Welfare e diritto al reddito. Le politiche di reddito minimo nell'Europa a 27 - Presentazione del volume di Gianluca Busilacchi (Franco Angeli Editore)

Buona sera ecco
Buonasera grazie a tutti grazie al ministro Enrico Giovannini a professor Gian Luca abusi grazie al capogruppo onorevole speranza
Certo il flusso la variabile tempo determinante SPEA anche nel
Le vendite di ciascuno di noi ma anche nella politica nell'attività intellettuale ed è sorprendente il tempismo col quale esce questo libro sono di oggi i dati delle euro state che indicano
L'Italia insieme alla Grecia
I Paesi più a rischio
Povertà un
Un italiano su tre rischia di scendere sotto la soglia della povertà e l'Italia e la Grecia sono gli unici Paesi che non hanno uno strumento di sostegno al reddito di nei casi di giù per la per la lotta contro la propria la povertà
Il libro di Busi la chi ha il pregio del merito quindi di uscire in un momento centrale in cui il dibattito come lo definisce l'autore sulla sul reddito minimo dibattito carsico riemerge perché nel in Parlamento ci sono
Tre proposte di legge che il PD del Movimento cinque Stelle diesel sul tema del reddito minimo
E perché al merito a mio avviso questo libro non solo di e sviluppare un'indagine comparata su come funziona negli altri Paesi
Dell'Europa a ventisette ma il merito di indicare le responsabilità
In Italia
Sul perché non sia stata adottata dopo un dibattito intenso in questi anni uno strumento di questo tipo
E c'è nel grande una grande area culturale e politica del Paese la paura del reddito del reddito minimo quando è stata tentata alla fine degli anni Novanta una sperimentazione sul reddito minimo di inserimento
Il
E con una processo di decentramento delle responsabilità dal centro verso
I territori nella lotta contro la povertà
Il lo dell'esperimento è miseramente fallito nell'arco di pochi anni con la complicità di morti con un pezzo del sistema politico ma a mio avviso
E
C'è nel libro idee secondo me è un elemento interessante anche discussione in questa sede di una responsabilità anche degli attori sociali
E
Chi ha paura del reddito minimo non è soltanto un pezzo della
Del mondo della politica
Ma anche un pezzo delle corporazioni che difendano l'esistente noi detto abbiamo visto anche nel
Nelle ultime settimane quando è emerso l'ipotesi del
Del ministro la proposta del Ministro Giovannini di un sostegno per l'inclusione attiva che Monteo molti perplessità sono nate proprio dal mondo sindacale con chi
Stenta a vedere un processo di riforma che tolga in qualche modo garanzia delle parti per distribuirla una platea più ampia
Quindi il merito del libro e duplice da una parte aver colto il momento centrale nella discussione politica su questo strumento e dall'altra secondo me per individuato anche con una sufficiente chiarezza dove si annidano le responsabilità politiche
Questa è una presentazione insieme una conferenza stampa abbiamo dei tempi molto rapidi e ribalterei lo schema classico in cui secondo il quale parlava prima i di scarsa ante poi l'autore perché nella l'ultima parte del libro
C'è una proposta del professor Busi Lucky
Io di aree prima la parola al professore chiedendogli appunto di spiegare la sua proposta e poi fare intervenire il ministro Giovannini e l'onorevole speranza proprio per
I discutere di questa proposta all'ente grazie intanto grazie a tutti voi per essere qui
Grazie al gruppo del Partito Democratico onorevole speranza al ministro Giovanni non solo per la disponibilità ma direi anche
Con la sua proposta in questi mesi aver riportato con il sostegno per l'inclusione attiva il tema del contrasto alla povertà nell'agenda politica italiana
Perché nonostante otto milioni di poveri o anche più insomma secondo queste queste ultime stime
Tutti questo tema non è stato negli ultimi negli ultimi anni viene negli ultimi decenni
Non ha rappresentato né un'emergenza per il Paese ne un'occasione per discutere del nostro modello di cittadinanza sociale che intendiamo promuovere
In realtà come sapete già da alcuni mesi come veniva ricordato complice della crisi probabilmente ci sono c'è stato un ritorno di fiamma e varie proposte
In riapertura del dibattito su questo tema
Tra l'altro si parte nel nostro Paese anche dall'esperienza fallimentare grezzo l'inserimento di qualche anno fa che questo volume nasce da questo scopo io me ne occupo insomma da
Da più di un decennio di questo tema
Tra l'altro ecco faccio un piccolo inciso il volume uscirà libri e il dieci gennaio non lo dico questa è un'anteprima ter La Stampa ero ci teneva ricordarlo anche la casa editrice me lo ricorda sempre di Dio
Il nasce dall'idea di fare intanto chiarezza rispetto alle proposte in campo perché in questi mesi abbiamo sentito tutto il contrario di tutto
Chiamare con lo stesso termine cose molto diverso e che utilizzare termini diversi per la stessa cosa
Facendo un po'una mappa della situazione europea anche a livello comparato dei vari modelli di reddito minimo anche qui può attingere eventualmente il nostro Paese
E poi cercare di comprendere le ragioni storiche politiche direi che hanno determinato le caratteristiche del ritardo italiano
Sul primo aspetto gli USA Ronchi sia molto stringato però qualcosina devo dire sull'aspetto terminologico perché
In realtà questa proposta che qualcuno diceva anche una proposta recenti realtà antichissima idea di tutelare il diritto a prezzi addirittura radici persino nel cinquecento mila cori di Thomas Moore ditta una spegnere socialisti su piste nel corso del Novecento
Ci sono state fondamentalmente si sono sviluppati letta ridere proposte
Anche molto diverse che sono una quella del raggio di cittadinanza che uno strumento per tutti non solamente per i poveri quindi pienamente universalistico
Quindi quando parliamo di rete cittadinanza questo intendiamo uno strumento che non esiste nella pratica tradisca dell'Alaska che però
Non non mi dilungherei ad illustrare
Una proposta che è quella dell'imposta negativa sul reddito che anche non ha trovato molta applicazione è stata sviluppata in America dalla scuola di Chicago da Milton Friedman è stata anche ripresa
Anche da alcuni i politici italiani però è soprattutto di reddito minimo garantito che noi parliamo cioè di un insieme di proposte di universalismo selettivo destinati esclusivamente ai poveri ma a tutti i poveri
E che invece in Europa è molto sviluppata già dal dopoguerra da Marche in Inghilterra sono stati i primi Paesi in cui già nell'immediato dopoguerra sono state introdotte queste politiche che poi via via in tutti gli altri Paesi europei oggi
Come spesso viene ricordato anche giustamente dai media fine solamente l'Italia e la Grecia non hanno questo genere di misura nell'Europa a ventisette ci tengo a sottolineare cioè anche nei Paesi extra europei ci sono queste politiche
I con delle differenze ovviamente soprattutto sia dal punto di vista dell'importo ma direi soprattutto dal punto di vista dell'efficacia
Perché è chiaro che la misura lussemburghese molto più generosa di quella bulgara ovviamente però noi dovremmo guardare l'efficacia rispetto appunto alla soglia di povertà
Ecco il quadro europeo in media non è buono perché in media l'importo tende a colmare solamente il cinquantadue per cento della soglia di povertà assoluta
Solamente nel caso danese l'unico caso in cui il reddito minimo a una generosità superiore alla loro soglia coperta quindi è pienamente efficace
L'Italia ha avuto molti richiami così vengo al caso italiano e poi brevemente alla proposta anche dall'Europa
La raccomandazione quattrocentoquarantadue del mille novecentonovantadue
E la raccomandazione della Comunità europea con cui si invitano tutti i paesi che all'epoca non si erano dotati di questo strumento a istituiremo un reddito minimo
Garantito il fatto come dire che non ci sia stata una cogenza di questo strumento c'era dice un po'anche
Io credo sul ruolo dell'Europa che mentre per altri settori di policy è pienamente cogente per tutti per gli aspetti sociali probabilmente c'è ancora da costruire qualcosa
Quali sono le ragioni del ritardo italiano
Io credo che
Le ragioni politiche siano da rintracciare soprattutto nel sedimentare assi nel corso del tempo di politiche categoriali di mantenimento del reddito
Cioè la politica dal dopoguerra a combattuto la povertà con misure non rivolte all'universo dei poveri che evidentemente non era una categoria
Creare una sufficiente rappresentanza ma pezzi di di poveri quindi ai poveri anziani ai poveri disabili e anche a sub categorie di queste ti queste categorie
Ecco niente derivato un insieme piuttosto fine efficiente che di iniquo
Oggi io ricordo che la spesa sociale italiana perché sessantasette per cento così per la previdenza ventisei per cento la sanità solamente per il sette per cento di assistenza ma all'interno di questo sette per cento che qui è una quota più bassa rispetto all'Europa
Diciamo
C'è una forte in Equitalia i inefficienza quindi il conferimento del ministro e particolarmente complesso di questo sette per cento due misure le integrazioni al minimo delle pensioni
I le pensioni di Maria civile occupano più del cinquanta per cento di quel sette per cento
Sì e poi ci sono le briciole per molti altri strumenti
Allora io credo che se noi andassimo anche come dicono gli aziendalisti vista la fase di finanza pubblica stringente con un modello di zero based budgeting cioè senza introdurre nuove poste di bilancio
Si potrebbe rendere il sistema più efficiente
E più equo
Chiaro che una misura quanto costa il reddito minimo io visto insomma tutti gli studi che si sono occupati da
Dicendo di questo aspetto hanno valutato anche anche il documento recente del ministero che ha visto
Allegata alla proposta parla regime di sei sette miliardi di euro
Quindi sicuramente non inferiore lo dice anche la parte del Ministero e due miliardi di euro insomma con con due miliardi di euro verrebbe una misura che
Comunque
Sarebbe un attimino garantito però poco efficace sei sette miliardi e per una misura buone io credo che se noi se si lavorasse anche come dire su questi alcuni duplicazioni cambiamo nel sistema
Facciamo l'esempio delle pensioni minime noi abbiamo due misure di pensioni mila pensioni sociali e le integrazioni al minimo pensionistico
Se si lavorasse per rendere più organica it alcuni doppioni che abbiamo si potrebbero liberare io credo le
Misure sufficienti per fare ma questo è già stato fatto
Nelle decennio novantasette due mila otto con le riforme che ci sono state previdenziali che hanno formato sia il pensionamento anticipato sia l'integrazione al minimo si sono liberati sei virgola cinque miliardi di euro
Quindi una quota che garantirebbe senza nuove poste di Bilancio di fare il reddito minimo sono state utilizzate peraltro quindi verrebbe da dire che mi
Diciamo che il problema di risorse e di volontà politica qual è la proposta che faccio così concludo
Sì in alcuni Paesi illecito Francia Irlanda Inghilterra Germania Finlandia Portogallo Spagna chiede distonie
Il reddito minimo garantito è inserito all'interno degli ammortizzatori sociali cioè e considerato che il livello base
Di ammortizzatori sociali di un triplice livello di ammortizzatori sociali costituito da un'indennità di disoccupazione contributiva temporanea
Scaduta la quale si entra in una indennità di occupazione assistenziale altra misura che non esiste in Italia
Terminata la quale anche sta temporali terminata la quale si entra in una misura diretto mio garantito quindi il livello
Il Basement insomma di livello base
I di
Di ammortizzazioni sociali ecco io credo che la proposta che io faccia distendere questo genere di approccio a tutte le misure questo consentirebbe finalmente di separare l'assistenza dalla previdenza
Appunto per evitare queste duplicazioni credo che questa cosa si possa fare quindi a Bilancio zero fondamentalmente senza prevedere
Nuove misure perché eliminando queste duplicazioni si potrebbe rendere il nostro il nostro welfare State più più equo e più efficiente io c'ho l'impressione che ho concluso
Lì queste operazioni non solo ossia utile vada fatta ma consentirebbe anche di evitare
Che come dire l'ennesimo più uno l'ennesima misura aggiuntiva che si sedimentano asse sul nostro sistema iniquo avrebbe poi necessariamente poche risorse
Come ne Friedman nel settantadue dicevano che program for del puro del mosto dai tubi e pur programma solitamente un programma per i poveri che è un programma povero dal punto di vista di risorse
Io credo che noi dovremmo soprattutto in questa fase di crisi cercare di evitare questa
Questa situazione
E quindi io ecco intanto ringrazio nuovamente il ministro perché sicuramente questa proposta la sua proposta va in questa direzione poi adesso come dire compito della politica anche all'interno
Di questa di queste manovre che sono oggi all'ordine del giorno trovare gli spazi per realizzarlo
Grazie grazie grazie professore
Io rivolgere
Una domanda altresì dal professore ministro Giovanni Giovannini pubbliche la domanda che sta a pagina undici Tel del libro di Busi lucky
E che secondo me gran parte
L'aspetto come diceva anche prima più interessante dell'indagine che viene svolta in questo volume
E la domande chi ha paura dunque del reddito del diritto al reddito ci sono cioè
Le forze e nella politica
E secondo me anche nelle i tre soggetti sociali che più hanno impedito che in Italia venisse inserito uno strumento di questo tipo
Ed è l'altra domanda che poi rivolgerò anche all'onorevole speranza
Perché io trovo convincente la tesi del professor Busi lucky dove spiega che in realtà non è un problema di risorse finanziarie che è sempre stato l'alibi che in questi anni
Ha impedito o uguale ma i Governi ai Parlamenti di affrontare con efficacia questo tema
Realtà la tesi del libro e non è un problema di risorse lo ampi in gran parte spiegato adesso Busi Lacchin questo ruolo proprio che nel sistema di quel fare italiano viene affidato alla previdenza
Non è una questione di risorse ma di volontà politica e probabilmente le due cose vanno insieme la paura del reddito minimo è legato in gran parte a una politica mio perché guarda consenso
Avrete e che soprattutto non è in grado di rompere alcuni tabù che rilevabile obbligherebbero uno scontro con le Corcolle lobby più forti che esistono in questo Paese
Grazie buonasera grazie di questa opportunità e complimenti naturalmente dosi Vacchi che ha fatto questo libro estremamente utile
Busela chi nella sua introduzione ha detto che questo è un tema carsico
Che si presente ha poi sparisce ma poiché siamo una società dell'informazione e i tempi sì restringono e così carsico che tipicamente emerge dalle nove alle undici di sera
Tutte le sere
Quando cioè i talk show e gli altri programmi mostrano la situazione ha già verso le undici e mezza il tema in qualche modo diventa meno rilevante e la mattina dopo
Scompare e poi
Io spesso in questi periodi mi trovo
Intereventi e tipicamente mi viene chiesta la domanda oggi l'OCSE ha
Tirato fuori i dati sulla disoccupazione Istat atti lei che ne pensa
Non c'è stato uno che oggi mi abbia chiesto lei che ne pensa dei dati del l'Eurostat sulla povertà
è un po'anomalo
E come dicevo prima
Il fatto che Italia e Grecia come è stato ricordato siano i due Paesi con
Un tasso di
Popolazione a rischio di povertà
Oltre il trenta per cento in
Grecia intorno al trenta per cento ventinove nove se non sbaglio in Italia
Punto
Mostrano o come se uno non fa le cose re cose accadono cioè se non è uno strumento di lotta contro la povertà l'Italia il tasso di crescita essi il tasso di rischio di povertà insieme alla Grecia più elevato
E allora la domanda di mania è assolutamente corretta
Dove sono gli ostacoli
E la risposta la trovo con una domanda
Ma quanto costa non introdurre uno strumento del genere
Qual è il costo politico
Di
Non introdurre
Uno strumento del genere ora fermo restando
Che
Senza crescita senza lavoro
L'inclusione sociale una fatica di Sisifo evidentemente
E che quindi dobbiamo fare di tutto per riportare questo Paese su un tasso di crescita dell'economia e dell'occupazione
Adeguato
Nel frattempo non possiamo dimenticarci di avere dati due mila dodici quasi cinque milioni di poveri e sono sicuro che nel due mila tredici Eurostat l'Istat ci dice era che sono aumentati
Ma il tema della rappresentanza di questi poveri è il tema chiave
E come ha detto Busin a chi la sedimentazione del tempo di categorie
è stata il frutto di scelte settoriali politiche di persone ancorché illuminante e si sono fatte carico di un pezzo dalla storia
Magari perché era più facile
Da un punto di vista di ritorno elettorale essere identificati come difensori di quei soggetti piuttosto che
Farsi carico di un problema generale
E quando è arrivata la crisi
Lo dico scusate se lo ripeto troppe volte crisi anomala rispetto alle storie del
Crisi del capitalismo in Italia in particolare
Le crisi del sessantatré sessantaquattro del settantatré
Del settantacinque del novantuno
Del novanta tu novantadue
E s'tutte queste crisi l'anno violenti e brevi quindi la cassa integrazione consentiva tardi
Assorbire il colpo
Ma
Cinque anni di crisi sei anni di crisi hanno mostrato tutto
Tutta la nostra vulnerabilità e questa è la parola chiave
Questa crisi lascia il Paese e le persone con un senso di vulnerabilità molto aumentato
E chi si sente vulnerabile e ha un po'di soldi ma perché dovrebbe spenderli tende a risparmiare e così blocca la ripresa
Questo è l'elemento oltre che di giustizia sociale che fa sì che la condizione del mercato del lavoro della povertà siano un ostacolo drammatico a una ripresa economica degna di
Questo nome e soprattutto capace di a riassorbire la disoccupazione questo è un problema macroeconomico non è solo problema politico
Se non si supera
L'incertezza non si spenderà
Ma per superare l'incertezza bisogna ridurre qui il rischio di finire in povertà perché se so che lo Stato non mi assiste e tenderò a risparmiare
Ma anche l'economia micro economia
Uno che insegniamo nelle nostre università
Senza farla lunga quindi il tema
Dei
Dove sono ostacoli
è un tema secondo me di carenza di elaborazione culturale problemi di rappresentanza
La buona notizia e che finalmente se ne parla ne parlano tutti i tre candidati alle primarie del PD ne parlano
Ma non solo loro pochi Cinquestelle naturalmente ma abbiamo anche SEL e non solo queste aree
Perché ci si rende conto che il problema un problema
Così serio che va affrontato seriamente
C'era paura degli abusi
Questa
è un problema serio che non può essere così
Dimenticato
Per questo l'ISEE
E una
Passaggio fondamentale per introdurre meccanismi di controllo della condizione reddituale per patrimoniale delle famiglie molto più forte
Ma anche l'altro strumento che speriamo di finalizzare dopo mese in mese di discussioni ben prima che questo Governo si insediasse e cioè l'istituzione del casellario dell'assistenza
Che affianca il casellario dei pensionati
Così che tutti coloro i quali ricevono una qualche forma di assistenza
Verranno inseriti e così capiremo che magari qualcuno sommando tutte quelle quegli interventi categoriali
In ognuno dei quali considerato povero
Così povero non è non sto dicendo che è diventato ricco
Ma forse ci sono altre persone ecco
Come fu quando l'INPS io ero listato in quel periodo e collaborammo fu costruiti casellario dei pensionati e quindi si superò
La logica delle statistiche basate sulle singole tensioni ma si andò a guardare complessivamente ogni pensionato quanto riceveva io sono sicuro che questo strumento produrrà lo stesso cambiamento culturale
Ed è un altro strumento fondamentale per evitare abusi agli abusi Siri evitano anche come abbiamo proposto nel sia con verifiche semestrali della condizione
Che la condizione può cambiare
E bisogna
Avere uno strumento flessibile da questo punto di vista
Nella convegno sulla povertà a che abbiamo fatto a Bruxelles e la scorsa settimana a livello europeo
Ci si è posti un tempo un problema è vero che le politiche sociali sono di competenza degli Stati non sono
Ma voi sapete sentito parlare dell'idea della garanzia Giovanni
E che ha un'idea europea che nasce dall'idea di dire ogni a ogni giovane che esce da un percorso di studi entro quattro mesi bisogna offrire
A rigidi
E perché non si può fare la stessa cosa sul tema della povertà
Poi gli strumenti li sceglie ogni Paese coerentemente sappiamo da questo libro che già molti l'hanno fatto ma perché non facciamo la stessa cosa anche sul tema della povertà
In una declinazione analoga a quella della garanzia giorni arrivo
Al al termine del mio intervento
Così la che ha parlato ha usato parole forti
In efficienza iniquità
Dell'attuale sistema
Sono parole basate su un'analisi tra l'altro comparativa per cui
Non è che siamo condannati all'inefficienza e all'iniquità
Basterebbe elaborare qualcosa come abbiamo fatto
Per il sia e
Il sistema di sarebbe molto più efficiente e meno iniquo
Ma si può fare B non è che
Il ministro o del lavoro delle politiche sociali non si rende conto dei vincoli
Abbiamo fatto una proposta nella legge di stabilità
C'era un emendamento
Che al Senato è stato preso soltanto per un pezzo la Camera nelle prossime ore a un'opportunità storiche
Cioè quello di recuperare il senso del testo che quello di dire
Noi vogliamo introdurre il
Sostegno all'inclusione attiva
Ma essendo persone serie
Sappiamo che il sostegno all'inclusione attiva non essendo solo reddito ma essendo
Assistenza sostegno per trovare un lavoro sostegno per mandare i figli a scuola sei dei figli mandarli
Alla alle visite mediche perché l'inclusione sociale molto più che l'assenza di reddito
Bene le sperimentazioni che faremo nel
Due mila quattordici
Hanno come obiettivo di far partire il sia a partire dal due mila quindici
Questo era il senso dell'emendamento che inizialmente era stato proposto discussione dal Senato dal PD
E poi è stato ripreso soltanto di questo reso merito la parte del finanziamento in più delle sperimentazioni
Qui caro che nel due mila quattordici se anche avessimo i soldi non potremmo farlo perché
Ripeto si tratta di fare sperimentazione di coinvolgere i comuni e così via ma se questo fosse il senso
Tradotto in una norma di molte dichiarazione che io ho sentito negli ultimi giorni proprio sull'onda di questa discussione questo sarebbe un passo avanti decisiva
Sarebbe un passo avanti su cui costruire un percorso serio chiaro un impegno forte su cui spero veramente il Parlamento nelle prossime ore voglia incamminarsi
La serietà come vedete
E la serietà di una proposta
Di farsi carico degli strumenti ISE casellario dell'assistenza forme di controllo
Perché è una riforma talmente importante che non può essere semplicemente liquidata con poche e ride in una norma
Però ripeto i dati di oggi richiedono urlando
Così come molti altri dati spero che il Parlamento ascolti grazie
Grazie al ministro più neanche ben arrivato anche a Cesare Damiano e non l'avevo salutato perché non prevedevo partecipasse a questo dibattito invece ci fa piacere e io lo coinvolgere perché
Cesare Damiano già il Capogruppo alla Commissione Presidente la Commissione lavoro alla Camera stato Ministro del lavoro è stato
è stato per lunghi anni un sindacalista è stato un militante del Partito comunista il paradosso che emerge nella letta la lettura del libro di Busi Lucky e che non Paese che ha una forte prevalenza di cultura cattolica
In cui per tantissimi anni partito di maggioranza relativa si ispirava i valori della carità cristiana
E dall'altra parte c'era un grande partito comunista bene in questo in questo sistema ci sono due soggetti che non hanno
In qualche modo rappresentanze non ha avuto tutela nella storia del welfare italiano l'uno sono i poveri che nessuno rappresentanze visto anche
Alle cose che diceva poco fa il ministro
E l'altra è la famiglia per la famiglia non c'è nulla la famiglia è informo
Mentre il più importante ammortizzatore sociale ma la legislazione italiana prevede pochissimo a sostegno della famiglia e scarica sulla famiglia gran parte del ruolo che andrebbe svolta dall'Uefa
A Damiano per le caratteristiche a per la storia che ha chiedo proprio questo come mai in un Paese che ha avuto questa storia
Nulla sostanzialmente nulla è previsto nella per la lotta alla povertà e il contrasto alla povertà e poco per la famiglia
Va bene vi ringrazio anch'io non sapevo di far parte del dibattito ma Roberto speranza miglia
Gentilmente coinvolto tanto saluto anche Busi Lucky caro amico ministro insomma tutti quanti
I due punti deboli
Sono notti
I poveri sono senza rappresentanza la famiglia diciamo qualche risultato l'ha avuto anche se
Non all'altezza soprattutto dell'attuale situazione non c'è dubbio che altri soggetti hanno agito con maggiore forza
Diciamo il modello neo corporativo
Mi riferisco a questa formula pensando ovviamente alla socialdemocrazia del nord Europa neo corporativo ha favorito
La protezione di determinate categorie i sicuramente gli operai e i lavoratori dipendenti e dei lavoratori pubblici a scapito di altre categorie ma questo mi pare che
Gian Luca l'abbia detto anche nella sua relazione allora il punto adesso
E vedere se nell'attuale situazione si può porre rimedio come io soltanto una preoccupazione
In questo dibattito
Da una parte sono contento perché
Si mette il dito nella piaga e si rompe anche una sorta di tabù si parla di questo
Diritto al reddito
In Italia si fatica a parlare di questo argomento probabilmente io sono uno di quelli che aiuta questa fatica
Non nuovo
Come sempre
Nessuna remora nel vedere i limiti anche della mia cultura però capisco che questo è argomento di attualità tant'è che affronteremo
Questo tema con proposte di leggi vari partiti e con un approfondimento quindi il merito e di entrare nell'argomento
Non vorrei
Forse fa parte ancora della mia resistenza
Che
Adesso noi saltasse IMO
A piè pari sul tema poveri aumento dei poveri dando per scontato questo trend che purtroppo si sta manifestando
E non vedendo quello che
Un tempo si diceva a monte è necessario fare per prevenire l'espansione di quelli che poveri diventeranno o sono diventati
Allora chi è povero è una persona che non ha reddito o un reddito insufficiente
Allora io dico che
Se parliamo di un costo politico come diceva Giovanni mi in questa crisi il costo politico che noi stiamo pagando anche un costo sociale un costo umano
Vale a dire la scelta esclusiva ti risparmiare soldi che servono a proteggere i più deboli per coprire il debito pubblico
L'austerità a senso unico
A me
Il chiodo delle pensioni mi spiace è rimasto piantato nel cranio
A me idea che con le scelte del Governo Monti che io ho sostenuto
Risparmieremmo oltre trecento miliardi di euro
Dalle tensioni tra il due mila venti del due mila sessanta vale a dire il quindici per cento del totale del debito pubblico non va giù
E che anche questo Governo continui
Ad intervenire sulle pensioni io questo
Lo trovo un limite della politica
In qualche modo è una scelta che alimenta l'aumento della povertà
Allora diventano poveri
Quelle che vengono licenziati
Una persona di cinquant'anni licenziata diventato però domandiamoci
Se il vecchio modello
Azienda
Crisi
Cassa integrazione mobilità pensione non funziona più quale il nuovo modello che assicura all'azienda in crisi e lavoratore potenzialmente licenziato una continuità di reddito fino alla pensione
Non c'è
Allora
Per non aumentare i poveri bisogna evitare di senza metti come si fa evitare licenziamenti
Io fossi stato al posto del ministro foriero ancora Ministro del lavoro avrei incentivato l'allargamento dello strumento della cassa integrazione non restringimento
Ci sono settori che non hanno la cassa integrazione i settori che ce l'hanno Sella paga no con una mutualità corporativa
Industria se la paga
Chi la paga l'impresa e i lavoratori che la cassa in deroga che paghiamo noi
A chi la paghiamo a quei settori che non se la pagano
Allora io dico che se non vogliamo licenziare persone
Dobbiamo tenerle in cassa integrazione perché rimane il rapporto di lavoro non all'infinito per un periodo ragionevole abbiano già fissato dei tetti
Se non vogliamo favorire i licenziamenti
Dovremmo promuovere un'azione preventiva di allargamento dei contratti di solidarietà
Perché
Distribuire il monte orario tra più persone per tenerlo al lavoro vuol dire mantenere un reddito diminuito more detto a tutti
Se noi
Scuse nato a parlare proprio con le parti sociali vai vai
Fai il tuo mestiere che
Siamo contenti
Darci soldi vi raccomando per
Io so dazi
Controllo un maggior controllo nati
Quindi
Ad esempio io credo che noi dobbiamo non abbandonare questa azione preventiva
I contratti di solidarietà possono svolgere questa azione
Quindi distribuisco l'orario di lavoro su più persone per mantenerle al lavoro questa continuità di reddito sono quelle persone sono licenziate
Così come
Per quanto riguarda il sistema pensionistico
è evidente che è un sistema pensionistico che improvvisamente
Aumenta l'età pensionabile fino ai sessantasette anni creandosi soldati crea nuovi poveri
Quelli sono i poveri
Quindi io dico ci vuole un'azione preventiva
Sull'atto del
Protezione sociale sul lato del sistema pensionistico sul lato degli strumenti che impediscono l'aumento delle persone che vengono licenziati poi
Ci sono altri strumenti
Ad esempio Busela che suggeriva se ho capito bene di utilizzare gli attuali strumenti può essere l'integrazione al minimo per quanto riguarda le pensioni o le indennità di disoccupazione
Come volano di risorse che possono aiutare a ridefinire quella che la questione del reddito per coloro che reddito non hanno
L'indennità di disoccupazione a questa funzione purtroppo temporanea troppo corta e purtroppo con percentuali abbastanza basse e poi ci sono come si dice
I veri poveri
è ovvio e qui bisogna in qualche modo avere un'azione diciamo di
Controllo
Ferreo forte perché altrimenti c'è il rischio come si dice
Di una misura con risorse insufficienti che vuole
Che non può coprire ovviamente delle platee molto molto ampie quindi io sono dell'idea che
Bisogna distinguere bene tutte le posizioni ma soprattutto
Togliere acqua al fiume della povertà con un'azione a monte e preventiva perché altrimenti nei corriamo il rischio di alimentare
Un sistema produttivo che automaticamente
Produce delle persone senza reddito è gonfia quindi il mare magnum di quelli che noi oggi chiamiamo i nuovi poveri quindi un'azione diciamo su più livelli un'azione concertata che distingua
Chiaramente
La previdenza dall'assistenza agli interventi come si dice
Per situazioni assolutamente difficile marginalità quelli che sono gli interventi di carattere preventivo
Grazie Damiano
Io ho lasciato per ultimo lei onorevole speranza perché deve tanto dire cosa pensa nella proposta del reddito
Minimo in territori Inter categoriale che propone Busi tacchi e poi se ritiene possibile
Che questa classe di in politica questa classe dirigente possa realizzare questo duplice funzione una quella che diceva
Damiano di togliere l'acqua al fiume della povertà quindi con interventi
D UE il fare attrattivo di sostegno attivo alla per il lavoro
Ma anche se sia in grado adesso con la discussione temi sulla legge di stabilità di sfruttare quella che il ministro Giovannini definiva un'opportunità storica
Che non è solo l'introduzione della sia
Ma di associare alla sia delle politiche perché chi e senza lavoro e senza reddito sia in condizioni di trovare un nuovo una nuova occupazione
Sì bene Pent permettetemi almeno per un istante di esprimere un pensiero un giudizio su questo testo che ho voluto leggere che mi sembra un contributo molto molto intanto al nostro dibattito
Conosco il suo autore
Non solo per la funzione di professore università di Macerata ma anche perché è un nostro validissimo consigliere regionale del Partito Democratico
E penso che sia anche un simbolo positivo di una generazione che nell'università ma anche
Nel Consiglio regionale quindi attraverso l'impegno politico prova a dare senso al nostro
Lavoro quotidiano alle alle idee che devono
Guidarci nella nostra azione di forma ciò che mi ha più convinto di questa impostazione oltre a
La comune condivisione di una cultura politica che emerge dentro l'analisi del testo sta esattamente secondo me in alcuni cardini che ci sono
E che io penso e dobbiamo assumere assumere esattamente nella dimensione delle sfide che abbiamo di fronte a noi perché
Un ruolo sta al mondo del pensiero al mondo della riflessione all'Accademia è un altro ruolo semper mettete anche un pochino più complicato sta chiaramente al decisore politico che poi chiamato a capire
Nelle condizioni date condizioni economiche e finanziarie sociali quali scelte si compiono per provare a dare attuazione alle cose che
Che diciamo
Io penso che è merito di questo libro è senz'altro avere la testa in Europa
La parte che mi convince di più la parte che ho apprezzato apprezzato molto è proprio quella di
Ricostruzione di un quadro organico direi dello stato delle cose sul piano
Provvedimenti che negli altri paesi vengono messi in campo e oggettivamente io penso che
Non si giustifica la specificità dell'Italia io mi sentirei di dirlo con franchezza mi pare una specificità negativa
Il fatto che solo in Italia e in Grecia non esista una proposta
Che per usare proprio i termini che vengono usati nel testo di universalismo selettivo
E guardate qui interessante perché universalismo selettivo sembra essere un ossimoro detta così
è in realtà universalismo sull'universalismo selettivo ampiamente pare esattamente la chiave di volta con la quale approcciare in termini nuovi
A questo tema perché abbiamo bisogno di universalismo rispetto a una platea enorme che purtroppo c'è ma abbiamo bisogno anche di universalismo che sia selettivo e che quindi non bacia
Commettere diciamo errori che io penso siano stati tra i punti che hanno bloccato fino ad ora scelte che pure potevano essere fatte
Io penso che c'è un tema enorme e dappertutto che noi dobbiamo provare ad assumere questo testo è senz'altro un contributo io mi sento molto vicino proprio sul piano della
Dell'impostazione mi più mi sia permesso di dire che
C'è una discussione interna anche al nostro gruppo io ho voluto che il nostro Presidente della Commissione e lavoro Cesare Damiano che che apprezzo e stimo per il lavoro straordinario che svolge in questa funzione fornisse
Questo col suo contributo anche per dare il senso di un dibattito aperto io penso che questo sia una ricchezza noi ci siamo ripromessi come gruppo alla Camera di fare un seminario su questa materia per provare a capire
Io immagino che lo
Loro calando inizieremo per il mese di gennaio per provare a capire dove poi firmiamo la palla
E c'è una proposta di legge anche molto interessante tra i firmatari cioè l'onorevole Enza Bruno Bosso che anche qui presente perché fa diciamo un passaggio esattamente in questa direzione
Mi sia permesso ancora di aggiungere mi pare che le parole del ministro di oggi siano Marotta Rolle positive che ci sono ben sperare
Dentro una sintonia Governo Parlamento io penso che si possa fare un grande passo avanti io sono tra quelli che
Pensano che
La responsabilità non possa stare tutte in capo al gol
Non ha neanche tutte in capo al Parlamento c'è bisogno di una sinergia e io penso che le parole che oggi qui
Ha affermato ancora il ministro che fanno seguito dal mio punto di vista atti anche importanti coraggiosi il sostegno all'inclusione attiva mi pare oggettivamente un primissimo passo in avanti ancora con diciamo risorse che
Non possono dare il senso di un'operazione
Strategica ma vanno senz'altro in quella direzione quindi la mia risposta alle due domande che mi vengono poste entrambe le due domande sì
E io penso che un sì perché restare dentro un nuovo clima un nuovo clima su cui tutti siamo impegnati a fare la nostra parte e un nuovo clima che voglio dirlo l'Italia sta provando ad affermare
Anche in maniera significativa nell'ultima fase io penso che il lavoro del Governo letta sul tema ad esempio della
Disoccupazione giovanile sia un lavoro assolutamente utile che vanno a direzione giusta
è un nuovo clima che si percepisce diciamo nelle parole negli ultimi atti del ministro ed è un nuovo clima che io penso si respira anche il Parlamento per cui io penso che questa
Traccia di lavoro questa
Proposta assolutamente significativa che è frutto di un'analisi approfondita e apprezzabile sul contesto europeo ci fornisca elementi ulteriori per trovare ad affinare
Questa sfida di fondo
Che è una sfida non banale
Perché la sfida di riformare il modello di welfare italiano questo il punto vero di fondo ed è una sfida non facile che io proverei ad approcciare con una modalità
Che non è quella diciamo dello scontro dentro la spesa sociale questo diciamo vorrei dirlo perché penso sia un punto caratterizzante la nostra riflessione cioè io non credo che il punto sia
Spostare diffusi sorse da un pezzo ad un alto della spesa sociale forse c'è anche questo
Ma io penso che c'è un tema più complessivo di come si capisce
Che la spesa sociale non è spesa improduttiva ma è dal mio punto di vista un pezzo di spesa che mette nelle condizioni Paese tutto nel suo complesso di giocare la partita della competitività
Io penso con grande diciamo concretezza con grande forza che un Paese socialmente più in grado di offrire l'opportunità migliori atti tutti agli ultimi è un Paese che crea migliori condizioni per la competitività
C'è una vulgata una certa vulgata di un pensiero molto diffuso in questo nostro tempo per cui per rendere un Paese più competitivo bisogna
Renderlo meno diciamo capace di
Investire seguita io penso che sia totalmente sbagliata e questo c'è un punto diciamo di cultura politica per cui noi siamo pronti io penso che siamo diciamo all'inizio di una nuova stagione su questo terreno
Che il contributo che arriva un contributo assolutamente qualificato
E mi auguro che già in legge di stabilità secondo anche le cose che diceva prima il ministro si possa dare un ulteriore segnale che va nella direzione
Giusta ma più in generale io penso che come
Nel gruppo al Partito Democratico su questi temi sapremo fuori dalla demagogia da un populismo anche troppo facile che spesso diciamo si affaccia nelle nostre discussioni non lo
Lo vediamo diciamo su Bari aspetti delle grandi questioni di cui si occupa il Parlamento non abbiamo bisogno di una riflessione organica strutturata su che cos'è oggi
Il nostro welfare su come si può provare a costruire un modello più moderno è un modello che abbia più in testa quegli obiettivi
Di equità e distrugge giustizia sociale che mi sembrano assolutamente essere nel nostro orizzonte politico io sono convinto che dentro questo contesto
E con la capacità diciamo democratica di discussione che un grande
Partito come il nostro deve avvenire
Noi sapremo senz'altro
Dare un contributo che renda io mi auguro già questa legislatura
La legislatura capacità modi superare questa anomalia italiana che lo ribadisco dal mio punto di vista rappresenta un enorme punto di debolezza frutto di una storia lunga
Anche qui ci sarebbe da fare un ragionamento molto approfondito ma è chiaro che questa eccezione italiana e frutto di un modello di welfare costruito diciamo non in un anno o o in dieci anni ma addirittura io direi una storia profonda di questo paese che diciamo non è questo il momento per raccontarla
Che che checché impostata in un altro modo ma io penso che l'Italia più moderna Italia più giusta che ne abbiamo in testa può
Essere unitaria che andiamo a costruire anche a partire dalle riflessioni che oggi
Gianluca voluto mettere in campo e che io penso ci aiutano rispetto al percorso che nei prossimi mesi dovremo assolutamente accelerare
Se ci sono domande perché erano previste non ci sono ci sono non ci sono
E grazie a tutti e io concluderei con un consiglio alla capogruppo speranza acquisti le copie dei voli Busela che le regali a Natale a tutti i suoi deputati del gruppo