Trasmissione dell'Associazione "Non c'è pace senza giustizia"

Buongiorno care ascoltati Ricci è cari ascoltatori di Radio Radicale ben trovate bentrovati al consueto appuntamento settimanale con non c'è pace senza giustizia in studio chi parla questo oggi è Marcucci scopo di questa rubrica settimanale e fornire approfondimenti e aggiornamenti sull'attività della nostra organi l'azione e commenti ed analisi di rilievo per le nostre iniziative tocchiamo questo oggi il ciclo di puntate monografiche inaugurato nelle scorse settimane con l'intervista di Alessandro Marmo Gianluca Eramo coordinatore del programma per la democrazia in Medioriente e nordafricani inizierà la drammatica situazione siriana delineando nell'evoluzione e di possibili esiti Alessandro a te la linea
Grazie Marco
Diamo subito il benvenuto a Gianluca Eramo coordinatore del programmati non c'è pace senza giustizia sulla democratizzazione di tagli Oriente nordafricana
Gianluca buongiorno innanzitutto buongiorno Alessandro Boccioni ascoltatori di Radio Radicale ieri abbiamo parlato molte volte contee della situazione in
In Medioriente
Medioriente Nord-Africa programma nel quale tumulti o qui da molti anni per non c'è pace senza giustizia quest'oggi vogliamo parlare in modo approfondito della Siria
E di questa situazione
Molto complicata e anche molto
Grave è che c'è nel Paese da da ormai due anni
La situazione inizia in un continuo peggioramento l'abbiamo detto più volte in trasmissione che ogni volta che si aggiunge un punto che sembra essere
Il
Il più basso il peggiore sì
Si riesce ancora a peggiorare la situazione con nuove nuove situazioni di di violenze di violazioni molto
Molto diffuse sulla popolazione civile soprattutto ma andiamo con ordine iniziamo proprio dall'inizio quando questo conflitto è iniziato quando
è un po'in
Tantissimi paesi di quell'area è iniziata a quella che chiama in gergo viene definita la permanga eravamo anche in Siria iniziato così giusto
Sì esatto quella che attualmente crisi siriana che è un
Conflitto armato aperto da da ormai due anni è iniziata nel marzo del due mila undici a seguito delle rivolte popolari Tunisi ne ha e o in Egitto che diciamo ha aperto la porta alle varie primavere arabe nazionali Siria a come come India e meno o come in Qatar di cui abbiamo noi in sociale in Bahrain nel di cui abbiamo parlato un paio di settimane fa
Anche lì ci sono stati appunto all'inizio dimostrazioni di piazza per chiedere un un cambio di regime
Delle riforme finalmente democratiche le le prime rivolte e le prime manifestazioni pubbliche erano concertare soprattutto nel sud del Paese e sono sarei scatenate dalla reo sto tortura di alcuni quindicenni quasi bambini che avevano scritto delle delle scritte anti regime
Anti-Saddam sui sui muri di un di una scuola
La la polizia ha arrestato questi questi tre ragazzi e dopo ridotti torturati costali prigione torturati poi ha riconsegnato i corpi alle alle famiglie
E a quel punto diciamo la la rivolta di piazza è scattata anche
Anche in Siria i primi mesi infatti di di quella che purtroppo adesso è un conflitto aperto erano appunto grandi manifestazioni di piazza soprattutto concentrare i giorni nei giorni e nel giorno di venerdì subito dopo la preghiera
Del venerdì in cui in
Decine di migliaia se non centinaia di migliaia di euro dipende diciamo dalla dalla città in cui in cui questioni frazioni prendevano luogo
I cittadini subito dopo la preghiera del Mezzogiorno manifestavano manifestavano contro contro il regime di Assad per una riforma del del SIS se ma politico brasiliano queste manifestazioni sono state confrontate sin dall'inizio in maniera violenta da parte della polizia e dell'esercito siriano
Che all'inizio faceva uso di dice chimiche o di diciamo di milizie civili alleate al al al Governo
Per il Real per cercare di disperdere le alle folle tanta nelle piazze o appunto di
Catturare il leader della rivolta in modo da poi chiuderli
A pressare quindi diciamo i primi
I primi mesi i primi mesi della della rivolta siriana hanno avuto questa caratteristica appunto di manifestazioni di piazza crediamo confrontate darci Chiras mai vero e poi soprattutto caratterizzare ed arresti illegali tortura e tutto questo all'inizio c'era una grande una grande speranza anche da parte del dei Paesi occidentali
Che
Si potesse riprendere una una un'evoluzione della crisi che portasse una una veloce caduta del regime o quanto meno a una sua ha una sua riforma
Invece la situazione confermata peggiorare in continuazione tanto che a un certo punto
Il regime di Assad ha cominciato a usare mezzi pesanti cara armati artiglieria per cercare di di di di bloccare i livelli manifestazioni di piazza
Da quel punto si è entrati essere vedere effettivamente in una situazione di guerra per cui anche l'opposizione ha cominciato a militarizzare Azzi
A creare piccoli nuclei di di guerriglia anti regime e quindi si entra diciamo nella logica nella logica di guerra
Logica di guerra che purtroppo ha continuato a peggiorare in continuazione a Palermo ma anche attraverso il listino metodi usati guerra usati
Lentamente per testardi in un regime siriano comincia a pensare appunto prima
L'artiglieria pesante i carrarmati poi rei coi missili balistici ci sono ancora notizie non provate ma c'è una crisi che c'è un'inchiesta da parte dell'ONU sull'uso di di all'chimica di lettura naturalmente tutto questo poi continua ad essere anche accompagnato da dall'uso di notizie irregolarità centri di detenzione centri di tortura
Quindi è una situazione che sicuramente per la popolazione civile estremamente estremamente grave ben vale vale la pena riassumere molto brevemente la
Il l'introduzione di questo conflitto perché credo sia ancora più scioccante pensare che tutto è iniziato con le proteste di di piazza
Magari arginate male dal
Dal dal Governo e però appunto
Proseguite fino appunto al bombardamento della popolazione civile qualche cosa che sono fortunatamente non si vede in molti Paesi con questa utili utilizzo di tecniche militari di mezzi militari da conflitti utilizzazione con l'azione civile lascia veramente
Attoniti ben questo proprio mi riferivo quando dicevo che non c'è mai fine alla al peggioramento della situazione perché appunto
Anche dopo il bombardamento con l'artiglieria pesante
E avevo con la creazione arriva all'uso almeno così si dice di armi chimiche quindi si capisce che neanche lui fermi anche Hillary nell'artiglieria pesante il punto più basso di questo conflitto e che ci sono almeno una serie di violazioni dei dei diritti umani in un contesto del genere
O sin violazioni dei diritti umani ci erano state si direi dai primissimi giorni del della rivolta tutto è successo perché tutto e si è scatenato perché appunto la polizia arrestato e torturato dei minori per cui già quello è diciamo
L'origine della della repressione di Assad è già un atto che cambio lato un diritto umano che è quello di non essere torturati o uccisi dalla dalla polizia sarda che se prendessimo la carte
Ma fondamentale dei diritti e la Carta dei diritti fondamentali potremmo scontarle una unione forse non ne rimarrebbe fuori nessuno di dei diritti fondamentali violati in questi due anni dall'origine del saldo pochissimi no sicuramente non c'è lesione dei
Però ci sono
Non c'è nessun diritto fondamentale di cui la popolazione civile non sia stata privata ma non solo durante questi due due anni di di conflitto ma anche lei vorrei dire quarant'anni di di regime Assad
Prima il padre poi cura il figlio che hanno dominato la la la
La politica siriana
Sicuramente però la la guerra alla lega intensificato le violazioni e non solo ha portato a violazioni di domani ma portato anche a violazioni il diritto della guerra e di diritto un
L'Italia o che sono
Dei compendi o quelli del dei diritti umani questo tarantella
Teoricamente materiale la Corte penale internazionale che però ricordiamo non ha giurisdizione sulla Siria
Teoricamente sarebbe esatto tema del credo per la Corte penale internazionale per la crisi ma essendo la Siria in un Paese ratificatori della Corte penale non ha nessuna competenza territoriale l'unico nodo per la corte ad avere una competenza si sarebbe quello che il Consiglio di sicurezza autorizzi investigazioni da parte della Corte dell'Aja su su cosa sta succedendo e cosa è successo
Cosa che il Consiglio di sicurezza lontano dal fare perorare qui vorrei proprio entrare nel nelle nel tema caldo che è quello delle delle iniziative diplomatiche quindi nel Consiglio di sicurezza non dato mandato alla Corte penale internazionale che cosa ha fatto in questura
No il Consiglio di sicurezza e direi anni luce lontano dalla dalla dà anche la possibilità di poter prende in considerazione un
Un intervento della Corte penale
In Siria diede comunque una lettera inviata nel marzo di quest'anno firmata dalla primo firmatario la Svizzera ma accompagnato da altri settantasette membri
Delle Nazioni Unite che chiedevano proprio al Consiglio di sicurezza di dare mandato alla Corte di cominciare investigazioni sulla
Su cosa sta succedendo in Siria naturalmente questo non non accennano accadrà non accadrà purtroppo temo nei tempi brevi
Considerando le dinamiche interne del del Consiglio che è
Al momento spaccato fra americani e russi e non non ce alcun tipo di Dini di riuscire a dirmi di un avvio a qualche più una qualche iniziativa diplomatica che che oggi di da questi due Paesi
D'accordo ultimo esempio ad esempio
è appunto il fallito meeting di il cosiddetto Ginevra due che doveva tenersi a metà giugno e che la settimana prima della della riunione quando la data era già stata fissata
è stato
Sono cancellato perché non c'era accordo neppure sui su chi dovesse partecipare alla riunione in questi in questi due
è anni il Consiglio di sicurezza appunto a continuato a fare questa ha continuato a lavorare su due su questioni relative alla Siria
Su questa dicotomia Occidente contro Russia e Cina diciamo
Siamo tornati alla guerra fredda no io direi di no anche se a Obama ha fatto questa battuta in televisione negli Stati Uniti dicendo che che Putin era ancora un uomo della della guerra fredda
Io penso che invece la la strategia un la paura che blocca
I cinesi il il che i russi su trovare un accordo con le tre potenze occidentali che siedono al Consiglio di sicurezza su sulla Siria è più legato all'intervento di due anni fa ma invidia quando nel Consiglio di sicurezza tutti d'accordo all'unanimità a accordato il permesso di creare una no-fly zone sulle sui cieli libici per proteggere la popolazione di Bengasi
Che poi lentamente si è trasformato in una in una guerra anche aerea a supporto delle forze ribelli di terra per la casa per la caccia del del regime di diritti civili di Gheddafi dal dalla Libia
Di i flussi i cinesi sono stati molto
Diciamo sono bruciati da questa aula questa esperienza e non vogliono replicare il precedente perché poi appunto diventerebbe un precedente
Che
E diplomazie precedenti hanno corto importanza ci sono altre iniziative però sempre a livello diplomatico e gli amici della Siria il Consiglio di sicurezza
Siccome
Manca un po'di di di efficacia nel nelle sue
Decisione del Darfur in certo senso una sorta di mandato l'inviato speciale
Sì del ci sono naturalmente ci sono state così questi due anni molte e molte iniziative diplomatiche per cercare di trovare una situazione su dal punto di vista politico a questa
A questa crisi appunto al così detto penso Silvia amici della Siria Forum ma che una non
Poi formale di circa un centinaio di di Paesi che sostengono un diciamo una soluzione
Democratica alla
Alla crisi siriana ovvero che democratica nel senso che Assad deve andar via e che si crei
Un un regime aperto democratico in quel Paese fino adesso quest'iniziativa a non abbia prodotto davvero grandi grandi risultati concreti a parte
D'importanza comunque rivedere insieme una una una grande coalizione appunto come dicevo erano circa cento Stati
Che regolarmente si incontrano e hanno discussioni sulla sullo sviluppo sullo sviluppo politico della crisi questo aulica aiuta senz'altro diciamo il dalla comunità internazionale ha a mantenere un un'attenzione un focus su quello che succede
Nel Paese un'altra iniziativa appunto come dice il TUEL quella del la creazione da parte del Segretario generale dell'ONU di un inviato speciale
Nazioni Unite legare ABA al momento ci sono stati due di questi inviati primo era l'ex segretario generale dell'ONU Kofi Annan che si è dimesso ad agosto dello scorso anno dopo il fallimento della prima
Minore di Ginevra
E voi
L'attuale inviato speciale che l'algerino Brahimi a mio avviso non ha in questo anno di di di sulla tenuta del mandato non è riuscito a a produrre assolutamente assolutamente nulla
Telecom figurano avevate dato le dimissioni anche
Dichiarando anche forse un po'politicamente ma altrettanto Montinaro che non c'era la volontà fare niente ed era abbastanza inutile a essere un inviato
Sì Rocco queste condizione questo è vero ma mentre appunto Kofi Annan comunque nei suoi sei sette mesi di tenuti inquilini di fondi da inviato speciale
Era riuscito a
Organizzare due conferenze internazionali c'era un piano di pace in cinque punti che Governo gli Assad continuava a dire un giorno sì un giorno che accettava non che non accettava ma sono almeno c'era un dibattito politico
Mente come con Braghini lui continua fa riferimento al piano di pace di Allah di andarla quindi non Brunello Brahimi non ha mai prodotto
Con mai prodotto un
Un
Un'idea di sua iniziativa non c'è un piano Brahimi non c'è neanche un punto uno
Per il momento che è l'unica cosa che continua a dire in continuazione sì come sa il miglior Russia non si mettono d'accordo io non posso far nulla ma lui non fa nulla neanche per mettere d'accordo sull'Emilia rossa quindi
Ecco è un uomo è un po'la voce formulate
Poi l'ultima cosa che volevo menzionare diciamo come iniziative a livello internazionale su per cercare di Dini trovare una soluzione alla crisi o comunque aiutare alla crisi a risolversi
è sempre a livello delle Nazioni Unite la commi la la Commissione speciale d'inchiesta che è stata istituita circa un anno e mezzo fa dal
Consiglio dei diritti umani
Di Ginevra che ha come mandato tutto quello di investigare sulle violazione dei diritti umani ca perché che accadono nel Paese e per ora il
Il CONS questa a questa Commissione ha prodotto già
A cinque rapporti periodicamente ogni volta che nella Commissione diritti umani finisce a Ginevra la Commissione speciale
Presenta al suo il suo rapporto sulle sulle violazioni commesse il grosso problema della perché non è mai riuscito ad entrare nel Paese non le sue interviste dei suoi i suoi
Risultati sono tutti dopo diciamo ottenuti da da da fuori del Paese con interviste rifugiati
Fa ma non a me non è mai riuscita ad avere l'autorizzazione da parte del Governo
Di Assad di entrare in Siria proprio legato a questo a questo aspetto delle sei Paesi confinanti o
C'è l'impressione che ci sia attività nei pareri nei Paesi appunto come la Turchia come in Libano si
Si faccia il lavoro che non si riesce a fare in Siria nemmeno nelle aree tra virgolette liberato comunque in mano al
I ribelli
Avvengono avvengono lì e attività atti preparatoria al futuro della Siria quindi
Ma si purtroppo come dicevo prima appunto alla alla guerra in Siria comunque è assolutamente coccodrillo gli interni nell'interezza del suo Paese non ci sono davvero
Zone diciamo sicure a parte a parte fino a pochi mesi fa la parte la parte curda della Siria ma che in questi giorni sta
Sta vedendo un incremento degli del compito di scontri a fuoco anche in quella zona per cui la popolazione civile è dovuta scocca scappare
Oltre confine e in due grandi
Paesi di più grandi due Paesi che hanno ricevuto profughi finora fino adesso sono appunto la Turchia
E e la Libia per il Libano da una parte e
Una frazione del Dedej dei profughi che si trova fuggiva verso verso la Giordania invece
Per cui eliche in gran parte della popolazione siriana si trova si trova in questo momento al confine fra Turchia missive al confine fra Libano
E Siria è per questo in quelle
Non è che chiuse concentrata l'attività non solo non solo diplomatica ma anche ad esempio deve venga senta nazionali o delle dei LEA in giro
Per cercare di coinvolgere
La popolazione siriana primo in primo luogo nel lavoro ovviamente nell'aiuto umanitario che quindi alla creazione di campi profughi
Ma anche nel cercare di aiutare la società civile siriana a immaginare
Un un piano per il futuro per il futuro di una
Speriamo nuova nuova Siria
Quindi il lavoro lavoro fondamentalmente che viene fatto alla società civile supporto alla società civile siriana da ormai
Per cento quasi per scontato la fine del regime di Hassan per anche se in realtà non c'è un vero lavoro in questo senso tra l'unico lavoro potrebbe essere un punto di vista delle armi e quindi diciamo che le qua invece forse si si concentrano su altro ci sono anche abbiamo menzionato nelle nelle puntate Presidente ci sono alcuni partner di Non c'è pace senza giustizia che operano quindi
Per di nel futuro quindi della Siria sia dal punto di vista istituzionale sia di di società civile noi negli ultimi negli ultimi due anni come non c'è pace abbiamo stabilito
Contatti partnership con una con
Con diversi con diverse come nel civili associazioni siriane per cercare di appunto aiutarle non solo a creare
Organizzazioni da una su dalle alla struttura interna o a migliorare la struttura interna delle localizzazioni ma anche a a fare in modo
Che il il loro messaggio venga poi anche tra spesso in modo efficace non solo
Ai Paesi occidentali
Ma anche al pubblico al compito siriano con loro abbiamo soprattutto sviluppato naturalmente i temi della dell'accountability
E quindi con con cui si comunque sia si battevano tarda locali abbiamo e stiamo continuando a sviluppare
Questo tipo di discorso sulla giustizia di transizione su quali il metro di processi poter applicare una volta che che l'afferenza fessi
Speriamo presto
Non c'è una soluzione visto ancora la guerra potrebbe continuare ancora per molto molto tempo fino a due giorni fa a Saba ancora in televisione abito stiamo combattendo una guerra contro l'ISEE copre i calcoli se si usano solo le armi
Non si dialoga quindi non c'è nessun tipo di
Di modifica del dell'ordine
Da posizione politica da parte del regime di Assad che
E questo rende naturalmente molto più complicato il raggiungimento di una soluzione diplomatica
Quando la soluzione lasciata alle armi come come in questa in questo momento in in Siria purtroppo il più delle volte il
Più forte che vince
Noi stiamo cercando di far passare il messaggio assieme nostri partner locali
Che il futuro della Siria non può essere stabilito sulla sulla regola del più forte ma sulle regole di giustizia internazionale
E che quindi chi
Si è macchiato chi si sta marciando di
Violazioni dei diritti umani che purtroppo sempre più spesso non sono solo appannaggio delle delle forze di assalto ma anche la
Alcune parti della dell'opposizione
Si sta cominciando ci sono rapporti sempre più frequenti di illazioni di dei diritti umani dei diritti da guerra la
Anche da parte loro che queste violazioni non vengano comunque usati come merce di scambio diciamo perseguisse al tavolo
Aitala appaltarlo diplomatico una volta che la guerra finisce sa
Per un contrasto del genere è veramente difficile ipotizzare che
Sì si possa
Ridurre il livello le liste di violenza o trovare una una situazione di compromesso quindi e speriamo che ci sia presto un
è un uno si sblocchi la situazione dal punto di vista diplomatico che non dobbiamo tendere e la fine delle ostilità dovute perché una delle due parti ha perso significherebbe ulteriormente
Ulteriori danni ulteriore vittime
Perdite umane che da entrambe le parti
Gianluca noi abbiamo esaurito il tempo a disposizione e ti ringraziamo molto per il tuo tempo e per questa
Interessante approfondimento
Ringrazio anche nuovamente Marco Alfieri che ha curato la redazione e la parte tecnica
Ricordo infine che nel nostro sito internet troverete molte informazione sugli argomenti dell'appuntato odierna e su molti altri temi potete seguire le attività di Non c'è pace senza giustizia anche attraverso Facebook o Twitter
Troverete le modalità per accedere a questi social networks sempre sul nostro sito che lo ricordo è tripla doppia w punto MP doppio fugge il punto oppure no peace dato Justice punto
Vi invito infine a sostenere le nostre campagne contribuire così anche voi alla lotta contro le mutilazioni genitali femminili al supporto della giustizia nei casi di gravi violazioni dei diritti umani dal sostegno della democrazia nel Medioriente e nord-Africa
Ogni contributo può davvero fare la differenza e permetterci di portare avanti le nostre campagne ed il nostro impegno a favore dei diritti umani
Vi auguro una buona giornata ed un buon proseguimento su Radio Radicale risentirci presto ciò