Rassegna della stampa e della blogsfera cinese

Buongiorno agli ascoltatori chi vi parla è Francesco Radicioni per un nuovo appuntamento con la rassegna della stampa e della blogosfera cinese di Radio Radicale e questa settimana vogliamo dedicare la nostra copertina alla mastodontico piano di nuovo urbanizzate si pone e nella Repubblica popolare una notizia Cuesta che negli ultimi giorni è stata molto valorizzata sulla stampa internazionale dalla al New York Times al telegrafo a molti sono stati gli articoli dedicati al nuovo Piano annuncio dato dall'autorità di Pechino lo scorso novembre nel corso dei lavori dell'ultimo congresso del Partito comunista cinese e che da loro è diventata una sorta di mantra il premier lì che siamo questo Piano di cui Thesis sarebbe già una bozza redatta dalla Commissione per lo sviluppo e le riforme che non avrebbe avuto ancora il via libera da parte del Governo centrale dovrebbe arrivare a costare quaranta mila miliardi di renminbi circa cinque mila miliardi di euro loro
E secondo gli osservatori potrebbe essere il nuovo enorme pacchetto di stimoli per rilanciare l'economia cinese nel prossimo decennio ma in che cosa dovrebbe consistere questo nuovo grande piano di urbanizzazione e e soprattutto in che cosa dovrebbe essere diverso rispetto a quello che la Repubblica popolare ha fatto fino ad oggi e negli ultimi trent'anni cioè costruire strade e ponti ferrovie
E nuovi complessi residenziali sfogliando la stampa cinese l'impressione che sia e che le autorità di Pechino abbiano intenzione di modificare
Il
Paradigma usato fino ad oggi e secondo quello che scrivono gli osservatori si andrà ad intervenire sulle città più piccole sui villaggi della Cina in Terna e lontana dalla costa
Andando verso quello sviluppo armonico del Paese che dovrebbe appunto portare infrastrutture e opportunità economiche anche nelle aree più periferiche e povere Pella Cina
Tanto che a questo proposito un editoriale del quotidiano del popolo uscito la scorsa settimana
Sottolineava le differenze tra l'urbanizzazione occidentale e questo nuovo piano promosso da Pechino cosicché la nuova parola d'ordine sui media cinesi è stata proprio quella di c'hanno già qua
Che significa sviluppo delle città più piccoli dei villaggi e insomma dobbiamo stare attenti a non confondere questa nuovo processo di urbanizzazione voluto da Pechino curda le ulteriori Stanzione delle megalopoli cinesi
Scriveva a questo proposito il premier lì che siamo sulla rivista ideologica ciociaro sarà l'urbanizzazione ad offrire il maggior potenziale per trainare la domandi Terna
Così come la promozione del coordinamento nello sviluppo tra aree urbane e rurali nel due mila e undici la popolazione urbana cinese ha superato il cinquanta per cento tuttavia il nostro Paese ancora indietro rispetto al livello di urbanizzazione dei Paesi sviluppati
E persino rispetto alla media mondiale
Le statistiche mostrano come nel due mila e dieci i residenti nelle aree urbane hanno speso più del triplo di coloro che vivono nelle aree rurali ma il Governo dovrà anche fare i piani a medio e lungo termine riformando la pianificazione urbana e la ministra si pone tenendo in considerazione le capacità di ogni città si termini di flussi di popolazione che nel trasferimento delle industrie e della produzione ma anche nella promozione di uno sviluppo regionale e coordinato tra città il villaggi e insomma questo grande piano di organizzazione dovrebbe prevedere quindi il passaggio anche amministrativo informale per le città più piccole
E per i villaggi dal sistema amministrativo rurale a quell'urbano
Che significano una serie di ricadute anche tecniche e tuttavia estremamente concrete per la popolazione per quanto riguarda la proprietà de la terra sulla sua gestione e sulla fornitura dei servizi ma questo processo di Ur redazione dovrebbe avere anche delle ricadute per quanto riguarda il famigerato Hucco o o permesso di residenza che divide i cittadini cinesi in due grandi gruppi coloro che hanno un buco urbano e coloro che invece hanno una residenza rurale e lo ricordiamo ancora una volta dei microfoni di Radio Radicale con gli attuali regolamenti quelle decine e decine di milioni i lavoratori migranti cinesi quando arrivano nelle città dalle aree rurali non hanno diritto all'assistenza sanitaria distruzione agli alloggi e diventano praticamente
Dei clandestini all'interno del loro stesso Paese e tutto questo ovviamente non ne consente la piena integrazione nel tessuto urbano
E da quanto si riesce a capire con il nuovo piano di urbanizzazione si dovrebbe andare verso una piena liberalizzazione dei permessi di residenza
Nelle nuove città e leggiamo ancora cosa scrive su tutto questo il premier lì che si ampi in Cina ci sono oltre duecentoquaranta milioni di lavoratori rurali
Di questi giorni centocinquanta milioni hanno lasciato le campagne cercare un lavoro e tuttavia un nuovo fenomeno emerso nei centri urbani dove si assiste a una marcata differenza nelle condizioni di vita tra Presidenti urbani
E lavoratori migranti così che si devono intensificare gli sforzi per abolire questo sistema che divide i cittadini in due classi
E questo aiuterà a riequilibrare lo sviluppo urbano e rurale a risolvere i conflitti sociali il a liberare quel potenziale non sfruttato per la domanda interna il Governo si tra le prosegue il premier cinese dovrebbe formulare garantire l'applicazione di tutte quelle politiche misure volte a incoraggiare i lavoratori migranti ad integrarsi e nelle città
Assicurando loro la copertura e la parità d'accesso ai servizi pubblici di base
Come l'assistenza sanitaria l'istruzione la cultura il Governo dovrebbe anche aiutarle a risolvere i problemi in materia di occupazione di alloggio e istruzione per i bambini
Cosicché le norme vigenti andrebbero rilassati per cui mi lavoratori migranti con posti di lavoro stabili e farli diventare residenti permanenti nelle città medie e piccole
Fin qui quando scriveva alcune settimane fa sulla rivista ci OSCE il premier cinese lì che ci hanno
Ma sempre sulla riforma del sistema della registrazione di residenza nel quadro del nuovo piano di urbanizzazione iscriveva anche Changing Jong sulla rivista senza Esine
Le proiezioni indicano che entro il due mila e trenta la popolazione fluttuante composta per lo più da lavoratori migranti provenienti dalle campagne dovrebbe superare i trecento milioni
Per riuscire a modificare in quindici anni le registrazioni di residenza di questa massa di persone sarebbe necessario porsi l'obiettivo di risolvere questo problema
Per venti milioni di persone ogni anno e tuttavia come dovrebbero essere assegnate queste quote a mio parere prosegue cento siamo in grado di adottare sistemi usati dai Paesi sviluppati nell'accoglienza dei lavoratori immigrati
E potremmo lavorare su più fasi i giovani laureati dovrebbero avere la priorità assoluta seguiti dai lavoratori qualificati e dai lavoratori autonomi mentre ultimi verrebbero i lavoratori con le più basse infatti la Cina che deve adattare la sua fase di sviluppo e andare verso un sistema di produzione con un maggior valore aggiunto avrà sempre maggior bisogno di lavoratori istruiti e qualificati
Per completare questa fase ci vorranno circa sette otto anni
Poi a partire dal due mila e agenti tre dopo un ulteriore decenni di sviluppo la Repubblica popolare sarà un Paese più forte e maggiormente in grado di trovare le risorse finanziarie
Per migliorare l'uguaglianza sociale
E risolvere i problemi dei lavoratori migranti rimasti e tuttavia emergono anche delle perplessità su questo grande piano di urbanizzazione voluto da Pechino innanzitutto ci sono le resistenze delle autorità locali e le preoccupazioni sul reperimento delle risorse e sui rischi di una gigantesca nuova bolla immobiliare cosicché del Piano del centro da alcune settimane dell'agenda politica fine ESE si discute anche sui social network scrive un utente su cui può la questione fondamentale se i cittadini saranno disposti ad essere urbanizzati o se questo è solo il desiderio del Governo se fosse così
Sarebbe terribile
Scrivo un altro l'urbanizzazione dovrebbe essere un processo naturale se l'Autorità volessero usarla per modellare senza riguardi la società sarebbe semplicemente una follia
Ma c'è anche chi è più ottimista sui progetti di Pechino
L'obiettivo del nuovo piano di urbanizzazione quello di attutire i conflitti sociali e di massa causati dei trent'anni precedenti di urbanizzazione Ca'alcuni Governi locali hanno frainteso come le demolizioni forzate e insomma l'abbiamo visto questo processo di urbanizzazione sarà
Sicuramente complesso il ricco di molte possibili letture su piani diversi
Torneremo comunque a parlarne da questi microfoni per intanto anche per oggi ci fermiamo qui da Francesco Radicioni un buon ascolto di Radio Radicale