Magna Carta Summer School 2013 - Vedo, pago, voto: il futuro del federalismo si chiama responsabilità

Presentiamo a questo volume
Ringrazio il ministro Graziano Delrio che ci ha fatto l'onore di essere presente professor Augusto Barbera professor Triglia
Io inizierei faccio una brevissima introduzione parlare un attimo del tema il libero il racconto un'esperienza
Cioè tre anni alla guida di una Commissione che aveva il compito di attuare il federalismo fiscale innestato un compito che possiamo sintetizzare titolo il titolo è federalismo all'italiana
Qui devo dire che c'è qualcosa che non funziona non è in termini positivi in termini negativi
E sotto il titolo dice dietro le quinte della grande incompiuta perché vuole raccontare una serie anche di fatti che sono accaduti durante questo processo di attuazione e quello che ogni cittadino dovrebbe sapere
Perché perché rispetto a questa sento che l'assetto del nostro decentramento Celegato molto della possibilità di ristrutturare la spesa pubblica italiana
Cioè di avere istituzioni efficienti noi se così togliamo la spesa per pensioni interessi il sessanta per cento della spesa è stata decentrata in questo assetto
Autonomistico
Oggi c'è un articolo del sole ventiquattro ritrovati Padula che dice così il verbo federalista predicano ma il giudizio fiscale del contribuente che paragonando i servizi offerti le tasse locali avrebbe espresso nel voto l'apprezzamento del rifiuto
Per il menù offerto dal Sindaco
Ma in questo vortice di aliquote di regole in costante movimento una valutazione diventa impossibile e mentre la pressione del fisco locale cresce a ritmi serrati rischia di aumentare insofferenza dei contribuenti
Un sondaggio che è stata fatta Cernobbio agli imprenditori dava conto foriere ieri chiedendo quale le competenze voi vorreste che fosse decentrata alle Regioni il risultato del sondaggio e nessuna
No questa è la situazione sempre Sole ventiquattro Ore mettere in evidenza che i conflitti
L'enormità del contenzioso che esploso dal momento che la riforma del due mila uno mille seicentoquarantasette ricorsi alla Corte costituzionale ci sono stati al due mila due a oggi
Soprattutto il dato dalla spesa pubblica interessante perché
Nel due mila e due la spesa pubblica dal quarantasette due del PIL nel due mila undici e il cinquanta virgola sette del PD arriverà al cinquantuno virgola cinque a fine due mila tredici
E il Sole ventiquattro Ore mette in evidenza che se si riportasse al due mila e due vorrebbe dire sessantasei miliardi di euro in meno di spesa pubblica
Voi capite le cifre che girano intorno
A questa dinamica ma la cosa impressionante e che
Nonostante di accentramento del sessanta per cento la spesa pubblica il bilancio statale non è dimagrito neanche di un grande
Quindi abbiamo questo paradosso di questo processo
Che la spesa pubblica costantemente aumentate è aumentata la pressione fiscale
Allora
Io ritengo che dentro il sistema lo stato dell'autonomia ci siano importantissimi valori di democrazia di responsabilità di sussidiarietà che possono essere scoperti e attuati
Purtroppo quello che vediamo che è accaduto in Italia perché si è creata appunto un sistema piace queste spese di policentrismo anarchico
Cioè non una sistema che con converge verso il bene comune verso un'attuazione diciamo uniforme e
Funzionale ordinata
Dobbiamo invece un sistema che non dialogano che ha creato appunto enormi conflitti la spesso a un che la spesa pubblica cioè un chilometro di ferrovie in Francia costa tredici milioni di euro Spagna diciannove Italia cinquanta miglia milioni di euro
Ho e questo molto dipende anche dalla frammentazione amministrativa che si è venuta a creare cioè dall'impossibilità di mettere d'accordo i soggetti coinvolti
Allora quello che vorremmo cercare di guardare come si è arrivati a questo punto
Come si può ristrutturare la spesa pubblica statale intervenendo su questo aspetto e quali sono le prospettive al punto che si aprono visto anche che c'è una Commissione di cui professor Barbera
Fa parte non stava bene uno dei più autorevoli costituzionalisti italiani e che più voci dedicato a questo sistema dell'autonomia quindi inizierei Daloui
E a chiedergli un po'vorrei chiedergli cioè quali sono i i fattori
Che hanno distorto diciamo la un'attuazione coerente e
Funzionale a valorizzare appunto la sussidiarietà
Cioè i valori del pluralismo istituzionale della possibilità di una vicinanza i territori che permettesse
Soluzioni mirate per esempio rispetto al sistema dell'impresa e perché Piemonte tu hai la FIAT in Emilia Romagna ai distretti dalla possibilità delle Regioni di intervenire con politiche
Specifiche sarebbe funzionale anche allo sviluppo economico
E allora gli chiede neppure i risultati sono quelli che abbiamo visto che abbiamo sotto gli occhi che i dati continuano a metterci di fronte è evidente che c'è
In atto anche nell'opinione pubblica un processo di ostilità
Verso il federalismo e verso il decentramento che i giornali stanno anche cavalcando però ha dei punti di verità inevitabilmente questo
L'anomalia italiana forse è stata che c'è stata molta retorica del federalismo dentro una pratica del centralismo i tagli lineari presente insomma espressione
Molto forte di questa
Politica retorica del federalismo e pratica del centralismo impressionante di dati della spesa pubblica conti rammentare nonostante i tagli lineari
La linea nell'inciso state manovre molto pesanti fatte soprattutto sugli enti locali e sulle regioni oppure la spesa pubblica
Continua aumentare no abbiamo dei Ministeri che dobbiamo cercare di
E svelare allora penso che sia molto utile l'incontro di oggi perché dico su questo piano
Sappiamo che l'assetto decentrato si gioca moltissimo nella nostra possibilità di ristrutturare la spesa pubblica
Quindi capire la storia e cercare di vedere il futuro come ci permette di uscire quindi do la parola professor Barbera
Se io ringrazio tutti dell'invito che mi è stato fatto e ringrazio anche la domanda perché mi consente di
Dire riflettere assieme a voi su un punto
Cioè io ho l'impressione che nella cultura politica italiana parlo la cultura politica in genere quella di destra di sinistra
Anche in quel
Degli ambienti scientifici regionalismo otto nonnismo federalismo non siano mai stati approfonditi
Fino in fondo secondo un disegno
Organico cioè
Sono state sempre legate
Queste
Espressioni
A intenti contingenti politici contingenti intendiamoci
Parlare di centrali accentramento parlare di federalismo parla e
Alta politica non c'è dubbio
Però la mia convenzione e che tutti
I limiti che incontriamo la deriva dal mancato approfondimento
In termini di cultura politica di queste
Categoria
Lasciamo da parte la formazione del Regno d'Italia perché andremmo troppo e la
Al momento dalla formazione della Costituzione italiana
Non tutte le forze erano supposizione ove generaliste ed autonomista supposizione regionalista e autonomista erano coerentemente soltanto i cattolici
Eros correntemente soltanto i cattolici sulla base di una
Visione della società che era proprio di quel da del pensiero politico di Rieti Sturzo ma anche
Di altri pensatori francesi
Che vedevano nella Società degli spazi
Da difendere nei confronti dello Stato una visione anche difensiva lo Stato liberale la NATO contro
La chiesa contro la cultura cattolica eccetera e sì trovavano si cercavano di rischi degli spazi all'interno del quale mantenere delle posizioni
E costruita dal basso così dal basso la
Il nuovo Stato c'è uno scritto magnifico di Sturzo la Regione nel sistema politico che
Di cui consiglio la lettura
Socialisti e comunisti erano
Ho decisamente contrari al sistema regionale i socialisti erano decisamente contrario o molto tiepidi comunisti
Anche se si ponevano il problema della costruzione del Regione nelle regioni a statuto speciale
Tenuto conto di
Ciò che era avvenuto ad esempio in Sicilia con il motto indipendentisti o quello che
Ed è necessario costruire in altre parti
In altre parti d'Italia
Perché questo
Perché la sigla sinistra avevo la cultura della pianificazione
La pianificazione
Dal centro
Cioè trasformare la società e l'economia attraverso la pianificazione
Per cui chi credeva alla pianificazione
Non credeva alle Regioni e alle autonomie e viceversa chi credeva alle
Regione
Democristiani in particolare erano fortemente critici nei confronti di un'economia pianificata
Queste posizioni alla fine trovarono un compromesso nel testo costituzionale debolissimo
Tant'è che siamo dovuti intervenire più volte
Perché il vecchio Titolo quinto era frutto di un compromesso tra queste due posizione
Per cui da un lato si riconoscevano potere alle Regioni potere legislativo ma d'altro lato si diceva che dovevano muoversi all'interno di leggi cornice che avrebbe determinati principi eccetera eccetera
Un
Figurino non ben chiaro
Che questo fosse collegato poi obiettivi di politica contingente come dicevo e non si vede dopo il diciotto aprile mille ottocentoquarantotto del mio centoquarantotto
Cioè entrata in vigore la Costituzione
E
La democrazia cristiana assume il potere sì invertono le posizioni
I democristiani praticano
Politiche centraliste
Mentre invece le Regioni diventano lo slogan della sinistra attuale Regione sarà per tutti gli anni Sessanta
Fino a lì sia nel settanta lo slogan della sinistra cioè capovolgendo delle posizioni
Nel mio centosettanta finalmente
Si dà vita dopo dodicenne
Dopo
No di
Scorci dopo ventidue anni si dà vita alle Regione
Voi dite era maturata una cultura regionalista
Risposte parzialmente sì
Perché
Soprattutto negli anni Sessanta attorno al tema della programmazione era venuta fuori anche le esigenze di una programmazione che tenesse conto delle realtà dei territori
Tant'è che fu istituita in varie regioni comitati regionale per la programmazione economica in Emilia Romagna per esempio rappresentarlo veramente qualcosa di
Particolarmente importante e certe intuizioni
Ci sono tuttora valide
Ho detto solo parzialmente sì perché in realtà guardando in faccia punto le cose
Si diede vita alle Regione nel mille novecentosettanta non
Per attuare la Costituzione o per rendere più democratico lo Stato perché era un compromesso
Tra
Le forze governative che appoggiavano il Governo particolari Governo Colombo è il partito comunista che
Dall'opposizione consentiva la vita di quel Governo
Impossibilità per il Partito Comunista di andare al Governo per le note ragioni
Internazionali vincoli internazionale ed altro ancora
Però
I Governi gli ultimi Governi degli anni
Sessanta un particolare Governo Colombo si reggeva grazie
Qui si debba far tutto un lungo discorso ma non voglio deviare
Perché in che modo si reggevano i
I Governi con l'aiuto anche del parto comunista il basso sto ad un episodio che voglio trasmette quello io sono entrato per la prima volta nel settantasei in Parlamento mio centosettantasei
E
Ho notato ebbi modo subito notare che tre parlamentari
Radicali la Bonino
Pannella
Nel Clini Bellini quelli
Bloccavano e il Parlamento per giorni e giorni e giorni e per mesi perché c'era un regolamento parlamentare che consentiva qualunque deputato di intervenire su qualunque argomento presentando qualunque emendamento senza limiti di tempo
Tant'è che mi son chiesto dico Dio se non ci fosse stato un partito comunista responsabile non responsabile nel senso cioè si rendeva conto
Di che l'istituzione non ho bisogno di certi comportamenti
Che cosa sarebbe successo infatti tutti è venuto poi dopo modifiche regolamentari eccetera eccetera
Quindi centosettanta
Le regioni vengono fuori con una qualche preparazione in qualche regione ma essenzialmente per un motivo politico ben preciso
Voi direte finalmente ce l'ha svolto autonomistica
Sì in parte meno centosettantasette c'è il D.P.R. seicentosedici seicentodiciassette seicentodiciotto che riconoscono tutta una serie di funzioni alle Regioni
C'erano stati invece i decreti delegati del settantadue che hanno particolar mente avare l'Emilia Romagna
Si era prima Dini era stata con Fanti Presidente la Commissione precocità regionali
E quindi sembrava che ci fosse questa svolta autonomista però contemporaneamente ecco un punto che viene ricordato nel
Eccellente emolumenti
Di Lucca Luca Antonini ci sono i decreti Stammati del mille novecentosettantasette
I quali i decreti Stammati del mille novecentosettantasette stamattina al ministro del tesoro del Governo di unità
Nazionale di governo serietà nazionale
In parte
In apparenza vengono incontro alle autonomia
Perché
Uso l'espressione un po'distratta etnico Ronco non pienamente corretto ma in pratica se erano il debito
Però eliminò tutti i tributi locali
Tutte
Tranne forse contasse perverrà affissioni o o per i passi carrai
Cioè si opera una riforma per cui viene accentrato il prelievo
E il modo come il debito viene azzerato
Fa in modo
Che si all'interno del panorama italiano si determina tra i Comuni un
Disarmonia
Eclatante i Comuni virtuosi che si erano poco indebitati o poco previdente idrici come vogliamo che hanno una spesa storica di un certo tipo altri comuni che siano indebitati operano
Cattiva gestione o anche perché erano stati particolarmente coraggioso invece che avevano fissato una spesa storica particolar mente alta e tuttora
Nel libro c'è scritto appunto ci sono dei riferimenti pro-capite quello che a un abitante di Milano non ce l'ha abitante di altre di Napoli d'altra parte ancora risolto una serie di dati ben per precisi che vengono indicate
Quindi siamo al mille novecentosettanta sette
Gli anni Ottanta trascorrono nel modo
Che sappiamo paludosa sono
Pentapartito le Regioni vivacchiano
Il
Vivacchiano e però comincia a crescere lo dico anche per un ministro che è stato anche Presidente dell'ANCI une
Conflittualità
Perniciosi sì ma che tuttora dura tra regioni e comuni
Tra regionalismo e municipalismo
I comuni accuso le Regioni di trattenere troppe funzioni di non operare le deleghe di assumere posizioni centraliste non minori di quel assunto dei vecchi uffici statale
I compiti le Regioni che accusano i Comuni di chiusura municipalista dica di non volersi inserire una logica
In una logica di programmazione allora c'era per esempio il CIPE che era
Diretto dal
Cino Pomicino no cioè un Comune se dove avere degli investimenti non è che andava la Regione per vedere se quegli investimenti si inseriva all'interno di una programmazione di territorio andava direttamente al
Al CIPE da Cirino Pomicino aiutato dal
Parlamentare locale per ottenere gli investimenti del rione venivano messe da parte
Accuse reciproche e questo è stato un veleno che a parco che iniziato negli anni Ottanta UCSI sviluppato in particolare negli anni Ottanta ma che tuttora tuttora
Qualche eco ce l'abbiamo all'interno la Commissione dei saggi no sul
Municipalista i giornalisti che un po'come i polli di Renzo
Bisognerebbe invece trovare posizioni il Comune tenuto conto che il sistema autonomistico ci stiamo unitario che mette insieme Regione
E comuni
Nel mille novecento novanta adesso discorso diventa un po'più
Mille novecento novanta
Novantadue
Vittorie
Del lega Nord in alcuni comuni
Referendum del mille novecento novantuno
Nonostante l'invito ad andare al mare tanta gente dopo
Pare per la preferenza unica quindi una grossa domanda di riforma della politica viene costituita la Commissione
De Mita De Mita Iotti prima presieduto da De Mita e poi presieduta da
Nel degli ottimi
Questa Commissione affronta il problema anche del rilancio del regionalismo in Commissione si abbiamo tra l'altro un personaggio
Come meglio Gianfranco Miglio che era il teorico del ma con regioni dell'Italia federale e così via
Tentativo di dialogo
Che però accade nel nulla perché loro sono su posizioni in realtà secessioniste
E da parte degli altri partitici
La precisa volontà di non
Parlare di federalismo assolutamente
Tant'è che io in quella Commissione nel tentativo di mediare presentai un ordine del giorno che diceva
Parlava di un regionalismo disse privazione federalista usato questa espressione ispirazione federalista venga bocciato ed è soltanto il mio voto ma neanche quella lega ovviamente perché invece loro volevano quello vero
E siamo nel mille novecentonovantatré mille novecentonovantacinque data precisa primavera del mille novecentonovantacinque
Quello che era stato rifiutato all'improvviso diventa lo slogan di tutti
Il
PDS in una direzione drammatica si scontrano i federalisti e gli antifederalista alla fine approvare la tesi che il
Partito Democratico a sinistra deve essere su posizioni federaliste
Stessa cosa pensata Alleanza Nazionale
Partito
Nazionale nel gruppo l'espressione che
Dice che bisogna andare ad una soluzione federalista basato sulle Province pre cercavano di
DPEF estive ovviamente ovviamente ovviamente su queste posizioni era fu Forza Italia
Perché cosa era successo
Perché all'improvviso questo sa assalto di
Ispirazione federalista
è successo che
Bossi
Aveva rotto con Berlusconi
Nell'autunno del mille novecentonovantaquattro siamo nella primavera del mille novecentonovantacinque deve decidere se allearsi
Con il centro sinistra appoggiava già il Governo Dini
Oppure tornare alleanza con Berlusconi ero a tutti
Federalismo
Tentativo che alcuni di noi fece con
E quello di dire io sono sempre stato supposizione regionalista dello scoop presieduto la Commissione pre questioni regionali ho fatto battaglie con Giannini addirittura prima degli anni Settanta
Sono rimasto perplesso sulla base di una
Esigenza di igiene anche
Mentale
Perché dico il federalismo assenso quando ci sono più stati separati che vogliono mettersi insieme e quindi danno vita a un feto s'a un processo di unificazione gli Stati federali sono nati tutti così
L'unica eccezione
Sarebbe stata poi data dalla Cecoslovacchia che per sei mesi
Sette mesi eccetera prima di separarsi dietro vita uno Stato federale e il Belgio
E il Belgio in Italia che senso aveva parla di federalismo
E chi
Poi si parla tanto di principi la Costituzione principi fondamentali a nostro costruzione aveva rifiutato il federalismo comunque vi è stata una china che ha travolto quanti
Pensavano di dover dire che era una cosa priva di senso parla di federalismo ma che se mai bisognava andare ai
Semmai bisogna mandare hai contenuti
Siamo nel mille novecentonovantacinque Governo Prodi
Ministro Bassanini che inventa la storia dell'eccesso ricordata il federalismo
Non so ricordate che alle ore rom uno slogan a Costituzione invariata
E ci sono tutta una serie di
Decreti legislativi
Che vengono approvati che prevedono dai trasferimenti notevoli
Alle Regioni e Comuni e alle Province
Tra parentesi non so se poi per le province mi faccio una piccolissima parentesi tante di quelle funzioni che voi vedete affidato alle Province sulla carta
E lo state inventate in quell'occasione poi sono sulla carta perché non non sono state mai posti in essere comunque a parte questo
Il
Costituzionalismo
In un alla Costituzione invariata un certo punto si pone il problema di modificare la Costituzione perché se no non reggeva il
Il tutto la Commissione D'Alema aveva affrontato tutte
Una reti visitazione del disegno costituzionale in maniera molto anche ardita era accaduto sui temi della giustizia perché
Non era ripreso aveva avuto
Obiezioni alla propria sinistra ma anche da parte di nulla disimpegno da parte
Di Berlusconi e si era conclusa così la cosa
Elezioni del mille
Del due mila uno
Si avvicinano
Schieramento di centro-sinistra con Rutelli schieramento di centrodestra di nuovo
Con Berlusconi
Si decide
Di tirare fuori dalla Commissione D'Alema una parte la riforma del Titolo quinto
Riforma del Titolo quinto che viene approvata in quattro e quattr'otto
Non sto sto uscendone particolare le ma veramente in quattro e quattr'otto dalle due Camere Senato addirittura senza discutere perché se bisogna far presto
Era chiaramente una manovra del
Dello schieramento di centro-sinistra per cercare di catturare i voti della lega
E e si arriva alla riforma della Costituzione con pochissimi voti di maggioranza con pochissimi voti di maggioranza
Anche lì non ci fu certamente un salto culturale a favore del regionalismo perché io guardato in faccia molto di quelli che votavano per questa ispirazione
Largamente federale era gente che mi ero trovato contro nella Commissione precostituire giornali anche per
Parlare di piccole cose da trasferire
Alle Regioni erano motivi chiaramente chiaramente politici
Sulla storia sta per concludersi ma c'è ancora un pezzetto da da raccontare due mila uno ci troviamo col Titolo quinto
Di cui è stato detto gran male finalmente è inutile che vi dico perché se volete per possiamo anche parlare c'è un eccesso di generosità federare pensate
Persino
La produzione e distribuzione nazionale nazionale delle leggi è affidato alle Regioni eccetera eccetera eccetera non sto
A scendere nei particolari sorge il problema della riforma del Titolo quinto di questo
Si fa
Di questa esigenza oltre che il rafforzamento dell'esecutivo si fa carico la nuova maggioranza di centrodestra siamo nel due mila
Se del due mila e sei anche qui viene approvato un testo
A maggioranza come ho fatto il centrosinistra con
Due mila uno
E
Il centrodestra perde le elezioni e poi c'è il referendum non sostiene quel testo quel testo poi non
Presentava diverse strutture e viene messo da parte qui accade una cosa
Che voglio raccontare perché poi chiudono
Perché tuttora
Mi fa sorridere
Quel testo veniva presentato dal da Bossi da Calderoli come finalmente il vero regionalismo devolution abbiamo finalmente regioni
Oltre al tour cose per quanto riguarda
Il Governo e così via il centro sinistra
Che
Dice
Pericolo per l'Unità d'Italia con
Questa riforma l'Italia sarà divisa in venti
Pericolo pronta nazionale
Richiamo nei rispettivi delle elettorati in quella questa battaglia pro devolution e contro devolution ma se qualcuno si prende la briga cercammo di farlo per capire allora di andare a leggere
Che cosa viene fuori
Che il testo Calderoli faceva marcia indietro
Su alcune competenze troppo generosamente date dal centrosinistra nel due mila uno alle Regioni e le riportava al centro
Quindi altro che
Devolution cioè altroché era quella la devolution
E ci l'unica cosa su cui c'era un
Particolare accentuazione in senso regionalista era la sanità
Nel senso che si prevedeva appunto che dell'organizzazione della sanità sequestrate competenza regionale ma di fatto poi lo è
Quindi come vedete
E quindi anche qui
Si dimostra quello che ho sempre detto cioè che al di là
Del contenuti delle culture eccetera prevalevano gli schieramenti politici
Secondo una storia che cominciata vi dicevo nella costituente nella Costituente
Tutto questo deve indurre a pessimismo no per carità
Deve indurre all'ottimismo dalla volontà
Cioè
Poi ci questo problema
Le Regioni sono essenziale i Comuni solo essenziali
E sono essenziali anche nel momento in cui
L'economia sì globalizzato
Perché l'ha
La competizione
A livello globale non è tra imprese
Non è soltanto tra imprese ma tra sistemi territoriali in cui si inseriscono impresa
E se tra sistemi territoriali in cui si inseriscono impresa e questo significa valorizzare le Regioni si fa a valorizzare i distretti e significa valorizzare i Comuni se significa valorizzare in un quadro nazionale quante possono
Concorrere a valorizzare al massimo il territorio
Quindi
Non un pessimismo cinico ma recuperare le ragioni dell'autonomia mare comprarle seriamente
Non per tattica umano ora politica quale purtroppo è stato tante volte
Chiudo qui
Scusate la forse la lunghezza ma
Grazie a questo perché insomma è spiegato anche la dinamica no questa retorica del federalismo e la pratica del centralismo perché qui c'è stato un processo in cui se condiviso veramente approfondito quello che potrà essere il valore dell'autonomia e la importanza per il sistema
Il fatto è stata una strumentalizzazione politica che ha portato a sposare una certa causa senza capirne veramente le ragioni perché se si fossero capite le ragioni probabilmente il sistema sarebbe stato disegnato anche in modo diverso
E ci siamo trovati a in questo punto la strumentalizzazione politica che porta dai dati che abbiamo messo in evidenza prima cioè
Di questo sistema inceppato inceppato la conflittualità l'eccesso di spesa gli sprechi che non si riescono a recuperare
Questo non toglie che rimangano dei valori però ad altri adesso io fare progetti a questa domanda
Certo che la crisi che stiamo attraversando come è cambiato il ciclo Daccico del federalismo retoricamente sposato anche solo retoricamente sposato passi a Cipro dello spread dove la crisi sembrerebbe implicare forti
Poteri centrali per poterla gestire
Allora riprendendo anche l'ultima tua provocazione Augusto è ancora attuale quel discorso che la competizione fra sistemi globali cioè in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando
L'argomentazione della valorizzazione della
Lo stato dell'autonomia è ancora attuale o oggi la crisi che stiamo a tale dando è possibile gestirla solo attraverso un forte sistema
Centrale no e questa diventa la domanda che
Rivolgo alla l'economista cioè
Ha promesso ottica cioè rimane ancora valida con l'argomentazione qualche cancellata dalla storia perlomeno
In un momento che
Abbiamo davanti che potrebbe essere ancora relativamente lungo
La mia prima risposta che
La questione rimane valida
Che ancora più di prima credo rimane valida
La la non solo c'è un acconto correntista tra sistemi
Io spesso dico che quando
Non insegniamo agli studenti di economia la differenza tra beni commerciabili interna tra bene commerciabili internazionalmente beni non commerciabili internazionalmente
La differenza è
Riguarda
I beni che hanno una concorrenza internazionale ebbene che non
Non sono aperti alla concorrenza internazionale
I sistemi
Amministrativi
I sistemi di governo attualmente sono diventati dementi commerciabili qui che internazionalmente commerciabili nel senso che c'è
Una concorrenza internazionale
La discussione sugli investimenti diretti esteri e banale ma è anche banale il fatto che investimenti italiani vanno all'estero e anche cioè
Una
Lavoro transnazionale di tipo qualificato che va dove i sistemi sono più funzionanti
A questo punto qual è il sistema che deve contare quello nazionale quello diciamo delle autonomie cosa importante e io
Cercano di
Riprendo il discorso sulla retorica del federalismo da punto di vista così
Per non dico tanto dell'economista ma di un economista perché poi difficile parlare a nome delle categorie ognuno c'era la propria idea
Qual è la base
Dico di circa di un sistema con forte autonomia ore giornalistico federalista movimenti sono delle differenze non entro in queste differenze
La prima commenta azione è quella di tipo classico che si basa sul famoso slogan no taxation without representation nel senso che
è un principio democratico io non pago le tasse se non c'è la mia rappresentanza
E quindi un problema di
Vedere in che modo il cittadino riesce più a controllare l'uso delle proprie tasse
Ma sostanzialmente dal punto di vista economico
La nostra risposta si abbassare sul vedere che cosa facilita o meno lo sviluppo la crescita
Ora la base di un'idea federalista o di un'idea regionalista minima perdoni costituzionalista il mischiare insieme le cose diciamo una posizione non centralista in generale si basa sull'accettazione
Della non omogeneità della diversità territoriale
Se non si accetta che esiste questa non omogeneità
Io non vedo ragioni la struttura federalista
La non omogeneità gradiremmo diversità territoriale non si può vedere soltanto dal punto di vista
Del grado di sviluppo
Per cui il problema è quello
Sul di portare alla convergenza dei livelli di sviluppo mondiale diversificate
Ma una non volge età che significa che ci sono diverse vocazioni territoriale di tipo presente economico
Può esserci un territorio che pensa
Di volersi sviluppare attenendo gli accorta Ross le case madri delle grandi multinazionali o la finanza evidentemente dovrà fare certe politiche per rendere sul territorio attraente
Ho un territorio a vocazione turistica o polo tecnologico o manifattura come di coltura possiamo dire come vogliamo
Ora il problema anche a questo punto perché
L'autonomia l'autonomia perché il federalismo
Perché ente mentre qui stiamo parlando di governo e quindi intervento pubblico
E se si accetta la non omogeneità e la diversità
Dei territori sia per vocazione naturale sia per scelta dei propri cittadini
Evidentemente l'intervento pubblico non può essere omogeneo
L'intervento pubblico di base
Il discorso sulla notte exception without representation rappresentato dalla politica di bilancio cioè dal
Di vello e composizione delle tasse
E dalla spesa pubblica
Evidentemente
A questo punto
Bisogna
Pensare ma
Se esiste una non omogeneità territoriale non basata solo sul diverso grado di sviluppo diciamo PIL pro capite prigioni perpetrate o più avanzate
Ma di quello che ha un grande l'ho detto prima evidentemente
Le politiche intervenire le politiche di bilancio non è detto che debbano essere uguali
In certi casi e preferibile a venire una alta tassazione
E altri senza spesa alta spesa pubblica rispettando ugualmente un pareggio di bilancio o una scelta che se il razionale legata
Alla programmazione separato prima l'idea di sviluppo e la oppure delle situazioni con
Tasse basse e spesa pubblica bassa
Questo è un scorso a livello macroeconomico non so dell'efficienza poiché le Pubblica amministrazione in cui possiamo tornare evidentemente a secondo che le scelte che si fanno possono diversificare il molto queste certo
Questo le scelte economiche di base a quelle sviluppo uno e sceglie tra consumi e investimenti questo è un discorso generale significa circa la consumi attuale consumi future ma c'è anche una scelta tra
Consumi pubblici consumi privati
Tra investimenti pubblici e investimenti privati sono tutte scelte
Dei Governi che possono essere decise a livello completamente centrale se si indizio Cernic
E Torino omogeneo se si pensa che ci può essere diversità tra non molto omogeneità delle strutture economiche ricomincio prima convocazione più ma naturale attualmente
Non tutto vocazione a citare ma per scelta per storia o anche per scelta dei governi locali evidentemente ci deve essere un grado di autonomia sufficiente
Alle autonomie locali e Regione comuni e i vari livelli per poter fare effettuare queste scelte di sviluppo
Il federalismo come è stato applicato ha fatto la storia assorba beta risponde a tutto questo io credo no
Assolutamente d'altra parte dalla sua analisi uscivo fuori che non una cultura dell'autonomia regionalista in effetti non c'è mai stata essi bistrattato semplicemente gli schieramenti politici ed io che non c'è perché non c'è stato nessun federalismo che punti
A consentire queste scelte di fondo
Ai territori per per lo sviluppo quello che è uscito fuori e questa è la mia visione e che dal Titolo quinto in poi
Si è sviluppi sono sviluppati in sequenza ma quasi contemporaneamente due approcci al questo che abbiamo chiamato federalismo che sono in conflitto tra di loro il cui compito disposto ci ha portato al disastro il primo approccio e quello
Che non so se possiamo attribuire tutto al Titolo quinto ad altre cose ma che io chiamo posso
Vorrei chiamare l'approccio del federalismo negoziato
Cioè un federalismo in cui non c'è una chiarezza di competenze e vera autonomia
Su
Per decidere
Di campi di azione le scelte fiscali e qua e quali altre
In modo separato il più possibile il che significa avere responsabilità chiare
E anche rispondere al famoso principio i cittadini che devono controllare perché se le responsabilità non sono chiari so di chi ha la colpa fermo negoziate quello per cui
Tutto si negozia
Continuamente
In permanenza e non solo le regole
Che dovrebbero essere fissate ma l'implementazione anno dopo anno l'attuazione quasi la regola come strumento
Di operazione amministrativo operativa di questo organismo chiede avviene tutto attraverso una negoziazione i vari livelli atto atto e e continua queste è una evidentemente io credo che il tenente almeno io credo che ha un sistema
Paralizzante che porta
E che ha portato all'esplosione una delle cause di fondo poi tante cause particolari sulle varie leggi o state fatte ma la l'approccio che ha portato all'esplosione della spesa pubblica perché spesso
Le negoziazioni vengono risolte spendendo di più
A a carico della spesa pubblica complessiva dei dati pubblico
La reazione
Quasi contemporanea a questo approccio di turismo negoziato e quelle che io chiamo con un ossimoro quella del federalismo centralizzato
Che quello che credo per esempio che avevo in mente Tremonti
è un primo centralizzato perché perché mi ricordo partiva da alcune discussioni daccapo nella Commissione Vitaletti sì allora qual era l'approccio
Ne ha discusso nell'assicurare decidere quali tasse attribuire a il
Agli enti locali diciamo ma le Regioni e quali di competenza centrale
Qual era il tipo di
Lì e di approccio e che il problema centrale era quello della perequazione
Cioè il problema delle file ritmo solidale ma non dello sviluppo
Di dare
Strumenti di sviluppo per cui si cercava di attribuire a Reggio e agli enti locali diciamo non lo Stato gli altri le tasse occhi quote di queste di queste tasso accise vanno varie quelle meno speri quater
Perdendo di in base a una fotografia e non all'analisi dinamica e quindi non
Andando ad attribuire
Un quel tipo di imposizione anche generali IRPEF autonomamente o altre possa immaginare le
Che incidono sui comportamenti
Dei cittadini degli operatori degli investitori ma solo perché
Era e la discussione di una volta cessa anche perché non bisognava
Sì
Che non bisognava dare
Ad alcuna cioè potere alle regioni di creare macello
Di creare distorsioni di aumentare la spesa diventare la spesa pubblica questo è stato
Mi spiega allora l'ispirazione ed era anche per il foglio infatti giusta perché tutta la presupporre che vi sia stato quello di tentare di riportare ordine una spesa ne ha spesa pubblica distribuite tra i vari enti alla fine senza controllo la parte del turismo negoziato dopo esecutivamente credo che si è ridotto a negoziare
I tagli lineari o negoziare
Le restrizioni progressive delle proprie autonomia
E questo è il sistema io credo che la situazione in cui ci troviamo ma questa situazione
è una lezione paralizzante
Per l'efficienza dell'Amministrazione pelli vere di governo le imprese non vengono Italia io
Per come scuola di pubblica amministrazione abbiamo dei programmi con i cinesi cosa scorie di partito le scuole esazione cinesi avevo fatto un convegno sulle
Investimenti diretti esteri perché il problema era nato a Shanghai durante un dibattito sulla crisi dell'euro i codici ora ma ne possiamo intervenire ma è difficile investire Italia
Allora in tali abbiamo ben pensato questo dibattito
Nella
Dittatura internazionale
Se andate a vedere i motivi
Di non investimento in Italia viene prima la magistratura
Poi la burocrazia
Diciamo senza contribuire a fare colpe Bessel magistratura ora burocrazia qui si intende il sistema di governo lo Stato esso nel suo complesso e a distanza infrastrutture e paradossalmente in fondo la criminalità
è chiaro che in questa situazione e bisogna reagire ora
Grazie
Quindi sottile si dice che le ragioni del federalismo rimangono anche dentro la crisi no che se fosse ordinato sarebbe un fattore che ha il
Della competitività eviterebbe
L'efficienza delle istituzioni e non lo capiamo perché che questa non è retorica perché il centralismo italiano quello che ha dominato tutta l'epoca precedente che ci ha descritto gusto Barbera
Non è che abbia dato risultati straordinari non è un paradiso perduto debito pubblico prigione del debito pubblico Tangentopoli
Sonate dentro un sistema totalmente centralizzato non siamo la Francia cioè non è che diceva la ricetta ritorniamo allora centralismo italiano che non è stato quello francese anzi
Va in questa retorica del federalismo e questa pratica decentrate così era forzato ancora di più un certo centralismo dei corpi
Burocratici ristabilita della politica anziché a probabilmente rafforzati no
E allora qui ma veniamo al domanda alla ministro cioè di un articolo al nostro incontro è non vedo pago voto verso un federalismo della responsabilità
Cioè come si passa dal federalismo all'italiana un federalismo della responsabilità che sia in grado di valorizzare anche quello che culturalmente
è nella nostra tradizione che ha una tradizione di sussidiarietà e la storia delle delle delle città vitalità e l'Italia dei comuni
Dentro l'età dei Comuni che nasce il meglio di quello che oggi ancora il mondo ci invidiano allora come si ritorna a un equilibrio e ha una responsabilità
Dal policentrismo anarchico si passa un sistema come diceva Barbera in cui si tutti convergono verso un obiettivo comune
Poi lui all'esperienza che viene dall'appunto
Dal mondo del
Io l'ho citato più volte nel libro perché era un esempio virtuoso di gestione diede dei Comuni e oggi e dall'altra parte della barricata cioè al Governo quindi è dentro il centro e quindi interessante sentire la sua esperienza
Sì grazie allora buonasera a tutti grazie Gaetano dell'invito è molto
Interessante ridiscutere di federalismo diciamo il bel libro di Luca Antonini ci consente di farlo
Senza semplificazioni giornalistiche perché purtroppo in questo Paese si diventa
Come ha ricordato bene professor barbiere anche prosciolta RIA si diventa centralisti autonomistica seconda anche un po'dare modo a noi e questo non fa bene alla politica
Non perché cambiare idea sia un peccato che non penso che cambiare idea sia un peccato ma è un peccato non aprire come dire una coscienza vera dei problemi dell'Italia per esempio i dati di oggi il Sole ventiquattro Ore
Parlano della spesa rapportata la voce va e viene ma voi mi sentite più o meno parlano della spesa rapportata al PIL evidente che l'incremento del rapporto tra la spesa pubblica il PIL dipende dal calo del PIL ti dell'aumento della spesa pubblica la Corte dei Conti documento in maniera inequivocabile che la spesa pubblica italiana da tre quattro anni e sotto controllo
Quindi attenzione perché se crediamo al lupo al lupo e non capiamo
Che cosa sta succedendo nel dettaglio penso che una scuola di politica debba avere l'ambizione di leggersi per esempio una volta all'anno la relazione della Corte dei Conti sullo stato della salute e le autonomie locali
E vede che le spese di personale sono in calo le spese per investimenti sono in calo in sostanza la spesa sanitaria per il primo anno comincia a calare
Dopo aver avuto un incremento che Luca ricorda bene nel suo libro dai cinquantacinque miliardi I cento dieci miliardi in poco meno di vent'anni
E quindi una una crescita impossibile
E veramente negativa però diciamo che dobbiamo capire di cosa stiamo parlando non stiamo parlando intanto
Di una secondo me di una stagione che deve uscire dall'idea che l'Italia imita
Altri federalismi cioè l'errore politico anche della lega è stato quello di pensare che in Italia fosse possibile un federalismo competitivo
C'è un federalismo in cui
Chi ce la fa ce la fa chi non ce la fa si arrangerà no
Questo un concetto intanto che io trovo molto debole per due motivi uno di ordine storico l'Italia non è un Paese basato sulle Regioni
Cioè si può diventare giornalisti ma è difficile pensare che
Le regioni siano nel cuore degli italiani io ho fatto un dibattito con Bassetti Index il Primo Presidente Regione Lombardia ovvero i giornalisti più convinti
Il quale ha esordito il suo dibattito come a Torino dicendo noi
Abbiamo sbagliato tutto regionalismo è fallito conto
Allora io dico io non sono del tutto convinto che questo sia vero ma sono convinto invece tendo a per cultura a a a mettere in evidenza gli aspetti positivi sono convinto invece che il federalismo italiano a una chance solo se si trasforma
In municipalismo in autonomismo cioè incapacità di vedere
Il protagonismo delle comunità locali come una diversità positiva e non come un problema
D'altra parte questo è un grande problema di sussidiarietà
E il uno dei più tutti i filoni autonomisti chiamiamoli così per semplificazione tutti i filoni autonomiste le culture politiche sono sempre stati minoritari nostre culture politiche
Perché non ho mai avuto successo Sturzo comunque non ha avuto successo
Adesso il professor Barbera mi sgrida io non sono espertissimo di Gramsci ma Gramsci non ha avuto un grande successo su questo argomento dell'autonomismo
Cattaneo oppure è stato riscoperto ma in maniera un po'pasticciata
Se il
L'autonomismo il federalismo di Cattaneo erano autonomismo posato molto sul concetto di sussidiarietà se voi leggete Cattaneo dice
Che cos'è autonomismo e cioè il fatto che
Uno abbia la scuola vicina la fabbrica vicina cioè l'industria vicina che le persone si possono conoscere era il senso della comunità locale
Il senso della comunità locale c'è è evidente che noi questo tipo di storia e di cultura nel nostro Paese radicati Simone
La nostra grande
Storia nostra grande cultura nasce dentro le città io non è che sia innamorato delle città perché è stato presente lancino perché credo che nelle città che i giovani raccolgono cioè come dire
Realizzano i loro sogni nelle città che le famiglie trovano i loro servizi loro sicurezze e nelle città che le imprese e sviluppano in un qualche modo le loro iniziative
Quindi la città la comunità locale in luogo per eccellenza della politica alla e la Poli se la insieme diciamo da un lato il costruite dall'altro la Civitas lurex della civitas come dicevano i romani quindi era cita il luogo per eccellenza della costruzione sia della comunità che delle risposte di comunità
Che anche delle risposte di sviluppo economico in un qualche modo in la mia città per esempio è una città ad altissima densità di piccole e medie imprese
Che non hanno sviluppato piccola e media impresa perché così così perché c'era una legge statale una legge centrale che diceva sviluppate e moltiplicate no perché c'è stato una crisi delle della grande industria
Deve Reggiane la crisi della Reggiane a e che era una grande industria che faceva treni che faceva Ray eccetera eccetera post bellica la crisi dell'industria di Stato che aveva migliaia e migliaia di dipendenti e
Ha provocato che questi tornitori questi
Impiegate specializzi questi impiegati questi operai specializzati hanno fondato e le piccole industrie imboccando su le maniche facendo sviluppo locale e così via in Veneto e così Lombardia se leggete Cattaneo vi spiegherà che in Lombardia il tessuto sociale di solidarietà era molto sviluppato già al punto nell'Ottocento eccetera eccetera eccetera allora
Cosa voglio dire voglio dire che una delle cose una delle occasioni di riscatto al nostro Paese intanto di cominciare a valorizzare quello che c'è di positivo
E di
Particolarmente sedimentato ecco più che inventarsi cose cose speciali
Cosa vuol dire questo però che ad che il federalismo può ripartire dai Comuni ma non deve
Basarsi solo sui Comuni
Deve perché per esempio l'Italia e il paese degli ottomila campanili voi direte sono troppi note penser pensate che siano troppi in Francia sono trentasei mila i Comuni
Il problema non è che sono troppi il problema è che non lavorano insieme cioè
Se tu pensi alla pubblica amministrazione una riforma della pubblica amministrazione non la devi pensare per convenienza politica di breve respiro ma devi pensare
Avendo come obiettivo il
Come dire
Lamenta della politica la meta della politica e fornire alla tua comunità
Le occasioni di sviluppo e di crescita moralmente della politica e fare in modo che
Vengano create le condizioni perché la società si sviluppi in maniera armoniosa serena è sicura allora
Può un comune di trecento abitanti garantire buoni servizi per imprese e famiglie
Perché ne abbiamo Comuni trecento è difficile pensarlo allora
è molto noi abbiamo presentato appunto il disegno di legge insieme a Gaetano eccetera sulla riforma del degli enti locali spingendo molto sulle Unioni comunali dove
In Francia quasi il novanta per cento dei Comuni e dentro Unioni comunali ci lavorano insieme in Germania più dell'ottanta per cento di temi Spagna noi non possiamo continuare a pensare di difendere l'identità municipale
E il suo tempo difende l'inefficienza dei servizi municipali sono le cose che non stanno insieme
Quindi abbiamo bisogno di far muovere il sistema assolutamente
Possiamo pensare che il nostro federalismo municipale non abbia
Non risolva finalmente la relazione con le Regioni questo è un altro punto in Germania sono i lender responsabili dei Comuni quindi sono le Regioni
Ed è molto importante capire questo perché perché noi invece abbiamo i Comuni che trattano con le regioni e con lo Stato questa è un problema molto serio ora io ho
Sono sempre stato molto ha ragione il professor Barbera quando dice che c'è un problema non risolto tra Regioni e Comuni in Italia usato molto sospettoso
E sedi racconto alcuni episodi capirete che i miei sospetti sono fondati cioè per esempio la spesa dei fondi europei
La spesa dei fondi comunitari
Che è gestita essenzialmente dalle Regioni è stata gestita bene o male male
Non vengono spesi semplicemente e quindi bisogna stare molto attenti perché per esempio io sono un sostenitore del fatto che vi siano fondi comunitari che vanno direttamente anche la Comunità europea la pensa così per cui ha a dei programmi centrati direttamente sulle aree metropolitane oggi la competizione lo ricordava
E però sul tre la competizione oggi Etra grandi sistemi urbani sistema urbano di Berlino di Monaco di Francoforte compete ecosistema urbano di Barcellona di Parigi
Col sistema urbano di Milano quindi la competizione tra grandi sistemi orfani né a stare molto attenti Napoli ha una possibilità se la città metropolitana di Napoli si metterà nel cervello di competere con i grandi sistemi urbani europei
Ok
E quindi è evidente che un federalismo coraggioso e anche capace di ridisegnare i confini regionali ora io qui me lo auspico figurative abbiamo un Governo che non so se arriverà domani mica posso pensare di dire
Però è evidente che Roma città metropolitana richiederebbe teoricamente ridisegno dei confini del Lazio non
è evidente che
Il Presidente Chiodi che qui in sala e insomma la l'Abruzzo
Ha una certa popolazione molisana un'altra allora può contro cento mila abitanti la Regione Molise gestire in maniera come dire efficiente con massa critica il servizio sanitario regionale punto di domanda
Trecento mila abitanti è è la dimensione di una ASL piccola nella mia regione
Allora bisogna stare molto attenti perché dobbiamo pensare a questo Paese non tanto difendere l'esistente quanto a tarare le riforme politiche
Sulla base di quanto sono efficaci ed efficienti confini regionali confini comunali i confini provinciali rispetto al nostro obiettivo è il nostro obiettivo sono le nostre comunità locali il loro sviluppo
Quindi capite che
Il federalismo italiano se non imparerà a distinguere a distinguere
è molto importante che anche si distingua dentro il sud il sud non è tutto uguale sul federalismo
Vi sono zone del sud sale
Ma non è Caserta
Il Cilento non è
La zona la Piana della Locride mi spiego
Ci sono Comuni incidente che fanno l'ottanta per cento di raccolta differenziata
Quindi bisogna stare molto attenti a pensare che il sud spreca tutto il Sud è inefficiente dappertutto vi sono regioni che hanno fatto grandissimi passi avanti nel termine di gestione della sanità
Dei servizi sociali e così via
E quindi dobbiamo stare molto attenti perché il nostro federalismo a forze discorsi generici
Tipo quello sono aumentate dappertutto le tasse rischia di affogare senza distinguere senza vedere in realtà quanto sta portando di ricchezza e di sviluppo
La diversità italiana al Paese
Una delle questioni però che ancora non è risolta per niente e la questione relativa
Alla chiarezza dei compiti ora non può esistere un federalismo io sostengo con forza questa tesi
E quindi non può esistere un'auto un'autonomia una promozione dell'autonomia senza la coniugazione della parola della responsabilità
La responsabilità e la parola che va sempre declinata in
Stretti termini con la parola autonomia quindi
Per citare Sturzo i Consigli comunali che non hanno il coraggio di chiedere più tasse
Ai loro cittadini per offrire servizi migliori dovrebbero andarsene a casa spiego
Responsabilità vuol dire che io ti chiedo e Tito
Questa discussione e l'ho fatta mille volte con il con i sindaci miei sindaci all'ANCI
Non bisogna non bisogna pensare che tu non devi chiedere I tuoi cittadini chiedere guardate io lo dico anche da padre di famiglia un padre che non chiede i suoi figli non ha fiducia nei suoi figli certo i tuoi figli dice sempre sì
I tuoi figli che cresciamo efficienti
Non c'è da fare
Se tu invece gli chiedi dico voglio che tu faccia questa cosa voglio che Tura aggiungo a questo obiettivo voglio che tu migliori te stesso tu chiedi esige controlla controlla
C'è un tema di valutazione questo Paese specializzato a fare leggi le leggi servono pochissimo con tutto rispetto per i visitatori
Perché le leggi sono diciamo i contenitori ma non
Quello che conta è la valutazione dell'efficacia delle leggi valutiamo le leggi di sistema sanitaria riforme se sanitario sta funzionando bene o male con noi per esempio abbiamo con l'abbiamo fatto ripartire un po'il federalismo
In questa con questo Governo perché il Governo presenterà molto orientato al centralismo molto
Abbiamo fatto ripartire abbia fatto il preferendo demaniale accedere riaffidare gli immobili dei Comuni e alle a coloro che lo chiedono ri abbiamo fatto per il federalismo in sanità i costi standard in sanità
Abbiamo cinque regioni benchmark cioè di riferimento in cui l'assistenza
è fatta bene
Bene come qualità e i costi sono assolutamente paragonabili a quelli delle migliori nazioni europee non buttate Viggiù Non buttiamoci giù
Il Paese a grandi potenzialità
Ci sono almeno io dico cinque son quelle migliori tra virgolette con questi indicatori ma potrebbero essere sei o sette però cioè Lombardia Veneto Emilia-Romagna Marche Umbria ma io ci aggiungo anche la Toscana
Ci aggiungo la Basilicata insomma certo aggiungiamoci la brucia c'è possiamo aggiungere dell'assessore che non hanno grandissimi problemi dove la sanità funziona bene
Va bene
E quindi per esempio quando parliamo dell'affidamento della sanità le Regioni come di un fallimento non pensiamo solo da alcune regioni
Pensiamo al fatto che questa riforma in alcuni casi ha funzionato bene quindi è possibile proseguire possibile
Però bisogna fare delle scelte perché ha funzionato bene io ero col presente la Regione Marche poco tempo fa nel due mila io ero presente alla Commissione sanità dalla mia regione nel due mila
Le Marche avevano un deficit sanitario terribile era una Regione allo sbando da un punto di vista sanitario hanno fatto le scelte giuste hanno spostato la spesa dall'ospedaliero territoriale hanno fatto prevenzione hanno chiuso i presidi piccoli
Hanno fatto un sistema per ISPO cioè di alta specialità e di assistenza
Diversa non volendo tutti farla cardiochirurgia ma che cattive fai tutti la cardiochirurgia se fai meno di quattrocento operazioni all'anno
Mette rischi pazienti cosa utile disse voglio vogliamo difendere i comitati difendiamo la cardiochirurgia no ha sbagliato sbagliato non difende la cardiochirurgia
Se fai cento per azioni all'anno perché quei cento passeggeri sono a rischio capite ora devi fare delle scelte perché la politica e scelta se non scendi e non ha il coraggio nel retro cittadine dire o
Dobbiamo fare così perché solo così che difenderemo il sistema sanitario pubblico l'efficienza del sistema eccetera eccetera poi alla fine tutto si dissolve in una in un disastro quindi le Marche del due mila al due mila e tredici sono diventate
Una hanno fatto la USL una ASL unica in tutta la regione Marche un milione e mezzo di abitanti
Quindi hanno razionalizzato no uniti magazzini come ha fatto l'Emilia Romagna allora questo vuol dire rendere efficiente il sistema quindi attenzione anche le generalizzazioni perché noi dobbiamo anche abituarci che federalismo vuol dire
Prendere le esperienze migliori diffondere diffondere le le pratiche migliori e a vedere il senso che la sussidiarietà non è una parola vuota la sussidiarietà vuol dire che i problemi si risolvono meglio
Quando sono più vicini alla gente che via
I problemi si risolvono meglio quando sono più vicini alla gente che via
Per cui io ho sempre detto ai miei assistenti sociali nella mia città c'era una forte senso del servizio pubblico un forte orgoglioso senso il servizio pubblico giustamente
Ma io ho sempre termine sentì sociali attenzione non è che per cui siete i professionisti del sociale
Vi avvicinate la signora che ha
Alla famiglia che ha l'anziano non autosufficiente e sapete voi tutte le soluzioni perché una figlia sa di cosa bisogna sua madre non autosufficiente
Ha una sapienza quella famiglia che ti serve nel servizio sociale e mi spiego
E allora analogamente nei nel tessuto locale c'è una sapienza di soluzione di problemi
C'è una sapienza e di conoscenza dei problemi che serve allo Stato centrale serve serve molto e serve anche in questa crisi per cui questa crisi ha bisogno di più autonomia nondimeno autonomia
Ha bisogno di più protagonismo degli enti locali nondimeno protagonismo degli enti locali questa è una
è un'idea che mi sono fatto nel corso degli anni faccio con la mia esperienza di amministratore ma che mi ma che mi si è rafforzata in questi mesi di Governo grazie
Ringrazio Ministro deve io Augusto Barbera Giovanni crea abbiamo avuto una chiave di lettura che ci impedisce di cadere nella retorica dei luoghi comuni no nella narratore grazie delle icone quella del di appunto magari centralismo che sembra oggi dominare nel momento della crisi
Come la chiave già indicato adesso il Ministro cioè quella della responsabilità e della sussidiarietà rappresenta una chiave molto con natura la nostra identità e che effettivamente anche un punto di forza proprietari trovare
Per affrontare la crisi grazie ancora