XI Congresso ANPI

Grazie
Sì
Traguardo
Prevedo si potrà cominciare
Schiavizzazione
Giorgio
Dovesse pensa
Da ieri
Non
Esso nazionale
Proposta
No no resta
Bersani
Possiamo iniziare i nostri lavori se voi prendete posto
Iniziamo il i lavori leggendo un autorevole messaggio
Che è arrivato alla presidenza del Congresso io signor presidente ingrandito ed apprezzato invita a partecipare all'un decimo congresso nazionale dell'Anpi aveva trovato ampia favorevole accoglienza avevo pure dato conferma l'amico e compagno Mazzon della mia disponibilità ad essere presente purtroppo sopraggiunto impegno professionale mi impedisce lo dico con sincero rammarico di mantenere l'impegno
Comunque mi consenta signor presidente di far giungere al congresso se lo ritiene opportuno questo breve messaggio
Ciò è dovuto proprio al momento particolare che sta vivendo una resistenza per responsabilità di quanti all'esterno ma anche all'interno confondono cose lontane
E comunque fuori dal periodo storico che va dall'otto settembre fino ai primi di maggio le cui responsabilità ricadono esclusivamente su coloro che hanno provocato e gestito questi avvenimenti
Pertanto condivido la vostra dichiarazione relative al dopoguerra trentanove quarantacinque
Ma questi fatti ed altre ancora che hanno come obiettivo il processo a tutta la resistenza nascono anche da leggerezza e che si sono commesse e si commettono al nostro interno
Troppi libri scritti con intenti di protagonismo personale
Una certa ricerca storica troppo parziale superficiale offrono elementi a chi vuole fomentare polemiche contro la resistenza e quel che è peggio finiscono per essere usati come prove contro le formazioni partigiane
Si scrive troppa storia con i concetti del dopo tutti gli elementi di valutazione
Da questa responsabilità sulla storia della Resistenza non sono estranee nemmeno gli istituti storici compreso quello nazionale
A questa situazione che ci impone di essere molto attenti si aggiunge il clima di incertezza se non di conclusione dovuto alle ricorrenti proposte di riforme istituzionali
Di fronte a questo importante problema delle riforme istituzionali non possiamo e non dobbiamo rimanere come spettatori indifferenti non per proporci come partito aggiuntivo di cui non si sente il bisogno ma perché queste sono iniziative che incidono profondamente sulla nostra vita democratica
Secondo noi dobbiamo proporci come costante di servizio che ha reso possibile quarantasei anni or sono il riscatto del nostro Paese
Dobbiamo rendere attuabile un nuovo grande patto sociale
Che restituisca credibilità alla politica se vogliamo cogliere alla radice il disagio diffuso nell'opinione pubblica e fermare avanzata leghista
Forse possiamo essere ancora utile al Paese ai partiti in un momento difficile proprio perché scarso di valori riportando in dissenso elemento disaggregato ore a sorgente idee costruttive
La ringrazio signor presidente
Mi auguro al vostro congresso un risultato profondamente positivo talquale esca una linea che si possa sviluppare insieme un saluto fraterno tutti presidente interviene proprio nel nostro dibattito
La raccomandazione di stare zitti proprio per la il carattere di sordità di questa How la ci mette nella condizione di richiamare ancora la vostra attenzione sul silenzio
Ora daremo la parola
Ecco prima di dare la parola
Al primo intervento che sarà Vincenza Aronica di Palermo
Devo leggere i saluti augurali che sono stati uditi rinviati dal senatore Riccardo Triglia che è presidente dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani
Al nord onorevole Gustavo De Meo presidente dell'Associazione combattenti e reduci ingegner Giuseppe Menardi sindaco di Cuneo voi sapete che Cuneo è la città insieme a politiche vice Presidente Associazione
E presidente delle associazione dei Comuni decorati al valor militare Giorgio da Braccialarghe del Movimento federalista europeo combattente antifranchista di Spagna
Anselmo Martoni sindaco del Comune di Molinella Roberto Benvenuti sindaco di comune di Livorno
Il generale Mario Argento un presidente della commissione di secondo grado che del riconoscimento qualifiche ricompense partigiani membro e la fondazione del Corpo volontari della libertà
A Federico Castellucci capogruppo consigliare del partito democratico della sinistra della regione Emilia Romagna
Del dottor Manne scopa presidente del Comitato provinciale di Bologna dell'Associazione Nazionale panini equivoca e attribuendo Cicconi consigliere nazionale dell'Anpi di Terni
E del senatore lo Lorenzo Giannotti
Ancora
Ancora dunque il lo scenario degli interventi credo abbia già raggiunto la settantina quindi alla fine della di questa prima giornata di test prima mezza giornata di lavori dovremo decidere sul cioè verso le undici mi suggerisce Giulio Mazzon
Di vedere di anticipare o meno il la chiusura del congresso di anticipare in un certo senso la chiusura delle iscrizioni al nostro congresso
C'è ancora
Vanni Vanni Padova
Che perverranno alla presidenza saranno raccolti come tradizione nel volume degli atti dell'undicesimo congresso nazionale quindi anche se uno non interviene ma manda il suo intervento scritto questo sarà
Ma naturalmente
Pubblicato sulle nostre atti anche generale Angelo Graziani del delegato di Roma ha rinunciato al suo intervento
La parola a Vincenza Aronica di Palermo si prepari Marisa Sarcinelli delegata di Ancona
Entro il cinque dieci minuti vero io devo richiamare l'attenzione dieci minuti quando mancheranno tre minuti faccio un segno da bere
Case
Che i valori della Resistenza sono il presupposto era il rinnovamento del Paese
In tempi di normalità
Il messaggio o di verità di giustizia e di libertà nel quale si compendiano i nostri valori
Sarebbe apparso anche retorico
Ma oggi nel particolare momento che attraversa il paese la nostra associazione lo ripropone interpretando la domanda pressante di giustizia che proviene dalla facciata agibile
Una domanda
Ti aspetto a una risposta che non può essere rimandata
Senza correre il rischio di far precipitare il Paese di governo politica di governo consenso ai valori della Resistenza
Essi risponderanno
Essi risponderanno che e allontana dalla loro coscienza l'idea di non troppo al mare la loro azione a questi principi
Dovremmo allora dedurre che è la cultura della tangente
Il clientelismo affaristico
L'assistenzialismo speculativo la criminalità dilagante
E il degrado della pubblica amministrazione sono soltanto illusioni pura illusione
Propaganda purissima ma non è così
Dobbiamo purtroppo constatare che i mali che affliggono il nostro sono validi solo quando sono operanti quando cioè si traducono in atti che diano la misura di una giustizia giusta per tutti i cittadini oggi al contrario predomina l'ingiustizia l'abusivismo la criminalità che riducono sempre più gli spazi di libertà
La ininterrotta linea di sangue Pianca Ostellato e continua Costa all'Ara di labili città della Sicilia della Calabria della Campania dimostra la debolezza degli istituti democratici
E la necessità di ribaltare
La situazione for nuovi metodi
Con nuove idee forza partiti le funzioni per cui sono nati quali strumenti di democrazia
Lo Stato sindacati partiti
Si devono far carico di un'adeguata e lungimirante strategia di efficientismo nel settore della pubblica amministrazione che è la palla di piombo al piede del nostro sistema e che noi consideriamo la riforma delle riforme la principale delle riforme
Non vogliamo entrare nel merito delle nostre o delle riforme istituzionali che vengono avanzate da putti e che possono avere aspetti di validità ma riteniamo doveroso richiamare i partiti al senso di responsabilità perché si ritrovi in uno uno sguardo ai suoi cambiamenti e alle sue necessità
Un potere esecutivo e si chiede che abbia la libertà e l'autorità di prendere delle decisioni e assuma la responsabilità delle decisioni prese mi si consenta mi si consenta un referendum
L'articolo novantacinque dalla Costituzione così recita
Il Presidente della Repubblica del consiglio quando dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile mantiene l'unità di indirizzo politico-amministrativo promuovendo e coordinando l'attività dei ministri
In pratica non è così
Perché dal momento in cui un uomo politico vicine dal presidente d'onore o che si coalizzano per l'occasione
Competizione con la quale puntano all'accaparramento odio quaranta o più poltrone tra ministri e sottosegretari così succede del Presidente del Consiglio che dovrebbe essere il capo di quella che viene chiamata compagine governativa
Viene ridotta al rango di mediatore tra le delegazioni le quali hanno al di sopra del Presidente del Consiglio il segretario del partito il loro datore di lavoro una svolta e quindi è necessaria
Prima che l'appiattimento dall'assegnazione la possibilità della sordità civile prendano il sopravvento
Il che sarebbe un fatto gravissimo specie quando si verificasse in regioni come la Sicilia ma non solo la Sicilia che sia conto con una disoccupazione superiore al venti per cento tutto questo e certamente di pregiudizio alla vocazione mobili dalla nostra parte già pregiudicata dall'enorme peso del debito pubblico e dal differenziale di inflazione che crea forti perplessità dei paesi della comunità economica europea per un progetto di unità monetaria conditio sine qua non per l'unione politica
Ma questo argomento che prospetta un'Europa ben più vasta di quella accidentale integrate economicamente e politicamente che potrebbe aprire dal terzo millennio un'era di pace di tormento per tutto il mondo lo lascio ad altri però comproprietà del tempo
Noi siciliani partigiani i volontari di libertà non vendicativa che guidarono una resistenza
Dimostrano indifferenza edito afferenza anche per le modeste richiesta di sopravvivenza della nostra associazione prevede i propri soldi diminuiti per ettaro per vecchiaia la Sicilia non è più sfrutta
In Sicilia non sia vissuto all'epopea della Resistenza
Ma i siciliani nella lotta di liberazione
Hanno scritto pagine gloriose
L'occupano un posto di rilievo nell'albo d'oro della Resistenza
Per questo non mancano i consensi alle manifestazioni del venticinque aprile che anno dopo anno abbiamo celebrato a Palermo Messina Catania Siracusa ad Agrigento a Ragusa con grandi sacrifici economici anche personali
Tre minuti oggi grazie
Allora annunciamo anche oltre
Graziati hanno rinunciato alla parola Giuseppe Marrazzo delegato di Roma
E ancora
Montella attrici delegato del Livorno che ha consegnato il suo intervento scritto che ancora Gianni davvero Desio e Angelo Chiesa delegati di barese la parola ma resa sarà scinderli sempre Parris io lo Ungarelli delegato di Firenze
Il filo conduttore di tutti gli interventi di ieri è stato quello della difesa dei valori della Resistenza
Difesa resa necessaria soprattutto nel sia alle in relazione alla situazione presente del nostro Paese alla crisi che esso attraversa io vorrei spostare se me lo consentite un momento i termini del problema condurre osservazioni preliminari
Io credo che oggi non basti più difendere la resistenza data finché in maniera ciclica le vengono rivolti così come credo che non basti più celebrarne le date più significative prima fra tutti quella del venticinque aprile
Nonostante ogni sforzo per evitarlo ogni cerimonia celebrativa porta con sé una inevitabile dose di retorica per l'apparato che la sostiene questo non significa che le cerimonie vanno
Ma il discorso della Resistenza deve avere una dimensione nuova deve uscire dalla zona di difesa
Perché questo ne appiattisce il significato deve diventare veramente un patrimonio storico e culturale per tutti gli italiani e non solamente per quelli che l'hanno combattuta o si riconoscono nei suoi valori
Io mi chiedo come è possibile non è facile rispondere in modo univoco a questa domanda intanto per prima cosa bisogna continuare a parlarne
A parlare della Resistenza nelle sedi e nei modi opportuni
Occorre informare far conoscere ricostruire in ricordare con l'attenzione privilegiati per compiere queste operazioni
La scuola
E l'insegnamento della storia è il primo luogo il secondo è la ricerca storica
Io insegno storia in una scuola media superiore da anni
E presiedo l'Istituto di Storia della Resistenza delle Marche quindi parlo da un osservatorio preciso
Conosco le difficoltà gli entusiasmi ma anche le frustrazioni degli insegnanti che da anni si battono perché l'insegnamento della storia
Diventa uno strumento di conoscenza attraverso cui educare i giovani a questi valori di cui stiamo parlando
Ma la scuola istituzione sembra sorda a tale esigenza Ca'un progetto culturale
Che faccia dell'insegnamento della storia un punto di forza della cultura giovanile
I giovani realtà sono i grandi assenti e non certo per loro responsabilità io li sento continuamente evocare anche ieri in tanti interventi
Ma non serve sottolineare come sento spesso soprattutto da parte di vecchi partigiani che si sono i destinatari della nuova del patrimonio culturale della Resistenza
Il problema è come raggiungerli
Come farli crescere e maturare nella consapevolezza di una storia che costituisca le loro radici
Che conferisca una identità al loro Paese
Una star che di questo tutti fossero consapevoli non è un aspetto secondario della questioni quello della scuola
Ritengo che sia anzi una priorità di cui le ampi si dovrebbero fare carico nei limiti e nei modi che si possono perché per raggiungere l'obiettivo che è quello di raggiungere Dio temere questa educazione diversa dei giovani solo attraverso la scuola si può passare questo per evitare un rischio più grande ancora delle idee degli attacchi cicliche ciclici che la Resistenza rigide
Il rischio cioè che un ulteriore processo di qui a qualche anno finisca però fu scarni o addirittura cancellarne la memoria
Accanto alla scuola un altro luogo privilegiato
E la ricerca storica
Quella che gli istituti storici della Resistenza e professor qua sa
Hanno avviato gli istituti storici da decenni questa ricerca nella quale continuano a lavorare
Qual è questo intento è quello di promuovere una nuova storia della Resistenza antifascista
Sia procedendo per strade già in parte percorsi ma allargando le basi documentarie
Sia inoltrandosi in direzioni sinora poco esplorate in
In questo lavoro di analisi le ampi danno un contributo essenziale
Perché la resistenza alla vicenda resistenziale è un campo aperto e studiarla e conoscerla significa avere strumenti per riflettere e comprendere l'intreccio tra la cultura storica la vita civile e politica dell'Italia Rep assoluto o comunque sottaciuto
Ne ha sentito parlare poco io queste porrà in questa pure intensa giornata
E intendo riferirmi al duplice aspetto delle donne protagoniste in con gli uomini della storia e delle donne che scrivono la storia sono due problemi
Distinte ma diciamo che si conciliano e quanto riferiva ieri il professor quattro a proposito del gruppo di storiche che opera nella facoltà di storia di Torino se ha insistito sui temi della ricerca della storia del suo insegnamento
Eh perché io credo fermamente che questa sia la strada da percorrere
La storia può compiere sulle operazioni di ulteriore conoscenza di cui non si può entrare pertanto è inaccettabile
Che in modo ricorrente certe regole vengano stravolte o piegate a puri fini strumentali
è inaccettabile per la resistenza doversi appiattire i per reazione nella difesa della sua tradizione
è inaccettabile che la rimozione storica tenti di cancellare la memoria dell'offesa subita dalla violenza del fascismo e del nazismo
Su questi presupposti si può e si deve sperare che la memoria collettiva non si affievolisca perché un popolo senza memoria non ha storia non ha identità
Grazie
Dove interviene Siro Ungarelli si prepari Andrea svizzero
Ce lo dai
Faccia
Carissimi le compagnie carissimi compagni
Dopo il discorso inaugurale del compagno Ettore Gallo
Dopo la relazione del compagno Arrigo Boldrini e degli interventi che si sono susseguiti
Un modestissimo intervento come il mio è come un granello di sabbia sulla riva del mare
Come si sa come è già stato rilevato questo nostro congresso nazionale
E la gente si interroga sempre più spesso se le ragioni della vita debbono essere dettate da sterilità ideali se il pragmatismo politico e la ricerca impossibili paradisi personali possono costituiti costituire una ragione dell'essere
Noi nonostante tutto crediamo sempre al sistema dei partiti così come sono destini segnati nella Costituzione e crediamo di non essere degli illusi se siamo convinti che nella Carta costituzionale si ritrovano ancora oggi tutte le condizioni ideali e morali per un processo di rinnovamento della vita del paese
Si deve solo alla sua nonna applicazione l'aggregarsi di uno Stato diverso parallelo
Fontana come pratica costante mentre acquistano sempre più potere
Centri economico e informativo culturali che attraverso la stampa di mass media editoria ripropongono un modello di società civile che ha ben pochi punti di contatto con il dettato costituzionale
In questa situazione noi qui a Bologna come a Firenze ci vogliamo porre una domanda che anche altri si oppongono non solo come associazione ma anche come schieramento unitario
La domanda è questa siamo ancora utile alla società e alla gente
Noi a questo interrogativo rispondiamo con fermezza sì siamo ancora utili
A Firenze abbiamo dimostrato con i fatti questa nostra utilità impegnando i cinque dodici associazioni della federazione dell'antifascismo della Resistenza su problemi concreti
Siamo intervenuti contro i primi vergognosi episodi di razzismo e di violenza verso i lavoratori africani svoltisi nell'ultimo giorno di Carnevale nel centro della città
Dove sono stati anche lanciati manifestini addirittura aberranti che si concludevano con il sillogismo Negro uguale povero cioè nemico e povero uguale nemico in quanto lontano dalla società del benessere
La stampa e la tv si poneva in quei giorni la domanda se Firenze era una città violenta e razzista
Purtroppo compagni il male di cui soffre la città e più profondo deposte di Alita della società dell'immagine fascino di un potere che prevarica tutti gli altri
Mancanza di solidarietà verso i ceti emargina che anzi di Fitch è ricca di colpevolizzare di far diventare capri espiatori di una situazione in permanente crisi
Il problema della violenza che ha turbato la città come Firenze
La cui stragrande maggioranza dei cittadini si è opposta non è quindi un problema di ordine pubblico così come certa stampa ha dichiarato ma è rimane un problema di politica culturale e sociale
Sul quale noi come associazione che guarda all'oggi e al domani ci siamo giustamente impegnati dimostrando ancora una volta che come associazione schieramento unitario siamo ancora utili alla società e alla gente è dura
Per la presenza di un'alta testimonianza pittorica scultorea architettonica letteraria ed umana del Rinascimento ma che si ritrae di fronte ad un rinnovamento culturale contemporaneo
Quasi fossi cosa astratta rispetto alle tradizioni della città
Ecco perché abbiamo ritenuto indispensabile collocare con forza la necessità di un processo di riqualificazione della politica
Posto a sostegno io rilancio di ideali perseguibili nella società contemporanea come argine alla violenza e alla sopraffazione
Purtroppo a testimonianza di questa perdita di vitalità c'è il ruolo subalterno che è andata assumendo la città nel suo insieme
A differenza di ciò che avvenne sotto la guida delle amministrazioni di Maier Marzi nel mondo di una cultura della pace
Come si fa a non ricordare a questo proposito lo svolgimento del mille novecentocinquantacinque del congresso dei sindaci di tutto il mondo a Firenze
Come si fanno ricordare i due convegni internazionali tenuti a Firenze per iniziativa dell'Accademia delle arti del disegno del Comune il primo novembre settantuno per la difesa il recupero delle opere d'arte trafugate
Nell'ottobre mille novecentosettantacinque per la conservazione delle opere d'arte dei beni culturali appartenenti alle religioni
A questi due convegni internazionali intervennero storici giuristi storici dell'arte uomini politici rappresentanti di governi e gli organismi internazionali rappresentanti di tutte le religioni d'Oriente dolci cordiale
Non riteniamo che Firenze deve tornare a parlare al mondo e per questo ci impegniamo con serietà e grande spirito di iniziativa
Non c'è alcun dubbio sia a Firenze ci si sofferma considerare il panorama complessivo della cultura locale e anche nazionale a quarantasei anni dalla Liberazione si presenta ai nostri occhi un quadro assai doloroso e preoccupante
Siamo di fronte ad una cultura dell'arretramento ad una cultura provinciale
Verso la quale noi come ampi rilasciamo con la nostra presenza nelle scuole nell'università organizzando dibattiti culturali insieme partiti politici e associazioni
Valorizzando e collaborando con l'Istituto storico della Resistenza in Toscana sentendoci parte in causa di soli verso il mondo della cultura e della scuola
Con la pubblicistica e la sua diffusione da approfondire e sviluppare anche con i bandi di concorso in accordo con il Provveditorato agli studi con il quale abbiamo ottimi rapporti con la collaborazione necessaria in direzione del ministero della pubblica istruzione affinché si arrivi al più presto all'emanazione dei provvedimenti legislativi per l'insegnamento della storia contemporanea e quindi della Resistenza nelle scuole di ogni ordine e grado
In questo campo particolare attenzione merita Istituto storico della Resistenza in Toscana per un contributo alla sua attiva è necessaria presenza a Firenze noi siamo convinti che se lampi ritiene così come ritiene di dover giocare il ruolo culturale dell'esistenza e stretto legame con la valorizzazione degli istituti storici della Resistenza sono passati in via dieci minuti come sono passati dieci minuti ma si si e allora io vi dò la si ed è dobbiamo resettare intero un ventagli anche lei è relatore mi scuso e do l'intervento
Alla presidenza grazie
La parola dando realizzarono il settore padri Laura Polizzi delegato di Parma anche Rialto Gioacchini delegato di Ancona ha consegnato il suo intervento rinunciando così pure Vincenzo marcia diresse il tema
Che mi propongo con questo intervento al nostro ultimo congresso nazionale consentitemi di fare un cenno
Alla mia partecipazione
A nome del comitato nazionale dell'Anpi al congresso provinciale di vicenza
Che è accaduto si è svolto la domenica dopo di quella in cui c'è stata a Vicenza la sfilata nazionale degli alpini
In quel congresso che è stato vivace
Che ha dato un contributo col dibattito che ha svolto e in cui c'è stato anche un intervento appassionato e così gli alto come quello che ha svolto ieri in questa nostra fonte lampi di vicenza
Devo dire che ciò che mi ha colpito arrivando a Vicenza
E stato di leggere
Un articolo
Sul nuovo Corriere vicentino a titolo un titolo di scatola no
Signor presidente
Gli alpini non sono stati con Gladio
Lasci stare Claudio
E mi ha colpito
Questo fatto dell'offesa che è una parte degli alpini che la hanno sfilato di fronte alle dichiarazioni del Presidente della Repubblica
Io sono i qua
Noi partigiani garibaldini
Ci sentiamo fieri di aver combattuto una lotta eroica in Friuli per la libertà l'indipendenza per la Repubblica di questo Paese
Che hanno dato un contributo fondamentale a quella battaglia
è una parte di loro
Sì senta offesa molta parte di loro il novantacinque per cento di loro sui quasi otto mila partigiani dell'Air divisioni o Giovanna
Deve essere mesi come patriottica a far parte della Gladio
Oppure
Della organizzazione OPA niente dell'undicesimo congresso
Che non è vero che c'è continuità
Però lei ci sei eroiche divisioni o giovane
Che con noi hanno combattuto per costituire ad esempio la più grande repubblica partigiana di paglia
Quella della Carnia del Friuli con quarantuno Comuni liberati oltre novanta mila persone che vivevano in quella zona libera ti hanno dato questo contributo diceva insieme a quella della creazione della seconda zona libera partigiana quella del Friuli orientale
E si sentono
Che non è giusto che nessuno nessuno confonda la loro eroica battaglia
Con quella di varie organizzati alcuni brani
Di una relazione del colonnello Olivieri
Che è stato il fondatore di quelle organizzazioni di cui si parla e di cui purtroppo ha parlato senza essere informato
Bene il Presidente della Repubblica
Consentite che vi lega
Queste righe
Si intende costituire a Trieste un gruppo italiano volontario aventi funzioni informative politiche con i seguenti scopi raccogliere informazioni politiche militari sui paesi limitrofi
Svolge reazione informativa anticomunista locale
Costituire nuclei direttivi locali per la propaganda anti marxista stampa propaganda idonei e che segni l'indirizzo agli organismi culturali e politici italiani questa organizzazione
Che
Allora si chiamava terzo Corpo volontari della libertà quinto
Controbattere l'azione delle associazioni comuniste locali sesto assicurare l'ordine mediante azione di sorveglianza sul movimento slavo comunista
Settimo collegamento con un apparato anti marxista friulano ottavo costituire reparti costituzione di reparti volontari
Davvero stonare con corsi teorici all'eventuale azione armata in appoggio alle formazioni regolari dell'esercito anglo americano
In caso di insurrezione locale o in appoggio operazione militare assumendo per cinquanta lo stesso colonnello Olivieri il sei aprile mille novecentocinquanta quando era ormai finita finito il terzo Corpo volontari della libertà che aveva compiuto violenza e norme in valli del Natisone contro gli sloveni che badate a quaranta e più anni dalla Costituzione repubblicana che stabilisce il diritto delle minoranze Rovena e di tutte le minoranze conviventi in Italia ad essere parificate con tutti i cittadini italiani secondo l'articolo due tre cinque sei nove e ventuno
Di quella Costituzione e noi non abbiamo legge gli sloveni non hanno legge di tutela
E si dice era compiti il disimpegno dei compiti per essi previsti guerriglia controguerriglia concorso alla copertura protezione di località impianti guida osservazioni eccetera
Come primo lentamente da bracci prevedono sei comandi di gruppi di battaglioni gruppo di battaglione che inquadra un anno venti battaglioni dei quali dodici battaglioni
Per l'esigenza del piano di copertura
Otto battaglioni per la difesa del ponte sul Tagliamento e per eventuali altri di gente di difesa il personale di questi battaglioni
Occorrente per la costituzione di quattro comandi di gruppo i patrimoni dei denti Vatteroni previste per le esigenze è il seguente ufficiali duecentocinquantasei io dovrei leggerli ancora altre cose ma non lo faccio perché il precedente è inutile cattivissimo
E quindi mi limiterò
Ed ecco secondo l'armamento di questi battaglioni
Ogni battaglione doveva avere
Diciotto fucili mitragliatori Breda modello trenta eccetera con mille duecento cartucce
Quattro mitragliatrici Breda modello trentasette e quattro mortai leggeri da quarantacinque con relative cassette cinque lancia bombe Pia due mortai da ottantuno il limite con settantadue bombe dieci pistole da segnalazione accetta cartucce novanta sei cartucce calibro sette sessantacinque duecento per tutto eccetera
Settantasette pistole automatiche Berretta centodiciannove Moschetti Saia cinque
Centocinque lungo scritti accanto a questa organizzazione o dopo la Liberazione
Era nata a Gorizia la divisione Gorizia con due mila cinquecento uomini circa
Ma questi non erano Giovanni insomma perché a Gorizia non ci sono stati più di un centinaio di o Sovana
E come potevano diventare due mila cinque
O la liberazione che è durata fino al quarantasette
Ebbene è chiaro che io Giovanni hanno il diritto di sentirsi offesi per test sono entrate a far parte di quella organizzazione o ma tutti gli altri quasi otto mila non ci sono stati non ci sono stati ma e lì tra quei sette mila e cinquecento e quaranta della obiezione o c'erano anche i neo fascisti io non dico da questa tribuna perché questo è possibile dimostrano con i documenti che noi abbiamo pubblicato e quelli che ci possono pubblica per questa ragione noi diciamo che è una simile organizzazione
Secondo l'articolo diciotto della Costituzione nata dalla Resistenza
Andrea abbi pazienza io sono tre militare
Secondo comma dell'articolo diciotto l'articolo ottanta dice che non è legale e un altro o o organizzazione con una struttura che non sia approvato dal Parlamento italiano e non c'è nessuna prova tre uno né per l'organizzazione o né per Claudio con Gladio a proposito dirò per documentare che non più di qualche decina di o Giovanni ha fatto parte
Questa è la questione che volevo dire ed è chiaro che allora molti dei la gran parte degli combattenti che hanno combattuto anche tanta noi dell'edizione romana sono appesi da queste attribuzioni
E noi siamo noi garibaldini siamo offesi come loro perché con loro abbiamo combattuto sia diventasse la Repubblica nata dalla Resistenza con quella Costituzione ancora valida nata dalla
Grazie a nome
Al nome del congressuale della presidenza
Desidero portare il saluto più cordiale a Gerardo Agostini presidente nazionale dell'Associazione nazionale mutilati invalidi di guerra che c'è un'ora della sua presenza
E ancora presidente della Confederazione nazionale delle associazioni combattentistiche
La parola all'aura Polizzi delegata di Parma dopodiché ci sarà l'intervento relazione del professor Neppi Modona
Trento è fatto a nome della segreteria del coordinamento nazionale femminile dell'ampio
Al congresso di Milano del mille novecentottantasei decidemmo insieme fra la decisa volontà delle compagne
E una certa curiosità e forse il semplicismo dei compagni di dare vita al coordinamento nazionale femminile dell'ampio nel febbraio mille novecentottantasette a Verona abbiamo realizzato questo obiettivo
Partendo dall'ideale di pace e giustizia e libertà di emancipazione e liberazione delle donne che hanno portato a tante di noi a partecipare alla Resistenza ci proponevamo di promuovere sollecitare tutte le iniziative possibili per tenere avanzate nel lavoro nella società nelle istituzioni
Ho dicemmo allora e mi sento di riconfermarlo oggi che agire nel nostro specifico di donne avrebbe vivacizzato e attualizzato tutta la nostra associazione
Ci pare doveroso portare oggi al nostro congresso i risultati di quella decisione per trarne le relative conseguenze
Senza trionfalismi Manzi con la piena consapevolezza dei nostri limiti mi sento di poter affermare che quella decisione fu giusta e dobbiamo continuare su questa strada
Due sono state le iniziative nazionale del coordinamento femminile che ci hanno altamente qualificato
Il convegno di Milano del mille no e l'incontro del tredici maggio ultimo scorso a Strasburgo con le parlamentare europea di una nostra delegazione eravamo in trentasette proveniente da Roma Trieste Bologna Milano Reggio Emilia Parma Como Livorno Vercelli Belluno
Scopo dell'incontro è stato di consegnare un documento che impegna le parlamentari europei che italiana europea a sollecitare il Parlamento europeo a compiere atti concreti a favore del disarmo generale della pace
Ingresso fra l'altro si afferma che non si tratta di smantellare subito le fabbriche di armi né di sciogliere subito gli eserciti
Sappiamo che tutto va inquadrata in uno scacchiere mondiale ma l'Europa potrebbe fare il primo passo incoming significherebbe orientare lo sviluppo dell'Europa verso un'organizzazione diversa della società
Un otto P alla nostra forse ma non sembravano Utopie anche le nostre idee di libertà di giustizia di democrazia
Di un'Italia di un'Europa liberata dal fascismo e dal nazismo quante volte ci siamo sentite dire che le nostre idee erano belle ma utopistica
Il sogno di pace e di giustizia per tutti i popoli della terra
Può essere un otto pia se si resta indifferenti è fatta a listino ma può e deve diventare realtà se c'è l'impegno di tutti i popoli di tutti gli uomini di tutte le donne
è con questo spirito di deciso costante impegno che siamo andate a Strasburgo
E che pensiamo di continuare ingresso di Milano affermammo che il dare vita ad uno strumento specifico con il compito di sviluppare iniziativa in direzione delle donne avrebbe vivacizzato e attualizzato lampi
Mi pare che l'esperienza abbia dimostrato che questa è una realtà
A latere delle due iniziative nazionale che ho citato se ne sono sviluppate decine e decine in varie province a Milano a Bologna Reggio Emilia Brescia Parma Mantova Firenze
Oltre a queste specifiche molte altre sono state prese in varie province
Dai quarantotto questionari pervenuteci sul novanta comitati dell'ampi impreparazione del nostro congresso
Risulta che dal mille novecentottantasei ad oggi per iniziativa delle note dalle ampi per un totale di cento sessantatré iniziative
Alcune tradizionale altre dai nomi fantasiosi come le ragazze in bicicletta di Belluno lei ragazza di ieri di Bologna L'altra Resistenza di Fidenza nel Parmense
Merito non accettazione particolare le compagnie di Firenze e di Roma per i convegni altamente qualificati organizzativa organizzati sulla lettura al femminile della Costituzione
E quelle di Livorno che hanno lavorato all'intero anno per un'importante iniziativa e sempre sulla Costituzione al femminile ha coinvolto scuola insegnanti e presidi
Mi scuso se mi limito nelle citazioni ma più che un elenco di cose fatte mi preme sottolineare il peso maggiore che lo specifico femminile
Tutto rosa dovunque no compagni e compagne delegate
Ci sono ancora ombre ancora resistenze da vincere non ancora tutte le sezioni e tutti i comitati provinciali hanno giustamente valorizzato le loro partigiane
E affidato loro i posti di responsabilità che meritano
Tuttavia anche in questo campo abbiamo fatto passi avanti più numerosa sono oggi le partigiane che dirigono sezioni e che sono state lette nei Consigli provinciale
Manchiamo ancora di molti dati al riguardo ma voglio citare Milano che al congresso eletto quindici donne nel suo consiglio
Delegate e delegati abbiamo sempre affermato che la nostra associazione non è un'associazione e che a quel tal CELTA rimangono fedeli lavorando insieme
Per fare vivere questa nostra associazione e continuare ad essere punto fermo di riferimento soprattutto per i giovani e le ragazze che in questa società non hanno altri riferimenti
La pace la fraternità fra i popoli la libertà la giustizia sociale la democrazia restano i nostri ideali sono i sogni e le speranze per i quali abbiamo lottato sofferto e vissuto
A questa nostra associazione che ci è così care così speciale perché è unisce gente speciale
Noi partigiane vogliamo continuare a dare il nostro contributo assieme a tutti voi ma nella nostra differenza nel no in grado ancora di assolvere i compiti che la storia ci affida la democrazia conquistata col nostro sacrificio e la nostra lotta è stato qui detto ampiamente sia Renata è una democrazia incompiuta
La lotta per lo sviluppo della democrazia per il suo libero dispiegarsi penso sia ancora per noi
E per tutte le porta democratiche la battaglia centrale se si vuole davvero fare progredire il nostro Paese nel senso da noi voluto e affermato dalla nostra Costituzione
In questa battaglia c'è bisogno dell'impegno di tutti i democratici e delle donne che senza lo sviluppo della democrazia vedrebbero limitato al progredire delle loro giuste aspirazioni
Anche per questo penso che le do atto no oggi le loro battaglie di progresso nel grande processo di conquiste femminile in atto nel nostro Paese
Grazie
La parola ora al professore al docente universitario
Professor Neppi Modona dell'Università di Torino il suo non è un intervento è una relazione congressuale sullo stato della giustizia in Italia
Prima di entrare nel merito della mia comunicazione
Voglio su voti subito capire che questo mi è parso un congresso assolutamente per la partecipazione corale
E tesissima di un così grande numero di delega
Ed eccezionale per la gravità delle implicazioni politico istituzionali
E d'altronde il momento che stiamo vivendo
Per la prima volta dopo la guerra di liberazione
Stiamo assistendo ad una prolungata
Ed organica serie di proposte
Volta cambiare alcuni pilastri fondamentali del nostro ordinamento costituzione
Tentativo tanto più inquietante
Perché non proviene dalle forze eversive della P due delle trame golpiste
Ma è ispirato da settori importanti dell'Italia legale
E ispirato da esponenti di partiti e da uomini di governo e a quel che è dato di capire
Di guarda con molto interesse la più alta carica dello Stato
I contenuti della prolusione di ieri di Ettore Gallo
Che è intervenuto è vero intervenuto come partigiano combattente
Ma anche come portatore belle esperienze
Della sensibilità e delle conoscenze che gli derivano dall'essere presidente della Corte costituzionale
Di costituzionale che stiamo vivendo
Se tutto questo è vero voglio ringraziare lampi per avermi dato la possibilità invitandomi a questo congresso
Di parlare
E quindi ritoccare con mano la forza e la compattezza tra i partigiani dell'Anpi
Io sono sia pure di poco più giovane di voi
Ed ero troppo piccolo nel quarantatré per vivere attivamente alla lotta di liberazione
Ho vissuto quegli anni passivamente
Colpito insieme alla mia famiglia dalle persecuzioni razziali
Ma vedendo i qui così numerosi e così i vigili sistema di legalità e di soprusi su cui si fondava regime fascista
Siete pronti anche ora
A difendere con la tenacia e la forza di allora la legalità repubblicana
Io
Do la vostra presenza questo significato ed ho la certezza dalle reazioni con cui avete accolto interventi di ieri di Ettore Gallo di Boldrini di Marius ho la certezza di interpretare fedelmente il vostro stato d'animo e la vostra consapevolezza della gravità del contesto politico istituzionale
Vengo dunque al mio tema
Ma voglio ancora in cui ho scritto il mio intervento
Sino a pochi mesi or sono sarebbe parso anacronistico
Occuparsi specificamente in un congresso dell'Anpi
Degli ideali di giustizia della Resistenza e di come quegli ideali si sono tradotti nella Carta costituzionale
Ebbene le recente recenti proposte di modifica
Di alcuni fondamentali principi della Costituzione in tema di ordinamento giudiziario
E mi riferisco in particolare alle garanzie di indipendenza del pubblico ministero dal potere esecutivo quelle proposte rendono purtroppo quanto mai attuale questa tematica
Che credevamo fosse ormai penso di frustrazione direi quasi d'angoscia che ci toglie malessere costretti a risvegliare una memoria storica e credevamo fosse patrimonio comune intangibile dell'Italia repubblicana
E da ribadire che quei principi costituzionali in tema di autonomia e l'indipendenza della magistratura da ogni altro potere e in primo luogo dal Governo
Trovano le loro radici e la loro fonte disperati ispirazione proprio negli ideali della Resistenza
E a questo riguardo mi piazze ricordare una relazione
Pronunciata da un grande filosofo del diritto Enrico o poker
Nel mille novecentosettantacinque a Venezia in un convegno sugli ideali di giustizia e la resistenza Illy sull'ideale di giustizia nella resiste e mi piace ricordare questo perché la presenzia ieri qui di Ettore Gallo
Avuto il significato che tutti avete colto
Di una solenne forte riaffermazione della linea di continuità tra i valori della Resistenza la traduzione di quei valori nella Costituzione e la loro difesa quali caposaldi dell'ordinamento repubblicano
Ebbene o poker
Eravamo nel mille novecentosettantacinque attraverso una commossa riflessione sulle lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana
Dimostro
Quale che fosse la formazione di ispirazione ideologica e politica di quei marziani dimostrò che ne
Dimostrò dicevo che esistono degli importanti punti di convergenza nell'affermazione e nella esaltazione dell'idea di giustizia
Ideale di giustizia di cui erano premessa indispensabile i valori di libertà perché di eguaglianza
E conseguenza coniata la garanzia della legalità
Questo è un perno questa aspirazione della legalità dei resistenti
Quale legalità una nuova legalità democratica
Intesa come ripudio di quel sistema di arbitrio di sopraffazione e di privilegi su cui si fondava il regime fascista pari che si era consumato insieme al crollo del regime fascista dopo il venticinque luglio
Era l'aspirazione verso un sistema di certezze
Di cui il primo pilastro era appunto l'idea di giustizia
Quindi c'era una interdipendenza strettissima tra ideali di giustizia il bisogno di legalità
E questo rapporto mi sembra un intitolato questo rapporto che videro i resistenti mi sembra un'intuizione quanto mai significativa per comprendere la gravità e la profondità della crisi che le istituzioni repubblicane stanno attraversando in questo momento storico
Guardate le frasi che andiamo ripetente e che sentiamo ripetere fatte politicamente territorialmente dal potere mafioso
Delle quelle frasi non sono dei luoghi comuni ma esprimono il disagio reale il malessere profondo di tutti noi che stiamo assistendo impotenti al disfacimento delle strutture istituzionali e legali dello Stato
Di tutti noi che ci vediamo dei privati di Pili di quell'ideale di giustizia di quel bisogno di legalità che sta alla base di ogni convivenza civile
Sotto questo punto di vista lancinante bisogno di giustizia e di legalità che avvertiamo in questo con fuso pericoloso crepuscolo dello Stato
Non è molto dissimile pur con le dovute cautele imposta dal da quel bisogno di legalità che animò i resistenti allora i punti di riferimento della legalità e della giustizia erano completamente crollate
Ora stiamo assistendo alla tangibile minaccia di quei valori resa sempre più concreta dall'occupazione dei poteri legali ad opera del sistema di potere mafioso
Dalla corruzione dilagante nella pubblica amministrazione
Dalle proposte a ruota libera irresponsabili per modificare l'assetto costituzionale
E allora costituisce motivo di preoccupazione profonda
Avevo dovuto constatare che la risposta di alcune delle massime istituzioni dello Stato
Alle gravissime minacce alla legalità repubblicana
A me sembra che che questo sia il significato di un progetto
Che vorrebbe attraverso il superamento delle garanzie costituzionali in tema di inamovibilità del pubblico ministero e in tema di obbligatorietà dell'azione penale riproporre la subordinazione
Dalle forze eversive della P due delle trame golpiste
Ma è ispirato da settori importanti dell'Italia legale
E ispirato da esponenti di partiti e da uomini di governo
E a quel che è dato di capire di guarda con molto interesse la più alta carica dello Stato
I contenuti della prolusione di ieri di Ettore Gallo
Che è intervenuto è vero intervenuto come partigiano combattente
Ma anche come portatore belle esperienze
Della sensibilità e delle conoscenze che gli derivano dall'essere presidente della Corte costituzionale
Di costituzionale che stiamo vivendo
Se tutto questo è vero voglio ringraziare lampi
Per avermi dato la possibilità invitandomi a questo congresso
Di parlare
E quindi ritoccare con mano la forza e la compattezza tra i partigiani dell'Anpi
Io sono sia pure di poco più giovane di voi
Ed ero troppo piccolo nel quarantatré per vivere attivamente la lotta di liberazione
Ho vissuto quegli anni passivamente
Colpito insieme alla mia famiglia dalle persecuzioni razziali
Ma vedendo i qui
Così numerosi e così i vigili
Sistema di legalità e di soprusi su cui si fondava regime fascista
Siete pronti anche ora
A difendere con la tenacia e la forza di allora la legalità repubblicana
Io do la vostra presenza questo significato ed ho la certezza dalle reazioni con cui avete accolto
Gli interventi di ieri di Ettore Gallo di Boldrini di Marius
Ho la certezza di interpretare fedelmente il vostro stato d'animo e la vostra consapevolezza della gravità del contesto politico istituzionale
Vengo dunque al mio tema
Ma voglio ancora in cui ho scritto il mio intervento
Sino a pochi mesi or sono sarebbe parso anacronistico
Occuparsi specificamente in un congresso dell'Anpi
Degli ideali di giustizia della Resistenza e di come quegli ideali si sono tradotti nella Carta costituzionale
Ebbene le recente recenti proposte di modifica
Di alcuni fondamentali principi della Costituzione in tema di ordinamento giudiziario
E mi riferisco in particolare alle garanzie di
Indipendenza del pubblico ministero dal potere esecutivo quelle proposte rendono purtroppo quanto mai attuale questa tematica
Che credevamo fosse ormai penso di frustrazione direi quasi d'angoscia che ci toglie malessere costretti a risvegliare una memoria storica e credevamo fosse patrimonio comune intangibile dell'Italia repubblicana
E da ribadire che quei principi costituzionali in tema di autonomia e l'indipendenza della magistratura da ogni altro potere e in primo luogo dal Governo
Trovano le loro radici e la loro fonte disperati ispirazione proprio negli ideali per la resistenza
E a questo riguardo mi piazze ricordare una relazione
Pronunciata da un grande filosofo del diritto Enrico o poker
Nel mille novecentosettantacinque a Venezia in un convegno sugli ideali di giustizia e la resistenza
Celli sull'ideale di giustizia nella resiste
E mi piace ricordare questo perché la presenzia ieri qui di Ettore Gallo
Avuto il significato che tutti avete colto
Di una solenne forte riaffermazione della linea di continuità tra i valori della Resistenza la traduzione di quei valori nella Costituzione e la loro difesa quali caposaldi dell'ordinamento repubblicano
Ebbene o poker
Eravamo nel mille novecentosettantacinque attraverso una commossa riflessione sulle lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana
Dimostro
Quale che fosse la formazione di ispirazione ideologica e politica di quei marziani
Dimostrò che ne
Dimostro dicevo che
Esistono degli importanti punti di convergenza nell'affermazione e nella esaltazione dell'idea di giustizia
Ideale di giustizia di cui erano premessa indispensabile i valori di libertà perché di eguaglianza
E conseguenza coniata la garanzia della legalità
Questo è un perno questa aspirazione della legalità dei resistenti
Quale legalità una nuova legalità democratica
Intesa come ripudio di quel sistema di arbitrio di sopraffazione e di privilegi su cui si fondava il regime fascista pari che si era consumato insieme al crollo del regime fascista dopo il venticinque luglio
Era l'aspirazione verso un sistema di certezze
Di cui il primo pilastro era appunto l'idea di giustizia
Quindi c'era una interdipendenza strettissima tra ideali di giustizia il bisogno di legalità
E questo rapporto mi sembra un intitolato questo rapporto che videro i resistenti
Mi sembra un'intuizione quanto mai significativa per comprendere la gravità e la profondità della crisi che le istituzioni repubblicane stanno attraversando in questo momento storico
Guardate le frasi che andiamo ripetente e che sentiamo ripetere fatte politicamente territorialmente dal potere mafioso
Bene quelle frasi non sono dei luoghi comuni
Ma esprimono il disagio reale il malessere profondo di tutti noi che stiamo assistendo impotenti al disfacimento delle strutture istituzionali e legali dello Stato
Di tutti noi che ci vediamo dei privati di Pili di quell'ideale di giustizia di quel bisogno di legalità che sta alla base di ogni convivenza civile
Sotto questo punto di vista lancinante bisogno di giustizia e di legalità che avvertiamo in questo con fuso pericoloso crepuscolo dello Stato
Non è molto dissimile pur con le dovute cautele imposta dal da quel bisogno di legalità che animò i resistenti allora i punti di riferimento della legalità e della giustizia erano completamente crollati
Ora stiamo assistendo alla tangibile minaccia di quei valori resa sempre più concreta dall'occupazione dei poteri legale ad opera del sistema di potere mafioso
Dalla corruzione dilagante nella pubblica amministrazione
Dalle proposte a ruota libera irresponsabili per modificare l'assetto costituzionale
E allora costituisce motivo di preoccupazione profonda
Aver dovuto constatare che la risposta di alcune delle massime istituzioni dello Stato
Alle gravissime minacce alla legalità repubblicana
A me sembra che che questo sia il significato di un progetto
Che vorrebbe
Attraverso il superamento delle garanzie costituzionali in tema di inamovibilità del pubblico ministero e in tema di obbligatorietà dell'azione penale
Riproporre la subordinazione gerarchica del Pubblico ministero al ministro della giustizia
Così ritornando al sistema in vigore durante il cinquantennio dello Stato liberale e poi nel corso del regime fascista
E vero queste proposte sono state due o tre giorni fa negate
Il ministro della giustizia ha detto no state tranquilli non sono nell'agenda politica del governo
Ma viva Dio tutti noi l'abbiamo piano istituzionale non viene detto a caso viene buttato lì poi magari viene smentito ritornerà verrà ripreso fra pochi giorni fra poche settimane
Non è un caso che la Costituzione repubblicana
Abbia interpretato gli ideali di giustizia della resistenza di giustizia e di legalità della Resistenza anche attraverso l'affermazione di un sistema di totale autonomia e indipendenza di tutti i magistrati dal potere politico
Era ben presente ai costituenti lo scempio della giustizia
Che Sensi al regime fascista
Non solo il tribunale speciale non solo le commissioni per il confino ma l'amministrazione ordinaria di tutti i giorni
Io non voglio primario di troppo ma io credo che qualche cenno storico ci aiuterà a meglio comprendere sia le scelte dei costituenti
Sia le spinte che in questo momento di grave crisi politica istituzionale possono aver indotto alcuni esponenti politici a riproporre forme di controllo dell'esecutivo sul potere giudiziario
Durante tutto l'arco dello Stato liberale
Il Pubblico ministero dipendeva istituzionalmente legalmente dal Governo
Cosa vuol dire questo
Vuol dire che il ministro della giustizia faceva circolare indirizzava circolare agli uffici del pubblico ministero
Per orientare l'esercizio pone dei conflitti sociali gli scioperi per i reati politici in occasione di disordini diciamo così in tema di ordine pubblico questo avvenire in generale
E poi in particolare il ministro
Poteva e lo fece sovente dare istruzioni per la conduzione da parte del Pubblico ministero di uno specifico processo penale che avesse grande rilevanza politica e sociale
E cioè in ultima analisi la giustizia era un ramo dell'amministrazione dello Stato dipendeva dall'esecutivo
Beh formalmente i giudici invece erano indipendenti
Ma solo formalmente o dei magistrati
La nomina l'assegnazione delle sedi le promozioni trasferimenti gli incarichi direttivi la responsabilità disciplinare erano tutte nelle mani di commissioni controllate dal ministro
Questo schema rimane
Sostanzialmente immutato nel regime fascista avvengono solo potenziati i controlli e i condizionamenti sulla magistratura giudicante
Se il regime fascista riafferma con maggior forza questo principio che la la giustizia nella sua interezza dipende dal governo dipende dal potere esecutivo
Cosa vuol dire questo vuol dire che
Durante il primo settantenni o dell'Italia unita la magistratura non è mai stata svolto in realtà un ruolo subalterno nei confronti del potere esecutivo
Pendenti al mente coprendo o non perseguendo le eventuali illiceità degli apparati amministrativi e degli esponenti del ceto di governo
E c'è la magistratura non poteva non aveva gli strumenti
Per andare a verificare e colpire le cosiddette illegalità del potere legale era come ho detto un ramo del governo
E io vedo li vedo in questa tradizione storica così risalente le radici delle attuale suggestioni verso una maggiore governabilità della magistratura
Cosa ci dicono coloro che vogliono una modifica dell'asserita
Come si è realizzata storicamente nella storia italiana
Bene questi questi modelli
Di rapporti tra magistratura e potere politico mutano radicalmente con l'avvento della Costituzione repubblicana
Per la prima volta nella storia d'Italia viene affermato il principio dell'effettiva indipendenza del potere giudiziario anche dal governo
E i principi sono numerosi ma
Prima di
Dire dei principi costituzionali non dimentichiamo che sente dal maggio mille novecentoquarantasei
Con un decreto che porta la firma dell'allora ministro della Giustizia Togliatti vengono recisi rapporti di subordinazione gerarchica del Pup di anni che veniva dalla Resistenza devono chiarissimo questo principio
La difesa della legalità passa attraverso un pubblico ministero indipendente dal Governo
Beh questi principi si traducono nella Costituzione io non sto a ripetere delli
E comunque significa che dal mille novecento quarantotto non c'è più possibilità di interferenze
Sulla carta almeno del governo sulla magistratura
Il sistema è completato dal Consiglio superiore della magistratura cui spettano tutti quei poteri sulla carriera dei magistrati che prima erano devoluti al ministro
Peraltro il superamento
Del tradizione e per quasi un ventennio dopo la caduta del fascismo continuarono a riproporsi i vecchi modelli sperimentati
Nel corso della precedente storia italiana
E ciò avvenne per quattro ragioni
Perché il Consiglio superiore di hanno istituito solo nel mille novecento e cinquantanove
E quindi continuarono per quasi vent'anni i poteri del ministro sulla magistratura
Perché il personale della magistratura non venne epurato
E quindi continuarono di atteggiamenti culturali di un personale giudiziario che si era formato ed era giunto ai vertici della magistratura durante il regime fascista
Perché continuo a un rapporto gerarchico tra i magistrati a
Banco di prova e nello stesso tempo conferma delle resistenze
Frapposte all'attuazione del nuovo assetto costituzionale sono le dolorose vicende del fallimento dell'applicazione delle sanzioni contro il fascismo per la punizione
Dei crimini di collaborazionismo con il tedesco invasore
E poi l'innestarsi del processo alla resistenza
Io non vi parlo di queste due vicende perché voi ne siete testimoni diretti l'avete vissuto
Non ve ne parlo però a me sembra un dato importante che dimostra proprio
Che malgrado i principi costituzionali in tema di indipendenza della magistratura
Nel primo si dovrà arrivare sino
Alla prima metà degli anni Sessanta perché all'interno della magistratura si rompa il monopolio dei vertici della Cassazione
E incomincia a svilupparsi un effettivo pluralismo ideologico e politico
Tale da incrinare il tradizionale allineamento alle esigenze del potere politico dominante
Nascono le correnti all'interno dell'associazione dei magistrati che sanzionò l'esistenza di diverse posizioni ideologiche culturali e politiche
Nascono forme di collegamento pluralistico con le diverse forze politiche dell'arco costituzionale anche di opposizione a prescindere quindi incominciano a svolge il ruolo loro assegnato dalla Costituzione
Di controllare la legalità dell'operato di tutti i poteri di tutti gli apparati dello Stato
E di pretendere il rispetto delle regole e della legalità anche dai partiti e dal ceto politico di governo
Ne sono un esempio un esempio lampante
Le grandi inchieste giudiziarie sugli episodi di malcostume politico ed amministrativo degli apparati del governo nazionale e locale sempre più frequente a partire dagli anni Settanta
Orientate evidentemente anche in direzione antitetica agli interessi dei governi in carica
Ne sono esempi conflitti istituzionali tra singoli giudice il potere esecutivo a seguito dello nessun esempi procedimenti penali per le deviazioni di settori degli apparati dello Stato dai servizi di sicurezza ai carabinieri alla polizia di questo ci parlerà peraltro Raimondo Ricci oggi o domani
In una parola
Ne sono un esempio tutte quelle iniziative giudiziarie che nell'ultimo ventennio sono state rese possibili
Perché all'effettiva indipendenza dal potere esecutivo si è accompagnato un processo in cui la magistratura è divenuta portatrice
Delle ideologia e dei bisogni di giustizia e di legalità che provenivano Valenti era Società Civile
Bene
La portata dirompente dirompente rispetto alla tradizione storica italiana l'ha portato immediatamente dalle forze di governo ed ha potuto dispiegarsi sia pure con alterne vicende sin quasi alla fine degli anni ottanta
Ma è da almeno un decennio che alcuni esponenti dei partiti di governo hanno incominciato a mostrare segni di crescente insofferenza per il ruolo nuovo svolto dalla magistratura
E ad avanzare proposte di riforma capaci di recuperare in maniera più o meno di retta i modelli sperimentati nei precedenti periodi della storia italiana
Io non posso qui e non voglio più occuparmi di tutte queste proposte di modifica
Richiamo solo per il loro carattere emblematico le recentissime iniziative volte a porre in ultima analisi o culturale politico
E nello stesso tempo significativo ed inquietante
Che tali proposte siano state presentate come risposte vincenti della gravissima crisi della legalità a cui sono esposte le quattro regioni del Mezzogiorno
Ove appunto gli apparati di polizia giudiziari si dimostrano sempre più inadeguati a fronteggiare la sfida del potere mafioso
Dite inquietante perché quei rimedi
Appaiono sia in concreto sia nella loro portata istituzionale del tutto inconferenti ed anzi in aperta contraddizione con gli obiettivi che si vorrebbero perseguire
L'esperienza storica dovrebbe infatti avere insegnato che un pubblico misto ampiamente collusi con il potere mafioso
Quel pubblico ministero avrebbe le mani legate control perverso intreccio tra mafia e politica quelli intrecci in cui ha ragione è stata individuata la maggiore forza del potere mafioso
Analogamente io non riesco a capire come singoli magistrati
Catapultati contro la loro volontà Locri o a Palmi piuttosto che a zero ad Agrigento
Potrebbero utilmente svolgerà un lavoro difficile rischioso in condizioni di isolamento e di accerchiamento rispetto alla realtà locale
Allora se è vero come è vero che in quelle regioni stanno venendo meno gli stessi presupposti della legalità repubblicana lasciatemi dire che è paradossale che le risorse i costituenti poi avevano individuato come caposaldi della legalità
Vedete io io io credo a questo a questo collegamento
Nel mille novecento quarantatré
Il bisogno istintivo di legalità
Questo bisogno istintivo di legalità era un'aspirazione magari inconscia dei giovani che si affacciavano all'anti fisso antifascismo
Mi domando come non si riesca ora a capire che quell'identico bisogno di legalità e l'ultima spiaggia degli onesti nelle regioni del mezzogiorno e non solo del Mezzogiorno
Rispondere bisogna cercare di capire le ragioni per cui con tanta disinvoltura sono stati messi in forse alcuni fondamentali principi costituzionali in tema di ordinamento giudiziario
E allora forse le ragioni vanno ricercate nell'essere le radici storiche degli ideali di giustizia di legalità ancora molto fragili
Ed estranee alla cultura politico istituzionale prevale
Non bisogna dimenticare che i costituenti seppero cogliere vero seppero cogliere le aspirazioni di legalità e di giustizia presenti nella resistenza alle tradussero dalla Costituzione
Ma la forza della continuità nel trapasso tra regime fascista e ordinamento repubblicano fu tale Mars
E allora dobbiamo riconoscere che il modello costituzionale è ancora fragile
Non solo perché ha alle spalle una tradizione secolare di subordinazione della magistratura al potere politico
Ma anche perché nei fatti a poco più di vent'anni di vita è nato nei fatti nel mille novecento attorno al mille novecentosettanta
Sia pure nel corso di un arco di tempo così breve l'esperienza del binomio indipendenza della magistratura e l'integrazione pluralistica con tutte le forze politiche e sociali e comunque ricca di preziosi insegnamenti
E ci aiutano a capire meglio e a fronteggiare con maggiore consapevolezza l'attualità l'attuale terno si è affermata
Ed ha retto senza troppi traumi
Sino a quando
L'attuazione del modello costituzionale ha trovato una spalla un appoggio
In un quadro politico caratterizzato da un'opposizione di sinistra forte forte ed interessata che i giudizi
Potessero realmente esercitare il ruolo
Ruolo costituzionale di controllo della legalità dell'operato dei pubblici poteri e del ceto politico di governo
Al contrario il modello costituzionale ha incominciato a essere messo in discussione con sempre maggior forza
Mano a mano che si è aggravata e poi continuo anzi dicevo è proprio la gravità e la profondità di questa crisi politica da della sinistra a rendere nello stesso tempo credibile preoccupanti i programmi di normalizzazione della magistratura
Se questo è il quadro entro cui vanno collocate le polemiche sul principio di legalità
Le previsioni sull'esito del dibattito
Non sono ottimistiche
La crisi perdurante dell'opposizione di sinistra ha indebolito il sostegno politico a cui la magistratura in mancanza di una cultura della legalità diffusa tra tutte le forze politiche
Dicevo ha indebolito quel sostegno politico di cui la ma
E guardate che questo dato e tanto più preoccupante ove si consideri che le proposte variamente articolate di un rafforzamento dell'esecutivo
Richiederebbero nell'ambito di un riequilibrio corretto tra i poteri dello Stato
Richiederebbero un potenziamento del ruolo della magistratura di controllo sulla legalità dell'operato dei pubblici poteri e invece andiamo nella direzione opposta
E allora in questo momento storico la difesa il potenziamento dei principi di legalità rimangono principalmente affidate
Oltre che alle forze sparse speriamo che lo siano solo più per poco oltre che alle sparse forze di opposizione
Rimangono affidate alla stessa magistratura
E a mali della società civile che si riconoscono nei valori di giustizia che hanno ispirato la resistenza e la Costituzione
Alla magistratura e al suo organo di autogoverno io penso che dobbiamo chiedere atteggiamenti e comportamenti assolutamente coerenti con il ruolo che la Costituzione assegna ai giudici
In particolare la magistratura deve trovare in se stessa la forza di reagire alla sfida della criminalità organizzata
Attraverso una grande mobilitazione ideale e morale
Che sul modello della risposta giudiziaria al terrorismo sappia convogliare spontaneamente
Gruppi di giudizio mozze e-mail Peralta esperienza e professionalità
Nelle sedi giubba lavorare di fronte al Paese il proprio ruolo di baluardo insostituibile della legalità repubblicana dal canto suo la Corte costituzionale ha ribadito di recente e l'hanno dimenticato tutti coloro che hanno fatto proposte di ritorno del Pubblico ministero le dipendenze dell'esecutivo ha ribadito di recente una forte limpida sentenza del gennaio di quest'anno
Che l'obbligatorietà dell'azione penale e l'indipendenza del pubblico ministero dal potere esecutivo sono presupposti irrinunciabili dei principi di legalità e di eguaglianza
E pilastri fondamentali del nostro sistema democratico
Così riaffermando il suo ruolo di con la corte così a riaffermazione di questa sentenza è stata scritta dall'onorevole Ugo spagnoli
Alla magistratura la Corte Costituzionale dovranno quindi soprattutto guardare quelle forze della società civile
Non importa quale sia la loro collocazione ideologica e politica
Che intendono mantenere viva e vitale da lunga linea che unisce gli ideali di giustizia della Resistenza e della Costituzione alla difesa della nostra legalità repubblicana
Attraverso questo congresso lampi
Ponendo all'ordine del giorno dei suoi lavori il tema della giustizia a dimora
Tema della difesa della legalità repubblicana si gioca un partito un una partita importante per le sorti della democrazia italiana
L'augurio e la speranza e che l'iniziativa sa tollerate dall'attuale confusa stagione delle riforme istituzionali
E si trovino unite delle forze nella volontà di rispettare i fondamenti costituzionali per la nostra legalità a voi
Donne e uomini partigiani
Uniti e insisto su queste uniti al di là della vostra collocazione politica dai valori della Resistenza
Spetta il ruolo e la funzione di memoria storica e di difesa attiva delle ragioni per cui trine resistenti e poi la Costituzione affermarono con tanta forza i valori della legalità e quindi dell'indipendenza della magistratura da ogni altro potere
Grazie al professor Neppi Modona per questo questa relazione così seconda il testo a disposizione dei delegati in segreteria
Prima di dare la parola a Edoardo Alboni delegato di Milano desidero leggere il messaggio che è venuto dal segretario generale della CGIL Bruno Trentin
Gli impegni congressuale della CGIL mi impediscono di essere con voi anche in questi giorni
Ma vi prego di portare all'un decimo congresso nazionale dell'Anpi il saluto e l'augurio più calde fraterno mio personale della Confederazione del lavoro tutta lotta di Resistenza guerra di liberazione dal nazifascismo solo permettendo la sconfitta del nazifascismo ed il riscatto dei popoli che l'avevano subito
Ma per mediando di valori tuttora vitali società e istituzione della Comunità europea prima
E della grande Europa in prospettiva
Il coraggio e la volontà di mettere in gioco ogni parte visse e la propria vita
Per la causa della libertà della democrazia e della giustizia mostrati allora da tante donne da tanti uomini di ogni età di diversa cultura e condizione
Di diversa fede religiosa e passione politica
Sono ancora oggi esempio e punto di riferimento per chi sceglie di stare dalla parte della giustizia politica sociale come dalla parte di una pace pubblicamente il vostro congresso
Ha trovato il continuo a trovare il meglio di sé
Nell'essere la Repubblica nata dalla Resistenza
A quei valori
E a quella capacità di dialettica unitaria
Devono ispirarsi tanto di cambiamento di cui la nostra Repubblica oggi esigenza
Per riavvicinare le istituzioni della politica la società civile quanto l'opera di integrazione europea che ci sta di fronte nei prossimi anni
Dalla storia grande viva che voi rappresentate
Abbiamo bisogno tutti coloro che si battono per il riconoscimento ed il pieno e solidale esercizio dei diritti individuali e collettivi degli uomini e delle donne che lavora sì lo lo lo approveranno sulle sedie
A la relazione
Sarà trovata dai delegati nelle sedi e che in questo momento stanno occupando ma all'inizio della seduta pomeridiani la parola Edoardo Alboni delegato di Milano
Non c'è dubbio compagnie compagni congressisti
Po'di silenzio per favore che questo nostro undicesimo congresso
Si svolge in una fase particolarmente delicata e difficile della vita politica nazionale
L'analisi attenta
E impietosa
Chi si ritrova nella relazione del compagno Boldrini
Al quale va dato il merito
Ai problemi sollevati
Si richiama perentoriamente al carattere straordinario della situazione
E al conseguente carattere straordinario dell'impegno congressuale
Ragioni di tempo mi impongono di sintetizzare al massimo le questioni che considero meritevoli di ulteriori riflessioni
In ciò aiutato efficacemente dai documenti approvati all'unanimità dal congresso provinciale di Milano
Una prima questione
Che finisce col coinvolgere tutte le altre
Riguarda la lacerazione
Dei rapporti tra le forze della sinistra
Che rende più difficile
Sia una valutazione comune
Dei rimedi da adottare
La rottura a sinistra
Si verifica non solo solo opportunità per una parte di essa di stare al governo
Non soltanto sul programma che il Governo si è dato per fronteggiare una congiuntura decisamente preoccupante ma anche e soprattutto sulla prospettiva di medio e lungo termine
Legata all'esistenza di un processo di riforme ritenuti urgenti necessari che per rilanciare il nostro Paese
Verso una nuova frontiera di progresso civile e sociale ed economico
E in merito ma sostanzialmente concorde su tutta una serie di grandi questioni si è ripercossa positivamente sulla vite Interna della nostra associazione che sulla linea politica da perseguire
E altrettante innegabile credo
Che la presente lacerazione
Crea qualche problema politico di convivenza al nostro interno
Vorrei essere smentite dai fatti
Ma non è forse vero che lo Stato disagi disagio che si avverte quasi fisicamente in una parte della nostra organizzazione
Quando si tratta di prendere posizioni sul dibattito in corso sulla riforme costituzionali e distinzione il istituti istituzionali che sono perché il peso anniversario della Repubblica e la difesa appassionata e convinto che gli ha fatto della qualità e dell'intangibilità sostanziale della Costituzione
Il suo intervento è stato salutato dal consenso di un applauso fortissimo lungo è unanime
Possiamo allora proporre al Congresso
Una linea che faccia proprie le posizioni costituzionale di Ettore Gallo
Se questo fondamentale avvenimento dovesse verificarsi
I verrebbe facile individuare mode di mezzi per favorire il dibattito e la comprensione del problema all'interno della società civile
E nello stesso tempo spostare su un terreno più agibile il complesso
Potrebbe più agevolmente individuare e proporre in modo autenticamente autonomo
Un pacchetto di proposte da offrire al confronto con la sinistra e con Lippi e lo schieramento democratico laico è cattolico
Il rischio in caso diverso è quello di una neutralità da sacrificare sull'altare di una unità associativa puramente formale
La nostra conclamata autonomia dai partiti e dal governo
è così forte
Da farsi affrontare in modo autonomo problemi di riforma così scottante
Una seconda questione che mi preme riprendere dalla relazione del compagno col primo ittica del nostro Paese
Credo che anche per noi sia giunto il momento di passare dalla fase degli esorcismi a quello dell'analisi attenta scientificamente scrupolosa del fenomeno
Che oltretutto non è più un fenomeno
Ma una realtà che si nutre di una ideologia permeata di razzismo e di sciovinismo
E di un programma in cui gli obiettivi della separazione e della tutela corporativa degli interessi si integrano e si giustificano i viali resistenziali
Che trovano la loro piena espressione nella Carta costituzionale e che sono l'ideale di giustizia di eguaglianza e di solidarietà
Trovano nell'ideologia con tutte le proposte di riforma che abbiano come obiettivo il miglioramento delle istituzioni e della macchina dello Stato
Esiste un pericolo reale e ravvicinato
Il pericolo che il prossimo Parlamento
Vede insediarsi nelle sue aule il venti venticinque per cento della prova della rappresentanza è leghista
Con uno sconvolgimento dei rapporti di forza di enormi proporzioni è conseguenza quale riforme della Costituzione si affacceranno allora l'orizzonte dalla Repubblica non è forse vero che le leghe si pongono come obiettivo primario la modifica dell'articolo centotrentotto della Costituzione della della Costituzione
E allora anche il compito primario di un associazione come la nostra per la quale i valori resistenziali di unità della patria di solidarietà giustizia sociale costituiscono patrimonio da difendere contro ogni attacco
Propongo allora che il prossimo Comitato nazionale che uscirà da questo congresso si occupi a fondo della questione
E che in relazione all'analisi Bielli andrà a fare avanzi un programma di iniziative per tutto l'associazione e per tutte le forze democratiche del Paese
Una terza ed ultima questione riguarda la capacità dell'ampi di tradurre in termini di iniziativa politica
La denuncia ha arrecato al tessuto della vita nazionale e sono i guasti che il compagno Pol privi ha indicato a chiare lettere nella sua relazione
Oldrini afferma che l'associazione ai suoi diversi livelli ha dimostrato una vivacità è una concretezza di iniziativa assolutamente esemplari ed è vero basta sfogliare le pubblicazioni sull'attività svolta dai comitati provinciali tantissimo congresso al presente
Per avere la visione di un quadro esaltante della sensibilità e della capacità di lotta politica della nostra base
E tuttavia nelle sezioni dei comitati provinciali quelle regionali si sente fortemente il bisonte largo respiro internazionale e su quello nazionale
Sui problemi della pace e della guerra
Del disarmo e della distensione sui problemi della solidarietà per gli affamati del Terzo e Quarto Mondo come su quello di profughi sentiamo il bisogno
Che lampi nazionale trovi sempre il modo di pronunciarsi senza esitazioni senza eccessive pause di riflessione senza equidistanza Oldrini ha detto che siamo una grande forza morale ed anche una grande forza organizzato perché non la tiriamo fuori tutta questa nostra forza allora quando è il momento necessario quanto più efficace sarebbe la nostra battaglia contro gli infami attacchi alla Resistenza sta in un ordine del giorno approvato dal Congresso dell'Anpi di Milano si chiede che la Resistenza e tutte le forze Copagri combattentistiche democratiche
Sì tre si trovino in massa a Roma in occasione del prossimo otto sette facciamola questa grande cosa lanciamo lei le nostre parole d'ordine sulla continuità della Resistenza soli intangibilità della Costituzione suo risanamento morale della politica e dello Stato
Colori quali che sono tanti si iscrivono all'ampi per la prima volta e tra questi sempre più arrivo dei giovani
Che provengono molto spesso da delusione di partito o da delusioni nell'ambito del ideali e forse in Italia
Tali da offrire un contributo importante per riprendere a far girare in senso giusto giusto la ruota dalla nostra storia grazie grazie
Diamo ora la parola
Al presidente nazionale dell'associazione
Nazionale mutilati invalidi di guerra e presidente della Confederazione nazionale delle associazioni combattentistiche Gerardo Agostino
Signor presidente
Signori della presidenza
Amici congressisti
Caro arrivo che impegni
Mi hanno portato via ieri da provare il gusto di sentire
La tua relazione
Mi sono informato
è qualche cosa ho potuto apprendere
Caro Boldrini
Sei quello di sempre
Nella qualità di presidente
Dell'Associazioni combattentistiche partigiane
Tutti sanno di questa iniziativa che ha risale elegante
Prepotente il terrorismo
La versione
Pochi fummo
A decidere
Boldrini
De Meo di combattenti
Taviani operativo è il e chi vi parla per l'associazione mutilati ed invalidi di guerra
Dicemmo che la nostra presenza poteva dare
Un contributo
In quel deficit difficile momento
E quante altre iniziative per esprimere la nostra
Presenza
Per dire alla società in cui viviamo
Per dire alle generazioni nuove che vi sono stati vi sono uomini dediti completamente al servizio della società al servizio della patria a difesa delle istituzioni
Abbiamo ieri celebrato solennemente il quarantacinquesimo anniversario
Della potremmo voluto ognuno di noi
Avremmo voluto sentir parlare
Un po'di più
Di che cosa accadde
Prima di questa data
Accadde e accaddero
Tante cose
La guerra la prigionia i campi di sterminio la resistenza la liberazione
E noi fummo
Protagonisti di questi avvenimenti
E vogliamo essere ancora presenti
Dire la nostra parola
Di essere tacciati
Tra coi cittadini
Che vogliono troppo impicci arsi di politica
Nelle nostre associazioni nella confederazione
Politica di partito non ne facciamo
Non ne abbiamo mai fatta ma abbiamo sempre
Tenuto presente
Che doveri pensano sulle nostre spalle
Come quelli del a difesa delle nostre istituzioni delle istituzioni che noi abbiamo voluto che noi abbiamo cose non vanno come cittadini
Abbiamo il diritto dovere di dire la nostra parola
E ci spiace
Quando i giovani leggo no ascoltano o vedono i fatti che si verificano giorno dopo giorno e sono ripetuti
Quella quelli della mafia
Sono ripetuti quelli della 'ndrangheta sono Prodi beh tutte quella quelli della camorra
Sono ripetuti quelli della corruttela organizzata noi abbiamo il diritto così facendo la considerazione
Che lo sforzo comune
Di tutto il popolo italiano riusciti nel lontano quarantatré quarantaquattro quarantacinque quarantasei quarantasette quarantotto a compiere
Sia difeso
E il sia capito
In modo particolare dai giovani non vogliamo in una parola che i giovani Sidis affezioni no alle istituzioni si allontanino dalle attività di una società che noi la vogliamo vedere crescere magari più giusta e quando si verificano fatti e avvenimenti della nostra Italia
Come quelli di recente segno non sono andati a votare il venti per cento
Nessuno si è domandato perché
Non sarà per caso la perdita di credibilità verso le istituzioni
E per una democrazia come la nostra
La disaffezione diventa il male più pernicioso che possa correre
Nel nel degli orientamenti nelle coscienze
Degli italiani e noi non vogliamo più alle nostre istituzioni non vogliamo iniziative
Che tendano a dividere l'Italia in tre o quattro cantoni o di vivere la nostra ai bandiera io con tre o quattro pezzi
Non vogliamo offendere i seicento mila morti della prima guerra mondiale che morirono per l'unità della nostra Italia
Che noi vogliamo
Sempre più unità ecco la nostra forza ecco la nostra risposta in momenti come questi
Boldrini
Questa
Presente che
Si mettono in discussione
Da ragazzi ancora minorenni i valori veri dell'amor di patria i valori vedi della Resistenza
Ecco perché salutiamo e lo salutiamo con affetto fraterno questo congresso che costituisce l'unica potente vera risposta
Caro Boldrini
Ancora dobbiamo camminare insieme
Orale conta la presenza ai vertici
Di questa associazione
La Medaglia d'Oro Vatteroni
Nella posizione di vicepresidente
La medaglia d'oro
Borrelli la medaglia d'oro Carla Capponi
L'amico
Mutilato fra mutilato
Eroi fra gli eroi Arrigo Boldrini
E questa fusione questa unione
Fraterna
Vera effettiva reale schietta
Che esiste fra noi no
Della nostra esperienza
E passare quando sarà il momento
Questo patrimonio immenso
Di esperienza di valori di cui ognuno di noi è portatore
Di cui le nostre associazioni sono portatrici
Passino integri
Chiari schietti nelle mani delle generazioni
Modo
Questo il nostro compito a mio modesto avviso
Ed io ringrazio l'amico Boldrini e tutti gli amici dell'Anpi che mi hanno pregato di essere qui presente
Peres
Grazie signor presidente a nome del Congresso delle tue nobili parole
Noi mandiamolo salutarlo
Due comunicazioni molto importanti una riguarda i delegati delle ampi della Toscana che solo invitati a ripubblicazione
E dell'ampio provincia di Ravenna che ha versato lire un milione e cinquecento mila per il congresso e io credo che questo sia un esempio da seguire
A vedere
A Buffy come dice che i delegati della Liguria dovrebbero riunirsi alle ore quindici all'ingresso
Diamo ora la parola all'onorevole Mario Zagari che è uno dei dirigenti dei massimi dirigenti degli appassionati dirigenti del movimento federalista europeo
Devo anche a ricordare che Mario Zagari è uno dei padri costituenti uno dei pochi rimasti di quella famosa Assemblea costituente
Tre del Movimento europeo parlo come delegato vostro
Sono lieto di questa tribù no
Direi che non ho mai avuto una tribù una più importante
Perché so che voi delegati dove i delegati
Abbiamo delle deleghe gli altri visto che i nostri amici i nostri fratelli che non sono più qui
E che pure noi pensiamo ci ascoltino e si domanda che cosa noi abbiamo fatto dei loro sacrifici
Ognuno quindi guarda dentro se stesso essa chi effettivamente rappresenta in quest'ora
Io darò immediati agli atti il mio ex
Per sintetizzare
Quello che va ieri a dire Spadolini in fondo ricordando convegno di Milano
Grande meritoria previa Brando il merito si del nostro presidente
Del segretario generale quando siamo riusciti a raccogliere
Uomini della sinistra europea un po'dovunque dai paesi dell'Est riposo eccetera e allora si è sentito come si sente oggi
Che in realtà
La resistenza e dovunque
Che noi abbiamo resistito in Italia ma avremmo resistito in qualsiasi altro posto contro l'oppressione
Contro quello pressione
Che ce sta Assemblea
Venga un grido liberatorio
Un grido non di guerra ma di pace
Direi che lo slogan che noi dovremmo vedere quello di Zinzi e della pace
Perché se le guerre sono vinte la pace non è ancora vinta se gli americani e gli inglesi altri l'hanno vinto la loro guerra l'ONU non ha ancora vinto la sua guerra
E l'Europa indubbiamente è stata
Dopo la guerra del Golfo
Non voglio dire la vittima sacrificale ma indubbiamente questa Europa in cui avevamo fermamente creduto ha visto la propria forza debilitata
Si tratta oggi
Compagnie pompa per noi la pace
L'Europa per noi è la via dalla giustizia l'Europa per noire
Il mezzo per parlare con gli altri popoli che attendono delle politiche di sostengono nel loro lotta
è questo
Il nostro grande compito compito di resistenti
Che sanno di dover amministrarono patrimonio prodigioso perché non abbiamo dimenticato più questa Europa che oggi presentiamo come una grande possibile forza democratica per il mondo
è stata l'Europa che ha subito
Dietro l'ennesimo il fascismo il franchismo io Salazar il nuovo e dall'altra parte di quella che una volta si chiamava la cortina di ferro e quindi qui che si riassume la forza
Forza straordinaria che ci deve porre in condizione di affrontare i nostri problemi in modo diverso da come sono stati affrontati
Facile
Discutere di istituzioni
Ma che cosa sono le istituzioni istituzioni sono espressione della nostra legge fondamentale alla legge
Fondamentale italiana la Costituzione
L'ha fatto bene ieri Spadolini
A ritornare su questo punto a dire non ci saranno altre costituenti
è una sola Costituzione quella che noi abbiamo sappiamo che il mondo è straordinariamente cambiato che scienza e tecnologia vi sono problemi straordinarie nuovi che chiedono risposte nuove sappiamo che gli esecutivi devono essere più forti ma più forti e devono essere i parlamenti
Più forte deve essere la giustizia e più autonoma più forte deve essere lo Stato di diritto che noi abbiamo costruito e chi è ancora l'unico elemento valido di garanzia
Per l'avvenire nostri di popoli europei
Chi ha parlato spesso della i Nastri d'abilità italiane si è parlato in questi ultimi giorni sul piano economico perché noi non riusciamo ad affrontare col debito pubblica norme che abbiamo con questa inflazione che svetta verso l'otto per cento i problemi fondamentali per la costruzione di una l'unità politica sappiamo sappiamo che c'è questo ma sappiamo anche che esiste sul piano istituzionale
Una differenza tra noi e gli altri Paesi europei
Siamo il solo Paese tra i dodici che non ha un'alternativa democratica elemento fondamentale per lo sviluppo della libertà un'alternativa democratica amici e compagni che deve riavvicinare il popolo alle istituzioni
Alternativa Democratica che ci dice che in definitiva noi siamo dinnanzi a un problema di divisione delle leggi elettorali perché il problema nostro è fondamentale è fare in modo che il popolo partecipi direttamente
A quelli che se lo si deve avere un partito progressista è un partito moderato che si confrontano
Nell'ambito democratico dando ai cittadini una possibilità di scelta esporrà pagando il cittadino da questa posizione umiliante del voto di scambio
Che viene chiesto ad ogni partito nella situazione in cui non ci troviamo queste il fondo della crisi e da questo fondo della crisi noi dobbiamo uscire
Non critichiamo allora come diceva Ettore Gallo le istituzioni sono gli uomini e debbano essere criticati il compito nostro ogni noi responsabili della situazione che si è creata nel Paese ed a cui dobbiamo necessariamente uscire
Abbiamo grandi problemi dinnanzi tutto il muro di Berlino e poi ci siamo resi conto che c'erano altri problemi che la politica non era finita che bisognava ancora fare dalla politica
Da oggi siamo dinanzi a queste due bombe politiche che sono le conseguenze della guerra del Golfo da una parte e la crisi della perestrojka in Unione Sovietica dobbiamo aiutare a risolvere questi problemi
Dobbiamo continuare con forza da bere è sede della casa comune della possibilità che da una piccola Europa democratica possano svilupparsi una grande Europa che porta adesso che per il mondo intero un presidio di libertà e di democrazia
E dobbiamo per quello che riguardano le conseguenze straordinariamente complesso che non ci possono essere dei gerarchi e diciamo la rotta siamo usciti
Dall'equilibrio del terrore del bipolarismo non possiamo pensare a una soluzione unipolare dei grandi problemi che stanno intorno a noi no perché abbiamo dei problemi col popolo americano
Sappiamo bene conosciamo gli Stati Uniti d'America c'abbiamo la diversità che esiste nell'ambito di questi Paesi ma noi siamo fermi a quello che è stato il punto più alto
H Polito della partnership do uguali l'Europa deve essere una forza che si pone sulla spesso piano degli Stati Uniti d'America in un accordo in un'alleanza reale e vera reperti di di retta non sappiamo dove vogliamo che ci sia un pilastro europeo in questa organizzazione che deve presidiare per il movente del mondo mondo complicato
Io chiuderò
Ricordando che la pace il problema fondamentale per noi
Non per nulla ho dedicato la Costituente i miei sforzi a quell'articolo undici Lucci che dice che la guerra non può essere la soluzione delle controversie internazionale e chiedo allo stesso tempo dice che l'Italia disponibili a cambiare a cambiare la propria sovranità con altre sovranità per creare delle grandi organizzazioni e vede l'Europa è dare alle esigenze di giustizia che ci sono nel mondo
E non dobbiamo pensare che questa Europa straordinariamente al ricca donna Bienno avrebbe i compiti dei confronti dell'ottanta per cento del mondo che in parte panche al di là della fame quando affrontiamo il problema degli extracomunitari sappiamo che non sono altro che l'avanguardia di movimento IPO senti di popoli che noi dobbiamo affrontare il civilmente e democraticamente se vogliamo svolgere della storia
Il nostro grande compito grazie ai compagni e compagne operiamo insieme verso il futuro con lo spirito profondo della Resistenza Carol lo spirito di difesa della libertà e di costruzione della pace
Carri
Ancora due comunicazioni lampi di Forlì sottoscritto un milione per il congresso
E lampi di Reggio Emilia
Ha versato o ha promesso di versare ma non dubitiamo della loro parole quattro milioni viva i compagni di Reggio Emilia
Siamo anche sollecitati
Da diversi delegati per sapere quando affronteremo il problema delle commissioni alla fine dei due interventi il primo del generale Ilio Muraca che preghiamo di andare al microfono e poi del onorevole Paolo Vittorelli ci saranno le comunicazioni da parte quella grande pagina storica che quella dei militari all'estero dei militari italiani all'estero
Cerca sei anni fa
Al Teatro Manzoni di Milano
Illustra i un mio progetto che venne accolto dal congresso con molto interesse ma probabilmente non con altrettanta convinzione quello di ottenere termini se rivisitata iscritta con scusa morattiano compagni per favore
Congresso non è ancora finito stamani
Quella che venisse rivisitata iscritta
La storia militare della Resistenza dei militari italiani all'estero dopo l'otto settembre del quarantatré coerente il punto dalla situazione
L'impresa non è stato agevole
Perché come è comprensibile che si trattava di operare nell'ambito di una istituzione quella militare che alle sue remore e le sue ferree regole da rispettare
Tuttavia malgrado questo il Progetto è andato coraggiosamente avanti e Allo stato attuale la commissione creata tre anni fa dal ministro Zanonato
Continua a svolgere il suo lavoro di ricerca e ai all'abbonare
Una ricerca storica sulla necessità
Di questa iniziativa nessuna utilità non possono esservi dubbi
Ancora oggi cari amici e compagni è facile constatare come una e da quella data in poi non c'è quasi più nulla
Questa frattura e questa ingiustificabile incompletezza ormai non è più da addebitare a coloro che un tempo
Negli altri posti di responsabilità avevano vissuto in modo passivo o forse anche con grosse responsabilità quel tratto di storia che ci interessa
Quanto ormai anche ai giovani ufficiali
Che non comprendono l'esigenza di riscoprire un fenomeno come quello dalla Resistenza e financo della guerra di liberazione
Come si trattasse di eventi di epoche ormai remote e non più Veglie interesso
E si alla stregua dei no alle armi ignorano
Quel tesoro di esperienze e di valori morali che si nasconde in quel periodo che tutti noi abbiamo vissuto così tragicamente e che ha sempre segnato le nostre coscienze
Inoltre esiste ancora qua e là un diffuso timore che vengono smossa i vecchi rancori e che avvengano scoperchiati scomodi sepolte
Di qui le difficoltà che abbiamo incontrato sul nostro cammino
Ma quando queste difficoltà sono sembrate più dure sono sempre intervenuti personaggi autorevoli
Che hanno reso più agevole il nostro cammino oggi non si può affermare che il tema della resistenza del militare italiano all'estero viene oggetto e piena e senza riserva
Ed è sperabile che in futuro questa storia dalla resistenza militare possa entrare addirittura nel delicato contesto della formazione militare
Sarà questo un momento di grande valore nella cultura storica e nella didattica dei nostri quadri ed io penso che in questa direzione le antiche stanno già brava mente lavorando e faranno bene a continuare a farlo
La storia di cui dicevo la stiamo scoprendo iscrivendo pezzo dopo pezzo
Traendo una non tanto dagli archivi degli istituti storici nazionali e non per colpa loro sono quasi completamente privi dalla documentazione che ci riguarda quando dagli archivi stranieri azione che era rimasta sepolta per decenni
Quando
Caduto dopo l'otto settembre quarantatré all'estero dalla Provenza francese alla Corsica alla Jugoslavia l'Albania alla Grecia continentale alla Grecia insulare parola armistizio ha avuto il significato della riscossa dopo l'abitazione di una sconfitta procurata dal fascismo
E si farà strada anche alle forze armate della conoscenza della Resistenza
Che noi coltiviamo e che ha voluto dire anche per quei soldati una scelta coraggiosa la riscoperta della libertà il riscatto dell'onore militare la rivendicazione dalla propria dignità
Tutte parole che devono perfettamente coniugarsi con i significati profondi dalla nostra istituzione militare
Ma occorre ancora aggiungere che a fianco a quel progetto di cui parlo quasi per imitazione
Ne sta nascendo un altro che avrà lo stesso effetto e lo stesso scopo
Questa volta ad opera campetti
Tutti aspetti che finora sono stati circoscritti nel più vasto contesto del fenomeno dalla guerra di liberazione
Finora c'è stato solo un interessante tentativo da parte dell'Istituto studi strategici e mi fa piacere di notare qui dalla presenza dell'onorevole Vittorelli
Dichiaro di analizzare separatamente questo fenomeno
E mi sono reso conto in quell'occasione che non ho Angelo non è agevole distinguere
I concetti squisitamente militari dalle esperienze comuni dalla nostra resiste
Ritengo comune ritengo comunque che sul piano storico una ricerca del genere possa essere utile
Pur mantenendosi nel solco invalicabile delle motivazioni che hanno configurato ostenta deve restare una e indivisibile su questo non sono permessi dubbi di sorta
E adesso dei desidererei dedicare gli ultimi minuti che mi restano ad un altro problema
Anch'esso in parte attinente al campo militare
Come ho avuto modo di scrivere la guerra del Golfo ha portato il problema militare
All'attenzione della distratta opinione pubblica italiana
Lo ha fatto entrare con prepotenza nelle nostre case attraverso la ristretta finestra del video
Ne ha fatto discutere a proposito e a sproposito più o meno tutti gli italiani
Personalmente ritengo cambiare il tran-tran tranquillo delle nostre esistenze dopo tutto questo dicevo italiani torneranno ad interessare l'assegno del problema militare
Lasciando nella cura i politici e ai tecnici
Come è stato da sempre
Tornerà a fare difetto cioè quell'impegno morale che viene dal basso
Dalla gente comune che purtroppo continuerà a sentirsi estranea al problema altro che per quello che potrà riguardare la chiamata alla leva dei propri figli
E allora decidono accoglierà almeno un aspetto del fenomeno che abbiamo da poco vissuto e di cui ancora nessuno ha parlato in questa sede
Quanto è accaduto Guerra del Golfo e tanto di una sigla o n q organizzazione delle Nazioni Unite
Dall'inizio della crisi in poi in quella parola che per i più si collocava una distanza transoceanici in un misterioso palazzo di vetro
Sì è andata avvicinando sempre di più al nostro Paese ed ai nostri preoccupati pensieri
Alle risoluzioni dell'ONU che scandivano i tempi della crisi dal Golfo la gente cominciava ad affidare sempre maggiore attenzione
E spera che la speranza del proprio immediato futuro così quando in forza di quelle risoluzioni la cui crescente gravità è forse sfuggita molti quando ripeto in forza di quelle risoluzioni si è arrivati alla promessa in vari modi dalle grandi manifestazioni pacifiste così come dal fermo parere di quanti non individuavano altra via per fermare il dittatore iracheno era questa la risposta del mondo ad un'oscura minaccia dai contorni indescrivibili ebbene la coscienza di quel mondo era racchiusa la Giunta in quel palazzo di vetro il giorno prima così lontano ed ora tanto più prossimo a tutti noi
C'è una morale in questa tragica storia che si è da poco che si è conclusa da poco e la morale che forse lo conosce occorre conoscere meglio d'ora in avanti questa organizzazione delle Nazioni Unite che ha dimostrato di avere uno stile Lolita
Ed una sua importanti stretti interessi
Con le timorosi apparizioni dei problemi che appena appena travalicano l'arco dei nostri confini
Non riesce ancora a respirare aria d'Europa e ancora meno a superare con la distanza astrale che si che ci separa da quel patto a quel palazzo di vetro delle Nazioni Unite
La mia può essere una battuta distensiva
Ma quanti hanno saputo rispondere Europa Europa la chiamata telefonica di quella fortunata ma poco istruttiva trasmissione televisiva
Questa battuta purtroppo nasconde una verità amara
E mi fa piacere che il mio intervento si è seguito immediatamente a quello dell'onorevole Giancarlo
Cerchiamo perciò futuro dell'Europa e guardiamo è questo il punto al quale volevo arrivare termino costruttivamente
E non in maniera critica alle chiamate che quella organizzazione potrà rivolgere al nostro modestissimo apparato militare nel cosiddetto impiego fuori area
Un'espressione che sta facendo tanto discutere
Alle precedenti chiamate fuori aria del Libano della Namibia del Golfo Persico perseguita in questi giorni
Quella di un modesto contingente di militari partiti quasi clandestinamente in aiuto della sventurata popolazione curda
Ma neanche in questo siamo tutti d'accordo nato le scelte di Novi resistenti non devono essere circoscritti al nostro Paese
Potrebbe anche essere che una certa cultura partigiana volta privilegiare le cose della ristretta area dei nostri comuni e delle nostre Province
Dove si è svolta ed è maturata la nostra esperienza resistenziale porti a rinchiudersi dentro le porte di casa
Ma ci sono altri fra voi che avendo avuto la ventura di combattere all'estero hanno già fatto questa esperienza del fuori area
E ne hanno ricavato una profonda relazione che sia andata trasformando in coltura
Una cultura che è detenuto a più facilmente europea perché i resistenti all'estero hanno combattuto non solo per il Borromeo del paese ma anche per la libertà dell'Europa
Ali e giudicare cosa è giusto e cosa non è giusto far fare alle nostre forze armate
Le esperienze della resistenza hanno contribuito ad aprire i nostri orizzonti i continui del diritto della libertà dalla fratellanza fra i popoli si sono enormemente viola tanti
Facciamo tesoro di tutto questo e giudichiamo le cose con la mente e con l'animo arricchito da queste esperienze grazie
Grazie
Due comunicazioni la prima è che lampi di Parma ha versato tre milioni
E lampi di Modena ne ha versati cinque milioni
Ma per ora è lampante un esempio concreto è arrivato un telegramma estremamente importante
Per l'economia del nostro congresso
E arrivato al senatore D'Arrigo Boldrini
E suona così sono rammaricato comunicarle che impegni inderogabili commessi attaccare il cammino impediscono essere presente ai lavori undicesimo congresso nazionale regola
Voleva estendere ai partigiani tutti la stima delle forze armate per sacrifici sopportati e The costante impegno a te difesa libere istituzioni
Nel ringraziarla per il cortese invito rivolgo a parte
Prima di dare la parola all'onorevole Paolo Vittorelli segretario generale della Commissione disarmo della Internazionale socialista comunica al congresso
Che oggi tra i diversi interventi e dei delegati e dei nostri invitati prenderà anche la parola il senatore Paolo Emilio Taviani presidente dell'Associazione Volontari della Libertà
Con Andreas la parola all'onorevole Paolo Vitarello
Credevo che avesse già preso posta fatti
Compagni colto
Volentieri
Non ora che mi è stato fatto di presentare una comunicazione a questo congresso
Per molteplici ragioni
La prima delle quali e però la seguente
Sentivo il bisogno
E quindi avevo il dovere
Di esprimere pubblicamente ciò che avevo già fatto per iscritto a
Il senso
Della mia più affettuosa
Solidarietà
Al compagno Arrigo Boldrini a tutti allora commentò in particolare
In cui spira
Un forte vento
Verso destra che proviene dall'interno del nostro Paese ma che proviene purtroppo anche da quei Paesi di nuova democrazia
Che per respingere un sistema che non aveva funzionato
Sanno adesso facendo scelte antitetiche
Perché in politica purtroppo vige sempre la legge del pendolo o si va troppo a sinistra
O si va troppo a destra
E in questo che non sono certamente favorevoli al mantenimento e allo sviluppo della democrazia
E sono ancora meno favorevoli alla difesa della pace che ha bisogno di rapporti stabili fra le varie nazioni
Devo subito dire che nonostante io come tanti altri probabilmente tutti i compagni più presenti abbiamo accolto con soddisfazione
La demolizione del muro di Berlino il passaggio dei Paesi dell'Europa orientale
A uno stato di democrazia
Il disfacimento di una delle alleanze acuto sereno
Può non avere registrato
Il movimento eccessivo dalla parte opposta che si è verificato nei paesi dell'est europeo
Che si verifica purtroppo anche nella Unione Sovietica
Dove il compagno Gorbaciov
Fa una grande fatica a mantenere la giusta linea che gli ha prescelto su un piano di stabilità
Certe
Quando per tanti decenni si era difeso un regime che escludeva la democrazia qualunque cosa questo ciclone potesse sradicare portare via
Ma non c'è persona avveduta
Non c'è soprattutto assemblea di uomini come i partigiani raccolti in queste assale che non può non esprimere un certo senso di sgomento e di preoccupazione
Libertà si ma non Anarchia
Nello stesso tempo economia di mercato si ma quelli più anziani che sono qui presenti
Sanno che l'economia di mercato
Quando è in contenuta porta come nel mille novecentoventinove negli Stati Uniti in tutto il mondo occidentale
Ad una crisi di dimensioni scusa
Quando quindi sentiamo invocare la necessità di una economia di mercato nell'Unione Sovietica e altrove sappiamo intanto quanto sia difficile il salto ma temiamo che in questo salto qualcuno si rompa la gamba e magari rischi anche di rompersi la testa
Nello stesso tempo chi come noi non ha sentito la forte spinta che è venuta anche nel corso del movimento di resistenza nelle stesse condizioni in cui si combatteva
Verso il riconoscimento
Di
Sistemi politici ed amministrativi di carattere federale
Abbiamo creato le Regioni anche in Italia per questa regione per questa ragione a stare attenti a non incanalare nella sprinter regionalista nella spinta federalista in quella spinta che rischia di diventare separatista
Tutte le ragioni di protesta che certamente esistono in una società sviluppata in crisi come la nostra e come quella sovietica come quelle delle ore dell'Europa orientale
Certo nessuno può contestare che i Paesi baltici siano stati annessi in virtù o nel contesto di un patto di non aggressione tra l'Unione Sovietica e la Germania hitleriana
Ma di lì a considerare che tutte le loro rivendicazioni nazionaliste siano buone ci passa
E lo ha capito lo stesso Presidente americano di risolvere
Pacificamente la questione dei loro rapporti con il governo centrale sovietica
Lo stesso si può dire
Per altri casi che ci mettono certamente iniziato di angoscia
Quando vediamo truppe dell'Armata Rossa che sparano sui manifestanti Georgia o in Armenia o nell'Azerbaijan siamo sgomenti come lo siamo stati due anni or sono quanto avevo visto truppe dell'Armata rossa cinese sparare sui manifestanti di Tienanmen ma il nostro compito il compito di quella generazione che ha fatto la Resistenza che ha gettato le basi per il nuovo ordine democratico e pacifico che si è stabilito nel mondo il nostro compito non è quello di dare a mente la pace nel e a questo proposito vi posso dare una buona notizia che qualcuno di voi ha già letto sui giornali di questa mattina
E si sta profilando l'accordo
Per un vertice fra Stati Uniti e Unione Sovietica per varare finalmente la ratifica
Dell'accordo sul disarmo convenzionale in Europa che elemento basilare per riuscire a sottrarre il nostro continente
A quelle spinte e a quelle tensioni che parecchie volte nel corso degli ultimi cinquant'anni hanno minacciato la pace
Questo accordo in un accordo che dovrebbe dimezzare le forze convenzionali delle due parti e a questo proposito sa sui termini reale del problema
Quando alcuni anni or sono
Mi recai a Mosca con una delegazione della Commissione disarmo dell'Internazionale socialista
Nell'incontro che avemmo con l'allora presidente del Capo dello Stato pro micro l'unico contesto una delle ultime contestazioni di questo tipo contestò che ci fosse disparità nelle forze convenzionali cioè quelle non nucleare dell'Unione Sovietica e dei suoi alleati da un lato dell'Alleanza atlantica dall'altro lato
Noi dai dati in nostro possesso sostenevamo che il rapporto era di uno a tre uno a favore dell'Occidente tre a favore dell'Unione Sovietica
Che corra portava che chiedessimo la luna in quel momento rifatti economico fu molto fermo nel contestare sia le premesse del regione del nostro ragionamento sia le conseguenze
Ebbene raccordo è stato concluso l'anno scorso a Vienna e che ora oggetto di una procedura di ratifica di un accordo che non solo riconosce che esisteva quella discrepanza quella simmetria come si diceva in termini militari in gergo militare
Ma che occorreva ridurre quella simmetria parità fra le due parti per riuscire a consolidare la pace in Europa e dei fatti
Quando mi trovo con un potenziale nemico con un avversario che disporre di forze tre volte superiore le mie con questo avversario ci stiamo arrivando adesso l'accordo è stato firmato ci sono stati alcuni screzi
Superabili e in parte già superati
E appare abbastanza probabile che di cui a poche settimane i due presidenti si possano incontrare
Per eliminare tutte le divergenze sul persi nel campo del disarmo convenzionale e per eliminare anche con le diligenze che ancora ci sono per la conclusione di un accordo per la riduzione a metà dei missili strategici
è una situazione certamente promettente
Ma non è certamente una Seat
Sto Paese
Ma che proviene purtroppo anche
Da quei Paesi di nuova democrazia
Che per respingere
Un sistema che non aveva funzionato
Sanno adesso facendo
Scelte antitetiche
Perché in politica purtroppo
Vige sempre la legge del pendolo
O si va troppo a sinistra
O si va troppo a destra
E in questo
Che non sono certamente favorevoli
Al mantenimento e allo sviluppo della democrazia
E sono ancora meno favorevoli
Alla difesa della pace
Che ha bisogno di rapporti stabili fra le varie nazioni
Devo subito dire che
Nonostante io come tanti altri probabilmente tutti i compagni più presenti abbiamo accolto con soddisfazione
La demolizione del muro di Berlino
Il passaggio dei Paesi dell'Europa orientale a uno stato di democrazia
Il disfacimento di una delle alleato acuto sereno
Può non avere registrato
Il movimento eccessivo dalla parte opposta
Che si è verificato nei paesi dell'est europeo
Che si verifica purtroppo anche nella Unione Sovietica
Dove il compagno Gorbaciov
Fa una grande fatica a mantenere la giusta linea che gli ha prescelto su un piano di stabilità
Certo
Quando
Per tanti decenni
Si era difeso un regime
Che escludeva
La democrazia qualunque cosa questo ciclone potesse sradicare portare via
Ma non c'è persona avveduta
Non c'è soprattutto assemblea di uomini
Come i partigiani raccolti in queste assale che non può
Non esprimere un certo senso di sgomento e di preoccupazione
Libertà si
Ma non Anarchia
Nello stesso tempo economia di mercato si ma quelli più anziani che sono qui presenti
Sanno che l'economia di mercato
Quando e in contenuta porta come nel mille novecentoventinove negli Stati Uniti in tutto il mondo occidentale
Ad una crisi di dimensioni scusa
Quando quindi sentiamo invocare la necessità di una economia di mercato nell'Unione Sovietica e altrove sappiamo intanto quanto sia difficile il salto ma temiamo che in questo salto qualcuno si rompa la gamba e magari rischi anche di rompersi la testa
Nello stesso tempo
Chi come noi non ha sentito la forte spinta che è venuta anche nel corso del movimento di resistenza nelle stesse condizioni in cui si combatteva
Verso il riconoscimento
Di sistemi politici ed amministrativi di carattere federale
Abbiamo creato le Regioni anche in Italia per questa regione per questa ragione a stare attenti a non incanalare nella sprinter regionalista nella spinta federalista in quella spinta che rischia di diventare separatista
Tutte le ragioni di protesta che certamente esistono in una società sviluppata in crisi come la nostra e come quella sovietica come quelle delle ore dell'Europa orientale
Certo
Nessuno può contestare che i Paesi baltici siano stati annessi in virtù o nel contesto di un patto di non aggressione tra l'Unione Sovietica e la Germania hitleriana
Ma di lì a considerare che tutte le loro rivendicazioni nazionaliste siano buone
Ci passa
E lo ha capito lo stesso Presidente americano che risolvere
Pacificamente la questione dei loro rapporti con il governo centrale sovietico
Lo stesso si può dire
Per altri casi che ci mettono certamente iniziato di angoscia
Quando vediamo truppe dell'Armata Rossa che sparano sui manifestanti Georgia o in Armenia o nell'Azerbaijan siamo sgomenti come lo siamo stati due anni or sono quanto abbiamo visto truppe dell'Armata rossa cinese sparare sui manifestanti di Tienanmen
Ma il nostro compito
Compito di quella generazione che ha fatto la Resistenza che ha gettato le basi per il nuovo ordine democratico e pacifico che si è stabilito nel mondo il nostro compito non è quello di targa mente la pace nel mondo
E a questo proposito vi posso dare una buona notizia che qualcuno di voi ha già letto sui giornali di questa mattina
E si sta profilando l'accordo per un vertice fra Stati Uniti e Unione Sovietica per varare finalmente
La ratifica
Dell'accordo sul disarmo convenzionale in Europa che elemento basilare per riuscire a sottrarre il nostro continente
A quelle spinte e a quelle tensioni che parecchie volte nel corso degli ultimi cinquant'anni hanno minacciato la pace
Questo accordo
E un accordo che dovrebbe dimezzare le forze convenzionali delle due parti
E a questo proposito essa sui termini reale del problema
Quando alcuni anni or sono
Mi recai a Mosca con una delegazione della Commissione disarmo dell'Internazionale socialista
Nell'incontro che avemmo con l'allora presidente del Capo dello Stato pro micro
L'unico contesto una delle ultime contestazione di questo tipo contestò che ci fosse
Disparità nelle forze convenzionali cioè quelle non nucleare dell'Unione Sovietica e dei suoi alleati da un lato dell'Alleanza atlantica dall'altro lato
Noi dai dati in nostro possesso sostenevamo che il rapporto era di uno a tre uno a favore dell'Occidente tre a favore dell'Unione Sovietica
Che corra portava che chiedessimo la luna in quel momento rifatti economico fu molto fermo nel contestare sia le premesse del regione del nostro ragionamento sia le conseguenze ebbene raccordo è stato concluso l'anno scorso a Vienna e che ora oggetto di una procedura di ratifica di un accordo che non solo riconosce che esisteva quella discrepanza quella simmetria come si diceva in termini
Militari in gergo militare
Ma che occorreva ridurre quella simmetria parità fra le due parti per riuscire a consolidare la pace in Europa e dei fatti
Quando mi trovo con un potenziale nemico con un avversario che dispone di forze tre volte superiore le vie
Con questo avversario ci stiamo arrivando adesso l'accordo è stato firmato
Ci sono stati alcuni screzi
Superabili e in parte già superati e appare abbastanza probabile che di cui a poche settimane i due presidenti si possano incontrare
Per eliminare tutte le divergenze superstiti
Nel campo del disarmo convenzionale e per eliminare anche con le diligenze che ancora ci sono per la conclusione di un accordo per la riduzione a metà dei missili strategici
è una situazione certamente promettente
Ma non è certamente una situazione parte i nostri interlocutore sta passando per una crisi di sopravvivenza estremamente grave
I Paesi dell'Est europeo hanno tutti abbandonato il regime comunista
I Paesi dell'Est europeo hanno imposto lo scioglimento del Patto di Varsavia
Lo stesso accordo CFE come si chiama in gergo sul disarmo convenzionale in Europa di un accordo che era stato fatto fra le due alleanze Patto di Varsavia alleanza atlantica
Che partiva dalle cifre delle forze disponibili per un eventuale attacco di sorpresa dell'una o dell'altra parte una delle due parti non è più la stessa
Ma in quella parte che non è più la stessa
C'è anche una crisi all'interno dell'Unione Sovietica che minaccia la stabilità dei rapporti molto più difficili da affrontare del semplice andare sulle piazze a gridare viva la pace
Qui non si tratta soltanto di gridare viva la pace citata nel momento buono di esercitare pressioni sui governi che sono responsabili di questi accordi
Perché raggiungono gli accordi perché facciano quelle scelte come per esempio l'invito a Gorbaciov a partecipare al vertice dei sette Paesi più ricchi del mondo di cui fa parte anche l'Italia anche se non sempre ce ne accorgiamo guardando a quel che accade per le strade del nostro Paese
Affinché l'Unione Sovietica che anche una grande potenza industriale si è immessa in questo sforzo che compiono sette grande nei rapporti con l'Unione Sovietica e con i Paesi dell'Est
O noi riusciremo a imprimere una spinta abbastanza afferma sul nostro come sugli altri governi occidentali
Per affrontare e risolvere questi problemi o altrimenti quel senso di tranquillità di pace
Che è stato acquisito nel corso degli ultimi mesi rischia di scomparire definitivamente
Ci troviamo quinti a dover affrontare problemi che so forse più grandi di noi
E che i governanti attuali in tutti i Paesi del mondo occidentale
Generalmente governanti di seconda o terza generazione rispetto alla generazione della Resistenza non sempre considerano con sufficiente attenzione di legge elettorale di cose di questo genere ma soltanto
Quando ha parlato poco fa il generale murata e poco prima compagno Zagari
In questa atmosfera un po'troppo provinciali Sica entrato un po'di aria internazionale
Ci si è accorti che non viviamo
Nell'ambito dei nostri confini soltanto ma che viviamo nel mondo
In un mondo che si muove in un mondo che subisce le nostre pressioni in un mondo che ha bisogno di spinte progressiste come possono venire da un Paese che ha fatto la Resistenza come l'Italia
Ecco perché compagni
Dopo aver riposto in una tasca il discorso scritto che mi era stato richiesto e questo è l'altrove
Si possa dire che
Da gruppi di uomini che sono sempre stati impegnati
Come quelli che sono in questa sala
Ci si aspetta
Uno poi probabilmente non inferiore dal punto di vista politico e morale rispetto all'impegno di cinquant'anni fa
L'impegno di essere i veri padri della parte
I veri Patri vive i veri padri
Non soltanto di quella figlia che la Repubblica nata dalla Resistenza
Mai vera padri veri padri di una società
Che ancora bisogna che possono dimostrare gli uomini che hanno rischiato la vita cinquant'anni or sono per liberare il nostro Paese
è vero
Che per la nostra generazione non c'è Congedo
E di fatti abbiamo avuto la sensazione
Appena finita la resistenza
Che non saremmo andati a riposare troppo presto
Cinquant'anni di tempo
Possiamo anche constatare che non siamo andati a riposare
Ma che dobbiamo raccogliere ancora le nostre forze e vedo che di giovani ci sono ancora tanti qui
Giovani di sessanta o di sessantacinque anni
Per garantire
E questa forza non mancherà al suo compito anche quando il resto del non soltanto il patrimonio istituzionale e politico
Legato al PCI dalla resistenza
Ma anche gli ideali della Resistenza in un paese in una società che hanno sempre più tendenza a mettere da parte le ingombranti ideologia che certamente non servono né a farsi clientele ne è incassare tangenti
Abbiamo bisogno cioè di quell'aria pura che può sperare soltanto da chi ha fatto la Resistenza e ha creato questo all'epoca
Grazie Paolo Vittorelli per il contributo dato al congresso
Ora prima di dare la parola Moro che alleni per le commissioni una comunicazione lei compagnie delegava ampi nazionale una tiratura di settantacinque esemplari di una litografia del pittore Vladimiro Tulli grazie a nome del congresso
Poi basta no no solo che primo intervento nel pomeriggio sarà delegato di Napoli Gomes D'Ayala
Parola Mauro che all'allora le proposte per le Commissioni verifica potere la commissione politica e la commissione elettorale
Per la commissione verifica poteri Fallani Jato ossa
Buoni Brunello di Livorno Parlamento Elio di Biella Lumia Vincenzo di Palermo terribile Elio di Genova Monteleone Giuseppe Di Bari birrette Edoardo di Milano e trancio usi che non conosco il nome di moglie quadro completo
Discutiamo commissione per commissione
Ci sono obiezioni proposte cancellazioni
Ma l'applauso dovrebbe esimersi da uno una verifica o vogliamo fare anche la verifica con
Con le deleghe sì sì sì Now forse meglio chieda Cordova è pregato di alzare la terra
Grazie chi non è d'accordo chi si astiene
Trovato all'unanimità no a uno pardon uno un'astensione una un astenuto
Allora la commissione rivoli avranno manzoniano un piano piano
Beh Mauro per voi ovvio piano viene perché è un po'lungo
Banzi Arialdo Bartolini Alfonso Bonfiglioli Roberto Borellini Gina Capponi care alla sci Pellini Alberto Di Oreste Luigi Ducci Aldo
Floriani Gisella Gadola Beltrami Giuliana Galiani Luigi Gallo Ettore viziato Mario Mazzoni Giulio Muraca io Nucci Pino Pecchioli Ugo pannocchia Paolo Ricci Raimondo Vatteroni Roberto Ungarelli Sirio di Firenze
Vannoni Ezio di Firenze giacchini Nelu Sco di Livorno Amundi Gianfranco Meoni vittoria di Siena vita Finzi Emilio di Torino Poma anello di Biella Vercelli festa Domenico di Asti
Maestri Luciano Galletti Albino di Novara
Gemelli Giachino Gioacchino di comuni o bond figli Mario di Perugia Bonatti Emilio di Rovigo
Collinelli Giuseppe di Venezia damaschi Gian Maria di Verona De vivo vinti Francesco di Padova Dal Ponte Eliseo di Belluno Barlow Terence lavica Giulia di Trieste baci chi Silvano di Gorizia Calabria Arturo di Trieste Marri obiettori di Pordenone Carmelo mio di Catania Michele Lo Monaco di Siracusa
Di illazioni Luciano dia ospita Cutolo Carlo di voi lo di Chieti cioè esami Annunziata di Milano tocca Gianfranco di Milano Alboni Edoard di Milano Brighenti Giuseppe di Bergamo
Bari ovvero Ugo di Pavia Chiesa Angelo di Varese
Ma Sorico Ferdinando di Brescia fiere vecchie Miglio Ancona tu libera di Rino prima cerata e devono essere aggiunti a questi nomi i rappresentanti del dell'Emilia che ci faranno pervenire adesso i loro innovano minacce
Come voi ben sapete queste proposte sono nate su precisa indicazione dei comitati regionali
Quindi non non sono inventata non sono staccano sobriamente ma rappresenta il frutto Giardullo applicate
Possiamo passare al voto per Bellegarde
Chi è d'accordo
Grazie chi non è d'accordo
Chi si astiene
All'unanimità
All'unanimità allora la commissione elettorali
Vorrei dire che la commissione politica si riunisce questa sera
Alle ore venti e trenta nella sede dell'Istituto storico che qui in via Castiglione a cento metri a sinistra da questa dalla ditta quest'Aula umani numero venticinque
Commissione elettorale Gallelli Mauro Marras Giuseppe
Orlandi Luigi Pantani che Augusto pesce Giovanni Scappini Remo sorso Enzo vincenti Federico Athos Fallani scarpini Luciano di Firenze
Ugoletti Sandro di Siena ocellari Alessandro di Carrara
Devi Francesco di Arezzo del giudice Pietro di massa Tobia Comunardo di Terni una volta eterea di Napoli Castaldi Giuseppe di Torino Coco Belletti primo di Biella Vercelli
Barroso Tonetto Carlo di Asti mezzo angelo di Alessandria Grimaldi Vincenza di Novara Nicola Giovanni Di Julio Zamengo Mario di Venezia Zonta Gianni di Vicenza ride se Augusto Giorgio di Belluno veneziana del piano di trincea
Rosa Riccardo di Pordenone Pilotto Renzo di utile Golino viaggio Conti a gattino di Siracusa delle uniche ordinando di Roma
Zanca nella Mario di Aosta Eraldo ripari Genova Giannetto Doria a Genova Luigi Antonucci Chieti Erminio uscì vecchi Bari Giorgio Sala Manna Bari Colombo uno di Milano gigante minuti Pinuccia
ViviMilano Parigi salvo di Bergamo quaranta Lodovico di Pavia Castiglione Giovanni di Varese Busto Arsizio Mela Domenico Como giudici Aristide Brescia sorriso Sergio lecco severi
Santoro pesa col cardinale di Candido di Macerata si devono aggiungere i rappresentanti delle miglia come ho detto proposte ulteriori
Ai voti allora
Chi non è d'accordo reato di alzare la delega
Chi si astiene
No non ho capito sul
Ma siamo già in votazione scusa no aspettano
Mantova dice che che significanza
No io
Chi Tamira venne
D'accordo chi è chi Santerini Sandra Sandrelli mantovana bene Santi
Raccordo d'accordo allora Ceccon doppiano alla nostra alla mia sinistra
Alle ore diciotto
Compagnie scusate una un attimo solo
Cioè il problema di fondo cioè una parte di delegati che vorrebbero anticipare la chiusura del congresso
Alla sera del quattro giugno una parte non è d'accordo a questo punto io proporrei che ci fosse uno che sostiene la tesi dell'anticipo il duro che sostiene la tesi contraria dopodiché si vota
Democraticamente va bene
Chi è che sostiene la tesi dell'anticipo Casali
A questo punto se nessuno
Se non c'è nessuno che vuol perorare la causa dell'una dell'altra tesi mettiamo in votazione
No decide la Presidenza perché la sua decide il congresso
Decide il congresso perché la presidenza
è un un attimo solo arredo potrei chiedere la parola
Care compagne e compagni
Data l'importanza che ha assunto il congresso
Gli invitati si abbiamo avuto che verrà credo che dobbiamo mantenere giugno cioè abbiamo
è una verifica molto seria
Anche un certo città invece per tutti noi ma questo è un congresso che segna una tappa per la nostra associazione vi ringrazio
L'applauso esibì la presidenza di metterlo in votazione allora o la mettiamo in votazione ugualmente
Allora diamo per approvato che il congresso si si chiude
Si chiude nella giornata del cinque posti grazie arrivederci ad oggi alle ore quindici
Va a
Africa Poteri
Attenzione la commissione verifica Poteri si riunisce alle quindici e trenta in una saletta qui del secondo piano alla mia sinistra alle quindici e trenta
Compagni siamo già in ritardo di venti minuti
L'abbiamo già perso due interventi con questi venti minuti
Se si fa un po'di silenzio
Forse riusciamo a comprenderci
La Balco niente da fare
Sì e dove per conversare c'è tanto spazio fuori compagni
Allora in attesa che Pandosia rilevabili
Mi permetto di iniziare i lavori di questa tornata pomeridiana
Segnalandogli che sono arrivati altri telegrammi
Dalle varie personalità e rappresentanza
Dal presidente del Comitato nazionale ufficiale combattenti guerra deliberazione Raffo Uzzi Alberto
Dal diciotto dato dalla medaglia d'Oro Giotto Ciardi di Livorno che indisposto sta male rinviamo un augurio di pronta guarigione
Da Giovanni Dell'olio di Bisceglie da Dino Ermini Rovasio a Roma
Roasio è già un nome che tutti conoscete
Dall'avvocato Giuseppe zuppo di Roma
Da Mario Pellegrino di Cuneo dal colonnello Maglio Lizio del Ministero della difesa direzione generale per gli uffici dell'esercito
Giunto anche un caloroso messaggio da pazzi lo rappresenta in questa sede Dante Cruicchi che parlerà nella seduta in corso
Questo doveroso per informazione per farvi presente
La pensione che c'è attorno a noi
Io darei via inattesa
Che arrivino Armando Cossutta e l'onorevole Paolo Emilio Taviani
Cioè nel pomeriggio interverranno nel nostro dibattito ed è probabile anche un intervento
Del rappresentante del partito socialista italiano
Detto questo io darei immediatamente la parola
Con la preghiera di rispettare inesorabilmente il tempo
Dieci minuti
Vi preghiamo il silenzio compagni però dare che rimbomba tutto assicurazione al presidente prima ancora di iniziare il mio brevissimo intervento che non toccherò nemmeno il tetto dei dieci minuti consentiti
Chiederò soltanto alla presidenza di far ricevere un intervento scritto che depositerò a nome della delegazione campana
A nome della delegazione di tutti i delegati della Campania io ho detto no di tutti i nostri aderenti alle alla impostazione di questo congresso
Alla al discorso inaugurale del professor Gallo alla relazione Boldrini e agli interventi
Specifici che sono stati qui svolti su punti essenziali di impegno della associazione dei partigiani d'Italia in un contesto politico di estrema complessità e delicatezza nel quale la associazione nazionale partigiani d'Italia
Come una delle più autentiche espressioni al dibattito politico nel confronto in atto nel nostro Paese
E per contrastare i tentativi di denigrare e diminuire il valore della resistenza tutto il suo peso il peso che deriva dal prestigio
Che coloro i quali hanno fondato con i loro sacrifici o con il loro valore e con il loro impegno nella lotta armata questa nostra Repubblica
è un impegno di estrema importanza perché oggi sì
Ripropone nel Paese la discussione
Sul conto sui contenuti sui valori della di quella Costituzione che è nata dalla Resistenza
E si mettono che rappresenta quanto di più avanzato sia stato realizzato nel nella nostra Europa nel al al termine al termine
Della guerra
Determinata portata dal nazifascismo nel nella nostra Europa
Quindi noi lavoreremo in questa direzione
De dovrei aggiungere ma per questo mi limito semplicemente a fare un riferimento perché nell'intervento scritto daremo alcuni particolari
Dell'impegno che è stato svolto dalle organizzazioni della Campania proprio sul filone tracciato oggi dalla oggi da tempo ma o inaugurale alla relazione agli altri che sono seguiti come linea come Indirizzo del dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia noi abbiamo lavorato in questa direzione
Prima di tutto stabilendo rapporto con le istituzioni rappresentative con la Regione con i Comuni con le Province della nostra regione
Per alcune in particolare per altri in modo molto più limitato stabilendo un rapporto con la le forze giovanili il nostro maggiore impegno è stato diretto nei confronti della scuola
Nel e il nostro impegno è stato sostenuto incoraggiato dai da alcuni proprio anzi ha fatto una circolare alle scuole perché lampi potesse portare i temi delle riforme istituzionali
Delle della difesa dei valori della Resistenza nelle scuole ottenendo successi limitati perché corrispondenti alle forze limitate delle quali noi disponiamo ma rilevanti perché rappresentano un seme e promette e possono promettere molto per l'avvenire
Ma la ragione essenziale dell'intervento che io sono stato incaricato di svolgere qui a nome delle associazioni
Della Campania riguarda una proposta o una sollecitazione non so come definirla che è stata già in altro a Fiesta che lampi
Si renda promotrice di una iniziativa per il Mezzogiorno
Si parla molto oggi delle regioni a rischio
Se mi fosse consentito io direi
Che forse il concetto di rischio è improprio quando è riferito alle re a quelle regioni come la Campania la Calabria la Sicilia e la Puglia dove diciamo i dati sono stati già tratti e l'occupazione del territorio e già avvenuta da parte delle forze della criminalità organizzata ecco un'iniziativa che porti la che richiami l'attenzione delle istituzioni stesso spirito che animò la resistenza per promuovere per sospingere per determinare un grande movimento di massa
è una migliore partecipazione alla lotta contro la criminalità organizzata potrebbe essere questo uno dei filoni sui quali sviluppare il nostro impegno perché noi diciamo
Nella nostra regione che la resistenza continua la resistenza continua nelle regioni meridionali
Per realizzare quella libertà quella giustizia che oggi non è possibile realizzare per le carenze che si sono avute da parte dello Stato perché per i voti che si sono determinati nella nella pubblica applica amministrazione ecco allora la nostra proposta
Questa e noi la reiteriamo con insistenza nella certezza che questa questa possibilità questa iniziativa possa dare un forte contributo alla ripresa del nostro Mezzogiorno che rappresenta oggi un problema molto più grave di quello che rappresenta che rappresentava quando si discuteva tanto della questione meridionale
Aggiungerò solamente una cosa e concludo
La la organizzazione la nostra organizzazione regionale ha già preso contatto e ha già ottenuto l'adesione della Regione Campania al Sario delle quattro giornate
Che cadrà nel settembre del mille novecento del mille novecentonovanta tre
Ma come avemmo a fare
In occasione del trentesimo anniversario della Resistenza
Quando realizzammo un programma biennale di iniziative con un comunica con un comitato Putin col promosso sono tutti il come dire
Però potenziato e sostenuto dalla Regione e dalle e dagli enti e dagli enti locali noi pensiamo che si possa andare avanti con un programma biennale anche in questa direzione
E penso allora che è un'iniziativa nazionale dell'Anpi
Potrebbe collegarsi comunque re appunto avviare questo programma di iniziative che significherebbe impegnare le università che significherebbe impegnare la la scuola significherebbe impegnare Lella i sindacati le forze sociali per portare avanti
Quella che per noi rappresenta una battaglia fondamentale e che non è battaglia fondamentale solo per il Mezzogiorno ma è battaglia fondamentale per il Paese chiedo scusa se non ho mantenuto la promessa
Sono andato no no no ecco largamente grazie
Sono mortificato grazie
Ci sono molte contabili delegate che
Ci prega noti invitare i compagni e le compagne ed è parola alla Nara Nicoletti di Lucas è presente
Se non è presente la delegata Nara Nicoletti di Lucca daremo la parola Salvo Parigi di Bergamo si prepari Dino Moro di Venezia
Sì no dopo Moro se voi
Quando voi tutto
Non c'è Salvo Parigi
Non c'è
Dino umore presente
Preghiamo alla presidenza allora
A
Nell'anno passato
Sì Setti chiave Dino Moro mi pare e allora
Come ti lo disarma
Sì da una tribù
Dino Moro delegato di Venezia
Compagni
Partigiani
Compagni invitati
Consentitemi di alcune notazioni alcune riflessioni che mi vengono così
A braccio
Mi hanno preceduto
Uno fatto dalla
Compagni e vincenti
Presidente dell'Anpi di Udine
E l'altro
Dal compaio Andrea li zero
Comandante delle
Divisioni Garibaldi Friuli
Io
Avrei avuto ignari ma per la verità
Di fare tutt'altro intervento a questo congresso
Ma
L'importanza e l'urgenza
Delle questioni poste ed acquisì due compagni che mi hanno preceduto
Mi inducono io sono
Un partigiano combattente
Della terza Brigata
Osoppo Friuli
E debbo
Rivolgere
Non soltanto il mio personale ringraziamento
Ma anche quello di altri
Compagni
Partizani della delle divisioni inferiori
Per le parole che sono state dette qui
E dal compagno di ingenti e in particolare dal compagno li zero
Da lunghi mesi a questa parte
Si sta falso storico autentico
E cioè
Che le divisioni
Osoppo Friuli
Sarebbero state una divisione bianca
Fra virgolette
E cioè il comma quanto vi è di
Sottinteso spregevole
In questo termine bianca
Ebbene io ritengo di poter dire
Che questo un falso storico autentico
E per la nascita
Delle divisioni Osoppo free popolare
Dei suoi militanti dei suoi componenti
Per il ruolo
Che queste divisioni
Aveva esercitato
Nella regione sicuramente più difficile d'Italia
Per la Resistenza italiana
La Regione Friuli-Venezia Giulia
E spiace che questo stereotipo
Che ormai è stato avanzato
Avallato
Dalla grande stampa
Ha varato dalla televisione
Presso la pubblica opinione
Colto questa stereotipo
Addirittura dalla Commissione di indagine sulle stragi
Presieduta dal senatore Gualtieri
Vede ritengo che sia necessario
Stabilire o ristabilire la verità storica
Le divisioni osava prioni
Sono nate
Con la iniziativa determinante
Di giustizia e libertà
E dell'allora partito socialista italiano di unità proletaria
E con il contributo determinante
Degli è vero che nel corso della sua storia
Le Divisioni Osoppo Friuli
Hanno conosciuto
Una attenuazione della presenza politica
Di giustizia libertà
Ed un'accentuazione della componente cattolica
Nella loro direzione ma e anche altrettanto vero che
Coloro ai quali partecipano
Alla divisione Osoppo Friuli
I cosiddetti
Militante militanti di base un'ispirazione e mantennero poi pur sempre un'ispirazione profondamente popolare profondamente democratica riferita pur sempre agli ideali socialisti gli ideali di giustizia e libertà
è vero
Che la terza brigata Osoppo
Della quale io facevo parte
Dopo avere liberato
La Città di Udine
Fu schierata sull'Isonzo
Contro
Le pretese di rivendicazione territoriale
Avanzate dalla Jugoslavia di Tito
Prego dare mente nell'esercito italiano insieme con noi Serra anche una brigata Garibaldi
La identificazione quindi che si vuole artatamente fare finché si vuole portare avanti
Fra divisioni Osoppo Friuli
Organizzazione o e Gladio
è una identificazione profondamente antistorica
E noi partigiani
Della brigata delle Brigate Osoppo Friuli rifiutiamo come estrema Energia e condanniamo con Massimo tuo
E rifiutiamo
Congo assoluta determinatezza
Queste ed edificazione che si vuol fare fra l'autenticità partigiana e combattenti Istica da divisione Osoppo Friuli l'organizzazione o è relativa io accedo alle sollecitazioni che mi regalò rivolte dalla presidenza mi avvio rapidamente alla conclusione
Visto che questo discorso
Contrariamente quello che io pensavo non pare interessare particolarmente coloro
Ma è scusa Moro che non è evasione né del presidente né la presidenza e il Congresso a rilievo dieci minuti dieci minuti vale per tutti insomma diceva no
Dicevo
C'era scusa dicevo dicevo voi dei compagni che noi respingiamo questa identificazione artificiosa e artefatta
Che se vuole portare avanti
E della quale si vuole convincere la pubblica opinione italiana
Per ragioni sicuramente di comodo e soprattutto per ragioni Ribaldi
Hanno combattuto come estremo coraggio la loro battaglia
Nella Resistenza nella difficilissima regione del Friuli Venezia Giulia
Che conobbe più di qualsiasi altra Regione
Problemi di confine problemi di vicinanza con popolazioni di altra epidemia di altro credo politico di altra collocazione internazionale
Io mi auguro che su queste questioni
Non si chiuda
La parola
Non si faccia Silenzi
Sì continui è arrivato al nostro congresso il senatore Paolo Emilio Taviani presidente dell'Associazione volontari della libertà ringraziamo per la sua presenza
Dopo l'intervento di Dino Moro di Venezia
Li chiamano ancora la narra Nicoletti sia presente delegata di Lucca
Se non è presente ancora Salvo Parigi delegato di Bergamo
Se non è presente delegato Claudio Cianca delegato di Roma
No non lo so
Mi pare di no
Claudio Cianca presente
Spazio
Stazione
Compagnie e compagni delegati
Consentitemi di porgere di
Il saluto dell'ampia
L'associazione che ha con lampi un rapporto di stretta colleganza
E non può essere altrimenti considerato il grande contributo
La decisiva partecipazioni
Data la guerra di liberazione da coloro che durante il funesto ventennio lottavano contro il fascismo subendo anni di carcere di Contino di persecuzione
è stato che la distinguono dalla resistenza che si è avuta in altri paesi invasi dalle orde naziste
Per questo ha fatto e si può dire che la resistenza in Italia non è cominciata l'otto settembre del mille novecento e quarantatré
Ma molti anni prima anche se con aspetti ed ampiezza Diversi dalla lotta armata
E infatti gli animo gli animatori
Gli esponenti più prestigiosi della guerra di liberazione sono stati reduci dai penitenziari
Dalle isole del confino dall'esilio forzato
Basti qui ricordare i nomi di Pertini
A me and ora Longo parli
Non è stata in Italia soltanto una lotta armata per liberare il nostro Paese dagli occupanti nazisti su ma una lotta per riconquistare la democrazia le libertà civili e sociali
Lotta politica
Non guerra civile come si è detto la qualcuno
In quanto Inessa si sono trovati uniti uomini donne di ogni ceto sociale
Anche se dobbiamo dirlo il massimo apporto fu dato dagli operai e dai contadini
Sono questi
I caratteri particolari della Resistenza italiana
Più volte che italiana e sono questi caratteri che si è tentato più volte di togliere alla Resistenza o mondiale
Si è così passati
A scalzare i valori ideali e politici e subdolamente ad indebolire se non a distruggere le fondamenta su cui poggia la nostra Costituzione sorta dalla lotta antifascista
La gara deliberazione
Si è negata in alcune parti giungendo persino attraverso sottili distinguo a legittimare la rottura dell'unità antifascista del della Resistenza
Separando i resti resistenti buoni democratici de esistenti cattivi antidemocratici
Sui problemi istituzionali
Sulle riforme della nostra giuridica non è stata appannata ma si può dire illuminata dalla forte passione di combattente della libertà
Ha dato al nostro congresso un contributo decisivo ed insieme una risposta inequivocabile a coloro che con argomenti capziosi tenta un nuovo di attribuire all'aria vetustà della Costituzione il degrado della vita politica nel nostro Paese
L'ampia esauriente relazione del presidente Boldrini attaccati problemi centrali della nostra associazione
E ha dato precise indicazioni ai compiti che ci attendono per far svolgere all'Anpi il suo ruolo di protagonista a ciò che così bene è stato detto
Ma soffermarmi brevemente su tre problemi che sono emersi al congresso provinciale di Roma di cui sono delegate
Il primo problema emerso con forza al congresso di Roma
Congresso estremamente positivo ed approfondito dibattito sulle questioni generale ai in particolari a quelle relative alla funzione di Roma quale capitale dalla Repubblica Agliana
è stato quello dell'informazione della comunicazione di massa di massa come oggi viene detto
è stata sottolineata l'esigenza di un'informazione libera
Democratica che non sia soffocata dal dominio sugli strumenti dell'informazione da poteri politici di parte
Nell'epoca moderna i cosiddetti mass media non debbono essere strumenti con cui manipolare l'opinione pubblica per fini volti ad impedire una chiara
Acquisizioni e conoscenza della realtà
A distorcere i problemi a creare confusione e disorientamento respingere particolarmente i giovani al disinteresse alla noncuranza se non al disgusto verso le questioni della vita politica e democratica
Su quest'argomento che rappresenta un nodo fondamentale
Di una democrazia moderna li congresso dire o Massi ha proposto di farsi promotore di un convegno al livello qualificato no Roma e suggestioni che compra i testi di carattere economico
E di funzionalità delle istituzioni
Tendono a disgregare il tessuto nazionale con Cai azioni artificiose di entità regionali condivisioni secondo il grado di sviluppo economico e sociale di ogni regione
Questo convegno Loquenzi chiariamo anche come un concreto contributo al processo dell'unità europea
La cui esigenza fu particolarmente avvertita dalla lotta dei combattenti della Resistenza in tutti i paesi europei e che pertanto non debole dette a essere un'unità di liberi popoli che hanno ripudiato il fascismo il razzismo etnico e sociale
Sogno dalla gelosia Zanier dalla lotta antifascista
Roma non può essere considerata come il ventre molle
La palude dove tutto affonda ma la città e che l'otto settembre del mille novecentoquarantatré si può dire diede il via alla lotta armata con la resistenza opposta alle armate naziste a San Paolo
Nuovi insieme combatterono e caddero decine di soldati di civili
Dove continuo unico i suoi fucilati ai forti Braschi Bravetta la lotta contro l'occupante
Allora Umako nei sistemi Milite Ignoto
A ricordo dei caduti della prima guerra mondiale così deve essere ha retto un monumento ai partigiani
Ai combatteva pare poste ore degna sede un museo nazionale dalla Resistenza nel palazzo di via Tasso il triste carcere dito dove furono torturati tanti nostri compagni
Ne il Museo nazionale potrebbe diventare se e di incontro fra l'Associazione romana e le altre anti provinciali
Per iniziative comuni al fine di rendere divieto operanti in particolare nei confronti delle giovani generazioni i valori inalienabili ed indivisibili della Resistenza grazie
Salutiamo anche il senatore Nino Andreatta se non sbaglio
Quindi a questo e al senatore Paolo Emilio Taviani
A nome del congresso esprimiamo le più vive congratulazioni per essere stato eletto recentemente senatore a vita come un uomo della Resistenza
Nell'ultimo
Vostro congresso
Il
Generale politiche allora era ancora generale
Oggi è senatore
E che è stato sottotenente
Del civili
Quindi del forze armate della nuova Italia Corpo italiano di liberazione
Poli disse questa frase disse non vorrei The scomparendo i protagonisti
Di quel grande periodo storico
Scomparisse o perlomeno venisse a risultare sbiadita
Anche la rimembranza di tutto quello che è stato fatto di quello che la Resistenza è stato
è un pericolo reale
Da allora oggi
Tanti di noi sono scomparsi dei nostri amici
Fra di loro
Come non ricordare Pertini Zaccagnini paillettes tante righe qui mi piace dire
Presidente della fondazione del Corpo volontari della libertà quindi di un ente unitario
Così come era unitario il venticinque aprile del quarantacinque a presidente di questa fondazione è stato letto Boldrini su mia proposta
Questo vi dice che se in Italia i partiti le correnti andassero d'accordo come andiamo d'accordo noi due probabilmente ci sarebbe volta priorità
Qualcuno chiedermelo un giorno accanto nelle stesse condizioni al Senato
Ora
Io vorrei puntare su alcuni temi
Il primo
Che lo ha ripetuto tante volte
Anche perché a dire il contrario
Ci si son messi uomini che pure hanno fatto la Resistenza
Che sono stati in carcere
Che hanno fatto anche operazioni gloriosa come quella di arrivare per primi sul valico italo francese
E certo che saremmo sciocchi se noi dicessimo che ci siamo liberati da noi sorridono
Però vorrei aggiungere quante volte ce lo siamo ripetuto con Amadei quando eravamo insieme al Viminale
C'è da aggiungere
Quale altro popolo se liberato da solo
Che forse la Francia se liberata da sola senza nulla contro la Francia per carità
E forse l'America avrebbe vinto la guerra senza l'appoggio sovietico e l'Unione Sovietica avrebbe vinto la guerra senza l'appoggio americano e andiamo avanti Belgio Olanda Danimarca eccetera
Se dobbiamo trovare scusate è un dato di storia ma è bene ribadirlo perché chi è qui professore chi è qui maestro lo dica nolo ha retto
Bisogna pensare al settembre del mille novecentoquaranta quando i londinesi
Gli inglesi da soli hanno resistito hanno retto
E con loro possono vantarsi di dire siamo rimasti soli abbiamo retto agli altri no
Tutti gli altri hanno hanno avuto bisogno di di una un aiuto altrui
E anche noi certa
Ma
è stato forse inutile o di poco peso
L'apporto che abbiamo dato subito
Fin dal primo momento
Sul c'è tutta la cerchia alpina
In tutte le stelle zone anche del centro perché si dimentica troppo spesso sono stati nel Molise nel Abruzzo nelle Marche nell'Umbria nella Toscana meridionale ma poi
Quando per una
Situazione che ancora la storia non ha potuto risolvere
Potuto capire
Cioè quando l'esercito tedesco non è stato distrutto a Valmontone
Come le regole io per carità era un tenente d'artiglieria quindi non è che non posso sale talmente illudermi di essere Clausewitz ma chiedo che chiunque abbia riconosciuto che la logica della guerra avrebbe portato a distruzione dell'esercito desta Valmontone nel momento in cui ci fu lo sfondamento di Cassino da una parte e lo sfondamento in Roma
E anch'egli non si rendeva conto del perché gli fosse stato dato questo ordine di entrare in Roma anziché inseguire l'esercito tedesco
Cito destra rimasto intatto ed è arrivato sulla Linea gotica
E sulla Linea gotica si calcola che almeno ci sono stati centotrenta mila morti
E di questi centotrenta mila morti quante migliaia anche molte migliaia di partigiani
Ma quale sarebbe stata la sorte delle varie battaglie della linea gotica
Se non ci fosse stato l'apporto partigiano da una parte e dall'altra ma soprattutto dalla parte emiliana dalla parte lombarda dalla parte ligure cioè
La impossibilità la impossibilità per i tedeschi unti tutto questo è un dato ineccepibile
Un apporto che noi abbiamo certamente dato tutti voi che siete qui
E allora questo perché lo sottolineiamo
Lo sottolineiamo perché nel ricordo proprio di Levi Sandri
Prima Televisa andito diceva senta ricordava sempre al motto di Mazzini
Che diceva più
Che la servitù io temo la libertà recata in dono
E aggiungeva noi la libertà non l'abbiamo avuta recato in dono ce la siamo non conquistata non da noi da soli ma abbiamo dato un potente contributo per conquistare questa libertà questa è il primo punto
Che dobbiamo ricordare e sotto
Stati nel secondo Risorgimento della nazione si dice ma c'erano delle differenze delle divisioni
Qualcuno è arrivata a dire in realtà alle resistenza sono state tre
Lotte sono state tre
Non è vero
Non è vero
C'erano certo tra noi delle differenze
Delle differenze fra bande banda
E delle differenze anche all'interno di una stessa banda noi ligure avevamo fatto una banda unica nella zona di Genova
Nella Sestio
Vede ti devo dire la verità poi dopo avevamo intorno all'interno delle discussioni preventivo le donne mi rimproverano ancora oggi
Che io non ho mai voluto L'Unità delle donne perché perché su quel tema
Volevo che ognuno Mantegna ognuna mantenesse le sue posizioni sue idee che allora fra l'altro erano anche molto più diverse perché eravamo ancora un po'un po'troppo arretrati forse noi di quanto non lo fossero quelli di altra di altra sponda comunque
Perché per combattere e non si può combattere su due fronti
Io ho sempre sostenuto L'Unità nel combattimento poi ci dividiamo il Comitato di Liberazione le differenze ci sono le le le le
Le discutiamo però L'Unità ma giustamente che a Parigi
Quando trattavano con gli anglo americani trattavano erano in due e tre gruppi diversi a trattare
Mentre noi siamo riusciti a compiere la unità noi siam presentati agli alleati uniti
E non c'era c'erano delle differenze non c'era la divisione
E se queste differenze vogliono essere elevate al quadrato altro al cubo anche rimangono sempre meno di quello che sarà stata Risorgimento ma scusatemi Mazzini in prigione chi ce l'ha messo mite di osteria ci sono ammessi Savoia
Garibaldi chi l'ha ferito mica i napoletani mica i Borboni l'ha ferito i piemontesi
Sono i piemontesi liguri sardi cioè l'esercito piemontese
C'erano sfere la divisione le divisioni sono venute dopo
Che purtroppo son venute dopo e sarebbe nera certo ci siamo anche divisi diciamo divisi anche Boldrini e io ci siamo divisi voi o la maggioranza di voi e io comunque altri certe siamo divisi dopo
Ci siamo divisi sulla politica estera diciamolo pure non su altre cose
Ci siamo divisi sulla politica estera perché su altre cose e questo è un altro punto che va ben sottolineato la Costituzione l'abbiamo votata all'unanimità o meglio sessanta voti contrari su oltre seicento quindi all'unanimità
Cioè la convergenza unitaria è durata fino al momento della prostituzione la prostituzione su cui si basa L'Unità
Perché i giovani confondono
Confondono quarantasette o quarantotto quarantacinque
Addirittura poi confondono i cinquanta con il settanta dopo di questo genere
Naturalmente chi è nato ormai le nuove generazioni del sessanta addirittura del settanta che già entrano e la vita politica nella vita sociale
E fanno una gran confusione e in questa gran confusione si rischia di perdere io ricordo della del sistema
E io ho dei dubbi
E volevo dire
Io dodici posti possano essere anche qualche non voglio dire la parola complotto perché è stato troppo usata ma qualche intenzione
Di voler far dimenticare la resistenza
Perché certi libri che escono in quei misfatti che si sono verificati Auschwitz
A Dachau a Mauthausen-Gusen
Perbacco io
Ho un ricordo ben preciso
Il primo diciamo che con me ha iniziato a Genova una certa azione proprio il dieci di settembre
Di portare delle bombe sotto la chiesa studi altare della chiesa di San Filippo dove si era padre esagero era Eros Lanfranco
Del Partito d'Azione Giustizia e Libertà che fu ucciso a Mauthausen-Gusen per endovenosa e di benzina
E di questo c'è la testimonianza vivente
Nel allora capitano Mario Vespa che vive a New York crede sempre di sport pur essendo fa sorgere dei dubbi il fatto che si comincia a riparlare
Di un certo campo speciale che era in Cecoslovacchia
Che era un campo civetta
Dove c'erano tutto al degli ebrei che avevo tenevano del una biblioteca
Che facevano certi lavori era un campo dove portavano gli spetta a dove conducevano gli svedesi dove conducevano gli svizzeri finché non entrano in guerra anche gli americani
Per far vedere quello che sarebbe stato il campo tipo ma era un campo falso
I veri campioni agli altri
Per questo sterminio completo di un'intera razza e per lo sterminio completo di coloro e de de dei test
Ho trovato molti si preoccupano della unità tedesca
Io vi dico francamente sono molto sono molto seguace della di Machiavelli come scienziato della politica Machiavelli è l'uomo più più calunniato del mondo
Non è affatto l'egoismo eccetera la politica al servizio della comunità servizio dalla nazione
Ebbene
Io ho trovato dico non non credo che ci siano i popoli buoni popoli cattivi
Non credo che improvvisamente oggi tedeschi San tutti buoni mentre cinquant'anni fa era in tutti gli atti però io non ho nessuna preoccupazione per l'unità tedesca di rito perché e non lo dico molto brutalmente Germania già col marco alla forza che ha ne avrà ancora di più fa fatto cinque anni quando aveva sistemato per questioni interne la Germania che faccia la guerra per la rete a Malmedy o che faccia la guerra per l'Alto Adige o che faccia la guerra per per la Lost non stai in quello studio non sta è troppo forte per far queste non farà mai non ho questa preoccupazione
Ebbene è questa bisogna mettersi a ben in testa ed è troppo debole
Per fare lacerante guerra cioè quella dall'atomica non ha le dimensioni geografiche per poterla fare e quindi non ho paura di questi proprio io non sono preoccupato per questo
Son preoccupato invece che sul piano son preoccupato che sul piatto è pentita
Non mi sentirei di dire altrettanto del popolo austriaco
Pur essendo il popolo tedesco che interamente pentito di quello che è avvenuto e non vorrei però a Fini il bisogno di far dimenticare quello che è stato fatto
In quei in quei quei cinque anni venga un po'sperduto
Venga sbiadito
Ecco il punto
Per cui dobbiamo sentirci uniti dobbiamo rifare
Un altro convegno dei comandanti come quello che abbiamo fatto abbassano come quello che avevamo fatto a Cuneo
Per far sentire che
La Resistenza è ancora ritenuta dallo Stato a Cuneo venne il presidente etto questo da tutte le autorità dello Stato
E perché si sia ben chiaro che noi la resistenza intendiamo lasciarla ai nostri figli ai nostri nipoti come il secondo risorgimento della nazione
Le divisioni vennero dopo vennero dopo furono aspre
Adesso si sono ricomposte
Adesso in politica estera mi pare non so se possiamo dire
Divergere sul modo l'interpretazione sul Golfo o su Maurizio sì insomma mi pare che nel complesso sull'Europa credo che tutti siamo d'accordo non c'è nessun contrasto dove si fermava a tre anni fa
Come rifiutare
Che nell'Europa entri l'Ungheria o entri facevo dava sia non potranno entrare subito nella CEE nella cieca nel e tanto meno nella CEE ma potranno entrare nel Consiglio d'Europa
E una volta che siamo su questo piano so di dire una cosa dita ma sono ormai vecchio
D'altra parte qui mi pare qualcheduno che alla mia età c'è lo vorrei consolare dicendo che dopo i sessanta anni quella che conta la salute del resto per gli uomini come per le donne
Penso di poter dire anche qualche cosa questo specialmente perché è sempre l'attività di servizio come sono io quindi nella potrei dire qualche cosa ed Europa libera la Russia
Perché Russia Ucraina sono Europa
Non c'è il minimo dubbio
E quindi oggi che tanti problemi si stanno preso il vento e non per nulla i francesi hanno riattivato incisi che spendono per l'attività culturale all'estero dieci volte quello che spende il governo italiano
Hanno già riattivato tutta la loro organizzazione linguistica francese all'Est perché come sapete benissimo una volta in Russia francese era la seconda lingua oggi la seconda lingua l'inglese
E cercano di nuovo di ieri per entrare
Quindi oggi queste divisioni
Non ci sono
E allora abbiamo delle cose da fare insieme certa sapesse ha parlato molto di costituzione triste per litigare su quello per cui non vale assolutamente la pena neppure di iniziare a litigare
Perché
Altra cosa era allora quando c'era la politica estera e ricerca feci
In mezzo come eravamo noi fossimo stati fossimo stati insieme saremmo stati insieme come siamo stati insieme in Cile la campagna per la liberazione del Cile va fatto insieme
Ma invece su questo qui c'è un punto su cui mi pare nessuno discute
La Costituzione è divisa in due parti
La prima parte
Abbiamo più autorevole rappresentante che è stato però andando tra corte corte costituzionale adesso se anche tu nella Fondazione della nella Fondazione unitaria dei volontario sai benissimo che la prima parte che finisce l'articolo cinquantaquattro e quella chi è che la può cambiare
Per carità teniamola ben ferma tutti la guardano con un modello a parte sociale la parte morale tutta l'impostazione
E io qui devo dire che posso dire
Quando quelli che parlano tanto di differenze
Io sono autore di sette articoli
Sulla proprietà sua funzione sociale sui diritti del con nel nell'economia cooperative eccetera che è uno dei maggiori sostenitori di perché ho avuto a fianco è stato di Vittorio quindi vedete come fu proprio una
Fusione di posizioni differenti verso
Vi pregherei strade vi faccio una piccola precisazione un po'pedante e non parliamo di terza via perché per servirlo sono tutte
Per servirlo sono tutte perché la via assoluta del socialismo assoluto non è mai esistita e l'avvio del liberismo assoluto non è mai esistito c'è sempre stato sembra terza via invece l'economia mista è quella che è entrata nella costituzione e che deve restare
Rimasta a quel periodo dell'industria
E deve restare col perito del terziario adesso sta esplodendo le discussioni sono sul piano tecnico
I rapporti Parlamento governo Parlamento presidenza i vari rapporti ma sono veramente poi cose
Tali da Spacca dopo le elezioni un messaggio del presidente La Repubblica su quel messaggio discuteremo in Parlamento poi si voterà non sappiamo se si voterà out a ottobre ossessivo a terra a
Ma aprile ad aprile
Certo si voterà domenica prossima e io vi dico subito che io vado a votare
Vada a votare perché non è la caccia io non sono andato a votare sulla strada la caccia perché per quella bastava onde una legge ma non c'era bisogno istituzionale qui è una cosa è una cosa più importante perché le combinazioni
Quando le preferenze sono molte possono arrivare ad essere umili migliaia e migliaia
E quindi voi capite cosa può derivarne di qua comunque io non vi ho detto lo spot si era detto che vado a votare voi l'avete capito che vada posta
Ma
Si voterà dicevo ottobre e da opposti risolveremo il problema
Qual è il punto che ho detto già a Milano quando di tutte queste cose non se ne parlava voglio qualcuno ricorderà Mazzon lo ricorderà
Guai
Se si dovessero fare dei cambiamenti sostanziali con delle maggioranze risicate
Le forze
Che ha dovranno convergere in quella che sarà la soluzione che si riuscirà a trovare che sarà unitaria che cambierà perché qualche cosa deve cambiare dopo l'articolo cinquantaquattro ricordando
Che il resto alla nazione
Perché è inutile che si tirino fuori tanti tanti pezzi di un mosaico
Perché la nazione non è nata con Giulio Cesare e nata molto prima chiama dei nippo ancora una volta confortare perché noi mettiamocelo bene in testa prima di essere figli dei romani siamo figli degli Etruschi e gli Etruschi andavano dalla Pianura Padana quasi dal Friuli fin giù fino alla Basilicata quindi altro che infatti abbiamo voluto che rimanesse e qui chiudo perché ho già parlato fin troppo ma voglio dire badate che dei documenti che escono fuori
Da Washington passato il trentennio
Non escono fuori anche per le cose varie pubblicate soltanto quelle pubblicate dall'Espresso europeo altre cose altrui riviste
E sono fuori anche alcune cose che son molto interessanti
Che se non ci fosse stata la resistenza sarebbe stata in gioco la stessa unità nazionale dell'Italia
Questo è il punto
è stata trovata una velina per fortuna era solo una pedina di un tenente colonnello ma porta oppure questa velina almeno e per dirittura con una quinta con Roma che avrebbe dovuto tornare sotto il Papa e poi le altre quattro parti una sotto una quel mostrare l'altro con la Francia dal popolo collaudando il per altra cosa questa era una velina
Ma invece ci sono i documenti
I documenti che dicono che se il popolo italiano non avrà dimostrato di non aver voluto la guerra precedente di averla fatta perché ha fatto il suo dovere recavano uno quando uno combatterci combatte perché le colpe sono del governo sono di di quello che compio il dovere che va
Esercitare il suo dovere
Ma di non aver voluto quella guerra e non a e non darà questa dimostrazione la stessa unità nazionale dell'Italia sarebbe andata perduta e avrà altro quelli che parlano di nazionalismo altro che Trieste
Altro che sbarco dovesse avvenire in Liguria per invece è venuto solo est
Alla tenda del ma che io ho visto la carta c'è anche questi debba chi si erano fatti sull'Italia
Sapendo dove era il confine fra la Francia e l'Italia era Borgo San Dalmazzo
Era buon questo Dalmazzo e a Bordighera
Ecco io dico questo non perché noi abbiamo degli orgogli nazionalistici per carità
E non li vogliamo avere anzi riteniamo che la nostra generazione è il più grosso merito la nostra del generazione è stato quello di aver capito che l'Italia non ha le dimensioni per fare alla grande potenza e grande potenza può esserlo solo nell'Europa con l'Europa
Ma da sola come Italia può essere una grande nazione abbiamo detto no alla bomba atomica abbiamo detto no alle grandi portaerei diete con questo aveva potuto fare uno per quello proprio su questo punto che noi dobbiamo dire a coloro
Che ancora domandano ma che cosa asservita alla resistenza la Resistenza è servita a mantenere L'Unità della nostra grande famiglia dico questo
Perché io ho sempre creduto e su questo credo
E di qualsiasi fede siamo qui la fede guardate è una grazia di Dio
E non è questione uno può aver c'erano un po'averla
Ma qual sia si sia la concezione del mondo ecco diciamo una frase più però che i tedeschi chiamano Weltanschauung e dove tutti siamo d'accordo
Che non abbiamo combattuto
Per un nome
L'Italia dove pur grande pur bello
Non abbiamo combattuto per una bandiera
Sto sapevamo che c'era la famiglia
Una grande famiglia quella che anche qui presente oggi la famiglia di tutti gli italiani
La ringraziamo signor senatore del suo saluto che più che un saluto è un intervento che è entrato
Nel merito dei problemi del nostro congresso grazie ancora senatore
Diamo il benvenuto al senatore Armando Cossutta che è qui presente
Allora noi continuiamo con i nostri lavori
Annunciando che lampi di Piacenza di Piacenza ha offerto un milione e mezzo per le spese congressuali
Cioè il congresso un pardon un messaggio
Un messaggio al congresso a attraverso un telegramma che suona così alla presidenza del Congresso antipartito questa Italia marxista-leninista saluta
Congresso ampi confidando buon lavoro difesa Repubblica nata resistenza impegno antifascista sviluppo del Motta Pace posto Di Nucci
Posto Di Nucci
I lavori proseguono con l'intervento
Io chiama ancora Lanaro Nicoletti di Lucca se presente
Chiamo ancora alla presa alla tribù una Salvo Parigi di Bergamo se presente
Dal fianco è stato di Vittorio quindi vedete come fu proprio una fusione di posizioni differenti verso vi pregherei strade vi faccio una piccola precisazione un po'pedante e non parliamo di terza via perché per servirlo sono tutte
Per servirlo sono tutte perché la via assoluta del socialismo assoluto non è mai esistita e l'avvio del liberismo assoluto non è mai esistito c'è sempre stato sembra terza via invece l'economia mista è quella che è entrata nella costituzione e che deve restare
Rimasta a quel periodo dell'industria
E deve restare col perito del terziario adesso sta esplodendo
Le discussioni sono sul piano tecnico
I rapporti Parlamento governo Parlamento presidenza i vari rapporti ma sono veramente poi cose
Tali da Spacca dopo le elezioni un messaggio del presidente a Repubblica
Su quel messaggio discuteremo in Parlamento
Poi si voterà non sappiamo se si voterà out a ottobre ossessivo a terra a
Ma aprile ad aprile certo si voterà domenica prossima e io vi dico subito che io vado a votare e far
Vada a votare perché non è la caccia
Io non sono andato a votare sulla strada della caccia perché per quella bastava onde una legge ma non c'era bisogno istituzionale qui è una cosa è una cosa più importante e che le combinazioni
Quando le preferenze sono molte possono arrivare ad essere un miglior migliaia e migliaia e quindi voi capite cosa può derivarne di qua comunque io non vi ho detto fondi lo spot delle tappe vado a votare voi l'avete capito che vada posta
Ma
Si voterà dicevo ottobre e da opposti risolveremo il problema
Qual è il punto che ho detto già a Milano quando di tutte queste cose non se ne parlava voglio qualcuno ricorderà Mazzon lo ricorderà
Guai
Se si dovessero fare dei cambiamenti sostanziali con delle maggioranze risicate
Le forze
Che ha dovranno convergere in quella che sarà la soluzione che si riuscirà a trovare che sarà unitaria che cambierà perché qualche cosa deve cambiare dopo l'articolo cinquantaquattro ricordando che resta la nazione perché è inutile che si tirino fuori tanti tanti pezzi di un mosaico
Perché la nazione non è nata con Giulio Cesare e nata molto prima chiama dei nippo ancora una volta confortare perché noi mettiamocelo bene in testa prima di essere figli dei romani siamo figli degli Etruschi
E gli Etruschi andavano dalla Pianura Padana quasi dal Friuli fin giù fino alla Basilicata quindi altro che nota che abbiamo voluto che rimanesse e qui chiudo perché ho già parlato fin troppo ma voglio dire badate che dei documenti che escono fuori
Da Washington passato il trentennio
Non escono fuori anche per le cose varie pubblicate soltanto quelle pubblicate dall'Espresso europeo altre cose altrui riviste e sono fuori anche alcune cose che son molto interessanti
Che se non ci fosse stata la resistenza sarebbe stata in gioco la stessa unità nazionale dell'Italia
Questo è il punto
è stata trovata una velina per fortuna era solo una pedina di un tenente colonnello
Ma porta oppure questa velina almeno e per dirittura con una quinta con Roma che avrebbe dovuto tornare sotto il Papa e poi le altre quattro parti una sotto una con lo stare l'altra con la Francia l'altra cosa collaudando il per altra cosa questa era una velina
Ma invece ci sono i documenti
I documenti che dicono che se il popolo italiano non avrà dimostrato di non aver voluto la guerra precedente di averla fatta perché ha fatto il suo dovere recavano quando uno combattenti combatte perché raccolte sono del governo sono di di quello che compio il dovere che va
Esercitare il suo dovere ma di non aver voluto quella guerra e non a e non darà questa dimostrazione la stessa unità nazionale dell'Italia sarebbe andata perduta e avrà altro quelli che parlano di nazionalismo altro che Trieste altro che lo sbarco dovesse avvenire in Liguria per invece è venuto solo estere
Nella tenda del marchio io ho visto la carta che anche questi debba chi si erano fatti sull'Italia
Sapendo dove era il confine fra la Francia e l'Italia era Borgo San Dalmazzo
Era a Bonn cosa Dalmazzo e a Bordighera
Ecco io dico questo non perché noi abbiamo degli orgogli nazionalistici per carità
E non li vogliamo a vere anzi riteniamo che la nostra generazione è il più grosso merito la nostra del generazione è stato quello di aver capito che l'Italia non ha le dimensioni per fare alla grande potenza e grande potenza può esserlo solo nell'Europa con l'Europa
Ma da sola come Italia può essere una grande nazione abbiamo detto no alla bomba atomica abbiamo detto no alle grandi portaerei diete con questo aveva potuto fare uno per quello proprio su questo punto che noi dobbiamo dire a coloro
E ancora domandano ma che cosa asservita alla resistenza la Resistenza è servita a mantenere L'Unità della nostra grande famiglia dico questo
Perché io ho sempre creduto e su questo credo e di qualsiasi fede siamo qui la fede guardate è una grazia di Dio
E non è questione uno può aver c'erano un po'averla
Ma qual sia si sia la concezione del mondo ecco diciamo una frase più però che i tedeschi chiamano Weltanschauung
E dove tutti siamo d'accordo
Che non abbiamo combattuto
Per un nome
L'Italia dove pur grande pur bello
Non abbiamo combattuto per una bandiera
Sto sapevamo che c'era la famiglia
Una grande famiglia
Quella che anche qui presente oggi la famiglia di tutti gli italiani
La ringraziamo signor senatore del suo saluto che più che un saluto è un intervento che è entrato
Nel merito dei problemi nel nostro congresso grazie ancora senatore
Diamo il benvenuto al senatore Armando Cossutta che è qui presente
Allora noi continuiamo con i nostri lavori
Annunciando che lampi di Piacenza di Piacenza ha offerto un milione e mezzo per le spese congressuali
Cioè il congresso una pardon un messaggio
Un messaggio al congresso a attraverso un telegramma che suona così alla presidenza del Congresso ampi Partito Comunista Italia marxista-leninista saluta
Congresso ampi confidando buon lavoro difesa Repubblica nata resistenza impegno antifascista sviluppo del Motta Pace fosco Di Nucci
Fosco Di Nucci
I lavori proseguono con l'intervento
Io chiama ancora Lanaro Nicoletti di Lucca se presente
Chiamo ancora alla presa alla tribuna Salvo Parigi di Bergamo se presente
A scusate ha rinunciato allora
Allora facciamo parlare l'onorevole Cristo ogni rappresentante del Partito Socialista Italiano che porterà il suo saluto al congresso dell'anti
In particolare dopo aver seguito i lavori di ieri di poter parlare in un confronto così alto l'ultimo intervento che ho ascoltato della Taviani credo mi esima di costi applausi da ripetere ma lo faccio volentieri che
Chi come me che tra l'altro rappresenta la maggior parte del gruppo parlamentare socialista e nato poco prima o dopo
Però il quarantacinque
Chi vi parla è nato dopo il quarantacinque Fitto vuole cogliere ha voluto cogliere quest'occasione importante per confrontare al più alto livello
Siamo nati dopo maggior parte di noi la Resistenza ma non per questo
Non vogliamo essere meno attenti meno rispettosi
Meno solidali col nostro
Passato fatto di nonni e di padri
Morti nella Resistenza o comunque che in essa hanno dato un contributo di lotta di retta in armi ogni sofferenze sacrifici patimenti
Sangue non certo inferiori per intensità e per quantità
Anche noi abbiamo le radici qui dentro
Come altre come in altre associazioni con Bacco l'altezza
Rappresentata dall'essere padre della patria di Taviani la tendenza ideologico tendenze ideologiche che però non hanno secondo noi creato problemi prima durante e dopo la Resistenza si sono confrontate a favore un po'di silenzio
No no ma non e la sala infelice che conosco nuova non non è un problema Presidente anzi
Già prima durante la Resistenza sono tendenze che hanno ha creato problemi ha fatto bene senatore viene a ricordarlo che non hanno creato drammi maglie sale profondo di questa democrazia
Che non è fatta di appiattimento di differenze mai fatta
Lavoro e di grande confronto ideale sulla base di differenze di cui non dobbiamo pentirci ma di cui dobbiamo andare fieri perché altrimenti che razza di democrazia avremo costruito
E per questo e per chi mi conosce molti di voi che mi conoscono da ragazzo non voglio fare il compitino e neanche dimenticare ciò che durante il dibattito ha portato ad emergere anche in divergenze lungi da noi cioè l'idea di accettare per convenzione o timore ogni appiattimento ogni tendenza senza distinguere né andare fieri delle proprie idee perciò ricordando a noi stessi
Mazzon Aniasi Vassalli Cipollini ed altri compagni di base che mi hanno tenuto per mano nel cammino politico
Voglio ricordarlo che nei momenti difficili
Stringersi intorno ai principi va bene ma è necessario non dimenticare mai che altrettanto bene eh esaltare anche la libertà di chi non la pensa come noi
Partiamo da qui
E voglio partire da qui parlando a vecchi combattenti cioè a due uomini che hanno sfidato ogni paura per non tacere quelli che sono i problemi tenuto a cedere
Il vostro congresso viene ad una settimana dal voto referendario nel pieno di un grande dibattito istituzionale
Essere stato permeato di politica
Che permette più o meno
Non non mi piace
E cioè quello di dire parlo a titolo personale
Quando anche o degli incarichi istituzionali specifici qualificati
Volti spesso solo al dovere di servire le idee politico parlamentari cioè con la Costituzione che molto spesso lo ammetto anche da parte di chi fa è chiamato a fare ciò che faccio io non sempre e all'altezza di quella situazione
Molto rigorosi invece ritengo molto giuste misurato è stato il confronto fra il compagno D'Alema che ci ha spiegato la sua versione del suo partito
E il Presidente Spadolini che senza tante cerimonie ha detto i suoi soci il Partito Socialista Italiano ha creato da quindici anni a questa parte le premesse ideologiche per uno svecchiamento della sinistra storica e ha posto le premesse perché della caduta delle ideologie che nessuno preveggenza ma che è avvenuta
I valori del riformismo del socialismo perché ci crede
Cioè i valori della libertà coniugata alla democrazia alla giustizia sociale alla partecipazione del popolo alla società non venissero sepolti sotto il rigurgito di destra
Conservatore che le Alitalia sotto il dominio dell'integralismo religioso non è morta la destra
Ma per fortuna insieme acerba è collegata alla resistenza come giustamente voi ci richiamate
Come alla democrazia ogni intellettuale corretto ogni storico corretto ogni quel politico corretto
Non può non vedere proprio in Europa che là ove il socialismo riformista vince e sconfitta la destra e dove perde la destra comanda questo è un fatto duro come le pietre anche per chi ha usato Toni
Anti mio partito evidentemente o per quegli intellettuali che dimenticano d'un colpo di spugna di dimenticarlo
Perciò ho ritenuto corretto
L'intervento del compagno D'Alema luogo richiamando la democrazia compiuta di Aldo Moro
Fuori le vie del dialogo implicitamente ammettendo che c'è bisogno di smetterla di attaccare questo e quello il segretario del partito o da altri come contro ogni moda o con me o contro gli scritti
Verso la sinistra antica e nuova di cui questo Paese ha bisogno perché senza questo confronto la democrazia finisce per abbattersi
Sul piano delle proposte impellenti istituzionali c'è poi un altro osservazione che debbo fare a voi nel rispetto profondo che nutro verso il professor Gallo egli ha diritto di dire ciò che pensa
Come tutti gli altri però ma non può dimenticare da giurista fine e da conoscitore della politica qual egli è che se c'è uno scritto rivoluzione sottrai giovamento e chiarimento guida certezza queste proprio la carta costituzionale
Se noi giovinotti come egli ha chiamato
Il nostro Presidente della Giunta regionale che parlava a nome di una Giunta di progresso e quindi presumo anche me
Non pretendiamo di dare lezioni a nessuno
Egli si ricordi che ci ha insegnato dalle aule dell'università e coi suoi scritti a non considerare la Carta costituzionale un monumento
Ma un corpo vivo che cresce sia amplia si sviluppa con la società democratica che essa costituzione ha prefigurato voluttuarie che c'è
Quindi caro professor Gallo cari compagni dell'Anpi accetta
Quando compagni Paolo Dondarini comprendo vi prego
Quando Gallo dice che la ma non ho mai compagni eh abbiate pazienza è abbiamo ascoltando carico grazie silenzio e rispetto
E quindi vi prego caldamente
Scusa restano i per quando il professor Gallo dice che l'articolo trentotto va rispettato
E prima io avevo scritto questo intervento prima di sentire Taviani
Non può non sapere che fino a un certo punto siamo tutti d'accordo
E Paoli abbiamo tutti condiviso l'idea di migliorare le nostre istituzioni
E quindi tra l'altro poi alla mia destra l'intero sistema complessivo non è un problema di querelle fra giuristi
Che potrebbero ricordarmi loro come hanno ricordato me giovane studente che la questione della Costituzione non è una lezione sulla procedura costituzionale
Quell'articolo non è certo con tre popolo
Da qui per intenderci deve sottostare il Parlamento ma tutto il resto deve sottostare adesso
E non è antidemocratico mai in nessun momento
Chiedere al popolo di esprimersi
Semmai è antidemocratico non utilizzare come cercherò di dimostrare su un passaggio e questo mi preme moltissimo perché sono parlamentare di prima legislatura così come antidemocratico dicevo per capirci
Possiamo anche pensare diversamente compagni amici
Sull'elezione diretta del capo dello Stato sul bicameralismo sulla riforma degli enti locali e della giustizia ma compagni e compagne lasciatemelo dire perché me l'avete insegnato voi
Che non ci sono democratici contrapposti ad antidemocratici
Ci sono solo delle idee delle opinioni diverse su come ritenere fattibile una democrazia governante governata serio così non fosse che democrazia sarebbe
Voi nel vostro slogan collegato qui davanti a me dietro le spalle
Avete collegati principi costituzionali ai principi della porci qualche domanda che pongo a me oltre che a voi
Mitterand Gonzales School cioè la sinistra e la destra o comunque i democratico cristiani europei sono meno democratici loro Eleonora democrazia solo perché vengono eletti dal popolo
O si sono date diverse regole che dalla nostra
Siamo in Europa
Se noi abbiamo svolto giustamente
E non vi pare giusto pensare a questo per non deludere l'intelligenza di ognuno di noi
Togliere un po'di polvere ideologica
E andare alla sostanza concreta e guardando all'Europa guardando anche quello che di positivo ci può questo Europa insegnare che non è meno forte comico e qui il punto che volevo ricordare voi tutti
A me pare davvero che occorra fare qualche precisazione anche rispetto quello che ho sentito da un altro avvocato
Il professor Neppi Modona sul referendum voglio solo ricordare una questione intanto la costituzione non impone a nessuno la formula di voi del voto
La seconda questione che mi interessa di più però come parlamentare e per questo che sono venuto qui è che il quattordici marzo di quest'anno
La Camera ha approvato a larga maggioranza col voto di tutti i partiti tranne spezzoni di una parte dei partiti che qui non cito per evitare polemiche
Che riduceva da quattro a due le preferenze tasse un ulteriore confronto non giusto e non vero
E perché non è stato fatto
Questo è una domanda che ci si deve porre anche da parte di chi andrà e per coerenza voterà no
Come mai
Non è stato posto prima questo problema
E poi compagni un'ultima questione che mi permetto di sottoporre a voi cosa c'entrate voi
Che avete adottato per mettere nella Carta costituzionale il principio dell'architrave dei partiti architrave della Costituzione
Con tutta questa mise l'anemia antipartito e quindi anti costituzione
Proponiamo porci questo problema
Perché Amato e io con esso sono da con egli sono d'accordo
Prima o poi ci metteremo d'accordo anche questa volta su questi grandi temi però bisogna dire la verità e non la verità ideologica cioè la verità che vuole ognuno di noi venga detta tacendo le altre no
è giusto che si discuta nessuno vuole delle idee precise per la testa ma teniamo in conto che ci sono passaggi come quello che vi ho citato che dovrebbe far riflettere a qualcuno di noi da un lato scontri il qualunquismo antipartito
Per l'amor di Dio i partiti si debbono rinnovare assai come tutto il Paese ma che cosa c'entrate voi con questo qualunquismo
E che e perché non è stata fatta la legge sulla riduzione delle preferenze che giace al Senato
Sono domande legittime mi permetterete
A dimostrare che il Guardasigilli a Martelli ma prima di lui quel grand'uomo un posto fratello nella lotta all'ASI fascismo Giuliano Vassalli siano gente di destra che vuole mettere sotto tutela la politica politica la magistratura
A parte il fatto che la magistratura è divisa e in fibrillazione politica più del Parlamento con le sue sette otto correnti interne c'è poi da dire che al professor Neppi Modona dimentica da un lato il referendum popolare
Che è stato tenuto su questa materia e infine questo per me e per gioco
Che si oppone al trasferimento dei magistrati oltretutto pagati bene con uno stato socio economico di tutto rispetto ma non dice nulla sui carabinieri
Sugli agenti della questura sui finanzieri sui militari che invece vengono trasmessi a all'andrà anche tanti e alla divisione dello Stato
Quindi questo è uno degli elementi da tenere in considerazione
E quindi compagni non scherziamo qualcuno tenta secondo me di cambiare le carte in tavola spesso vuole nascondere sottovesti giuridiche il mantenimento di privilegi
Qui non è una questione di indipendenza della magistratura che nessuno discute
Qui si sta discutendo di creare quelle condizioni di per favore con pari opportunità abbiate pazienza lasciate terminare l'intervento poi avete la possibilità di replicare di polemizzare con Anna le norme della
Normale dialettica
Qui si tratta
Qui si tratta di pari opportunità
Di togliere delle nicchie di prodotto vada usato laddove ce n'è bisogno e chi non lo è vada messo a fare altri mestieri
Vale per tutti i servitori dello Stato perché non dovrebbe valere per quei magistrati che avrebbero già dovuto farlo con loro organo di autogoverno
Un'ultima questione mi interessa molto perché fa parte del vostro congresso
Per favore io voglio parlare all'ampi citando una questione che mi interessa da un uomo di cultura
Io sono andato a celebrare chiamato dai compagni di Borgo Valtidone
La resistenza
Qualcuno qui ha detto che non c'è più cultura antifascista nel nostro Paese
Se questo per Italia fatto per abbattere i colonnelli in Grecia i fascisti in Spagna
Ricordo a tutti il discorso fatto dal presidente del Consiglio onorevole Craxi contro la dittatura di Pinochet di fronte al Congresso americano
Da presidente del Consiglio di questa Italia nata dalla Resistenza e nei fatti antifascista
Se questo vuol dire che la gente non apprezza più democrazia la libertà la pacifica convivenza si sbaglia
Sarebbe come dire che per il fenomeno per qualcuno che era assistita siamo diventati tutti razzisti non è vero
Per fenomeno corporativo siamo tutti i lobbisti anche questo non è vero è vero però che io chiedo a voi nostri padri
Uno studio londinese qui ce n'è uno eroe fra i miei figli
Essi hanno diritto di interpretare la democrazia
Secondo quelle esigenze moderne che voi stessi avete contribuito con i vostri sacrifici a volere attuare e a rafforzare
Io vi chiedo di ascoltare la voce di questi ragazzi
Non sono tutti fuori dagli di testa
E la stragrande maggioranza sono quelli che dovranno far sì che domani non voi nei io portano avanti questa democrazia
E gli vogliono rafforzare i loro Paesi in pace e libertà con metodi e con una loro cultura
Questo congresso io credo voi dovete pensare a questo e ascoltarli anche nelle loro differenze anche nei loro errori vinto come Taviani sarà grandissima ritornerà all'origine storiche
Cioè il superamento est e ovest
C'è tutto quello che società futura che imporrà nuovi metodi il confronto di culture diverse inimmaginabili dieci anni fa
La Fratte lamento fra le religioni diverse
Qui non c'entra il revisionismo storico
E mi permettete di fare un piccolo ricordo chi è di destra e di destra
Chi è di sinistra lo è nei fatti e proprio l'Europa ce lo insegna che ha avuto il coraggio di denunciare certi fatti non può essere messo all'indice e Masson voglio dargliene atto
Dalle colonne del nostro giornale ha giustamente richiamato anche noi stessi
A distinguere
Fra il fatto in sé e seccato e segando a fondere noi chiedo anche quei compagni che giustamente non hanno non App
Di non confondere
La cosa giusta da quella non giusta
Sappiamo che il pendolo della storia
E questo suona la destra contro la sinistra suo non i conservatori contro i progressisti ma non dimenticate mai dei ritardi culturali anche della sinistra andante
Della sinistra molto prima chi parlava della sinistra come Salgari ed altri era considerato di destra qualche volta come me socialdemocratico
Perciò Caro Professore sguazza Chiostro oltre va ascoltato tra l'altro sono frequentazioni che faccio da giovane con voi per studi diversi
Non credo si possa saltare a piè pari un'analisi storica corretta il grande disastro costruito e voluto
Da un certo leninismo di pace
Ed ero la sinistra deve recuperare i ritardi
Deve creare l'alternanza di governo con metodi e sistemi però
Che non hanno niente a che vedere permettono di dirlo con quello che è stata la lotta politica degli ultimi settant'anni se non fosse stato così
Il motori fra democratici e gli innovatori magari con idee diverse ma alla pari per andare avanti e non per tornare indietro grazie
Grazie all'onorevole Cristofori Perrelli il saluto ma più che un saluto anche questo è stato un intervento
Al economica del nostro dibattito
Ora daremo la parola a Mirella Alovisio delegata di Perugia
Poi
Conosciamo no io ero io non si
Senta
Quanti di voi hanno sentito parlare di lettura al femminile della Costituzione prima dell'intervento di questa mattina della compagna Polizzi
Quanti di voi hanno letto gli atti che lampi ha pubblicato su quel convegno non è una domanda polemica Diretta agli uomini
è l'invito a una riflessione politica in un momento in cui si discute si contesta si inveisce ci si lamenta si parla di cambiare la Costituzione Tito riunendo forze sociali e politiche diverso insieme alle donne delle generazioni successiva la nostra abbiamo esaminato che cosa non andava che cosa poteva essere mutato
Tenendo però sempre presente che la Costituzione è fondamentale non solo per quanto di specifico afferma sulle donne sui nostri diritti ma per le grandi idee generali cui si ispira
Le donne in questi anni hanno preso di petto la Costituzione
E sono riuscite a rendere vivi e operanti gli articoli che le riguardano
Non hanno cambiato soltanto la loro condizione
Ma sono state le protagoniste dei grandi mutamenti strutturali e culturali
Al centro dei processi di modernizzazione
Le donne hanno sollecitato trasformazioni negli stili di vita nel lavoro nell'organizzazione quotidiana basati sull'autonomia la solidarietà la crescita umana
E se hanno avviato un processo di trasformazione culturale e sociale
Ponendo grandi no di Generali di riforma sia sul piano sociale che su quello politico
Mentre negli anni oggi se guardiamo i movimenti anti corporativi che si sono espressi nella società italiana
E che hanno al centro i temi della qualità della vita della crescita umana e quindi dello sviluppo della democrazia essi hanno come protagoniste le donne
Le troviamo infatti contro la mafia nel pacifismo nella difesa dell'ambiente
Nella mobilitazione contro la droga nelle associazioni dei familiari delle vittime delle stragi di Bologna e di Ustica
Omoni verso che con la sua lotta cerca di dare al Paese un altro volto
Per la parte che ci compete
Perché è chiaro
Che in un momento così particolare
Tutta lampi deve scendere in campo per contribuire al chiarimento
Per insistere sulla necessità di recuperare i principi ispiratori della Costituzione ancora disattesi è contraddetta ma anche per partecipare al necessario adeguamento degli ordinamenti alle situazioni e alle esigenze nuove
Per rendere il nostro Paese credibile
E quindi protagonista nella costruzione dell'Europa
Ieri alle è preliminare a quella costituzionale
E allora il nostro momento è il momento dell'ampi tocca a noi a riconquistare il il ruolo che storicamente ci compete nella società quello di guida morale del Paese
Per quanto riguarda noi donne
Ci poniamo l'obiettivo di riprendere il discorso sulla storia della Resistenza
E non per guardare indietro
Intendiamo prendere iniziative
Avvalendoci anche della collaborazione degli istituti storici Quaglio Boldrini Vieri informare i programmi scolastici come diceva questa mattina la compagna Farinelli non è un aspetto secondario quello della scuola
Introdurre lo studio serio degli ultimi settant'anni della nostra storia
Significato porre termine al colpevole silenzio che toglie ai giovani le loro radici
Che ti toglie lo sto commenta un fondamentale per vivere e operare onestamente nella democrazia
Per recuperare quegli ideali di cui hanno bisogno
Noi crediamo abbiano offuscato i valori reali
Per recuperarli noi donne ci proponiamo di invitare a discutere donne di ieri e di oggi come filo conduttore da cui partire divergenti per resuscitare nelle giovani generazioni interessi più vasti
Per presentare l'Europa come una comunità che dobbiamo costruire insieme e che quindi raccolga i valori della Resistenza
è un obiettivo non facile da perseguire
Ma noi donne e uomini della Resistenza quando ci troviamo tra noi
Torniamo a casa più consapevoli e più ricchi e come diceva questa mattina vero
Grazie prende ora la parola al professor Gaetano a russe
Delegato partigiano di Torino docente di storia all'Università di Firenze senatore della Sinistra indipendente
Ah scusa una comunicazione sì la sua è una comunicazione ma la mia e quella invece di un milione offerto dal comitato dell'Anpi di Ancona per il congresso
Scusami altre
Compagne e compagni
H
Breve relazione è quella del rapporto tra Resistenza e cultura
Comincerò con una precisazione che mi pare necessaria
In momenti come questi in cui la nozione di cultura si è venuta a frammentando degradando fino al punto che è un un autorevole quotidiano ha potuto registrare tra le culture anche una cultura delle tangenti io userò qui il termine cultura intendendo
Del complesso di ieri elementi inaugura etico politica che caratterizzano la civiltà di un Paese
Ed ai quali traggono comuni alimento al di là delle loro rispettive connotazioni le correnti ideali di ultrà esprimersi in opere di scienza ed arte emanano norme morali che influenzano comportamenti individuali Colli
Si può dunque posto in questi termini il problema
Io credo si possa parlare di una cultura dell'antifascismo
Vale a dire d'un insieme di motivi ideali etici sui quali la grande maggioranza del popolo italiano
Dopo la seconda guerra mondiale ha fondato la propria convivenza confidando in valori il fascismo in dottrina è in pratica nido negò la libertà la pace la solidarietà fra i popoli
E respingendo principi che il fascismo fermo il culto del capo la cultura dell'antifascismo ha potuto permeare profondamente Risiera coscienza popolare
Perché non fu prodotto ripropone Ganda ma espressioni di esperienze collettive lunghe drammatiche intensamente sofferte che si levarono la cultura incontrandosi con le idee e lavorate discusse la quelle minoranze le quali via via tentarono di interpretare senza rassegnarsi il senso degli eventi di cui erano partiti
E finirono poi tutte col convergere pur con motivazioni e finalità diverse sul terreno della lotta a oltranza contro il nazifascismo
Seguire il formarsi di questa cultura definirne i caratteri cogliendo la nelle sue articolazioni le sue specificazioni
Equivarrebbe a scrivere inquadrandolo in un contesto europeo la storia d'Italia a partire dalla crisi del primo dopoguerra trentennio Marcello la scena europea
Idee concetti principi intorno ai quali siano costruite dottrine si erano formate ideologia e si trasformano la temi di dibattito in missili di combattimento si caricano nelle coscienze di milioni di esseri umani alimenta Romiti danno vita fioriture gli Popeye
Il caso Matteotti e l'incendio del Reichstag la comune di viene la richiesta di Madrid la battaglia nei cieli di Londra e quella tra le nevi di Stalingrado
Ora dur tra gli Kragujevac lì dice Marzabotto Auschwitz Hiroshima sono episodi della lunga guerra che Strazzera Europa e sconvolge interi continenti
E che assurgendo a simboli generano cultura ispirano opere in pensieri di Artena creano tutto un sistema di valori libertà eguaglianza giustizia patria solitaria tra tra il tra il condono e la resistenza di nasce una cultura dove tra ideologia e riverse e tra loro contrapposte si instaurò nuovi diretti rapporti e tutti finiscono col innestarsi d'una trama unitaria Intest UTAP intessuta col figlio dell'antifascismo e dell'antinazismo
In Italia il fenomeno si presenta contratti di grande originalità
Pene tra nel profondo opera in tempi lunghi darà la propria impronta alla storia la nostra Repubblica
Le vicende politiche riordino interno è di ordine internazionale Fronte Democratico Popolare il Patto Atlantico scelte di campo nella nuova situazione internazionale determinata la del dalla divisione in blocchi
Dividono l'antifascismo che scavano tra le grandi componenti storiche del paese un solco assai profondo a lungo in colmato che travalica anche la sfera dell'otto al fascismo resiste alle lacerazioni era capace anzi di rinnovamento di arricchimento e di nuovo slancio sull'onda della lotta politica
E questo può accadere perché il suo come non diventa mai tale da chiudere il dialogo dal precludere gli scambi dall'impedire in certi momenti opportune convergenze lo schieramento di sinistra pure influenzato e in certi settori profondamente penetrato delle dottrine delle pratiche lo stalinismo
Non venne mai meno il senso della responsabilità personale azioni condusse battaglie ideali sociali e politiche ebbero profondo e poco e fecondo il segno della democrazia
Il blocco di partiti centristi stabilmente al governo intorno alla Democrazia Cristiana nonostante le pressioni clerico conservatrice filo fasciste non riabilita Oni anche Rino venti sezione repubblicana nata secondo la formula ormai consacrata dalla Resistenza è rimasta monumento e documento di questo la cultura ha simboleggiato la memoria storica del popolo italiano ha dimostrato la propria vita e vitalità al confronto quei fatti
Basti pensare alla sollevazione del mille novecentosessanta contro il tentativo di mettere i neofascisti in una maggioranza di governo e dieci anni dopo la lunga tenace mobilitazione di massa per isolare e battere il terrorismo
Il dibattito sulla storia e la nostra Repubblica era tempo entrato in una fase calda il suo tema centrale è diventato quello del giudizio da dare intorno alla natura
Delle tasse nel quale la sua storia si è venuta svolgendo intorno alla cultura politica nel cui prima la lotta tra i partiti sia venuto specialismo e la storiografia che li ha preso le mosse non mi inoltrerò quindi considerazioni intorno al rapporto tra storiografia ideologia tra cultura storica cultura politica
Mi limito a constatare che a quelli più a qualificare politicamente il nuovo revisionismo storiografico sta il fatto che la linea di demarcazione all'interno di questo dibattito e politica prima che generazionale
Vi è presente infatti una giovane generazione di studiosi formatasi in un clima nel quale ormai erano sedate le passioni tra le quali delle quali erano vissuti giovani affacciati sulla scena con la Resistenza ma a guidare l'offensiva
Mi si consente di corsa un termine desueto ma che conserva i pregi della brevità e della chiarezza sono stati storici filosofi intellettuali che a quel mondo Purple nemica una carica di ideologismo in certi casi di livore ideologico degna di miglior causa in anni lontani fu vigorosamente presente nella cultura comunista un filone il quale partiva dalla equiparazione tra anti comunismo e fascismo
Oggi la cultura storica e politica di un certo tipo compari aggressiva virulenza emerge un filone per il quale l'equiparazione va stabilita tra comunismo e fascismo
E assimilati al comunismo o perlomeno considerati suoi necessarie complici sono tutte le correnti ideali e politiche si ricordi anche la polemica sul cattolicesimo democratico intorno al caso Lazzati
E in qualche modo col comunismo hanno intralciato rapporto di collaborazione e di dialogo
Di qui si è partiti per mettere in stato di accusa la resistenza assumendo a pretesto episodi criminali da tempo noti applica Pisano
Si è cercato così anche di degradare la lotta di liberazione a una guerra civile nella quale i torti e le ragioni vanno equamente distribuiti si è detto che la Costituzione va cambiata
Perché troppo essa risente i tempi in cui fu concepita redatta e approvata troppo concede all'esigenza di garanzie contro ogni tentativo di involuzione antidemocratica
Il giudizio storico su gli eventi che nel corso della storia hanno profondamente inciso e oggetto di permanente revisioni perché ciascuno di noi porta nel ripensare il passato esperienze che appartengono al proprio tempo e ogni apporto anche il più tendenzioso può contribuire a integrarlo ad arricchirlo e a rinnovarlo ma non ha rovesciato
Qual è testimoniato da quella prova inoppugnabile che è l'effetto che esso ha prodotto nella coscienza collettiva e che si prolunga nella memoria storica che diventa fonte di cultura e nella coscienza della parte migliore del nostro popolo gli uomini che rappresentarono l'Italia dell'antifascismo della Resistenza aperta in quella silenziosa nelle biblioteche IMI le galere non di rado né le une né altre nella cospirazione e nella lotta armata
Che guidarono l'Italia per risalire la china dall'abisso della quale il fascismo lo vedono per l'aveva precipitata questi uomini oggi composte le questi lì le passioni che allora si divisero ci appaiono a decenni di distanza
E uso deliberatamente un'espressione che può apparire retorica come i padri della patria poi i cui militanti avevano operato sfidando la tortura la deportazione il plotone di esecuzioni
Avevano creato un potere organizzato un esercito avevano conquistato i titoli di novità e di legittimità
Che gli abilitavano al governo del paese
Erano diventati anche seri di elaborazioni dottrinali e luoghi di stimoli culturali strumenti democratici di educazione civile politica delle grandi masse
In questo clima si consolida si Radio che si espande la cultura dell'antifascismo e instaura una propria egemonia frutto non di imposizione dall'alto ma di libera e meritata comprese
L'impegno degli intellettuali oggetto oggi di sorriso se non di irrisione fu intenso e massiccio e a questo fine di importanza decisiva
La la ma la circolazione rigore ed era rimasta limitata ai gruppi attivi delle migrazioni della cospirazione della galera e anche quando che le manifestazioni erano tollerate non erano andate oltre la sfera di circoli minoritari e accortamente rigida
La creazione e l'articolazione e la definizione di una cultura che coinvolgesse più larghi strati del Paese fu l'opera degli intenti degli intellettuali dopo la Liberazione e fu fenomeno del quale io credo si possa dire che non ebbe riscontri in Europa per l'intensità dello sforzo e l'importanza dei risultati
Tutta una generazione una generazione scoprì allora per le vie dello studio e della riflessione della ricerca e dell'impegno civile e la libertà ciascuno sport Sandoz di far partecipe tutti delle proprie scoperte tra imperi di passione e per poi Italia nel giro della cultura europea e mondiale
Fu abbattimento dei muri eretti da una sottocultura angusta mente classicità ereditata assimiliate esaltata dal fascismo
Che occultava l'esistenza di una umanità dolorante posso carico di sofferenza e di speranze della quale i decimi aveva negato l'esistenza
Fu ricostruzione di una storia ignorata dalla cultura delle oligarchie liberali condannata come sovversiva dagli storici del regime la storia dell'Italia proletaria contadini operaia la storia delle opposizioni cattoliche socialiste quella delle resi religiose e politiche della denuncia e dell'agitazione meridionalistica ma cinematografi la stenografia ebbero in questa in quest'opera una parte di primo piano
La prima battere parati regionali ritrasse che si erano tradizionalmente frapposte a una epopea operaia e contadina dai disperati motivi primo internazionalisti
Alla costruzione di istituti dall'autonomia proletaria alla conquista dei comuni alla creazione di nuove forme di civiltà ricostruì nelle sue drammatiche vicende la mai interrotta lotta contro il fascismo
I primi giovani pionieri pensa Gianni Bosio e alla sua rivista Movimento operaio apparsa in ciclostile pensa Giovanni Pirelli alla sua raccolta di lettere di condannati a morte della Resistenza italiana
Aprirono via presto battute da giovani e non giovani studiosi volontari di questa nuova civile battaglia
Fu così che l'antifascismo dette alle coscienze le conoscenze crea una cultura e la l'inventore i propri valori
Costruì una memoria storica che ha dato anima respiro editore a mano si intitolò la nuova resistenza
E che promosse da un capo all'altro d'Italia in affollatissimi che altri incontri con i vecchi capire l'antifascismo in tutte le sue correnti ascoltando nelle rievocazioni raccogliendone le testimonianze assumendone l'eredità l'Italia del mille novecentosessanta si rivelava più antifascista si potrebbe dire il quella del mille novecentoquarantacinque l'antifascismo poi sui valori era diventato parte integrante della coscienza civile del nostro popolo
Oggi
Non sarebbe saggio nasconderselo quella cultura in crisi e in crisi con essa la Repubblica alla cui storia e sabato l'impronta il fenomeno rientra per certi aspetti nell'ordine naturale delle cose
I periodi differenti diciamo alla fase del trapasso come allora si disse dalla poesia alla prosa
E alla loro delusa disperata ma Rezza dette voci camicie ora venti invettive immersi Giosuè Carducci
Anche si conobbero l'avvento di una generazione che non aveva conosciuto le passioni e i miti della epopea sabaudo garibaldina
Ma aveva visto succederà si la nascita del trasformismo la cartina degli scandali che investirono uomini di governo e finanzieri d'avventura
E i conati reazionari e le repressioni sanguinose e finanche i disegni di riforme istituzionali rivolte a esautorare il Parlamento di a riferire in senso antiliberale antidemocratico lo Statuto Albertino nato dal Risorgimento
Ma la reazione non passò al Risorgimento ci richiamò l'opposizione popolare dalle colonne de L'Avanti fu allora chi malinconicamente si rinchiuse nelle rocche della Nostalgia inattesa di consegnarsi agli archivi
Ci fu chi operò con gli strumenti della ricerca storiche della riflessione critica per levare quella tradizione acculturando per immettere dialetticamente quanto ne restava di vivo e di vitale nel circo della storia indipendente
Ed è significativo il fatto
Che il che il fascismo al mito del Risorgimento sostituì quello della Roma imperiale no della Roma dei Cesari
E che nel solco della tradizione risorgimentale si ritrovarono nella lotta antifascista tutti i partiti politici italiani la crisi della cultura
Bill
Della cultura che di qui nacque la cultura dell'antifascismo rientrare prima per farne un bilancio critico per separare quel che ne resta rivivo da quel che ha definitivamente superato per operare perché il filo di continuità non si spezzi
La barbarie come la libertà al cui culto Benedetto Croce imitava i giovani negli anni del fascismo
Anche sapersi eterno ma a differenza della libertà non ha capacità ricostruite e ci sono Saric chiari segni che tra le giovani generazioni gruppi si vanno formando minoritari come noi lo eravamo e armati come noi di fede il coraggio che i sulle derise senza si vanno costruendo e che rapporti si vanno intrecciando al di sopra delle frontiere e che su quei fili corrono parole nelle quali non possiamo non riconoscere le coliche le nostre di Juan di quasi mezzo secolo fa
In questa nuova resistenza noi dobbiamo calarci compreso di Camel spregiudicatamente si fa ricorso per deviare otto un deve spegnere il con gli strumenti Soffici della manipolazione delle intelligenze delle coscienze la caricare innovatrice innovatrice che dalle avanguardie giovani di parte
C'è una parte che specificamente si compete ed è quella di contribuire a fronteggiare l'offensiva che in sede storiografica ideologica da lungo tempo contro resistenza viene condotta ogni giudizio storico è permanentemente oggetto di revisioni e noi non contestiamo né in sede scientifica né in sede politica la legittimità del revisionismo storiografico quand'anche di ispirazioni a fascista o addirittura filo fascista
Ma rivendichiamo il diritto di essere presenti nel dibattito in corso per discuterne la presunta scientificità per denunciarne le strutture etiche per il patrimonio dell'antifascismo abbia il posto che la storia gli assegna
Io credo che nessuno di noi sopravvivano
Ammesso che ci siano mai stato i fermenti dell'Oglio
Volontari chi ad un anno scrisse per noi Piero Calamandrei per dignità e non però dico era vero ieri dovrebbero ma non aiuteremmo la causa della verità e della libertà e della moralità collettiva del nostro Paese se partissimo di fronte a un giudizio storico che pretende di equiparare fascismo e antifascisti
Si può onestamente riconoscere che la storiografia riparte nostra peccato di unilateralità e di parzialità facendo coincidere la storia dell'Italia nel ventennio mussoliniano con la storia dall'Antitrust ed errore fu Giorgio Amendola il primo degli antichi rare il fascismo quale forza di governo e non più banda armata operante in guerra civile
Violò la legge penale con l'uccisione l'uno per pugnale l'alto per manganello dei capi dell'opposizione parlamentare
Giacomo Matteotti Giovanni Amendola
Fece morire Aler Antonio Gramsci che violò la Costituzione con la soppressione di tutte l'iper Thai come statista ovazione il tribunale speciale che violò le convenzioni internazionali usando i gas la sua impresa coloniale
Che violò le leggi dell'umanità di sono Orando l'Italia con la legislazione razziale
Che Dio lo gli interessi nazionali a servente unitaria la Germania nazista e precipitando nella catastrofe e che prima di cadere in un abisso
Violò ed violentò per l'ultima volta insieme la suprema legge dello Stato il corpo vivo della nazione dando vita al Governo di Salò che compiti al loro legittimo governo
Di contro adesso sta il fronte dall'antifascismo che non è e non o non è solo il fronte della contrapposizione al fascismi dello slang azioni ma che si presenta con un su cariche una sua carica positiva di valori
Un patrimonio culturale di norme ricchezza prodotto dalle grandi componenti storiche della nazione italiana
La crociana religione della libertà e la revisione gramsciana del marxismo
Il rinnovamento del pensiero cattolico promosso la Ferrari da Sturzo il socialismo autonomistiche libertario Riccardo Rosselli
Il federalismo europeisti cori Colorni di Spinelli Rossi che ha dato un'anima al processo di integrazione europea e che ancora oggi tra i componenti più vivi e più feconde e la cultura politica europeisti
La storia non emette politiche della realtà che stiamo vivendo
La grande tradizione della stenografia italiana si è mossa sempre su questa linea da cuoco De Santis da Croce a Gramsci ha ricercato con scrupoloso rigore la verità ma va interpretata creando cultura e questa linea che segna netto il discrimine tra la storiografia ideologica e storiografia etico politica
Chi dichiara che il mestiere dello storico è solo quello di accertare i fatti
Chi ritiene che storicizzare significa rinunciare a tenere vivo il senso da differenza tra Mussolini e Matteo tra chi costruisce campi di sterminio a chi fu assassinato non soltanto abdica alla propria specifica funzioni
Voglio ricordare Marc Bloch l'autore di un bellissimo libro sul mestiere lo storico che finì fucilato dai nazisti
Ma chi che chi teorizza a questo modo che i valori diventano norme nei rapporti civili e sociali non in virtù riprende i temi ma quando affondano le loro radici nella memoria storica
Tra la cancellazione del ricordo delle grandi lotte contadine del Mezzogiorno del dopoguerra il dominio attuale della delinquenza in quelle regioni esiste un nesso che non è solo in successione temporale
Tra l'attacco la resistenza e certe tendenze che oggi sembrano prevalenti nel marasma della cultura politica del nostro Paese il nesso e altrettanto evidente i tratti Caravita e caratterizzanti di questa ideologia nel cui contesto il provincialismo storiografico si inquadra diventano a questo punto chiaro
Rio regia di chi dichiara spente rilievo Gigli e con essa i valori che animavano di chi è convinto che la politica sia un gioco sporco che va accettato come tale disastro nazionale e l'ideologia ricchi dalla constatazione delle innegabile crisi che investe partiti e Parlamento ma che parte dalla società trae la motivazione della condanna del sistema fondato sulla libera competizione tra i partiti e sulla sovranità del Parlamento e sulla divisione dei poteri
Rilievo Gia che compendia il proprio atto di fede nella formula meno Stato e più mercato che chi eleva lo spirito di competizione inteso come legge della giungla norma di vita che crede nel potere Chi Minh tenure dico di capitoli bici caricamento eletto e l'ideologia che partorisce un corporativismo ottuse spietato un razzi sono ormai galoppante un dissolvimento fin qui in arrestato dei vincoli di natura etica che qualificano come civile una società di una riforma delle istituzioni c'è bisogno ma non c'è meccanismo che possa dare all'elettore il solo esercizio dalla sua funzioni
Siamo in una fase di transizione
La cultura dell'antifascismo ha subito l'usura degli anni e più ancora quella legittimi sempre più rapidi fino a diventare precipitoso in dei mutamenti rivoluzionari dell'ultimo quarantennio Mario monocultura esistono solo focolai numerosi diffusi c'è certamente inestinguibili ma ancora isolati ancora non giunti a maturazione i e la cultura della ufficialità
Che detiene il monopolio degli strumenti di trasmissione di informazioni non appare meritevole della necessaria fiducia
In un quadro segnato da un cedimento distinte che non ha precedenti nella storia della nostra Repubblica il dibattito che ci va svolgendo non soltanto ignora i termini etico politici del nostro problema
Ma si distingue al di là degli spericolati virtuosismi si unì strumentalmente manovrata in aderenza deteriori calcoli di potente si intriganti per come appartenente a risultato è percorsa da suggestioni autoritarie quali noi non diciamo la costituzione non si tocca ma possiamo e dobbiamo esser noi a ricordare che una Costituzione un patto solenne nel quale tutto un popolo si riconosce
Non può aver vita se non come espressione di un movimento che abbia radici nella storia tale fu lo Statuto Albertino tale la nostra Costituzione mi domando un rivolgimento della nostra Costituzione a quale sistema di valori oggi farebbe capo
Il nostro problema è quello di recuperare i valori della Costituzione italiana non già di smobilitare l'abisso muoverla i sovvertito
Un uomo che fu tra i maggiori giuristi del nostro tempo
Commento del testo già redatto un discorso nel quale ne rilevava le carenze le contraddizioni e le ambiguità
Egli concludendo il suo Combin quindici scorso col quale commentava la la Costituzione disse
Io credo che un giorno i nostri posteri sentiranno più di noi che da questa nostra costituente è nata veramente una nuova storia
E si immaginerà hanno come sempre avviene con l'andar dei secoli che la storia si trasfigura in agenda e qui in questa nostra Assemblea mentre si discuteva dalla nuova Costituzione repubblicana seduti su questi banchi non siamo stati noi ma sia stato tutto un popolo di morti
Di quei morti che noi conosciamo a uno a uno caduti nelle nostre figlie nelle prigioni e sui patti Boris nelle steppe russe nelle sabbie africani nei mari nei deserti da Matteotti a Rosselli soglie della santità
E si sono morti senza retorica senza grandi frasi con semplicità come se si trattasse di un lavoro quotidiano La compiere il lavoro che occorreva per restituire all'Italia libertà e dignità
Questi morti oggi noi sentiamo tra noi a questi morti noi intendiamo dar voce in nome di questi morti noi chiediamo ai valori della nostra Costituzione diritto si ritorni che la Costituzione nata dalla Resistenza continui ad essere non soltanto il baluardo della nostra libertà ma la fonte dalla quale trarre l'energia la fiducia prima sua penitente
Grazie compagna perde la testa splendida lezione storiografica
A dun prima di dare la parola al senatore Armando alle ore diciotto se riunisce la commissione elettorale della sala del secondo piano alla sinistra della presidenza
Ricordo che i componenti della Commissione per l'Emilia Romagna sono vecchietti era fare lei per Bologna Paganelli colonnello Ravenna e Maria Bassi a Ravenna
La coesione politica come già abbiamo annunciato si riunisce alle venti e trenta presso la sede di istituto storico di Bologna via Castello venticinque i componenti ancora della commissione Emilia Romagna sono Marcello sì di notti di Modena Diana Sabbi di Bologna Nimes gesti di Ferrara
Tristano Mazzavillani di Ravenna e Leo matti uccidi Forlì la parola al senatore Armando Cossutta
Sono molto lieto sono onorato
Di portare a voi a voi compagni delegati
A voi compagni della presidenza azteca vis si mo'compagno Bulow il saluto caloroso mio e dei compagni delle compagne che hanno deciso di rifondare il Partito comunista in Italia
Dire il falso mi è parso
Molto giusta mi è parsa molto giusta
La vostra decisione
Di celebrare qui la resistenza
Nel congresso dell'ampi qui in questa gloriosa a terra e Miller mi dal dirlo
La resistenza di recente è stata offesa e ferito
Dalla Resistenza per favore grazie e dalla resistenza che nasce il riscatto dell'Italia nel mondo
Con il suo nuovo folto democratica
E dalla resistenza che deriva dalla Repubblica
E dallo spirito della Resistenza dalla conseguente unità ideale morale civile politica di tante forze democratiche che promana la nostra Costituzione ed è all'insegnamento della Resistenza
Che le forze della democrazia e del progresso tutta la loro battaglia
Certo lo sappiamo bene e compagni e compagni da allora sono cambiate molte cose quasi mezzo secolo trascorso
Da quando molti di noi preso ero le armi l'otto settembre del mille novecento e quarantatré
Molto tempo è passato
Dalla Repubblica dalla Costituzione
E molto deve quindi essere giustamente inevitabilmente rivisto rinnovato adeguato
Penso per esempio che innovazioni non secondarie vadano introdotte nel nostro sistema politico
Su due camere penso che è una camera soltanto sia sufficiente
Per sviluppare l'opera sua legislativa e con un numero molto minore di deputati
Decentrando coraggiosamente gran parte delle tigri delle attività legislative alle regioni
Come d'altra parte la Costituzione prevede penso che altre innovazioni possono essere adottate qua non credo francamente che si debba andare
A sistemi a regimi politici che porterebbero non all'aggiornamento della Costituzione
Ma al suo travisamento al suo sconvolgimento Seconda Repubblica
Non più ancorata a quei principi a quei valori che dalla Resistenza sono venuti ritengo in concreto che sia da osteggiare sia il disegno presidenzialisti dico
Con elezioni dirette del Capo dello Stato o del capo del governo
E credo altresì che sia da respingere il progetto di una legge elettorale maggioritaria
Non più proporzionale
Che assegnerebbe un premio di maggioranza
In termini e in modi più incisivi e voglio essere più esplicito ben peggiori
Di quel
D'altronde
Soltanto una grande ingenuità
Potrebbe fare ritenere a delle forze progressista e di sinistra
Che mettendo mano oggi
Alla revisione della Costituzione si possa ottenere un suo miglioramento i rapporti di forza oggi sono ben diversi rispetto al mille novecento e quarantacinque quarantasette
Molto meno favorevoli
Rispetto all'ora alle forze del progresso la realtà eccome ignorarla
Come non interpretarlo la realtà è io credo
Che le forze dominanti
Che e sul piano sociale
Intendono oggi
Coronare la supremazia che hanno ottenuto
Anche sul piano istituzionale
Per sostituire i valori di democrazia
Di partecipazione della Costituzione nata dalla Resistenza
Con le cosiddette regole
Dell'efficientismo capitalista
è abbastanza naturale d'altronde è comprensibile
Che il disegno di queste forze
Appaia che rispetto al disegno di queste forze
Appaia molto stridente lo stesso articolo uno
è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
E ad ogni modo io per
Per impedire quello che io penso sarebbe lo scempio totale della Costituzione
Se dovesse venire infranto
L'articolo centotrentotto del testo costituzionale
Laddove si dice appunto che la Costituzione può essere sì modificata ma secondo regole e con garanzie ben precise
La coltivare una battaglia da fare
Una battaglia ardua cerca
E chi vi parla cari compagni sa quanto voi
E noi siamo in una situazione non facile
Che viviamo un momento grave tipico delle epoche di controriforma
La nostra battaglia può apparire persino oggi una battaglia controcorrente
Ma è battaglia giusta
è battaglia da farsi
Ricordo perdonatemi questo ricordo personale
Ricordo Comuna Muni mento preciso
Quello che venne a dire alla tribuna
Poche settimane fa popola pesi
Rapporti Giana fra le prime d'Italia
In un suo intervento
E nel suo anzi nel mio dialetto lombardo
Se potete anche voi capire
Egli mi disse Lube recapito
Ho belle capito Armando qui fischi ancora il vento
Infuria ancora la bufera Eppur bisogna andare
Eppure bisogna andare
Eppure bisogna andare
Non parlo per me spesso compagni
Non parlo per molti di noi
Se come me hanno ormai i capelli bianchi
I di parla
Anche molto grandi
Dal carcere
Alla guerra partigiana
Agli anni difficili chiedi hanno fatto seguito
Ma ho conosciuto anche come tanti di voi
Grandi gioie
Ho visto la sconfitta dei nazisti
Siamo riusciti
A sconfiggere le leggi liberticide che si volevano imporre al nostro Paese
Ho visto sconfiggere il Governo che allora era appoggiato dai fascisti governo di Tambroni
Abbiamo partecipato e abbiamo visto tante battaglie
Per la libertà
E per la pace
Ho vissuto abbastanza dunque
Ma non è per per i lavoratori italiani
Per il futuro dell'Italia
Ed è per questo
Che vale la pena impegnare oggi come sempre oggi come ieri tutte le nostre energie
Ed è bene che tutti sappiano e per quanto ci riguarda per quanto riguarda noi
Compagni partigiani
Noi cercheremo di fare sempre il nostro dovere finché avremo fiato in corpo
Grazie
Grazie compagno Armando Cossutta del testo appassionato intervento
Nome dell'Unione mondiale delle città martiri ricordo che alle ore diciotto se riunisce la commissione elettorale ricorda ancora che alla fine dei lavori sulle diciannove presso la presidenza Rio vorremmo riunire i delegati del Veneto
Parola Cruicchi
Cari amici e cari compagni assolvo ha gradito è duplice mandato di portare a questa assise il saluto fraterno dell'Associazione Nazionale dei Comuni decorati al valor militare
E dell'Unione mondiale delle città martiri Città della pace due momenti qualificanti della comune battaglia per la libertà in tempi in cui è viva la memoria nove significa farne un mito
Ma chiederle mediante la riflessione attenta e mai di parte
Che essa ci aiuti a riannodare il nostro operare con i suoi valori storici amorale
Scriveva Piero Calamandrei nell'ottobre del mille novecentoquarantasei
Fini dopo la epopea della resistenza eroica scusate compagni per favore scusa con ricchi noi comprendiamo che dopo diverse ore di di forte attenzione ci sia anche la stanchezza però stiamo arrivando alla fine dei nostri lavori cerchiamo di di ascoltare quella cortesia che necessaria scusami colui grazie
Dopo la epopea dal Rosie in gloriosi della Resistenza in prosa
Ognuno di noi può con la sua oscura resistenza individuale portare in contributo alla salvezza del mondo oppure con la sua sconfortata resistenza essere complice di una ricaduta che questa volta sarebbe mortale
Il presidente Boldrini nella sua coraggiosa e puntuale relazione
Ha indicato nella nostra scelta di vita che lampi ha saputo mantenere nonostante le ardue prove corrette retta la via sulla quale ha camminato dal mille novecentoquarantasette
Si legge nel manifesto di Ventotene
Di cui non dimentichiamo quest'anno ricorre insulti tenersi pronti al nuovo che sopraggiunge così diverso da tutto quello che si era immaginato scartare gli inetti fra i vecchi e suscitare nuove energie fra i giovani oggi si cercano e si incontrano cominciando a tessere
Le trame del futuro coloro che hanno scorto i motivi dell'attuale crisi della civiltà europea
E che perciò raccolgono l'eredità di tutti i movimenti di elevazione dell'umanità naufragati per incomprensione del fine da raggiungerle e dei mezzi per raggiungere chissà se Orsola IRES manda allora compagna di calorie che riuscì a trasportare nascosto in un pollo il manifesto trascritto su cartine per sigarette
Da Ernesto Rossi e degli antifascisti italiani avrebbero preso Radice anche nell'esistenza mi diceva
Il compagno Arnaldo Baluffi che già nell'agosto del mille novecentoquarantatré
Queste idee avevano preso radice in Italia ma nel luglio del quarantaquattro dopo mesi di incontri di nove rappresentanti della Resistenza
Veniva approvata a Ginevra una dichiarazione in cui era detto tra l'altro che la resistenza all'oppressione nazista che unisce i popoli d'Europa
In una stessa lotta creato fra loro una solidarietà è una comunità di intenti ed interessi che acquistano il loro pieno significato è tutta loro portata è impossibile concludeva il corto ispettive frontiere doganali
Nei giorni scorsi cari compagni mi trovava a Como dove è stato eretto uno stupendo monumento alla Resistenza Europea
Ho dato una scorsa ai brani più significativi di agli ultimo spicci dei condannati a morte di per la loro scelta di civiltà chi vive per sé chi solo per sé cerca la felicità non vive bene e nemmeno felice l'uomo ha bisogno di qualcosa anche sia sopra il suo io stesso scriveva Rudolf Fischer un'operaia Ostia Co
Ci sentiamo in pace con il mondo non portiamo rancore verso nessuno continuava a bere imporre ma industriale norvegesi
Non c'è la creazione senza critici non c'è libertà senza sangue quell'amore per l'umanità una religione e di amare la Patria ma di ricordare che la patria vera e il mondo e ovunque vi sono i vostri simili
Quelli sono morti fratelli
Un messaggio che vorrebbe che fosse affisso in tutte le scuole italiane
Il mio intervento vuole essere pure Brehme
Tempo concesso un richiamo all'ampi e la stessa confederazione delle forze combattentistiche
Affinché è proprio partendo dal Manifesto di Ventotene tenendo conto anche di quanto sta accadendo si facciano promotori di iniziative che abbiano per fini il contributo alla costruzione della casa comune d'Europa
Anche perché come ricordavo l'altro ieri a Marzabotto ricevendo con il sindaco la delegazione dell'Ampezzo
Il documento conclusivo dell'inchiesta condotta dal Parlamento e conserverà sempre vivo nella memoria il ricordo della sanguinosa e umiliante esperienza nazista e fascista
E chi è consapevole delle proprie responsabilità essa il dovere di non dimenticare anche per rispondere facendovi fronte alla sfida del neo nazismo
Questo giudizio cari compagni era riservato allora all'Europa occidentale
Oggi va esteso dopo il crollo del muro di Berlino che pure ha liberato grandi forze per le cose che conosciamo anche all'Europa dell'Est e centrale
E vero o non è vero
La presa di posizione del senato polacco per togliere la pensione ai pochi sopravvissuti dal glorioso battaglione dà ombra ostiche combatterono nella frazione antisemite contro la memoria ai tedeschi che hanno combattuto contro Hitler
è vero o non è vero che in Cecoslovacchia si è sollevata la questione dello scrittore della morte di Julia sfoci che in modo da inficiano nella memoria per la quale chiedo all'ampi di sollevare il problema nelle sedi opportune
è vero o non è vero che recentemente a Bratislava sono state fatte manifestazione per esaltare lo Stato fascista slovacco e sua Presidente Tiso
Così in Jugoslavia dove c'è del CIO Ustascia Eberhard visti pone una ribalta ci recheremo fra pochi giorni a Kragujevac sa dove furono fucilati settecento sette mila e cinquecento persone per fare nel cinquantesimo anniversario una grande manifestazione europea della Resistenza il carrarmato sovietico e liberò
La città questo atto di ironia di dubbio gusto è stato compiuto da parlamentari ma sotto nel piedistallo di cemento e Marmo
Di campeggia la scritta inneggiante al generale Blass soffre che tradendo il suo Paese combatté a fianco delle SS lo sanno bene le popolazioni del Friuli della Venezia Giulia
Mi fermo qui ricordando il documento di Ginevra del luglio mille novecentoquarantaquattro anche perché quando fummo ricevuti dal presidente del Parlamento europeo Enrique Baron Crespo
A conclusione nostra manifestazione partigiani Strasburgo abbiamo avuto assicurazione che l'Europa avrebbe saputo reagire tempestivamente
Ad ogni tentativo di fare rivivere quel mostro che voleva dominare il mondo per almeno mille anni provveduto ingrato gruppo dei cittadini che si valgono della libertà loro concesso dal sacrificio dei combattenti la Resistenza ma fa parte
Dopo la campagna revisionista ed era stordita di avere fascismo di un piano preciso per togliere ai giovani soprattutto ogni punto di riferimento dei valori democratici
Cesare Lombroso
Nell'introduzione del bel libro di Favaro Sebastiano il mio granello di sabbia ci ammonisce ricordando è in corso fra tutte in Germania ma anche in Germania in altri Paesi fra cui l'Italia
Una disputa tra filosofi e storici qualche taluno intenderebbero minimizzare le colpe del nazifascismo giungendo fino a rifiutare l'esistenza dei larga e ma avvio la conclusione sud guardando alla carta multicolor del nostro continente rievocando le vicissitudini drammatiche e avvincenti di ogni Stato europeo anche il più piccolo
Ad ognuno dei quali sono legati molte cose da un'altra cultura comprendiamo quanto sia fragile questo nostro antico e piccolo continenti quanto seria sia nostra responsabilità di questa casa comune sono parole del presidente Corbaccio il mondo cari compagni attraversa oggi una fase di transizione i rapporti politici sociali economici di tale portata da mettere in crisi tutti i fondamentali criteri interpretazione è di analisi dalla realtà
Quando la mappa dell'identità consolidate tra storia si scuote
Come accaduto al mio novecentottantanove la crisi identitaria investe tutte le componenti della storia e non soltanto quale il mondo è stato governato e orientato dall'incontro ma spesso non lo scontro
Tra le due superpotenze si aprono nuove possibilità conferendo all'epoca che stiamo vivendo
Connotati profondamente nuove positivi
La notizia di ieri l'altro che è stato raggiunto un accordo fra gli Stati Uniti e Unione Sovietica per la riduzione delle armi convenzionali che era la condizione per la riduzione di quelle dei missili strategici
La migliorata funzione del nono e la stessa vicenda della guerra del Golfo ne sono testimonianza
Occorre capire tutti che lo svolgimento della storia futura non potrà più essere affidato l'antagonismo ma la legge dell'interdipendenza e cioè da distribuzione del torto e della regione in base a determinazione razionale
Occorre operare tutti mediante il dialogo con volontà sa fra i singoli e la comunità in una necessaria solidarietà
Per una riconciliazione dell'uomo con la natura con gli altri uomini e se stesso
Per fare questo cari compagni occorre unire per la prima volta nella storia dell'umanità i due grandi ideali del nostro sette nostro secolo sono rimasti divisi opposti e per i quali hanno combattuto gli uomini della Resistenza
Ideali la libertà è quello l'uguaglianza
Ai giovani per finire dobbiamo guardare con sempre maggior fiducia quale dietro di lei così come sancito nostra sta attento a tutto l'articolo ne ha due
Fonti preziosi di energie stimolo incessanti novità essi devono prendere saldamente nelle loro mani il testimone che viene loro trasmesso dai combattenti per la libertà
Per aprire nuove frontiere al Progetto è la pratica descrivere che in rapporto a ciò su cui abbiamo riflettuto e visto cosa siamo e cosa possiamo essere siamo Fabbri Dinoi stessi della nostra vita e del nostro destino
Saremo Fabbri di voi stessi che sapremo come ha detto il partigiano Ettore Gallo nella sua prolusione inaugurale essere fedeli a noi stessi
Saremo fabbriche noi stessi cari amici e compagni se lavoreremo
Come ci ha indicato Boldrini nel convincimento che la salvaguardia del patrimonio morale e civile che arricchisce la coscienza democratica del popolo italiano
Nelle sue varie componenti sarà sempre per noi tutti
L'impegno primario per contribuire al profondo rinnovamento dello Stato secondo gli ideali della lotta di liberazione nazionale una repubblica dove l'uomo come è stato detto qui dalla nascita fino alla morte protagonista di progresso e di pace grazie
Grazie prima
Prima di dare la parola Ermanno baffetto
Pervenuto V un ordine del giorno che sottopongo alla vostra attenzione l'ora del giorno recital
La Costituzione repubblicana nata dalla lotta dell'antifascismo e della resistenza
Afferma solennemente che sono elettori tutti i cittadini che hanno raggiunto la maggiore età e che la loro partecipazione al voto è un dovere civico
Articolo quarantacinque
Decimo congresso nazionale dell'Anpi invita gli elettori ad esercitare tale diritto dovere che sta alla base del regime democratico
Ma credo che questa applauso esima da un voto comunque ritengo che questo ordine del giorno vada trasmesso immediatamente alla commissione politica la parola Ermanno basilico delegato dicendo ma dovrebbe prepararsi Silvano baci chi di Gorizia
Amiche e amici congressisti
A conclusione del mio intervento al decimo congresso nazionale di Milano del dicembre dell'ottantasei auspicavo
I popoli dell'Europa debbono proseguire sulla strada dava distensione allo scopo di disinnescare concezioni di ordinamento politico
Come partigiani come democratici come Popeye
Vogliamo attraverso questo congresso
Dicembre dall'ottantasei tengo a precisare dare il nostro contributo affinché entro la fine del secolo
Loro OPA diventa una zona di pace dalla quale mai più partono da guerra e nella quale una guerra non possa più essere intrapresa
Lo slogan del Boston dicessimo congresso
La relazione di Arrigo Boldrini
E approva integralmente
Io su quella relazione voglio riprendere questo argomento Trani di diede loro OPA adesso che il ventesimo secolo volge al suo termine
E che nel dopoguerra e la guerra fredda vengono dei gatti del passato
Yoga pay abbia effettivamente dinanzi a loro l'eccezionale opportunità di rivestiva un ruolo degno del loro passato del loro potenziale economico spirituale della costruzione di un mondo nuovo
La comunità mondiale oggi più che mai sta attraversando profondi mutamenti molte sue componenti si trovano una svolta cruciale
Cambiato bruscamente la base materiale della vita e i suoi parametri spirituali
Sorgono fattore di progresso nuovi e sempre più possenti ma nel conto
Dopo possiamo sottrarci alla necessità di fare tutto ciò che alla portata abbiamo a nostra ragione
Perché l'uomo posso anche in futuro adempiere il ruolo che gli è stato riservato su questa terra e forse abbiamo diverso
Perché egli possa adattarsi ai nuovi stress della vita contemporanea e vincere la lotta per la sopravvivenza deve generazioni presenti e future
Queste avevo per tutta l'umanità ma per l'uovo quattro volte di più avevo sia nel senso don responsabilità storica sia nel senso dalla qualità devo urgenza dei problemi e dei compiti
Nel piedistallo di cemento in marmo di campeggia la scritta inneggiante al generale Blass of che tradendo il suo Paese combatté a fianco delle SS lo sanno bene le popolazioni del Friuli della Venezia Giulia
Di fermo qui ricordando il documento di Ginevra del luglio mille novecentoquarantaquattro anche perché quando fummo ricevuti dal presidente del Parlamento europeo Enrique Baron Crespo
A conclusione nostra manifestazione partigiani Strasburgo abbiamo avuto assicurazione
Che l'Europa avrebbe saputo reagire tempestivamente
Ad ogni tentativo di fare rivivere quel mostro che voleva dominare il mondo per almeno mille anni provveduto ingrato gruppo dei cittadini che si valgono della libertà loro concesso dal sacrificio dei combattenti la Resistenza ma fa parte
Dopo la campagna revisionista ed era stordita di avere fascismo di un piano preciso per togliere ai giovani soprattutto ogni punto di riferimento dei valori democratici
Cesare Lombroso
Nell'introduzione del bel libro di Favaro Sebastiano il mio granello di sabbia ci ammonisce ricordando è in corso tra tutti in Germania ma anche in Germania in altri Paesi fra cui l'Italia
Una disputa tra filosofi e storici qualche taluno intenderebbero minimizzare le colpe del nazifascismo giungendo fino a rifiutare l'esistenza dei larga e ma avvio la conclusione sud guardando la carta multicolor del nostro continente rievocando le vicissitudini drammatiche e avvincenti di ogni Stato europeo anche il più piccolo
Ad ognuno dei quali sono legati molte cose da un'altra cultura comprendiamo quanto sia fragile questo nostro antico e piccolo continenti quanto seria si è nostra responsabilità di questa casa comune sono parole del presidente Corbaccio
Il mondo cari compagni attraversa oggi una fase di transizione i rapporti politici sociali economici di tale portata da mettere in crisi tutti i fondamentali criteri interpretazione è di analisi della realtà
Quando la mappa delle identità consolidate tra storia si scuote com'è accaduto al mio novecentottantanove la crisi identitaria investe tutte le componenti della storia
E non soltanto quale il mondo è stato governato e orientato dall'incontro ma spesso non lo scontro
Tra le due superpotenze si aprono nuove possibilità conferendo all'epoca che stiamo vivendo
Connotati profondamente nuove positivi
La notizia di ieri l'altro che è stato raggiunto un accordo fra gli Stati Uniti e Unione Sovietica per la riduzione delle armi convenzionali che era la condizione per la riduzione di quelle dei missili strategici
La migliorata funzione dell'ONU e la stessa vicenda della guerra del Golfo ne sono testimonianza
Occorre capire tutti che lo svolgimento della storia futura non potrà più essere affidato l'antagonismo ma la legge dell'interdipendenza e cioè da distribuzione del torto della regione in base a determinazione razionale
Occorre operare tutti mediante il dialogo con volontà sa fra i singoli e la comunità in una necessaria solidarietà
Per una riconciliazione dell'uomo con la natura con gli altri uomini e se stesso
Per fare questo cari compagni occorre unire per la prima volta nella storia dell'umanità i due grandi ideali del nostro sette nostro secolo sono rimasti divisi opposti e per i quali hanno combattuto gli uomini della Resistenza ideale da libertà è quello l'uguaglianza
Ai giovani per finire dobbiamo guardare con sempre maggior fiducia quale lievito dire così come sancito nostro assortito a tutto l'articolo ne ha due
Fonti preziosi di energie stimolo incessanti novità essi devono prendere saldamente nelle loro mani il testimone che viene loro trasmesso dei combattenti per la libertà
Per aprire nuove frontiere al Progetto e la pratica descrivere che in rapporto a ciò su cui abbiamo riflettuto e visto cosa siamo e cosa possiamo essere siamo fabbriche gli stessi dell'altra vita del nostro destino
Saremo fabbriche voi stessi ci sapremo come ha detto il partigiano Ettore Gallo nella sua prolusione inaugurale essere fedeli a noi stessi
Saremo fabbriche noi stessi cari amici e compagni se lavoreremo
Come ci ha indicato Boldrini nel convincimento che la salvaguardia del patrimonio morale e civile che arricchisce la coscienza democratica del popolo italiano
Nelle sue varie componenti sarà sempre per noi tutti
L'impegno primario per contribuire al profondo rinnovamento dello Stato secondo gli ideali della lotta di liberazione nazionale una repubblica dove l'uomo come è stato detto qui dalla nascita fino alla morte protagonista di progresso e di pace grazie
Grazie
Prima di dare la parola Ermanno baltico
Pervenuto un ordine del giorno che sottopongo alla vostra attenzione l'ora del giorno recita
La Costituzione repubblicana nata dalla lotta dell'antifascismo e della resistenza
Afferma solennemente che sono elettori tutti i cittadini che hanno raggiunto la maggiore età e che la loro partecipazione al voto è un dovere civico
Articolo quarantacinque
Un decimo congresso nazionale dell'Anpi invita gli elettori ad esercitare tale diritto dovere che sta alla base del regime
Ma credo che quest'applauso esima da un voto comunque ritengo che questo ordine del giorno vada trasmesso immediatamente alla commissione politica la parola Ermanno basilico delegato dicendo ma dovrebbe prepararsi Silvano baci chi di Gorizia
Amiche e amici congressisti
A conclusione del mio intervento al decimo congresso nazionale di Milano del dicembre dell'ottantasei auspicavo
I popoli dell'Oropa debbono proseguire sulla strada dava distensione allo scopo di disinnescare concezioni di ordinamento politico
Come partigiani come democratici come Popeye
Vogliamo attraverso questo congresso
Dicembre da ottantasei tengo a precisare dare il nostro contributo affinché entro la fine del secolo
Loro OPA diventa una zona di pace dalla quale mai più parte una guerra e nella quale una guerra non possa più essere intrapresa
Lo slogan del nostro undicesimo congresso
E la relazione di Arrigo Boldrini
E approva integralmente
Io su quella relazione voglio riprendere questo argomento anni di diede loro OPA adesso che il ventesimo secolo volge al suo termine
E che nel dopoguerra e la guerra fredda vengono relegati nel passato
Di Hopa pay anni effettivamente dinanzi a loro l'eccezionale opportunità di rivestiva uova degno del loro passato del loro potenziale economico e spirituale nella costruzione di un mondo nuovo
La comunità mondiale oggi più che mai stata versando profondi mutamenti molte sue componenti si trovano una svolta cruciale
Cambia la bruscamente la base materiale della vita e i suoi parametri spirituali
Sorgono fattore di progresso nuovi e sempre più possenti ma nel conto
Non possiamo sottrarci alla necessità di fare tutto ciò che alla portata della nostra ragione
Perché l'uomo possa anche in futuro adempiere il ruolo che gli è stato riservato su questa terra e forse ne amo diverso
Perché egli possa adattarsi ai nuovi stress della vita contemporanea e vincere la lotta per la sopravvivenza deve generazioni presenti e future
Queste aveva per tutta l'umanità
Ma per l'uovo quattro volte di più al vero sia nel senso dalla responsabilità storica
Sia nel senso dalla tua vita devo urgenza dei problemi e dei compiti sia nel senso delle responsabilità e possibilità di questo continente
Questo può rispondere alle speranze dei propri popoli e da solo dove il proprio dovere internazionale nella nuova fase della stola mondiale
So non riconoscendo la propria integrità e traendo da ciò le giuste conclusioni
Negli anni Venti era molto in voga la teoria del tramonto dell'Oropa anche oggi qualcuno la pensa in questo modo noi non condividiamo tale pessimismo riguardo al futuro del nostro continente
Ne sono pavida testimonianza l'originalità e l'attualità della resistenza antifascista il Manifesto di Ventotene che qui oggi a volte riecheggiato negli interventi che mi hanno preceduto
Redatto a suo tempo dal primo seminario di Ernest lavoro più d'una volta provato su di sé il tentativo di euro
Unificata con la forza ma essa conosce anche il nobile sogno di una spontanea comunità democratica dei popoli europei
Victor Hugo disse rallenterà al giorno in cui tu Francia lui italiano cui Inghilterra poi Germania
Russia voi tutte tutte le nazioni del continente senza perdere i posti caratteri distintivi e la vostra rigida vita
Tuttavia dirette intestavo vilmente in una comunità superiore e tre reti alla fratellanza europea
Verrà il giorno in cui l'unico campo di battaglia savane mercati aperti al commercio elementi a per Calais idee adesso non basta limitarsi alla Centro deve essere ripensata collettivamente con processo di collaborazione creativa di tutte le azioni siano essi grandi siano essi medie siano essi piccole il mille novecentonovantadue è qui ormai dietro l'angolo ma al processo di integrazione dell'Oropa dubitiamo molto e avverrà secondo le scadenze e le prospettive che prima a vista potrebbero essere e poi Pina Ricci con sbrigativa siccome era resta abbiamo appeso le promesse nel vertice europeo di metà dicembre del mille novecentonovanta a Roma
Di chi ci ha rovinato l'idea di un traguardo da unità politica che sia ormai irreversibile
E non meno sicuro il traguardo di unità economica all'insieme della recente appagata invece basta leggere i documenti finali sottoscritta a Roma
Per accorgersi subito che è la realtà ebbe in un'altra le coltelli i distinguo
Denunciano che gli Stati e dei governi dei dodici non sembrano per nulla intenzionati a rinunciare alle loro quote di sovranità nazionale per dare il via all'effettivo potere politico sovranazionale
A parole povere si ripete che la proprietà no mica Interlandi Goren magari con la moneta comune ma quale rischio
Che senso notturna mia politica sopranazionale senza nessuno Torrita
Neppure sul piano economico il processo unitario diverrà operante anzi Carlo i parte più solidi più trainanti pedalata quelli che battono il passo
Che hanno l'inflazione alta che posseggano Napoli una valutazione sgangherata che mostrano di non essere concorrenziali
è inoltre vi nasconderci dietro un dito
Noi possiamo benissimo dichiarare alla nostra vocazione europea
Ma lo spettacolo che stiamo dando i rattoppi anni è nel senso esattamente opposto anziché guardava al di evadere alti verso loro OPA nella consapevolezza di risolvere i nostri problemi
Noi offriamo lo spettacolo
Di un Paese a vocazione mediterranea
Con lo spettro di allontanarci da quella parte di loro parte cresce e si sviluppa che progredisce e quindi perdiamo terreno andiamo indietro minacce amo definire come e semmai capacità di guardare una realtà che altri preferiscono guardare con della retorica d'occasione
Del resto le statistiche che parlano chiaro abbiamo una quantità dei condizionamenti negativi
Di cui sono responsabili non soltanto i poteri occulti la mafia la camorra
Ma non poteva presentante davano sta classe politica dirigente cui va dato carico di ritardi delle deficienze degli squilibri che ci dobbiamo davanti
Ecco care compagne e cari compagni un giudizio negativo che bisogna dirlo con estrema chiarezza piuttosto e cullarci in una
Dell'attività carità di patria che renderebbe ancora più cromatica l'attesa verso loro OPA aspetta e del dovere sono due virtù mazziniane indispensabili oggi quanto mai rare e vi ringrazio
Grazie Silvano Pacitti delegato di Gorizia si prepari Antonio Zambonelli delegato di Reggio Emilia
Io penso che con un paio di interventi poi potremmo chiudere questa Assemblea così
Così interessante così ricca di interventi e e quindi terminare la nostra fatica
Cari compagni care compagne la relazione del presidente Boldrini
Ha sottolineato nel modo più appropriato appaiono più contrassegnati da una divisione importi militari contrapposti
Giustamente è stato messo in evidenza come il complesso degli avvenimenti intervenuti negli ultimi anni sui quali ovviamente non mi soffermo perché presenti alla mente di tutti
Nel loro compresso segnino sostanzialmente la fine di un'epoca e l'aprirsi di un'altra anche se dai caratteri ancora non del tutto definiti
Come notava Vittorelli questa mattina e poco fa Cruicchi in tale contesto non sono mancate ne mancano contraddizioni che sarebbe sbagliato sottovalutare nella loro portata negativa tra le quali ma non solo nespole altrove
Il Friuli-Venezia Giulia
Regione che per anni ha rappresentato il confine tra i due mondi che si fronteggiavano la parte terminale a sud nella ormai inesistente cortina di ferro
Ha dovuto sopportare nel passato pesanti conseguenze da tale stato di cose allo scatenamento di contrapposizione nazionalistiche
Agli ostacoli frapposti alla piena affermazione della democrazia ne hanno parlato da questa tribuna vincenti Elite zero le questioni sono state riprese da Dino Moro
E alla emarginazione economica
A tali condizioni la Regione è uscita affaticato il confine orientale è diventato uno dei più aperti d'Europa si sono stabiliti rapporti di amichevole e proficua collaborazione con le accentra europea
E alla stessa Unione Sovietica
In tale positivo processo la resistenza e lampi hanno avuto un ruolo di notevole rilievo sia perché lo spirito di amicizia e di collaborazione alla fine è prevalso
Affonda le sue radici nel grande moto di liberazione europeo
Identificato sì nella Resistenza e in particolar modo nella comune lotta dei partigiani italiani e sloveni che ha avuto quale teatro il Friuli-Venezia Giulia e la Slovenia
E nella massiccia partecipazione italiana all'epica guerra di liberazione dei popoli jugoslavi che dopo per le numerose ed importanti iniziative che ci hanno visto protagonisti in tutti questi anni assieme alle associazioni della Resistenza
Delle repubbliche della Jugoslavia ne ha già dei convegni degli ex-combattenti di Alpe Adria
Che hanno percorso precorso la realizzazione della Comunità di lavoro delle regioni che di essa fanno parte e la stessa pentagonale che a livello dei governi si colloca nel medesimo solco e costituisce una short una sorta di anello di congiunzione
Tale Europa comunitaria e i Paesi extra comunitari dell'Europa centro orientale ed ancora
La stipulazione nel mille novecento e ottantasette di un protocollo di intesa per la pace e la collaborazione tra i popoli sottoscritto dalle associazioni della Resistenza delle regioni di confine della Slovenia e della Croazia contanti delle province di Gorizia Trieste Udine e Ferrara
Da tale intesa sono derivate qualificate iniziative comunemente promosse dai firmatari italiani lo Slavia Palma politica di pace e di collaborazione tra gli è stati di loro appartenenza nell'ottantanove
Sull'incidenza degli ideali della Resistenza per l'edificazione di un'Europa dei popoli e nel mille novecento e novanta sui termini nuovi nei quali poteva svilupparsi una politica di pace di progressivo disarmo nella nuova realtà europea
Il notevole successo riscosso da queste iniziative l'ampia convergenza di posizioni manifestate sì tra le associazioni delle tre riverse realtà partecipanti italiana slovena e croata
Testimoniano di come abbiamo cercato di interpretare il ruolo che può essere esercitato da un'associazione come la nostra nella particolare situazione di quella determinata realtà di confine per la fermate ad una situazione diversa
I grandi rivolgimenti politici verificatisi nell'Est europeo hanno certamente spostato i termini in cui si pongono i problemi del confine orientale
Nuove possibilità si aprono e contemporaneamente vecchie e pericolose remore tendono a riproporsi in una realtà ormai diversa e ciò pone nuovi problemi alla nostra associazione essere frontiera dell'azione e con i Paesi che da sempre costituiscono la via non solo per l'oriente europeo ma per quello che si proietta ben oltre gli altri continenti
Deve rendersi particolarmente sensibili a grandi problemi del nostro tempo e ci carica di particolari responsabilità alle quali dobbiamo sforzarci di far fronte sono i problemi l'esistenza e lo sviluppo della minoranza nazionale italiana in Jugoslavia alla quale dobbiamo manifestare solidarietà sostegno e particolare attenzione
Mentre dobbiamo continuare a battersi per i diritti della comunità slovena in Italia ma sono anche i problemi che caratterizzano il Dream drammatico divario tra il Nord e il Sud del mondo
Che si riflettono sul tale confine con gli attraversamenti clandestini per lo più di Asati di asiatici che ogni giorno si susseguono
Ma costituiscono motivo di particolare preoccupazione in questo momento
Le contraddizioni che caratterizzano l'acuta crisi in atto in Jugoslavia
Anche per le ricadute che da essa possono derivare oltre che nelle aree di confine sulla stabilità politica e quindi per la pace in Europa cioè da organizzazioni che mettono in discussione o contestano i valori della lotta di liberazione
E come si siano rispolverata gli anche simboli che già furono degli ustascia dei Cetnici dei bello carristi e di altri collaborazionisti dei fascisti
Per questi motivi abbiamo assistito con soddisfazione alla grande manifestazione di Lubiana di alcune settimane orsono
Per il cinquantesimo anniversario della costituzione del Fronte di liberazione sloveno
Nella quale è stato ribadito il ribadito e quella è la grande fonte da cui hanno preso avvio del rinnovamento democratico della Slovenia e l'affermazione della sua individualità e di indipendenza nazionale
E nella quale mi pare giusto rilevarlo è stato accolto con molto calore il messaggio rinviarli
Noi non possiamo che auspicare la più rapida possibile soluzione della crisi politica
è di istituzionale io proclamando di una prospettiva di sviluppo della democrazia e di piena affermazione dei diritti dell'uomo e di ognuna delle nazioni nel rispetto dei diritti di tutte le altre
Nel merito di tale crisi e nel massimo rispetto delle prerogative che spettano ai popoli jugoslavi allora soltanto e alle loro legittime rappresentanze sì pare necessario prendere atto con realismo
Che il modello federativo per quanto contestato tuttora esistente
Non può più essere riproposto così come finora resistito
E che quindi debba essere affermata più nettamente la sovranità delle diverse Repubbliche nazionalità che compongono la Jugoslavia diversi soggetti che compongono la realtà di quel Paese
E d'altra parte ci pare altrettanto necessaria ospitare
E la soluzione positiva di tale crisi
Avvenga tenendo ben presente che il modo in cui si era libera non può che interessare le sorti della pace fa e della stabilità politica non solo della Jugoslavia ma di tutto il continente
In altre parole vero anzi pare che la soluzione della crisi che travalica la Jugoslavia ma presuppone che si trovino le forme e i modi per dare sovranità e autonomia alle singole repubbliche alle nazionalità e alla minoranze nazionali che le compongono
Quanto di mantenere le condizioni per cui la Jugoslavia continui ad esistere quale soggetto politico unitario internazionalmente riconosciuto alle quali auguriamo di trovare rapidamente la via di una composizione delle loro attuali divergenze
Una soluzione che mettesse in discussione unilateralmente gli attuali confini di quel Paese
Diventerebbe inevitabilmente un fatto internazionale dagli sviluppi imprevedibili con possibili esiti dis destabilizzazione e l'area balcanica
Ricordando a questo riguardo che le decisioni di conferenza delle conferenze di Helsinki e di Parigi sono basate tutte sull'integri intangibilità dei confini tra le star Conti concludo signor Presidente compagna presidente in sé il riferimento a ciò non si può fare a meno di valutare la gravità dell'atto compiuto nel congresso nazionale di un partito di governo quale il partito e Pini dallo stesso stabiliti è il significato della calata
I tutti i massimi dirigenti del MIS Zapperi esteri
Per rivendicare l'Istria Fiume e la Dalmazia nel solco della più nefasta tradizione fascista
E proprio cinquant'anni or sono portava l'aggressione alla occupazione della Jugoslavia e all'annessione di ampia parte del suo territorio
Appare chiaro da ciò il tentativo di ricreare un clima torbido e pericoloso
Finora rimasto fortunatamente isolato ma che deve trovare la ferma opposizione delle forze democratiche italiane per affermare invece una prospettiva diversa
Per l'affermazione della pace
E la collaborazione tra i popoli di consolidamento e di sviluppo della democrazia alla presidenza
è stata correttamente invitata
Apporre l'ordine del giorno che prima abbiamo letto quello dove c'era un invito al voto
Per offrendo del nove e dieci nove e dieci giugno novantuno non solo attraverso un voto di acclamazione ma con una regolare
Votazione con la delega
Io credo che la richiesta dei o di un delegato sia perfettamente corretta quindi io pongo in votazione per col con un'alzata della terra che ovviamente l'ordine del giorno che prima da abbiamo letto che è d'accordo è pregato di alzare la del legale
Va be'funziona cale
Chi non è qui
Approvato all'unanimità
No no
Non ci credo
Rocco uno
Uno contro
Due contro e astenuti
Uno
Un astenuto e due contrari
No non riesco a capire abbiate pazienza
Ecco
No non importa no no no
No scusate Revelle conosciamo perfettamente tanto abbiamo già votato dritto
A
Zambon Ellie
Antonio Zambonelli delegato di Reggio Emilia e presidente dell'Istituto storico della Resistenza
è l'ultimo intervento si l'ultimo intervento del concerto imbarazzo che prendono la parola
A conclusione di due le giornate di lavoro intensi e faticosi che prendo la parola dopo interventi di personaggi illustri che mi hanno preceduto cito uno solo l'intervento splendida lezione il grande consapevolezza critica storiografica che ci ha dato poco fa per esempio il professor senatore Gaetano Arfè
E con un certo imbarazzo dicevo ma faccio appello comunque troppo unti tra quattro osservazioni che mi sembrano di una certa importanza e benché sia di Reggio Emilia come è stato detto io sono direttore dell'Istituto Storico resistenze di Reggio Emilia non vi starò a raccontare i casi di Reggio Emilia quelli ben noti per una ragione molto semplice che ci vorrebbe del tempo voglio dire
Venti giorni fa mi hanno chiamato agli amici e compagni di Asti dell'Istituto storico per parlare di queste cose ho parlato circa un'ora e probabilmente non o comunque esaurito l'argomento neanche in quella circostanza volevo partire velocemente da una osservazione
Per così dire in margine al nostro questo congresso
Con un riferimento esterno alla ecco esterna che questo congresso ha avuto fino a pagina sei del Resto del Carlino del trentuno maggio cioè del giorno di apertura del Quai di questo congresso dove si diceva al concorso Chiello al congresso nazionale dell'Anpi non si parlerà del dopoguerra poi il titolo i partigiani il cancello non Montanari eccetera eccetera eccetera per cui congresso dell'anti diventava per questo giornalista o per questo giornale l'atteso se c'è o non c'è Montanari
Quasi che non ci fossero argomenti centrali fondamentali da discutere in questo congresso e nell'articolo si dice
L'anti ha già deciso che fare si chiuderà in casa con doppia mandata abbasserà le saracinesche e attenderà speranzosa che la buriana si sfoghi eccetera eccetera ora tutti quelli che hanno seguito questo congresso e spero anche i giornalisti
Che saranno forse presente anche in questo momento al sia con grande intelligenza con contributi di altissimo valore aperto sul mondo sull'Europa sui problemi centrali del nostro mondo dell'Italia problemi che non sto neanche a menzionare la di cui dei quali tutti abbiamo sentito parlare
Di questo affermazioni secondo le quali l'Anpi sia in questo congresso sia in generale in Italia si chiuderebbe rispetto a questi problemi del dopoguerra volevo anche qui fare qualche veloce osservazione in realtà bisogna sapere e Ciolo anzitutto regionale Luca Alessandrini per esempio in Emilia Romagna da tre anni è partita una ricerca sui processi a partigiani
Per fatti di guerra e del dopoguerra ed è una ricerca che riguarda proprio questi fatti è una ricerca storica non è un'operazione scandalistica
Né per difendere né per condannare questo quello ma per analizzare capire che cosa è accaduto in Emilia Romagna o in alcuni territori dell'Emilia Romagna tra la guerra di liberazione e l'immediato post liberazione e questa è una cosa partito tre anni fa e in concreto in sostanza o in ultima analisi come si diceva una volta chi ha finanziato chi finanzia questa ricerca sono proprio degli ex partigiani dell'Anpi che si hanno reperito i fondi per porter mandare avanti questa vicenda fondiamo pubblicando cose che riguardano il dopoguerra reggiano che riguardano anche aspetti drammatici ma che certo vanno si potrebbero dire molte cose riguardo siccome si debba affrontare questo problema comunque non lo abbiamo diverse volte affrontato anche di recente ma anche in anni passati
Ma come notoriamente ha scritto durante le infuocate polemiche d'autunno Giorgio Bocca nulla e più inedito della carta stampata
A proposito di carta stampata va ancora detto noi ieri abbiamo ascoltato il professor qua sa Presidente dell'Istituto nazionale per la storia della Resistenza uno dei maggiori studiosi di storia contemporanea e di storia del fascismo e dell'antifascismo nel nostro Paese uno studioso notissimo a livello anche internazionale
Ebbene nella rete dell'istituto sia nella con libri che riguardano anche il dopoguerra ma ahimè notoriamente questi libri la saggistica a una udienza a una lettura a un target come si dice piuttosto limitato sono poche migliaia di persone in Italia che leggono i libri di saggistica storica o le riviste specializzate dei nostri istituti le trenta riviste di cui parlava qua Salieri mentre sono milioni gli italiani ti ascoltano i telegiornali pochi ascoltano il professor De Felice quando viene presentato in televisione come il massimo esperto di storia in Italia o come quando altre rubriche analoghi che la storia in sostanza in Italia arriva alla gente arriva ai livelli di massa delle diffusione di massa attraverso i canali dei grandi mezzi di comunicazione
E ai quali hanno accesso solo certi personaggi e non altri personaggi o uscito nella collana del Nazionale volevo ricordare proprio perché anche stamattina abbiamo ascoltato il professor Guido Neppi Modona
Che è un giurista di altissimo coloro come abbiamo potuto contro constatare anche stamattina ma come ben noto da tempo per le sue pubblicazioni per la sua opera che va svolgendo danni
Uno dei titoli presenti usciti già parecchi anni fa è proprio lo studio di fondamentale valore secondo me del professor Modona sui processi ai partigiani nel Piemonte dove anche lì senza Pavarotti senza nessun imbriglia mento si analizza criticamente il modo spassionato attingendo tutta la documentazione possibile tutta una serie di vicende che in quel caso riguardano la realtà piemontese
La guerra di liberazione il dopoguerra in Piemonte perciò ripeto l'anti gli istituti storici resistenza i che gli storici di affrontassero nei modi propri che sono quelli dell'analisi della ricerca storica della ricerca seria non quel quelli dell'agitazione strumentale
Poiché molte strumentalizzazione come tutti sanno ci sono state attorno a queste vicende varie parti debbo dire con varie gradazioni ma comunque da varie parti politiche per giochi
A volte veramente molto ma molto molto sporche che si scrivono terrestri in quel disegno più complessivo che in molti hanno ricordato qua
Di di di battaglia che tende a a a colpire alle radici la Repubblica nata dalla Resistenza in questo quadro si inseriscono anche se inserisce anche questa campagna ecco è stato anche osservato che Toni civica che si dovrebbe basare per gli italiani in generale
Da una certa età perché purtroppo voglio dire quelli che sono un po'più giovane non non hanno vissuto e non hanno avuto occasione o hanno sempre meno occasioni dopo la ventata magari del Sessantotto con ciò che vuole dire anche nella scuola
Negli anni successivi corri flussi vari eccetera sempre meno occasioni di conoscenza di approfondimento di accostamento alle problematiche storiche da cui è nata la nostra Repubblica
Allora qui c'è un problema di come ovviare a questa carenza questo K questo vuoto di conoscenza che certamente esiste certamente un fatto che esiste e allora qui già stamattina un amico una compagna insegnante di storie mi par diceva delle cose molto interessanti la scuola l'impegno verso la scuola non generico anche qui si potrebbero fare delle proposte concrete miti che allora si chiamava sì sì e Mario movimento di liberazione di tali euro si chiami Italia contemporanea in un suo articolo proprio sui problemi della scuola di questo problema della conoscenza da parte dei giovani delle problematiche storiche che ci stanno alle spalle facevo una proposta molto concrete che poi è caduta e nessuno ha più ripreso che per esempio negli ultimi anni nelle quinte elementari nella terza media nell'ultimo anno degli istituti secondari superiori anziché fare la storia contemporanea partendo come al solito dalla rivoluzione francese fino alla seconda guerra mondiale dopoguerra che poi non ci si arriva mai
Si faccia una diversa ripartizione si studia in sostanza quel periodo drammatico interessantissimo del quale ci ha parlato in modo splendido poco fa
Proprio il senatore affetto cioè il Novecento i giovani tirata la nostra storia almeno dalla prima guerra mondiale a venire ai nostri giorni per passare attraverso quel groviglio quei nodi che proprio affetti ricordava il modo io non voglio nemmeno parafrasare perché non ce ne non ce ne alcun bisogno
Inoltre
I nomi mezzi di comunicazione di massa anche questo è un problema che sarebbe da porre
Da porre noi come istituti storici resistenza a livello nazionale da porre le associazioni partigiane nel loro insieme magari non solo l'antico
Perché in televisione nei grandi canali televisivi nel primo e nel secondo passano solo certi messaggi e non altri
Perché ancora ieri sera a mezzanotte mi sono sentito un telegiornale
Nazionale che pare che era il primo appena arrivato a casa Reggio voluto vedere come parlava di questo Appiano diceva ha parlato anche il professor Gallo eccetera eccetera ecco questi sono modi secondo me quantomeno strabici di vedere le cose e per cui c'è proprio un problema anche di accesso ai grandi mezzi di comunicazione anche linee quelle rubriche speciali che si fanno in certe fasce orarie favorevoli di prima serata o come si dice che riguardino la storia del nostro Paese trenta secondi per finire con un'altra cosa che è concrete che potrebbe far parte anche di una mozione finale politica di questo congresso l'appuntamento con i cinquanta esimi che abbiamo davanti
Novantatré novantacinque il cinquantesimo delle dell'inizio della condotta della conclusione della guerra di liberazione come ci andiamo noi
A questo appuntamento qualcuno già lo ha ricordato tutto un lavoro che si chiama seminario permanente sul Novecento per cui periodicamente ci si ritrova a Milano in altre sedi
Per esaminare una serie di problemi anche con uno sguardo nuovo rinnovato anche utilizzando nuove tecniche di indagine o nuove fonti per la storia di questo Novecento in cui si inserisce la resistenza il dopoguerra
Perché solo in questo contesto questi problemi vanno del possibile capirlo ed esaminarle noi stiamo facendo questo lavoro pensiamo di arrivare a dei grossi convegni proprio in coincidenza con il cinquantenario ma come qua se ci ricordava ahi noi i mezzi di cui l'istituto nazionale dispone
Per la realizzazione di questi su iniziative scientifiche sono sempre più scarsi presentate questo eppure un grosso problema da aver presente ma poi ancora su questi cinquantesimo il proprio qui a Bologna nel settembre scorso nel fare nel corso della quale il presidente del consiglio regionale Guerzoni fece una proposta avanza una proposta di grande interesse cioè quella di volersi fare portatore di una proposta di legge al Parlamento
Proprio in relazione alla alla non alla commemorazione ma ad una riflessione collettiva degli italiani sul cinquantenario della guerra di liberazione attraverso una legge che finanziasse iniziative di carattere scientifico
Poi che giustamente è stato detto giuste le come Morazzone va bene quelle ma importante sono anche le occasioni di riflessione scientifica che di diffusione di quello che si produce
In sede di riflessione sono passati trenta secondi benissimo io anche questa cosa la cavalla raccomando per tenerla presente proprio in fase con gran grazie
Io ho terminato il lavoro e grazie a voi per la vostra
Ed è legato il per cortesia volete prendere posto
Sono le nove è un quarto siccome sono tanti gli interventi vi prego per cortesia di prendere posto
Questi
Compagne e compagni per cortesia a prendere posto
Scusi onorevole
Scusate
Chi lo sa
Se lo sapeva mandare milioni
è vero ma
No io
Senti che manca sentite a far
Va bene grazie
Se non
Mia sana non me ne importa niente cioè senza
Tutti i territori si producono Das anche agli amministratori assentare
No no no mo'cominciare per cortesia volete prendere posto
No no
Venissero che mi sudista stamattina sta sempre
Dica beni comuni
Sì
Io
Compagni e compagne delegate per cortesia cominciamo ciò Bergonzoni impervia
Non è presente
Va bene Casalese insomma
Maranta vergognoso
Un attimo che sta arrivando
Quindi all'immobilismo
Ammette
Sì
Bergonzi o non è ancora arrivato diamo la parola Gino Filippini
Gino Filippini di Pistoia alla facoltà di parola
Si prepari Bergo angolo
Credo superfluo ricordare che sono dieci minuti
Cari compagni io credo che nei pochi minuti di che sono consentiti giustamente si tratti di dire alcune cose essenziali che mi propongo di poter dire innanzitutto io vorrei
Innanzitutto io vorrei esprimere il mio consenso
Al documento preparatorio in base al quale si è proceduto alla preparazione di questo congresso parlo del primo documento preparatorio
Mi riferisco cioè alla relazione presentata al Consiglio nazionale di viareggio il ventisei ventisette ottobre Silone che qui ci ha presentato l'altro ieri il presidente Boldrini
Con questa dichiarazione non intendo compiere un atto formale intende invece esprimere che ciò significa condivisi ed ecco che dico e condiviso dalla intera delegazioni Pistoiese di sottolineare la capacità avuta è dimostrata dall'intera presidenza della nostra associazione
Allorquando si è trovata a preparare un congresso in una situazione che da nessun punto di vista né quello di politica interna da nel da quello di politica internazionale era irto di novità che anche di difficoltà
A conferma di quanto Oro l'ha detto sta all'esito sì di sezione enti ha visto svolgersi alla conclusione del congresso
Un risultato che possiamo definire ottimo si è concluso registrando l'estendersi
Ed il consolidarsi delle unità dei protagonisti della Resistenza aggiungendo ad una più estesa composizione delle varie componenti che sia nel comitato provinciale sia nell'ufficio di presidenza ora hanno assunto la direzione di questa nostra organizzazione
Comunque intendo utilizzare il tempo concessomi sottolineando due questioni che già hanno trovato spazio in alcuni interventi
La prima è che il patrimonio di notti e la capacità di proposta indispensabile rinnovamento che deve compiersi nel nostro Paese soprattutto in vista del processo di unità europea fatto questo dominato da un'epoca nuova che si è aperta dove molti nodi della storia anche quella che ci proviene dall'arco dalle conclusioni della prima guerra mondiale non erano state e non sono ancora tutte quante completamente risolti è però necessario affermare alcuni dati di fatto il primo è questo
Il ruolo decisivo che ebbe in Italia all'unità antifascista come elemento capace di produrre
Quella unità di azione che porta a me sembra importante ricordare non tanto a noi che siamo ormai
Degli anziani e quindi dei protagonisti di un'epoca ma ai giovani che il primo governo che predispone il referendum che predispone il lavoro della Costituzione è l'espressione dei comitati di liberazione nazionale cioè di de L'Unità antifascista de L'Unità nella resistenza a queste cose
Che noi abbiamo ben vive nei nei nostri ricordi non solo mi sembra ancor diventate patrimonio comune è della dello schieramento politico che magari si rinnova anch'esso con il rinnovarsi delle generazioni né dei governi che si sono avvenuti a succedersi
La seconda questione sull'elezione che vide il popolo italiano liberarsi con il libero voto referendario dalla monarchia sabauda e fascista è quello che crea come prima dicevo la Prima Repubblica
Fondata sul lavoro da questo bilancio positivo io Espresso in estrema sintesi occorre partire per valutare le cause della crisi attuale e quale il programma di iniziative e cosa le forze capaci di riprendere il cammino possono compiere superando gli ostacoli che abbiamo di fronte che sono gli ostacoli
Che ci propone la storia la storia degli uomini la storia delle classi che compongono la società la storia che compone anche rapporti tra Paesi e nazionalità diverse
Cioè debbono sapere essere dei giovani generazioni che debbono Sappe sprigionare democratica menti il potenziale politico atto a compiere quel processo di rinnovamento della Repubblica
Nel nome e nel ruolo che la Resistenza seppe dare a quella trasformazione politica che il nostro Paese ebbe con me
L'evento che prima ricordavo il referendum e la formazione dell'Assemblea costituente ed il proclamare i della Prima Repubblica italiana
Ora a me sembra che questo problema è posto lucidamente da Boldrini ove si soffermi la nostra attenzione al punto numero due di pagina tredici milioni sono quelli che decideranno nei prossimi anni che cosa deve essere fatto rinnovato costruito nel nostro Paese
Sono essi che debbono imparare la grande lezione se la resistenza dell'Unità Democratica antifascista tradotta è trasformata nelle condizioni attuali
E qui per conto mio si pone a giusta ragione il problema della riforma della scuola
Nei giovani le ragazzine le ragazze via Grande sete di sapere che cosa fu la Resistenza come venne organizzata quali erano allora le forze in campo e con quali ideali sono esperienze che credo non soltanto noi ma anche altre organizzazioni dell'ampi faranno ogni ogni ogni giorno nelle loro zone di attività Antonio della ricerca del sessanta istituti storici della Resistenza esistenti in Italia il valore che ha espresso dalle duecentocinquanta vini ai due minuti ancora grazie non me ne consuma rese
Il valore dicevo delle duecentocinquanta un pubblicazioni prodotti ma qual è il rapporto tra questo patrimonio e la utilizzazione di vi dico subito che è un rapporto non ne felicemente produttivo purtroppo siamo ancora nell'ambito di specialisti che si occupano di queste cose e allora poniamoci il problema di quello che deve essere una effettiva riforma dell'insegnamento della storia d'Italia nella scuola di ogni ordine e grado io vorrei concludere via andando a quanto si diceva il senatore Spadolini la Resistenza è una pagina fondamentale della storia d'Italia le UTAP quella resistenza sono inseparabili queste cose gli aveva anche detti e scritte il compagno Boldrini vuol dire che c'è la condizione per poter rivolgere a tutte le forze politiche chiamare esistenza si ispirano la possibilità di chiedere di fare qualche cosa e scusatemi concludo dicendo
Se non sia troppo chiedere che questo congresso
Rivolto a una richiesta di impegno a tutte le forze politiche e sociali che si richiamano alla resistenza onde ottenere che parlamento e governo sappiano mettere in essere i quei provvedimenti di carattere legislativo e normativo
Per è tale proposta possa trovare il consenso del congresso
Un annuncio per favore i delegati di Bologna sono convocati alle ore dieci precise presso la saletta al piano sopra l'ufficio stampa
Alla parola Nardo per conto di Imperia si prepari ore via ora io Pizzigoni di Milano
Mi raccomando i dieci minuti verso l'alto
Grazie
Noi di Imperia
Abbiamo pensato di scegliere un argomento sul tant'è che c'è adesso e precisamente
Ritorniamo il compito di coloro che furono i protagonisti dalla Resistenza non è ancora finito
La Resistenza non deve essere il ginocchio non è facile oggi determinare i compiti sappiamo soltanto che per essa c'è ancora molto da fare
Intanto dopo quarantacinque anni dalla Liberazione c'è ancora da far conoscere che cosa la Resistenza fu purtroppo i giovani ancora non lo sanno
E pensiamo che le associazioni partigiane non siano più tanto è in grado di recuperare il terreno perduto ed assolvere questo compito nel campo storico ideale e culturale
Per causa di circostanze che sono duro che fecero parte della Resistenza non sanno concretamente quanto ne fu l'estensione e la grandezza
Gli studenti imparano Muzio Scevola e Dorazio costruite ma non sanno più furono i fratelli Cervi non sanno del ragazzo della Lunigiana che si fece crocifiggere per non rivelare i nomi dei compagni o del nostro di ferro quattordicenne
Creando alla fucilazione a Pieve di Teco si versando i tedeschi con l'esclamazione
Vuoi mi uccidete ma i miei compagni mi vendicherà hanno parafrasando il nostro grande maestro Piero Calamandrei ovali che saranno i giovani i governanti di domani diventeranno la nuova classe politica
Consapevole del recente passato e custode dei valori per questo passato ha lasciato all'avvenire
La Resistenza non è un partito non deve essere un partito essa deve diventare un incontro un colloquio una presa di contatto un dialogo
Un avviamento attraversare i politici e di intere e di ed ad intendersi e a rispettarsi ma in che modo
Noi pensiamo che lo strumento più indicato all'illustrazione dagli avvenimenti passati
Ed odierni della nazione per raggiungere la massa dei giovani sia quello la necessità di un particolare interessamento nei confronti degli istituti della Resistenza avendone compreso l'importanza ai livelli scientifico didattico e culturale
Infatti nell'intervallo di tempo che da esso ci separa sia già manifestato una profonda riflessione propositiva
Conoscitiva di analisi per contribuire al potenziamento dell'istituti storici più che a livello formale a livello sostanziale
Intorno agli anni cinquanta i primi istituti che nacquero ben poco differivano nei loro compiti da quell'istituzione istituzionali dell'ampi questa fu la ragione piatta essi crebbero di numero di qualità
Quando intervengono nei loro confronti uomini capaci e professionisti nel campo storico i quali iniziarono un lavoro a largo respiro per una ridefinizione del dei compiti degli istituti stessi in direzione del recupero dello studio dall'insegnamento della storia contemporanea della Resistenza come il tratto fondamentale di questa storia
E per questo motivo che iniziando dagli anni ottanta anche il nostro istituto di Imperia assunse questo compito dopo aver creato gli strumenti necessari al suo funzionamento
Biblioteca emeroteca archivi fototeca Musei eccetera
Dalla Resistenza e dell'età contemporanea
E adesso un fiore all'occhiello e pari come dignità e possibilità ascientifica ai migliori della Rete nazionale che fa capo a quello di Milano
Ormai gli istituti storici stanno diventando veri centri di ricerche di didattica della storia contemporanea
Per incidere nella massa dei giovani
Hanno solo bisogni di mezzi e di uomini preparati i quali dovranno operare sempre a nostro avviso al riparo della visuale dall'antifascismo ed è la resistenza
La finalizzazione dagli istituti alla cultura di tutta la storia contemporanea comincia a dare i suoi frutti
Infatti numero Cina di studenti si sono laureate laureati con tesi compilate attraverso ricerche compiuti dagli archivi del nostro istituto cosa impensabile negli anni Sessanta
E attraverso la via del giovane che i nostri istituti potranno incidere come stanno già facendo non ancora però in modo soddisfacente
Sulla nostra società perché ciò avvenga in modo notevole il giovane devono essere muniti della documentazione storica necessaria
Attraverso la produzione USA liberare gli ha relativa sotto tutti gli aspetti alla storia contemporanea e dalla storia stessa della Resistenza l'efficienza degli archivi che dovranno pareggiare
A proposito di ciò nell'ambito di una legge regionale il nostro istituto
Ha già allestito tre musei
Quantitativamente e qualitativamente di notevole interesse
Uno centrale presso la sede dell'istituto in Porto Maurizio Imperia un altro in Albenga un'altra ancora imballare gentiliana
Visita di questi musei appunto come risulta dai registri delle firme da migliaia di giovani durante gli orari di apertura
Sono poi gli strumenti e dagli istituti si potrà concretare la didattica dall'ASP della storia della scuola appoggiando gli insegnanti di storia delle varie scuole medie superiori
Ed ancora di più di coloro che hanno la responsabilità presidenziale ed amministrativa
Perché il governo lungo Governo hanno perché il Governo hanno distrutto strumenti vitali che sono di supporto all'attività sentiti
Solo gli istituti storici della Resistenza elevate istituti di storia contemporanea
Senza interrompere la continuità
Non avendo più limiti periodo Ytzhak di come prima potranno sviluppare maggiormente nel proprio seno con i necessari messe messi i valori le immagini e le vicende della Resistenza
Come parte indubbiamente non irrisoria di tutta la nostra storia
In conseguenza delle nostre modeste considerazioni
Ci pensare ed ai privati questi ultimi in maggioranza comandanti partigiani lettere da Londra i due minuti
Perché consegno analisti tutti tutta la documentazione storica dalla Resistenza ancora in loro possesso compresi i fascicoli personali dei combattenti
Fonte inesauribile
Non che non possiamo permetterci vada ulteriormente dispersa ad Imperia non abbia noi abbiamo Imperia noi abbiamo già assolto a questo compito
A parte i mass media tanti giornali a tanti personaggi politici anche governativi che tentano di fare identificare la resistenza con frange scandalistiche che non ci toccano
Dimostrando tutta l'allora stupidità che disonora la civiltà nella cultura italiana riconosciamo analisti tutte le generazioni che verranno da tale situazione dipenderà la loro dalla democrazia e la loro libertà in tempi lunghi tali istituti ne siamo certi pagheranno se operano bene o sconfiggendo tutta questa nefasta realtà
Identificabile nella reazione delle ingiustizie sociali della violenza e della dittatura del fascismo grazie
Ringraziamo lampi di Siena che ha offerto cinquecento mila lire per le spese del congresso
Ringraziamo inoltre i delegati Aldo Pedretti di Foggia che consegnano il loro riconsegna il suo intervento scritto
Compagni prima di dare la parola adorato figlio Pizzigoni vorrei raccomandarvi un poco di silenzio siamo stanchi ma abbiamo deciso di resistere perché altrimenti c'è tutto un brusio non si sente molto
Allora la parola ora io Pizzigoni di Mila no si prepara Azzoni Errico di Bologna
Orazio Pizzigoni cento
Allora la parola Azzoni Enrico
E Antonio Pizzi Crovari
Azionisti
Ma solo per una
Breve comunicazione Luca Alessandrini
Aveva dato alcune informazioni sulla ricerca storica inerente
I processi
Le persecuzioni ai partigiani
Dopo la Liberazione
Incolpato incriminati
Per fatti compiuti o comunque connessi
Con la lotta di resistenza di liberazione
A integrazione di quanto aveva illustrato il ricercatore Alessandrini
Come rappresentante per chiedere e ottenere le grazie a quel partigiane che erano stati ingiustamente condannati
Debbo riferire
Brevemente
Sull'attività di quel comitato
Comitato che operò per una diecina di anni
Che aveva poi organizzato e tenuto delle assemblee annuali nel settantacinque nel settantasei nel settantasette e ultima nel mille novecentosettantanove a Bologna
A conclusione nella prima fase di quell'attività quella cioè delle grazie ottenute a quel pezzo quello appunto di scrivere o far scrivere la storia del Periodo immediatamente successivo alla Liberazione
Al fine di inquadrare quel periodo di persecuzione
Nel nel clima politico
Successivo
Ottenere anche
Le pensioni curare l'aspetto pensionistico
L'occupazione di coloro che o liberati dal carcere o ritornati in Italia dopo trent'anni di esilio
Erano privi questo comitato ha praticamente concluso l'attività sistemando tutte queste posizioni
Già un paio d'anni fa anche se purtroppo per qualche caso l'operazione non è ancora terminata questo comunque
A dimostrare che l'attività del comitato ha ottenuto dei risultati positivi grazie anche alla collaborazione alla solidarietà ottenuta da tutti i partiti dell'arco costituzionale qui è bene rilevarlo
Dai comunisti e i socialisti la democrazia cristiana Partito liberale il partito repubblicano tutti hanno contribuito anche finanziariamente per questa operazione
Oggi lo ha accennato Alessandrini l'altro giorno ma lo devo ribadire concludendo
Abbiamo ancora bisogno
Di solidarietà e in particolare gli aiuti finanziari per completare la ricerca storica per dar modo al Comitato di pubblicare questo volume o entro il corrente anno al massimo entro i primi mesi del mille novecento novantadue quindi da questa tribuna ripeto rivolgo un quindi invito al alle associazioni in fin da ora possono già anche prenotare
Il numero delle copie del volume ci andremo a stampare a pubblicare
E fin da ora chiediamo alle sezioni alle federazioni al ai comitati provinciali
Della nostra associazione di venirci incontro con contributi finanziari al fine di completare la ricerca e arrivare allo scopo finale grazie
Grazie l'accompagno
Azzoni che ci ha regalato alcuni minuti
E alla parola il delegato lì prepara Niccolini Germano di Reggio Emilia
Lino Bettin Cecco poi cortesia
Se non c'è Bettin alla parola Nicolini
A stare Irlanda allora scusa
Bettin di vicenza
Intendo subito precisare
Io parlo come invitato
E di questo invito devo rendere gratitudine
Che mi hanno permesso di portare qui in questa prestigiosa Assemblea di cui mi sento degno di far parte quale partigiano combattente la parola degli innocenti
Le linee
Io sono d'accordo
E posso dire noi siamo d'accordo
Perché ormai ci siamo individuati attraverso le patrie galere in decine di anni di carcere noi siamo d'accordo con gli Istituti storici della Resistenza che portano a livello di storia la documentazione
Nella persecuzione anti partigiana non soltanto nel sono le sofferenze scontate da questa gente
Noi vogliamo dimostrare e non in senso equo centristi come vediamo od organistico vogliamo dimostrare che la persecuzione è stata un fatto premeditato
E poi che noi siamo consapevoli del fatto
Che
Gli istituti storici della Resistenza
Attraverso gli sforzi dell'oggi parlano per il domani perché la so la storia si fa sul generale
Poiché non siamo ancora vivi chiediamo che si senta nel particolare
E che si documenti come sono stati perseguitati preme editata mente
Coscienti di allora con questo distinguo io mi presento qui a parlare nelle forze di allora dei carabinieri delle forze dell'ordine pubblico ed è la stessa magistratura fino a quelle alte cariche della Cassazione dei carnevali contro i partigiani
E non non voglio fare nessunissima azione nei confronti dei questo alto magistrato ma del Carnevali anti i partigiani ne avevamo allora moltissimi e dai tribunali speciali ce ne erano diverse si limita e quando ho sentito qui il partigiano perugino che ha detto noi vogliamo tirare fuori dagli archivi la documentazione di come ci sono assolti i fascisti
Io dico a questo partigiano perugino di questa bellissimo partigiano se ci riuscite andate a vedere anche tutte le sentenze ignominiosa e che sono state compiute da questi magistrati
Contro i partigiani e non di assoluzione ma di condanna e insisto sulla parola con la premeditazione di condannare e io dico che se si chiede ai gentiluomini a questo spera di livello culturale
E professionale
Oggi non si deve permettere al condannato Germano Nicolini di parlare in questi termini senza denunciarlo per diffamazione io spendo a denunciarmi per di fatto Bach Simone costoro perché io sono in grado di documentare che essi si sono prestati all'abbisogna di forze che volevano raggiungere l'obiettivo della persecuzione della Resistenza
Le perché sono Reggiana perché sono un invitato ma sento di parlare a nome dei nove partigiani innocenti di Reggio Emilia condannati per tre fatti specifici
Processo dell'ingegner bische
Il processo del capitano Minotti il processo dell'uccisione del don Pessina per il quale io sono stato condannato quale mandante e colonna l'aggravante ignominiosa che avrei fatto uccidere un prete perché avrei venduto dei cavalli di preda bellica e Luís attraverso un anonimo mi avrebbe denunciato attraverso una nomi non mi avrebbe denunciato
E sono stato condannato per un reato comune doppiamente infamante perché sarei diventato un ladro che si sarebbe la più abusare Masper quarantacinque anni abbiamo taciuto e siamo stati lasciati soli
Anche c'è l'Istituto storico della Resistenza o i diversi istituti
Attraverso la prestigiosa direzione del professor coatta ci hanno dato dei buoni consigli mettetevi a scrivere dei libri
Operai che si mettono a scrivere dei libri ragionieri come sono io che non hanno versatilità per lo scrivere che diventano degli scrittori
I cui casi possono essere interessanti soltanto Terna curiosità mostruosa delle persecuzioni o la curiosità delle persecuzioni mostruose forse e molto più giusto che sono state compiute
Non siamo degli scrittori e non abbiamo la capacità di interessare i lettori sotto aver commesso niente e sappiamo e abbiamo individuato Dohko aumentarle a mente
Abbiamo individuato dopo aumentarle a mente parlo documentali a mente io ho portato anche del documentazioni che fornirò in questa memoria grandissima mente faticosa per il sottoscritto che può compiere
Abbiamo individuato le forze le forze che erano dietro a questa persecuzione
Abbiamo individuato gli strumenti e siamo da questa tribuna e non solo da questa tribuna anche a livello giudiziario in grado di documentare
Essi hanno commesso oltretutto dei falsi in atto pubblico di giustificazione di carattere giuridico
Bettin ai due minuti per cortesia
Sì
Fece due minuti
Ho capito
Comunque
Sì vi dice il compagno Boldrini abbiamo capito
E il compagno Boldrini ovviamente non pensa che questa mio questo mio sfogo poco o lo pensa questo mio sfogo
è dovuto al fatto che sento egoisticamente di essere meritevole che mi si dia uno spazio per documentare ciò
E sento di portarle la voce non solo dei nove partigiani Reggiani Matteo centoquaranta partigiani per fatti innova compiuto conclude
Allora io
Voglio anche aggiungere che
Emblematico per uno di questi partigiani morto due anni fa
Si chiama me negli orari di Luigi semplice partigiano
Porto un atto l'uomo aveva niente da dire per il semplice fatto che era innocente
Torturato
Presentato dei certificati medici dei medici carcerari
Spaccato intenti io sto qui è una sentenza del tribunale di Perugia che dice
Questo partigiano Sira auto lesionato ed ha utilizzato questa che armi nella
Cioè
Che che che i detenuti imparano subito appena messi assieme ad altri detenuti molto esperti questo è stato un partigiano isolato per dove c'erano gli denti spaccati insomma se li sarebbe spaccato in un ma questo per dirvi le storture che ci possono
Essere e che sono documentabile allora compagno Boldrini e compagni della presidenza
Che cosa chiediamo noi vi diciamo apertamente come di abbiamo detto in altre occasioni inumato a congresso qui a Bologna il Germano Nicolini personalmente che è una voce molto scomoda anche per alcuni partiti di sinistra
Bevi ha detto
Senza mezzi termini noi pretendiamo
Che non solo gli istituti storici per il domani ma per i viventi dell'oggi si faccia qualche cosa eh gli abbiamo provato proposto una cosa una cosa allora
Eh io ho parlato anche che personalmente quel compagno Boldrini non si è trovato d'accordo con me ebbene adesso lo dico molto apertamente ma guardate il caso ci trovava d'accordo
Poi abbiamo proposto che a livello dei parlamentari resistenti si facesse un una proposta almeno di legge non siamo così ingenui da pensare che passa fa agevolmente a livello delle Camere
Dove ci dica che per il partigiano che abbiano scontato anni di galline
E che dopo trent'anni ti chiedono la revisione del processo non hanno l'obbligo di presentare se sono innocenti
Dei motivi nuovi che dicano attraverso il club dice il loro il diritto come si richiede anche oggi dal codice di procedura penale nuovo
Il diritto di potere ottenere la revisione a questi partigiani dopo trent'anni fare datemi la soddisfazione di essere giudicati dalla magistratura della Repubblica italiana democratica fondata sul lavoro e non sulla discriminazione
Finisco compagna presidente pallini Nicolini puoi continuare perché l'onorevole Carla Capponi rinuncia al suo intervento ai suoi dieci minuti li d'élite date quindi
Indirizzarli può parlare venti minuti dieci minuti no io non parlo altri dieci minuti perché onestamente non voglio creare delle telenovele
Non voglio fare delle telenovele
Ma allora se mi cita paternità e otto i minuti parla parla allora però ho sentito che ci fa perno sul fatto di una resistenza che è stata perseguitata e che di una Prima Repubblica che ci è stata a Matrix ne esce sono pienamente d'accordo
Noi forniamo quel particolare documentale che Edipo a portare alla giustificazione del generale storico che portano avanti gli Istituti della Resistenza noi ci mettiamo a disposizione
E chiediamo che se non è possibile fare una proposta di legge che sarà anche respinta ma intanto dimostriamo una buona volontà
Al fatte un Giurì
Fate un Giurì di esperti giuristi io a Reggio Emilia ho detto all'avvocato democristiano fan gareggi che è direttore dell'Istituto storico della rivista al della Resistenza ho detto dimettiti ottenere gli atti giudiziari
Va avanti anni c'ho messo e soltanto un onesto procuratore della Repubblica quello di Reggio Emilia il dottor Bevilacqua li ottenuti c'è tre o quattro mesi fa il venti gennaio del mille novecentonovantuno ottenuto agli i processuali per l'intervento di un magistrato onesto che si è detto alla stampa con sue precise dichiarazioni contenta non solo dell'innocenza di Nicolini ma gang in panne attestata perpetuata attraverso questi processi
E allora andiamo dico su un fatto che è rimasto sotto un peso senza farne il nome onorevole Montanari
Il quale indubbiamente personaggio che come tutti noi uomini abbiamo i nostri difetti gli otto quello dello sfogo ma mi hanno protagonisti
Ma badate che i problemi del cavo
Non sono mica nati per la lettera di Montanaro che io non avrei scritto in quei termini ma lasciavano il ed è ci penseremo noi che siamo innocenti per dire questo e quest'altro perché i colpevoli ci sono lei che sono conosciuti da tutti
Però l'ha intenzione di questo compagno ecco voglio
Non lo voglio qui non ha bisogno di prendere le difese anche perché poi ho avuto dei contrasti che voi non ve lo immaginate neanch'
Io da vent'anni non sono più rispetto anche al Partito Comunista per essere più sinceri e in relazione anche a questi fatti no di non volere la revisione del processo anche la parte dalla mia parte politica
Tetto a questa cosa quello Adecco guardiamo alle intenzioni
Va letta la terrà un città fatta male formalmente contributo perché gl'innocenti abbiano la possibilità di poter di ottenere la revisione degli ai processi incomincino a parlare
Da questa tribuna finendo io vi dico
Prendo le parole a prestito dal presidente dell'Ami Associazione provinciale Giuseppe carrette finiamola terreno meno attacco ordo
Terra
Coloro i quali sapessero hanno il dovere hanno il dovere civile dopo quarantacinque anni di darci una mano per dimostrare che noi siamo il degni rappresentanti e non siamo coloro che hanno commesso è infatti che avevano un carattere terroristico quando sono stati commessi a un anno e mezzo dopo la liberazione
Per costituzionale si prepara a muso a Flaminio delegato di Parma
Io ho ascoltato con interesse lo sfogo
Del partigiano
Il mio gran fanno globale si chiami Miccoli però come avvocato
Vorrei dirgli se me lo consente che non basta una un'intesa fra parlamentari
I quali siano disposti a presentare una proposta di legge perché attraverso questa possa essere conclamata alla e innocenza dello stesso Nicolini ci sono delle regole giuridiche che vanno rispettati
Il Niccolini può presso occorre portare avanti degli elementi attraverso i quali ci si renda conto che la condanna fu veramente ingiusta perché questi elementi da portare avanti già di per sé devono dimostrare la innocenza Viking ricorre all'istituto della revisione quindi se Nicoli
E nelle condizioni documentaria eccetera documenti badate bene che non poterono essere presentati al loro al processo perché si era documenti che potevano essere presentati nel corso del processo non possono più essere presentati nel corso dell'eventuale giudizio di revisione io umanamente sono vicino a quest'uomo come agli altri che hanno sofferto dieci anni il duro carcere essendo innocenti però il attraverso una revisione del processo revisione che ha bisogno di alcuni elementi cui io ho accennato questo non conta nell'intervento e compagnia
Questo elemento ora nel mio intervento non c'entra perché se nascerà annacqui qui mi mette in imbarazzo
Comunque i dieci minuti saranno dieci minuti dopo partendo ad adesso una manovra oltre non posso concedersi uno sviluppo
Dunque io vorrei riportare la discussione di questo congresso che essi manifesta veramente interessante
Tutto per la presenza posta di di voi partigiani numerosissimi poi per la serietà degli interventi io non ho non ho ascoltato direi se non uno o il massimo due interventi che possono azioni ma le vorrei fare perché voi a vostra volta ve ne potesse valere di queste osservazioni che faccio
Perché quello che ho cercato di fare durante la mia lunga vita politica non c'è sempre stato quello di guidare degli elementi a chi mi ascoltava non fare il professore o il o l'erudito il maestro ma dare degli elementi semplici perché coloro che mi ascoltavano potessero a loro volta valersi di questi argomenti nella propaganda quotidiana che anche non volendo la si fa la si fa spesso se non tutti i giorni
Vedete c'è stato un assalto contro noi partigiani
Un assalto ingiusto indecoroso direi inviamo degli un elemento di di di scombussolamento grave per la vita politica del Paese
Noi
Forse rappresentiamo nei confronti di molti politici lo specchio delle loro coscienze non perfettamente puliti ce l'hanno con noi io mi domando spesso anche perché con il più giovane di noi partigiane a sessantacinque sessantasei circa settant'anni
Siamo una categoria di persone costrette e ad essere eliminati dalla forza del tempo
Perché ce l'hanno con noi anche forse perché questi giovani di oggi specialmente uomini politici
Non hanno sofferto quello che ne abbiamo sofferto ma non hanno nemmeno potuto le nostre esaltazioni le vicende vittoriose della nostra vita
Sono stati privati delle soddisfazione che ci siamo tolte combattendo per non li abbiamo combattuto per l'Italia
E allora poveri loro ricchi noi
Di questo passato che ci consola
Ma queste possono essere considerate parole di retorica
Voglio entrare nel nel merito e vorrei pregare la presidenza di concedermi qualche minuto in più perché grazie
La lotta alla lotta ai partigiani la si fa in mille modi meniamo
Bagna presidente Palini Miccoli eventuali continuare perché l'onorevole Carla Capponi rinuncia al suo intervento estivo i dieci minuti li li date quindi
Quindi Nicola li può parlare venti minuti altri dieci minuti no io non parlo altri dieci minuti perché onestamente non voglio creare delle telenovele
Non voglio fare delle telenovele
Ma allora se mi cita parlamentare o di minuti farla parlò allora però ho sentito che si fa perno sul fatto di una resistenza che è stata perseguitata e che di una Prima Repubblica che ci è stata a Matrix benissimo
Sono pienamente d'accordo
Noi forniamo quel particolare documentale che Edipo a portare alla giustificazione del generale storico che portano avanti gli Istituti della Resistenza noi ci mettiamo a disposizione
E chiediamo che se non è possibile fare una proposta di legge che sarà anche respinta ma intanto dimostriamo una buona volontà al fatte un Giurì
Fate un Giurì di esperti giuristi io a Reggio Emilia ho detto l'avvocato democristiano fan gareggi che è direttore dell'Istituto storico della rivista al della Resistenza ho detto dimettiti ottenere gli atti giudiziari
Quant'anni c'ho messo e soltanto un onesto procuratore della Repubblica quello di Reggio Emilia il dottor Bevilacqua li ottenuti c'è tre o quattro mesi fa il venti gennaio del mille novecentonovantuno ottenuto gli ha di processuali per l'intervento di un magistrato onesto che si è detto alla stampa con sue precise dichiarazioni consenta non solo dell'innocenza di Nicolini ma dell'infamia che è stata perpetuata attraverso questi processi
E allora andiamo dico su un fatto che è rimasto sotto il peso senza farne il nome onorevole Montanari
Il quale indubbiamente personaggio che come tutti noi uomini abbiamo i nostri difetti gli otto quello dello sfogo qua mi hanno protagonisti
Ma badate che i problemi del cavo non sono mica nati per la lettera di Montanaro che io non avrei scritto in quei termini ma lasciavano il ed è ci penseremo noi che siamo innocenti per dire questo e quest'altro perché i colpevoli ci sono club e sono conosciuti da tutti
Però la intenzione di questo compagno ecco voglio non lo voglio qui non ha bisogno di prendere le difese anche perché poi ho avuto dei contrasti che voi non ve lo immaginate neanch'io da vent'anni non sono più iscritto anche al partito comunista per essere più sinceri e in relazione anche a questi fatti no di non volere la revisione del processo anche la parte dalla mia parte politica tetto a questa cosa qui io dico guardiamo alle intenzioni
La lettera terrà un città fatta male formalmente contributo perché gl'innocenti abbiano la possibilità di Tod di ottenere la revisione dei lei processi incomincino a parlare
Da questa tribuna finendo io vi dico
Prendo le parole a prestito dal presidente dell'Ami Associazione provinciale Giuseppe carrette finiamo la telenovela Parkour dopo
Terra coloro i quali sapessero hanno il dovere hanno il dovere civile dopo quarantacinque anni di darci una mano per dimostrare che noi siamo il degni rappresentanti e non siamo coloro che hanno commesso dei fatti che avevano un carattere terroristico quando sono stati commessi a un anno e mezzo dopo la liberazione
Per costituzionale si prepara Musella Flaminio delegato di Parma
Gli ho ascoltato con interesse lo sfogo
Del partigiano
In gara fra nomi allentiamo e Miccoli
Però come avvocato
Vorrei dirgli se me lo consente
Che non basta una un'intesa fra parlamentari i quali siano disposti a presentare una proposta di legge perché attraverso questa possa essere conclamata alla e innocenza dello stesso Nicolini ci sono delle regole giuridiche che vanno rispettati
Il Nicolini può penso occorre portare avanti degli elementi attraverso i quali ci si renda conto che la condanna fu veramente ingiusta perché questi elementi da portare avanti già di per sé devono dimostrare la innocenza Viking ricorre all'istituto della revisione quindi se Nicoli
E nelle condizioni documentaria eccetera documenti badate bene che non poterono essere presentati al loro al processo perché si era documenti che potevano essere presentati nel corso del processo non possono più essere presentati nel corso dell'eventuale giudizio di revisione io umanamente sono vicino a quest'uomo come agli altri che hanno sofferto dieci anni il duro carcere essendo innocenti però il attraverso una revisione del processo revisione che ha bisogno di alcuni elementi
Cui io ho accennato questo non conta nell'intervento e compagnia
Questo elemento ora nel mio intervento non c'entra perché se nascerà annacqui qui mi mette in imbarazzo
Comunque i dieci minuti saranno dieci minuti dopo partendo da adesso non era una volta che non posso concedersi Onofrio Introna
Dunque io vorrei riportare la discussione di questo congresso che si manifesta veramente interessante
Tutto per la presenza posta di di voi partigiani numerosissimi poi per la serietà degli interventi io non ho non ho ascoltato direi se non
Uno o il massimo due interventi che possono azioni
Ma le vorrei fare perché voi a vostra volta ve ne potesse valere di queste osservazioni che faccio
Perché quello che ho cercato di fare
Durante la mia lunga vita politica
Non è sempre andato è quello di guidare degli elementi a chi mi ascoltava non fare il professore o il o l'erudito il maestro ma dare degli elementi semplici perché coloro che mi ascoltavano potessero a loro volta valersi di questi argomenti nella
Propaganda quotidiana che anche non volendo la si fa
La si fa spesso se non tutti i giorni
Vedete c'è stato un assalto contro Nori partigiani
Un assalto ingiusto indecoroso direi siamo dei un elemento di di di scombussolamento grave per la vita politica del Paese
Noi
Forse rappresentiamo nei confronti di molti politici
Lo specchio delle loro coscienze non perfettamente puliti ce l'hanno con noi io mi domando spesso ma perché col nome
Il più giovane di noi partigiane a sessantacinque sessantasei circa settant'anni
Siamo a una categoria di persone costrette e ad essere eliminati dalla forza del tempo
Perché ce l'hanno con noi anche forse perché questi giovani di oggi specialmente uomini politici
Non hanno sofferto quello che noi abbiamo sofferto
Ma non hanno nemmeno potuto le nostre esaltazioni le vicende vittoriose della nostra vita
Sono stati privati delle soddisfazione che ci siamo tolte combattendo per Tatiana non li abbiamo combattuto per l'Italia
E allora poveri loro ricchi noi
Di questo passato che ci consola ma queste possono essere considerate parole di retorica
Voglio entrare nel nel merito e vorrei pregare la presidenza di concedermi qualche minuto in più perché grazie
La lotta alla lotta ai partigiani la si fa in mille modi mille modi
Strumenti e anche dopo guardate che dovrebbe essere cessato il furore il furore anticomunista il furore viscerale anticomunista anche dopo
I partigiani possono essere attaccati attraverso l'attacco che il si fa la Costituzione della Repubblica
Perché la Costituzione e l'avete fatta voi sapete
L'abbiamo scritta noi materialmente io era uno
Che faceva parte della Commissione dei settantacinque The preparò il progetto di Costituzione
L'abbiamo scritta materialmente voi ma dietro noi c'era la la vostra spinta la vostra voce
Se è vero come è vero che la Repubblica è nata dalla Resistenza e chi può dire il contrario è un video è un
Allora si attacca come si può attaccare una Costituzione
O con una rivoluzione
O attraverso il tentativo di modificarne la struttura attraverso leggi
Ma bisogna modificare la Costituzione per potersi fare altre norme o permettersi modificare le norme stesse della Costituzione allora sta attacca l'articolo centotrentotto
L'articolo centotrentotto suggerisce
I modi e deforme attraverso le quali si arriva ad una modifica della Costituzione o si arriva all'inserimento nella Costituzione di norme che oggi non non esistono
E si dice ma il questa peraltro è nato nella seconda di queste letture poi bisognava aggiungere una maggioranza assoluta per potersi modificare la Costituzione ma per carità ma cerchiamo di modificare questa norma ora
E l'assalto più
Più infimi Nardo che potrebbe essere mossa la Costituzione
Quando noi scrivemmo questa carta fondamentale sapevamo bene di
Quello che facevamo
E volemmo una Costituzione che si chiama in termine scientifico rigida
Nei confronti dello Statuto Albertino che era invece una Costituzione flessibile perché la vuole Morigi da questa Costituzione perché non potesse essere modificata ad ogni soffiargli questo Albertino fu travolto dal fascismo
Appunto perché con una legge ordinaria si poteva modificare una norma dello statuto Emilio fascismo non parve vero con leggi fatte dalla mattina alla sera si tolse agli italiani
Il diritto di far parte di partiti politici
Il diritto di far parte di si indica di sindacato il diritto di pensarla in determinati modi il diritto di poter creare dei partiti il diritto di potersi muovere liberamente il diritto di potersi associare e questo dalla mattina alla sera con leggi immediate fu travolto lo Statuto Albertino
Voi immaginate oggi
Se riuscissero a modificare l'articolo centotrentotto della Costituzione che cosa messa si venga a dire
O per lo meno non lo dica con la mia presenza ero lì ieri quando parlava l'onorevole Tajani
The io conosco molto bene una persona rispettabile è stato valoroso partigiano sono stato con lui per cinque anni al ministero dell'interno non abbiamo mai indicato perché ci legava questa comune
Appartenenza al movimento della lotta di liberazione del nostro Paese ma non mi venga a dire poi guardiamo bene che quando si parla di riforme costituzionali
I primi cinquanta sei articoli sono intangibili
Gli articoli che riguardano e i diritti fondamentali del cittadino
Gli antichi gli articoli che riguardano i diritti civili diritti politici i diritti sociali tutte di riformare qualche istituto che attiene alla organizzazione dello Stato ora
Taviani è un uomo avveduto
è un uomo intelligente
è un uomo colto
Devi stare attento a quello che dice
Perché non ha il diritto io penso che
Non posso pensare che ignori in queste cose
E allora se non posso pensare delle ignori io devo pensare che le conosce queste cose e sede conosce quando si dice come ha detto il Taviani e si prende in giro questa Assemblea noi ero
No nessuno ha il diritto di prendere in giro e i partigiani quando dinanzi
Perché
Ove si modifichino
Talloni istituti della Costituzione che appartengono alla seconda parte della Costituzione quelli che vanno aldilà
Degli articoli cinquantasei dichiarati intangibili necessariamente vengono coinvolti anche alcuni anche parecchi di questi articoli che appartengono alla prima fase
Pensate a una cosa
Se venisse dichiarato
Che il Pubblico ministero
Non è obbligato all'azione penale Amadei scusate posso dare ancora due minuti non di più
Penale ma dovette va a finire il diritto dell'eguaglianza fra i cittadini
Il diritto di essere eguali tutti dinanzi alla legge perché un pubblico ministero che può iniziare l'azione penale soltanto se il ministro gli dice guarda lì procedi pure ma la sta il verbale per carità non mi non mi muovere quelle acque colpi simili però a auspico in partenza decimi che di là non si può andare
Veramente chiarisce il diritto di di eguaglianza dei cittadini quindi non mi si venga a dire dei primi cinquantasei articoli sono intangibili e soltanto si possono modificare successi un'ultima considerazione e da Rovetta
Allora
Il massimo rispetto la massima considerazione per il capo dello Stato
è il capo della Repubblica
è il garante della nostra Costituzione
è stato eletto dal Parlamento
Mi pare strano forse sarà perché son vecchio io Mario ottant'anni prossimi mesi
Ma dico
Ma un presidente della Repubblica
Che giungla giù
Davanti al Parlamento riunito
Fedeltà alla costituzione
Giuro di essere fedele
Alla costituzione dello Stato
Ma guardi cosa vuol dire essere ritenga la costituzione dello Stato rispettarlo
O se Carla quando però sotto per cercare di modificare questa situazione ma finché io sono Presidente della Repubblica io che ho giurato fedeltà alla costituzione e che può essere che nega questa Costituzione no ha una Costituzione ipotetica purché sia
Un minuto probabilmente tartaruga repubblica presidenziale
A me dispiace personalmente anche perché sono amico da tanto tempo
Quello che è stato detto che ho letto sui giornali stamattina nei confronti
Di del professor Gallo
E così tanto bene ha parlato al congresso
Mi dispiace questa per questa posizione perché Cervellera portati come alcuni punti in cui questi grossi esponenti dalla politica nazionale una decina d'anni fa mi sempre tardi quindici anni fa al massimo rendevano sul concetto di Repubblica presidenziale quindi vanno oggi l'anno sposata e pervicacemente perseguono questo
Questo traguardo
Ma vorrei dire in Europa perché si fa l'esempio della Francia o dell'America
In Europa non esiste alcuna forma di Repubblica presidenziale in nessun
In nessuno Stato
All'infuori dalla Francia
In Europa non esiste alcun esempio di referendum e propositivo come si cercherebbe di fare ora per dire spazientito dall'alto dovranno della nostra organizzazione
Statuale
Sentendo ma venne consultato il popolo per la Repubblica o per la monarchia
E oggi si tiene siti menti consultare il popolo ai fini di modificare la Costituzione presentare nuovi elementi come il fatto di una repubblica il cui presidente sia eletto direttamente dal popolo ma
Ma signori ieri quando noi chiamammo il popolo a votare su repubblica o monarchia anzitutto non esisteva un parlamento poi eravamo usciti allora dalla tragedia della guerra irachena consultare se non il popolo che aveva sofferto la guerra le conseguenze gli eccidi
Secco e consultare se non il popolo quindi il paragone se allora si consultò il Popolo viola si ha paura consultare il popolo veramente un paragone che non regge e io con questo non voglio abusare di altro e chiudo il mio intervento
I compagni Parlamento meglio di Biella e Franciosi Franco di Modena sono pregati a recarsi presso la segreteria per fermare firmare i verbali della commissione verifica potere in l'ambiente è legata mia Carmelo rinunzia al suo intervento e lo presenterà scritto la ringraziamo
Per cause non previste spiacente di non potere assistere così importante vostra Assisi invio a tutti cordiali saluti ed auguri di buon successo Cossutta dosando
Ha ora la parola musa Flaminio delegato di Parma
C'è per cortesia ero Presidente
Stesse i signori dell'appello della presidenza grazie per avermi concesso la parola sarò d'uccello Nava
L'accendiamo facendo
Abbiamo avuto un fronte variopinto dalla politica dalla pace
Anche dove noi avremmo dovuto avere un binario con le sue sfumature ma pure sempre un binario
La maggior parte dei giornali politici
E le stesse autorità di governo
Si sono schierate in maniera tale che chi era contro la guerra pareva piombato in vecchi tempi
Una berrà ante un disfattista come ai per gridare patria e guerra
Con agganci di scritte sui muri e nelle vetrine
Ma la guerra ha suonato pure
Per la maggior parte del popolo
E noi dobbiamo rimetterci alla rappresentanza democratica del nostro Parlamento
Come doverosa
Ineluttabile
Tanto da finire anche per una parte di antifascisti come una guerra giusta un aggettivo etico con il quale non è possibile dare giudizi sulle guerre
Che esse legittime
Di per se stesse non sono mai dei partigiani
Per l'immagine che gli altri vede né in noi
Con l'argomento dalla pace
è necessario che tra cui si muovano idee sul concetto di pace
Che la gente non può solo ricordare con la paura dalla guerra la corsa agli acquisti cortei e fiaccolate le preghiere con le mobilitazioni delle masse sulle piazze che pure sono giuste ed efficaci
Noi dovremmo controllare prima i processi distruttivi e le loro conseguenze di nome dell'umanità
Una mobilitazione che contrasta e l'informazione a favore della guerra con una visione che faccia vedere il rovescio della medaglia della Poli in conflitto le conseguenze politiche ed economiche di una guerra
Per prevenire le guerre
è meglio ragionare di esse anziché esorcizzare sapere che li deve gestire
Le regole da osservare una volta scoppiata
Prigionieri Croce Rossa bombardamenti indiscriminati massacri saccheggi stupri tribunali militari eccetera
Per questo no stanno dobbiamo sviluppare una cultura della pace che è una conquista giorno per giorno come la libertà su
Un lavoro
è un impegno che come partigiani non possiamo lasciare ad altri trincerandosi dietro un'età canonica avanza
Non si può volere la pace solo dal momento nel quale scoppia la guerra
C'è qualcosa di più conseguente che nasce prima nell'uomo
Una cultura della pace che inizia nel bambino senza l'arma giocattolo e continuo nell'adulto nell'educazione di una fratellanza umana che supera i confini delle patrie pone doveri e diritti uguali per tutti
Educa alla bontà del lavoro dove ognuno è necessario
E che nella pace a la generatrice del diritto e della creazione del lavoro senza un'educazione alla competitività che suo ci necessariamente nella vittoria
Per questo la vittoria anche sui campi di gioco l'espressione di una conquista basata né accettata
Non si può essere per la pace e riempire arsenali in una corsa continua tesa al superamento degli altri
Esserne incentivati da così facili e grandi profitti con la vendita
Dall'esperienza più recente grande è stato l'apporto religioso nel predicare la non violenza e nel porre alla nostra considerazione la proporzione del bene da difendere
Il diritto internazionale ed il male che si procura difendendosi
Ma il pacifismo democratico che pure si avvale di quello religioso
Devo attuare strumenti concreti di regolazione del diritto da parte di istituzioni sovranazionali vale a dire le soluzioni politiche
Articolo dalla nostra Costituzione che ripudia la guerra e consente le limitazioni di sovranità necessarie ad hoc ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni
Dobbiamo quindi chiedersi
Sei come la tolleranza individuale nazionale
Devo avere per il limite l'intolleranza pieno un perbenismo di comodo
Un qualunquismo d'una tolleranza Paul Teresiana iperbolica che gli insegnamenti della storia con la seconda guerra mondiale hanno dimostrato auto distruttrice
E che in tempi più recenti ha portato alla P due
Dobbiamo chiederci ripeto se riteniamo e come partigiani e conseguenti penso di sì
Che la violazione definizione antidemocratica perché questo è il limite della tolleranza nei confronti dell'anti democrazia
Potrebbe essere questo il superamento di una nostra concessione
Quale sia la discriminante mi riferirò a frodi che ha fatto sua la massima del filosofo Fischer
Ciò che è morale
Non ha bisogno di essere spiegato si capisce da solo
Beh è chiaro allora che prima bisogna perseguire con ogni mezzo la via dalla pazza
Compassi Enza perseveranza senza aggressività e preordinazione e che l'ONU come governo del mondo avrebbe dovuto attuare compari alacrità e pari forza le proprie risoluzioni precedenti da tanti anni
Perché questa è la nostra battaglia
Per una vittoria costante della ragione basata sulla razionalità democratica perché era una Scano conflitti
Vogliamo andare dopo una guerra che avrebbe potuto generare comportamenti anche ben più criminali verso un ordine nuovo con un'ONU che non sia uno Taio ma il protagonista di un potere sovranazionale mondiale per rafforzare la sua autorità efficienza credibilità presso tutti i popoli come garante della pace
Cominceremo a lettere un metro però sempre uguale altrimenti un metro uguale per tutti
Ecco il nostro obiettivo
Questa è la visione della nostra fratellanza universale sui principi universali dell'uomo per la pace
Ma guai a gli uomini che non coltivano sogni
Se quegli uomini sapranno e sono conseguenti come sono stati i partigiani
Una fratellanza universale per una pace in un soli negativo contro la guerra ma in positivo pure un modello di sviluppo che rispetti la natura e la salute che sono nel pianeti interdipendenti per la conservazione del benessere di ognuno e di tutti
Per le nostre responsabilità sulle gravissime conseguenze di uno squilibrio ecologico del pianeta e dei rapporti tra gli uomini
Una pace in positivo come l'amore in carne ed ossa
Uno schieramento una scelta
è un largo binario democratico tra tutte contraria ad essi ma senza le gabbie
Del potere
E i partiti a volte hanno con i loro uomini
Per questo
C'è rimasto e ci rimane difficile giustificare la ragione di Stato contro l'esigenza democratica
Tra le necessità di potenza con i suoi servizi segreti
E la trasparenza democratica mi pare che come partigiani non si possono avere dubbi per optare per la trasparenza democratica del nostro degli altri popoli per operare attraverso conoscenze dialoghi ed informazioni reciproche
Dobbiamo ed ho finito fissi come resistenti a sì
Ma nella ferma convinzione che devono essere i programmi a determinare la le anse
Per non dare mai priorità