I Congresso dell'unione regionale del Lazio del PDS

Io vorrei illustrare
Il modo in cui
Dovremmo come componente avanzare una proposta per la formazione del comitato regionale
Una proposta
Alcuni criteri
E anche alcune proposte nominative
Sui criteri generali
Se detto in assise aree le delegazioni federali che tra un po'dovranno riunirsi
Ad uno scrupoloso rispetto di quei criteri fondamentali che ieri sera in assise abbiamo illustrato e deciso di dettare alle componenti
Per ciò che ci riguarda c'è prima di tutto
Da ragionare sul numero di proposte che siamo abilitati ad avanzare
Come ricorderete abbiamo fissato in quattrocento e in duecentoquaranta il numero massimo di componenti degli organismi dirigenti vale a dire duecentoventi
Lo abbiamo o indicato come numero massimo quindi non come numero prestabilito per il Comitato regionale quindi non è da escludere che noi si possa attraverso
Nostro sforzo nel secolo scorso le altre componenti di conto aggiungerlo
Fatti i calcoli
Nel rispetto d'articolo lo statuto che indica ricomporre gli organismi dirigenti in modo proporzionale alla forza delle varie componenti la componente nostra
è abilitata al bar a ad avanzare una proposta massima per il Comitato regionale di cento ventisei nomi
Io propongo di procedere così alla formazione sta di nuovo una prima rosa di nomi che per comodità di ragionamento chiamerei centrale
Piuttosto ristretta
Che avanziamo diciamo come sulla base di una valutazione del gruppo dirigente regionale uscente e che è composta sulla base di alcuni criteri
Che sono
Primo
I compagni del gruppo dirigente regionale uscente fondamentale la segreteria regionale secondo
I compagni che hanno ricoperto fino all'assise
Incarichi che hanno assunto fino all'assise incarichi di lavoro presso il Comitato regionale del Lazio
Più altri compagne
Pochi poi dirò
Che pur non avendo nessun incarico di questo tipo ma per l'esperienza per il legame forte che hanno avuto ed hanno con il Comitato regionale ritengo abbiano le caratteristiche per essere avanzate come proposta in prima in questa prima rossa e infine i nostri compagni che hanno vuole di direzione
Nelle organizzazioni di massa e che sono compatibili con gli incarichi di direzione del partito
Fatta per questa prima rosa di nomi delle loro proposte in modo quasi autonomo nel senso che ovviamente in un lavoro da fare insieme valuteremo giudicheremo se queste proposte che le varie delegazioni di federazione avanzeranno rispondono ai criteri soddisfano gli obiettivi generali che ci siamo proposti ieri sera in assise insomma concorrono o meno
A
Ad eleggere un comitato regionale rispondente alle esigenze dell'unione regionale del Lazio
Lei delegazione federale avanzeranno delle proposte
In una quantità
Che noi che io propongo di calcolare secolari del Lazio
A forza organizzata riscritte insomma
Sulla base di quanto anche esplicitamente prevede lo Statuto
In secondo luogo correggendo quinti questa prima valutazione questo primo calcolo tenendo conto
Dell'andamento dei risultati del congresso federale
E trattandosi qui di una proposta che è di una componente congressuale
Ci sembra necessario tener conto anche di questo dato
Che comunque corregge in misura modesta
Lei è il primo calcolo in terzo luogo una valutazione qui non un calcolo numerico aritmetico una valutazione ricca di compagne espressione dalla federazione di Roma e quindi un'ulteriore correzione per consentire una più adeguata presenza anche delle federazioni del Lazio in modo particolare le più piccole
Che sebbene più piccole hanno comunque esigenze al pari delle grandi federazioni esigenze forte fondamentali da soddisfare
La proposta centrale su su diciamo la prima rosa di nomi sulla quale invito a ragionare la seguente sulla base dei criteri dello Stato
La proposta di Goffredo Bettini segretario regionale uscente Franca ci
Il compagno Luciano jolly
Compagno Lamberto fili visione Giorgio Fregosi
Emilio Mancini Franco Tripodi
Biagio Minnucci
E il ministro Mazzocchi Mario quattro Ucci Antonello Falomi
Mario Operti
Angela Giovagnoli presidente della commissione regionale di garanzia uscente
Claudio Donati della Cnh Guido Magrini della lega delle cooperative
Si tratta
Forse l'ho detto il cui numero tre nomi
A questa proposta si aggiungeranno
Le proposte delle delegazioni federali
Che saranno così composte sulla base dei calcoli che primo illustrato
Trentadue compagni di Roma tredici dei Castelli cinque Civitavecchia dieci di Frosinone nove di Latina cinque di Rieti nove di Tivoli dodici di Viterbo
Fatte le somme in questo modo noi saremo in grado di valutare una proposta di cento tredici nomi centoquattordici nomi
Ciò vuol dire che rispetto al tetto massimo faremo delle valutazioni
Sulla base appunto della Rossa di nomi che a quel punto avremo dinnanzi valuteremo il rispetto dei criteri valuteremo le varie esigenze e verificheremo
Che altra in quale modo procedere per arricchire eventualmente in modo ulteriore la proposta a quel punto avremo di fronte
Detto questo compagni io suggerisco di andare direttamente se siete d'accordo naturalmente alle riunioni di componente federali
Senza aprire qui una discussione generale per ragioni di essenzialmente di tempo Stassi se tutto una corsa contro il tempo ma credo comunque che fac sull'impostazione si possa procedere immediatamente alla riunione delle delegazioni federali
Da svolgete possibilmente
Nell'arco di mezz'ora quaranta minuti massimo per consentire al compagno mettere di riaprire il dibattito in Assise
Qualche obiezione
Bene
Io compagne e compagni penso che comincia a prendere posto perché sono le undici sette o otto
Ci sono riunioni in corso ma se noi aspettiamo che queste riunione alcune finiscono le abbiamo fatti avvertire e ho l'impressione cominceremo ma insomma riaprire dare la parola ai primi insomma
Allora prego di prendere posto e ricominciamo alcune comunicazioni
La prima
Il gruppo di lavoro che nella Commissione politica
Lavorare insomma si occupa dei problemi del partito
è come elettorale
Secondo
è arrivato un telegramma della compagna Pasqualina Napolitano si scusa per non essere presente ma sta poco bene ammalata noi la ringraziamo del telegramma le facciamo tanti auguri di pronta guarigione
Ancora
L'ordine degli architetti di Roma andiate o a questo congresso nostro i suoi saluti e l'augurio di buon lavoro e di questo noi siamo grati ricambiamo questi auguri
Infine è presente lo ringraziamo per questo il dottor Enrico Lorenzoni che presidente della Federlazio
Carlo fallo voci delegato di Tivoli
Io ricordo
La decisione che non abbiamo assunto sulle tempo degli interventi richiamerò come ho fatto ieri sera
Con qualche
Piccolo margine di tolleranza di qualche minuto ma insomma
Il tempo fissato va rispettato
Fa voce presente ecco
Compagni mi
Scuseranno se
Introdurrò il mio intervento con un riferimento di carattere professionale
Io sono un fisico
Di riflessione
In quell'analisi di fondo che Einstein fece quando ha ripreso in considerazione i concetti di contemporaneità
E preciso che per dire che un fatto è contemporaneo ad un altro
Deve avvenire anche nello stesso luogo scusa farlo ci io prego però le compagne e compagni che non sta in piedi stare seduti di non parlare perché l'attenzione nei confronti di chi interviene mi pare una condizione elementare ed è indispensabile
Dicevo
Che questa riflessione sul modo di interpretare i fatti
Ai pulsione del partito regionale
E mi chiedo se il modo con cui ci stiamo muovendo oggi è il modo più giusto
Mi chiedo se che cosa si potrebbe dire Gramsci se
Qualcuno gli dicesse che l'intellettuale collettivo è composto per il quindici per cento da miglioristi e per il cinque per cento da ex bassoliniano e così via
Credo che
Aspetti di questo tipo ci debbono far riflettere
Noi abbiamo in questo modo in questo momento
Delle regole che cristallizzano un dibattito che sono delle garanzie mai negativo fosse all'interno degli organi dirigenti
E credo che questo sia un lusso che non ci possiamo permettere
Molti di noi oggi sono sconcertati sono spaventati da consensi che vediamo arrivare ad altre formazioni politiche dalla presa che le che sembrano avere tra la gente
Alla stabilità della democrazia cristiana ai consensi che vogliono Rifondazione e non ci rendiamo conto però che ormai da due anni siamo praticamente assenti tra la gente come movimento come iniziativa come formazione politica
Per questo credo che la relazione di Bettini risponda in gran parte almeno per porta a fronte di nuove collegamenti interni nuove rafforzamenti interni di individuare i contenuti importanti essenziali la nostra azione programmatica
Dicono cioè che è necessario avere partito una maggioranza vera
Che sia dinamica che si è costruita sui contenuti che devono essere contenuti che trascinano che portano la lotta che convincono e sono patrimonio delle masse
E adesso una maggioranza che sia contro scusa caro così sostituito compagni di civile che che va a me che pare possibile che fatto una riunione lì mentre succede vedere dire va così uscita a Torino o non si può fare una riunione
In a
E in questo credo sia giusto e necessario tenete presente che la Regione e l'area metropolitana non sono soltanto Roma
Il partito e l'area metropolitana che istituzionalmente sarà un riflesso di dove il partito opererà
Devono essere opportunamente bilanciati
In maniera tale che l'area metropolitana non sia uno schiacciasassi sia all'interno della regione nei confronti delle altre zone sì all'interno dell'area stessa
Nei confronti di tutti i comuni limitrofi i quali mio comune ben consapevole del rapporto però vorrebbe in qualche modo sommessamente affermare il diritto
Di partecipare alle ha scelta di che tipo di servizio fare
E non subirlo senza nessun tipo di impossibilitati esprimere la propria opinione
Dico questo perché non abbiamo visto fino adesso il partito
Istituzionale i compagni del consiglio comunale di Roma che abbiano preso contatti con i compagni dei comuni limitrofi
Lo hanno fatto invece lo stanno facendo in maniera sistematica rappresentanti delle nove celestiale Partito Socialista del partito socialdemocratico anzi addirittura noi credo che invece da questo punto di vista abbiamo perso ecco è il punto che mi preme di più sottolineare in questo intervento
Che dobbiamo ricostituire di fronte all'esterno una identità riconoscibile che oggi non c'è più
La gente non ci conosce sono tanti i gli ex compagni i compagni
I simpatizzanti di una nuova formazione come la nostra che stanno chiedendo chiarezza nei contenuti che noi presentiamo
Dobbiamo avere la consapevolezza che a parte i documenti di tante pagine che non vanno la gente
è necessario creare uno strumento dinamico un manifesto di uno a due pagine
Delle quali contenuti fondamentali siano inseriti è un partito che si presenta agli altri con delle caratterizzazioni preciso che è fermo sui valori morali cioè rifiuto all'intolleranza ogni forma di intolleranza
Che vuole costruire uguale opportunità per tutti
Che rifiuta ogni forma di razzismo
Che respinge ogni forma di privilegio
Che errore orrore delle esclusioni e che vuole puntare ad una promozione di una vita più insieme tempo un partito cioè che indica le strade dell'avvenire che parte dalla realtà che la capisce compiutamente
Ma che non può tralasciare l'esigenza
La parola
E a Giacomo D'Aversa io raccomando sempre rispetto del tempo dell'interprete
Delegato tiro
Io credo che sia molto giusto riconoscere che il tipo di sviluppo che è avvenuto nel Lazio richiede al nuovo partito hanno in particolare tutta una serie di momenti di revisione anche delle proprie posizione di una serie di fattori che avevamo posto come condizione tra cui fondamentale quella di accentuare la nostra intonsi
Siamo davanti fra l'altro ha una ben a un momento nel quale si produrranno
Disponibilità di grande risorsa nella nostra regione
La questione di Roma capitale travalica fra l'altro la nostra regione le colloca come giustamente è stato osservato a livello europeo questo tema e allora mi pare veramente che vi sia una sempre maggiore divaricazione
Tra il tipo di discussione ancora tutte interno ancora tutta misurata su noi stessi e i processi che si vanno determinando
Non vi è dubbio che oggi il tema centrale chi è politiche
Funzionali
A una politica di rapina
Che non solo finirà con l'accentuare gli squilibri
Ma che tenderà ad emarginare sempre di più forze e soggetti politici che non è a Brescia abbiamo tutto l'interesse di far pensare di far contare
L'ora come mi pare giustamente Occhetto apposto l'altro ieri il problema della democrazia economica che riesca a coniugare sviluppo e solidarietà
è il problema che abbiamo davanti ma se questo è vero questo problema è tutto politico
è un problema Norris visibile certamente solo a livelli di movimenti ma che pone in primo piano centri io credo che non possano chi sottolinea questa esigenza
Poi sarà accusato di scarsa sensibilità o di scarsa attenzione alle nuove contraddizioni alle nuove povertà
Alleno ai nuovi bisogni che questo stesso sviluppo determina ma al contrario e proprio qui che si misura come si costituisce
Un fronte più complessivo nel rispetto delle diverse autonomie senza esorcizzare nessuno
Per costruire un fronte che allarghi veramente lo sviluppo a livello di democrazia economica
Il tema quindi ed è la politica
Delle alleanze
Con chi come perché ne dipingere tutti gli avversari come i cattivi e noi buoni
Ma anziché enfatizzare le difficoltà a parlare con gli altri
Credo che ha dobbiamo avere anche la coerenza e la chiarezza di parlare del nostro isolamento
Io sono completamente d'accordo che non è più possibile andare avanti
Per isole blindati
Come credo non sia nemmeno possibile
Che delle esperienze che sono in corso pur tra tante contraddizioni a Roma debbano essere automaticamente trasportate nelle altre federazioni del Lazio
Il problema più curare L'Unità mantenendo anzi rispettando ed esaltando il contributo di diverse posizioni politiche senza schematismi precostituiti
Senza contrapporre
A a un soggettivismo che in questo momento credo che debba diventare anche arricchimento complessivo le rigidi menti di posizioni preconcette
Abbiamo di fronte una condizione una situazione nella quale credo il problema di come non si cristallizzano le maggioranze che il Governo non la Regione la Provincia e tanta parte della Lazio e naturalmente a Roma
Possa essere modificata nel concreto analisi anche corretta che noi facciamo oggi debbono tradursi in capacità di proposta di progetto
Quando ancora una volta Occhetto sottolinea la necessità del diritto all'impresa
Ecco qui un primo terreno concreto sul quale credo nei prossimi mesi e nei prossimi anni si misurerà il tipo di sviluppo della nostra regione
Che vuol dire a non sottovalutare che l'efficienza la trasparenza saranno la condizione per superare la concezione oligarchica e per andare a una reale democrazia economica
E anche qui quindi sono terreni concreti di ricerca di alleanza con soggetti anche molto diversi
In cui tutte le energie che ha delle oligarchie
Sono terreni concreti sui quali quindi il confronto deve sarà aperto e chiare e allora misuriamoci su questo misuriamoci sulla proposta
Perché la denuncia di per se stessa per quanto giusta se non collegata una proposta concreta finisce con l'essere stele non sposta nulla non muove nulla mentre di cambiamento e di tanto cambiamento c'è bisogno
Certamente la denuncia puntuale di Roma da slegare poi non può diventare un legame a sua volta
E allora io credo che quello che aveva chiesto al nuovo gruppo dirigente della regione quello che io chiedo al nuovo segretario Kabuto delle diverse posizioni
Senza schematismi precostituite o ricerca aprioristica
Che non tenga conto del reale confronto che sia sulle cose sulla progettualità sul contributo che può essere dato a ciascuno
Magari interrompendo una certa prassi che pure vi è stata in questi ultimi tempi in cui un compagno viene chiamato per dire la sua opinione su una determinata questione e se quell'opinione non coincide con quella del capo alla riunione successiva non viene convocato più ecco io credo che se abbiamo rispetto reciproco e capacità reale di misurarci sui progetti e sulle proposte
Questa crea uscire dall'isolamento il modo col quale dobbiamo realizzare una condizione che a livello regionale può essere determinante per modificare in un momento farà l'altro di forte transizione e di così acuta crisi
Che è crisi istituzionale che è crisi complessiva
E che richiede da parte nostra una grande capacità di raccogliere intorno a proposte concrete il massimo del consenso credo che in questo momento questa debba essere la condizione con la quale tutti insieme
Possiamo ancora lavorare
Beh
Bene per
Una comunicazione le sottocommissioni presso la sala dell'ufficio di presidenza
La seconda commissione quella per il partito alla sala est uno quella sulle istituzione alla sala Este tre a questo proposito voi avete tra il materiale ricchi ricevuto ritirato credito come enti sui quali ricordo che l'eventuale presentazione di emendamenti su questi tre documenti deve essere fatta entro le ore tredici in modo che poi la commissione politica possa esaminare
La parola ora Ea Domenico Di Resta segretario di latina si prepari Luigi Punzo delegato Birol
Credo anch'io compagni che occorra superare la fase congressuale
Che il nostro partito abbia bisogno in questo momento di parole chiare che contribuiscano a dare adesso un'identità politica forte in un momento difficile per la vita del nostro Paese e per lo stesso partito
Credo che questa esigenza di superare il dibattito congressuale non sia in contraddizione e anzi abbia con me condizioni non eludibile
Quello di un grande sforzo di ricerca unitaria nel nostro partito
Io credo che la chiarezza delle scelte saturi
E dobbiamo costruire invece un dibattito che punti a valorizzare davvero la differenza del nostro partito
E non credo che questo sia un elemento vecchio ma credo che debba essere una delle condizioni essenziali della Fondazione del nuovo partito nel Lazio
Abbiamo esigenza di dare questa impronta questo forte spirito unitario
Proprio in queste settimane di fronte alla difficile fase in cui noi ci troviamo in questi giorni siamo in presenza come è stato ricordato di una gravissima crisi in cui si intreccia una crisi politica e una crisi istituzionale
Ma in questa fase noi possiamo avere anche una grande occasione di definitivo
Io condivido il modo in cui in queste settimane ci siamo mossi le proposte di riforma istituzionale che abbiamo avanzato
Il modo in cui esse sono state presentate in una direzione del partito dal compagno Occhetto e successivamente anche formalizzata al Presidente della Repubblica
Credo però che su questo terreno noi dobbiamo ancora conquistare l'orientamento di tutto il partito
Io anzi vede il rischio che nel dibattito concreto che si sviluppa nelle nostre organizzazioni prevalga una concezione ancora difensiva della nostra posizione sulle questioni istituzionali
Una critica al presidenzialismo che non è fatta come dice il compagno Occhetto perché poco innovativa perché non modifiche non va al cuore profilo anche con i compagni socialisti
Credo invece che ne dobbiamo mettere al centro della discussione dell'impegno nostro la linea che abbiamo maturato nel corso di questa svolta
Noi siamo il partito che ha motivato questa svolta fortemente sul terreno della rinnovamento e della riforma della politica siamo noi il partito che quando altri
Parco non parlavano ancora di queste questioni con il compagno Berlinguer abbiamo lanciato il terreno della critica la degenerazione al sistema dei partiti all'occupazione dello Stato da parte dei partiti
Oggi il rischio è che pur essendo stati quelli che con più forza con più coerenza questo terreno hanno denunciato
Possiamo rimanere comitive ingabbiati ecco perché noi dobbiamo passare all'offensiva sulle questioni delle riforme istituzionali della costruzione di una nuova democrazia nel Paese
Dobbiamo farci carico noi del problema del Governo dei processi nuovi che avanzano nella società
E in questo senso io credo che dobbiamo farlo anche con parole semplici chiari mettendo al centro il punto che la nostra proposta si fonda sull'elemento del potere ai cittadini
Di togliere il potere ai partiti alle oligarchie ristrette per ridarlo appunto nelle mani dei cittadini
In questo senso io vedo il terreno di una sfida chiara ma anche positiva con le altre forze della sinistra
La nostra proposta istituzionale ha come base essenziale e quando avanziamo questa proposta nei mostriamo una grande fiducia
Nella possibilità della sinistra
Occorre allora lavorare su questo territorio
E io credo che se faremo questo se daremo appunto questo spessore alla nostra battaglia potremmo anche parlare a quelle forze che ancora oggi oscillano nell'attesa di segnali chiari da parte nostra rispetta la collocazione di fronte al nuovo partito
Io credo che affrontare la questione della riforma dello stato della rifondazione democratica delle istituzioni sia una questione e sia un contenuto essenziale anche per la costruzione del Partito democratico della sinistra quindi Lazio credo che noi dobbiamo mantenere un punto di contende è riuscita a vedere la questione del Lazio con una grande questione democratica
Una Regione in cui con più forza si poneva il problema dell'intreccio della battaglia sociale con il tema della riforma dello Stato democratico
Ora credo che noi dobbiamo alla luce di questa impostazione nostra aggiornare la riflessione di fronte ai processi nuovi che sono maturati nel corso di questi anni
Ora il Lazio si è detto ed è vero è una regione particolari con una scarsa identità ma io credo che se c'è un punto che caratterizza questa realtà ragionare è proprio il fatto dell'intreccio compresso che sia andato determinando tra lo stato e nelle sue varie forme articolo c'è in mezzo che in questa Regione hanno avuto l'intervento straordinario
Della Cassa del Mezzogiorno che ne ha segnato lo sviluppo ne ha segnato la politica di aggregazione di forze di blocchi sociali intorno alle forze dominanti
Il ruolo delle partecipazioni statali in questa e in questa regione la stesso intreccio tra grandi questioni pensa la questione ambientale e il peso che hanno avuto in questi decisioni scelte dello Stato penso tutto il tema energetico in questa in questa regioni ora di fronte alle modificazioni che sono venute avanti nel corso degli ultimi anni
Io credo che dobbiamo aggiornare la nostra iniziativa
Sapendo che si aprono nuovi spazi per l'iniziativa straordinario questo intervento d'anni è un punto che riguarda il congresso regionale del partito democratico della sinistra o è un punto che non ci riguarda
Quando su questa questione ad esempio Andreotti in prima persona provincia per provincia sta organizzando associazioni comitati con le forze imprenditoriali che tipo di risposta di Amoruso
Diamo una risposta soltanto generica che occorre modificare il terreno di sviluppo o accettiamo la sfida
E cioè di fronte alla fine l'intervento straordinario siamo capaci di sporcarsi le mani con l'esigenza di un nuovo sviluppo con l'esigenza e il bisogno di una imprenditoria anche Serena via vera le condizioni di costruirsi in un modo diverso e su questo riusciamo a determinare anche un dibattito limpido all'interno del partito
Oppure queste questioni sono questioni astratte che non ci riguarda
Io credo che soltanto se noi faremo i conti con questo problema che ha il problema di come si governa una fase di transizione che riguarda questa Regione nell'intervento dello Stato nelle e quindi anche nei processi di aggregazione sociale e politica che possono determinare s'oppure davvero il Partito democratico della sinistra rischierà di non fondarsi solidamente in questa realtà
Io credo che su questi terreni noi conquistiamo un'autonomia del gruppo dirigente regionale
Si è parlato molto di questo derby
Io credo che l'autonomia sempre alle realtà alle questioni concrete ma credo che il gruppo dirigente dell'Aci debba essere capaci di affermare questo rapporto stretto con questa realtà
E al tempo stesso essere capace di portare questa realtà all'altezza di una grande questione nazionale
E cioè credo che se noi non riusciremo a dare questo spessore alla battaglia cioè la questione del Lazio della riforma dello Stato
Come in una grande questione nazionale anche delle critiche ne siamo andati facendo anche delle battaglie che siamo andati facendo nel corso degli ultimi anni diventeranno soltanto battaglie di retroguardia e non battaglie con le quali ci nelle quali si confrontiamo per il governo del Paese quindi io compagni in una regione in un momento particolare
E allora occorre rispetta questo momento particolare confrontarci di più sul merito delle grandi questioni voglio Cernan e una e chiudo si è parlato qui giustamente di costruzioni di nuove Province
Ma è davvero questo il problema che abbiamo di fronte quando io penso ad esempio che il ragionamento che stiamo facendo come particolare Lazio Sud è proprio quello di una più forte integrazione tra le prove tra le province del Lazio del Lazio se quando proprio di fronte al problema della costruzione dell'area metropolitana sia oggi la questione di costruire sistemi forti dentro il resto della regione e su questo c'è un dibattito aperto tra le forze imprenditoriali sociali di quelle di quelle realtà
E allora io dico confrontiamo credo che se faremo questo potremmo fondare solidamente il Partito Democratico della Sinistra e farne il Lazio davvero un soggetto del
Il processo di trasformazione che è necessario di fronte alla grave fase che si apre per il nostro Paese e anche per il nostro partito
La parola è a Luigi Punzo delegato di Roma Ciprì appare Franco Cervi e membro della segreteria Ocean
Dall'antico tribuna del Congresso bisogna necessariamente fare una scelta su che tipo di intervento fare piglio deciso di intervenire con alcune considerazioni di carattere diciamo più generale politica
Dico questo anche perché credo che
Insomma dal dibattito emerga una l'esigenza di una ricerca che continua degli assi di riferimento politici culturali e sociali della nuova formazione politica che possano motivare l'impegno di ciascuno di noi
Qui devo osservare immediatamente che si può cogliere un carattere inedito di questo nostro dibattito cioè qui non assistiamo lui alla conclusione di un processo come una sorta di adempimento burocratico finale di un processo appunto avviato ma piuttosto si segnala segnata ma anche allo stesso tempo avviare una discussione politica
Finalmente libera da ipoteche e condizionamenti ideologici che permetta una reale comprensione dei processi in atto nella società italiana
Questa riapertura del dibattito d'altra parte traspariva chiaramente dall'intervento di Bettini
Tra l'altro di grande respiro e di grande apertura
Ma io volevo soffermarmi su alcuni punti di quella relazione e non solo sulla dichiarazione esplicitata chiaramente da Bettini che non c'è più la maggioranza di Rimini e questo naturalmente implicava la riapertura quindi di un discorso attuale con cui Bettini sottolineava la situazione pesante del partito la situazione pesante che stiamo vivendo nel partito
E non solo il riferimento alla scissione alla scissione che già c'è stata e la scissione che si in tram
è un fatto ormai ma diceva testualmente il nuovo partito ancora non c'è
E allora rimane tutto aperto il discorso relativo all'esigenza pure esplicitamente dichiarata da Bettini della costruzione fruire
Ma una nuova formazione politica con l'ambizione dichiarata di cambiare il modo stesso di far politica nella realtà italiana non può rimanere eternamente paralizzata in un dibattito interno
Mentre noi siamo ancora vincolati alle nostre diciamo procedure congressuali intanto la situazione italiana precipiterà
Non solo italiana ma anche internazionale
E qui ci sarebbe allungo da riflettere sulla facilità con cui si era dichiarata diciamo l'apertura di un nuovo ordine mondiale pacificato Lella dalla realtà
Ci ha dato a purtroppo segnali ben diversi ma né e nella politica interna che noi assistiamo potremmo citare una serie di esempi dalla crisi di governo alla censura di fatto sulla informazione attuata contemporaneamente con la critica e con lo sciopero della della informazione radiofonica e televisiva ma diciamo i segnali sono veramente inquietanti se si pensa alle sentenze sull'Italicus alla Silenzio che si sta attuando a proposito di Gladio
E esempi potrebbero continuare
E necessario all'ora ecco questa è l'esigenza primaria che il nuovo partito il PDS organizzi una grande battaglia si faccia promotore di una grande battaglia di opposizione
A partire da alcune questioni fonte il lavoro la difesa dei più deboli socialmente quindi tutta la questione dei diritti
In in in in ultimo la questione sociale la questione istituzionale
Questa battaglia deve essere in grado di aggregare il consenso della gente e contrastare così questa inesorabile
Almeno così ritenuta il molo uccisione conservatrice che sembrerebbe avere investito tutta la società italiana
Io qui voglio affermare allo stesso tempo proprio per lei considerazioni che facevo che l'esigenza primaria e quella di tenere unito il più possibile il partito
Proprio per contrastare questa che voglio definire non credo di esagerare questa storica maledizione che deve tenere unite cerca di tenere unite tutte le nostre forze
Ma per fare questo è anche necessario che con chiarezza ognuno si assuma le proprie responsabilità
Io qui diciamo una critica da fare a Bettini almeno in quel passaggio in cui si continua a dire che l'aria dei comunisti democratici
Stanno stanno il PDS come minoranza io non non condivido questo giudizio se invero che proprio quest'area non ha solo da sempre denunciato l'avventurismo di una svolta
Che per le sue dimensioni di rivoluzione culturale rispetto al panorama politico interno e internazionale abbisognava di ben altra preparazione e infatti quinto e nelle nostre e delle nostre situazioni nella definizione delle scelte politiche quest'area aveva anche detto che questo era un lavoro di lunga lena
E aveva avviato diciamo una riflessione sulle
Coordinate di rito possibili coordinate di riferimento della nuova formazione politica ma si diceva la svolta c'è e dobbiamo cercare di farla vivere e allora
Per farla vivere io credo che sia necessario
Individuare una piattaforma di sinistra ready ridefinendo però in rapporto alla realtà alla realtà attuale quella che noi definiamo sinistra perché in Italia ci sono diciamo un'infinità di siti colloqui no hippie con una nostra autonomia di posizione
E che possa servire anche di forza di trascendere trascinamento rispetto a queste diverse visioni della sinistra
C'è per fare questo lavoro alla necessità di un coinvolgimento delle forze della cultura
E dei saperi indispensabile per la determinazione di un progetto che si propone come cambiamento sostanziale politico istituzionale
E qui il riferimento alla nostra Regione e più che obbligato noi abbiamo qui una concentrazione di saperi
Di forze intellettuali che dobbiamo cercare di coinvolgere in questo processo di costruzione di un alternativa
Nel nostro Paese
A Priolo Gia così la voglio definire neo liberisti Ca'nel tessuto ciò socio economico e nella struttura stessa del mondo del lavoro
Cioè noi dobbiamo individuare la positività di questi processi
Aumento del tenore di vita tanto per fare un esempio ma non solo questo
Per individuare quelle nuove contraddizioni indotte da questo tipo di processo
E non demonizzare queste contraddizioni ma individuare il ruolo dinamico positivo della contraddizione perché lì che noi dobbiamo intervenire se vogliamo proporci come forza di sviluppo e di cambiamento orientato in una certa direzione
E io qui sarei polemico anche nel dire che forse non aiutiamo questa nostra della un'impotenza del mercato
Allora proprio per tutto ciò c'è bisogno di una grande chiarezza e concretezza innanzitutto rispetto alle alla parte di uomini di Doni reali con cui ci scriviamo
Per questo è necessario stabilire un rapporto reale tra le parole e le cose e ciò non può avvenire che nei fatti nell'azione nel fare
Se nella progettazione bisogna fare appello alla capacità razionale è pur vero però che per agire bisogna fare ricorso alla volontà
è vero che bisogna stare attenti sempre a distinguere l'essere dal dover essere di obiettivi concretamente raggiungibili nella situazione data da quelli che invece si vorrebbero realizzare coinvolgimento nel lavoro politico
E necessario l'individuazione chiara di un soldo di un rapporto necessario tra interessi materiali da perseguire e finalità di questi interessi giustizia equità solidarietà
Ecologia differenze credo che il ruolo positivo e dinamico di una nuova sinistra
Consista proprio nella individuazione di questo rapporto tra interessi in tv individuali o di gruppo e valori collettivi e o sociali
Senza di cui il perseguimento di quegli interessi non potrebbe che portare ad una concezione corporativa chiusa ed egoistica della società
Credo allora che solo in questo modo recuperando come diceva con forza anche Bettini nella sua relazione che sono a mio parere un rilancio dell'impegno politico e del coinvolgimento della partecipazione della gente
La riproposizione concreta nelle cose del partito di massa e quindi una sconfitta di una visione elitaria e di immagine diciamo del partito Partito
La riapertura di un dialogo innanzitutto con i tanti compagni che stanno in attesa di un messaggio chiaro
O di quelli che pensano di fare o hanno fatto scelte diverse e poi con il più ampio mondo della tanta gente donne e uomini che cercano un punto di riferimento in grado di
Offrire una speranza ed un senso al loro vivere quotidiano
Senza di ciò la nuova formazione sarebbe veramente destinata al fallimento Conte successivamente prenderà la parola Antonello Falomi
Che le compagnie cari compagni
è venuto in dalla relazione del compagno Goffredo Bettini
Un contributo personale
Di forte sollecitazione
A misurarci
Sul torrino dall'emergenza quanto una fase che lui ha definito transitoria
Con il tema
Di nuove maggioranze
Per guidare
E a fermare nella società
Il partito democratico della Sea
Che non credo vada deluso
Ci si debba però porre seriamente l'obiettivo di mantenere fermo
Per questa Assise regionale
Di dare vita a una forte unione regionale del Partito democratico della sinistra
Che si misuri
Nei prossimi giorni nei prossimi mesi
Con i bisogni ed interessi diffusi
Di democrazia
Di equità sociale
Di equità ambientale così enormemente cresciuto in uno stato
E penso allora che si debba più sicura
Il problema dei contenuti su cui ci dobbiamo misurare
Noi credo dobbiamo lasciarci alle spalle
Un confronto
Sull'identità
E misurarci davvero e fino in fondo
Con la natura reale dei processi economici e sociali
Che ad esempio in una regione come questa
Ci restituiscono la realtà
Civile culturale
Che larga parte ancora dobbiamo comprendere sapere interpretando correttamente
Letture di versi della svolta
Se ho capito bene ci propone in sostanza
Un partito che si è animato da due grandi ispirazione
I due grandi blocchi di tufo
Che di volta in volta possono vivere maggioranza verso naturalmente questo
L'argomento che molto probabilmente
Non rende giustizia fino in fondo
Del pensiero spesso del compagno Bettini ma
Io ad esempio
Penso hanno grazie della società italiana
Chiamare al concorso unitario nel governo del partito tutte le sue rare tutte le sue componenti culturali
E un tempo
Però
Porsi il problema se davvero sia corrispondente
Non tanto alle nostre esigenze di dibattito interno
Ma quello che dev'essere davvero il parametro di misura cioè il rapporto tra Partito democratico dalla sinistra e società
Se davvero non possiamo andare ad un partito
Che abbia questa sua fisionomia
Gare
O stimolare tante culture tante sensibilità diverse
Che attraverso le varie varie componenti in questo momento in questa notte
Questo proprio così stringente che in qualche modo non rende invece possibile proprio sul terreno dei programmi dei contenuti delle scelte di fondo che dovremmo adottare a fronte della crisi
Politica e sociale italiana
La possibilità questo sì per formarsi di volta in volta
Di maggioranza e minoranza secondo dei temi in discussione
Che in ragione delle trasformazioni intervenuti negli anni ottanta
Che hanno così profondamente modificato il profilo socio culturale di questa Regione intermedi tale addirittura che quella difficoltà di unificazione di cui parlava compagno Bettini oggi non dico possa essere considerata superata ma si pone in una chiave non luce nuova tanto da far parlare a taluni di vero e proprio modello
Nazionale
E questo è una regione in cui sono nel mare enormemente cresciuta
In termini di prodotto interno lordo
I consumi e perché non dirlo anche di benessere con
Però anche la Regione domenicale
E dove il problema vero che noi abbiamo di fronte di una crescita e di uno sviluppo economico che è chiamata a fare i conti con un sistema di servizi infrastrutturale cioè quello che riguarda l'armatura essenziale
Di una società civile e moderna
Cioè non
Partito Democratico dalla sinistra
Dobbiamo assumere
Perché allora non significa
Peraltro una Regione in cui il ruolo della classe operaia è stato sempre un ruolo importante e decisivo
Ma in un quadro di grande alleanza Quartucci
Non significa
Una solidarietà a tutti quei lavoratori penso a quelli della contrada lotta per difendere i loro livelli occupazionali
Non si tratta di atterrare cioè il ruolo del mondo operaio così anch'esso profondamente trasformato
Ma si tratta qui
Di assumere la centralità del lavoro inteso nel suo senso più ampio più complessivo
Di lavoro dipendente
E anche di quello appunto e lo stesso compagno Occhetto ha proposto come il tema al congresso nazionale del diritto di impresa
Cioè assumere insieme la globalità
Che propone lo sviluppo di Roma e della Regione
Come grande risorsa da valorizzare le interessi diffusi denota la popolazione del Lazio capace di inserirla nel contesto europeo perché questa è anche la scelta
Se non tanto Sbardella
Conti
Ma le forze dirigenti nazionali della democrazia cristiana
Che vogliono conservare il loro sistema di potere ammodernando ma inserendo
Nel circuito
Europeo questo è il significato anche l'operazione della nascita del primo grande polo bancario
Per la nostra regione
Allora noi credo abbiamo interesse anche oggetto di governo ma che muove oggi per la nostra opposizione alternativa chiara nelle istituzioni
Con qualche modo ordinario
Con tutti gli strati con tutte le forze della società
E quindi all'ora
Il problema nostro
Di come ci dobbiamo disloca
Ma davvero non esiste o non dovrebbe esistere un centro certo se burocratico rifiutiamo
Certo che se deve riprodurre i vecchi centralismi democratici per quanto quel centralismo democratico dal vecchio per sociale di tanti soggetti operai e lavoratori che altrimenti sarebbero stati andati dispersi ma oggi quello non è riproponibile
Ma allora queste nostre posizioni misura riescono a saldare su una linea di sinistra progressista
Forza emarginate lo sviluppo ma anche porzioni importanti forti della società
Perché io non credo che si tutela i ceti più deboli assumendo le incertezze e la difesa ma si tutela ora si risolvono i problemi e i ceti più deboli a misura in cui noi proponiamo un'alleanza forte
E allora ci misuriamo davvero
E penso anche sarebbe stato interessante questo mio intervento ma chiedo mareggiate alle l'unico poco tempo
Ad esempio Visco dell'intervento che a suo tempo il compagno riusciva fatto sulle colonne dell'Unità che a me è parso molto interessante
Io non so se questo questo mio espressione mi si attribuiva un'etichetta interessato
Ma io credo che noi dobbiamo scegliere una cultura di riformismo forte
E stenta da tempo
Di riformismo forte badate che non può essere compresso in un'area
Perché noi in verità in questo nostro Paese ecco il tema di una ricerca nuovo
Ci siamo misurati con un riformismo che è stato anche esso parziale debole
Quello del partito socialista un po'concepito come riformismo da praticarsi ed affermarsi all'interno della stanza dei bottoni
O quello di un riformismo che abbiamo portato avanti nelle amministrazioni locali fino alle soglie degli anni ottanta
Per il grande abbia assunto
L'iniziativa sociale di difesa dello stato sociale attraverso l'opera di tante amministrazioni
Democratici sinistra che è un patrimonio oggi non dobbiamo rinnegare forte
Peraltro termine coniato dal compagno quinto ancora prima della svolta di Bologna ma se non ricordo male in un comitato centrale che affrontò nell'ottantotto il problema della riforma
Un riformismo forte
Che superi i limiti e le hanno chiuse
Dell'esperienza delle forze socialiste comuniste
Per dopoguerra
Uno grazie della Società italiana chiamare al concorso unitario nel governo del partito tutte le sue rare tutte le sue componenti culturali
E un tempo però
Porsi il problema se davvero sia corrispondente
Non tanto le nostre esigenze di dibattito interno
Ma quello che deve essere davvero il parametro di misura cioè il rapporto tra Partito democratico dalla sinistra e Società se davvero non possiamo andare ad un partito
Che abbia questa sua fisionomia
Gare
O stimolare tante culture tante sensibilità diverse
Che attraverso le varie varie componenti
In questo momento
In questa notte
Questo morbido così stringente che è un qualche modo
Non rende invece possibile proprio sul terreno dei programmi dei contenuti delle scelte
Di fondo che dovremmo adottare
A fronte della crisi
Politica e sociale italiana
La possibilità questo sì per formarsi di volta in volta
Di maggioranza e minoranza secondo dei temi in discussione
Che ragione delle trasformazioni intervenuti negli anni ottanta
Che hanno così profondamente modificato il profilo socioculturale di questa Regione intermedi tale addirittura
Che quella difficoltà di unificazione di cui parlava compagno Bettini oggi
Non dico possa essere considerata superata ma si pone in una chiave in una luce nuova tanto da far parlare a taluni il vero e proprio modello
L'azione
E questo è una regione in cui sono nel mare enormemente cresciuta
In termini di prodotto interno lordo
I consumi e perché non dirlo anche di benessere economico
Però anche la Regione domenicale
E dove il problema vero che noi abbiamo di fronte
Di una crescita e di uno sviluppo economico che è chiamata a fare i conti con un sistema di servizi infrastrutturale cioè quello che riguarda l'armatura essenziale
Di una società civile e moderna
Cioè noi Partito Democratico dalla sinistra
Dobbiamo assumere
Perché allora non significa
Peraltro una Regione
In cui il ruolo della classe operaia è stato sempre un ruolo importante decisivo
Ma in un quadro di grande alleanza Quartucci
Non significa
Una solidarietà a tutti quei lavoratori penso a quelli della contrada c'è lotta per difendere i loro livelli occupazionali
Non si tratta di atterrare cioè il ruolo del mondo operaio Cossiga anch'esso profondamente trasformato
Ma si tratta qui
Di assumere la centralità del lavoro inteso nel suo senso più ampio più complessivo
Di lavoro dipendente
E anche di quello appunto e lo stesso compagno Occhetto ha proposto come il tema al congresso nazionale del diritto di impresa
Cioè assumere insieme la globalità
Che propone lo sviluppo di Roma e della Regione
Come grande risorsa da valorizzare gli interessi diffusi di tutta la popolazione del Lazio capace di inserirla nel contesto europeo perché questa è anche la scelta
Che non tanto Sbardella
Conti
Ma le forze dirigenti nazionali dalla vocazione cristiana
Che vogliono conservare il loro sistema di potere ammodernando ma inserendo
Nel circuito
Europeo questo è il significato anche l'operazione della nascita del primo grande polo bancario
Nella nostra regione
Allora noi credo abbiamo interesse anche progetto di governo
Ma che muove oggi per la nostra opposizione alternativa chiara nelle istituzioni
C'è un qualche modo chiaro
Con tutti gli strati con tutte le forze della Societ
E quindi all'ora
Il problema nostro
Di come ci dobbiamo disloca
Ma davvero non esiste o non dovrebbe esistere un centro
Certo se burocratico ricerchiamo
Certo che se deve riprodurre i vecchi centralismi democratici per quanto quel centralismo democratico dal vecchio Bach sociale di tanti soggetti operai e lavoratori che altrimenti sarebbero stati andati dispersi Moggi quello non è riproponibile
Ma allora queste nostre posizioni misura riesco una salda su una linea di sinistra progressista
Forza emarginate lo sviluppo ma anche porzioni importanti forti della società
Perché io non credo che si punta è l'anno i ceti più deboli assumendo le incertezze e la difesa ma si tutela ora si risolvono i problemi dei ceti più deboli a misura in cui noi proponiamo un'alleanza forte
E allora ci misuriamo davvero
E penso anche sarebbe stato interessante questo mio intervento ma chiedo maneggiati elettronico
Il mio tempo
Ad esempio Visco dell'intervento che a suo tempo il compagno Lucia fatto sulle colonne dell'Unità che a me è parso molto interessante
Io non so se questo questo mio espressione mi si attribuirà un'etichetta interessa poco
Ma io credo che noi dobbiamo scegliere
Una cultura di riformismo forte
E stenta
Greco
Di riformismo forte badate che non può essere compresso in un'area
Perché noi in verità in questo nostro Paese ecco il tema di una ricerca nuovo
Ci siamo misurati con un riformismo testato anche esso parziale neppure
Quello del partito socialista un po'concepito come riformismo da praticarsi ed affermarsi all'interno della stanza dei bottoni
O quello di un riformismo che abbiamo portato avanti nelle amministrazioni locali fino alle soglie degli anni ottanta
Del grande abbia assunto l'iniziativa sociale di difesa dello stato sociale attraverso l'opera di tante amministrazioni democratici sinistra
è un patrimonio oggi non dobbiamo rinnegare forte
Peraltro termine coniato dal compagno quinto ancora prima della svolta di Bolognina ma se non ricordo male in un comitato centrale che affrontò nell'ottantotto il problema della riforma sedute
Un riformismo forte che superi i limiti e le hanno chiuse dell'esperienza delle forze socialiste comuniste
Del topo quella l'Italia
Ecco allora e ho concluso
Il problema che noi abbiamo di fronte
Ridare al partito
La sicurezza di un orientamento politico-culturale
Di un asse politico programmatico
Rispetta che ci faccia parlare il linguaggio di una forza moderna
Di una forza che si pone a capo a governo di una diversa qualità dello sviluppo economico-sociale che questa ragione
E che valorizzi il grande dinamismo economico imprenditoriale territoriale
Di questa Regione
Io penso che più che nel bene
E non nel male Londra abbia contribuito a un processo di modernizzazione di questa realtà
E che sia possibile oggi quello sforzo di integrazione non solo da un punto di vista interno le strutture
Ma essere noi la forza dando battaglia di disagio
E contribuisce
A una crescita economiche armoniosa più diffusa in tutta la nostra regione
In sostanza noi in alternativa al sistema di potere che ancora si incardina
Sul pentapartito
Noi dobbiamo proporre una nuova forte alleanza di forze sociali e culturali
Che è il terreno su cui possiamo spingere incalzare il partito socialista le altre forze della sinistra a misurarsi in tempi rapidi e urgenti con il problema di porre fine all'esperienza del pentapartito evitare al governo del Lazio
E poi diversi livelli una diversa configurazione
Forse tutte le aree del partito
Parola e Antonello Falomi successivamente
Se sarà
Arriverà Sala
Se arriverà daremo la parola per un saluto scusando a precedente del Consiglio regionale del Lazio ove questo non si dopo Antonello Falomi parlerà Carlo leone pregando
Ma io vorrei raccogliere
L'invito che Bettini ha rivolto a tutti noi
A non trasformare questo nostro dibattito in una coda del congresso
E credo che il modo migliore per fare questo non è quello di Mac affatto Bettini con il suo stimolante contributo a riprecisare i termini della svolta
Il problema è invece soprattutto quello di saper mettere quelle posizioni alla prova delle scelte politiche e programmatiche che la realtà nazionale regionale ci propone
E di saperlo fare con assoluta libertà e senza pregiudizi
La crisi di governo innanzitutto noi non sappiamo ancora quale esito essa avrà il barometro sembra segnare bel tempo per Andreotti
Anche se non dobbiamo dare del tutto per sconfitto il partito delle elezioni anticipate
In una situazione di normalità democratico Grottaglie tanti contrasti da rendere impossibile il proseguimento della collaborazione
E di problemi come è noto in questo nostro Paese di certo non manca
Abbiamo un debito pubblico che ha superato il milione di miliardi ci sono intere zone del nostro Paese che sono sempre più dominate da una criminalità organizzata diffusa e spietata
Lo stato della giustizia è penoso di servizi pubblici essenziali sono sempre più costosi e sempre meno efficaci
Il divario tra il Nord e il Sud del Paese si è fatto più grave e viene assumendo addirittura i toni di una contrapposizione razzista
Sono cresciuti diseguaglianze ed emarginazione
E per chi governa non mancano neppure le nuove sfide
Quelle dell'amorevole che premetta sud da est del mondo la sfida ambientale i problemi posti sul tappeto dalla nuova consapevolezza di sé e delle donne e il crescente invecchiamento dalla popolazione
Ma non è su queste questioni che il Governo Andreotti è stato messo in crisi si è invece ripetuto un balletto che conosciamo ormai da molto tempo
Come abbiamo potuto constatare nelle precedenti edizioni il balletto inizia sempre puntualmente un anno prima della scadenza della legislatura
Le danze vengono di norma aperte da uno dei partiti della coalizione che d'improvviso scopre che le cose non vanno per carità io non dico che non possa succedere che in un'alleanza di governo uno dei partiti si accorge Gisella pure sempre identico a se stesso non può succedere di accorgersi come capita
Né che nella coalizione le cose non funzionano salvo poi proporre sempre soltanto la stessa immutabile coalizione cinque
Ne sono credibili i partiti di governo che da lunghi anni governano insieme
Quando tentano di investire i panni dell'opposizione
In realtà appare ormai chiaro da tempo a che cosa servono le crisi i buoni propositi e sempre annunciati e mai realizzati non riescono a far vero alla realtà
E la realtà è quella di crisi di governo o di scioglimenti anticipati delle Camere che servono soprattutto a ridisegnare lama Fever di questa o di quella corrente soltanto che questa volta il gioco si è fatto più pesante
Si è fatto il più devastante minaccia di trascinare in una crisi gravissima l'intero assetto democratico del Paese
In forme inusitate per la prima volta nella storia della nostra Repubblica il Capo dello Stato forzando e stravolgendo regole costituzionali è sceso direttamente in campo nella contesa che si era appena lo scontro nell'area del pentapartito è diventato scontro tra istituzioni crisi di governo e crisi istituzionale si intrecciano e si alimentano l'una dell'altra in una pericolosa spirale di confusione di disgregazione
In fondo alla quale o l'avventura di un passaggio a Striscia strisciante o traumatico verso la Seconda Repubblica disegno qualunquisti per plebiscitario
Tocchiamo qui con mano il punto di approdo negativo a cui è giunta la coalizione che ha diretto sotto l'insegna del pentapartito il Paese in questi ultimi dieci anni
Sulle ceneri della solidarietà nazionale il pentapartito nacque con l'abitazione con l'esplicita volontà di mettere fine
A quella forma di corresponsabilità che nel corso di quarant'anni pur in un quadro di aspri conflitti e contrapposizioni aveva caratterizzato i rapporti tra maggioranza imperniata sulla DC e opposizione comunista
Una volontà che trovò nella vicenda del distratto si parlò della necessità di fronte che roba ai gravi problemi del Paese
Di uscire dalla vecchia logica delle mediazioni corporative delle mediazioni defatiganti dei compromessi confusi e pasticciati
Bisognava assumersi si disse la responsabilità di scegliere governare più che mediare fu la parola d'ordine
Noi contrastando il merito di quella decisione ma il ragionamento su cui si reggeva esprime un'esigenza reale la necessità di passare
Dalla democrazia consociativa alla democrazia della scelta alla democrazia dell'alternativa
Una democrazia che fosse capace di porre di fronte ai cittadini indirizzi programmi obiettivi tra loro alternativi e sui comprendere che non c'è programma di rinnovamento e di svolta che tenga senza le strutture i Poteri le forze di schieramento necessarie ed è questo tutti noi abbiamo fatto la prova nelle vicende delle difficoltà della esperienza delle giunte di sinistra
Il Partito Socialista buttando sul tappeto del dibattito politico il tema della grande riforma colse per primo invece che tutta una fase della storia della Repubblica si è resa
Ma di quella fase venne conservata all'altra faccia del vecchio sistema politico
Quella peggiore la conventio ad excludendum verso il Partito Comunista anzi essa venne ribadita
Durante il pentapartito in forme di contrapposizione di polemiche ITA anti consociative del pentapartito
Il suo rito ridursi a mediocre consociazione ristretta di potere la sua incapacità strutturale a risolvere i problemi che affliggono in modo sempre più soffocante il Paese
In questo quadro il tema della grande riforma ha finito per assumere come è successo in tutti questi anni i connotati propagandistici e generici che ha assunto anche noi abbiamo avuto la nostra parte di responsabilità
Dovevamo andare come si dice a vedere ma non lo abbiamo fatto
E così il PSI è potuto apparire all'opposizione di un vecchio sistema politico essendo né contemporaneamente essa assieme alla Democrazia Cristiana il suo azionista principale frantumazione e di indebolimento
Oggi però non ci sono più spazi per questi giorni
La scesa in campo del partito democratico della sinistra con una sua autonoma linea istituzionale non lo consente più e staremo a vedere se anche adesso
In occasione di questa crisi di fronte alle concrete e praticabili e proposte
Di avvio di una fase e di un percorso costituente avanzata dal nostro partito
Si risponderà no grazie e si preferiva trascinare il Paese verso elezioni anticipate confuse disgregata dici o al contrario come sembra che stia per accadere
Si firmerà il solito vecchio contratto di coabitazione tra DC e PSI per gestire il potere fino alla conclusione della legislatura
Una sfiducia la rassegnazione l'indifferenza ma c'è anche tanta voglia di cambiamento
Spetta a noi farla esprimere rappresentarla dagli sbocchi di riforma democratica della politica e dello Stato
Abbiamo rinnovato noi stessi per essere fermento a questo processo
Abbiamo su questo terreno una cultura politica e una la elaborazione largamente unitarie
L'ordine del giorno sulle riforme istituzionali approvato dal Congresso diritti di Rimini costituisce per tutti voi un sicuro punto di riferimento
Ma tutto questo potrà diventare movimento reale spostamento oggettivo dei spostamento effettivo di forza di soggetti maturazione convinta di coscienza se riusciremo a rendere come economiche e sociali nuovi diritti di cittadinanza nuovi rapporti politici tra le forze della complessa sinistra italiana
Il bisogno di cambiamento delle nostre istituzioni nasce nel cuore dei processi reali di mutamento che attraversano la nostra società
Nel vivo dei problemi vecchi e nuovi del paese nel maturare di forme nuove di coscienza e soggettività politica
E qui che nascono oggi alcune delle nuove discriminanti tra conservatori e progressisti
Deregulation o nuove regole in economia ruolo subalterno dello Stato o nuovi rapporti tra pubbliche e private
Smantellamento riforma dello stato sociale sviluppo incontrollato sostenibilità ambientale sociale dello sviluppo
Di democrazia industriale e di democrazia economica relazioni internazionali basate sul dominio sulla forza o nuovo ordine mondiale basato sull'interdipendenza
Sono discriminanti che disegnano Progetti tra loro alternativi che spingono in direzione di riforme istituzionali dal segno profondamente diverso
Decisionismo elitaria centralistico o crescita del potere di intervento dei cittadini incanti finora loro preclusi qui è stata scelta da compiere
Una cosa comunque è certa a questo confronto economico sociale politico non si può andare con queste leggi istituzioni
Con questo vecchio sistema politico non ci si può andare con leggi elettorali che frantumano la rappresentanza degli elettori
Questa ad un tempo la sfida è la condizione per invertire il processo di frantumazione della sinistra in atto ormai da tempo
Abbiamo bisogno di istituzioni e di un sistema politico che liberino il confronto politico e il confronto politico a sinistra
Da quel tanto da quel poco di rendite di posizione di potere che l'attuale assetto non riesce a rimuovere
Da quel tanto di copertura ideologica che ancora questo confronto mantiene
Solo così il confronto di merito sulle scelte sui programmi potrà misurare vicinanze e lontananze potrà far maturare processi di unità tra tutte le forze della sinistra laica e cattolica
Ma è un traguardo cui dovremo misurarci anche qui nel Lazio a noi spetta di fare della Unione regionale del Partito democratico della sinistra che sta per nascere un soggetto protagonista di questo momento essenziale della Rifondazione
Democratica dello Stato che la costruzione dello Stato regionale
Gli anni di pentapartito che abbiamo alle spalle hanno sfigurato il volto dell'istituto regionale
Le Regioni sono ridotta di un efficiente agenzie dispense di risorse in gran parte vincolato nell'uso del dal centro
La china però non si risale con la vecchia linea della rivendicazione di nuove funzioni di nuove risorse
E la stessa Costituzione che va sottoposta a modifiche incisive che ridefinisca o radicalmente il rapporto tra Stato centrale e regionale non si vince se non si mette mano anche al sistema politico regionale e locale
La caduta di credibilità delle Regioni delle autonomie locali nasce in molti casi
E il Lazio credo che non faccia e questo senza eccezione dar riprodursi e dall'ampliarsi dei vizi e dei guasti del sistema politico nazionale
Degenerazione clientelari pratiche spartitorie infeudamento a potentati locali e nazionali crisi permanente
Ecco dunque perché riforma elettorale nomine distinzione politica amministrazione partecipazione orientata al controllo più che alla cogestione ecco alcuni dei temi sui quali dovremmo misurare ma la credibilità regionalisti ed autonomista sarà uguale a zero se i partiti non si lasceranno invece mantengono pressoché inalterate vecchie strutture vecchi metodi
Il nostro Statuto fissa delle precise scadenze dei precisi impegni
Ma la nostra ambizione la nostra funzione non è quella di essere il terminale di un partito centralistico
La longa manus di un apparato centrale ma quella di essere e di portare ad un confronto fecondo con la riflessione nazionale le istanze le aspirazioni le riflessioni di quel pezzo di società regionale che riuscì che riusciremo e vorremmo rappresentare e credo che questo valga anche per i rapporti all'interno della nostra regione che devono trovare un equilibrio più corrispondente alle esigenze della regionalizzazione
Consentitemi infine che ha geografia congressuale e in movimento
L'articolazione delle differenziazioni si sono fatte più complesse
Sia all'interno di quella che fu maggioranza al Congresso sia all'interno di quella che fu in minoranza al congresso
Ovviamente le maggioranze come le minoranze non si sciolgono né si formano per decreto e se nascono e muoiono nel vivo di un confronto reale di posizioni e nella convergenza sulle scelte politiche programmare
L'importante è che il confronto e la convergenza non vengano inficiate né dalla ricerca artificiosa di contrapposizione né dall'attenuazione delle differenze quando questa va a scapito della chiarezza delle posizioni
Noi abbiamo
Come ci ricordava il compagno ampiezze avvertiamo tutti un senso di asfissia che l'esasperazione correntizia prodotto in tutti noi
Una esigenza è una necessità che nulla tolgono al valore positivo del pluralismo politico e culturale che costituisce per tutti un tratto essenziale del nuovo partito che vogliamo costruire
Tuttavia se abbiamo presente la faccia positiva della medaglia non possiamo non vedere l'altra faccia quella negativa
Attorno all'articolazione per piattaforme del dibattito si sono costruiti S. diventate strutture organizzative apparati pratiche e comportamenti
Che se non vengono superati rischiano di fare del PDS non un partito pluralista ma un organismo impegnato in una sorta di campagna elettorale permanente avremo bisogno di muovere qualità di andare in questa direzione che tutti tutte le componenti si sentono impegnati in questo sforzo
Questo non vuol dire azzerare quel patrimonio di idee culture di proposte politiche in virtù del quale ognuno di noi
Maggioranza e minoranza è stato delegato a questo congresso
Il confronto che abbiamo alle nostre spalle non è stato soltanto un confronto di donne e di simboli è stato un confronto tra culture politiche sensibilità analisi indirizzi
In esso si è riflesso un dibattito reale una straordinaria passione politico e l'impegno di migliaia di militanti a cui dobbiamo tutti grande rispetto
Ma grande rispetto non vuol dire imbalsamazione ma non vuol dire nemmeno l'azzeramento di quel confronto e di quel patrimonio di idee ma capacità di farli vivere insipienza
è una scommessa difficile ma credo che solo vogliamo riusciremo a vincerla
Porta il saluto al congresso comma aveva preannunziato il Presidente del Consiglio cioè regionale Antonio Signore
Grazie
Con sincero piacere
Che porto a questo vostro congresso al primo dopo
Quello italiana
Mi rendo conto che questo un congresso nel quale i temi che state affrontando sono di doppia natura sono i temi della politica nazionale
In una fase difficile la vita politica e istituzionale del Paese
Una fase ancora dall'esito incerto
E che comunque io credo contribuirà a definire in un modo o nell'altro lo scenario nel quale dovrà collocarsi una necessaria riforma delle istituzioni democratiche
Dall'altra
Un congresso impegnativo il vostro
Un congresso regionale che affronterà e affronta io credo ha affrontato in questi due giorni di lavori i problemi della dimensione regionale di un partito
Noi viviamo
Una frase
Nella quale stiamo registrando i primi frutti della riforma delle Autonomie
Il quadro istituzionale che abbiamo davanti modificato dalla legge centoquarantadue
Nello stesso tempo pone il problema importante
Di un rilancio del regionalismo e della definizione di un ruolo nuovo delle regioni dopo venti anni dalla loro nascita
Ebbene delle regioni porti con ipotetiche noi rivendichiamo che mi sembra sia la strada sulla quale può incamminarsi anche la volontà del Parlamento
Richiedono una classe dirigente regionale che abbia una grande valenza regionale
Il compagno Falomi il
L'intervento che ho avuto il piacere di ascoltare
Poneva questo problema nel problema cioè di una dimensione regionale della classe politica che dovrà gestire
La Regione
Una regione che si avvia a compiere delle scelte
Sulle quali io mi auguro ci sia il massimo di convergenza per la valenza istituzionale e politica che è una valenza che va al di là degli anni di di una maggioranza di governo che trova in questo in questa fase una grandi disponibilità al confronto sui problemi che sono demandati alle regioni dalla centoquarantadue
Io ricordo il dibattito che abbiamo avuto in Consiglio regionale
Sui problemi di Roma Capitale contestualmente visti nell'ottica dei problemi della centoquaranta di quarantadue nell'area metropolitana romana ebbene il contributo che è venuto dall'intero Consiglio
è il rapporto che si è concretizzato tra la maggioranza stessa la Giunta e l'opposizione in particolare con il vostro partito un rapporto che crea le condizioni alle quali nessuno io credo potrà allontanarsi
Di mantenere alto questo significato istituzionale delle scelte
Che non saranno soltanto quelle della definizione del perimetro dell'area metropolitana romana ma saranno quelle della definizione delle funzioni amministrative dovranno essere della città metropolitane dei comune all'interno della città metropolitane e questo è un problema
Sul quale il confronto
Dovrà valersi di un grande contributo che dal vostro partito sta avvenendo io sono certa che mi auguro ancor più verrà perché il problema che avremo di fronte sarà quello di definire un nuovo assetto di rapporti all'interno del Lazio per i quali è anche in modo di essere dei partiti dovranno cambiare
Cioè un discorso di reale riequilibrio all'interno del Lazio sarà un discorso che richiederà ancor di più una classe politica frutto di una impostazione che questo obiettivo deve realizzare allora si tratterà insieme in questi giorni
Stiamo realizzando
Quelle consultazioni che abbiamo deciso nella mozione unitaria votare in Consiglio regionale con le Province gli enti locali e devo dire vengo da uno di questi incontri da Viterbo
Che non mi sembra non mi sembra che le province abbiano compreso appieno il ruolo che devono e possono svolgere anche su questo problema della definizione della dell'Area metropolitana romana
Nel senso che vedo ancora Province non pienamente consapevoli del ruolo che la centoquarantadue assegna loro province preoccupate
Di sottolineare il pericolo della creazione di una forte area metropolitana che potrebbe accrescere disponibile che opera nel resto del Lazio ma che non lo stesso tempo non sono portatrici di analisi e di proposte
Che concretamente dimostrerò di poter evitare questo pericolo e comunque di porre all'attenzione del dibattito ipotesi diverse da quelle che non esistono ancora perché il nostro lavoro in questa fase sia come Consiglio
Che come e giunta è un lavoro di confronto di registrazione delle posizioni inattesa
Che la Giunta regionale completi il lavoro dei gruppi di studio che dovranno confrontarsi anche con la Commissione in fase di costituzione che il Consiglio regionale ha detto dovrà occuparsi non solo dei problemi delle a a delimitazione dell'area metropolitana ma anche dei problemi legati all'attuazione della legge su Roma Capitale perché le due questioni sono strettamente legate
Il problema è quello di andare a delineare un'area metropolitana romana
E insieme definire un contesto di rapporti nel contesto insediativo dell'intero Lazio perché l'intero Lazio può svolgere un ruolo oggi un insieme unitario in cui l'aria metropolitana romana diversamente dal passato
Sia un'area che si colloca come vedendo Dio lo sviluppo strategico nel ruolo di uno sviluppo strategico regionale non più un rapporto dominanti rispetto al resto del Lazio
Ma in un rapporto che sia complementare rispetto al Nord e al Sud la Lazio
E qui la Regione giocherà un ruolo di grande rilievo nella definizione delle linee di assetto del territorio di tutela ambientale
Di indirizzo delle direttrici lungo le quali lo sviluppo del Lazio dovrà camminare nei prossimi anni allora io credo che questo vostro congresso al di là delle diciamo delle questioni più strettamente politiche generali che pure sono importanti
Perché noi dobbiamo esprimere porta io lo lo dico con piena consapevolezza dobbiamo esprimere forte il convincimento che soltanto da istituzioni rinnovate può venire un grande contributo al rinnovamento delle forze politiche
Io non ha mai creduto non credo a Rinnovamento per auto propulsione alle autoriforma dei partiti io non c'ho mai creduto e quando qualcuno ha voluto sperimentarla visto che non era possibile
I partiti dopo il logoramento di questi decenni si riformano se hanno di fronte
Del realtà istituzionale delle regole nuove che impongono ai partiti pena ma loro Norton la loro sopravvivenza a livelli molto bassi di rinnovare metodi obiettivi modo di far politica modo di porsi in rapporto con i grandi problemi della società che è una società in continua evoluzione che chiede soggetti politici profondamente nuovi è diverso rispetto al passato questo voi lo avete capito molto bene
E credo che il vostro lavoro soprattutto a livello di organismo dirigente regionale sarà quello di come attrezzare un partito che sia in grado di gestire un ruolo nuovo e diverso nella regione io dal ruolo di responsabilità di presidente del consiglio regionale devo dire
Che il rapporto che si realizza nei lavori del consiglio con il vostro partito un rapporto positivo
Che potrebbe essere ancor più positivo se da parte di tutti quanti noi ci fosse un maggiore senso di responsabilità verso le scelte che
Complessivamente dobbiamo assecondare dobbiamo indicare ma la strada che abbiamo davanti a una strada ancora tutta aperta l'attuazione dalla centoquarantadue i nuovi processi di sviluppo nel Lazio
La riorganizzazione di punti di riferimento in un confronto nuove diverso rispetto al passato
Da questo punto di vista io mi auguro che
Il vostro partito sia come gli altri all'altezza di una situazione di una situazione nuova nella quale è cambiato il modo di far politica o peggio qualche passo della relazione del segretario uscente
In cui si poneva l'esigenza anche per voi di capire in che modo nuove diverso il Partito democratico della sinistra
Deve far politica in una città come Roma e in una regione come il Lazio perché quelli che sono stati i difetti dei governi regionali
E non solo regionali rispetto all'intero sistema del Lazio talvolta sono stati gli stessi difetti canuto contraddistinto il modo di essere dei partiti e questo non ha risparmiato nessuno perché esperienze di governo regionale le avete avute anche voi e io credo che rispetto a quell'esperienza nonostante la sottolineatura utili aspetti positivi anche voi vi siete posti in maniera critica si di accrescere le potenzialità del futuro allora io concludo
Rinnovando il mio saluto il mio augurio sincero è la seconda volta che mi capita lo dicevo alla compagna amico De Lucia di intervenire al nostro congresso la prima volta quale segretario regionale del mio partito
Ed ora quale Presidente del Consiglio regionale io mi auguro che possono nasce nelle condizioni di una profonda riforma dell'istituzione all'interno delle quale abbia davvero senso il lavoro politico e tutti quanti noi vogliamo fare buon lavoro grazie al terzo
Io ringrazio il presidente Antonio Signore del suo contributo e ringrazio il compagno Antonio Signore dell'apprezzamento
Del nostro sforzo delle nostre analisi la vostra capacità di affrontare i problemi della regione del pub alcune comunicazioni
Ricordo che le sottocommissioni per il programma per il partito e per le istituzioni alcune sono già riuniti a soli riunite nelle sedi che conosco che ripeto
Programma all'ufficio presso l'ufficio della presidenza partito sala est e uno istituzione sala est e tre
Comunica ancora che sono convocati i compagni dell'aria comunista democratici
Membri della commissione elettorale
E sono convocate alle ore tredici
I membri della commissione elettorale presso la sede la Commissione elettorale di compagnie della aria poche Tiana ritrovo
Ora vorrei proporvi visto calendario dei nostri lavori che deve procedere per concludere nei tempi stabiliti e visto il numero anche di coloro che sono iscritti a parlare di considerare chiuse le iscrizioni dopo l'intervento al primo che farà adesso il compagno leoni in modo che abbiamo possibilità di regolare i lavori del pomeriggio continuando questa mattina nel nostro di Bach la parola ora è al compagno Leone segretario dalla Federazione romana e poi parlerà accompagnato ci delegate di Roma
Non c'è dubbio che
Tanto più pensando all'eventualità
Di una prova elettorale in tempi brevi
Noi abbiamo la necessità di dare al partito democratico della sinistra
Contorni chiari riconoscibili alla grande massa dei cittadini italiani
Io non voglio dire che esista ancora dopo un anno di dibattito Complesso un astratto problema di identità
La premessa dello Statuto è chiarissima da questo punto di vista ma la più concreta identità storico-politica l'affermazione di quei tratti che definiscono un partito rispetto a tutti gli altri e dentro la società
Non si definisce tanto a tavolino o sui pezzi di carta
Quel che conta davvero alla fine sopra ogni altra cosa sono le concrete esperienze che un partito fa il modo attraverso il quale riesce a definirsi di fronte alle prove della storia ci e il PDS nato mentre era in corso una guerra terribile una guerra che poteva essere evitata
E siamo nati
Dicendo no al conflitto proponendo un'alternativa di pace e di rispetto del diritto quel no così netto alla guerra l'unico partito ad essere stato così deciso
Lascia ormai sulla nostra identità la traccia indelebile di una grande forza pacifista e non violenta che si batte per un nuovo ordine internazionale
E oggi
Proprio in questi giorni
Noi siamo di fronte ad una prova di analogo valore
Se è vero come è vero che con l'attuale crisi politica ci troviamo ad un passaggio cruciale per la storia della Repubblica dobbiamo vederli tutti i rischi e sono tanti ma anche capire che si può accogliere una occasione di fronte ad un passaggio così arduo segnato da un crocevia di alternative molto definite l'incertezza politica può far scomparire il ruolo di un partito mentre la nettezza delle sue scelte delle sue idee può essere una grande chance di posizionamento politico sul terreno della lotta in corso
E di fronte ai pericoli inediti che corre la Repubblica la nostra deve essere una scelta inequivocabile
Per la difesa del rinnovamento alla democrazia italiana
Non possiamo lasciare ad altri magari a quegli stessi che ne sono irresponsabili il compito di interpretare il malessere l'inquietudine di tanta gente ormai stanca del vecchio gioco politico dobbiamo essere noi
La forza che con maggiore determinazione denuncia i mali dello stato di cose esistenti
Lo strapotere dei partiti sulla pubblica amministrazione sulla società civile
La corruzione le trame oscure dobbiamo noi con più forza degli altri affermare che questo Stato va profondamente trasformato e che è necessario pensare ad una nuova repubblica democratica
Guai se ci facessimo incastrare dalla demagogia degli altri nel ruolo di conservatori dello statu quo
Dobbiamo essere il partito delle riforme delle riforme vere e possiamo esserlo proprio non voi perché il PDS è nato innanzitutto con l'obiettivo della riforma della politica e della rifondazione democratica dello Stato ma dobbiamo altrettanto nettamente chiarire
Che vi sono due ipotesi in campo di cambiamento dello Stato voi ipotesi non solo diverse ma alternative tra loro
La prima è quella cosiddetta presidenzialisti Ca'che si configurerebbe come un misto di autoritarismo e di conservazione di un vecchio potere clientelare corporativo nella gestione delle risorse
Dobbiamo vedere con lucidità il pericolo rappresentato da questa ipotesi
E poi ve n'è un'altra la nostra per una nuova repubblica parlamentare democratica uno Stato regionalista un sistema elettorale che consenta ai cittadini di scegliere da chi e con quali programmi con quali alleanze essere governati
Ecco dire questo e cioè chiamare i cittadini a condividere questa nostra ipotesi significa scavare un fossato tra noi e i socialisti
Significa rinunciare all'obiettivo e alla prospettiva dell'unità della sinistra
No significa prendere atto di una situazione politica nella quale il PSI si è collocato e non da oggi
Sulla posizione ostile ad un'alternativa di governo che faccia perno sull'unità delle sinistre o che come minimo la rinvia in un tempo indefinito e quindi sapere lucidamente due cose
Primo che la prospettiva unitaria ha bisogno di un cambiamento di linea e di concezione del potere da parte del PSI abbiamo no rinnovato noi stessi perché cambi tutta la sinistra
Secondo che l'alternativa non è un gioco di palazzo non è affidata manovre e diplomatici SMI ma ecco ma chiarito bene Occhetto a Rimini
Un processo di aggregazione di forze sociali e politiche attorno ad un programma di trasformazione un processo che si gioca nella società più che nelle stanze dei bottoni ecco
Caratterizzare il PDS sulla frontiera di una nuova democrazia
E rilanciare una concezione dell'alternativa come grande processo sociale intrecciato alla riforma della politica
Sono mi ha visto le condizioni per dare smalto forza propulsiva capacità di attrazione al PDS verso una sinistra che c'è presente nella società e che non si sente rappresentata nel vecchio sistema politico
Questa forza propulsiva
Io la vedo nella ripresa e nel rilancio delle idee e della cultura dell'impianto politico del diciottesimo congresso del PC
Nel far vivere un partito autonomo del tutto nuovo della sinistra italiana ed europea capace di proporre una piattaforma ideale e politica che superino avanti tutte le culture le tradizioni fin qui date
Nella sinistra e nel movimento operaio che partecipi con le sue idee
Con il suo profilo regina la l'Internazionale socialista e non per ridurre la svolta al semplice passaggio con armi e bagagli da una tradizione all'altra questo d'altronde ciò che ha detto Rimini
Io non avrei liste non vedrei cioè grandi potenzialità politiche
Magari superiori a quel sette per cento che una percentuale ho capito cara marroni oltre che a Sherlock Holmes
E neanche una grande innovazione in un PDS che si fosse presentato come un classico tradizionale partito socialdemocratico come da tempo se ne conoscono sulla scena politica italiana ed europea ho sempre creduto
In un partito della sinistra aperto pluralista capace di proporre un modo di fare politica talmente nuovo da farne un soggetto politico del tutto originale rispetto agli altri
L'opposizione per l'alternativa la rottura del consociativismo la democratizzazione integrale della Società e poi i grandi temi della riconversione ecologica dell'economia il valore della differenza sessuale
La separazione tra politica e gestione nello Stato i diritti democratici nei luoghi di lavoro sono quei contenuti del nuovo corso del quale io ho visto il PDS come uno sbocco forte di fronte ai passaggi sconvolgenti dell'ottantanove
E così come a mio avviso le idee di quel congresso domandavano un nuovo soggetto politico tanto che già allora parlavamo di nuovo pc
Così oggi il PDS il soggetto politico nuovo che alla fine abbiamo costruito ha bisogno di rileggere di riproporre quelle idee
Naturalmente con un serio aggiornamento giacché come giustamente diceva Bettini la guerra nel Golfo non è una parentesi ma domando una nuova lettura dei processi mondiali e so bene anch'io come Goffredo che questa è una delle letture interni alla svolta è una delle ipotesi in campo nel PDS
Ma so altrettanto bene
Che fare emergere queste differenze confrontare tra loro in una nuova più libera dialettica non significa riaprire il congresso
Significa al contrario avviare una fase nuova di confronto di merito non più pregiudiziale dentro nuove regole nuovi criteri di vita democratica del partito per questo condivido
L'idea di governo del partito nella fase attuale presentata nella relazione e che nella nostra federazione abbiamo già cominciato ad avviare mi pare dando un segnale di liberazione
A tante forze del partito perché è un momento straordinario per il partito
Tutte le porte nozze debbono essere in campo tutte le componenti e le aree politiche del partito debbono essere chiamato a dirigerla costruirlo nella società oltre le maggioranze le minoranze congressuali
Questo impegno unitario non deve cancellare né attenuare le differenze
Dobbiamo al contrario chiedere a tutti di mettere in campo idee progetti punti di vista
E io penso che sia positivo che anche dall'Area alla quale appartengo emergano idee e contributi nuovi e originali
Altrimenti il rischio non è solo quello di fare il centro burocratico ma di diventare un'associazione di vigili urbani che regola il traffico delle altre componenti è bene che vengano idee anche diverse tra loro e che si confrontano
E che si confrontino liberamente perché il pluralismo deve essere una ricchezza ma un pluralismo che si deve esercitare dentro un clima di solidarietà più forte tra tutti noi
Noi ci limitiamo più a registrare il fatto che stiamo nel PDS noi siamo il PDS e c'è un partito che è nato per dare una nuova speranza la sinistra italiana ed europea un partito che molti vorrebbero anche con una prova elettorale soffocare nella culla e difendere e valorizzare costruire il partito perché di un nuovo partito si tratta è un compito di tutti noi
Allora la parola ora e allora compagno Tocci delegato di Roma e poi accompagnò marrone sempre precari compagni lasciamoci alle spalle i luoghi comuni le etichette infranto in dimentica l'anno passato
Guardiamo al tema nuovo che abbiamo di fronte
Il PDS è nato ne facciamo parte con pari diritto e con pari impegno tutti noi oggi il tema è un altro
Di fronte alla fase nuova del mondo dell'Italia qual è l'innovazione che dobbiamo compiere nella nostra cultura nella nostra programma e nella forma partito quindi si vedrà adesso
Chi sono i veri innovatori i veri conservatori nel PDS
Bettini ha detto che non c'è più la maggioranza della svolta da proposto un metodo che davvero consente di aprire una fase nuova nel nostro dibattito egli è entrato anche nel merito indicando un asse politico su cui compiere l'innovazione ci interessa molto anzi quell'asse lo sentiamo vicino alla ricerca che la nostra componente cerca di portare avanti
Si può fare quindi un lavoro comune in quella direzione verificheremo strada facendo se ci troveremo d'accordo anche sulle proposte concrete
E allora davvero potrà crearsi anche una nuova maggioranza
In ogni caso il discorso di Bettini chiede a tutti risposte chiare
Non so se è stato opportuno sul piano del metodo fare qui il nome del compagno Falomi ma ormai c'è tanto vale parlare
La stima personale nei suoi confronti è fuori discussione ho avuto modo di apprezzare le sue competenze e la sua combattività politiche in tanti anni di lavoro comune in particolare nell'appassionante campagna di opposizione al Giubileo
Se sarà candidato spiegherà i suoi propositi e credo anche la sua collocazione rispetto alla proposta politica ineludibile di Bettini
Questo chiarimento ancora non c'è stato quando verrà sarà molto utile per tutti ma soprattutto per l'aria cosiddetta o che piano un nuovo partito non si costruisce in provetta
Trova la sua ragion d'essere nella riforma del sistema politico italiano ma questo è tema pregnante che non può essere ridotto
Alla pure importante ingegneria istituzionale
Faremo un nuovo partito se saremo in grado di proporre una nuova statualità cioè regole nuove nella relazione tra Stato e società
La crisi italiana trae origini proprio da quell'intreccio tra economia politica e istituzioni prodotto dal pentapartito e lo vediamo bene anche nella nostra realtà romana e laziale
Questi democristiani e socialisti che ancora pretendono di farci lezioni sull'Occidente sono quelli che giorno per giorno soffocano la libera concorrenza
Tutta l'economia che vive intorno le commesse pubbliche è oggi a Roma nel Lazio in regime di monopolio
La realizzazione delle metropolitane appannaggio
Di un'unica società che decide i percorsi Prezzi
L'unica discarica pubblica di proprietà di un imprenditore che quindi decide come si fa il riciclaggio dei rifiuti la struttura fisica terreni e palazzi sono nelle mani di quattro finanzieri
La Cassa di Risparmio una banca privata a livello locale è riuscito ad assorbire due colossi nazionali
Un bel colpo per Andreotti
Si ripete così quanto già visto con i pasta non è più il semplice clientelismo di A Fra che te serve no si tratta di aziende di agenzie che operando nella sottile terra di nessuno tra pubblico e privato consentono la politica di cambiare di comandare l'economia si sta una rapporto perverso tra il politico e l'imprenditore in cui ciascuno e serve signore dell'altro così l'impresa va fuori dal mercato e la politica fuori dalla democrazia
La chiamano modernizzazione ma a me assomiglia più al socialismo reale e comunque è un terreno di cultura anche per la mafia e i segnali sono già visibili nel Lazio
Non possiamo lasciare in mano a questa classe dirigente Penta partitiche quindi il tema del moderno
Questo è una bandiera del PDS e il vero tema moderno che abbiamo di fronte è l'internazionalizzazione di Roma
Con l'indebolirsi dei confini nazionali ritorna in auge l'Europa delle città Roma può farne parte queste la sua grande occasione
Le relazioni estere condizionano la qualità dello sviluppo interno di questa città
Decisivo è chi comanderà a questo processo
I gruppi finanziari si sono preparati con la superbanca si agganceranno la locomotiva tedesca e se andrà così la gente della Magliana conosceva questo processo solo attraverso gli immigrati e reagirà con la sciagurata xenofobia
Il contrasto nord sud ci entra in casa e aumenta la gerarchia tra la City degli affari e l'immensa periferia
Al contrario noi dobbiamo andare in Europa
Con la la grande risorsa culturale di Roma del suo patrimonio archeologico ma anche di quello della ricerca scientifica dell'innovazione tecnologica e la questione degli immigrati va trattata alla fonte facendo di Roma una capitale
Della politica di cooperazione rivolta al Mediterraneo come ponte tra nord e sud del mondo
Esaurito il monopolio statale delle relazioni internazionali esse ormai appartengono di fatto anche alle politiche urbane e questa nuova competenza dell'ente locale può trovare un fondamento giuridico nel nuovo Statuto comunale
Solo in questo modo si potrà governare democraticamente tali processi
Ma non esiste nessuna città internazionale che non abbia anche una stretta connessione con la sua aria regionale in Europa si va solo con la città metropolitana
Non ha dobbiamo però nasconderci il problema che si aprirà con la creazione tanto attesa di questa nuova istituzione le Province che ne rimarranno fuori rischiano di essere emarginate come capitava una volta a quelle che si trovano immediatamente fuori dei confini della Cassa del Mezzogiorno diciamo la verità con la città metropolitana la Regione Lazio rischia di deperire a istituzione di serie B
E allora bisogna avere uno sguardo lungo
Se davvero nelle riforme istituzionali entrerà un nuovo regionalismo si andrà probabilmente a ridefinire i confini e le regioni italiane
In questo quadro è a mio avviso è ipotizzabile un superamento della regione Lazio che d'altronde non ha mai avuto una precisa identità socioculturale
Alcune aree possono integrarsi con le regioni confinanti e la città metropolitana può coincidere con la nuova Regione di Roma
E se vogliamo tenere aperta questa prospettiva oggi occorre scegliere la soluzione del confine ampio per l'area metropolitana
Se necessario anche oltre l'attuale provincia di Roma non illudiamo i compagni di Civitavecchia di Velletri per fare nuove Province non bastano i capoluoghi e mi domando quali comuni preferiranno passare dalla periferia di Roma alla periferia di Velletri
E anche la politica romana è dura a morire una visione municipalista
Quasi questa enfasi sull'Oldoini cessino non dimentichiamo che è un progetto vecchio di trent'anni il suo significato è molto ridimensionato è cambiato e invece continua ad essere visto come la panacea di tutti i mali
Una sorta di idolo e infatti per curarlo hanno chiamato uno stregone giapponese Kenzo tange
Per pagare i suoi biglietti d'aereo si spende un miliardo cioè la stessa cifra che si spende per la città per le progettazioni delle metropolitane questo cioè nelle convenzioni quello che manca invece il centro storico la Roma dalla cultura
Manca il Piano dalla struttura via dell'area metropolitana e neppure se ne parla tutto ciò Carraro lo ha definito un'operazione storica a me pare roba da paesotto
E la stessa Roma Capitale andava bene quando la proposero Petroselli e Vetere
Sono passati però dieci anni il progetto rischia di nascere già vecchio
In un'economia globalizzata la funzione di capitale sempre meno importante per il futuro della città altrimenti Milano non sarebbe così forte
La gerarchia ottocentesca Stato Comune sempre più sostituito dalla funzione della città Rete su scala europea nell'area metropolitana e al suo interno e la periferia dove occorre trovare le nuove identità dei comuni urbani
Su queste tre dimensioni strategiche l'effetto della legge Roma Capitale molto debole
Questo non ci deve portare a sottovalutarla ma dobbiamo saper guardare più lontano
Non ha molto senso quindi stare lì a emendare l'elenco delle sedi delle opere leva queste metti quella il PDS deve essere più ambizioso deve proporre nuove regole sei dieci mila miliardi di Roma Capitale saranno in mano alle cordate
Alle lobby
Politico affaristiche
L'imprenditore romano quello serio sarà stimolato a cercarsi un padrino politico piuttosto che a far fronte a far conto sulle proprie capacità imprenditoriali si avrà dunque un'espansione dell'economia assistita a discapito di quella produttiva
Dopodiché il sistema avrà sempre più bisogno di flusso di spesa pubblica come un tossicodipendente in crisi d'astinenza l'abbiamo visto a Napoli finiti i soldi per la ricostruzione Pomicino ne vuole aprire un altro di flusso quello del Progetto neonato
Si innescano così circoli viziosi che dei periscono le aree urbane altro che modernizzazione e noi come rispondiamo
Abbiamo finora puntato sui cartelli democratici
Composti sulla triade ITA state privati e cooperative
Ma il nuovo partito deve proporre a mio avviso di superare qualsiasi forma di cartello
Ripristiniamo regole molto occidentali cadute in disuso il pubblico decida le opere da realizzare nell'interesse generale e poi su ogni opera si sviluppi una libera concorrenza tra chi offre il prodotto migliore al prezzo più basso
Ciò rende la politica più democratica e l'economia più produttiva e le città più vivibili la politica a Roma è chiuso in un recinto dentro ci sono le lobby fuori una società sfiduciata e quindi e politicizzata
Ma proprio perché sfiduciata e anche disposta a servirsi della politica per scopi definiti e a dare in cambio il consenso lo abbiamo visto le elezioni romane
Carraro media con le cordate dentro quel recinto non ha nessuna idea di suo e forse anche per questo parla quella società de politicizzata facendo intendere alla gente che da quelle mediazioni qualcosa ci scappa del tutto questo è il presidenzialismo
Una politica che al vertice con gestisce insieme ai poteri forti e fa conto su una società de politicizzata cui non rimane che esprimersi attraverso le leghe i Cobas per ritrovare poi un riferimento politico solo nel grande leader e noi ci ostiniamo a chiedere di che si tratta
Il presidenzialismo è questo non è un marchingegno istituzionale è prima di tutto una regola di rapporto tra società e politica ci sta bene o no questo il punto a me pare che il compito nostro
Quello di un nuovo partito dovrebbe essere diverso dovremmo avere la forza di aprire quel recinto in cui si è chiusa la politica
Dobbiamo operare perché la società abbia voce in politica non solo i diritti dei cittadini ma la periferia dimenticare la Città della cultura e la Roma che produce e lavora questa è la regola che dobbiamo proporre e solo se spezziamo quel recinto si faranno le riforme
Il vero riformismo non è acqua fresca
Per essere realisti dobbiamo vedere il conflitto di potere che una politica riformatrice apre in Italia e allora dobbiamo mettere al centro del nostro dibattito una nuova domanda quale riformismo
Non si può consentire che una componente si appropri di questa parola
E anzi mi devi chiedere ai compagni riformisti se davvero pensa no che la reductio ad unum prenda davvero più forte la sinistra italiana
A me pare che la renda meno ricca di idee e forse anche non povera di voti
L'intuizione dalla svolta della svolta di Occhetto era un'altra
Di uscire dal duello con il Partito Socialista quel duello Santa in unico tra settarismo e subalternità
E trovare l'unità con i socialisti all'interno di una sinistra multipolare con le culture dei diritti dell'ambientalismo del cattolicesimo democratico
La pretesa purtroppo di chiudere tutto ciò tutte queste culture nel contenitore di un solo partito si è rivelata una scorciatoia sbagliata
Della svolta
Ma l'intuizione era valida
Accadono cose strane in questo dibattito cari compagni e concludo accade ad esempio a me che osteggiato la svolta di difenderne qui la sua ispirazione più utenti
Mentre i riformisti che l'hanno appoggiata oggi ci dicono che in realtà volevano fare un'altra cosa un partito come quelli che già ci sono in Italia
E allora tutti quelli che pensano invece a fare un partito nuovo capace di proporre regole nuove
Un partito di quelli che ancora non si è visto in Italia
Il partito capace di estendere le basi democratiche della Seconda Repubblica come il PCC specie con la Prima Repubblica tutti quelli che hanno questa ambizione storico-politica dovrebbero cominciare davvero una ricerca comune nel PDS
Allora compagno ora parlerà
Abbiamo un po'd'ordine alle cose dunque parlerà ore compagna Morrone come preannunziato poi compagno vento segretario
Generale della CGIL poi Lazio poi compagno Borgna ecco la mattinata avremmo concluso le iscrizioni sono come ho già detto chiuse nel pomeriggio
Ci sono ben diciotto interventi e più l'intervento conclusivo del compagno Chiarante quindi raccomando quel che ho detto sempre sui tempi e soprattutto per quel che avverrà nel pomeriggio comunico ancora ma ancora una volta che sottogruppi per il programma presso l'ufficio della presidenza per il partito presso la sala est e uno per l'istituzione presso la Sala Este tre sono convocati adesso
Comunico ancora che la commissione elettorale e convocata plenaria alle ore sedici la parola ora accompagnò marrone
Care compagne e cari compagni
Considero la relazione del compagno Bettini
Come un contributo un intervento personale
Importante al quale riconosco il merito tra chiarezza
Ritengo che sia necessaria da parte nel congresso
Riferisce a destra che sia doveroso dare da parte mia anche come delegato
Una risposta avanzare delle osservazioni
Io non voglio fare questioni di metodo
Che pure in qualche modo andrebbero fatte
Non voglio essere accusato di vetero comunismo
E quindi sorvolo anche se mi permettete una piccola annotazione trovo
Un po'singolare la scelta di un segretario regionale dimissionario di consegnare in apertura del congresso nel ruolo di relatore considerazioni fortemente caratterizzante da valutazioni personali
Cioè quasi a dare una sorta di viatico al nuovo segretario o al nuovo organismo dirigente
La questione che mi interessa rilevare non è di metodo
Questione che mi interessa rilevare è fondamentalmente politica io parto da una considerazione che credo sia comune a tutti noi il partito e in grande difficoltà
Il partito vive con trepidazione l'ipotesi di elezioni anticipate
Spera che esse non si tenga
Il partito è oggetto di una scissione che viene da una parte di compagni
Di quei compagni che si sono opposti fermamente alla svolto
Questo partito deve riprendere contatto con la realtà
Questo partito deve riprendere il ruolo di un partito che sia portatore interessa al quale interessi concreti facciano lo sappiamo fare o si sentano rifare riferimento questo partito in questa fase non credo che sia davvero in grado di dire di essere un autentico portatori di interessi deboli o forti che sia deve cioè questo partito dire con chiarezza
Alla società regionale alle forze politiche regionali alle forze sociali regionali chi è e che cosa vuole qui ed ora ora domando io per fare questo sono ancora validi i motivi di fondo che ci hanno portati tutti con lo sport
Sono ancora valide le grandi aspirazioni che sono state alla base di quella straordinaria storica scelta
Io voglio subito essere chiaro io non sto parlando come nostalgico della vecchia maggioranza
Non voglio neanche il ripristino tout-court di essa
E quindi è inutile nei confronti dei compagni dell'area riformista sostenendo la tesi che essi siano soltanto dei sostenitori di un ripristino di una vecchia maggioranza che dinanzi agli occhi di tutti
Non è più tale come seria
Pongo il problema invece di un partito nuovo
Che sia davvero tale e che valorizzi le esperienze positive del vecchio partito comunista che pure c'erano
Ma che indica oggi
I e tenute adesso chi è che cosa vuole
Che lo deve dire a chi si interroga su questo ed è stato finora senza risposte convincenti
Interdetto dalle contraddizioni delle risposte
Non si può io credo compagne e compagni usare l'emergenza della vita del partito
Per aprire una fase da terra di nessuno una sorta di sperimentalismo da laboratorio per poi preparare come è stato detto una nuova maggioranza
Io mi domando possiamo ancora perdere tempo prezioso
In un congresso senza fine
Questo partito nel Lazio ha bisogno deve dedicarsi alla costruzione di un'alternativa di governo alla costruzione di una sinistra riformatrice di governo e non è un bisogno solo vitale del partito democratico la sinistra è un bisogno vitale della città di Roma della società laziale di tutta
La Regione
Questo partito deve contribuire a fare uscire dalla crisi il metodo della vita politica
Della vita dei partiti nel rapporto che i partiti hanno con lo Stato con le istituzioni e con i cittadini
Ora mi domando in questa azione nomi del PDS conti vogliamo dobbiamo intendiamo collegarci servono forse anatemi verso il Partito Socialista Italiano sono serviti fino adesso gli anatemi verso questo partito servono le monetizzazioni autoconsolatorie incinta
Anatemi e demonizzazione ci condannano a mio avviso all'impotenza
Può vivere la prospettiva dell'unità a sinistra con tutte le contraddizioni che contraddistinguono
L'azione è nostra
Può vivere una lotta politica all'interno della sinistra anche verso il partito socialista
Attraverso demonizzazione no io non credo che possa vivere
Deve essere questa volta anche verso il partito socialista ferma non subalterna competitiva concorrenziale
Ma non può perdere mai di vista la strada maestra dell'unità
Dobbiamo essere unitari due volte per noi e per i compagni socialisti che non lo sono
Noi non possiamo perdere la consapevolezza dell'attuale debolezza della sinistra italiana divisa rissosa impotente che lascia immutata l'egemonia la Democrazia Cristiana
E qui c'è un grande ruolo una grande responsabilità nostra di tutti noi
Che non ci deve far perdere di vista le responsabilità del Partito socialista che ci consenta di respinge l'invito di andare a Canossa
Di una unità confusa egemonizzata da una volontà che certamente spesso non si dimostra rivolta all'alternativa
Dobbiamo incalzare il Partito socialista quando abbiamo la svolta dicemmo
Che questo nostro cambiamento costringeva al cambiamento anche il partito socialista
E allora abbiamo essere coerenti con quella dichiarazione e dobbiamo sollecitare non perde di vista anche le posizioni unitarie che ci sono all'interno di quel partito
Ad esempio mi domando
Le conclusioni dell'incontro del partito democratico si se Partito Socialista sulle riforme istituzionali incontro che si è avuto tempo fa sono condivise da tutti noi
Ma anche sul piano dei contenuti programmatici
Possiamo dare un quadro a tinte fosche di questa società regionale che pure ha dimostrato dimostrata mille contraddizione problemi demografici drammatici come diceva il compagno Cervi anche una grande vitalità economica una grande vitalità sociale
Siamo così in questo modo puntuali all'appuntamento che ci attende del mille novecentonovantatré come Europa rispondiamo alle esigenze di questa società che trepida all'attesa di questo incontro
Certo questo è uno sviluppo fatto di parassitismo e di contraddizioni di ingiustizie ineguaglianze
Ma anche di imprese dinamiche di tecnologie avanzate di associazionismo cooperativo in crescita possiamo parlare a un Euro di capitalismo democratico diffusa e quindi tutt'altro
Anche sul piano istituzionale come si fa a pensare a una riforma radicale regionalista forte che impone una modifica della Costituzione repubblicana
Se non all'interno di un confronto e di un impegno forte unitario politico con il Partito socialista con la stessa democrazia cristiana con le altre forze le giornaliste
Tra l'altro lo ripeto io considero sbagliata esiziale
Ogni impostazione ogni tentativo concreto consapevole o no di continuare questo nostro congresso all'infinito
Di mantenere ancora in piedi un dibattito di stampo congressuale
Il partito arriva a questi appuntamenti compagni estenuato da una fase congressuale che è durata troppo che dura da due anni possiamo permetterci il lusso di continuare una resa di conti interni all'infinito
Come si fa in questo modo uscì dalla logica stringente e meramente numerica delle correnti
Io concordo con il compagno solo
Qui si tratta di sollecitare d'individuare scelte significative lineare programmatiche che pure ispirate ai motivi della svolta
Non siano frutto di puro schieramenti
Allora è una scelta coerente e lineare esprimere consensi accordo su due documenti un elaborato da una commissione istituiti dal Comitato regionale uscente molto diversa dall'altro per il quale pure si dichiara accordo
E che dice tutt'altro elaborato ad altri compagni che con impegno vi hanno lavorato
In questo modo quando si decanta la situazione
Ho sentito dire anche nei confronti di quei compagni della vecchia minoranza che intendono come abbiamo sentito qui uscire da una contrapposizione frontale Delvecchio congresso
Qui non si tratta solo di garantire il governo unitario del partito democratico a sinistra questo è ovvio nessuno di noi è ospite di qualcheduno altro in questo partito
Ripeto acquisita tagliare al Partito Democratico si mise a tutti garanzia di chiarezza politica e di efficacia dell'azione del partito
Anche dall'opposizione io credo noi dobbiamo sempre dotarci di una robusta cultura di governo
Che sappia dire no e si che tenga fede alla parola e che tocca agli altri ogni alibi di nostre eventuali demagogiche
Conclude compagna io ho sentito gli apprezzamenti verso l'area riformista che il compagno Bettini cui ha espresso e che peraltro aveva espressamente l'articolo sull'Unità
La sua gli apprezzamenti riguardo una limpida e dell'analisi di quest'area la sua proposta da sua ricchezza elaborazione politica e culturale questo appezzamenti sono lusinghieri
Io ritengo che sono un po'esagerati
E sono d'accordo con il compagno Tocci
Non credo che l'aria riformista contenga in sé tutto quello che di riformista cioè in questo partito
Sono consapevole perfino che la cultura coliformi sta non solo non è su tutta soltanto dell'area riformista
Ma sono consapevole del fatto che questo partito
E prima ancora il Partito comunista italiano ha avuto la forza che ha avuto anche perché ha avuto una sua cultura riformista
è vero in Italia storicamente riformismo dalla sinistra è stato debole sia del partito socialista e le del Partito comunista
Ma tuttavia il Partito comunista italiano da ultimo la vita originale che ha avuto se non avesse anche posseduto una cultura riformisti
E io quindi vedo questi apprezzamenti verso questa di ringrazio ma tuttavia credo che non siano tutti in merito della riforma
E qualcosa che è molto più ampio nella nostra vita nella nostra azione spesso trovo contraddizioni tra ciò che ognuno di noi dice e Ciotti fa in chiave riformista non consociativa riformista
Non trovo giusto però compagni addebitare non solo a quest'aria tutti i meriti accreditare tutti i mezzi ma non trovo giusto neanche però addebitare a quest'area riformista una scarsa e debole sensibilità verso i ceti deboli socialmente esposti io voglio ricordare a tutti i compagni che lo stato sociale in Europa porta con sé il segno del socialismo e della socialdemocrazia europea
E anche in Italia le grandi conquiste sociali dello stato sociale che ancora esistono portano con sé il segno la capacità del governo locale fondamentalmente del riformismo Emiliano e credo anche che al sindacato italiano a sua volta ispirazione matrice riformista gli si deve dare qualche riconoscimento per le conquiste che si sono avute per i lavoratori per gli strati deboli di questa società
Ben altra cosa è la consapevolezza della crisi dello stato sociale ed è la necessità di una riforma di una sua riforma egli un nuovo corretto rapporto tra privato e pubblico tra volontariato laico e cattolico istituzioni se mi si consente trovando ingeneroso
Descrive l'aria che Chiana cosiddetto che tiene un'aria tutta fatta di burocrazia incertezza politica e di apparati
In ogni caso è davvero singolare la contraddizione che accetta questi apprezzamenti tra queste valutazioni verso l'area riformista è una proposta che vuole sostanzialmente e immaginaria insomma ma a fare fino in fondo il proprio dovere quest'aria e disponibile
E non a chiusure correntizie
E non a neanche volontà di non rispondere all'impegno che deve mettere la sua attività il nostro impegno non è quello di rispondere ai capicorrente e neanche ai centralismi democratici ricorrenti
Bensì quello di affermare la nostra competenza che la nostra competenza la nostra energia
Devono in ogni caso essere rivolte saranno rivolte a far crescere il partito democratico a sinistra a rispondere a questo partito in ogni momento della sua attività
Allora ricordo che i tre gruppi sono riuniti dalla commissione politica
Ho già comunicato che la commissione elettorale ha convocato alle ore sedici comunico che la Commissione politiche convocato penare alle ore quindici e trenta nella sala estri tre
Descrizione come dicevo prima sono concluse abbiamo diciotto iscritti a parlare per il pomeriggio adesso a farle il compagno vento poi parlerà per ultimi compagno Borgna poi riprenderemo i lavori
Alle qui ITC e quindici precise se vogliamo rispettare come vogliamo l'ordine dei lavori complessivi che ci siamo dati prego contabile
Io credo che avesse ragione il compagno Bettini
Quando ieri rappresentava la situazione del melò prego di fare silenzio e prego anche
Di rimanere fino alla conclusione del tipo
Che avesse ragione compagno Bettini quando ieri rappresentava la situazione del nostro partito come una situazione di transizione per alcuni versi e di emergenza e mi pare che lo stato della discussione in questa assise congressuale non ci consente ancora di sciogliere il nodo se questo assise sia la coda del ventesimo congresso poi effettivamente l'inizio di un nuovo corso
In particolare marcando un pessimismo maggiore di quanto non fosse Espresso nella relazione introduttiva
Io devo dire che ho l'impressione che da quando Copernico o meglio l'idea della rivoluzione copernicana che compagno dille Occhetto pose qualche tempo fa al nostro partito da quando questa innovazione è stata introdotta nelle nostre Cile si è creata una profonda contraddizione
In realtà paradossalmente si sia verificata una totale prevalenza della fisica matematica sulla politica
Per fisica matematica intendo questo cioè un primato delle geometrie interne ed esterne delle collocazioni dal nostro partito non lo spazio politico e quindi in ultima analisi degli schieramenti sul problema dei contenuti
Evidentemente compagne e compagni
Tra noi
Democratici di sinistra o ex comunisti deve esserci ancora in una certa misura quel germe di fattore K o comunque un un codice genetico che passi che ovunque operiamo si ripropone un medesimo problema
Capita che ad esempio all'interno del partito ma anche all'interno del sindacato nella CGIL
Sembrano essere presenti almeno due comuni che malattie
La prima quella che ieri echeggiata anche nella nello scorso di discussione che finora non abbiamo fatto qui
Questa affezione che possiamo chiamare una dire un virus da congresso permanente per cui la soluzione dei problemi viene rinviata di congresso in congresso a ogni appuntamento sembra apparire come la panacea salvo poi riproporsi
Con un ulteriore fenomeno di balcanizzazione con una caduta di sale nel rapporto con la gente che cura vogliamo rappresentare una seconda malattia la riproposizione di una permanente schizofrenia sull'asserita centralità delle opzioni programmatiche e invece la puntuale riproposizione di una logica di schieramento
Io ho condiviso alcuni punti della relazione del compagno Bettini uno di questi punti più degli altri e non da oggi il la dichiarazione di una volontà che il congresso sia veramente finito anche il affermazione dell'esigenza di un superamento di una logica di correnti chiuse in se stesse sulla vecchio opzioni
Ma soprattutto condiviso l'affermazione e l'esigenza di lanciare una sfida sui contenuti della politica e su questo verificare aggregazioni è maggioranza
Devo però dire che non ho trovato convincente le conseguenze di questo discorso
Fatto dal compagno Bettini ieri a me sembra in particolar modo contraddittoria l'affermazione di quanto dicevo poc'anzi con la evocazione di una nuova geometria o dell'esigenza di costruire nuove geometrie che non siano sostenute da un serio e nuovo impianto programmatico
Da una coerenza forte con le scelte politiche che sono state fatte nel ventesimo congresso
E mi sembra che i primi interventi che ci sono stati anche ieri sera l'affermazione fatta da qualche compagno andare compagno parola
E si è subito ha prestato a celebrare non solo il funerale della maggioranza preesistente ma anche quello del centro che piano siano una testimonianza di una logica che tarda a morire
Io credo che sia auspicabile giusto che si possa anche pensare ad un azzeramento delle vecchie maggioranze e minoranze personalmente ho anche condiviso l'esigenza di un azzeramento di una certa logica delle vecchie concorso delle vecchie correnti
Però credo che per bisogna essere allora coerenti sino in fondo e allora sostenere con argomenti con contenuti con politiche l'esigenza di una nuova dialettica
Sulla quale costruire anche un nuovo governo del partito comunque fondato su un solido impianto programmatico
Perché questo avvenga a me sembrano pregiudiziali due cose
La prima una chiara scelta politica di assumere sino in fondo le ragioni fondamentali che ci hanno portato a scegliere di dare vita al Partito democratico della sinistra uscire da una situazione di quadro politico
Smetterla con la illusione di costruire il nuovo ripescando nel salotto di nonna Speranza vecchie le vecchie buone cose del tempo antico
Rifiutare la logica che ci porta alla ricerca nel vecchio armamentario politico e culturali delle armi con le quali noi dovremmo sostenere le nuove battaglie politiche mi limito a due esempi
Uno che riguarda più la situazione del partito è uno che accomuna quella del partito con il sindacato per quanto riguarda il partito io credo che non sia più sostenibile né per credibile per noi stessi
Una perdurante pendolarismo tra un estremismo verbale da congresso è una pratica che io trovo eccessivamente consociativa all'interno delle istituzioni è un eccesso di chiusura sul della battaglia politica nelle istituzioni stesse per quanto riguarda il secondo esempio quello che accomuna a me pare partito e sindacato
Io credo che dobbiamo rifuggire dalla riproposizione oggi di antichi dilemmi
Che ad esempio fanno come cento Rolls seri nostri enigmi se l'impresa debba essere l'oggetto del nostro antagonismo oppure se rispetto ad essa ma dobbiamo proporci un modello di tipo diverso
In sostanza io ritengo che il problema che hanno ci si pone
E quello non di bussare alla porta della casa di qualcun altro mi pare che questo fosse l'affermazione che faceva Goffredo ieri ma quella di non uscire dal grande nel solco del socialismo europeo
Nel quale siamo collocati da tempo nel quale abbiamo espresso in tempi recenti o meno recenti il meglio della nostra storia
Io non credo che questa sia una scelta moderata una scelta di omologazione il problema che in realtà ci si pone è come rendere non semplicemente più forte ma soprattutto più efficace la nostra battaglia di opposizione
Per poter prospettare credibili possibilità di governo io dicevo all'inizio che però mi pare che il pool colori la quale può nascere ma possono nascere nuove speranze è la riscoperta di una vocazione programmatica di una identità programmatica di questo nostro partito
Mi pare che questa questione se è stata posta da altri compagni dei loro interventi io voglio sottolinearlo ancora per sollecitare
Alcuni chiarimenti che penso verranno nel corso del dibattito nelle conclusioni di questa Assise regionale ma soprattutto
Nel proseguo dei lavori
Quando cominceremo a discutere seriamente su quale deve essere l'anima programmatica del del partito quando cominceremo a rispondere all'interrogativo che il compagno Walter Tocci pochi minuti fa ci poneva da questa tribuna quale riformismo
Quando cominceremo a immaginare una idea di regionalismo che sia sostanziata da scelte chiare visibili per la nostra gente
Quando cominceremo a parlare seriamente di governo democratico dell'economia del lavoro in questa regione in questa città quando cominceremo a parlare seriamente di una vera riforma dello stato sociale della costruzione come ci diceva il compagno Occhetto della welfare society al posto del Welfare State
Quando cominceremo a parlare seriamente di nuovi rapporti tra pubblico e privato quando cominceremo a parlare seriamente di una riforma istituzionale che si è avvertita come tale i cittadini e dai lavoratori
Quando ricostruiremo una seria politica di radicamento sociale che faccia anche perno io credo su un recupero di rapporto con le grandi organizzazioni di massa
E Cina compagni quando cominceremo a riprendere quella che è stata una delle parole d'ordine del ventesimo Congresso della scelta che ha dato vita al PDS quella di fondare un nuovo partito con un baricentro e questo baricentro si diceva nelle nelle temi congressuali doveva essere costituito dal mondo del lavoro ma dal mondo del lavoro come oggi non come quello appare in cartoline più o meno iconografiche
Quando questo partito a Roma e nel Lazio
Magari immaginando un appuntamento del tipo conferenza dei lavoratori e delle lavoratrici comincerà a porsi seriamente il problema della democrazia economica ed industriale a porsi seriamente il problema del funzionamento di questo stato sociale
A porsi qui c'è stata un'utile arrivare iniziativa che è stata fatta dalla gruppo capitolino sul problema dello appunto del funzionamento dello stato sociale cercare di coniugare le esigenze del cittadino utente con quello della lavoratore produttore quando cominceremo non più soltanto a parlare
Di una denuncia e di una testimonianza contro i poteri forti ma cominceremo a fare una battaglia in positivo per la formazione di un nuovo sistema di poteri in questa società in sostanza compagni l'interrogativo che io pongo è quello di un partito che Harry
Ricostruisca sino in fondo le proprie radici sociali ma non come atto di mera testimonianza che viene oggi predicato all'interno di un'assise contro congressuale ma viene puntualmente smentito nella pratica quotidiana di tutti i giorni
Dicevo dello stato sociale e finisco con questo io credo che ad esempio sarebbe molto più serio sarebbe molto più coerente con le cose che ci stiamo dicendo ieri ed oggi
Se noi affrontassimo fino in fondo questo problema e misurarsi ma ad esempio su questo qual è la nostra idea di riformismo
Io ad esempio sono convinto e porsi seriamente il problema dell'efficienza della produttività della pubblica amministrazione del funzionamento dei servizi questa è una risposta concreta all'interrogativo che ci ponevamo prima
E forse allora sarebbe possibile su questo definire anche nuove aggregazioni all'interno del partito
Concludo con una battuta diceva sempre il compagno Bettini ieri che noi dobbiamo evitare di apparire hanno le stesse innanzitutto ma anche e soprattutto alla gente che ci sta intorno come il grillo parlante
Ebbene io la battuta è questa
Vorrei per chiudere motivare l'auspicio che non siamo nei grillo parlante ma neanche il corpo saccente era stato rappresentato in un bellissimo film di Pier Paolo Pasolini
Il quale corpo come tutti quanti voi ricorderete alla fine fa una pessima fine viene divorato proprio da quella gente alla quale lui intendeva rivolgersi ma la quale lui non sapeva più parlare
All'ultimo intervento della mattina ecco mi accompagnò Borgna
La relazione del compagno Bettini costituisce indubbiamente un fatto politico
E dimostra che la cosiddetta maggioranza della svolta praticamente non esiste più
Ma questo a me pare non avviene a caso
Il PDS come Bettini ha sottolineato non ha ancora una precisa fisionomia
Una strategia riconoscibile
C'è chi giustificò la svolta
Come antidoto all'è inevitabile all'inevitabile declino del PC
Ricordo che anche il voto di Roma nell'ottantanove
Molto al di sopra del venticinque per cento
Veniva letto allora come un segno di questa tendenza inarrestabile
Eppure quanti di noi oggi
Sottoscriverebbe lo un risultato elettorale anche più modesto di quello
Vedete compagni Sand al novembre dell'ottantanove
Si è alimentato tra di noi un grande equivoco
Che non essere d'accordo sulla svolta
Volesse dire essere contro qualsiasi svolta
E invece la domanda cui allora si doveva rispondere e non si è risposto
Era quale svolta
Per fare che cosa
è vero che la Costituente di fatto è fallita
Ma non è vero ad esempio che non abbia prodotto alcun effetto
Lei affetto è stato quello di una mutazione genetica nel modo di essere nella cultura del partito
Il partito della svolta è un partito molto più radical democratico un partito che oggettivamente accresce piuttosto che attenuare
La conflittualità a sinistra
Io continuo a pensare che l'operazione dovesse essere un'altra
Fare tesoro c'era tutto delle dure repliche della storia
Prendere atto certa o del crollo del comunismo realizzato e del compimento di tutta un'epoca
Ma per ritrovare nelle sfide dell'oggi le ragioni di una sinistra che non si accoda all'esistente
Di una sinistra capace di reinventare in un mondo in così rapida trasformazione le sue idee forza
Caduti i miti
Venuta meno ogni visione provvidenziali Istica della storia questo esattamente quello che occorre o occorrerebbe stare sapendo che non c'è nessuna garanzia a priori che la nostra sarà una battaglia vincente
Ed è qui che io vedo anche il limite della impostazione che ha caratterizzato fino a questo momento l'azione di una parte almeno dei comunisti democratici
Un limite di ideologismo
Perché o si riesce nell'impresa difficile per molti versi spericolata
Di rifondare davvero una compiuta strategia comunista
O si corre il rischio di ridursi a una nobile ma sterile difesa di una identità vecchia
Terreno su cui inevitabilmente finisce con l'essere più credibile e di fare anche più proseliti l'Area della scissione
No l'obiettivo deve essere quello di una moderna sinistra di una moderna sinistra che sappia affrontare con una sua autonoma piattaforma ideale e programmatica le sfide del presente
Perché se non si può dire che il PC da tempo non era più un partito comunista non si può nemmeno negare che fosse un partito comunista del tutto sui generis
è il vero problema era se si dovesse continuare a fare leva su questa Felix culpa come l'ha definito gli atti
O non si dovesse piuttosto cancellarla quel che è certo
E che il PC era un partito nella sostanza riformista e pluralista ben prima della svolta
E non era certo a questo che la svolta doveva servire
Ma allora ecco un altro terreno di confronto e finora è stato un illuso
Quali riforme quale riformismo
Riformismo non significa o non significa necessariamente moderatismo
Non è allora un un errore
Lasciare solo ad una componente del partito
Tre Giannuzzi del nome di riformista non nasce proprio di qui come anche Bettini non ha mancato di osservare la forza di attrazione di quest'area anche al di là della sua effettiva consistenza
Eppure io ricordo il PC tutto il PC
Si definì un partito del riformismo forte
Ricordo che anche il partito di Togliatti per molti aspetti fu un partito sostanzialmente di questo tipo
E allora credo che solo andando avanti su queste la strada si renderà chiaro anche il vero limite della componente riformista nel partito
E cioè che l'anomalia italiana oggi è un partito il Partito Socialista
E da quasi trent'anni governa con la Democrazia Cristiana
Lo stesso limite che come Bettini ha ricordato imbriglia oggi anche i propositi riformisti del sindaco di Roma
E allora non sarà credo diplomati Zandri contrasti con un partito da cui oggi come oggi ci dividono tutte le principali questioni sociali e istituzionali
Che verrà la quadratura del cerchio di una maggiore unità della sinistra eppure è ovvio e l'obiettivo che noi dobbiamo perseguire
Compagni
Quanto detto fin qui a me pare confermi una cosa che ho sempre pensato
Che ciascun anima del partito
E portatrice di idee di suggestioni senz'altro valide ma nessuna da sola ha in tasca la ricetta per risolvere tutti i nostri problemi
In fondo se negativo era il centralismo democratico tutt'altro che negativa era nel PC la capacità di ascolto reciproco
Di sintesi di tutto ciò che vi vivo era prodotto dal confronto delle idee
Io credo che dovremmo nuovamente riuscire a fare questo no non penso di tornare al vecchio monoliti Isma'semmai c'è stato o al centralismo democratico
Ben vengano le aree le componenti ma attenzione a non far nostri tutti i vizi del vecchio politicantismo le rendite di posizione
Il piccolo potere personale il conformismo di maggioranza e di minoranza attenzione a non diventare la caricatura del vecchio modo di fare politica
Le riunioni rigidamente separate i signori delle tessere no
Così non faremo molta strada
E invece io credo la gente ancora bisogno di noi il Paese ha ancora bisogno di noi dobbiamo perciò tutti impegnarci
Per conquistare insieme energie nuove e per essere davvero all'altezza dei compiti che ci attendono
Alle ore quindici e quindi riprendiamo il dibattito diciotto
Più
Gigliola sta riunione
Insomma va
Allora prego anche di dare attenzione ai compagni che intervengono i quali abbiano per i loro conforto adesso all'inizio il fatto che capita spesso di parlare nelle Aule parlamentari a tre persone qui ce ne sono molti di più insomma questo già cara Alessandra già un grosso
Ed è un'arte la parola perché
Questa può essere una proposta
Può essere una proposta
Per la verità impegnata in qualcuno di quelle riunioni che sono state convocate che e sono state convocate legittimamente voglio dire si tengono in queste ore ma sono stati convocati io non lo so
Quindi se c'è questa si verifica questa circostanza io avrei bisogno a questo punto di sapere se per caso il primo iscritto a parlare sta in una di queste io non è che a mano
Questo mi richiede tempo naturalmente
Non sono in grado di saper le mete niente cioè vuole sapere se il primo iscritto a parlare
Che Maurizio Fiasco non si è in qualcuna di queste riunione che è in corso in questo caso allora credo che sia possibile
Allora rimaniamo d'intesa così sei in uno di queste riunioni gli nuova pare nuovo
Se non fosse nessuna riunione non è presente compagno Alessandro Cardullo al quale va la parola giustamente osserva che in questi casi bisogna avere come dire la la correttezza di dichiarare decaduto il compagno iscritte e credo che non si può succedere nulla alla proposta che farà carte ti ringrazio
Ma io credo che noi ci troviamo di fronte ha un'assise di straordinaria importanza
E voglio partire da un paradosso
Che però mi sembra poi la sostanza della crisi di nascita del Partito Democratico della Sinistra
Noi siamo un partito che affatto
Per un lungo periodo un congresso
Questo congresso è stato portato avanti ha vinto da una maggioranza finito il congresso non c'è più quella maggioranza che ha vinto il congresso
E quindi si aprono tutti i guai nostri
E qui bisogna cominciare a a scavare qualcosa
La relazione che ha fatto Bettini ci consente una riflessione io credo molto interessante
La realtà è che noi abbiamo vissuto
Dal congresso di Bologna fino
All'ultimo congresso al congresso con Rifondazione il PDS su alcuni equivoci di fondo
Primo equivoco di fondo la svolta
Ognuno la tirata era una specie di giacca e ognuno ha tirato la svolta
Così come del più le piaceva
E oggi siamo in un punto in cui io dovrei dire che ci vorrebbe un congresso
Che sarebbe una sciagura ma la realtà che ci vorrebbe un congresso di questo partito
Congresso l'abbiamo fatto non se ne può fare una
E così non si mette neppure in piedi ha ragione Bettini
Mi pare anche Falomi riprendeva questo dato non si mette in piedi in un attimo una maggioranza
Credo che questo problema sia
Un problema di natura nazionale ma è un problema che a Roma e nel Lazio assume anche una sua particolare caratteristica
Allora credo che il punto centrale di questa nostra assise sia come si costruisce una maggioranza
Partendo tanto da un fatto di non ripetere gli errori che hanno portato alla costruzione di una maggioranza che vinto un congresso si è sfaldata
Cioè quello non è un metodo sui quale si può costruire la maggioranza che deve guidare dirigere un partito
E guardate non c'è contraddizione fra una maggioranza del governo unitario
Se il governo unitario significa io sono pienamente d'accordo la proposta che ha fatto Bettini che c'è utilizzare le migliori energie di tutti non c'è contraddizione fra un partito
Che ha una sua maggioranza e che poi riesce proprio perché
Non trasformare componenti in correnti e tanto più in correnti blindate riesce a utilizzare cadesse veramente un partito pluralista
Allora la maggioranza come si costruisce credo che questo sia l'interrogativo
Beh intanto non sugli slogan
E invece anche in questo e anche qui
Io ho sentito molti slogan
Uno che è stato poi anche uno slogan di Occhetto
Il riformismo forte
Mi pare che cede stamani parlava del riformismo forte cos'è riformismo forte
Riformismo ora ormone
Ma io pongo altre questioni invece se vogliamo entrare nel merito del problema
Il riformismo c'è un rapporto
Fra riformismo e conflitto
E c'è una rapporto fra riformismo e antagonismo sociale
E c'è un rapporto fra riformismo e antagonismo di classe
Mi spiace che non ci sia marroni perché ha fatto un intervento estremamente interessante che non condivido pressoché totalmente ma l'intervento che stimola discussione io vorrei capire se nelle impostazioni carato marrone al suo intervento
Su cos'è il riformismo sì sono comprese questi rapporti riformismo conflitto riformismo antagonismo sociale dei riformismo antagonismo di classe
E vorrei capire anche cos'è il capitalismo democratico diffuso di cui si è parlato al congresso della lega delle cooperative
Perché questi sono i temi su cui si costruiscono le maggioranze e minoranze
La discutiamo cos'è il riformismo verso il Duemila ma siccome noi non possiamo riaprire un congresso
Dobbiamo discutere e dobbiamo dare il contributo di un congresso di un'assise d'una struttura quale quella di Roma e del Lazio
E allora dobbiamo porci la domanda qual è il contributo che qui nel Lazio e Roma diamo noi alla costruzione di una prospettiva riformista per il nostro Paese
E allora si torna però al punto qualificante alla domanda che si poneva Bettini perché la svolta
E qui c'è l'altra l'altra discriminante
Io credo che questa sia stata la parte più più stimolante della relazione che ha fatto che offre
E cioè quando si è posto il problema il discrimine fra sé e la svolta nasce perché non è un gioco di parole
Perché crollano i regimi dell'Est o se la svolta nasce perché per le conseguenze che quel crollo provoca e qui sta tutta l'essenza di quello che noi vogliamo proporre come riformismo
E qui sta credo il grande errore nostro del partito comunista della sinistra del sindacato in particolare
Di non aver colto gli nella realtà quello che stava avvenendo nel mondo ma di essersi fatto prendere da una specie di di Fogar di modernizzazione
E l'ho sentito anche in alcuni interventi stamane si è diffusa questa cosa che in fondo ci sarebbe anche una contraddizione un contrasto nell'impostazione Putin un'impostazione politica riformista
Dice ma che significa parlare di classe operaia fasce deboli bisogna stabilire un rapporto fra fasce deboli emergenti ma non è questo il punto
Beh se si discute così incerto può esserci riformismo debole e forte o non esserci il punto è che oggi la vera modernità e la vera grande scelta di fondo la grande opzione di un partito della sinistra europea
& individuare la sua modernità nel fatto che i tre quinti del mondo sono zona debole povera ed è qui il punto
Cioè diventa moderno riaffrontare grandi questioni vecchie questioni ma grandi in termini completamente nuovi
E allora la la guerra che abbiamo visto in diretta non è solo il missile che luccica sullo schermo ma è poi quello che ci fa scoprire una realtà che forse avevamo dimenticato e cioè cosa sono
Questi Paesi cosa è i tre quinti del mondo
E allora anche quello che è avvenuta la trasformazione del capitalismo che è cambiato l'innovazione tecnologica non può essere vista fuori da questo scenario perché sbaglia nel mo'completamente perderemmo il treno dell'Europa
Ecco allora la scelta riformista che si sostanzia idoli qui
In questa città in questa Regione cosa significa con quali problemi dobbiamo misurarci
E non è che nelle lo stop per esempio sia una questione di architettura d'ingegneria ma sta dentro questa logica
E quando si parla lo faceva anche Falomi lo facevano le onde faceva le ore la relazione di Goffredo
Quando si pone il problema di Roma la capitale di una capitale dell'Europa Pessi va proprio al cuore di questo problema da una parte la grande povertà
Che nelle zone dei forti del delle capitalismo
Si evidenzia con l'indicazione del che viene dai Paesi extracomunitari
E allora lo stop per noi è un dato di straordinaria importanza e il dibattito alla scelta che faremo le battaglie che vanno portate avanti significa essere riformisti europee
Ma c'è un'altra grande questione su cui sempre qui poi dobbiamo tradurranno sui termini
Costruire il partito democratico della sinistra costruire un nuovo partito
Significa batte il citato allo stesso tempo per costruire la nuova repubblica democratica e parlamentare sta qui
Il tema del nostro scontro con il Partito Socialista caro marrone
Ma quale demonizzazione facciamo del Partito socialista certo ci sono due concezioni diverse
I compagni che si definiscono riformisti hanno secondo me una concezione del partito della politica che è vecchia
Che sta nei giochi politici Betti ma la dobbiamo costruire al tempo stesso due cose straordinariamente nuove un partito è uno Stato è qui la l'essenza della difficoltà che incontriamo non si tratta solo di cambiare durò tre regole della vita interna del partito si tratta di costruire assieme un nuovo partito un nuovo Stato
E va costruito alla luce delle questioni istituzionali sociale e culturale
Allora ecco un altro punto che trovo di grande interesse e che Goffredo poneva la modernizzazione le finalità sociali
Un partito che voglio operare nel vivo di un tessuto come quello che il Lazio
E beh non poche stabilire un nesso di continuità fra modernizzazione finalità sociali quello che invece è proprio mancato nella vita anche nostra del Partito comunista io credo a partire dalla fine degli anni Settanta
E allora torna le fasce deboli il prodotto dello sviluppo capitalistico e cosa ha significato a Roma e cosa significa nel Lazio e allora torna ecco quando ponevo il problema del rapporto riformismo conflitto cari compagni non si può cavarcela
Esprimendo agli operai che la contrada S. la solidarietà
E anche questo fa parte di una vecchia concezione io voglio capire nel programma di questo partito del Lazio quale posto a la classe operaia ma non per esprime una solidarietà
Ma voglio capire se noi vogliamo ripristinare un ordine che è stato sconvolto dallo sviluppo distorto del capitalismo e delle forze che si è portato dietro
Basterebbe vedere gli aumenti contrattuali dei metalmeccanici e quello di altre categorie del servizio completamente sconvolto non un dato salariale ma un ordine
Che riguarda i diritti delle persone la loro collocazione dentro la società
E allora ecco qui che si pone davvero se noi siamo il partito io sono d'accordo che dobbiamo sempre guardare all'unità della sinistra
E dobbiamo essere doppiamente unitari come dice Maroni voglio sapere però cos'è oggi unità della sinistra
Cioè significa perché per fare l'unità della sinistra e noi dovremmo rinunciare a fare una denuncia forte
Presente dell'attacco che il Partito socialista fa tutti i mezzi e gli strumenti della comunicazione
O dell'attacco che fa la magistratura che sono punti centrali di uno Stato democratico
Oppure significa invece impegnare su questo battaglia
Ma la battaglia sulle cose sui fatti
Ecco allora io credo che se noi facciamo questo
Se siamo c'è un partito che fa dell'opposizione la sua scelta e io sono convinto che ancora per molti anni
Noi dovremmo essere un partito di opposizione che fa la sua scelta di opposizione che al tempo steso senza inventare niente basterebbe rileggersi
Un discorso di Togliatti quando tiro fuori questa questo nel partito di lotta il partito di governo
Probabilmente dando recupereremo tranquillamente questo rapporto fra partito di opposizione partito che sta governando
Io credo che su queste cose se ne costruiamo e ci confrontiamo
E quindi non rifacciamo un nuovo congresso ma riusciamo a individuare le grandi questioni
Che stanno oggi al centro dell'attenzione del mondo
E riusciamo a tradurre nelle nostre realtà lì in quelle istituzionali in quelle sociali in quelle culturali è noi allora facciamo
Veramente
Ho chiuso una cosa che può dare di nuovo forza questo partito che rischia
Di non nascere
Non solo di nascere gracile ma di non nasce
E allora ci diamo anche una struttura e allora la maggioranza che noi che dobbiamo costruirla costruiamo nel fuoco dei Problemi in un rapporto ritrovato con la gente
Se facciamo così non c'è neppure il pericolo delle correnti blindate se scegliamo l'altra strada che quella delle mediazioni continue delle componenti che diventano numeri come diventato in questo periodo
Non sono espressione di edema sono espressione di numeri allora il nostro respiro sarà corto ma non è che ci interessa tanto il nostro respiro corto nostro respiro corto significa privare la società italiana e lì ed europea di una grande forza
Quale noi siamo di una grande forza quale possiamo
Bene
La commissione politica si riunisce Como amo già annunziato alla sala e resti due
La parola e a Marcello via giù delegato di Roma
Io chiedo scusa ai compagni se tubero qualche minuto
Ma per uno come me rimane difficile intervenire un'assise come questa
Anche perché Hermes mi è sempre piaciuto ascoltare
Perché esce della mia cultura il mio modo di lavorare
Tra i lavoratori tre colleghi tra la gente
Alta anche dal momento che sono qui la tentazione di intervenire sui grandi temi
Posti dalla relazione di Bettini dagli altri interventi
Ma io credo compagni
Che c'è un aspetto che a me mi sta procurando un pochino in questo congresso
Cioè si discute di molte cose di alta politica di maggioranze e minoranze
Ma poco ci discute del programma con il programma sul quale dobbiamo può ritrovarci a lavorare
Sui diritti perché vogliamo essere i diritti il partito dei diritti
E io vorrei intervenire proprio su un diritto Company
Sul diritto che i cittadini hanno alla mobilità
Io credo compagni di quando parliamo di sto parliamo di area metropolitana
Non possiamo non tener conto che un ordinato sviluppo
Della città
Non può prescindere dalle grandi questioni del trasporto
E per uno che come me lavora e opera in un'azienda di pubblico trasporto come l'Acotral non può esimersi di confrontarsi con il grande problema del trasporto pubblico
Viviamo una situazione compagnie
Nelle aziende pubbliche di Roma e del Lazio un momento di grande confusione di caos di degenerazione
In cui le stesse conquiste che abbiamo ottenuto negli anni passati rischiano di essere vanificate
Le aziende versano
Situazioni disastrose basta pensare che l'Acotral viaggia con una disavanzi di centocinquanta miliardi l'anno
Il che non è più sostenibile e d'altra parte la legge sulle economie locali la quattrocentotré novanta mi pare impone il ripiano del deficit entro il mille novecentonovantasei
Indubbiamente se questa situazione
Andasse avanti in questo modo
Io credo che il trasporto pubblico le aziende pubbliche del Lazio
Finirebbero per morire da soli
Credo quindi compagni
Che dobbiamo
Fare qualcosa un nostro programma al nostro progetto
Per rinsaldare e rilanciare la proposta del servizio pubblico a Roma e nel Lazio
Di un piano di risanamento è un progetto di riforma delle stesse aziende pubbliche
Per renderle efficienti
Competitive
E che sono siano in grado di soddisfare
La domanda di utenza che viene dai cittadini
L'attività programmatica di sviluppo dell'amministrazione regionale non è riuscita a realizzare una reale direzione politica e programmatica
Anche perché non è stato mai costituito un organismo che avessi autorità e responsabilità e conoscenze necessarie sotto il controllo dell'assemblea elettiva
In questa situazione si è solo affrontato in termini di ripianamento dei disavanzi delle aziende lasciando che se si cambiassero al degrado attuale senza un minimo di programmazione fino al punto che abbiamo l'azienda regionale senza un direttore effettivo ma con un facente funzione ormai da anni
Tutto ciò accade
Alle domande di utenze di sviluppo del territorio con immediatezza capacità efficienza ed economia
Occorre quindi costituire uno tutti da regionale capaci di dare le linee generali di sviluppo del trasporto ripartisca e dica aziende debbano rispondere per responsabilità diretta del loro proprio operato
Distinguendo quindi con nettezza direzione politica dalla gestione tecnica organizzativa per questo occorre superare subito il Consorzio Trasporti Lazio che oggi divenuto ormai una palla al piede ritardatari di in causa di ritardi della stele dal peggioramento della gestione delle delle aziende pubbliche a prendere l'iniziativa di un progetto per la mobilità e la riforma istituzionale dell'assetto delle aziende pubbliche così come il partito democratico la sinistra e la Cotral propone un progetto concreto sul quale non solo stiamo verificando la capacità di raggiungere l'unità all'interno del partito su problemi reali di confrontarci sul terreno delle cose concrete con tutta la sinistra per un progetto di sinistra la verifica
Bianchi Alberto Bianchi delegato di Roma cioè
Resta stabilito se non c'è quello che abbiamo stabilito per Maurizio fiasco che sono mente qualche riunione montato nel chiedere a me pare che non ci sia si intende che abbia rinunziato e quindi ha la parola alla compagna Franca Cipriani seguirà compagna Piero Salvan
Nel quadro politico in cui ci muoviamo
Le urgenze che ci derivano dagli avvenimenti nazionali e internazionali in modo di essere di questo nuovo partito nuovo PDS le sue scelte da su che cosa mi sono domandata sto aspettando io quali priorità io mi aspetto qual è quella che più pesa sulla possibilità che il mio ragionamento complessivo vada avanti
Quello che io mi aspetto è che il PDS sia veramente un partito di donne e di uomini è possibile questo è utile è utile alle donne ed è utile al partito
La mia riflessione si è sviluppata quindi circa la scommessa secondo me implicita nella domanda
Noi ci siamo misurati nel dibattito congressuale col Progetto il programma e le forme vediamo ora è come dare corpo a questi ragionamenti quello che è venuto avanti in questi anni in modo inequivocabile fra le donne statistiche tutte le ricerche dei centri studi vivono in modo diverso la loro vita i loro tempi il loro lavoro anzi i propri lavori gli affetti il tempo libero
E esprimendo però esse stesse nel modo di vivere un cambiamento chiedono però che in un mondo intorno al loro anche cambi questa esigenza in esigenze al Comune all'insieme dei progetti delle donne ovunque essi si siano espressi
E comunque si siano espressi in tutte le loro differenze io credo che questo sia stato un elemento unificante elemento unificante è stato anche l'altro cioè che queste esigenza è stata sempre in grande parte disattesa
Essere unire insieme la trasformazione sociale con quella del sistema politico
Un rinnovamento quindi totale e radicale
A me sembra anche la svolta del PDS sarà credibile tanto quanto riuscirà a mettere in campo davvero la costruzione di una sinistra critica la costruzione di una opposizione che parte da sé
Nel fare agire una qualità diversa della politica e la pone come elemento qualificante del progetto di società che persegue
Noi ci sentiamo spesso accusate di linguaggio criptico e autoreferenziale in altre parole oscuro e per poche esperte cerco quindi di spiegare cosa intendo per diversa qualità della politica
Nella nostra e lo sono in quanto riescono a costruire forme di solidarietà e penso all'impegno per fare aprire o per far funzionare i servizi pubblici lo sono in quanto riescono a far crescere il senso di responsabilità dei singoli e dell'insieme di più persone
E penso all'impegno per un ambiente a misura di individuarla di viabilità di un quartiere e lo sono in quanto riesco a far considerare un valore non è poco la partecipazione democratica tutto questo è considerato dal sistema politico vigente
Non come una preziosa fonte di idee di suggerimenti per l'azione di governo
Ma come un elemento del mercato politico un soggetto che chiede risorse non un progetto politico da assumere organicamente ma che il sistema politico è incapace in crisi
E infatti mi sembra che si è emerso anche e soprattutto grazie all'esperienza delle donne che ci sono due livelli intendere la politica uno è legato al quotidiano e quindi la quotidianità che sicuramente tutta dentro alla impostazione economica le intime interdipendenza del mondo moderno ma anche è legata tutto quello che viene dalla qualità delle nostre relazioni dall'esercizio della propria professione dall'esercizio del volontariato dalla Rete gli affetti dai legami dai comportamenti la vita di tutti i giorni
In cui noi operiamo le nostre scelte e che determina la politica dei movimenti la politica della società civile
L'altro livello è quello della politico che il primo livello non solo non debba essere in contraddizione col secondo
Ma neanche totalmente scollegato io non credo che i problemi del primo possano essere scaricati sul secondo o che viceversa il secondo possa imporre ritmi tempi e scelte al primo
Esiste quindi adesso in questa fase dei rapporti fra i diversi modi di porsi il problema che è un problema di governo dei processi reali
E che è quello proprio di concezione della politica
Di trovare cioè i nessi fra queste differenze di ottenere che la forma classica di governare
Riconosca il debito che ha con quei processi che gli assicura mi legami con ciò che realmente avviene lo schema le donne i loro progetti pongono alla politica cioè il problema del suo rinnovamento
Il PDS che vuole essere un partito di rinnovamento di trasformazione in partito di donne e di uomini
Deve porre alla sua base questa concezione e pratica della politica
E trasformarla infatti e in impegno reale
Se io guardo la Regione Lazio ha sviluppo e faccio riferimento a una ricerca recente certe interessante circa gli indicatori di sviluppo nel Lazio io vedo che nel Lazio c'è un livello di reddito superiore alla media nazionale
Quindi una ricchezza seppure con sacche di sottosviluppo ed emarginazione naturalmente
Che però è accompagnata non è accompagnata da una corrispettiva buona vivibilità laddove qui vita sociale eccetera cioè ad una elevata potenzialità economica non corrisponde una adeguata dotazione di risorse tendenti a migliorare la qualità della vita
Inoltre mentre le prestazioni su lettere sanitarie sono superiori alla media nazionale le politiche sociali destinati ad assolvere compiti normalmente risolti all'interno della famiglia non riescono a decollare
E a questo ruolo negano normalmente le donne un familiare in genere la donna
è un mentale alla presenza degli studenti con un'accentuata presenza femminile nelle scuole superiori
Con una tendenza ad allungare il tempo degli studi come periodo preparatorio per il lavoro
In questo quadro tutto sommato costante
Il ricercatore fa un calcolo molto interessante mette in rapporto alla popolazione non attiva con quella attiva quella maschile con quella femminile
Attribuendo solo quest'ultima l'attività del lavoro di cura e ottiene così una quantizzazione che pari uno a tre cioè ogni donna svolgendo svolge il lavoro di cura per tre persone indipendentemente dall'attività specifica che perché ha infatti noi sappiamo che questo non impedisce alle donne di essere più presenti sulla mercato del lavoro infatti le donne che sono occupate sono aumentate
Che ci sono più donne che domandano di lavorare e che e che quindi ci sono più donne disoccupate come è anche vero che dal mercato del lavoro
Ci sono delle ricerche assai più sofisticate circa i percorsi specifici delle donne circa il lavoro formazione scolastica e professionale nella famiglia la società e che tutto sommato però inutile ripetere qui i dati ci confermano che cosa tutto quello che noi abbiamo recepito nella quotidianità del lavoro politico quando abbiamo confrontato Progetto della carta itinerante per parlare del lavoro di paio d'anni fa
Con la realtà delle donne del Lazio
Ora se io guardo
Alla realtà organizzata delle delle compagne io vedo che questo lavoro si è molto caratterizzato nella costruzione di rapporti aperti disponibili
Di relazione di riflessione con le oggi si possa ci siano le condizioni si debba anzi con una nuova organizzazione con diverso rapportarsi con i processi in atto pensare a un più proficuo sviluppo dell'iniziativa delle compagne
Penso a un progetto per l'occupazione femminile che utilizzi e si faccia forza del materiale fin qui prodotto
Proprio perché non nasce da un lavoro di relazione nasce da un lavoro di relazione con le donne le competenze e le professionalità in campo le forze sociali
E penso che questo progetto può acquistare anche più forza
Se si riesce a sviluppare la costruzione di un centro per l'occupazione che abbia molto le caratteristiche di un servizio di informazione di formazione che quindi tenda a costruire l'intreccio fra domanda e offerta due
Che vigili circa le discriminazioni e che promuova pari pari opportunità ricordando la grande acquisizione di questi ultimi giorni circa la legge approvata
Alla Camera
Io penso inoltre che un Progetto relativo all'uso della città e i suoi tempi sarebbe anche un altro ampio campo di intervento e potrebbe essere una fertile applicazione della proposta di legge le donne cambiano i tempi
Infatti
Io Secondo quello appunto che stavo dicendo prima circa l'analisi del Lazio tutto questo
Io credo che possa essere sviluppato mettendosi in collegamento con quello che già c'è
Dei Progetti sul sul territorio infine a me sembra che l'idea sulla quale stanno ragionando le compagnie amministratrici tutta Italia secco ridare vita a un'associazione delle elette aperta a tutte quelle che sono nelle istituzioni la pubblica amministrazione che lavoro comunque in questo settore
E possono entrare quindi relazione con lei amministratrici e rimuovere e cercare di innovare Napoli dell'istituzione rimuovendo gli impacci che tutte noi incontriamo in questo tipo di rapporto
Ora se infine io guardo però al nostro partito e al nostro dibattito fino a questo momento e penso tutto il partito
A me non sembra che tutto questo sia stato compreso fino in fondo e finora tre domande da parziali diventino generali e si colleghi nei grandi temi aperti nella società
Che ci sia cioè l'assunzione del fatto che le donne sono un autorevole soggetto generali e la seconda
Quella di riuscire a fare in modo che in molti progetti diventi una forza collettiva e non una deleteria frammentazione
Questa forza io credo debba avere una fisionomia molto precisa deve essere un moltiplicarsi di processi di autorganizzazione dappertutto partendo dai luoghi di lavoro deve essere un continuo misurarsi con la condizione concreta
E materiale delle donne senza però separarla dal problema della sua identità simbolica cercare quindi di produrre le condizioni perché sia davvero possibile per tutti l'esercizio della libertà
Ecco quindi quello che io mi aspetto azioni autorevole Nation gliele legacci resistenze che possono ancora persistere la scelta di costruire superando la Società maschile una società a misura dei due sessi
Allora
La commissione elettorale si riunisce alle diciassette e trenta nella sua sede
Volevo dire ai compagni il compagno Roberto Bianchi avevamo chiamato abbiamo poi verificato seppure abbia alla era in riunione alla commissione elettorale quinte possiamo dargli la parola e quindi dopo Appio Rosalba indagavamo chiamato voglio però raccontare compagne che appare ci sono ancora diversi interventi per cui noi avevamo previsto era la parola compagna Chiarante alle diciotto e trenta i nostri tempi quindi slittano ma questo la convinzione che se ti spezzo i tempi degli interventi non è per dare fastidio a chi parla ma la condizione sapendo tra l'altro che questa presenza voglio dire fatta anche di compagni che vengono da fuori Roma e quindi più si andrà avanti nel tempo più c'è un problema per coloro che sul tardi dovranno ritornare io prego i compagni di voler rispettare questi tempi e di chiedo scusa loro se insisto ma non posso farne a meno
La parola accompagna Alberta Brianti
Compagnie compagni
Nel poco tempo che ci è concesso non è possibile impostare un ragionamento su tutte le questioni di linea politica e di contatto a sollevare una sola questione di ordine politico generale
Mi riferisco alla cornice analitica in cui Bettini ha inserito la sua riflessione politica
Al significato che gli ha dato del processo di modernizzazione e ristrutturazione produttiva dell'ultimo quindicennio
Un nodo questo che ritengo decisivo perché da qui discendono non solo letture della realtà ma linee politiche differenti al nostro interno
L'impressione che ho ricavato e che la relazione di Bettini istituisca un legame oserei dire deterministico tra vittoria della modernizzazione ristrutturazione capitalistica
E sconfitta secca della sinistra polemizza azione come il frutto pressoché esclusivo dell'iniziativa o delle manovre di alcuni dei grandi prese e concentrazioni finanziarie
Transnazionali che avrebbero piegato uomini e Stati alla propria volontà di Potenza
Io penso invece che dovremo affermare una lettura ben più articolate e differenziata una critica più col circostanziata e di merito
In realtà la ristrutturazione è stata un fenomeno economico e sociale molto complesso che ha riguardato milioni di uomini che ha cambiato su questa ragione Bettini il volto delle società industriali avanzate e delle nostre città
Ma sbaglia demmo se pensassimo che in questo processo il movimento la prima è quella degli anni sessanta e settanta
In cui le stesse conquiste dei lavoratori e le politiche della sinistra dove da posizioni di governo nazionale e dove come in Italia per lo più dall'opposizione hanno contribuito a innescare i processi di ristrutturazione e modernizzazione
L'esperto di quelle lotte politiche non fu soltanto l'aumento giusto dei salari
Con esse i lavoratori possano in realtà una questione più di fondo
Che era quella del senso e dei contenuti del lavoro dei tempi e modi dell'attività lavorativa del grado di risponde di responsabilità di chi opera nel processo produttivo
Questioni reali alle quali l'impresa ha cercato di rispondere riorganizza padronato
Una componente essenziale è stata anche proprio la valorizzazione del fattore umano
Se non di tutti i lavoratori perché continuano ovviamente ad esserci fasce consistenti di lavoro dequalificato certo di una parte di essi si è trattato con ogni evidenza di una rottura rispetto al modello tradizionale di organizzazione scientifica del lavoro che era basato sulla ripetitività delle mansioni nella catena di montaggio
Una rottura che è stata conseguenza della lotta dei lavoratori e che è stata resa possibile proprio dalla ristrutturazione di innovazione tecnologica non cogliere questo aspetto pensare che la ristrutturazione sia stata soltanto una manovra del padrone tua una straordinaria opportunità per una reale avanti reale avanzamento della stessa democrazia economica
Dunque quelle lotte quelle politiche hanno in qualche modo spinto le impresse a ricercare nuove dice per recuperare efficienza e produttività e per aderire ad un mercato sempre più esigente ed attento alla qualità delle produzioni e dei singoli prodotti un mercato non chiuso
Ma al contrario sempre più mondiale
Certo c'è stata anche la concentrazione produttiva ma c'è stata anche una straordinaria affermazione dell'imprenditorialità diffusa
Uno sviluppo senza precedenti del lavoro autonomo una disponibilità in particolare tra i giovani a mettersi in proprio che non ha è reale è in realtà un tratto distintivo di tutte le moderne economie non coglierne appieno l'importanza e l'ha portata strategica
Ai fini di un migliore sviluppo economico e sociale e della stessa espansione della democrazia sarebbe davvero prova di cecità politica da parte di tutto il partito democratico della sinistra il consenso di questi ceti non dovrebbe essere preoccupazione unica dell'area riformista
Certo tutto ciò non ci deve portare poi a nascondere limiti contraddizioni e aspetti anche negativi della modernizzazione
Il principale dei quali per quel che riguarda l'Italia e la l'Italia e la nostra regione consiste nel fatto io non avete il sistema formativo
Le difficoltà per la sinistra progressista socialista e democratica nascono agli inizi degli anni ottanta nel momento in cui la sinistra non si rende immediatamente conto
Che la fase di costruzione del Welfare State
Si era esaurita almeno nelle forme cose in cui l'abbiamo conosciuta
E che è una nuova fase si apriva meno eroica ma altrettanto essenziale
Quella in cui come dice lo storico Domenico Settembrini in un recente libro la sinistra deve riuscire a fornire un punto di riferimento all'elettorato di sinistra in senso lato
Di rappresentare il polo progressista socialista e riformista del sistema politico
Dunque una funzione di alternativa politica e al tempo stesso di innovazione e stabilizzazione istituzionale altro che visione minimalista e moderata
Ed è qui che si situa il nodo politico che il compagno Bordini apposto recentemente sull'Unità e che io voglio riprendere come può la sinistra italiana diventare punto di riferimento unitario della società italiana
Paolo progressista del sistema politico
Con quali programmi e con quale riforma istituzionale che preveda non solo la riforma elettorale ma anche un certo cambiamento della forma di governo interrogativi non eludibili e sempre più stringenti per noi e per l'intera sinistra Unione regionale del Lazio una precisa linea politica ed una direzione di partito che ne sia espressione
Bene
Se lo Stato
Allora prima di dare la parola solo bagno una unificazione dei compagni della commissione elettorale dell'aria comunista democratici si perdono alle quattro e mezzo nella sala uno mi pare che sia uno est io vorrei raccontare una cosa ma questo adesso conosciamo bene
E insomma Leo di commissione capisco
Durante il congresso non possono farsi nell'Unione diciamo così di componente insomma cerchiamo di farle
Negli intervalli cemento e poi diventa difficile alla prova
Ma anch'io credo come hanno sostenuto altri compagni
Che la relazione di Bettini apra una fase dinamica una fase di ricerca di iniziativa politica e offre un asse politico e culturale abbastanza robusto
E una lettura diciamo del un'analisi dei problemi sia a livello internazionale che nazionale che offrono una sponda
Per affrontare la crisi del PDS
In verità quello che Goffredo Bettini ha sostenuto qui non è una novità per lui io non è la prima volta anche se in forma così diciamo più organica
Che ascoltiamo sentiamo in predisposizione poco diciamo una lettura della svolta
Di sinistra scusate nella schematizzazione
Quindi non è la prima volta la novità però sta nel fatto che ormai è chiaro
E palesemente chiaro che tentare di dare al partito democratico della sinistra una curvatura forte di sinistra una nuova identità politica ideale
Appare impossibile se si resta ancorati alla logica diciamo della vecchia maggioranza questo mi pare il punto di crisi
Politica
Sul quale metto l'accento
Perché in qualche modo conferma che l'asse della svolta di novembre non voglio riaprire il congresso ci mancherebbe altro però voglio lo spostamento al centro del Partito comunista
E che quindi questo tipo di riflessione critica che è stata avanzata qui
E diciamo una riflessione critica che si avvicina alle posizioni che all'Area dei comunisti democratici ha sostenuto ha sempre sostenuto
Quindi non tanto e solo legata alla questione del nome
Ma legata a un'analisi più approfondita della dei problemi nuovi che si affacciavano sulla scena internazionale nazione cioè legata profondamente alla realtà in questo senso
Questo tentativo diciamo nella relazione anche di Bettini continuamente di diciamo identificare l'Area dei comunisti democratici con una posizione tout-court neo comuni che
Anche l'aria nostra
Ha posto problemi di innovazione problemi di rinnovamento problemi di rifondazione del Partito Comunista Italiano
Quello che noi abbiamo messo in evidenza e che la svolta così concepita era una scorciatoia una semplificazione sul nome e sul simbolo
E che quindi questo tipo di esigenze di semplificazione ci avrebbe fatto incontrare come ci ha fatto incontrare successivamente di fronte a tutti i nodi corposi a tutte le difficoltà reali a tutte le novità vere della situazione nazionale internazionale
E credo che la ragione della crisi oggi del partito democratico della sinistra sta in questo quindi non si tratta di rifare il congresso però dobbiamo prendere atto che un tentativo di semplificazione
Sullo scenario internazionale avvenuto qualcosa di profondamente diverso da quello che qualcuno si aspettava perché lo sblocco del sistema democratico non è dietro l'angolo perché non c'è un radicamento sociale di questa forza che pure ha avuto un una grande capacità di con legamento e che
L'ipotesi di una forza più grande della sinistra non è nata e che se noi vogliamo porci tutti insieme questo grande obiettivo
Allora dobbiamo
Riflettere discutere
Vedere bene le questioni
E allora non si tratta di fare il congresso
Però si tratta di capire
Che questo partito il Partito Democratico la della sinistra o assolve come spie ma anche una grande funzione internazionale
E quindi riconvochiamo il Partito democratico della sinistra di fronte agli eventi reali
Oppure se non facciamo questo non credo che riusciremo a superare le difficoltà e la crisi
Che riscontriamo
è possibile discutere di aprire una discussione sulle questioni internazionali e fare un'analisi meno superficiale di quella che abbiamo fatto nel passato o dobbiamo accettare solamente l'idea che esiste un dopoguerra
Che invece ha profondamente modificato la struttura del mondo
E dentro questa visione analisi internazionale che di un mondo che appare sempre più unipolare
Un solo blocco
Oppure dobbiamo assistere inerti all'idea che giorno dopo giorno c'è un Paese dell'Est rientra nella NATO
è una questione questa non è una questione
Dobbiamo entrare nell'Internazionale socialista con un'idea euro Centrica
Oppure dobbiamo vedere il collegamento tra nord e sud e tra Ovest a destra del mondo essere noi una delle forze della sinistra che arrivano mondiale li annoda una un discorso con la sua autonomia la sua identità politica
Dobbiamo lana lasciare l'analisi del capitalismo a Romano Prodi alla Chiesa cattolica
Oppure dichiararci come ha fatto il segretario del partito al congresso della lega per un capitalismo democratico che è un'affermazione del tutto legittimo
Oppure invece dobbiamo arrivano un problema di prospettiva dentro a alla Società naturalmente dentro i problemi reali ma ricomincia ritessere a lanciare un obiettivo del socialismo che sia meno slogan e che sia più collegato fuori dallo statalismo sia est che a ovest ma che riannodare delle file rilancia un grande dei più politica
E noi quando abbiamo detto di essere contrari alla svolta non abbiamo illuso questi problemi e questi problemi stanno tutti interi di fronte a noi non li affrontiamo bene
Con modernità con capacità di analisi d'iniziativa
E allora avremo la capacità di dare al partito democratico della sinistra una curvatura un'identità che ancora non ha
Di sinistra di grande forza politica e quindi esasperare la crisi ecco per questo il ragionamento che avverto Bettini è un ragionamento interessa
Perché noi nella migliore tradizione dei Comunisti Italiani osiamo come partito democratico della sinistra una grande forza della sinistra del cambiamento della società e dello stato e ci prefiggiamo in forme nuove l'obiettivo però di portare al governo di questo Paese le classi lavoratrici le classi popolari nuove classi dirigenti
E su questo obiettivo spendiamo la nostra intelligenza la nostra battaglia politica e allora avremo dato al partito democratico della sinistra una vera e forte curvatura e ne faremo un elemento di attrazione oppure questo non accadrà quindi
Non centra la questione del riformismo
Tati
E siamo un grande partito riformista
Ma siamo stati e siamo un grande partito riformista perché siamo stati comunisti queste due cose non sono inscindibili
Perché noi abbiamo avuto una grande idea un grande progetto ideale sociale e il riformismo è stato uno strumento un mezzo un graduale passaggio per arrivare ad una ad un obiettivo di cambiamento della società
O il riformismo a questa ottica a questa curvatura forte a questa orizzonte chiamiamolo così e allora non diventa pragmatismo non diventa diciamo movimento allo sbando ma diventa tessuto organico di una battaglia politica
Riformatrice
Quindi altro che riformismo forte riformismo debole se riformismo non non si inquadra dentro a questa ottica entra questa ricerca quindi la questione
Secondo me partendo pure dalle riflessioni ha fatto Bettini ma va oltre
Cioè il problema che noi abbiamo di fronte è più grande di quello di costruire una vecchia maggiorate del dare bisogna sbaraccare una vecchia maggioranza di costruire una nuova maggioranza
Il problema che abbiamo tutti quanti insieme di fronte è quello di costruire l'identità la collocazione politica il radicamento sociale di una grande forza democratica sinistra questo è il problema
Se noi saremo capaci di fare queste urla di ricostruire un asse politico non eclettico non tattico non tattici lista
Allora secondo me c'è un asse unitario per tutto il partito
E le aree politiche avranno dentro a questo disegno unitario a questo asse politico unitario una ricchezza una capacità di confronto
E non saranno diciamo semplice che quelle operazioni che abbiamo fatto in altri momenti dalla nostra storia che sono i soggetti chi sono le forze motrici
Nei conti arretrati e nei punti avanzati qual è il sistema di alleanze al quale ci rivolgiamo io francamente dico che oggi ci troviamo di fronte a un partito che cieco
Che non ha una capacità di di analisi perché non ha una capacità di collegamenti
E io trovo per questo e mi avvio alla conclusione diciamo un po'debole
E parziale
Una parte dell'analisi che ha fatto Falomi stamattina ma che ha fatto anche Reichlin è oggi sul sull'Unità
Perché tutto un ragionamento diciamo sulle regole sulla riforma del sistema politico intesa come riforma del sistema elettorale
è una proposta debole
Perché mette il Partito Democratico dalla sinistra sullo stesso piano delle altre forze confonde ci fa confondere nel sistema della partitocrazia
Nonna mette in evidenza che sono i veri responsabili
Perché per esempio RAI li fa un'analisi nella prima parte del suo articolo giusta
è le conseguenza sono sbagliate perché quando
O si capisce che la riforma del sistema presidenziale in senso presidenzialista è il prodotto sopra strutturale di un mutamento che avvenuto nella struttura della società
Craxi ha lanciato dieci anni fa la grande riforma però mentre ha lanciato la grande riforma Polito il sindacato il movimento dei lavoratori
Rafforzando i poteri dell'informazione intesi in un certo modo rafforzato i poteri dei finanziari
Inteso in senso decisionista la soluzione dei problemi la riforma del sistema in senso presidenzialista che viene fuori dopo dieci anni in cui abbiamo subito una sconfitta sul piano sociale sul piano culturale adesso c'è la la questione istituzionale che viene posta come il prodotto di un mutamento conservatore che c'è stato e in questo senso il Partito socialista questo il punto sul quale dobbiamo tutti ragionare senza schermi
è il partito socialista e il veicolo di questo disegno diciamo di di chi vuole conquistare un'egemonia superando la democrazia parlamentare non siamo nel mille novecentoquarantacinque come ha detto Occhetto
Vennero a centoquarantacinque la repubblica parlamentare fu il prodotto di una grande lotta rimase democratica tenta no diciamo di risolvere attraverso una cosiddetta riforma istituzionale un problema politico di fondo di eliminare dalla scena politica l'opposizione democratica a sinistra questo il punto
Allora se noi dobbiamo combattere una battaglia giusta a livello dalla riforma del sistema istituzionale perché non possiamo difendere tutto il vecchio però la ricordiamo dentro un disegno di forte radicamento sociale di battaglia che parte nella società
E quindi la riforma del sistema istituzionale della seconda Repubblica
Viene costruita attraverso un grande movimento di massa democratico e unitario a sinistra
E allora si può dare vita a una seconda Repubblica ma in senso decisamente democratico o altrimenti non voi come partito democratico della sinistra
Saremo invece la forza che discute sulle regole anziani
Ma che cosa vogliamo che sia un regime presidenziale l'abbattimento dalla Repubblica parlamentare
E la fine dei partiti di massa è il partito del presidente è il partito delle lobby e la fine di una certa concezione della democrazia all'esaltazione della rendita di posizione del Partito Socialista Italiano e consegna il PDS al centro dello schieramento
Dove già ci sono altre forze rendendolo totalmente subalterno mentre invece il problema politico che abbiamo noi di spostare a sinistra dal centro grandi forze sociali anche forze politiche
Ecco credo sì
Un quarto d'ora
Questo a me pare il ragionamento di fondo l'asse politico sul quale ci dobbiamo cimentare
Per costruire sulla base di una ispirazione critiche in avanti
La parola a Piero Vizzani delegato della Sinistra giovanile parlerà dopo il compagno Lorenzo atroci
Dunque anche se sono un laziale osservante visto purtroppo in battendo con la difficoltà di dare vita a un organismo regionale che abbia una propria identità
Problema che è stato posto anche dalla introduzione di Bettini
Un po'in sordina infatti a sinistra giovanile solo qualche giorno fa si è costituita regionalmente dopo che per alcuni anni la FIGC per il livello intermedio di raccordo e di organizzazione
Aveva sperimentato una formula organizzativa che comprendeva più regioni dell'Italia centrale
Abbiamo lo forse perso molto Tech
Il più ampio progetto politico che la Sinistra giovanile a messa in campo in questi mesi cioè il tentativo di costruire un'aggregazione di giovani e ragazze impegnata nell'associazionismo e nel volontariato in grado di coniugare una militanza
Quotidiana e concreta utile ad un processo unica un processo più ampio più basso di cambiamento e con un forte richiamo ideale che faccia i conti con l'immensità dei problemi anche a livello planetario
Proprio per questo bisogno abbiamo dato vita all'amico più progettualità diffusa che si ripieghi su tutto il territorio e nei luoghi dell'aggregazione giovanile
La conoscenza delle particolarità locali della vita istituzionale
Quindi non poteva essere Nest iniziativa di massa che faccia i conti con la rinnovata conoscenza tematica della regione e che verifichi le possibilità di lancio il rapporto anche istituzioni rinnovate delle esperienze del volontariato e dell'associazionismo giovanile
L'idea di organizzazione giovanile di partito e quindi completamente superata
Ed è superata dopo il rinnovamento delle nostre organizzazioni anche l'idea di un rapporto organico basato sul rispetto delle reciproche autonomia
Ma deve essere chiaro che questo non vuole essere un distacco da un impegno e da una collaborazione sui temi fondamentali della riforma della politica e della lotta per un nuovo socialismo temi che sono stati i propri propri della FIGC rifondata e che vediamo felicemente fulcro della e quindi per rapportarsi al loro dobbiamo staccarci dal partito
Impostazione che si baserebbe credo su una forte pigrizia intellettuale e quindi come tale da respingere
Non vuole neanche essere soltanto una critica astratta alle forme e alle degenerazioni che ho causale dal motto vinca dal moltiplicarsi di componenti all'interno del partito che mi sembrano febbre abbiano a cuore lo sporto di rapportarsi con l'insieme della società
Atteggiamento che pure abbiamo criticato con forza e modello organizzativo che abbiamo tenuto fuori dal nostro modo di lavorare no l'autonomia è il valore che hanno i momenti di autorganizzazione dei giovani e due siamo un pezzo della società giovanile
E siamo impegnati in un moltiplicarsi di progetti che affrontano concretamente la condizione giovanile nel mondo delle nascerà dalla tradizione del comunismo italiano
E in questo momento di costruzione della nostra organizzazione abbiamo certo bisogno non di separatezza ma di un maggiore collegamento e di rapporto che non sia rituale
Ma efficace nostri obiettivi che si misuri con le cose da fare
Sa qui quindi l'idea di patto politico organizzativo che vi proponiamo come forma originale di rapporto tra le due organizzazioni se il motore che muove l'iniziativa di PDS sarà quello di grande respiro ideale e di forte capacità di opposizione allo scandaloso modo di gestire la politica dei partiti della maggioranza come mi sembrava la sparisse dalla relazione di Bettini di ieri sarà naturale entusiasmante continuare a fianco un nuovo periodo di lotta
San Giorgio
E poi successivamente parlerà il compagno Massimo Brutti
Hanno rinunziato comunque annunci o i compagni Riccardo Bianchi delegato di Rieti e il compagno Alba alti delegato di Frosinone
Compagne e compagni credo anch'io che noi abbiamo l'esigenza
Vi chiarire in tempi rapidi
Di fronte all'opinione pubblica
E per certi versi anche di fronte al corpo complessivo del partito
Non
Oggi nel prossimo futuro
E non userei questo questa esigenza a fini di polemica
Interna con
Chiarire all'opinione pubblica
I nostri programmi
Non è questione che riguarda questa quella parte del partito democratico della sinistra e dire che più in generale riguarda l'intera sinistra
Che ha un problema di presentarsi in maniera credibile
Forse non soltanto in Italia
Perverso relative
Ai servizi a una moderna e democratica economia
Alle questioni dell'equità sociale
Ma centrale questo sforzo deve essere per quanto riguarda le questioni istituzionali
Che cosa proponiamo nuovi per rinnovamento dello Stato
Per Rinnovamento delle istituzioni
Io non penso affatto che non abbiamo in tutti questi anni maturato proposte serie lo riconosce perfino il Presidente della Repubblica
Proposte serie su queste grandi questioni
Credo però che dobbiamo accentuare lo sforzo per renderle comprende le concrete proposte di governo il cui contenuto sia immediatamente comprensibile solo punto di vista credo non svolgerà un lavoro diffuso
Anche in vista della manifestazione del venti di questo mese
Che sarà un'occasione importante per far capire agli italiani
La proposta nostra per fronte in maniera democratica in maniera progressista
Ha una crisi istituzionale che ormai e sotto gli occhi di tutti cioè dobbiamo fare uno sforzo per evidenziare concretizzare i caratteri che secondo noi deve avere debbono essere a fondamento nella seconda Repubblica
Credo che ne aveva bisogno di una politica di movimento legata strettamente alle questioni aperte nella società italiana
E ai grandi interessi popolari
Una porcata che abbiamo incominciato a percorrere
Sono anch'io del parere che la nostra articolazione Perale può consentirci di affrontare questi problemi con maggiore vivacità e creatività politica e cultura
E questo gli usciremo a realizzarlo anche la misura in cui usciremo da dal da una da difensiva dall'amministrazione delle forze che si raccolgono dietro il nostro nuovo simbolo
Dalla misura in cui saremo capaci di creare attenzione nuova nei confronti della nostra politica della nostra elaborazione
E sicuramente da questo confronto nasceranno anche le maggioranze Remigio minoranza dettata produrrebbe chiarezza
Eviterebbe a priori ismi dall'una parte e dall'altra
Perché mi sembra che dall'andamento del nostro dibattito un apriorismo significherebbe soltanto la riconferma della vecchia maggioranza
Che ha portato il nostro partito e
Attuare la svolta
E ci consentirebbe di produrre più proposte politiche
E programmati
Noi abbiamo vomita un nuovo partito
Di questo dobbiamo essere convinti è conseguente credo che non sia pleonastico sottolineare questa esigenza
Il confronto sulla maggioranza degli sbocchi a cui esso approderà non può prescindere Baudo del nuovo partito non potrà non essere che quello derivante dalla più lucida convincente innovativa è unitaria analisi della società italiana
E delle forze politiche sociali in campo
A questo fine la cultura politica riformista del vecchio Pci non è certamente esaustiva
Come mi sembra qualcuno pensi trattino ma sicuramente
Essa rappresenta la dote più apprezzabile
No sta sulla quale incardinare lo sviluppo della nostra ricerca della nostra proposta politiche programmati
Mi sembra una cosa quasi ovvia
Per cui mi risulta un po'per certi versi un scuro
Questa discussione
Scudo dell'avviso di schieramenti
Che quando non è astratto e accademico
è legato comunque a vecchie logiche
Del PC
E mi pare anche di poter affermare che si sta dalla Matiz Sando la questione della maggioranza
Non è la giovane in questo modo che usciremo dalla crisi che c'è il vestito
E ci porremo come forza dinamica della sinistra italiana ed europea
Non credo che il Partito Democratico la sinistra per aver fortuna possono essere soltanto un partito pragmatico
Ritengo che dobbiamo saper coniugare la rappresentanza dei legittimi interessi del mondo del lavoro dei giovani delle donne degli anziani
Con le esigenze di una moderna e democratica economia di mercato con una moderna ed efficiente amministrazione statale
Con la completa affermazione mare di libertà solidarietà e di equità non un'astratta elaborazione sistemica bensì un concreto calarsi nei problemi quotidiani della gente che spesso diventano sofferenza e umiliazioni
Ciò vale per il PDS in generale
Ma è soprattutto importante per noi Democratici di sinistra di Roma e del Lazio
Addentrarci in questo confronto con la realtà
Considerando la qualità delle questioni che impediscono a Roma
E alla sua area metropolitana di confrontarsi positivamente con Parigi con Londra e con tanti altri
Città europee
Soltanto richiamando i trasporti pubblici mobilità sanità
Servizi culturale che infrastrutturale per una moderna sviluppato economia terziaria e non
Sono questi i problemi su che noi dovremo affrontare
Prendendo anche spunto da alcune idee che mi sembrano rilevanti
Che sono prodotte dalla sinistra europea nella fattispecie dal Governo socialista francese
E questo non soltanto per evidenziare distanze con l'Europa
Ma anche per indicare all'opinione pubblica la trama programmatica sulla quale noi vogliamo fondare quel pezzo importante di riforma istituzionale che è la città metropolitana e di altre leggi approvate dal Parlamento italiano
Città metropolitana che dobbiamo contrastare che diventi un fattore di nuovi squilibri sa da una visione ristretta di essa l'idea di una città metropolitana basta e policentrica così come viene individuato nel documento preparatorio corrisponde ad una moderna proposta programmatica che guarda non soltanto la città di Roma ma l'intera regione
Su questa tema completamente trattato dal Congresso
Mi pare se ho capito bene l'Inter intervento del compagno Tocci che emerge la possibilità di un confronto tra noi non asfissiato da concezioni con lenticchie ed è questo è un buon segno per concludere compagni
Io credo che occorre passare dalle parole ai fatti
Dimostrare nel concreto del nostro lavoro di partito di considerare nostre spalle divisioni e la citazione
E dimostrare soprattutto all'opinione pubblica che non siamo ispirati da un da un c'è riusciamo a porci in una posizione centrale
In conseguente corrispondenza con le aspirazioni dei democratici e dei progressisti potremo anche e concludo con maggior ottimismo guardare anche a quella parte del PC che ha fatto una scelta diversa dalla nostra
Allora adesso la parola è al compagno Massimo Brutti poi si prepari la campagna Gigliola galletto comunico scusa mass poiché alcune componenti diciamo la nostra famiglia
Mi hanno chiesto di potersi riunire tutta la componente siccome non è ammissibile nel modo più assoluto questo possa avvenire durante il congresso non avrebbe senso che una parte cesellata discuterete di parlare
Il compagno Chiarante una sospensione di un quarto d'ora di più per dare modo
Componente che è orgoglioso di poterlo fare questo io credo che si debba accogliere componente mi faranno sapere nel frattempo incavola si riuniscono muova guadagnare tre
Questo confermo l'esigenza che per gli ultimi interventi
Che sono quelle del compagno brutti alla compagna Carletti fredda di Montini dalla compagnia Cipolletta e poi vedremo come recuperare compagno fiasco ma questo me lo dirà a luglio
è tornato
Una giustificazione come dire accettabile ma di questo potremmo parlare dopo questo richiede insomma che il semplice
So che noioso del non ripetono ma non ponga sessuale
Non solo perché stanno cambiando i termini del confronto interno ma perché le novità sono all'esterno sono al di fuori di noi nella società
Nella vita civile politica
Noi dobbiamo fare i conti con una situazione politica Ken mutamento sul piano internazionale anzitutto la guerra non ha risolto alcun problema mi ha colpito l'altro ieri un articolo io Ernesto Galli Della Loggia sulla prima pagina della Stampa
Oggi i sostenitori dell'intervento militare nel Golfo scoprono di fronte allo sterminio dei curdi
Che lo strumento dalla guerra non serve a tutelare e ad affermare nei fatti le regole del diritto internazionale sarebbe assurdo pensare scrive questo come tutti per difendere il Cuba e sì ma i curdi no il ricorso alla guerra infatti non è ripetibile non si può generalizzare
Non è una sanzione ragionevole per affermare il primato del diritto internazionale
Si sarebbe potuto colpire seriamente Saddam Hussein e metterlo in condizione di non nuocere con un serio e rigoroso embargo isolando davvero questo regime tirannico questa economia dipendente
Non lo si è fatto non gli avevamo ragione
Bisognava avere l'intelligenza e la forza di adoperare fino in fondo sanzioni diverse dall'eccidio
Dall'intervento militare
Dal massacro dei civili
L'Occidente non doveva seguire i consigli di discernimento e della guerra con Michel tattica Rizzante per gli interessi economici che a quelle Stepich mentre facevano capo
Questa valutazione e questa storia che ci dà ragione
Conferma il senso della nostra insistenza prima di vimini durante Rimini sul cessate il fuoco e sulla validità e la richiesta di ritiro delle l'abbiamo tenuta ferma in una situazione di difficoltà mentre stavamo promuovendo un mutamento del partito nostro un mutamento profondo la costituzione di un'identità nuova di fronte alla intolleranza che si è cercato di imporre al Paese
Mentre lo stesso presidente della Repubblica scendeva in campo a sostenere questa pesante ipoteca di intolleranza sulla vita civile politica e su manifestarsi spesso dell'opinione pubblica del parco come diceva
Bene io credo Bettini nella relazione di ieri quel discorso va proseguito esige da parte nostra ricerca innovativa e dibattito libero su questo su questa ricerca innovativa su questo dibattito libero che deve partire da Rimini perché Rimini è un avvio un punto di partenza
Il confronto interno si deve svolgere senza ingessatura
Senza il timore di dire con franchezza quel che ciascuno pensa io credo che fosse giusta l'impostazione di Occhetto a Rimini anche sulle questioni istituzionali
Sulla nostra proposta di riforme che è diversa dalla proposta socialista
E che punta a definire e a realizzare le condizioni
Fare sì che il sistema politico italiano
La somigli un po'di più ai sistemi delle democrazie occidentali garantendo un ricambio al governo del paese una novità rivoluzionaria in una situazione storica e politica nella quale lo stesso blocco di forze qua
Governa sostanzialmente da più di quarant'anni
La nostra proposta di riforme istituzionali
Punta su due
Carte fondamentali
E Bettini richiamava una che ci riguarda più da vicino qui in questa Assise regionale che quella di uno stato effettivamente regionalista
Che si costruisce attraverso la funzione programmatrice legislatori c'è vera delle istanze regionali che non c'è e non c'è stata in questi anni Vituccio Nale complessiva democratica
è quello della garanzia del diritto dei cittadini a scegliere non soltanto il partito che ti è più congeniale
Non solo una scelta che si risolve nella delega alla segreteria del partito alle segreterie dei partiti ma scegliere anche un programma di governo per una legislatura ed una coalizione
Che su quel programma si presenta al giudizio degli elettori e che di quel programma è responsabile
Ecco il principio di responsabilità io credo che questo debba essere il principio ispiratore nella nostra proposta di riforme istituzionali
è anche un metodo abbiamo fissato che sia il Parlamento il punto di riferimento fondamentale del processo riformatore e abbiamo fissare Nilde Iotti
Il parlamento al centro e poi dobbiamo trovare il modo di consultare il corpo elettorale su un'ipotesi compiuta complessiva di riforme istituzionali sulle cose sulle quali non si trovi l'accordo in Parlamento
Alla luce del sole le riforme istituzionali si devono fare alla luce del sole invece tutto il contrario sta avvenendo in questi giorni nei dibattiti all'interno dello schieramento di governo nella stessa vicenda della crisi chi risponde oggi
Mentre un Governo Andreotti entra in crisi ed un altro se ne profila chi risponde del Bilancio insufficiente negativo
Degli ultimi anni
Chi risponde del fallimento
Per la politica della giustizia ne risponde il partito che ha espresso negli ultimi anni ministri della giustizia sicurezza chi risponde del fatto che dopo una legge sbagliata e repressiva sul tema delle tossicodipendenze oggi sono enormemente cresciuti nell'ultimo anno i morti per overdose
Nessuna risposta nessuna responsabilità il Partito socialista si è impegnato a fondo per l'apertura di una crisi senza discriminanti politiche
Riproponendo il pentapartito pretendendo di affrontare delicatissime questioni di riforme istituzionali tutte all'interno dello schieramento tradizionali di governo e per di più parlando
Delle cose che si sono fatti in questi anni delle menti delle mancate realizzazioni del governo come se esso fosse un partito di opposizione
Possiamo condividere noi questa impostazione qui ed ora no io non lo credo
Le nostre proposte sono diverse deve esser chiaro che le nostre proposte sono diverse
Questo schieramento di avere la forza l'ostinazione di riproporli al paese in uno oscillare iron farci condizionare dal fatto che altri ci rispondono di no con la prontezza
Che deve essere nostra
E che consiste nel cogliere qualsiasi segnale di apertura da qualsiasi parte venga per fare avanzare un progetto che riteniamo giusto
è importante che va valorizzato il fatto che all'interno dello schieramento di governo vi sia un partito che su altre cose non è d'accordo con voi ma che per esempio sulla questione Gladio e su punti importanti che si riferiscono a riforme istituzionali e d'accordo con noi apriremo polemica con questo partito il Partito repubblicano su tante cose per esempio la politica internazionale
Ma sta di fatto che convergenze si possono creare su alcune questioni e per valorizzare queste come la intesa con il partito socialista si condizionano il si trasformano le scelte di questo partito
Se si ha la forza il coraggio e la tenacia di parlare al Paese come una nostra proposta di sinistra
Io considero come uno sviluppo delle posizioni espresse a Rimini la proposta ragionata che il compagno Occhetto ha presentato all'opinione pubblica le altre forze politiche al Capo dello Stato in occasione delle consultazioni
La proposta di un governo di garanzia capace di aprire una fase costituente capace di andare oltre quindi le strettoie del pentapartito io dico che noi dobbiamo rendere chiaro al Paese che un Governo di tal genere anche se dovesse durare ha per l'appunto soltanto pochi mesi anche se dovesse fare poco e però questo popolo deve fare con una ispirazione che sia nuova e diversa rispetto alla cappa di piombo che in questi anche vero
Noi possiamo e dobbiamo dare alla nostra proposta di riforme istituzionali uno spessore che non guarda soltanto ai congegni formali alle procedure della democrazia riguarda anche alle tensioni sociali ai grandi problemi del Paese della gente ma appunto per questo
Se noi siamo in grado di cogliere questi problemi e di indicare delle soluzioni ci rendiamo conto che tutte queste soluzioni conducono poi ad una questione fondamentale ad un nodo unico
Il fisco la sanità intervento dello Stato nell'economia che cosa è oggi l'intervento straordinario dello Stato nel Mezzogiorno quanto favorisce le colonie illegali e i poteri criminali
Tutti questi problemi che sono i problemi sociali che i lavoratori e i cittadini vivono quotidianamente gli nella questione dello Stato il nodo centrale del riformismo
E compagni consentitemi di dire appena due parole sulla necessità di distinguere quando si parla di riformismo tra il nome e la sostanza
Perché la sostanza di una ricerca aperta sulle riforme delle quali ha bisogno il Paese appartiene alla tradizione migliore del Partito comunista italiano quella tradizione sulla quale noi vogliamo edificare il Partito Democratico dalla sinistra
Quella tradizione che abbiamo voluto gettare tutta intera e valorizzare
Nella svolta
Però in Italia il riformismo è stato anche altro non c'è soltanto questa sostanza che noi oggi scopriamo e sentiamo come diva e necessaria per la democrazia italiana
No il riformismo in concludo Vetere rileggiamo le critiche di Gramsci al personale politico riformista del socialismo italiano
Alla sua cultura inadeguata questi avvocati di provincia questi studenti fuori corso questi chiacchieroni che facevano il riformismo italiano ebbe il valore della cultura comunista il valore e la cultura dell'Ordine Nuovo era anche nella capacità di mettere alle corde di criticare questo personale politico inadeguato insufficiente subalterno
Beh per anni quando si è parlato di riformismo in Italia si pensava a questo a questa sconfitta a quelle buone intenzioni e a quella in ed è inadeguatezza
E quando si diceva di voler andare al di là del riformismo si intendeva proporre un modello di vita democratica e di partito di sinistra capace di rom
Durante Rimini sul cessate il fuoco e sulla validità e la richiesta di ritiro delle l'abbiamo tenuta ferma in una situazione di difficoltà mentre stavamo promuovendo un mutamento del partito nostro un mutamento profondo la costituzione di un'identità nuova di fronte alla intolleranza che si è cercato di imporre al Paese
Mentre lo stesso presidente della Repubblica scendeva in campo a sostenere questa pesante ipoteca di intolleranza sulla vita civile politica e su manifestarsi spesso dell'opinione pubblica del parco come diceva
Bene io credo Bettini nella relazione di ieri quel discorso va proseguito esige da parte nostra ricerca innovativa e dibattito libero su questo su questa ricerca innovativa su questo dibattito libero che deve partire da Rimini perché Rimini è un avvio un punto di partenza
Il confronto interno si deve svolgere senza ingessatura
Senza il timore di dire con franchezza quel che ciascuno pensa
Io credo che fosse giusta l'impostazione di Occhetto a Rimini anche sulle questioni istituzionali
Sulla nostra proposta di riforme e diversa dalla proposta socialista
E che punta a definire e a realizzare le condizioni
Fare sì che il sistema politico italiano
Assomiglia un po'di più ai sistemi delle democrazie occidentali garantendo un ricambio al governo del paese una novità rivoluzionaria in una situazione storica e politica nella quale lo stesso blocco di forze qua
Governa sostanzialmente da più di quarant'anni
La nostra proposta di riforme istituzionali
Punta su due
Carte fondamentali
E Bettini richiamava una che ci riguarda più da vicino qui in questa Assise regionale che quella di uno stato effettivamente regionalista
Che si costruisce attraverso la funzione programmatrice legislatori c'è vera delle istanze regionali che non c'è e non c'è stata in questi anni di tutti anale complessiva democratica
è quello della garanzia del diritto dei cittadini a scegliere non soltanto il partito che ti è più congeniale
Non solo una scelta che si risolve nella deleghi alla segreteria del partito alle segreterie dei partiti
Ma scegliere anche un programma di governo per una legislatura ed una coalizione che su quel programma si presenta al giudizio degli elettori e che di quel programma è responsabile
Ecco il principio di responsabilità io credo che questo debba essere il principio ispiratore nella nostra proposta di riforme istituzionali
è anche un metodo abbiamo fissato che sia il Parlamento il punto di riferimento fondamentale del processo riformatore e abbiamo fissare Nilde Iotti
Il parlamento al centro e poi dobbiamo trovare il modo di consultare il corpo elettorale su un'ipotesi compiuta complessiva di riforme istituzionali sulle cose sulle quali non si trovi l'accordo in Parlamento
Alla luce del sole le riforme istituzionali si devono fare alla luce del sole invece tutto il contrario sta avvenendo in questi giorni nei dibattiti all'interno dello schieramento di governo nella stessa vicenda della crisi chi risponde oggi
Mentre
Un Governo Andreotti entra in crisi ed un altro se ne profila chi risponde del Bilancio insufficiente negativo
Negli ultimi anni
Chi risponde del fallimento
Per la politica della giustizia ne risponde il partito che ha espresso negli ultimi anni ministri della giustizia sicurezza chi risponde del fatto che dopo una legge sbagliata e repressiva
Sul tema delle tossicodipendenze oggi sono enormemente cresciuti nell'ultimo anno i morti per overdose
Nessuna risposta nessuna responsabilità il Partito socialista si è impegnato a fondo per l'apertura di una crisi senza discriminanti politiche
Riproponendo il pentapartito pretendendo di affrontare delicatissime questioni di riforme istituzionali tutte all'interno dello schieramento tradizionali di governo e per di più parlando
Delle cose che si sono fatti in questi anni delle menti delle mancate realizzazioni del governo come se esso fosse un partito di opposizione
Possiamo condividere noi questa impostazione qui ed ora no io non lo credo
Le nostre proposte sono diverse deve esser chiaro che le nostre proposte sono diverse
Questo schieramento dico avere la forza l'ostinazione di riproporli al Paese in un oscillare iron farci condizionare dal fatto che altri ci rispondono di no con la prontezza
Che deve essere nostra
E che consiste nel cogliere qualsiasi segnale di apertura da qualsiasi parte venga per fare avanzare un progetto che riteniamo giusto
è importante e va valorizzato il fatto che all'interno dello schieramento di governo
Vi sia un partito che su altre cose non è d'accordo con voi ma che per esempio sulla questione Gladio e su punti importanti che si riferiscono a riforme istituzionali e d'accordo con noi apriremo polemica con questo partito il Partito repubblicano su tante cose per esempio la politica internazionale
Ma sta di fatto che convergenze si possono creare su alcune questioni e per valorizzare queste come
La intesa con il partito socialista si condizionano il si trasformano le scelte di questo partito se si ha la forza il coraggio e la tenacia di parlare al Paese con una nostra proposta di sinistra
Io considero come uno sviluppo delle posizioni espresse a Rimini la proposta ragionata che il compagno Occhetto ha presentato all'opinione pubblica le altre forze politiche al Capo dello Stato in occasione delle consultazioni
La proposta di un governo di garanzia capace di aprire una fase costituente capace di andare oltre quindi le strettoie del pentapartito io dico che noi dobbiamo rendere chiaro al Paese che un Governo di tal genere anche se dovesse durare ha per l'appunto soltanto pochi mesi anche se dovesse fare poco e però questo popolo deve fare con una ispirazione che sia nuova e diversa rispetto alla cappa di piombo che in questi anche vero
Noi
Possiamo e dobbiamo dare alla nostra proposta di riforme istituzionali uno spessore che non guarda soltanto ai congegni formali alle procedure della democrazia che guarda anche alle tensioni sociali ai grandi problemi del Paese della gente ma appunto per questo
Se noi siamo in grado di cogliere questi problemi e di indicare delle soluzioni ci rendiamo conto che tutte queste soluzioni conducono poi ad una questione fondamentale ad un nodo unico
Il fisco la sanità intervento dello Stato nell'economia che cosa è oggi l'intervento straordinario dello Stato nel Mezzogiorno quanto favorisce le colonie illegali e i poteri criminali
Tutti questi problemi che sono i problemi sociali che i lavoratori e i cittadini vivono quotidianamente gli nella questione dello Stato il nodo centrale del riformismo
E compagni consentitemi di dire appena due parole sulla necessità di distinguere quando si parla di riformismo tra il nome e la sostanza
Perché la sostanza di una ricerca aperta sulle riforme delle quali ha bisogno il Paese appartiene alla tradizione migliore del Partito comunista italiano quella tradizione sulla quale noi vogliamo edificare il Partito democratico della sinistra
Quella tradizione che abbiamo voluto gettare tutta intera e valorizzare
Nella svolta
Però in Italia il riformismo è stato anche altro
Non c'è soltanto questa sostanza che noi oggi scopriamo e sentiamo come diva e necessaria per la democrazia italiana
No il riformismo
E concludo lettere rileggiamo le critiche di Gramsci al personale politico riformista del socialismo italiano
Alla sua cultura inadeguata
Questi avvocati di provincia questi studenti fuori corso questi chiacchieroni che facevano il riformismo italiano ebbe il valore
Della cultura comunista il valore della cultura dell'Ordine Nuovo era anche nella capacità di mettere alle corde di criticare questo personale politico inadeguato insufficiente subalterno
Beh per anni quando si è parlato di riformismo in Italia si pensava a questo a questa sconfitta a quelle buone intenzioni e a quella in ed è inadeguatezza
E quando si diceva di voler andare al di là del riformismo si intendeva proporre un modello di vita democratica e di partito di sinistra capace di rompere i limiti astro oggi e quella sostanza
E quella capacità di rompere i limiti posti alla democrazia italiana delle vecchie élites dirigenti e quella capacità di isolare
E abbiamo avuto nei momenti migliori delle lotte più alte che hanno accompagnato lo sviluppo dalla democrazia italiana isolare le parti più moderate e conservatrici dello schieramento avverso di dividere il fronte avversario di unificare forze nelle masse popolari in mezzo alla gente
Nella prospettiva di un progetto di trasformazione il riformismo con un progetto a questo dobbiamo pensare a questo ci sta bene
E allora il nome la sostanza non non è molto importante distingue se il riformismo e questo questa è la strada che dobbiamo seguire se il riformismo e diplomati Isma'se il riformismo e aspetta allora non va bene ma io spero che questa sia una caricatura che questa sia una falsa rappresentazione e che vi possa essere oggi sulle proposte che stiamo facendo e sulla necessità di legare ad un Progetto la lotta il lavoro nostro una grande unità di tutte le forze del partito democratico della sinistra
E l'unità
Goffredo richiamava nella sua relazione necessaria qui ed ora oggi subito per la guida del partito perché c'è nel discorso di Goffredo
Un'articolazione ci sono due piani diversi
C'è una parte che è progettuale
E che tutta volta a quella ricerca di cui abbiamo bisogno per il domani per il medio periodo per definire conta di una elaborazione personale
Siccome il dibattito deve essere libero e trasparente e aperto e abbiamo da lavorare in una situazione nuova bisogna che ognuno parli con franchezza e dia il suo contributo di ricerca personale ma qua c'è un'altra parte
La quale invece si esprime una volontà ampia del partito oggi e che è trascritta io credo fedelmente avvertendo il senso di quello che i compagni chiedono e vogliono nella relazione di Bettini ed è la parte in cui si dice che oggi ora c'è bisogno di mettere insieme tutte le energie disponibili per dare una direzione forte autorevole rappresentativa al Partito democratico della sinistra
E su questa parte che io invito le compagne e i compagni ad impegnarsi insieme
E gli organismi Simo delle forze migliori per dirigere questo partito che ne ha bisogno che ha bisogno di una direzione forte tanto più nel momento in cui si propone di dare alla propria vita interna uno statuto pluralistico
Questa è una condizione essenziale io credo per riprendere il lavoro e la lotta in una fase nella quale la democrazia italiana ha bisogno di quello che noi stiamo crea
La parola la compagna Gigliola Carletto poi compagno Angelo freddo se non è non la Commissione elettorale altrimenti
Il compagno Bettini nella sua relazione ha usato un termine afasia politica per descrivere lo stato del partito in questa fase di questa nostra a fasi Paola incapacità di esprimersi in quanto si è perso il nesso tra la realtà e la propria capacità autonoma di descriverle interpretarla
L'assenza di parola è stata a lungo indagata dal femminismo in relazione alla grande difficoltà delle donne di prendere la parola
All'interno di una cultura che le nega come soggetto produttore di un pensiero autonomo
Questo accade oggi anche alla Sinistra democratica che in questo Paese è legittimata a prendere la parola solo all'interno delle regole di di potere date questo si è resa evidente nei passaggi della vicenda Gladio e nella vicenda della guerra nel Golfo
Il PDS affermando una propria cultura dell'Occidente Occidente che si considera espressione della superiorità economica e culturale rispetto al resto del mondo
Naturalmente questa compattezza delle forze dominanti e tanto più forte e blindata
Quanto la realtà si incarica di mostrare crepe spaventose che il nostro modello di sviluppo mette in luce ogni giorno non so se il compagno Maroni abbia letto il messaggio a gatto Tobia
Di un noto economista inglese di scuola neo keynesiana che sta tra le altre cose è alla base dell'elaborazione delle lega delle coop delle cooperative sul capitalismo popolare
Pronti
Ebbene Aga tutto PA è un'isola è un'isola diversa dall'isola di utopia perché sarebbe un'isola possibile da costruire qui ore nei capi all'interno del capitalismo occidentale ebbene io leggendo quel saggio
Ho avuto qualche dubbio sul fatto che ci sia in realtà questa possibilità di costruire questi isola nella quale appunto i lavoratori partecipano agli utili dell'impresa c'è una partecipazione alla gestione dell'impresa parte dei lavoratori
Perché in buona sostanza appunto a gatto doppia non può che essere un'isola un'isola che si è staccata dal resto del mondo
E infatti gli abitanti di Agathe Utopia non si pongono il problema nel costruire capitalismo popolare che uno dei temi posti dalle donne oggi e non si pongono nemmeno il problema che in questa sua loro costruzione
Resti fuori tutta l'alta il resto del mondo non si pongono cioè il problema del rapporto tra nord e sud del mondo
E quindi io mi chiedo se non sia un'illusione
Quella di pensare di estendere la ricchezza qui in Occidente in Occidente tenendo fuori magari con lo strumento
Delle tante guerre locali un sud del mondo dal quale giungono sempre più forti i segnali
Che siamo una Punto di rottura nell'umanità che non si può allontanare con inviti a quella del capitalismo popolare
Che a me non pare meno fumosa
Rispetto a quella dell'orizzonte del corpo altra cosa è l'affermazione di regole di mercato che liberino le forze produttive e via non nuovo valore il potere al mondo del lavoro dando spazio a un'imprenditoria moderna capace di assumere il limite del valore del profitto rispetto al bene comune della società e dell'intera umanità
In tema di nuvole vorrei ricordare le tante nuvole dei disastri ecologici le nuvole prodotte dall'inquinamento atmosferico e il disastro Testa oggi su tutti i giornali quello dell'ulteriore allargamento del buco dell'ozono
Voglio dire che noi non possiamo proporci un riformismo debole che non tiene in considerazione il punto al quale sono arrivati in genere parla riguardo all'apporto di assassinio perfetto
Noi siamo qui e nel mondo milioni di esseri umani soffrono la fame la vita non è tutelata in queste ore i bambini muoiono per affari
Per questo non si può banalizzare il nostro dibattito accusando chi si impegna in uno sforzo individuale e collettivo per fondare una nuova cultura della sinistra di essere tra le nuvole
Mentre chi distribuire le cedo le e azione agli operai sempre nell'isola di a gatto tutti via sarebbe un vero riformista
Non sono più i tempi per un pensiero manicheo un pensiero politico autonomo del PDS si deve fondare su una pluralità di apporti culturali ciò dell'attuale sistema di potere e cercando di portarne via un pezzetto nell'illusione così
Di stare dentro i processi
Abbiamo bisogno dunque di una forte autonomia politica che si fondi sulla ricerca
Su un'analisi della realtà che finalmente guardi al presente sapendo prescindere dal punto di vista che ci viene proposto in modo martellante dalla cultura dominante
L'Europa e teatro in questi anni di una ricerca culturale che apre vie nuove di interpretazione della realtà e la sinistra deve aprirsi al nuovo
Una ricerca culturale che mette al centro la donna e l'uomo come soggetti schiacciati a destra e come ad Ovest da meccanismi che rendono impossibile la comunicazione la relazione e cercati
Ma non posso fare a meno di pensare la sua grande forza culturale mi viene in mente uno dei film più belli che ho visti che ho visto negli ultimi anni il cielo sopra Berlino di Wim Wenders
Quel film viene prima della caduta del Muro
Ma nello scorrere delle immagini il muro è lì presente in tutta la sua terribile materialità
Eppure ING sta città vincere scusa scusa Giglio c'è un brusio in aula soprattutto la giù in fondo dove la porta alcune delegate hanno fatto presente che hanno difficoltà a scegliere chi paga mi pare
Giusta l'osservazione del divo prego
Di starsene in silenzio spreco soprattutto raggio di non fare delle dei convegni fa telefoni eventualmente
Scusa qua e al di là del muro isolata nella propria sofferenza nella stanchezza esistenziale nell'alienazione
Non solo noi dunque sentiamo che il mondo è a una svolta epocale e che gli strumenti di analisi della realtà non possono essere semplificati nei ridotti a banali e settarie armamentari
Di una politica vecchia tutta rivolta a mantenere insieme un blocco di potere che qui in Italia porta il Paese verso un crinale antidemocratico
Basta vedere il titolo il TG due in questi giorni per rendersi conto di quale sia l'obiettivo principale del partito socialista
La cancellazione nella coscienza della gente del valore stesso dell'opposizione democratica la cancellazione della storia vera di questo Paese
Che dice fondare sulla cancellazione delle stragi della P due sui silenzi della connivenza rispetto ai poteri criminali solo se il PDS riuscirà a indicare al Paese in modo chiaro
Verso quale china si sta orientando la crisi della Prima Repubblica
Solo se ci sarà una forte consapevolezza della gente e una possibilità per la gente di capire le proposte in campo rispetto alle alla riforma istituzionale
Si aprirà una nuova fase per la sinistra nel nostro Paese e una reale opportunità di alternativa
E questo lo scoglio da superare evitando ogni tentazione di subalternità e di omologazione a questo sistema di potere
Naturalmente dobbiamo tenere unita la nostra esigenza di ricercare una nuova cultura politica per la sinistra con l'esigenza del movimento riduttivo Lord o è solo l'inizio di una lunga battaglia per trasformare nel profondo questa metropoli
Per questo penso che dobbiamo ricercare un nesso più stabile
Per la nostra elaborazione di carattere urbanistico è un'idea più generale della Roma del due mila
Non possiamo più parlare soltanto di sviluppo compatibile e quindi oltre le grandi opere c'è tutto il terreno del recupero ambientale dei beni culturali e c'è tutto il versante della riforma dello stato sociale
Di un quel far Beto Politano che deve fare il punto sulle proprie risorse e sperimentare forme di collaborazione tra settore pubblico e settore privato penso ruolo vitale che deve assumere in questo ambito la cooperazione e penso a un partito che sappia articolarsi sul territorio impegna iniziative di volontariato laico di nuova imprenditorialità e attraverso una forte battaglia per la qualificazione dell'intervento pubblico
Perché mentre Carraro si impegna sullo sto chiudono gli assilli le scuole pubbliche sono al dissesto la sanità viene privatizzata
In questo contesto si deve inserire la ricerca la progettazione sui tempi come leva per la trasformazione di questo modello di sviluppo di questa organizzazione urbana
Penso anch'io Company e compagne che la maggioranza della svolta non ci sia più
Nei fatti
E penso che sia un bene per il PDS che ogni area si esprime in una libera dialettica
Ma soprattutto penso che oltre alle aree ci sono le Compaq era libero di esprimere le proprie idee nel PDS tanto più questo partito sarà destinata a crescere e ad attivare altri soggetti
Anche per questo ho molto apprezzato il metodo e i contenuti della relazione del compagno Bettini
Tanti più dirigenti capaci di autonomia politica e culturale avremo nel partito tanto più le stesse aree diverranno sede di libero confronto
E non strumenti di omologazione e di riduzione della ricchezza delle intelligenze e delle differenti culture politiche
La parola e al compagno Angelo fretta
Poi Esterino Montino Gigi
Maccari compagna cari compagni
E di iniziativa esterna
Per rimuovere le difficoltà che abbiamo dinanzi che sono difficoltà gravi e anche drammatiche e a me sembra che non abbiamo molto tempo dinanzi a noi per far decollare
Quello che abbiamo voluto fondare e cioè il partito nuovo il partito democratico dell'assistito
Me sembra
Che questo giudizio preoccupato è allarmato sia comune a tutti noi
E però stentiamo
Ad essere conseguenti con questa analisi
Determiniamo
Non finalizzato a comprendere il nuovo e a comprendere la funzione che dobbiamo svolgere nella concreta situazione
Io voglio esprimere in modo molto schietto
Come del resto ha fatto la relazione
Nella relazione del compagno Bettini la mia opinione
Io credo che noi non abbiamo bisogno
Di rimettere in discussione le ragioni della svolta Holley interpretazioni della svolta
Sì ho apprezzato in parte ma in parte sono molto critico con l'affermazione del compagno Tocci
Quando ha affermato che competeva spettava singolarmente della svolta
Io credo per esempio vorrei dirlo a Tocci con grande
Serenità e non con spirito polemico e pregiudiziale che se quelle affermazioni Tocci l'avesse fatte tra il diciannovesimo e il ventesimo Congresso molto probabilmente si sarebbe determinata anche una dinamica interna che forse ci avrebbe meno esposto al rischio di una scissione che divenuta
Un fatto certo preoccupante perché più esteso di quanto potevamo prevedere
Quindi ritengo che non bisogna rimettere in discussione le ragioni della svolta di aprire il congresso
Non ci capirebbe nessuno né il partito né tantomeno la società ma non abbiamo bisogno ne ha che Falomi l'ha definita come rimbalza male la dialettica in Terna
Quella che si è manifestata dal diciannovesimo e il ventesimo non è successo nulla no guai a noi se dovessimo stendere un velo ipocrita che non vede le novità interne ed esteri
Certo la svolta c'è stata
La Boldona maggioranza va versata una minoranza Cecchi ha vinto questa battaglia e chi è stato sconfitto e certamente questo non è fatto indifferente perché la divisione non è stata di poca cosa era di grande spessore di uno spessore politico ideale e culturale ma ora il partito democratico della sinistra c'è è nato
è stato fonda fermate nel mondo in Italia e anche con le novità interne e allora Bettini
Nella relazione ha ammesso io dico così farmi comprendere le mani nel piatto
Per liberare il dibattito dalla logica dello schieramento degli schieramenti
A me sembra che abbia fatto bene
Perché vedete
Mi sembra che sia consapevolezza comune tranne il mio qui che la maggioranza non c'è più perché sulla guerra sulla funzione degli Stati Uniti d'America sul mondo
Sulla crisi di governo ed istituzionale sulla proposta di governo di garanzia o su un giudizio sul Partito Socialista vi è una divaricazione di quella maggioranza che ci ha portato alla svolta alla Fondazione
Del partito democratico dalla sinistra
Ma non c'è nemmeno più
Quella maggioranza che la svolta contrastato
Perché vi è stata una scissione
Che certamente ha svuotato di forza
Quella minoranza ma vi sono anche differenziazioni interne alla minoranza che sarebbe grave non vedere
Ma l'interrogativo che si pone allora c'è un'altra maggioranza
Io credo di no
Non è pronta non è proponibile
Bettini diceva
Un cambio di maggioranza sarebbe oggi un'operazione trasformisti gli ha quindi impercorribile
Io do ragione al look Bresso
Perché Bettini ho detto ha messo le mani nelle piazze forse ha usato termini forti
E però non ha proposto una diversa maggioranza
Ha proposto un itinerario diverso per determinare un asse politico diverso
Questo è il punto fondamentale
Allora io credo che bisogna mettere da parte sgombrare il campo se vogliamo una discussione libera da pregiudizi e da una logica strumentale di schieramenti mettere da parte il sospetto
Di della creazione di una diversa maggioranza
Non si è proposto questo io non ho inteso questo e si avesse inteso questo affermerei in questo congresso che non sarei d'accordo perché non esistono le allora ma come costruire una diversa maggioranza
Io credo che noi dobbiamo liberarci da una logica di schieramento delle correnti blindate anche dagli schemi sinistra destra centro ma voglio dire un'altra cosa io credo che questo partito deve determinare al suo interno anche un segno di discontinuità nel senso che non è ripetibile a secondo me una riproposizione della dialettica cambia
L'altra cosa
Ma allora occorre entrare sul campo dei contenuti delle scelte dei programmi e io qui voglio affermare con grande forza perché ha ragione Maroni che vive che i riformisti non coincidono con soltanto con la sposi detta area riformista
Perché è una cultura uniformi e è stata grande quella del Partito Comunista Italiano
Mi sembra che dobbiamo dare per scontato questo
Ma allora io credo che dovremmo affermare senza credere che che queste siano affermazioni opportunistiche che ci sono elementi di elaborazione
Banditi che sono una ricchezza di tutto il partito
Prodotti dall'area riformista
Ma io credo e ritengo che ci siano elementi di elaborazione che sono ricchezza di tutti
E che sono stati prodotti dalla minoranza dalla seconda mozione
Ora a me sembra allora che se ci liberiamo dagli schieramenti dalla logica mi forza possiamo determinare una novità e anche la costruzione di una maggioranza nuova il che non significa gettare nel ghetto dell'isolamento qualcuno ma chiederanno gli stessi dire verificare le nostre opinioni e di determinare una convergenza che dia certezza di direzione politica al nostro partito vedete
Un ultime ultime due questioni
Io ho ascoltato l'intervento del compagno Cervi
L'ho condiviso per
Nelle sue linee generali per larga parte non me ho condiviso
Un punto o meglio credo di doverle sottolineare precisare un taglio dibattito sulla identità deve essere messo dietro le nostre spalle
Do ragione a lui se si tratta
Se ci si ci riferiamo a quel dibattito che abbiamo vissuto in questa fase diciannovesimo e ventesimo Congresso e cioè la riproposizione di una identità comunista o neo comunista
Sono d'accordo
E però la questione della identità del partito democratico della sinistra sta tutta dinanzi a noi
Perché noi dobbiamo determinare una nuova funzione una funzione nazionale ed è la funzione che determina una identità e voglio precisare meglio
Assumere una posizione a un'altra sulla guerra
E la posizione è stata for mista in un'altra ancora e quindi prendere assumere una posizione sulla guerra o sulle riforme istituzionali sul tipo di Seconda Repubblica da costruire o prendere e assumere una posizione sulla modernità un'altra non è indifferente alla funzione che vogliamo svolgere quindi alla identità che vogliamo dare al nuovo al nuovo partito e d'altra parte la nostra identità sarà molto condizionata e molto rapportata alla identità che daremo alla democrazia italiana e quindi alla costruzione della seconda Repubblica e al mantenimento dell'unità dell'Unità a nazione allora me sembra io concludo
Non può essere ricercato soltanto in un dibattito interno nostro non vissuto dalla gente non l'ha portato dagli interessi e dai bisogni legittimi dobbiamo ritornare ad essere un grande partito di massa capace di dialogare e di dare risposte a bisogni e interessi diffusi
Di quella parte di popolo che noi vogliamo rappresentare badate
Si dice che vi è in discussione rispetto alla crisi di governo e alla crisi istituzionale il passaggio tra Prima e Seconda Repubblica a me sembra che già ci siamo avviati in un processo di costruzione
Della seconda Repubblica come interpretare il ruolo di Cossiga o le proposte del partito democratiche della democrazia e dal Diana se non l'aver posto fine alla fase della Prima Repubblica e quindi aver posto l'esigenza della costruzione
Della della seconda rete
E allora a me sembra che noi dobbiamo guardare con molta attenzione alle proposte che abbiamo avanzato
Perché io credo che quel pacchetto di proposte quel percorso che ci siamo dati quel percorso costituente che proponiamo di dare al Paese è un percorso capace di intrecciare di saldare l'elemento della riforma istituzionale ai problemi della società e cioè dalla del rapporto tra Stato la nostra identità ma anche la nostra capacità di essere partito di massa un'ultimissima questione l'accenno soltanto come titolo avendo già consumato tutto il tempo
Che avevo a disposizione
Ho ascoltato con interesse certamente il dibattito su Roma e Lazio
Io credo che ci sia qui la necessità di una svolta interna del partito un rapporto diverso tra Roma e Lazio ma anche una svolta più generale nella società
Un diverso rapporto della capitale
Con il resto della regione
Quando noi parliamo quando si affrontano il problema delle riforme istituzionali
E quando si pensa e noi regionalistica noi non possiamo cui non riflettere quindi non apportare degli arricchimenti alla elaborazione che abbiamo compiuto sulla visione della città metropolitana dell'area metropolitana e dello sviluppo di Roma
Se non in chiave in funzione di una dimensione più marcatamente più marcatamente regionale perché altrimenti certamente una visione romanocentrica che ripropone lo sviluppo laziale che ruota attorno al baricentro romano si impone di fatto e questo sarebbe certamente impercorribile
Non soltanto per lo sviluppo laziale ma impercorribile anche per una forza che vuole rappresentare interessi tanto diffusi che non sono soltanto quelli dei ceti più dinamici della della della società e allora le questioni dell'assetto istituzionale anche il più Roma e del Lazio io credo che devono trovare una ulteriore riflessione nostra
Rispetto alla dimensione della città metropolitana
Io ho il timore Coppi Bettini
Su una cosa credo che bisognerà riflettere meglio il timore di una proliferazione di Province Velletri Civitavecchia e perché no Cassino e via dicendo Tocci addirittura ipotizzava il superamento dei confini del Lazio valore intendiamoci
Cari compagni quale è
Quale prospettiva attende il rapporto tra Roma e il suo e il suo e il suo entroterra io credo che questo voi su questo noi dobbiamo riflettere molto sono d'accordo come gruppo dirigente laziale di un'autonomia politica io la intendo in questo modo
Non solo un'autonomia politica interno al partito
Ma anche un'autonomia politica Esterna e cioè di un partito che non vuole essere né forza minoritaria ma neanche forza subalterna ma che vuole riproporsi come forza di governo di cambiamento a Roma e nel Lazio
La compagnia Cristina Cipolletta in sala si
Allora alla parola poi alla parola
Esterino Montino con l'aveva già dato arrivato verso la commissione elettorale e quindi ha chiesto un momentino e poi alla fine l'ultimo Maurizio fiasco come ho detto l'amore
Cari compagni cari compagni ignora intervento vuole affrontare due tu due punti quello dell'asse strategico nel nuovo partito e quella delle autonomie locali
Questa Assise regionale e l'ultimo appuntamento congressuale per poi avviare a Roma e nel Lazio la nascita del nuovo partito
La contrapposizione frontale nata con la prassi delle mozioni si è tradotta in fenomeni di difficoltà e di rotture
Le divisioni si sono accentuate e formalizzate all'interno della stessa maggioranza
E nella minoranza un'azione dei nuovi organismi dirigenti secondo lo statuto provvisorio e il segnale inconfondibile dell'intera operazione dal centro alla periferia
Per questo e per altre ragioni sono compagna che vive politicamente uno stato di sofferenza e di preoccupazione circa il futuro del PDS
Ed era sua capacità di autonomia
Credo che la questione cruciale sia come hanno detto già compagni più autorevoli quella di dare un asse strategico e quindi un'anima al nuovo partito
Come condizione della sua stessa autonomia perché la forma partito fu pensata e realizzata in funzione di un asse strategico
Dare vita ad un grande movimento unitario di massa per la ricostruzione ed ha rimodernato zio modernizzazione della società italiana
E farne uno dei pilastri su cui poggiare lo sviluppo del regime democratico e della Repubblica
Negli anni ottanta i processi sono divenuti Complessi
Si è aperta una crisi di adesione popolare alla Repubblica e quindi ha coinciso con una crisi di consenso elettorale al Partito Comunista
La caduta delle che di credibilità delle istituzione il diverso il partito
Che si è impegnato più degli altri a stabilire un rapporto di fiducia fra il mondo del lavoro e il regime democratico
Ciò significa che la causa principale della crisi e avvenuta principalmente nel piano sociale come una forma accentuata di squilibri e di disuguaglianze
Perché la no una nuova formazione politica abbia un chiaro asse strategico e quindi un'anima il nuovo PDS deve essere in grado di legare indissolubili indissolubilmente
Le proprie sorti per la prospettiva di una nuova crescita di consenso ed un nuovo rapporto con la società italiana
Fa riferimento ad uno schieramento sociale adeguato al circolo storico
Grazie
Della società scientifico industriale basta e l'aria delle forze sociali professionali impegnate nella sfera produttiva e né grandi servizi moderni e quindi interessate sono alla riforma all'eliminazione degli ostacoli che si frappongono alla razionalizzazione dell'economia e alla modernizzazione della società
Ai fini dell'unificazione di tali forze hanno minori importanza
Le rivendicazioni connesse alle condizioni materiali mentre assumono un valore superiore le questioni riguardo di assetto sociale di organizzazione statuale ed è venuta una necessità è il solo terreno sul topo su cui è possibile dare risposte coerenti e non episodica ai grandi per problemi verso cui la sinistra e chiamata a misurarsi
Ogni giorno basti pensare al governo della scienza e delle nuove tecnologie alle questioni dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile
Alle modifiche di modelli di produzione e di consumo in funzione degli sbocchi che potrà venire la contraddizione è cruciale tra nord e sud del mondo
Si tratta di affrontare e rispondere al quesito qual è stato quale democrazia per uno schieramento riformatore che voglia affrontarla vengono messe in discussione
Oggi c'è bisogno di una partecipazione senza precedenti dei lavoratori e dei cittadini alla politica e alla vita democratica partecipazione non può solamente significare diritto ad indicare ma deve voler dire dovere di partecipare per essere coinvolti corresponsabili e quindi essere consapevoli delle scelte i delle decisioni che si devono assumere per il bene della comunità la legge centoquarantadue apre delle prospettive del tutti inedite che non possiamo non vada valutare in tutta la loro portata capace di avviare una nuova fase nella vita democratico si tratta di una materia di di destinata ad interesse soltanto agli addetti ai lavori
Essa deve coinvolgere il maggior numero uno numero di cittadini in modo particolare tutti coloro che sono impegnati nel volontariato nell'associazionismo
Con la legge centoquarantadue viene offerta una grande occasione comuni in quanto ad essi è attribuito il potere di emanare norme giuridiche aventi nell'ambito del territorio lo stesso valore delle norme statali
Si tratta di potenzialità innovative
Tanto da parlare di rivoluzione statutaria
Ci troviamo di fronte ad una fase costituente capaci di ridare slancio e ricchezza di contenuti di fari sperimentare nuove forme di coinvolgimento e di partecipazione del cittadino
Alla gestione della comunità tutti di gli strumenti di democrazia sociale e partecipativa devono trovare da loro esplicazione
Uno spazio e una responsabilità by parti
In quanto devono determinare le procedure partecipative ho voluto riflettere in modo particolare sugli aspetti politici che la questione statuti mette in luce tralasciando la parte giuridica e quindi applicativa che tanto farà sarà da discutere per le diverse letture chissà che si stanno dando alla legge citata
Unitamente la nuova legge dici ettari processo politico deve portare avanti una riforma la concezione del potere e al rapporto del cittadino un nuovo modo delle istituzioni di stare dalla parte della gente il valore della solidarietà deve essere al centro dell'attività amministrativa come patto di cittadinanza capace di coniugare insieme libertà ed uguaglianza e ora di affrontare senza certezze precostituite un profondo rinnovamento onde si attui una piena quella piena interazione tra diverse colture punti di vista
Posizioni etiche con cui ci ci si colloca di fronte alla vita
Ma io mi scuso con i compagni e le compagne
Per un intervento che farò a braccio quindi non ho scritto
E che quindi proprio il tipo di intervento cioè rischia di essere su alcune affermazioni anche insufficiente schema
Tuttavia voglio porre tre questioni sostanzialmente
Voglio partire dal giudizio sulla relazione dal compagno Bettini
Una relazione una relazione
Con omicida
L'analisi anche delle trasformazioni in atto di questa nostra realtà regionale
Realtà regionale profondamente mutata cambiata negli ultimi dieci anni ha visto importanti risultati
Anche economici sociali
Con nuove contraddizioni proprio insite diciamo anche in questa grande trasformazione questo grande processo
In atto in questa realtà regionali
Tuttavia ricca di spunti lirica di grande risorse di possibilità di grandi sviluppi anche economici e sociali
E indizi dai piena di contraddizioni acutamente evidenziato alcune questioni diciamo
Molti importanti
Tuttavia credo che la relazione di Bettini pur con questi limiti
Offre
Degli spunti ricca vi spunti politici che io credo per quanto mi riguarda apprezzo e apprezzo figli info
In particolare
Ha perso fino in fondo il giudizio sulla conclusione di una fase politica
La fase politica legata alla campagna con la lunga campagna congressuale
Diciannovesimo ventesimo congresso
Questa conclusione anche molto convulsa
Capisci abbiamo avuto occasione
Più di una volta di sottolineare la diversità la difficoltà nello stare insieme da parte di questa maggioranza
Chi ha visto appunto
A Rimini la conclusione per la processo aperto
Più di un anno fa
Una maggioranza che lo ricordava anche lo stesso Bettini
Che si univa attorno a un obiettivo a un progetto che era quello del superamento deve andare oltre al vecchio partito comunista fortemente edilizia su alcune connotazioni politiche su alcuni punti politici estremamente importante
Tutto il dibattito
Non solo nazionale mai
Sul problema del Golfo lo stesso giudizio nei confronti del partito socialista
Delle prospettive
Da ultimo Napolitano ha ricordato più volte la diversità la stessa sua dichiarazione
Già portato a votare il segretario generale del partito era una dichiarazione che in qualche modo sottolineava la diversità politica
Sostanziale di posizioni che molto distanti dev'essere approcci anche diverso
Tra di loro
E io credo che bisogna dare atto a Bettini con molta serenità anche di giudizio d'aver posto il problema per quello che senza nascondere appunto le divisioni la diversità delle posizione all'interno
Dalla maggioranza
Attardarsi nel prendere atto appunto della cessazione dalla vecchia maggioranza di Rimini sarebbe un fatto grave nel PC
Non favorirebbe di cento caro marroni lo sviluppo democratico
E il dibattito
Di questo partito
Del PDS non prendere atto cioè di posizioni divaricazioni attorno alcuni nodi alcune questioni che riguardano la prospettiva compreso la prospettiva regionali di questa realtà regionale sì una sterzata anche a questo nuovo partito quindi renderlo diciamo estremamente più libero dagli schemi
Dalle posizioni preconfezionate
Che magari dall'alto cadono diciamo e a tutti i livelli del partito locale con la stessa formula
E chi invece meno ma in qualche modo diciamo la ricchezza delle posizioni
Che esprimono questo complesso diciamo questa complessità che ormai il PDS
Però devono fare questo sport su con molta serenità con molta laicità abbiamo parlato molto spesso di un partito libero
Più laico fuori dagli schemi degli schermi
Detto questo quadro dobbiamo prendere atto di un partito
Diciamo una lista
Ora
Io noto qua e là anche nella stessa discussione politica
Non solo in questo congresso
Ma anche altri congressi delle discussioni politiche diciamo che facciamo
Anche tematiche per le varie iniziative
Una certa sufficienza persino qualche volta disturbo magari di posizioni nei confronti di quelle posizioni che sono magari diverse o problematiche o dialettiche
Magari della linea ufficialità e con uno spirito appunto che vede un elemento di grande ricchezza la procura di città l'approccio diciamo problematico alle questioni la pluralità di questo nuovo soggetto che abbiamo costruito che anche noi abbiamo costruito insieme alla vecchia maggioranza come un elemento diciamo di grande ricchezza quindi grande dinamismo però partendo da questa considerazione diciamo che quella del pluralismo all'interno
Di questa forza di questa nuova forza è possibile guardare sicuramente al al futuro
Certamente anch'io sono tra quei compagni che penso
Che non dobbiamo ripetere magari all'interno delle aree politiche
O dobbiamo avere concezioni diciamo correntizie ossificato e blindate come viene così definito tuttavia il pluralismo delle posizioni il pluralismo anche aperto disponibile a una discussione e un confronto quindi allora Chimento anche di programmi d'iniziative politiche sicuramente
è una questione di tappezzare da apprezzare fino in fondo
Come deve essere definito diciamo il carattere nuovo di questa nuova forza
Io credo che la difficoltà nostra sta proprio qui
Sta nella non aver determinato diciamo che le scelte
Calzanti precise
Nei confronti di un asse politico che sola da seguire
Una schizofrenia anche delle posizioni delle posizioni politiche anche importanti l'abbiamo potuto verificare anche su questioni decisive penso per esempio sulle questioni presidenzialismo penso tutta la discussione
Nei confronti del partito socialista parte l'ultime battute diciamo in quest'ultima in quest'ultima fase tuttavia uno scarto continuo delle posizioni politiche anche su questioni fondamentali da parte di questa di questa nuova forza
Subito dopo il punto centrale diciamo recuperare perché sono una forza sia quello di un asse politico centrale quindi un asse politico che determina sicuramente
Una sicurezza una incertezza una lì con questo ruolo appunto di governo ma consapevoli che al governo e possibile andarci soltanto dopo una grande battaglia di opposizione sociale istituzionale e si proietta appunto con questa carattere all'interno della realtà
Con delle iniziative politiche di massa quindi stando dentro ai singoli processi
Io ora della relazione di Bettini è questo secondo punto volevo affrontare
Ho notato in realtà
Una affermazione
Che non mi convince appieno
Osservazione che può essere secondaria sicuramente rispetto a questo nostro confronto congressuale ma che meritavano locale diciamo sicuramente una riflessione
Quando Bettini passa diciamo l'analisi sul Partito Socialista
Demonizzando qualche volta diciamo
Anche forse su questo eccessivamente
Ma che tuttavia credo importante affermazione sul PSI nazionale
E invece dando un giudizio sul partito socialista in particolare quello locale romano completamente diverso
Soprattutto con l'apprezzamento accadrà
Ora è vero che vi concludeva questa parte incalzando lo stesso Carraro sul i prossimi appuntamenti però credo e questo apprezzamento sia un apprezzamento antiche una posizione di questa natura può avere una portante Assemblea come quella del consiglio comunale di Roma o addirittura quella del consiglio regionale
Perché è chiaro che se andiamo analizzare diciamo il carattere nostro anche la nostra iniziativa politica autonoma dei gruppi all'interno delle assemblee locali all'interno della Assemblea capitolina all'interno dalla Pisana non c'è dubbio che siamo di fronte a un livello forte dalla difficoltà politiche
Al di là dello scontro diciamo che veniva qui richiamato il bilancio regionale Bilancio del Comune e così via siamo di fronte a una difficoltà nell'esprimere tutta la nostra potenzialità tutto il nostro vigore anche di opposizione circa alcuni nodi di fondo un modo di governare alcuni approcci problematici anche diciamo fondamentali si stanno compiendo all'interno di questa il partito e gruppi diciamo su una posizione che in qualche modo ingressi stiamo dentro vediamo come ci stiamo apprezziamo
Ma
Che senza innervare la nostra concluso posizione con un livello tale diciamo di opposizione forte all'interno delle istituzioni
Concludo sulla proprio brevemente scusa Ugo
Sulla questione
Dedico diciamo
Qualche modo lasciati passare questo derby dell'investitura sulla
Sull'organigramma e sul segretario
Ora
Noi abbiamo uno
Anch'io insieme altri compagni sconsigliato
Accompagna obiettivi
Di
Qualcuno ha fatto l'ho fatto in un altro modo mi pare che ormai
La presentazione organico di Falomi
Avvenuta già settimane prima
Però noi abbiamo posto credo vogliamo riproporlo diciamo tre questioni come base una discussione per definire l'organismo dirigente quindi lezioni anche nel prossimo segretario
A parte che competeranno una il congresso ma compete posso organismo dirigente quindi magari si consultazioni ci devono essere ci doveva essere il prossimo c'era questa la via diciamo organismo dirigente non magari vecchio organismo dirigente però credo così come è stata posta è stata posta ma grammatica
La partita la discussione sulle questioni diciamo di contenuto di programma di autonomia del partito
Per animare sulla base di questo confronto appunto a una scelta che però deve essere una scelta campa è perché se è vero che la maggioranza non c'è entrata in crisi se in qualche modo diciamo liquefatta di fronte all'incalzare diciamo delle degli eventi mi pare chiaro che la soluzione non può che essere una soluzione democratica e quindi ricercata nelle diverse aree diciamo che comporranno la no maggioranza questo mi sembra un approccio giusto abbiamo sentito tuttavia il candidato non ufficiale fare il proprio intervento insieme ad altri hanno mi pare che
Ci sia stato diciamo da parte soprattutto del tuo intervento in qualche modo
Voleva aggirare l'ostacolo
Rispetto a nodi pulsanti incalzanti a questioni
Poste dalla stessa relazione che mi sembrava appunto meritevoli di attenzione e per questo appunto sia io e altri compagna Nespresso il giudizio di merito su alcuni contenuti della relazione di Bettino
Allora all'ultimo compagno Maurizio fiasco raccomando
Dopodiché prenderà la parola in compagnia Chiarante
Ho provato anch'io come altri compagni a compiere in questa occasione la prima
Dopo che non abbiamo più alibi credo per non ancora e non argomentare in positivo
E con rigore le cose che intendiamo fare
Il modo e le possibilità che abbiamo di mettere in campo il nostro patrimonio nostra forza
Avvertendo che abbiamo un dovere credo
Piuttosto preciso che è quello di delineare sempre
I percorsi alle nostre idee
In una visione razionale della prospettiva
In una visione razionale che non sia un finalismo astratto
Massiah cogliere
I doveri che la situazione ci pone trovare gli strumenti individuare le condizioni
Con una volta Gramsci bis di sobrietà
E sempre per restare in tema di di una citazione che qualcun altro ha fatto
E quei
Qui parolaio astratti a cui si riferiva si riferiva Gramsci
E non erano certo Turati o Treves ma erano qui populisti demagoghi che predicavano andare al popolo che non indicavano un percorso razionale
Che coprivano con il cosmopolitismo
La necessità di guardare al terreno nazionale di avanzata e dirotta
E credo che noi se vogliamo fare uno sforzo di immaginazione politica dobbiamo avere un contemporaneità leggendo i segni anche i segni che abbiamo impresso uno UI e che troppo spesso trascuriamo
Rimuoviamo
Al contesto etiope operiamo la morfologia della crisi italiana è segnata anche dalla funzione che abbiamo svolto e che svolge che svolgiamo
E anche la stessa crisi e modernizzazione della Società italiana reca impressi questi segni
Quando prende avvio questa modernizzazione prende avvio sul finire degli anni settanta e diviene visibile sul finire del del passato decennio e in mezzo
C'è la grande esperienza politica del decennio delle giunte di sinistra
Fattore stranamente sottovalutato della modernizzazione
Posta una indicazione politica vincente efficace ben calato faccio alcuni esempi
Pensiamo
Tra i ceti non democristiani protagonisti della modernizzazione
Tanto per citare Roma il popolo delle boh delle borgate
Dovevamo un fortissimo insediamento elettorale
Che grazie alle scelte fatte dalla giunta di sinistra
Dalle giunte di sinistra è uscito sono usciti dalla condizione di Mina di minorità dissi di cittadini di serie B
Sono stati inclusi a pieno titolo nella cittadinanza di Roma
Hanno liberato delle risorse hanno conosciuto un processo di promozione sociale e questo favole composto in larga parte di lavoratori dipendenti
Di proposta politica ma lì c'è oppure a pensiamo alla dislocazione di risorse che abbiamo fatto durante il periodo le giunte di sinistra verso la periferia verso la Provincia la dotazione di infrastrutture e di servizi sociali di di scuole ed istituti istituti di istruzione secondaria
Nella provincia chiave che ha costituito un fattore di promozione sociale
E quindi guardiamo a questo coacervo contraddittorio che la la crisi e e il dinamismo della società italiana e regionale
Dove i cittadini vivono una una strana condizione da una parte ci sono livelli di decoro e di civiltà nettamente superiori
Quali il nostro Paese ma mai conosciuti una dignità e dall'altro lato
Vi è la percezione di non essere cittadini nel momento in cui i bisogni nuovi che sono sorti da queste conquiste da questi risultati si infrangono con uno stato
Con una pubblica amministrazione che ci rinvia come in uno specchio l'immagine di cittadini di serie B uno stato disastroso dei servizi
Uno stato di insicurezza diffusa che mina alle basi il contratto sociale
Che incrina al primato dello stato della legge
Che ci fa sentire appunto ci riporta indietro di una condizione arcaica di cittadini di serie B
E nella nostra regione vedi viviamo bene osserviamo in un modo estremamente origini l'esplosione
Sociale e demografica dei medici entri della Provincia
Che hanno conquistato che hanno conseguito una nuova caratterizzazione
C'è una qualità della vita
Migliore in molti centri di media ampiezza della Provincia che è uno dei fattori anche del declino demografico della città della del di una di un'immigrazione interna di segno opposto destino di direzione opposta rispetto a quella che abbiamo conosciuto nel dopoguerra
Fino alla fine degli anni sessanta
Ce ne emerge anche nella qualità di taluni poligoni centri
Delle quattro Province del Lazio cinque province del Lazio
E non è un caso che la provincia dove si registra una maggiore stagnazione elaborato un nuovo dinamismo del reatino troviamo un dinamico una una
Performance considerevole della provincia di latina troviamo una stagnazione profonda della provincia di Frosinone
Dopo il Modena dove la modernizzazione democristiana è stato uno dei modernizzazione assistenzialistica se si esclude l'impianto della FIAT di Cassino
E allora nel sell in questa modernizzazione dove vi sono molti segni contraddittori dobbiamo anche cogliere
L'apporto che hanno dato forze sociali che costituivano un forte insediamento elettorale del nostro per del del vecchio Pci e che oggi devono tornare a essere al centro dell'iniziativa di ripresa e di consenso del del del del PDS
In per dirla in un termini fu un po'schema ideazione regionale quale non c'era stata nei decenni precedenti
Comincia ad emergere una domanda di direzionalità e di funzione a Roma come capoluogo di questa Regione
E lui c'è il limite del pentapartito e lì c'è anche una grande possibilità per una forza autonomista regionalista come il PDS per tornare al centro della battaglia politica regionale per riconquistare nuove posizioni di consenso
Perché questa condizione contraddittori di cittadinanza
Che avvertita nella nostra regione come nel molta parte del paese
Richiede pone nuove domande di una nuova classe dirigente di un di uno schieramento politico che raccolga questi compiti e che definisca un quadro politico dentro il quale possono essere agiti possono essere proposti programmi boh e di crescita
Io credo che noi abbiamo se vogliamo argomentare in positivo dobbiamo qui trovare un terreno per spendere la forza che abbiamo e per guardare senza imbarazzi senza paura
Alla situazione e per entrare in campo qui nel contesto in cui operiamo qui in nella regione del Lazio
E abbiamo bisogno di un partito che Interpreti appunto in modo attendibile la realtà in cui si trova colga le responsabilità che da questa realtà di derivano lei dichiari esplicitamente e ci faccia ci costruisco attorno a una iniziativa politica certa abbiamo un partito abbiamo bisogno di un partito
Che salvaguardi le proprie forze che le uniche grosso delle sue forze nella battaglia e per far questo c'è bisogno di un di un contesto limpido di messaggi univoci non doppi
Abbiamo bisogno di un partito del quale le responsabilità siano ben identificabili siano
Visibili
Queste responsabilità possono far perno attorno con la maggioranza è un obiettivo da porsi una maggioranza che risponda di queste responsabilità e si assuma l'onere di gestire di fare di di cui di condurrà battaglie di indicare una prospettiva e risponda dei risultati sia verificabile come avviene in una qualsiasi e democrazia seria di una linea politica
Che via un'immagine esterna del del PDS
Abbiamo bisogno
Di un quadro di regole anche internet dove
La solidarietà sia associata ad uno spirito di ricerca
Senza stigmatizzazione senza costruire dei bersagli polemici artefatti
Cercando di intendere le posizioni di ciascuna sensibilità per quello che sono sto finendo
Con lealtà
Perché in questo spirito di ricerca
Non cesso c'è un un fattore di solidarietà che rende anche opzioni politiche molto visti
La visibilità di chi e di quale maggioranza ne risponda questo credo che sia un obiettivo da da ottenere anche se vogliamo rispondere in modo positivo guardando avanti
A una delle vere emergenze che quello di arginare la scissione
Di arginare gli affetti di questa scissione che non a caso sono più gravi in quel contesto provinciale
E qui ci torna la città di Roma dove
In questo quadro di riferimento preciso è venuto a mancare per molto tempo e quindi ha portato argomenti elementi di conferma a chi ha radicalizzato la propria scelta fino al punto di uscire dal partito quindi solidarietà
Spirito di ricerca come due fattori
Del portare il grosso del
Bene interventi sono conclusi prima di dare la parola accompagnò Chiarante
Informo è arrivato un comunicato dalla FIOM FIM e UILM
Riguarda
La procedura di licenziamento per duecentocinquanta operai pari al trenta per cento
Della forza del lavoro di questa Società della di Unisys Italia che società per azioni che avviato questa procedura questa società
Opera nel campo dell'import sappiamo di avere a Roma aperta la vertenza gravissima del licenziamento di trecento operai dalla contrabbasso e della concorrenza
Di una iniziativa insomma come quella appunto della riduzione dopo la guerra del Golfo praticamente questa iniziativa sostanzialmente trovato nei fatti
Una
Confermo una riprova
La battaglia per la Contrada si avverte il primo incontro che vi è stato ieri credo al ministero del lavoro non ha sortito nessun effetto pratico
Diceva un altro incontro pare lunedì ma allo stato dei fatti non vedo quale prospettive queste nuove incontro potrà ai lavoratori della contrada lavoratore degli Unisys Italia società per azione questo congresso a nome vostro io esprimo la solita tu stendiamo mente sia nella difesa del lavoro degli operai di questa società
La seconda comunicazione è questa
I compagni che sono intervenuti nel dibattito
Vi prego nei prossimi giorni ma non prossima messe nei prossimi giorni della settimana prossima di fare alla segreteria regionale regionale una cartella che sintetizza il loro intervento lo dico perché poiché questo
Non è stata fatta la registrazione dibatto sarebbe veramente una cosa non accettabile che sostanza delle cose che abbiamo detto ma deve vivere anche qualche cosa che poi gli organismi regionali leggeremo provvederanno in qualche modo fare in modo che siano pubblicati Ernestino non agli atti nella nostra memoria ma insomma c'era una base del prossimo lavoro degli organismi dirigenti dell'unione regionali la parola e accompagnò chiaramente precedente della commissione nazionale di garanzia del nostro partito
Io mi propongo dei non ritardare troppo compagne e compagni
La conclusione dei vostri lavori
Per questo
Mi limiterò ad affrontare
Solo pochi temi i motivi anche di grande interesse
Che sono stati presenti nel dibattito di ieri e di oggi
Parto dal momento politico in cui si svolge questa Assise regionale
è in atto una crisi di governo che tutti sappiamo
Avere risvolti molto complessi e inquietanti
Non solo perché ancora una volta si è affacciata l'ipotesi delle elezioni anticipate
Non solo per il modo in cui
In questa crisi
Hanno pesato perno vengono al pettine
In modo
Sempre meno rinviabile le grandi questioni dell'assetto politico e istituzionale del Paese
E dietro queste questioni
Emerge
Un malessere diffuso e profondo
Per il distacco crescente
Fra i cittadini e lo Stato
Per la cui ossidi tensioni sociali che la modernizzazione degli anni ottanta non ha risolto o ha risolto in modo distorto
In molti casi addirittura pienamente consapevoli
Che questa situazione
è un banco di prova estremamente importante
Per la costruzione del nuovo Partito democratico della sinistra
è un banco di prova proprio in relazione alle difficoltà
Che abbiamo incontrato
In questa costruzione
Io non ritorno su queste difficoltà
Sono state dette da molti compagni a partire dalla relazione di Bettini
La separazione più vasta e dolorosa del previsto come è stato qui detto
Spesso di diffidenza di sfiducia
Di una parte basta
Della nostra base del nostro elettorato
Il mancato afflusso l'afflusso insufficiente
Di quelle nuove forze
Sulle quali si faceva
Affidamento
Proprio perché abbiamo di fronte a queste difficoltà
Perché sentiamo tutti che
Il nuovo partito ha un grande lavoro da compiere
Per
Per definire meglio la sua fisionomia per affermare il suo ruolo per riconquistare e allargare il consenso in tanta parte dell'OP il modo in cui sapremo affrontare in queste settimane i grandi problemi che la crisi politico istituzionale del Paese
Ci propone
Sarà decisivo il modo in cui in questa crisi sapremo andare avanti nel definire
E non solo attraverso le dichiarazioni che si possono fare in un congresso sui giornali ma soprattutto attraverso l'iniziativa politica attraverso il movimento di massa definire la nostra collocazione sociale e politica
Precisare sempre meglio che il nuovo partito
Non cerca un facile inserimento dà forza subalterna
Eravamo decisi a respingere ogni manovra di chi sperava che potesse mo'funzionare come una sorta di secondo forno o a disposizione della democrazia cristiana il modo in cui era stata prospettato l'ipotesi del governissimo a disposizione del Partito socialista
Accordi sottobanco su un'ipotesi presidenzialista
Ecco decisivo il modo in cui c'è sapremo precisare che il nuovo partito non cerca un facile inserimento ma vuole invece contribuire al rinnovamento delle istituzioni come grande forza popolare e di sinistra che guarda alle forme ma anche ai contenuti tenuti sociali l'avanzamento politico culturale
Che si determina attraverso lo sviluppo democratico
E quindi credo che conti molto
Saper affrontare
Una crisi che giustamente è stato detto non è soltanto una crisi di governo in qualche modo il venire in evidenza una crisi della Repubblica e il venire in evidenza di tante manovre torbide che cercano soluzioni a destra di questa crisi
Estremamente importante di fronte a questa portata Della prove in cui siamo impegnati
Saper operare con un partito che riprende del PC come forza fondamentale della democrazia italiana
E al tempo stesso sa mobilitare nuove energie
Per aprire un processo di rinnovamento delle istituzioni democratiche e dei rapporti sociali
Io credo
Che lo ha o Partito democratico della sinistra
Acqui anche un'occasione veramente
Determinante per cercare di uscire da quella che è stata definita come una troppo lunga troppo lungo ma inevitabilmente lungo per tanti aspetti dibattito congressuale
E proiettarsi all'esterno
E riprendere quota e dare spesso comunque realizzare una grande mobilitazione democratica come risposta alla crisi del Paese
Sapendo dimostrare proprio di fronte a questa crisi
Che il nostro impegno è quello di affrontare in modo davvero innovativo
I nuovi problemi che in questa fase storica in questa fine di secolo stanno davanti in Italia e in Europa a un partito che voglia davvero Sr
Un'autentica forza di sinistra sul piano sociale e sul piano politico
Dirò qualcosa più avanti a proposito delle
Nostre proposte
In rapporto alla crisi di governo ma voglio subito dire che proprio per questo motivo proprio perché a mentale che abbiamo di fronte è quello di
Saper affrontare ciò che essi il problema di che cosa significa oggi essere una moderna de e democratica forza di sinistra proprio perché teste del tema fondamentale per far crescere il il PDS per dare spessore e consistenza alla sua linea la sua immagine
Per questo io
Mi sono sentito molto d'accordo con la forte sottolineatura
Che nella sua relazione
Goffredo Bettini ha dato all'affermazione che oggi è necessario sapere andare oltre
Il confronto congressuale è necessario sapere promuovere nell'uomo raccolte attorno alle mozioni del congresso di Bologna o del congresso di Rimini
Ma che sia una dialettica tra maggioranza e minoranza tra maggioranza e minoranze che si articolino si sviluppino attorno alle questioni decisive di che cosa debba esseri oggi una strategia di sinistra
In Italia e in Europa in sostanza maggioranze e minoranze che si definiscano
Lo riprendeva anche Falomi
Nel vivo del confronto programmatico sui problemi che oggi sono aperti
Io aggiungo subito che naturalmente
Dire questo non può significare a me pare importante
Aggiungere subito questa precisazione
Che perde importanti politico-culturali
Del resto una pluralità di orientamenti politico culturali già c'era
Anche nel vecchio partito comunista percorre tutta la sua storia e non comprenderemo bene la la ricchezza la diversità del Partito comunista italiano rispetto ad altra esperienza di partiti comunisti se non tenessimo conto proprio di questa pluralità di orientamenti politici e culturali e di diverse tradizioni che in esso si sono intrecciate
E hanno fatto la ricchezza della della sua vita e della sua politica questa pluralità già c'era
La crisi del movimento comunista mondiale la portata necessariamente allo scoperto
E ancor più è partito
Ed è per questo che considero sbagliate
Certe nostalgici è di tipo centralistico
Perché è una cosa appunto è augurarsi una capacità di andare oltre la cristallizzazione del confronto congressuale altra cosa e nutrire Nostalgia che porterebbero ad un arroccamento attorno da un arroccamento per di più del tutto ipotetico velleitario attorno alla vecchia forma partito con forze ristrette con l'illusione di potere
Dare soluzioni di disciplina problemi di divergenza politica con la speranza ingenua che il ritorno a vecchie forme di unità porti a superare le difficoltà tempo a mio giudizio va nettamente respinto ogni Nostalgia di questo tipo
Ed è per e e per questo è mia convinzione
Che va difeso con fermezza va applicato con coraggio e nel modo più aperto
Il principio
Pluralistico
Su cui si impernia
Lo statuto che ci siamo dati al congresso di Rimini certo da rivedere per tanti aspetti lo Statuto discusso
Non con
Anzi neppure discusso coi nell'assemblea plenaria ma certo elaborato in pochi giorni ma tuttavia io credo importante per la quelle affermazioni di fondo
Che sono contenuti nel preambolo e nell'articolazione statutaria a proposito del riconoscimento che
Nel sottolineare che non si può confondere
Pluralismo e cristallizzazione delle posizioni
C'è c'è un'ambizione che il nuovo partito democratico della sinistra deve avere se c'è una speranza che ha portato anche chi come me e era è stato contrario alla svolta proposta da Occhetto appurato che governa con tagli a decidere di impegnarsi nel nel PDS questa speranza è che il confronto tra diverse aree politico culturali non abbia come sbocco la continua ripetizione delle posizioni del passato
Ma questo confronto sia stimolo sollecitazione a misurarsi sui nuovi problemi cerca strategica per la sinistra in Italia e in Europa
Un confronto che abbia queste ambizioni
Non può dunque essere uno scontro correntizio per il potere non può essere una battaglia che si svolge tutta all'interno del partito
Tra un ambito tra una migliore Pramarn maggioranze e minoranze prefissate
Tra correnti come siamo oggi dire blindate
Confronto che abbia queste ambizioni deve essere invece confronto che muove da una rinnovata capacità di analisi critica della situazione
In cui si operiamo della fase di grande trasformazioni
Che stiamo vivendo in Italia nel mondo
E in questa fase di trasformazione non vi sono cibo venire
Sappiamo bene e credo che
Questa consapevolezza deve esserci
Anche un punto deve essere per tutti noi anche un punto di sostegno di fronte alle difficoltà che abbiamo di fronte
Sappiamo bene che noi e tutte le forze di sinistra stiamo attraversando in questa fine di secolo un difficile periodo di crisi si è esaurita una storia della sinistra così come si era espressa nel corso di questo secolo in quelle che sono state le sue manifestazioni storiche che hanno dominato
Le vicende del Novecento sia esaurita con tutto ciò che ha significato la
La grande ricchezza di questo secolo esaurimento la crisi tra drammatica della dell'esperienza comunista così come si è realizzata nei secondo il modello sovietico ma evidente anche la difficoltà che la sinistra nelle anche nelle più avanzate espressioni della esperienza socialista
è venuta ad incontrare in questa ultima fase di fronte alla controffensiva conservatrice
Che ha caratterizzato che ha caratterizzato
Questi ultimi dieci quindici anni
E per questo che è giusto guardare con grande interesse
Credo che
Anche chi come me
Afferma il valore di una se con le elaborazioni con le ricerche delle grandi forze di sinistra dell'Europa occidentali le grandi forze socialiste e socialdemocratiche
Ma con la consapevolezza credo che c'è per tutti un terreno di ricerca da compiere c'è un nuovo soggetto politico di sinistra da costruire
Non c'è
Un modello al quale riferirsi ed è per questo che è un problema tutto aperto anche il problema della strategia della linea strategica per la costruzione di un'alternativa per
Sapendo dimostrare proprio di fronte a questa crisi
Che il nostro impegno è quello di affrontare in modo davvero innovativo
I nuovi problemi che in questa fase storica in questa fine di secolo stanno davanti in Italia e in Europa a un partito che voglia davvero Sr
Un'autentica forza di sinistra sul piano sociale e sul piano politico
Dirò qualcosa più avanti a proposito delle
Nostre proposte
In rapporto alla crisi di governo ma voglio subito dire che proprio per questo motivo proprio perché a mentale che abbiamo di fronte è quello di
Saper affrontare ciò che essi il problema di che cosa significa oggi essere una moderna de e democratica forza di sinistra proprio perché creste del tema fondamentale per far crescere il il PDS per dare spessore e consistenza alla sua linea alla sua immagine
Per questo io
Mi sono sentito molto d'accordo con la forte sottolineatura
Che nella sua relazione
Goffredo Bettini ha dato
All'affermazione che oggi è necessario sapere andare oltre
Il confronto congressuale è necessario sapere promuovere
Nell'uomo raccolte attorno alle mozioni del congresso di Bologna o del congresso di Rimini
Ma che sia una dialettica tra maggioranza e minoranza tra maggioranza e minoranze che si articolino si sviluppino attorno alle questioni decisive
Di che cosa debba esseri oggi una strategia di sinistra in Italia e in Europa in sostanza maggioranze e minoranze che si definiscano
Lo riprendeva anche Falomi
Nel vivo del confronto programmatico sui problemi che oggi sono aperti
Io aggiungo subito che naturalmente
Dire questo non può significare
A me pare importante aggiungere subito questa precisazione
Che perde importanti politico-culturali
Del resto una pluralità di orientamenti politico culturali già c'era
Anche nel vecchio partito comunista percorre tutta la sua storia e non comprenderemo bene la la ricchezza la diversità del Partito comunista italiano rispetto ad altra esperienza di partiti comunisti se non tenessimo conto proprio di questa pluralità di orientamenti politici e culturali e di diverse tradizioni che in esso si sono intrecciate
E hanno fatto la ricchezza della
Della sua vita e della sua politica questa pluralità già c'era
La crisi del movimento comunista mondiale la portata necessariamente allo scoperto
E ancor più è partito
Ed è per questo che considero sbagliate
Certe Nostalgia di tipo centralistico
Perché è una cosa appunto è augurarsi una capacità di andare oltre
La cristallizzazione del confronto congressuale altra cosa e nutrire Nostalgia che porterebbero ad un arroccamento attorno da un arroccamento per di più del tutto ipotetico velleitario attorno a una vecchia forma partito con forze ristrette con l'illusione di potere
Dare soluzioni di disciplina problemi di divergenza politica
Con la speranza ingenua che il ritorno a vecchie forme di unità porti a superare le difficoltà tempo a mio giudizio va nettamente respinto ogni Nostalgia di questo tipo
Ed è per e e per questo è mia convinzione che va difeso con fermezza va applicato con coraggio e nel modo più aperto
Il principio
Pluralistico
Su cui si impernia
Lo statuto che ci siamo dati al congresso di Rimini certo da rivedere per tanti aspetti lo Statuto discusso
Non con
Anzi neppure discusso coi nell'assemblea plenaria ma certo e lavorato in pochi giorni ma tuttavia io credo importante per la quelle affermazioni di fondo
Che sono contenuti nel preambolo e nell'articolazione statutaria a proposito del riconoscimenti
Nel sottolineare che non si può confondere
Pluralismo e cristallizzazione delle posizioni
C'è c'è un'ambizione che il nuovo partito democratico della sinistra deve avere
Se c'è una speranza che ha portato anche chi come me
E era è stato contrario alla svolta proposta da Occhetto appurato che governa con tagli a decidere di impegnarsi nel nel PDS
Questa speranza è che il confronto tra diverse aree politico culturali non abbia come sbocco la continua ripetizione delle posizioni del passato
Ma questo confronto sia stimolo sollecitazione a misurarsi sui nuovi problemi cerca strategica per la sinistra in Italia e in Europa
Un confronto che abbia queste ambizioni
Non può dunque essere uno scontro correntizio per il potere non può essere una battaglia che si svolge tutta all'interno del partito
Tra un ambito tra una minore Pramarn maggioranze e minoranze prefissate tra correnti come siamo oggi dire blindate
Confronto che abbia queste ambizioni deve essere invece confronto che muove da una rinnovata capacità di analisi critica
Della situazione
In cui si operiamo della fase di grande trasformazioni
Che stiamo vivendo in Italia nel mondo
E in questa fase di trasformazione non vi sono cibo venire
Sappiamo bene e credo che questa consapevolezza deve esserci
Anche un punto deve essere per tutti noi anche un punto di sostegno di fronte alle difficoltà che abbiamo di fronte
Sappiamo bene che noi e tutte le forze di sinistra stiamo attraversando in questa fine di secolo
Un deficit del periodo di crisi si è esaurita una storia della sinistra così come si era espressa nel corso di questo secolo in quelle che sono state le sue manifestazioni storiche che hanno dominato
Le vicende del Novecento sia esaurita con tutto ciò che ha significato la
La grande ricchezza di questo secolo esaurimento la crisi tra drammatica della dell'esperienza comunista così come si è realizzata nei secondo il modello sovietico ma evidente anche la difficoltà che la sinistra nelle anche nelle più avanzate espressioni della esperienza socialista
è venuta ad incontrare in questa ultima fase di fronte alla controffensiva conservatrice
Che ha
Caratterizzato che ha caratterizzato questi ultimi dieci quindici anni
E per questo che è giusto guardare con grande interesse
Credo che anche chi come me
Afferma il valore di una se con le elaborazioni con le ricerche delle grandi forze di sinistra dell'Europa occidentali le grandi forze socialiste e socialdemocratiche
Ma con la consapevolezza credo che c'è per tutti un terreno di ricerca da compiere c'è un nuovo soggetto politico di sinistra da costruire
Non c'è un modello al quale riferirsi
Ed è per questo che è un problema tutto aperto anche il problema della strategia della linea strategica per la costruzione di un'alternativa per la costruzione di nuovi rapporti unitari tra le forze di sinistra
Nel nostro Paese
Non c'è dubbio
Del tutto illusorio pensare di poter prescindere
Dalla questione socialista nel proporsi di costruire un'alternativa nella realtà politiche italiane
Ma riconoscere questo è altra cosa dal dire dallo scrivere come
Modo che a me pare un po'ingenuo qualche volta si è scritto
Che è il vero nodo per l'alternativa stare starebbe tutto nell'affrettare i tempi di un'unificazione tra il PDS il partito socialista di fronda questa affermazione
Mi sento non mi sento più d'accordo mi sento
Molto perplesso e più che perplesso
Per due motivi sostanziali per
Perché una pietra
Partito democratico della sinistra il partito socialista italiano
Porterebbe a una forza probabilmente fra il trenta trentacinque per cento dei voti
Troppo lontana
Dal poter essere il perno di un'alternativa c'è il problema in Italia come negli altri paesi europei di una più ampia sinistra di una articolarsi delle forze
Riformatrici delle energie alle quali rivolgerci di un'opera di costruzione che va ben al di là
Del problema del rapporto con il Partito Socialista ma soprattutto una simile affermazione non corrisponde a verità
Perché non c'è in questo momento in Europa
Una piattaforma
Socialista vincente rispetto azioni strategiche quello della costruzione di una nuova sinistra
E in questa costruzione io considero personalmente come molto importante una presenza comunista come presenza critica rinnovata come presenza ridefinita come capaci come apporto di come apporto critico di stimolo in questo processo di costruzione ed è per questo che considero un errore
Invece la scelta di chi ha ritenuto di isolarsi in un'esperienza partitica separata minoritaria
Collocandosi così fuori da questo
Processo che deve
Invece impegnare una pluralità di esperienze politiche culturali
Di costruzione di una nuova attraverso una battaglia politica un confronto strategico che rinnovi spinga rinnovamento il complesso delle posizioni
E quindi modifiche le posizioni nostre modifiche le posizioni del partito socia socialista quella di altre forze di sinistra e sappia determinare mutamenti e spostamenti anche nell'area cattolica in un Paese come l'Italia non si può prescindere da forze
Di progresso presente in quest'area che devono essere dislocate rispetto ad una scelta a favore della Democrazia Cristiana
E quindi ponendo sì come obiettivo
Lo sviluppo di un processo di ricomposizione di un ampio arco di forze ma guardando innanzitutto io credo anche
Al complesso delle forze di opposizione che sta nasca oggi invece sono nell'aria di governo
E pare del resto che anche le vicende politiche che sono in atto
Il dibattito che si sta svolgendo in relazione alla crisi di governo anche queste vicende politiche dimostrano che vi sono differenze di ipotesi strategiche
Tra noi e i compagni socialisti
Che non si possono oscurare tatticamente
E che ove è un prete occorre sapere invece affrontare
Positivamente
In un confronto strategico aperto
L'ipotesi presidenzialista del Partito socialista non è un'ipotesi neutra
è un'ipotesi che ha un contenuto politico sostanziale ben concreto e quella cioè l'ipotesi di un governo che accompagni in modo più efficiente
Il processo di modernizzazione il processo di modernizzazione chiede capitalistica che è avvenuto nel nostro Paese in questo periodo attraverso
La devi che ha da parte dei cittadini dei poteri decisionali
A a chi viene direttamente eletto dai cittadini alla carica presidenziale mentre la nostra convinzione che sia maturo il problema
Di un di un ipotesi qualitativamente diversa
E per questo punto non è una diversa soluzione tattica qualcosa di sostanzialmente diverso all'ipotesi
Che abbiamo avanzato di un allargamento della democrazia tra la possibilità che sia data direttamente agli elettori di poter decidere scegliere tra diverse coalizioni diversi programmi
E quindi una nuova responsabilità di decisione
Che Offerta al cittadino
Il modo in cui ci siamo mossi in questi giorni
Mi pare che sia stato efficaci
Lungo questa linea
All'idea di giungere a forme di consultazione popolare
Che finirebbero con l'avere un carattere per plebiscitario ossee
Non fossero calate nel cuore di un processo di un più ampio processo riformatore
Abbiamo posto quella una consultazione che venga attorno a ipotesi alternative ben definite che emergano dallo stesso confronto parlamentare
E con la proposta di un governo di garanzia
Non abbiamo semplicemente detto che noi non del PDS non è una forza di rincalzo non è un partito che sia disponibile appunto per aprire un forno a favore di questo o di quell'altra forza politica non abbiamo semplicemente detto che non siamo disposti a votare per un governo di cui non facciamo parte abbiamo sottolineato che c'è un rapporto molto stretto
Tra uscita dalle pratiche di governo dalle manovre dalla logica che è stata propria della politica del pentapartito e l'avvio di un processo costituente
E sottolineando che al di fuori di quella soluzione
Il nostro ruolo è quello di grande forza di opposizione democratica e dall'opposizione dal suo contributo per affrontare il senso riformatore
I problemi politici istituzionali che sono aperti dal suo contributo per far maturare le condizioni di un alternativa e non se farà non
Non contrappone i problemi di carattere politico istituzionale
Alle grandi questioni di indirizzo politico alle grandi questioni sociali che sono aperti che sono aperte per il Paese del modo in cui ci siamo mossi in questi giorni mi sembra che sia stato efficace
Mi sembra che sia stato efficace caratterizzando ti do democratico della sinistra che si collega a una grande tradizione di battaglie democratiche facendo dunque del tema della democrazia non tema
Che si riferisce unicamente alle regole ma che collega strettamente un'ipotesi di sviluppo del Paese
Per quel che riguarda le soluzioni politiche istituzionali all'esigenza di rinnovamento per di risanamento della vita pubblica di rinnovamento profondo dei rapporti sociali e politici di un nuovo rapporto tra i cittadini e lo Stato
Una chiara risposta democratica un chiaro impegno in questa direzione
è una prima condizione fondamentale mi sembra sia molto importante l'appuntamento che ci siamo dati per il venti
Di questo mese democratico della sinistra l'altra condizione rafforzare estendere in nuove direzioni il radicamento sociale di questo partito sentiamo quanto
E difficile insieme importante l'impresa che abbiamo avviato a questo riguardo
Sentiamo che non basta un generico appello alla socialità al movimento alle lotte per ottenere questo radicamento
Occorre innanzitutto una rinnovata capacità di analisi della realtà
Intendere a fondo quanto hanno inciso i processi di modernizzazione degli ultimi dieci quindici anni Comano modificato
La realtà in cui operiamo
Come le contraddizioni e i problemi su cui dobbiamo incidere anche quando si propongono con un nome nuovo questo è il rinnovamento della nostra cultura politica l'impegno a dire e insieme l'impegno di rinnovamento della nostra organizzazione
Della forma partito
Su questo piano il cammino che abbiamo compiuto
E certamente ancora molto insufficiente
Anche se guardiamo al nuovo Statuto che ci siamo dati
Le novità maggiori solo come ricordavo nel senso del riconoscimento del pluralismo assai meno rilevanti per quel che riguarda la forma partito
Perché riguarda la creazione di nuovi canali che aprano la realtà del partito alla società in cui opera
Le novità maggiore in questo campo la anzi la novità maggiore in questo campo è probabilmente proprio l'avvio di una riforma regionalista del partito
L'idea cioè che le unioni regionale ma cento un anello che Etra sim momento di trasmissione delle indicazioni da linea politica secondo quella tradizionale assetto piramidale gerarchico della vecchia forma partito
Ma devono essere invece centri autonomi di analisi di elaborazione di promozione dell'organizzazione dell'iniziativa politica
Ciò che mi pare
Anche voi avete cominciato a fare con i documenti sui temi programmatici su quelli della forma partito che avete elaborato in vista di questa assise ma certa riguardo c'è molto cammino da compiere
Nello Statuto ci accenna ai nuovi poteri le nuove funzioni delle Unioni regionali indicando anche tempi molto brevi per una delibera a questo riguardo mai bene probabilmente che quel
Di rafforzare effettivamente l'autonomia al carattere di centro di elaborazione di promozione politica che le unioni regionali debbono avere la loro capacità di aderire davvero alle diverse realtà in cui scio
Io ho concluso compagni
Ma voglio terminare con
Con un augurio
Un augurio alla fine di questi lavori al di là della battaglia congressuale che ci ha visti su diverse posizioni
Noi ci sentiamo oggi tutti impegnati a dare all'Italia un nuovo e forte partito della sinistra che sappia sviluppare in termini rinnovati in una situazione mutata
Quella che era la migliore tradizione del Partito comunista italiano la sua capacità di di interpretare dall'opposizione
Una volontà di governo una volontà di pensare nella vita politica del Paese
Ci auguriamo appunto di saper portare avanti in termini rinnovati e nuove condizioni
Questa che era la migliore tradizione e costruire assieme ad altre forze in questo modo le condizioni per un'alternativa nel Governo del nostro Paese
Dobbiamo fare in modo compagni e compagne che questa Assise regionale sia sotto questo aspetto davvero la chiusura di un dibattito tutto Rin serrato o prevalentemente Arryn serrato all'interno del partito ci alla chiusura della stagione congressuale e l'apertura di una nuova fase
Era presente dunque l'avvio dei bisogni delle attese del nostro Paese
Nella mozione prima Bocchetti anni diciamo nuova mozione Trifoglio che ti hanno
I riformisti non me lo hanno chiesto hanno già fatto alla riunione non ne hanno bisogno
Siamo contenti
All'inizio ricominciato a te se
Allora
Sono Media S.r.l.
In stante
Gli autori senza la passione c'è ma e prima delle
Nel senso
Che indubbiamente
Per
Propriamente
Appartenenti sulla base guardata imponendo
Passato
Allora
Per attraente
Basta
Senta
Niente piantoni e trent'anni
E enormemente
Veramente
Tutti
Dove viene
Sette
Tre
Allora attrezzarsi meglio grazie
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Sì no no no no no no anzi di si evince andrebbero dentro
Trattandosi in
Sì grazie laddove sembra ma zero da lei ballerino se
Leggi collaudato in mano l'ordinanza i la ma divisa
Sì sì
I Panna Recoaro
Domani
Annunzio accezione seguito da Daniel strambo sega pian pianino di diagnosi si i passano almeno due esami alla zona bene sia una possibile invasione di questa vi si Cammisa valgono ad Hansen riesame tornata
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