Sono stati discussi i seguenti argomenti: Bellocchio, Cinema, Cultura, Finanziamenti, Giovani, Spettacolo, Teatro.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 7 minuti.
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Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
Si dice spesso che il teatro italiano è malato
Per qualcuno l'origine della malattia e nella peluria sempre più grave delle sovvenzioni statali allo spettacolo e sicuramente chiaro italiano da un punto di vista economico attraversa un momento difficile
Ma ci si può anche chiedere
E se invece l'origine della malattia fosse proprio di una protezione economica statale che per decenni è stata forse esagerata per certi versi soffocante
E certo soggetta alle condotte dei favoritismi che a quanto pare sono sempre correlate alla gestione di fondi pubblici
è soltanto una domanda diciamo un'ipotesi di ricerca
Per quanto mi riguarda se dovessi dare un nome alla malattia del nostro teatro direi l'accademismo chiamando accademismo quella degenerazione dell'arte che si verifica quando l'arte si distacca dalla vita nulla riflette non esprime più
Allora imita sistemi sa dei generali manierismo mia in pezzi i vari e non si rinnova più
Ora rapportata al Teatro certo è un'affermazione generica discutibile che andrebbe supportata da esempi e da vita distinzioni
Ma ecco e questa è soltanto una premessa per parlare di tre spettacoli nei quali il mio parere il cinema contamina felicemente il teatro lo rende più vivo
Al cinema italiano si potranno imputare i tanti difetti ma avendo bisogno per la propria sussistenza molto più del teatro di un pubblico pagante
è necessariamente più diciamo connesso con la società potrà assecondare il cattivo gusto di una parte del pubblico ma difficilmente può permettersi il lusso il triste Russo di essere accademico
Solo personalmente molto contento che un grande autore cinematografico come Marco Bellocchio torni al teatro e in particolare torni a cerco
Mettendo in scena in questi giorni a teatro Quirino di Roma Zio Vanja interpretato fra gli altri attori una ottima compagnia da Sergio Rubini e da Michele Placido
Dico torna cerco offro perché resta almeno per me memorabile il fine che richiamò negli anni settanta da un altro dramma dice Ecofin che abbiano
Chi conosce un po'il cinema di Bellocchio non si sorprenderà di questa sua predilezione per cerco offro sia umani ambientato come è noto nella campagna russa ancora i tempi dello zar
E lì gli ideali dei giovani migliori non avendo la possibilità di espandersi diciamo si spengono nel corso degli anni
Nella rassegnazione e nel cinismo la rinuncia anche alla felicità privata e i sogni d'amore sembra destino comune a tanti
E nell'ambito delle arti della cultura imperversano accademici trovo Fini e sterili
E quando ci sono motivi di volta risultano soltanto grotteschi impotenti
Insomma c'è qualche affinità tra questa campagna russa e la Provincia raccontato va beh l'occhio ad esempio nel suo primo firme i pugni in tasca dove anche quando ma anche lì la Provincia era un ambiente porticciolo ci covavano
Insofferenze profonde per ribellioni convulse patologiche e disperate
Fatto sacche la sua messa in scena la dizione ANIA anche sei Belotti evidentemente meno padroni del linguaggio della scena che di quello del cinema comunque ridà smalto toglie polvere diciamo alle battute dice colf
Indi sarcasmi come
Distruggi venti le rende ancora vive ed emozionanti tanto che cerco offro sembra proprio parlare di noi io almeno di un aspetto di noi purtroppo lo si dice sempre dei classici
Ma ci sorprende ogni volta a constatarlo
Sì ho ANIA mi offre il destro per parlare anche del secondo spettacolo
Perché fu messo in scena negli anni Ottanta e fu una messa in scena
Storica nell'ambito del teatro sperimentale al Teatro la Comunità di Roma diretto da Giancarlo Sepe
Sì devo regista soltanto teatrale
Ma la caratteristica più evidente neanche più nota delle sue regie è proprio la contaminazione del teatro con nell'immaginario del cinema Federico Fellini che era un suo stimatore dichiarò una volta
E regista teatrale più cinematografico che io conosca
Sì per firma spettacoli diciamo ritirarli ufficiali
Ma prosegue un lavoro di sperimentazione nel suo Teatro Romano che è aperto da quarant'anni ed è un po'credo l'unico superstite a Roma almeno della stagione del teatro d'avanguardia e delle cantine cosiddette cantine
Attualmente al Teatro la comunità è in scena lo spettacolo ammali tu proprio con l'accento sulla o sottotitolo gravi incomprensioni all'Hotel du Nord
Oltre al nord
Nel titolo di un film di Marcel Carney degli anni trenta e in quell'albergo si ripete trapianta i personaggi di Shakespeare
Ci sono appunto una famiglia danese perseguitata dai nazisti e rifugiata si in Francia
Potrebbe sembrare un gioco dell'immaginazione soltanto astruso e gratuito ma non è così
Il pretesto consente assi perché di ricreare con mai striglia l'atmosfera di quell'ambiente caldo di umanità ma anche carico nel suo spettacolo del dramma della guerra
E poi a contrasto con il realismo di questo contesto inventa un Amleto
Portatore di una sua originale verità esistenziale Ambleto interpretato da un giovane attore Guido Targetti
E qui è una specie di marionetta un Pinocchio chi attraversa tragedie storiche familiari drammi d'amore restando imperturbabile mantenendo linea alterabile buon umore di un eterno fanciullo
Forse è un idiota o forse un puro o forse uno strano asceta distanti da tutte le cose del mondo le belle come le brutte
E se la merito di Shakespeare dice essere o non essere la molitori siepe potrebbe dire come si legge Ruffini Pasolini essere vivi può essere morti e la stessa cosa
Mi resta il tempo soltanto per una segnalazione una raffinato regista francese Benoit Giacco mette in scena due celebri atti unici di Franco tu la voce umana e il bell'indifferente
L'interpretata Adriana Asti che io credo giunta ai vertici della sua parte
Affiancata in uno dei due atti da un altro giovane emergente molto bravo che è Mauro Conte
Nel tratto due attori che si muovono fra teatro e cinema Adriana Asti storicamente Conte lo abbiamo visto di recente in un film di ticinese
è uno spettacolo di qualità in turni a Genova e Milano e in varie piazze italiane
Va bene si conclude così questa puntata diciamo così un po'Lecce straordinaria diciamo di cinema e cinema dedicata al teatro un saluto da Gianfranco alcune
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