Incontro del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una delegazione del Comune di Barletta in occasione del 70° anniversario della ribellione all'occupazione nazista della Città

Bene
Presidente della Provincia e naturalmente il Sindaco di Barletta
E mi ha un po'confortato il fatto che un uomo
Abbastanza giovane si sia commosso perché di solito la voce si incrina per l'emozione a persone un po'più anziani come me insomma quindi ho avuto una piccola soddisfazione questa mattina
Che si spiega con
La vicinanza nella quale ha operato per molti anni
Pasquale Cascella ancora prima dei sette anni
Con me e alla Presidenza della Repubblica nei due anni come alla Presidenza della Camera quindi sette più due fa un bel tratto di strada
Dal quale si è distaccato nel modo migliore perché ha ricevuto rivela straordinaria gratificazione
Di essere riconosciuto dai cittadini di Barletta come loro Sindaco d'altronde
Lui non ha mai dimenticato di essere figlio di Barletta lo posso testimoniare e certamente pubblici a quelli
Che mi spinsero avvenire a Barletta dal Ministro dell'interno per quella cerimonia molto significativa che ricordo benissimo io non so se allora perché può darsi che non lo feci
Ma quella era la mia posizione non so se allora spezzare una lancia contro la costituzione di nuove province
E qui lo certamente era un motivo di dissenso no
Ero convinto che
Non fosse saggio dar vita a nuove Province che poi sarebbe andata a finire che si eliminavano tutte va bene ma lasciamo stare l'essenziale era
Valorizzare intanto la istituzione del Comune
Che io continuo a ritenere la istituzione
Di base e la più vitale del nostro sistema democratico costituzionale e non mi sono mai pentito di avere dal Presidente della Camera fortemente sostenuto la riforma elettorale quella
Che diede appunto vita
Col sistema di elezione diretta dei sindaci su altre elezioni dirette sono stato o meno d'accordo ma lì c'era una tale contiguità
Tra la persona da eleggere e il corpo elettorale e poi una contiguità che si sarebbe
Rinnovata giorno per giorno attraverso l'esercizio della funzione di Sindaco
Che era giusto fare così era anche giusto investire il Sindaco di responsabilità di aggregazione decisione che mancavano nel vecchio sistema che non solo veniva una terribile
Che
Complessità e talvolta tortuoso sita
Di
Sedici che d'intesa e infine di intese per il nome del Sindaco dopo che i cittadini avevano già
Votato ma poi venivano anche grosse difficoltà nel processo decisionale che è stato
Fortemente supportato dall'elezione diretta del Sindaco dei poteri a lui conferiti anche se qualche volta io insisto sulla necessità
Che sì
Tenga sempre un forte rapporto con il Consiglio comunale che non si dimentichi mai il valore della rappresentanza collettiva collegiale accanto alla rappresentanza affidata personalmente al Sindaco
Io vorrei rinnovare la mia espressione di
Fortissima e affettuosa solidarietà e i figli dei caduti e delle vittime di qui giorni di settembre a Barletta effettivamente in quella fu una storia
Troppo per troppo tempo ignorata o non valorizzato abbastanza ed è stato essenziale lo sforzo fatto da Barletta dai Barletta anni da voi dall'Associazione
Da chi si è occupato dell'archivio
Bisogna insistere io credo che bisogna rendere amente permanente l'accesso alla possibilità di accesso dei cittadini e anche gli studiosi alla documentazione
Di quel momento che è stato un momento straordinario io
Ho partecipato domenica all'anniversario alle celebrazioni qui a Roma dell'anniversario
Settantesimo dell'otto settembre mille novecentoquarantatré ci sarebbe ancora tanto da dire soprattutto discutendone con i giovani
Che peraltro sono molto sensibili il momento più bello di quella celebrazione sono stati gli interventi due ragazzi una ragazza del Liceo Mamiani che ha parlato benissimo e un ragazzo della Scuola germanica di Roma
Tedesco ed ebreo
Ora italianizzato
E hanno detto cose veramente molto sensibili entrambe credo che bisogna farlo per tutte le nostre città che hanno vissuto quelle giornate terribili e bisogna farlo in modo sistematico
Mania che anche tanti episodi diventino parte integrante della storia della Resistenza e quindi della storia nazionale
Che cosa fu l'otto settembre
Si è impresa in certi momenti o da parte di certuni l'abitudine di dire che fu il giorno in cui
Muri la patria vedete della patria si può fare retorica in senso positivo e anche in senso negativo
Quell'espressione morto della pagina sei o nove era molto retorica
Il molto dubbia ho visto che proprio in questi giorni importante storico detto non morì la patria Moric lo Stato crollò lo Stato e c'è stato un grande intellettuale
Tra i primi combattenti e caduti della Resistenza in Italia gemme Pintor che disse crollò la compagine italiana è che un concetto ancora più ampio di Stato ma non è
Da confondersi col sentimento della nazione che poi sarebbe la patria ora
è stata nello stesso tempo il giorno del crollo dello Stato o della compagine italiana ed è stato il giorno primo
Della riscossa è accade questo lo stesso giorno io sono stato a Cefalonia qualche anno fa dal ministro dell'interno andai a Piombino città italiana mente
Le l'epopea dice di Cefalonia diciamo è rimasta più fortemente impressa nella memoria collettiva tanti episodi locali una resistenza dei dei militari italiani a Piombino come
Resistenza dei Barletta anni
Dei balbettante civili e militari
E noi ci caduti e vittime della ferocia nazista e su quello poi si è costruito a poco a poco il grande edificio della resistenza
Quindi io mi complimento molto con i vostri progetti per
Consolidare la memoria storica alla documentazione di quelle giornate poi di tutto il percorso
Dell'antifascismo e della Resistenza Barletta se non in un
Teniamo fermi consolidiamo questi pilastri della nostra convivenza nazionale tutto e a rischio tutto può essere al rischio
Perciò io vorrei avere la possibilità
Di successive notizia da parte vostra le iniziative che vadano
Nel solco che oggi più che mai apriamo e
Ripeto ringrazio voi tutti per essere qui e mi complimento con Pasquale
Diciamo comma il complimento con il Pasquale il Sindaco che si commuove