Intervista a Giovanni Bissoni sul caso Angela e cyber knife

Radio Radicale un saluto Monica Soldano e oggi parleremo di un caso che un posto da qualche giorno un po'sulle cronache soprattutto della
Regione Puglia ma anche nazionali è il cui un altro caso drammatico un caso umano di una giovane donna di ventisei anni di Salerno
Il suo nome ormai abbastanza noto e Angela
E una donna malata di un tumore al cervello ma incinta quindi decida di portare avanti la gravidanza e cerca anche di poter curare il suo tumore
Finché e scopre che esisteva un macchinario una
Di fatto un bisturi
Cibernetico di grandissimo
Di grande precisione e quindi si trasferisce in una struttura privata alla clinica Mater Dei di Bari e lì comincia un po'il suo iter ma ieri
Ansia prese in una conferenza stampa dell'assessore al welfare Elena Gentile da Regione Puglia
Che non si può procedere per motivi che riguardano ossia la autorizzazione della macchinario ossia l'accreditamento della struttura insomma una serie di questioni
Accusata anche è un po'dall'opinione pubblica di un eccesso di burocrazia ieri l'assessore ha sia discesa e a diciamo esposto
Le sue ragioni che appunto a te avrebbero invece molto a che fare con la tutela della salute dei cittadini ma anche di Angera oggi cerchiamo di fare di chiarire alcuni passaggi di questa questione che non è soltanto specifica al caso ma che anche una sua valenza
Il più generale lo faremo con Giovanni Bissoni che il Presidente dell'Agenzia nazionale di sanità
AgeNaS benvenuto Giovanni Bissoni ai nostri microfoni
In quel giorno lei era agli ascoltatori
Dunque questo cibernetiche ai fare sembra un nome insomma che appartiene quasi ha una dimensione potremmo dire fantastica i dividi fattura un po'si spaventa un poi di fatto
Uno punto uno un coltello cibernetico degli alta precisione molto grande anche da come macchinario che nel due mila nove
Con l'imprenditore milanese Aldo Cerruti arriva in Italia
Appunto
E tot dopo Milano vicenza Messina oggi insomma pare che sia più diffuso circa i sui siano sette queste macchine che sono disponibili in alcune regioni italiane
Ecco il caso di Angela e anche le questioni sollevate dall'assessore Elena Gentile della Regione
Puglia che cosa l'hanno fatta pensare Presidente Bissoni
Ma intanto che di fronte a tecnologie così complesse sarebbe necessario procedere attraverso una programmazione nazionale e quindi la distribuzione corretta delle risorse una condivisione dei calcoli da trattare
Quindi la condivisione dei protocolli una condivisione dei file dei meeting io dei pazienti magari da un centro periferico e centri super specializzati
Quando questo non succede rischiamo di trovarci di fronte a un fai da te
Che poi ora questi questi problemi ecco nello specifico del caso del questa clinica privata ma è una lite insomma di di cliniche private
Pugliesi che hanno praticamente gestito l'arrivo di questa giovane donna Giada circa sei giorni ora
Pare che Angelo abbia chiesto le dimissioni sia andata via nonostante il parere contrario dei medici ma al di là
Dico della questione il fatto è che l'assessore ha ha detto il non si può procedere perché l'apparecchiatura
Non è stata autorizzata la sede in cui si trova a noi non è diciamo soufflé sufficientemente sic ora per poter procedere e non ci sono i protocolli clinici adeguati che ci dicono se in questo caso specifico
Si può intervenire insomma
Allora questa macchina come aree quando è arrivata lì presente è stata acquistata ma poi dal due mila e undici si attende un'autorizzazione che non arriva
E poi ci sono state dichiarazioni dell'oncologo che ha detto che sono è stata utilizzata in casi compassionevoli pochi fino ad oggi qualcosa qual è il pasticcio che secondo lei c'è dietro qual è il chiarimento che va fatto
Ma non conosco il caso specifico ma mi riferisco in poppa situazioni anche similari a rischi che noi corriamo molto spesso di fronte a casi di questa di questa natura
Troppo spesso queste tecnologie molto sofisticate che vengono visti un po'come il fiore all'occhiello di una struttura o di una rete di strutture prima ancora di avere verificato effettivamente
Qual è diciamo il bacino di pazienti che potrebbe beneficiare mia quale potrebbe essere il suo uso
In questo momento noi non abbiamo liste d'attesa per l'utilizzo di questa tecnologia ci sono sette centri
Funzionanti peraltro due sono al sud uno al centro dall'INPS dal Lazio fino al poi ce n'è uno solo chiaramente e quattro e quattro al no da per una le regioni come la Puglia
è prevedibile sulla base dei protocolli attualmente condivisi dai clinici che
Ci potrebbe essere una necessità di centocinquanta interventi all'anno quindi diciamo che le stesse strutture in questo momento nel nostro Paese sono in grado di garantire il fabbisogno che c'è senza sottoporre nessuno
A liste d'attesa naturalmente quando si parla di pochi centri che sono concentrati c'è un dovere del servizio sanitario
Delle strutture di riferimento periferiche di condividere le modalità di invio dei pazienti di presa in carico dei pazienti cosa che mi sembra abbastanza evidente
In questo caso
Non è avvenuta e l'autorizzazione di fronte a queste strutture non è una cosa semplice perché a differenza dei farmaci che hanno un fesso
Passaggio una sperimentazione molto precisa le tecnologie sono molto più deboli quindi la fase di autorizzazione soprattutto di tecnologie molto innovative
Sono effettivamente una fase molto complicata
Ecco e un'altra questioni anche che ne volevamo chiarire proprio con lei che si interessa anche molto delle diverse regioni italiane quindi conosce anche il grande tema
E del turismo sanitario improprio la vicenda di Angela affatto sottolineare come essendo lei un residente in campagna andando in Puglia si poneva anche la questione che la Regione Campania
Avrebbe dovuto pagare per questo intervento circa otto mila cinquecento euro e dunque
Che perché questo problema e nella regione Campania che cosa potrebbe fare
Bene lei ha toccato un altro punto delicato che primo non solo la condivisione dei protocolli cioè quando
Quel trattamento ha effettivamente un valore aggiunto rispetto magari a un trattamento più tradizionale
Il secondo elemento è che nelle modalità con cui queste nuove tecnologie entrano nel servizio sanitario nazionale
La fase di autorizzazione deve farsi carico anche piccozza significa in termini di rimborso
Per il gestore della struttura o della tecnologia la Regione Campania è tenuta a pagare il valore della prestazione sanitaria
Nella misura in cui a monte c'è un'autorizzazione condiviso è un ingresso condiviso nell'ambito del servizio sanitario nazionale
Altrimenti davvero di rischio che lei richiamava prima di scambiare un diritto del cittadino cioè difendere il luogo di cura
E dia vere tutta l'assistenza necessaria rischia di sconfinare appunto in quello che lei chiamava di turismo sanitario naturalmente il più vivo sanitarie più per le prestazioni a bassa
Specialità piuttosto che ad alta specialità magari vale per un intervento di riabilitazione ecco però di fronte a questi al e complessità alte tecnologie davvero la necessità di condividerei rispettare
Tutte le disposizioni in materia di sicurezza e di accreditamento sono fondamentali
Ecco è proprio il caso specifico di cui abbiamo parlato che ha a che fare con l'altra che come già ci fa venire in mente un altro caso nazionale che stiamo seguendo ormai
Del misi e che è il caso stanno Amina vale a dire la richiesta anche lì di pazienti in carne ed ossa con una grande sofferenza
Che cosa addirittura fanno manifestazioni con i loro parenti e che chiedono che si non gli si tolga la speranza di una cura che è stata presentata così da appunto da questo
Vannoni e anche lì illustrato il Ministro della salute ha fatto la parte del cattivo cioè quello che ha un certo punto ha detto no
Non si può fare perché non ci sono i requisiti chiaramente
Cioè la la storia molto complessa punto l'abbiamo già raccontata diverse volte anche a Radio Radicale ai c'è stato poi l'intervento di tribunali sono una trentina di casi alcuni alcuni pazienti sono
Il mio armonizzato dei protocolli che non sono stati sospesi altri saranno sospesi insomma un una grande questione che cosa nasconde questo tema di staminali qual è secondo lei anche qui
L'allarme il Codice rosso che e si è generato nel nostro Paese
Ma intanto va detto che nessun amministratore che ha funzioni di amministrazione o di governo vorrebbe trovarsi nelle condizioni in cui il ministro ha dovuto comunicare che è una decisione una decisione molto molto
Molto drammatica e però affatto ciò che evidentemente il rispetto delle norme i dispetto della ricerca scientifica impone ad un ministro
Ecco io penso che sia dura da accettare una decisione come quella però se noi perdiamo davvero io dispetto
I come la scienza procede anche in campo medico noi rischiamo di indebolire i diritti dei cittadini non è che noi li aumentiamo
Evidentemente lascerei la medicina non è una scienza esatta e deve basarsi necessariamente sulla sperimentazione e la sperimentazione ha delle regole molto precise
Ecco in questo senso c'è un po'
Di analogia fra ciò che succede a Bari e ciò che è successo su staminali in modi in cui un sistema sanitario corrente trasparenti le regole con cui dice sì o dicendo
Ad un trattamento sanitario
Ecco e quindi insomma la storia italiana soprattutto di questi ultimi tempi non ci ha fatto mancare questa
Questa appassionata poi insomma che il Real perché per quando ci sono i sentimenti c'era salute cioè la sofferenza è chiaro
Che tutti vorrebbero dire la loro però ci sono delle regole ed è questo che
Punto mi pare proprio Giovanni Bissoni
Si sta un po'sia abilità della medicina che troppo spesso accredita una visione miracolistica del proprio operato e non è così
Ecco e questo è un altro grande tema che sembra cioè da una parte la scienza come dire
è stata sempre più tenace nel nel dare delle prove la cosiddetta medicina basata sull'evidenza
Tutta una serie di di cose anche nella per quanto riguarda la farmaceutica e poi adesso sembra quasi invece un momento di grande rete del regressione
Culturale se vogliamo o no cioè quindi quando arriva il miracolo della cura Di Bella piuttosto che il metodo sta Mina
è anche difficile mantenere è come dire i nervi saldi cioè c'è un elemento di razionali di razionalità purtroppo quando cioè la malattia questo è un po'
Il tema
Allora Presidente Bissoni noi intanto la salutiamo i e la ringraziamo per questo chiarimento e continueremo anche a contattato anche questi
Prossime settimane perché ci occuperemo molto anche di altre questioni generali sulla sanità
Grazie davvero buona aggiornata Giovanni Bissoni Presidente ragionassero devono essere all'età