La Repubblica delle idee 2013: intervista al Presidente

Signor presidente buongiorno volevo anzitutto ringraziarla molto debole del delitto questa
Nostra iniziativa si tenta di percorrere un po'la sua biografia politica e culturale perché come da dirigente
Inizialmente molto giovane e composti di iniziale responsabilità e poi man mano
Fino a livelli di dirigenza molto importante nel partito
E quindi come da dirigente comunista a lei abusiva invece ad essere l'uomo delle istituzioni milioni prima ancora che
Esercitando
Alcune istituzioni impersonali idonea prima ancora da un punto di vista proprio culturale questo
Se mi permette io comincio con una sua citazione quando lei nel novantacinque se non sbaglio viene invitato al Circolo di essere deficienze
E fa un
Lunga spiegazione di come lei aveva vissuto nel Partito Comunista
E alla fine termina dicendo ecco perché non possiamo non dirci liberali parafrasando la frase di Benedetto Croce
Che in altri condizione in tutt'altro contesto aveva detto essendo uno non credente ecco perché non possiamo non dirci cristiani
Lei che liberale non era però uno era in un certo modo se dice questo ecco io pertinente e quindi l chiederei appunto la spiegazione se vuole di questa
Frassetto la spiegazione
Non attiene specificamente
Al momento o un modo o del mio ingresso nel Partito Comunista Italiano io mi scrissi al Partito Comunista Italiano
Nel dicembre del mille novecentoquarantacinque in realtà avevo conosciuto i primi Giovanni
Vicini al partito comunista o alle idee comuniste mentre frequentavo la terza dice a lei a Padova per circostanze particolari legati alla guerra
La mia famiglia si era allontanata da Napoli viveva a Padova
Una sorella di mia madre in pratica sì trasferimmo
Anche abbastanza bizzarramente a Padova poi entrammo nell'agosto del mille novecentoquarantatré in ma
Io presi la licenza liceale la maturità classica al liceo Tito Livio di Padova a fine giugno del mille e novecentoquarantadue e in quei mesi padovani avevo conosciuto
Alcune di queste personalità
Partita Padova senza un bagaglio politico con una prima intuizione con un primo avvicinamento anche perché poi tornato a Napoli nell'autunno misti dissi all'università
E lì rapidamente entra in contatto con diverso gruppo
Di Giovanni sempre
Molto stimolati dal punto di vista dell'interesse culturale e stimolanti i termini che frequentavano il buffo era una
Situazione tipica anche
Di altri buffo cioè organizzazioni universitarie fasciste in giro per l'Italia li molti crebbero poi come antifascisti anche come comunisti
E tra questi giovani ce n'erano di molto brillanti di qualche anno appena
Più avanti dirmi
Alcuni sono diventati dei nomi noti in campo letterario artistico da Raffaele la Capria Francesco Rossi da Giuseppe Patroni Griffi Luigi Compagnone più napoletano è rimasto napoletano
Degli altri gli altri poi emigrare lo a Roma all'Alaïa eccetera
E
C'erano però altri che avevano
Interessi più spiccatamente politici
Cinque entravamo a casa dell'uno o dell'altro anche a casa di la Capria Palazzo Manna sul mare
E facevamo delle discussioni a ruota libera parlavamo dei libri chiariamo letto della musica che sentivamo e
In una di queste riunioni forse si era già nel
Nel tardo autunno nell'inizio del gennaio del mille novecentoquarantatré si cominciò a
Leggere il manifesto dei comunisti
Che era pubblicato in calce alla concessione materiali Istica della storia di Antonio Labriola pubblicato da Laterza con prefazione
Di Benedetto Croce una prefazione famosa come nacque e come muri il marxismo teorico in Italia e quindi discussioni interessanti poi anche cose
Molto singolari io c'ho ripensato tante volte più tardi
Perché si voleva anche l'antagonista in queste discussioni questi giovani simpatizzanti oro per quelle idee a cui si avvicinavano anche abbastanza ingenuamente ma
Ma si voleva l'antagonista ed ecco che
Rammento un giorno fui invitato a discutere con voi una giovane fascista
Di cui ci si fidava che si sapeva non ci avrebbe denunciato ed era un giovane molto
Dotato che poi sarebbe diventato uno storico di grido Ruggiero Romano poi sarebbe stato uno dei due o direttori della soglia d'Italia Einaudi
E in questo per dire come
Mi avvicinai molto da lontano quelle idee in quanto ai liberali beh insomma mio padre era stato liberale
Prima del fascismo
Poi si era come si dice appartato aveva fatto la professione fino alla fine degli anni Trenta senza iscriversi al partito fascista poi
Aveva finito per prendere la tessera per cedere certe era un
Un importante avvocato penale della generazione di Enrico De Nicola Giovanni Porzio dei quali era molto amico e De Nicola e Porzio erano
Due insigni liberali anche in senso strettamente politico del prescinde Smoke se mi permette di vedere di adesso io non creando un
A mezzo turche
Ho letto nel libro alle dedicato da Paolo Franchi
Che è un certo punto nel quarantaquattro arriva dopo un lungo viaggio da Mosca togliamo
Arriva a Napoli dice che arriva accompagnato da un comune amico nella casa dei Cacciapuoti
E le se togliere perché girato con tutta la sciarpa davanti al viso per non farsi riconoscere ammesso che qualcuno lo conoscesse
Lui a quell'epoca era aveva un nome di battaglia che era ricordi ecco
Allora rileva
Si toglie questi investimenti Cacciapuoti resta sbalordito perché Togliatti e Lunelli dice allora noi domani
Adesso chiama gli amici più stretti i dirigenti quelli che sono così li saluto tutti e domani
Assemblea di tutti gli iscritti del Cré nel quaranta quanto ormai il partito non era più clandestino a Napoli era alla luce del sole
Perché io annuncio che noi ci metteremo d'accordo con Badoglio
Allora questi restano
Questo Cacciapuoti resta molto sorpreso perché tutto si sarebbe aspettato che non l'accordo con Badoglio che era primo ministro allora colleghe
Vittorio Emanuele terzo
E dice ma compagno mai come con Badoglio noi con Badoglio poi domani spiego il perché
Allora lei sincero in questa situazione perché
Beh insomma io non ce n'era uno dei ministri di Bagnolo mai mi trova in questa situazione per modo di dire perché io non ero iscrizione partire Zocche essere troppo c'è un piccolo passaggio
Che così tanto per
Completare citerò nel gennaio del quarantaquattro insieme con questi amici che ho già citato in particolare poi con uno di essi Massimo Caprara che si intendeva di letteratura
E che assunse la direzione di questa rivista pubblicammo una rivista di cui uscì il primo numero
Che fu anche l'ultimo si chiamava l'attitudine era un titolo che in pratica rispecchiava un po'le modelle ermetismo no
Io feci un articolo sul teatro c'era Girelli c'erano tutti gli altri che partecipavano
E questo fascicolo questo numero fu presentato non da me io non c'ero
Ai dirigenti della Federazione comuni sia
Che trattarono malissimo
Questi questi ragazzi perché non c'erano
Delle
Eresie presenti
Perché c'era citato CID perché c'era citato Marrocu quindi nomi sospetti diciamo per i comunisti dell'epoca
E quindi ci fu una reazione di grande sconcerto questo gruppo di fatto si disperse dopo questa reazione
Da parte del partito a cui si guardava
Ci fu uno o due che si scrissero al Partito Comunista e gli altri che si ritirarono nel loro guscio e tra questi c'ero io
Si si scrisse al partito Caprara
E Togliatti che credo arrivo a Napoli il ventisette marzo del mille novecentoquarantaquattro
Forse fu anche così immediato nel comunicare a Cacciapuoti i suoi intenti ma la sua strategia
La disegno la manifestò con grande rigore in un discorso che si fece una quindicina di giorni il dopo al cinema modernissimo nel pieno centro di Napoli vicino a Piazza Dante naturalmente anche io
E vi notizia però ripeto mi ero oramai un po'
Distaccato e siccome in quel periodo la mia famiglia non più nella lontana Padova ma a Capri dove
Avevamo una casa in affitto si era
Rifugiata perché non c'era più ora la guerra mai quarantaquattro fu un anno terribile per Napoli non ho bisogno girino Annet la descrizione
E allora io arrivato lì e un po'diciamo sconcertato e disincantato
Decisi di trovare un lavoro e mi capitò di poter fare l'impiegato all'American fra il cross alla
Si viale della Croce Rossa americana che si stanno nell'isola perché l'isola venne interamente compresi vaporetti Napoli qua ACAP diede inquisita
Dalle forze alleate americane perché capriccio dichiarata campo di riposo dell'aviazione americana miravano aviatori in convalescenza alle a aviatori in permesso
E quindi io per sei mesi ho lavorato lì dentro
E mi sono
Diciamo
Da lontano soltanto occupato di quello che accadeva poi linee scempi come ho raccontato pure un altro incontro che fu un incontro prolungato
Con Curzio Malaparte questo intellettuale scrittore e giornalista poi diciamo
Molto controverso ma che noi da anni da da ragazzi la giovane quando facevamo quelle riunioni seguivamo per le sue corrispondenze di guerra
Dalla Russia dall'Unione Sovietica e lui aveva per i FAS simpatizzare
Per diciamole forse che combattevano che combattevano la Germania in Russia
Un giorno uscì e la sua rivista che si chiamava prospettive in prospettiva con una
Prima pagina la copertina che io interamente rossa e con il grande titolo sangue operaio lui parlava della Resistenza del fior fiore della classe operaia russa a Leningrado quindi
Insomma lo scambiamo OLO scambiamo per Comuni diciamo in qualche modo lo era ma insomma
Lei mi sta ricordando per le cose che mi sono modi diversi Comuni perché noi abbiamo più o meno
Io sono un po'più vecchio viselli nei Balcani SS
E io ricordo benissimo di aver fatto visita di Gul
E poi fui espulso dal Gulf etniche mica un somma depressione perché io mi consideravo fascista
E poi dopo pensai ma se mi espelle
Fu espulso dalla scorsa che era il vice segretario nazionale
Se mi espelle uno dei massimi
Capi del partito ne sa più di me quindi mi espelle perché capisce che io non sono fascista all'ambito più illuminazione ricominciare di un viaggio
Attraverso il successivo in pratica io dall'autunno del quarantaquattro invece Min serio a Napoli
Dove mio padre faceva aveva ripreso alla professione e comincio a collaborare
Con il quotidiano social comunista la bucce diretto da Mario Alicata Telecom omissis
E Dagnino Gheit appelli socialisti
Effettuata prendevo partenza finale culturali Gianni compenetrano di più
Agli inizi e quarantacinque con l'attività del Partito Comunista arrestandone fuori perché avevo
Diciamo molti dubbi ideologici
Non è che coltivavo i testi però insomma nomi presso arriva il tutto e alla fine del mille novecentoquarantacinque
Partecipai al congresso provinciale del Partito comunista che fu chiamato a presiedere per conto della Direzione nazionale Giorgio Amendola e quindi per la prima volta segno rigorosamente Olanda
E
Mi scrissi e mi scrissi al partito quindi partecipa Imam figuriamoci io partecipai a questo congresso della Federazione napoletana
Come ha detto al servizio d'ordine la mia meraviglia fu che alla termine di quel congresso della federazione dicembre
Io fui eletto nella delegazione
Che doveva partecipare rappresentando Napoli al Congresso nazionale del PC insomma
Non si
Non si facevano fare lunghe anti camere ai giovani o giovanissimi di allora e quindi ho partiti per Roma assistetti a questo cede del quinto congresso che si svolse nell'Aula Magna dell'Università di Roma
Un
Congresso cui Palmiro Togliatti Segretario presenta una relazione che duro esattamente quattro ore
Dalle quindici e trenta alle diciannove e trenta però una grande
Relazione in cui dava conto della politica di unità nazionale in cui
Parlando della necessità di ricostruire elitaria citava io allora non avevo idea di che cosa potesse significare di irrituale
Questa situazione citava un famoso discorso di Turati ricostruire d'Italia
A dopo la Prima guerra mondiale sono
Riformismo Eugène c'era c'era diciamo già
Il possiamo chiamarlo quello che rimase sempre il riformismo negato in teoria e largamente coltivato in pratica dal Partito Comunista e quindi io entrai così nel partito comunista entrai
Ho voluto anche dire qualche volta
Moltissimo sulla base
Di un impulso morale
Assolutamente non sulla base di una maturazione ideologica cioè Napoli era una città
Stavolta prima dalla guerra poi dall'occupazione miseria e profondissimo degrado
Qual era
Primo
Il partito che aveva di più combattuto contro il fascismo che adesso si schierava in modo conseguente per la liberazione nel resto d'Italia qual era il partito che più si mescolava col popolo
Con popolo in quelle condizioni a Napoli e questi furono i due elementi che in sostanza mi portarono entrare nel partito nel partito comunista poiché
Successivamente diciamo io
Non ebbi nemmeno piena contezza di contraddizioni che sarebbero emerse successivamente che
In quello scritto galleria
Benevolmente citato tanti anni dopo dissi di avere cominciato a intendere quando si sviluppò la polemica tra Palmiro Togliatti e Norberto Bobbio su politiche culturali allora
Cominciai a capire alcuni elementi
Del pensiero
Politico istituzionale liberale liberaldemocratico che non collimavano
Diciamo con la visione del Partito comunista certo qui posso che se lei ha mai pensato in questo periodo consentì preparazione
A iscriversi al Partito d'azione no il Partito d'azione a Napoli non ebbe non c'è un peso non ebbe una funzione rilevate e posso perché delle oggi che giudizio dà
Direttore Generale
Visto spesso diciamo quindi storicamente
Lui aveva profondamente dentro di sé
Una
Idea di partito nazionale
Di partito che assira di casse nella storia nella cultura nella realtà sociale nazionale avesse un suo profilo ho avuto un uomo
Nello stesso tempo lui
Sì distacco mai diciamo usiamo pure questa espressione
Dalla guida sovietica che poi fu fino
Fino alla morte di stare in fu
Guida di Stalin e quindi lui era
Senza dubbio
Dentro quell'universo anche con le sue degenerazioni da cui
Diciamo più o meno accetto poteva tenersi lontano righe non aveva nessuna funzione
Di di di di direzione in Unione Sovietica però insomma quella fu
La sua
La sua storia quello sull'arco della sua storia sostanza dove far convivere questa idea e questo tentativo di partito
Sia pur comunista ma nazionale i d'autonomia o
Con la guida sovietica con la scelta di campo
Come poi si chiamò
Dopo soprattutto
L'inizio della guerra fredda scelta di campo dalla parte
Del mondo socialista perché
Non era solo
L'Unione Sovietica dopo la seconda guerra mondiale
Ci fu chi scrisse un libro un sesto del mondo e socialista e quindi c'era questa utopia che sembrava farsi realtà
Il comunismo non soltanto un sistema di idee di principio o ridotto mi ma una realtà distacchi addirittura
Agli inizi degli anni Cinquanta esattamente nel mille novecentocinquanta sub suppergiù nasce il Cominform già certo
Mille novecentoquarantasei si scioglie l'Internazionale comunista
Ufficialmente non rimane più né nessun telaio di di relazioni privilegiate tra partiti comunisti e tra questi di altri Paesi e il partito sovietico ma
In piena guerra fredda
Si ritiene di dover dar vita a qualcosa che riecheggia se sia pure pallida mente l'Internazionale comunista che aveva una ferrea mitica disciplina mentre questo Cominform ufficio di informazione
Dei partiti comunisti operai e non la viva
Ebbene quando nel mille novecento cinquanta alla fine del cinquanta e in Unione Sovietica per convalescenza
Togliatti gli aveva subito un grave incidente automobilistico io una complessa operazione per le mappe il doppio ematoma al cervello eseguita dal professor Pietro Valdoni a Roma
Va in convalescenza prima a Sorrento
E io lì lo accompagnai
E poi dopo quindici giorni a Sorrento in Unione Sovietica lo dico buongiorno come come è stato raccontato nelle storie un giorno riceve a sorpresa nel suo appartamento la visita distali
Il quale gli chiede di trasferirsi a Mosca per dirigere questo come in fondo questo ufficio di informazione dei partiti comunisti
E lui non ne voleva sapere lui non ne voleva sapere dei non voleva tornare in quello Unione Sovietica che oramai
Non dico
Perché
Potrebbe sembrare eccessivo abusivo questo termine usato da me ma che in qualche modo sentiva come una prigione
E
Solidale con lui nel non volere questo trasferimento a Mosca era Nilde Iotti cioè tornato in Italia diciamo pure
Così un'espressione che non vorrei
Fosse retorico aveva assaporato il gusto della libertà e voleva vivere in un Paese in cui c'è la libertà come l'Italia poi ci fu
Un episodio anche drammatico perché lui diceva bene io non posso decidere da solo non posso
Nel suo intimo
Dire da solo non
Stalin
Chiedete alla direzione del partito comunista si riunisce
La direzione del partito comunista che
Sorprendentemente per Togliatti dice beh ma se ci chiede una cosa sacra dobbiamo fare
E vota a favore l'unico che voto contro fu Umberto Terracini che era diciamo il più grande ma stiamo incontro attivo del Partito Comunista Italiano
E e quindi e poi lui non va e poi di non va e quindi manifestò questo segno di insofferenza verso
Qui la guida sovietica o Salini Ana di cui parlavo e poi arriva diciamo al mille novecentosessantaquattro l'anno dalla sua morte in cui
Elabora questo promemoria da consegnare a Krusciov offro e poi non glielo consegno
In cui insomma
Praticamente indica la necessità di superare
Il movimento comunista
Arrivo fin lì poi poi passò il testimone senta adesso siamo già ai tempi un po'più recenti e mi piacerebbe se lei dicesse
Comune
Come ha vissuto diciamola
La vicinanza in qualche modo era il suo punto di riferimento
Giorgio Amendola e
Invece quali rapporti lei ebbe con l'altro
Grande contraddittore all'epoca di Amendola creerà Pietro Ingrao ma io Amendola sono stato legatissimo anche dal punto di vista umano perché tutti gli anni napoletani nei miei primi anni
Di attività parlamentare a partire dal mille novecentocinquantatré ci siamo molto frequentati e quindi anche dopo il mio matrimonio
Ci siamo frequentati io mia moglie
Con
Giorgio della sua
Indimenticabile compagna chairman
Quindi abbiamo fatto tre tante cose insieme abbiamo trascorso tante serate ed era ed era un personaggio di grandissima umanità
Ed era
Diciamo nello stesso tempo capace di posizioni personali forti e
Però anche capace di ortodossia e disciplina insomma molto fedele a Togliatti che però
Dopo il rapporto segreto di Krusciov passo sfido insieme con Pajetta perché Togliatti aveva fatto dopo il
Ventesimo congresso del Partito comunista dell'Unione Sovietica il Congresso appunto del rapporto segreto incrocio aveva fatto un rapporto del tutto elusivo
A al Comitato centrale del Partito comunista e questi
Allora
Ancora abbastanza giovani turchi perché in fin dei conti nel nel cinquantasei amendolea quarantanove anni e Paietta era più giovane di lui e prese ero iniziativa insieme con altri
Per dire no
Non ci giriamo attorno è successo qualcosa di grosso non possiamo
Non possiamo giocare a fare noi gli alti Krusciov Viani o i nostalgici
Dell'epoca staliniana è l'ICEF quindi era
Stato anche
Portatore di
Insieme e anche Ingrao quella volta era sulla stessa linea
Però ripeto ombra è stato anche un uomo di forte intransigenza nella difesa del partito Amendola io io rammento
Famoso
Cinquantasei quando ci furono punto dopo
L'invasione sovietica dell'Ungheria e ci furono anche
Manifestazioni o
Raggruppamenti di gente in piazza che che protestava contro le sedi del Partito comunista e rammento una volta reti esci uscito da Botteghe Oscure
Perché eravamo brevissimo tratto di strada per andare verso la camera Amendola posso a Piazza del Gesù
Sede della Democrazia Cristiana e fu affrontato da un gruppo ostile lui era un uomo anche fisicamente molto coraggioso le nuove mandava a dire
In difesa del partito di allora fu molto rigido nel cinquantasei abbia una posizione molto rigida libero tutti anche Ingrao ben cinquantasei ripeto poi fu successivamente
Quando comincio l'epoca del centro sinistra allora Democrazia Cristiana e Partito Socialista il Partito Repubblicano
Fu allora che cominciarono le divaricazioni forti tra i due
Probabilmente in nuce c'erano già prima però fu allora che
Le strade si divisero
Amendola era per un approccio molto più
Pragmatico politico e più unitario verso il Partito Socialista molto più diciamo intransigente e
Portatore di disegni che avvengono considerava astratti Ingarao è in grado all'epoca io le dico come lo consideravamo onori per quell'epoca c'era già all'Espresso
Riuscì nel cinquantacinque e poi Repubblica nel settantasei allora in quel periodo noi consideravamo Ingrao
Un
Un carissimo amico personale mio ma
Ma
Gruppi ettari
Movimentista
Mentre Amendola
Io ricordo mentre a sinistra male molto ampia con Amendola che era per la politica dell'austerity si evolve ed era un uomo esempio visionato democratico democratico parlamentare guardi proprio in quel in quella occasione
Lui scrisse che
Lui a certe condizioni sarebbe stato anche favorevole
Di ripristinare L'Unità rotta a Livorno tra socialisti e comunisti
Ricordo la tempesta che suscitò quell'articolo di Amendola del sessanta
Non so se fu proprio del sessantaquattro una tempesta Guido scrisse in
Rapporto di discussione amichevole con Norberto Bobbio che lo apprezzo naturalmente c'era un limite
In quell'approccio limpidi avendo ma perché lui diceva ci deve essere un partito unico della classe operaia cc esplicitato sia a quell'epoca nei comunista anni socialdemocratico
Cioè manteneva firma la vecchia pregiudiziale del movimento comunista anti socialdemocratica
Non voglio diventare non possiamo diventare socialdemocratici e quindi immaginava questo tertium genus
Un partito né comunista né socialdemocratico la cosa bella calasse operatività dieci agrasso operaia
Poi
Non non poteva immaginare che qualcheduno avrebbe pensato
Alcuni decenni dopo ha un po'un Partito Democratico della Sinistra e conservarlo Censis ma insomma forse
Qualcheduno se vuole può anche trovare una primogenitura del genere non non è stato fatto ma
Vorrei veder momento insidioso Ingarao perché
Non abbiamo più parlato disegno sì è diventato anche poeta guerre pentire come solo poi le cose serie no ma le cose le cose tra persone
Se si se ricordano di essere persone e non soltanto politici di professione
Non c'è mai stata comunanza di vedute tra Paolo Bufalini Pietro Ingrao tutti e due venivano antifascismo romano dal comunismo romano
Percorsi diversi
Paolo Bufalini aveva forte sensibilità
Letteraria e poetica classica lui ha tradotto benissimo cioè
Cioè una bellissima raccolta di poesie di Horacio Daloui tradotte insomma era uno che si intendeva di poesia e abbina grande apprezzamento per il Pietro Ingrao può età
Quindi come politica non gli piaceva come politico lei gli piaceva come poeta meglio lo e io lo riconosceva Ingrao che arriva anche ad una sua matrice culturale per me molto interessante perché cominciò
Da giovanissimo col cinema e lui fu tra gli sceneggiatori ossessione il film di Luchino Visconti nel quarantadue
Era molto amico di
Uomini vicini al cinema
Poi con Ingrao abbiamo sempre avuto un magnifico rapporto personale e di reciproca stima io ho ammirato quando è stato Presidente della Camera dei deputati
La settantasei al settantanove è stato un magnifico Presidente della Camera non volle
Non volle
Essere confermato nell'incarico ricordo che Berlinguer gli chiese
Dice di lasciarsi via reggere nel settantanove sulla base
Di un accordo con la Democrazia Cristiana non lui disse no ho concluso
Questa esperienza e allora poi si chiese a Nilde Iotti hanno a Berlinguer da questo punto perché insomma delinquere
Se lei mi consente un po'al Parlamento perché
Quello che lei
Ha accennato all'inizio di un mio percorso e miei che poi mi han portato ad un alto livello di responsabilità poi al più alto livello di responsabilità nelle istituzioni
Repubblicane insomma quel percorso
Inizia in Parlamento per me
Quando io arrivo
A ventotto anni elezioni del sette giugno mille novecentocinquantatré compito ventott'anni il ventinove giugno di quell'multe di quell'anno e mi immergono in merito nel Parlamento
Perché cosa che per esempio Berlinguer non fece Berlinguer diventò molto tardi parlamentare molto tardi Berlinguer diventò parlamentare per l'esattezza nel mille novecento sessantotto
Sessantotto perché era stato un uomo di partito dirigente di partito anche con responsabilità internazionali dalla FIGC raggiungono livelli si è poi direzione nazionale del partito non più da segretario
Dei giovani ma da personalità già affermata
Era considerato diciamo
Senza dubbio la la personalità di partito più forte più vicina al gruppo dirigente si era integrato molto giovane nel gruppo dirigente storico del PC punto negli atti e con tutti gli altri
Io invece entro giovanissimo in Parlamento minime regole l'attività parlamentare
Vede per parecchi anni io ritengo che non solo per il Partito comunista
Era più importante
Avere un ruolo di dirigente nel partito che essere parlamentare non c'è dubbio
E diciamo Bossi partecipava da parte dei dirigenti più in vista del partito si partecipava solo parzialmente all'attività parlamentare per esempio non all'attività di Commissione si partecipava
A alle sedute da un lato di Assemblea si facevano discorsi anche grandi discorsi
Mentre invece
Io ho vissuto in un'altra maniera questo mio
Ingresso e questo mio itinerari in Parlamento perché appena sono entrato ho dovuto essere assegnato ad una Commissione negli anni precedenti mi ero occupato da Napoli di cosa economiche meridionali eccetera eccetera
Avevo fatto una tesi in economia politica oppure laureando mi in giurisprudenza e entro a far parte della Commissione finanze e tesoro della carta
Io allora
Tanto per ricordarlo
Hai Giovanni allora
La Camera dei deputati lavorava dal lunedì al venerdì
Non lavorava
Un giorno e mezzo o due giorni e mezzo alla settimana
E c'erano due e forse tre mattinate intere alla Camera dedicate alle Commissioni non c'era un know how ma era il pomeriggio
E noi passavamo ore e ore a farci le ossa nelle Commissioni
E quindi io in quella materia anche intricata
Quindi mi inoltrai poi quando nacque
Quando uffici trita la Commissione bilancio e partecipazioni statali
Che ci occupa un po'più in generale di politica industriale ed economiche ante dagli a far parte di quella
Ma insomma
Io
Senti molto l'impegno istituzionale in
Anche facendo qui la garitta facendo quel percorso poi avevo trovato degli Scià però
Avevo trovato delle guide in parlamentari
Mino giovani di me e e più esperti
Mi associo ai ad Antonio Giolitti perché Giolitti seguiva precisamente politiche di bilancio e delle partecipazioni statali ma lei mantenne questa amicizia con Giolitti anche quando lui uscente al partito
La grande cosa di Antonio Giolitti e che per usare il principio dell'Ungheria cinquantasei uscì un anno dopo un anno fino a cinquanta o se la motivazione della motivazione era quella lì forse il momento di rottura
Poi vi ha fatto un racconto
Se il meraviglioso quello del ritorno dal da una seduta del Congresso nel cinquantasei su un camioncino intuisce era in cui c'era di Vittuone chiuso
Che era
Stato profondamente ferito non virtuose anche per come poi nel partito la sua posizione era stata considerata posizione cedevole eccetera eccetera e lui ha scritto un bellissimo racconto
Il gigante che singhiozza amava perché Di Vittorio e ingenua
I beni mossi in una crisi emotiva uno scoppio di pianto venendo dal Congresso che invece sanciva Larini ufficiale dell'appoggio della solidarietà con l'Unione Sovietica comunque
La grande cosa
Politica e morale e che contraddistinse Antonio Giolitti che uscire al Partito Comunista senza mai diventare come allora si diceva antico prudenza
Io però tuttavia sentirvi sogno tanti anni dopo
In una trasmissione che facemmo insieme alla televisione
Sui fatti d'Ungheria di dire pubblicamente tu avevi ragione io avevo torto insomma mi sembra un debito la fa
Grazie
Contrari fa molto onore questo
Quindi Berlinguer delinquere un uomo uomo forte del partito
Poi lei
Eletto nel sessantotto si naturalmente comincia a fare i suoi discorsi alla Camera ma alla maniera in cui altri
Avevano partecipato alla vita parlamentare cioè in modo abbastanza distaccato nel centro dei suoi pensieri e delle sue energie del suo lavoro era il partito
La direzione del partito eccetera e colui e abbiamo
Io avevo conosciuto in quel famoso dicembre del quarantacinque
Quando
Ciconte la morte Congresso nazionale del partito una sera
Ricordo che era l'ultimo dell'anno perché quel congresso cominciò dopo Natale e Fini alcuni giorni dopo Capodanno quindi passammo tutti a fine dell'anno a Roma e io fui invitato a passare alla casa
Di una giovane comunista che si chiamava Piero della Sita che poi fu un combattivo consigliere comunale di Roma e quella quella notte eravamo insieme con l'intrico
Siamo stati molto amici
Anche le nostre famiglie
Le mogli
I figli
E molto solidali perché io
Fortemente sostenuto sua linea politica e poi abbracciamo insieme dopo il Cile la politica del compromesso storico della solidarietà nazionale
E io fui uno diciamo
Degli esecutori degli attuatori di quella politica perché
Si costituirono dei piccoli gruppi di collaborazione tra i partiti del fronte delle astensioni
E
Il Governo
Guidato da Andreotti e io avevo la responsabilità di seguire le questioni della politica economica e di rapporti con i sindacati miste lentissima Unione e con Berlinguer ero al tavolo
Della delegazione che con Berlinguer incontro Moro e la delegazione della Democrazia Cristiana nel settantasei insomma
Abbiamo vissuto insieme e anche
Anni cranici del terrorismo
Però in quegli anni comincio a delinearsi una certa differenza di vedute tra me e lui
Perché poi questo
Non vorrei adesso come direttore datarlo questo mio punto di vista
Che chiarire a me stesso che esplica i più tardi cioè
Insomma io ero perché o sono stato poi nel comma nella riflessione perché qui dalla sinistra in sé come era era una politica di collaborazione di governo di alleanza di governo
Per far fronte alle due minacce maggiori l'inflazione galoppante il terrorismo
E dovevamo motivare la nostra partecipazione in condizioni difficilissime perché noi non si trattava di guidare un governo in cui ci fosse l'avversario anche
Ma
Si trattava di accettare la guida dell'avversario e di restare fuori
Insieme con gli altri partiti ma insomma erano condizioni impervie per superare la conventio ad excludendum per fare un primo passo verso il riconoscimento di una funzione di governo del Partito comunista
E io ero per dire le ragioni noi facciamo
Questa politica siamo dentro questa alleanza per fare queste cose per affrontare quei problemi e invece il tutto fu
Avvolto e un po'diciamo dissimulato in un involucro ideologico ieri compromesso storico con un progresso il compromesso storico
Diciamo nel quadro del quale
La collaborazione con la Democrazia Cristiana quelle politiche avrebbero dovuto
Via via comportare di introduzione ci uso questa espressione gli elementi di socialismo
Nella società italiana cioè si tentò di combinare quella che era una scelta politica con una prospettiva che non poteva appartenere
Alla collaborazione con la Democrazia Cristiana che tutt'al più poteva essere la base di un tentativo di accordo col Partito Socialista ma
Che c'entravano gli elementi di sociali però insomma fu molto caricata quella politica di questi elementi è un po'diciamo mitici
Per il per farla accettare avvertito nel darle un senso forte
Letto del vorrei dirle una cosa visto che
Ci rivolgiamo con questa nostra conversazione ad un pubblico
Diciamo di soprattutto di
Lettori di Repubblica allora quando nacque Repubblica nel settantasei
Io ho dopo aver parlato con l'editore di cui ero parte il perché
Era un pochino anche comproprietario ma poi c'era un editore
Allora
Noi dicemmo che il giornale come linea politica era contraria al compromesso storico
Ma invece favorevole all'alternativa democratica che comprendeva anche il PC
L'alternativa del MOSE secondo la nostra ma non
Con questa fare del compromesso storico che ritenevamo
Era invece un Governo di solidarietà nazionale le frontiere qui agli anni di piombo
Questa in fondo era
La prospettiva che poteva contorno degli emoderivati sia bene in mente Moro
Se vale diciannovenne ed è una fase di transizione al termine della quale il P.C.I. sarà legittimato come candidato a governare il Paese in alternativa alternativa alla Democrazia Cristiana si questo
Però a Moro giunse io ricordo perché fece un'intervista a quell'epoca con Moro che uscì postumo attori lui disse
Questa prospettiva di
Alleanza per solidarietà nazionale per contrastare il male del Paese serve anche a
Svecchiare ammodernate la nostra democrazia quindi dopo ognuno riprenderà la sua parte maggiore età alcuni anni non poco
E invece poi glielo poco perché
Luce che mise alla pelle per questo Presidente adesso io so che noi
Ci fermeremo quando si parla di attualità per ovvie ragioni ci si è mai vivo anche per rispetto chi ci ascolta e che ha
Si da pazzi emissioni però voglio voglio solo dire
C'è un punto molto interessante prima per me almeno a un certo punto
L'ENI
Mette tre lì i suoi poteri no non lo mette lei lo mette alla Costituzione quando dice il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio
Il su sua proposta nomina i i ministeri
Non parla di consultazione
Concludo lei può fare le consultazioni se vuole il confine nuove ma non è obbligato dalla Costituzione
Naturalmente lei sa però come Presidente della Repubblica e che entro quindici giorni il Governo da lei nominato che già in piena
Potete pieni poteri
Deve avvenire però la fiducia
Per dei due Camere nelle due cappelle del parco articolo novantaquattro ecco quindi lei deve tener d'occhio qual è la maggioranza
Però non è obbligato a consultarsi belli lesive ce l'ha sempre fatto no le consultazioni sono una prassi applicativa sì
Che diciamo è stata
Derivata dalla Costituzione innanzitutto da Einaudi il primo a fare le consultazioni è stato Luigi Einaudi e io voglio ricordare una cosa molto significativa
Inaudibile né letto nel mille novecentoquarantotto per cinque anni c'è il Governo De Gasperi se
Nel quale lui d'altronde riponeva apertamente molta fiducia era stato ministro anche di De Gasperi
Cinquantatré c'è
La caduta
Il Governo De Gasperi in Parlamento che non ottiene il consenso nel quale sperava da liberali socialdemocratici repubblicani però
Lui si presenta alle Camere
Troppo che Einaudi
Aveva fatto consultazioni e aveva anche invitato con lui a fare consulti De Gasperi per la prima volta
Non solo consulto i partiti che erano stati alleati della Democrazia Cristiana ma consulto i leader dell'opposizione
Consulto me ne dà notizia lo ricorda credo Piero Craveri nel suo libro su De Gasperi
Consulto Togliatti e Nenni
Per chiedergli diciamo
Quali idea avevamo per il Governo o anche a quali condizioni potevano favorire la nascita del Governo e poi va bene
Non so se sia appunto il commento del professor Carreri
In realtà fu molto più duttile ed era conversazione
Togliatti di quanto non fu ne indica perché lei mi chiese non so bene possiamo poi gli altri se tu immediatamente esci dal Patto atlantico ed altre cose del genere elettori gli atti che dove fu più
Questo stipulato
Però le consultazioni sono una prassi costo non c'è stato nessun Presidente della Repubblica e non ne abbia notevolmente dopo tutto questo viene raccontato
Einaudi non meno Pella senza alcuna consultazione può darsi che nell'allora non l'abbia consigliato non la feci
Lo chiamo Alcantara trova la villa di Caprarola
Che era una villa di Stato a quell'epoca disse questo il decreto con cui sei nominato
Perché era stufo per caderci ascoltato poi successivamente invece ci sarebbe stato quel grosso incidente
I molto indicativo diciamo di come Einaudi concepiva la sua funzione tanto è vero che io poi
Dallo scrittore del Presidente ho trovato il commento gli Einaudi steso quell'episodio e l'ho fatto incorniciare nessun mio scrittoio
Cioè quando dopo alcuni mesi si pose un problema di rimpasto nel governo Pella e bisognava cambiare il Ministro dell'agricoltura
E allora
Pella rendimenti un nome e Einaudi era pronto a firmare la nomina di questo
Ministro dell'agricoltura senonché si presentarono annui capigruppo parlamentari della democrazia cristiana che erano Ceschi senatore Ceschi per il Senato io onorevole Aldo Moro per il gruppo della Camera
Andarono
Be'inaudite e dissero questo no non lo vogliamo non lo vogliamo e allora lui si in punto disse no voi non avete bucce
E il Presidente del Consiglio che mi deve proporre i ministri se lo ripropone quello io nomino quello
E e così intendeva fare se non che
A quel punto Pella non se la sentì e interpretò quel passo dicessi e Moro come sfiducia della del non ho più la fiducia del mio partito non posso continuare e si dimise
E il e allora commento
Più o meno con queste parole del del di lo scrittore del Presidente e dovere del Presidente
Non lasciare che potevi assegnatigli dalla Costituzione siano trasmessi con alcuna incrinatura ha i suoi successori
Allora e io posso solo dire che
Posso ricordare che quando lei stava era ancora in carica nel primo settennato ma ha ormai mancavano pochi giorni dalla scadenza
Io ve ne ha parlato delle
E dissi io sono un messaggero de con una serie di persone che vorrebbero che le restasse
E lei mi fece una lunga spiegazione del perché non intendeva restare infatti poi
Se se ne andò per la scadenza si è dimessa ecco
Poi però
Succedessero cose per cui lei
In qualche modo
Costretto arrestarsi convinse che non c'erano alternative in quella situazione che relativamente recente
Adesso serio
Lascio a lei di concludere ricordo solo che tutto questo Faccini circolo quando lei
Città in quel discorso da alcuni siamo partiti al diverso
Lei cita un dibattito
Ho ben presente
Tra
Croce ed Enna avuti in cui
Einaudi sosteneva che il liberalismo si identificava con il liberissimo
Mentre il Croce diceva no
Il liberalismo può identificarsi con il liberismo ma può anche identificare anzi con delle politiche più sociali che più quelle in cui lo Stato abbia anche un intervento l'importante è che la
Il valore della libertà venga preservato
Poi c'è sempre un valore che è quello dell'eguaglianza che non può essere dimenticato lei commenta e chiudere quella pagina dicendo ricco perché
Noi non possiamo non dirci liberali in quel senso lì
Problema che
Lei non possiamo non dirci liberali intanto perché storicamente
Anche nel passaggio dal liberalismo alla democrazia sono stati riservati valori fondamentali
Della fase
Di sviluppo liberale della storia nella storia moderna e contemporanea non possiamo non tipici liberali perché qui gli elementi in poi
Dopo contraddizioni e negazioni sono stati riconosciuti fondanti di qualsiasi prospettiva si possa immaginare di trasformazione della società se si abbandonano quei principi
Si può finire non come si diceva una volta dall'utopia nella realtà ma dall'utopia nel suo rovesciamento espressione
Canale Norberto Bobbio nel suo rovesciamento in negazione degli stessi valori che ispiravano quell'utopia certe volte
Vedendo le cose francesi le polemiche politiche anche la propaganda politica per esempio della sinistra francese mi sono sempre sentito a disagio quando venivo
Polemiche
Molto
Virulente nei confronti del liberalismo
E dicevo ecco ecco il guaio del non avere i due termini
Idealismo e liberissimo perché in Francia quelle polemiche erano contro apporto ha ragione politiche liberisti che o neo liberisti che in economia ma si metteva tutto sotto il cappello del liberalismo ora il liberalismo politico grazie a questa distinzione propria dell'essi con italiano e una cosa e il liberismo economico è un'altra
Indipendentemente adesso dalla polemica di allora non sono due sale sale solo due dimensioni Di Stasi sette non ci chiamavamo così ben
La linea di sinistra evitata
La confusione lei poi ha fatto un cenno e su questo concludo ha fatto un cenno
All'essere stato
è stata un'espressione che posso famiglia quasi costretto
A
Accettare la candidatura ad una
Rielezione
Ho una nuova elezione col Presidente della Repubblica e sento profondamente convinto di dover lasciare
Ma vede le ragioni per cui
Non potevo non accettarla sono molte sopra abbiamo vissuto un momento terribile abbiamo vissuto un momento in cui ci si domandava si d'Italia
Avrebbe avuto un Governo nelle condizioni in cui è il Paese in cui era mesi fa in cui è oggi il Paese e
Abbiamo assistito ha qualcosa a cui non avevamo assistito nel passato io ho partecipato a tante elezioni di Presidenti della Repubblica da deputato e ce ne sono state di molto combattute
C'è
Pertini che tutti ricordano per una elezione a schiacciante maggioranza ma al sedicesimo scrutinio
Leone con un Parlamento spaccato in due fu eletto al ventitreesimo scrutinio però come dire non si è mai avuto il senso dell'impotenza
Dell'impotenza parlamentare dell'impotenza istituzionale come la si è avuta in quei giorni in cui ci sono tumultuosa amente semplice generano altre forze equivale Ceneselli esatto esatto
Io allora
Ho detto di sì ho detto undici per il senso delle istituzioni lo posso affermare dico senza
Alcuna presunzione senza alcuna Uba già
Perché effettivamente o
Ritenuto che si trattasse di salvaguardare la continuità istituzionale
Continuità istituzionale stabilità politica sono valori che non significano conservare l'esistente
Io sono
Un tenace assertore della necessità
Che su alcuni terreni fondamentali gli opposti schieramenti politici riescano esprimere un impegno comune
E questo deve essere innanzitutto il terreno delle regole
E delle riforme i
Situazionale ma sono per le riforme solo per le riforme in questo momento solo per le riforme che debbono essere nella maggior misura possibile
Concordate ferma restando che poi
Un'alleanza politica è sempre un'alleanza termine in modo particolare quando è un'alleanza eccezionale come lo fu quella del settantasei settantanove come lo è quella tua alé
Mi si permetta di dire che a quaranta giorni forse siamo a quaranta giorni a quanto
Da da dal all'investitura del Governo si è ancora meno ancora meno nozze
Vedo serpeggiare la preoccupazione che questa alleanza
Posso durare troppo anzi che possa durare per l'eternità francamente sono un po'sbalordito adesso il problema dopo un mese e di far vivere questo Governo per una esigenza minima
Di stabilità istituzionale direi quasi di sopravvivenza istituzionale e del Paese
E poi ognuno riprenderà la sua strada ma sulle riforme che bisogna fare bisogna trovare il consenso più cominciando da quelle del tornata cominciare da quella elettorale perché se adesso ognuno
Sventola la sua bandiera
Io non sono intenzionato a rivivere la Presidente della Repubblica
L'incubo di quei misi durante i quali nella Commissione affari costituzionali del Senato
Si è prestata all'acqua nel mortaio e non si è stati capaci di partorire nessuna riforma elettorale avendo tutti i partiti giurato che bisognava farlo
E quindi bisogna trovare
Anche con una certa discrezione anziché sparare gridare sui giornali alla televisione ognuno la sua verità e il suo modello bisogna anche discretamente creare le condizioni per una intesa
Su una nuova legge elettorale indipendentemente dei correttivi urgenti che posso suggerire la Corte costituzionale
Che la ringrazio molto semplici