Rassegna stampa estera

Poi sono le scottature di Radio Radicale martedì diciotto giugno questo l'appuntamento con la rassegna la stampa internazionale a cura di David Carretta tra i temi che tenteremo di approfondire questo oggi partiremo dall'Iran and alla vittoria sorpresa
Di Hassan Arrow animelle elezioni presidenziali di venerdì diversi giornali di
Vedono un'occasione per rilanciare i negoziati con i Teran
Sulla questione del programma nucleare a questo proposito leggeremo un editoriale dal Financial Times dal titolo la sorpresa additeranno agli elettori italiani scelgono la moderazione sull'estremismo
Un editoriale dal Times speranze moderate il titolo l'elezione a sorpresa di Rue anni come Presidente in Iran offre una chance di riparare le relazioni con l'Occidente di rompere lo stallo
Nucleare di segno diverso come spesso accade invece il commento del Wall Street Journal Europe un unicorno iraniano il titolo dell'editoriale di oggi
L'Occidente rinnovo alla sua caccia disperata per trovare un leader moderato a eran un'altra questione che tra l'altro riguarda da vicino anche
L'Iran di cui ci occuperemo la Siria e la
Svolta anche se moderata del presidente americano Barack Obama a proposito delle Armieri belli siriani
Anche su questo leggeremo un editoriale in controtendenza dal Wall Street Journal Europe l'edizione di ieri
Occuparsi a tempo perso di Siria Obama arma i ribelli ma non abbastanza per sconfiggere Assab dei suoi padrini padrini sono
I Mullah della Repubblica islamica attivo ER Anna
Per chiudere invece parleremo del G otto che si è aperto ieri in Irlanda del Nord che ha
Tra le altre cose in agenda oltre la questione siriana anche la lotta all'evasione e all'elusione fiscale
Su questo leggemmo un altro vittoriale dal fanno sciolta insinui mondo ha bisogno di una riforma fiscale globale il leader del G otto devono continuare il loro lavoro ben oltre
Il vertice l'elemento centrale riguarda soprattutto le tasse che pagano meglio non pagano le grandi multinazionali
CUG lei Apple
E altra Starbucks che riescono attraverso strumenti legali a eludere gran parte delle tasse che dovrebbero pagare dove operano a livello nazionale ma cominciamo dall'Iran né dalla vittoria di
Hassan romani il Financial Times il commentava
Questo successo sorpresa con un editoriale dal titolo per l'appunto la sorpresa di Teheran e gli elettori Regnani scelgono la moderazione sull'estremismo
Scrive il quotidiano della City gli iraniani hanno inflitto un drammatico schiaffo alla loro leadership estremista
Decidendo di votare per l'unico candidato moderato nelle elezioni presidenziali di venerdì invece del favorito del leader supremo l'intransigente negoziatore sul nucleare se hai già arrivi
Il Rettore iraniani hanno votato per Hassan RU Annicchiarico centrista ricordato per aver sospeso l'arricchimento dell'uranio quand'era incaricato dalla diplomazia nucleare all'inizio degli anni Duemila
Non si saprà mai se duali ha vinto nonostante l'opposizione del leader supremo l'Ayatollah Alì Khamenei oppure con il suo consenso dell'ultimo minuto ma la sua elezione in via comunque un potente messaggio di ragni anni
Sono stanchi delle politiche estremiste sia in campo economico sia nelle relazioni con il resto del mondo
Quattro anni dopo che Khamenei a cancellato il voto a favore di un candidato riformista la Presidenza concedendo Mahmoud Ahmadinejad un secondo mandato queste elezioni confermano che gli iraniani
Non si fanno spaventare dalla repressione e con il voto dei riformisti che romani ottenuto la maggioranza assoluta al primo turno contro altri cinque falchi del regime per il Financial Times la sua elezione può rappresentare
Una nuova opportunità per la diplomazia internazionale nel momento in cui la tensione con l'Iran sul suo programma nucleare sul suo sostegno politico e militare del regime di Bashar al-Assad e ai massimi
Ma ci vorrà un attento equilibrio da parte dalla diplomazia occidentale per
Rafforzare i moderati in Iran e indebolire ulteriormente i falchi che continueranno a controllare
Posizioni chiave tra l'altro i i vertici dei guardiani della rivoluzione il voto di Roma Aru anni non significa che gli iraniani rigetti non il programma nucleare
Lo stesso Wali né un fervente sostenitore ma la sua elezione
Dice almeno sono affronta INPS che gli iraniani non vogliono pagare il prezzo delle sanzioni solo perché si vuole sfidare l'Occidente anche se i quali non sarà uomo delle decisioni sulla politica nucleare de la Repubblica islamica un tono più moderato da parte della diplomazia iraniana potrebbe rendere il dialogo con l'Iran più facile
La sua influenza potrebbe poi portare a più flessibilità nei negoziati che dovrebbero riprendere nel corso dell'anno insomma conclude quotidiano della City
La sua presidenza offre una chance di una nuova pagina nel relazioni internazionali dell'Iran così
L'avete il farà nessun Times così l'avete anche il Times di Londra quotidiano conservatore in un editoriale dal titolo
Speranze moderate l'elezione a sorpresa di Assago anni come Presidente in Iran offre una chance di riparare le relazioni con l'Occidente di rompere lo stallo
Nucleare scrive il Times lezione di Wali come nuovo presidente in Iran è una sconfitta sorprendente per i falchi di Teheran
Gli osservatori occidentali si preparavano a condannare il voto come un'altra macchinazione dell'Ayatollah Alì Khamenei cui regime
Ha vietato diversi candidati riformisti di correre ma il favorito del leader supremo
Said sociali tra rivalità nei grandi conservatori e una sorprendente dimostrazione di unità del campo riformista è stato sonoramente bocciato
Il popolo iraniano prosegue il Times hai letto un moderato che ha promesso di trovare un modo per rompere lo stallo sul nucleare preparare le relazioni dell'Iran con la comunità internazionale per
Bloccare almeno in parte la repressione delle libertà personali che hanno caratterizzato gli ultimi otto anni sotto la Presidenza mandino usate
Certo sarebbe un errore illudersi troppo Romani non è un riformista per gran parte della sua carriera è stato al centro dell'establishment clericale conservatore della Repubblica islamica
In ogni caso l'ultima parola sulle questioni chiave come nucleare del leader supremo insomma le lettere di Romani difficilmente produrrà una svolta immediata dell'Iran sul nucleare sulla guerra civile in Siria ma secondo il Times il nuovo Presidente una figura
Rimane una figura influente nel sistema iraniano e il contrasto tra lui il suo predecessore impressionante se Ahmadinejad era un demagogo xenofobo che negava l'Olocausto e prometteva la distruzione di Israele
Quali l'accademico poliglotta studiato in Scozia rispettato livello internazionale
E aveva adottato tra le altre cose un approccio pragmatico come capo negoziatore sul nucleare tra due mila e tre al due mila cinque dopo aver denunciato le violazioni dei diritti umani del regime durante la campagna elettorale
Lo ANIA anche detto che queste elezioni rappresentano una vittoria dell'intelligenza della moderazione del progresso sull'estremismo
Secondo il Times la vittoria di romani e anche una conferma della bontà della politica delle sanzioni imposte all'Iran per il suo programma nucleare
Le sanzioni hanno portato un collasso dalla moneta iraniana un aumento della disoccupazione dell'inflazione con ripercussioni pesanti sugli standards evita la promessa di romani di rilanciare l'economia di allentare l'effetto delle sanzioni
Riparando le relazioni con l'Occidente sembra essere stata la chiave del suo successo leggendolo anni gli iraniani hanno inviato un potente messaggio sia a regime sia al mondo esterno
Da un lato hanno dimostrato i falchi che c'è un'enorme sostegno pubblico per le riforme politiche sociali
E c'è una volontà di porre fine all'isolamento internazionale dell'Iran
Dall'altro gli iraniani hanno ricordato il mondo esterno che il regime a poco sostegno nella giovane popolazione approcci dentale
Dell'Iran cosa fare per il Times l'Occidente deve mantenere la pressione sul regime attraverso le sanzioni ma minimizzando le sofferenze
Per la gente comune iraniani meritano altro incoraggiamento la reazione dei leader occidentali dopo il voto è stata di sollievo
Per l'elezione di un Presidente con cui possiamo parlare e allora si cominci a parlare conclude tra l'altro il Times
Segnando una piccola svolta rispetto alle posizioni che aveva assunto nei confronti dell'Iran negli ultimi negli ultimi anni chi invece la pensa in modo
Un po'diverso come spesso accade
Eh vuol sui giornali giuro prova in un editoriale di oggi dal titolo un unico organo iraniano l'Occidente ha rinnova la sua caccia disperata per trovare un leader moderato tra Iran scrive il quotidiano economico americano la ricerca di un leader iraniano moderato ossessionato tutti i presidenti americani dalla rivoluzione del mille novecentosettantanove
Una creatura di questo tipo non è ancora stata trovata ma la caccia l'unicorno
Sembra dover ricominciare di nuovo dopo che gli iraniani nel hanno eletto il Mall assai romani come loro prossimo Presidente Ruini ha stupito gran parte degli osservatori vincendo le presidenziali con più del cinquanta per cento superando
Agli altri candidati compresi i favoriti del leader supremo l'Ayatollah Khamenei
Il voto senza dubbio riflette il desiderio di cambiamento di cittadini Nagni anni dopo otto anni di Mahmoud Ahmadinejad
I rami anni meritano un plauso per aver partecipato a questo voto malgrado il furto delle lezioni da parte del regime nel due mila e nove la repressione che ne seguiti
Ma non ci si deve aspettare grandi cambiamenti nella politica iraniana con romani in particolare non sulla sicurezza nazionale
Il nuovo Presidente non è un Thomas Jefferson con una tunica e cosa più importante per la sicurezza mondiale è un sostenitore del programma di armamento nucleare
Delli erano andati in modo scrive il Wall Street Journal
Il potere ultimo in Iran continua a rimanere nelle mani di Khamenei dei guardiani della rivoluzione islamica che hanno ampliato il loro controllo sull'economia e su ampi settori della società grandi oggi in sostanza è uno Stato cita fascista con una
Verniciata di democrazia elettorale l'ambizione di dominare
La Regione la Casa Bianca cercherà sicuramente di rilanciare le iniziative diplomatiche per arrivare ad un accordo nucleare con il Governo RU anni il Presidente Obama vuole trovare ad ogni costo una forma di compromesso per evitare di dover lanciare un attacco militare
Sicuramente romani accetterà di negoziare
Non per porre fine alle sue ambizioni nucleari ma per rallentare le sanzioni accidentali e alla fine conquistare altro tempo per la corsa nucleare così tra l'altro il U.L.S.S. sui giornali di euro in questo
Editoriale
L'invasione
Quotidiano francese ieri dedicava tutto un dossier la sua copertina o prima pagina all'anno all'elezione di romani noi vogliamo leggere l'editoriale anche perché
Le conclusioni sono particolarmente azzeccate sono un omaggio al popolo iraniano segnali il titolo scrive libri
Le buone notizie sono troppo pochi in Iran per occultarle fino a qualche settimana fa nessuno avrebbe accordato alcuna chance a un candidato moderato come Hassan
Lou anni la sua elezione è una sorpresa che va salutata durante la sua campagna Romania moltiplicato i segnali di apertura tanto sul nucleare quanto sulle relazioni con l'Occidente
Dimostrando un vero pragmatismo economico certo
La storia recente iraniana incita la prudenza Israele ha messo in guardia contro un eccesso di ingenuità di fronte a questo Mullah moderato prodotto del regime che resta sotto il controllo della guida suprema a lì Khamenei
Ma ci può comunque affidi citare di veder scomparire l'obsoleto da estremista ma quando Ahmadinejad avversario
Di un progresso interno e internazionale dopo otto anni di oscurantismo e provocazioni diranno la possibilità di ristabilire il dialogo con la comunità internazionale
La sfida maggiore dico anni però probabilmente di rispondere alle aspirazioni
Di
Un Paese di un popolo giovane che aveva fatto la sua rivoluzione quella verde nel due mila e nove prima di veder le proprie speranze annientate da una feroce repressione
Insomma conclude
Di Biase uno maggio vero va reso non Armani ma a un popolo iraniano
Che non hanno mai abdicato e che è andato in massa alle urne per gridare ancora una volta gli occhi del mondo la sua sette di cambiamento così tra l'altro il quotidiano francese questione
Legata
Per molti aspetti all'Iran è quella della Siria Siria che al
Centro anche del dibattito il G otto lo scontro
Tra l'Occidente da un lato la Russia dall'altro sulle armi e ribelli
Anche se la Germania e Italia hanno posizione un po'diversa rispetto a Francia Regno Unito e Stati Uniti Stati Uniti che hanno cambiato opposizione hanno deciso che invieranno alcune Armieri belli quelle diciamo
Meno meno controverse inoltre già nel loro Pieri criticava
L'attitudine del Presidente Obama perché non sufficientemente determinata in linea editoriale dal titolo occuparsi a tempo perso di Siria Obama me ribelli ma non abbastanza per sconfiggere la sala dei suoi padrini scrive il giornale
Ci sono voluti due anni novantatré mila morti l'uso di armi chimiche
E la crescente prospettiva di una vittoria da parte dell'uomo forte Bashar al-Assad e dei suoi padrini né iraniani ma alla fine il Presidente
Americano Barack Obama ha deciso di armare i ribelli siriani
Potremmo dire meglio tardi che mai ma la questione ora e che Obama sembra intenzionato a fare quanto basta per evitare una sconfitta dei ribelli ma non abbastanza per aiutarli a vincere
La giustificazione ufficiale di questo cambio di rotta la nuova convenzione dell'Amministrazione che le forze di Assad abbiano usato gas Sarin contro i ribelli il Presidente aveva detto che l'uso di armi chimiche avrebbe cambiato i suoi calcoli così è stato spiegato
Un un rappresentante dell'Amministrazione improvviso cambio di politica di Obama però è stato dettato anche dal fatto che le forze di Assad stanno mettendo in fuga
I ribelli migliaia di combattenti di hezbollah hanno attraversato la frontiera con il Libano su richiesta dell'Iran per aiutare i militari del regime a riprendere la città strategica di Gusella
E ora si stanno dirigendo verso Aleppo la capitale commerciare della Siria secondo il Wall Street Journal c'è un terzo fattore che avrebbe portato a questo cambio di rotta sarà una coincidenza ma la scorsa settimana Bill Clinton avrebbe detto in un incontro privato
Che Obama rischia di apparire un papà molle e un biglietto per la sua incapacità di agire in Siria Obama di certo vuole evitare un coinvolgimento ma vuole anche evitare la responsabilità del massacro di ribelli e soprattutto di una vittoria strategica
Diranno Russia Assad Hezbollah come in Libia quando si decise intervenire solo di fronte alla discesa delle forze di Gheddafi verso Bengasi anche in Siria si sta muovendo all'ultimo minuto
Detto questo sottolinea il vuol sui giornali nuovo interventismo di Obama è comunque molto limitato e quasi certamente inadeguato
I seguiti forniranno solo armi di piccolo calibro munizioni forse armi anticarro l'Amministrazione però non fornirà Armienti eri
Per timore che finiscano nelle mani sbagliate la creazione di una no-fly zone è stata
Che categoria categoricamente smentita
In realtà il problema vero non sono le forze di terra ma le forze aeree di Assad insomma scrive il giornale mezze misure di Obama suggeriscono che il Presidente non sta pienamente dietro I ribelli
E l'Amministrazione lo conferma sostenendo che l'esito preferibile insidia continua ad essere un accordo di pace
Gli Stati Uniti ricorda al giorno e l'avevamo sperato di far ripartire i negoziati
Di Ginevra questo mese ma
Questo era prima che la situazione militare volgesse a favore di Assad il dittatore non intende fare alcuna concessione ora che sta vincendo e ribelli non negati non negozia Ranno con un regime che non ha ragioni di fare concessioni
Forse gli Stati Uniti pensano che qualche arma basterà e ribelli per resistere agli attacchi di Assad sedersi al tavolo di Ginevra
Ma questo suggerisce qualcos'altro e cioè
Che Obama non ancora compreso la posta in gioco strategica della guerra civile in Siria Russia Iran e Siria vogliono creare un arco di influenza da lira nel Mediterraneo
Dimostrando gli alleati regionali dell'America che gli Stati Uniti sono una potenza in ritirata
Loro Iran Russia Siria giocano per vincere Obama malgrado il cambio di rotta sulle armi ribelli sembra giocare per non perdere così
La vede
Il Wall Street Journal Europe per chiudere torniamo invece sul Financial Times di ieri un editoriale dedicato al
G otto e al tema più importante almeno ufficialmente sull'agenda quella
Quello della lotta all'evasione e all'elusione fiscale per il quotidiano della City il mondo ha bisogno di una riforma fiscale globale il leader del G otto devono continuare il loro lavoro ben oltre
Il Vertis c'è scriverlo effetti nel momento in cui leader del G otto si riuniscono in Irlanda del Nord l'iniziativa di David Cameron per riformare
Le regole sulla tassazione dell'impresa a livello globale e benvenuta ma potrebbe non rivelarsi un successo definitivo ed è una ragione in più per cui i Governi devono continuare il lavoro
De inoltre il summit si è insieme sia a livello nazionale rivelazioni degli ultimi mesi su molte multinazionali di alto profilo che non pagano praticamente nulla di tasse sull'impresa hanno evidenziato le gravi falle del sistema di tassazione internazionale sotto la pressione per l'opinione pubblica c'è una volontà di affrontare questa questione che non ha precedenti
Volontà da parte di responsabili poi i critici che faticano a centrare i loro obiettivi di bilancio in patria
Cameron merita dunque un plauso per aver messo la questione al vertice dell'agenda globale ma il compito rimane enorme perifrasi montagne massimo che il G otto può fare un accordo internazionale per legare le tasse all'attività economica reale limitare l'uso di sussidiarie per spostare i profitti in giurisdizione basse imposizione il G otto può anche fare progressi sullo scambio automatico di informazione
Nel frattempo però i singoli Paesi devono agire da soli possono cambiare regole nazionali sbagliate modificare i trattati bilaterali che vietano la doppia imposizione ma spesso hanno si trasformano in una doppia non imposizione
Insomma per quanti progressi possa fare il G otto c'è ancora molto lavoro da fare così Financial Times ci fermiamo David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale