L'intervista è stata registrata mercoledì 22 maggio 1991 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Camera, Dc, Governo, Istituzioni, Legge Elettorale, Parlamento, Preferenza, Referendum.
12:49
09:30
10:01 - SENATO
8:45 - Camera dei Deputati
9:15 - Senato della Repubblica
9:20 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
11:10 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Evento online
10:00 - Roma
MINISTRO
MINISTRO
DC
Ferendo ma quello del nove giugno sulle preferenze signor ministro perché è un'ostilità così forte da parte del PSI e qual è la sua valutazione personale
Che il referendum è abbastanza inutile adesso fin quando il referendum aveva un senso per spingere il sistema politico a discutere delle questioni istituzionali la questione istituzionale ormai al centro del dibattito politico ecco ministro ma il presidente del comitato ho per i referendum Segni sottolinea come con questo referendum in caso di vittoria dei sì si interromperebbe il mercato delle preferenze i brogli sul voto vendo a metà
Rimedio sia migliore del male anzi peggio proprio nel bel no ai quali spessa considerevole sarà sostenuta dai candidati che devono non solo lotta e come gruppo ma anche come singolo le per il voto contrario per il non voto no io valuterò la la situazione ma
Per il momento io vi ci stiamo esercitando su una questione inutile anche al ministro del bilancio il democristiano Paolo Cirino Pomicino abbiamo chiesto un un giudizio sulla referendum ma in materia di preferenze visto Pomicino la democrazia cristiana è spaccata su questa consultazione referendaria
Credo sia spaccato il
Ne abbiamo trenta entro evitarlo nei limiti del possibile perché non è tanto lei come voterà ci sto pensando concludiamo ascoltando ancora un esponente democristiano si tratta del la senatore Pierantonio Graziani Padania rotazione tanto che quando un referendum e cioè ci si trova di fronte a un problema come risolverlo
Referendum e certamente non è diciamo forse del più allettanti perché ridurre il numero delle preferenze non è che di per sé risolva grandi problemi però può essere un segnale mandato dal paese al Parlamento al governo alle forze politiche per sottolineare un problema ancora più grandi
L'arma della riforma elettorale che il problema centrale a mio modo di vedere de all'interno della crisi che sta attraversando il Paese che stanno attraversando anche le istituzioni politica
Lei Graziani cosa pensa del referendum ma è legittimo che filo socialista seria interessi contrari a questo referendum che prediche l'astensionismo ritengo che invece gli altri che hanno un interesse uguale e contrario e cioè il problema l'obiettivo di arrivare a una riforma elettorale per ridar forza alle istituzioni si
Altrettanto legittimo pile Graziani dice e che bisogna andare a votare anche al di là diciamo del valore intrinseco del referendum certamente io sono di questo parere mi reco
A votare proprio per questo motivo perché al di là dei del significato i della portata del referendum c'è questo segnale che il Paese deve mandare credo manderà alle forze politiche alle istituzioni
Senta il giornale ufficiale del suo partito si è espresso con ma consiglio in modo molto critico e definitivo nei confronti di questo referendum come mai cristiana promotore referendum ma e
L'onorevole Segni lo conosco per persona seria quindi a in questo senso la mia stima al di là non saprei che dire senta un'ultima domanda il
Da capogruppo o della DC alla Camera chiave è stato molto fermo nella nel respingere la richiesta che era socialista di abbinare questo referendum alle elezioni politiche è stata una scelta saggia ma nel modo di vedere sin
E tutte le cose sono regolate dalla legge non vedo perché in questo caso si dovesse diciamo trascritti dalla legge o fare una legge addirittura di rinvio quando normalmente i referendum e si fanno le scadenze previste
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