Meeting Rimini - Il potere dei senza potere

Meno caro benvenuto a tutti cominciamo
Questo secondo appuntamento di invito alla lettura
Del Meeting di Rimini nel quale si propongono dei testi
Che aiutino a una consapevolezza
Anche rispetto alla al tema che ci guida quest'oggi giungiamo un po'al dunque al diversamente citato
Libro di Vaclav avendo il potere dei senza potere che
La casa editrice la casa di materia una Itaca insieme hanno i editato con una saggia scelta
E anche con una cornice
Di discorsi
E conversazioni di arredo successive a questo testo che del mille novecento settantanove se non erro
Un testo che molti di noi hanno conosciuto
Anche io personalmente agli inizi proprio dell'università quando in una piccola edizione totalmente
Diversa è molto più Scalchi mi atta diciamo così ma
Che coraggiosa nel suo intento il raggiunto tra noi e su quale sia molto lavorato vogliamo oggi insieme i nostri ospiti
Capire
L'attualità di questo testo scritto allora ma che ha una forza profetica impressionante
Da cosa è data questa forza profetica dal fatto che
Si accorge che scommette su quel punto dell'io della persona che
La sette e la capacità di verità di riconoscere il vero
E su un altro punto perché solamente sul primo si potrebbe anche
Volare alti si potrebbe stare a un metro da terra ma
Il contesto in cui questo io vive noi viviamo oggi come allora e contesto
è di fatto ciò che l'uomo
Cerca per
Governare il mondo per tenere insieme le cose e dunque può essere un potere buono può essere un potere che dimentica
Questa verità questo io questo profondo desiderio di Fo forgiare la realtà secondo
La verità di tutti i fattori
Dunque un libro amatori non
Punto della storia e non punto geografico che era la Cecoslovacchia
Sotto l'arcipelago dell'Unione Sovietica e dell'ideologia ma
Adel subito parte dicendo la similarità di quella società che richiama posti totalitaria con la nostra
E dunque
Il regno dell'apparenza regno dell'omologazione il regno del politically correct se vogliamo e soprattutto una grande domanda noi dove ci poniamo e dove ci mettiamo abbiamo con noi due grandi
Amiche
Del meeting
Una la
Professoressa Marta carta abbia giudice della Corte costituzionale che salutiamo
Che ben conosciamo
Che ha scritto la prefazione al libro e poi e Giovanna Parravicini della Fondazione usa cristiana
A cui do subito la parola che ci lei è stata
Anche anni all'inizio insomma dentro quel flusso di di
Di rapporti e di
Relazioni che hanno portato la nostra realtà per prima ad accorgersi
Ente se non
Omologate all'ideologia sovietica è cominciato uno strano process io Mu.MA un processo di lei inarrestabile di rinascita di questo io
Certamente poi le proteste si sono esaurite ma questo rinascita dell'io
Questa decisione dell'io di attestare se stesso sta continuando anche oggi a trovare le strade più diverse ad esempio la strada del volontariato la strada della responsabilità
Benissimo lo stato inadempiente benissimo lo Stato non si assume le sue responsabilità io però non posso soltanto protestare
Chi non lo farà se non lo faccio io
E così nascono le prime associazioni le prime organizzazioni per aiutare i bambini malati per aiutare a spegnere gli incendi nei boschi per ritrovare i bambini dispersi
Per piantare gli alberi laddove una selvaggia campagna edilizia li ha tolti
E la cosa interessante che si tratta magari di cose fatte anche un po'per buonismo senza grandi radici senza grandi motivazioni ma
Come dice a vede
Ci sono le segrete intenzioni del cuore cioè c'è il bene la verità e il nesso con l'assoluto di cui il cuore dell'uomo e fatto
è un uomo che faccio una briciola di bene da questa briciola di bene è aiutato è insegnato ad allargare la propria coscienza
La Russia oggi è questa è veramente io penso il grande miracolo che sta succedendo
Dentro tante contraddizioni tanto dentro tante difficoltà all'interno della società all'interno della Chiesa
Oggi la Russia sta vivendo questo mi colpisce a volte anche rispetto al clima magari di stanchezza udite moralizzazione che c'è in Italia
La Russia sta vivendo questo processo in tante persone
Di rinascita della persona e della propria responsabilità se non sono io chi
Questa che era la grande domanda dei dissidenti oggi diventa la domanda di tanti e diventa anche la domanda della Chiesa un mi ricordo ma racconta un mio amico parroco che arrivata Daloui recentemente una sa parrocchiale giovane che gli diceva
Ma se io vado in chiesa mi confesso ascolto la messa faccio i digiuni faccio tutto qualche bisogna fare mamme a me non basta e lui mi dice io mi sono anche un po'spaventato e l'ho detto ma che cosa sta cercando
E questi dice ma io io ho bisogno di Cristo per poter essere me stessa
E da questo l'IRAP proprio capito è cominciato un lavoro di catechesi nella sua parrocchia
Questo era semplicemente per documentare brevissimamente questo processo di rinascita dell'io che non è facoltativo che aprirci testimoniava ma che oggi come oggi io credo sia la cosa che più serve proprio per
Fare della crisi in cui noi viviamo in Russia come in Italia come tutto il mondo veramente l'inizio di una nuova rinascita
Grazie
Grazie
Fornisco un esempio mi permetto in un'altra sponda dell'Europa a Parigi
Fra l'amico Fabbris asiatici
Per descrivere il fenomeno di quei giovani che
Per giorni e giorni hanno recitato poesie letto racconti per le strade di Parigi di altre città
Come fenomeno di protesta rispetto a una legge che vuole come dire
Condizionare gli impegni anche di chi vuole dire
Diversamente quindi l'assurdo nell'assurdo agli ha definiti noi non siamo degli indignati siamo degli ammirati
Questo stesso fenomeno sta accadendo in cui in quelle in quelle in quei ragazzi sotto dal nulla in una società assolutamente silente molto per bene percorsa da tante contraddizioni ma assolutamente
Figlia dello Stato e questo essere ammirati esattamente la mossa che detta una
Una nuova dinamiche non nuova agenda nella società adesso ascoltiamo dannata carta abbienti
A
Sicilia conduce un po'più dentro anche lì pronti grazie
Grazie
Grazie per questo invito a
Comunicare a condividere con voi alcune delle pagine che trovo più significative di questo testo per me profondamente evocativo
Grazie ai tantissimi che partecipate a questa conversazione dopo una delle giornate credo più intensa e di questo meeting
E che forse
Non mi aspettavo di trovare tutti qui tanti amici anche fra le prime file
Le
Considerazioni che sono appena state fatte da Giovanna Parravicini da Camillo riguardo l'Unione Sovietica di ieri la Russia di oggi Parigi
Già ci introducono a una prima risposta sul perché è interessante per noi leggere oggi
Un testo come quello di avere il potere dei senza potere scritto nel mille novecentosettantotto
In riferimento a un contesto storico-politico ben determinato che era quello dei regimi filo sovietici prima della caduta del muro di Berlino
La risposta è stata in celtici fatta già da loro perché questo testo che pure è così profondamente immerso in quel momento storico
Come accade con i grandi classici in realtà parla di qualcosa di universale che ci riguarda ci interessa
Come uomini
E il tema è un tema che oggi è già emerso in alcuni degli incontri in particolare
Penso all'incontro sulla nascita della politica in Mesopotamia c'è una straordinaria assonanza con le tematiche toccate in quell'incontro
è quello del rapporto tra la persona e il potere
Un tema un problema universale in cui troveremo delle descrizioni in questo libro dia del
Che ricorda non molte delle pagine che Giorgio Buccellati ha scritto nel suo splendido libero sulla l'origine della politica e sul passaggio all'urbanizzazione
Dunque
Non troveremmo in queste pagine un'analisi dei sistemi diciamo così filo sovietici comunisti di socialismo reale
Per a di Terni limiti dal punto di vista storico organizzativi ma troveremo un'analisi più profonda che parla del rapporto tra l'IVA il potere
Qualunque tipo di potere non solo quel potere
Ma anche il potere che troviamo nelle nostre democrazie occidentali o forse quel potere che noi troviamo in altre aggregazioni di qualunque natura né in altri ambienti di lavoro nella scuola nell'università
Nelle istituzioni in qualunque tipo di istituzioni civili o ecclesiastica Dio e il potere
Ah del scrive un libro che è profondissimo e che non saprei definire se è un trattato di filosofia politica di filosofia morale
Di analisi sociologica forse è un insieme di tutto questo ma
Siccome a del
E anche un grandissimo drammaturgo
Io vorrei provare a introdurre in molti che non hanno letto questo libro e forse qualcuno che lo ha già letto
Utilizzando questo suo profilo e quindi vorrei prendere a prestito un personaggio che accompagna
Come
Improprio un compagno di strada in uno svolgimento di riflessioni che ha è anche molto ricco
Di di Teoria ma che l'accompagna le riflessioni con un'esemplificazione così incisiva
Che ci permette forse di seguire
La complessità del suo pensiero in un modo più semplice più aggredibile da parte di tutti e quindi propongo
Una lettura di alcune pagine di questo straordinario testo
Incentrando la nostra attenzione sulla figura dell'orto l'anno
C'è questo Ortolano che compare in vari momenti e io vi vorrei proporre una lettura di questa figura in tre atti
Il primo momento è quello in cui
Noi vediamo questo Ortolano che complice del potere perché l'idea di ARDEL è che il potere non è qualcosa di esterno a noi
Anche quel potere dell'Unione Sovietica che noi immaginiamo come è anche stato e chi ha visto la mostra sui martiri ortodossi neanche le immagini potenti
Come un carro armato che arriva e schiaccia la nostra libertà
Invece lui lo definisce come
Ah ho avuto totalitarismo in cui c'è un io che alimenta
Ed è complice del potere di cui è vittima il primo atto dunque ci farà vedere
Questo io complice
Schivavo ma allo stesso tempo protagonista del potere che detesta
Il secondo atto ci mostra l'orto Ranno che si ride estate che riscopre la sua dignità
Il terzo atto spero che avremo il tempo se no Camillo ci fermerà resteremo quella sostanza andremo a leggere le pagine da noi
Ci fa vedere
Questo Ortolano che comincia a ricostruire una nuova Police esattamente come stava descrivendo poco fa Giovanna Parravicini
Dunque
La risposta
E
La diciamo così l'antidoto a questo male pervasivo di un potere che permetterà
Nell'essere umano non è identificato in A B e il
In un diverso sistema politico
Si poteva immaginare una cosa di questo genere di fronte del regime sovietico l'esaltazione delle democrazie occidentali
Non è questa la strada che lui persegue e non è questa e nemmeno quella disagio inizi che
Nel famoso discorso ad Harvard dice ma come voi nelle società occidentali avente la libertà giuridica e politica
Eppure siete tutti sterzo analizzati omologati
Vittime di un conformismo al vento del secolo
Dunque l'alternativa un potere che schiaccia la libertà dell'uomo
Terapeutica non è
Un diverso sistema politico innanzitutto arriverà anche a quello ma innanzitutto è in un diverso soggetto umano un mio diverso ma andiamo per ordine
Incontriamo innanzitutto il nostro Ortolano nel momento in cui quasi inconsapevolmente
Vive nella menzogna o meglio nella demmo realizzazione
Che ha dell'usa in un duplice senso come scoraggiamento e come assenza di moralità
Il Direttore del negozio di verdura ha messo in vetrina fra le cipolle e le carote lo slogan proletarie di tutto il mondo unitevi
Perché ne ha fatto cosa voleva far sapere al mondo è davvero personalmente entusiasmato dall'un'idea dell'unione fra tutti proletari del mondo
Io penso
Che la stragrande maggioranza degli Ortolani si possa supporre che in fin dei conti non riflettano sul testo degli slogan esposti nelle loro vetrine
E tanto meno che con essi vogliano esprimersi sulla loro visione del mondo
Lo slogan è stato consegnato al nostro orto all'anno dall'azienda insieme alle cipolle alle carote e lui l'ha messo in vetrina perché sono anni che fa così
Perché lo fanno tutti perché si deve fare così se non lo facesse potrebbe avere delle grane potrebbero rimproverarmi di non avere la dopo e qualcuno potrebbe addirittura accusarlo di scarsa lealtà
Lo ha fatto perché è questo gesto gli permette di riuscire a campare perché è una di quelle mille piccolezze che gli garantiscono una ditta relativamente tranquilla in sintonia con la società
La gente che passa davanti alla sua vetrina non si ferma neanche a leggere
Il la il cartello anzi non sa che cosa c'è scritto nello sul no nello slogan e non lo vede neppure se provate a chiedere alla signora che si è fermata davanti alla vetrina cosa c'era
Vi saprà certamente diresse oggi c'erano i pomodori
Ma quasi sicuramente non sia resa conto che c'era anche uno slogan e tanto meno ricorderà che slogan fosse
è vero la gente non recepisce il suo slogan ma non lo recepisce perché questi slogan sono anche in altre vetrine sono alle finestre sui tetti sui pali della luce dappertutto
Formano il suo panorama quotidiano
La gente è ben consapevole di questo panorama generale e allora cos'è questo slogan se non un piccolo contributo a questo grande Panorama
La signora rimasta indifferente di tanti allo slogan dell'ortolano probabilmente solo un'ora prima mi aveva attaccato uno uguale nel suo ufficio
Lo aveva fatto più o meno automaticamente come nostro Ortolano lo faceva sullo sfondo generale
Entrambi sono stati appesi tenendo conto del panorama generale e per così dire sotto il suo diktat entrambi però al tempo stesso
Formano questo panorama e realizzano quindi anche il suo diktat
L'ortolano e l'impiegata si adattano alle circostanze ma proprio per questo contribuiscono a crearlo
Fanno quello che si fa che è opportuno fare che si deve fare ma in questo modo confermo
Ma non ciò che è opportuno e si deve fare entrambi sono oggetto di un dominio ma al tempo stesso ne sono anche il soggetto sono vittime e strumento del sistema
Il primo punto che mi pare sia una grande correzione all'idea di potere che noi abbiamo spesso nella nostra mente è proprio questo
Noi abbiamo identifichiamo il potere con l'immagine di un dittatore classico
Opprimente che non permette all'uomo di essere se stesso e di vivere appieno la sua libertà e questo è sicuramente stato ovvero nella storia
Ma
Per usare una immagine che ha usato poco fa giorno Walter se in quel meraviglioso incontro che c'era regalato
L'immagine del potere di oggi è piuttosto quella di un bunker in cui noi stessi ci richiudiamo in cui c'è una corresponsabilità dell'io in cui ciascuno non è solo vittima ma è sempre anche complice
Quanta schiavi into imposta da noi stessi con mille gesti
Che se noi pensiamo nei nostri ambienti facciamo in modo il riflesso per adeguarsi a ciò che ci si attende da noi
In qualunque ambito in qualunque contesto non solo davanti i carri armati
Ma questo io
Questo Ortolano così facilmente superficialmente trascinato nella macchina dell'ideologia perché questa
E l'idea di potere che ha dell'un'ideologia pervasività
Che trasforma la mente il modo di pensare prima ancora che opprimere fisicamente
E anche il punto di riscossa da cui può rinascere la persona e la società intera
Secondo atto
Immaginiamo ora c'è un bel giorno qualcosa si ribelli nel nostro Ortolano
E che la smetta di esporre gli slogan solo perché gli fa comodo
Smetta di andare a votare sapendo che non si tratta affatto di elezioni all'epoca era così
Cominci a dire nelle assemblee quello che pensa veramente e trovi in sella forza di solidarizzare con quelli la cui coscienza lo porta solidarizzare
Con questa ribellione l'ortolano esce dalla vita nella menzogna rifiuta il rituale e viola le regole del gioco
Ritrovo a la propria identità e la propria dignità
Realizza la propria libertà
La sua ribellione sarà un tentativo di vita nella verità
Guardate
Che conseguenze che parole forti USA del
Per descrivere il significato di un gesto che all'apparenza
è
Non piccolo infimo
L'orto l'anno che toglie il cartello proletari di tutto il mondo unitevi dalla sua vetrina
è un gesto
Quasi inesistente insignificante eppure Arbel dice che in quel gesto l'ortolano
Ritrova la propria identità la dignità esercita la sua libertà e incomincia un percorso di vita nella verità
C'è una sproporzione enorme le parole più grandi per descrivere la nobiltà dell'essere umano collegate a un gesto così irrilevante apparentemente
Attenzione alle conseguenze
La resa dei conti non Torda era non tarderà ad arrivare
L'ortolano perderà il posto di direttore e sarà trasferito tra i fattorini
Lo stipendio diminuirà e svanì era la speranza di passare le vacanze in Bulgaria
I figli e rischieranno di non poter proseguire gli studi subirà le angherie dei superiori e sarà guardato con stupore dai compagni di lavoro
Infatti l'ortolano non ha commesso solo un errore individuale circoscritto alla sua persona ma qualcosa di ben più grave
Ha violato le regole del gioco ha infranto il gioco in quanto tale
Ha mostrato che è solo un gioco
Abbattuto il muro dell'apparenza il pilastro portante del sistema ha distrutto la struttura del potere l'accelerando nel tessuto
Ha dimostrato che la vita nella menzogna è proprio vita nella menzogna
Ha detto che ricopre e nudo e giacché R è davvero un nudo è accaduto qualcosa di enormemente pericoloso
Con il suo gesto l'ortolano
Ha interpellato il mondo
Ha dato ad ognuno la possibilità di guardare dietro il sipario ha dimostrato ad ognuno che è possibile vivere nella verità
è evidente
Finché l'apparenza non viene messa a confronto con la realtà
Non sembra un'apparenza
Finché la vita nella menzogna non viene messa a confronto con la ditta nella verità manca un punto di riferimento che ne ribelli la falsità
Ma non appena di fronte all'apparenza e alla vita nella menzogna si presenta un'alternativa necessariamente le mette in discussione per quello che sono nella loro essenza integralità
Attenzione qui
In genere non conta quanto è grande lo spazio che l'alternativa occupa
La sua forza non sta nel suo lato fisico
Ma nella luce che getta sui pilastri del sistema e con cui illumina le sue traballanti fondamenta
L'ortolano non ha messo in pericolo la struttura del potere a causa della sua importanza fisica o del suo potere oggettivo
Ma in quanto il suo gesto atterra ascesa alla sua persona
Ha fatto luce intorno ad esse
Con tutte le incalcolabili conseguenze che ne derivano
Non importa quanto grande gesto non importa la sua importanza la sua potenza fisica
Importa la luce che il gesto di verità getta sulla realtà
Sempre nella chiesa dei Mardi nella mostra dei martelli ortodossi la mostra è tutta nera
Salvo che nel centro c'è un punto la chiesa dove viene ricostruita la chiesa che getta luce e illumina proprio le parole con cui il regime si è consolidato
Il punto della luce è impressionante perché
Esattamente lo stesso termine la stessa immagine la stessa idea
Che è alla base dell'ultima enciclica
Che
Tante volte abbiamo sentito ripetere per chi conosce la storia
Di questo di di questo meeting da dove viene anche neppure nelle parole di Garrone quando dice
Di fronte al buio quello che conta non è nella Mentasti del buio né parlare della luce ma accendere un accendino
è l'idea della testimonianza come un fattore
Che può provocare una novità
Anche su ampia scala per quanto piccola possa essere la fiamma da cui promana quella luce perché dicevamo del
Le conseguenze di una luce che si illumina sono
Imprevedibili tant'è vero che a regime reagisce in modo sproporzionato di fronte a un uomo che toglie il cartello di toglie lavoro gli toglie il pane perché dice non si può mai sapere
Quando una parla di mente un gesto piccolissimo potrà diventare una valanga
Perché tutti coloro che vivono nella menzogna possono sempre essere folgorati dalla verità
Qui sarebbe bello potersi soffermare ma credo che il nostro tempo non ce lo consenta
Su certe aree di capire
Che cosa consente a un uomo
Di compiere un gesto di rottura così dirompente quali sono le risorse
Da cui può trarre l'Energia in un contesto
Così spersonalizzare ante così omologante per ritrovare la propria demitizzare essere se stesso
Vi accenno soltanto ad alcune espressioni
Che ci sono
Nel libro lasciando a voi poi la curiosità di andare a scovare quali sono queste risorse di un ortolano omologato che trova la propria dignità e ponti e quel gesto di verità
Ci sono due sottolineature che ho colto in questo testo uno in cui
ARDEL dice anche nei testi successivi non solo nel potere dei senza potere
L'uomo non è mai solo il prodotto del mondo esterno
Per quanto le circostanze tendano a conformare il tuo modo di essere c'è sempre una irriducibili età
Nel soggetto quella nostalgica di cui parlava anche poco fa John Waters che è sempre all'erta sempre pronta a risvegliarsi
Possiamo chiuderci nel bunker e lasciar fuori il mistero diceva lui ma il Ministero ce lo portiamo dentro di noi e quindi è come sempre allerta
E altrove dice del c'è un bisogno elementare che l'uomo a dividere almeno in una certa misura in sintonia con se stessa
Un'urgenza del vero che non si può mai definitivamente omologare e rimane come la brace sotto del CNR
E poi dice un'altra cosa in un altro punto che mi sta particolarmente a cuore
Parto da un certo punto di un ancoraggio dell'isola nell'essere
L'ancoraggio un essere
Radicati in qualcosa che permette a questa pianta sempre di rifiorire ed è un'immagine che forse a qualcuno di voi
E voterà l'idea che don Giussani nel senso religioso esprime nel capitolo VIII quando parlando della libertà dice
Un uomo fa due disegni un cerchio con un puntino dentro un cerchio vuoto con un puntino fuori
Un uomo non può essere libero setto talmente parte del meccanismo in cui vive ha bisogno di un ancoraggio di essere ha grattato a qualcosa di esterno
A questo
Meccanismo sociale che gli permette soltanto questo di essere pienamente libero ma queste don Giussani non è abituata il dice
Ancoraggio all'essere perché avvenga è un non credente non è un uomo che trae
Quasi definitivamente da una posizione di fede religiosa questa sua
Fiducia nell'essere umano ci arriva da una posizione che per noi è particolarmente interessante perché proponibile a chiunque laica
Il terzo passaggio che farò rapidissimamente è che questo Ortolano
Che prima era totalmente
Preso dall'ingranaggio del potere anzi lo alimentata poi fa questo piccolo gesto che loro intesta diventa all'origine di un cambiamento di una nuova Polis
Perché dice Abel
Descrivendo nelle pagine finali diciamo così di questo libero
Può nascere da questo gesto di verità anche una nuova struttura sociale e lui aveva bene in mente questa Police parallela che si stava sviluppando in condizioni per noi inimmaginabili
Dice terzo e ultimo atto
Il tono il tentativo del nostro orto la mano di vivere nella verità si può ridurre
Al fatto che costui non fa certe cose
Non espone più le bandiere alla finestra non partecipa alle elezioni non nasconde davanti ai suoi superiori le sue idee
Il suo tentativo quindi può rimanere circoscritto a rifiuto puro e semplice di ubbidire a certe pretese del sistema il che
Non è poco
Ma
Può anche arrivare a qualcosa di più
Può cominciare a fare qualcosa di concreto qualcosa che vada o lettere l'immediata difesa personale controlla manipoli azioni
E in cui si concretizzi la sua ritrovata responsabilità
Può ad esempio organizzare i compagni di lavoro in un'iniziativa comune
Può ascrivere alle istituzioni e richiamarmi l'attenzione sulle ingiustizie e le disfunzioni nel suo ambiente può procurarsi dei testi clandestini copiati e passarli ad altri amici
Grazie
Quasi accidentalmente lo dice grazie al carattere
Alle premesse alla professione di alcune
Ma anche grazie a una serie di circostanze fortuite
Come ad esempio le caratteristiche dell'ambiente locale
Sboccia talvolta
Qualche iniziativa più pertinente più visibile che si trasforma in un lavoro più cosciente si articola creativamente
E allora incomincia una vita indipendente spirituale sociale e
Politica della società
Questo passaggio è cruciale per quanto ne capisca io che non sono un'esperta di Abele nel suo pensiero
Perché
Qui è un punto che mi sta particolarmente a cuore
Da un lato
La novità anche sociale
Nona la sua prima mossa
In una nuova struttura politica
Ha delle pagine Abilante sull'idea della legge e sulle idea della nuova struttura sociale che sono inequivocabili c'è una
Per eccellenza di quella che lui chiama
La rivoluzione esistenziale
è da un mio nuovo
Sentendo il messaggio del Presidente della Repubblica alla inaugurazione del meeting mi faceva molto pensare nel suo passaggio finale quando diceva
L'ultima risposta io credo che l'emergenza che viviamo quella di una grave grave forma di impoverimento
Spirituale culturale di motivazioni umane di motivazioni non legate soltanto l'immediato interesse materiale
C'è un'assonanza l'urgenza vera e più profonda è un'esigenza radicale del Lido della persona esistenziale che ritrovi se stessa
Ma attenzione cinica annerendo modo se noi facessimo
Un'equivalenza tra questa
Prima sia della rivoluzione esistenziale e personale
Con una
Idea di
Antipolitica come intesa nella nostra società italiana in tanti momenti
Perché è Terra del la prima mossa esistenziale ma arriva fino al cambiamento politico nel senso più nobile del termine
Della polis e dell'interesse per la vita comune
Qui nelle ultime pagine c'è un'ampia descrizione
Di queste nuove strutture che nascono territorio rispondere ai bisogni politici ma io non posso prendere ulteriormente vostro tempo e l'attenzione per leggere non posso privarli della curiosità di andare a vedere come le descrive
Vi posso però dire una parola sul suo percorso biografico
Ha delle un drammaturgo uno dei primi che si espone pubblicamente a regime
Di Gustavo usate viene per questo imprigionato il fondatore di Charta settantasette e di se stesso dice
Non avrei mai immaginato che un boemo testardo come me a furia di dar testate contro il muro alla fine facesse veramente crollare il muro di Berlino
E ha finito messo negli ultimi anni per essere per tredici anni Presidente della Cecoslovacchia prima
E della Repubblica Ceca dopo cioè è un uomo che con la sua se
Se essa vita
Testimonia che questo primato
Del riscoprire la verità di se stessi arriva fino alle conseguenze sociali e politiche in tutto il significato che questa parola a
Quindi è un primato di una rivoluzione esistenziale che però non rinchiude nel privato
Il cittadino nel suo cortile di casa ma lo spalanca fino alle responsabilità ultime della vita istituzionale e politica
Ma lasciatemi concludere leggendo vi l'ultima frase di questo testo meraviglioso perché è lì che a mio parere possiamo intuire
Che cosa possa aver sostenuto l'Energia di un soggetto nuovo in un contesto in cui sembrava impossibile ogni cambiamento
Quando lui ha fatto tutta la descrizione della nuova polizia e di queste nuove strutture che nascono da questo io nuovo a un certo punto dice
Forse voi penserete
Che tutto questo sia una descrizione di un'utopia di un futuro luminoso che chissà quando vedremo forse non noi figli i nostri figli
Ma lui dice qualche cosa di molto interessante dice c'è un cambiamento in atto
E questo cambiamento deve invitarci a riflettere concretamente sulla nostra esperienza
Proprio qui nel nostro vivere quotidiano
Forse ci sono Dei sud suggerimenti cifrati che attendono in silenzio il momento in cui saranno letti e compresi
Ci si domanda cioè
Se quel futuro più luminoso sia sempre veramente soltanto il problema di un lontano no
E se invece
Forse qualcosa che è già guida un pezzo
Nel regime filosovietico della Cecoslovacchia dell'epoca
Se fosse già qui da un pezzo e che solo la nostra cecità e fragilità ci impediscono di vedere e sviluppare intorno a noi e dentro di noi
è impressionante finisce con un interrogativo
Ma è un interrogativo che non è dubitativo
è un interrogativo di un uomo certo che la novità per se stesso per il suo popolo per il suo Paese è già un presente
Un presente che non è forse una vittoria esaltante che va sotto i riflettori a un presente che lui descrive come su Uggeri menti cifrati
Qualcosa di discreto che però esiste
E leggendo questo libro sia l'impressione
Che l'energia di un uomo di una statura di questo genere possa derivare soltanto da una certezza in una vittoria discreta ma già presente nell'oggi
Grazie vi ringraziamo davvero tantissimo entrambe
Per la vostra testimonianza
E l'intervento di Marta carta abbia che
Ha puntato su son contento che ha curato sul punto più essenziale nessuna scorciatoia è una sfida all'io profondo
All'io ovvero e alla legame con la vita quindi è un
è un compito per ciascuno da tanti anni avremmo voluto avere qui ARDEL non ci siamo riusciti
Non è stato possibile ma forse averlo presente come come metodo come suggerimento come è stato questa sera e la cosa più importante di tutte io vi invito a rimanere
Saluto i nostri ospiti invito a rimanere alla successiva proposta perché è molto
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