Marco Boato sua quale generazione appartieni Abu preferisce definirli con le generazioni beh presidente cinese mi sono sempre molto certe comunque
Auto definirmi uno della generazione sessantotto
Giovane disagi alla mia formazione politica e anche culturale personale nasce prima nel sessantotto e si è sviluppata in modi molto diversi da quelli di tanti altri che sono circa sessanta ma siccome io credo che il Sessantotto effettivamente nonostante i miti da una parte le immigrazioni unilateralità all'altra sia stato un grande momento di svolta di trasformazione ha salvato il Paese questa definizione generazione sessantotto mi sembra accettabile ed in questo momento toh gli altri compagni della tua generazione si stanno muovendo stanno discutendo metà della generazione in carcere ha prodotto un documento il famoso documento di Rebibbia ma anche i detenuti ancora a lungo l'attualità il
Quella che si definisce la generazione
Che con questi compagno di quel documento hanno condiviso grandi speranze quindi esperienze e convinzioni ne ha prodotto un altro che appunto viene pubblicato sull'Espresso ragionato anche Carrington
Ti sembra che fra in in questi due documenti sia compreso il fenomeno del Sessantotto ci si ritrovi vecchi compagni di strada
E mi saluta molto complessa c'è una una risposta facile potrà mai se si ce
C'è un filone dicono che sono usciti dal sessantotto e poi anche dal settantasette che hanno preso certe strade che questa strada e si sono concluse anche col carcere e cioè tutto un altro filone che invece questa vicenda non ha attraversato la traversata in modo molto diverso è però arrivata le cose sono molto più complesse perché non è che metà della generazione segnaleremo i tassi a fornire un siamo espressione metaforica che si usa anche molto efficace devo dire infatti questo secondo documento di risposta iniziano i siamo quelli che oggi sono i libri siamo l'altra metà che sta fuori realtà dalla vicenda è la rottura sociale culturale e politica sessantotto pochi sono usciti i percorsi più diversi più valido dico che questo è un bene non è un male che ci sia stata con una pluralità di esperienze di storia di cultura pluralità di realtà però sta di fatto che in questo momento rispetto alla resa dei conti che soprattutto in questo momento di carattere giudiziario di carattere penitenziario non c'è dubbio che che questa polarità chi sta in carcere chi sta fuori pura in data attraversato esperienze non identiche ma che ci sono fra di loro intrecciate questa duplice qualità effettivamente esistenti ed è importante a me pare anche molto importante che forse per la prima dopo tanti anni specialmente negli ultimi quattro-cinque anni cioè gli anni delle proprie del terrorismo in Italia per la prima volta si sia riaperto una dialettica politica sociale e culturale fosse anche umana e psicologica fra questi due filoni fra queste due fogli che dall'interno del carcere sia maturata non tanto e non solo la dissociazione di carattere giudiziario anzi in alcuni casi non doveva neppure di carattere giudiziario ma sia maturata un'alterità un'estraneità terrorismo alla lotta armata
Che recupera le radici profonde della volontà di trasformazione anche di trasformazione rivoluzionaria che alla fine degli anni sessanta c'erano esplose nel nostro Paese le circa di rapportare alla realtà degli anni settanta e gli anni di piombo nel nostro Paese
E poi cerca anche di proiettare sul futuro per la prima volta non c'è soltanto una riflessione amara triste e drammatica morte tragica sul passato ma si cerca di riaprire dialettica sul futuro
Questo ha consentito questa risposta così come il primo documento discutibile nella sua formulazione nel suo espressione io stesso l'ho anche criticato ma al tempo di enorme importanza così questo secondo documento che risposte anche questo discutibile proprio perché le sappiamo tutti che il dalla generazione
Sessantotto sono uscite storie culture e mentalità obiettivi percorsi diversi evidente che è difficile racchiude in unico documento ma quest'unico anche questo documento discutibile e criticabile però di enorme rilievo enorme rilievo perché sostanzialmente non
Non si tratta di una piattaforma non si tratta di un uno manifesto politico si tratta di un'espressione di un dialogo politico che si riapre che sia apre da parte di chi sta fuori e che magari è stato avversario come io lo sono stato durissimo molti di coloro che stanno in carcere e da parte di chi sta fuori nei confronti del potere politico del potere istituzionale cioè cercando di superare quel blocco totale del sistema politico e quel muro istituzionale totale che nei confronti dell'esperienza e della potremmo chiamare da una parte della sinistra extraparlamentare ideato da parte del fenomeno io lo chiamo spesso della sovversione sociale dall'altra parte di esperienze di sanità politiche eccetera quel muro istituzionale quelle strane e quel blocco del sistema politico che in questi anni
Si è mantenuto assolutamente compatto e impenetrabile io credo che sia che stiano emergendo e anche la trasmissione che stanno facendo logico ne è una dimostrazione entrato qui da Tele Roma cinquantasei
Già si è parlato più volte di questo argomento in questo senso Telecom è un po'un'avanguardia di questa riapertura del dibattito all'interno dei mass media ma guardando un po'gli altri mass media anche la televisione di Stato i settimanali di quotidiani cominciamo in forma massiccia ma a vedere uscire una punta di un iceberg che sta emergendo dalla dalla palude che sta emergendo dalla la che dal dal male che era totalmente chiuso in in questi anni non so Federico Camogli scrive un articolo sul già Neppi Modona scrive un articolo nel parere brutto su Rinascita ma nonostante il giudizio no da me non condivisibili si vede che si cerca anche dalle pagine di rinascita il il settimanale il PC di fare i conti con questo nuovo se le posizioni che uomini come Cacciari gli ho anche inciso Ingrao nel congresso di Magistratura democratica lo scorso avevano presentato minoritaria mente figurarsi minoritaria Pietro Ingrao nel PC su questi temi in effetti dov'è cominciano ad invece circolare più diffusamente
E gli stessi settimana Chievo quotidiani che quattro anni fa non so sulla vicenda del sette aprile avevano sbattuto il mostro in prima pagina il capo delle Brigate Rosse Toni Negri e così via oggi invece devo dire insomma cominciano a capire che sta succedendo qualcosa importante in altre parole il focus sotto questo versante del del documento sulla ricerca inedita ma di tutto ciò che esprime di più complessi di più ambite nel carcere si sta verificando e di questa prima risposta del documento dell'altra metà della generazione sessantotto si sta configurando forse le caratteristiche prima ancora che politiche culturali un dell'apertura del posto il terrorismo nel nostro Paese forse siamo stiamo arrivando a questa cioè
Tu hai usato il termine posteriori strumento di parlare mi veniva in mente il termine dopoguerra ecco fasce esattamente cosa ricostruire solo una
Se se certo noi abbiamo vissuto in quegli ultimi anni anni per molti aspetti terra bruciata di questo indubbiamente a un norme responsabilità chi ha creduto di cambiare l'Italia attraverso la lotta armata errato che la forma partito alla lotta armata che il terrorismo con enorme rispose età ma altrettanto enorme responsabilità ma con un interno del sistema politico ed il sistema istituzionale hanno creduto di sconfiggere il terrorismo con una logica l'iter
USA Cuna
Logica di venire prosciugare l'acqua perché il diteci non possono pilotare una comicità non ha quasi prosciugato anche quell'humus sociale politico e culturale che era una delle ricchezze del nostro Paese o in questi anni abbiamo
Questa no Totti giornalisticamente va sotto il nome di Fini sono in realtà per certi aspetti è stato un grosso importante fenomeno di ripensamento critico della politica delle sue forme dei suoi contenuti delle sue ideologie Materazzi aspetti è stato anche il fatto che non c'era più spazio per per per esprimersi politicamente informa che fosse alternativa al tempo stesso al terrorismo anche alternativa alle espressioni politiche del potere del potere dominante e in questo senso c'è stata una guerra io rifiuti in genere questo non lo ma lei accetta di dire che fossi di guerra non ho mai accettato la logica della pena di morte dei tribunali speciali eccetera ma né in questa forma metaforica una guerra nazista ha creato ha distrutto Palazzi ha distrutto e cita distrutto uomini donne e bambini ha creato una situazione di emergenza spaventosa e adesso tu dici del dopoguerra adesso forse in Italia che pure è attraversato da problemi drammatici di carattere economico finanziario e politico istituzionale oppure che a queste forme spietati di criminalità organizzata come la mafia la 'ndrangheta e la camorra che seminano centinaia di morti all'oppure in quest'Italia così tormentata interrati aspetti ancora tragica mi pare che si siano aprendo spiragli spirali di intelligenza spiragli una nuova dialettica politica sociale e anche come dire qualche senso il segno di speranza non cioè come se il problema della trasformazione esploso con forza alla fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni Settanta seppellito dalle macerie della seconda metà degli anni Settanta informe con contenuti diversi adesso riemerge se attraverso o in parte anche gli stessi protagonisti di allora che ha mosso attraversato un profondo processo di critica ed autocritica in par
Pietro verso nuovi protagonisti che sono i protagonisti delle realtà sociali culturali e politiche di oggi torniamo chiudiamo su questo due
Documento che porta tantis
Non più centro il mio film perché fa parte della mia storia Marcello non viene
Fortunatamente politico ma appunto un operatore dell'informazione comete o o tanti altri che appunto hanno seguito percorsi molto diversi in questo si ritrovano e mi pare giusto che chi rivendica che la tua firma perché ecco tu in questo momento rappresenti quei tanti altri che non amicizia con
Ti cattive in questo momento ma l'impegno civile negli ambiti sociali cultura cinque anni fa hanno smesso di fare politica che politica non si potrà più fare esattamente Simplicio questo questa fascia enorme di compagni sono ritrovare in questo momento compagni con cui molto spesso discussioni ci sono state in assemblee all'università e fuori dall'università molto forti possono essere la testa di ponte per creare questo fenomeno cui tu pensava si potesse
Protezionistici tutto sì con linguaggio diverso
Io parlavo posti da Visconti operati dopoguerra adesso tutta lì testa di ponte io parlerei di un fermento cioè volendo usare il meno possibile un'inguaribile carattere militare anche nel momento in cui si vuole sancire la crisi la prima fase
Ecco io credo che queste persone questi compagni piste queste persone usano internet più
Personale più più
Meno meno caratterizzato politicamente che hanno firmato questo documento proprio perché la loro
Presenza in questo momento nell'asta di civile italiana è la più diversificata del da mille punti di vista possono essere il fermento il
Il segno di contraddizione il punto di riferimento perché questo tipo di dibattito in questo tipo di discussione sulla chiusura del della fase terroristica sulla capacità di trovare una via d'uscita coloro che da tempo si sono dissociati che si può
Tuttora in carcere sulla possibilità di trovare una via d'uscita per l'intera società italiana fermarmi qui si tratta di tre uscire dal terrorismo sancì l'unicità di uno dei tanti che ci sono stati di sancire l'estraneità dal terrorismo in tanti che del terrorismo sono stati coinvolti ma non volevano farsi coinvolgere
Di trovare anche le vie giudiziarie e istituzionali e legali perché questo avvenga ma si tratta poi di far uscire la società italiana dalla realtà e dalla psicosi del terrorismo ecco questi indizi Kyoto risentire di questo documento secondo me può essere veramente il fermento dialettico e questa nuova coscienza storica nuova coscienza politica orfano di fondo nel nostro Paese io credo che almeno nelle prossime settimane nei prossimi mesi moltissimi di questo tipo che dovremmo avere l'intelligenza e la capacità di farli fruttare di di il ad uscire allo scoperto anche perché io sono non mi piace fare i nomi in questo momento di altri che hanno rifiutato di firmare questo documento ora se hanno rifiutato perché non gli piaceva una singola frase classica espressione questo lo ritengo molto discutibile anche a me non piacciono tutte le singole fasi è sempre così quando si firma in tanti un unico documento ognuno vorrebbe cambiare qualcosa io avrei dovuto cambiare l'espressione ma io so che alcuni che hanno firmato perché non vogliono riaprire questa discussione gente che politicamente schierata su altre sponde incetta non voglio dirvi che questa discussione debba perché Lorelei Lee firmare un documento di questo genere numerica rinnegare le loro scelte attuali ma continuo a non cancellare storia vuol dire fare proprie scelte attuali pienamente legittime qualunque esse siano continuando a criticamente consapevolmente i conti racconterà con la propria storia della storia dell'Italia degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta e anche la storia drammatica dal terrorismo e dall'altra parte oggi una storia che in qualche misura per aspera in alternativa al terrorismo che nessuno militare ma che l'alternativa di valori culturali di maturazione umana e politica questa è una grossa acquisizione per la democrazia nel nostro Paese io credo che su questa strada allora