Sono intervenuti: Giuseppe Caruso (magistrato), Stelio Mangiameni (professore), Arturo Bianco (PSI).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Concorsi, Enti Locali, Sicilia.
La registrazione audio ha una durata di 10 minuti.
09:30
magistrato
professore
PSI
Dopo dieci anni di vita la legge regionale numero centoventicinque che in Sicilia regolamentava i concorsi pubblici e ne disciplinava la composizione delle commissioni esaminatrici
Cessa di essere efficace sul piano giuridico grazie alla sentenza anti lottizzazione emessa nei mesi scorsi dalla Corte costituzionale
Da dieci anni migliaia di posti negli enti locali sono stati assegnati in Sicilia con criteri dell'appartenenza partitica delle forze politiche sia di maggioranza che di opposizione piuttosto che con i criteri di valutazione delle capacità tecniche di ogni singolo candidato ad innescare la miccia ad arrivare alla sentenza della Corte costituzionale è stato nell'ottantatré un candidato Francesco Lombardo arrivato quarto in un concorso per tre posti gli impiegati comunali nella città di Catenanuova
L'altra faccia della medaglia mostra però come la sentenza della Corte costituzionale che mi da un lato colpisce l'antico sistema spartitorio dei concorsi in Sicilia
Pongo il problema del voto legislativo provocato soprattutto dall'immobilismo partitocratico all'Assemblea regionale siciliana
Basterà infatti che un candidato ricorre ai contenuti della sentenza della Corte costituzionale per invalidare qualsiasi concorso mettendo così a rischio migliaia di posti negli enti pubblici siciliani
Come gli enti locali si stanno difendendo da questa nuova pronunzia della Consulta a Palermo ad esempio
Si
Sei delle sette Commissioni varate dal Consiglio comunale in materia di concorsi
Sono state annullata ecco l'unica che è rimasta in vita è stata quella per il posto di procuratore legale all'avvocatura comunale di Palermo rimasto in vita soprattutto per iniziativa del sindaco di Palermo Domenico Lo Vasco
Che ne ha presieduto la commissione come garante anche come unico esaminatore possiamo definire con in tasca una laurea giurisprudenza
E proprio sui problemi dei concorsi pubblici in Sicilia si è tenuta a Catania nei giorni scorsi un convegno Incontro con diversi esponenti della vita pubblica
Siciliana hanno preso parte diversi docenti consiglieri comunali e provinciali vi faremo ascoltare tre interviste
La prima con il dottor Giuseppe Caruso che referendaria al TAR di Catania tra l'altro di Gordiano che l'iniziativa dell'eccezione di costituzionalità è partita proprio dalla sede del TAR catanese
Con il dottor Caruso ricostruiremo un po'le fasi di questa sentenza poiché ascolteremo il parere del professor Stelio maggiorenni docente di istituzioni di diritto pubblico perso l'università di Catania è la dichiarazione di Arturo Bianco vicepresidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani della Sicilia
Certamente hanno fatto riflettere anche le valutazioni che ha dato il Presidente della Regione Siciliana Rino Nicolosi e alcuni giorni dopo l'emissione di questa sentenza della Corte costituzionale
Leggi così commenta il presidente Nicolosi nacquero in un momento di convergenza fra maggioranza e opposizione illudendosi forse che una presenza lottizzata nelle Commissioni risolversi i problemi della trasparenza l'esperienza ha dimostrato che è accaduto esattamente il contrario
In più c'è da ricordare che il presidente della Regione Sicilia si oppose alla l'eccezione di costituzionalità sollevata dal TAR siciliano
Sostenendo che c'era il dovere istituzionale di difendere leggi approvate dall'assemblea anche se non condivise personalmente vi lasciamo all'ascolto di queste tre interviste sul problema dei concorsi pubblici in Sicilia che è un problema nazionale
Visto che gran parte dei candidati vengono da fuori regione buon ascolto
Abbiamo ai microfoni di Radio radicale il dottor Caruso referendario al TAR di Catania
Ecco possiamo ricostruire un po'la vicenda che minata dal candidato a questo ragazzo di Catenanuova e che ha dato luogo appunto a questa importantissima pronuncia della Corte costituzionale in materia di formazione delle commissioni di concorso
Sì il signor Lombardo questa del nome del candidato al Comune di Catenanuova è insorto verso i risultati di un concorso bandito dal Comune di rete la nuova dove l'ha visto arrivare tra gli idonei ma non tra i vincitori
Tra i motivi di lagnanza che il signor Lombardo fattore dinanzi al tribunale e vi era anche quello che le commissioni la Commissione ha detto la Commissione verrà un lapsus freudiano nel senso che questa commissione di concorso è stato più volte rielaborata in relazione alla modifica delle maggioranze consiliari nel comune quindi uno delle lagnanze che il signor Lombardo portano avanti appunto quella che queste rielaborazioni servivano in sostanza soltanto per adeguare alla alla composizione politica del consiglio la commissione con scarse garanzie di obiettività come tutti possono ben immaginare poi sui risultati della stessa
Il tribunale ha preso in esame le ricorso e non ha accolto tanto il profilo della tenuta rielaborazione delle commissioni in quanto ritenuto che questo fosse possibile sulla base normativa ma dubitato della stesso costituzionalità di queste norme
Sotto due profili
Primo dice che è assurdo pensare dice il tribunale di Catania che la imparzialità posso essere tutelate in presenza di commissioni che sono nominate
Per definizione della stessa legge in parte la maggioranza in parte le minoranze con una sorta di spartizione dei posti dei pani e dei pesci aggiungo io
In secondo luogo e astice un altro profilo di incostituzionalità che è quello del fatto che non c'è nessuna garanzia che questi signori commissari abbiano quelle competenze tecniche indispensabile per per e andare a valutare le persone che partecipa al concorso in relazione ovviamente a posto che ha concorso la Corte costituzionale ha ritenuto di approvare questa impostazione ma non degli nella sua interezza
In quanto ha espressamente detto nella sentenza che il profilo di imparzialità che aveva sollevato attacca dare non era fondato
Cioè gli andava bene il fatto che le che Kiba quindi bene il fatto che le commissioni siano nominate da maggioranza e minoranza comunque meccanismo che Lebed delimita a priori quello che non va bene il fatto che questi signori commissari non abbia non non non non si è scelto
Che abbiano le commissioni che abbiano le competenze tecniche per andare a valutare i commissari e questo è il profilo di accoglimento
Ecco
Abbiamo ai microfoni di Radio Radicale professor Serio maggiorenni docente dell'università di Catania di diritto pubblico ecco quali sono state le sue prime reazioni all'indomani dell'uscita della importante pronuncia della Consulta in materia di concorsi
Ma io ho atteso prima di avere qualunque reazione di leggere la sentenza la parte emotiva della sentenza la motivazione
Rettore la motivazione è mia profondamente sorpreso perché estremamente povera questa sentenza
Non ha un contenuto perfettamente intellegibile dal punto di vista dell'orientamento che la corte ha voluto dare anzi a voler seguire fino in fondo le affermazioni contenute nella motivazione
Dovrebbe assumersi un consiglio da parte del giudice costituzionale rivolto al legislatore a dettare norme che consentono una più accurata e fine lottizzazione della pubblica amministrazione
Ecco lei ha accennato riferendosi sempre la sentenza che la Corte Costituzionale con questa pronuncia non attacca i principi generali della lottizzazione
Nella pubblica amministrazione cosa vuol dire vuol dire che la Corte costituzionale non ha detto che il modello amministrativo che si va sviluppando nel Paese un modello amministrativo a politico al di fuori del sistema dei partiti ma è una modello di cultura amministrativa che concorrente e concomitante con quello del sistema dei partiti ovviamente innanzitutto ai partiti di maggioranza
La legislazione regionale siciliana riconosceva anche uno spazio alle forze politiche di opposizione legge attentamente e Partito Comunista perché si tratta di una legislazione che sorte momenti in cui all'Assemblea regionale siciliana la linea politica dominante era quella del re la consociazione tra alle forze
Il governo e le forze di opposizione e particolarmente del Partito comunista tentare il presidente di cose allora si oppose alla all'iter delle eccezioni di costituzionalità del TAR siciliano
E dichiarò che era suo dovere istituzionale difende le leggi dell'Assemblea regionale anche se non era qua come commenta questa questa dichiarazione di vincolo
Deve solo dovesse domandare a Nicolosi non a me
Evidentemente come fine politico il presidente Nicolosi dedica cercato di salvare capra e cavoli cioè di apparire come l'uomo che delle istituzioni che quindi dovrà difendere leggi del della Regione siciliana e di apparire anche come uomo della modernità pronto a ad essere a schierarsi apertamente contro la lottizzazione
Se poi lo schieramento verbale corrispondenti quello dei fatti questo non lo so un'ultima cosa il legislatore regionale a questo punto ancora degli strumenti
A disposizione per arginare questa pronuncia della Corte costituzionale quindi continuare ancora con criteri di lottizzazione all'interno delle Commissioni tecniche
Io credo che il legislatore regionale più che la desideri raggirare dovrebbe avere il desiderio della del trovare occasione della Sbarbati del fatto che ci sia si è intervenuta la sentenza
Per dettare una disciplina del Pubblico impiego originale ed avanzata questo è la vera possibilità che ha in questo momento il legislatore regionale se facesse questa avrebbe demeriti che nessuna evitati ma anche legislatore statale in questo momento ho cercato di dire nel mio intervento e che il quadro di scienza dell'amministrazione in Italia è profondamente cambiato
Che la legislazione in materia di pubblici concorsi estremamente obsoleta che forse lo stesso strumento del concorso è obsoleto ormai con la pretesa di uno strumento di essere uno strumento generale
E che pertanto un attento legislatore può iniziare a partire da questa tendenza un'opera di riforma complessiva
Questo cosa vuol dire vuol dire che si possono pensare seduti diversi da quello del concorso a est e a progettualità nuove del pubblico impiego che sì ma non sono mancate
Che ovviamente in una parte dovranno ancora risentire dell'influsso dei poli sì perché se questi politici rispondono poi al corpo elettorale rispondono seriamente al corpo elettorale è anche corretto che siano loro a determinare l'assetto diciamo così per grossi Dine dell'amministrazione
Se invece manca quello che è mancato sì no la possibilità di chiamare i politici a rispondere
Delle loro scelte dinanzi al corpo elettorale ma dico cubista concreto non col voto momento elettorale particolare ma promovendo più ampio per esempio stessi e di evitasse di avere quello che siamo in questo momento in Italia c'è una finanza pubblica estremamente derivata per cui chi spende non è responsabile per avere chiesto i soldi al corpo elettorale
O non lo è quasi mai e anzi ecco in una situazione di questa allora è chiaro che il la possibilità di una riforma uovo di un'inferenza tra politica e amministrazione diventa estremamente pericoloso la ringraziamo
Chiudiamo questa sequenza di interviste con la dichiarazione di Arturo Bianco vicepresidente Associazione Nazionale Comuni d'Italia Sicilia
Qui la Regione è totalmente inadempiente qui c'è un punto da dire con molta chiarezza
L'autonomia speciale in Sicilia sta diventando qualcosa che costa che pesa che frena che ritarda questo un po'le Marche nel resto del Paese non esiste in queste dimensioni e un problema che nel resto del Paese è stato affrontato bene o male si può discutere con indicazioni che comunque possono essere giudicate insufficienti ma si muovono
Lungo la linea opportuna e giusta che l'ATER sentenza della Corte Costituzionale indica in Sicilia tutto questo non è avvenuto c'è quindi la necessità che la Regione Siciliana senza perdere ulteriori tempo
Approvi rapidamente una disciplina chiara di adeguamento alla sentenza della Corte costituzionale e sancisca il principio che la politica è una cosa che serve a indirizzare a guidare a dare sposta i generali ma non è gestione di questo tipo perché questi sono problemi che devono essere risolti e gaffe affrontati e risolti a livello di spera tecnica amministrativa alla presidenza di questa va manifestata da
So che c'è un sottile velo di criminalizzazione nei confronti della Regione Sicilia e che quindi il problema non sia solamente regionale ma sia nazionale ne condivida non condivido pienamente questa espressione che nel senso che va
Questa espressione va spiegata io la spiego in questo senso ed è questo il mio pere in Sicilia siamo in ritardo in ritardo molto marcato in ritardo molto netto come ho detto
Come ho detto prima
Sicuramente al di là dei nostri ritardi c'è chi gioca chi Specola molto per una criminalizzazione generalizzata dell'isola e questo è inaccettabile però noi le nostre che arte le dobbiamo mettere a posto e in questa materia non sono non siamo più avanti del resto del Paese ma siamo enormemente più indietro da noi ancora la politica viene troppo spesso concepita come vera Reed mera ricerca del consenso e non come R capacità di dare risposte di governo capacità di dare risposte di sviluppo
La ringraziamo
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