28 LUG 2013
rubriche

Conversazione settimanale con Marco Pannella

RUBRICA | di Massimo Bordin - Radio - 17:05 Durata: 2 ore 7 min
A cura di Bretema e Enrica Izzo
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Puntata di "Conversazione settimanale con Marco Pannella" di domenica 28 luglio 2013 , condotta da Massimo Bordin che in questa puntata ha ospitato Massimo Bordin (giornalista di Radio Radicale), Marco Pannella (presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito).

Tra gli argomenti discussi: Bonino, Cambogia, Copasir, Esteri, Kazakistan, Pannella, Partito Democratico, Politica, Primarie, Radicali Italiani.

La registrazione video di questa puntata ha una durata di 2 ore e 7 minuti.

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  • Introduzione

    Massimo Bordin

    giornalista di Radio Radicale

    Il dibattito congressuale nel Partito democratico, le primarie e il “tentativo di candidatura” di Marco Pannella alla segreteria del Pd
    17:05 Durata: 3 min 16 sec
  • L'iniziativa nonviolenta e l'adesione dei parenti dei detenuti, la situazione di giustizia e carceri e il ruolo del Presidente Napolitano: “In termini liberali e costituzionalisti, che un parlamentare – tra l’altro non in modo insultante – evocasse criticamente il Presidente della Repubblica era nell’esercizio doveroso della sua funzione parlamentare”. “Un Presidente della Camera o del Senato che interrompe un parlamentare che si sta preparando a criticare… è un analfabeta!”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: “Ho letteralmente detto, semplicemente per un fatto fotografico e di lotta, ‘mentre in questo momento ci sono – in solidarietà a questi miei giorni di lotta -, da mezzanotte di sabato a mezzanotte di oggi, migliaia di compagne e di compagni, non necessariamente Radicali che danno corpo a questo Satyagraha’. E vengono fuori nuove notizie: prima c’erano questi 1.400, poi divenuti 2.500, parenti di detenuti, tutti presenti con nomi e cognomi in questa iniziativa che appare sulla pagina Facebook di Alessandra Terragni”. Alessandra Terragni è una militante radicale che attualmente opera da Genova ma che opera anche come militante dell’associazione radicale Grande Napoli. Le varie iniziative in giro per l’Italia dei “carcerati”, intesi come “tutti quelli che stanno in quella struttura di criminalità di Stato” che sono le carceri italiane. “Ancora una volta, sorprendentemente e allegramente, credo che sia confermata l’evocazione di Voltaire ‘se volete conoscere la realtà di un Paese, innanzitutto visitatene le carceri’. Ora va sottoscritta, perché noi siamo in uno Stato – e su questo non c’è contestazione nemmeno implicita – che da oltre 30 anni è in stato di ufficiale, denunciata e punita condizione di flagranza criminale”. Il ruolo dell’attuale Presidente della Repubblica. La messa in discussione dell’operato politico del Quirinale da parte di un parlamentare del Movimento 5 Stelle, il comportamento censorio “infondato, arbitrario oltre che un po’ analfabetico” da parte del presidente del Senato Pietro Grasso, la messa in discussione dei Presidenti della Repubblica nella tradizione dei Radicali. “Ritengo che il Parlamento che si esima, dinnanzi a un patente comportamento… Non è il caso che il Pci non volesse mai aprire la procedura parlamentare di incriminazione perché gli andava bene un Presidente che… Allora, in termini liberali e costituzionalisti, che un parlamentare – tra l’altro non in modo insultante – evocasse criticamente il Presidente della Repubblica era nell’esercizio doveroso della sua funzione parlamentare”. “Un Presidente della Camera o del Senato che interrompe un parlamentare che si sta preparando a criticare… è un analfabeta!”
    17:08 Durata: 17 min 45 sec
  • L'iniziativa di Giachetti (Pd) e altri parlamentari contro il Porcellum: “Quando uno si muove, come ratio, contro qualcosa e non su come sostituire quel qualcosa, sbaglia. Tutti coloro che vanno contro devono ricordarsi, qualche volta lo dimentico anche io, che al peggio non c’è mai fine”. La tradizione pro sistema elettorale maggioritario dei Radicali

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    “Colgo l’occasione di dare anche una informazione. Mi pare che domani mattina Roberto Giachetti, Antonio Martino e altri 3 importanti esponenti politici parlamentari, terranno una conferenza stampa per sostenere la priorità assoluta dell’abolizione del Porcellum, posizione che dalla precedente legislatura contraddistinse, con una sua lunga iniziativa nonviolenta, Roberto Giachetti, oggi vicepresidente della Camera. Sarà importante ascoltarli, ma vorrei preavvisarli di una cosa: quando uno si muove, come ratio, contro qualcosa e non su come sostituire quel qualcosa, sbaglia. Tutti coloro che vanno contro devono ricordarsi, qualche volta lo dimentico anche io, che al peggio non c’è mai fine”. La tradizione pro sistema elettorale maggioritario dei Radicali. “Unirsi ‘contro’ è suicida punto e basta; la partitocrazia potrebbe riuscire a imporre, come battuta, anche l’abolizione delle elezioni”
    17:26 Durata: 8 min 46 sec
  • La possibile candidatura di Pannella alla tessera e quindi alla segreteria del Pd: “Se io venissi accettato, agli altri candidati direi che aggiorno subito questo progetto di programma di come farei il segretario, perché questo allora chiesi. E c’è un programma che, letto sette anni dopo, faticosamente continua a essere percorso a millimetri invece che a chilometri dal Pd, su tutti i temi. Parlo delle riforme elettorali, dei diritti umani e civili, della giustizia e dell’amnistia”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La possibile candidatura di Pannella alla tessera e quindi alla segreteria del Pd: “Io ho documentato che a un certo punto, nel 2007, nasce questa cosa del Partito democratico, nel Loft, perché io continuo a ricordare il luogo, gli attori; voglio che ne resti memoria di che luogo un po’ sconcio del concepimento, molto peggio delle cose del bunga-bunga”. “Erano presuntuosi tanto quanto ignorantelli”. “Allora fu respinta la mia candidatura all’iscrizione al Pd per impedire la mia candidatura alla segreteria. Adesso ho detto che sto pensando in queste ore se replicare quella richiesta di iscrizione e quella di candidatura alla segreteria. Nel senso che subito tutt’al più Gianni Pittella risponde così a chi gli chiedeva se poteva essere inserito tra quanti erano a conoscenza di questa notizia: ‘Nessuna obiezione’. Questa ‘nessuna obiezione’ è stata registrata per equivoco come ‘nessuna obiezione’ al merito, cioè alla candidatura di Pannella”. “Se io venissi accettato, agli altri candidati direi che aggiorno subito questo progetto di programma di come farei il segretario, perché questo allora chiesi. E c’è un programma che, letto sette anni dopo, faticosamente continua a essere percorso a millimetri invece che a chilometri dal Pd, su tutti i temi. Parlo delle riforme elettorali, dei diritti umani e civili, della giustizia e dell’amnistia”. “Io sarei felicissimo se Barca ufficializzasse la sua candidatura, oggi è uno che mi pare si riferisca ai liberali come a una ‘componente storica’ del Partito democratico”, anche se poi Barca ha tenuto a precisare di essere parte della componente di sinistra. La “commistione storica tra rivoluzione liberale, socialista e comunista” e il problema odierno della “democrazia reale”. “Noi una volta facemmo le liste Pannella-riformatori, il periodo coincise con quello in cui Silvio e Umberto sottoscrissero nei gazebo anche la richiesta di depenalizzazione delle droghe leggere e altre nostre cinque-sei proposte referendarie”. “Oggi stiamo assistendo a un Papa che probabilmente in modo molto naturale liquida anche la conseguente e contemporanea caduta nel materialismo nel pensiero della Cattolica, quando ha cominciato a smentire la teologia precedente su quando comincia l’animazione dell’embrione, e io dicevo ‘ma questo è materialismo!’”. Il Partito democratico come “un partito di governo e non di potere. Se gli obiettivi tattici sono strumenti della strategia, è l’errore di ritenere che magari con la morte si salva la vita, come speravano i disperati suicidi e assassini che morivano di digiuno nelle carceri inglesi”. “Se si vuole onorare se stessi, io chiedo che ci sia in qualche posto un dibattito su questo, sulla mia candidatura possibile e responsabile, per la quale dovrei aggiornare il programma, e ho delle idee precisissime, fondate nell’attualità più stretta, ma anche per capire qualcosa di questi candidati! Adesso il grande dibattito è se a decidere debbano essere gli iscritti o i cittadini!”. “Quello che mi pare importante è discutere delle proposte dei vari candidati, altrimenti di che parliamo?”. “Nessuno ha detto che gli iscritti al Pd in questi cinque anni bersaniani e franceschiniani si sono dimezzati, non l’ho sentito valorizzato nel dibattito interno ed esterno”. “La base del partito era la base sociologica di pensionati, di dipendenti, di burocrati, e oggi questa è la realtà, tra chi dice ‘aperti a tutti’ e in questo ‘tutti’ secondo me vuol dire anche ‘nessuno’. Credo che forse basterebbe effettivamente dire aperte a tutti gli iscritti, come noi facciamo, con la possibilità che quindi uno va là, paga e vota il segretario”. L’evocazione di Salvi, Villone, Pierre Carniti e Franco Marini. “Io credo che noi possiamo dare ancora una volta un contenuto al Partito democratico. Allora se sarà possibile, nei prossimi giorni, che Radio Radicale su queste ragioni, quelle di sette anni fa che nel frattempo potrei integrare, ci faccia un dibattito, chiedendo se sia un modo ‘positivo’ quello di candidarsi, capendo quali siano le differenze con gli altri candidati…”. Il parallelo tra Cesare (Stato) e Pietro (Vaticano) rispetto al diritto penale, alle carceri e alla tortura. Ancora sulle figure di Renzi e Barca
    17:35 Durata: 41 min 33 sec
  • La militanza di Pannella, la figura di Sciascia, il “centro” radicale

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    La militanza di Pannella. La figura di Sciascia e i suoi rapporti travagliati con la psicanalisi. Sul programma pannelliano di 7 pagine per la candidatura alla segreteria del Pd: “In queste sette pagine c’è la testimonianza di quello che ricercano, senza trovarlo, i compagni del Pd dai tempi del Loft a oggi”. “Ho detto della ‘radicalità radicale di alterità’ è di centro, che nella Terza repubblica francese i Radicali erano di centro. Quando Mitterand ha dato a noi e non all’Internazionale socialista il simbolo della Rosa nel pugno era perché sentiva la centralità radicale”. “Dalla visione topografica, con noi si passa a ‘dove è il motore’. Il progetto e la visione radicale è al centro come motore delle riforme”
    18:16 Durata: 13 min 1 sec
  • Il “drammatico successo” di Sam Rainsy come leader dell'opposizione cambogiana iscritto al Partito radicale nonviolento transnazionale e transpartito. La possibilità di organizzare un dibattito sul Manifesto di Ventotene in Cina. I rapporti tra Pannella, Craxi e Berlusconi

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella: “Oggi vorrei salutare il drammatico successo di Sam Rainsy e degli altri parlamentari d’opposizione in Cambogia, iscritti al Partito radicale. Sam Rainsy è stato fortunatamente graziato, mentre era in aereo verso la Cambogia, dove doveva essere arrestato perché esule e incriminato. Notte tempo il figlio del grande re ha annunciato il suo Motu proprio, come da monarchia assoluta, e ha graziato Sam Rainsy”. “Grazie a questo, Sam in queste ore credo abbia avuto un grosso incremento in termini di voti, nell’ultima campagna elettorale ero lì a fare comizi con lui; e da qui venga a Sam Rainsy, a Kok Ksor e ai nostri compagni radicali di lì l’augurio di approfondire nei prossimi giorni, come Partito radicale, la messa a frutto della rinnovata traduzione in cinese, in arabo, esperanto e inglese del Manifesto di Ventotene, perché riteniamo sia utile presentarlo – e stiamo lavorandoci come Partito – in una Cina nella quale abbiamo, da sette anni, una serie di riforme ordinamentali ignorate da tutti ma non da noi attraverso Nessuno Tocchi Caino”. I rapporti tra Pannella, Craxi e Berlusconi; la posizione dell’ex presidente del Consiglio sull’attesa pronuncia di martedì da parte della Cassazione. “Oggi, se Silvio che non vuole più manifestamente avere legami con me che invece ho continuato a cercarlo e lo rivendico… Silvio però si è sicuramente ricordato quando io ho suggerito a Bettino: ‘Speriamo che la Camera voti contro di te, così a settembre tu vieni dopo le vacanze, ti presenti a Rebibbia, dopodiché lì ti faranno i massaggi, sarai aiutato a non fumare, e alle elezioni di aprile avrai il 20-25 per cento dei voti. Ecco, questo Silvio se l’è sicuramente ricordato”
    18:29 Durata: 8 min 18 sec
  • Pannella sul caso Shalabayeva: “Adesso questi cercheranno di fare il rimpasto per fare fuori la Bonino. Nel senso che è indubbia una cosa: Emma ha avuto la possibilità, lei la sola, di avvisare la Presidenza del Consiglio del suo Governo, il vicepresidente del Consiglio, che gli hanno detto ‘ma no, possibile? Non ne sapevamo nulla’. Se avessero letto Sabino Cassese, saprebbero che sono ormai 150 anni della storia italiana che è stata connotata dal non valutare l’importanza – nelle varie rivoluzioni e riforme – della continuità burocratica e del momento amministrativo”. Il possibile ruolo dell'Eni in quella che Pannella definisce una “deportazione”

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Pannella sul caso Shalabayeva: “Adesso questi cercheranno di fare il rimpasto per fare fuori la Bonino. Nel senso che è indubbia una cosa: Emma ha avuto la possibilità, lei la sola, di avvisare la Presidenza del Consiglio del suo Governo, il vicepresidente del Consiglio, che gli hanno detto ‘ma no, possibile? Non ne sapevamo nulla’. Se avessero letto Sabino Cassese, saprebbero che sono ormai 150 anni della storia italiana che è stata connotata dal non valutare l’importanza – nelle varie rivoluzioni e riforme – della continuità burocratica e del momento amministrativo. Questi si sono trovati a constatare che l’amministrazione degli Interni, che l’amministrazione della Giustizia, che l’amministrazione dei Servizi sono stati complici dell’espulsione? No. Se non vado errato, le espulsioni hanno un connotato: l’espulso può indicare da quale frontiera deve passare. Se questo non viene fatto, si può parlare invece di ‘deportazione’. E l’amministrazione dello Stato da 60 anni partitocratico fa sì che è vero che loro hanno dovuto sapere dalla radicale Emma Bonino che c’era questa storia nella quale le loro amministrazioni avevano un legame e pigliavano ordini dall’ambasciatore di un altro stato, o magari potevano chiedere all’Eni che ne sapeva di più”. “Io non escludo proprio due cose: una, che quell’aereo austriaco avesse qualcosa a che fare con l’Eni”. Inoltre “pare che i servizi israeliani fossero mobilitati perché il marito della signora e il padre della bambina, il noto dissidente, deve avere nascosti da qualche parte del mondo non so quanti migliaia di miliardi, fottuti quando era collaboratore dell’attuale presidente kazako”. Le analisi di Furio Colombo. “Il nostro ambasciatore lì fra le altre cose accenna che il capo del Governo dice ‘queste tra un poco potranno anche viaggiare, dovranno solo pagare una cauzione’”. “Se ci sono miliardi e via dicendo, essendo noi il terzo Paese dopo Cina e Russia, grazie all’Eni, con il quale il Kazakhistan fa affari, allora c’è il legame di Silvio… Ma è possibile, cribbio, che delle cose naturali non si parli, proprio come cose naturali? Hanno detto, ripetuto e confermato che hanno un legame; magari il legame tra Hitler e Mussolini era una cosa, il legame tra Franco, Mussolini e Hitler era un’altra, tanto che il legame del dittatore Franco ha salvato il suo Paese e la Spagna perché viveva quel legame in maniera diversa. Allora il problema oggi è dire: ma possibile che il capo dello Stato di là stava in Sardegna fino a 6 ore prima o dopo che fossero deportate la signora e la bambina… E’ un fatto. E loro non hanno avuto, in base al legame personale… Avevo detto a Silvio: quando dici – tornando dal Kazakhstan - che lui è amato perché ha il 93 per cento dei voti, ma ti sei fatto pagare bene dall’Ufficio del turismo di lì, gli dissi?”. “E’ immaginabile che in questa situazione non ci siano state telefonate? Non, non è possibile, a meno che tutto non fosse già preparato nei dettagli. Quando noi siamo – attraverso l’Eni, il più essenziale elemento di stabilità di quel Paese, allora dobbiamo pure dirci: ma ne sappiamo qualcosa?”. I legami stretti tra Berlusconi e Massimo D’Alema. “Visto il legame personale che hanno, non dico di quattrini o di nulla, è possibile che quello viene in Sardegna e Silvio se ne fotte, non gli dice nemmeno ‘come stai?’, ‘posso essere utile’, ‘ti può servire qualcosa’ o quell’altro non gli chieda qualcosa? No”. Continua Pannella: “Siamo sicuri che il signore in questione, il marito e papà delle donne, non ci fosse anche lui a Casal Palocco? Se ne può essere andato prima, o poteva essere lì dentro, comunque – come ipotesi – ci stava…”. Bordin sull’operazione di polizia di Ostia di due giorni fa come possibile “risposta” delle forze dell’ordine ai fatti kazachi che le hanno viste coinvolte. Altri precedenti simili ricordati da Pannella e che riguardavano Sabaudia e Avellino; la figura di Pupetta Maresca e la camorra
    18:38 Durata: 30 min 26 sec
  • Conclusioni

    Marco Pannella

    presidente del Senato del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito (PRNTT)

    Sulla possibile candidatura di Pannella al Pd. Sul ruolo del Partito radicale nonviolento, transnazionale e transpartito e sulla possibile interlocuzione con la societa’ cinese
    19:08 Durata: 4 min 33 sec