Presentazione del libro "Pagine di storia della libertà'"

Se totale che consente
Presidente Craxi signora preside autorità
Cari ragazzi desidero esprimere a tutti
Il benvenuto dell'amministrazione capitolina e mio personale
Quello di oggi è un incontro con l'autore nel quale viene presentato un modo singolare di accostarsi alla storia
Attraverso la testimonianza di vita di quegli uomini che con il proprio impegno ed il proprio sacrificio hanno contribuito la Costituzione della nostra unità nazionale
I giovani che sono da sempre nemici della retorica
Perché dunque parole come libertà democrazia uguaglianza fraternità
Solidarietà rispetto degli umani valori sacrificio escano dalle astratte connotazione che spesso le a volte no
Ed emergano con tutto alla loro vivezza ed attualità davanti alla nostra coscienza è necessario non dimenticare quelle vite che quelle morti
Che a tale concetti hanno dato sostanza di pensiero di azione e spesso anche di consapevole eroismo
Ripercorrendo uno dopo l'altro i ritratti di personaggi che hanno portato straordinarie contributi alla storia della nostra libertà
E gli episodi di resistenza collettive di eccidi insieme allo sconvolgimento per i tanti orrori
All'ammirazione per la tenacia e la generosità di tante vite sorge spontanea la domanda
Come si comporterebbe ciascuno di noi in situazioni simili interrogativo seguito dall'augurio che momenti tanto drammatici non abbiano a ripetersi nella nostra storia del noi ci sentiamo in qualche modo oggi come al di fuori di tutto questo valori e certezze per affermare i quali si sono consumati nelle resistenza sono per noi ormai i dati di fatto al cui interno tranquillamente convivere cercando liberamente i nostri spazi personali
Ma gli sforzi fatti per dare spessore alle radici della nostra condizione di democrazia di unità nazionale di progresso sociale
Debbono essere fortemente presenti alle nostre coscienze assieme alla consapevolezza che niente è scontato per sempre ecco dunque che emerge la preziosità di una memoria che restituisca alla nostra attenzione non eroismi imbalsamati e polverosi le cui conseguenze sono racchiusi in un passato lontano bensì immagini che balzano vive
Figure il cui operato ha dato frutti che riguardano tutti noi
Non sta a me entrare nel merito del libro tutta Beja vorrei dire due cose
Nella lettura del testo si coglie con immediatezza la passione con cui l'autore si accosta alla ricostruzione storica
Che riesce ad essere in egual misura rigorosamente documentate contemporaneamente attraversata da un'affettuosa emotiva partecipazione
Inoltre mi sembra significativo il fatto che una persona che ha scelto la politica come professione
E che la svolge ad un livello tra quelli di maggiore responsabilità nel Paese testimoni con questo libro l'abitudine a guardare con attenzione alle vicende del passato
Traendo da esse ispirazione in ideale continuità con i momenti più alti della storia del nostro Paese
Nei giovani albergano spesso generosità e coraggio ma i modelli che si ritrovano nello Società e nei mass media non sempre incoraggiano tali sentimenti
Troppe volte i messaggi che i ragazzi ricevono confondono l'ardimento con la violenza o la furbizia la serenità di vita con l'opportunistico quieto vivere
E importante dunque che la scuola svolte in pieno il proprio ruolo consentendo un accostamento al passato che ne restituisca tutto il proprio significato Complesso anche attraverso la viva conoscenza dei modelli di riferimento più nobili
Per questo motivo sono lieto che l'odierno incontro avvenga nella sala più ricca di storia tra quelle dei Palazzi Capitolini
Quella sala degli Orazi e Curiazi che tra i tanti avvenimenti più qui è stata testimone annovera la firma del trattato di cooperazione economica della Comunità europea
Cioè l'avvio di quel processo di integrazione tra i Paesi europei che avrà un fondamentale traguardo nel novantadue
Una svolta storica che sarebbe sarete proprio voi giovani a dover gestire e io credo che la spinta unitaria potrà risultare tanto più feconda
Quanto più ciascun Paese saprà portare nel confronto comune tutta la ricchezza e la profondità della propria tradizione e dalla propria storia
Do adesso la parola alla preside Annamaria Pistolesi
Perché
Quando mi è stato rivolto invito di presentare questo libero pagine di storia della libertà dell'onorevole Craxi sono indubbiamente rimasta lusingata della proposta ma anche un po'perplessa
Mi sono chiesta e ho chiesto come mai a me io sono una ricercatrice una storica di professione
Non sono neppure una politica una personalità politica la mia competenza e la scuola sui giovani e la formazione dei giovani
Mi è stato replicato che questo libro è stato proprio rivolto pensato per i giovani l'ho letto con curiosità e interesse crescenti
Gli episodi i personaggi che sono qui trattati
Sono episodi e personaggi che mi erano già noti ma debbo dire che su tutti e per tutti ho avuto modo di incontrare di leggere documenti informazioni che non avevo mai trovato altrove
E al termine della lettura ho concluso che vero sì queste pagine di storia della libertà è giusto che si rivolgano ai giovani
E per più di una ragione
Innanzitutto perché qui sono presentati sono affrontati personaggi fatti importantissimi ma molti dei quali non trovano posto
Nell'esiguo tempo che la scuola riesce a dedicare l'insegnamento della storia
Molti di loro
E non parlo di sconosciuti parlo di Buozzi di Matteotti farlo Dini mio di Turati rimangono spesso dei nera nomina che però sono presenti nella coscienza e nella conoscenza di questi giovani magari accompagnati da stereotipi stereotipi che per varie strade sono arrivati a loro
Ma su questi stereotipi in mancanza di conoscenze ed informazioni più puntuali
I giovani poggiano convincimenti scelte valutazioni
Un altro motivo per cui questo libro mi è parso un valido appunto per un pubblico giovanile è che la ricostruzione storica qui realizzata fatta
Offre una chiave di lettura alternativa
A quelle che normalmente circolano nelle scuole che sono appunto prevalentemente le chiavi di lettura cattolica o quella marxista
E pertanto questa lettura alternativa
E capaci di stimolare il confronto di suscitare il dibattito e di dare ai giovani occasione per una formazione critica
A dire il vero come dicevo poco prima lo spazio che la scuola dedica l'insegnamento della storia è veramente piccolo per l'importanza che invece la storia nella formazione dei giovani
La storia è ancella della Filosofia nelle scuole di ordine classico
E ancella della
Cinque dicevo che l'insegnamento appunto il tempo dedicato all'insegnamento della storia nella scuola è piuttosto esiguo che la storia ancella della filosofia nelle scuole di ordine classico
E ancella della letteratura nelle scuole dell'ordine tecnico né professionale
E è vero che letteratura e filosofia sono discipline formative
Ma c'è un rischio che i discorsi sganciati dalla testimonianza dei fatti entrare testimonianza del presente
Rimangano in una dimensione astratta e non abbiano quella forza di coinvolgimento quindi quella forza educativa invece la storia il presente a sui giovani
Inoltre come sappiamo bene noi che viviamo nella scuola ma anche di chi e la serbo la vide indirettamente la scuola è attraversata
Da correnti ideologiche da movimenti culturali ideologici che spesso hanno fornito interpretazioni a senso unico dei fatti
E in questo modo hanno prodotto o delle aree ristrette di faziosità
Ho delle paludi estese di disinteresse ma comunque non sono mai riuscite a creare una tensione morale una educazione ai valori e soprattutto un abito mentale scientifico e critico
Il rischio tra l'altro è che presentati magari senza adeguata documentazione senza adeguato approfondimento fatti personaggi perdano di spessore
E che la complessità e che la loro complessità venga ridotta ad una semplicità che non corrisponde poi al vero
Ho avuto proprio la curiosità in questi giorni avendo questo incarico di cercare di rivedere in alcuni testi di storia tra i più usati nelle nostre scuole com'era presentato Garibaldi il nostro grande eroe nazional popolare
Dunque io sono rimasta meravigliata forse perché ricordava il Garibaldi dei miei studi giovanili che erano forse stati più accurati ma nei libri che vanno che circolano adesso nelle scuole Garibaldi ha veramente ridotto ad una dimensione pittoresca direi
In un libro in effetti l'ho trovato presentato come un capo militare legato alle correnti mazziniane alle forze genericamente sommariamente definite democratico rivoluzionarie
Abilmente usato da Cavour prima da Rattazzi poi in un altro sono rimaste ancora più a sorpresa per la sbrigatività dell'operazione
Il successo dei mille racconta questo testo ai giovani lettori fu dovuto a un clima rivoluzionario che si era creato nell'isola valorizzato particolarmente da Garibaldi
Dopodiché appunto dopo i successi militari il regime garibaldino così viene definito entrò in crisi dopo un tentativo di resistere alla soluzione pensionistica
E quindi Garibaldi di Cavour poté scrivere al re Garibaldi ormai non fa più paura
In nessuno dei due testi e vi assicuro che sono di quelli che vanno per la maggiore
C'è approfondimento relativamente alle idee agli ideali che furono laici e socialisti di Garibaldi ben distinti fin dall'inizio dalle posizioni di Marx e di Engels
In questo modo Garibaldi finisce col diventare un eroe come dicevo prima pittoresco
Generoso ma isolato proprio perché è sganciato dalle grandi correnti del pensiero socialista democratico riformista che poi sono correnti
Che non sono finite ma anzi sono quelle vincenti sono quelli che sono approdati fino ai nostri giorni
Dicevo prima
Che questo libro importante anche perché fornisce elementi di conoscenza fornisce documenti
Su persone e fatti recenti che la scuola non riesce ad affrontare ma che pure i ragazzi almeno come nome e con poche notizie aggregate insomma conoscono tutti tutti i giovani hanno sentito nominare Buozzi con Nenni o Silone o Matteotti
Hanno sentito parlare della Resistenza
Nella battaglia di Porta San Paolo della liberazione di Firenze che sono alcuni dei personaggi e dei fatti presentati in questo libro e tutti rigorosamente completati
Da Schede che né diciamo puntualizzano
La la vicenda dunque tutti hanno sentito parlare di questi Persotti queste persone di questi fatti
Ma quali documenti quali informazioni puntuali quali discussioni hanno accompagnato queste questi nomi
Solitamente poche o nessuna del tutto
E però proprio su queste assenze si innesta no
Convincimenti e posizioni estremizzato è che sono quelle più graditi ai giovanissimi posizione estremizzato e proprio perché la loro base una base passionale e non è una base di conoscenza quanti giovani
Pur avendo letto per esempio Fontamara o una manciata di Moreno Ignazio Silone conoscono l'itinerario politico di questo scrittore conoscono come egli passò dall'adesione al Partito Comunista dopo aver partecipato contro gli atti alle riunioni del Comintern a Mosca
Occasioni in cui conobbe sul nascere la dimensione la fisionomia delle potere staliniano
Dopodiché lasciato il PCC passò al partito socialista e da questo momento per lui in patria fu l'ostracismo fu l'isolamento il suo romanzo Fontamara che fu poi tradotto in ventisette lingue è stato tradotto in ventisette lingue non trovò un editore disposto a pubblicarlo
Ma separato da tutte queste informazioni ma non informazioni diciamo uscisse dai documenti informazioni che poggiano su documenti
E chiaro che Silone viene ridotto anche lui è uno scrittore verista uno scrittore che difende le plebi contadine del Marsica del Fucino con generosità ma senza prospettive in un anelito di giustizia che scisso proprio dalle esperienze delle ragioni politiche dal progetto politico che invece è riscontrabile ricavabile dagli scritti di Silone dagli altri scritti di Silone
Ovviamente acquista consistenza e acquista la dimensione del progetto
O per fare un altro esempio
Tutti i giovani hanno almeno per sentito dire perché questo è gravissimo nella scuola si parla delle guerre sannitiche si parla delle guerre puniche anche un paio di volte si discetta su quello che sarebbe accaduto dell'Occidente se la battaglia di Salamina o la battaglia di maratona
Fossero state vinte dai Persiani ma non si arriva a presentare giovani in maniera congrua la seconda guerra mondiale non parliamo poi dei fatti accaduti dopo la seconda guerra mondiale
Per cui diciamo anche su questi temi o diciamo questo libro contiene documentazioni adesso mi viene in mente non so la il comunicato che il quartier generale delle forze alleate mando ai cittadini di Roma o la lettera che il tenente colonnello Rol sommando al comitato di liberazione di Firenze questi documenti danno una base delle origini del rapporto che tuttora dura tra l'Italia era nato tra l'Italia e il blocco i Paesi occidentali anche se fortunatamente non è più il caso di parlare di blocchi e siccome appunto credo che il tempo che mi è stato concesso volga al termine però non posso finire senza notare altre due ragioni che mi sono parsi altrettanto importanti
Per questo libro e per il suo appunto rapporto e per la sua potenzialità nei confronti dei giovani
L'interesse dell'autore
Che è volto a scoprire gli ideali i valori che hanno ispirato personaggi e protagonisti di questi fatti per cui verso il racconto storico diventa riflessione sulla storia e acquista una dimensione educativa una dimensione etica e poi il metodo di lavoro il metodo di lavoro dello storico e lo stesso che notava il sindaco l'onorevole Carraro un metodo non freddo
Direi invece piuttosto una affettuosa ricerca delle radici del presente una ricostruzione dall'interno di questi personaggi di questi episodi che testimonianza animata da tensione morale che a sua volta suscita tensione morale e dibattito che appunto sono fondamentali per l'educazione dei giovani alla vita civile grazie
Grazie al preside sono lieto di dare il benvenuto tra noi al presidente del Senato Giovanni Spadolini che quindi duplice veste anche come presidente onorario dare buone
Siccome si tratta di un incontro riservato ai giovani io penso che sia al momento di chiedere se qualche uno a tra i ragazzi a qualche domanda da porre
All'autore capaci nessuno prende la parola
Ecco
Tra l'altro allora le allora
Presidente percorreremo potranno ricorrere alla durata della signorina che gentilmente porterà il
E non
Volevo chiedere all'onorevole Craxi i quali sono stati i problemi per lei devo scrivere questo libro dato che non è uno storico di professione
Raccogliamo qualche altra domanda allora risponde subito
Ma innanzitutto questa è una raccolta
Descrittive dei discorsi
Che ho fatto nel corso degli anni
Quindi è una fatica che si è diluita nel tempo
E poi un lavoro molto parziale
Vi compaiono
Solo un numero limitato dei personaggi importanti del secolo scorso di questo secolo e sono quelli con i quali io avevo
Una maggiore familiarità
Una maggiore occasione di incontro
Alcuni di questi li ho anche conosciuti personalmente ho lavorato con loro
E quindi non mi è costata proprio nessuna fatica poi debbo dire la verità
Tra i libri che prediligo ci sono i libri di storia della storia del nostro Paese e quindi è da questo che ho attinto senza pretese di rigore storico
Che altri stanno
Sanno attuare sei meglio di me io parlo con grande imbarazzo stasera avendo al mio fianco un un presente al Senato che lui sì che effettivamente uno storico e importante del nostro Paese
Allora però onorevole ah ecco io lo farò cavalcava il Serinelli un po'più generica che c'è qua ma politici non è interessato e molto del pubblico giovane fatta eccezione ecco per questo libro che quest'iniziativa che secondo me sono un po'troppo sporadiche
E subito
Il dottor danze sia così come dici tu
Può darsi sì
Volendoci occupare di tutto
O di tutto un posto in finisce poi col trascurare quello che più conta
Deve riuscire a parlare alle generazioni più giovani
Io mi sforzerò di farlo mi sforzo di farlo mi sforzerò di farlo meglio di quanto non sia riuscito a farlo sino ad oggi
Perché la signorina che
Simonetta
Mi interessava soprattutto sapere come potevamo conciliare la notissima vocazione poetica Ignazio Silone con l'enorme impegno politico dell'autore
Ignazio Silone fu effettivamente un personaggio una grande ricchezza
Perché
Nel corso della sua vita d'un tempo
Fu
Un dirigente politico di un certo rilievo
Del partito cui apparteneva ed uno che dedicò
Sì sia pure con delle parentesi una parte importante del suo lavoro all'attività politica
E contemporaneamente riuscì ad essere scrittore poeta
Il giornalista
E quindi una
Insieme le sensibilità sociali artistiche
E culturali si si mescolavano
Ed infatti le sue pagine politiche hanno una grande potenza letteraria
Nelle sue pagine letterarie politiche hanno una grande passione sociale e politica
Silone fu veramente un personaggio sotto questo profilo
Di grande interesse con la sua vita
Fatta di entusiasmi ma fatta anche di grandi sofferenze
Altre domande
Anche veneziani volevo chiedere all'onorevole domani è sostanzialmente innanzitutto una la figura di Nenni Di Pietro Nenni nell'ambito del Fronte popolare dell'alleanza quarantotto dai comunisti se può insomma così ricordarci avevano i giovani qual era il clima di politico di quegli anni e per un'altra domanda
Così sfogliando le pagine del libro che ancora porta possa riuscire a leggere hanno dato che ha lasciato da parte dei personaggi che hanno costruito anche l'hanno contribuito a costruire la nostra democrazia
Soprattutto anch'esso che lei è un esponente di primo piano il partito resta assicura di Pertini
Che purtroppo ci ha lasciato quest'anno e anche assicurare alti personaggi importantissimi secondo me come possono essere stati Gramsci e lo stesso Aldo Moro grazie
No è vero che sotto questo profilo è una raccolta assolutamente
Parziale quindi
Tanti personaggi che meritano di essere illustrati
Non sono presenti in questa raccolta
Quanto alla vicenda storica del quarantotto io credo che questo fu il più grande errore politico che nel mille
Compiuto nella sua nella sua lunghissima vita politica nella sua lunga carriera
L'uomo politico
Lui lo ammise poi negli anni successivi lo ammise che naturalmente lo fece un po'mezza bocca come difficile trovare qualcuno che faccia un'autocritica completa
Ma lui ammise d'aver commesso un errore
Probabilmente lo commise
Perché era sotto il forte influsso
Di dello swing diciamo dello spirito della unità antifascista del dell'unità resistenziale
Insomma fu portato ad un'alleanza con i comunisti farle tonale che fu esiziale in quel momento
In un contesto in cui il Fronte popolare si collocava peraltro in un campo opposto a quello a cui non nature ma naturalmente doveva ricco appartenere l'Italia cioè al campo occidentale quindi fu un grande errore c'è poco da aggiungere
Fu grande errore che fu poi pagato caro fu pagato salato perché per molto tempo preso sulle spalle dei socialisti questo errore che fu compiuto da me
Anche Nenni una personalità molto complessa
Una personalità molto complessa è un uomo
Che si può dire è stato il testimonio del secolo
Lui era nato alla fine del secolo e da avvisa visto uno dopo l'altro svolgersi le grandi vicende del secolo come diceva lui né con le rivoluzioni e le contro rivoluzioni
Che visse che testimoniò che pagò di persona come proprio lui e la sua famiglia perché
Passo una buona parte della sua vita in esilio esiliato dal fascismo
Ripeto però per quanto riguarda questa specifica questione
Lui stesso si diede torto nella storia di dietro gli ha dato torto
Domande
Io vorrei chiederle lei ER ha utilizzato soltanto personaggi e fatti diciannove fatte vivamente a personaggi che sono scomparsi più o meno recentemente poi passata quali personaggi viventi e quali fattivi più vicini a noi metterebbe magari in questo libro forse non
Ma dei personaggi viventi mi capita di parlarne Maneggio ma c'è solo la Scelta
C'è solo l'imbarazzo della scelta
Non mi sono ancora posto il problema di fare una
Un un saggio sulla vita di Andreotti
Non
Non credo che mi fermi capiterà l'occasione di farlo
Quello che mi interessava però approfitto di questa domanda per dire
Quello che mi interessava soprattutto mettere in evidenza è questo
Sono due i valori
Che
Sono messi in luce
Dalla dalla vita e dalla storia di questi personaggi
Uno è l'indipendenza del Paese l'indipendenza dell'Italia
E la storia delle lotte che ha portato l'Italia ad essere un Paese indipendente
Un Paese che per secoli è stato dominato diviso lungamente dominato dagli stranieri
Da dinastie straniere
Protette da potenze straniere
E dico tutto con l'avallo
Del potere temporale della Chiesa
E questa lotta per la indipendenza e per l'unità dell'Italia la pagina più straordinaria della storia del mondo del secolo scorso
E dispiace vedere che questo perché queste pagine siano relegate in un angolo dei libri di storia o non siano approfondite come dovrebbero esserlo
Perché più si scava questa storia delle generazioni
Giacché si è trattata di una lotta lunga che è durata generazioni e più si scava questa storia e più si sta si si si incontra con personaggi straordinari anche personaggi minori o sconosciuti
Straordinari perle per la loro passione per il sacrificio per la vita che hanno dovuto fare in questa grande lotta per la indipendenza dell'Italia
E per la unità dell'Hindenburg
Soltanto l'altro giorno a Bologna
Dove la via principale di Bologna e dedicata a Ugo Bassi
E mi sono accorta con mia grandissima sorpresa che
E il volo cioè i bolognesi conoscevano poco Ugo Bassi o non sapevano punto chi fosse Ugo Bassi che era un prete cattolico barnabita un grande predicatore un patriota
Un cappellano di Garibaldi fucilato dagli austriaci a Bologna
La storia dell'indipendenza prima la la storia della libertà
Cioè voi vivete noi viviamo
In uno dei Paesi che io considero tra i più liberi del mondo
Non tra i più organizzati tra i più liberi
Una democrazia libera
Fondata sulla libertà larghe diffuse
Tutto questo è costato però
La libertà alla si è conquistata la si è persa la si è riconquistata attraverso la lotta di generazione
E anche questa lotta per la libertà nel secolo scorso di questo secolo è anche una lotta straordinarie
Ed è importante mettere in luce questo
Diciamo questo perché percorso dalla nostra vita nazionale
Perché esso ebbe sempre un carattere internazionale non è la storia di un piccolo paese
Che si vuole liberare dallo straniero
E la storia di un grande Paese di un popolo di antichissima civiltà
Nel quale si agitano ideali che sono ideali di grande valore internazionale ed europea non per nulla il Risorgimento italiano è una grande lotta
Di carattere europeo
E quindi questo valore
Diciamo internazionale che non voglio peccare di nazionalismo
Anche se io penso che ogni
Che ogni buon nazionalista e cioè amante della propria nazione contemporaneamente un buon internazionalista perché capisce il legame tra il proprio Paese
Ed il resto del mondo
Penso nel nel suo valore nei suoi doveri tra il proprio Paese il resto del mondo
E quindi in queste pagine volevano essere queste vogliono essere questo insomma far compito far comprendere ricordare perché poi sono ricordi che ho fatto in pubblico ricordare personaggi che hanno iscritto il loro nome in queste pagine importanti della vita italiana
E di queste conquiste che vanno tenute salde FM perché fanno anche la grandezza di un Paese e cioè la sua indipendenza e la sua libertà
Zero
Altri altre domande altre romaniche descritta
Volevo chiedere all'onorevole Bettino Craxi Sessa a suo parere il Risorgimento
Poteva essere considerato un diciamo prematuro e anticipato come fenomeno storico in quanto dura sussistono dei campanilismi o pelati o esplicitati come possiamo vedere dalla cronaca coso non ci sente
Sì volevo chiedere all'onore delle all'onorevole Craxi se secondo lei il fenomeno del Risorgimento
Diciamo assalto prematuro o qualche modo forzoso considerando che tuttora in Italia sussistono dei campanilismi
Diciamo pelati o esplicitati con medici possiamo dedurre da da molti avvenimenti di cronaca diciamo
E il perché dopo ma allo stesso tempo il perché dopo due fenomeni storici di così ampia portata come il riso il Risorgimento e la resistenza ancora non si sia giunti a quella identità nazionale che ci fa sentire uniti dal nord al sud
Beh proprio il Risorgimento non si
Realizzò nel migliore dei modi
E in realtà
Fino all'unificazione politica dell'Italia non corrispose poi l'unificazione culturale l'unificazione economica
Anzi a distanza di più di un secolo siamo alle prese con problemi di questa natura
Un'Italia che sono molto diverse
Lo sono dal punto di vista economico perché il dislivello che divide il Centro Nord o del Sud
Non sono assai meno ormai dal punto di vista
Culturale anche se le differenze di Di Bello
Di sviluppo culturale di strutture scientifiche anch'esso un elemento di separazione
Del sud dell'Italia del centro nord
In questo senso possiamo dedurne che la unificazione dell'Italia
L'unità della nazione è ancora un processo incompiuto
Io credo che consolidare una coscienza del valore della unità nazionale
è un elemento che aiuterà ad accelerare il passo di questa unificazione che si deve compiere che abbiamo ormai portata di mano
Immaginiamoci cos'era
L'Italia dei primi del secolo o della fine del secolo
Pensate che negli ultimi decenni del secolo in Italia c'erano più dell'ottanta per cento di analfabeti
Pensiamo all'Italia di oggi
La quinta potenza industriale del mondo
è quello che io penso che sostengo e che la quinta potenza industriale del mondo
Deve nei prossimi anni
Non è il prossimo secco nei prossimi secoli nel prossimo anno
Giunti ormai alla vigilia di un nuovo secolo nei prossimi anni dobbiamo riuscire a realizzare compiutamente
La unità del paese
E non prendere una strada che vada all'incontrario
E non mettersi sulla strada della divisione del Paese anche se del Paese dobbiamo attenerci tutte care le caratteristiche proprie di ciascuna regione di ciascun dialetto di ciascuna tradizione di ciascuna storia che sono molto diverse tra di loro
Però che si intrecciano ed insieme fanno la ricchezza di questo Paese che è un paese di di cento capitali solo paese d'Europa che abbia cento capita ampia città che sono state capitale
E quindi io penso che il compito che ha di fronte al se oggi la classe politica
Ci hanno di fronte a sé gli italiani è quello di realizzare compiutamente in modo moderno questa unificazione
Del Paese riducendo le differenze
E unifica andò completamente italiani e l'Italia ne hanno i mezzi
Appare non dobbiamo dimenticare che non siamo più un Paese povero
Siamo stati per tante generazioni
Negli anni Trenta noi avevamo un reddito che era a metà di quello dell'argentino
Gli argentini erano ricchi doppio Dinoi
E oggi credo che il rapporto tra il reddito italiano e quello argentino
Adesso non saprei dire esattamente ma certamente molto più del doppio forse guadagno forse quattro volte quello argentino
Noi siamo diventati oggi un Paese
Un Paese che è entrato nella sfera dei Paesi ricchi
E come tutti i Paesi ricchi come Kafka minando Pernorio al che si trovano per strada la gente che fa la fila dietro fuori da una chiesa per avere un piatto di minestra o dietro ogni angolo si possono trovare
Era gente disperata che non ha di che vivere
E cioè ogni paese ricco ha i suoi poveri anche l'Italia suoi poveri ma essendo un Paese ricco alla possibilità di risolvere queste diseguaglianze e credo che sia il grande tema della riflessione
Politico-sociale giusta che debbono compiere un po'tutti ciascuno secondo l'angolatura
Particolare con cui vede le cose della società
Ma ci sono doveri generali e il primo tra questi è realizzare compiutamente la unità dell'Italia
Questa signorina grazie onorevole
Non c'è nulla
Sì sì grazie onorevole ma secondo lei sono quindi
Secondo lei Garibaldi oggi si dovrebbe beni questa società grazie a chi rimane
Ecco nel
Però credo proprio
Non credo proprio
Già non vedeva Play nella sua
Fatta l'unità d'Italia
Garibaldi
Se non ricordo male
Disse non era questa l'Italia che io sognavo
Già allora morì profondamente deluso per la per così come si era compiuta l'unità del Paese
Non credo credo che sarebbe
Sarebbe nervoso http
Anche se i problemi di oggi non li potrebbe risolvere con una impresa dei Mille
Già allora nessuno poteva immaginare che il problema che si risolse
Si sarebbe potuto risolvere con una impresa dei Mille
Ne approfitto per un brevissimo excursus pensate Garibaldi
Non era affatto convinto
Tifare questa impresa lui stava a Genova
Ed era molto incerto
Perché chi premeva perché lui partisse erano i siciliani erano un gruppo di patrioti siciliani tra cui Crispi che stavano a Genova
E che lo incalzavano dicendo dobbiamo andare perché si solleveranno le popolazioni magari mandi pareva impossibile che si potesse partire con mille
Non soldati perché poi questi mille non ci immaginiamo in camicia rossa non erano mille in camicia rossa erano mille signori vestiti in borghese ognuno con un suo vestito ognuno con occhi si portava da casa un fucile chi una pistola
Chi qualche fucile che trovarono per strada insomma con questi mille personaggi Garibaldi non se la sentiva di andare in Sicilia
E fu i siciliani a convincerlo
A convincerlo a partire anzi a un certo punto lo minacciarono dicendogli se non viene tu se non la fai tu ripresa la facciamo noi
Garibaldi sapeva di dover affrontare il uno degli con uno di quelli che era considerato uno degli eserciti più potenti d'Europa
Che poi nel giro di poche settimane di pochi mesi sbaraglio
E quindi fu una straordinaria impresa
Che risolse un problema e cioè di però
Gran parte dell'Italia e creo le condizioni poi per l'unità
Magari fosse possibile oggi immaginare che con un pugno di volontari possiamo venire a capo
Di alcune delle crisi che ci Travaglia no non è così c'è bisogno di un concorso più vasto
Forse c'è bisogno persino di un referendum popolare
Che apre la strada a una grande riforma di cui ha bisogno la nostra Repubblica
Onorevole Santa volevo dirle che dopo aver letto questo libro mi sono reso conto che la funzione principale della della storia
Consiste nella mettere infiliamo gli errori che Sassari commessi in passato
In maniera tale da non inciampa Arci e quindi
No chiederci sopra
Ora mi sembra che oggigiorno messa funzione non non venga presa molto in considerazione
In quanto assistiamo
Alla formazione di associazioni se così lo possiamo definire
Segrete e anticostituzionali come sono passate definire cosa ne pensa e ripensa mia affermazione
Se non ti dispiace io somme in materia di associazioni segrete
Abbiamo più esperto che a far ha dovuto fare i conti li ha fatti con grande rigore Presidente Spadolini che all'epoca della P due era presidente del consiglio e la do la parola Luís per competenza
Per la verità associazioni segrete ci sono sempre stati in Italia
Anche dopo l'Unità e dopo il Risorgimento c'è stato un'azione per esempio svolta
Roma segreta la Massoneria che era stato un organizzazione che va pure pesato
Nella vita del Risorgimento ci sono stati uomini importanti e la vita pubblica uno ha ricordato adesso Craxi Francesco Crispi per esempio Presidente del Consiglio parecchi governi che erano autorità numero trentatré
Della Massoneria e c'è stato Agostino Depretis che aveva e quale titolo
C'è solo il filone liberale piemontese che immune cioè non sono stati massoni né Cavour nel Giolitti ma la ma subito allora era un'invenzione profondamente con penetrata
Nella vita del Paese associazioni segrete del tipo di quelle che sono manterrà la vita della Repubblica hanno magari origini e ascendenze vetero massonica ma hanno deviato certo dei fini istituzionali della Massoneria Carlo tutt'altro
E sono diventati centri per l'infiltrazione degli organismi amministrativi della dello Stato anche negli organi militari tanto è vero che il Sinn promosse un repulisti ai vertici militari all'ottantadue per questo motivo credo che la Repubblica abbia però combattuto sempre le associazioni segrete
E non vorrei che si facesse confusione tra P due
E associazioni segrete di questo tipo e quelli che sono stati organismi segreti della strategia militare atlantica come per esempio questa organizzazione cosiddetta Gladio
Per cui non viene Craxi mio sapevo niente e la cui vita era già inviati nelle Chimento durante i nostri governi ma che comunque appartengono a una decisione di un'alleanza militare la quale ha sempre avuto forme di collegamento
Proprio i servizi segreti quindi nessuna confusione fra P due e nato e fra più due e forme di alleanza militare con tutti loro inconvenienti di difetti e se ci sono stati c'è sempre la magistratura che deve accertare
Erano tempi un altro paio di domani a
Paio di domani grazie grazie
Vorrei sapere che rapporto assai tra Edmondo De Amicis la storia della libertà
Un
Agitatore propagandista politico
Edmondo De Amicis
Su cui poi si fece tanta ironia perché apparteneva quel socialismo
Di tipo umanitario solidaristico e riformista
Che si teneva a distanza dai miti rivoluzionari
Che finirono con l'affermarsi
E con diventare la nota dominante del movimento socialista per cui De Amicis venne
Su De Amicis spesso Sironi zo
Come uno scrittore è un personaggio melenso
Tutto latte miele in realtà non è così nelle pagine degli amici se c'è una grande donna denuncia sociale
C'è il segno profondo invece del del concetto elementare secondo cui non c'è piena libertà
Se non c'è pure la libertà dal bisogno
E nelle sue pagine in un libro proprio che un editore di Firenze Nerbini
Pubblicò ai primi del secolo lotte civili
C'è una raccolta di scritti di De Amicis che sono la prova il corpus importante della sua predicazione politiche della sua denuncia sociale
Del resto io trovata una cosa singolare
Non so adesso come capita a voi come capitato a voi quando eravate più giovane io quando ero ragazzo naturalmente i i primi libri
Che ci facevano leggere a scuola
Erano il Pinocchio di Collodi
Allora si leggevano i Ragazzi della via pal
E naturalmente cuore di De Amicis
Coniglio trovo strano
Che un libro come cuore
Che tratteggia una serie di bozzetti di carattere patriottico
Di carattere sociale
E di carattere
Umanitario
Siano considerati un libro importante per le scuole della Repubblica popolare cinese
E forse siano scompare e sia scomparso nelle scuole italiane
Io ho scoperto con grande sorpresa
Che nell'Ottocento c'erano poeti giapponesi che cantavano Garibaldi
E che attualmente nella Repubblica popolare cinese si insegna e si legge Cuore di De Amicis nelle scuole
Tutto questo dà il segno di come molto spesso noi disprezzi amo
Dei valori nostri in questo caso dei valori letterari e politici che meritano tutt'altro che il nostro disprezzo
Senta io volevo chiederle
Con quale personaggio del del solito lei si sente più affine dal punto di vista politico e ideologico grazie
Assai ognuno è fatto a modo suo
Ognuno ha fatto in modo a modo suo
Probabilmente tutti questi personaggi nessuno di questi personaggi
Aveva
Un carattere brutto come ce l'ho io
Debbo dire che molti di loro mi suscitano delle passioni profonde
Deve commozioni profonde
Cerco di capire di immedesimarmi nel nel loro Periodo e soprattutto cerco di capire che quali sono le cose per le quali oggi vale la pena di compiere dei sacrifici
Per dire una società in cui
La libertà non è minacciata non non c'è lo straniero
In cui
Soprattutto io che sono
Uno che vive al Nord che vissuto in una città che è una delle città più più solide dal punto di vista economico insomma dell'Europa
Dove vede attenuati anche ha visto attenuate anche l'asprezza dei problemi sociali tante volte io mi domando i giovani si possono chiedere
Che cosa c'è che resta che vale la pena per il quale vale la pena
Di compiere dei sacrifici
Ed è l'interrogativo al quale dobbiamo sapere risponde io credo che ci siano in tutte le in tutti i tipi di società sempreché si presentano in modo diverso
Valori che debbono essere raccolti e difesi
Che sono valori antichi
Che sono valori cristiani
Che sono valori di solidarietà
E di libertà
Che trovano i nuovi problemi
Che trovano i nuovi problemi lo dobbiamo andare alla ricerca dei problemi nuovi che limitano la vostra libertà
Che riducano la eguaglianza tra i cittadini
O che minacciano addirittura la nostra indipendenza
E su questi impegnarsi non avere mai un vuoto non trovarsi mai insomma io quello che ricavo dal dal dal dal dalla lettura della storia
è questa
Questa convinzione profonda insomma che noi
Dobbiamo sempre a riuscire
A tenerci legati strettamente
Ha dei valori che danno un senso più alto alle cose che facciamo poi ne facciamo di di ordinaria o di straordinarie ciò che importa è che ci sia un filo di valori che Lino BdT
E che dia un senso più alto alla nostra vita
Credo che
Allora praticamente non per Ruggiero perché volevo chiedere voleva fare la domanda ho notato che pur non trattando la figura di Pertini Lella intreccia in più punti con quella di Turati volevo chiedere quale secondo lei la differenza fondamentale tra questi due personaggi
Pertini dava Turati delle
Lo chiamava maestro
Per neri quando era giovane socialista era molto legato a durante
E del resto Pertini aiuta Turati
A fuggire da Milano e dall'Italia
Durante aveva
Viveva
In una
In una casa della galleria di piazza del Duomo a Milano
Dove all'altezza dove adesso c'è il Motta non so se voi sapete il Motta in Galleria cioè il modo da quell'altezza c'è una porta che adesso non c'è più e del rapporto dove viveva tra dove c'era l'appartamento di Thuram
Ed eravamo ormai nel mille novecento venticinque
Il fascismo era già al potere da tre anni
E Turati non può più stare a Milano
E allora
Escono da una porta dietro
E sono appunto Pertini ed altri che lo aiutano a fuggire
E a raggiungere la Corsica
E poi la Francia
C'è una grande differenza tra i due
Turati è un intellettuale
Rigoroso ma
Non amo di grande portato alla riflessione
Pertini un impulsivo Pertini un uomo d'azione
Pertini e
E il coraggio fatto personale
Pensate io l'ho conosciuta come voi che per per i pantaloni corti perché
Lo conobbi a Milano nei generi giorni dell'aprile perché era amico di mio padre cui era un uomo di gradazione
Non che fosse incolto era un uomo colto perché era laureato era
Era uno di buone letture
Però a differenza tra i due era queste insomma da una parte un uomo in un politico un intellettuale politico
Studioso dall'altro un politico prevalentemente uomo d'azione
Tra di loro molto legati perché entrambi hanno legati ai medesimi valori e alle medesima concezione del socialismo che era una concezione democratica e riformista
Ed entrambi avevano
Avevano in uggia avevano un po'in non non sopportavano non credevano non si fidavano
Dei rivoluzionari in questi assomigliavano a tutti e due a Garibaldi perché Garibaldi fu un rivoluzionario
Ma in campo sociale era un riformista Garibaldi uno che rivolgendosi a rivoluzionari richiamava gli esagera attori
Cioè coloro i quali esagerano mi faceva capire che talvolta esagerava no a bella posta
Per potersi accattivare la simpatia popolare illudendo il popolo di cose che non avranno che non avrebbero mai fatto
è questo il caso anche nazionale e soprattutto molto coltivato nel nostro Paese per lunghi periodi dir rivoluzionari che hanno sempre predicato la rivoluzione e che non hanno mai fatto la rivoluzione e che non la faranno proprio ma
Ringraziare a nome di tutti Craxi per la sua disponibilità a rispondere alle domande prego il Presidente Spadolini di chiudere quest'incontro che mi sembra sia stato pochissimo paludato
Naba abbastanza anomalo e di clima completamente diverso rispetto all'austerità della sala grazie
Io provo sempre un grande piacere quando si parla di Risorgimento coi giovani ed ecco perché rivolgo un plauso all'amico Craxi che ha riunito
Queste sue pagine un libro che volto essenzialmente il giovane che ha un testo vorrei dire quasi para scolastico di integrazione delle insufficienti letture
Della scuola è materia storica
Quando Craxi parlava del Risorgimento diceva della conquista di indipendenza
E dell'unità con un fatto straordinario mi veniva in mente il giudizio di un grande storico tedesco
Va anche previde protestante
Il quale il venti settembre
Nel settanta quando Roman capitale temporale fu liberata dalle forze piemontesi ma anche italiane perché un generale era non ammessi o che era stato un Garibaldi
Disse questo il giorno più grande nel secolo decimo nono
Cioè questo piccolo fatto italiano assurse nella sua mente com'era proprio la lotta per il potere temporale l'idea laica liberale dello Stato al programma telefono del Novecento
Ed è opportuno rifarsi a queste fonti nel momento in cui in Italia aumentano le contestazioni del Risorgimento
E si ridiscute tutto
Lasciatemi dire soprattutto dell'indipendenza del Paese
è inseparabile dalla libertà dall'unità come Craxi giustamente
Notava ora non so se voi studente vi siete mai posti il problema del perché fu usato un termine del tutto improprio
Con il termine Risorgimento
Perché nell'Ottocento si parlò di far risorgere qualcosa che non era mai esistito come Stato però Risorgimento precede nell'Ottocento venti trenta la realtà del riscatto nazionale che è ancora lontana
E fu scelta dagli uomini che avevano fissa una certa idea dell'Italia ma costa estorceva mai uno Stato italiano ha resistito
Un'Italia indipendente in tutti i secoli dal Cinquecento esaurita la grande spesa
Sa dei comuni delle Repubbliche
Invaso dagli stranieri e dispotica signorile con le dinastie gran parte straniere o anche se nazionalità Abate allo stremo
Che accompagnarono questo Paese polvere
E della Spagna
Realtà qualche cosa che non ha
Anche ci fosse stata da Dante in avanti una comunità
E lingua che si chiamava i TAR
è stato solo per le difficoltà obiettive da prestato un po'dal potere temporale
Che dava vita ad una valenza particolare un po'dalla resistenza dei vecchi Stati
Quindi quella che si è affermata l'Ottocento in primo luogo un'idea di libertà
E di dipendenza connessa con onore
Perché già c'era sette secoli da quando era nata la lingua italiana
Il libro che consacra
Diamo la Divina Commedia
Lasciatemi ricordare editore che ha scelto Craxi per questo libro è uno dei pochissimi editore risorgimentali ancora
è una testata
E di un francese arrivato a Firenze nel ottocentotrenta che fondò una casa editrice che fu
Risorgimento e che sta un po'come primo libro ottocentotrentasette la Divina Commedia secondo fu la NATO la Brescia
La Tenda Comune di
Che che dicano quelli che ora vorrebbero in
Si provvederà distico altro sia nell'
La libertà
Pare o quattro l'Italia
Ricordate
Visti così non pare cioè una un'Italia uno Stato unitario c'è stato in Italia
Ed è stata in
Fisico ed è fallito
Italia da ottocentoquaranta segnato centoquarantotto
Abbraccia tutto la nazione compianta Garibaldi anche Mazzini
Quarto facile leader il Papa forse il
Un'azione italiana e si tentò di realizzare l'indipendenza attraverso la federazione
Il Papa ci stette all'inizio
Mandato delle truppe sue a combattere sui piani Lomb
Tanto
In quel momento si accorse che i tre cattolici tedeschi austriaci facevano lo scisma se li insisteva identificare l'universalità cattolica con la nazione Italia
E allora fece la famosa Egidio che vengano ad aprile quarantotto in cui separate la causa del papato com'era giusto al suo punto di vista
Quindi anche magari se vogliamo forzatamente centralistici della della monarchia da fatto L'Unità che Mazzini per primo proprio in quanto era impossibile l'ipotesi
Federativa che non risolve il problema dipendenza
Questo va sempre ricordata perché se no adesso tra poco diventeranno colpevoli nome del Risorgimento di aver dato vita a uno Stato che si
Era l'azione la cultura perché c'è stato un
Al Settecento grave
Italiana
Traduce in uno stato
Si è tradotto in uno stato Poci fatto dopo post Risorgimento tutte le tragedie che questo Paese
Ha vissuto se posso rivolgere ancora concludendo
Un'espressione
Utile per questo libro
Che ha unito le grandi vicende risorgimentali con gli uomini
Dell'Italia di oggi evitando
Di come un'orazione statuaria il fra gli uomini di oggi che gli ha messo quali io rivolgo il mio pensiero
Commosso eh sia
Perché Silone ebbe una vita
Estremamente strutturato e fu colpito durante l'abito della Repubblica dal ve
Delle case editrici perché nemico dei comunisti e come
Taxi accenna al premier viareggio cade in
Nel sessantacinque io vorrei ricordare
Milano centosessantaquattro era riuscito
Una giuria che si era divisa a metà fargli avere l'unico premio che in vita sua ha avuto in quel periodo il Premio Marzotto ma voi non avete idea
Battaglia c'è stata
Ed è quale fosse la modestia la povertà dell'uomo che ebbe l'onore della collaboratore del Giornale che allora dirigevo Luigi
No degli articoli la sua rivista Tempo prese
Questo grande pianista Chris
è vissuto sempre in povertà
Era presente
La generazione nata all'epoca che hanno fondato la Repubblica
Se potesse