L'intervista è stata registrata giovedì 7 febbraio 1991 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Iii, Partito Radicale.
La registrazione audio ha una durata di 12 minuti.
Rubrica
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
RAD
Ma ora a questi qua
Allora se il terzo congresso italiano del partito radicale un congresso che non sarà deliberativo ma un'occasione di dibattito il disco di discussione che peraltro non è preceduto da un dibattito precongressuale vogliamo iniziare a proporre qualche elemento di dibattito con Giovanni Negri che ieri in una dichiarazione ha chiesto che questo congresso sia elemento di chiarezza sia un un momento di chiarificazione di chiarimento fra i radicali italiani io volevo chiederà Giovanni di Tor
Mare su quella sua dichiarazione di spiegarci che cosa si aspetta da questa occasione del Ergife ma io
Con molta franchezza devo dire molta laicità e molto rispetto però credo in modo pubblico ho fatto il faro questo invito
Alla alla chiarezza perché ritengo che congresso radicale sia luogo di incontro di centinaia e centinaia di cittadini io spero che ci sia una grande se la partecipazione
E però credo che deliberativo no questo poi ha un rilievo relativo al suo rilievo obiettivo ma non è questo il punto
Credo che il problema sia quello di fare emergere dal il terzo congresso italiano del Partito Radicale alcuni elementi di chiarezza e che prescindano da da rischi di equivoco che non non gioverebbero nessuno tranne che alla confusione in particolare io credo che personalmente qua uno evidentemente parla titolo personalissimo e forse mai a sufficienza lo si sottolinea penso che o al centro di questo nel nostro dibattito c'è un tema oppure il Congresso rischia di essere un congresso
Non utilissimo e quale questo tema il tema io penso che sia quello dello strumento politico dell'utensile politico con il quale il radicalismo oppure
Alcuni accenti aya di radicali o alcune migliaia di radicali
Intendono affrontare una stagione è che una stagione il cui itinerari in larga parte già scritto voglio dire io parlo a titolo personale mio ritengo che sia un problema di migliaia di radicali ma certamente un problema di centinaia di radicali perché centinaia di radicali ci hanno scritto in questi mesi hanno sottoscritto appelli manifesti nei quali si diceva che in sostanza uno oggi l'impegno civile il pubblico e politico ha senso se impegno per la riforma due il problema è partecipare un grande processo di transizione dalla partitocrazia la democrazia e che occorre dunque lo schieramento il cartello la forza politica di soggetto politico l'utensile politico che sappia lottare per la riforma al di fuori quale l'impegno pubblico e oggi slogan mistica un mirare in ditta
Partitica di ceto partitico di gente che pagato per far partitica e non più politica eccetera eccetera eccetera ora credo che siano diverse ci sentì mia se non migliaia i radicali che hanno questo problema ovvero non c'è oggi al momento oppure ci si chiede quale possa essere quale debba essere lo strumento che consenta ovviamente sul terreno tutto italiano di il impiega are impegnare i prossimi mesi sia in Parlamento che nel Paese in quello che deve essere fatto cioè secondo me una battaglia una vera e propria campagna di liberazione dello Stato
E della pubblica amministrazione e che sono oggi spogliati e occupati dalla partitico dalla partitocrazia uso proprio questi termini che sono termini che si usano per Bayrou otto per il cui fai te perché lo sta atto la Repubblica la pubblica amministrazione oggi occupata da un vero e proprio esercito di occupazione e in continuità con tutte le scelte radicali di questi anni io ritengo che e questo sia vissuto da centinaia e centinaia di radicali come il terreno forte l'impegno politico sul quale occorre muoversi e per il quale occorre scegliere definire uno strumento qua alé deve essere quale può essere questo strumento ecco io penso che il congresso italiano del Partito Radicale debba su questo fare chiarezza e dirlo ed esprimersi anche sono in modo formale deliberativo ma che insomma che questo risulti molto molto molto chiaro io non ho risposte né voglio dare in questa sede risposte automatiche perché non di questo si tratta però penso che se non si individua questo tema come ad c'è chi discussione si rischia di commettere un grande errore va benissimo descrivere all'orizzonte come un orizzonte concreto quello di una convenzione democratica o di un partito democratico
Ma ora o si comprende qual è lo strumento attraverso il quale centinaia o migliaia di radicali possono fare politica e anche politica italiana sul terreno della riforma oppure secondo me il congresso perde un'occasione devo dire sarebbe una perdita assai grave non so con quante possibilità poi di recupero secondo tema che credo di
Possa essere oggetto posta dico bene essere oggetto di un chiarimento
Nella sede del congresso Italia del partito radicale e quello della condizione diciamo così di emergenza
Sa o straordinaria nella quale il partito vive
Su questo lo dico con rispetto ma lo dico anche in modo Pubblico credo che ignorare il tema sarebbe stolto sarebbe ipocrita perché il tema c'è
E cioè in credo per centinaia e centinaia di compagni
Non è un problema certamente legale perché dal punto di vista della legalità e del diritto interno se si può chiamare così insomma dal punto di vista della legalità diciamo il tutto non è minimamente Contestabile
Io ribadisco che ho votato a favore quindi ho delegato
La questione dei pieni poteri e del quote compilato
Ecco io credo che dal punto di vista legale lo ribadisco la continuazione dell'esercizio la perpetrazione dei pieni poteri da parte dei quattro compagni che e li hanno e totalmente legittima penso anche che forse sarebbe utile che si potesse conoscere a vere delle valutazioni diciamo così sulla sulla dura atta sull'estensione sulla tempificazione e di questi pieni poteri di questa situazione diciamo così di sta Masi scelta e di risanamento in questo io riconosco dei grossi meriti certamente per questo periodo di che è stato scelto diversi tipi di poteri però ritengo che questo ecco sarebbe corretto giusto opportuno che vi fossero delle valutazioni giusto per saperlo sulla sulla durata e sulla continuazione dei dei pieni poteri da parte del del quale un grato questo secondo problema non non è forse tanto importante quanto il primo che quello che ritengo assolutamente ormai ineludibile ovvero quello dello strumento dell'utensile politico col quale ci organizziamo Pera affrontare i prossimi mesi sul tema forte della riforma della politica che quello che credo sì al più lineare conseguente senza voler in questo sminuire in alcun modo né mancare di rispetto ad altre scelte che altri con i radicali hanno fatto ma io ritengo che ci sia ci siano diverse centinaia ribadisco di radicali se non migliaia che questa esigenza l'avvertono
E su questo ignora are la richiesta che c'è di avvenire di essere dotati di poter disporre
Di uno strumento collettivo di lavoro politico credo sarebbe un errore sarebbe un'occasione perduta di questi durante la Convenzione Democratica panna
La parlava ieri in un'intervista alla Stampa rivolgendosi in primo luogo al neonato e per ora malmenato PDS Partito democratico della sinistra
Ma non solo agli ex comunisti anche a a cattolici democratici e liberali e laici di sotto varie specie sparpagliati nelle varie formazioni politico fuori dalle varie formazioni politiche nel nostro Paese a questo pensa anche tu
Ma io un tanto constato ricorre di una parola nelle molte citazioni che si fanno quando si parla della costituente democratica cioè sento parlare di Libero democratici sento parlare di liberal socialisti Dick di liberal comunisti giustamente perché esiste una grande anima liberale
Nel PC PDS sento parlare di cattolici liberali ecco questo liberale direi che un po'giustamente come richiamo non ha una forza politica organizzare italiana che di per sé lasciamo stare
Ma come richiamo a una cultura dei valori a un insieme di ha un pensiero sì io credo alla necessità credo che insomma per quel poco che è valso fonde democratici apposto da quattro mesi a questa parte in alcune occasioni
Esattamente il problema della costituzione di un grande nuovo soggetto politico capace di muoversi su su questo terreno però ecco credo che di convenzione costituente democratica di sia in diversi a parlarne il problema assai più concreto e come arrivarci abbiamo individuato come come pro ah ma come necessità per la riforma quello della riforma dei partiti cioè della riforma elettorale all'anglosassone che è capace di rimettere in discussione completamente il panorama partitico italiano qua bisogna arrivare al bipartitismo al massimo altri partiti ma l'anglosassone
Benissimo è stato detto con i referendum ed è stato detto dopo c'è un altro problema l'altro per l'altra faccia del problema che è quella della liberazione
Del Pubblico e della pubblica amministrazione dall'occupazione partitica su questo la riflessione ancora molto molto indietro e occorre nutrire la occorre però è necessario però capire qual è lo strumento attraverso il quale si lavora tutto questo ecco a me sembra che congresso prossimo che non è deliberativo le cui regole non conosco ancora le cui modalità di partecipazione il cui ordine del giorno
Ancora non non ho non ho chiaro non mi è stato comunicato beh io penso che debba debba affrontare Incom pronto che nessuno vuole nel litigioso lo voglio dire tanto meno rissoso tanto meno conflittuale però in un confronto sei ieri ho tanto serio quanto sereno
Bisogna arrivare a definire o a consentire di capire qual è e o può essere lo strumento l'utensile politico col quale noi radicali di o radicali che hanno questa convinzione credo legittima non meno e non più di quelle di altri radicali che hanno abbracciato altre avventure altro organizzazioni di carattere nazionale italiano
Beh anche noi io penso che sia giunto il tempo e anzi si sia già molto in ritardo francamente un ritardo che si incomincia a scontare in modo negativo
Sì è giunto il tempo di dotarci di questo strumento è questo tensione politico dal congresso radicale credo debbano emergere con chiarezza le indica ogni su quale e o può essere questo utensile politico se il congresso radicale non fa questo francamente credo sarebbe una grandissima delusione
E di congressi deludenti ahimè ce ne sono già stati parecchi spero che non si debba fare questa coazione a ripetere può essere un un dibattito molto sereno ma deve essere anche un dibattito al quale insomma le scelte poi si fanno perché non farle significa scegliere di essere scelti e questo credo non faccia piacere a nessuno Ignazio Giovanni Negri entità istituiscono allinea
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