I pacifisti e lo sterminio dei curdi in Iraq

Con lo leggiamo ogni giorno su questo o quel periodico
Si è aperto dunque un dibattito che vede
Coloro che furono perizia da guerre
Contro
Contraddire pesantemente attaccare pesantemente i pacifisti quelli che dissero no alla guerra alla guerra contro Saddam Hussein
A proposito del dramma in pieno svolgimento dei curdi di cui abbiamo ogni giorno notizia dalla stampa sulla televisione
Angelo Panebianco
Per primo sul Corriere della Sera
Poi Paolo Flores d'Arcais sull'Unità
Giuliano Ferrara sua epoca
Primo
Perché oggi
Non si muovono per protestare per attaccare Saddam Hussein
In difesa dei diritti violati dei curdi
E contro il massacro che ne viene fatto quotidianamente dal dittatore iracheno in secondo luogo i pacifisti vengono accusati perché invocarono da Bush
Che purtroppo li ascolto secondo questi commentatori invocarono da Bush la cessazione del fuoco contro le armate irachene in fuga due giorni
Troppo presto
Cioè Bush non avesse dato loro retta se Schwarzkopf come poi lo stesso detto avessi potuto contenuti della Guardia repubblicana
Di Saddam a massacrare i curdi e ha spingerli verso le frontiere de Miranda e della Turchia
Cioè in questi articoli che ho letto tutte privatamente c'è di peggio c'è scherno c'è insofferenza
Finora
Hanno replicato a queste accuse a questi attacchi Andrea Barbato su L'Unità e Pierluigi sullo su il manifesto
Ricordando
Che
Non ai pacifisti spetta oggi l'onere della prova
Della validità delle loro posizioni
Bene sì ai vincitori della guerra contro Saddam Hussein ai puristi come dibattito in questo confronto ho provato a mandare una lettera al Manifesto ma e manifesta ritenuto di non doverla pubblicare
Allora oggi io ringrazio radio radicale per l'ospitalità che mi offre
E mi consente di fare alcune riflessioni che ritengo molto personali e che non coincidono con le ragioni né del documento né degli altri
Io credo che quello che tutti noi vediamo a cadere con sgomento impotente alle frontiere irachene della Turchia e dell'Iran
Non sia come appunto
Viene detto dei commentatori viene ripetuto ormai ogni giorno da commentatore che abbiamo ricordato
Colpa con responsabilità dei pacifisti di quegli odiati pacifisti
Papisti tenerlo
Credo che non sia possibile sostenere che i massacri dei curdi di oggi
Non sarebbero accaduti se Bush avesse dato retta al generale Suharto di macellare cioè ancor più drasticamente l'esercito iracheno che era già non dimentichiamolo da almeno due giorni in fuga
Non è assolutamente decente
Dire che un massacro quello dei curdi attuale possano estremità auto con un altro massacro e quello di ieri non eseguito
Dell'esercito iracheno non adiacente
E nemmeno laico
Cioè presuntivamente razionale in contrapposizione ad razionale pacifismo dei cattolici
Da laico quale ritengo di essere e da laico che ha approvato proprio anche da radio radicale le ragioni del sì alla guerra di uno dei curdi non può essere difeso invocando il massacro di cento mila soldati iracheni in fuga il sostegno alle ragioni dei curdi era ed è ancora oggi problema di diritto i diritti civili
E diritti civili non si mercanteggiare
Se oggi ma già ieri in fondo fin dall'inizio di questa vicenda Bush lascia mano libera a Saddam Hussein cioè accade per una prende corrente determinazione Giuliano Ferrara Lai salta quasi
Perché su determinazione intrisa di Realpolitik
Viene ripetuto esplicitamente da ogni parte questo anche per interrogarlo perfino dal paese da rappresentanti di Paesi di insospettabili fino a ieri come la Libia
Uscente viene sostanza dente
Ma perché perché tra l'altro egli non fa che applicare rigorosamente assiomi politici
Che l'Occidente gli ha consegnato
Attraverso la sua lunga storia la storia dei le sue nazioni la storia del formarsi dell'azione
Il principio giacobino dello Stato uno è indivisibile
Costituito da una nazione una lingua una religione come si ripete in tutte le costituzioni nate
Dalla storia giacobina compresa
La Costituzione italiana questo principio giacobino che si rovescia poi nel principio hitleriano dello anche forte ai nove
Un popolo un diritto
Il principio che oggi viene portata lì storici occidentali come li ha presi non solo Armando il suo esercito con armi occidentali industrializzato del suo Paese ma anche applicando le logge più culturale dell'Occidente
E del resto mi pare che sia difficile denunciare
Hossein accusarlo
Di questa rigorosa applicazione dei principi giacobini
In Italia perlomeno in un Paese cioè che non riesce da vent'anni credo ad approvo ad approvare una regina una piccola legge in Parlamento
Che consenta ai Greci di casa propria agli albanesi dei Puglie o di Sicilia ai friulani all'Islam di ai francofoni della Val d'nemmeno nelle scuole elementari
Questo accade
Grazie all'opposizione tenace giacobina
Tutta giacobina Crespina
Di settori importanti dello schieramento politico di casa nostra in quali
Inorridisco all'idea che l'Italia possa essere un Paese in qualche modo sia pure
Alla lontana più linguistico
Queste persone
Sono quelle di odio accusano Saddam Hussein e perché di fronte al problema di due grandi minoranze costruiscono quasi maggioranza nel Paese cerca degli risolvere la situazione applicando anche di lo stesso principio certo con le armi di una violenza
A Champion per ragioni tutto opportunità poi invece al contrario cosa fanno concedo abbiamo altoatesini austro Ugoni
Del
Sul Tirolo
Prerogative e privilegi
Che sono tale da fare incancrenire ancor più le frizioni tra le varie etnie che abitano in quella regione
Di infarto incancrenire non
Di risolverlo in un dialogo fecondo di crescite civili per tutti e per ciascuno in particolare in primo luogo per il cittadino per il singolo che in definitiva l'unico portatore di diritti
Il genocidio degli Saddam Hussein ha dunque una matrice occidentale storicamente occidentale non è estraneo alla storia dell'Occidente
La formazione delle grandi nazioni europee dalla Spagna storia sono storie del passato l'Occidente neppure oggi in tempi di tecnologia avanzante anche nel settore della riproduzione linguistica nella tradizione
Non si riesca non c'è anche il problema è non si riesce a formulare una Teoria dello Stato multi etnico multi linguistico di tipo federale da adottare innanzitutto
In Occidente per poi poter poterne chiedere l'applicazione ai vari sarda mousse AN del mondo non solo a luglio
Ma nel terzo e nel quarto mondo dove le nazioni artificiali i Paesi artificiali distanti artificiali creati in Africa rischia di veder riprodotte dal Sudafrica al
Alla Guinea o dove che sia ricordo
Questo è il problema di Saddam Hussein non quello della costituzione di entrambe protette dai caschi blu dell'ONU non quello degli aiuti umanitari dati alle popolazioni in fuga
Problema è quello che l'Occidente sappia a partire oggi da lasciare dalla comunità economico europea dall'Europa dalla istituzione europea di dare di fornire di preparare di prevedere un modello capaci di rompere il meccanismo lo schema
Del Stato costituito secondo l'antica tradizione giacobina una nazione una lingua una Regione finché l'Europa finché lo circa ma anche i problemi ancor più grandi che si aprono a Trieste alla Mongolia attraverso il disfacimento
Dell'impero sovietico questi problemi non si risolveranno e diventeranno ogni giorno più pesanti anche per noi anche qui in Europa non avremo solo tra poco l'immigrazione
Devi gli extracomunitari dell'Africa o del Terzo Mondo ma avremo di immigrazione quella degli albanesi stanno solo un caso
Di migliaia di milioni di persone in fuga interrotta dai diversi Paesi dell'Est e non sapremo fare in modo che queste persone trovino nelle loro padri di origine una sistemazione giuridica e istituzionale adeguata ai problemi del mondo che cambia e questa è la risposta che va data
A quanti in questi giorni e la risposta che ci coinvolge però direttamente a tutti noi non violenti
Per trovare soluzioni adeguate al problema
Ieri la questa
Quel quesito