Sono intervenuti: Francesco Rutelli (RAD), Marco Taradash (RAD).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Crisi, Golfo Persico, Guerra, Iraq, Kuwait, Medio Oriente, Pace, Partito Radicale.
Rubrica
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Sì ciao e debbono le ascoltatori farei pretori d'attuazione è ormai noto alla quale iperpiano aderito anzi sono stati no non tre promotori perché il documento originario secondo me
Non era particolarmente condivisibile però hanno aderito con un doc con un documento autonomo che complessivamente le chiamate a un buon contributo alla riflessione su quello che sta avvenendo drammaticamente in queste ore
E io ho partecipato a questa manifestazione o anche seguito un po'mi sono sono andato in giro ecco per il corteo soprattutto per vederne le caratteristiche certamente non le ho colto la l'assieme perché ha molto grande sicuramente molto
Riuscita sul piano partecipazione
Eppure o comunque colto una serie di aspetti che giudico positivi che giudico abbastanza anche innovativi o parrebbe da validazione per una ragione semplice essenziale perché condivido l'obiettivo secco e cioè l'Italia ripudia la guerra non ritengo giusto e come dire pregiudizialmente condivisibile ovverosia richiamo in un momento terribilmente difficile e ci troviamo in un momento nel quale SISTAN scegliendo di abbandonare la strada io giudico la strada giusta nei confronti della invasione l'occupazione e della massacro che viene operato mandare le truppe di Saddam Hussein nel cupa et
E rispetto a tutto l connesso le situazioni nel Medioriente e rispetto al dispiegamento delle forze occidentali e di alcuni Paesi arabi del Golfo ovvero
Ci troviamo in un momento nel quale nota abbandonando la strada l'embargo che io ritengo sia la strada giusta e da perseguire fino in fondo per adottare la strada
Pur fare forse di intraprendere un conflitto armato io ritengo che questo ritengo come non violento come persona che alcune convinzioni anche i reali
Ci si può spingere di fronte a minacce spaventosa per la pace internazionale di fronte ai cd di fronte a guerre che vengono scatenate come in questo caso Saddam Hussein a sostenere la necessità o la opportunità ho la minore come dire negatività di un intervento di una presenza di un dispiegamento militare affini dissuasive di e preventivi se necessario di attuazione
E di deliberazioni
Delle Nazioni Unite ad esempio nel caso di un blocco economico o di un embargo come gonfiato nei confronti e dell'Iraq non sono d'accordo invece che questo possa spingersi fino a dichiarazione lo svolgimento di una guerra per le caratteristiche questo a ce lo dico in termini di principio ma lo dico anche per una valutazione
Sofferta e è assai preoccupata su che cosa significherebbe una guerra
Oggi in termini di vite umane in termini conseguenze incalcolabili per l'aspetto sicurezza internazionali sono sarebbero aperto pinoli quel convertita americano di cui non ricordo il nome che ho sentito citare ho letto sulla stampa e ho sentito citare anche un dibattito televisivo il quale ha detto a proposito della presenza militare americana in Europa noi siamo stati sul re meno per quarantacinque anni senza sentire la necessità di aprire un conflitto e alla fine il risultato è stato che per esempio la Germania
Orientale occupata ed è servita da una dittatura è stata la fine restituita ai suoi cittadini dopo terribili sofferenze dopo più di una generazione che ha vissuto questa condizione e tuttavia
Direi che sei metri per sperimentare da attuare un embargo nei confronti dell'Iraq abbiano un periodo assolutamente sufficiente purtroppo che spinta troppo in alto la ricerca
Di una soluzione immediata respinta se vogliamo Paro statisticamente troppo in avanti mentre mi sembra che ci troviamo oggi di fronte questa notizia che sono state ad esempio raccolte dello stesso Congresso degli Stati Uniti d'America
Al primo caso al mondo forse nel mondo di questo dopoguerra in cui un embargo funziona ovvero in cui esistono tutti i presupposti perché l'embargo possa sviluppare i suoi effetti cioè a dire mettere in ginocchio la struttura industriale petrolifera e mettere in ginocchio soprattutto la struttura evitare nuziale dell'Iraq non ci dimentichiamo che l'Iraq tolte le migliaia di consiglieri di tecnici di assistenti sovietici i francesi i tedeschi anche italiani e dei paesi occidentali che sorreggevano appunto risulta tecnologico e soprattutto di funzionamento di attenta questa macchina bellica ed industriale oggi è in gravissima crisi ho visto anche i resoconti che sono stati fatti
Sull'efficacia delle bare go sono molto contento che l'embargo abbia finora dispiegato un'efficacia limitata
Per quanto riguarda le condizioni la popolazione ritengo fatto non negativo a positivo perché appunto che arrivino alimenti che arrivino medicinali che contento la popolazione non pagare doppiamente la natura criminale dittatoriale regime dica da mosse mi sembra un fatto positivo mi e mi sembra altrettanto un fatto positivo che non registri questo promettente
Lato lo stadio di efficacia dell'embargo cioè all'embargo non ci sono alternative dal mio punto di vista e non violento sono di opposto
Anzi sostengo una strumento anche militare che lo faccia applicare che è in grado di corrispondere per caso fa da Mustaine voleva deve aumentare la sua avventura militare proponiamo direzione Arabia Saudita o verso Israele o Ina e comunque in altre direzioni rilanciando questa sua allucinante partita di poker e ritengo che però il compito e delle forze che sono lì debba essere quello di piegare
E sconfiggere con gli strumenti di risoluzione non bellica del conflitto la dittatura e ripristinare quindi il LG Primo governo del cupa e te con questi strumenti e con non con una guerra considererei come dire appoggiare e l'apertura di un conflitto totalmente contraddetto anche indirettamente totalmente contraddittorio con le convenzioni con con con le idee che ciò e quindi diciamo mi associo hanno una mani dell'attore con lo slogan che ho personalmente portato questa manifestazione
Fuori l'abbiamo stenda occupa et ma non e non mai con lo scatenamento della guerra cioè consideriamo l'ultimatum
Del quindici come un ultimatum infatti non va applicato al quindici e comunque consideriamo queste scadenze come scadente debbano intensificare la pressione nei confronti per cui guai nei confronti dell'Iraq e nei confronti del dittatore iracheno non ad aprire invece una guerra le cui conseguenze umane sono catastrofiche migliaia decine di migliaia di morti
Le conseguenze economiche sono davanti agli occhi di tutti e lo sappiamo quali sarebbero in termini destabilizzazione puramente di guerra strisciante che produrrebbe di sollevazioni di incomprensioni di fossato che crea addirittura di beatificazione del dittatore o almeno di incomprensione ulteriore tra l'Occidente tra le democrazie
E gran parte delle popolazioni arabe e mediterranee queste sono la motivazione di fondo che come dire mi primavere un'opinione
Complessiva su questa crisi che non solo rende compatibile ma insomma che rende anche naturale che diversamente da molte altre manifestazioni sono svolte in questo periodo associarmi con queste convenzioni che per fortuna vitto condivisa molta gente debbo dire ad una manifestazione come quella di oggi
Contratto un senso di unilateralità della manifestazione come pure o in altre occasioni accaduto al potuto riscontrare una sorta di consonanza rispetto nei testi che appena Espresso due tra la gente con cui diciamo seduto in contatto oggi con gli slogan che venivano gridati
Ma dunque io ho vinto nome noto nella quale la gran parte diciamo del del corteo non gridava slogan
Era anzi si si svolgeva in maniera disordinata poi felicemente disordinata con gente che cammina c'è un cartello che c'aveva uno stemmino eccetera un pupazzetto un adesivo eccetera eccetera una bandiera non era una un corteo regimentare questo da una parte la molto incoraggiante dall'altra c'erano inseguimenti non insignificanti vanta come democrazia proletaria non ho vinto la parte degli autonomi che so che anche scatenato o comunque è rimasta coinvolta in incidenti
Però
Ho sentito alcuni slogan assolutamente non condivisibili non solo unilaterale ma unilaterale penso del sostegno abbiamo sei e quindi son cose che peraltro ben sappiamo che esistono prove incontrato tanta altra gente che aveva posizioni
Molto sentito gridare degli slogan del tipo Saddam ammette di me tieni bene in mente che con la violenza non si ottiene niente questo gridato da da gruppi di giovani comunisti oppure altri o vi sono sei sono curioso Bernard-Marie federazione questa che aveva la lo slogan Shalom ovvero la parola pace in ebraico sotto un grande arcobaleno non so neanche gruppo fosse Obito lampeggiante che aveva ad esempio anziché il distintivo tantissimi con le con gli striscioni della Palestina naturalmente e anche tanta gente che ha un distintivo alcun Waite con la bandiera nazionale occupa et al la al bavero ecco voglio dire una manifestazione duramente plurale nel dei suoi contenuti e io stesso come dire tanta gente che ho visto che ho incontrato e qui ho scambiato delle opinioni sono testimone di questo cioè non c'è non è la manifestazione unilaterale diciamo contro all'America che sta per scadere la guerra e per Saddam Hussein il paladino del sud del mondo oppresso sono debbo dire è anche questo fondo lo slogan del Partito comunista sul Manifesto che segnalava la delusione alla alla guerra alla mani facevano la guerra no alla occupazione alcun vai cioè e cioè veniva posto e l'imperativo di trovare un'altra soluzione oppure certo non è che la soluzione la troviamo noi oggi tanto meno ahi noi a quarantotto ore dalla scadenza del quindici di gennaio però di sicuro e non solo legittimo ma doveroso momento in cui si affermi un principio di risoluzione di un conflitto come qui tutto
Con la guerra ad appena ferimenti anzi neanche perché ne sono appena quattro mesi se non vado errato perché era agosto diciamo sono quattro mesi metro cinque ad appena cinque mesi dal dall'inizio dall'occupazione poiché l'avvio di tutta la procedura ha portato l'embargo indubbiamente sostenere una tesi una linea un metodo diverso e comunque sostenere il rifiuto della guerra come strumento di cioè di conflitto tanto più nel momento in cui gli strumenti alternativi finalmente come appunto all'embargo dimostrano di potere fund suonare ecco mi sembra un dovere politico civico morale e date tra l'altro accompagnato tutta una serie di altre riflessioni di contenuti
Riferiti alla politica energetica necessità di aumentare la nostra capacità di indipendenza dal petrolio da tutto ciò che questo comporta e cose di cui non ci dobbiamo mai dimenticare che mi pare fanno una ricchezza di posizione politica e non
Una unilateralità repressione politica ecco Francesco che è ancora un minuto volevo provare a interpretare un attimo anche le cose che ha detto andare un po'più a fondo tutti si è trovato all'inizio della crisi del Golfo non ricordo male piuttosto isolato come tu posizioni rispetto diciamo al mondo pacifista anche gli stessi Verdi
Ricordo tuo interventi sul manifesto ricordo dissensi e questi suscitarono quando in qualche modo condivide visti l'invio o di truppe non soltanto americana grotte comunque armate nella zona
Lei adesso Nourdine duri mento della situazione d'arrivare alla alla stretta finale mi sembra di capire ti riporta invece in sintonia con queste stesse parti con cui in qualche modo invece se che si era creato una sorta di Fossato
Ma evidentemente forse non mi sono spiegato bene ecco neanche Conte allora ti ripeto quello che penso
Io ritengo che quello che è stato fatto finora ieri conferma in pieno la mia opinione cioè riconfermo ma io non so come si chiama queste altre domande che venivano incontro ecco un altro nome c'è un ma c'è una riflessione competitiva generale che che attraverso un po'tutti e poi tra l'altro che di contro Gianfranco Giorgia Carlo che ci troviamo in una in un momento nel quale purtroppo siamo spetta
Tori questo non ce lo possiamo nascondere saremmo ipocriti nascondercelo cioè siamo in una fase in cui noi esprimiamo uno una opinione
Che minoritaria al Parlamento italiano che minoritarie parlamenti democratici anche dentro presenta al Parlamento verso gli Stati Uniti d'America
Sorprendentemente magari secondo alcuni una consonanza notevoli massima notevolissima a dispetto di uno con pare posizione nell'opinione pubblica
Più favorevoli ad una scelta di Risoluzione bellica del del problema privare che abbiamo un approfondimento situazione cioè da certi settori non c'è più
Una lettura unilaterale di Goletta cadendo lettura teatrale che significa bel culetto non ce ne frega niente perché non è un Paese democratico perché sono gli sceicchi miliardari
In fondo sono sulla sondata cercare sono affari loro
Saddam Hussein però vedi in fondo insomma con l'attacco che ha fatto ha risollevato dei problemi che altrimenti dormivano adesso vedrai che la questione palestinese magari la trovano soluzione come né con l'antica regola per cui solo con l'forza si può ottenere una ragione terzo argomento ma cosa ci frega a noi di andare ammette a ficcare il naso nelle Golfo quando questa è una guerra per il petrolio perché in realtà e la guerra fatta anche lo stesso Chirac per alzare il prezzo del petrolio di cui ha bisogno e e invece fatta peraltro verso gli Stati Uniti per tenerlo basso insieme a tutta una serie di Paesi come quelli occidentali che però hanno più paura che però non hanno da difendere il ruolo europei un giaccone provano difendere il ruolo di superpotenza globale quindi si possono permettere di non come dire di no di non intervenire militarmente come sta giudicano fa e cogliamo queste semplifica semplificazione radicalizzazione oggi a mio avviso sono rimaste patrimoni di una piccolissima minoranza
Coloro che sono andati in pellegrinaggio a Baghdad pensando che questo potesse essere in qualche modo risolutivo per la pace e in molti casi purtroppo
Da una parte è stato una iniziativa per certe iniziative opportuna rispettabile comunque di dialogo che non è mai fatto disgustoso inaccettabile tanto più conosciuta di vite umane
Da salvaguardare ecco questo fondamentale dall'altro si è tradotto in molti casi in una legittimazione internet abbiamo senta strumentalizzato queste visite
E queste apparizioni con copiosi filmati comunicati stampa della televisione di regime dell'informazione interna e nella propaganda
Gli operatori sono cambiate cambi son cambiate molte posizioni oggi beh io mi trovo in in Tonya con e però mi trovo sconfitte questo lo debbo dire ecco che non ci siano equivoci io mi trovo a a dichiarare una posizione che probabilmente sconfitta perché sconfitta perché qua c'ho due possibilità o scoppia la guerra
E questo è indubbiamente una sconfitta indubbiamente un fatto disastroso che avrà conseguenze disastrose per i prossimi oppure se non scoppia la guerra a Saddam Hussein accetta una forma più o meno per lui onorevole di ritirata
E di composizione la situazione di ripristino della legalità violata di ripristino dell'annoso che legittimi governanti ma anche di rientro della popolazione che centinaia di migliaia di persone è stata scacciata torturata
E spunta o ridotta in servitù in cui vai e questo ugualmente però avverrà non attraverso l'esercizio di un'iniziativa non militare
Sebbene sostenuta da una presenza armata che sono indispensabile che meglio sarebbe stato fin dal primo momento se fosse stata dalle Nazioni delle Nazioni Unite sotto comando
Delle Nazioni Unite con i caschi blu delle Nazioni Unite antiche formata da forze nazionali con legittimazione al suo leader però io difendo spesso questa seconda opzione perché una terza non esisteva o le Nazioni Unite o forze nazionali perché altri perché D'Adamo spetterebbe preso pure Arabia Saudita e altro che quella guerra che oggi temiamo sarebbe realizza dettava una catarsi beh ancora molto ben calcolate però dicevo se per caso di D'Adamo Sensi ritirate non si deve non si ritirerebbe come io vorrei
E avrei voluto
Sulla spinta
Di un embargo che lo ha messo in ginocchio e di un isolamento politico internazionale che lo ha messo in minoranza un all'interno dello stesso mondo arabo perché la Lega Araba dedicare a maggioranza a favore non solo del ritiro Occupy ma a favore diritta vento armato e della dislocazione di truppe sebbene alcuni casi solo simboliche contro Saddam Hussein ma purtroppo questo avverrebbe perviene Oscar Jean militare la fissazione dell'ultimatum dell'annuncio di un atto dell'apertura di un conflitto armato quindi indubbiamente noi ci troviamo in un contesto nel quale io stesso mi trovo e so bene e non ho sentito per esempio oggi so che avete fatto una discussione a radio radicale non ho ascoltato per nulla perché ho una Renault e stamattina
E questa manifestazione a cui ho partecipato durante pomeriggio io non so neanche il tenore di questa discussione però ecco indubbiamente Citroen un Conte do in cui noi affermiamo una posizione di principio riaffermiamo credo la grande maggioranza di primo presente questa manifestazione
La un'alternativa che quella portare avanti l'embargo fino in fondo e costringe a dal museo ad uscire ma per quella via non per il conflitto armato e però ci troviamo sconfitti oggi politicamente perché la la strada che va imboccata che porti alla guerra sia che fermi la guerra non c'è arrivata attraverso la perseveranza l'attuazione dell'embargo cioè con uno strumento non bellico non militare non violento tendenzialmente
Seppure supportato da sfrutta strumenti di dissuasione militare e ma appunto attraverso la organizzazione la preparazione speriamo di no la realizzazione di una guerra
Bene Francesco di ringrazio davvero molto per essere intervenuto e siccome c'è Marco Taradash Lina già da un po'volevo dare anche all'una parola per un commento a questa modificazione cui anche lui ha partecipato che ringrazio grazie Francia ci sentiamo presto buon lavoro anche a te
Ma cos'è ancora in linea vivo come abbiamo fatto a penna no no no ma molto interessante che le diceva Francesco attende avete fatto benissimo durante
Ecco ma Coco due partecipato a questa manifestazione credo anche tu con alcuni distinguo rispetto diciamo la convocazione ufficiale no molte che distingue anche e li
So che io non ho aderito alla alla manifestazione anche se vi ho partecipato questa mattina quindi collegamento ho fatto un collegamento durante il filetto di Giovanni Negri
Un po'per spiegare questa posizione
Cioè e quindi anche confermata poi dall'andamento della della manifestazione anzi volevo subito dare un giudizio su questa manifestazione che politicamente
E fatto abbiamo stretto molto poco nel senso che e a tre una manifestazione si esprime anche attraverso gli slogan il programma che abbiamo sentito sono quelli di sempre Ravetto chi tra punti che non hanno mai prodotto nessuna modificazione e che danno una vita danno l'idea proprio che questo movimento pacifista manchino guida ammanchi
Di una intenzionalità politica di qualche genere in tutto il corteo attraversato un paio di volte non c'è stato uno slogan contro Saddam venne e questo credo che sia un una pecca organizzativa di fondo da parte dei movimenti della pace che e dovevano anche dare una serie di parole d'ordine a questo porta invece abbiamo avuto temple accolita riscrittura
Fuori Italia l'amato fuori la NATO dall'Italia ripulitura degli le accuse anti americane eccetera eccetera oltre allora all'atteggiamento tende alla bacchetta magica risolviamo il problema della Palestina diamola per buona parte palestinesi che vi ricordo il problema il Medioriente quando tutti sanno
Il problema è di quella regione
Non dipendono che in parte dall'esistenza dello Stato di Israele indi dalla sua politica attuale e che Problemi di relazioni di rapporti tra i gli Stati arabi sono sempre stati terribili tant'è vero che la guerra
Più feroce
E più violenta è stata quella tra l'Iran è e l'Iraq no entrando ci niente Israele
Ne i palestinesi allora questa è una situazione questa è una situazione che si è riconfermata sapevamo fate voi io che questo corteo pacifico non avrebbe prodotto politicamente niente che era purtroppo il risultato
Il l'atteggiamento vacuo
Nel senso che non la polemica pacifista e tutte queste settimane non ha mai dato un diritto non l'avete mai sviluppata
In una programmazione di lavoro politico le uniche cose che sono state fatte sono state questi gite turistiche a Baghdad per riscuoterla degna di qualche ostaggio da portare in Occidente lasciando immutata totalmente la situazione e del Ku Ayte e del popolo iracheno ostaggio di da molti venne credo che questo avrebbe detto per perché e cosa invece oggi addirittura più sentivano
Degli slogan a difesa del popolo iracheno
Contro gli americani come se il popolo IVA che hanno non fosse da anni e anni la prima vittima della dittatura dite da molte insomma sapevamo che questa manifestazione in realtà politicamente
Avrebbe significato molto poco e tuttavia
La situazione in questione ci troviamo oggi è una situazione di alternativa in fare crude netta era la guerra e lo status quo
La guerra lo status quo nel momento in cui lo status quo potrebbe ancora essere modificata invece dallo sviluppo di quella iniziativa che l'ONU in un momento in cui aveva funzionato appresa cioè quella dell'embargo credo che la guerra oggi verrebbero kenyota
Sarebbe rovinosa anche se forse una guerra di quelle che apparentemente premia dello la politica americana la guerra lampo favola di cui sempre tutti e parla coi lontano succedono anima anche deposto la guerra che coinvolge nel giro di una settimana o di due giorni che elimina della dittatura dita da molti Rayne e liberato cioè quella zona dal sadico bellicista rappresentato dall'Iraq nel capiamo che il dopoguerra invece sarebbe lunghissimo che il dopoguerra riaccendere beh gli odi le pensioni non soltanto in quella zona ma anche ecco convinto in queste zone
Del mondo la violenza chiama violenza anche quando una violenta sembra essere giustificata come a molti sembra la guerra nei confronti di Saddam bene la violenza politica rinasce avrebbe nei paesi europee nei Paesi occidentali perché di nuovo cd
E i il messaggio che da questa guerra verrebbe è che con la violenza le situazioni estreme vengono risolti il terrorismo avrebbe una spinta fortissima avviluppa anzi
E di nuovo non dimentichiamo che i palestinesi le cui fazioni armate hanno soltanto momentaneamente quando lo hanno fatto in questi anni sepolto l'ascia di guerra sono o pronte armate disponibili
A lottare e con le loro armi e sicuramente la sconfitta di da molti venne era presente rappresenterebbe anche una sconfitta lo lp e quindi l'incitamento a riprendere più decisamente la strada della guerriglia
E del terrorismo perfetta vita
Di Israele la vita democratica di Grey aveva la la guerra rappresenterebbe comunque un peso da portarti dietro per anni e anni e non allontanerebbe ogni proposta di dialogo e di pacificazione in quella zona ecco ma io credo che oggi la guerra sarebbe veramente una iattura politica politicamente vita politicamente realisticamente anche se la guerra dovesse andare come noi speriamo io personalmente spero che vada al momento in cui la guerra esploda cioè io spero che la guerra sia rapida che gli Stati Uniti e le altre forze armate liquido al più presto l'armata irachena
E che le vittime siano il minor numero possibile che tutto si conclude nel minor tempo possibile ma al di là di questo fino al momento in cui è possibile anche mandare un segnale attraverso la partecipazione che ritengo non è politica perché la politica è qualche cosa che attiva dei processi e oggi questa manifestazione non attivato nulla però è un segnale che il PPI de almeno fisicamente
Un grande numero di persone che si oppongono a questa guerra non sanno che cosa esprimere qui è allora è il problema che l'otto perché il movimento pacifista non spetterà anche non violento cioè perché rifiuta la guerra ma non sa adoperare degli strumenti inventare creare degli strumenti di difesa che sono necessari perché l'alternativa
è dall'accettare
La guerra che cura da molti bene affatto e che continua a fare in Iraq perché ivi ingrato in Kuwait perché lì c'è la guerra in corso
Alternative citare quella guerra
Oppure fare la guerra domani per liquidare per Davos bene è chiaro che noi siamo perdenti come radicale come forza internazionalista come non viole il movimento pacifista oggi in Italia purtroppo nota esprime altro che il grido no alla guerra il diritto di avere paura
E gli slogan dipendere fatti della cultura più retriva ormai più incolta più incapace di produrre ogni novità però secondo me dovevamo esserci delle preventivi perché al l'alternativa non violenta in questo momento noi dietro domani
Dopodomani nei prossimi giorni invece la vera alternativa è quella del dell'uso delle armi e della violenza per sanano situazione che non verrà comunque franata perché la guerra non la forza NATO
Ecco Marco quindi su questo punto mi sembra tu concordi anche valutazioni Francesco Rutelli che era quella dovremmo cercare di dare all'embargo un'altra chance troppo presto dichiararlo fallito dopo solo cinque mesi
E passare alle vie di fatto senza avere sperimentato fino in fondo sembra questo dicesse Francesco l'efficacia di questa misura in fondo non violenta e
Certo che l'embargo e la strada anche certo che un embargo non può durare dementi che bisogna far saltare medicine e vivere bisogna chiudere
La poi le porte ad ogni altro prodotto i usando le armi se necessario nel momento in cui l'embargo venga violato e ci diamo azione militare puntuale di polizia internazionale puntuale da com'era in questo caso credo che il pacifismo assoluto dovrebbe dovrebbe fare i conti con una realtà di violazione dell'azione non violenta in corso che appunto l'embargo in quel in quel caso
Credo che daremmo con al ritornato italiani che Irvine pedina per una violazione dell'embargo ma l'embargo è una strategia di fondo la strategia di fondo non violenta che deve essere perseguita e che deve avere sui tempi non non solo sei mesi i tempi di Lombardo sono un anno fa o due anni fa tre anni fa cinque anni ecco il tempo che ci vuole per fare per mettere in crisi l'economia e rifornimenti anche bellici di un Paese e che ovviamente che richiedono uno la pazienza forse quella di Giobbe rispetto alla a alla scorciatoia del serali di guerra ma la strada è quella la strada è quella del dialogo e quella della disgregazione
Della inforca Interna della solidarietà interna dell'avversario Pannella proposto qui la campagna di informazione di propaganda contro Adamo frena all'interno dell'Iraq queste sono registrate dal compiere quelle contrade crescono alla fine risultate vincenti anche nei confronti del mondo comunista del mondo stalinista
E di un un blocco di potere come l'appunto quello comunista che sembrava invincibile perché era gigantesca in termini e di territori di media disposizioni di armamenti e così via eppure la forza della propaganda è riuscita laddove nonna diffida non sarebbe riuscito sicuramente una azione militare altra questione che si apre nel momento in cui Fini
Dalle dette il via libera alla guerra del Golfo sarebbe poi una copertura ad azione di Politeia tra virgolette in terra una laddove c'è ci sono situazioni di crisi nel mondo già vediamo che con la copertura dell'avvio di guerra all'Unione Sovietica Gorbaciov qua
Manda i paracadutisti e carri armati in Lituania ecco quante di questi episodi i verificheranno durante il periodo di guerra la violenta chiamo la violenta e dobbiamo fare in modo che una la strategia dell'embargo che la strategia costoro da più costosa per un paese assediato come i assediato internazionalmente l'Iraq abbia i suoi tempi e venga rafforzato e più quella strategia atti elaborino anche prospettive militari ma difesa di quella strategia invece lavorare la prospettiva militare credendo che la guerra di perfetti alla soluzione credo che che veramente sbagliato
Bene Marco ringrazio anche per trovare un modo tornare a parlarne nel microfono di Radio Radicale presto
Era Marco Taradash anche Luís indiretta telefono dopo aver ascoltato Francesco Rutelli le interviste le cronache della manifestazione che oggi si è svolta Roma
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