Emergenza lavoro nelle carceri

Però
Siamo in attesa del procuratore Calogero che
Doveva essere qui con noi
Ecco qui
Ecco
Allora siamo tutti qui
E
Era anche una sigla dei cartoni animati
Però insieme non possiamo vedere polacco Baldo Bonaudo
No e
Diamo inizia a questo momento che conclude questa visita che ha avuto una prima parte presso
Il carcere
Di Padova dall'incontro iniziale con il personale di tutta l'amministrazione penitenziaria sia della casa di reclusione che della casa circondariale
Alla visita delle attività lavorative a un incontro con alcuni detenuti e imprenditori
E oggi chiudiamo con la presentazione che è il tema il cuore dell'incontro di oggi e quindi se non parliamo di altre cose non è perché
Ce ne dimentichiamo sono meno importanti perché
Abbiamo messo a tema una cosa il carcere una galassia credo sia bene
Argomento per argomento dedicare il giusto spazio questo è lo spazio dell'emergenza lavoro carceri con la presentazione di questo primo quaderno
Su carcere e giustizia emergenza lavoro nelle carceri
Permettetemi prima di dare inizio a questo convegno di fare alcuni saluti
In particolare voglio salutare tutti quelli che oggi a vario titolo potrebbero essere qui tranquillamente al posto mio
Dico questo perché rappresento in qualche modo
Un'attività non solo legata alle cooperative che la svolgono a Padova ma anche come avete visto
Il sacrificio che molte cooperative oggi dalla Sicilia al Piemonte alla Lombardia il Triveneto al Lazio ha voluto essere presente oggi a questa manifestazione
Le dovrei citare una per una
Ma con il ministro abbiamo proprio le abbiamo visitate una per una
E il primo ringraziamento va a tutta questa realtà che da oltre vent'anni
Camminando come in un campo minato ha resistito e ha creato dei fari sparsi in mezzo al mare
A testimoniare che si può ci sono dei punti da guardare per RAI entrare importi sicuri
E per incrementare queste attività il secondo ringraziamento va a tutto il personale dell'amministrazione penitenziaria
Il provveditore qui presente Pietro Buffa estenda al nostro Grassi a tutti gli operatori in particolare a chi se lo merita veramente
La magistratura tutta in particolare la magistratura di sorveglianza rappresentate in maniera egregia oggi dal Presidente Giovanni Maria Pavarin e da tutti i suoi colleghi
Magistratura che io ritengo svolgere un servizio da tripla a
è facile condannare e molto più difficile recuperare rieducare anche se è vero che anche condannare per chi lo fa con rettitudine non credo sia facile
Il prefetto il questore tutte le forze dell'ordine che non hanno mai fatto mancare vicinanza e sostegno a queste attività
Gli enti locali in particolare il Comune di Padova e di Chioggia il Consorzio così Zip l'ASL di Padova Venezia e Chioggia l'azienda ospedaliera di Padova con tutti i suoi direttori e dirigenti
A circa sappia essere era con il suo amministratore delegato Cesare Pillon
Tutto il mondo imprenditoriale così detto profit
Che in Veneto e non solo sa ancora esprimere attraverso le varie attività una forte valenza sociale
Da Confindustria qui rappresentata dal suo vicepresidente già nipoti alla Coldiretti all'associazione dei commercianti alla Camera di Commercio di Padova qui rappresentata dal suo Presidente Ferdinando Ziglio
Una menzione particolare la merita il nostro fra Enzo Poiana Rettore della basilica di Sant'Antonio
La storia di un legame con i detenuti ed il mondo delle carceri partito nel mille duecentotrentuno con Santantonio e mai si è interrotto fino ai giorni nostri
E permettetemi un ringraziamento particolare alle migliaia di cittadini padovani nonché con la loro semplice stima ed attenzione
Hanno permesso che questa esperienza potesse crescere svilupparsi affermarsi a livello internazionale
Fatemi da ultimo
Ringraziare la mia cooperativa e il mio consorzio
Mio non perché Nino
Per legge e tutto dello Stato ma perché quando fai una cosa con passione con amore è tuo tutto è tuo
Quando si usa il termine di gestire la Cosa pubblica da buon padre di famiglia credo si intenda questo
Grazie a tutti i soci a tutti i lavoratori della mia cooperativa e di tutte le cooperative presenti e che per e che operano in tutti Italia con grande sacrificio e spirito di dedizione
A loro vi chiedo tutti quelli che sono venuti da ogni parte d'Italia come segno di stima di riconoscimento un applauso
Oggi
Eravamo in tanti ci sono alcune assenze
Il che ci dispiace moltissimo però insomma in qualche modo il pannello e anche tutti quelli che dovranno salutare
Non è né di qualità né di numero di poco conto il primo saluto che porto e del Presidente Zaia della Regione
Veneto mi prega di portare i suoi saluti e di dirvi che è molto dispiaciuto di non poter essere oggi con noi
Carissimo Nicola sono davvero spiacente ma impegni istituzionali precedentemente assunti mi impediscono di essere presente alla visita del Ministro Cancellieri a Padova
So quanto il lavoro contribuisca umanizzare la realtà penitenziaria e quanto a uomini e donne che hanno dovuto scontare una pena
Questo sia un percorso di redenzione di riscatto e di reinserimento nella società
Sono consapevole delle difficoltà che attanagliano il mondo della giustizia
Ma sono anche cerchio che fino a quando esisteranno delle realtà come la cooperativa sociale Giotto la detenzione di acquisterà quella dignità che devi a vere e che troppo spesso viene negata o avvilita
Come Regione potete contare sempre sul mio appoggio Luca Zaia Presidente della Regione Veneto
Ma è presente qui con noi Presidente anche del Consiglio regionale crudo Aldo Ruffato proprio qualche mese fa ha presentato in carcere la legge regionale in materia di agricoltura sociale
Doveva essere con voi il ministro Flavio Zanonato ma impegni istituzionali importanti non hanno permesso al nostro ministro Flavio Zanonato dire OSCE di essere oggi qui con noi
La realtà la realtà del calcio di Padova una realtà che il ministro conosce bene non solo perché casa sua ma soprattutto perché l'ha sempre avuto a cuore
Il progetto carcere si sviluppa Padova a fine degli anni ottanta e si rafforza negli anni Novanta
I primi carcerati escono al lavoro con il Comune proprio grazie ad un accordo tra la loro direttore Carmelo Cantone ora provveditore dalla Toscana ed Zanonato
è sempre Zanonato da sindaco e vicepresidente dell'ANCI nel due mila dodici firma un protocollo tra il Ministro Ministero della giustizia e lanci
E nel due mila tredici a Padova sempre con la stretta ecco e attiva collaborazione della direzione del direttore Salvatore più Lucio escono i primi dodici detenuti a lavorare in vari settori del Comune
Abbiamo presente non fisicamente ma con un contributo anche l'ingegner Carlo De Benedetti
Che è un impegno improrogabile non gli ha permesso di essere personalmente qui con noi ma lo sarà con il suo intervento videoregistrato in tutta velocità l'ingegnere si teneva particolarmente a questa iniziativa
E e lo capiremo perché dalle parole che ci dirà
Ora una serie di saluti che non sono saluti ma che sono si sono saluti ma in qualche modo solo ognuno una testimonianza di che cosa è questa esperienza perché è un'esperienza fatta di tutto quello che vedremo che ascolteremo insieme il primo che chiamo saranno tutti i saluti brevissimi mi sono raccomandato con tutti e so che sono tutti molto gravi
Il primo a Ivo Rossi Sindaco di Padova facente funzioni che da fine aprile alla guida di questa città con in materia di carcere eredità
Quello che dicevo prima a proposito del ministro Flavio Zanonato Ivo Rossi
Buonasera a tutti ringrazio Nicola per l'invito porto un saluto
Al ministro consiglieri e a tutte le autorità civili militari vedo molto numerosi segno che il questa questa è la grande questione del lavoro nelle carceri
E soprattutto quindi la condizione per riabilitare mettere nelle condizioni dell'inserimento nella nostra società dei detenuti
è questione centrale lo ricordava poco fa Nicola Boscolo editto
Come fin dal mille novecentottanta mille novecentonovanta la nostra Amministrazione devo dire sotto la spinta anche della Cooperativa Giotto perché le cose non accadono mai per caso
Hai bisogno di chi ha maggiore sensibilità di chi è riuscita a coltivare anche
Attorno a un'idea dei progetti che la nostra Amministrazione dicevo si sta muovendo e cerca di portare aiuto al
Di dare il proprio contributo anche con l'inserimento lavorativo
Ieri alcuni detenuti ricorso è stato fatto in passato e continueremo a farlo
Non c'è ombra di dubbio che il
Dei dati non li citerò io perché nominare
Non è materia di cui sia competente in questo Paese tutti parlano senza avere competenze con grandissima facilità
E non c'è ombra di dubbio però e che il
Con tutti i detenuti che sono stati avviati e processi di inserimento attraverso il lavoro all'interno delle carceri l'esperienza la cooperativa sotto lo Stato dimostrare
Hanno un livello di recidiva assolutamente insignificante rispetto a quello che accade normalmente per tutti gli altri
E questa questione per da questo punto di vista di estrema attualità provvediamo anche attraverso i dibattiti si sono stati nel corso degli ultimi giorni
L'appello sull'umanità anche della condizione carceraria che è stato fatto dal Presidente della Repubblica
Proprio perché la molto spesso si commentano questi documenti questi appelli senza poi entrare nel merito esentato a leggi di profondità io condivido in pieno lo spirito con cui il Presidente ha affrontato il tema
Perché richiama il Parlamento ha una serie di inadempienze qua ci sono anche dei deputati
E perché molto spesso ci troviamo ad affrontare le emergenze perché prima non si è fatto un lavoro
Propedeutico lavori in profondità che possa aiutare a ridurre la pressione carceraria e soprattutto attraverso la depenalizzazione di alcuni reati tutta una serie di misure
Che il presidente ha ben indicato compreso anche
L'eventuale aumento della
è incredibile del numero dei posti negli istituti non voglio sottrarmi a un tema delicato
Credo che gli illustri relatori possiamo nelle condizioni di come dire dibattere anche se poi quel tema fondamentale quello del lavoro che però sta nella anche nella
Responsabilità degli amministratori io mi sento di condividere dicevo quanto è stato detto sulla condizione di disumanità delle nostre case sulla necessità di abbia di libertà liberale di una parte consistente dei detenuti tengo a sottolineare un punto e ho finito
Delle considerazioni che ha fatto il Presidente della Repubblica rimandando all'indulto perché e che il tema devo dire che preoccupa moltissimo gli amministratori
E credo con fondamento perché la rischia di vanificare per certi aspetti per alcune fattispecie di reato il lavoro delle forze dell'ordine ed è proprio il Presidente della Repubblica che dice
Ritengo necessario che onde evitare il pericolo di una rilevante percentuale di ricaduta nel delitto da parte di condannati e scarcerati per l'indulto come risulta essere venuto in occasione della legge duecentoquarantuno due mila sei
Il provvedimento di clemenza sia accompagnato dei doni misure soprattutto amministrative finalizzati all'effettivo reinserimento delle persone scarcerata e che dovrebbero essere qua concretamente accompagnate nel percorso di risocializzazione
Ecco esattamente queste io credo la grande preoccupazione espressa dal Presidente che io mi sento di condividere
Che mi auguro possa guidare anche il legislatore nell'affrontare questa delicata materia che non può essa affronta tra soltanto
In modo episodico deve essere affrontata con la serietà che la Cooperativa Giotto e tutte le cooperative i soggetti che operano concretamente per il reinserimento e per la creazione del lavoro
Lo all'interno delle nostre carceri hanno dimostrato in tutti questi anni questo dovrebbe essere l'approccio non episodico che dovrebbe animare caratterizzare un po'un po'anche tutta la nostra politica che spesso invece si limita soltanto i propri grazie e buon lavoro
Grazie signor Sindaco e
Secondo saluto lo chiedo a una figura importante di questa città e de Antonio Finotti Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
è dal due mila uno che la Fondazione sostiene attività in ambito carcerario
Proprio nel proprio nel due mila uno a seguito dell'approvazione della legge Smuraglia aiuto alla Cooperativa Giotto con un finanziamento ad avviare la prima attività lavorativa interno al carcere due palazzi
E oggi a distanza di dodici anni e ancora in prima linea nel sostenere economicamente assieme alla Cassa delle ammende lo sviluppo della pluri Premiata Pasticceria del carcere di Padova
Ricordo
L'attenzione che anche altre comunque fondazioni hanno avuto come la Fondazione solo per citarne alcune Antonveneta
Cariverona la Fondazione Vodafone la Fondazione con il Sud oggi tutti i presenti cui con noi
Grazie Presidente
Grazie Nicola grazie per le tue espressioni un saluto cordialissimo a tutti a nome della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e un saluto particolare simile consentito al signor ministro cancellieri
La nostra Fondazione nello svolgimento della sua attività filantropica
Ha sempre guardato al sociale con particolarissima attenzione e diciamo pure visti i tempi che stiamo attraversando in una
Attenzione proprio
Assolutamente sì spasmodica in questi ultimi anni destinando a questo settore della nostra attività risorse importanti
Nicola Boscolo detto ha già fatto cenno
Forse anche così in maniera un po'troppo in fatica a quello che la Fondazione ha fatto in questi anni con riferimento al carcere ai carcerati al lavoro in carcere
Penso che noi si sia fortunati vivere in una zona dove il volontariato si distingue per la numerosità di coloro che lo praticano e per la qualità di questo volontariato
Le cooperative sociali poi stanno facendo veramente un lavoro egregio quindi evidentemente
E più facile operare trovando delle condizioni ambientali con queste caratteristiche e quello che è capitato al nostro Ente
Perché è stato fatto cenno alla
All'attività che la Fondazione ha portato avanti in questi anni cominciando dei primi anni Duemila Congo
Il Consorzio delle Cooperative rebus con la Cooperativa Giotto in maniera particolare
Ma sì permettete io vorrei anche ricordare un rapporto che è ormai tradizionale con il Comune di Padova il quale a un progetto carcere che sostenuto anche da la dal nostro ente su una programmazione
Che viene concordata
Ogni triennio e che sta portando credo dai risultati certamente importanti a questo proposito
Voglio ricordare una collaborazione che vede la fondazione
E con il Comune di Padova e con quelle oasi dei padri mercenari altra gloriosa istituzione padovana che tanto bene sta facendo con riferimento a quel mondo
Che ha così tanto bisogno
Con i quali oltre ad altre iniziative si è realizzata qualche anno fa una serra anche in questo caso facilitando l'avvio al lavoro di parecchia gente e mi pare che i risultati sono veramente assolutamente interessanti a questo proposito
Poi prima di
Tornare alla Cooperativa Giotto vorrei far cenno anche al gruppo dei volontari carcerati
Con i quali oltre a tante altre cose che abbiamo fatto ma qualche anno fa d'intesa con loro con l'Università di Padova
Si è cercato di facilitare di insegnamento universitario in carcere anche in questo caso conseguendo dei risultati interessanti
Cooperativa Giotto ben Cooperativa Giotto si sa cosa ha realizzato in questi anni diciamo pure che ha del
Prodigioso riuscire ad avviare un'azienda che si è imposta all'attenzione a livello nazionale e oltre con i suoi prodotti e che quindi ha trovato un humus e delle disponibilità che
Fa
Fanno un grande onore a coloro che hanno realizzato questa iniziativa asiatici un po'dire anche che da grande soddisfazione a coloro che hanno
Contribuito alla realizzazione di questo progetto
Nicola Boscolo detto poi ha voluto accennare a un progetto che è partito proprio in questi ultimi mesi
Un progetto che è stato un progetto sofferto al quale la nostra Fondazione ha dato la disponibilità immediata
Che
è incentrato sul potenziamento dell'attività di produzione dolciaria e sul potenziamento dei il col s'intende call center perché ormai opera a livello come interlocutori a livello nazionale
Debbo dire che lo stanziamento del nostro Ente risale al due mila e cinque e i lavori sono iniziati nel due mila otto
Abbiamo già del due mila tredici abbiamo dovuto fare un po'violenza noi stessi perché lasciare delle somme importanti inutilizzate non mi pare che sia un modo di procedere assolutamente conveniente ma l'abbiamo visto un po'come una sfida
Nicola ci teneva costantemente al corrente la sua speranza era che prima o dopo la Casa delle ammende avrebbe aperto i suoi forzieri purtroppo si è dovuto attendere otto anni
è arrivato il nuovo Ministro della Giustizia
Ho ministro donna anche con molta determinazione è riuscita a sbloccare questa penosa situazione quindi oggi siamo tutti contenti so che nella visita al carcere si emessa molta enfasi su questa iniziativa perché è un investimento che se non ricordo male
Comporta un milione trecento mila euro mi pare se non sono di più e quindi è un qualche cosa di veramente significativo ed importante
Per i nostri carcerati ma soprattutto guardandolo Roggi ma guardando a loro per quello che saranno gli anni avvenire cioè quando saranno fuori da
Da
Quelle mura quindi complimenti anche da parte mia
Il più cordiali e affettuosi se mi è consentito al movimento cooperativo che è riuscito ad avviare a Padova un lavoro così significativo così importante
Così apprezzato quindi complimenti vivissimi molti o puri e molti Ururi per il convegno di questa sera grazie
Grazie Presidente
Dimenticavo di dire all'inizio che il convegno che stiamo facendo va indiretta streaming su Repubblica punto it
E de registrato sarà mandato in onda da Radio Radicale
Ora chiedo un saluto all'Università di Padova il Magnifico Rettore
è stato intrattenuto in impegni importanti ma c'è con lui il vicario il prorettore vicario Francesco risotto
Università di Padova che meno di un anno fa esattamente il ventuno febbraio del due mila tredici firmava un protocollo tra il Ministero della giustizia l'Università di Padova in merito al coordinamento dei poli universitari carcerari
Qui grosso merito OPA dato alla lunga storia iniziata oltre trent'anni fa da un gruppetto di professori con a capo il compianto professor Lorenzo Contri
Che portata avanti fino ad oggi grazie al contributo del gruppo per l'attore carcerari volontari guidati dal professor Giorgio Ronconi
Professore a lei la parola
Grazie signor ministro signor Sindaco signor Procuratore Generale autorità partecipanti tutti io ho il piacere e l'onore di portarvi il saluto del Magnifico Rettore
Trattenuto da impegni oggi abbiamo inaugurato con l'ampliamento dell'Orto botanico è stato evento molto importante per la nostra università il saluto del rettore saluto di tutto l'Ateneo
A questo convegno che giungere evidentemente in un momento quanto mai opportuno
In cui dopo l'intervento del Presidente Napoletano
Si sta ferocemente dibattendo su amnistia e indulto
Ma tutti sappiamo che è già stato accennato che amnistia e indulto non sono la cura del mare del sovraffollamento delle carceri
Ma soltanto un provvedimento tampone anche al fine di evitare gravi sanzioni da parte dell'Unione europea
I provvedimenti strutturali sono senz'altro altri uno di questi
Menzionato dal Presidente
è l'incentivazione del
Lavoro in carcere
Che
Tra l'altro esattamente il tema del primo volume dei Quaderni su carta di giustizia uscito recentemente e di cui
Oggi si tratterà
E
Se è vero che in Italia sono meno di mille su sessantacinque mila i detenuti che hanno il permesso di lavorare in carcere
Ebbene Padova credo possa diventare una esperienza pilota
Cooperativa Giotto da vent'anni è una presenza essenziale nel carcere di Padova
E anche l'università sta facendo la sua parte nel suo settore ovviamente la formazione
è già stato ricordato dal presidente già trent'anni fa pro sono reso conto di tra l'altro Miotto centri scienza delle costruzioni non ricordo con grande
Piacere
Grazie alla ad un protocollo d'intesa firmato poi nel due mila tre con il Ministero della giustizia l'Ateneo svolge attività di orientamento di tutorato e attività didattica rivolte esplicitamente I detenuti
Attualmente sono iscritti all'Università di Padova sessantadue detenuti un numero credo non irrilevante se comparato con le cifre cui accennavo prima
Io credo che il lavoro e studio in carcere sono senz'altro due vie maestre sia per migliorare la qualità della vita dei detenuti sia anche per ridurre i tassi di recidiva con beneficio poi di tutta la collettività come accennava il Sindaco dunque i temi che trattenete oggi sono di enorme importanza
Per noi anche per l'università non mi resta che ringraziare soprattutto Cooperativa Giotto gli organizzatori di questo convegno
E i relatori di questa tavola rotonda e augurabile una buona serata grazie
Professore grazie
Nell'ultimo
Saluto e affidato Adriano Rizzi che sostituisce
Il portavoce nazionale Giuseppe Guerini dell'ACI cioè l'Alleanza delle cooperative italiane che riunisce tutte le cooperative le imprese sociali di federsolidarietà lega Coop sociali l'AGCI
Nostro portavoce oggi era impegnato sul fronte europeo tema molto caro alla cooperazione
Adriano Rizzi
Grazie grazie per l'invito e un saluto alle autorità da parte dell'Alleanza delle cooperative italiane
L'alleanza è un'esperienza nata non molto tempo fa ma che sta procedendo velocemente con
Un intento molto preciso quello di mettere insieme
Dei esperienze la storia e le capacità delle cooperativa raggruppate nelle principali associazioni di categoria diciamo così
Delle cooperative italiane Confcooperative AGCI e lega delle cooperative
E questo su su questo compito noi chiediamo anche alle nostre cooperative comprese le cooperative sociali che sono
Per certi versi
Un'esperienza di punta che tutti voi conoscete nell'ambito di quelle che sono le iniziative
A favore
Delle
Delle fasce più più bisognose delle fasce
Che più necessitano di interventi nella nostra Società l'esperienza
Cooperativa Giotto e non solo nelle carceri e nella dimostrazione
Quello che chiediamo e che vogliamo fare è in questa fase
In qualche modo emergenziale sotto molti punti di vista mettere insieme tutte le nostre forze nel momento di di stare insieme è il momento di superare anche all'interno del nostro mondo divisioni passate per concorrere assieme ad una fase nuova che necessità in un momento come questo
Di una concentrazione di risorse di intelligenze di capacità professionali
Da questo punto di vista un ringraziamento a tutte le nostre cooperative quindi a tutte le cooperative italiane le cooperative sociali in particolare che si stanno contraddistinguendo in questa fase
Con spirito indomito
Nel affrontare una difficoltà che e anche economica che colpisce anche il nostro mondo anche il movimento cooperativo la capacità
Di resistere a questa crisi e anzi di valorizzare gli elementi che di criticità
Come decreti Antò nonostante
Difficoltà
Ulteriori posti di lavoro in questo momento scemo una contraddizione ma è così quindi questo un modo per combattere
L'emergenza l'emergenza lavoro da questo punto di vista sia le cooperative presenti sia le nostre cooperativa tutta loro vanno ringraziamento
Finiscono nel finisco qua augurando naturalmente buon lavoro il lavoro impegnativo l'emergenza lavoro è già un'emergenza l'emergenza lavoro nelle carceri insomma si commenta da sei grazie ancora Nicola per l'Inghilterra
Ora velocemente
Ad alcuni
Cioè i promotori quelli che hanno permesso che questo quaderno questi approfondimenti culturali avvenissero e il punto di origine
Una
Un'associazione studentesca oggi rappresentata da Marta copio rappresentante dell'associazione studentesca articolo ventisette
Studentessa di giurisprudenza che assieme al professor Berardi è stata tra i promotori di alcuni seminari svolti in carcere
Marta
Buonasera a tutti e benvenuti Samantha Corio
Rappresento la il gruppo studentesca articolo ventisette che in questi anni ha organizzato a Siena officina Giotto alcuni seminari e convegni
In università all'interno del carcere desidero innanzitutto salutare il ministro cancellieri e tutti voi qui
Sono molto grata di poter essere qui e di partecipare alla presentazione di questo quaderno esito di un percorso iniziato tre anni fa
Grazie all'incontro tra un gruppo di studenti di giurisprudenza con alcuni magistrati e docenti in particolare per il professor Berardi i quali ci hanno accompagnato nel tentativo di approfondire il tema della giustizia ed è la funzione rieducativa della pena
Questo cammino di conoscenza ha avuto come origine il desiderio di non censurare le domande che nascevano dal nostro impiccarci nello studio e di trovare una risposta alle esigenze di giustizia e di verità intrinseche nella natura umana
Che con forza emergevano
è stata interessante scoprire come l'università può non ridursi a un esame Uffizio
Ma diventare il luogo in cui possiamo crescere come persone e scoprire il busto di guardare la realtà fino in fondo implicando attinenza diventando così soggetti maturi in grado di affrontare con coscienza e criticità ciò che accade nel luogo in cui siamo
Imbatte andarci nella realtà del carcere due palazzi e in particolare nell'esperienza eccezionale dell'attività lavorative di officina Giotto
Abbiamo intravisto una possibilità di risposte ai nostri interrogativi trovandoci faccia a faccia con uomini che grazie alla possibilità di lavorare
Hanno cominciato a riprendere coscienza della propria umanità e dignità seppure detenuti
Ciò che più mi ha stupito è stato scoprire ma lo sguardo nuovo su queste persone su una stessa riconoscendo che nessun uomo al fondo di SEA definito dal male commesso che i nostri errori non sono l'ultima parola perché esiste un punto di verità
Irriducibile in ciascuno di noi che a nostro rapporto con l'infinito la grandezza dell'uomo costi viste in questo egli ha creato e voluto il suo cuore parte fatto per l'infinito per un destino buono
E questo desiderio di bene anche se sepolto sotto mille distrazioni and errori è incancellabile
La sorpresa di questo sfida la misura talvolta istintivamente ridotta con cui guardiamo negli stessi è la realtà e permette di stare di fronte i nostri errori senza cercare di nascondere io negarli ma come occasione per ripartire
In questo cammino che ha visto affiancarsi realtà così diverso e come il mondo universitario il carcere
Abbiamo scoperto come ogni circostanza anche la più difficile o drammatica aiuta la possibilità per ognuno di noi di rimettersi in gioco crescendo come impersonare contribuendo al bene comune
Vi ringrazio per l'attenzione al bar in serata
Grazie Marta e porta anche nostro saluto a tutti i compagni dell'associazione dell'università
Alberto professor Berardi docenti di Teoria del diritto all'Università di Padova che in più di una occasione ha portato gli studenti di giurisprudenza in carcere
Signor ministro della giustizia signor Procuratore Generale autorità militari civili cortissimi ospiti a tutti loro il mio più
Cordiale più caloroso buona sera
Io
Voglio dar corso al mio indirizzo di saluto
Con un'immagine un'immagine banale che ho raccolto ieri pomeriggio
Quando dedicando mia accumulatisi pago trascorsa
Correndo il Domingo i percorsi fluviali molto belli che circondano la città di Padova mi sono imbattuto per la prima volta mi sono mai fatto caso in un nuovo giardino
Ricordo di piccoli alberi piantumati penso molto di recente in gran numero che abbelliscono declivio dell'argine
Ciascuno di questi piccoli fusti mostra un cartello informativo
Che reca l'indicazione della specie della pianta e
In uno con il monito che si ripete cartello dopo cartello e che accompagna quindi
Il percorso il transito di chi si paga il monito per il quale
Fa rumore fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce
Io
Con molta franchezza
Ad ammirare questa bellissima sala gremita
E ad apprezzare
Il privilegio speciale chi vive la città di Padova questa sera un tavolo di relatori come quello che ci si
Presenta
Ho modificato il mio pensiero a proposito di questa
Massima e penso che la foresta sia cresciuta e che stasera la foresta faccia molto rumore
Non avrei mai immaginato infatti quando lo scorso anno per la seconda volta o nuovamente aderito con entusiasmo alla sollecitazione che mi ha provenuta dagli studenti dell'associazione articolo ventisette
All'idea di inserire all'interno del mio corso di teoria generale del diritto della scuola di giurisprudenza dell'Università di Padova quell'esperienza didattica e formativa che io considero straordinaria
Che è quella di portare il corso di teoria generale del diritto
All'interno delle viscere dell'esperienza giuridica
Perché la vita meglio la vitalità della casa di reclusione nuovo complesso di Padova
Consiste della parte più utenti che più viva di quell'esperienza giuridica che spesso chi studia non è in grado minimamente di percepire ma con grande franchezza non avrei mai immaginato che
Questa esperienza fosse in grado di esprimere una fecondità propulsiva così potente
Da indurre alla celebrazione di questo pomeriggio di studi da dare a Brivio finanche alla se quella della pubblicazione dei Quaderni su carcere e giustizia
Le conseguenze in intenzionali delle azioni umane intenzionali insegnava Friedrich von Hayek uno degli autori
Sui quali la mia formazione di studioso del diritto si è concentrata di più mi ha rinfrancato ancora una volta che CUS del del fatto che costituisce la grandezza dell'umanità
Mi congedo dunque da questo brevissimo indirizzo di saluto con il segno della più autentica gratitudine all'indirizzo di tutti i presenti grazie ancora
Professor
Ed è un ottimo l'altra parte
L'ingegner Francesco Berardi un imprenditore particolare rappresenta un'azienda nel campo dell'energia
Una persona particolare perché la sua azienda compiendo la sua azione imprenditoriale
Contestualmente sviluppo una funzione sociale anche attraverso commesse di lavoro portate in carcere a Padova ingegner Francesco Berardi
Ne ha grazie di questa presentazione grazie dell'invito e un saluto a tutti
Molto brevemente come diceva Nicola il campo di nella mia attività e quello dell'energia
Come dicevo prima anche dentro il carcere due sono i problemi fondamentali che
Sia
Si hanno quando si lavora nel settore delle energie quando si vende energia ed in questo caso l'energia elettrica
Avere dei buoni contratti avere dei clienti che sono soddisfatti che perdurano nel tempo
Queste due attività sono l'oggetto della collaborazione che ormai da tre anni noi facciamo con il carcere di Padova
Avere buoni contratti significa avere dei contratti
Che siano rispettosi delle norme quindi siano stati stipulati correttamente quindi in qualche modo occorre verificare che tutte le attività commerciali che hanno accompagnato
La discussione per firmare un contratto siano state rispettate e questa attività si fa attraverso una tribuna in contatto con il cliente altro nessun contatto telefonico bene noi la prima attività che abbiamo detto affidato alle
Carcere IT gli amici della Cooperativa Giotto stata quella punto di fare queste telefonate di controllo
Ci si può domandare perché rivolgere questa attività di controllo al call center e del del carcere di Padova la risposta è molto semplice chi si trova in una condizione
Di limitazione della propria libertà a causa di un debito che Ancona oggi con la giustizia conosce bene l'errore
E chi conosce bene l'errore poco tanto nella sua volontà di redenzione per usare una parola importante ma comunque nella sua volontà di cambiamento sa dove deve andare meglio di altri a toccare le corde per indurre
Comportamenti sani
Di conseguenza l'idea di affidare a dei detenuti il controllo della correttezza di un'attività commerciale c'è sembrato un'idea vincente per questo motivo
E questa idea se stile confermata nella esperienza poiché dicevo prima il ministro il trenta per cento di contratti incerti è diminuito nell'arco di un anno quindi il boro degli amici di Padova ha consentito
Di bonificare il settore commerciale di tutto il settore elettrico almeno per la quota parte che compete loro di un trenta per cento ad un risultato molto importante
Si potrebbe dire usando una frase caro al mondo cattolico dove ci fu il peccato sopra Bondo la grazia il secondo motivo delle delle della dell'affidamento e la qualità del rapporto perché la qualità del rapporto e così importante nel conto nella
Potremo dire la fidelizzazione del Co del cliente anche questo su un'attività che si fanno nel rapporto telefonico e perché è importante in questo caso l'affidamento agli amici di Padova perché come nel caso precedente
Quando si vede in una condizione in cui si ha una libertà limitata in cui si è in qualche modo
Separati dalla comunità sociale generale
Si percepisce di più qual è l'importanza del rapporto si capisce di più qual è l'importanza del rispetto dell'altro nella relazione con l'altro e questa semplice considerazione vuol dire
Più tempo dato la telefonata alla telefonata in questo caso di fidelizzazione del cliente vuol dire un'attenzione maggiore all'ascolto alla percezione dei bisogni del dell'interlocutore
Quindi anche in questo caso l'idea di vivere in una situazione di svantaggio si è trasformata in una situazione di vantaggio ce n'è il vantaggio
Da parte di chi riesce a a mutuare dalla propria esperienza una maggiore sensibilità nello svolgimento di questo de del lavoro
Per questo motivo ne siamo molto grati all'esperienza della Cooperativa Giotto e molto molto grati I trenta ventisette tutte detenuti che a tutti gli affetti oggi fanno parte del nostro staff
Tanto che quando ogni anno si tratta di rinnovare il contratto sono i miei dipendenti a chiedermi sia sulle citarmi di rinnovare la collaborazione con l'esperienza della Cooperativa Giotto grazie
Server Bernardi della società illumina
E passiamo ora di risparmio le due slide che avevo preparato con due dati un breve pensiero perché sarebbe troppo
Però voglio che fissi anche nella vostra mente due dati uno lo avete bene espresso se tutti e due
Nel librettino nella pagina dei dati se il tasso di sovraffollamento del quarantadue per cento
Il tasso di disoccupazione e del novantasei virgola cinquantacinque per cento
Ecco vi dò questi due dati proprio
Perché importante poi nel nell'affronto nella risoluzione di problemi capire bene capendo le cause e non guardando solo gli affetti capire bene verso dove andare
Io do subito la parola al primo intervento introduttivo un ospite che non era previsto quando la linea il convegno era stato organizzato
Ma che pochi giorni fa perché credo si tratti del sei del cinque del sei di ottobre
L'onorevole sciando Sandro Gozi diventato vicepresidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa con delega alle carceri e quindi tutte le problematiche di cui stiamo parlando
Nella sventura che è diventata poi credo fattore positivo che ci ha costretto
La vicenda del rapporto con l'Europa diventa importante lo ringrazio per aver accettato immediatamente di poter essere presente qui con noi onorevole Sandro Gozi
Grazie
No sono io collettivi ringraziamo ti ringrazio di collare ringrazio anche per avermi fatto
Conoscere di persona a quel grande progetto che è l'officina Giotto sta svolgendo nel caso di Padova che conoscevo conoscevo opera per avere letto ma devo dire che di tutte le
Altri che ho visitato in questi anni padovani mancavano ne ho viste
Ho visto delle realtà purtroppo per il nostro Paese molto molto peggiori io brevemente perché non voglio togliere tempo agli altri relatori e soprattutto amministra Cancellieri vorrei darvi però alcuni messaggi dato
Che
E si parla molto in questi giorni e di carceri si parla molto di sovraffollamento si parla molto di lavoro
E si parla molto di Consiglio d'Europa e i ricordi europea dei diritti umani allora credo che sia una bella occasione vedere questa sala piena
E piena di gente che a competente sensibilità in merito
Per dare alcuni messaggi anche chiarire alcuni aspetti partendo da un da una
Da una aneddoto personale io tanti anni fa c'è una persona che non c'è più che ci ha lasciato che mi ha sensibilizzato moltissimo
A tanti temi divisa di disagio sociale
A tanti temi di disperazione sociale
Che era don don Oreste Benzi
E dovrà essere enti diceva una cosa che era molto importante che dovremmo portarci sempre dentro nel cuore ancora prima della mente di chi quando ci occupiamo di certe questioni soprattutto quando siamo nelle istituzioni
E che è un po'il titolo di dare a tutti gli interventi che hanno preceduto questa introduzione
Un uomo non è il suo errore
Un uomo nel suo errore e io aggiungo un detenuto non è solo il crimine che ha commesso
E credo che noi dobbiamo partire di qua
Per capire perché dobbiamo assolutamente invertire la rotta e perché la spinta e che arriva da Padova è una spinta molto positiva verso la giustizia che non può essere vendicativa ma che deve essere per forza ed educativa
Ma quel diritto soggettivo perché non è un privilegio non è una fortuna quella che hanno chiese restano i i detenuti che oggi abbiamo incontrato nel carcere di Padova non è un privilegio un diritto soggettivo che avrebbero tutti i detenuti
Perché in base alle nostre leggi e in base agli impegni europei che abbiamo il lavoro come funzioni di reinserimento sociale e qualcosa che noi come Stato italiano dovremo garantire a tutti i detenuti non al quattro per cento
Non lasciando il novantasei per cento disoccupato
Questo è il primo punto cioè se noi non non
Non torniamo all'articolo ventisette c'era quella brava studentessa che ha fondato la sua azione articolo ventisette cioè
Alla alla alla pena col come funzione di reinserimento sociale
è evidente che anche la libertà che diamo a chi ha scontato la pena una libertà che durerà molto poco
Perché se un anno abbiamo lavorato reale a per favorire soprattutto attraverso il lavoro il reinserimento della sua età di chi ha scontato la pena in carcere quella libertà dovrà poco sa anzi si stizzita Stornara subito in recidiva
Ed è un caso che è stata da per cento dei recidivi sia gente che non ha lavorato
Non ha lavorato in carcere allora cosa dice la Corte europea i diritti umani abbiamo scoperto tutti quanti che c'è esiste innanzitutto
Molto certamente questa sala ne dota ma è l'opinione pubblica italiana non sono sicuro che fosse edotta del fatto che esiste una Corte europea dei diritti umani
E che esiste una istituzione organizzazione che si chiama Consiglio d'Europa in cui ho avuto l'onore come
Di ricordava Nicola posto-letto di essere eletto vice Presidente
Dell'Assemblea l'abbiamo scoperto adesso ma sono dodici anni dodici anni
Che noi siamo sorvegliati speciali da parte del Comitato dei Ministri il Consiglio d'Europa per la situazione carceraria dodici lunghi anni dodici lunghi anni in cui
Il Consiglio d'Europa ricorda l'Italia
Che sta violando la propria costruzione e che sta violando delle leggi fondamentali per
La pace tra i popoli che si chiama innanzitutto Convenzione europea dei diritti umani
Queste che noi da dodici anni siamo sorvegliati speciali sono stati più volte condannati alla Corte europea dei diritti umani tanto al sono stanchi a Strasburgo del fatto che fino a poco tempo fa e poi comincerò la parte positiva fino a poco tempo fa nessun segnale venisse in maniera concreta dato dall'Italia che ci hanno messo in mora
Ed è e quella messa in mora di cui ci parla il Presidente La Repubblica adesso messaggio cioè cosa ha detto così ho detto i giudici di Strasburgo ci hanno detto guai se l'Italia
Non è tale da delle risposte strutturali al problema innanzitutto del sovraffollamento delle carceri
Entro maggio due mila e quattordici
Noi dobbiamo fare ripartire i procedimenti che abbiamo sospesi e le risposte stanno arrivando
Che lavoro e non è perché qui dato che ho avuto in altre cose occasioni pubbliche in Parlamento è fuori molti apprezzare il lavoro del ministro cancellieri e quindi lo faccio molto volentieri quinto di quand'anche qui davanti a voi le prime risposte positive cominciano ad arrivare
Perché perché le misure alternative al carcere perché la messa in prova perché il piano carceri
Perché le risposte che il ministro e certamente ve ne parlerà sta dando vanno in quella direzione ma vanno in una direzione che ormai profondamente deteriorata e che è una situazione emergenziale
Ed ecco perché non è un obbligo europeo
Però vorrei ricordarlo dato che sono l'unico parlamentare che alla Camera ha presentato una proposta di legge all'inizio di questa legislatura a favore di amnistia e indulto
Ecco perché abbiamo sul tavolo anche il dibattito sardisti indulto redatto ecco perché in quel bellissimo match saggio alle Camere che il Presidente Napolitano ci ha inviato oltre a fare riferimento a tutte le altre misure che sono necessarie il Presidente
Chiede il parlamentare di interrogarsi
Anche sul piano della misti indulto e il dibattito prima o dopo e privo di senso
C'è noi siamo qui siamo bravi e mi avvio alle conclusioni conti preoccupare noi siamo bravi Italia dividerci sente tra guelfi e ghibellini adesso io sto vedendo una nuova divisione italiana quelli che dicono amnistia prima delle altre riforme
Quello che dicono amnistia dopo le altre riforme
Non è primo dopo è un pacchetto che va portato avanti insieme perché solo se si porta una avanti questo pacchetto insieme
Misura alternativa al carcere riforma della giustizia riforma estera penitenziario
E e quindi misure che riducono il sovraffollamento solo se si mette tutto questo insieme si potranno dare quelle risposte che sono risposta innanzitutto di umanità e poi di legalità italiana ed europea
Perché
è inutile che noi parliamo di legalità in Italia se il primo ad essere illegale la Repubblica italiana Prodi condannata alla Corte europea dei diritti umani ecco perché abbiamo il dovere di affrontare a viso aperto
Pensando innanzitutto alberi e degli italiani dell'Italia
Dobbiamo affrontare a viso aperto questo tema anche e il tema
E fondamentale per infonde a fondamentale della moda italiana in cui certamente
Il tema del lavoro è centrale
Ma
Prima ancora cioè il tema
Del
C'è il tema del
Dell'illegalità italiana rispetta l'Europa
Ed è un tema che non possiamo non possiamo assolutamente assolutamente non solo trascurare ma che abbiamo il dovere
Di affrontare
Pensando
Che non è
Assolutamente
Accettabile
Che
La democrazia italiana e su questo stiamo facendo dei passi avanti come Governo spero che mi facevano come Parlamento la Colella la la De Poli dagli anziani condannata per trattamenti disumani e degradanti
Quindi certamente modello di Padova come modello di reinserimento sociale per lavoro ma anche reazione collettiva che spero tanti miei colleghi in Parlamento abbiano per reagire come una democrazia dovrebbe reagire
Di fronte al fatto che non a Padova ma in tante altre in tante case italiane oggi avvengono i trattamenti disumani degradanti questi mi impegno come italiani in Europa e questo impegno come italiana al Parlamento e alla Camera dei deputati grazie
Grazie onorevole Sandro Gozi
Do ora la parola a Giovanni Tamburino capo del DAP Dipartimento amministrazione penitenziaria magistrato familiare a questa città e Regione che li deve molto per il lavoro svolto
Grazie le sue parole lo scorretto dell'invito lavoro del carcere
Ho fatta una riflessione più in generale sul lavoro ancora una volta mirando la nostra Costituzione
La parola lavoro la troviamo nell'articolo uno
La
Repubblica
La Repubblica è fondata sul lavoro
Ma la Repubblica democratica l'articolo uno parla della repubblica democratica e allora o
Pensato che certamente
Il costituente crea questo rapporto
Strettissimo democrazia e lavoro il lavoro è legato alla democrazia
Privare la Repubblica di questo elemento vorrebbe dire toccare o
Rischiare di far franare un architrave della democrazia
E il scollegamento democrazia e lavoro perché
Ritengo che lo dica l'articolo due quando parla di doveri inderogabili di solidarietà economica e sociale
Doveri inderogabili che sono opposti sempre non stessero articolo quindi sono posti esattamente sullo stesso piano del riconoscimento
E delle garanzie dei diritti inviolabili quindi non ci sono diritti inviolabili senza doveri inderogabili forse questo è un punto da ricordare
Ma
Vi è poi una ragione più specifica del del l'importanza del lavoro nel mondo carcerario
Il lavoro e
Doveroso secondo la norma penitenziaria come mezzo insostituibile di recupero di una dignità sociale che è stata compromessa
Non vi è
Una rieducazione che non tenda a ricostruire questa dignità
E al riguardo è mia convinzione risalente che nessuno sforzo verso il l'obiettivo difficile
Molto difficile della rieducazione possa produrre affetti se questo sforzo non passa attraverso una scelta volontaria dell'interessato
Costruì solo costruì alla fine con la sua decisione con la sua volontà con il suo impegno
E con la trasformazione disse che riesce a fare che può giungere alla riabilitazione
Per perché questo avvenga vi sono delle offerte che vengono proposte dalla
Dall'Amministrazione dallo Stato dalla società la Repubblica
Che
Termine che indica tutte le articolazione dell'ordinamento e tra queste il lavoro che ha un'importanza essenziale per un insieme di effetti utili utili per il carcere
Utili per la società per l'economia generale e utile per il detenuto stesso che grazie al lavoro riempire di significato parte almeno del suo tempo altrimenti
Vuoto si oso e quindi patogeno
Vorrei concludere
Vorrei concludere
Con una frase così se fossi un
Opporre di racconti direi e tutto inizio da Padova
Perché ricordo
Appunto quel
Negli anni Settanta quell'Ontani ASS anni settanta
Quando ci fu a Padova
Grazie a delle persone qualcuna è stata ricordata il professor Contri e il professor Ronconi
Che vedo qui il professor Trevisan e altri che si recavano in un carcere allora un carcere estremamente chiuso molto diverso da quello attuale per insegnare
A un gruppo di detenuti
E che non potevano frequentare l'università per dare un insegnamento universitario questi detenuti molti di questi
Portano a termine il loro percorso universitario tra difficoltà che vi lascio immaginare
E
Un giorno qualcuno di questi detenuti mi venne a parlare dicendo ma
Ma non mi rimane del tempo e vorremmo
Sfruttarlo per insegnare degli altri detenuti che non hanno neppure la licenza elementare elementare che sono a livello
Di analfabetismo qua anzi insegnare e fare una piccola esperienza scolastica questo è stato realizzato per qualche anno
Il ricordo che venne enti
Realizzato per un gruppetto di tenuti da questo gruppo appunto anche quello abbastanza
Ridotto di detenuti questa esperienza fu molto bella molto interessante mi fece capire alcune cose
Venne pubblicata in un libro
Grazie alla
Esisteva già la Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova che fece consentire diciamo la pubblicazione di questo libro che
Documenta questa esperienza
Ma che cosa mi fece capire
Mi fece capire che il detenuto può essere una risorsa e può essere una risorsa asse riesce a capire che egli stesso può e deve dare agli altri
Può e deve dare agli atti ecco io
Tra il concludo non posso fare i nomi di quei detenuti che peraltro RID
Lordo perché quasi tutti loro
Hanno cambi cambia trovi trarne una storia successiva
Che li ha portati
Nelle città di origine non incita diversi luoghi diversi con molti
Ho mantenuto anche in seguito una relazione però ecco che in qualche modo
Io vorrei qui in questa sala questa sera ricordarli anche senza fare i nomi
Per quello che hanno fatto per questi loro compagni di detenzione
Anche
Se
Se mi consentite per quello che il fondo
Ho capito tramite questa esperienza e tramite loro quel io credo
Che davvero
C'è una foresta che cresce come è stato detto
E qui oggi ce ne rendiamo conto è una realtà che che molto cambiata ancora
Sta cambiando grazie
Grazie Presidente
Ora l'intervento a Pietro Calogero Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Venezia
Dal mille novecentonovantotto ad oggi non ha mai fatto mancare la sua attenzione qualificata e ricca di interventi
Ne ricordo uno per tutti l'intervento tenuto il ventisette novembre del due mila sette in Aula Magna dell'Università di Padova dal titolo attualità del pensiero di Sant'Agostino in materia di giudizi
Giudici e pene lo trovate in appendice nel quaderno che oggi stiamo presentando
A lei procuratore
Allora rivolgo un cordiale saluto alle autorità a tutte le persone presente
Un saluto con lo schema al
Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri a Giovanni Tamburino capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
L'occasione di questo incontro e la presentazione del primo quaderno sul Carso di giustizia che nelle intenzioni ed è un benemerito ideatore
Il
Nicola Brusco Bosco letto
Dovrebbe contribuire a ridurre
Il distacco che finora
Per attenuto più o meno lontano il mondo dal carcere dalla società civile e da gran parte delle altre istituzioni
E in certi momenti bui
Come ciascuno di voi potrà ricordare neanche dirittura accreditato l'immagine di luogo di emarginazione di luogo di esclusione
E perfino anche di antropologica diversità
Scorrendo le pagine del quaderno e riflettendo sul contenuto
Degli interventi e del relatore molti dei quali calibrati su precise domande detenuti quello distacco a cui alludevo prima sembra quasi svanire
E il carcere proporsi
Non più solo come luogo di restrizione di libertà e di espiazione della pena
Ma come esperienza educativa
Come esperienza di riscatto di riappropriazione di valori soprattutto dei valori fondative dal patto sociale
L'esperienza di cooperazione di impulso ad reinserimento del condannato nella compagine sociale
In altri termini affiora dalla lettura
Del né del quaderno dei vari interventi contenuti nel quaderno una immagine del carcere decisamente proiettata verso quel modello di custodia
Umano e partecipativo che delinea tra grandi tratti nel terzo comma dell'articolo ventisette dalla Costituzione
Le pene non posso consistente altamente contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato
Non le fuor di luogo ricordare qui
Sinteticamente
Che cosa la legge penitenziaria del mille settantacinque
Che cosa ma inteso precisa realtà ai e a integrare rispetto al principio costituzionale
Formulando negli articoli particolare l'articolo uno e quindici alcuni postulati di qui di cui qui potranno essere ricordati solo alcuni
In primo luogo il trattamento oltre ad essere confuso forma umanità deve assicurare il rispetto della dignità della persona si stabilisce così un parallelo umanità dignità della persona
La funzione rieducativa del trattamento deve cominciare ad consiste nel tendere al reinserimento sociale dei condannati
E infine Ai fini lo stesso trattamento rieducativo ai condannati e assicurato il lavoro di se l'articolo quindici salvo casi di impossibilità
Ora non occorre essere diciamo raffinati tecnici del diritto per comprendere come questo evidente il collegamento funzionale
Fra il rispetto della dignità della persona del RUP recluso e la finalità rieducativa della pena
Come anche il collegamento funzionale tra il lavoro del recluso e la stessa finalità sia un collegamento inscindibile inseparabile
Nel senso che
Simul stabunt simul cadent
Cioè il venir meno di uno degli elementi e collegati dignità collaboro produce o rischia di produrre
Il fallimento della finalità rieducativa che costituisce per l'articolo ventisette è un obbligo fondamentale dello Stato
La conseguenza le conseguenze di questa diciamo impostazioni mi sembra un ovvie da un lato
Cioè ed espressamente queste e la conseguenza fondamentali rispetto della dignità
E l'apprestamento del lavoro proprio perché funzionalmente intrecciati alla finalità rieducativa costituiscono andate o oggetto di obblighi in senso proprio
Quindi in deroga dallo Stato a cui corrispondono diritti fondamentali e processualmente azionabili del recupero e tuttavia con riferimento al lavoro
Questa diciamo lettura questa interpretazione non incontra diciamo così granché favore anzi
E piuttosto diffusa da tendenze interpretativo post secondo cui il lavoro del detenuto
Ed è oggetto di un'aspettativa non già un diritto soggettivo
Ossia ad una pretesa Anzio azionabile nei confronti dello Stato cui farebbe capo una responsabilità di natura risarcitoria per la sua ingiustificate violazione
E questa diciamo diffusa
Interpretazione appoggerebbe trae conforto dalla lettura dell'articolo quattro
Secondo cui tutti i cittadini hanno diritto al lavoro nel senso che riconosciute
E tutelata l'aspettativa di ciascuno alla promozione delle condizioni economiche sociali e personali
Che rendono possibile l'accesso al lavoro
Io
Su questo non son d'accordo e in diversi interventi sul punto ho sostenuto e
Comunque e anche questa sera al continuo a sostenere
Che il diritto al lavoro spettante al carcerato a ai sensi
E in forza dall'articolo quindici e quindici e ben più di un'aspettativa
Ebbene in più che oggetto di un'azione politico discrezionale dello Stato
E invece un diritto soggettivo ovvero proprio a cui corrisponde un dovere inderogabile e vincolante dello Stato stesso
Quel collegamento funzionale a cui accennavo prima e diciamo la prova più lampante dell'esistenza di un diritto
Se la finalità rieducativa è un dovere e nessuno dubita di questo un dovere fondamentale dello Statuto
Tutto quello che inscindibilmente collegato che rende possibile inseparabile mente
Il conseguimento della finalità rieducativa non può che essere oggetto di un pari doveri ed un pari obbligo dello Stato e inversamente oggetto di un diritto
Fondamentale inviolabile del del recluso
Ma c'è anche un'altra considerazione che si può fare
E mi limito a queste per ragioni diciamo di brevità
è un errore secondo me far leva sull'articolo quattro della Costituzione laddove si parla che tutti e si dice che tutti i cittadini hanno diritto al lavoro perché
La situazione che nasce
Dopo che lo Stato priva della libertà una persona non è punto assimilabile Anna rapporto
Generico di cittadinanza che quella dall'articolo quattro
In forza della privazione della libertà nasce fra lo Stato
E il soggetto privato della libertà un rapporto giuridico in senso proprio
Un rapporto cioè che consta di diritti e di obblighi specifici tra cui come sappiamo spiccano l'obbligo del condannato di assoggettarsi alla pretesa
Statuale di dare esecuzione all'appello
E quello dello stato di promuovere con l'avviamento al lavoro la rieducazione il reinserimento sociale del primo
Analoghe considerazioni si possono fare anche con riferimento all'altro aspetto dalla problematica alla dignità dalle
La dignità del recluso
Aspetto che è diventato attori si molti scottante attualità a seguito
Della
Decisione nota a tutti e credo della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha condannato l'Italia per aver accertato sul ricorso promosso dal Torregiani e altri altri sei detenuti
La violazione dell'articolo tre della Convenzione europea per la situazione di sovraffollamento carcerario
Violazione cioè del precetto che
Poi
Il divieto
Di trattamento umane
O degradante il divieto di pene o trattamenti ormai
Inumani o degradanti dei situazione dalla quale della Corte ha identificato il sovraffollamento nelle dette
Del dei reclusi nelle sedi
Sappiamo anche che la Corte ha fissato il termine di un anno che scadrà il ventotto maggio due mila e cattolica quattordici è perché l'Italia si conformi adesso
Ed è appunto in considerazione dell'urgente necessità di far cessare il sopra folle mercato sovraffollamento di
Far cessare la decisione di un diritto fondamentale inviolabile del recluso il diritto al rispetto alla propria dignità
Che il Capo dello Stato ha indirizzato l'otto ottobre scorso un messaggio con cui richiama l'attenzione
Dei componenti del Parlamento italiano sulla inderogabile necessità di porre fine
A questo stato di cose e sul dovere costituzionale
Quindi qua non c'è dubbio che si parla di dovere di obblighi e di diritti del recluso eppure si tratta di aspetti questo la disdetta è un aspetto correlato
Pendente del e speculare all'altro aspetto del lavoro entrambi dignità e il lavoro sono
Aspetti fondamentali della trattamento rieducativo ebbene vorrei vista l'attualità della problematica vorrei
Dire
Non soffermarmi
Due qualche minuto su su queste diciamo situazione
La motivazione suo nome giuridica politico umana del messaggio presidenziale Bassem Santoro condivisa
E non un po'in alcun modo prestarsi ove non si ricorra al pregiudizio o alla malafede
A sospetti di strumentalità o di tattiche favoleggia Trichet che salva condotte di privilegi e personale perché
Perché questa motivazione e saldamente ancorata a una duplice evidenza di fatto un'evidenza per tutti
Caratterizzate dall'urgenza e dal ineludibilità da un lato il drammatico stato di sovraffollamento dei carcerati è una cosa che possiamo constatare tutti
Tutti
Dall'altro l'oggettiva impossibilità di far cessare tale decisione
Entro appunto il maggio del mille quattordic'se non comporti mandano le condizioni di vita nelle carceri italiane
Alla statuizione dalla Corte europea non ci sono vie di fuga non ci sono alternative queste la situazione in questa situazione al Capo dello Stato bene ha fatto
A
Rivolgerà indirizzare il messaggio di cui ho detto tuttavia
Se giustificata e inoppugnabili a mio giudizio la motivazione a me non sembra
Ne giustificate né condivisibile la scelta dei rimedi che nel testo del messaggio sono indicati come idonea a fronteggiare una grave patologia carceraria
Attenzione ritengo
Doveroso nei confronti dal Capo dello Stato chiarire il fine del mio dissenso che non è in alcun modo di contestazione o di riguardoso contrapposizione ma esprimo unicamente l'intento di fornire
Con spirito di servizio umiltà un contributo di idee di esperienza la miglior soluzione della delicata problematica in discussione
A me ne stia indulto in definitiva sono proposte come
Iniziative interventi
Necessario indispensabile per risolvere diciamo gli aspetti
Negativi indica dei della situazione carceraria
C'è la necessità si legge nel testo del
Messaggio di intervenire nell'immediato
E questo è possibile sarà possibile con il ricorso a rimedi straordinarie come l'amnistia e indulto
A mio parere però sempre con il rispetto dovuto alle scelte quale indicazione al Capo dello Stato la me ne stia
Per a bere un effetto veramente deflattivo delle presenze in carcere dovrebbe prevedere l'estinzione di reati gravi allarmanti
Come alcuni di criminalità organizzata le truffe le frodi in danno dello Stato ed enti pubblici i furti in abitazione gli scippi le corruzione gli abusi d'ufficio
Ma questo sarebbe radicale contrasto con la tradizione applicativa dell'istituto oltre che
Comprimari esigenze di tutela della collettività e allora se è così veramente non si capisce
La ragione dell'inclusione dell'amnistia nel catalogo dei provvedimenti deflattivi rimane l'indulto
Che ora è vero una misura astrattamente idonei a decongestionare il sovraffollamento in atto
Sono otto che si considera se si considera il come rammenta il documento presidenziali che al trenta giugno due mila e tre dice circa ventiquattro mila condannati in via definitiva
Si trovavano ad espiare una pena detentiva residua non superiore a tre anni
Sicché basterebbe
Che
Si emanasse un indulto di durante la Triennale perché la maggior parte di questi ventiquattro mila
Potesse Boucher possano sciocca possono uscire così riportandosi il numero dei detenuti e verso la capienza regolamentari
Ecco
Pur con queste premesse io ritengo la scelta dell'indotto Durso non è nel testo del messaggio giustificata dal fare concorrente necessari fattori di giudizio
E precisamente né da un'operazione di bilanciamento con altri diritti e di pari valore rilevanza e neppure dalla motivati esclusione
Della sussistenza del diritto positivo vigente di altre misuro rimedi eventualmente utilizzabili per il raggiungimento del fine che regolarizzazione della convivenza in carcere
Quello che dà metterei in evidenze e che il diritto inviolabile al rispetto della dignità non è nel nostro ordinamento un diritto assoluto ed esclusivo
Ma deve essere pur sempre bilanciato con altri diritti dello stesso rango anche se inviolabili
E non sacrificati dal primo se non nella misura resa necessaria dall'esito della operazione di questa operazione comparativa
E costerà queste sicuramente ci sarà i diritti
Vi è quella con cui si sulle occorrerebbero a fare un'operazione di bilanciamento e il diritto alla sicurezza è da intendersi come diritto alla protezione dei beni
E delle libertà dei membri e dalla società civile che espressamente ha riconosciuto dalla Convenzione europea all'articolo cinque collocata al vertice della gerarchia dei diritti fondamentali assieme a quello della libertà
Ora
Questa disposizione queste della convenzione sicuramente interna a
Un rango costituzionale
Perché e viene ad ampliare il novero dei diritti inviolabili garantiti dalla nostra Costituzione attraverso l'automatica inserzione in quella fattispecie aperta e che
Riconosciute
Come diciamo propria dell'articolo due della Costituzione
E allora se è così se necessario per diciamo queste disposizioni e anche per la disposizione alla Convenzione europea bilanciare
Il diritto al rispetto della dignità con il diritto alla sicurezza che appartiene ai membri della Corte della comunità associate
Allora è necessario poter dire
Che un bilanciamento va fatte tuttavia di bilanciamento nel testo del prêt à del del messaggio probabilmente no
Non si fa accenno perché si ritiene che anche
Che le uniche misure idonee al fine dello sfollamento carcerario siano e quelle estintive del reato come un'amnistia o istintive dalla pena come l'indulto
A me pare che questa assunto non corrisponde alla realtà
Infatti è possibile configurare per il raggiungimento del fine di cui si è detto uno più misure liberatorie che anziché estinguere sospendano
Per un periodo determinato per esempio per due o tre anni l'esecuzione della pena in carcere a beneficio delle persone socialmente non pericolose le quali dovrebbero essere
Nello stato di libertà abbia adeguatamente controllate possibilmente a risorse vi socializzate tenuto conto delle tipologie delittuoso allora scritte mediante ricorso ad altre misure
Per esempio obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria obbligo di dimora affidamento in prova al servizio sociale
E infine tutte dico tutte queste persone dovrebbero essere sottoposte alla condizione risolutive risolutiva della revoca del beneficio in caso di denunzia
Per fatti costituente delitto oltre che alla condanna pena detentiva gravata per l'accertata responsabilità relativa attardi delitti
Ho finito l'adozione di misure siffatte
Si ripete sospensive non abolitive della pena
Controllate con i sistemi di vigilanza e di risocializzazione a cui ho fatto cenno sarebbe secondo me da un lato sostanzialmente a rispettosa del necessario bilanciamento ed equilibrio
Che deve sussista era fra il diritto inviolabile alla dignità personale e quello altrettante inviolabile parti appartenente a tutti e della sicurezza sociale
E a rappresentare e dall'altro una miglior garanzia di risorse
Risocializzazione dei reclusi poste libertà sub condicione
Dato che almeno per gran parte di loro esplicherebbe notevole efficacia deterrente la prospettiva di un immediato ritorno in carcere per scontare la pena residua temporaneamente sospese
Non che quella gravata conseguente all'accertata responsabilità
Per il delitto o i delitti commessi durante il periodo di sospensione
Concludo auspicando che su una materia così delicata e sensibile
Corsi e via di interessi fondamentali per i singoli e per la collettività sia
Nella competente sede istituzionale la più attenta e responsabile riflessione per il bene del Paese
Grazie
Come sempre
Il suo intervento e qualificato
I APPA che approfondisce e ci permette di
A volte su certi temi di
Come si dice di essere meno distintivi possibili
Procuratore credo che abbia messo in campo veramente tanti elementi
Chi è che c'è bisogno di rilegge tutto quello che ha detto per cui in qualche modo cercheremo di perché sia effettivamente uno dei CUN dei con dei tanti contributi che non devono necessariamente
Essere univoci ma devono dare una mano ad un affronto completo e che tenga presente di più fattori possibili
Per cui procuratore Calogero la ringrazio di cuore per questo suo intervento ora prima di dare le conclusioni
Alla amministra Anna Maria Cancellieri ridiamo velocemente in video l'intervento dell'ingegnere Carlo De Benedetti
Buongiorno a tutti
Mi spiace che oggi mi è stato veramente impossibile
Venire a la
Partecipare alla visita che ministri autorità hanno fatto ma alla carcere
Di Padova
Particolare alla Cooperativa Giotto che mina
Ispirato tanti pensieri
E mi ha dato tanto conforto nella convenzione che si può fare
Allora il problema il grande problema tra il nostro parere
Costituito oggi dal lavoro
Ed è inutile fare della retorica sul lavoro Eolo Noshi cioè con un provvedimento ministeriale
Il lavoro
Bisogna
Oggi sempre di più inventarci
Con grande eminenti italiano giovani scemo e il professor Moretti che insegna all'Università di Bari prego in California
Ha scritto un bellissimo libro
Che io Concilio veramente tutti
Di non la provvigione di comprare la ecco non mi
Of Brignoli Giorgi
E
Racconta in qualche modo a volo d'uccello la storia della romanità al lavoro nell'ultimo
Secolo sceicco sconosciuto
E racconta anche quali sono le prospettive
Che
Può scemo possiamo creare per creare lavoro
Lei almeno
Prendendo la storia
Diciamo veramente a volo d'uccello
Riguardando le economie occidentali e dal mille novecento al mille novecentotrenta la società occidentale erano fondamentalmente del processo agricola non solo l'Italia e anche gli Stati Uniti
Poi dal mille novecentotrenta dal mille novecentottanta
Le start-up la leva della manifattura
In America come il resto del mondo occidentale il lavoro derivava da l'espansione di produzione di beni materiale
Non ce ne siamo accorti perché queste cose non ce l'ho scritta sul calendario
Ma nel mille novecentottanta è iniziato dico tanta professore nell'ottantuno non ha importanza negli all'inizio degli anni ottanta ha incominciato a una nuova era che è vero dell'innovazione
E nemmeno dell'innovazione
Ci ha scoperto una cosa fondamentale
Che
Mentre
Il lavoro di
Prendo l'esempio un taxi sta
Non genera secondo lavoro un terzo lavoro
è il suo lavoro razzista
E poi stare in piedi solo seicento non lui una società in cui l'affluenza cresce in modo che ci sia qualcuno che prenda starci
Ma dove non c'è nasce con loro
Io invece un lavoro che basato su quella che si chiama Brennan calarmi cioè una innovazione al nostro cervello alla nostra capacità diverrà bordi pensare di elaborare di inventare
Crea cinque posti di lavoro
Questo è stato dimostrato sui duecento rivolo poveretto
Allora
Qui bisogna veramente pensare a una rivoluzione questo Paese ha bisogno di una rivoluzione
Io penso che il terrorismo su questo tema scioccato troverò il tempo prima prima o dopo lo farò la necessità di una rivoluzione
Una rivoluzione ovviamente pacifica una evoluzione certamente anche politica mono avevano all'evoluzione della mentalità
Noi siamo ancora legati al concetto di sushi giro
Non al concetto di scegliere tra accorcia può
Implementare come conosce Gwen sa del tuo lavoro il lavoro peraltro nei servizi ad esempio sempre ritornando al taxi
Beh è chiaro che
Io non ho scelta come ci atterremo come San Francisco alla BEI mega ostile
Nel testo del CIPE è evidente che la ricchezza ma anche il tipo di lavoro di salario medio legato
Ci stiamo mestieri professione nel sistema nell'ambito del nord e l'innovazione creano automaticamente esempio il posto l'autista
Jeff dei dei social
Era un
Perché fondatore di Anna c'erano
Con signor perché lavorava in una banca di allora
Al giorno in giorno ha detto bisogna assolutamente applicare la innovazione che c'è nel mercato finanziario applicarla alla commercio elettronico OSCE chissà per
Che non c'è un po'commerciali bene per via elettronica
E abitato questo non vediamo giorno a questa sua idea
E dov'è andato a fare la faccia feroce non ero stato io però in una banca Ranieri è un atto di New York
è andato scemando
Perché il clima complessivo a mentalità
La
Il modo di ragionare che permea la comunità
E tale
Per cui ha capito che lascio impresa avrebbe avuto più fattori positivi esogeni nel momento che a parità di idea paventati capitali investiti a parità di tutto
Era più facile creano in un ambiente favorevole
E questo
Ce lo
Se vediamo è nel piccolo anche l'esperienza dell'ente diciotto
Di questa cooperativa in cui
Quella straordinario personaggio crea Nicola
Alla
Saputo creare questa contesto che è un contesto che ha detto in qualche modo delle affinità
Pure nella totale diversità ovviamente rispetto assegnate
Cioè in un carcere l'ultima cosa che uno pensa che si lavori
In carcere è un'espiazione di una pena
è una punizione che la società
Dal primo penso per ragionati motivi
Ma anche magari per un errore
Obbligo un individuo aspirare posto dove si respira quando ci lavora
Sul tema del sovraffollamento delle carceri
Non ci sono ma il problema
Il problema e far lavorare la gente
E far lavorare la gente e quello che io ho visto
Nel carcere di Padova e in particolare della Pasticceria diciotto è che siamo parlando di un mestiere che si ricollega allertavano su una più lontano e più intima della storia dell'uomo
E cioè
Intende
La
La cosa
Il mescolare la farina con la nuova
Cioè delle cose che sono di per sé elementari
Ma che in quell'ambiente hanno creato e non solo lavoro e per altri
Che ci sono affacciati a questa esperienza di lavoro bonificando loro rapporto con un con se stessi con la vita col prospettiva del futuro magari di questi alcuni sanno che non è una prospettiva per il futuro ma vivono
E vivono perché lavorano
Evadono non perché c'è qualcuno che gli organizzatori lavoro abbia insegnato la passione di lavorare
E la pace e di lavorare non è andata a Brescia
Certo i soldi tutti noi abbiamo piaceva certo ce la facciamo chi guadagna di più perché questo
è anche un segno una misura
Nostro è un successo
Ma la realtà più profonda è che noi torniamo uomini nel momento in cui lavoriamo
Nel momento in cui noi
Sciopero viviamo
E noi lavoriamo
Non ci spieghiamo e ci allontaniamo sempre di più dalla nostra matura fondamentale di uomini
Allora io devo dare con riconoscimento profondo va veramente sincero profondo ragionato maturato
Per dire queste iniziative
Ponesse attiva straordinaria io vorrei rottura ho avuto modo di parlare anche ultimamente e a livello politico
Cioè
Noi parliamo di sovraffollamento del carcere è un problema reale e non c'è dubbio
Ma
Vorremmo per lasciare anziché a fare Carceri Nuove tradizionali
A fare dei porti che abbiano ovviamente quei criteri di sicurezza degli enti
Che sono connessi con
Con la natura carceraria però che rimetto all'uomo
A diventare un uomo attraverso un lavoro
Ma non sarebbe questo non è questo il vero problema per quanto riguarda le casse dell'Italia
Ecco poi da questo e concludo
Mi deriva un'altra osservazione
Che esula dall'esperienza nel carcere di Padova e di Nicola Boscolo detto
Invece
Ebbene
Che questo dovrebbe essere applicato non solo il carcere il carcere sono diciamo il punto più doloroso della nostra
Collettività dove si radunano
Il sentimenti
Lei il rimorso di
Lo spirito di abbattimento di vendetta
Certamente
Ma
Secondo me dovrebbe essere
Il
Leitmotiv del Paese
Cioè noi dovremmo pensare
Che bisogna ridare alla gente
Giovane oggi sono uscite le statistiche quaranta per cento di disoccupazione giovanile ma com'è pensabile che possa avere un futuro compreso il quaranta per cento Filomena
Ecco allora questa disoccupazione non la ricevo era
Letta al posto di lui Renzi il porto di lui Pinco parla la realizzeremo noi
Come in questo caso del carcere di Padova non era organizzato lo Stato il Ministero per la giustizia
La organizzato un individuo o un insieme di individui che lo fanno con passione con disinteresse perché hanno capito che questa è una missione
è una missione che però
Va al di là e al di fuori del conto delle mura perché la città di Padova
Buonasera a tutti
Ecco io do subito la parola al ministro Anna Maria Cancellieri che mi permetto di ringraziare veramente di cuore per quello che sta facendo
Non da ultimo per essere qui oggi con noi perché io so quanto sacri e Riccio gli accostato essere qui con noi ma so anche quanto ci teneva ad essere qui con noi grazie
C'è stato un piacere essere
Occorre sempre bellissima ritorniamo un attimo alla Torregiani
Tornai a maggio dovremmo andare a raccontare in Europa che cosa abbiamo fatto
E su
Sulla sentenza tre giallo dobbiamo fare una riflessione che tra l'altro coincide con le dichiarazioni rese De Benedetti sicuramente c'è un problema del sovraffollamento
Perché certo stare meglio di sé metri quadrati e che significa
Torturare delle persone
Quindi il problema esiste ma non è quello il problema del più importante
Il problema più importante leggendo proprio sentenza Torregiani che viene dopo trent'anni cicche che l'Europa ci richiama ci richiama anche nessuno ascolta
E che non li nelle nostre carceri
Non diamo il nome da dignità che devono avere certe strutture ucciso un insieme di di questioni
Che probabilmente si sono
Accumulate negli anni negli anni del terrorismo in poi pian piano piano siamo andati per dentro la nostra civiltà giuridica e che era un piano
Abbiamo nei confronti di queste persone personalmente io faccio un discorso che non è un discorso del cento per cento perché per fortuna
Abbiamo Padova che ci dimostra che questo non è così dappertutto ma e molte delle nostre carceri non riusciamo ad una serie di questioni a consentire a queste persone di poter leggere Pietro la loro dignità di vita perché
Abbiamo difficoltà nelle vecchie strutture perché abbiamo difficoltà del modo di gestirle abbiamo tolto una battaglia culturale da fare una grossissima battaglia culturale perché è vero e proprio l'atteggiamento nei confronti dei nostri detenuti
Ma naturalmente questo è un discorso a macchia di leopardo perché poi l'Italia questo delle ville o suo Paese
Per cui troviamo un caso come Padova e come Padova posso dire sì a Bollate ce ne sono anche altre in Italia ci sono dell'istituzione delle palle invece questo miracolo questo miracolo
Va bene o perlomeno
A e già molto molto avanti e e la chiave di lettura di tutto questo è a parte l'applicazione dei regolamenti che non sempre sono applicate l'applicazione delle norme che abbiamo che non sempre vengono rispettate quindi che vanno
Ma la chiave di tutto questo alla vera svolta è proprio nel lavoro ed è drammaticamente
Pesante dovete riconoscere che il lavoro nelle carceri tocca una quantità minima di detenuti minima una percentuale ha detto e ridicola
E allora io credo che occorra veramente fare un salto di qualità occorre veramente cambiare mentalità e dire adesso basta adesso voltiamo pagina allora guardiamo questa realtà è che oggi ho visto delle cose bellissime
Ho visto quello che ha fatto la progressiva il Giotto visto quello che fanno anche
Abbacchi vero padre oppure il carcere allora intanto comincerò a pensare che all'interno delle carceri si possa avere il coraggio di dire che si produce si fa impresa perché per cui si fa impresa
Io raccontavo prima piuttosto bolle vetreria macchine che ho mangiato formaggio fatto per le carceri stante che è buonissimo buoni sicuro un formaggio eccezionale
Poniamo il paletto dei tre milioni biscotti molto buoni allora cerchiamo di far sì che questo modello
Tenga venga costruito rapportato e e e tirato fuori perché qui si sono prodotti
Che non hanno nessun problema a stare sul mercato perché sono buoni sono veramente buoni come ho visto quelli che fanno al carcere di Venezia alle Redondo cioè il PD
Allora cerchiamo di apprendere e
Cerchiamo di portare ma dappertutto in tutt'Italia questo questo modello di comportamento
Che facciano prodotti che siano tali che possono stare sul mercato e possono reggersi da loro per dare possibilità anche imprenditoriale chiesta all'interno delle carceri ma questo non deve bastare
Noi dobbiamo anche consentire e a chi non ha possibilità di fare impresa ottiene o altre di fare dei lavori all'interno ed esterno del carcere che sono di utilità pubblica
Poi abbiamo un mondo che ha sempre più bisogno di qualcuno che vada sradicato dell'erba sui torrenti che nessuno li pulisce abbiamo bisogno di un mondo che all'interno delle carceri possa fare delle attività
Di digitalizzazione degli atti abbiamo una pubblica amministrazione che sempre in affanno comuni che sono in difficoltà regioni che non
Allora cerchiamo di
Cambiare di mentalità e chiedere al alle persone bisognose del carcere di svolge anche dei lavori che siano importante che essere utili e che diano risposta alla società perché la società è felice di sapere
Che il detenuto può esprimere se stessi e quindi esprimendo se stesso fa un percorso umano
Di emendamento e fa per cui esce dal TAR al dall'esperienza carceraria arricchito di più di conoscenze professionali e anche di chi denuncia inizio nello stesso tempo ha reso un servizio sociale
Quello che vorrei dire forse non riesca a dire nel modo appropriato e che occorre
Che tutto il mondo che sta all'interno delle carceri posso
Provare in un modo o nell'altro secondo del tipo di GTT persone con cui abbiamo a che fare l'esperienza del lavoro retribuito non retribuito socialmente utile ma
Tutti possono
Attraverso il lavoro realizzare se stessi e quindi io credo che sarebbe
Credo che dovremmo trovare una soluzione che rende ancora più efficiente e non sto dicendo in questo senso
E forse lo ha proposto proprio di di dominare un commissario lavoro nelle carceri sono proposte interessante perché forse occorre
Una capacità di coordinamento ed indirizzo più forte di quello che faccio mio perché occorre
Una messa un'accelerata su questi temi perché soltanto attraverso questo modo
Noi riusciremo a veramente cambiare mentalità cambiare passo
E noi ci dobbiamo presentare attendono formaggio dicendo che abbiamo cambiato passo
Che siamo un Paese che si è reso conto dello sua civiltà giuridica perché una civiltà giuridica italiana e la più nobile che ci sia ma che l'ha fatta propria e che l'ha ascoltato e non l'ha dimenticata
Perché presi da tanti problemi che non c'è difficoltà perché poi non voglio gettare la croce su nessuno
Bisogna
Superare queste difficoltà bisogna andare oltre il jazz ha veramente il cuore oltre l'ostacolo ma consentire
Che si inverte agli i valori non abbiamo il cinque per cento il dovuto che lavoro il novantacinque per cento no bene cominciano a pensare che il novantacinque per cento debbano possibilità di lavoro il cinque per cento euro
Sono obiettivi molto indulto coraggiosi ma dobbiamo porcelo e dobbiamo organizzarci immagine per far sì che si abbia possibilità di lavoro a più piani
Dall'imprenditoriale al socialmente utili dalla messa alla prova
Con tante e tante possibilità perché ognuno ha diritto di fare DB perché come diceva giustamente De Benedetti il lavoro è quello che dà dignità alle persone e quello che vende luogo
Più ricco ognuno deve fare quello che può fare sulle sue capacità sudicio e mezzi
Secondo la pena che deve scontare secondo tante altre questioni ma noi dobbiamo dare a tutti un'opportunità per potersi realizzare è una bella impresa
Però io credo che si possa farlo dobbiamo farlo vogliamo farlo soprattutto quindi ringrazio Bosco letto perché c'era
Così portata contatta ci ha fatto vedere che quando si vuole si fa ora
Questo quando si vuole si fatto abbiamo farlo dappertutto
L'impegno che ci pigliamo e vediamo adesso quali sono gli strumenti né versate dobbiamo percorrere ma dobbiamo
Dobbiamo veramente cambiare passo quello veramente far capire che siamo diventati un Paese che ha
Attenzione la dignità del detenuto e che rispetta
L'articolo ventisette della Costituzione che poi è quella che ci dice quello che
Devo fare
Mettetevi allora la minestra già cambiato passo dobbiamo insieme con lei anche noi cambiare passo e siccome noi siamo concreti fatemi chiudere con tre spunti concreti che lasciamo anche al ministro
Il primo e nasce da l'articolo in seconda pagina di oggi del Corriere della Sera
Che riporta un un'iniziativa cui insieme col Ministro abbiamo partecipato martedì scorso a Roma e cioè questa nuova frontiera della finanza sociale dei cosiddetti
Bondo Impact cioè fondi di investimento in cui le e qui è il secondo appello e cioè
Le ministro lei ha visto in Italia le cooperative sociali ma insieme imprese non profit imprese profit
Sono in grado di gestire tutti i servizi del carcere
Non abbiamo bisogno di nessuno che arrivi da fuori per insegnarci a come si gestisce un ospedale una scuola
Una casa per anziani tanto meno come si gestisce un carcere soprattutto sto parlando dal punto di vista dei servizi
Non del trattamento della sicurezza eccetera no quindi come l'ha detto bene prima rappresentante della Leanza delle cooperative
Noi insieme con la finanza sociale con le impresa cooperative siamo pronti a seguirla per fare in modo che lo Stato risparmi
E ciò che spende lo spenda solo ed esclusivamente nessun risultato bisogna incominciare a pagare il risultato e noi siamo disposti ad accettare questa sfida
Ultima cosa lei insieme al Presidente eletto al vicepresidente Al fanno al ministro Lupi Mario Mauro e non da ultimo al ministro Zanonato
E riuscito alcuni mesi fa
Anche le mentale finalmente il fondo della legge Smuraglia che era fermo al due mila uno incrementando lo con cinque milioni e mezzo ed allargare alcune misure che a giorni speriamo diventino operative
è saltato un pezzettino in quell'occasione che lei ha ma che io formalmente
Consegno che il completamento della legge Smuraglia soprattutto a favore di tutte quelle impresa che portano lavori in carcere in carcere e il completamento della dotazione Q economica
E stiamo parlando di briciole stiamo parlando di quattro milioni di euro per tutto il sistema carcere italiano non di quindici miliardi di quindici di centocinquanta milioni eccetera
è riuscita a fare ottantanove adesso insieme a questa squadra che ho citato se facciamo novanta questo diventano delle bombole di ossigeno sparse su tutto il territorio nazionale
Che permettono a tutti quelli che ci sono e ad altri che vorrebbero partire di moltiplicare queste quindici venti esperienze come quella di Padova che sono presenti nel territorio nazionale
Da ultimo riguarda tutti voi uscendo potete discusse stare come primizia il panettone del Carso di Padova