Totalitarismo e democrazia

Buonasera a tutti
Vi ringrazio per essere intervenuti alla quinta e appuntamento della nostra rassegna di filosofia le ragioni la politica questa sera a Velletri noi presentiamo
In gradito ospite il professor Federico Sollazzo che insegna Zega de in Ungheria un professore di fisica morale e politica
Anche molto giovane comunque lui è un
è un filosofo romano che si è laureato qui sia formato qui a Roma ma insegna in Ungheria da qualche anno
E tra le sue recenti obbligazioni titoli verismo democrazia ed etica pubblica è un libro che ha destato molto interesse negli ultimi due anni da quando è uscito
Proprio perché tratta alcuni argomenti di grandissimo interesse che noi dell'osservatorio che da anni stiamo cercando di portare questo nostro progetto
La filosofia e la ricerca dall'università al grande pubblico e il nostro è un progetto di filo del movimento cioè noi giriamo
Varie città per incontrare
La società civile e mettervi di fronte a quelli che sono gli studi più approfonditi sulle tematiche di filosofia politica
Oggi siamo dell'idea di e appunto presentiamo questo questo titolo che nuovi confini configurazioni del controllo sociale dalla libertà negata la libertà apparente che è un argomento di grandissima attualità
Questa sera abbiamo come padrone di casa
L'avvocato Vincenzo cartoni che qui a Velletri conoscete tutti sia per la sua storia professionale ma anche per la sua storia politica e di cittadino di lungo corso di questa di questa città
Vincenzo ha fatto degli studi su dice il diritto per cui oltre ad essere uno dei nostri
Più ferventi ai collaboratori dell'Osservatorio filosofico
Anche uno immersa so scendo appunto un suo lavoro su questo su questo
Su questo tema noi abbiamo avuto poi l'aiuto del carissimo dottor Sandro Giuliani che ci ha dato una mano a organizzare questa serata
E i che passerò la parola ai nostri interlocutori non prima di avervi detto che
Noi oggi siamo qui a fare io adesso a questo convegno fu la collaborazione di tra della rivista scientifica critica liberale Micromega
Tira di radicali che a cui che manderà in onda questa questo nostro pomeriggio di di studio
A questo punto io prima di passare la parola
A Vincenzo cardini pena la sua relazione introduttiva
Vorrei spiegare su
Brevemente quale l'argomento della della della serata l'argomento riguarda una delle preoccupazioni più
Evidenti della società di oggi perché sin dalla modernità
L'aspetti le grandi aspettative che tutti
Che il cittadino ha sempre avuto verso la democrazia è stata quella di sempre un margine maggiore spazio di libertà che sempre maggiori spazi di uguaglianza e di prospettive e di
Garanzie perfetti e spesso gravano famiglia per il proprio lavoro
Noi stiamo assistendo a un periodo di casi di gravi difficoltà economiche queste gravi difficoltà economiche stanno facendo venir meno tantissimi sicurezze
E
E Daily c'è sempre questo bisogno di bilanciare
Libertà più d'uguaglianza la modernità come sapete è nata proprio con la perdita
Della
Fiducia in una trascendenza che dava fondamento al potere politico una volta è questa che poi si è perso questo orizzonte la potere politico può essere garantito può essere
Sommese sospetto soltanto da dall'accordo da contratto
Fra fra gli uomini ora il problema che oggi andremo a vedere i nostri due interlocutori e se queste aspettative della modernità sono state rispettate quanto sono state rispettate se oggi come appunto di certi vadano sta devono stare conferenza di oggi
Se c'è uno scatto fra
La libertà
Le aspirazioni libertà e la libertà reale io passo la parola a Vincenzo ca
Buonasera a tutti credo che interrogarsi sul significato di libertà in questa fase storica sia cercare di fare ordine in un
In una momento di grande confusione
E soprattutto per
Il nostro sforzo è quello di cercare di capire in che modo declinare il significato della parola democrazia
In questa fase il
I cittadini si trovano un costantemente hard
A dover affrontare la vita sociale la vita politica la vita economica con un anelito che è quello di cercare di trovare la maggior i maggiori spazi di libertà possibile
Questi spazi di libertà debbono come dire cercano di
Il loro il loro ruolo all'interno di determinati ambiti
Come quello ad esempio della della Rete della rete di internet
E la rete di internet è diventato in qualche modo un un feticcio al quale rivolgersi quando si cerca di trovare una una libertà assoluta
Il il problema è proprio questo il professor Sollazzo lo lo esprimo in maniera molto chiara io mi limiterò semplicemente ad introdurlo per poi fare alcune riflessioni
Noi viviamo in un sistema che costituisce un il nostro orizzonte di libertà e che questo limite che mette in dubbio la nostra effettiva libertà
Allora sedici interroghiamo diciamo qual è la libertà la libertà è quella di acquistare
Certi prodotti di andare in determinati posti di informarsi attraverso certi media
E di parlare con un linguaggio che è uno strumento di comunicazione di informazioni ma che sono per lo più spicciole
E poi anche quello di divertirsi secondo canoni che però controllano il nostro agire
Allora la riflessione ma ne non saremo parte più un sistema che controlla che ci controlla
E probabilmente è proprio così perché
In effetti quello che noi identifichiamo quando cerchiamo di affrontare il discorso della
Del lavoro all'interno di un termine della società occidentale è quello comunque che si basa all'interno si fonda su uno status quo
E in qualche modo si arriva a percepire una castrazione quasi impercettibile ma significativa della critica
Allora che cosa accade che noi rimaniamo sempre più acquiescenti ad una realtà come siamo abituati a conoscerla
Quindi comportamenti stessi delle persone che fanno parte integrante del sistema bandiva entro sempre più conformi o comunque non ostili al sistema stesso
Ed in questo il ruolo della tecnologia e quindi ritorniamo all'attualità di di questi giorni nel quale si fa riferimento costante anche da parte di
Movimenti politici che in qualche modo
Vorrebbero alimentare un riflessione che balzi che parta dalla libertà ed dall'ascolto della maggior parte possibile dei cittadini
Diventa uno strumento la tecnologia uno strumento attraverso il quale controllare in qualche modo
La
Volontà della collettività
E questi strumenti in tre in particolare internet ci mettono di fronte ad un
Grosso dubbio ma saranno effettivamente l'utilizzo di queste di questi media
Sarà effettivamente il modo col quale
Fare esprimere la volontà della maggioranza e non piuttosto il risultato di manipolazioni del consenso
Allora
Il
Allargando questo questa riflessione notiamo come
Siamo in una
Sorta di all'interno di quello che era stato descritto nel libro impero di Toni Negri e mai con l'altra
Di una sorta di globalizzazione è sovrana sovranazionale al di fuori di una contrapposizione propria del gioco democratico tra i partiti tra le forze politiche
Molto spesso noi sentiamo parlare ad esempio di operazioni di polizia internazionale queste operazioni di polizia internazionale
Ci sono due termini i due termini una polizia euro internazionale che ci dovrebbe inquietare notevolmente perché
Internazionale significa che non è non fa riferimento ad un alla volontà di uno Stato quindi di una di una determinato gruppo ben preciso e polizia significa che c'è qualcuno che pretende di mettere ordine a casa di qualcun altro
Sinceramente da liberale quale sono sempre stato è sempre sarò
Guardo con molta con molta come dire diffidenza e molto timore
A quelle che sono le iniziative volte a castrare lei la libertà il autodeterminazione dei popoli
Quindi
Ne stiamo andando in maniera inconsapevole sempre più verso una normalizzazione
Che si fa attraverso l'Inter idealizzazione della comuni dell'industria della comunicazione dello spettacolo
Che sono strumenti effettivi per omologare al livello più alto i tuberi che provengono dalla sovranità che mirano a civilizzare e democratizzare
Sì ha detto naturalmente fra virgolette civilizzare democratizzare all'interno di un
Sistema già dato e che costituisce il prodotto della del controllo
La riflessione a questo punto diventa
Ma non sarebbe il caso di pensare ad una filosofia della liberazione e soprattutto la tecnologia
Costituisce quello che in passato è stata la morale dell'agire umano
è una in qualche modo
Per in questo modo su questo punto entro nel nella riflessione che mi più propria diciamo in questo in questa introduzione
Perché in parallelo morale tecnologia mi è venuto quando ripreso un mio vecchio studio che era la la mia tesi di laurea
In Filosofia del diritto sulla concezione del diritto dello Stato che si intitola più precisamente il diritto come fisiologia dell'educazione alla volontà di potenza
E si riferiva al pensiero di indice
E
Il lavoro Dini c'è costantemente mirato alla demolizione della morale la morale intesa come
Effetto di una
Di catene che vengono imposte dall'uomo da qualcun altro
Tendenzialmente si richiama ad una morale di natura religiosa e quindi alla critica feroce nei confronti del cristianesimo
E alla concezione della morale come una sovrastruttura che costituisce
Una realtà vera e propria ma che non è aderente alla all'uomo quale espressione della propria natura
E
Il parallelo è proprio questo che mi viene il perché
Se è una sovrastruttura quella della morale tempi Dini cioè non potrebbe essere
Una sovrastruttura quella dell'utilizzo della tecnologia ed in particolar modo
Della rende
Che in questo anelito di liberazione globale non finisce altro che
Aumentare ed rendere più forti le catene che costringono
Diciamo gli uomini all'interno di un sistema di informazione che non manca non esce da quelle che sono
Le comunicazioni che in qualche maniera possono costituire il motivo per il quale
Si riesce ad avere l'accesso
Allora
Noi facciamo un ragionamento che può essere in qualche modo sia al di là della storia al di là della politica perché oggi come oggi le ideologie sono superate
E torna in qualche modo come dire di attualità alla come dire lampo
Il precetto Di Ciano bisogna filosofare col martello bisogna frantumare le tavole della legge sinora ritenute valide
Questa è stata il
L'atteggiamento e la riflessione che mi ha sempre
Mi ha sempre affascinato della filosofia vinciana come si filosofa col martello distruggendo distruggendo che cosa distruggendo le catene le catene che lega no l'uomo ad una realtà che non gli è propria
Dal TUB degni di
Al io voglio
Ma
Non è
Ecco questo è un punto dirimente che
Ci riconduce e in qualche modo rischia di avvio pare il discorso se stesso
Io che vuole non è Duilio singola persona e la natura stessa che parla attraverso la singola persona e quindi la cosa si fa particolarmente complessa
Perché il volere diventa libero secondo la concezione di cena soltanto allorché necessitato dalla da quella di chiama la volontà di Potenza
A questo punto il
C'è una una frase bellissima secondo me che rende
In maniera straordinaria ed è dal dal così parlò Zarathustra dice
Perché l'uomo c'è un cavo teso tra la bestia e il superuomo un cavo al di sopra di un abisso un passaggio per il io oso un pericoloso essere in cammino un periglioso guardarsi indietro e un periglioso rabbrividire firmarsi
La grandezza dell'uomo e di essere un ponte e non uno scopo nell'uomo si può amare che gli sia una transizione ed un tramonto io amo coloro che non sanno vivere se non tramontando poiché si sono una transizione
Il questo ragionamento è secondo me è straordinario perché da l'idea di come
La filosofia di Nietzsche sia tutta mirata al superamento
E al superamento della nel diciamo della natura chi finora è stata riconosciuta come quella umana marchio umana non era perché era
Imprigionata mi come tempi come stiamo
Era imprigionata all'interno di di norme che erano etere imposte
In questo in questo contesto il
Il diritto diventa un sistema regolativo che si fonda un
Sulla contrapporsi di rapporti di forza ed attraverso il linguaggio trova lo strumento attraverso il quale mettere in relazione i due soggetti di una relazione
Il linguaggio è inteso come significante cioè al quale dare senso e non come significato con un senso già dato del prodotto tuttavia
è una relazione diciamo tra venditore e compratore è una relazione su prodotti già dati ed è una relazione che si basa sulla volontà di potenza
Il limite di questo di questo ragionamento è a mio avviso dato dal fatto che nella nel mito della liberazione dell'uomo il grosso rischio è che
Si cerchi si trovi la libertà soltanto nella fisiologia
E la fisiologia è
Un
Una un recinto all'interno del quale la l'essere umano non può
Esprimersi
Al di
Non può andare oltre che esprimersi tende
Da quel recinto per cui il il grosso problema è proprio dato dal fatto
Che in questa nel giro di liberazione totale sì definisce nuovamente avviluppati nelle catene della propria natura
Grazie
Passo la parola al professor Sollazzo quale cita la sua relazione
Allora grazie grazie innanzitutto agli organizzatori di questa iniziativa quindi sia a persone fisiche sia riviste e siti scientifici che e a mezzi di comunicazione che ci supportano in questa iniziativa
Dico subito che la mia intenzione questa sera non è quella di
Esaurire quest'argomento esattamente al contrario quella di invitare i verso quest'argomento e quindi va invitare all'approfondimento di questo argomento
Detto in altri termini il mio intento non è quello di risolvere un problema questa sera ma
Al contrario quello di porre un problema
Infatti l'argomento che abbiamo scelto come si può vedere anche da locandina c'è scritto ecco solo candidato trita ritmo e democrazia ecco per iniziare a problematiche Zarri questa definizione per iniziare a far vedere
Come siamo qui non per risolvere ma per porre problemi
Potremmo dire che il il tema dell'incontro non è
Né solo né tanto quello di totalitarismo e democrazia ma quello del totalitarismo nella democrazia cioè individuare se ovviamente per questo è la mia tesi individuare se
Nelle democrazie nelle correnti democrazie occidentali
C'è un fenomeno che possiamo definire come totalitarismo in questi termini ovviamente dovremmo anche rivedere il giudizio di transizione storica possiamo dire tra
Novecento e
Questo inizio del terzo millennio perché si sa che novecento è passato alla storia come il secolo dei totalitarismi e
Questo terzo millennio che abbiamo iniziato a vivere come
L'epoca delle delle democrazie della libertà ecco quello quello che vorrei fare questa sera è problematico Zare tutto questo vedere se
Effettivamente possiamo dire così pacificamente che esiste questa distinzione
Oppure no tant'è che appunto il titolo che ha pensato è nuove configurazioni del controllo sociale dalla libertà negata è ovvio che qui mi riferisco a quanto è accaduto nel Novecento alla libertà apparente e qui mi riferisco all'oggi
L'argomento è così delicato e le parole chiave intorno alle quali si muove sono così importanti e proprio per questo sono anche
Strumentalmente in frazionate parole chiare come ad esempio appunto totalitarismo democrazie
Libertà
Sono parole così inflazionato infrazione strumentalmente che prima di iniziare a dire qualcosa di più dettagliato su questo argomento credo che il il primo passo da fare sia quello di chiarire il modo in cui intendo
Questi termini per vedere poi
Per cerca per capire meglio poiché il tipo di argomentazione di e di problematica che propongo
Quindi quando pronuncio il termine totalitarismo come probabilmente sarà già emerso
Non mi riferisco semplicemente all'evento storico che ha caratterizzato il secolo scorso quindi con delle precise coordinate storiche e geografiche e politiche anche ovviamente di di criteri politici particolari
Di manifestazione
E similmente quando mi riferisco al termine democrazia non mi riferisco a quello che nel senso comune intendiamo ormai con questa parola c'è come una sorta di meccanismo una sorta di architettura istituzionale così che possiamo identificare
Senza errori e senza particolari problematicità se c'è o meno democrazia cioè se c'è quel meccanismo cioè se non c'è quel meccanismo non c'è democrazia
Ecco il modo in cui intendo questi termini invece non è questo ma quando uso il termine totalitarismo non mi riferisco appunto a un evento storico ma ha una categoria concettuale
Ad una vera e propria categoria concettuale che
Pur nella varietà delle forme storiche all'interno delle quali si può trovare
Dobbiamo appunto andare a vedere se
Rimanendo un qualcosa che costante presente all'interno di forme storiche
Che apparentemente si pongono in discontinuità tra di loro altrimenti il discorso rimarrebbe
Limitato diciamo così I contenitori e non al contenuto
Cioè il mio identifichiamo che so con il termine democrazia un certo contenitore che era collocato nel Novecento in certe zone geografiche con il termine democrazia un altro contenitore che è collocato in altre zone geografiche
In altri termini e ci fermiamo appunto alla definizione dei contenitori quello che vorrebbero privatizzare invece il contenuto quindi vedere se
All'interno di questi contenitori
è poi è rintracciabile ed è questa la mia la mia tesi è rintracciabile un qualcosa che li mette in relazione fra di loro e che quindi ci Facci
Permetterebbe in questo caso di cogliere quella transizione
Che si è avuta fondamentalmente con la seconda guerra mondiale tra i regimi totalitari propriamente detti e le democrazie occidentali non più come una transizione in discontinuità ma come una transizione in assoluta continuità
E quindi ci permetterebbe anche di cogliere il termine democrazia semplicemente come quella etichetta con la quale noi oggi definiamo una forma di regime che però non si discosta se non nei meccanismi procedurali non si discosta dalle problematiche che hanno caratterizzato le società e forma di società precedenti
Per introdurre questo questo tipo di prospettiva io credo che sia utile
Io credo che sia utile riferirsi
Ha poche righe che Marcuse scrivendo nella famosi siamo però uomo la dimensione ovviamente adesso
Io farò questa sera
Vorrei fare diverse citazioni ogni citazione andrebbe collocata all'interno del pensiero dell'odore specifico di riferimento questo non lo facciamo stasera prendiamo quindi soltanto
Così
Qualche contributo sapendo che poi all'interno di ciascun autore tutto questo è molto più problematico dico apparirà questa sera
Dicevo queste poche righe di Marcuse che si riferisce proprio alle società occidentali e
In particolare in cui si riferisce agli Stati Uniti perché sappiamo che
Emigrò negli Stati Uniti dove poi prese la cittadinanza e disse per tutta la vita
E dall'interno degli Stati Uniti dall'interno degli Stati Uniti e guardando quindi dall'interno degli Stati Uniti quindi
Quella società che fondamentalmente combatteva vinse la guerra contro il Terzo Reich guardando da dentro gli Stati Uniti le problematiche che si vivevano in Europa
Durante appunto la seconda guerra mondiale rielaborando negli anni successivi questa situazione scrive a proposito del termine totalitarismo
Il termine totalitario non si applica soltanto ad un'organizzazione politica terroristica della società ma anche ad un'organizzazione economico tecnica non terroristica che opera mediante la manipolazione dei bisogni da parte di interessi costituiti
E sa preclude per tardi pertanto di all'emergere di un'opposizione efficace contro l'insieme del sistema non soltanto una forma specifica di governo o di dominio partitico producono il totalitarismo
Ma pure un sistema specifico di produzione di distribuzione
Sistema queste particolarmente importante secondo me sistema che può essere benissimo compatibile con un pluralismo di partiti di giornali di poteri controbilanciare anti sì eccetera
Ecco quindi quello che credo che sia emerso è che intendendo il totalitarismo non come soltanto Next principalmente comune un particolare evento storico ma come una vera e propria categoria filosofica questo significa che
La questione intorno alla quale ragioniamo non è più
Né tanto né soltanto una questione politica o una questione economica una questione giuridica c'è una questione di meccanismi procedurali politici economici e giuridici
Ma la possiamo definire come una questione con scienziati cioè come una questione che ha a che fare con
L'introito si Onida parte delle persone l'introito signore di determinati modelli di comportamento
Potremmo anche dire utilizzando Illy termini Francoforte si terminati
Modelli di dominio ecco quindi e e questa entro Iezzi oneri questo è il punto importante secondo me questa introspezione non dipende dal meccanismo politico in atto economico giuridico e non dipende neanche soltanto dalla presenza o meno di un pluralismo
Perché si parlava prima della libertà perché
Forse sarebbe utile mettere a fuoco il fatto che quando utilizziamo questo termine libertà appunto anche questo strumentalmente infatti inflazionato questo termine dilemma eh
Talmente vasto talmente vaste talmente abusato che poi diventa difficile focalizzare con precisione cosa esso significhi
E allora per cercare di capire meglio questa problematica e sto cercando di inquadrare forze e il questa prospettiva potrebbe dischiude si meglio se al termine libertà sostituiamo il termine autodeterminazione
E
Parlando di autodeterminazione cioè della possibilità di autodeterminare la propria esistenza diventa io credo più chiaro il fatto che
Un pluralismo formale di
Partiti diversi tra i quali poter scegliere mezzi di informazione diversi tra i quali potersi dico tra tutte quali potersi documentare
Possibilità di esprimere la propria opinione possibilità di di di scrivere di parlare liberamente ecco questo regime di pluralismo non garantisce affatto
Che sia presente anche la possibilità di autodeterminare la propria esistenza perché una forma di controllo e di
Eterodeterminazione quindi dell'esistenza è benissimo compatibile con una condizione di pluralismo formale
Sotto questo punto di vista penso che diventano
Più interessanti o meglio possono essere colti sotto un'altra luce sotto nuova luce
Fenomeni dicevo del nostro recente passato e che hanno caratterizzato in maniera significativa la storia del genere umano al nostro recente passato ad esempio prima mi riferivo alla seconda guerra mondiale ma anche ad esempio al crollo del muro di Berlino
Quindi mille novecentonovanta ovvero a al finire meno al venire meno di del cosiddetto blocco sovietico che operava mediante una
Repressione esplicita evidente e palese degli individui e al suo sostituirsi con un regime apparentemente
Normalmente definito come un regime di
Libertà ma quello che vorrei privatizzare appunto se veramente in questa transizione in fenomeni simili esiste questa questa la possibilità di autodeterminare la propria esistenza se qui e e non soltanto fenomeni del recente passato ma anche fenomeni di attualità credo che possono apparire sotto nuova luce
Da questa prospettiva come ad esempio
Le primavere arabe che sono materia di Didier di attualità di stringente attualità ecco le primavere arabe o evidentemente nascono dalla esigenza di quelle persone di
Tendere verso la A la propria autodeterminazione
è evidente che ci sia questo questo quel questa tensione questa spinta questo desiderio sotto
Però quello che dobbiamo chiederci eh
La FIAT che essi hanno preso è effettivamente una via che li può condurre ad una situazione di autodeterminazione oppure è una via che li avvicina alla situazione che in atto
Nella nostra modernità occidentale e che è
A mio parere quello di cui ci occuperemo tra poco è una situazione che pura appunto in presenza di un pluralismo formale non garantisce affatto la possibilità di autodeterminare la propria esistenza
E penso che da questo punto di vista anche i movimenti di contestazione interni al mondo occidentale come per esempio quello degli intimato su quell'odio a cui vuole Street possono essere colti sotto una nuova luce perché
Questi movimenti questi momenti in questi momenti ritorna spesso la parola alternativa
Cercare un'alternativa esserne alternativa costruire un'alternativa e così via ma
Calibrando meglio le nostre parole io credo che anziché di una alternativo a quello
Di cui si dovrebbe andare in cerca di cui si sente la mancanza è la alterità non l'alternativa l'alterità l'alternativa è quella che è garantito da un sistema pluralistico io vado in edicola o la possibilità di scegliere
Fra cinquanta quotidiani quello che voglio acquistare quella è un'alternativa ma non è affatto detto che l'alternativa con sconti coincida con l'alterità
Cioè con il fatto che io possa leggere qualcosa che totalmente altro dal sistema politico economico giuridico e soprattutto concettuale all'interno del quale mi trovo
Ecco cosa intendo quando parlo di totalitarismo come categoria concettuale che
Con le parole di Marcuse può essere benissimo compatibile con un sistema di pluralismo formale di poteri controbilanciare intesi cioè il fatto che non si debba andare alla ricerca dell'altro delle alternative ma della alterità che è tutt'altro dalle alternative
Peraltro apro qui una piccola parentesi visto che io vengo come come Stato che ha presentato vengo dall'Ungheria dove da tre anni lavoro
Paese nel quale c'è una situazione particolare in questo momento perché
L'attuale
Il Primo Ministro sta facendo un tipo di politica assolutamente conservatrice diciamo ma io direi anche l'ho scritto anche neo fascista nella quale si sta tornando al limitare esplicitamente le libertà personali delle persone ecco questo è è singolare che avvenga questo movimento
Possiamo dire all'indietro rispetto al senso della al dal senso di percorrenza della storia del mondo occidentale
Che invece va nella direzione appunto della presenza di un turismo formale e quindi di alternative ma non dell'alterità
E io credo che sarà proprio questo a spazzar lo via dalla dalla scena politica
Cioè il fatto che Louis stia andando controcorrente rispetto al senso di percorrenza della storica con questo non so lo sto dicendo evidentemente che il senso di percorrenza della storica abbiamo imboccato sia
Buono e giusto ma sto dicendo che è quello dominante e che mettersi
Controcorrente rispetto a questo senso significa inevitabilmente auto condannarsi al fallimento
Dicevo per tornare al discorso principale che il problema quindi di intendere il totalitarismo non come evento storico ma come categoria concettuale è quello
Della possibilità dell'autodeterminazione dell'esistenza e quindi della
Presenza di della alterità e non semplicemente delle alternative
Evidentemente se noi ora ci troviamo all'interno di questa situazione situazione nella quale dicevo prima rispetto alla quale dicevo prima sta andando per esempio contro corrente l'Ungheria in questi in questi giorni
Se non ci troviamo all'interno di questa situazione non è perché questa situazione sia avvenuta a formare dall'oggi al domani improvvisamente dalla mattina alla sera evidentemente questa questo scenario all'interno del quale noi oggi ci troviamo dipende
Dal da più di duemila anni di evoluzione dista della storia delle idee in Occidente
Nel famosissimo libro dialettica dell'illuminismo accadere Adorno descrivono questo fenomeno come una progressiva espansione della logica del dominio all'interno della della civilizzazione occidentale
Logica del dominio che forse ora in base alle circostanze contingenti nella quale nelle quali ci troviamo potremmo hanno
Definire anche come logica di riunificazione quindi potremmo dire che noi ci troviamo in questo momento in quella che è
La fase
Al momento terminale non è detto che sia quello terminare in assoluto al momento terminale di più di duemila anni di una dialettica di reificazione che cosa intendo con direttive defilazione con una dinamica di riduzioni
A cosa della vita
Riduzione di qualsiasi istanza qualsiasi elemento vitale a cosa al fine di poterlo maneggiare amministrare sostanzialmente dominati dato che sono le cose
Possono essere amministrate dominate la vita in tutte le sue articolazioni va resa cosa perché in questi termini può essere
Può essere dominanti le ma così facendo appunto ci troviamo di fronte ad una
Progressiva dialettica di reificazione
Che nega media qualsiasi possibilità di trascendenza e quindi i media qualsiasi alterità ecco dov'è il collegamento rispetto a quello che accennavo prima che forse prima poteva sembrare
Non avere un fondamento preciso ecco dov'è il fondamento ci troviamo in presenza della negazioni della negazione della possibilità di un delle così la di trascendenza
Dell'esistenza che coincide con la negazione di una alterità perché trascendere l'esistente significa andare incontro andare in direzione della alterità rimanere all'interno dell'esistente seppure in presenza di una infinita di possibilità quindi in una condizione di pluralismo formare in una condizione appunto di alternative non significa però ha fatto trascendere l'esistente quindi non significa affatto
Andare
In direzione dell'alterità
E quando io parlo quindi totalitarismo come categoria concettuale questo fenomeno va quindi iscritto all'interno di questa
Bimillenaria e anche più dialettica di reificazione ed ovviamente elabora qui non abbiamo il tempo di riassumere ma almeno dobbiamo sapere che non ci troviamo di fronte a un fenomeno che è nato
Dalla mattina alla sera ma ci troviamo nella parte che momentaneamente quella terminale di questo tipo di fenomeno di questo tipo di
Dialettica di reificazione che va appunto a negare la trascendenza e conseguentemente a negare la libertà e di conseguenza se rimangono coi aperte le alternative sotto forma di pluralismo formale questo non significa nulla perché una alterne alternative senza alterità
Non non assicura la possibilità di appunto autodeterminare la propria esistenza
Per entrare un po'più nello specifico per quello che è possibile fare se prima dicevo che questa dialettica di reificazione una dialettica di negazione della trascendenza e quindi di negazione dell'alterità e quindi di
Reiterazione della vita e di tutte le articolazioni della vita allora evidentemente in quelle che sono le principali articolazioni della vita o forse in vita stessa senza la mediazione delle articolazioni
Evidentemente in questi campi noi possiamo trovare
Questi all'opera questa logica di reificazione e quindi mi riferisco
Mi riferisco alla reificazione della Logos perlopiù Logos con questa parola che traduce contemporaneamente parole pensiero
Intendo appunto fenomeni di reificazione del linguaggio e di reificazione del pensiero cioè di riduzione a cosa al fine di poterlo dominare del linguaggio di riduzione a cosa del pensiero
Ma attenzione quello che mi interessa ora in questa sede non è tanto denunciare il fatto che ci troviamo di fronte
Ad un fenomeno di riduzione a cosa della vita nelle sue articolazioni fondamentali quindi lo così linguaggio il pensiero al fine di poterla dominare ma quello che mi interessa ora mettere in evidenza è che
Questa operazione dà origine come conseguenza ad una reificazione che diventa negazione dell'alterità e quindi negazione della possibilità dell'autodeterminazione della dell'esistenza
Precisazione del linguaggio dicevo rispetto immaginazione dei linguaggi significa parlare io una lingua
Che non è più in grado di trascendere l'esistente non soltanto la filosofia ma anche la grande letteratura si è occupato di questo ad esempio nell'ormai famosissimo mille novecentottantaquattro di Giorgio Orwell e già si iniziava a definire
La quella che ho quel chiama la presenza di una non è un lingua in questa
In questo scenario Fantoni che sembrava fantascientifico quando lo descriveva ma che adesso non sembra più tale
E a proposito della dell'effetto che questa recitazione a sul linguaggio e quindi il fatto che anche il linguaggio diventa non più capace di trascendere l'esistente
Vorrei leggere solo quattro righe di Recalcati
Del volume che è intitolato forme non a caso forme contemporanee del totalitarismo evidentemente anche in questo caso il termine in questo titolo l'intervento del verismo non ha inteso semplicemente come un evento storico
La neo lingua di Orwell esprime questa distinzione tra parole linguaggio nella sua finalità ultime metafisica
Come rendere semplicemente impronunciabile la critica come impedire l'articolazione stessa di un pensiero che sia critico rispetto alla realtà
Si tratta di un particolare processo di impoverimento e di elementari Zazie ore del linguaggio che rende impossibile pensare in modo divergente dal principio imposto dal sistema dell'altro
Scrive Recalcati scrive rende impossibile pensare maniera divergente dal sistema imposto dal principio imposto al sistema dell'altro
Il sistema dell'altro è in termini ma così anni possiamo dire quello che il sistema in generale tout-court all'interno del quale ci troviamo
E che diventa appunto
Un sistema di assorbimento della trascendenza tornando infatti per un attimo solo quattro righe all'uomo la dimensione sempre Marcuse scrive
In questo universo di comportamento si riferiva agli Stati Uniti degli anni Settanta ma
Ovviamente
Attuale questa frase
In questo universo di comportamento parola il concetto tendono a coincidere o meglio
Il concetto tende ad essere assorbito dalla parola
Il concetto non altro contenuto che non sia quello designato dalla parola nell'uso pubblicitario standardizzato di questa
Né ci si aspetta che ha la parola segua altra risposta
Che non sia il comportamento standardizzato proposto dalla pubblicità
La parola diventa cliché
Ovvero la parola si si riduce direi ad una sorta di didascalia non è più un linguaggio che in maniera assolutamente filosofica potremo definire
Metaforico c'è un linguaggio che allude a qualcosa che sta oltre le parole e contenuti che sono oltre le parole ma diventa un linguaggio che si ferma
Alle parole che non indica ma che non indica nient'altro che
La parola che sta dicendo in questo senso divento linguaggio didascalico
E in questo senso questa volta or Caner che scrive in questo senso l'individuo non considera il linguaggio parlato se non come un mezzo per orientare informare dare ordini
Gli uomini devono ripetere linguaggi della radio del cinema dei giornali
E si deduce quindi in questi termini linguaggio appuntato ad una didascalia che nella società nella quale ci troviamo svolge la funzione di slogan di slogan cioè di qualcosa che serve per indirizzare il discorso
Verso un certo argomento e dare dare ordini esecutivi per portare a compimento quel tipo di
Istruzione che viene data attraverso le parole perché ormai in questi termini le parole danno semplicemente istruzione
Infatti questa volta evocare Adorno che scrive
La parola
La parola diventa vittima di slogan pubblicitari
Degli slogan pubblicitari che si siano rivelati efficaci per l'incremento del fatturato questa sta questa standardizzazione coincide con il ragionare stereotipato e con il desiderio di un infinito immutato ritornello
Ecco in questo in queste due righe
E Adorno paralisi slogan pubblicitari ma evidentemente questo discorso si può estendere possiamo inserirci dentro anche
Slogan politici perché anche la comunicazione politica si esprime ormai attraverso slogan cioè attraverso didascalie attraverso questo impoverimento questa Recalcati la chiamava elementari Zazie ore del linguaggio
Ora evidentemente se siamo all'interno di questo tipo di problematica
Ci siamo perché ci sono delle forze che più di altre portano all'interno era di questo tipo di scenario
E queste forze sono in particolare in particolare l'economia ma ancora di più la tecnologia ancora di più la tecnologia perché sono tutte quelle forze che vivono soltanto di principi utilitaristici
Quelle forze che negano
La possibilità che qualcosa abbia valore in quanto lo ha in sé stesso e non per un fine che esterna quel qualcosa
Ma che ci istruiscono sul fatto che è un qualcosa è importante al valore ha un significato ha un'utilità soltanto se ce l'ha per un fine che esterno la cosa stessa quindi se la cosa è strumento per qualcosa che trascende che sta oltre la cosa stessa
Evidentemente sono fondamentalmente l'economia ma ancora di più la tecnologia che ragiona in questi termini ora anche in questo caso
Questo meriterebbe una trattazione a parte forse un prossimo incontro a parte ma almeno dobbiamo fissare il fatto che
Se ci troviamo all'interno di questa situazione
Ne in questi in questa in questa modernità occidentale ci troviamo in questa situazione attraverso delle forze che spingono in una direzione che esclusivamente utilitaristica e che sono appunto le economia e la e la tecnologia dicevo meriterebbe come questo la trattazione a parte perché
Bisognerebbe alla andare ad analizzare quelle che sono
Le implicazioni
Non soltanto sociologiche ma ancora di più ancora di più io direi
Ho vinto logiche e antropologiche di queste situazioni ontologiche cioè per vedere qual è l'essenza dell'economia di queste economie e di questa tecnologia e antropologiche per vedere qual è la conseguenza che su gli esseri umani questa economia e questa decorrenti le conseguenze queste economie questa tecnologia producono
Non a caso c'è
Quella famosa frase di allegati ma si parlava di di della tecnica né sulla contemporaneità quella famosa frase di agli perché dice l'essenza della tecnica non è nulla di tecnico
Quindi non possiamo limitarci a limitarci ad osservare l'aspetto sociologico di questo problema dovremmo andare ad investigare quell'ontologico per questo dicevo ora non avanti non abbiamo tempo per fare questo tipo di lavoro ma almeno fissiamo il fatto che ci troviamo in presenza di due istanze fondamentali che spingono verso questo sistema utilitaristico che sono appunto la
Economia e la tecnologia
C'è ad esempio una una interessantissima frase di Pasolini che secondo me
Dovrebbe essere recuperato o forse inserito per la prima volta alla filosofia perché in genere considerato un letterato generico ma
Io lo considerando esulta invece un filosofo a tutti gli effetti che
Sì colloca beni all'interno di questa problematica di reificazione del linguaggio quando scrive
I centri creatori e laboratori unificato ride linguaggio non sono più le università ma le aziende
Sicché non sarebbe affatto impensabile anzi lo stiamo vivendo un mondo interamente occupato al centro dal ciclo produzione e consumo
Che avesse come lingua la sola lingua tecnologica e nel quale tutte le altre lingue potrebbero essere tranquillamente concepite come superflue o come sopravvivenze folcloristiche l'ente estinzione
Poiché il linguaggio dell'azienda è un linguaggio per definizione puramente comunicativo i luoghi dove si produce sono i luoghi dove la scienza viene applicata sono cioè luoghi del pragmatismo puro
Ora evidentemente avendo descritto
In in allarghi righe questo fenomeno di reificazione applicato alla sfera di linguisti non l'abbiamo già parimenti descritto anche
Applicato alla sfera del pensiero perché linguaggio pensiero coincidano
Per aggiungere qualcosa di più io per quanto riguarda la reificazione del del del versante sul versante del pensiero possiamo ricorrere
Prendere in prestito qualche definizione di Habermas quando caratterizzato la modernità occidentale come una modernità
Nella quale vige un deficit di razionalità un deficit di razionalità che è portato sostanzialmente da quella che lui chiama ideologia della prestazione e che cos'è questa ideologia della prestazione è la
Sussunzione della vita dell'uomo in tutte le sue articolazioni in tutte le sue istanze all'interno di criteri calcola anti e strumentali dicevo un istante fa economia ed ecologia come istanze che ragionano in termini utilitaristici
Ecco cos'è la sussunzione
Della vita dell'uomo all'interno di criteri che siano esclusivamente calcola anche strumenti e strumentali e
Di pari passo l'espulsione dall'esistente le espulsioni di qualsiasi istanza che non si lascia sussumere all'interno di logiche utilitaristica calcola anti e strumentali e il raggruppamento
Di ciò che viene espulso il raggruppamento di ciò che viene espulso all'interno della sfera dell'arte e dell'alta cultura
Autentiche evidentemente non mi sto riferendo alla cultura di massa non mi sto riferendo a la
Lo speciale sull'antica Roma in prima serata mi sto riferendo all'autentica arte ed alto cultura che diventano in contenitori di tutto ciò che è espulso dall'esistente espulso
Poiché non è possibile sussurro all'interno di criteri calcola anche strumentale
Finora abbiamo parlato fondamentalmente in nei termini della filosofia morale se volessimo prima si parlava di sempre di impero di una di Ardea metri se volessimo
Aggiungere qualcosa nei termini anche della filosofia politica questo discorso
Certamente il libro impero di Ardenne chi va in questa dimensione ma ancora di più va in questa dimensione a mio parere amici al succo non a caso quelli due e molto debitore di fumo
Va in questa direzione Michel Foucault e quella sua Rita che tratta da la volontà la volontà di sapere che ormai famosissima nella quale fu coscritti a proposito della modernità occidentale
Si potrebbe dire che al vecchio diritto di far morire o di lasciar vivere sia sostituito un potere di far vivere o di respingerle la morte
Cioè fu costa esprimendo in termini di filosofia politica quello che finora abbiamo espresso in termini di
Filosofia morale ovvero il vecchio potere era quello che operava facendo vivere Pardo facendo morire o lasciando vivere
Cioè condannando a morte qualcuno o coloro i quali non venivano condannati a morte erano abbandonati alla vita lasciati alla vita
Io direi abbandonati alla vita ovvero al potere non interessava nulla quello con loro facevano delle nella loro al contrario il potere moderne invece opera nei termini di
Far vivere o di respingere nelle nella morte
Cioè di
Produrre vita amministrare la vita non più di abbandonare le persone la vita ma di inserire la le persone all'interno di una vita che amministrata quindi far vivere nel senso di produrre vita e quindi produrre soggettività
Ho
Coloro i quali non vengono assorbiti all'interno di questa produzione delle soggettività vengono respinti nella morte in maniera simile a quello che capita all'arte all'Alta cultura cioè quelle istanze che non si lasciano assorbire all'interno di logiche calcola anche strumentale
Evidentemente questa problematica non passa esclusivamente attraverso
La ricitazione del linguaggio del pensiero è evidente che passa anche attraverso e forse soprattutto attraverso la reificazione del corpo non a caso Pasolini parlare ed è il primo ad introdurre almeno nel dibattito culturale italiano questo termine negli anni settanta
Non a caso Pasolini parla di mutazione antropologica
Cioè
Di cambiamento radicale degli esseri umani a seguito di questo tipo di
Dinamiche all'interno dei quali sono inseriti cambiamento radicale degli esseri umani
Come se come se il
A volte c'è difficoltà a capire questo perché siccome noi ragioniamo o abitualmente in termini scientifici e siccome in termini scientifici l'uomo di oggi quindi anche noi stessi
è assolutamente identico a quello non so degli anni Cinquanta in Italia abbiamo difficoltà a capire che si tratta di un altro tipo di essere umano
Se noi oggi avessimo quattro braccia anziché due invece allora sarebbe palese che siamo di fronte a un altro tipo di creatura ma ovviamente il ragionamento non del non può essere condotto soltanto
In termini scientifici che peraltro è uno dei termini
Della recitazione
Non a caso Pasolini parla di mutazione antropologica cioè l'antropologia il tipo di
Creatura con il quale abbiamo a che fare seppur da un punto di vista scientifico biologico ma
Sono già
All'opera anche cambiamenti nel nel versante biologico comunque seppur dal punto di vista scientifico biologico è la stessa creatura
Degli anni Cinquanta in Italia dal punto di vista antropologico ci troviamo di fronte ad un altro tipo di vivente per questo sarebbe forse opportuno anche trovare un altro tipo di sostantivo non chiamarlo più uomo
Iniziare a fare un po'di pulizia linguistica di utilizzare il termine uomo per quelle vivente che ha vissuto fino a prima della mutazione antropologica e poi inventarci un altro sostantivo
Per quel vivente che inizia a vivere dall'epoca della mutazione antropologica che non a caso Pasolini chiama dopo storia dalle potrà mutazione antropologica in poi perché non è più lo stesso tipo di creature
Comunque brevemente per quanto riguarda la recitazione anche del corpo e quindi la sua funzione anche del corpo all'interno di questo tipo di logica oltre a rimandare al concetto di mutazione antropologica in Pasolini io vorrei leggere
Poche righe sempre di Marcuse questa volta di rosse civiltà che parla
Della falsa liberazione sessuale
Che è stata in atto nel mondo occidentale che è partita fluentemente dagli Stati Uniti nel quale punto lui chiedeva
E che inserisce inserisce questo tipo di dinamica sempre all'interno di questa logica di recitazione
E di logica di dominio perché Mancusi Schininà fondamentalmente nei termini della Scuola di Francoforte quindi in quelli di organi cadono che parlano non molto di edificato verificazione quanto di domini
La liberazione della sessualità costretta entro il dominio di queste istituzioni di questa istituzione quest'ultimo processo porta una liberazione della sessualità soffocate rimossa
La libido continua a portare il marchio della rimozione e si manifesta nelle forme orribile ben note nella storia della civiltà
Nelle orge statiche masochisti che di masse disperate diritti sociali di bande fa mediche di mercenari di guardiani di prigioni e di campi di concentramento
Una siffatta liberazione della sessualità offre un necessario sfogo periodico l'insoddisfazione insostenibile e sarà forza più che indebolire le radici della costrizione degli istinti
Di conseguenza e sta viene usata di quando in quando come sostegno di regimi oppressivo
Ecco a mio parere migranti autori i temi si rincorrono sempre quando Marcuse scrive in queste righe
Nelle forme orbite ben note nostra della civiltà orge statiche masochisti che di masse disperate diritti sociali questa
Una
Descrizione di Salò di Pasolini ci sono sempre dei grandissimi collegamenti a mio parere fra i grandi attori comunque ora ovviamente non siamo qui
Per fare per cercare di fare questo tipo di collegamento arrivando invece ad una conclusione
è interessante a mio parere notare come
In tutti gli autori principali che si sono occupati di questo tipo di problematica come possibile via di fuga da questo tipo di problematica ricorre la parola rifiuto
In ragione rivoluzioni anche l'uomo alla dimensione Marcuse parlo ad esempio di grande rifiuto
Pasolini stesso parla di rifiuto nella sua ultima intervista quella che rilasciava a Furio Colombo per l'unità poche ore prima di essere assassinato intitolata siamo tutti in pericolo ecco tutti parlano appunto di rifiuto Pasolini ad esempio in questi termini
Aveva rilasciato a Furio Colombo questa dichiarazione
Il rifiuto è sempre stato un gesto essenziale
I Santilli eremiti ma anche gli intellettuali i pochi che hanno fatto la storia sono quelli che hanno detto di no mica i cortigiani gli assistenti dei cardinali
Il rifiuto per funzionare deve essere grande non piccolo totale non su questo o quel punto assurdo non di buonsenso
Rifiuto quindi come il rifiuto rifiuto dell'esistente si l'esistente eh
Recitazione sia resistente negazione dell'alterità pure in presenza di alternative si riferisse il SerT l'esistente totalitarismo come categoria concettuale evidentemente una possibile via di fuga è
Il rifiuto di questo tipo di esistente
Peraltro il rifiuto di questo esistente non ovviamente dell'esistente in generale cosa che fa spesso leggere male questi autori come se fossero dei conservatori nichilista io non è che ce l'hanno con l'esistente
Tout-court con esistente in toto ma con questo particolare esistente
Evidentemente però il rifiuto per poter essere praticabile necessita di consapevolezza perché non si può rifiutare qualcosa
A proposito del quale non si ha consapevolezza
E
A proposito della consapevolezza e a mio parere è questo che sembra che manchi
Da questa modernità occidentale a proposito della consapevolezza ritorna ancora utile una riga di fuoco che il nemico fisica del potere scrive
Il sapere non è fatto per comprendere è fatto per prendere posizione
Cioè quando noi ci riferiamo alla cultura come
Qualcosa che può aiutarci in questa
Attività di
Consente consapevoli Zazie ore sull'esistente finalizzata coi a un possibile rifiuto dello stesso
Dobbiamo anche stare attenti a non sussumere anche la cultura all'interno di questa logica di edificazione e quindi a pensare che la cultura fu boschive che il sapere se ha fatto per comprenderci a pensare che la cultura sia fatta per
Dimostrare
Per dire questa cosa è così punto è stato dimostrato una volta per sempre
Non è affatto così la cultura non serve per dimostrare nel linguaggio di fuoco lui dice serve per il sapere e saper prendere posizioni cioè
La cultura non serve per dimostrare per dire queste così ma serve per argomentare d'altra parte ogni dimostrazione che cos'è se non un'argomentazione
E allora semplicemente se noi
Semplicemente tra virgolette se noi utilizzassimo con capissimo che
Il sapere e la cultura
Ci possono essere utili quando dischiude vano possibili altri universi
Di ragionamento e di discorso anche ovviamente evidentemente questo potrebbe contribuire a renderci consapevoli anche su quello che invece l'universo di comportamento di parola discorso che invece stiamo avvitando
Anche se il problema è che per fare questo tipo di operazione bisognerebbe bisognerebbe ricorrere a quella a quelli a quegli elementi arte alta cultura che sono considerati inutili e quindi ai quali evidentemente non si guarda perché soltanto una cultura che è
Non finalizzata ad un fine particolare è quella che può dischiude re orizzonti di consapevolezza
Soltanto quando l'arte l'alto cultura sono tenti che che significa che sono tanti che non sono finalizzate ad un fine particolare crescente
Sono praticate semplicemente perché ex soddisfacente praticarle e soltanto se non le pare che a me in questi termini aprono poi o ridiscutere orizzonti di consapevolezza
Ma
Sembra che sia proprio questo l'ostacolo principale che con il quale ci troviamo a che fare e per concludere definitivamente io vorrei chiudere con una
Ultima citazione una quindicina di righe questa volta purtroppo per voi non di
Un grande autore ma mie righe dato che sto scrivendo per la rivista di filosofia lo sguardo un articolo proprio su questo argomento che uscirà prossimamente e la conclusione che ho pensato per quest'articolo penso che possa funzionare molto bene anche come
Conclusione per questo nostro incontro
Se una libertà solo apparente una libertà che pertanto continua ad essere negata e quella le cui immagini forme si muovono all'interno di un universo sempre più verificato
Il passaggio verso una libertà effettiva non consisterà allora in una ricetta politica o economica ma nella capacità fine a se stessa di trascendere l'orizzonte del già dato
In tal senso ognuno può essere il vettore di tale trascendenza ma proprio in tal senso ciascuno sembra inconsapevolmente poterlo essere sempre meno
Per questo ritengo sia sempre fondamentale e niente affatto romantico nel senso banalizza ante del termine
Coltivare la trascendenza e che altrettanto fondamentale sia quando se ne circa la concretezza
Donne distinguerla dal mare magnum del rumore banalizzando e da cui siamo circondati
Selezionando con cura direi quasi elitari Istica mente ma non come atto di superbia bensì come gesto di protezione di ciò che è prezioso il linguaggio e gli scenari opportuni nei quali collocarla poiché la forma è sostanza
Certo anche in tal caso chi non riconosce l'universo della trascendenza continueranno riconoscerlo ma almeno si darebbe la chance di riconoscere praticare coltivare la trascendenza dall'ordine stabilito delle cose a chi conserva tale facoltà
Unica autentica forma di libertà
Grazie
Allora io ringrazio tutti voi per essere intervenuti professor Sollazzo per essere venuto qui fin da dall'Ungheria a fare questa relazione che il nostro carissimo amico Vincenzo carte
Nel
E lasciarvi avevo pensato anch'io di fare alcuni citazioni filosofiche
Perché anche all'integrato già letto un libro di deflusso Sollazzo già un anno fa quando da ho parlato con lui però ieri sera sono andato al cinema e andando al cinema ho visto un film
Che sembrava fatta apposta per questa per questa giornata praticamente abbiamo visto che mai sentito l'anno
I giorni dell'arcobaleno questa firma che parlate della fine dei regimi di Pino OSCE pratica ci racconta come nell'ottantotto il regime spinto dagli americani per fare diciamo sì bella figura e alimentari
Regime aveva indetto un referendum referendum finto
In cui un dittatori sudamericano come ha detto giustamente questo Sollazzo
Fuori dalla storia perché ormai
Mila centottantotto sono Mecca direi persino un muro di Berlino figuriamoci un dittatore sudamericano come poteva resistere al vento della storia
Questo che Padova è essere un referendum finto e dunque il referendum
Sotto sottolineava la paura ad intervento dalla polizia sotto l'intervento dei militari grazie all'intervento di un
Pubblicitario cave affidati l'America
Lui cosa fa trasforma
Quella che dovesse una battaglia politica una battaglia di risentimento innovativo colazione comparata trasforma in uno slogan complicità Rio sulla legati ai colori l'arcobaleno
Una prospettiva di di novità ora questo film visto da noi uomini di questa epoca è doppiamente preoccupante perché è vero che esci esci da questo vota questa visioni
Con la gioia di aver visto una sconfitta di un dittatore in modo in un convento però noi sappiamo che quel tipo di linguaggio pubblicitario in quel momento è stato
Un modo stratosferico vincenti ha rotto una dittatura in realtà
è la nuovo totalitarismo che si stava
Fissando quello del consumismo quello del dicono amicissimo quello secondo cui la politica così come ha tolto un dittatore come lo so pubblicitario avrebbe potuto imporre
Nuovi modelli dittatura attraverso il linguaggio è quello da pubblicità per questo io invito anche andare a vedere il film che è diciamo il corollario perfetto a questa nostra manifestazione grazie a tutti decidiamo