Apocalypse Town: cronache dalla fine di Detroit, Flint, Youngstown e Cleveland. Intervista ad Alessandro Coppola

Radio Radicale vi abbiamo parlato spesso della cosiddetta
E più che prevedibile esplosione della bomba demografica vi abbiamo raccontato di come ci si è ormai una consapevolezza scientifica che l'aumento continuo della popolazione aggraverà sempre di più tutti i principali problemi economici sociali e politici a cui l'umanità si troverà a far fronte e abbiamo raccontato di come nei prossimi anni la Terra il pianeta terra si troverà a dover sopportare una pressione antropica mai vista prima con quasi sette miliardi di persone che vivranno in arrivo Burney piuttosto
Che in aree rurali abbiamo cercato ancora di capire che cosa significa questo in termini consumo del suolo di inquinamento fatto il punto sul ruolo degli Stati delle agenzie interna tali quindi della necessità urgente di governare questi fenomeni oggi però in perfetta controtendenza le vogliamo raccontare contrazioni implosione urbane fughe dalla città
Perché anche se è vero che ne parliamo spesso che più della metà della popolazione mondiale vive in aree urbane e notizia attuale molto in evidenza
Che in alcune zone del mondo la bancarotta delle amministrazioni locali siano tracciando dei paesaggi che chiameremo post urbani o dei urbanizzati e lo faremo in tema ascoltando l'introduzione di un libro che si chiama Apocalypse sta onda di Alessandro Coppola che è un ricercatore presso il Dipartimento di Architettura e pianificazione del Politecnico di Milano
Case abbandonate accasciato e sulle loro fondamenta l'erba alta il verde che ne avvolge l'interno soffocando né i resti strade deserte immacolate attraversata dal moto veloce silenzioso di un alce o di un coniglio
Rotaie arrugginite che corrono verso gli scheletri tranquilli di qualche grattacielo in lontananza
Un terremoto oppure un uragano
La guerra aerea oppure quella atomica San Francisco New Orleans Dresda Nagasaki immaginarie la realtà della catastrofe hanno spesso assunto citare metropoli come loro scene principali
Il copione consolidato un violento shock esterno si abbatte sulla città determina la brusca interruzione della sua esistenza né annienta gran parte della popolazione disperdendo non i sopravvissuti
Infine
Come accade nelle rappresentazioni fantascientifiche né piega definitivamente l'habitat concludendo nella storia
Eppure le rovine che abbiamo evocato non sono quelle generate da una grande catastrofe bensì quelle accumulate da una quotidiana sottrazione di persone capitali e attività umane dispiegata si nell'arco di alcuni decenni
Nel caso delle città della cosiddetta Rusty ben oltre negli Stati Uniti Detroit Cleveland Flint Yang stand fra le altre non si è prodotto alcuno sciocco violento improvviso ma solo una lunga agonia capace tuttavia di produrre un vertiginoso ammontare di macerie sia materiali sia sociale
Gli effetti combinati del cambiamento economico di quello sociale e delle forme di insediamento umano sprigiona TC
Nella seconda metà del Novecento hanno reso eccezionale il paesaggio di questa città imponendo nella lettura in termini negativi
Territori posto urbani o al meglio dei urbanizzati che ancor più di quelli scaturiti dalle grandi catastrofi ci ricordano come le città possano ancora morire
Mentre New Orleans ha ripreso a crescere Detroit continua infatti ad affondare
Le cronache raccontano del violento declino di queste città e delle risposte che di fronte ad esso popolazioni e istituzioni hanno saputo organizzare adattandosi progressivamente
Al contesto di città con sempre meno abitanti posti di lavoro e servizi e con sempre più immobili abbandonati e spazi inutilizzati in via di rinaturalizzazione
Nelle città in declino le condizioni di vita di popolazioni discriminate impoverite e marginalizzate sono state così spinte al limite nei deserti urbani della RAS Beirut
Curarsi e fare la spesa studiare spostarsi lavorare andare al cinema e diventato incredibilmente difficile talvolta impossibile
Di fronte al trauma di una crisi permanente istituzioni e popolazioni hanno prima reagito muovendo le leve tradizionali dell'economia con l'obiettivo di tornare a crescere
In seguito dopo decenni di insuccessi il declino è stato assunto come inarrestabile e la crescita è divenuta un miraggio irraggiungibile
è così che in tutte queste città oggi sono in molti a credere che il trovarsi ai margini dei grandi flussi dell'economia e della cultura globali non sia più il problema da risolvere ma la grande occasione da non sprecare
Nei caratteri dello sviluppo tornano a fiorire l'utopia
Visioni del futuro spesso ingenue irrealistiche
Ma che in territori espulsi dalla corrente principale della storia vengono a rappresentare forze potenti di trasformazione delle società locali e di identificazione da parte delle popolazioni residue che le compongono
Se molto del pensiero utopico del diciannovesimo e ventesimo secolo voleva edificare nuove città abbandonando le vecchie nell'arresto belt l'utopia si sperimenta proprio fra le rovine di queste ultime
Le sue città in crisi irreversibile diventano i luoghi perfetti per sperimentare quanto le retoriche dell'autosufficienza e della sostenibilità propongono in questo tempo di crisi
La riorganizzazione della produzione dei consumi su base locale e la riconciliazione fra abitato umani i cicli della natura costituiscono i riferimenti principali
Di molte delle pratiche del vivere nel declino che abbiamo osservato
Idee non nuove che tornano ad essere credibili in città che sono morte abbastanza per poter rinascere e abbiamo ascoltato insieme l'introduzione di un libro che si chiama
Apocalypse tavolo di Alessandro Coccoli un ricercatore presso il Dipartimento di Architettura e pianificazione del Politecnico di Milano avvocatessa una una cronaca vi questa fine chiamiamola così della civiltà urbana della cosiddetta RAS belt americana dunque
Nelle città di Detroit Flint Cleveland gli altri sono un racconto di città e metropoli tra le più grandi d'America un po'tempo vigorose il simbolo della ricchezza del capitalismo a stelle e strisce che lentamente si sono trasformate implosione demografiche
Case abbandonate strade deserte scenari quasi apocalittici di depressione e di abbandono Alessandro Coppola che cosa è successo a queste città che tu ci racconti in questo tuo libro
Si racconta che il verbo giusto perché si tratta a questo punto di una storia
Ti abbraccio almeno due se non tre generazioni infatti abbattuta sorridere
Ne ha fatto abbastanza solide sebbene vagamente trattamento riservato alla crisi troika
Ultimamente in cui sembrava che ritroverete in crisi perché amministrazione di responsabile e spendeva troppo insomma la storia molto più complicata titolarità soprattutto una vittima di di di processi che apra come dicevo
Insomma
Sono sono sono soli no pagata da praticamente per generazioni i processi che da un lato hanno ovviamente indebolito la base economica alla città e parlo dietro al come di tante altre città la deindustrializzazione è stata una realtà in Europa riferivi dettato realtà ancora più violenta e ha colpito appunto con particolare violenza
Le aree di più antica industrializzazione del Paese come appunto la realtà beltà vale a dire Eataly diciamo nel nord est nel Midwest del Paese e poi diciamo su si sono aggiunti altri fenomeni che hanno una che hanno indebolito esortato recita
Fenomeni che di nuovo non sono frutto del calo del mercato ma che
Avevo anche una vedevano anche un forte ruolo del Governo la classe media bianca che progressivamente spostata nel suburbio privando quindi le città
Non solo di residenti e determinando quel calo demografico che si è verificato di cui al medico di parlare ma anche di diciamo domanda domanda di servizi a domanda di
Di beni diciamo il mercato urbano è venuto meno con questo
Con questo
Ce lo punto e sono venuto bene venuto meno un po'tutto quello che ne associamo
Alla città vale a dire residenti ma anche la all'immobiliare un mercato immobiliare dinamico ma anche una rete commerciale diffusa e quindi le citate sono abitate
In una spirale di declino dalla quale in gran parte com'è il caso di priorità
Ben rappresentare ed è improbabile che escano diciamo che escano avvalere però voglio proprio diciamo sottolineare questo aspetto
Recita sono soprattutto vittime che poi spesso gli amministrati non sono stati all'altezza del del della sfida e non significa però che la sfida non fosse assolutamente incapace dopo quanto è già una serie di
Forse
Nella società nell'economia levano assolutamente erano loro ostili
Potremmo dire che tutte queste case vuote tutte queste necropoli mediane di chiamarle così possono essere l'occasione per avviare un nuovo modello di sviluppo che sia veramente sostenibile c'è appunto un capitolo di questo tuo libro che si chiama distruggere con amore cura e minuzie
E che racconta la storia di un imprenditore americano che alla guida di un'impresa che predica e pratica la decostruzione e che hanno imporci ricorda quello che appunto a Radio Radicale ci racconta il professore Aldo Loris Rossi quando parla della né esce Sita di rottamare tutta la spazzatura edilizia italiana ecco io vorrei che ci racconta si questa storia che potrebbe essere sicuramente una se in più di conversione ecologica del mercato delle costruzioni anche per noi per il nostro territorio italiano non so se in Europa ci sono altri esempi
Ritrovarci giustamente riferimento ha fatto che città che sono state
Così con contrario lenta costrette ai margini del dell'economia e della società che quindi sono impoverite in cui sono scomparse bambole forme di vita ordinarie di cui noi tutti siamo protagonisti
è vero che stanno diventando e sono diventati negli anni dei luoghi in cui sono sperimentate
Pratiche di visita modelli produttivi partecipa anche pratiche di uso dello spazio urbano che sono molto diverse appunto da da quelle
Per quelle che gli americani di finirebbero mentre prima da quelle prevalenti
Nel libro in acconto alcune fra queste piantato quella questa storia
Della ricostruzione che praticamente
Una storia abbastanza interessante di un gruppo di persone che hanno avviato una un'impresa che si concentrava diciamo sull'idea di non
Ricorre alla demolizione tradizionale in occasione dei vastissimi piani che queste città lanciano per reati
Distruggere l'edilizia in eccesso in eccesso perché il mercato immobiliare appunto non non ne ha più bisogno e perché la demografia
Nelle condizioni che dicevamo appunto apponendo sia demolizione decennale ci sono inventato un meccanismo
Molto artigianale che chiama di costruzione che ha sostanzialmente l'obiettivo di
Salvare viene di utilitarie il valore che ancora imprigionato in queste case abbandonate quindi significa non demolire chiama significa
Di costruire pezzo dopo pezzo capire cosa c'è da salvare di introdurre i materiali che si possono salvare e che sono ancora preziosi su mercati
Delle uso ovviamente dietro questa cosa c'è tutto
C'è ma c'è tutto una una cultura è un'etica del del del riuso della sostenibilità della
Della riduzione dei rilievi dei consumi insomma ed è vero che è un'esperienza come questa che pure ci parla
Di città che sono talmente disperate da dove
Demolire è vero che però ci parla anche di poi un modo di di affrontare certi problemi che senza dubbio
Diverso
Un'ultima cosa leggo dalla rassegna stampa che anche in Cina per le città ce lo spettro della bancarotta certo sono titoli di giornali però ci sono due dati da prendere in considerazione il primo è la contrazione demografi ovvero tutti gli effetti della famosa politica del figlio unico perché si vedrà appunto subire la scia nei prossimi anni il secondo è che effettivamente sembra che a livello locale
Le
Lecita siano pieni di debiti ti chiedo un commento per quanto possibile su questo ora non conosco ora non conosco la Cina però che c'è un modo come qui a fare il primo è che noi siamo di fronte
Ha una fare tra l'altro sono lì questo Nido vado controcorrente di cui si discute di cancri corretta quindi le parti per testimoniare la la la la la la l'urgenza del tema
è una fase in cui il tema del debito cubano eredi quella che niente Andreatta definita la crisi fiscale
Urbana è tornata assolutamente
In cambio gente armata per dare il nostro Paese note citato no dal punto di vista finanziario al collasso perché di fronte alla menta trasferimenti frequente più ridotti che attenzione che conta a bisogni sociali
Sempre più urgenti recitato una posizione assolutamente
Favorevole quindi criticare chi parla urbane fare interpelli si parla da noi che ne parla in Germania con la posizione di Berlino detto ma è un po'di Teramo il proprio molto molto complicata insomma è un tema molto diffusa
Keaton ovviamente decade
Che al di là di questo tema fiscale meccanico ma di crisi urbana a livello mondiale che qui ci ricordano questi casi di cui parlavamo nella casa belga
Il capitalismo ha tante virtù
E come è noto a tantissimi difetti più i capitelli competitivo
Più tende a a produrre carenti spaziali e questi istanti spaziali sono
Città che sono obsolete per il capitalismo territori che sono obsoleti per i capi di le popolazioni che sono obsolete perché vedendo quindi anche in quella fontana in quell'incredibile
Macchina della crescita che la Cina
Sicuramente ci saranno sempre più tali atti cita che escono dal ciclo dello sviluppo di cui non si sa bene cosa paga e forse sarà uno stimolo per lo sviluppo cinese per affrontare
Gli aspetti sociali ambientali
Dede insomma di questa grande evoluzione economica produttiva clavicola coinvolti negli ultimi anni bene noi ti ringraziamo grazie ad Alessandro Coppola urbanista ricercatore del Politecnico di Milano autore del libro Apocalypse sta
Cronache dalla
Fine della civiltà urbana noi torneremo a parlare di questi temi di demografia all'impronta ecologica e di sviluppo illimitato con la trasmissione ove asciutto ogni giovedì su Radio Radicale alle ore ventitré un saluto come sempre da Enrico Salvatore