La posizione del PRI sulla Guerra del Golfo e il contributo italiano

Perito repubblicano ha voluto organizzare questa manifestazione
A Milano
Nel quadro di una serie di riunioni
Tenute in tutta Italia
Per esprimere la posizione e il giudizio che il pr Ida sulla situazione internazionale sulla guerra nel Golfo
E per esprimere la solidarietà
Dei repubblicani a i militari impegnati su quel difficile fronte indifesa dell'ordine internazionale
L'abbiamo detenuto doveroso assumere queste iniziative di fronte a una campagna
Di mistificazione di confusioni che si è sviluppata in queste settimane intorno alle scelte del nostro Paese ha compiuto liberamente approvate dalla maggioranza parlamentare
Per concorrere con e altre nazioni che si sono riconosciute lei deliberati delle Nazioni Unite
Al ripristino della legalità violata
In uno
Sfondo
In cui la riaffermazione del ruolo
Della primato delle Nazioni Unite
Per la prima volta dopo la fine della guerra fredda l'inizio del processo di distensione lo scioglimento tendenziale dei blocchi
Apriva la prospettiva un ordine a un nuovo ordine internazionale
Individua e indicava nell'o lo stesso lo strumento di governo e di regolazione dei conflitti regionali
Una scelta di rinuncia di fronte a la violazione della sovranità di uno Stato come quella compiuta dall'Iraq nel Kuwait avrebbe determinato probabilmente all'allontanarsi delle stesse prospettive politiche
Di un quadro internazionale diverso che sembravano di schiudersi
Ma su questo che è una certa su cui hanno convenuto Paesi dell'Occidente Paesi arabi Paesi dell'Asia l'Unione Sovietica
Si è sviluppata da noi una polemica
Politica violenta abbiamo assistito a una serie di manifestazioni Zattoni truculenti in cui il leit motiv era quello di confondere l'aggredito con l'aggressore
Fare passare la responsabilità della conflitto in atto
Come una scelta degli Stati Uniti presentare quasi il regime iracheno come la vittima di una volontà imperialistica
Ancora una volta su una scelta di politica internazionale si è creata una divisione nel Paese
Una divisione grave che influirà anche sui processi di politica interna
Così come scelte internazionali scelte di politica internazionale furono determinante nel quarantotto quando il nostro Paese
Fu posto di fronte all'esigenza di aderire all'Alleanza atlantica così come tutte nel mille novecento
Settanta settantotto settantanove con quando si pose il problema della decisione allo snack
Ancora una volta i repubblicani credono di essere stati dalla parte dell'Italia civile dalla parte dell'Italia europea dalla parte delle scelte razionali
E rispondenti non a un generico evacuò pacifismo di maniera ma le esigenze supreme della pace che non può mai essere disgiunta dal rispetto del diritto internazionale
E abbiamo purtroppo assistito a una serie di prese di posizione dalle più disparate party che
Meritano
Una risposta ferma e intransigente
Io non voglio soffermarmi a lungo su questo fa ameranno ampiamente sì la Presidente del Senato l'amico Spadolini e il segretario del partito all'amico Giorgio la Malfa
Vorrei solo dire che la confusione
Su questo tema ha visto da un lato le forze politiche che erano portatrici di una visione laica se mi si consente della storia e della società
Hanno visto in prima fila
I repubblicani i laici socialisti ma anche quelle parti della democrazia cristiana per fortuna ancora prevalenti che
Portano in senso dello stato di diritto e del ruolo che un governo deve sapere svolgerà di fronte al recente internazionale
Dall'altra abbiamo visto contrapporsi una concezione direi di tipo manicheo
Della lotta politica che ha caratterizzato sia la posizione del partito comunista sia la posizione di alcuni settori del mondo cattolico
Partito Comunista
Forse
Rimasto orfano della divisione fra Est e Ovest ha voluto riscoprire la nuova divisione del mondo fra nord e sud e la contrapposizione
Dei fra buoni e cattivi cioè fra i Paesi del Nord oppressori e i Paesi del Sud i paesi del terzo mondo
Vittime del soprusi del capitalismo
Il mondo cattolico dal mondo cattolico sono partite spinte che hanno trovato dell'onorevole Formigoni e in Comunione e Liberazione
I loro Alfieri che sono francamente spinte che risentano di una concezione di una mentalità che con il mondo moderno ha ben poco a che fare che forse Rip risentono proprio di quell'ostilità del mondo moderno verso il mondo moderno verso la società moderna che è tipica di alcuni settori integralisti
Quando io leggo sul sabato sull'ultimo numero del sabato come
Uscito l'altro giorno frasi come questa
Additare al ludibrio al massacro il dittatore
Come in questi mesi gli Stati Uniti stanno facendo con Saddam Hussein
Ignorando i quindi negando la storica frustrazione di cui questi del frutto ossia le inique frontiere entro cui l'Iraq è stato chiuso dall'Inghilterra nel momento stesso in cui gli veniva data l'indipendenza
Può sembrare cosa nobile a un'opinione pubblica occidentale drogata da un messaggio televisivo e INPS insufficiente tendenzioso ma in realtà e puro fa risalire sullo forse riecheggiano i richiami alla perfida Albione in questo riferimento ai confini imposti dall'Inghilterra dall'Iraq
Forse riemerge un'ostilità verso tutto quello che il mondo occidentale liberaldemocratico ha rappresentato dello sviluppo della storia
Del mondo in questi anni
Certo siamo di fronte a prese di posizioni che rappresentano un atteggiamento che non si che si fa scudo del nome della pace si fa scudo bella esigenza di comprensione nei confronti dei Popoli e dei Paesi del Terzo Mondo per tradire in realtà quella che è la funzione che una classe dirigente europea deve avere proprio nei confronti del Terzo Mondo
Che è quella di concorrere al suo sviluppo ma sulla base della riaffermazione di quei principi che sono al nella storia nella tradizione e nella cultura dell'Europa rinunciare a questo significherebbe per il nostro Paese
In bocca apre una strada diversa come viene oggi alcune parti indicato significherebbe rinnegare tutto il valore della cultura della intelligenza dell'Europa
Questo è il significato per cui nel dichiarare aperta la nostra manifestazione e per pregare il senatore Spadolini di prendere la parola io ho voluto testimoniare la l'impegno dei repubblicani milanese dei repubblicani in tutta Italia accanto al presidente del Senato e al segretario del partito
Care amiche e cari amici cittadini
Milanesi questa volta mi rivolgo a voi
Non tanto come presidente del Senato
Quanto come ex ministro nella difesa
Responsabili alla guida politica delle forze armate italiane
In quattro anni decisivi nel mille novecentottantatré
E il mille novecentottantasette
Ispido di continuità con l'esercizio della presidenza del Consiglio tenuto dal giugno ottantuno al dicembre ottantadue
Siccome ex ministro alla Difesa che si onora di essere stato tale
E ricorda sempre con profondo rimpianto il contatto quotidiano del fratello no con le forze armate della Repubblica cui invia in questo momento è più che mai il mio saluto affettuoso e deferente
Ed ecco perché un particolare ringraziamento rivolgo a tutte le autorità militari milanesi
Che sono intervenute in questa manifestazione
Rinnovando in me sante memorie e tanti cari ricordi
Mille novecentottantuno ottantasette ho detto anni decisivi
Connessi con lo stesso filo che penso in questo vento per il primo
Alla spedizione il Libano Felice di salutare
Se la platea di questo palazzo delle Stelline il valoroso generale Angioni che guadagnò con la sua vita
Guadagnò con la sua guida accorta il saggio del contingente italiano
Tanta popolarità e tanto prestigio per le forze armate
E che oggi alla guida del terzo Corpo d'armata istituzione cara e inseparabile da Milano
Dico inseparabile e so di interpretare un sentimento profondo dei milanesi tutti
La specie nel Libano
Nasce non è stato molto ricordato in questo periodo è bene perciò sottolinearlo in funzione vicaria
Delle Nazioni Unite
Paralizzate una zona dal gioco di vecchie contro reti che era seguita all'operazione galline cioè alla spedizione di Israele
In terra libanese
In quella martoriata terra libanese dove già si era costituito fin dal settantanove un forte contingente dell'ONU l'UNIFIL
Che tanto ha contribuito a temperare gli odi sanguinari e crudeli
Cano desti devastata quella zona civilissima
Quella che una volta si chiamava la Svizzera del Medioriente diventata focolaio di tutte le violenze e di tutte le intolleranze
Ebbene noi nell'estate dell'ottantadue
Andammo nel Libano insieme ai nostri alleati francesi americani e britannici
Per una spedizione che tendeva a raggiungere gli stessi fini di pacificazione e di difesa dei diritti umani che sono iscritti dalla Carta di San Francisco
Pochi mesi prima un'altra spedizione militare italiana era stata decisa dal governo nel Sinai
Come avallo a quell'autentico capolavoro della diplomazia mondiale
E quel passo avanti sulla via della pace che era stato pendente
L'intesa cioè fra Egitto e Israele
Che poi il valoroso e coraggioso presidente Sadat
Pagò con la vita
Libano prima primo Libano due
La prima spedizione preme di quindici giorni
Tollerata dall'opposizione comunista
La seconda quella successiva alle stragi nei campi di Sabra e Chatila
Quasi invocata da posizioni di sinistra
Appoggiata all'inizio dall'unanimità che purtroppo non durò molto
E che vede poi un'infinità di dibattiti parlamentari per attenuare le conseguenze di un'astensione comunista che diventava sempre di più opposizione
Come ministro ha difeso guidato in pieno questa seconda fase dal giorno della fine di agosto
L'ottantatré me lo ricordo come oggi in cui il generale Angioni mi telefono da Beirut per annunciarmi l'inizio di un'offensiva delle varie forze ribelli appoggiata dalla Sicilia
Offensiva che coinvolgeva in pieno il corpo di spedizione italiano
Da quella fine di agosto fino a metà febbraio ottantaquattro si può dire che non posso giorno in cui non ebbi un collegamento telefonico o un contatto diretto con Beirut
Con il generale Angioni l'unico che mi scavalcava sempre ma con l'affetto la deferenza che li portava non sapeva i problemi costituzionali ed è il presidente Pertini
Che aveva stabilito una linea diretta congela la ragione il quale naturalmente essendo bene o seguente alla posizione repubblicana mi riferiva poi sempre e colloqui col capo dello Stato
Il quale mi precedette di poco alla fine di ottobre la visita Libano e poi io non seguire ancora con altre due vite fino a quando
Fino a quando andammo via dal Libano ultimi
Dopo gli americani e insieme con i francesi
Non ci fu allora nessun atto di viltà
Da parte dell'Italia
Subimmo minori perdite dei nostri alleati solo per la stagione avveduta condotta di guida delle operazioni tetto un orrore dei comandi militari italiani
Realizzammo il primo atto interforze
Amico leccese che fu mio prezioso collaboratore
In quel periodo ricorda bene della storia militare italiana
Un girare esercito che comandava anche le navi che costituivano la riserva del nostro artiglierie e se fossero arrivati ieri stavamo trattando con inglesi
Era la Montello dall'arrivo degli Edain malintesi si ritardano sempre la libertà agli atterrata a Cipro avrebbe impartito ai suoi ordini anche all'aeronautica
La battaglia interforze che è stato il sogno che io ho perseguito in tutto il periodo e la mia guida alla difesa
L'affetto
Che provammo allora per le forze di terra e di mare
Operanti nel Libano dopo abbiamo oggi come italiani
Per le forze di mare del cielo operanti nel Golfo Persico al servizio dalla missione che questa volta è delle Nazione Unite non vicaria ma direttamente legittimata e giustificata
Dalle Nazioni Unite missione che vede in primo luogo
L'organismo cui sono delegate le speranze dell'umanità per un futuro governo mondiale
Ora che l'equilibrio del terrore si è spezzato
E speriamo che i sintomi di involuzione
All'interno dell'Unione Sovietica non riportino il clima sia pure parziale
La guerra fredda
Se guardiamo alla sospensione di accordi sta se cogliamo al blocco
Per il disarmo convenzionale deciso dagli stessi americani
I sintomi di un indurimento in questi rapporti sono evidenti
E non mancheranno evidentemente o non mancherebbero di avere riflessi sulla situazione
Nel Medio Oriente qualora esso si può allungarsi oltre le nostre speranze
E i nostri desideri
Questa riunione dei repubblicani
Alla presenza del segretario del partito l'amico la Malfa che io saluto affettuosamente ringrazio per tutto l'appassionato impegno che ha prodigato in questa essenziale campagna
Presenti parlamentare repubblicano e di Milano Del Pennino predicano e il collega
Con lui
Questa riunione volesse né in primo luogo un omaggio
Alle forze armate italiane
Noi siamo interpreti
Di un sentimento profondo
Di gratitudine per i corpi navali deve aerei che stanno onorando il nome dell'Italia nel corpo
Assolvendo zero responsabilità nonostante gli effettivi esigui
Con grande senso di fedeltà
Di capacità
E di disciplina
Dei repubblicano molto contribuito a chiarirlo in questi messo in queste settimane non è la guerra santa
Dell'Occidente contro gli arabi
Non è neanche la guerra santa degli arabi contro l'Occidente
è una guerra autorizzata è legittimata dalle Nazioni Unite in base a numerose risoluzioni
Tese a preservare l'una dietro l'altra ispido di continuità di diritti di uno Stato arabo corrette attaccato a un altro Stato arabo viva
Ah l'amico introvabili
Di qui diamo dunque questo primo equivoco
Di ritenere che si tratti una guerra contro il mondo musulmano
A fianco dell'Occidente al fianco delle forze italiane schierate con gli Stati Uniti con la Gran Bretagna con la Francia
Ci sono le forze e l'Egitto
Dall'Arabia Saudita della Siria in passato non proprio un esempio di moderazione
Dello stesso Marocco la cui base musulmane purtroppo attratta come quella dei paesi rivieraschi del Nordafrica dalla suggestione del fondamentalismo islam Miko che una volta per la verità
Aveva la sua sede a tenere non a Baghdad
E quando sento
Come diceva l'amico Del Pennino
Commesso qualche giorno per leggere numero di sabato del sabato e quindi
Ho rinviato può non essere turbato di domenica ma quando lei quando sento quando sento che si discute delle frontiere
Relative al corretti all'Iraq
Come se l'imperialismo inglese avesse soltanto questo quello io mi domando e le domando tutti quegli stati sono stati inventati dall'Inghilterra
Dal punto di vista loro confini è stata derisa di commi lire H dove sta della storia dell'Impero turco
è l'Inghilterra nonché definiti ai singoli confini che ha preso atto di situazioni storiche
E a guidato tutta quella trasformazione del mondo all'indomani
Mi viene in mente semmai ecco ma giunto alla storia dell'Iraq andrebbe solo detto altro capitolo che non vedo ricordato nei giornali che l'Iraq fu il solo Paese che dall'aprile a giugno e novecentoquarantuno ad un governo nazista
Diretto predecessore di questo il governo diressi l'Italia il thailandese e riuscì a imporsi al potere alleato dell'Asse e ne fu scacciato dalle forze inglesi che allora erano molto poche e dovettero essere spostata dal fronte dell'Africa settentrionale questo forse l'unico precedente
Che io affiderei pregherei l'amico Del Pennino io mandai una lettera aperta al sabato Presidente del Senato non può fare niente da fare
Per per ricordare
Questo particolare trentatré Stati fra europei asiatici africani
Impegnati in quello che è un conflitto tendenzialmente limitato il cui solo al fine di ristabilire il diritto internazionale violato
Cioè di ripristinare incomplete le regole della sovranità e dell'indipendenza nazionale calpestato a Roma Torino tale e ingiustificata aggressione
C'è un solo precedente che la Korea voi ricordate che la Corea è un precedente per modo di dire perché la Russia non è che votò
La risoluzione che affidava le Nazioni Unite il compito di ristabilire la pace fra le due Coree
Non partecipò alla riunione convinta che l'assenza avesse fu un equivoco fu un errore che lascia agli americani la possibilità mentre questa volta è stato il voto russo c'è stato il voto di tutto il mondo e la stava sull'astensione
Della Cina e quindi ho mandato pressoché unanime
Che adombra d'altra parte il voto dell'equilibrio bipolare
E tende a riparare a quello che il dramma della porta d'oro del sud proprio al momento in cui si sviluppò si è sviluppato l'asse distensivo ma restiamo veste si è accentuato il conflitto nord sud e non è evidente
Così raggiunge una convenzione universale in questo campo compresi i nazionalismi micro nazionalismi nucleari oppure non ci sarà nessuna pace nessuna distensione perché prima le grandi potenze reggevano la pace non solo con l'equilibrio nucleare contrapposto
Ma col fatto che in alcuni Paesi di prendevo la luna e altri dall'altra quindi si bilanciano le forze oggi rotto questo equilibrio si va verso la regola
Dell'Omo molto omini lupus
E non è io lo ricordo a chi non l'avesse mai detto lo avesse dimenticato non è che qui si è inventato qualcosa l'articolo primo
Della Carta dell'ONU pone al primo posto fra i filosofi unzione mantenere la pace e la sicurezza internazionale
E afferma che per raggiungere questo fine occorre prendere ficcarsi misure correttive per prevenire e rimuovere le minacce alla pace in conformità ai principi dalla giustizia e del diritto internazionale
E si aggiunga che l'articolo uno va letto in connessione con gli articoli quarantadue quarantatré
Che pur avendone il potere del Consiglio di sicurezza sia pure con la regola del veto
Dentro a prendere tutte le azioni necessarie per mantenere ristabilire la pace anche mediante l'impegno dei membri di mettere a disposizione dello stesso Consiglio forze armate sufficienti raggiungimento del fine
Eppure
Abbiamo assistito a una serie di critiche a senso unico rivolta agli Stati Uniti in alcuni settori dell'opinione pubblica e dei partiti contrari all'opzione militare
è probabile che si tratti di un residuo di antiamericanismo
Sopravvissuto perfino l'accaduto la cortina di ferro e alla fine dei regimi comunisti non lo può diventare
Gli Stati Uniti sono stati il braccio secolare gli esecutori di queste disposizioni
Delle Nazioni Unite
E
Hanno assolto un compito sapevano dire
Che riguarda tutti non prevalentemente gli americani che potrebbero benissimo prescinde dal petrolio iracheno mentre non può prescindere l'Italia e l'Europa
è un'impresa fatta
A parte i principi del diritto internazionale molto più per l'Europa e per l'Italia di quanto non sia fatta per presunti interessi egoistici
Degli Stati Uniti che non esistono
Se posso esprimere
Una preoccupazione
Tirato in questo momento
E che l'equilibrio distensivo russo americano
Su questo si sono riaperte le grandi speranze
Dell'umanità
Possa non reggerà alla prova
Se non siamo in grado di fare previsioni evidentemente
E rinnoviamo la cura Gorbaciov fra di superare tutte le grandi difficoltà
E crescenti ostacoli all'insù interno
Ma non possiamo neanche escludere
Che situazione più gravi si creino all'interno delle frontiere sovietiche tale da avere riflessi in un cambiamento di quella linea che fu incarnata lo dobbiamo ricordare in modo esemplare del ministro degli Esteri sovietico ce lo ammazzo
E che da quando è caduto Shevardnadze non è più seguita con lo stessa linearità
E la stessa chiarezza con cui era stata seguita precedentemente
Chi adesso grida nelle piazze né con Bush né con Saddam in realtà inalbera la bandiera che vuol dire semplicemente né con l'ONU né con Saddam
Lo ha rilevato una grande coscienza democratica come Alessandro Galante Garrone quando ho scritto non reagire con la forza
Non applicare le misure coercitive prevista la carta per tali casi svuoterebbe
Della sua stessa ragion d'essere al mondo e di fatto equivarrebbe ad una sua dissoluzione
Di soluzione che non attuale situazione di instabili ed incerti equilibri mondiali ha cominciato a quello essenziale nucleare est ovest e vorrebbe dire
Via libera al caos via libera all'istinti selvaggi quelli stessi di cui il cante parlava nel trattato della pace perpetua auspicando il Governo mondiale dell'umanità futura federazione di Stati sovrani
Liberi e sovrani
E c'è un altro slogan quello né con loro né con Saddam che ci ricorda sinistramente il grido del settantotto ottantanove
Negli anni più infuocati e l'offensiva brigatista né con lo Stato né con la BR vi ricordate quanti intellettuali allora misero sullo stesso piano lo Stato e le BR come oggi mettono sullo stesso piano
In misura minore per la verità
Le Nazioni Unite e Saddam neppure
La grande maggioranza degli italiani sentirlo ora quali che fossero le manchevolezze le contraddizioni o l'insufficienza del nostro Stato volano alla casalinga che bisogna puntare i piedi non trattare con l'avversario terrorista
Piegare il partito armato e il terrorismo fu vinto
E a proposito del riso amici sia consentito avviandomi alla conclusione un'annotazione malinconica
Voi potete immaginare come abbia colto
Anche per tutti i ricordi e le sensazioni che la vicende lapide lauro suscita nel mio animo
La notizia del condono ottenuto da due degli organizzatori dal sequestro dalla nave
Un sequestro nel quale ci ripenso spesso
Fu barbaramente trucidato un vecchio invalido soltanto perché portava un nome ebraico Leon Klinghoffer
Sia per me occasione questa di esprimere la mia solita al popolo il governo di Israele
Per il senso di moderazione e di misura con cui hanno risposto i produttori attacchi missilistici
Dell'Iraq
Due organizzazioni uno dei quali tale Issa bascula fino ad Abu Abbas e suo guardiano il corpo condonati con un discreto sconto di pena consentito dalla legge che il Partito repubblicano ha fatto il possibile per bloccare
Senza riuscirci perché i voti sono i voti non ne abbiamo sufficientemente
Evitando le cattive azioni
Ed espulsi dall'Italia
Quella pura bastonato sulle pagine per i giornali
Ora che si è unito alla corte di Saddam Hussein e ha fatto dell'Iraq
Il suo santuario
Non intendo fare commenti
Va be'tuttavia una grande amarezza
E un grande senso di sdegno
Questa guerra ci pone un grande quesito amiche ed amici al di là del suo andamento dell'auspicio che tutti formuliamo
Di una soluzione il più possibile pare ecco minore spargimento di sangue
Il problema della legittimità di un ordine internazionale
Che doveva essere realizzato all'umanità
Che non può essere scaricato sul solo gendarme Stati Uniti che esige da parte di tutti un concorso di riflessione di approfondimento che investe l'uomo intero
Lo Stato mondiale non contraddice l'amore
Delle piccole patrie anzi
Ecco perché sottolineiamo
Come la linea di gruppi municipalista in favore di Saddam Hussein riveli qualcosa più di una posizione contingente
Noi non crediamo e ci opponiamo fermamente a qualunque smembramento dell'Italia non importa se in treno in sei partite o in qualunque pagati si voglio dividere il nostro Paese
Noi diciamo per l'Italia unita come siamo per l'Europa unita
L'una e l'altra come diceva Mazzini condizione per un'umanità solidale perché per noi patria e umanità si identifica
Cari amici repubblicani
Cittadini signore e signori
Noi abbiamo ritenuto nostro dovere
E nel momento nel quale
Il nostro Paese è impegnato in un
In un
Iniziativa internazionale di carattere militare
E in un momento nel quale nel paese vi è una discussione
Molto profonde molto teso
Da diverse opinioni che si confrontano su questi argomenti
Abbiamo ritenuto necessario
Spiegare questa nostra posizione ampiamente
Naturalmente lo abbiamo fatto in Parlamento nel dibattito
Del sedici gennaio con il quale la Camera e il Senato hanno autorizzato la partecipazione italiana alle operazioni militari nel Golfo
Lo abbiamo fatto nei giorni scorsi con un un annunzio
Sui principali quotidiani del nostro Paese nel quale abbiamo spiegato
In un certo dettaglio la le ragioni della nostra opposizione
Abbiamo voluto voluto farlo anche nelle principali città italiane Roma Milano
Torino Bologna Firenze in maniera da vere un contatto più diretto con l'opinione pubblica cui presentare le nostre ragioni
Per poter comprendere anche meglio di stati d'animo del Paese
E a me fa molto piacere questa non è la prima delle manifestazioni abbiamo fatto una domenica scorsa a Roma è una ieri a Bologna
A me fa molto piacere
Notare una presenza così straordinaria di
Di pubblico di amici non soltanto di partito ma evidentemente opinione pubblica che attenta che vuol comprendere lei ha ragione
Che ci muovono in questa nostra posizione
Non siamo certamente un partito né per tradizione
E per caratteristiche un partito che affronta problemi di questo genere con leggerezza o con semplicità
Io personalmente sento molto profondamente
Il problema della pace non ho nessuna
No nessuna allegria nel momento nel quale Parlamento deve autorizzare il Paese deve sostenere
L'impegno delle nostre forze armate e di altri Paesi alleati nel Golfo
L'immagine della de la guerra dei lutti che la guerra più comporta immagini quotidiane
Diario Planica sganciano bombe certamente qualche cosa che è molto lontano
Non soltanto dalla nostra mentalità mai lontano
Dalla vita delle democrazie
Perché le democrazie come forma di governo sono essenzialmente pacifica respingerle alla guerra è sempre molto difficile ben più difficile di quanto non sia
Trascinare in una guerra da parte di un dittatore di paesi d'altra parte quante volte è stato ricordato in queste settimane
Come la Francia e l'Inghilterra di fronte a Hitler che già si vedeva quanto era minaccioso del quale fosse il suo disegno
Di espansione con quanta difficoltà la Francia e l'Inghilterra si risolsero a stabilire
Un punto fermo
Dopo che Hitler aveva invaso la Polonia ma dopo avere ceduto in nome di uno spirito di pace
Ed accompagnati come ricordava l'altro giorno Indro Montanelli dal alle memorie di dal di Daladier accompagnati dall'applauso di sterminate masse di giovani
Manda ritorno da Monaco e si tornavano dichiarando di avere ottenuto è garantito la pace al mondo
Perché le democrazie sono
Ieri intanto perché il loro e il dibattito è aperto
E quindi la diversità delle idee il confronto delle idee ampio le democrazie per questo motivo perché lasciano spazio
All'opinione di chi mette
Giustamente in guardia contro i pericoli della guerra contro i veleni che possono nascere dalla guerra
E in secondo luogo per il loro carattere is essenziale esse sono pacifiche
Quindi se ci si risolve a un'azione militare o a sostenere un'azione militare Loren dopo una matura considerazione senza alcuna leggerezza sapendo come noi sappiamo
Che tra l'altro un impegno di questo genere mette a nudo anche le debolezze di un Paese
Gli errori commessi nel nel tempo le difficoltà di organizzazione sua povertà dei mezzi economici tutto questo che noi vediamo che sappiamo nonostante che sappiamo
Le forze armate facciano integralmente il loro dovere quella parte del Golfo
Certo noi sappiamo anche
Cioè il giorno in cui per esempio
Venisse coinvolto nel conflitto a cosa che per il momento sembra scongiurato e che mi auguro sia
L'esercito coinvolto nel conflitto un Paese alleato come la Turchia in quel momento l'Italia sarebbe chiamata un sacrificio è un impegno militare maggiore a cui noi non potremo sottrarci ma per il quale
Non ci domandiamo se vi siano apprestati i mezzi e le risorse necessarie a una circostanza è un'evenienza di questo genere quindi abbiamo
Potremmo parlare
Seriamente di questi problemi al Paese
Che riteniamo un paese battuto capace di giudicare
E mi ha colpito molto
L'unità del giornale del partito comunista l'ex partito comunista ha pubblicato un sondaggio fino a lunedì scorso questa settimana ogni settimana
Sullo stato d'animo dell'opinione pubblica cominciato il cinque gennaio
Alla domanda siete favorevoli o no a una partecipazione italiana
In quel primo sondaggio dell'inizio di gennaio
Oltre il sessanta per cento rispondevano e solo il trentadue per cento rispondeva di essere d'accordo con una partecipazione italiana alle eventuali operazioni nel Golfo
L'ultimo sondaggio pubblicato dall'Unità con molta lealtà debbo dire la settimana scorsa
Vedeva i favorevoli S oltre il quarantotto per cento
Dal più del trentadue di tre settimane prima e contrari scesi al quarantadue per cento da quello oltre il sessanta per cento cioè il Paese è cambiato nel corso di questa settimana ha riflettuto sulla situazione
E a oggi una consapevolezza che noi crediamo di interpretare una consapevolezza che non ci si poteva e non ci si doveva sottrarre a questo impegno
L'amico Spadolini ha già già detto molte delle per le ragioni molte delle tre delle
Giustificazione di questa di questa decisione io credo che la principale quella più fondamentale
Riguarda il ruolo delle Nazioni Unite
Il mille novecentonovanta si era aperto con la speranza
E il cambiamento dei rapporti fra Est e Ovest ora la caduta del muro di Berlino
La frequenza degli incontri fa gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica avrebbero potuto dare finalmente al Governo mondiale a questa speranza di governo mondiale che con le Nazioni Unite quella forza e quella autorità del conflitto fra le grandi potenze gli aveva sempre sottratto e che aveva fatto sì che restassero lettera morta decine e decine di risoluzioni delle Nazioni Unite nel corso del tempo
Naturalmente nessuno di noi si poteva illudere sia nell'uso
Che il nuovo clima fra Est e Ovest sarebbe stato di per sé sufficiente
Ad eliminare ad eliminare tutti i focolai di tensione che ci sono nel mondo
Tutte le questioni di confine o le questioni religiose o le questioni etniche o i semplici desideri di aggressione che regimi dittatoriali possono nutrire nei confronti dei Paesi vicini nessuno si era illuso di questi
Ed anzi
Era stato osservato
A noi stessi dal nostro partito nel dibattiti parlamentari di politica estera dello scorso anno di non farsi l'illusione
E la fine del conflitto Est-Ovest avente automaticamente il fatto compiuto terminare i conflitti regionali
Che in qualche misura erano stati tenuti in freno
Negli anni della guerra fredda dal fatto che ciascun conflitto regionale sarebbe potuto diventare facilmente un conflitto fra le due grandi potenze e quindi un conflitto distruttivo dell'intera umanità e del suo equilibrio
Quindi avevamo osservato
Che vi era un elemento migliore di miglioramento della condizione nel rapporto Est-Ovest ma che vi sarebbero state probabilmente in crisi regionali alle quali fare fronte a cui forse per la prima volta le Nazioni Unite avrebbero potuto fare fronte
La guerra bah crisi del dell'Iraq e del cui vai è il primo teste
Di questa nuova situazione
Intanto
Questa non è una guerra iniziata il sedici di gennaio
E è una falsa coscienza
Affermare che si è trattato che le operazioni di guerra
è una mancanza di memoria ed è una volontaria l'abilità della memoria la guerra che c'è stata
Ha avuto luogo a partire dal due di agosto quando un esercito ha invaso un paese vicino membro delle Nazioni Unite come il cui vai anche membro della lega Araba e anche sostenitore per la causa palestinese
Non ultimo tra i finanziatori dell'OLP e paese che ospitava centinaia di migliaia di palestinesi non quindi una guerra in rapporto al problema di Israele ma una guerra intera una guerra di aggressione
A un Paese più prepotente
Prevedeva la possibilità di dei raccogliere le risorse finanziarie ingenti e di sfogliare le risorse finanziarie ingenti
è un Paese petrolifero di
Migliorare la propria condizione finanziaria e probabilmente da lì andare all'assalto di altri Paesi arabi a cominciare dall'Arabia Saudita con il suo immenso
Controllo di risorse petrolifere
Non è il la situazione del cofanetto rappresenta il primo testo
Se le Nazioni Unite possono fare rispettare il diritto internazionale
Ci sono state dodici risoluzioni del Consiglio di sicurezza a partire da agosto
Le prime
Chiedeva aiuto il ritiro dir dell'Iraq dal Cuba beh successiva stabilivano l'imbarco
Le successive ancora autorizzavano l'impiego di forze militari navali e poi aeree
Per rendere l'embargo effettivo
Fino a una risoluzione del novembre scorso della fine del novembre che dava quarantacinque giorni un ultimatum all'Iraq perché esso obbedisce
Alle precedenti undici risoluzioni delle Nazioni Unite autorizzando qualora questo non avvenisse l'uso della forza per ristabilire il diritto internazionale e questo è il punto
E se valido mandate per quale ragione
Per quale ragione questo schieramento con penna non soltanto gli Stati Uniti l'Inghilterra i paesi dell'Europa occidentale
Ah comprenda anche la maggioranza dei Paesi arabi
E perché lì si afferma un principio di diritto
La cosa che vorremmo dire pacatamente agli oppositori dell'onorevole Occhetto tanti che si opponga utilizzabili da un punto di diritto
Anche nella condizione di un continente come l'Africa o come l'America Latina
Va bene perché ha pensato che l'Argentina abbia mandato
Una presenza militare sia pur modesta in quel golfo
Ma perché se viene abbattuto il principio viene sconfitto
Il principio delle Nazioni Unite secondo la quale non è legittima la violenza o della violenza nelle questioni internazionali ma quante decine di situazioni di confine
Verrebbero aperti e quante decine di situazioni
Potrebbero dare luogo ad annessioni come quelle del Cova e tutti gli Stati più forti si potrebbero sentire autorizzati a imporre laddove il tasso gli Stati più deboli in America Latina in Asia in Africa nella stessa Europa orientale
Dalla quando la comunità internazionale
Quando la comunità internazionale si muove su una questione di principio di questa non è soltanto di stabilire astrattamente come sentiamo dire
E la guerra dell'Occidente nei confronti del dell'Islanda no perché questa è la maggioranza dei Paesi arabi di questo avviso
Ma c'è ma per quale ragione il governo del Marocco il governo della Tunisia ma le opinioni pubbliche anche una valutazione diverso a quei governi vendono
Il problema politico che nascerebbe
Da una situazione nella quale un Paese fosse libero di usare la forza nel regolare le sue controverse con il vicino o addirittura nell'usare la forza per migliorare le proprie condizioni economiche sarebbe la fine del diritto internazionale e degli equilibri politici internazionali
Beh allora significherebbe
E quella pace con cui è stata apprezzo del riconoscimento della forza tra l'Iraq curva et quella pace non l'avremmo messa in discussione in Arabia Saudita o in Israele
In Egitto in Tunisia ai confini tra questo e quell'altro paese fino al punto di trovarci domani nella necessità di dover intervenire in condizioni più difficili e del resto
E del resto poi basta vedere che cosa è la forza di questo esercito
E quando uno pensa
La forza di un esercito il quarto esercito del mondo in un Paese di sedici milioni di abitanti quarto dell'Italia
Che cosa sarebbe stato
Fra un anno o due
La situazione militare dell'Iraq
Se non ci fosse lasciato se fosse continuato questa specie di flusso di armi che andavano verso
Verso il Medioriente quindi io credo
Io credo che questa sia stata
Una dura recessione
Privato che dopo la guerra delle Falkland all'Argentina diventato un Paese democratico
Come una specie di contagio come una specie di conta di una serie di dittature latinoamericane sono cadute nel corso di questi anni
Io debbo ricordare che quando l'Inghilterra
Scelse la strada di difendere il suo diritto e attraverso di esso il diritto internazionale noi restammo tra i pochi in questo Paese che dissero che bisognava stare dalla parte dell'Inghilterra e non dalla parte dell'Argentina
E dei suoi dittatori
E può darsi che
Può darsi che anche in quell'occasione il sabato sera abbia scritto qualche cosa di questo genere sulle inique frontiere
Che separavano
Verso le la ragioni di fondo che ce ne vogliamo portare avanti pessimismo che cosa succederà dopo
Per questo è molto difficile
I cittadini di Milano è molto difficile fare previsioni certo c'è una carica esplosiva di odio
Ai Paesi musulmani
E l'Europa e c'è una carica io tornerò su questo
C'è una carica di odio che nasce dalle terribili squilibri di ricchezza che esistono fra il mondo sviluppato tra l'Europa e l'Occidente
E i paesi in via di sviluppo che un tema di cui
L'Occidente dovrà occuparsi con maggiore serietà incolumi
Ma disponibilità sacrifici che finora non ha mai mostrato
Io però non credo
Che la situazione del Medio Oriente peggiorerà come conseguenza di una guerra nella quale l'Iraq fosse sconfitto non lo credo affatto
E credo anzi
Che financo il problema di Israele che non è il problema del Medioriente ma è uno dei problemi del Medio Oriente
E lo ha rifiutato
Questa specie di semplificazione che c'è nel dibattito italiano per cui tutti i problemi riguardano e Israele e la Palestina
La guerra di Saddam Hussein non ha come oggetto la Palestina
Anzi se c'è una iniziativa politico-militare che abbiamo indebolito le prospettive dei palestinesi e questa è la guerra fra l'Iran Iraq alcun baite nel corso di questi mezzi
E penso che lo stesso la stessa prospettiva
Di sistemazione complessa del Medioriente
Posso fare passi avanti io considero un fatto straordinario lo citava amico Spadolini
Il cambiamento di posizione della Siria che ha un ruolo fondamentale negli equilibri del Medioriente
E il fatto che la fine degli Stati Uniti si trovino dallo stesso schieramento militare
E il fatto stesso che la figlia per la prima volta si riducono comprendo bene per la prima volta abbia
Affermato
Il diritto di Israele a una risposta di fronte agli attacchi
Militari contro la popolazione civile lanciati dall'Iraq altro è una spiraglio nella situazione del Medioriente
Apre cioè la possibilità che si possa mettere in movimento
Tra la Siria
E di Israele con molta cautela e con il tempo necessario qualche cosa di analogo a quel processo che consentì
Attento Deledda di raggiungere un accordo di pace fra l'Egitto ed Israele
Nacque tanti giovani i quali dicono
Che esiste il problema della risoluzione due quattro due quella che obbliga ad Israele alla restituzione dei territori occupati e a quelli il maggiore malafede
Dei quali mettono sullo stesso terreno uomini politici mettono sullo stesso terreno l'occupazione del convalida da parte di Saddam Hussein dell'occupazione di Israele da della Giordania dalla Cisgiordania da parte di Israele
Bisogna ricordare in primo luogo la differente origine di queste due occupazioni
Israele rispose a una guerra scagliata lì da tre parti dei suoi più contro il suo territorio esiguo contro la dalla Siria dalla Giordania dall'Egitto
E in secondo luogo
Dopo la pace di Camp David Israele Bostock in cambio di un trattato di pace essa era in grado ed era disponibile a restituire i territori militarmente occupati durante la guerra del sessantasette come è avvenuto con l'Egitto
E quindi io credo il problema dei territori occupati e il problema del territorio dei palestinesi della patria palestinese che è un problema che esiste
Che noi repubblicani non l'abbiamo mai negato
Abbiamo cercato sempre di distinguere
Ma il problema della patria ai palestinesi e il problema della rappresentanza dei palestinesi che non poteva essere la rappresentanza dell'OLP fino a quando l'onorevole Pino negava in radice
Il sulla sua adesione agli ideali e ai metodi del terrorismo che sono nel momento nel quale l'OLP avesse rinunziato al metodo del terrorismo poteva diventare secondo loro l'interprete del popolo palestinese il cui diritto ad avere una patria di una terra noi riconosciamo come fondato Resta il fondamento della
Quindi io guardo con una certa
Di nuovo con l'ottimo con ottimismo ma guarda con una certa serenità
Al futuro di questa vicenda una volta che
Questa guerra io mi auguro presto e mi ha luogo il più limitato
La più limitate perdite di vite umane della nostra parte
Ma anche della parte dell'ingaggio perché io vedo
Ma con enorme sofferenza queste immagini che essi della televisione di bambini feriti di uomini e donne ferite mandata in una condizione
Da un regime dittatoriale dissennato che non si sa che cosa voglia
Che cosa come pensi di dire
Conclude che questa vicenda del resto all'onorevole Occhetto in un dibattito televisivo
Gli ho ricordato le parole di Gorbaciov
Salvatore Gorbaciov il sedici di gennaio abbia detto abbiamo fatto tutto quello che era possibile fare ma l'Iraq non ha sentito ragioni e debbo anche ricordare
Che ieri un'iniziativa dell'Iran è un'iniziativa di cessate il fuoco sostanzialmente allora il cessate il fuoco unilaterale che ci propone l'onorevole Occhetto
è un cessate il fuoco che avvenga dopo che l'Iraq abbia dichiarato la sua volontà di ritirarsi dal cupa e ha avuto una risposta negativa da parte del viceministro degli esteri di quel Paese
Quelli già evidentemente
Onorevole Occhetto l'Iran chiede
Una posizione chiedo una soluzione del conflitto su una base più rispettosa delle Nazioni Unite dei suoi deliberati di quanto non chieda l'ex partito comunista l'attuale partito dalla
Presto per tracciare
Nel tracciare brevemente
Quadro delle nostre posizioni voglio venire a
Parlare di alcuni problemi che riguardano il nostro Paese il dibattito cioè nel nostro Paese che
E di qualche importanza in questa vicenda credo anche nei prossimi anni
Io seguo con molta attenzione
Il dibattito che si sviluppa all'interno del mondo cattolico
Come evidentemente esiste
Una discussione profonda
è talmente profonda che il cardinale Martini che un uomo
Di grande ingegno
Guardo ascolto con molta attenzione ieri
In un convegno dell'Azione cattolica
Ha invitato i cattolici italiani lo cito tra virgolette a non dividersi a non litigare
Fra chi ha torto e chi ha ragione rispetto alla guerra nel Golfo
Quindi se un appello di questo genere viene da un uomo nella posizione del del cardinale Martini evidentemente la discussione molto profonda
Mi aveva colpito molto
Qualche settimana fa
La posizione espressa da monsignor Ruini segretario della Conferenza episcopale italiana
Il quale aveva detto in un suo intervento
Che chiede quale chiedeva il Consiglio permanente chiedeva la fine del conflitto
Il ristabilimento dell'ordine internazionale e una giusta pace
E quell'aggettivo giusta era stato notato da molti commentatori
De negava una posizione perché
Evidentemente una giusta pace diversa da una pace a tutti i costi
O da una parte qualsiasi
è una pace giusta quella che presuppone la restaurazione del diritto violato
E quindi a me sembrava di cogliere credo fossi nel giusto una distinzione tra un pacifismo inteso come dovere unico del cattolico e invece nel perseguimento di una pace giusta che è qualche cosa di diverso e qualcosa di molto più esplicito aveva detto in questo senso
Monsignor Biffi lasciando in l'arcivescovo di Bologna il quale aveva detto parlando la settimana scorsa
Lì criticava il pacifismo a senso unico
Che pure parte impiegate non soltanto della Pozzi posizione del PDS in questo momento ma è anche parte della posizione
Che esponenti importanti del movimento cattolico come il movimento di Comunione e Liberazione come il sabato che citava l'amico Del Pennino hanno preso in queste settimane
C'è quindi una prima discussione interna al mondo cattolico che riguarda la pace come principio o la guerra come principio
Alle spalle di questi io desidero richiamare l'attenzione presenti
Su un altro punto che ha una rilevanza nei prossimi anni notevole rilevanza
Ed è l'atteggiamento che la Chiesa cattolica a sui problemi dello sviluppo economico e del modello di sviluppo economico
Io sono sempre stato colpito
A un passo della enciclica Populorum Progressio di Paolo sesto del mille novecentosessantasei
La quale il Pontefice diceva dava un giudizio molto severo
Sui due sistemi che allora si contendevano il mondo cioè il capitalismo e socialismo
Condannati ambedue in quanto diceva l'enciclica Populorum Progressio condannati ambedue in quanto tendenti esclusivamente al miglioramento delle condizioni materiali dell'uomo a danno delle loro condizioni delle sue condizioni spirituali
E questo passo della popolo dell'enciclica di venti anni fa è stato ricordato esplicitamente l'anno scorso
Ho due anni fa dava Papa Wojtyla nel ricordare una venticinque anni ho vent'anni da quella enciclica ricordando esattamente questo giudizio della chiesa
Questo pone un problema cittadini di Milano
Pone il problema di sapere nei prossimi anni
Se la la Chiesa cattolica indicherà come collocazione in questo mondo molto difficile che c'è tra Paesi sviluppati e Paesi più poveri e in via di sviluppo se si collocherà fra le forze della contestazione del mondo occidentale il nome di un diverso modello di sviluppo che veda in qualche modo risolto i problemi della povertà nel mondo o se si collocherà
Suggerendo l'estensione
Di quel modello che ha dato all'Occidente la possibilità di condizioni di vita adeguate progressivamente a tutti i Paesi del mondo quale sarà il giudizio
E il mondo cattolico darà del sistema economico circostanti
D'altra parte metto la Democrazia Cristiana
C'è stata sempre una tensione
Fra posizioni politiche di politica estera fra loro diverso
E non è un caso che non possiamo non ricordare che al momento dell'adesione al Patto Atlantico nel mille novecentoquarantanove si svolse un dibattito importante
E in cui ma poi
Serve di De Gasperi
Fu una posizione ferma favorevole a quella del fiore ma dovette incontrarsi o scontra sì il prevalere sulla posizione dei di Dossetti dei la Pira che vedevano un'Italia più legato al Terzo Mondo slegata dalle alleanze militari del nostro Paese dall'Europa e dall'Occidente
Allora io credo che questa discussione che oggi si svolge sul problema della guerra nel Golfo continuerà nei prossimi anni all'interno del mondo cattolico che sarà importante sapere quale dei queste due concezioni prevarrà
Se prevarrà l'anima chiamiamola degasperiana la tradizione degasperiana occidentale o se dovesse prevalere una visione secondo la quale essendo mai finito il conflitto Est-Ovest
La Chiesa cattolica può essere libera di sganciare l'Italia dal mondo occidentale collocarla in una posizione per così dire di cerniera
Verso il Terzo Mondo
L'onorevole Andreotti ha preso una posizione che ho considerato ineccepibile nel dibattito parlamentare gli hanno dato atto
Anche perché il partito aveva avuto su altri terreni e da su altri terreni punti di vista divergenti opinioni diverse da quelle del Presidente del Consiglio
La questione del Golfo il Governo si è comportato come si doveva comportare nel dibattito sulla posizione che l'Italia doveva tenere l'onorevole Andrea avuto toni lo posso dire degasperiana sostenere la decisione italiana in ogni ne abbiamo dato conto volentieri atto proprio nella misura in cui
Più forti erano state le polemiche in passato su molti terreni
Ma c'è un dibattito molto profondo nel mondo cattolico che non non finirà
E che si incontra
Col voleva del partito comunista dell'ex Partito comunista
Abbiamo manifestato amici repubblicani ai cittadini una delusione molto profonda
Per l'andamento del congresso del Partito comunista va
Per la posizione che il Partito Comunista preso del dibattito parlamentare sul Golfo
Quando alla Camera l'onorevole Occhetto
Ha parcheggiato di rifare l'unità del suo partito sulla proposta del ritiro delle truppe italiane al momento dell'avvio delle ostilità
In quel terzo punto
Della mozione parlamentare del partito comunista che io consideravo una vergogna perché avrei significava dire
Del nostro Paese si sottraeva a un impegno di tutta la comunità internazionale lo considerava una specie di tutti a casa nel momento nel quale scoppio le ostilità immaginare le navi italiane gli gli italiani che si ritirava dalla loro responsabilità internazionale avrebbe voluto
Ha nel nostro Paese ha una posizione insostenibile sul piano internazionale pasta
Basta vedere con quanta difficoltà la Germania il Giappone giustificano la loro assenza oggetto di giustificare finanziariamente la loro assenza dal dal golfo dove impegnato e qui bisogna dire gli americani grazie per il coraggio che hanno di entrare in una situazione
Al Partito comunista nella discussione parlamentare ha preso questa posizione ho detto all'onorevole Occhetto va perché fate il congresso
Che senso ha cambiare il nome
Rischiare una scissione da una componente importante del vostro partito
Scelta che voi fate è una scelta che non vi avvicina le posizioni grandi socialdemocrazie europee o delle forze democratiche della sinistra europea ma vi allontanai ricolloca in una posizione dire uguale isolamento a quella che storicamente ha avuto il Partito comunista perché sia chiaro
Abbiamo sempre sperato in un'evoluzione
Dal partito comunista che consentisse in prospettiva l'alternarsi di maggioranza di governo nel Paese è una democrazia ha bisogno di questo
Una la forza di una democrazia
E nel fatto che ogni qualche anno cambiano gli uomini di governo i ministri i capi dei molti moltissimi troppi enti pubblici leggi solo nel nostro Paese la democrazia
Questo cambiamento che Alitalia non ha mai avuto che l'Italia in ragione di questa condizione politica
La presenza di un partito comunista non ha mai potuto avere nel corso di cinquant'anni l'evoluzione comunista poteva dare la speranza di questo alternarsi
Io sento parlare molto di
Di riforme istituzionali si può discutere a lungo quale siano buone quali siano non vuole accanto al nel mondo democratico ci sono regimi presidenziali che funzionano bene
E ci sono leggine parlamentari che funzionano benissimo come l'Inghilterra la Germania
E il Governo in quei Paesi non esse siano repubbliche o monarchie o se siano regimi presidenziali ove Jimi parlamentari e il problema è la sì di forze di governo che portano idee nuove ogni certo numero di anni nella vita di quei Paesi quello che l'Italia non ha avuto
E non è la riforma istituzionale
Che può dare al Paese quello che non gli dà la sua condizione politica cioè l'agibilità di forze diverse Abel Partito Comunista
Ha cancellato questa possibilità
E allora non è non rimane che dire
Ai comunisti che ci diano il loro voto dico mai con molta chiarezza quella parte dell'opinione pubblica occorre Bondo già guardato con simpatia i comunisti una forza socialdemocratica dell'Occidente questa s'
Panza cade
E io credo
I Napolitano debbono pensare molto bene quale può essere il loro ruolo in un partito nel momento in cui poteva scene la strada di un'adesione all'Occidente ha scelto invece la strada di un allontanamento pressoché definitivo dall'uccidere
Poté interrogativo amici cittadini
Esse si incontreranno nei prossimi anni se si dovesse incontrare
Questa componente cattolica con questa componente comunista
Se nella vita democratica del nostro Paese come il Parlamento
Il mondo cattolico non riuscisse a tenere una posizione chiamiamola così io europeo occidentale
E ci fosse un'immutata forza del vecchio del venticinque per cento sulle posizioni dell'onorevole Occhetto per non dire su quella dell'onorevole Ingrao
O dell'onorevole Garavini l'Italia si collocherebbe sempre più ai margini dell'Europa ed è questo il problema politico che si pone allora mi consentirete
I finire parlando del prossimo impegno che l'Italia durante di carattere interno ed internazionale
Che riguarda l'Europa
Noi stiamo andando verso il mille novecentonovantadue e nel quale
A partire dal quale dall'inizio al novantatré
Saranno fatti dei passi avanti nella unificazione monetaria internazionale
L'altro giorno qui c'è l'amico Mario Monti l'altro giorno
Il governatore della banca centrale tedesca che non è un campione di buona educazione per così dire anche se è un campione di politica monetaria l'ha detto con molta brutalità
A quelle condizioni cui noi siamo d'inflazione
E con quelle frasi in condizioni di debito pubblico a cui ne siamo noi siamo fuori dall'Europa e ci ha meglio che ci accomodiamo subito
Anche dato un consiglio ha detto già che ci siete svalutate cominciata svalutare tanto è inutile che vi sto Theatre in quel club voi non ci potete stare Nicola piemontese ha risposto sul Corriere con cortesia dicendo cercando di non chi non è a dire ma solo dovendo sostanzialmente a mettere in i rilievi erano giusti anche se la forma e la piuttosto scherma
Allora la domanda che noi ci dobbiamo fare l'Italia è in condizione di entrare nel novantadue si può mettere in condizioni di entrare dignitosamente nel sistema europeo
Ecco la decisione di mettere a posto la sua finanza pubblica
Ecco dichiara di mettere a posto il suo sistema pubblico le sue istituzioni il funzionamento della macchina dello Stato
Cede le grandi forze politiche la capacità di affrontare questi problemi con priorità assoluta non appena la guerra ce lo consentirà a questa il prossimo problema il prossimo banco di prova che noi vediamo io credo che l'Italia voglio andare verso io credo che l'Italia voglio andare in questa direzione
Ci sia visto che qui si è svolto nei giorni scorsi il congresso della della lega lombarda in un certo senso pace se punto se mi consentite per questione la lega lombarda critico senatore Bossi al Senato il diciassette gennaio ha detto
La lega lombarda non ritiene giustificata la partecipazione italiana all'azione militare nel Golfo la legge depreca
Il fatto che prima di far parlare le armi la diplomazia non abbia esperito tutte le strade possibili compresa la mediazione attorno a un progetto di autonomia amministrativa del Ku Nye
Diciassette gennaio novantuno la lega lombarda sposta le risoluzioni orrore sottolinea anziché la guerra andava fatta molto tempo fa si sarebbe dovuto colpire l'Iraq in modo preventivo alla vecchia Bossi otto febbraio mille novecentonovantuno stamattina professor Miglio che ha cercato di mettere un po'di ordine e la testa di questo giovanotto gli hanno domandato in un'intervista al Corriere ma non le pare che la questione del Golfo abbia un po'spiazzato e messo in difficoltà dalla lega
Il pontefice ma guardi si sa che Bossi non è un esperto di politica internazionale
E allora la civilissima Lombardia
Affida il trenta per cento delle sue fortune a uno che non è un esperto di politica internazionale cioè che un giorno dice una cosa o l'altra io credo che
Io credo che avevamo lega lombarda abbia finito sulla fase ascendente
E la Lombardia guarda sa quali sono i problemi seri del Paese l'Italia sta coi soliti problemi seri del Paese
E io noi
Crediamo d'aver fatto il nostro dovere amici repubblicani cittadini mila esprimere ad esprimere pubblicamente e con forza il sostegno a quello che sta facendo
Però se le forze armate nel Golfo
Sostegno di quello che il Paese
Fa in questo momento per la situazione internazionale e credo che questo nostro opposizione
La nostra posizione è chiara
A portare nel dibattito del nostro Paese è un elemento dia chiarificazione che sarà molto necessario credo indispensabile
Quando chiusa la guerra al più presto lo dovremo fronteggiare i grandi tanti gravi problemi che il nostro Paese sarebbe in condizione di affrontare e di risolvere solo che se ne determinassero le condizioni politiche appropriate grazie
Ringraziamo tutti gli intervenuti e dichiariamo chiusa la manifestazione
Leader
Sì
A
Cinque sei grazie
Marketing noi