11 FEB 2004

Intervento di Marco Pannella in merito alla posizione dell'Unione europea di fronte la Corte internazionale di giustizia sul muro tra Israele e territori palestinesi

STRALCIO | - Parlamento Europeo - 00:00 Durata: 4 min 7 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Marco Pannella in merito alla posizione dell'Unione europea di fronte la Corte internazionale di giustizia sul muro tra Israele e territori palestinesi", registrato a Parlamento Europeo mercoledì 11 febbraio 2004 alle 00:00.

Sono intervenuti: Marco Pannella (parlamentare europeo, Ni).

Tra gli argomenti discussi: Commissione Ue, Consiglio Europeo, Corte Internazionale Di Giustizia, Israele, Medio Oriente, Palestina, Palestinesi, Parlamento Europeo, Sicurezza, Unione Europea, V.

La registrazione video ha una durata di 4 minuti.

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  • Marco Pannella

    parlamentare europeo (NI)

    Pannella (NI ). - Signora Presidente, signor Presidente del Consiglio, la collega Sandbæk ha asserito di voler abbattere il muro. Si tratta di una vecchia storia: vi è un'Europa - quella della collega Sandbæk - che sessant'anni fa, sostanzialmente per gli stessi motivi, voleva abbattere la linea Maginot. L'evocato muro di Berlino, quel muro d'infamia, è stato eretto e sostenuto da coloro che oggi vogliono abbattere il muro d'Israele. Questo è quanto sta accadendo, non v'è dubbio, anche se questa sera, collega Cohn-Bendit, hai detto cose ragionevoli. Accade così di rado che non perderò tempo - tuo e mio - per ribattere alle tue osservazioni. Ripeto: complimenti, perché hai detto cose ragionevoli! Signor Ministro, la cosa che mi interessa ora maggiormente è di un'attualità che ci sfugge continuamente: la collega, o meglio, il ministro degli Esteri Ana de Palacio, nelle prossime ore investirà la Presidenza del Consiglio dell'Unione europea di una proposta, ridiscussa ieri a Toledo, fatta propria o avanzata da Shimon Perez, con il pieno e totale appoggio del ministro degli Esteri palestinese, Nabil Shaath. La prego di notarlo, perché solo il Financial Times e il Norte de Castilla l'hanno notato. E' la notizia di oggi: il ministro degli Esteri palestinese si associa alla procedura dell'adesione d'Israele all'Unione europea perché altrettanto venga fatto per lo Stato palestinese nel momento in cui avrà raggiunto la sua realtà, in un ambito federativo dei due Stati, e non di quel bidone vergognoso di Stato nazionale che noi offriamo ai palestinesi nel 3004: uno Stato piccolo, sovrano, fatto di menzogna, di ladri, di corruttori e di violenti. Mi auguro, signor Presidente del Consiglio, che lei ascolti quanto la collega Ana de Palacio verrà a proporle: i testi che proponiamo in quest'Aula da vent'anni - se non cambiamo i contesti storici - e i testi che verranno scritti, road map o non road map, sono testi perdenti, suicidi e improponibili. Di conseguenza, mi auguro che la tesi della necessità dell'adesione di Israele all'Unione europea, sostenuta da numerosissimi colleghi, venga ripresa con il massimo vigore perché è il contributo che possiamo dare contro l'Europa del '39 e a favore anche dei palestinesi, ai quali voi volete regalare invece un Medio Oriente fascista, nazista, comunista e non democratico.
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