Intervento in Siria: Intervista a Paolo Corsini

Radio radicale siamo con Paolo Corsini senatore del Partito Democratico membro della Commissione esteri di Palazzo Madama che come sapete la scorsa settimana ascoltato il ministro Bonino su comunicazioni originariamente dedicate all'Egitto poi inevitabilmente soprattutto dedicata alla situazione siriana senatore Corsini che pensa di la linea del dal Governo sulla questione siriana pensa che
Stia facendo bene oppure il ministro ha come dice qualcuno qualche timidezza su questo argomento
No io condivido sostanzialmente le riflessioni del ministro Bonino
Anzi giudico la sua posizione molto ponderate molto oltretutto
Credo che la linea che la signora ministro ha esposto persegua un duplice obiettivo
Da un lato una sanzione che è inevitabile nei confronti della sciovia laddove e si è consumato un crimine di guerra è un crimine contro l'umanità
E quindi necessita di una sanzione che avvenga a livello internazionale che sia sancita dall'assemblea dell'ONU
Dall'altra parte una linea che scia Lina dall'aprire pericolose avventure
Nel senso che un intervento militare in Siria per quanto dimostrativo per quanto non finalizzato a rovesciare il regime
Comunque avrebbe diciamo così delle conseguenze o estensive nel senso che il problema ci diano non è un problema regionale è un problema globale
E quindi credo che ne sortirebbe uno stato di insicurezza e di crisi a livello internazionale per cui giudico ancor maggiore maggiormente avvedute
Le posizioni che Boni no espresso anche ieri quando addirittura prefigurato il rischio di una crisi mondiale credo che
Emma Bonino abbia delineato una posizione molto responsabile molto con per quanto mi riguarda e per quanto riguarda il PD molto condivisibile
Senta Corsini il la Bonino ha anche detto a proposito di chi spesso usa la retorica del rischia di non intervenire perché se ci sono situazioni drammatiche in quella del non intervento vuol dire inerzia lei ha detto bisogna anche vedere che
Ci sono state nella storia situazioni in cui l'intervento è stato un elemento che ha accelerato la la creazione di drammi pensiamo sulle
Il modello tecnico non può essere semplicemente una petizione morale certamente scaturisce da un risentimento morale
L'internazionalismo democratico riviste soprattutto una posizione politica ricca e densa di moralità
E troppo la politica Bonino la posizione realistica e per e anche sotto il profilo morale ittico
Assolutamente ineccepibile
Perché c'è una etica non solo la convinzione ma anche la responsabilità e cioè bisogna valutare quali sono le conseguente degli atti che si compiono lei ha citato appunto la l'internazionalismo democratico che pone però una grande sfida sopra
Dalla sinistra clan planetaria perché questa
Questo tema in fondo è relativamente recente nella storia
Del mondo della sinistra cioè la la questione dell'etica della responsabilità e anche dell'etica della
Della convinzione della necessità di intervenire in situazioni drammatica in cui la
Non solo la senza macchia come si può declinare perché la sinistra spesso è stata un ponte altalenante tra un pacifismo diciamo imbelle appunto un
Un interventismo forse un po'troppo entusiasta allora io credo che lei richiami questioni tanto di principio che però sicuramente di principio che devono con misurarsi con le situazioni di fatto
Premesso che sono contrario alla pratica alla teoria alla pratica dalla cosiddetta esportazione della democrazia
Non rifuggo da riconoscere le motivazioni che sono all'origine della teoria della cosiddetta ingerenza umanitaria
Che peraltro io come dire alla quale peraltro preferisco che il tema della responsabilità di proteggere
Credo che questo sia lo scorrimento lungo il quale
Dobbiamo appunto ragionare ma anche laddove si evince la necessità di attuare diciamo così la responsabilità di proteggere il compito di proteggere
Bisogna commisurare questa scelta diciamo così a quelle che poi ne consegue
E non c'è dubbio che un intervento di Siviglia significherebbe una destabilizzazione che chiama in causa Russia Cina Iran Israele e Giordania
E credo che la crisi precipiti darebbe e ulteriormente si aggraverebbe
Quindi credo che a livello della politica internazionale non manchino gli strumenti per denunciare i crimini gli standard sono anch'io convinto e non solo si siano utilizzati
Diciamo così i gas
Di cui si fa qui si fa riferimento ma che la responsabilità ricada soprattutto sulle forze governative
Dunque da un lato la diplomazia internazionale deve riprendere lo strumento della politica i massimi livelli e quindi l'Assemblea dell'ONU la denuncia
è questo pertanto potrebbe trovare il consenso anche di Paesi e gli Stati che attualmente in qualche misura sono vicini ad Assad i alla Siria
E questo significherebbe un guadagno nello spostamento degli equilibri che riguardano appunto la questione siciliana
Credo che Bonino intenderci acque Tondo hanno una linea inerte ma una responsabilità attiva
La l'altro dilemma diciamo di questi tempi che tocca la si chiama forse ancora di più l'Egitto e quello tra
Democrazia e stabilita funzionamento diciamo dei governi in Egitto e Stato e le
Tu legittimamente un Governo con un Presidente contestato dalla piazza e poi detronizzato da un colpo di Stato e i duecento secondo me si confrontano e si scontrano due torti
Due torti compito nostro e fare emergere una ragione
I due torti sono da un lato la responsabilità di morsi che una volta giunto legittimamente al potere
Lo ha gestito in modo assolutamente autocratico mortificando le molteplici espressioni della società civile egiziane e come dire offusca Angola pluralità dell'articolazione politica di quel Paese
L'altro ha torto è quello di altri figli
Che ha diciamo così utilizzato una violenta repressiva e addirittura si è messo in contrasto con settori amplissimi del movimento Tamara Robert
Cioè quel movimento che aveva contestato all'origine appunto morosi
Qui peraltro sullo sfondo si staglia un ulteriore problema e cioè l'interrogativo che dobbiamo porci cerca rapporto tra Islami democrazia perché è stato un ulteriore guadagno nella audizione dalla Bonino
La quale più di ogni altro ministro in Europa sottolineato
La natura di una controversia che attraversa il mondo sunnita quindi non soltanto il trentennale scontro tra sciiti e sunniti
Non soltanto diciamo così
Il contrasto tra papi che non è un caso che l'Arabia Saudita i paesi va Arditti siano con al SISMI stalla finiti il partito Nomura e sunniti
Ma un una un conflitto all'interno del mondo sunnita Ken costituisce un fattore di parametri per lo sviluppo democratico dell'Egitto
E anche su questo la riflessioni volino io ho trovato i suoi Bonino molto molto profonda e
I molto saggia ecco molto responsabile a proposito della responsabilità per la dei grandi dei grandi Stati soprattutto degli Stati Uniti ci si interroga sulla
Ma atteggiamento che gli Stati Uniti hanno avuto nel caso egiziano per esempio cioè la gran parte della
Dei dei rubinetti finanziari americani verso l'Egitto
Diciamo che determina una situazione per cui quel Paese quasi dipendente dai cui al punto tale che Obama dopo il memorabile discorso che affatto universitari Cairo
Oggi in Egitto presenta un'identità estremamente ambigua perché da un lato viene denunciato come la ricorre i fratelli musulmani
I fratelli musulmani che sono però una cosa diversa per esempio dal finisce algerino anche se
Il rischio che la repressione degli asili comporta è quella di una riorganizzazione di settori significativi del mondo dei Fratelli musulmani dall'altra parte o patate visto
Diciamo così da un lato come sostenitore rimorsi veniva per i musulmani e dall'altro invece come Comune che ha legittimato
La repressione di alcuni temi ho l'impressione che l'America gli Stati Uniti si trovi in un momento di particolare fragilità e debolezza per quanto attiene
Alla loro riconoscibilità identitaria della politica estera internazionale
La sinistra europea invece la la sconfitta di David Cameron in Parlamento al Parlamento britannico è stata letta come un voto in realtà che ha bocciato dieci anni dopo le scelte politiche Toni Blair del blairismo io
Condivido questa sua interpretazione nel senso che c'è una duplice preoccupazione da un lato la sindrome
Io a chiedere no
Ricevere altre prove che Bush tramite Colin Powell e presenta avvalorate da Blair
Che costituiscono una sorta di il rimorso dalla coscienza democratica inglese ma dall'altra anche la necessità d'acqua da parte del Parlamento ad interpretare gli umori di un'opinione pubblica che non è certamente favorevole all'intervento militare
Un'ultima domanda le faccio Corsini sul loro futuro perché
Il la situazione siriana e la situazione di tutta quell'area in forte movimento e potrebbe esserci un azione seppur limitata da parte degli Stati Uniti si conto quello che
Hanno annunciato ieri John Kerry Barack Obama e i questo diciamo potrebbe portare ad ulteriori tensioni tra l'altro un analista deve dell'uso del del Canzi Loforese adesso ieri scrivendo sul Washington post faceva notare come
Forse un anno fa era opportuno l'intervento ma adesso rischia
Di produrre solo ulteriore di stempera destabilizzazione in quel Paese che cosa succederà secondo me non le chiedo una previsione non sono a mio credo che sostanzialmente
Il problema non sia
Che gli Stati Uniti intervengono ma come e quando
E cioè penso che un'azione dimostrativa non finalizzata rovesciamento appunto del regime non certamente indica come premessa per una presenza di soldati americani figlia
Ma credo che un'azione dimostrativa Barack Obama porterà sicuramente a compimento battemmo
Che anche questo intervento limitato nelle intenzioni potrà avere conseguenze gravissime del resto
Una politologo americano che fu consigliere di Jimmy Carter rischi
Tra l'altro è uno studioso che
Poi storici italiani conosciamo perché si è occupato che lo facilita fra le due guerre del totalitarismo
Questo sugli uno americano sostanzialmente
Sollevava interrogativi molto radicali in ordine alle conseguenze che anche una scelta dimostrativa da parte di operava potrebbe
Determinare si pensa soprattutto
Al fatto che il messaggio si colpisce o meglio si sanziona sfaldata ma permetterà un altolà uno norme anche all'Iran no credo che si Obama abbia in testa di farlo così una visione globale il problema
A maggior ragione tuttavia e conseguente potrebbero essere estremamente gravi
Come dire pone dei seri problemi anche per la politica mediorientale il nostro Paese grazie grazie al senatore Paolo Corsini del Partito Democratico risentirci buon lavoro grazie alle con lavoro buon ascolto i suoi fondatori