Intervista ad Antonio Panzeri sulla riapertura dei negoziati con l'Iran per il nucleare, sulla Siria e sul Libano

Antonio Panzeri deputato Europa iscritto al Gruppo dei Socialisti e Democratici eletto nel PD colui vogliamo parlare della situazione in Medioriente partendo ovviamente dall'Iran e dai
E negoziati che si stanno per riaprire a Ginevra sulla questione del nucleare tra l'altro Ministro degli esteri iraniano Zarifa
Stato a Roma del contratto Emma Bonino
Al punto è che questi negoziati la scorsa settimana sembravano molto vicini a un possibile accordo temporaneo come vede le prospettive per questo nuovo round di colloqui
Mi auguro sostanzialmente che si riaprano nei termini della questione che si possa approdare
Ad uno sbocco positivo perché lo stop
Inferto
Qualche settimana fa soprattutto per il posizionamento della diplomazia francese in qualche modo ha creato non pochi problemi noi abbiamo la necessità di chiudere positivamente questo capitolo
Perché ritengo che se lo si chiude positivamente questo può
Avere un riverbero
Costruttivo sulle l'insieme delle partite che sono aperte in quella regione ripartite ne parleremo tra poco ci sono ovviamente la Siria ma anche il Libano visto le notizie
Che arrivano da Beirut di un attentato vicino alla all'ambasciata iraniana prima però sulla questione nucleare la Francia dice sostanzialmente no a un installazione ad acqua pesante che Prodi potrebbe produrre plutonio
Stoppa l'arricchimento dell'uranio trasferimento all'esterno di una parte almeno dello stock di uranio già arricchito dall'Iran non sono le condizioni minime in qualche modo per essere certi che
L'Iran non stia ancora una volta Joker e Lando con la diplomazia per poi arrivare all'obiettivo quella bomba nucleare
Certo l'accertamento va fatto che ho fatto fino in fondo da parte di tutti i soggetti
Si tratta di comprendere però se nel posizionamento francese ci sia
Oggettivamente questo tema cioè della
Di far uscire dello scoperto gli iraniani voce o semplicemente un posizionamento di fronte a difficoltà che la diplomazia e stati d'interesse sta dimostrando sul campo
In un primo caso io allora credo che sia utile
Inseguire questo obiettivo e costringe le di Ranieri una volta per tutte a definire un programma che sia concordato e nello stesso tempo controllato mentre invece se il tema è semplicemente quello di
Agguantare maggiore spazio dal punto di vista dalla diplomazia internazionale non credo che andremo molto lontano il sospetto qual è
Tra queste due realtà opzioni alternative devo dire che nell'ultima fase propendo soprattutto sull'assetto e sulle se il secondo tema insomma mio sospetto è che
Di fronte i problemi che in qualche modo collante mostra di avere
Di fronte i problemi che la stessa diplomazia americana stesso Barack Obama in qualche modo la Francia
Assuma quasi una posizione oserei dire ne occorre
Spero che non sia così spero che non sia così e che comunque il rilancio dalla trattative del negoziato possa appunto approdare a ad uno sbocco positivo agli altri
Le altre partite o gli altri gli altri elementi della scacchiera
Mediorientale il Libano questo
Attentato a Beirut alla fine contro l'ambasciata iraniana come lo vede nel nel nel contesto regionale nel contesto anche del conflitto siriano
La
La prima preoccupazione che ci sia un'estensione del conflitto siriano nei paesi limitrofi quindi non sono in Libano e quindi ci sia una regionalizzazione del conflitto che in parte
Esiste già ma ci sia un rischio di un ampliamento dei ovviamente questo comporterà
Una serie di problemi
Per l'altro verso ritengo sostanzialmente che
Non bisogna stupirsi che soprattutto in Libano ci sia questo scontro sostanzialmente tra tra
CTE sunniti e che questo scontro provochi anche
Problemi di questa natura quindi ritorniamo sempre punto a capo se vogliamo
Affrontare seriamente il tema del dibattito pro tutto il tema siriano bisogna rilanciare
Il processo negoziale vitiligine fra due la cosa che mi stupisce è che si parli molto poco adesso si parlerà un pochettino di più perché vi è stato l'attentato ma si parli molto poco ormai della questione se Diana si continua a morire si continua ad avere un
Proprio perché scappano dalla dalla Siria e abbiamo la necessità di riprendere in mano la vicenda non vorrei che la risoluzione dell'ONU sulle
Armi chimiche
Sull'accordo lo striminzito accordo che è stato trovato a Ginevra in qualche modo abbiamo apportato a dire che il tema siriano in qualche modo si è risolto tutt'altro che risolto e anzi rischia di aggravarsi se non interveniamo in maniera molto più forte
Di chi è la responsabilità per questa attitudine cioè
Dopo l'accordo sul disarmo uno chimico
Dimentichiamoci della Siria pensiamo che si è risolto dall'Amministrazione Obama qui non conviene coinvolgersi degli europei che insomma
Fanno un pollo hanno un po'ruolo dello struzzo
La responsabilità è di tutti ovviamente non c'è un
Un ordine gerarchico da questo punto di vista c'è anche una responsabilità devo dire dei mass media
E con molta facilità passano da una esposizione del tema un grande scala e poi dimenticano che il tema continua a sussistere
Io credo che invece dovrebbe esserci un da questo punto di vista un grande movimento dell'opinione pubblica internazionale che da una parte
Capisco benissimo che non vuole assolutamente nessuna guerra e non vuole nel suo intervento militare ed è giusto che sia così ma
Un'opinione pubblica che deve intervenire perché
I governi le grandi potenze condividere un percorso noi del resto lì di che cosa abbiamo bisogno
Abbiamo bisogno di costruire un corridoio umanitario proprio come un secondo slancio dopo l'accordo che è stato fatto sulle armi chimiche e si predisponga un tavolo in cui si siedono tutti i soggetti per definire
Il
Dopo assalti questo certo dirlo è molto semplice realizzarla è molto complicato ma anche perché è stato un vuole andarsene a casa ad oggi diciamo
Avendo essendo cito invertire rapporti di forza sul sul terreno
Pronto partecipa regimi a Ginevra due detta le sue condizioni sono gli altri che non non vogliono appartenenti gruppo ristretto di ribelli moderati gli altri non intendono partecipare
Però io comprendo ma rimane rimanere in questo posizionamento porta inevitabilmente ad una situazione di maggiore difficoltà soprattutto per i civili e noi abbiamo un obbligo di risposta da questo punto di vista
E la mia opinione che a quel tavolo di Ginevra deve vedere ovviamente tutti i soggetti compreso l'Iran a maggior ragione se si trova un accordo sul nucleare
E nello stesso tempo che a quel tavolo si si età Assad insieme ovviamente all'opposizione
Avendo all'ordine del giorno il tema di come costruire le condizioni per il dopo Assad c'è il regime deve essere consapevole che sedersi al tavolo non può dettare condizioni ma può insieme agli altri contribuire al fatto che si chiude una fase se ne apre un'altra per la Siria
Quanto tempo c'è ancora si era detto Ginevra due-tre appunto riguarda siriano nel programma nucleare iraniano
Dovrebbe esserci entro la fine di novembre questa data sembra sempre più improbabile
Quanto tempo c'è ancora per evitare
Che salti tutto per aria
E non ce n'è molto perché è la dimostrazione dell'attentato in Libano dimostra che le forze in campo stanno comunque al centro
E quindi c'è il rischio di una proliferazione di questi atti
E quindi c'è pochissimo tempo io vorrei da questo punto di vista che
L'Unione europea che comunque un soggetto molto importante può essere molto importante si svegli un po'dal torpore
E mette in campo lei un'iniziativa che coinvolga
Sia la la la la Russia sia gli Stati Uniti
In un'opera che assolutamente necessaria grazie ad Antonio Panzeri