Critica e militanti

Buongiorno da Radio Radicale qui a Matteo Marchesini per la rubrica critica e militanti
Dopo il delitto della pena l'editore e di ente pubblica un altro libro di interventi sulla detenzione curato da Franco Corleone andrà Pugiotto
è nato sempre da una serie di incontri svolti in questo caso l'anno scorso all'Università di Ferrara il libro che intitola volti e maschere della pena o PPE carcere duro muri della pena e giustizia riparativa
Gli ascoltatori di Radio Radicale conoscono già più o meno i suoi contenuti ma vogliamo contribuire
Anche con questa rubrica a diffonderli e soprattutto a diffondere questo volume
Che ci pare una vera miniera di informazioni dettagliate anche cosa molto rara il resoconto di dibattiti aperti non pilotati senta risposte aprioristiche scontate
Credo sia merito prima di tutto del professor Pugiotto i cui interventi appassionati analitici restano apporti contributi più preziosi
Credo che a suo merito aver organizzato uno spazio di confronto reale a partire da alcuni dipendenti e nel senso migliore del termine anche discutibili
Ha invitato Maria Antonietta Farina Coscioni a parlare del suo lavoro sugli ospedali psichiatrici giudiziari
Senta risparmiarle appunti lo stesso ha fatto e in maniera più massiccia insieme agli altri partecipanti e dibattiti davanti all'opera del magistrato Sebastiano Ardita sul carcere duro
E soprattutto davanti a quella di Gherardo Colombo sulla proposta di una radicale svolta della giustizia in senso riparativa conciliativo antica retributivo
Questo libro
Che pure all'inizio alla fine
è fasciato diciamo così da proposte molto specifiche sui provvedimenti da adottare in Italia ad analisi sulle ormai famigerate sentenze CEDU sul ruolo supplente dei giudici nell'aprire varchi legislativi
Da appelli al Presidente della Repubblica perché si rivolga finalmente formalmente alle Camere e anche da documenti tecnici da presentare
Alla Corte costituzionale contro la legittimità dell'ergastolo
Questo libro però si occupa appunto soprattutto di ciò che si muove intorno ai dati diciamo Standard dell'istituzione carceraria
Fatta dall'architettura alla filosofia del diritto alla sanità per comprendere cosa significa essere sotto pena in un senso più largo in tutte le sue implicazioni
Si comincia parlando del ruolo che ha nel sistema carcerario l'architettura tra excursus storici subentra anni il razionalismo novecento gli istituti costruiti accorte a Croce a Palo telegrafico
Analisi delle strutture tipiche delle nostre prigioni coloro spazio che infantili dal detenuto con i loro cuori vecchissimi e miniature durante il
Ci sono rapide parente di sulle nostre rare perimetrazioni diciamo più umani datrice di carceri di Sollicciano numero redditi a Spoleto
E che sono resoconti soprattutto sui diversi esperimenti nordeuropei diciamo anti concentrazionario di carcere i fatti ai soli a nuclei
Abitativi che ripetono ognuno attività
Divertente
E c'è anche un'appendice molto interessante sulla sessualità impedita nelle nostre carceri e sulla follia di piani carceri nuovi che inducono di per sé ad aumentare il sovraffollamento
E poi si passa a parlare appunto dei sei ospedali psichiatrici giudiziari italiani con con la Coscioni della facilità di finir via della kafkiana difficoltà di di di uscir di della
Alle autorità anche del concetto di pericolosità sociale e soprattutto della situazione paradossale per cui
Proprio la chiusura dei manicomi unità spesso alla carenza dei servizi psichiatrici territoriali
Ha portato un internamento nei manicomi criminali negli ospedali psichiatrici giudiziari di molti
Di molte persone
E che non non sarebbero dovute evidentemente stare lì e qui si apre il capitolo sulla cosiddetta legge Basaglia
E si parla anche del del processo ambiguo per cui si continua a procrastinare la chiusura di questi ospedali psichiatrici giudiziari del rapporto un po'perverso tra appena e eppure misure di sicurezza
Chi parla infine dell'opportunità di rivedere il concetto di responsabilità personale di restituire la possibilità di difesa effettiva gli individui
Anche ai più è il più debole e quindi stabilire una possibilità che sola forse si dice può evitare il tunnel dell'orrore manico Minale
Perché quel dibattito interessantissimo sul carcere duro dove in particolare Andrea Pugiotto solleva il problema
Del rapporto tra carcere duro e l'avvio della collaborazione con la giustizia del del detenuto quindi del possibile uso strumentale del carcere duro e anche il problema della tendenza quasi fatale
Ad accumulare detrazioni inutili non finalizzate se non ha una qualità tortura nel regime di quarantuno bis vessazioni che evidentemente ricadono poi anche sulle famiglie dei detenuti in ogni caso
Contraddicono qualunque finalità rieducativa
Sono queste obiezioni a cui per la verità
Sebastiano Ardita al magistrato autore del libro in discussione non risponde davvero
Pur svolgendo un'interessante discorso sui cambiamenti sociali che a suo avviso renderebbero necessari nuovi strumenti come queste misure speciali per neutralizzare una criminalità organizzate terroristica
Di fronte a cui il diritto il diritto semplice quello che colpisce gli individui le loro azioni non ha più alcuna capacità di deterrenza
Ma forte per chiudere il dialogo più interessante riguarda l'ipotesi rivoluzionarie avanzata nel suo libro da Gherardo Colombo su una giustizia diciamo iper libertaria che si sottragga tradizionale processo penale al suo aspetto
Fortemente retributivo e venga immette in una rete
Ah riparatori o conciliativa che guarda è per niente come quella del Sudafrica post apartheid
Andrea Pugiotto con gli risponde che il Sudafrica è un caso eccezionale perlomeno salvo e che forse questa rivoluzione
Di Colombo con comporterebbe un'entrata in scena troppo di ragazze vittime criteri assecondare una già incipiente diffusa privatizzazione dell'acqua
E questo è un tema enorme è un tema enorme davvero forse il più interessante del libro spenderebbe molti altri dibattiti
E auspichiamo che avvengano magari proprio a Radio Radicale intanto finiamo di leggerle fittizi ne pagine di colpire ma anche della pena a cura di Corleone andrà Pugiotto editore DS a risentirci venerdì prossimo