Speciale giustizia: processo d'appello per l'omicidio Calabresi

Radio radicale eccoci all'appuntamento con la cronaca giudiziaria la vetrina dello speciale giustizieri che cosa ci occuperemo questa sera nel programma delle ventuno
Del processo Sofri del processo per l'omicidio Calabresi senza dubbio vi diciamo subito che oggi c'è stata un'altra udienza la seconda di fronte alla seconda Corte di Assise di appello di Milano
Quest'oggi però non sono ancora comparsi gli imputati per rendere il loro interrogatorio in questo processo di appello
Bensì si è completato quello
Quella adempimento formale
Che peraltro ha un suo rilievo che seguendo il vecchio Codice di procedura viene chiamato relazione è in sostanza la il riassunto dei fatti e anche assunto analitico però molto preciso
Dei fatti di cui a processo come usa dire poi vengono riassunti nel suo mica P i i passaggi dell'ultima fase dell'istruttoria del dibattimento di primo grado e poi esposti i motivi
Di ricorso che danno origine al processo di appello
Quindi una adempimento formale che serve però
Dal punto di vista del Codice di procedura a rendere edotti i giudici popolari dell'oggetto della del processo peraltro poi sulla base della relazione i giudici popolari hanno la possibilità di consultare
Gli incartamenti gli atti del processo
Dall'altro in qualche modo il qualche volta serve anche a comprende ha
Agli esteri per gli esterni il l'orientamento noma insomma il alcuni punti di riferimento della Corte nell'andare ad analizzare il processo stesso
La relazione era iniziata ieri
Quest'oggi si è conclusa
Domani non ci non ci saranno ancora gli interrogatori degli imputati bensì verranno svolte dalla difesa negli chieste di rinnovazione parziale del dibattimento che cosa vuol dire col dire in sostanza che il come dà il di norma in un processo di appello in realtà una volta esposti fatti una volta sentiti se lo chiedono gli imputati
Si può direttamente passare alla discussione già che Cida per scontato che tutta l'istruttoria dibattimentale quella fatta in pubblico e con la presenza delle parti è stata già svolta in primo grado
Come sapete però come l'esperienza insegna può avvenire che la difesa o anche l'accusa in altri in altri in altre situazioni possano ritenersi del tutto soddisfatta di come Länder non di come si sia svolto il processo di primo grado e quindi chiedere che qualche teste o uno stesso imputato o comunque qualche altra
Parte del processo venga di nuovo sentita oppure per fatti nuovi maturati o per le richieste non evasi dalla corte di primo grado che qualche testimone venga sentito ex novo
A anni nel secondo grado il dibattimento dopo non essere lo Stato nel primo ecco tutte queste cose sono le istanze di rinnovazione parziale del dibattimento la
La difesa sappiamo per certo che ne proporrà alcune soprattutto si tratterà di perizie sui corpi dei di reato e poi anche altre altre richieste e probabilmente anche di tipo testimoniali
La corte poi si riserverà di decidere dovrà decidere comunque in tempi rapidi perché se dovesse accettare questa rinnovazione parziale del dibattimento in tutto o in parte così come è chiesta dalla difesa e dalle parti
Il processo subirebbe un Breve slittamento dei tempi suoi sarebbero necessarie due tre udienze per poi procedere a questa rinnovazione del dibattimento se invece la Corte dovesse respingere tutte queste tutte queste richieste in blocco bene allora si arriverebbe subito alla discussione cioè riprenderebbe la parola all'accusa privata rappresentata dall'avvocato Ascari parte civile per la vedova Calabresi sui figli
Poi la parola sarebbe al sostituto procuratore generale Lorusso e poi via via agli avvocati del del collegio di difesa dei dei vari input questo dunque l'andamento del processo domani vedremo domani vi sapremo dare notizia indiretta da Milano sull'andamento dell'udienza
Per quel che riguarda poi un'altra novità sul processo Sofri da oggi il pentito Leonardo Marino formalmente libero
In realtà questo oggi al processo era ancora circondato dai carabinieri
Relegato vicino alle gabbie quasi invisibile a a tutti gli astanti
Ma appunto il suo stato di cattività pur relativa già che egli si trovava agli arresti domiciliari con il permesso di poter andare a lavorare e quindi una sorta di libertà vigilata
Nel termine abbia oggi perché maturati i termini di decorrenze
Il suo avvocato l'avvocato mai se ha presentato un'istanza per la sua scarcerazione un punto a favore del pentito o si potrebbe ipotizzare un trattamento comunque
Umano e giusto nei confronti del collaboratore della giustizia da parte della magistratura che si avvalse delle sue deposizioni per condannare Adriano Sofri e gli altri
No in realtà non è così perché questa libertà di Leonardo Marino è stata sollecitata anche i vecchi
Non è precisamente un estimatore del pentito noi ieri per esempio avevamo sentito ridere abbiamo proposto Marco Boato
Che ricordava queste stranezze è come malgrado la decorrenza termini fosse scaduta Marino restasse ancora questi arresti domiciliari con la possibilità poi di muoversi ragazze de per andare a lavorare
In realtà ecco il trattamento di favore era quello
Dice il senatore Marco Boato
Giacché con questa forma di detenzione comunque blanda
Questa restrizione di libertà molto molto relativa Marino però cominciava a scontare una pena alla quale ecco su questo non pare non esservi dubbio c'era condannato giacché reo confesso anche se non solo dell'omicidio Calabresi ma anche di alcune rapine
Anche se evidentemente la
La pena da scontare per Marino sarà sarebbe nella ipotesi della prima della corte d'assise di primo grado che ha condannato Marino una pena molto minore rispetto a quella degli altri imputati sarebbe comunque di entità
Relativamente lieve
E dunque sarebbe utile del Marino cominciare subito come dire
A scontare una serie di di anni di questo di questa pena detentiva alla quale presumibilmente ambisce perché è ovviamente attraverso la sua condanna passa anche la veridicità del suo racconto e la condanna degli atti
Da oggi questo non è più perché
Decorsi i termini Marino e libero la l'anticipo sull'espiazione pena finisce qua e quindi tutto sommato a rimetterci paradossalmente e proprio lui che da oggi di nuovo libertà a meno che la corte
Non lo assorbe ritenendolo innocente ma voi dovrebbe dirlo dovrebbero comunque denunciarlo per calunnia e autocalunnia e in quel caso il problema non si vorrebbe in questi che dicevamo della relazione la relazione e un atto che a volte nelle corti di giustizia si svolge un modo un po'burocratico un po'un po'affrettato anche ci sembra che invece questa relazione del giudice a latere sia stata di buona comprensibilità e di notevole dettaglio analitico val la pena dunque di ascoltarla può servire anche come utile non tanto riepilogo perché rivediamo è molto analitica ed è anche molto lunga
Ma comunque come utile
Materiale di documentazione del Paul meglio comprendere domani le istanze che sicuramente gli avvocati difensori presenteranno su fatti precisi dell'istruttoria del processo di primo grado per la rinnovazione del dibattimento
E la relazione che appunto le svolta dal giudice a latere del della seconda Corte d'Assise d'Appello di Milano
Inizia proprio dal momento in cui si compie il reato di cui processo deve farsi carico l'omicidio di calabresi ed è da quel diciassette maggio del mille novecentosettantadue
Che comincia la narrazione della giudice a latere buon ascolto
Questi venti minuti che ci restano fino alla fine del nostro spazio alle quindici e trenta
Il diciassette maggio mille novecentosettantadue alle ore nove e quindici circa Luigi Calabresi commissario capo di pubblica sicurezza addetto all'ufficio politico della questura di Milano dell'archetto alla nuca dalla schiena da due proiettili sparati da brevi ma a distanza da un uomo che gli si era avvicinato mentre stava aprendo la portiera della FIAT cinquecento parcheggiata vicino allo spartitraffico che divide la via Cherubini in due corsie di marcia in corrispondenza della sua abitazione sita appunto in via Cherubini sei l'autoambulanza prontamente giunta trasportava il ferito all'ospedale dove però decedeva pochi minuti dopo il ricovero il referto medico evidenziava due ferite di arma da fuoco e regione occipitale cofano uscita di materia cerebrale ferita d'arma da fuoco alla ma se termite braccio destro posteriore ferita da arma da fuoco alla Regione media polmonare sinistra posteriore l'autopsia disposta indirizzare i tramiti di entrambi i proiettili dal basso verso l'altro dal titolo Verso davanti e da destra verso sinistra partiti pare che facevano ritenere che la vittima offrisse le spade allo sparatore e che fosse leggermente china in avanti ne sottolinea che le ne possono veniva rinvenuto in loco le prime indagini permettevano di individuare diversi test ma né alcun Larizza piatte Luciano aveva visto il calabrese uscire dal portone del civico numero sei attraversare la strada raggiunto al centro della strada da un altro uomo attivo aveva seguito esplodendo di contro due colpi di rivoltella
Lo sparatore aveva pare attraversata la strada che si era diretta verso una vettura blu che attendeva più avanti guidata da un altro individuo vi era salito e si erano allontanati velocemente in direzione di via Mario Pagano
Zanetti Antonio aveva sentito due detonazioni ed aveva visto un uomo che percorreva di corse il marciapiede di via Cherubini e si arriva quasi una centoventicinque blu in sosta con altre persone a bordo e il motore acceso
Denuncia Margherita aveva sentito tre colpi mentre a bordo della sua vettura seguiva un'Alfa due mila che a sua volta serviva da centoventicinque blu aveva visto qui
Il nome attraversare via Cherubini con la pistola in mano passare tra l'altro nella centoventicinque e salire su questa alla cui guida era una persona e allontanarsi
Bertelli Oliviero aveva a sua volta ha sentito tre colpi si era avvicinato allo spartitraffico all'altezza del numero sei di via Cherubini riveste un capannello di persone è una centoventicinque blu con due uomini a bordo partire di scatto verso via Pagano
Pontiggia signora Alba che si trovava sul balcone del civico numero tre della via Cherubini dichiarava di aver visto il ramo corre verso la centoventicinque blu attraversando la strada e la vettura che prima procedeva a bassa velocità si allontanava poi verso via Pagano
Analoghe dichiarazioni che erano rese da ceretta Ezio Boris Giuseppe Bernasconi inghiottita epurati Sergio leggermente diverse erano invece le dichiarazioni rese da un altro testimone oculare per fini Pietro
Che era alla guida di quell'altra tre mila che seguiva la centoventicinque più dell'assassino e precedeva la vettura condotta dalla teste braccia Margherita
Pensieri girava che mette procedeva per via Cherubini provenendo da via Cimarosa che rispetta via Cherubini si pone nella stessa direzione
Appena passato all'incrocio con corso Vercelli si era improvvisamente trovato dinanzi una FIAT centoventicinque che procedeva molto lentamente
Dalla quale era sceso l'uomo che aveva attraversato la strada perseguire calabrese nel frattempo uscito dal suo portone gli si era avvicinato aveva esploso tre colpi di arma da far alla schiena e alla nuca era risalito sulla centoventicinque guidata da una persona apparentemente di sesso femminile e si era dileguato in direzione di via Mario Pagano
Venivano interrogati anche titolare di due negozi siti di fianco all'abitazione della vittima
Delle salse Graziana Elvira che Umberto la prima dichiarava di aver sentito due spari mentre si trovava all'interno del suo negozio di frutta e verdura sito al civico numero otto aveva sentito il forte rumore di una portiera che otto ma
Avete che sbatteva è quello di una vettura che partiva gran velocità ed erano subito dopo entrati un uomo e una donna che gridavano di avvisare la polizia riferivano alla parte iniziale di una targa mi e uno eccetera
Biraghi Alberto impiegato presso l'agenzia Olivetti sita al numero otto della stessa via dichiarava di aver notato prima degli spari una centoventicinque blu Queens ostacola il muso rivolto verso via Mario Pagano
I testi e Totti e descrivevano lo sparatore economo attrici ska menzione ottanta con capelli castano corti pettinati all'indietro di corporatura longilinea atteso a lungo e alquanto stretta
La teste nei arringhe marionette che mentre transitava in via Cherubini all'altezza del numero sei dove abitava aveva sentito un colpo di arma da fuoco alla sua sinistra si era girata ed aveva visto un uomo di profilo con il braccio teso e leggermente china in avanti
Aveva sentito un altro colpo l'individuo si era girato verso di lei l'aveva guardata e si era allontanato di corsa attraversando diagonalmente la strada in direzione della via Mario Pagano una teste ne dà una descrizione leggermente diversa per il colore della
Pelli che definiva castano chiari tendenti al biondo altro teste Savater Valera Francisco che si era avvicinato al gruppo e
Persone strette attorno alla persona morente aveva notato appunto un individuo che si allontanava a passo svelto in direzione di via Mario Pagano
E lo descriveva come alta circa metri una tanto un ottantacinque con capelli biondi corti lisci pettinati all'indietro
E il portiere dello stabile della vittima Zecchini Salvatore dichiarava di non essere in grado di dare alcuna descrizione dello sparatore dal rivisto solo per un attimo corre in direzione di via Mario Pagano tranne l'altezza che definiva immersione settanta circa
Da centoventicinque blu usata dallo sparatore risultava rubata tre giorni prima e veniva ritrovata poco dopo l'attentato in via Alberto da Giussano col motore ancora acceso
Risultava altresì che la vettura era stata coinvolta in un leggero incidente stradale poco prima dell'omicidio
Il teste Giuseppe Musicco infatti dichiarava gli inquirenti che verso le ore nove mentre stava percorrendo alla guida della sua Simca mille alla via Giotto in direzione di via Cherubini Giotto all'incrocio con detta via venivano stato torna io centoventicinque blu il conducente si dava poi alla fuga la sua attenzione era stata poi attratta dal capannello di persone che si era raccolto in mezzo alla via Cherubini si era avvicinato e aveva saputo dell'attentato
La vettura del musico risultava avere una piccola ammaccatura sul parafango anteriore sinistro all'altezza del fanale sulla centoventicinque blu ritrovata come se del previa da Giussano angolo via Ariosto risultavano due ammaccature una sul parafango posteriore sinistro e una sul parafango anteriore destro parte mediana
A bordo della vettura in cui si divertì accensione risultavano collegati manualmente ricoperti di un nastro adesivo chiaro
Venivano rinvenuti un paio di occhiali da sole da donna una matita di marca americana un ombrello portatile chiusa nel suo fodero che risultava uguale a quelli venduti nei magazzini Standa siti poco lontano
Altre indagini svolte nell'immediatezza permettevano anche appurare che un giovane alto eccola connotati però non corrispondevano a quelle dell'omicida aveva nei giorni passati ha soggiornato per alcune ore nei pressi della casa dei calabresi e si era recato nei vicini magazzini Standa per acquistare un ombrello del tutto simile a quello rinvenuto nella vettura
Risultava altresì che la centoventicinque era stata rubata nella notte tra il quindici e sedici maggio mentre era parcheggiata in viale di Porta Vercellina intorno al venti e che quella stessa notte aveva piovuto
La polizia scientifica ne richiede immediate ieri cercava anche impronte digitali su tutte le superfici lisce e levigate della vettura senza rinvenire né si appurava altresì la presenza a bordo della vettura sotto il sedile di una radio adattate in maniera tale da poter sentire le forze di polizia
Le indagini svolte in tal senso non davano però esito alcuno
Dopo tredici giorni dal fatto si presentava spontaneamente alla polizia tale da viva Autelli anche dichiarava di essere stata presente all'abbandono di tale automobile da parte di uno a e di una donna che si trovavano a bordo della centoventicinque la teste fornendo una descrizione dell'abbigliamento e del portamento dei due precisando di averli visti sono di schiena
E dichiarava che gli stessi abbandonata da centoventicinque si erano diretti su una Giulia in sosta nei pressi e si erano allontanati all'arrivo della polizia
La donna che era seduto al posto del passeggero aveva parlato con qualcuno tenendo il viso per rivolto ad uno specchietto circolare tanto che la teste aveva supposto che vi si celasse con una radio trasmittente
Veniva eseguita una perquisizione nella casa della vittima e la moglie del commissario rinveniva nel portafoglio del marito un foglietto con una targa una data tre novembre settantuno
Ed un'annotazione ottavo Graça relativa due giovani che alla guida di una vettura con quella targa parcheggiata in sosta presso la sua abitazione lo avevano atteso rilevando la targa della sua cinquecento la vettura di cui a questa targa risultava intestata a capelli Giovanna nel cui appartamento venivano rinvenute una carta d'identità è una patente di due persone diverse ciò che è un sacco di tela appartenenti alle Poste italiane
La cappella dichiarava che la vettura era usata dal marito dal barbiere Giovanni all'epoca detenuto per incidenti avvenuti tre mesi prima con le forze di polizia
Le prime indagini si sviluppavano pertanto in questa direzione Dusan Barbieri ammetteva di essersi recato più volte in via Cherubini nel novembre settantuno per accompagnarle D'Amico Sangermano dipendente dei magazzini Coin via Vercelli
In quanto questi era stato più volte minacciato dai fascisti e gli aveva chiesto protezione
Negava di aver avuto il possesso dei documenti di identità trovate nella sua abitazione e la moglie era sulle stesse posizioni
In un secondo momento dichiarava di essersi più volte portata in via Cherubini per svolgere attività sindacale con i dipendenti coi e dichiarava di appartenere al centro antimperialista Mao Tze Tung rifiutandosi però di indicare i nomi di altri appartenenti a questo centro
E c'è Germano escusso a sua volta metteva riconoscerlo Tomba nota Barbieri ma negava le circostanze da questa indicate relativi a torso accompagnamento al Coin o ad una sua protezione
Si appurava altresì che il giorno tre novembre settantuno di cui all'appunto trovato nel portafoglio del commissario escono in era stato chiuso mezza giornata persona però che comunque non vi erano state manifestazioni sindacali
Tre giorni peraltro era in corso il procedimento penale per la morte di Giangiacomo Feltrinelli ed erano state disposte nell'ambito di questo procedimento diverse intercettazioni telefoniche
In particolare dal telefono intestato a viale Guido è sito nella sede di realtà continua in Milano risultavano tre chiamate che parevano attinenti all'indagine
La prima in data quindici maggio settantadue in cui tali Alberto cercava tale Roberto e concordava con numeri incontrarsi di fronte al palazzo della Borsa per attendere una terza persona che in effetti arrivava consegnava loro un'agenda nera
E si allontanava senza che i carabinieri appostati potessero seguirla
Le altre due erano relativi all'arrivo a Milano da Francoforte di un certo Angelo Tullo che avrebbe dovuto partecipare ad una riunione del comitato nazionale che peraltro non aveva partecipato mentre si era recato alla sede di via San Prospero comparsa sui giornali la ricerca ripeto turno si presentavano al Pubblico ministero due cittadini svizzeri che forniva natura un alibi Ferretti è un po'detenuto presso la casa di lavoro di Venezia si presenta spontaneamente al giudice di sorveglianza prima e al pm poi dichiarava che nel passato era stato per un certo periodo coinvolto in diverse cognomi di Lotta continua
Che lo aveva preso a simbolo della violenza della polizia in quanto suo bambino era rimasto ucciso in un'operazione di sgombero di alcuni stabili in viale Tibaldi a Milano in queste riunioni lotte sì nelle serie di Lotta continua in case di simpatizzanti particolarmente ospitali in Italia e a Francoforte
Aveva sentito più volte parlare della necessità di uccidere i calabresi
Toro Angelo presentatosi spontaneamente al Pubblico ministero confermava la sua partecipazione all'altra continua conservava la presenza del Ferretti riunioni in Italia e a Francoforte ma smentiva il contenuto delle dichiarazioni del Ferretti in relazione a Calabresi
Venivano eseguiti altri controlli sempre rivolti a personaggi dell'aria di Lotta continua o delle Brigate Rosse ma non approvato approdavano a sostanziale risultati
Vedeva però appurato con perizia depositata il ventinove settembre settantadue dei periti nominati signori salsa e Cerri che il proiettile rinvenuto nel corpo della vittima era una trentotto special di marca Fiocchi e sparato da una Smith e Wesson
Le indagine sobri però una notevole pausa fino a quando negli anni Ottanta la scelta processuale di collaborazione con l'autorità giudiziaria effettuata da alcuni imputati di attività sovversive portava a conoscenza di fatti nuovi e rilevanti
Tra i primi a riferire in merito all'omicidio Calabresi è stato Roberto Sandalo che nel mille novecentottanta a Torino nemmeno a centottantuno all'autorità giudiziaria di Milano riferiva di aver appreso da Marco tratta attende da Massimiliano Barbieri
Che l'omicidio del commissario era stata decisa ed eseguita dal parte neanche a Lotta continua che Lotta continua disponeva di un'organizzazione illegale coperta da quella legale Sandero dichiarava anche di aver visto in un libro scritto da Uliano Lucas è intitolato cinque anni a Milano un assalto in cui erano raffigurati elementi del servizio d'ordine di Lotta continua uno di questi era stato indicato come presunto autore dell'omicidio
Michele Viscardi a sua volta riferiva nel mille novecentottantuno all'autorità giudiziaria di Pergamo che è in prima linea formazione eversiva di cui era l'idea erano ancor lui che molti elementi di Lotta continua e tra queste si dava per certo che l'omicidio Calabresi era stato commesso da esponenti del servizio d'ordine di questa organizzazione
Ma c'era anche il riferimento al libro cinque anni a Milano già citato e dopo aver precisato di aver saputo da Roberto Rosso che il figlio di Gavazzeni era coinvolto e l'omicidio descrive dall'esistenza di un doppio livello del servizio d'ordine di Lotta continua uno legale e l'altro il legale coperto dal primo indicava come suoi confidenti sull'omicidio sette al seggio e forestieri
Sergio Martinelli rendeva nello stesso periodo allo stesso giudice dichiarazioni analoghe precisando di aver saputo da Salvioli Fabio e da Cassina Giampietro entrambi militanti di Lotta continua
Che l'omicidio Calabresi che era da attribuire sia detto organizzazione e che al suo interno vi era addirittura stata una spaccatura
In quanto al cuore dei dirigenti sacrificale si erano dichiarati contrari alla rivendicazione ed altri Pietrostefani Scaramucci Cassina erano invece favorevoli
Massimiliano Barbieri indicato da San dalla come presente insieme a Marco tra Cattin quella sera in cui gli era stato vedere il libro che era stato fatto vedere il libro di Lucas cinque anni a Milano con fotografia del presunto autore dell'omicidio
A mettere all'episodio ma negava di avere indicato lui la foto
Veniva disposto un confronto tra standard alberghieri e Donat Cattin che ognuna confermava quanto già detto ancora alcune precisazioni
Sì a Gavazzeni che Marco Fossati ritenuto come il personaggio raffigurato nella foto negavano ogni responsabilità e sottoposti ad indagine venivano poi scagionati
Marco Donat Cattin verrà interrogato in più occasioni a partire dall'aprile mille novecentottantuno ripeteva di avere appreso ad amare i militanti di Lotta continua confluiti
Lui titola in prima linea che l'omicidio era stato corruttori ed eseguito da quell'organizzazione indicando Roberto Rosso come uno di coloro che gli avevano fatto queste confidenze
Alfredo Bonavita appartenenti al nucleo storico delle Brigate Rosse rendeva dichiarazioni analoghe
Altri collaboratori di giustizia Umberto Mazzola Oliviero Camagni che avevano aderito prima Lotta continua ed erano poi passati in prima linea correvano particolari sulla sul ora il legale di questa organizzazione formata da poche persone ben preparate che si finanziavano con rapine ed espropri struttura che era nota solo a pochi militanti
Indicavano tre membri a conoscenza di questa struttura illegale anche Sergio Segio e Galmozzi
Le indagini però non erano state in grado di appurare altri elementi specifici su quando Leonardo Marino spiegando la sua decisione come il suo Todi un lungo e travagliato periodo di crisi si presentava spontaneamente al comando dei carabinieri Sarzana prima e di Milano poi ed iniziava la lunga confessione da cui ha preso inizio presente process
Nel mese di luglio mille novecentottantotto Leonardo Marino dunque nel corso di numerosi interrogatori rendeva al Pubblico ministero io giudice istruttore poi anche articolata in confessioni su molte attività delittuose eterno incompiuto e nella sua qualità di aderente a quella struttura illegale di Lotta continua di cui si è già accennato
E delle quali la più grave l'omicidio Calabresi
La corte di primo grado ritenuto sostanzialmente attendibile il Marino sia per quanto riguarda le sue ammissioni di colpevolezza sia per le chiamate in correità indicando di volta in volta e gli scontri interni ed esterni che ne confermavano la veridicità
Nell'ambito di questa relazione non si seguirà l'ordine cronologico delle azioni delittuose compiuto ma quello delle dichiarazione del Marinò e delle conseguenti attività istruttoria di verifica e ciò al fine di meglio evidenziare la portata delle stesse
In un'ottica sistematica di chiarezza nell'ambito di questa relazione verranno prima esposte le dichiarazioni relative all'omicidio Calabresi è segreto quelle relative agli altri fatti delittuosi
La prima verbalizzazione dell'interrogatorio di Marino e del venti luglio mille novecentottantotto resa ai carabinieri del nucleo operativo di Milano
Dopo aver parlato della sua vita e dei motivi puramente personali che lo spingono a confessare il suo passato Marina dichiara di essere entrato a far parte della nascente organizzazione latta continua nell'autunno del mille novecentosessantotto
Quand'era particolarmente forte la presenza di questo movimento nelle fabbriche soprattutto nella FIAT di Torino dove all'epoca dove l'adorava ed abitava
Ricorda di essere stato licenziato nel sessantanove e di essersi da quel momento in avanti volentieri criticato all'attività politica a tempo pieno
All'inizio dell'anno settanta quando si era guadagnato la completa fiducia dei dirigenti IFO prospettato di interessarsi di alcune attività non alla luce del sole tipo l'accompagnamento di latitante da una citato un'altra
Successivamente gli viene proposto di partecipare ad espropri paraffine quale attività di autofinanziamento del movimento vedevamo animo quotidiano che era ritenuto indispensabile per la ditta stessa dell'organizzazione
Proprio nell'ambito di tale attività da lui accettata invadere l'accettò di partecipare ad episodi delittuosi di cui però in questa sede si rifiuta di parlare richiedendo alla presenza di un magistrato il giorno dopo arato il Pubblico ministero Marino continua le sue confessioni che dal mille novecentosessantanove non esistevano strutture illegali Lotta continua anche se esisteva il servizio d'ordine
Vi erano due strutture una il Comitato nazionale in cui erano rappresentati i vari centri locali molto ampio regolare ed alla luce del sole
Due all'esecutivo politico più ristretto formato da circa una decina di persone che prendeva le decisioni politiche e che decise anche le attività illegale dei servizi d'ordine che sia Shankara a quella legale
Col che spinse di più per questa attività illegale era Pietrostefani così per lo meno si diceva nell'ambiente perché Marina non aveva assistito a quelle riunioni per creare questa struttura anche a Torino arrivarono Sofri e Pietrostefani entrambi provenienti da precedenti esperienze in potere operaio a Pisa
E con loro un certo Enrico i tre arrivarono a Torino con il compito specifico di addestrare persone che all'interno dei servizi d'ordine sembrassero le più adatte ad essere utilizzate anche in attività illegali
Dopo aver parlato di due rapine in cui ha partecipato asso Tuccia e a Massa di cui si dirà dopo Marina inizia a parlare dell'omicidio Calabresi
Nel tardo autunno fu avvicinato da nel ricco Torino che vi disse che l'esecutivo politico stava prendendo in considerazione l'idea di eliminare fisicamente il commissario Calabresi ritenuto responsabile dell'omicidio Pinelli inoltre la decisione era stata presa anche per contrastare la temuta emorragia di esponenti più militarista di Lotta continua verso le Brigate Rosse
Ecco dobbiamo fermarci qua con la relazione tenuta dal giudice a latere della seconda Corte di Assise di Milan di appello di Milano
Ieri la prima udienza del processo di appello per l'omicidio calabresi oggi nella seconda udienza si è completata questa relazione dei fatti e dell'indagine dell'inchiesta siamo fermi adesso
A questo passaggio in cui vengono riassunte le dichiarazioni del pentito Marino
E questa sera nella prima parte dello Speciale giustizia continueremo ad ascoltare la relazione questo sarà utile anche perché domani poi come vi abbiamo già detto la difesa procederà con le sue richieste di rinnovo parziale del dibattimento appuntamento alle ventuno questa sera il primo degli argomenti toccati dallo Special giustizia sarà proprio il processo Calabrese