Intervista a Giorgio Tonini sulla repressione in Turchia delle manifestazioni anti governative e sulle politiche europee e italiane per la ripresa economica

Radio Radicale abbiamo qui con noi Giorgio Tonini capogruppo del PD in Commissione esteri neo eletto Vicepresidente delle gruppo dei senatori Pd allora il senatore Tonini la crisi turca quale dovrebbe essere a suo avviso la posizione dell'Italia e dell'Unione europea
Ma credo che debba essere una posizione di grande rispetto quel quel grande Paese ma anche di grande fermezza
Rispetto alle violazioni dei diritti umani che purtroppo abbiamo a cui abbiamo assistito in questi in questi giorni
Come ha detto il ministro Bonino giustamente la Turchia non è una dittatura e quindi
Improprio l'accostamento
Delle proteste che ci sono stati in queste settimane alle primavere arabe non solo perché i turchi non sono arabi ma
Perché
I regimi del della costa sud del Mediterraneo
Erano dittature
Quel caso la Turchia siamo invece in presenza di una democrazia sia pure imperfetta come peraltro
Non sono un po'tutte le democrazie dopodiché però quello che è successo in questi giorni
Prima è stato un abuso
Di di potere da parte delle forze di polizia e di uso della forza sproporzionato irragionevole adesso stiamo assistendo a qualcosa di più complicato quindi bisogna che
Nel nel pieno rispetto della transizione turca
Verso una democrazia più compiuta però ci sia una assoluta fermezza contro le violazioni dei diritti umani nel vertice nordirlandese del G otto si è molto parlato di crescita e di lavoro le che ne pensa
Ma questa naturalmente adesso è la grande emergenza in particolare per l'Europa come rimettere in moto la crescita
In particolare nel fianco sud dell'Europa che all'Europa mediterranea quella che ha pagato di più il prezzo delle politiche di austerità in chiave appunto di recessione che rischia di diventare depressione
Io penso
Che la strada tuttavia non debba essere non possa essere quella di un allentamento
Dei parametri di Maastricht e più in generale del patto di stabilità noi dobbiamo rispettare l'obiettivo del pareggio di bilancio quindi lei non mi pare d'accordo con quello che ha detto l'ex presidente del Consiglio Berlusconi
Assolutamente no ho penso che quello sia la strada migliore per farsi del male come Italia
Non solo per farsi del male di fronte alla Commissione europea di fronte agli altri partner a cominciare dalla Germania ma di farsi male anche sui mercati perché
A nessuno in Italia giova che torni l'idea che l'Italia non è affidabile dal punto di vista d'come dire la sua capacità di onorare
Il debito
Invece il vero problema è come rendere sostenibile sostenibili le politiche di rigore con la politica e di espansione che devono essere europee
Da questo punto di vista io credo che andrebbe ripreso e rilanciato il growth compatta cioè il patto per la crescita che era stato approvato
Dai dal Consiglio europeo nel giugno dell'anno scorso e che prevedeva proprio una leva europea anche sperimentando project bond cifre
Obbligazioni
Europea per finanziare
E grandi Investimenti
Che rendano più produttivo competitiva il la l'economia europea credo che questa strada debba essere ripresa con grande forza e questi l'Italia
Debba giocare nella sua riconquistata credibilità per una svolta a livello europeo ma di questo decreto cosiddetto del fare appalti lumi Mancini Fiore definizione un po'immaginifica al secondo le funzioni
Ma diciamo mi pare che la la reazione sia stata positiva sono tante piccole e novanta e non solo piccole misure
Che aiutano una possibile ripresa dell'economia sciolgono alcuni lacci alcuni lacciuoli mettono proposta naturalmente insomma naturalmente è chiaro che non siamo presenza dei degno di il insomma siamo in presenza di misure di ragionevolezza che evitano inutili appesantimenti
Dopodiché naturalmente penso il Governo per primo sappia che questo questo decreto aiuta ma certo non è la risposta al problema
Della della recessione in Italia quanto avviene a ma non siamo all'inizio di ogni Berlusconi trovati miliardi per togliere l'IVA
Ma io credo che anche su questo la gerarchia delle priorità debba essere innanzitutto riduzione della pressione fiscale sul lavoro e sull'impresa quelle la vera anomalia italiana
Noi abbiamo una pressione in in media con d'Europa siamo una fascia medioalta diciamo così della pressione
Ma il vero problema non è la pressione di generare quanto la cattiva pressione perché noi veramente quella sull'IRES sul lavoro sull'impresa un record a livello
Mondiale si può dire e questo questo record orologio dobbiamo liberare ci dobbiamo scrollare di dosso mentre invece sul patrimonio e anche sui consumi
Siamo in linea con l'Europa grazie per quanto riguarda il patrimonio grazie alle parole del Governo Monti per la verità grazie all'IMO
Che ci ha portato a livelli europei per vivo si può ragionare di rimodulare
Come del resto il PD dice da da tanto tempo alleggerendo la pressione in basso e
Rafforzando la in alto ma quei ventiquattro milioni dobbiamo rassegnarci quei ventiquattro miliardi
Diedi euro dobbiamo rassegnarci a pensare che siano qualcosa di strutturale del nostro Paese invece tutti di margini che si riesce a conquistare attraverso
La la lotta all'evasione fiscale e soprattutto attraverso la spending review un rilancio in grande stile della spending review valorizzando il rapporto finale del ministro Giarda chi è
Incomprensibilmente finito nel dimenticatoio bisogna toglierlo dai cassetti farle di nuovo una bussola per un'azione
Spettacolare io dico esce che è assolutamente concreta forte impegnativa sulla spending review tutti i margini che con cui stiamo
Devono essere destinati a ridurre drasticamente la pressione sull'impresa sul lavoro chiarissimo che siamo come sempre Giorgio Tonini neo vicepresidente dei senatori del Pd buon ascolto come sempre andare Radio Radicale