L'intervista è stata registrata venerdì 12 aprile 1991 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Istituzioni, Msi, Riforme.
La registrazione audio ha una durata di 6 minuti.
Rubrica
Dibattito
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9:43 - CAMERA
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13:30 - SENATO
9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
MSI
Abbiamo i nostri microfoni in Domenico Menniti appena finito il convegno il dibattito organizzato dalla rivista proposta sul tema riforma della politica e confrontiamo proprio il tema riforma della politiche possibile secondo lei secondo voi da
è una risposta democratica alla crisi della politica attualmente il nostro Paese io credo che la risposta debba essere necessariamente democratica c'è un dato è certo non c'è oggi forza politica in Italia che non ma ritenga di dover partecipare ad una forma nella quale sia garantita la libertà sia garantito il pluralismo quindi la risposta non può che essere in questi termini vorrei dire che invece bisogna trovare una risposta in termini di efficienza in termini di chiare se la politica in termini di capacità del sistema ad assumere decisioni aumentare quale quella che oggi l'Italia esprime del tutto inadeguata ad affrontare la complessità dalla situazione ho fatto un riferimento nel corso dell'intervento cioè sesta quinta potenza in
Del mondo in fondo i numeri hanno una importanza relativa ma per il ruolo che noi oggi abbiamo sul piano economico non riusciamo a correggerlo questo ruolo sul piano politico il generale quindi una una grande esigenza di rinnovamento che credo le alchimie delle formule politiche non riusciranno a far tacere ecco
Voi parlate di Repubblica presidenziale ma questo schema questa proposta di Repubblica presidenziale
E come possibile realtà costruirla senza un un bilanciamento di poteri senza l'elezione diretta dei sindaci senza un Parlamento forte senza una riforma elettorale in senso uninominale evidente che e proprio per questo io anche questo argomento ho affrontato
Nel corso del dibattito ho ritenuto di rivolgermi ad altre forze politiche che per esempio condividono la posizione diciamo presidenzialista perché perché si giunga poi ad un dettaglio altrimenti ognuno e si costruisce un proprio progetto e diventa un gioca attorno una forma di isolamento piuttosto che una una una reale capacità di aggregazione io ritengo che insisterà vada ridisegnato e che questo principio del del potere che deriva direttamente dal corpo elettorale dal popolo vada applique nato a tutti i livelli quindi soprattutto a livello comunale lì dove il sindaco per esempio a una funzione operativa immediato questo richiede anche un adeguato sistema di controllo perché e più si definisce versione lavorare bisogna trovare aggregazioni capaci di fare emergere delle maggioranze perché se noi attendiamo che tutti quanti insieme possiamo un progetto con una sorta di forma ovale mistica chiediamo l'impossibile prima perché ci sono Interest sì chiaramente divergenti ma poi soprattutto perché ci sono come giusto delle impostazioni generali che si differenzia allora
Bisognerà ecco passare dall'enunciazione che fino a questo momento un po'tutti avevamo fatto ad una capacità di lavoro punto per punto trovando dove possibile le aggregazioni per
Fare in modo che queste enunciazioni si traducono in un dettame costituzionale ecco quindi quali iniziative politiche poi queste miserie politiche per così dire per usare un termine che ora va per la maggiore devono essere tipo trasversale
Trasversale io credo che difficile in su un tema come quello che ormai è la politica che cos'è la riforma la politica non soltanto una revisione dei comportamenti ma sopra tutto il venir meno di questo ruolo soffocante totalizzante del partito che c'è stata in Italia in questi anni quindi la riforma della politica secondo me va di pari passo solo con la riforma delle istituzioni
Cioè su questo tema si verificheranno maggioranza che non risponderanno necessariamente alle regole degli schieramenti di partito quindi questo io lo vedo non con un dato negativo ma come un dato positivo perché nella nuova repubblica che tutti quanti pensiamo io per costruire ecco i partiti non potranno non dovranno più avere il ruolo che oggi hanno e quindi se la trasversalità servirà però per questo tipo di sistema e un'altra delle attese che un problema che fa affrontato insieme alla riforma delle per dalla Costituzione perché in una nuova realtà costituzionale noi possiamo dobbiamo rivedere le regole elettorali ma il tentativo di anticipare la riforma elettorale non ha senso perché se è il Parlamento che deve diventare il punto centrale nella vita nazionale beh io non capisco perché dal Parlamento dovrebbero essere escluse delle forze che hanno una rappresentatività molto bassa a me sembra che non ci sia a livello della rappresentanza oggi una esigenza Gino nucleare e due grandi gruppi ci sia invece una insorgenza di rappresentatività molto larga quindi il sistema elettorale va modificato in rapporto al sistema costituzionale che sceglieremo questa e una decisione che non potrà essere elusa il Parlamento può decidere vale per vogliamo cambiare leggi elettorali per tirare fuori dalla rappresentanza al
Una forza che oggi ci so è questo francamente una sorta di suicidio che per esempio si chieda un partito come il nostro e non credo che in politica il suicidio rappresenti un esercizio da mettere in pratica quello nominale non si cambierebbe anche la forma il modello di partito quindi più consensi
Sarebbe una riconversione ma io non credo che questo possa accadere in un sistema che mantiene rigida la sua forma partitica che mantiene rigida l'appartenenza che quindi non farebbe altro che dare ai più grandi parti
Di te un ruolo determinante e decisivo ripeto il cambiamento sotto questo aspetto non può essere che il generale noi sappiamo che andando incontro alla formulazione del nuovo sistema politico andiamo incontro
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