03 DIC 2003

Intervento di Marco Pannella sul Consiglio europeo

STRALCIO | - Parlamento Europeo - 00:00 Durata: 5 min 18 sec
A cura di Andrea Maori
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Registrazione video di "Intervento di Marco Pannella sul Consiglio europeo", registrato a Parlamento Europeo mercoledì 3 dicembre 2003 alle 00:00.

Sono intervenuti: Marco Pannella (parlamentare europeo, Ni).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cohn Bendit, Commissione Ue, Consiglio Europeo, Europa, Parlamento Europeo, Unione Europea.

La registrazione video ha una durata di 5 minuti.

Il contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.
  • Marco Pannella

    parlamentare europeo (NI)

    Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio e signor Presidente della Commissione, leggo le dichiarazioni dopo Napoli. Il Ministro Fischer: "Riparto da Napoli più preoccupato di quando sono arrivato". Il Commissario de Palacio: "E' chiaro che solo una minoranza di Stati sostiene il progetto di Giscard". Il Ministro de Villepin: "Non accetterò compromessi al ribasso". Lei stesso, signor Presidente del Consiglio ha detto che Austria, Estonia, Danimarca e, in qualche misura, Spagna, Polonia e Regno Unito in realtà, se dovessero scegliere, attualmente sceglierebbero Nizza piuttosto che il nuovo sistema. Nessun commento. Questa è la fotografia. Nel suo splendido intervento, che tutti abbiamo applaudito con gioia, l'onorevole Cohn-Bendit ha affermato di non voler morire né per Danzica, né per l'Europa, né per l'America e nemmeno per malattia. Bravo. Neanch'io. Tuttavia, questa politica, signor Presidente del Consiglio, quest'assenza politica della nostra, o vostra, Europa sta condannando a morte nel Medio Oriente decine di migliaia di persone e pregiudica la sorte e l'avvenire della regione. Ritengo che, e mi unisco a un appello che anche l'ex Presidente Cossiga vi ha fatto, su questo - sulla pace e la guerra - oh pacifisti, l'unica cosa che sapete dire, è che dobbiamo ritirare le nostre truppe. Complimenti. Siete quelli del '39. Noi diciamo adesso che occorre, ed è la proposta precisa che facciamo, come deputati radicali della Lista Bonino, conformemente al diritto internazionale ed al diritto di guerra, consultare d'urgenza gli esperti. Dobbiamo d'urgenza legalizzare la situazione e quindi ONU, Europa, Lega Araba, e credo anche Stati Uniti, devono chiedere una procedura di pace ufficiale. Sta ripetendosi in Medio Oriente l'errore commesso in Italia dagli Alleati, liberatori anche allora. L'8 settembre 1943, quando l'esercito italiano si dissolse in una notte come l'esercito di Saddam, l'Italia poteva essere liberata in due mesi. Invece si aspettarono mesi. Si dettero sei mesi di tempo per costituire addirittura la Repubblica di Salò. Non ci sarà una Repubblica di Salò territoriale, ma stiamo evidentemente assistendo al riformarsi dell'esercito iracheno in clandestinità, se non altro perché è restato senza stipendi. Allora ritengo che l'Italia, ma oggi l'Europa, debba prendere l'iniziativa, signor Presidente del Consiglio, di convocare una sessione speciale del Consiglio per proporre all'ONU, all'America e alla comunità internazionale una procedura di pace. Riconoscendo, secondo il diritto di guerra internazionale, le caratteristiche di belligerante nella clandestinità a Saddam per poi contrattare - come si è già fatto, per esempio a Cassibile in Italia - l'esilio e l'impunità, e non l'immunità, di Saddam. E' un'iniziativa politica concreta. Può unificare Francia, Germania, ma anche i neoconservatori americani. L'Italia e l'Europa ancora una volta fanno ribrezzo come lo fecero nel caso dell'ex Jugoslavia. Srebrenica è il volto della nostra assenza. Vi rivolgo una supplica: viviamo eterni, come vuole Cohn-Bendit. Resistiamo pure alle malattie, ma non continuiamo a condannare a morte con la libertà e con il diritto intere popolazioni del mondo.
    0:00 Durata: 5 min 18 sec