra sopra sul passato no passato non ci si può mettere una pietra sopra per carità
E tutto quello che si deve indagare sul passato bisogna che venga fuori bisognerà fare chiarezza
Però non è questo il programma
Non ci si può basare su queste cose semplicemente per far dimettere questo o quello se facciamo dimettere questo quello ne verrà un altro Papa affatto un papa se ne fa un altro meno questa è una è una cosa che che che vi sia da secoli e secoli qui bisogna fare un programma che dia la possibilità di un'alternativa di sinistra che il popolo italiano senta credibile
Bisogna più che far dimettere queste quello convincere gli italiani a votare in maniera diversa questa è la cosa importante ma questo non lo si può fare se non abbiamo una sinistra che abbia questa credibilità abbia
Questa questa ampiezza di respiro che fino a che è frammentata quintetti dice affinché
Così a conflittuale e non si può raggiunge ecco quali sono le cose che se non fanno son tante golpiste non sono certo io per l'ambizione di di dire di di di ieri elencarle però è certo che qui bisogna salvare l'Italia
Da una specie di catastrofe nella quale stiamo andando a capofitto su dalla questione morale a quella economica tutto quello che volete alla la la partitocrazia alla alla alla lottizzazione bene bisogna avere il coraggio di fare un programma veramente serio credibile chiaro su tutto quello che dobbiamo approntare
Bisogna anche
E questo è un punto nel quale io che non sono un politico nel senso non vivo nella politica io fa
Sì chi chi sta dentro la politica né alla lo trova molto più difficile bisogna avere anche il coraggio di prendere alcune direzioni magari un po'impopolari
Guardate quello che ci aspetta
Al nel prossimo futuro la gestione ed è una certo tipo di austerità io credo che sia assolutamente imprescindibile questo una certa austerità in tutto il mondo ma in particolare in Italia
Qui ci troviamo dinanzi a certe crisi che fanno sì che quel tutto va bene tutto tutto procede nel migliore dei dei modi possibili con la grande produzione con lo sviluppo e così via a arriva arriva una svolta arriva forse out quel mobile segnala prevederle queste cose mia saperne
E qui dico un'altra cosa che forse può essere un po'impopolare io sono un fisico noi tutti i fisici quasi tutti pizzi dicemmo al momento della scelta nucleare o non nucleare stiamo attenti a non fare un errore signor ma attenti a non fare un errore può darsi che si sia fatto un errore io io non lo so dire con sicurezza Maggia allora noi dicevamo guardate il nucleare è pericoloso il nucleare è inquinante il nucleare tutto quello che volete però stiamo attenti che le alternative sono i combustibili fossili che sono ancora peggiori sono ancora più intriganti ancora tubercolosi e allora bisognerà a un dato momento pensare i pro e i contro
A ragion veduta e non e non così semplicemente emotivamente certa emotivamente salvagente andate a dire scegliete fra il bar tagliavano invece i non diavolo non ocelli al diavolo queste ovvio
E la e la gente ha scelto come gli veniva detto di scelte quindi stiamo ben attenti non voglio prolungare troppo questo Dio intervento vorrei dire che c'è un'altra questione
Che non ho sentito stranamente nominare dall'amico Napolitano ma almeno va bene cucito e quello uno dei problemi che ci avremo da avremo davanti nei prossimi decenni e non so per quanto tempo
E come tutti sanno il problema dell'immigrazione
è un problema formidabile che soltanto io credo una sinistra veramente unita veramente determinata può affrontare
Non c'è una legge che si chiami Martelli o come si chiami che possa impedire possano frenare anche se buonissimo frenare questa immigrazione non l'opera era nessuno
Guardate l'immigrazione continuerà inesorabile
E ma dall'altro perché è molto facile capirlo perché i popoli che aspirano avvenire nella nella del nord sviluppato centro con il primo ponte che trovo nell'Italia vedo chiaro
Allora è una è una è un Paese che anche volendo chiudere le frontiere non de chiude perché Alitalia otto mila chilometri di frontiere che sono le coste non è possibile bene questo è un problema che siccome poi creerà chiaramente delle masse di teste diseredati vedi gli emarginati che noi avremo fra noi gialli abbiamo ma sono pochi e ci sembran già tanti questo una sinistra non è un problema che non può assolutamente eludere la deve prendere lo deve lo devo studiare io ho proposto a volte di fare il ministero dell'immigrazione non che sia amico di ministeri per corruzioni a simili per carità però un qualche cosa una grossa
Organizzazione che abbia possibilità di indagine di statistica di previsione di proposta legislativa e così via bisogna sapere non lasciarsi sorprendere da questo problema
E poi un'altra questione
Sulla quale secondo me la sinistra dovrà confrontarsi e dovrà secondo me battersi per un certo obiettivo qual è l'obiettivo secondo me l'obiettivo è quello che che Clark dal bocciò chiama la carcassa comune io mi permetto di chiamare gli Stati Uniti d'Europa
Ma non credo che ci siano non si possa sfuggire una cosa di questo genere non sarà domani non sarà domani potrà essere fra che questo fra qualche decennio ma bisogna pianificare vedete
Noi non possiamo fare un'Europa con cui devono ormai Germania dentro e poi gli altri sabati molto piccoli fuori
L'unica maniera per uscire da questo squilibrio secondo me gli Stati Uniti però bisogna fare un programma bisogna arrivarci piano piano bisogna fare un programma bene io avrei molte altre cose da dire come voi capite apportato semplicemente un saluto un'adesione e io vi porto ancora via il mio augurio chi è quello che questa grande sinistra di cui questa corrente chiamavano le cupolette questa questa parte avrà avrà grande responsabilità veramente ci porti a far sì che non moriamo democristiani
Saluto professor Lucio Villari il professor Salvatore Biasco
Il professor Luigi Spaventa professor Giuliano Procacci che c'hanno raggiunto in sala insieme al senatore Maurizio Valenti
Ora anche perché dobbiamo lasciava lasciava la sala entro un termine ben definito come ovvio
Sono è tassativo fissare un limite di tempo per gli interventi dai cinque dieci minuti me ne scuso ma
Necessario fare in questo modo la parola Marco semplici
C'è il compagno Marco semplici prego
Poi Augusto Barbera
Io al nono minuto batterò il tempo come si dice
Prego
è l'ho detto due volte qui compagno Marco semplici del Comitato centrale
Spero di stare no prego compagne e compagni siamo arrivati finalmente alla fase finale di quel processo tormentato del nostro partito iniziato si nel novembre ottantanove
è con un sentimento misto tra il sollievo e la necessità di un rinnovato impegno e comunque queste da comunisti italiani che ci apprestiamo a celebrare il congresso della nostra sezione aziendale del Nuovo Pignone di Firenze dove la proposta
Di aprire una fase costituente di una nuova forza politica fu accolta con entusiasmo e il voto favorevole molto ampio
Con un clima positivo tengo a precisarlo questo e costruttivo fra tutti i compagni delle diverse mozioni
Va comunque ricordato che in molte realtà aziendali la mozione del segretario generale ebbe consensi ampi ed una prima spiegazione va secondo me
Ricercata nel fatto che nel settore industriale dove più dura è stata la sconfitta e si è sentito e si sente tuttora l'attacco padronale
Che una fetta consistente di operai di impiegati è ormai stanca di astratte disquisizione sull'antagonismo la classe o la fuoriuscita dal capitalismo
Sono altre le questioni impellenti che ricordava prima compagno Napolitano le questioni dei diritti
E del potere di contrattazione a partire dal salario all'interno delle imprese la valorizzazione delle potenzialità professionali
Delle donne e degli uomini
Ed infine la questione dell'orario di lavoro
Ebbene quel documento della svolta
Dove una davo una prima risposta concreta a queste aspettative per questo ci siamo fortemente preoccupati nei mesi che hanno seguito il congresso di Bologna per le lentezze e le contraddizioni e quelle diatribe cristallizzati per gruppi precostituiti
E che non erano comprensibili particolarmente da quei giovani che in fabbrica si stanno avvicinando nei loro modo originali tutti nuovi alla politica interessati al progetto di trasformazione di questa società
E che entreranno e stanno entrando nei comitati per la Costituente
L'attenzione di tutti i compagni del gruppo dirigente del Pci sia rivolta al cambiamento del mondo del lavoro
Ma per molti di questi compagni questa attenzione rischia secondo me di diventare a malapena solo vago impegno solidaristico ed utopico se non si prende atto che c'è bisogno di una svolta profonda
Nei nostri pensieri nostri documenti
Insomma se non si supera fattivamente il vecchio slogan della lotta di classe
Per dare vita nuova concezione del conflitto sociale
E le nove risposte non possono che essere inserite in un progetto di democrazia economica per garantire nuove relazioni industriali
In cui diversi soggetti presenti nelle aziende abbiano la possibilità di esprimersi di essere informati e di contare
Studiando forme di codeterminazione e di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori ai processi di accumulazione delle imprese e nuove regole di rappresentanza sindacale
In questo senso il partito dovrà adoperarsi affinché i progetti di legge di modifica dell'articolo trentanove della Costituzione
In maniera di rappresentatività sindacale possono avere un corso positivo
E va tenuta ben presente il nodo irrisolto della questione fiscale vera fonte di ingiustizia tra i cittadini e cattolici il settore parassitario a scapito di quello produttivo
Per queste cose non previamente esposto ritengono una nuova forza politica della sinistra possa dare rinnovato slancio ai bisogni dei lavoratori
Una forza e non rimanga ancorata ad uno sterile antagonismo e votata ad uno spirito minoritario encomiabile ma minoritario ma sia in grado di proporre progetti riformatori innovativi
Il referendum sulla scala mobile con tutte le riflessioni critiche che condivido fatte dalla CGIL ha segnato uno spartiacque nella storia recente del movimento operaio italiano
Per gli anni Novanta dovremo essere in grado di controbattere nelle nuove forme e nei modi che ci stiamo dando discutendo in questi giorni
Quella protervia padronale di cui noi lavoratori metalmeccanici da tempo stiamo misurando sulla nostra pelle
La durezza ancora ieri eravamo sui cancelli ieri mattina il disegno di destra della Federmeccanica per quel sacrosanto contratto che ci spetta da mesi
Dopo tanti dagli appelli al coinvolgimento dei lavoratori nella qualità totale si preferisce ricorre a uno scontro il ragionevole e nel quale neanche il padronato pubblico l'Inter sin dell'Asa per si è distinto ma ci dovremo misurare anche e particolarmente con quella mancanza di direzione del governo nell'economia del Paese che ha consentito e favorito l'ampliamento di una forbice salariale
Tra lavoratori dell'industria del pubblico impiego e particolarmente di alcuni settori di questo senza peraltro iniziare una vera riforma dei servizi pubblici
E per evitare fraintesi dico questo perché una ricomposizione del mondo del lavoro è essenziale mentre sempre più evidenti sono la responsabilità di alcuni ministri dell'attuale governo
Un altro piccolo esempio quello che recentemente abbiamo vissuto come lavoratore dell'opinione ritengo anche quelli dell'Ansaldo sulla questione dell'accordo di quest'ultima con la Siemens tedesca sulla questione del turbogas
Il ministro delle partecipazioni statali non ha svolto quel ruolo di coordinamento che gli competeva
Su questa come su altre questioni che agitano il sistema dell'EDPS c'è bisogno di un nostro rinnovato impegno e quindi mi auspico e dopo il ventesimo congresso
Possiamo per esempio indire un convegno come quello che fu organizzato nel mille novecentottantasette
Più in generale quindi trovo sempre più giusta l'affermazione nostra che lo Stato debba essere sempre più nascente regolatore del mercato e non gestore d'interessi clientelari
E torno a quelle che erano le nostre preoccupazioni e che un po'concretizzando in ottobre con un documento inviato alla direzione del PC
Ci ha risposto personalmente il compagno tigli Occhetto con una lettera che concludeva con l'augurio di ritrovarci presto tutti insieme oltre il guado verso l'affermazione finalmente di una sinistra di governo ringrazio qui stamani il compagno Occhetto per quella frase cruciale di importanti ma particolarmente per quello che ha fatto in questi ministri per il mondo il lavoro
Ed infine un sincero apprezzamento per quello che è stato scritto nella mozione per il Partito democratico della sinistra sul tema del lavoro
Dove vengono trattati con chiarezza innovativa la questione dell'impresa come insieme di soggette relazioni che devono essere riconosciuti
E di poteri che devono essere regolati
E quello che sarà il tratto caratteristico
Di una forza davvero socialista il modo come i lavoratori si misurano con l'insieme del processo di accumulazione abbandonando questi schematismi che rischiamo di farci ancorare ad idealità sterico personalmente la mia convinta adesione alla scelta di Occhetto la svolta dell'ottantanove è stata vissuta da me con entusiasmo è servita a me come ad altri compagni per un rinnovato slancio all'impegno militante dove tanto sofferenze
Si è unita alla sottoscrizione al documento dell'area riformista e l'ho fatto consapevole che il superamento storico del centralismo democratico
Deve portare un pluralismo fecondo
Anche all'interno della maggioranza che pure ha il compito di portare oggi a compimento il progetto
è essenziale che il nuovo partito esprima una capacità di governo
Con un credibile programma nella tradizione democratica e riformista del PC concezione riformista che concordo con i compagni che lo sostengono e alternativa a quella antagonista ed è valida il nostro richiamo ai principi e ai valori del socialismo democratico europeo
Pur con i limiti ben evidenziati nella mozione di Occhetto
La dichiarazione dei principi dell'Internazionale socialista del giugno ottantanove ripresa nel libretto diffuso nei mesi scorsi dall'Unità a molte specificazione attuali e di grande modernità ed individua tutti i temi risolti su cui dobbiamo batterci con tenacia nei prossimi messe nei prossimi anni
La libertà la giustizia la solidarietà alla pace e l'ambiente
Ed è il tema più drammatico con cui fare oggi e certamente la crisi che il mondo sta attraversando con la questione del Golfo e la pazienza e la fermezza
Pazienza e fermezza ripeto sono giustamente tratti peculiari della nostra giusta posizione per invitare un conflitto di così drammatiche conseguenza
E proprio quei temi che ho ricordato li ritrovo contenuti in un documento pubblicato anche nella lettera sulla cosa nei giorni scorsi
Per molti aspetti condivisibile di alcuni compagni e compagna di Firenze aderenti alla mozione di Occhetto quindi mi stupisce la loro affermazione
Per cui un ritorno alla famiglia socialdemocratica cancellerebbe il nostro vicinale contributo nell'Internazionale socialista
E da chi è differente una lettura moderata dell'intero percorso intrapreso fino ad oggi questo il pensiero che esprimono questi compagni io osservo che naturalmente il nuovo partito aderirà con il proprio patrimonio particolare all'Internazionale socialista
E poi dovremo veramente abituarci tutti
Ad abbandonare schematismi e dei e etichettature facenti parte di un costume ormai alle nostre spalle
Ma vorrei tornare brevemente per concludere a quel libretto dell'Internazionale socialista di cui mi ha particolarmente impressionato
Lo scambio di lettere tra Olof Palme Bruno Franceschi equilibrata con i loro riferimenti costanti al mondo del lavoro e di concetti di umanizzazione del lavoro
Connessi alla cogestione
Si dice in una di queste lettere
Se non ricordo male dovrebbe estivi vibranti
Che una maggiore umanizzazione dell'ambiente di lavoro
Rafforzerà la volontà di partecipazione economica e politica dei lavoratori e dall'altra una maggiore cogestione nelle imprese renderà più facile una umanizzazione del lavoro
Il particolare che queste lettere sono del mille novecentosettantatré
Il concetto di umanizzazione ripreso in più parti nella mozione che Occhetto e diventa un nostro stringenti Obiettivo si pone allora la domanda e mi pongo la domanda sono stati anni persi da noi
Non mi sento di affermare ciò anche se forse avremmo dovuto prestare più attenzione a tutti quei concetti
Ma del resto la storia del movimento
Operaio in Italia è completamente diverso da quei Paesi la vittoria dei lavoratori dei Comunisti italiani sono stati un decisivo contributo alla costruzione di non si sa più democratica
Certo è anche che ora questo Nuovo Progetto ci inserisce a titolo definitivo con i nostri tratti peculiari positive caratteristici nella sinistra più avanzata
è con questo e con queste riflessioni che ho fin qui esposto che mi accingo insieme a tanti altri compagni e compagne delle sezioni
Che hanno sostenuto la svolta a percorrere questa ultima definitiva K di un'avventura complessivamente esaltante e ci auguriamo tutti che il consenso alla nascita del nuovo partito sia molto ampio
Tutto ciò nel profondo rispetto che sarà sicuramente reciproco con quei compagni che si batteranno per l'affermazione di un nuovo comunismo un nuovo antagonismo
Sperando che il terreno di confronto non sia solo ideologico e neppure una gara che rischia di diventare un puro esercizio di astrattismo per dimostrare chi è più a sinistra
Il partito che nascerà dovrà invece essere laico e concreto ed imboccare precisamente quel cammino da compiere giorno per giorno
Per arrivare alla costruzione di un nuovo socialismo un socialismo dei diritti e delle libertà per i cittadini e per i lavoratori
Il compagno Marco semplice fossimo lavoratore dal modo Ignone mi pare che sia emerso chiaro così rispondiamo anche l'Associazione scompare interventi
Ora annuncio gli interventi
Che abbiamo in programma nella loro successione tenuto conto che
Ci sono anche problemi diciamo così logistici
Il professor Rocco poi Barbera poi Giolitti e poi Pasquino
La parola al professor Mario Rocco del consigliere stazione della RAI
Grazie mio nome di battesimo Enzo
Compagne e compagni la cosiddetta legge Mammì è ben lontana dall'aver esaurito i compiti degli obiettivi di una moderna politica riformista per il sistema televisivo
Al contrario le lacune le imperfezioni le contraddizioni del testo approvato nell'agosto scorso esaltano quei compiti rendono più urgenti quegli obiettivi
Le norme della Mammì legittimano e regolano le televisioni private e lo fanno nel modo arretrato insoddisfacente che abbiamo contestato nel corso di una vigorosa campagna parlamentare per contro esse sono assolutamente reticenti in materia di televisione pubblica
Omettono di compiere perfino di avviare quel processo di riforma del servizio radiotelevisivo pubblico
Che proprio l'avvenuta regolamentazione delle televisioni private avrebbe dovuto sollecitare
Che la televisione pubblica abbisogni di profonde riforme è un dato di comune esperienza
Che nessuno oserebbe contestare
La RAI come tutte le televisioni pubbliche vive in un rapporto necessario con la politica e con il mercato che sono i termini fisiologici ineliminabili della sua azione
I mali della RAI stanno nel suo cattivo rapporto con la politica e nel suo cattivo rapporto con il mercato
Ripristinare la correttezza di tali rapporti è l'impegno di una evoluta politica riformista in questo campo un impegno al quale il nuovo partito democratico della sinistra dovrà dedicare necessariamente grande attenzione
è evidente che il giusto rapporto della RAI con la politica non può consistere nelle influenze nelle ingerenza impropria e che i partiti oggi illegittimamente esercitano nei confronti della televisione pubblica
Quel rapporto deve trovare invece la sua disciplina nel rispetto delle norme delle procedure delle competenze istituzionalmente previste si tratta anche qui di attuare il principio che in uno Stato di diritto la politica deve obbedire a regole e se le viola non è comunque buona politica
Il giusto rapporto della RAI con il mercato richiede che la RAI sia più impresa di quanto oggi essa è una RAI più impresa significa una RAI che rimodella la sua organizzazione i suoi comportamenti secondo logiche di cultura industriale moderna che impara a gestire le proprie risorse nel modo più produttivo
Anche su questo vorrei osservare si misura la pochezza dell'attuale vertice della RAI scaturito dai mutati equilibri interni alla democrazia cristiana
Il nuovo direttore generale della RAI si è presentato come il risanatore dell'azienda come quello che l'avrebbe resa più efficiente anche a costo di renderla più piccola e più marginale
Pasquarelli sta facendo la RAI certo più piccola e più marginale di sicuro non la sta rendendo più efficiente e aziendalmente razionali
Una RAI più impresa significa però anche una RAI che sia messa in condizione di essere tale
Ciò non sarà possibile fino a che non si superi l'attuale assurdo sistema di finanziamento della televisione pubblica che la legge Mammì non ha saputo o voluto riformare
Un sistema che sottrae alla RAI il controllo e la responsabilità delle proprie risorse e per questo la espone alle scelte discrezionali del potere politico e in questo modo ne cancella l'autonomia imprenditoriale
Emerge così con chiarezza l'intreccio
Tra le due coordinate politica e mercato entro cui deve muoversi l'opera di riforma della televisione di Stato
La RAI deve essere più impresa perché solo attraverso un recupero di imprenditorialità può sperare di liberarsi dalle indebite interferenze del sistema dei partiti
E per altro verso affrancando sì dagli impropri condizionamenti partitici Essa aumenterà i propri spazi di autonomia imprenditoriale
Fin qui tuttavia il rapporto fra RAI e politica si è definito in negativo con l'enunciazione di ciò che non deve essere è possibile definirlo anche in termini positivi
Su questo si è aperto all'interno delle nostre stesse file un dibattito entro cui si sono manifestate forzature ed estremizzazione
Si è sostenuto
Che
La natura pubblica di un ente di un ente radiotelevisivo non dei veri cercarsi in qualche elemento Esterno adesso
Nel suo essere vincolato a realizzare obiettivi e interessi che le vengono additati consapevolmente da un legittimo decisore politico
Bensì semplicemente nella creazione delle condizioni che consentono ad una televisione di esprimersi come linguaggio
Contro questa visione riduttiva io credo che una moderna forza riformista
Debba continuare a concepire una televisione di Stato a cui il potere pubblico ovviamente un potere pubblico democraticamente costituito ed Espresso non si limiti a dire esisti ed opera ma si spinge ad indicare secondo consapevole intenzionalità politica i fini e i valori del suo operato
Fini e i valori da identificarsi certo con leggerezza e laicità rifuggendo da qualsiasi tentazione dirigistica o pedagogica Martini e valori coerentemente orientati all'interesse pubblico
Proprio in ragione di tali fini e valori si può persistere a ritenere che la presenza di una forte ed autorevole televisione pubblica
Sia un elemento positivo in qualsiasi moderna organizzazione sociale e un'importante garanzia della nostra vita Democratic dire questo non significa nutrire un pregiudizio ideologico a favore del pubblico e contro il privato da tempo evitiamo di pensare che il pubblico sia per definizione buono e privato cattivo naturalmente evitiamo anche di pensare che sia per definizione è vero il contrario
Televisione pubblica e televisione privata hanno eguale diritto di cittadinanza entro un sistema che proprio per essere misto si presenta più ricco e più fecondo
E tuttavia da una televisione pubblica i cittadini hanno diritto di aspettarsi qualcosa di più e di diverso rispetto alle televisioni private
Perché la televisione pubblica a e deve avere obblighi che le televisioni private non hanno ed è giusto che non ha sono quegli obblighi che definiscono la specificità della televisione pubblica e senza i quali non c'è non ci sarebbe differenza tra questa e le televisioni una televisione pubblica deve informare i cittadini sui prati del mondo del paese della comunità locale in modo imparziale e completo
Le televisioni private non hanno questo obbligo rientra nella loro libertà
Fare informazione in modo parziale o addirittura fazioso
Una televisione pubblica deve prestare attenzione e dare voce alle minoranze sociali e culturali in una logica di riequilibrio di promozione dei valori dell'eguaglianza e della solidarietà
Le televisioni private possono legittimamente rifiutare questa logica possono essere televisioni dei due terzi e cancellare dal proprio orizzonte ogni forma di marginalità o diversità cioè modelli dominanti
Una televisione pubblica deve sviluppare politiche di investimento nell'innovazione tecnologica nella formazione del personale
Che pur non garantendo redditività immediata puntino in prospettiva ad incrementare il capitale di know how e professionalità a disposizione del sistema industriale
Alle televisioni private nessuno può imporre di sacrificare il profitto di breve periodo
Nella positiva assunzione di questi fini e valori sta la ragione fondativa di una televisione
Resto fermo nella convinzione che ciò sarebbe del tutto compatibile con la figura e con la concreta operatività di una televisione imprenditorialmente autonoma ed efficiente ben affrancata dai condizionamenti impropri della politica politicante
Oggi la vera sfida portata ad una televisione a pubblico e dunque alla RAI
E dimostrare che fra servizio pubblico e impresa non vi è incompatibilità genetica
Che una televisione può essere pubblica in ragione dei fini che lavori entrano e insieme può essere un organismo imprenditoriale capace di efficace presenza sul mercato
Se si vuole raccogliere e vincere questa sfida
La via giusta non è pretendere di stralciare la dimensione della politica da un universo televisivo che nella sua costituzione materiale né oggi profondamente impregnato e se mai quella di presidiare l'inevitabile esposizione della televisione alla politica corna regole e garanzie che a loro volta possono scaturire solo da un razionale esercizio di volontà politica
In breve anche qui come sempre e dovunque la cattiva politica non può essere contrastata con l'assenza di politica ma solo con la buona politica grazie
Compagni
Io pregherei i compagni che si assemblano ai lati di prendere posto di seguire con attenzione gli ultimi interventi
Che si svolgeranno e i compagni che sono presenti fuori di rientrare dopo l'intervento di Augusto Barbera daremo la parola ad Antonio Giolitti
Io prego quindi compagni di prendere posto di sedere di seguire in silenzio gli ultimi interventi Augusto Barbera
Care compagne e compagni vorrei iniziare con un'affermazione che può sembrare drastica ma che a mio avviso riflette bene la sostanza
Parlare di riformismo significa oggi anzitutto parlare di riforme istituzionali
Anche in un sistema politico forte in cui il corpo elettorale a differenza di oggi abbia un ruolo decisivo
Il potere democratico può essere succube d'interessi forti
Ma abbiamo ormai imparato bene che istituzioni deboli lentezze localizzate impotenti ben difficilmente consentono un'incisiva tutela degli interessi deboli
Un serio bilanciamento degli interessi forti
Non consentono in breve una politica riformista degna di questo nome
Il tentativo riformisti in Europa occidentale
O sono stati possibili sulla base di una preesistente efficienza istituzionali oppure sono diventati possibili perché la sinistra riformista ha saputo battersi per una riforma delle istituzioni
Pensiamo nel primo caso
Al partito laburista che va al governo già nel mille novecentoventiquattro e che può contare su un'efficiente struttura dello Stato
Dal governo al parlamento la pubblica amministrazione
Pensiamo nel secondo caso all'azione limiteranno fin dall'opposizione per fare accettare alla sinistra riformando nell'istituzione della Quinta Repubblica ho già prima l'impegno dei club della sinistra tassista francese
In primo luogo e per diciamo l'M
E di altri per la riforma dell'istituzione pensiamo la proposta di Mandes France per il governo di legislatura per non restare vincolati diceva
Manda Strauss al connubio fra Vetero parlamentarismo e proporzionalismo
Ma dico di più
Istituzioni forti sono già un'esigenza sistemica ed hanno un effetto benefico sulla sinistra già prima che essa arrivi al governo perché esse così obbligata a cambiare più rapidamente mentalità programmi gruppi dirigenti
La riforma dell'istituzione fa parte integrante anche un moderno regionalismo
Articolato in terra intorno ad una diversa logica distribuzione responsabilità fra centro e periferia
Su una vera autonomia impositiva e non sui nuovi balzelli aggiuntivi o sostitutivi trasferimenti statali
Su un diverso sistema elettorale e sulla nuova forma di governo in cui perno sia il corpo elettorale i cittadini
Ma c'è regionalismo regionalismo
Non si tratta certo di seguire l'esempio reaganiano che mirava decentrare welfare
Per poterlo smantellare
Dobbiamo pensare ad un vero Stato regionale
In funzione dei diritti di cittadinanza per rendere più agevole la fruibilità avvicinando potere responsabilità al cittadino
Quindi un più avanzato regionalismo non il federalismo delle leghe in cui si allentano i legami fra le varie parti del Paese per lasciare ciascuna al proprio destino separato
Nuovo regionalismo che in Italia la tradizione e la sinistra riformista più volte indicato per una visione non illuminista dalla programmazione
Chi spende nel suo programma fondamentale segnala come la leva fondamentale di un moderno riformismo che è stato una bandiera delle forze di sinistra in Spagna nel settantotto in Francia ottantaquattro ed è ora una conquista un'aspirazione dei movimenti democratici nei territori dell'Est
Non è privo di significato io considero che accenti simili si siano potute riscontrare
Nella pura azione fin qui teorica
Del convegno di Brescia del Partito Socialista sottolineo fin qui teorica e nella conferenza programmatica del Partito comunista
Tutto questo chiama in causa il ruolo dei partiti
Il rilancio e la loro capacità di governo che è il vero nodo del problema istituzionale
Ritengo sbagliato limitarsi a polemizzare contro la partitocrazia
Ossia contro i sintomi di un male più profondo dobbiamo risalire alle cause ai veri mali stimolando una vera capacità di governo dei partiti abbiamo bisogno di partiti che governo di più e occupino di meno lo Stato che siano sintesi e non mediazione fine a se stessa
Una democrazia dell'alternanza delle alternative programmatiche
Non si crea tanto alimentando l'illusione di reprimere degenerazioni partitocratiche chi Fitch mente conseguendo può effetti pratici e finendo solo cospargere qualunquismo contro rappresentanti a politica
Ma si ottiene questo risultato promuovendo un rafforzamento delle istituzioni rispetto ai partiti
Facendo emerge la capacità di proposta dei partiti più che le sollecitazioni delle dichiarazioni di appartenenza da parte degli elettori
Ecco perché leggi elettorali basati su forti dosi di UV nominalismo associato anche un voto di lista
Possono contribuire a rafforzare le istituzioni e dare nuove regole alla politica
Basti pensare al problema di rimuovere la corruzione legata alla lotta per le preferenze
Questo peraltro per richiamarci ad altre forme ismi
Europeista tra lezioni Mandes France dentro dibatto istituzionale francese fa quarta e quinta Repubblica in polemica sulla destra con la retorica gollista genericamente anti partitocratiche antiparlamentare
Che finì per sfociare poi in un appello Pepi citare al popolo e dall'altro con la sinistra cariche scissa tra vecchie ideologie suggestioni movimentisti che e accettazione pratica lo status quo
Il lavoro che sta svolgendo il nostro partito su riforma elettorale sta procedendo a mio avviso nella direzione giusta
In continuità con gli obiettivi di fondo dei referendum
E assai significativo lo sforzo che stiamo portando avanti di combinare i vantaggi del collegio uninominale le liste di partito
Ma è importante io credo desidero sottolineare questo punto mantenere fermo il riconoscimento che occorre un doppio turno per distinguere bene il voto con la rappresentanza e quello per il governo
Non possiamo solo agitare bandiere formulare proposte per testimonianza
Bisogna trovare alleanze nella chiarezza e interessante a mio avviso quanto si muove il Partito socialista al di là del diktat che fin qui prevalso in quel partito o presidenzialismo o nulla
Ma sarebbe grave per la democrazia italiana se il partito socialista sostituisse tale diktat con un asse con la democrazia cristiana che lo ha dimostrato in più occasioni mila ritardare a stemperare il più possibile res le riforme necessarie
Ma sbaglia Emo anche noi sbaglierebbe anche il pc se tentasse scavalcamento il partito socialista con confusi ammiccamenti verso una democrazia cristiana che non ha intenzione di cambiare un po'il no
Il problema di un'intesa qua democrazie cristiane esiste
Ma si tratta di un problema dell'insieme della sinistra riformista
E questo non per la soluzione sul passato non per dar vita a regole nuove dentro le quali competere imposizione alternativa
Non possiamo pretermine armi all'esito sappiamo però che senza un passaggio guidato rischiamo di trovarci di fatto in una secondo Repubblica con un quadro di poter in conflitto fra di loro fuori da ogni logica di insieme e da precise responsabilità imputabile la vicenda Gladio lo ha detto già Napolitano dimostra che una forte iniziativa del Partito comunista dall'opposizione è un sussulto d'orgoglio del Partito socialista pop condurre a primi importante risulta ecco perché io ritengo in questo quadro importante il lavoro che è stato compiuto da cinquantacinque parlamentari della sinistra
Appartenenti a quasi tutte le aree interne del nostro partito del Partito socialista nonché appartenenti al sesto indipendente che ha dato dal vita a un documento
E intende promuovere associazione di parlamentari documento sentito democrazia dell'alternativa che parte dall'unico presupposto corretto
Che in una materia come quella istituzionale sono solo le grandi riforme ad essere possibile perché trasformano il gioco rendendo l'incerto per tutti mentre gli aggiustamenti le piccole riforme portano soltanto un paralizzante calcoli di costi e benefici per ciascun partito
In secondo luogo mi pare importante tra il documento perché riesce per i suoi contenuti specifici
Ah sopra lo stallone lo sforzo di giungere a unità nelle proposte istituzionale l'assenza i parlamentari socialisti dal canto loro accettano di unire all'elezione del vertice l'esecutivo anche il principio di una riforma elettorale aggregante
Che valorizzi il Parlamento e assieme al Parlamento i poteri dei cittadini
I parlamentari del Partito comunista d'artista indipendente che hanno firmato il documento accettano di associare la riforma elettorale una legittimazione diretta del vertice dell'esecutivo
Permangono è vero differenze su indicazione del vertice per i parlamentari del Partito Comunista d'Assise dipendente si tratta quindi hanno firmato il documento si tratta del Presidente del Consiglio del premier per quei socialisti del Capo dello Stato
La differenza non è certo secondaria ma non appare neanche insuperabile
è importante comunque è che si voglia rompere ecco questo il punto al di là delle proposte specifiche quella sorta di fatalità per cui non si è riusciti finora ad avere una sincronia nelle proposte di riforma istituzionale da sinistra per cui negli anni settanta
La seconda metà degli anni Settanta ad un partito socialista alternati vista pensiamo congresso di Torino
Foto ore della democrazia conflittuale critico del consociativismo corrispondeva un partito comunista assertore di un diciamolo pure vetero parlamentarismo di un rigido proporzionalismo e dopo in questi anni ad un partito comunista innovatore e anti consociativa corrisposto un partito socialista bloccato sulla logica di venti e pago del potere di coalizione fino a giungere a far porre la questione di fiducia sull'elezione diretta del sindaco nei mesi scorsi
Sì allora
Anche sulla spinta di questo documento di altre iniziative si realizza chiarezza e unità a sinistra sarà anche possibile stimolare la democrazia cristiana a non rinchiudersi in una stanca sopravvivenza del proprio comodo ruolo dia aggregazione al centro
Che il pasticciato sistema elettorale proposto nei giorni scorsi dall'onorevole lega per conto della segreteria democristiana tenderebbe a perpetuare
Ha rispetto al quale non è coerente all'impegno referendario di tanta parte la democrazia cristiana in particolare della sinistra democristiana
Ha ragione Craxi quando individua nel Progetto devono Evola lega odore di legge truffa
Sbaglia però bersaglio il segretario socialista quando attacca quei quesiti referendari che puntano invece sulla democrazia delle alternative
Abbiamo vissuto e proseguiamo l'impegno referendario vedo qui in sala anche tanti compagni che sono battute che hanno portato un grosso iniziativa la raccolta di firme non come un momento di scontro manicheo ma come uno strumento di sollecitazione esigente per impedire di proseguire nella logica dei veti ed eventi
Se poi qualcuno pensasse elezioni anticipate per evita il referendum proprio impegno coerente su riforma elettorale dovrebbe diventare a mio avviso uno dei punti chiave del programma elettorale ed è la campagna stessa
Nel partito comunista né i membri del comitato promotore vogliono strangolare il partito socialista
Non abbiamo nessuna animosità contro la rendita di posizione
Reggio deposizione cari compagni sono un prodotto dalla politica non dei sistemi elettorali
Un diverso sistema elettorale deve tener conto di rendite legittime
Ma deve però impedire questo il punto che tali rendite si trasformino in potere di crisi e quindi cercato
Indebolendo così
Quando c'è questa degenerazione di una legittima rendite di posizione e le istituzioni
Ed espropriato contemporaneamente i cittadini elettori
Ecco perché io credo insisto sul punto necessario doppio turno
Per consentire anzitutto nel primo turno ciascuno di presentarsi con la propria identità specifica
E quindi ad aggregarsi al secondo turno su programmi e coalizioni alternative su un governo non si tratta di ingabbiare in alleanze forzose
I partiti ma ciascuno deve esser responsabile per l'alleanza che esce per i programmi che riesce a mettere in campo
Fuori da questa logica non solo non c'è il riformismo ma anche la democrazia finisce la distanza diventare mera parvenza ed era non bastano le riforme elettorali
Riforma elettorale riforma istituzionale si saldano insieme in un medesimo impegno riformista
Ma proprio a questo tendeva la proposta del presidente alla Camera proposta Iotti che troppo presto è stata lasciata cadere da più parti
Ma non entro troppo tardi
Resta un anno e mezzo alla fine legislatura abbiamo pertanto in quest'arco di tempo due strade di fronte a noi
Quella di un conflitto esasperato
Sulle nuove regole che si sovrapporre ebbe con effetto distruttivo al degrado delle vecchie regole
E che sfocerà ebbe in un ulteriore ma disperato questa volta scioglimento delle Camere e quella di un intesa che porti alle riforme necessarie
Ma proprio per questo è ancora più necessario che le forze la sinistra concorrono unitariamente approfondendo i primi motivi di convergenza a rinnovare anche con altre forze democratiche il Comune patto disciplina anzi
Con la decisione di dar vita erano formazione politica abbiamo dimostrato che il Caravà il coraggio necessario
Abbandonando comode nicchie ecologiche
Spetta ad altre forze la sinistra ma anche la stessa democrazia cristiana dimostrare non minore coraggio nella scelta tre strati necessarie perché questa Repubblica abbia il futuro
Grazie ringraziamo compagna ad osservare bene diamo la parola ad Antonio Giolitti
Scusa
So bene
Cari compagni che non è lecito
Tentare di ridisegnare la storia immaginando quale sarebbe il presente si avvenimenti passati fossero stati diversi
Tuttavia lei cito forse utile al politico
Quale io sono non allo storico riflettere su quali potrebbero essere gli esiti dell'attuale marasma
In cui vacillano la democrazia e le sue istituzioni in questo Paese
Se esistesse
Una credibile e praticabile alternativa di governo Offerta da un grande schieramento democratico di sinistra se cioè il Partito Comunista Italiano avesse portato a compimento la sua trasformazione in partito
Democratico della sinistra
Purtroppo invece dobbiamo constatare che
Non è stato ancora portato a termine il famoso guardo per riprendere la metafora che troviamo di nuovo nel titolo del libro appena pubblicato del compagno Napolitano perché appunto non è ancora sicuramente raggiunto
L'approdo riformista
Unico
Approdo che può rendere credibile e praticabile l'alternativa di governo della sinistra
L'unico sul quale oltretutto questa Prodi for mista sul quale si può mettere in salvo l'intero patrimonio di lotte per la democrazia del Partito Comunista Italiano
Non solo metterlo in salvo naturalmente ma metterlo a frutto per una politica efficiente di Alternativa democratica
Io credo che l'unico modo per recuperare irrita
Molo la democrazia italiana è precisamente la limpidezza laziale chissà la precisione della scelta riformista
è importante
Il documento chiamiamolo così dichiarazione di voto che in otto punti
è stato pubblicato dall'area riformista pochi giorni fa sull'Unità me pare assolutamente necessario che questi otto punti
Vadano a costituire la sostanza della identità del nuovo partito
Quale che sia il suo nome ma ormai mi pare che la scelta è fatta essenziale identificare le radici i fondamenti del nuovo partito nel patrimonio degli ideali e delle esperienze del socialismo democratico che è sinonimo di riformismo
Ma il nome
Un teste nome è importante proprio come
Dimostrazione della scelta che si va a fare riguardo alla funzione del Partito Democratico che si vuole creare perché ormai evidente mi pare
Che c'è una contraddizione in termini
Nella espressione Partito Comunista se sia i comunisti non si può essere partito non si può svolgere una funzione di partito per concorrere a determinare come dice l'articolo della Costituzione la politica nazionale e se si è partito
E non si può perseguire un ideale che si colloca su una dimensione che non è che non è politica io rispetto sinceramente l'esigenza di chi vuole affermare la propria identità anzi diversità il proprio antagonismo con l'appartenenza a una comunità appunto di diverso
Una comunità di rifiuto e di speranza
è una se vogliamo questa una forma secolarizzata di trascendenza che del tutto rispettabile ripeto ma che non può pretendere sì di organizzarsi in partito di operare come partito perché si colloca su una diversa dimensione partito riformista è invece confronto
Con
I problemi che concretamente si pongono e confronti confronto con i propri simili
Nel presente per un futuro realizzabile e sottolineo questo aggettivo che comprende i requisiti a mio avviso essenziale che dobbiamo non stancarci di sottolineare
Di un partito che vuole operare e farsi riconoscere come alternativa di governo che sono i requisiti della credibilità
Della affidabilità
Della fattibilità
Del dei propositi dei fini degli obiettivi che
Si vogliono raggiungere e questo a mio avviso vale in modo rilevante soprattutto per i problemi della politica estera sui quali opportunamente ha messo l'accento nella sua conclusione l'introduzione del compagno Napolitano e perché riconosciamolo
Uno uno degli elementi di sbarramento
Messo davanti al Partito Comunista
Sulla via della conquista del potere
Con gli strumenti della democrazia
Uno ha delle del dei fattori di quella che viene chiamata una delle cause è uno dei motivi non privi di fondamento di quella che viene chiamata
Nel gergo la cosiddetta conventio ad excludendum è stata certamente la posizione di doppiezza per troppo lungo periodo del Partito comunista italiano proprio sul terreno della politica estera della politica internazionale
Per una troppo prolungata posizione di appartenenza a un altro a un altro campo
Questo
Perciò undici le le la chiarezza e l'eliminazione di qualsiasi ambiguità sul terreno della politica estera specialmente in un momento come questo di fronte alla alle Grandi speranze che abbiamo di fronte a noi ma anche la gravità della crisi che dobbiamo affrontare per questo dico questi temi sono essenziali e la chiarezza riformista su questo terreno
è un requisito assolutamente indispensabile per la credibilità del nuovo partito come artefice via alternativa
Vorrei concludere con una con un richiamo alla esigenza
Che va in profondità che non è soltanto esprimibile diciamo con la qualità di un programma orientato nel senso nel senso del governo l'esigenza di un passaggio in profondità dalla
Ideologia
Di cui troppo abbiamo sofferto a una vera e propria cultura riformista
Cioè da una
Concessione
Organi cistica e classicistica della società e dello Stato a una concezione che per esprimermi in termini certamente molto abbreviati e sommari qualificherei come individualistica e pluralistica che mette l'accento sulla
Sulla coppia Stato di diritto e e democrazia
Un riformismo non più quindi soltanto o prevalentemente redistributivo sul terreno economico ma un riformismo che
Sappia
Connettere
La affermazione dei diritti con
L'assunzione e l'attribuzione
Di responsabilità ad evitare anche questo mi pare un punto importante che dobbiamo tenere presente che la politica dei diritti si traduca in una sostituzione
Di oggetto della rivendicazione ma pur restando sempre rivendicazione dalla rivendicazione a una più equa distribuzione del reddito alla rivendicazione di un pieno esercizio di diritti qui non si tratta soltanto di ritmi di rivendicazione si tratta veramente di Hu un'affermazione che però va a connessa con l'assunzione di responsabilità perché
Nelle Lella
La concezione la filosofia se vogliamo chiamarla così individualistica e pluralistica alla quale mi alla quale mi riferivo non è quella del cittadino isolato ma del cittadino in quanto appunto vivente nella polis vivente in società e quindi in rapporto con altri allora l'affermazione del diritto dei diritti fondamentali dei diritti di libertà e via di seguito non può andare disgiunta
Dal riconoscimento pieno delle responsabilità che si assumono nell'esercizio di questi diritti nei confronti degli altri ugualmente titolari degli degli stessi diritti infine
Per riprendere un'osservazione che condivido pienamente fatta nell'introduzione di Giorgio Napolitano
La in riferimento al al programma e alla modo di vedere il programma come
Una continuo aggiornamento approfondimento adeguamento secondo quella che avrebbe dovuto essere che almeno che ahimè non è stata l'esperienza del cosiddetto governo ombra cioè un'esperienza di simulazione per così dire di esercizio
Della funzione di governo con tutto il carico della riconoscimento dei problemi di compatibilità che bisogna affrontare bene ha fatto anche su questo Napolitano a mettere l'accento sull'esigenza di tener presenti non soltanto le per io Lita
Ma in un quadro un quadro coerente di perdita tener presenti anche le leggo le compatibilità
E aggiungo conclude è veramente ho finito attenzione attenzione però alla a non cadere in una eccessiva esaltazione del del programma perché del programma come diciamo costruzione in sé compiuta perché una eccessiva enfatizzazione del programma che non ne vede il carattere
Consentitemi pure l'espressione empirico pragmatico Massi empirico pragmatico e perciò riformista una esaltazione eccessiva del programma rischia tutti a riprodurre una sorta di antagonismo di sistema che è precisamente quello a cui dobbiamo sfuggire mi pare felicissima
L'espressione che potrebbe diventare davvero un nostro slogan usata da Napolitano non antagonisti ma protagonisti di quel questo veramente deve essere lo scopo che dobbiamo perseguire come dire la la la la la l'angolo visuale dal quale dobbiamo sempre collocarci dobbiamo essere Sam mo'estremamente esigenti credo sul terreno della della coerenza
Evitare ambiguità evitare contraddizioni evitare esitazioni e confusioni la chiarezza e la precisione la coerenza e la fermezza sono veramente le qualità che dobbiamo con maggiore impegno mettere in opera per dare il nostro contributo non presentiamo non presentiamo certo di averne l'esclusiva ma dare un nostro nostro contributo che ripeto deve essere anche culturale oltreché programmatico alla creazione e alla messa in opera l'entrata in funzione
Di questo partito inteso come fattore determinante di una di un nuovo inizio davvero e cioè di una effettiva possibilità di governo alternativa delle sinistre in questo Paese
Grazie all'onorevole Evangelisti per l'ultimo intervento e diamo la parola al senatore Gianfranco Pasquino
Esiste una stretta relazione fra la strategia politica e la strategia istituzionale
Credo che ha fatto benissimo Napolitano ricordarlo perché troppo spesso in questi anni ci sono perseguite una strategia politica è una strategia istituzionale che non erano in nessun modo d'accordo fra loro ma che spesso con pregevole
E questo credo che sia dovuto a una a una serie di in terrore di fondo della sinistra
Sulle quali voglio soffermarmi perché credo che prima ancora di elaborare una vera strategia di riforme istituzionali è necessario diceva combattere gli errori che di volta in volta ci vengono rivolti ci vengono utilizzati
Ci vengono sottolineati anche all'interno della sinistra perché non siamo stati capaci di lavorare per l'appunto una strategia istituzionale adeguato
Troppo spesso la sinistra anche nell'area riformista ma non soltanto la riformista più spesso però al di fuori di essa ha operato con schemi del passato con furbo rio contingenti con improvvisazioni e ignoranza ci sono molti cattivi maestri nella sinistra istituzionale non è un caso quindi se la cultura istituzionale della sinistra anche di quella riformista non è stata all'altezza della sfida che ci troviamo ad affrontare per giungere a quell'altezza è per l'appunto indispensabile riuscire a individuare gli errori e accreditarli se per se veramente bisogna cioè sapere che cosa non bisogna fare mai più cioè quelle cose che bisogna evitare per di oggi ancora in primo luogo deve venire acquisita la consapevolezza che non esiste nessuna riforma panacea
Vale a dire che la debole forma di governo parlamentare all'italiana
Non può essere né curata né guarita semplicemente valorizzando il Parlamento oppure alternativamente rafforzando il governo oppure alternativamente eleggendo direttamente il Presidente della Repubblica oppure ancora vinto alternativamente investendo potere nella magistratura
A prescindere dalla fattibilità tecnica di alcune di queste proposte e dalla loro con
Pensa riformista che è tutta da dimostrare paletto che nessuna di queste proposte da sola riesce a curare il sistema politico italiano e a a intraprendere una strada di riforma in secondo luogo per quanto più a cuore più attraenti
Ne la personalizzazione della politica nella stessa politica dei diritti lo diceva bene Giolitti un attimo fa dei diritti dei cittadini sono da soli in grado di Riva rivitalizzare di riformare il sistema politico istituzionale italiano
La prima la personalizzazione se non è accompagnata da adeguati meccanismi risulta soltanto una concessione tendenze in corso e forse ad Alleanza da creare
La seconda la politica dei diritti può in non poche interpretazioni che circo nella sinistra essere utilizzata come contropotere come la politica di un'opposizione e non quella di un partito che si voglia credibile candidato al governo del paese
In terzo luogo di errore di questi di questi anni commessi avallati addirittura saltati da alcuni settori della sinistra
Debbono essere criticati sinteticamente da da un punto di vista specifico che è per l'appunto quella di una sinistra che fa opposizione ma per candidarsi al Governo
Va detto che molte battaglie sono state combattute molto male su queste non voglio tornare ma credo ad esempio che sia stata combattuta male impostate Peugeot combattuta la battaglia contro la riduzione il voto segreto un'opposizione credibile non può volere vincere stadi più transitoriamente qualche battaglia parlamentare e mai la guerra grazie ai franchi tiratori
Deve al contrario in Parlamento come altrove esigere il massimo di trasparenza cercare di esibire le contraddizioni all'interno della maggioranza esplorare ad approfondire il divario fra le dichiarazione della maggioranza dei suoi comportamenti di voto
Una piena assunzione di responsabilità di comportamenti e di voti pienamente trasparente non solo è coerente con un principio fondamentale che sta alla base della politica istituzionale riformista il principio della responsabilità ma anche la premessa del cambiamento
La ricerca ossessiva di un'alleanza con alcuni settori della magistratura non ha da un lato affatto rafforzati settori riformisti all'interno della magistratura
Dall'altro prodotto tremendi contraccolpi è impedito l'attuazione di riforme significative dopo tante battaglie a favore di giudici progressisti
Molte battaglie furono giuste la situazione della magistratura italiana la condizione di lavoro dei magistrati che si impegnano di più la stessa applicazione della legge sono peggiorate certo non solo a causa di quelle battaglie ma sicuramente anche perché nei bersagli
Negli alleati sono stati scelti con cura
Infine dopo avere rivendicato per più di un decennio la centralità del parlamento esaltato il ruolo dei singoli legislatori
E loggiato la rappresentanza della frammentazione
Qualcuno nell'ambito della sesta parlamentare ha addirittura deciso di applicare a tutti i suoi ruoli di fronte al piccolo movimento della pantera proponendo niente di meno che di agire quale tramite addirittura passa carte delle proposte di legge forse degli studenti con ciò svilendo Parlamento legislatori rappresentanza
Ancora più curiosa appare questa questa Scelta questa cessione di potere
Se si pensa alla rapidità di un percorso che va dalla rivendicazione del massimo di centralità del parlamento l'autoconvocazione invocata nel corso da lunga crisi del governo De Mita alla teorizzazione di completa sottomissione ad un attore sterno
Tutto quello che è stato detto e fatto in quest'ultimo decennio da questi settori certo tutt'altro che riformisti ma fondamentalisti deve essere ripensato
Ed è stato già largamente ripensato e forse o in qualche modo anche criticato mi limiterò quindi soltanto ad enucleare alcuni principi guida di un ripensamento riformista e a indicare brevissimamente gli obiettivi di una strategia istituzionale riforme sta debbono esserci tre principi guida
Il primo è il ristabilimento o forse lo stabilimento più tardi uno strettissimo rapporto fra consenso elettorale potere politico e responsabilità politica anche individuale
Chi ha più consenso deve avere più potere e deve essere ritenuto maggiormente responsabile delle sue azioni e delle sue omissioni
Il sistema istituzionale italiano è stato tutto costruito e comunque è stato tutto fatto funzionare a prescindere dalla responsabilizzazione e dalla responsabilità dei detentori del potere politico giudiziario e amministrativo
è venuta l'ora di giudicare le proposte di riforma anzitutto con questo principio come quanto permettono di valutare trasparentemente sì l'esercizio del potere e di colpirne le responsabilità personali
Il secondo principio è puramente democratico costituzionale e il ristabilimento del governo della legge della RU logo sono le leggi che sanciscono diritti e doveri e sottolineo anche i doveri
Per tutti dai dai ministri e parlamentari dei magistrati ai burocrati dalle associazioni di ogni tipo ai cittadini
La vera riforma della giustizia consiste nella nell'applicazione
E che bisogna esigere dai magistrati con una loro diversa distribuzione è una diversa assegnazione di compiti
Una serie costosa politica riformista della giustizia in tempi brevi di una riforma delle leggi e se necessario di una modifica di quelle leggi che risultino inadatte inapplicabili inadeguate
Il terzo principe che l'intero sistema politico deve essere riorganizzato con con un gigantesco trasferimento di potere dai partiti ai cittadini e alle loro molteplici forme organizzative e dagli occupanti delle istituzioni ancora i cittadini
Non si tratta di fare a meno dei partiti lo diceva giustamente anche Barbera né di proporne l'abolizione semmai è il caso di preoccuparsi per le loro degenerazioni e per i loro disfacimento si tratta invece di ridefinirne i compiti i limiti i poteri e gli ambiti di riportarli a strumenti attraverso i quali i cittadini tutti i cittadini possono concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale
Solo tenendo ben fermi questi principi evitando gli errori del passato la politica istituzionale riformista diventa credibile quando pone due obiettivi di fondo
Il primo obiettivo è quello del potenziamento della forma di governo parlamentare in alternativa nette limpida alla forma di governo presidenziale
Cosicché riformisti possono legittimamente avanzare la proposta di una riforma della legge elettorale che investa anche la formazione del governo
Che consente ai cittadini di scegliere davvero fra programmi coalizioni personalità fra coalizioni con un primo era loro vertice primi a che espressione garante guida di quella stessa coalizione
Il secondo obiettivo è quello dell'alternanza del ricambio della circolazione del personale politico e questo l'obiettivo davvero riformista
è un obiettivo che collegato al primo e da esso discende ma una sua dignità autonoma in questo Paese l'alternanza rappresenterebbe lo sappiamo tutti uno con questa tale da segnare un netto salto di qualità nella vita democratica e nella rividi rivitalizzazione della democrazia
è un obiettivo il cui conseguimento può essere facilitato
Dalla dalla rigorosa e non lottizzata creazione di un governo ombra anche su questo condivido quanto ha detto Napolitano e quanto diceva poco fa Giolitti
Dalla capacità non solo di critica ma di proposta che deriva da una compagine omogenea e incline a governare il capitalismo per trasformarlo per venire a questo esito valorizzando tutti gli strumenti democratici la democrazia come quadro di comportamenti come procedure come valori primo di tutti prima fra tutte la libertà dei cittadini
Poiché i riformisti e su questa affermazione concludo non si abbandonano a cupe previsioni non sono mai in preda ad una indignazione esibizionisti che è fine a se stessa
Non lanciano sterili erano anatemi ma per l'appunto sanno che la democrazia il terreno migliore per riformismo e che soltanto riformismo può fare crescere in quantità e in qualità riformare migliorare la democrazia stessa
L'impegno dei riformisti e quotidiane duraturo e la critica di un Sisifo che di tanto in tanto però riesce a portare il suo masso in cima alla montagna
La Cina la manifesta io desidero solo ringraziare tutti i compagni e gli amici che hanno dato il loro contributo da questa tribù una credo che si sia trattato di contributi seri utili anche a rilevare e la Cuneo anch'trattare temi non sufficientemente affrontati nella mia introduzione
Noi auspichiamo che altre iniziative siano prese non soltanto a Roma nelle prossime settimane che siano come qui si sta iniziative aperti a tutto il partito e iniziative aperti a forze esterne
E che siano forse anche inizia iniziative capaci di approfondire maggiormente Problemi essenziali anche perché credo che dovremmo preoccuparci di praticare e non solo di predicare maggiore concretezza
Di governo nel farà fronte alle prove che ci attendono
Detto sapete qual è il
L'équipe
Il dobbiamo
Una forma dipendente
Valori
Allora
MotoGP parto
E tecnologica
Partito nelle prossime barche modo per imbarazzare
Ma picnic
Tutti fascisti
Sarà un ceto politico
Ma e
Ricevuta
I limiti ecco perché poi
Dopo Kingdom
Chiudiamo Portorico purché su cui pare
Permanente
Quanto incompleta
Dato e quindi
Giulia palco
Beh
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Beh critico attorno in quanto tale dunque va be'
Oggi eticamente
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è stata nascono no
L'azione acqua
Io credo che partiamo da Fontana
Grazie
Mentre diritti
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La cultura
E nell'ottica
Quindi ancorché
No
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E anche una brutta eletto
Culturalmente
Unificata ecco
No appena più
Ma MATLAB
Anche quelle
E terapie di tipo tecnico
L'impianto è priorità
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Comunque il gioco
Vorrei ricordare
Ordine
Certamente anche anzi
A Roma
E hanno appunto io credo che avete ancora
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Il cane perché oggi tutto
Ma ovvero oltre
Di fronte all'esigenza di
Ma poi
Falsità il procuratore
Come il profitto
No proprio perché
Carmela Patrizia
E danno sulla
Un altro
Come
E
Abramiche Brigitte Knectol no abbiamo o al principio del partito e abbiamo
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Proprietario
La politica quindi l'impatto
Gli uomini la del lavoro necessario per la
Beh ai progetti di mobilità attività
Credo che
Gli articoli
Fondativo
Trasportati
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Intanto ma con altri tre che abbiamo
La cultura politica
E ad approvare un pacchetto di d'accordo terziaria qua dentro
Rarità cresce
Scambi prolungato importante
Poi
La crescita di tornare ma prima niente
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Individuale ma
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Per ovvero
Avrete anche perché
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Mentre
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Ma praticata
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Central Park
Quando il pianeta
Sette
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Finalmente sentiamo
Si tratta di ripetere
Il primo l'uomo
Dite
Ciò che intendevo
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Perché
Ma
No io credo che intendevo se vogliamo davvero costruire
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Di qua
Ecco
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Antigeni
Io penso che la coerenza
Ma il riconoscimento della centralità
Come quello
E potrebbe
Come infatti
Sul piano quotidiani
Beh
Comunque
Triangolazione formalmente riguardanti
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Eppure rientra dunque
No no attinenti
Perché
Quindi finirà col dito
E
Non vuole molto
L'acqua e accettato
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Ma certo molto
Io credo che le ragioni per le
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Dichiaro aperta
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Va be'o
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Ricordare nato e però molto
E poi
Dietro
Quella di fare il capo di permettete
Di tutt'intorno
Eppure
L'umanità
E qui introdotto con
è chiaro
Ma neppure considerato tempo addetti
Gradualmente farà
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Come
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Le trentacinque firme
Nel pacchetto delle
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Dicono no
Quotidiani la quotidianità
Di
Passiamo alle
Caro Mieli
Riduzione
Probabilmente
Allora intanto
Più tardi
Richiesta
Cioè
No racconta
In che modo
Quindi
Dipenda perché citato
Da una
Perlomeno partito chiaramente
Del quattordici ottobre
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Ora
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A
Abbiamo
Quindi
No
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Affrontare il tema
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Ricordo
La grande donna Cicchitto
Ecco
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Aria fresca
Tanti e otto
Ecco per il nome che appariva
Da Carrara
Ecco quale prima
Statutarie
Tanta
Ci sono due
Possibilità che pur
C'è poi
I lati