Meeting Rimini - La realtà ci parla ancora? Tre direttori si raccontano

Buonasera benvenuti a
Questo che ormai è un da qualche anno è una tradizione del meeting
C'è un momento di dialogo con alcuni dei protagonisti dell'informazione italiana in particolare
Coloro che regolano redazioni di giornali o più oggi abbiamo tra i direttori
Il direttore neo direttore
Del TG con ventiquattro che Sandro Baruffi
Il direttore dell'Unità Claudio Sardo
Bruno Manzi all'otto di tutore del settimanale L'Espresso
Potremmo dire che
Cronologicamente il Meeting è nato con Banfi perché c'è da sempre
A metà strada è arrivato sardo che nella seconda metà degli anni Ottanta veniva come cronista da raccontare prima per l'agenzia di stampa poi quotidiani in cui ha lavorato il meeting
Ed è la prima volta di un direttore dell'Espresso al meeting
Speriamo che si è rivolto
Lui è per noi
Come come come al solito li abbiamo invitati non per farci una conferenza ma per un dialogo
A partire da una domanda che quest'anno legandola in qualche modo al tema generale del meeting emergenza uomo abbiamo formulato
In questo modo
Ci parla ancora la realtà
A un uomo che è in emergenza
A un uomo che attraversa un momento di difficoltà tutti i livelli la realtà parlato
La realtà qualcosa da dire rispetto alla difficoltà del presente
E abbiamo chiesto
A loro di raccontarsi
Rispetto a questo interrogativo
Chiedendo quindi in qualche modo di esporsi
Di esporre di condividere con noi la loro esperienza di direzione
La loro esperienza di impegno quotidiano settimanale con la notizia
Con la trasformazione di dati informazioni in notizie che ci aggiungono
Grande Gian Vittorio il filosofo francese
Diceva in una delle sue frasi
Più importanti che ragionevole
Designa con lui
Che sottomette la propria ragione all'esperienza
Quante volte in questi anni in questi decenni
Abbiamo dovuto constatare
Come questo ossia
Non molto frequente
Persone che sotto mettono cioè che
Obbediscono in qualche modo alla realtà
Che la riconoscono
Che la conoscono
Perché oggi spesso noi vediamo in azione non questa sottomissione all'esperienza ai dati della realtà ma tante volte il prevalere di schemi sulla realtà
Di preconcetti
Di immagini che si proiettano piegando la realtà
In qualche modo a uno schema precostituito
E questo
In tanti casi provoca un sentimento di confusione di sconcerto fino alla paura
Un articolo che
Che uscì sul
Sul quotidiano La Repubblica nella Pasqua del mille novecentonovantotto
Don Giussani scrisse
Si apre alle sei del mattino
Si comincia a vedere Euronews TV
In trenta minuti si atterrà qualsiasi tranquillità e anche speranza per la vita dell'uomo
Sullo schermo la notizia di due ragazzi americani che fanno stragi in una scuola e di una sparatoria con trenta morti a un funerale in Georgia
Ogni giorno sembra che un grido di folla che dia un colpo di reni umano alla vita sia reperito l'ormai solo nello sport
Eppure tutto il potere
Sembra tante volte non offrire neanche un accenno di speranza per il popolo
Così che gli uomini quando guardavo l'orizzonte e anche il cielo debbono accusare paura
E anche i più saggi del mondo non sanno che fare
Bobbio deve confessare che tutti gli ideali crollano
Tutti gli ideali vuol dire una realtà
Che porti un valore un bene una promessa di positività
Una realtà che sembra diventare muta
E allora
Claudio ti chiedo a te la realtà parla ancora
Bene io tutti ringrazio in Graziano tutti voi per questo invito io come hai detto te per tanti anni ho seguito il meeting da cronista
Che ho avuto modo di incrociare voi riconoscervi di guardare anche i vostri cambiamenti vostri ripensamenti le vostre scelte successive
Ovviamente
Vi ho visto cantare corre fra gli stende pregare fare politica applaudire talvolta contestare qualche volta anche litigare fra di voi naturalmente non voglio parlare
Del vostro movimento però se devo rispondere a questa la domanda che mi hai fatto la prima cosa che mi viene da pensare
è il tempo cioè lo stare nel tempo nello stare nella storia
Perché il tempo ci cambiano e la nostra sfida sta nel fatto che noi possiamo cambiarlo noi abbiamo la libertà di cambiarlo
La storia è un dialogo incessante tra Dio l'umanità senza altre servitù che quelle imposte dagli uomini ad altri uomini
Ma oggi abbiamo la consapevolezza che un cambiamento è possibile oppure questa consapevolezza c'è stata derubata insieme ad un pezzo del futuro
Ecco
Prima ancora di rispondere alla domanda su quanto ci interroga la realtà io devo confessarvi che ho la sensazione che noi viviamo in una sorta di dittatura del presente
Per me questo è un capitolo e non è l'ultimo
Dell'emergenza uomo il consumo di oggi a scapito di quello di domani
Il debito di oggi pagato con nuovo debito a breve
Il desiderio di oggi invece dell'investimento futuro i leader di oggi magari un nuovo pifferaio dopo aver consumato già state gettato nel fosso quello osannato fino a ieri
Invece della faticosa costruzione di una democrazia partecipata di una competizione attento al bene comune di una comunità plurale
Perdonatemi se faccio una citazione dell'ultima enciclica lumen Firreri quando il Papa parla dell'idolatria l'idolo scrive
è un pretesto per porre se stessi al centro della realtà nell'adorazione dell'opera delle proprie mani
Ancora l'uomo ha perso l'orientamento fondamentale che da unità la sua esistenza si disperde nella molteplicità dei suoi desideri
Negando sì ad attendere il tempo della promessa si disintegra nei mille istanti della storia
Per questo l'idolatria e un movimento senza meta da un signore all'altro
L'idolatria non offre un cammino ma una molteplicità di sentieri che non conducono a una meta certa e configurano piuttosto un labirinto
Vorrei invitarvi a leggere queste parole fuori dalla chiave teologica
Di quelle in ciclica
Sono una fotografia incredibilmente nitida della nostra afasia politica e della crisi
Democratica e anche della crisi dell'informazione che c'è nel no nell'Occidente
La politica è in crisi perché è slegata da una promessa cioè da un'idea di futuro
Dall'ATER dalla speranza che un cambiamento è davvero possibile crisi che lo si può perseguire insieme che si può cominciare a costruire adesso
La politica è condannata cercare consensi a breve a misurarsi anziché misurarsi sul medio sul lungo periodo la politica è ridotta governabilità
Anzi per alcuni è solo la disciplinata applicazione di direttive
Che le tecnocrazia e lei lo eolico le oligarchie forniscono alle istituzioni rappresentative
Le quali
Dipendono quasi per intero da fattori esterni
E già qualcuno dice che sono più competitivi sistemi autoritario i sistemi semi autoritari
L'eterno presente è la nostra schiavitù
Ha talvolta il volto felice degli spot pubblicitari dà un senso di appagamento offre come al supermarket una batteria di leader carismatici che vendono sogni ma non sanno promettere
Si dirada il senso di solidarietà e di comunità
L'idolatria del presente ci fa credere di stare in una piazza e invece siamo appunto in un labirinto
Il presente e l'altra faccia dell'individualismo
Cito ancora l'enciclica un passaggio veramente per me il più bello
Non facciamoci rubare la speranza non permettiamo che sia vanificata con soluzioni e proposte immediate che frammenta né il tempo trasformandolo in spazio
Il tempo è sempre superiore allo spazio lo spazio cristallizza i processi il tempo invece si proietta verso il futuro e spinge a camminare con speranza
Sia chiaro all'individuo fanno capo diritti fondamentali conquista di civiltà risultati tra i migliori della storia dell'uomo c'è dietro questa definizione la cultura greca quella romana quella cristiana
L'illuminismo con tutti i conflitti tra di loro
Il problema di oggi non è l'individuo in astratto
Il problema è l'individuo concreto solo davanti allo Stato e al mercato e l'individuo che resta solo perché perde la dimensione di persona costruttore di comunità e legato in mondi vitali
La persona capace di dare la vita per i propri figli per gli altri per chi ha bisogno
Per i compagni di lotta
Dare la vita vuol dire guardare il tempo
Legato alla promessa l'individuo nel presente invece restringere il proprio orizzonte
è solo anche quando si ribella non è parte di un movimento di una comunità di un popolo ma di una moltitudine ultima recente categoria
Per la Sociologia politica
Guardare al futuro e la promessa ma ci vogliono i corpi intermedi ci vuole la Ford la fraternità per formulare una promessa
Porti intermedi dal più piccole vitale la famiglia al più complesso perché proiettato fin dentro le istituzioni il partito
A cosa resta della politica se tutto diventa governabilità per di più costretta dentro binari strettissimi
La politica buona politica
Solo se
Realizza quello che Moro chiamava il principio di non appagamento
Si lavora compassione alle cose buone che si possono fare oggi sapendo però che sono imperfette e che il desiderio di una comunità può andare oltre pensare ad un futuro migliore
Magari molto migliore
La profezia non è incompatibile con la politica purché non venga frammentata in mille desideri antagonisti e individuali
E il radicalismo chic che vuole contrapporre fino arrendere irriducibile il cambiamento auspicato con le difficoltà di governare
Con le scarse risorse di oggi
Non ci sarà leader carismatico capace di ricomporre uno specchio finito in pezzi
Mi permetterete di dire che non c'è che non c'è una promessa senza un'idea di trascendenza della politica e io intendo per trascendenza non solo quella dei credenti che incontrano il dio della storia
La trent'la trascendenza una vocazione universale dell'uomo
Voi in altri meeting l'avete chiamato infinito
Non c'è un desiderio di trascendenza negli operai e contadini né i partigiani che davano la loro vita per ottenere una condizione migliore per tutti non c'era un segno di trascendenza anche negli occhi di chi non credeva
Il tempo
Il tempo è la sostanza del lavoro dei giornalisti noi ci occupiamo delle cose che accadono della realtà quando ho cominciato a fare quest'io lavoro pensato che così raccontando le cose con onestà e con passione avrei aiutato a rendere migliore la società e me stesso
Pensavo che la cronaca penso ancora non è separata dalla storia se non per le sue dimensioni infinitesimali piccole
Per tanti giovani ancora oggi il giornalismo esercita un grande fascino aprire una finestra sul mondo scrutare ciò che gli altri non vedono immediatamente avere il privilegio di essere dei messaggeri
Ma il presente non è soltanto il luogo del nostro agire il nostro limite naturale di giornalisti
Il presente oggi e anche un'ideologia o forse sarebbe meglio dire il surrogato dell'ideologia e tragicamente finite
Vi ricordate quando si diceva dopo la caduta del muro che la storia sarebbe finita e che dopo la fine della storia ci sarebbe stato una sola possibile modalità per guidare i mercati e i Governi
Ecco i risultati sono davanti ai nostri occhi
Più disuguaglianze sociali più potere concentrato in poche mani più finanza che democrazia
Mi domando e domando
Ai miei colleghi se noi siamo innocenti se la stampa il giornalismo sono innocenti
è facile dire che siamo troppo piccoli
Che siamo troppo piccoli di fronte a dei fatti così grandi quando la finanza muove in un solo giorno capitali virtuali pari a un moltiplicatore del PIL mondiale
Cosa c'entra il giornalismo che può soltanto raccontare queste cose quando la sfiducia verso la politica i partiti raggiunge questi abissi cosa può fare il giornalismo se non
Scrutare gli abissi
Eppure io temo che questo sia un alibi che le trasformazioni del giornalismo intendo anche quelle strutturali
Che la dimensione globale istantanea della notizia che gli strumenti UE beh social non abbiano determinato solo un cambiamento di dimensione
Dal mille menziona le al multidimensionale la tecnica ha cambiato il linguaggio il messaggio e temo che abbia cambiato anche l'identità dell'informazione
La mia impressione lascio questa come una provocazione come l'avvio di una discussione tra di noi né che il nostro giornalismo non sia più soltanto uno spettatore neutrale o plurale
Ho terzista come diceva qualcuno con un'espressione carica di ipocrisia
Ma sia piuttosto un pezzo dell'ideologia del presente
Connaturato complice con minori capacità critica del passato più condizionato dal senso comune dal prevalere di determinate fonti
è questa la il mio cruccio
Penso che dentro il giornalismo ci sia una battaglia di libertà da compiere come dentro la società perché la battaglia per il pluralismo vada ben oltre i conflitti di interessi che abbiamo visto in questi anni
Bruno Marcello
Ma non ho avuto
Esitazioni ad accettare
L'invito a venire al
Al meeting per per più di una
Per più di una regione la prima una ragione di curiosità che è una molla che spinge poi
Paolo fondamentale del nostro messi dei giornalisti di cercare di vedere di capire
La seconda ragione legata
Al tema nel quale abbiamo parlato
Qual è Claudio Sardo
A perfettamente inquadrato con un paio di domande provocazioni finali alle quale poi magari cercherò
Di rispondere magari posso anticipare che non mi non mi considero affatto innocente poi magari
Proverò a spiegare perché come arrivo a questa conclusione magari a cercare anche qualcun altro che che innocente qualcun altro qualche altra situazione che è innocente norme
La terza ragione per cui sono venuto perché sono convinto lo dicevo poco fa poco prima di entrare qui parlando con
Alberto sovrana che
Il meeting di di quest'anno può segnare EUPOL deve segnare o probabilmente segnerà scegliete voi la formulazione anche un momento di svolta del movimento
Di riflessione su una fase lunga che è stata
Vissuta attraversata discussa anche in modo pubblico anche in modo molto aperto molto esplicito che adesso va a metabolizzata per prepararsi
Al dopo la seconda fase quindi l'idea comunque di poter
A una nuova fase quindi l'idea comunque di poter passare di qui
Per dirvi parlare nelle occasioni che ci saranno sentire anche questa questa atmosfera sembrava particolarmente
Interessante prima i miti neanche sempre avuto questa caratteristica cioè che
In apparenza era quello che quando ho cominciato io fare il giornalista era la Fiera del levante di Bari
Cioè a settembre presente Consiglio andava Bari faceva un discorso in cui diceva faremo diremo costruiremo tutti quanti i Ministri applaudivo gli imprenditori eccetera eccetera
C'era ancora il Mezzogiorno cioè alla Cassa per il Mezzogiorno la Fiera del Levante erano altra stagione un'altra epoca
Adesso invece questo compito cambiati i tempi cambiati modi sembra essere sono assunto può il making cioè a ha una fine agosto si viene a Rimini come è successo anche per quest'anno
Per fare dei discorsi importanti per spiegare quello che succederà in alcuni casi anche per lanciare dei messaggi politici che poi nel giorno dissi investiamo l'indomani
Raccontare raccontare sui sui giornali poi accanto a questo però c'è sempre stato poi sotto molto altro lasciate discussioni sono stati contenuti sono stati
Fatti come dimostrano come dimostrano la discussione che abbiamo cominciato adesso
Come ha dimostrato l'intervento di Waters io ho seguito prima di venire qua su quello che poi
Tema centrale del meeting di quest'anno cioè sull'emergenza sondaggio insomma
E vuote sa ricordato un po'
La metafora la parabola di Benedetto di Papa Benedetto sul bunker famoso
Ma io non ho difficoltà a dire che
L'informazione buona parte dell'informazione
In certi momenti chiave della storia recente si è come chiusa in un bunker
Perché io penso se posso emendare un po'il tema della discussione che
Problema ASP secondo me non è tanto quello di vedere capire e sapere se la realtà ci parla ancora
Ma forse quello che questo titolo vuole vuole sotto sottolineare vuole sottintendere cioè se noi siamo capaci di interpretarle di raccontarla questa realtà perché a me questo sembra
Il problema c'è la cosa che mi angustia che ripeto è quella che poi mi ha spinto fa venire qui e che mi
Che mi insegue che sulla quale cerco di di ragione da molti anni esattamente questa
Anche per ragioni proprio come dire di di di storia professionale mia perché io ho cominciato in un un quotidiano e come tutti i giorni si una volta facendo la cronaca
Quindi la realtà era lì allievi dovevi raccontarla bene
Essere più o meno capaci di farlo trovare le fonti giuste racconta
Poi a parte l'ho lavorato poi si prima anche il settimanale non vada paravano dall'Espresso può ha lavorato per lunghi anni alcuni giornali che si definiscono locali ma che sono fior di giornali
Come la Gazzetta di Mantova il Tirreno dove anche lì tu sei a contatto con le persone racconti e quindi già quando esce dal giornale ti ferma non si è scritto una scemenza dallo dicono subito
E questo funziona come stimolo a a fare bene raccontare perché quando il lavoro si trasferisce
In un grande giornale su un giornale politico come il
L'unità di Claudio ossia
Ancora più complicata la televisione quindi
Di banche un settimanale come me nel caso mio la questione si complica ancora di più perché
Liti senti veramente come se fossimo un bunker ceti sentiti in un ufficio dal quale devi cercare di
Capire di interpretare di raccontare la realtà e e i problemi
Secondo me potere possono essere
Raccontati possa essere spiegati in questo modo i problemi sono
Come noi raccontiamo
Che cosa raccontiamo cioè i contenuti di quello che che raccontiamo e che strumenti abbiamo adesso per
Interpretare a raccontare la realtà allora
E come lo raccontiamo e questo avrebbe bisogno di un'altra discussione una parte c'è la
Prepariamo magari per l'anno prossimo cono con Alberto naturalmente la la l'accenno non soltanto
E che il in modo in cui l'informazione via rete non solo ha cambiato l'informazione perché questo
Sappiamo si è detto si è scritto lo vediamo tutti
Ma di come ha cambiato il modo di leggere
Cioè come ha cambiato il l'approccio del
Lettore nei confronti del dell'informazione ma pensate solo alla differenza
Fisica e materiale del giornale cioè lo lo
L'impegno che serve il lo stimolo alla riflessione la decisione di dedicare una parte del proprio tempo a questa questa lettura e e guardate invece che cosa significa
Ricostruire la giornata cioè farsi la la propria la rassegna stampa diciamo così o farsi la l'agenda di quella giornata attraverso di Twitter attraverso Facebook no
Il comportamento è un comportamento passivo è un comportamento limitato a quella leggera
Informazione
Ma ripeto sono più preoccupato da come è cambiato il nostro modo di di di avvicinarci all'informandosi utili di lettori lo dico in questo momento di avvicinarci alla
A all'informazione preso un treno per venire per venire qui ma capito tutta la notte se non c'è una metropolitana ma quanti giornali vedete aperti in un vagone
Ferroviario non vagone della metropolitana e quante persone con il computer con il telefonino
Davanti agli occhi come Rocco quasi come se fosse una una necessità
Una necessità di
Di comunicazione di vicinanza con un mondo che invece sta appunto vogliamo secondo la
La bellissima è drammaticamente altro del bunker fuori di questo bunker oppure col quale non riusciamo più ad avere un
Un dialogo fuori questo a ha inciso in modo drammatico sull'informazione non solo in Italia
In altri Paesi sono già forse un passo avanti perché hanno sono riuscite a trovare un modo di far camminare insieme nell'informazione scritta l'informazione
Internet ma ve lo dico brevemente sono riuscite a fare i soldi con informazione internet con quella pagare l'informazione per la carta perché ancora come noi come tanti di voi spero hanno voglia invece di sfogliare i giornali
Quindi questo è un problema molto serio io o ho letto che alcune scuole anglosassoni nelle alcune università
Anglosassone senso giuridiche in Inghilterra è stato calcolato che il tempo di attenzione di uno studente rispetto alla alla lezione del professore come il come diciamo noi ex cattedra quando contestavamo
Era bassissimo dura pochi minuti allora
Pur di avere l'attenzione dello studente nei confronti del professore sono state inventate delle interattività attraverso degli strumenti che sono materia fisicamente molto simile a un telefonino cioè mentre sta facendo la lezione
Sullo schermo compare una domanda e allora in quel momento il ragazzo deve rispondere e questo è un segno per il professore per capire se fino a quel momento ha seguito e ha capito ma è l'unico modo che lo spinge
A partecipare in qualche modo alla quindi come vedete il PIL la trasformazione e più profonda di quello di quello che
Di colori che appare questo per quello che riguarda diciamo il il come
I contenuti e questo è un altro problema
Molto molto serio cioè che cosa raccontiamo poiché Claudio lo ha
Accennato in qualche modo proprio per la sintetizzo così
Io ho l'impressione che la la la drammaticità di questo momento la la vera emergenza uomo per citare il titolo del vostro meeting sia quella che il l'uomo si è
Capisco che che dirlo a chi come voi praticate fede religione può sembrare perfino strano però riflettiamo sul momento insieme l'uomo si è reso conto di essere impotente
Cioè non riesce a trovare delle soluzioni ai problemi che ci sono cioè forse per la prima volta nel mondo moderno e il mondo delle grandi impresa all'una delle scoperte
Del della scienza dell'aria della della grande occupazione del del del reddito dalla astute le scoperte scientifiche metteteci tutto quello che volete
Noi abbiamo attraversato un ventennio in cui a tutti livelli abbiamo affrontato problemi che
Ancora adesso non siamo riusciti a chiudere no cercate ricordava prima che
Lille la
Il la finanza di carta insomma l'economia di carta e in sostanza mi pare undici o dodici volte quello che la ricchezza reale che il mondo produce quindi ma produciamo delle cose ma poi ci sono dei signori che giocano
Con queste cose qua molte magari ne compravano sotto forma di botto di titolo di fondi di investimento ed è carta
Sono soldi di carta per fare altri soldi di carta che contro questa cosa l'uomo finora non è riuscito a trovare un argine perlomeno sta un po'rimandando il il problema
E poi sono sorti altri problemi che non siamo ancora riusciti a risolvere ma è inutile che citi a voi
L'ambiente l'inquinamento il consumo delle risorse quasi faceva accenno prima si faceva cenno prima non si riesce a fare quel salto dalla conoscenza della
Delle cose alle
Alle alle scelte di leggi e provvedimenti legislativi provvedimenti di governo che andrebbero presi su su queste su queste questioni
Se poi da da questi grandi temi noi scendiamo ai temi di casa nostra dove in buona sostanza sono vent'anni che siamo come congelati
L'abbiamo avuto una una rivoluzione indotta da
Scusandomi se sono veramente per la sintesi rozzo e rapido ma ognuna di queste cose meriterebbe una
Una riflessione molto attenta
Dicono i abbiamo avuto una rivoluzione indotto dall'inchiesta di mani pulite in qualche qualche maniera che ha prodotto una serie di fenomeni
Politici giudiziari il cambiamento delle maggioranze parlamentari che hanno inciso su cambiamenti della Costituzione cambiamenti e leggi elettorali eccetera eccetera ma non ne siamo ancora usciti
Non è tuttora viviamo appesi
Ha problemi politico trattini trattino giudiziari ragioniamo ancora di sentenze di grazie di commutazione di pena eccetera eccetera
Ma a al di là al di sopra al di sotto delle singole persone interessate noi abbiamo un problema che non siamo ancora riusciti a
Risorse tanto per dirne uno non siamo riusciti a darci finora comma
Una legge elettorale che sia capace quando poi si è arrivati dopo che uno capisca chi ha vinto e che ha perso almeno chi vola alleare con chi per vincere voglio dire che proprio deve essere
Una cosa però noi non ce l'abbiamo non ce l'abbiamo ancora non lo Statuto i tentativi sono stati fatti centrodestra centrosinistra governi tecnici
Non siamo riusciti a farla sono passati vent'anni c'è una resistenza della conservazione o
Forse cioè l'assenza di un progetto alternativo a quello che c'è che ci ha impedito finora di fare di fare questa fare di fare un un minimo di
Di
Il cambiamento condiviso
Ecco così condiviso non volevo dire raccontare un piccolo episodio
Quest'anno siamo sono stata ossessione di Perugia che abbiamo fatto una specie di il reclutamento di giovani collaboratori
Attraverso quello che quelli che chiamano imitato cioè sono degli incontri i ragazzi vengono c'hanno due minuti per dire che cosa vorrebbero fare risorse tonfo sia L'Espresso che faresti va ben al di là di quello che hanno detto tutte cose molto interessanti
Eccetera però che la cosa che mi ha colpito di più che
I due concetti forti nella nostra generazione di quando eravamo ventenni nobili
Erano sostanzialmente due uno era che il privato e pubblico
E l'altro è che la partecipazione allora e prima del pubblico è scomparso nel senso che grazie anche
Affresco che società Facebook social network eccetera
Il privato privato cioè voglio dire proprio non non esiste più il pubblico ma in senso soltanto il privato
Pubblico si intendevano il fatto che fosse noto ma che ogni attività pensiamo pubblica non doveva essere considerato diversa da un'attività soltanto che riguardasse solo la sfera sfera personale
E l'altra che la parola partecipazione è stata sostituita da condivisione
Cioè i giovani questa è una parola diciamo che che si usa appunto sempre sui social network eccetera
Non va tranne alcuni casi rari specifici hanno un po'dimenticato che cos'è la partecipazione aprono basta che un problema un fatto una sensazione un libro un film un pensiero sia condiviso cioè sia
Reso noto a qualcuno che
Dicasi dite subdoli e cresciuto l'idea di poter
Partecipare a un progetto comune
Questo mi è venuto meno nel linguaggio e quindi quando una possibilmente linguaggio
Viene meno poi anche nella
Nella pratica no e quindi questa è un'altra di quelle conseguenze che non
Che non
E non abbiamo che abbiamo un po'sottovalutato e infine e chiudo che quello che riguarda
Gli strumenti per capire
Quelle qui secondo me c'è il vero limite del
Del giornalismo contemporanea cessione dovessi dare appunto una
Una colpa
Per non dirmi del tutto del tutto innocente poter dire che ci sono questioni fenomeni argomenti sui quali
Il giornalismo non è in grado di dare una lettura
Profonda
Perché perché questi fenomeni sono fenomeni tutti nuovi cito uno per tutti insomma il problema dalla globalizzazione economica avviene citato come capitolo ma che sul quale
Non si è riflettuto bene
Che a sufficienza e l'altro tema clamoroso è stato quello della stella dell'iter la crisi economica della crisi finanziaria
Voi potete dire non è stato capito potrei dire anch'io non è stato capito dagli economisti perché lo doveva capire un giornalista sì però giornalista deve
Essere comunque in grado di leggere e interpretare questa norma questa cosa ha portato di conseguenza portate conseguenza che nel nostro Auburn che
Che abbiamo ricordato ricordato prima sì alcuni argomenti alcuni temi sono stati espulsi sono stati sottovalutati sono stati un po'messi da parte
E qui le cose sono legate perché inviti in virtù di quella
Di quella transizione che in questi vent'anni non abbiamo fatto l'abbiamo continuato a raccontare questa cosa che doveva accadere non accadeva che abbiamo tralasciato un po'
Gli altri temi di fondo gli altri problemi di di fondo cosa che sulla quale
Punto d i piccoli giornali che mio marito ci sono hanno meno ricorrono meno rischi perché le cose c'erano sotto gli occhi vedevano
Necessariamente raccontare in un in un giornale un settimanale ancora peggio perché poi stima arriva dopo una settimana che voi avete avuto
Ricordo don Giussani oggi oltre quello si vedrebbe poi fino a inondando so che va in onda punto mezzanotte alle due quindi I sostanzialmente tre o quattro ore di pausa perché poi si ricomincia immediatamente
Quindi dopo tutto quelle dove i quotidiani dopo le televisioni devi fare un
Riprovare a fare un settimanale
Che abbia come scopo quello di a
Di dare informazioni che gli atti non danno che il primo core business diciamo dell'Espresso che rapporti piace molto non piace trova polemico crea polemiche terribili
I venerdì del direttore dell'Espresso sono terribili perché sono lettere prezzi telefonate lamentazioni perché è ovvio quando
Fai ti dai come tuo punto di partenza il fatto di raccontare alle cose che non vogliono che pochi vogliono che si raccontino occorre in questo questo rischio e lo corriamo perché il nostro
Nostro ben specifico diciamo così
E l'altra ragione quella appunto di tentare di spiegare tentare di aprire delle finestre quello noi
Ci impegniamo a farlo vorrei spezzare pure qualche lancia a favore del
Dei tentativi che almeno che almeno si fanno tentare di dare qualche spiegazione qualche interpretazione in più delle cose che che succedono tentare di aprire verso argomenti avverso
Situazioni storiche vicende che
Che e non è facile non è facile io voglio dire anche questo ma solo per ricordarvi
Come come poi ha avvengono le cose anche minime
Rispetto a tante altre ma è importante il caso kazako famoso
è un caso che è cominciato il trentuno di maggio su una su un funzione sul sito online né come l'informazione che il due giugno era sul Corriere della Sera una corrispondenza da Mosca messa a pagina ventitré
Che il giorno quindici di giugno era su due pagine L'Espresso in cui parlava la fine di questa signora che raccontava tutto poteva quindici giugno al quindici luglio Sommese
Che è passato un mese cioè anche questo secondo me provoca quel sentimento di
Di di di di difficoltà da parte nostra nel fare le cose e di
Sfiducia poi da parte di tanti di norme ma insomma
Se nemmeno denunciare una cosa con fatti nomi cognomi eccetera si riesca a svelare una situazione questo ente veramente
Realmente preoccupante quindi in questi secondo me sono i tre i tre i tre punti che riterrei in qualche modo
Fanno parte di quella dittatura del del Presidente di cui parlava di cui parlava Claudio vorrei concludere proprio perché
Penso che anche l'altro appello che lui faccia cioè quello del cambiamento è possibile
Io ne sono assolutamente convinto io faccio questo mestiere per questa ragione
Cerco di lavorare con questo obiettivo cioè con l'obiettivo di
Fu fornire informazioni documentazioni interpretazioni analisi che aiutino capire quindi aiutino a
A cambiare
Vorrei farmi un ultimo
Rimprovero diciamo così ma che mi serve poi per girarlo
Ecco un'altra cosa che mi rimproverò poiché il a nome dell'informazione nei e abbiamo esagerato con la questione dell'antipolitica
Lo dico assumo la responsabilità di questa
Perché
Perché fermo restando tutte le cose che sono state denunciate che rifarei ovviamente dalla
Dalla prima dalla prima all'ultima
Ma è successo un fenomeno che poi non riguarda più i giornalisti ma riguarda i partiti politici e gli elettori dei partiti politici cioè
La polemica sull'antipolitica è diventata per molti partiti politici l'alibi per continuare a fare quello che si voleva fare e imporre un
Un'immagine della politica che era quella che hanno non piaceva che ha tanti di noi non piace
E che non vogliamo che non voglia e la cosa che mi dispiace è che la reazione che c'è stata l'antipolitica questa però
Da parte dei cittadini io non ma non me la sento di assumermi tutte le colpe e responsabilità come informazione diciamo così sono agorà di reagire o buttandosi nell'astensione o inseguendo fantasmi
Populistiche e non che non vanno da nessuna parte allora se c'è una responsabilità nostra io ripeto per la parte che che mi che mi riguarda la lo faccio tutti i giorni circoli di migliorare di fare le cose però bisognerebbe che a un certo punto quesito del sedicesimo pure però
C'erano che suo pensare sempre che e è lo specchio
Cioè che il il giornale che fotografa una situazione
A creare il problema e a creare il caso no cioè il il giornale fa spesso male quasi sempre bene io dico perché lo faccio la sua denuncia poi certo punto però qualcosa deve succedere
Cediamo interrogare sul perché i questa cosa non succede questo secondo passaggio non succede questo è un altro su un altro dibattito fra due anni non lo so fra due mesi però libri è una questione sulla quale
Dobbiamo riflettere perché poi finiamo anche noi per creare
Per creare oppure crearci un alibi e allora
Punto per per concludere così come aveva cominciato votassero rosse l'informazione si chiude in un bunker poiché ci viviamo in un bunker anche noi che facciamo finta di non vedere non sentire
Diciamo che un book com'era appunto la Fortezza Bastiani ci chiudiamo dentro aspettando che qualcuno arrivi il che forse non arriverà mai grazie
Saluto
Ma la realtà ci parlava emettere qui un punto esclamativo rom
La domanda
Conteneva un punto interrogativo la realtà ci parla ancora la realtà ci parla punto esclamativo
Ci parla se sappiamo ascoltarla
Il nostro lavoro meraviglioso come Stato benissimo dette soprattutto è stato implicitamente dimostrato da quello che avete usato
E mantello otto è un lavoro meraviglioso perché fatto di curiosità di studio e di sensibilità sensibilità proprio nel senso che dobbiamo a cui riferirsi per capire come
La realtà ci pare una cosa la realtà ci dice ogni giorno
C'è un grande scrittore qualcuno di voi magari conosce questo testo si chiama David Foster Wallace che ha fatto una meravigliosa conferenza a degli studenti laureati nel due mila e cinque
Così si chiamava canyon collegi e che è diventato un libretto pubblicato dall'Einaudi dopo la sua morte che si chiama questa è l'acqua
E la Conferenza comincia con una barzelletta tipica anglosassone ci sono due
Pesci giovani che nuotano nel mare arriva un pesce più anziano diciamo più della nostra generazione un po'attempato dice ragazzi com'è oggi l'acqua
Voi se ne va
Restano i due giovani uno dice all'altro che caspita e l'acqua cioè quelli sono pesci
Che nuoto in una realtà di cui non si rendono conto quante volte diamo per scontata la realtà in cui viviamo non
Wall assoluti diceva dei giovani laureati che volevano fare gli scrittori ma per noi giornalisti vale tantissimo questo
Perché
Questa è la Coldiretti prenditi conto che si dentro ogni mattina non dare per scontato non dare per acquisito non dare per archiviato quello che devi raccontare quello che devi
Incontrare quello che devi vedere questo è il bello del nostro lavoro allora se ripenso
Diciamo all'acqua in cui abbiamo
Notato quest'anno
Devo dire che abbiamo vissuto un anno eccezionale
Dove come
Hanno detto benissimo Saro D'Avanzo il lotto la crisi economica internazionale ma anche nazionale ahimè
Negli ultimi due anni in modo molto forte la crisi politica si sono acuiti in modo
Molto violento anche
E
Secondo me pongono hanno posto questioni enormi epocali come abbiamo detto sulla globalizzazione sulla finanziarizzazione del sistema
Pongono domande gravi su quello che è la frontiera della politica oggi allora io provo a dire due o tre cose solo su questo fronte perché
Noi stiamo facendo un indice delle tavole rotonde che potremmo fare su ogni argomento specifico
Allora io
Voglio però dire prima una cosa sul come prestare nello schema prima fra l'otto prima arrivare a qualche contenuto
Sul come io devo dire che vedo una tendenza fra di noi nel nostro giornalismo italiano non so all'estero mi dicono che al anche all'estero è così pensando al successo di Fox News ad esempio rispetto alla finalmente
Io vedo una tendenza o sente una pressione addirittura su di me
Diciamo così di colleghi da destra e da sinistra che mi dicano ma se tu non hai un nemico
Come fai a fare il giornale
Come fa a fare il giornalismo se non hai un nemico perché il nemico e qualcuno che tu ogni giorno giudichi mette alla berlina sbeffeggia lì c'è questo giornalismo PAN giudiziario o no che funziona moltissimo
Da tutte le parti voglio dire questo giornalismo che infondo infonde uno sfruttamento continuano e chi tutti lascia sempre questo fondo di amarezze norme su tutto e su tutti allora a me piace il giorno capisco che
Si farà audience che si farà ascolto che si fa si vendono più copie dei quotidiani
Si vendono più copie dei settimanali se si fa questo tipo Sissi si sceglie si
Si attua questa lezione che in fondo volendo fare della filosofia
Risale a alle teorie addirittura di Carl Schmitt in politica non sul la necessità del nemico su cui tanto si riflette adesso no non per niente il titolo di apertura del Corriere della Sera l'altro giorno sul discorso
Di apertura dirette al meeting era su la necessità del nemico
Che alla politica italiana oggi ma anche il giornalismo e dentro questo meccanismo a me
Forse un mio limite a me interessa sempre di più nel tempo e cresciuta questa cosa a me interessa sempre di più un giornalismo che invece
Un giornalismo che non nasce dal sospetto che considera anche l'avversario più odioso
Interessante perché può dire qualcosa di vero può dire qualcosa che devo comunque comprendere che devo comunque capire può darmi qualcosa può essere un'occasione di verità
Dovendo spiegare dei ragazzi perché ho fatto il giornalista racconto sempre un episodio che ho sentito raccontare da don Luigi Giussani che forse qualcuno di voi conosce
E che nel tempo come capita da con le coccole cose della vita però come i ricordi ci sono gli psicologi che studiano come elaboriamo i ricordi anche un fatto filosofico peraltro
Ma
Col tempo questo episodio raccontato Giussani diventato come una linea editoriale per me
Episodi di questo giusta ne prendo un aereo
E su questo aereo per un caso del tutto fortuito ma di quei casi credibili sale Jean Paul Sartre
Che allora erano gli anni Cinquanta il più grande intellettuale vivente filosofo francese
Il destino vuole che lui abbia segnato il posto accanto Giussani
Quando Sartorio vede che deve sedersi accanto un prete col colletto
Che ama la hostess dice no voglio stare
Quando Giussani ce lo raccontava diceva la posizione umana che io vi propongo
E più interessante perché invece io volevo parlare con il salto quello
Non voleva parlare come solo per il fatto che era un prete non sapeva chi erano
Io invece avrei voluto parlare con lui ecco io
Dico sempre la posizione umana vantaggiosa e proprio quella quella di colui che vuole parlare con tutti ascoltare tutti sentire tutti
Non partire dallo schema che questo mi nemico o amico o dal pregiudizio che questo mi può dire o non dire dare o non dare
Qualcosa
è una posizione umana neanche una posizione secondo me che diventa poi alla fine
Una posizione professionale parlare con tutti non per remissione o per calcolo politico o per cedimento culturale ma per un'occasione di verità per carità io
Voi lo sapete molti di voi lo sanno tutti lo sanno o ho fatto lungo ho partecipato e ne ringrazio il Signore all'epopea del
Del del sabato degli anni Ottanta e Novanta quindi ho vissuto in prima persona
Un giornale dove non si aveva certo paura delle proprie opinioni dove il taglio culturale era molto netto masse e tu hai qualcosa
Che ti urge dire non è il problema della competizione con le idee degli altri
Non è il problema di una rivalità di un
Non è in paura del confronto sai benissimo che la comunicazione di quello che Tito magari presume essere vero passa attraverso il confronto con gli altri così fu
Per quell'esperienza di allora e
Secondo me così vale anche oggi puntati su un tanti
Dicevo prima però veniamo dei contenuti
I contenuti parto anch'io dico tre cose velocissime sulla crisi economica perché mi sembra che sono state dette già molto bene molte cose da sarde Marter lotto però io c'ho tre idee fisse la prima
Punto di riferimento per me è quello che scrive Leonardo Becchetti oggi c'era un fondo sull'avvenire per chi di voi se quei giornali
Suo sulle di traverso venire proprio su questo tema beccheggio professor Tor Vergata di economia che ha
Fatto della battaglia contro la finanziarizzazione dell'economia
Mi
Una battaglia anche fisica sua nel senso che ammette messo insieme economisti di mezzo mondo in tutta Europa sicuramente
Perché vengano cambiate le regole su questo ci sono delle regole da mettere a posto su questo tema della finanziarizzazione che non può uccidere l'economia la seconda idea che vi volevo dire a nascono idea che mi è cara perché
Come lecco come diceva giustamente Marco all'otto quando le cose accadono poi ci appassionano io si devo pensare ai libri più interessanti che ho letto negli ultimi due anni su tutti i disagi di economia perché uno cerca di capire quello che gli capita e non si può capire
Leggendo solo cose superficiali no
Secondo cosa che vi cito è
Il libro uscito a giugno in Italia del Premio Nobel dell'economia Joseph Stiglitz il titolo dice tutto e il prezzo della disuguaglianza cosa dice Stiglitz abbiamo fatto una crescita
Per cui cresciamo ma a differenza di altre fasi della storia pochissimi sempre meno sono ricchi
E aumento dei poveri
Volete l'esempio tipico lo volete l'esempio classico il Brasile il Brasile
è finito il ferro e fuoco per questo non perché tutto il mondo se n'è accorto era il primo dei Paesi cosiddetti Brix lo sapete l'espressione Brix Brasile India Cina Sudafrica i Paesi del boom economico di oggi
Ed è il Paese dove si è prodotta la più straordinaria disuguaglianza per cui i grandi Stati dei prossimi mondiali sono accanto alle favelas questo bando questo sul bilancio
Che dice Steve viste inedito nella storia terza considerazione spunto che mi dà il più grande sociologo vivente Zyklon ma Oman
Che in qualche modo a che fare anche con quello che già si è detto che dice il potere l'uomo contemporaneo soffre terribilmente del fatto che non si capisce dove risiede il potere
Il potere non risiede più urlato che sempre Stato no c'è un problema di democrazia e c'è un problema di rappresentanza pensate non so la BCE pensate i problemi
Radical pensate Presidente degli Stati Uniti di fronte come è stato benissimo detto di fronte editti primi tre investitori di Wall Street che da soli muovono mezzo mondo dal punto di vista delle risorse
E se venti pataticolo che decide il Presidente degli Stati Uniti per dire
Al fondo però e vi dico per chi di voi non l'ha letto segnalo anche sommessamente ma visto che qui c'era la vittoria del mitica un bellissimo contributo perché interessato a queste cose il saggio Bur Rizzoli
Che fatto a più mani saperi Vittadini borghesi Rondoni eccetera Magatti sociologo della Cattolica
Al fondo di questa crisi se leggete queste questi saggi uno dietro l'altro è chiarissimo al fondo della crisi c'è una crisi spirituale
Sembra brutto dire spiritual però è proprio così cioè c'è una crisi che è più profonda delle ragioni economiche
Così come ha detto benissimo Claudio prima sulla politica al fondo di questa crisi politica che tutti percepiamo come comunque asfittica
Adesso forse siamo a alle viste di una nuova crisi politica vera nel senso di crisi di Governo ma certamente si sente che scricchiola tutto il sistema di rappresentanza uno
Ci sono filosofiche scrivono su sulla fine della delega ci sono
Movimenti come quello di Grillo che si basano sulla democrazia diretta come scorciatoia per
Risolvere questo problema
Siamo di fronte a problematiche enormi da questo punto di vista che s'radicalmente secondo me anche della politica
Ci riportano all'emergenza uomo
Cioè guardando al fondo della crisi
Sì sentiamo tutti che c'è bisogno come è stato già anche detto però di fiducia di linguaggio della verità di spirito di servizio
Ma che nessuno ha una ricetta per risolvere nulla
E tuttavia arrivo all'ultima cosa che voglio dire che mi sembra anche l'ultimo capitolo ma la cosa più importante che vi voglio dire personalmente io
Più passano i giorni e più penso che
Il fatto perché di questo dobbiamo parlare e parliamo di fatti alla fine noi giornalisti
Il fatto
Che trovo decisivo e l'elezione di Papa Francesco cioè di tutto quanto è accaduto di tutto quanto
Di come la realtà di quello che la realtà ci ha detto in questo anno sicuramente il fatto più importante è stato questo
Scherzando ho detto ai telespettatori gli ascoltatori del del
Della old news Mediaset che dirigo ottici con ventiquattro mi piacerebbe parlare mi piacerebbe parlarvi solo di Papa Francesco
E l'ho detto ovviamente scherzando perché io faccio
Insieme ai validissimi colleghi che lavorano come faccio un un canale che per sedici ore da notizie di tutti i tipi si chiama Olmi uso quindi direttore di un virus che dichiara che vorrebbe parlare di una sola news
Diciamo euro è un'eresia
Ma queste resi allo detta perché lo penso veramente penso che Papa Francesco rappresenti una grande novità se la realtà ci parla oggi ci racconta di questa sua elezione perché dico questo
Non solo perché un fatto politico e anche culturale di importanza eccezionale ma in qualche modo Ministero Bra
E torno a quanto accennato boh prima sulla sull'economia
Mi sembra una risposta ha tanti problemi che ci sono
Oggi una risposta diversa da quella che ci aspettavamo una risposta che non è ideologica che non è un discorso che non è un trattato che lunedì una costruzione
Però è una risposta imprevedibile
Ad esempio parlavo prima del Brasile dell'economia del del del
Premio Nobel Stiglitz la disuguaglianza ecco io penso che questo è il papà della disuguaglianza
Misteriosamente ci troviamo
Provvidenzialmente vorrei dire ci troviamo un papà della disuguaglianza cioè un papà piena nella sua storia la predilezione l'attenzione alle Villas di Buenos Aires
Che è andato alle favelas che predica di andare nelle periferie delle nostre metto metropoli nelle periferie urbane ma anche nelle periferie esistenziali
è un papà che ripete continuamente il verbo uscire uscire
Da cosa dalle vostre chiese dice proprio dalle vostre organizzazioni a volte anche autoreferenziali dalle vostre comunità che sono malate di montanità spirituale andate fra la gente è andata nel popolo
Un grande
Est grande racconta attore del Basso Medioevo Jacques le Goff per spiegare il movimento francescano parlava di anzi a dire Novazzi io l'ansia di rinnovamento allora e come se questo Papa
Incarna sei un'ansia di rinnovamento che tutto il mondo ma non i cattolici cristiani credenti tutto il mondo sente
Oggi
Un'azione di rinnovamento che non ha delle ricette altrove
Utili e che trova in questo Papa un punto di riferimento parla l'uomo d'oggi perché Louise vuole guidare una chiesa fatta sì di peccatori ma non di corrotti non so se avete letto uno dei suoi libri
Su cui io più riflettuto in questo periodo questo librettino pubblicato dalla EMI guarire dalla corruzione per un suo vecchio discorso fatto Buenos Aires ed è contro la corruzione
Lui dice il corrotto integrando nella sua personalità situazioni stabili di degenerazione dell'essere
Lo fa in modo tale da stimolare un senso ottimista della sua esistenza fino al punto di auto ubriacarsi in quell'anticipo delle scatole oggi acché il trionfalismo
Il corrotto non ha speranza il peccatore aspetto il perdono il corrotto al contrario no perché non si sente in peccato a Trio un fatto
La speranza cristiana si è fatta immanente nel futuro virtuale dei trionfi raggiunte
Quando l'ho letto sono saltato sulla sedia perché mi sembrava
Il racconto di tanti errori che anche noi abbiamo fatto che anch'io mi sento
Come a raccontavo prima di aver vissuto anche testimone ma anche da protagonista nel senso
Tutto alla discussione che qui nel meeting anche il Corriere della Sera la messa in prima pagina nove si può leggere come una tensione fra
Egemonie testimonianza cos'è l'egemonia se non questo
Se non il trionfo nella storia se non il voler vincere nella storia invece abbiamo un Papa che ha pizzicato questo aspetto subito e c'era molto chiaro denunciato noi stessi innanzitutto ha detto
Attenzione perché qui si gioco una partita il distacco il distacco cristiano anche lui predica dalla politica e fecondo dissi ma è una cosa che
Davvero può avere delle conseguenze nel tempo
Bellissime
Ultima idea che ciò
Ha detto il Papa sull'aereo no ci sono io per giudicare
Io l'ho trovato senza una cosa straordinaria perché
Ve lo dicevo prima per il giornalismo ma e giustamente Marcello otto diceva non siamo ancora usciti da questo vicolo cieco c'è un grande filosofo contemporaneo marxista
Ma molto interessante neve Galliano che si chiama Sala voi Ciceri
Che insegna che è di origine slava messe in America che dice il nostro mondo è finito in un vicolo cieco etico giuridico
Perfetta è così errato così
Ecco se c'è uno che ti dà una speranza oggi
Di uscire da questo vicolo cieco etico giuridico innanzitutto per le stesse di fronte a noi stessi e papà Francesco rappresenta
Un esempio l'esempio poi alla fine cos'è un esempio di Vangelo uno
Un vangelo autentico perché vissuto perché come lui ha detto in quella bellissima intervista uscita fuori come quasi casualmente con i giornalisti al suo seguito nel viaggio in Brasile no
Io sono stato un prete felice
Io sono stato un vescovo felice che voi oggi lo guardate vedete che un papà felice
Il
Il l'uomo di oggi ha bisogno solo di felicità per un certo punto di vista di positività di qualcosa che lo faccia ritornare ad amare il futuro ad amare l'acqua in cui contiamo
Capisco che questo questo mio ragionamento trascende dall'osservazione distaccata che dovrebbe avere un giornalista per la realtà mangio nostro mestiere anche fatto di passione allora
Io penso che alla fine la grande passione che abbiamo noi è interessante perché ha a che fare con la verità
Come diceva giustamente Martellotti il nostro lavoro fatto di curiosità ma la curiosità alla fine cose e in attesa di una verità che attesa di un evento che
Che sia vero per te
Di un evento eccezionale di un evento di un avvenimento che ti colpisca
Davvero io penso che ci sia qualcosa di evangelico ci sta finisco con una cosa apparentemente molto religiosa ma secondo me anche molto laica perché la questione di fondo della vita
E mio amico sposato suo figlio egli questi ragazzi hanno scelto come lettura del della della messa di nozze
Un Brando del Vangelo che per la prima volta quando loro l'hanno hanno fatto leggere mi ha colpito perché non è una lettura data matrimoni codice
E questa rete che lettura è e quelle in cui Pietro c'è stata la crocifissione di Gesù è morto è stato sepolto
E Pietro c ma che dobbiamo fare
Torna con la barca dice andiamo a pescare
Cioè proviamo a tornare alla vita di prima
Prendo la mano sulla barca
Lavorano come prima tutta la notte e niente non funziona più non più un pesce non succede niente
C'è un punto sulla riva vedono uno
E questo gli dice buttate le reti loro prendono un sacco di pesce e uno di loro dice e il signore
E tutta la serata si svolge sul fatto che il signore
Quando io ho sentito questa cosa ho detto vedi che l'unica cosa importante di tutta questa passione per la vita che abbiamo di tutta questa curiosità di tutta questa sensibilità che sviluppiamo verso la realtà
E che un certo punto senti che e il signore agisce
Allora quando io ho visto papà Francesco che si affacciava
La prima volta ho avuto la percezione che era il signore che ce lo manda
E che questa è la cosa bella della vita poter aspettare dire ogni tanto la vita
è il signore è una cosa i Vangeli ca ma è una cosa che secondo me anche chi non crede
Coglie nella sua potenza estetica
Perché il tempo
Il grande alleato dell'uomo ma in certi casi diventa anche tiranno dove dovevo fare tre brevissimi interventi introduttivi polipo interrogavamo ma voi date un microfono un giornalista
Si fanno
Allora io
Vorrei se voi lo accettate farle due domande a cui chiederei di rispondere sinteticamente
La prima è questa ascoltandovi
Nelle immagini del bunker che Benedetto sedicesimo ha usato il suo disco nel suo dire storico discorso al Bundestag di Berlino
Proseguiva con un appello
Torniamo a spalancare le finestre
E a vedere la a vedere di nuovo la vastità del mondo
Il primo esito di questo spalancare le finestre e la constatazione Dini tante delle cose che voi avete detto e che
Papa Francesco citato D'Alessandro ha identificato come è la constatazione dolorosa
Che ciò che massimamente in crisi in questo nostro tempo non è l'economia non sono i sistemi politici non solo le istituzioni non è la giustizia
Ma qualcosa da cui dipende la crisi di tutto questo e lui ha detto ridando loro ciò che è in crisi e l'uomo l'uomo e minacciato
Voi lo avete detto vita già autoaccusa atti quindi non mi interessa rinfocolare questo in voi ora richiede uno sforzo di
Positività per la responsabilità che avete per la quotidiana responsabilità di fornire informazioni
Oggi non come programma futuro ma oggi come vi sentite in qualche modo
Collaboratori di quello che il Papa nel suo messaggio proprio al meeting pochi giorni fa ha identificato come l'urgenza dell'emergenza uomo
E lui ha detto l'urgenza di restituire l'uomo a se stesso
Di restituire l'uomo ha una sua dignità che è più grande di tutti i suoi limiti di tutte le sue incapacità e di tutti gli errori e di tutto il potere
Che può sommare su di sé
Perché questo
è un contributo che in qualche modo tutti noi lettori e telespettatori ci aspettiamo da chi come voi
E sulla frontiera avanzata
Della comunicazione don Giussani sognava i giornalisti come portentosa sì provocatori della vita degli uomini allora oggi in questo due mila tredici
In cui non è possibile immaginare
Cosa accadrà sordi quindi
Poche settimane pochi mesi
Come vi sentite e se vi sentite collaboratori di questo impegno
A restituire l'uomo a se stesso cioè l'uomo ha un rapporto adeguato corse con gli altri e con la realtà
Sì
Sono assolutamente convinto cioè detto tutto quello che ci siamo detti io però continuo a essere
Sono come dire lascio l'avverbio ottimista non so se lo sono in modo appunto
Sbagliato
Continuo a pensare che invece questo momento si stia avvicinando che comincio a vedere dei segnali nei comportamenti delle persone
Che riguardano proprio le élites consumi le risorse
I valori pensieri comincio a vedere che in qualche sta cominciando secondo me è una fase di ripensamento del molte cose lo vedono trovano soltanto nel nostro Paese fa
Lo si vede dappertutto si sta cominciando a ripensare perché per le cose che dicevamo prima quel sistema non ha funzionato quel sistema dimostrato il suo il suo limite
E molte la si stanno seriamente ripensando in quanto all'impegno questo mi dà la possibilità di rispondere momento è una cosa che diceva
Alessandro prima a proposito del il nemico
E poi riprendendo quella bellissima frase di Bergoglio succhi su chi siamo noi per per giudicare
Allora io non la voglio dire così non non penso che un giornale debba avere un nemico penso però che andrà debba avere dei valori molto forti
Dei principi quali crede saldamente io ce lo diciamo spesso quando parliamo
Nuove idee
Del nostro giornale io non voglio dire Cocco non voglio sentirmi dire con chi stai chiuse con questo sta con quelli voglio sentirmi dire che cosa pensi che sei quali sono i tuoi valori allora siccome a questi valori che cerchiamo
Di trasmetterlo tre settimane ci credo profondamente io su questi conti nero abbattere mi e perché l'obiettivo deve essere quello che dicevamo ripensare ricominciare
Ma io insomma magari
Riuscisse ad essere alleato delle cose che dici che hai detto te
è chiaro che quello l'obiettivo il punto a cui noi tendiamo ricostruire l'un L'Unità dell'uomo della persona cioè ricostruire
Rom riuscire a ricucire le fratture che questo tempo ci ha portato quelle che sono molte le frattura io nel mio intervento di prima
Mi colpisce molto il la questione della nostra incapacità di andare oltre il presente cioè del fatto che il nostro orizzonte si restringe
E questo
Lo avverto perché come hanno detto signor Bruno che Alessandro
Noi siamo dentro una rivoluzione tecnologica che sta
Trasformando in modo vertiginoso del nostro lavoro rispetto a quando gli ho cominciato ma anche rispetto soltanto dieci anni fa
E lo sta schiacciando molto molto sull'istante sull'immediatezza
Io avverto molto un
Una crisi profonda nella difficoltà di rompere di di saldare questa frattura tra
Oggi e ieri le radici tra oggi e domani la premesse la promessa il futuro la speranza di cambiamento
Quando prima Bruno parlavamo della critica all'antipolitica noi siamo un giornale politico
E quindi di questa cosa per un periodo almeno diciamo due anni fa quando
Io insomma avvertivo che invece la grande informazione
Giocava molto su continuava a giocare molto sull'antipolitica ora da un lato
Facendo le carezze accarezzando la pancia del populismo dall'altro indicando la governabilità soltanto nella professionalità dei tecnici no due modalità per esprimere questa cosa
Questo questa critica alla politica che poi era di fatto secondo me era un punto di vista ideologico una critica i corpi intermedi di cui il partito è il più
Il partito e sindacati e le le dimensioni più grandi quelle che hanno a che fare sia con la comunità che con la società che con le istituzioni sono anche le più fragili perché sono le più complesse
C'era dietro un'ideologia precisa che era quella di distruggere i corpi intermedi
Io però condivido quello che lui dice oggi il problema non è
Insistere in questa polemica che poi portandola agli eccessi finisce per negare
Le difficoltà le incoerenze le i difetti ittiche le nevrosi tutti i limiti della politica attuale il problema è sempre ricucire la distanza tra
La voglia di cambiamento e il governare l'esistente io non accetto ad esempio che mi ribello intimamente penso che sia un problema dell'uomo di oggi del dell'opinione pubblica del del cittadino che guarda la politica che vuole partecipare o condividere
Nelle forme nuove
Cioè non si può separare l'ansia di cambiamento da il governo dell'esistente da fare dei passi in avanti insieme oggi noi invece viviamo anche questa frattura
Non solo tra il presente il futuro e la e la nostra storia
Vediamo una una divisione tra l'ansia di rinnovamento e il Governo
Il Governo concreto delle nostre comunità
Naturalmente perdonatemi io naturalmente dirigo un giornale politico e quindi diciamo è
La la notizia è certamente la capacità di guardare la realtà ma anche di
Cercare di coglierne
Di scommettere su un possibile interpretazione di questa realtà
è un tutt'uno per un giornale come il nostro leggerla analizzarla scommettere su un'interpretazione cogliere la novità
Non c'è una separazione così di visibile così netta come ad esempio il il giornale che fa Alessandro che chiaramente
Ogni giorno si trova con centinaia di notizie diverse non è che per tutte può usare metodi così elaborati deve innanzitutto prima a guardarla darla poi magari cerca di capirla
Evidente che dobbiamo saldare queste fratture la società il nord dal sud le disuguaglianze crescenti l'impotenza della politica l'impotenza problema del potere
è una questione decisiva del nostro tempo
Se la politica non ha più potere se il signor Obama si riunisce dopo la fallimento del Lambrate Ars insieme al G venti al Presidente della Cina
Ai dalla Merkel fanno una grande riunione dicono adesso metteremo le regole alla finanza e ma hanno messo niente
Questo è un problema che riguarda noi non loro perché vuol dire che noi siamo separati dal potere un'altra frattura è questo io credo che il tema del giornalismo di un giornalismo che sia al servizio di un'idea dell'uomo
E che metta l'uomo e la persona non soltanto individui consumatori del mercato
Sì a servizio di una persona quindi
è
Deve essere al servizio della ricostruzione di queste fratture
Che oggi ci sono e che impediscono la persona di essere persona e lo trasforma noi in una consumatore non cittadino singolo individuo disperato in un ribelle all'interno di una moltitudine in un in uno che clicca e manda dei
Delle parolacce su cui interrotta magari sotto falso nome c'è questo il problema io credo del servizio all'uomo del giornalismo come lo si fa è per forza noi non possiamo che farlo attraverso
Gli strumenti che sono della nostra professione perché un eccesso di pedagogia da parte del giornalismo sarebbe oggi respinto dal pubblico
Il nostro turno nessuno accetterebbe più di farsi dare la linea da nessuno lo dice lo dico io che oggi
Facendo un giornale politico generalmente
Erano il ci sono i giornali che avevano nella loro natura un tratto pedagogico
Maggiore degli altri insomma il giornalista comunque i cittadini sanno selezionano le notizie vogliono leggere diverse cose non accetterebbero più che uno viene lì e ti dà la lezione
Grazie no io
Dico solo questo che
Mi sembra che anch'io sono ottimista ma sono ottimista per
Per le piccole cose
Cioè accetto moltissimo il discorso sono due cose molto diverse e quella di
Di cercare a tutti i costi un nemico lo sfruttamento delle del nemico invece avere delle idee per carità
Azzi appunto il dicevo prima in fondo noi col salotto avevamo delle idee molto molto tagliate e abbiamo parlato con tutti alla fine non è stato il
Una delle cose vere di quel periodo
La cosa che volevo dire era che secondo me importante
Secondo me è la la cosa di poco Francesco è un paradigma che avrà conseguenze anche politiche economiche
Che proprio perché non è un discorso troppo che non è una ricerca non c'è una ricetta non c'è una ricetta per tornare
A trovare una convivenza dove il potere abbia senso dove dove
Diciamo la voglia di denaro trovi un freno un limite la voglia di speculazione abbia delle leggi eccetera eccetera
E dove ci sia una volontà di attenuare la disuguaglianza e come se la risposta passasse da una cosa piccola personale da
Da dei nuclei di vita mi colpisce molto ad esempio una uno delle cose di questo Papa che colpisce morto è
Questa questa doppia cosa la cosa di non
Di non voler mai di cercare di rompere la cosa per cui la Chiesa giudica il mondo e di fondo avendo un complesso di superiorità diceva a come siete no
Ma inverte la cosa
La Chiesa deve essere povera
Perché non ha nulla da perdere non deve possedere niente
Non ha un patrimonio possedere se non seguire il sussidio o meno questo è vero anche per voglio dire è qualcosa che ha colpito il mondo anzi non c'è un punto di vista messi in difficoltà i cattolici di professione
E ha colpito il mondo
Perché è sembrato una risposta a certi problemi del mondo
Vedo una risposta piccola nel senso che penso che
E non ci siano le grandi formule che la gente sia giustamente stufa delle grandi ideologie onnicomprensive che cercano di spiegare tutto dire cambiare il mondo ma che il mondo possa cambiare
è che si possa incoraggiare l'autenticità
Di una cosa anche piccola ma una cosa che mi colpisce che l'autenticità la verità di un'esperienza oggi
E più richieste più forte la gente ci chiede più meritano c'è quel bellissimo inizio del film
Le vite degli altri che è un film sui Paesi dell'est che io cito sempre al contrario cioè il film comincia con il poliziotto della Stasi
Che fa una lezione agli studenti e fa sentire un interrogatorio un dissidente una cosa è una scena terribile un pugno nello stomaco con cui inizia il ciclo
E fa sentire l'integrazione alle otto di mattina e poi
Sempre registrato l'interrogatorio alle ventidue alle ventitré e disse
E e chiede agli studenti dice che cosa votate
Il studenti sono atterriti dalla violenza dalla così se o perché quello è l'inquisito ormai la sera piagnucolava non ha più fiato gli viene da dormire
E il poliziotto dice usa le stesse parole
Dopo venti ore usa le stesse parole e cioè non dice la verità
E ha ragione il poliziotto
Poliziotto ha ragione
Quando tu non dici una cosa vera costruisce un discorso
Quando dice una bugia costruisce un discorso se se cambia una parola della bugia non si torni più niente
Il l'uomo contemporaneo questa è la
La mia speranza e abbastanza stufo della bugia coglierà bugia capisce la menzogna
E assente dell'autenticità asset della verità quindi se non voi
Dico noi mettendo perché è una ma cosa che riguarda tutti ognuno di noi non solo noi giornalisti siamo ognuno di noi nella vita di tutti i giorni se non gli diamo la vita autentica le parole che diciamo sono vere
E hanno fascino per tutti
Se noi difendiamo una cosa che non viviamo più raccontano delle balle
Hanno gli stessi ai nostri amici
E quindi non costruiamo niente guardarla diteci sì sparirono alle mani
Ma la gente che questo insuccesso popolare di Papa Francesco dimostra questo che la gente ha voglia di autenticità non di gesti organizzati ma dice stia utenti
Non di strutture enormi ma di cose piccole ma che siano vere
Vorrei concludere prendendo spunto dalle ultime parole di Alessandro per rivolgere un veramente telegrafica un'ultima domanda passate va oltre l'otto
A me ha fatto molto colpo domenica ascoltare Enrico letta dire all'inizio del suo intervento inaugurando il meeting che lui ha avuto la percezione
Che in Italia stava accadendo una svolta due anni fa quando ha ascoltato
Dal palco di crimini Presidente Napolitano rivolgere a tutti attraverso il meeting l'appello affinché si tornasse a parlare il linguaggio della verità
Tu hai già introdotto che cosa significa questo per te io vorrei chiedere anche a voi due
Che cosa suscita in voi questo appello cosa significa per voi in una battuta tornare a parlare il linguaggio della verità in questa Italia del due mila tredici
Ma tu hai citato il discorso Napolitano quello fu veramente una svolta al discorso di Napolitano al meeting ha chiuso una stagione politica il discorso dei Napolitano meringa chiuso la Seconda Repubblica poi come ha detto giuramento giustamente ma fra l'otto
Siamo ancora all'élite perché
Siamo
Né sulla portato sull'uscio e vediamo che si allontanano sempre questo il poi l'approdo del passaggio successivo ma
Quel discorso lì al meeting di Napolitano segnò la fine
Di quel decennio che va dal due mila al due mila dieci che è stato
Segnato da un certo tipo di impianto politico è
Quindi quelle una vera svolta io credo che noi che la verità
Risulta la verità come la minuscola diciamo
La verità quella che noi cerchiamo le
Nel concreto nel quotidianamente nella
Nel nostro lavoro è quello è uno spreco una spinta incessante
Cioè senza questa spinta non esiste già e non è che può nasce non c'è il giornalismo seduto uno deve raccontare una fra otto la
Perché seme Racco seme pensiamo di costruire un giornale un'idea e per sostenere una cosa che non esiste un'idea che non si legge in piedi
I lettori lo scoprono dopo dieci secondi quindi c'è questa ricerca il problema è che tante volte non ci riusciamo
Tante volte nota molte questa verità non ci arriviamo per nostri limiti per ragioni strutturali guardate che il cambiamento strutturale del giornalismo ad esempio il fatto che le relazioni siano impoverito di giornalisti
E che noi dipendiamo sempre più da fonti esterne si fa sempre con meno persone guardate che è un punto di difficoltà per arrivare alla verità
Perché una volta alle redazioni erano affollate
C'erano delle persone che pensavano che andavano in giro che poteva fare un servizio per due giorni
Qui tante cose oggi ci sono delle condizioni strutturali che da un lato ampliano enormemente le nostre possibilità il sociale riguarda la guardo di V i sistemi integrati
Dall'altro cose che riducono la nostra capacità di andare incontro la verità e di aprire
Di scoprire una cosa che è diversa da quella che è un pregiudizio lascia aveva
Costruito quindi io penso che noi
Questo c'è se non c'è quello che dici temi non esistere proprio le la premessa del fare giornalismo
Io poi insomma accollato snodo domanda allude a qualcosa che va oltre anche la verità con la V maiuscola
Io sono convinto che che
Questa dimensione trascendente sia un elemento
Come una domanda elementi insaziabile qualcosa che sta nel fondo degli uomini
E che non si può negare naturalmente la luce della fede dà a questa domanda
Una visione riesce a inquadrare a dargli un senso ad autorizzarlo come uno strumento per poter
Guardare
Molto bene nel nel buio nel profondo
Ma è una dimensione che hanno tutti tutti gli uomini sono chiamati a questa dimensione del trascendente le verità singole non soddisfano nessuno se sono
In contrapposizione relativi Zarate parcellizzate trasformate in monadi ricomporre le cose è un'altra dimensione del giornalismo
Mi ricordo che me lo dice la ragione che
Il Vangelo giornalismo avevano qualche vi sia un problema di maiuscole però
Il
C'era qualcosa che dia sanante ricomporre
Le le fratture Lelli divisioni è una compito del giornalismo a che fare con l'uomo penso
Passai per me
Per me raccontare la raccontare la verità è un po'quello che dicevo prima cioè il tentativo di
Raccontare le cose che non mi piacciono e che sono le cose che impediscono e i valori nei quali io credo
Di andare avanti di imporsi di di fa di migliorare questo Paese di cambiarlo questo è il mio sforzo il nostro sforzo
Quotidiano avvolto appunto ci riusciamo altre volte non non ci riusciamo
Quello che mi interessa molto dire e il modo con cui questo questo si fa e l'impegno con cui facciamo questo non non nasce da altro
E dal tentativo ripeto di di svelare cosa che non vanno bene e che sono poi quelle che
Impediscono che la al la verità appunto e i valori che che dietro la verità si nascondono possano
Possano possono imporsi poi questo può essere una un'aspirazione
Che prende luce dalla trascendenza può essere una spiegazione che prende luce dalla coscienza laica ma è la stessa identica aspirazione per quello che riguarda
La verità la quale Napolitano da qui richiamava ai partiti e poi
E quello di cui abbiamo parlato ferita
E l'impegno che Napolitano ha messo nel primo mandato e che
Ancora di più sta mettendo adesso addirittura con la minaccia
Dimissioni se non si arriva
A alla verità che è anche quella di prendere atto delle cose pubblicato delle cose che non funzionano
Prendere atto delle cose che vanno rispettate perché sono una sentenza o una norma costituzionale o un accordo solo un'intesa un impegno preso nel capo dello Stato significa cioè
Liberarsi di quei vincoli e di quelle di cui gli egoismi che hanno frenato
Ma se gli egoismi sono riusciti a frenare perfino un Governo che non era politico ma tecnico cioè noi ci prende apprezziamo né ci dimentichiamo poi come se così è successo in questi in questi due-tre anni cioè
Generare successo dato un governo della fare delle cose non c'è riuscito la seconda parte fatto quella economica che partivano paura di fare un Papa all'UE
Le altre cose non sono riuscito a fare dopodiché abbiamo fatto delle elezioni dalle quali non è uscita una maggioranza stabile una maggioranza reale la maggioranza concreta cioè noi non non dimentichiamo che stiamo
Veramente sul queste anche sono verità alle quali però bisognerebbe rispondere con uno scatto di reni che finora da parte i partiti hanno visto
Io spero
Spero abbiate colto anche voi l'utilità di questo dialogo per cui auguriamo I nostri direttori
Di essere sempre più curiosi e insaziabile lì nel loro rapporto professionale insieme umano con la realtà così da scorgere quei segni quei tratti che possono essere anche fine perché apparentemente insignificanti che indicano una strada positiva per il futuro per aiutarci tutti a uscire sempre di più dal bunker
Dall'avvilimento dalla logica del nemico
E non essere vittime della paura da voi per questo speriamo di avere ancora Banzi sardo Piemonte lotto se già prenotato per i prossimi due minuti
Avendo detto anche su cosa vorrebbe parlare grazie e buonasera