Rassegna stampa vaticana

Possa
O lo la rassegna stampa vaticana
Di Giuseppe Di Leo
Buongiorno molta carne sul fuoco oggi inizio come editoriale del direttore dell'Osservatore Romano Giovanni Maria Vian sul firmato il dieci settembre sull'Osservatore romano che commenta la
Velia digiuno veglia di giorno che è stata trasmessa praticamente commentata in diretta solo da in Italia da TV duemila
L'avete il canale di dei vescovi
E da Radio radicale con lo speciale che abbiamo fatto sabato scorso bene dissidenze sogni cattivi il silenzio della veglia di piazza San Pietro scrive Giovanni Maria Vian sta facendo rumore
E la giornata di pregherei di digiuno voluta da Papa Francesco forse può aiutare a superare i progetti di chi
Dopo avere di fatto ignorato per oltre due anni e mezzo una tragedia in Siria vorrebbe ora intervenir mi
Forse nessuna iniziativa della Santa Sede a favore della pace
Fra quelle degli ultimi decenni a come questa impressionato è toccato il cuore di moltissime persone in tutto il mondo senza differenze di religione e di
O di di origine
Ed è conclude Giovanni Maria Vian un impegno che continua come assicurato dopo l'Angelus il Pontefice stesso ma
L'offensiva
Per la pace è partita anche dal Patriarca di Mosca Cirillo che ha scritto al Presidente statunitense Barack Obama scenda notizia L'Osservatore Romano del tredici settembre due mila tredici vedete come utile
L'Osservatore romano perché
Nel suo stampa italiana questa notizia non la si
Ritrovava non e invece utile capire questa offensiva anche del Patriarca
Gli Stati Uniti ha scritto il Patriarca Cirillo
Dia un ascolto alla voce dei leader religiosi che si oppongono all'unanimità qualsiasi interferenza militare nel conflitto siriano favorendo il rapido avvio dei colloqui di pace
E quanto auspica il Patriarca di Mosca in una lettera indirizzata al Presidente statunitense Barack Obama testo significativamente inviato in occasione del dodicesimo anniversario dei tragici attentati dell'undici settembre due mila uno
I cui effetti geopolitici destabilizzanti sono ancora in corso sull'Osservatore romano di questa settimana precisamente dell'otto di settembre
Com'è apparsa anche la firma e mancava da parecchi anni di Monsignor Luigi Bettazzi vescovo emerito vivere a
Sul tema della pace una responsabilità comune invitando a pregare per la pace scrive monsignor Bettazzi Papa Francesco realizza più che mai la missione del successore Di Pietro
Così evidente in i Pontefici del Novecento come profitti e missionari di pace
Né quindi ricordando sia San più decimo stroncato prima guerra mondiale o l'appello di Benedetto quindicesimo di fronte all'inutile strage poi ricorda di incidenti che i di più un decimo
Controlli dittature forieri di guerra più dodicesimo
Che alla vigilia della seconda guerra mondiale scrive monsignor Bettazzi grida nulla per tutto con la pace
E poi Giovanni ventitreesimo durante la crisi di Cuba la pace impedisse di cinquant'anni fa e poi Paolo sesto con la Popolare un pregresso fino all'inziative di Giovanni Paolo secondo
Contro la guerra in Iraq e a Benedetto sedicesimo con la enciclica Caritas in dei ritardi tempi
Il giornalista collega Quirico ritornato il suo
Un tavolo di lavoro alla stampa Domenico Quirico e ha raccontato sulla stampa di martedì dieci settembre verso vicente a un certo punto scrive qui ricco la Siria
è il paese del male male maiuscolo dove il Mali trionfa
Lavoro interagisce con gli acini dell'uva sotto il sole d'Oriente dispiega tutti i suoi Stati l'avidità l'odio il fanatismo l'assenza di ogni misericordia dove persino i bambini vecchi gioiscono essere cattivi
I miei sequestratori pregavano il loro di stando accanto a me
Il loro prigioniero dolente soddisfatti senza rimorsi e attenti andarono vitto religioso
E si chiede Quirico cosa dicevano in quei momenti al loro destino
Intanto il ma il
Villaggio di mal Lula
Stato bombardato vi risiedono gli ultimi cristiani è stato oggetto della offensiva dei fondamentalisti vicini ad Al Qaeda
E come ricorda Elena Loewenthal sulla stampa di martedì in quella laggiù siriano mal nulla si parla come pochissimi luoghi dove si parla la l'ormai con la lingua di Gesù
Poche lì in quel bar interno una continuità come l'aramaico tremila anni secolo più secolo meno di storie occidentali in Badia dei rivolgimenti di cui il Medioriente è sempre stato generoso ma pur sempre tale
Prende il nome da Yara Mei quella
E termini acché la Bibbia colloca nella remota regione posta fra i due fiumi la Mesopotamia nord-occidentale che descrive contratti più mitici che reali
Da quella lontananza il patriarca Abramo giungerà la terra di canna
Per certo che era la La mai all'aramaico scriverla Elena Loewenthal la lingua parlata dei primi seguaci di Gesù così come da tutti coloro che in quell'epoca buttavano in terra di Israele
Anche l'Antico testamento cioè la Bibbia ebraica scritte in ebraico contiene alcuni a dire il vero pochi brani in aramaico soprattutto nel dizionario libro di Daniele mentre il Talmud cioè l'immenso corpus di commenti e riflessioni rabbinica
Intorno al testo sacro di cui si completò
Di cui si completo la relazione fra il quinto secolo sesto nel sesto secolo dopo Cristo iscritta più in aramaico purché in ebraico
Ancora
Bensì anche Maurizio Chierici sul fatto quotidiano ricorda
In particolare il messaggio di Paolo sesto Liedholm per impegno di Paolo sesto per la pace
E Paolo sesto considerava gli Stati Uniti scrive Monzio Keci sul fatto quotidiano il dieci settembre
Considerava gli Stati Uniti l'argine indispensabile
Per impedire il dilagare in asse di comunismo attivismo incubo dell'Europa tagliata dalla cortina di ferro
Nel mille novecentosessantanove arriva in Vaticano nuovo presidente Nixon parole parole ma le incursioni a tappeto continuano
E le comunità di base fresche di Concilio come scrivere che Raniero la Valle
Marciano verso piazza San Pietro per pretendere dalla Chiesa la denuncia dei massacri la polizia impedisce che arrivino al colonnato prudenza del governo Rumor e malumore dei ragazzi verso il Papa
Che non condanna pubblicamente le stragi americane si è saputo scrive che Ricci del suo impero impegno solo nel due mila cinque quanto il Dipartimento di Stato libera i documenti
Riguardo al tema però all'appello la pace di Papa Francesco
Cioè una operazione di edulcorato azione scrive il foglio editoriale dell'undici settembre sette anni fa Papa Benedetto sedicesimo tenne il suo più strategico
E ambizioso discorso a Ratisbona si aprì una grande partita il dodici settembre due mila sei fu la risposta più logica di Ratzinger agli attacchi dell'undici settembre
Due mila uno Benedetto picchiò duro contro il nichilismo islamico spiegando al mondo la differenza fra il mondo ambitissimo momentaneo il monoteismo Giulio cristiano
Per un attimo sembrò che il dialogo fra l'umanissimo occidentali di Slava non si sarebbe più svolto nella composita dello sconcio multiculturale una pia illusione travolta da sborsa mente marce indietro della gerarchia ecclesiastica
Dopo quel discorso la chiesa cattolica ha smesso di parlare di Islam e non è stata all'altezza di quel messaggio
A audace
L'attuale pacifismo radicali di Papa Francesco contratto nobili giusto
Ma sembra che alla sfida di Ratisbona si è succeduta soltanto una serie di organismi infingimenti apologetici
Il fallimento delle primavere arabe con la persecuzione dei cristiani che parlano ora mai conterrà l'Islam avrebbe dovuto scuotere la mente storica cautela della Chiesa che spesso si mangia la verità delle cose
Così come anche critico seppure appoggiato il digiuno una veglia di giugno il Papa Francesco
Dal filosofo e teologo cattolico Michael Novak
Che ha scritto anche la principale che ha scritto Bari opere sul pensiero Giovanni Paolo II sul tema della della guerra e della pace
Nella chiesa e anche lui dice contesta di poco latta frase la quale
La guerra non ha risolto e non ha mai risolto i problemi lo fa in un'intervista
Manca
Alla alla stampa di lunedì nove settembre Agostino Giovagnoli attento osservatore della politica diplomatica vaticana sulla Repubblica il nove
è settembre invece da una valutazione positiva è stato fatto notare che la condanna della guerra non è stata assunta e costante nel papato contemporaneo scrive Giovagnoli
Anche se sono diminuite sempre di più le motivazioni che giustificano la cosiddetta guerra giusta ci siete
Chiesti perciò se Papa Francesco compirà il passo definitivo mettendo al bando la guerra sempre e comunque il punto di vista di Papa Francesco è però diverso e si radica in un originale diplomazia della carità
Ciò che conta non sono in astratto la giustizia la pace l'altro di principi pure importanti
E decisivo piuttosto scrive Giovagnoni mettersi dalla parte delle vittime in Siria gran parte dalla popolazione subisce ormai danni enormi sofferenze oggi un intervento armato non le allevierebbe non ne impedirebbe altre
Lo stesso spirito anima da parte della lettera Putin dedicata all'economia in cui papà Francesco chiede ai grandi della terra
Di consentire una vita degna tutti gli esseri umani dei più anziani e bambini ancora nel grembo materno
Non solo i cittadini dei Paesi membri del G venti ma ogni abitante della terra persino a coloro che si trovano nelle situazioni sociali più difficile o nei luoghi più sperduti
La diplomazia di Papa Francesco prosegue Giovagnoli in altre parole una diplomazia al servizio dei poveri la diplomazia della carità ecco la definisce così Giovagnoli
Dalle vittime della guerra chi soffre la fame in nome delle quali interpella i potenti della terra anche il nodo del rapporto tra giustizia e pace perciò va sciolto mettendosi dal punto di vista dei poveri
Spesso l'uso della forza per punire chi violata giustizia serve poco a questi
Mentre di frequente sono loro a soffrire di più per la guerra
E viceversa beneficiare di più che la pace
Sono stati i poveri dunque che hanno dato a Papa Francesco la forza di discutere da pari a pari con i grandi della terra ad Obama Putin
Senza paura di rimproverarlo l'Amministrazione americana ha risposto con sufficienza che il Papa rappresenta solo la Chiesa cattolica
Ma è una risposta affrettata
La mobilitazione di tanti non solo cattolici ma anche altri come i musulmani siriani per iniziativa di preghiere digiuno non costituisce un evento irrilevante
E sono un miliardi con loro in nome di quali Francesco ha preso la parola senza fare distinzioni politiche culturali religiose
Il popolo vastissimo che vive nelle periferie del mondo
C'è infine anche qualcos'altro il grido del Papa ha svelato un vuoto nessuna delle diverse posizioni assunte dei Governi o dalle organizzazioni internazionali sulla questione siriana appare oggi risolutiva
Sbaglierebbe ero perciò conclude Giovagnoni diplomazia sottovalutare chi è in grado di svelare il vuoto della loro impotenza magari senza venire quelle famigerate divisioni
Di cui chiedeva contezza e sui tempi Stalin
E a proposito di opera diplomatica internazionale del Papa cioè il nuovo Segretario di Stato vaticano Pietro Parolini che entrerà in carica il quindici ottobre
Prospettato giornali parlano di apertura di Parolin sul celibato dei preti ma in realtà si tratta di fatto Carolina riaffermato il fatto che non è un dogma
Come spiega bene Armando Torno
Su sul Corriere della sera dell'undici di settembre
Si consiglia il celibato nelle scritture scrive torno ma non lo si obbliga a questa libertà fu seguita nei primi tempi della Chiesa la disciplina in materia prende forma
Nel quarto secolo nelle legislazioni conciliare
Tuttavia nel regolarla Occidente Oriente dove era concesso coloro che non sentivano l'occupazione del celibato di usare i loro diritti coniugali si dividono
Le storie indicano come prima legge in materia il canone trentatré del Concilio del viva svoltosi intorno al trecento il quali obbligava gli ordinati in sacri sala continenza assunta
Inoltre nel Concilio romano del trecentottantasei papà si Riccio promulgare una norma analoga con l'intenzione di diffonderla in tutta la Chiesa
Latina il problema è più complesso di quello che oggi sembra la Chiesa lattina sempre scelto i preti fra coloro che erano centri piccoli l'Orientale invece ha mantenuto
La possibilità di trovarli anche fra gli sposati riguardo ancora al
Parolini un bel pezzo di Stefania Maurizi sull'Espresso in edicola questa settimana
Ci ha fatto conferma del legame molto stretto fra gli Stati Uniti il mio Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin tutti
E da lungo tempo il nostro migliore interlocutore nella politica estera ad avere scommesso su di lui da oltre dieci anni scrive Stefania Maurizio e la diplomazia americana
Che ha messo nero su bianco questo giudizio paroline uno dei contatti degli Stati Uniti dentro il Vaticano più accessibili
Informati e schietti l'uomo con cui l'America parla quando vuole capire come la Santa Sede la pensa sui dossier più scottanti dalla Siria e la Cina
Da una massa Al Qaeda da aborto e diritti riproduttivi delle donne a Guantanamo li torture di Abu Ghraib in Iraq ad opera di soldati americani
A rivelare la relazione speciale tra monsignor paroline la diplomazia statunitense somme cavallo rilasciati da Vichi Dix
Sono ottocentottantotto documenti che riguardano il Vaticano e ben centoventiquattro si occupano di monsignor Parolin
Il giudizio su Bertone negativo e un Segretario di Stato che non conosce l'inglese e poi unico epistassi afferma in uno di questi
Messaggi
Dispacci diciamo monsignor manda ittiche e il
Ministro degli esteri viene definito una nullità Alberti è un francese gli americani
Allievo ritornare gli americani ce l'hanno un po'con il diplomatici di scuola francese vaticani gioca un po'tradizionale in giudizio che sembra un po'far definire Malberti una nullità
è un
è una forzatura
Dettata
Andato al Centro Astalli di Roma e ha parlato della necessità del riuso dei beni immobili e riuso sociale di beni immobili abbandonati e sul sulla
Manifesto Sandro Medici scrive questo offensiva immobiliarista rifletterci bene di Papa Francesco in aperto contrasto
Una delle principali imposizioni di politica economica oggi dominante
A cui gli stessi reggenti vaticani hanno peraltro spesso ha diritto e cioè la dismissione del patrimonio pubblico a fini speculativi ebbene scrive Sandro Medici sostenere che tale patrimonio non è una merce ma al contrario un bene comune
Affermare con che non bisogna renderlo bensì restituirlo un uso sociale riecheggia felicemente le grandi battaglie di opposizione che nel mondo si vanno sviluppando per riappropriarsi delle risorse collettive
Papà Francesco ci scuserà ascrive medici ma quel che egli sostiene oggi mere sia di fronte al dogma globalizzato dello sfruttamento della eticità del profitto finanziario
Ancora bene cioè c'è anche sul panorama ho citato espresso cito anche il par condicio
Panorama questa settimana c'è un pezzo di Marco Cobianchi
Su o l'uomo che sapeva troppo in sedi vaticani cioè Ettore Gotti Tedeschi ex accapo della es scapo dello IOR
Lasciato dallo IOR screditato dura violato nella privacy Ettore Gotti Tedeschi prepara il suo contrattacco con un dossier di quattrocentocinquanta pagine una querela che farà rumore
Tutto fa pensare scrive Marco Cobianchi
Che cotti tedeschi non veda l'ora di ristabilire la verità e di suggerire quello che avrebbe dovuto essere il futuro dello IOR non una banca come è sempre stata ma piuttosto una società di gestione
Una specie di panca privata non aperta al pubblico per diminuire il rischio di finire di nuovo in mezzo agli scandali Nappi banca privata che serva solo per gestire i patrimoni delle Miller realtà
Essa
Vedremo vedremo intanto vado intorno
Papa Francesco
Perché ha fatto una messa Santa Marta il dieci di settembre che insomma interessante oggi nel mondo ci riporta
L'Osservatore romano una sintesi oggi nel mondo affermato il Papa ci sono tanti cristiani senza risurrezione
La resurrezione di Gesù
E proprio il punto chiave della nostra fede ecco questo è un punto che come la resurrezione che ritornerà poi alla lettera
Sulla riguardo alla lettera che Papa Francesco ha inviato come risposta a Eugenio Scalfari su cui poi il PCI arriviamo il Pontefice si rifà
Evito in particolare qui cristiani senza il Cristo risorto quelli che accompagnano Gesù fino alla tomba piangono gli vogliamo tanto bene ma non sono capaci di andare oltre
In proposito individuato tre categorie timorosi vergognose truffati ostici i primi ha spiegato sono quelli della mattina della resurrezione quelli di Emmaus
E se ne vanno perché
Hanno paura sono anche gli apostoli che si chiudono nel Cenacolo per timore di Giunta e la seconda categoria è quella di vergognosi per i quali confessare che Cristo risorto da un po'di vergogna in questo momento tanto avanti nelle scienza
Per Papa Francesco e al loro che pensa Paolo quando munisce fatti attenzione
Che nessuno mi inganni con la filosofia con i voti raggiri ispirati alla tradizione umana infine il terzo gruppo è quello di cristiani che nell'intimo non credono nel risorto e vogliono fare loro una resurrezione più maestosa di quella di Gesù
Il Pontefice li ha definiti trionfalistici in quanto hanno un complesso di inferiorità e assumono affermato il Papa atteggiamenti trionfalistici nella loro vita nei loro discorsi nella loro pastorale
E nella loro liturgia
E veniamo allora la lettera di Papa Francesco dopo aver ricordato però lo mangio innanzi
Uniti a Madre Teresa perché
Anniversario del gioco e la morte ma deve essere il cinque settembre l'ONU a deciso
Di istituire una giornata internazionale della carità che è stata celebrata proprio prima volta proprio il cinque settembre il cardinale
Presidente Pontificio Consiglio Column Roberto sarà mi ha spiegato anche il significato sull'Osservatore romano dell'undici settembre quindi Eugenio Scalfari
La lettera Eugenio Scalfari ha rivolto al Papa
Ha trovato una risposta inaspettata
Ma fino a un certo punto perché insomma
Papa Francesco sembra voler rispondere realmente
Urbi et orbi a tutti e e naturalmente la Repubblica affatto un'apertura a caratteri cubitali ovvio
Mercoledì undici settembre il prime tre quattro pagine dei giornali sono dedicate a questa risposta del Papa
La ringrazio innanzitutto scrive Papa Francesco per l'attenzione con cui ha voluto leggere l'incipit calumet nel fiderei essa infatti nell'intenzione del mio amato predecessore Benedetto decimo sesto
Che l'ha concepita in larga misura redatta dal quale con gratitudine ereditate diretta non solo a confermare nella fede in Gesù Cristo
Coloro che ne sta già si riconoscono ma anche a suscitare un dialogo sincero rigoroso con che come lei gentile dottoressa Scalfati si definisce un non credente da molti anni interessato affascinato dalla predicazione di Gesù di Nazareth
Penso vi siano in particolare in due circostanze che rendono ANCI l'UPI Russo il prezioso questo dialogo la prima circostanza scrive Papa Francesco come si chiama nelle pagine iniziali dell'incipit ca
Deriva dal fatto che lungo i secoli della modernità si è assistito un paradosso
La fede cristiana la qui novità incidenza sulla vita dell'uomo sin dall'inizio sono state espresse proprio attraverso il simbolo della luce è stata spesso bollata come il buio della superstizione che si oppone alla luce della Regione
Così tra la chiesa e la cultura di ispirazione cristiana da una parte la cultura moderna di impronte illuministica dall'altra si è giunti all'incomunicabilità il venuto ormai il tempo il Vaticano secondo un inaugurato appunto la stagione di un dialogo più aperto e senza preconcetti
Che riapra le porte per un serio e secondo incontro la seconda circostanza prosegue il Pontefice
Per chi cerca di essere fedele al Dondi seguire Gesù nella luce della fede deriva dal fatto che questo dialogo non è un accessorio secondario dell'esistenza del credente
Ne invece un'espressione intima indispensabile mi permetta di citarlo in proposito un'affermazione a mio avviso molto importante dell'inciviltà perché la verità testimoniata dalla fede quella dell'amore
Sì risulta chiaro che la fede non è intransigente ma cresce nella convivenza che rispetta l'altro il credente non è arrogante al contrario una verità lo fa umile
Sapendo che più che possederla no cui essa che ci abbraccia ci possiede
Lungi dalle leggi dirci la sicurezza della fede ci mette in cammino e rende possibile la testimonianza il dialogo con tutti e questo lo spirito che anima le parole che descrivo la sede per me ricorda Bergoglio è nata dall'incontro con Gesù
Un incontro personale che ha toccato il mio cuore ha dato un indirizzo un senso nuovo la mia esistenza ma al tempo stesso un incontro che è stato reso possibile dalla Comunità di fede ma in cui ho vissuto e grazie a cui ho trovato l'accesso all'intelligenza della Sacra scrittura
Senza la chiesa mi creda non avrei potuto incontrare Gesù pur nella consapevolezza che quell'immenso dono che la fede custodito né Francini invasi d'argilla nella nostra umanità ore appunto a partire da qui da questa persona l'esperienza di fede
Vissuta nella chiesa che mi trovo a mio agio nell'ascoltare le sue domande
E nel cercare insieme con lei le strade vincoli quali possiamo Force cominciare a fare un tratto di tanto insieme
La fede cristiana credo
Credo che questo che Gesù e il figlio di Dio venuto a dare la sua vita per aprire a tutta la via dell'amore ha perciò ragione egregio dottore Scalfari quando vede nell'incarnazione di fiori di o il cardine della fede cristiana
Già Tertulliano scriveva caro card un salutista carni di Cristo il cardine della salvezza
Perché l'incarnazione cioè il fatto che il figlio di Dio si è venuto nella nostra carne
E abbia condiviso gioie e dolori vittorie sconfitte della nostra esistenza sino al grido della Croce diventa ogni corsa nell'amore nella fede nella fedeltà alla banca testimonia l'incredibile Moore che di uva per ogni uomo il valore inestimabile che gli riconosce accerto da ciò consegue anche non è una piccola cosa quella distinzione tra la sfera religiosa e la sfera politica che sancita nel dare a Dio quel che di Dio
E a Cesare quel che dice essere affermata con e nettezza da Gesù e su cui faticosamente si è costruita la storia dell'Occidente
La Chiesa infatti è chiamata seminari di evito il sale del Vangelo e cioè l'amore la misericordia di Dio che raggiungono tutti gli uomini ANDI tanto la metto ultraterrena definitiva del nostro destino
Mentre la società civile e politica tocca il compito arduo di articolare incarnare nella giustizia nella solidarietà nel diritto nella pace una vita sempre più umana
Per chi vive la fede cristiana ciò non significa fuga dal mondo ricerca di qualsivoglia egemonia
Ma servizio l'uomo ha tutto come a tutti gli uomini a partire dalle periferie della storia e tenendo testo il senso della speranza che spinge operare il bene nonostante tutto e guardando sempre al di là
Lei mi chiede anche a conclusione del suo primo articolo che cosa dire fratelli ebrei circa la promessa fatta loro da Dio
Essa del tutto andata a vuoto punto di domanda e questo mi creda un interrogativo che ci interpella radicalmente come cristiani
Perché con l'aiuto di Dio soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II abbiamo riscoperto che il popolo ebreo è tuttora per noi l'R dice Santa do cui e Cerminara tu Gesù
Quel che le posso dire con la posto lo Paolo perché mai venuta meno la fedeltà di Dio all'alleanza stretta con Israele e che attraverso le terribili prove di questi secoli gli ebrei hanno conservato la loro fede in Dio
E di questo a loro non saremo mai sufficientemente grati come Chiesa ma anche con umanità essi poi proprio perseverando nella sede del Dio
Nel Dio dell'alleanza richiamano tutti anche noi cristiani al fatto che siamo sempre inattesa come pellegrini
Del ritorno al signore che dunque sempre dobbiamo essere aperti verso di lui e mai arroccarci in ciò che abbiamo già raggiunto vengo così alle tre domande che mi pone nell'articolo del sette agosto
Mi pare che nei primi due
Ciò che le sta a cuore è capire l'atteggiamento della Chiesa verso chi non condivide la fede in Gesù
Innanzitutto
Mi chiede se il Dio dei cristiani perdona chi non crede non cerca la fede premesso che ed è la cosa fondamentale la misericordia di Dio
Non ha limiti se ci si rivolge a lui concorre sincero contrito la questione per chi non crede in Dio sta nell'ubbidire alla propria coscienza il peccato anche perché non ha la fede c'è quando si va contro la coscienza
Ascoltare obbedire a essa significa infatti decidersi di fronte a ciò che viene percepito come bene ha come male
E su questa decisione si gioca la bontà o la malvagità del nostro agire
In secondo luogo mi chiede se il pensiero secondo il quale in un sistema alcun assoluto e quindi neppure una verità assoluta
Ma solo una serie di verità relative soggettive sia un errore è un peccato
Per cominciare io non parlerei nemmeno per chi crede di verità assoluta nel senso che assoluto ciò che è slegato ciò che privo di ogni relazione ora la verità secondo la fede cristiana e l'amore di Dio per l'ONU in Gesù Cristo
Dunque la verità è una relazione tant'è vero che anche ciascuno di noi l'accoglie la verità e la esprime a partire da sei dalla sua storia e cultura dalla situazione in cui vive
Ciò non significa che la verità sia variabile soggettiva tutt'altro ma significa che essa si danno voi sempre solo comunque almeno una vita
Dunque bisogna intendersi bene sui termini forse per uscire dalle strettoie di una contrapposizione assoluta reimpostare in profondità la questione penso che questo sia oggi assolutamente necessario per intavolare con il dialogo sereno e costruttivo
Che auspicava all'inizio di questo un mio Dio
Di questo mio dire e così
E o ho estrapolato
Parti più significative se così si può dire che son tutte significative lettera il Papa Francesco pubblicato integralmente ovviamente da da la Repubblica
Martedì
Undici per settembre data che la Repubblica ricorderanno attualmente l'undici settembre ci sono stati vari commenti ma naturalmente reputo opportuno in questa occasione soffermarmi su quanto scrive Eugenio Scalfari ha scritto genio Scalfari
Giovedì
Dodici settembre e cioè notturno
Giovedì dodici settembre
Scalfari
Riprendendo quanto detto da affatto a Francia scontro a
Sostanzialmente poiché
Solo una visione così profonda scrive Eugenio Scalfari
Tra la coscienza e la sua autonomia non si era mai sentita dalla cattedra di San Pietro
Neppure Papa Giovanni e le conclusioni Vaticano II erano arrivati a tanto ora Eugenio Scalfari si cimenta in una ricostruzione storica anche del
Del cristianesimo e devo dire che lo fa anche con perizia
Però su questo quanto detto con una visione così profondo tra la coscienza in assoluto mia non si era mai sentita dalla cattedra di San Pietro neppure Papa Giovanni di conclusioni Vaticano II non arrivati a tanto su questo si sbaglia
Perché giusto periferici a Papa Ratzinger il richiamo di Papa Ratzinger spesso
A ai cardinali Newmann altro non era che un richiamo su questo tema molto delicato così come un maestro di Papa Ratzinger di cui si è ricordato in questi giorni il venticinquesimo della scomparsa di grande teologo svizzero
Anzi sul U.L.S.S. fondato da sardi cui
è stato ricordato la Cardinale Angelo Scola si soffermava proprio sul tema nella libertà di coscienza riprendendo anche l'insegnamento di
Del cardinale Newman
Ma peccato veniale in un'analisi di Eugenio Scalfari comunque precisa sul piano storiografico non su quello altrettanto teologico perché è un punto è questo
Decisivo perché altrimenti sembrerebbe
Che papà da Papa Francesco ricominci la storia della teologia mentre invece il richiamo alla messa dodici di settembre I tre tipi di cristiani ci fa capire
Ci fa capire anche il solco della tradizione su cui si muove il bagaglio culturale del Pontefice argentino
Ed è un articolo ed è un intervento un umiliati segnalo di nuovo a tutti compreso il fondatore
Nella Repubblica e con questa si chiude l'appuntato di Enna di rassegna stampa vaticana che può essere riascoltata sul sito di Radio Radicale
Da un punto infine appuntamento e per domenica prossima grazie ascolto buona giornata
Abbiamo trasmesso
La rassegna stampa vaticana di Giuseppe Di Leo