Interviste alla presentazione della ricerca della Scuola Superiore S.Anna di Pisa su: " La criminalizzazione dell'immigrazione irregolare. Legislazione e prassi in Italia"

Radio radicale siamo a Palazzo Giustiniani dove è stato presentato un una ricerca
Cura
Del l'istituto Sant'Anna Istituto superiore Sant'Anna di Pisa
Con patrocinio della Commissione e diritti umani del Senato presieduta dal senatore Luigi Manconi questa ricerca si occupa come dice il titolo della criminalizzazione dell'immigrazione irregolare
Reggersi nella legislazione la prassi in Italia siamo con una delle ricercatrice Ikea
Redatto questa ricerca rosa Raffaelli e vorremmo abbiamo sentito anche il suo intervento vorremmo chiederle un po'di
Illustrarci in sinteticamente questa ricerca PAC partiamo però dando alla domanda per quello che abbiamo sentito da quello che è anche conosciamo la legislazione italiana partire soprattutto dalla svolta dei pacchetti sicurezza ad a partire dal due mila otto
Si è allontanata in particolar modo dalla legislazione europea no
Sì assolutamente infatti
In realtà la la legislazione italiana non attua anche se mira ad attuare la direttiva rimpatri tutte le direttive dell'Unione europea in tema di immigrazione irregolare anche adesso rimane pur sempre in violazione del diritto dell'Unione europea su tutta una serie di profili
Difatti già nella nel due mila dieci già nel due mila undici
C'è stata una prima condanna della Corte di giustizia dell'Unione europea che ha abbattuto tutta una serie di norme che disciplinavano alla disciplina penale dell'immigrazione irregolare
Non il reato cosiddetto di clandestinità su cui si era concentrata l'attenzione del pubblico ma tutta una serie di reati di contorno diciamo così che la Corte di giustizia ha ritenuto fossero incompatibili con le procedure di rimpatrio previste dall'Unione europea
E nonostante l'esito autore abbia poi dal colto l'occasione per cercare di dare attuazione
Anche se tardivamente alla legislazione europea in realtà tuttora la disciplina così come è strutturata non attuale attiva questo perché da un lato la direttiva prevederebbe di dare la preferenza al rimpatrio volontario e invece nel nostro ordinamento la preferenza viene data all'istituzione
E secondariamente perché la direttiva europea ma su su questo fondandosi su una giurisprudenza molto vecchia della Corte europea dei diritti dell'uomo
Prevede che la detenzione
Si possa prevedere per l'immigrato irregolare certamente ma solo come ultima ratio cioè
Quando
Qualsiasi altra misura alternativa non è sufficiente a garantire che si potrà comunque procedere all'espulsione immesse nel nostro sistema la regola che il questore dispone il trattenimento nei CIE però eventualmente cioè ASS solo una facoltà non un obbligo di presiedere delle misure alternative alla detenzione ma non è così che ha strutturata la direttiva europea la direttiva europea richiede una legislazione che ha sia strutturata esattamente una maniera opposta cioè il questore deve disporre la misura alternativa e potrà eventualmente disporre la detenzione se la misura alternativa non è sufficiente
Ecco tra l'altro questa normativa poi
Porta al diciamo luogo finale prima dell'espulsione che sono i CIE e nei CIE anche dando a questa vostra ricerca
Emerge come i CIE siano un po'dei non luoghi da un punto di vista giuridico no tutte queste una da
I risultati della nostra ricerca perché
La nostra Costituzione a uno dei degli articoli fondamentali prevede che la libertà personale è inviolabile
E che le limitazioni alla libertà personale devono essere previste nei casi e nelle modalità di legge
Questo è l'articolo tredici della Costituzione che ce lo dice
E invece quando si va a guardare alla legislazione che disciplina i sia
Ci si rende conto che
Nei casi né soprattutto in modi sono disciplinati dalla legge c'ha un una riserva di legge che significa anche riserva di
La norma disciplina da parte del Parlamento c'è una riserva che serve a garantire il principio democratico quando
Il cittadino come anche in un cittadino si vede privato te la libertà personale la decisione devastata pesa dopo una discussione in Parlamento
Un controllo democratico invece nei CIE a disciplinare le regole tiene le modalità di trattenimento nei CIE non è la legge ma sono dei regolamenti amministrativi che variano da Cina facile per cui da un lato si viola l'articolo tredici della Costituzione e dall'altro la do si viola l'articolo tre che ha il principio di uguaglianza perché
Il singole immigrato irregolare che ha trattenuto in un CIE piuttosto che in un altro si vede applicare delle condizioni di trattenimento completamente diverso
Più o meno afflittive
In maniera assolutamente arbitraria magari non ci viene data la possibilità di ad utilizzare il campo da calcio fare ginnastica e così via e in un'altra sindaci ha soltanto un corridoio per trovarsi con gli l'Inter nati perché
In quel sia la regola è che la i detenuti motivi trattenuti non sono ammissibili alle strutture esterne magari il cortile sa ma non si può usare
Ecco perché sono prezzo deve recarsi da questo punto di vista e l'ultima cosa ad siamo andati fino al diciamo il punto finale che sono i CIE prima per espulse però ritornando indietro
Anche se nella ricerca forse questo non c'è però nel tuo intervento c'era
è chiaro che
Prima del rimpatrio o dell'espulsione
Si deve come dire diventare regolari e qui c'è il problema finanche netto intervento citati della legislazione predizione vista nel nostro Paese e quindi per esempio il problema della Bossi-Fini sul fatto che si può perdere il il permesso giorno se non si fa più il contratto di lavoro i flussi in realtà funzionano come regolarizzazioni più o meno che riescono ma non
Non non solo quello che si dice debbano essere quindi cioè tutto voi questo problema di legislazione ammontano
Sì questo perché ne è un problema strutturale della legislazione italiana cioè il né ci siamo resi conto di essere diventati un Paese di
I immigrazione dopo essere stati per anni un Paese di emigrazione
In circostanze e molto particolari un po'emergenziali e non sia mai riflettuto a come vogliamo disciplinare l'immigrazione questo nonostante che
Lo sappiamo come cittadini come singoli c'è tantissimo bisogno di manodopera
A non qualificata e ci sono tantissimi lavori che nel nostro Paese sono quasi sempre gli immigrati a fare dai badanti al lavoro agricolo più alla manodopera attivo diciamo più bassa e più e i lavori più faticosi
E sono lavori per cui servono in qualche modo o comunque i datori di lavoro trovano sono immigrati disposti a fare questo tipo di lavori ma
Non c'è la legislazione non consente a allora domande all'offerta di lavoro di incontrarsi in maniera regolare per cui c'è tutto un sistema che andrebbe ripensato per consentire
Alle immigrazione irregolare di emergere di diventare regolare con un vantaggio che sarebbe un vantaggio di tutti dell'immigrato ovviamente del datore di lavoro che non sarebbe più a rischio
Anziane penale del sistema nel complesso perché chiaramente il lavoro regolare e migliore sotto il punto di vista della sicurezza sul lavoro col come sotto il punto di vista chiaramente per esempio del contributo finanziario che può dare allo Stato
Grazie volto alla dottoressa Rosa Raffaelli Piattellina grazie
Al microfono di Radio Radicale il Presidente della Commissione sui diritti umani del Senato Luigi Manconi allora questa in questo come il giorno è stato presentato abbiamo detto prima
Questo rapporto della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa
Sulla criminalizzazione dell'immigrazione irregolare la legislazione la prassi in Italia un appuntamento importante i in cui è stato ribadito attraverso questa ricerca che
La la legislazione a partire in particolare dai tacchetti sicurezza inaugurati dal due mila otto a come hai detto te e poi nel tuo intervento fatto fare un svoltare anni che ci si potrebbe definire ideologica nel proibizionismo sull'immigrazione all'italiana no
Ha determinato io penso una svolta ideologica profonda nella
Opinione pubblica
Sostanzialmente a quel sentimento di diffidenza e ansia collettiva che è una parte della società nutriva nei confronti dell'immigrazione e che in parte comprensibile motivata dalla fatica che gli strati popolari
Vivono nell'incontro con gli immigrati a tutto ciò
Quella norma
Ha dato una sorta di legittimazione giuridica
Ha detto cioè
Avete ragione di temi e degli immigrati
Perché
Gli immigrati in qualche misura per loro stessa natura o perché comunque la loro vita delle città
Spesso presenta carattere di irregolarità sono a tal punto un nemico
Sono un'insidia così aggressiva che il loro spesso esistere un reato ecco si è tornato a cioè
Quell'antica categoria
Che dominava
Nei sistemi prima dello stato di diritto che prevedeva la sanzione
Per la condizione esistenziale l'anticlericale
Il facinorosi voi
Vagabondo
Erano di per sé considerati nemici è di per sé sanzionati
Non perché avessero commesso dei reati in materia che magari pensavano in maniera illegale ecco
Qualcosa del genere io sanzioni
Un immigrato in realtà perché un immigrato e cioè perché la sua stessa
Vita nel nostro Paese costantemente oscillante tra legalità e illegalità
E costantemente in bilico tra regolarità
E extra regolarità ecco questo è stato il peso insisto ideologico perché ha contribuito a creare ostilità
Di quei pacchetti sicurezza e delle successive
Misure ancor più di quelle ordinanze dei Sindaci che così pesantemente hanno interferito con la vita sociale delle città
Ecco una novità in interessante di questo dibattito
Stato l'intervento della rappresentante del viceministra interno Bubbico dottoressa Rabuano che ha fatto un ho un un'apertura del Ministero dell'interno a insomma una modifica sembrerebbe quasi addirittura del paradigma al sembrava di sentire
Una rappresentante Ministro dell'integrazione nel suo intervento tra l'altro la domanda da farsi anche permette viceministro a questi l'impostazione chissà se il Ministro Alfano invece e come dire se si riconoscerà non solo nella stessa linea politica
Non gliel'ho mai chiesto e quindi non sono in grado di rispondere però
Resta il fatto che all'interno dell'amministrazione della pubblica sicurezza
Lui perché ricordiamo che è un prefetto che ha parlato all'interno del Ministero dell'interno
Tra i funzionari
Da tempo e diffuso un orientamento pragmatico
E da tempo
Alcuni uffici stranieri
Di molte città per esempio penso a quello di Roma hanno operato con intelligenza si sono trovati di fronte
A un'emergenza e si sono comportati in maniera consequenziale
Combinando sicuramente pasticci consentendo certamente abusi consumando certamente ingiustizie ma affrontando la questione nel suo complesso
Con una saggezza che certo non ha avuto la classe politica
Dunque a distanza di ormai vent'anni da quando l'immigrazione è diventata il nostro Paese un fenomeno di dimensioni imponenti
è ovvio che il Ministero dell'interno del Dipartimento di pubblica sicurezza
Abbiamo capitolo che non si tratta di combattere l'immigrazione ma si tratta di favorire processi di integrazione perché solo l'integrazione riduce la criminalità solo l'integrazione non solo
Limita gli atti delittuosi ma soprattutto consente una convivenza pacifica che riduce anche l'ostilità dei residenti degli italiani perché il problema
Criminale dell'immigrazione non consiste esclusiva mente
Né il numero più o meno elevato di reati compiuti degli immigrati ma consiste nel possibile il numero di reati commessi dagli italiani
In quella che possono ritenere una sorta di difesa da quella minaccia rappresentata degli stranieri e quindi solo l'integrazione
Per quanto faticosa essa possa essere ed è faticosa per quanto dolorosa essa possa essere ed e dolorosa solo integrazione il riduce
La
Tendenza a commettere crimini degli immigrati e insieme a rispondere a quei criteri minimi con altrettanta aggressività da parte degli italiani questo
E
Naturale e provvidenziale che
I primi a comprenderlo siano coloro che si trovano a operare sul campo gli ho Rettore di polizia in queste ore gli uffici stranieri non sto dicendo certa della situazione sia rosea tutt'altro
Abusi e illegalità violenze nei confronti degli immigrati registro non è come
Era certamente c'è una capacità di adattamento della società italiane va avanti grazie leggi banco
Grazie a lei