Diventare Europa. Dalla solidarietà all'integrazione europea dei Balcani e della Turchia - Conferenza internazionale

Il giorno
Pervenuti
Attente a tutti
Quello che avete visto mentre
Stava per iniziare era nostra conferenza internazionale e il video che ha accompagnato racconta l'Europa l'Europa è stata realizzato un perfetto realizzata grazie al sostegno dell'Unione europea e della Provincia autonoma di Trento e oggi in questa conferenza
Internazionale elemento conclusivo
Permanente
Ma il panico sarebbe il caso di alcune altre dieci partner era poi tornato a stimolare un dibattito pubblico se non è cambiato sulla in cinque lingue
Solenne alla selezionata neanche un clown oraria nelle scuole
All'università dov'è la numero dieci in grado di andare avanti
Un lavoro che abbiamo realizzato dedicato all'Europa dei cittadini all'Europa che vuole rispondere alla crisi con un progettualità politica
A promuovere l'evento di oggi
Che abbiamo intitolato diventare Europa ci sono insieme a noi la carte da UNESCO di università di Bergamo e la Fondazione se Luchetti la porta
Per tot alata
Discuteremo con studiosi giornalisti politici diplomatici dell'eredità degli anni Novanta e dei temi rilevanti del attuale processo di integrazione europea della
Dei Balcani ed ha Turchia
Sebbene dominato da questioni economiche a spetti tecnico legali il processo di allargamento dell'Unione europea avuto un ruolo chiave nel superamento delle guerre negli anni Novanta e anche nella stabilizzazione dei Balcani
Restando per tutto l'orizzonte politico fondamentale
E questo non dovrebbe sorprendere perché si tratta anche per l'Europa del sud est di accedere a un processo storico di superamento della guerra e di costruzione di uno spazio politico comune da cui era rimasta esclusa fino ad oggi
Secondo me l'Unione europea insignita come ricordate del nove per la pace misura proprio nei Balcani in Turchia la forza del suo progetto politico e la sua la capacità di superare la crisi in corso
Lo pongo queste brevissime però introduzione sono lieta di lasciare la parola per l'apertura dei lavori nel nostro comma congrue conveniente nazionale al Pro-Rettore delegato per le relazioni internazionali dell'Università di Bergamo Giuliano Bernini
Grazie Luisa e conta estremo piacere che porto ai convenuti a questa importante conferenza internazionale saluti calorosi del nostro Rettore il professor Stefano Paleari
Con cui condivido il compiacimento che l'universo per il fatto che l'Università di Bergamo
Può dare ospitalità a questa iniziativa che come è già stato detto da Luisa chiodi si pone come punto importante di riflessione dentro i processi di maggior coesione dell'Europa che pur con vicende storiche
Anche tragiche davanti e
Tutti auspicano che arrivi a un
A un traguardo che sia di felicità per tutti
Questa iniziativa si pone in maniera coerente dentro quella che è la prospettiva internazionale che l'Università di Bergamo adottato a partire dalla fine del due mila e nove
Una prospettiva internazionale
Che vede processi di internazionalizzazione e nella didattica e nella collaborazione scientifica dell'Università di Bergamo con altre Università europei ed extraeuropee fino a quella
Di lingue straniere di tali enti in Cina
E che affiancata anche da iniziative di cooperazione internazionale di studio della cooperazione internazionale
Per la quale la cattedra UNESCO dell'Università di Bergamo ha sempre fatto d'avanguardia fin da prima che cominciasse la adozione di una prospettiva internazionale profonda
La prospettiva internazionale è particolarmente importante per tutte le università non solo d'Italia ma anche d'Europa
Perché consegue alla dichiarazione cosiddetta di Bologna del mille novecentonovantanove
In cui si sono dati si è data la cornice dentro cui per creare i processi di formazione e di educazione del nuovo cittadino europeo
è un pochino quello che è successo in Italia dopo il mille ottocentosessantuno con
Comune allo Stato nazionale e che adesso è del perché ci sono diverse nazioni con diverse storie che devono
Dei frammentare come dice la Commissione europea lo spazio uscenti fico e didattico trovando modalità di interazione sempre più stretta
Ed è nella
Prospettiva nell'auspicio delle diventare Europa
Che
Il Rettore e io a suo nome auguro a tutti i convenuti un dato lavoro fecondo di riflessione in questa giornata in in importante
Ricordando in particolar modo e ringraziando il ruolo che in questa iniziativa hanno avuto la cattedra UNESCO per la nostra università ma anche la Fondazione Zaniboni dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo
Molte fedi ACLI
Bergamo Balcani e ringraziando molto per il patrocinio anche il Comune di Bergamo ha qui rappresentato dal Sindaco intorno auguri di buon lavoro scientifico grazie grazie
E così facendo mi ha scippato i saluti e ringraziamenti caratteriale per intraprendente ma nella nel nel mio ruolo e quindi di nuovo quella di ringraziare e salutare il proprio il Sindaco Tentorio per essere venuto alla conferenza che il Comune ha quindi voluto patrocinare dalla farà il Sindaco
Grazie sottolineo anch'io volentieri patrocinio per l'Amministrazione comunale ha concesso volentieri a questa iniziativa
Di grande interesse valenza culturale
Dare patrocini vuol dire condividere il tema trattato
Vuol dire approvare l'organizzazione di un convegno come questo su un tema non facilissimo oggettivamente
Ma che vedo ben partecipato
Un ringraziamento gli organizzatori
Parto dall'Università e colgo l'occasione per pregare il prorettore di accettare ancora
La partecipazione dell'Amministrazione comunale al grande lutto che ieri ha colpito l'università per la morte del prorettore Fornasa
Un uomo che alla città dato molto
Perché la sua collaborazione con l'Amministrazione ha consentito di realizzare delle forme assolutamente innovative di attenzione all'handicap e in generale da persone bisognose
Di collaborazione positiva
L'osservatorio Balcani e Caucaso è evidentemente un protagonista e un saluto alla
Fondazione se voglio e che la porta e al suo Presidente Gian Gabriele Vertova
Che è stato il mio compagno le scuole medie il termine compagno è assolutamente idoneo
Si riesce una
Vecchia amicizia sempre consolidata che non è assolutamente di imbarazzo ma di gioia sia per lui che per me
Entrambi abbiano infatti dice il Sindaco ovviamente in due amministrazioni diverse come voi potete immaginare
Ma
I miei gli anni lontani dalla media tasso sono ancora
Un valore della nostra vita ogni volta che ci rivediamo un piacere perché abbiamo fatto tante scelte
Diverso Emmanuelle in campi comunicarvi che interessano la collettività bergamasca
Tre cresce
Non strettamente coordinati l'uno con gli altri
Il primo
Bergamo come sapete la città di circa centoventi mila abitanti al centro di una provincia di un milione duecento mila abitanti con duecento mila partite IVA
Alcune
In paese oggi sotto la norma alte sopravvivono ottenendo il pareggio
Un certo numero invece ancora in grande espansione con dei risultati economici e di offerta di lavoro assolutamente importanti sono le imprese principalmente che esportano
Quindi l'attenzione per l'Europa per tutta l'Europa una
Realtà
Positiva di tante imprese bergamasche quindi della comunità bergamasca questo direi che è un elemento da sottolineare
Per evidenziare come
Un'Europa che funzioni sia un'interlocutrice importantissima per Bergamo e la sua provincia
Il secondo tema non è un tema che oggi vi posso far sorridere
Però anche quando si perde bisogna avere il coraggio di constatare ciò che è andato bene ciò che è andato male di riprendere il cammino assieme ed è
La candidatura che a Bergamo ha presentato per SR riconosciuta
Capitale europea della cultura nell'anno due mila diciannove come voi sapete l'esito della giuria è stato negativo
Mi dispiace molto per due motivi primo perché su questo obiettivo ce lo Stato una condivisione da parte della comunità bergamasca veramente ampia
Non solo Comune e Provincia Regione poco
Università
Camera di Commercio
E diocesi avevano costituito il comitato promotore non solo c'era la partecipazione bipartisan anche perché nel due mila diciannove ovviamente non si sa chi avrebbe avrà
L'onere del valore di amministrare la città ma si era stata la partecipazione di ben centoventi mila assolti
Un po'esagerato centoventi associazioni culturali della città e del territorio che indicavano come l'argomento fosse condiviso il sentito
Purtroppo non è andata bene la delusione è stata particolarmente
Forte perché io sono andato come illustra il dossier ad assieme al Rettore assieme al professor Garattini assieme all'otto Moltrasio siano trattata tanto bene che pensavamo di essere noi
Gli insegnanti
Invece evidentemente ho capito male io ma l'hanno raccontata male
Luogo
Perché faccio questo riferimento perché nel due mila diciannove del due solo città che avranno questo onere ed onore saranno un'italiana e una bulgara
E quindi poteva essere un'occasione importante per
Incrementare i rapporti culturali e di lavoro con quello Stato
Già avevamo avuto significativi contatti con i candidati della Bulgaria
Poteva essere davvero un modo per ampliare
Gli interessi comuni per conoscersi meglio per fare tante cose assieme
Ricordo che lo slogan costruire ovunque le mura
Con un'attenzione particolare da un lato alla cultura all'arte la scienza ma dall'altro al lavoro
Che sono due grandi valori del nostro territorio
Questo ci deve peraltro stimolare a una mantenere compatto il gruppo degli enti e delle associazioni culturali e istituzionali che hanno fatto parte dell'impegno fino ad oggi
Affinché al di là di questo riconoscimento che non ho non intervengo evidentemente
Sia possibile continuare a lavorare per la cultura per il lavoro della nostra terra
L'ultimo tema e quale Europa
Della io sono profondamente convinto che abbiano ragione coloro che dicono basta così austerità più lavoro
Quando l'Europa ci impone quel rapporto tra onorevole Cento
Il problema
Non riprendo da capo
Quando la l'Europa ci impone per rapporto tre per cento deficit-PIL
Io penso che faccia una scelta miope
Ho letto attentamente i Vangeli mai nessuno di essi c'è il tre per cento
Quindi vuol dire che
Una convenzione è una scelta dettata dagli studiosi ma che non corrisponde a una realtà matematica ad una realtà non più labile
E io penso che oggi il lavoro e quindi lo sviluppo sia un'esigenza assoluta della comunità europee
Ovviamente a partire da quelle come Italia che hanno
Ha dei problemi di crescita maggiore
E quindi auspico fortemente che nell'Europa rinnovata ci siano almeno egoismi e più generosità
E ci sia quindi il massimo impegno come ad esempio ho scelto di fare il Giappone
A favore della
Dello sviluppo che vuol dire impresa che vuol dire un lavoro che vuol dire benessere che vuol dire alla fine in termini più in generale ma secondo me efficace e più felicità per la gente
Lo stesso Comune di Bergamo Andy subisce attraverso il patto di stabilità di effetti di questa norma internazionale
Tanto è vero che noi abbiamo circa novanta milioni di euro che non possiamo spendere perché usciremmo dal patto di stabilità imposto dall'Europa i novanta milioni di Bergamo si sommano i novanta milioni l'approvi
Sa a quelli degli altri Paesi virtuosi della provincia in totale sono seicento milioni di euro
Voi pensate con seicento milioni di Euro quante opere pubbliche quanti servizi alla gente quanto lavoro per le imprese quanto lavoro per i lavoratori bergamaschi sarebbe possibile fare
Quindi l'auspicio è che anche questo convegno anche in questo discorso di ampliamento dell'efficacia dell'Europa si tenga presente che
La necessità secondo me e quella dello sviluppo più che bella solo l'attenzione I conti
Vi auguro di cuore buon lavoro sono davvero felice che il patrocinio dato alcune significhi
Che la comunità bergamasca apprezza questa iniziativa
E sono certo che questa sarà una giornata non solo di sole come splendidamente la natura ci ha donato ma anche di confronto interessante utile e costruttivo buon lavoro
Grazie
Infine
Sono le tasse è venuta a portare i saluti anche Patrizia Graziani il dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo ufficio che come già detto
Dal prorettore insieme la Fondazione Zanin ogni al molte sedi atti di Bergamo e all'Associazione Bergamo i Balcani
Collabora all'iniziativa economia promosso anche il ciclo direzioni Europa sud-est che si è appena concluso con grande successo nella nostra città
Buongiorno a tutti voi
Vi ringrazio per questo invito è veramente per me è un privilegio portarvi i saluti di tutta la scuola bergamasca una squadra che è ricca di esperienze significative
è un ambiente educativo dovrei i nostri ragazzi grandi e piccoli sono al centro di un sistema educativo e formativo che noi con l'orgoglio definiamo serio e rigoroso
A questi saluti aggiungo anche un vivo apprezzamento personale per questa conferenza
Che ci permette di elaborare sicuramente delle nuove riflessioni ma soprattutto di ricevere anche un prezioso arricchimento
Attraverso i contributi che gli autorevoli relatori ci consegneranno in questa giornata densa di interventi
Eccola
La consapevolezza di vivere in uno scenario culturale che ha dominato dalla complessità dalla pluralità e dall'indicati dall'interdipendenza credo che sia ormai sufficientemente diffusa sia fra gli addetti ai lavori
Che istituzionalmente si occupano
Di azioni educative
Si apra quanti si percepiscono come destinatari delle offerte formative disponibili all'interno di una comunità sociale
L'impegno di pensare a una scuola che informa l'uomo europeo
Cilfone di spostare l'attenzione dagli aspetti ordinamentali estremamente importanti per la scuola dagli aspetti ordinamentali anche curricolari
Per riflettere su un nuovo modello di scuola in grado di informare le future generazioni a sentirsi a proprio agio sul palcoscenico europeo
L'Europa e non dico nulla di nuovo è stata la culla di molte civiltà
Già per opera dei greci e dei romani e successivamente per l'influsso della cultura cristiana questo grande continente è riuscito a darsi una profonda unità culturale
Lo dico perché io sono tra coloro che pensano con convinzione che l'Europa è nata per non fare più guerre e non per far rispettare i parametri di Maastricht
L'Europa media culturale anche se non possiamo ignorare il fatto che l'Europa non è stata solamente la culla della libertà e della democrazia
Ma anche un complesse e tortuoso laboratorio di ingegneria politica e sociale che ha dato esiti diversi e spesso opposti
La tolleranza ILO sterminare a fiale l'ambizione imperiale e l'autodeterminazione su base nazionale
La libertà e le tirannie di destra di sinistra
Come scrive termo rende l'Europa e il diritto ma anche la forza la democrazia ma anche l'oppressione la spiritualità ma anche il materialismo
La misura ma anche la smodata pezza la ragione ma anche il mito
è evidente che per diventare Europa dobbiamo diventare cittadini europei e desidero qui ricordare
Al termine dell'anno europeo del cittadino che già nel due mila sei
Una raccomandazione del Parlamento europeo ha individuato quali debbano essere le competenze che permettono a ciascun cittadino europeo
Di diversi effettivamente europeo
E di operare nel mondo dello studio della ricerca del lavoro
In un'ottica autenticamente europea
La quale comunque nulla contraddice con quella del Paese membro di origine
Il competente chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale la cittadinanza attiva l'inclusione sociale e l'occupazione
Il quadro che vi temendo delinea otto competenze chiave
La comunicazione nella madrelingua alla comunicazione nelle lingue straniere la competenza matematica e le competenze di base in scienza e tecnologia
Le competenze digitali
In varare ad imparare competenze sociali e civiche spirito di iniziativa imprenditorialità consapevolezza ed espressione culturale
Le prime quattro competenze chiave rimandano a competenze culturali e disciplinari e pluri disciplinari
Le altre quattro invece insistono sulla persona
In quanto tale e sul cittadino
Nei tetti letta dimensioni o polarità della persona formata de laboratori istruito del cittadino educato sono individuate e definite in tutte le loro possibili interazioni
Desidero concludendo e rinnovando vi saluti ma anche ricordando che le nostre scuole sono spazi di democrazia che promuovono la cittadinanza
E attraverso di esse preparano i giovani alla vita nella comunità e ad essere cittadini responsabili e propositivi con lo sguardo sempre più rivolta all'Europa
Formare i giovani in una prospettiva europea è un importante sfida
Che richiede agli insegnanti di essere protagonisti del cambiamento perché il loro ruolo e strategico per mediare tra un mondo in rapida evoluzione e gli studenti che avrebbe né diventeranno protagonisti
Buon proseguimento dei lavori a tutti voi
Ultimo ringraziamento ai nostri media partner a lecco di Bergamo radio Capodistria e a Radio Radicale che ringrazio per per l'aiuto
E alle oltre pressione tante presenti in sala saluto anche chi ci sta seguendo nella diretta streaming sul sito di osservatorio banca nel Caucaso
Ancora due parole l'allargamento dell'UE evidente non può essere trascurato perché l'interdipendenza politica economica migratoria che il nostro Paese ha con sud-est Europa
è molto significativa probabilmente non la comprendiamo fino in fondo
Sono ormai cinque i paesi della Regione con cui condividiamo l'istituzione dell'Unione europea sono stati membri Bulgaria Croazia Grecia Romania e Slovenia
Dal punto di vista economico pochi sanno che l'export italiano verso questa Regione supera quello verso la Cina
E ed è il doppio di quello verso il Brasile
E la principale comunità di immigrati in Italia è costituita da un milione di rumeni e da mezzo milione di albanesi
E
E molti potrebbero essere gli esempi di interdipendenza ambientale culturale e sociale con la Regione
La crisi economica globale che stiamo tutti vivendo
Ha colpito in modo particolare il sud-est Europa in parte tra gli anni due mila due mila otto al contrario dopo il CRO di regimi comunisti e
E l'eguale degli anni Novanta c'erano stati anni di forte crescita economica
Invece appunto dal due mila otto lo sciocco con il crollo degli investimenti esteri il ridursi dell'accesso al credito
E la contrazione delle rimesse degli emigranti hanno avuto conseguenze pesanti sulla gran parte dell'economia di questa Regione che evidentemente fortemente dipendente dalle dall'esterno
Ciononostante comincia a Penati rispiegato Spada nessuno messaggio anche nel corso del due mila e tredici ci sono hanno di crisi ci sono stati comunque sviluppi importanti per l'allargamento
Tutti avrete preso nota dell'ingresso dell'Unione europea nell'Unione europea del ventottesimo Stato il primo luglio entrata la Croazia
Ma il processo di armonizzazione prosegue lentamente lontano dai riflettori assistito appunto dalla Commissione europea e monitorato dal Parlamento europeo oltre che
Dalla società civile da organizzazioni come le nostre
Senza dubbio per
Alcuni Paesi balcanici con economie fragili con amministrazioni soffocate dalla corruzione l'impegno per diventare membri dell'Unione europea
è ancora molto oneroso il processo di allargamento non si concluderà a breve termine e probabilmente serviranno almeno ancora una decina d'anni per alcuni di questi Paesi
Ma certamente questo processo ha bisogno di un rilancio politico e culturale tanto più che tra
O praticamente tutti ventotto Stati membri domina la fatica la cosiddetta fatica dell'allargamento
Il rischio perché però corriamo tutti quanti e che di fatto si creino degli spazi dell'enclave a di instabilità politica economica e istituzionale fuori da casa nostra
Qualora restassero esclusi dal processo di allargamento i Paesi più colpiti dalle guerre o con più difficoltà nel processo di transizione
Tra questi certamente l'Albania il Kosovo e la Bosnia Erzegovina
Come vedrete come vedete nel programma la giornata di oggi si articola attorno a due pannelli e a una tavola rotonda il primo e dedicato allarmi al
Alla storia dell'attivismo italiano europeo bergamasco della
Della società civile verso quella dei Balcani colpita dalla guerra quindi agli anni Novanta
Poi discuteremo del presidente delle questioni aperte nel complesso rapporto anche che l'Unione europea con la Turchia per il cui la questione è un po'diverso rispetto a quella che vi ho descritto rispetto Mincato dei Balcani
E infine
Una tavola rotonda che segue il buffet a cui siete tutti invitati e mucche è dedicata all'Europa che mancano e con questo titolo abbiamo voluto evocare
Forse la un'area un ragionamento tanto sulla manchevolezza dell'Europa e dei suoi Stati membri verso i Balcani quanto ai Balcani che mancano all'Europa
L'auspicio con cui concludono
è che l'anno prossimo con l'occasione dell'anniversario dello scoppio della prima guerra mondiale che tutti ricorderete dai banchi di scuola iniziata fra per Sarajevo
Si crei una nuova opportunità per rilanciare il processo di integrazione europea della Regione
Ringrazio quindi chi ha parlato fino ad ora e e invito invece a raggiungermi a al tavolo i relatori del primo panel grazie
Relatore del primo pannelli intanto che
Procedono verso di me sono Andrea Valesini
Caporedattore del dovrebbe lecco di Bari abbiamo
Come vi dicevo media partner Marco Abramov ricercatore di osservatorio Balcani Caucaso e Verna Jancovic ricercatrice dell'Università di Zagabria
Iniziamo la discussione sull'integrazione dei Balcani mi dicevo con una digressione sugli anni novanta
Perché gli anni Novanta sono un momento fondante di molte delle reo delle attuali relazioni tra le società civili a cavallo dell'Adriatico
Durante i conflitti nei dei Balcani negli anni Novanta infatti ci furono decine di migliaia nel caso italiano si parla di almeno ventimila
Persone italiani persone comuni cittadini che decidono di partecipare di esprimere la loro solidarietà a alle vittime civili delle guerre nei Balcani concretamente
Con azioni importanti quali portare aiuti umanitari ospitare nelle proprie case i profughi esprimere solidarietà alle vittime e denunciare le politiche di potenza dei propri Governi
E infine sostenere la necessità già allora
Dell'integrazione europea nell'Europa sud-orientale per risolvere i conflitti in corso
Questo capitolo della storia
Della società civile italiana bergamasca italiana europea
è stato finora trascurato dalla letteratura scientifica
E per questo per questa ragione quest'anno osservatorio balcanica o cosa ha lanciato un Progetto multidisciplinare che vuole cercare di ricostruire o iniziare a ricostruire questo capitolo della storia sociale politica europea
Lo facciamo abbiamo appena iniziato e e qui portiamo i primi risultati
E è un progetto anche questo realizzato con una rete di di Parma erano fuori finanziato dalla Fondazione Cariplo del Trentino con farne due musei due università
E tre associazioni della società civile italiana tra cui ATI sia miglia
Ci tengo appunto oltre a ringraziare chi chi parrucche ha partecipato e che sta partecipando a a questo progetto a sottolineare
Il fatto che questi studi aree quel passato non è soltanto dare accredito a chi ha meno ha fatto un'importante
Ha dato un importante contributo alla stabilizzazione della regione ma anche a
A ragionare in in termini più ampi rispetto a al protagonismo della società civile nella politica internazionale
Perché dopo la fine della guerra fredda è parso evidente che nella politica internazionale non è più soltanto uno spazio esclusivamente dei diplomatici di professione
Ma il problema è ancora tutto da chiarire in che modo la società civile le opinioni pubbliche e mass media possano davvero dare dare un contributo
Certo è che si è sviluppato tra il nostro Paese la Regione è un un mare una enorme quantità di reti di relazione un vero e proprio capitale sociale direbbero i sociologi capitale sociale transnazionale nato in queste relazioni su cui
Si può si dovrebbe costruire per dare e dare così un rilancio al progetto europeo che di questo ha bisogno in tutto il continente
Al parliamo quindi in questo prima
Tale panel della conferenza di oggi Partanna partendo dalla prospettiva locale per poi passare a quella nazionale infine internazionale
E quindi abbiamo invitato a parlare di del caso dell'esperienza di Bergamo Andrea Valentini che che ha conosciuto da vicino la mobilitazione dei bergamaschi
Che certamente è stata una delle più importanti e creative attive nel nostro Paese verso la Regione grazie
Grazie grazie a voi grazie in particolare a chi mi ha dato la responsabilità di di questo intervento quindi a Roberto Bertolli Gabriella Cremaschi
Parlo di responsabilità perché sento di intervenire a nome degli ottocento volontari
E delle migliaia di persone che sostennero il Progetto Bergamo per per tanti anni
è difficile condensare quella grande esperienza
Anche umana
Di forte intensità umana in pochi minuti
Proverò a farlo io in questi giorni ho rinfrescato la memoria
Andando a rileggere la tesina che dedica AIA questo Progetto
Per diventare giornalista professionista e fu una tesina che venne accolta con molte curiosità dai giornalisti romani chi erano incaricati di di fare l'esame
Fu accolta con curiosità proprio per l'originalità di questa esperienza di cooperazione decentrata
Percorro brevemente le tappe principali di questo grande progetto che coinvolse Bergamo la sua provincia e poi tirerò brevemente alcune conclusioni
Il nucleo originario del Progetto Bergamo perché anziani
Era è stato il Comitato accoglienza profughi della ex Jugoslavia
Che era nato a Bergamo in risposta a un appello nazionale e che era stato lanciato sotto il titolo di ospitalità per l'inverno
L'allora sindaco di Bergamo Gian Pietro Galizzi
Deciso appunto di concedere la sede per l'attività di questo Comitato
Al quale aderirono inizialmente Caritas starci applicati dello stesso Comune la Provincia associazioni di volontariato locali
E gruppi spontanei che erano nati sul territorio per rispondere al dramma di quanto stava accadendo
Dall'altra parte
Del Mediterraneo in cinque anni il Comitato ha dato accoglienza
Ha dato una casa è un lavoro circa seicentocinquanta profughi
Questo è un dato che secondo me sottolinea anche
La capacità che questa esperienza ha avuto rispetto all'integrazione
Di di persone che arrivavano da una condizione drammatica ci sono delle storie molto belle intorno a questa accoglienza sono nate delle amicizie sono nati dei matrimoni
Oggi abbiamo cittadini bergamaschi che sono figli di quell'esperienza il Comitato però non si era fermato all'accoglienza dei profughi
Ma ha ma appunto
E incuriosito da quello che stava accadendo dall'altra parte del
Del Mediterraneo alcuni volontari nell'ottobre del novantadue
Si erano recati a nove ingrati in un campeggio che nel frattempo era diventato appunto campo di accoglienza dei profughi
E tra le tre mila persone ospitate c'erano mille duecento cittadini che provenivano appunto dalla città di Carcagni
Dal loro racconto emergeva l'urgenza di avviare un progetto di solidarietà in questa cittadina bosniaca che in
Già in quei primi mesi del conflitto era diventata la retrovia
Per ospitare persone che venivano
A che arrivavano dal nord e che erano vittime della pulizia etnica
Nel gennaio del mille novecentonovantatré due Consiglieri Comunali Roberto Bertolli Guido Formigoni comma che avevano ideato diciamo il Comitato compirono la prima missione a h temi
Credo che incontrarono appunto le autorità locali civili e religiose
H cani l'ottanta per cento della popolazione era musulmana il quattordici per cento cattolica il sei per cento ortodossa incontrarono anche
I presidi delle scuole e i presidenti delle associazioni e delle organizzazioni umanitarie locali
Emerso un quadro drammatico dal punto di vista economico e sociale perché è quella città reggeva la propria economia su una grande miniera di di carbone che con l'inizio della guerra aveva ridotto del settanta per cento la propria attività e
Anche l'agricoltura era al palo e la fame era uno spettro sempre più sempre più vicino
Altri passaggi li importanti sono quali dell'aprile novantatré quando il Comitato apre un proprio ufficio H cani garantendo la presenza di due volontarie di un interprete
Questo segna in maniera stabile l'avvio del Progetto di cooperazione e nel frattempo erano stati avviati i gemellaggi gemellaggi tra scuole e alla fine saranno circa una quarantina le classi
Gemellate tra Bergamo e Carcagni e associazioni bergamasche e Bosnia che e i primi convogli di tutti umanitari avevano raggiunto la Bosnia apportando tonnellate di gli aiuti
Alla fine l'investimento complessivo in questo progetto di cooperazione decentrata sarà di circa cinque miliardi di dire
Altri passaggi importanti
C'è un altro passaggio che secondo me importante che
Il Progetto Bergamo per Carcagni non si è fermato all'emergenza ma
E si è posto anche il problema di della ricostruzione della ricostruzione fisica materiale
Ma anche della ricostruzione di un tessuto umano e sociale che permettesse poi il rientro dei profughi una volta siglato gli accordi di di Dayton
Nella zona di Kakà nel conflitto aveva distrutto circa due mila case dal novantacinque nei mesi estivi
Il comitato organizza campi di lavoro nella nostra terra non è difficile trovare un muro attori o trovare persone che abbiano la capacità anche se non sono Muratori di
Sistemare una casa e dal novantacinque dicevo Gargano organizzati questi campi estivi di lavoro
Mi che hanno permesso di recuperare da subito oltre trecento abitazioni
E successivamente altre credo quattrocento abitazioni
Si mettono in moto diverso organizzazioni come dicevo fra queste anche le segreterie provinciali dei sindacati CGIL CISL e UIL e l'Unione industriale quindi sui temi della ripresa economica
E del lavoro
Proprio perché il progetto a questa peculiarità di non lasciare da parte nessun aspetto
Il passaggio più complesso e come si può immaginare quello della riconciliazione e del rientro dei sei mila profughi di origine croata in una città maggioranza musulmana
Si era cominciato già durante la guerra lavorare a questo obiettivo
Rivenienti Rini endo più volte intorno a un tavolo anche corsi col sostegno della diocesi di Bergamo i rappresentanti delle tre comunità religiose locali
E portando anche le parole della riconciliazione della pace nelle scuole e quindi ricordavo appunto la quarantina di
Di messaggi di gemellaggi
Io ho cercato di dare alcuni numeri e di ricordare i passaggi principali di questo grande progetto di cooperazione decentrata
Ci sono molte altre cose che si potrebbero si potrebbero ricordare ad esempio
Il sostegno che venne dato da tante famiglie ai profughi che si trovavano
Nel campo di Novi grado ricordo che circa quattrocento famiglie mandarono mensilmente venti chili di cibo per sostenere
Materialmente le persone che si trovavano in questo in questo campo profughi e sono tantissimi gesti di questo tipo
Che hanno permesso a questo Progetto di crescere di diventare anche un modello e di avere dei riconoscimenti internazionali e ricordo che loro nuova Bernacca C.R. l'Alto Commissariato ONU per i rifugiati
Riconobbe Carcagni città aperta e fu quello un riconoscimento molto importante in un contesto come quello del conflitto del post-conflitto
Dove invece la chiusura era l'elemento che tendeva a dominare
Dicevo appunto dei numeri e dei fatti sono molti sono tanti
Però io ci tenevo a tirare alcune conclusioni rispetto alla ha un valore che questo Progetto di cooperazione decentrata generate o che sono valori
Non monetizzabili ma che hanno un grande significato
Lo dico intorno a tre parole diversità relazione conoscenza
La prima cosa che ha caratterizzato questo progetto e che per me che mi approcciarlo a questa iniziativa come giornalista e poi ne sono diventato praticamente militante
Era la capacità che hanno avuto i promotori di questa iniziativa di mettere insieme le diversità
Questo non è scontato nella nostra terra anzi è spesso molto difficile anche in un ambito sociale come quello del volontariato tant'è che
L'esperienza Bergamo
Kakà ne ha avuto poi un seguito in Bergamo per il Kosovo però
Non ci sono a ad oggi esperienze paragonabili per la capacità di tenere insieme la diversità quando parlo di diversità parlo di una diversità
Non torno solo in termini di sigle quindi tenere insieme la Caritas con la CGIL
Gli scout con i tifosi della curva nord che andavano a fare i volontari in Bosnia per la ricostruzione ma anche tenere insieme appartenenze
A culture politiche a storie di diverso e tenere insieme i cattolici con gli atti
E e questo fu un grande risultato
Che nacque secondo me dalla capacità di individuare degli obiettivi molto pratici e e molto buoni cioè che mobilita vanno le coscienze delle persone
Il secondo aspetto che secondo me è molto importante è che i promotori di questo grande progetto puntarono molto sulle relazioni
Sulle relazioni tra associazioni bergamasche ma soprattutto sulle relazioni fra le due sponde dell'Adriatico quindi
Fra comunità bergamasche e comunità bosniache
Le perfetto di queste relazioni
Mi permette di agganciare la terza parola che ho citato che è quella della conoscenza
Io faccio il giornalista e so bene i limiti e anche un po'le miserie della categoria quale appartengo delle rappresentazioni spesso superficiali che vengono date anche sui grandi temi
Ricordo che ad esempio ai tempi dei conflitti
Ebbene balcani era molto in voga
Il modello di conflitti etnici conflitti religiosi nei quali era difficile distinguere i carnefici da lì vittime era un po'tutti responsabili e quindi se tutti erano responsabili
Il nome di un odio atavico che li portava sgozzato assise tutti erano responsabili nessuno era responsabile che si poteva fare ben poca cosa
Chi faceva questi viaggi andava a conoscere la realtà bosniaca capiva che le cose non erano così erano molto più complesse e articolate
E quindi il Progetto Bergamo per Carcagni è stato un grande Progetto anche di conoscenza della realtà
E lo è stato per me che sono giornalista ma lo è stato per tanti che a partire dalle quell'esperienza poi hanno cercato anche di diffondere nelle nostre comunità un modo di guardare al conflitto
Che fosse più attinente alla realtà e non agli stereotipi agli stenotipie luoghi comuni
C'è un'altra cosa che volevo sottolineare è che il ritorno che questo progetto ha avuto sulla nostra comunità
Nell'aver accolto profughi il fatto che siano nate anche delle relazioni di amicizia e di conoscenza
Secondo me ha permesso a tante persone di
Incrementare la propria umanità di andare a fondo di parole che spesso vengono pronunciate così in maniera molto astratta come appunto
Accoglienza o come solidarietà ci sono famiglie che hanno aperto le proprie case profughi ci sono sono nate amicizie sono nati i matrimoni
E questo ha permesso alla alla comunità bergamasca di crescere di diventare più matura di allargare il proprio il proprio cuore
E questi sono fattori che non sono monetizzabili io non sono riducibili ai numeri ma che
Secondo me meritano un grande riconoscimento per quello che con questo Progetto
Nato come Progetto di accoglienza e poi riuscito a fare in termini anche di testimonianza
Visto che il tema
Di di oggi è quello diventare un ROPPA
Io volevo chiudere il mio intervento con una citazione
Di un grande europeista un grande profeta che purtroppo allora fu inascoltato che Alexander Langer
Che scrisse
Delle pagine molto accorate e su quello che stava accadendo in Bosnia e nei Balcani
In particolare un testo perché molto profetico intitolato Leo l'Europa muore o rinasce a Sarajevo leggo una pagina breve
Perché c'è un messaggio finale pensiamo che è stato scritto vent'anni fa quando già Langer proponeva all'ingresso della Bosnia e nell'Unione europea come possibilità di risolvere il conflitto
E pensiamo come Zara anche era avesse una visione dell'Europa grande
E
I mi colpiscono molto rileggere oggi le sue parole anche per l'appello accorato che lui aveva lanciato
Scriveva anche era dopo tre anni tutti noi Umilio potenti assistiamo al quotidiano ormai banalizzato di una guerra
I cui bersagli sono donne e bambini vecchi deliberatamente presi di mira da cecchini raggiungibili o colpiti dodici mortali che sparano dal nulla
Ci volevano dunque tre anni soprattutto una presa di ostaggi dei caschi blu fatto senza precedenti nella storia della comunità internazionale
Perché leadership politiche media europea di riconoscano che in questa guerra ci sono anche i revisori e aggrediti criminali vittime
Tre anni di una politica inutile di neutralità che ci ha privato gli ogni credibili credibilità presso i bosniaci e di ogni rispetto da parte degli aggressori ormai siamo arrivati a un punto di non ritorno
Io ti diamo le conseguenze che si incinta pongono e rafforziamo la nostra presenza e in fin dei conti rifiutiamo di essere complici della strategia di epurazione e di omogeneizzazione
Della popolazione della Bosnia oppure cediamo arrecato intollerabile delle forze serbo bosniache ritirando ci dà la Bosnia e infliggendo così delle Nazioni Unite
La loro più grande umiliazione proprio mentre si celebra cinquantesimo della fondazione dell'ONU
Oggi più che mai in passato dobbiamo armarci di dignità e di valori e soprattutto ripetere quel mai più che risuona in tutta Europa alla fine dalla seconda guerra mondiale
Oggi è più che mai in passato dobbiamo difenderci in Bosnia contro coloro che spingono all'epurazione etnica e religiosa come ideale politico e lo impongono perpetrando crimini contro l'umanità
Se la situazione attuale risultato delle politiche disordinate rinunciataria e contraddittorie dei nostri Governi l'opera l'Unione europea in quanto tale rimasta muta impotente assente
Bisogna che l'Europa testimoni e agisca
Concludo veramente dicendo questo che
Langer città parole come poco
Eppure azione omogeneizzazione omologazione
Credo che la grandezza del Progetto Bergamo perché accanirsi è stato quello appunto di testimoniare l'opposto di queste parole quindi
Portare la diversità portare la capacità di relazioni e di conoscenza laddove c'è Renato invece un disegno che tendeva a cancellare la diversità
Che
Tendeva a cancellare le relazioni e tendeva Cantet da cancellare la possibilità di conoscenza
Langer nel messaggio che lascerà parenti di amici
Quando nel luglio novantacinque si toglie la vita conclude dicendo non sia qui tristi continuate in ciò che era giusto
Ecco io credo che questo messaggio
Sia il messaggio che vorrei lasciare a tutti di continuare in ciò che è stato giusto grazie
Grazie davvero anche per avere ha ricordato che ci sono state già allora riflessioni così importanti su cui dobbiamo tornare come come quella di Langer
Noi riteniamo che il progetto che abbiamo lanciato cercavamo la pace possa dare tanti stimoli alla riflessione sull'Europa oggi sul nostro Paese e le sue potenzialità
E tra l'altro nel ricostruire le esperienze anche di tanti individui che non hanno normalmente ambizioni
Di grande stradale grandi statisti ma ma operano nel quotidiano
E chiediamo a ai nostri concittadini uno sforzo per aiutarci a ricostruirla attraverso quello che si chiama il CRA outsourcing cioè una raccolta partecipativa del materiale
Sul nostro sito infatti stiamo cercando di raccogliere fotografie diari corrispondenze
E tutto quello che in qualche modo ci può aiutare a ricostruire questo grandissimo diverso e a riflettere fino in fondo anche
Non ha scopo Polo getti comma con la volontà di di capire fino in fondo che cosa queste spenta ci ha dato
Del nostro cercava al nostro cercavamo la pace così abbiamo intitolato il Progetto lavora Marco Abramo che è uno dei ricercatori di osservatorio Balcani Caucaso
E lascio a voi la parola per presentare i risultati primi risultati del lavoro che vi dicevo si concluderà l'anno prossimo ma speriamo realtà possa proseguire anche oltre perché i materiali che stanno emergendo sono sicuramente
Molto interessanti
Grazie grazie lui Israele buongiorno a tutti anche da parte mia
Il mio intervento raccoglie alcune prime considerazioni che emergono da questo lavoro di indagine che
Osservatorio Balcani Caucaso sta portando avanti sull'impegno dei cittadini italiani nella guerra in ex Jugoslavia
L'oggetto di studio non è naturalmente un vero e proprio movimento coerente e coeso lo vedevamo anche lo sentivamo anche prima ma piuttosto una mobilitazione trasversale variegata
Un accomunata sostanzialmente dall'intento di portare qualche forma di aiuto alle popolazioni che sono sconvolte dal conflitto
Ma con modalità differenti che sono diversamente definite a seconda anche delle inclinazioni appunto politiche culturali
Dei vari soggetti coinvolti
Il fenomeno nel suo complesso
Si colloca in una situazione contingente che è oggettivamente straordinaria e che viene
Efficacemente spesso a mio avviso appunto da dalla famosa espressione guerra in casa
A un'espressione che viene riportata già nel settembre del mille novecentonovantuno sulla sulla copertina del settimanale avvenimenti e che verrà quindi resa celebre da dal titolo di un di un fortunato libro
Nel nel breve tempo a mia disposizione in tre lo introdurrò alcuni elementi di riflessione che sono relativi esiste soprattutto alla prima fase della mobilitazione al primo momento di crisi
Nella ex Jugoslavia
Quando quando la guerra in qualche modo non era ancora entrata
Nelle case degli italiani ma certamente bussava alle loro porte
Approfondimento riguarda quindi il periodo compreso tra il giugno mille novecentonovantuno e la primavera del mille novecentonovanta novantadue e si basa su documentazione dell'epoca
E testimonianze orali cioè interviste con con i protagonisti
Un'ultima precisazione citazioni introduttiva ma invece dedicata a quelli che sono
I confini geografici dell'analisi
Il il Progetto di osservatorio Balcani Caucaso approfondisce questioni che riguardano l'intero quadro nazionale il contesto appunto italiano nel suo complesso
Ma il lavoro di ricerca che io conduco a si concentra soprattutto su un caso di studio particolare che è quello del
Del Trentino della provincia di Trento la mia presentazione oggi
Comunque l'ambizione di di approfondire di introdurre più che approfondire perché siamo qua appunto in una fase
Iniziale una riflessione utile alla alla comprensione complessiva del contesto nazionale
Talvolta per scrolla CONI esempi dal caso di studio locale che sto approfondendo ma avrò cura di di segnalarli di contestualizzarle
Quelli compiti i compiti jugoslavi
Hanno luogo nella era della guerra in diretta televisiva un'era che inaugurata dalla prima guerra del Golfo
L'assedio di Sarajevo rappresenta probabilmente uno dei momenti di di massimo coinvolgimento dell'opinione pubblica mondiale nelle nelle vicende di ossidi uno specifico teatro bellico
Sappiamo quanto quell'ininterrotto flusso di immagini che arrivano dall'altra parte dell'Adriatico
Svolga un ruolo di primaria importanza nella sensibilizzazione dei cittadini italiani nel spingerli a a ad attivarsi a fare qualcosa
Dalle ricerche però emerge una situazione che
Per quanto riguarda
La prima fase del conflitto è piuttosto diversa
Non ci sono molte fonti primarie che
Riportano né lamentele le denunce
Per la freddezza dei cittadini italiani di fronte alla tragedia in Jugoslavia imputata anche e cito uno di questi tanti appelli
A alla scarsa spettacolarità di una guerra logorante carica di distruzioni e di morte ma priva di quegli effetti speciali che attirano i mezzi di comunicazione innalzano gli indici d'ascolto
Ecco si tratta di affermazioni che
Sorprendono in parte se si pensa proprio a livello di copertura mediatica che la guerra raggiungerà negli anni successivi e pure è proprio in questo tipo di contesto che si registrano i primi movimenti di singoli
Di gruppi informali e di realtà associative
In questa prima
Case naturalmente svolge un ruolo significativo l'influenza di quelle che sono le ricco riconosciuta autorità politiche religiose
Il Papa imboccano sforzi solidarietà già nel settembre del mille novecentonovantuno che viene diffusa in tutte le diocesi italiane
I punti di riferimento nazionali di quello che al mondo pacifista cominciano ad usare iniziative già
Con le prime ostilità in Slovenia quindi tra la fine del del di giugno e l'inizio di luglio del mille novecentonovantuno
Tuttavia
Volendo analizzare l'effettive dinamiche della della mobilitazione nell'indagine invita rivolgere l'attenzione soprattutto a quel sistema di di legami a quella rete che serre tenuti intrecciata si tra tra Jugoslavia Italia negli anni precedenti al conflitto
Un sfortunatamente sì sfortunatamente si tratta di un periodo che è stato poco indagato dalla storiografia che si è concentrata soprattutto sui pericoli di contrasto
Su durante e dopo la Seconda guerra mondiale tra tra Italia e Jugoslavia
Tuttavia quelle gambe che che si sviluppano soprattutto agli anni settanta ottanta
Maria emergono nei primi anni Novanta e svolgono un ruolo fondamentale a partire da da i rapporti tra comunità e ammine frazioni locali basti pensare
Al caso del MIUR gemellaggio tra Carlo Watts e Alessandria un gemellaggio che risale
Ma agli anni Sessanta e che permette
Già nell'agosto del novantuno una prima mobilitazione ad Alessandria in favore appunto della città croata
Allo stesso modo simili dinamiche si ritrovano a nord est dove la comunità di lavoro Alpe Adria collega le Repubbliche jugoslave nord occidentali e le reti e le Regioni e le Province
Del nord-est italiano
Quest'ultime intervengono
Direttamente anche nella politica estera sostegno del riconoscimento di Slovenia e Croazia e ma anche con iniziative di solidarietà che sono a volte alla sostegno del lavoro delle associazioni
E dei primi comitati
Altre relazioni di altro livello precedentemente intrecciate tra tra i due Paesi divengono divengono canali di comunicazione privilegiato iper appelli diretti
Che arrivano dalla realtà in guerra nel corso de la minima indagine sono emerse esperienza di solidarietà che derivano da legami tra cori parrocchiali tra corpi dei vigili del fuoco cosa di questo tipo
Vi sono quindi due fenomeni sociale di ampie dimensioni che maturano nel corso degli anni ottanta e che incidono fortemente sulla percezione della realtà jugoslava di una fetta importante della popolazione italiana
Favorendo sia contatti personali che una particolare essa sensibilità verso quel mondo
è in primo luogo il ruolo svolto dal turismo estivo che nel decennio un precedente compito negli anni Ottanta porta sulle coste jugoslave croate centinaia di migliaia di italiani
Un'esperienza che ha un suo peso ed emerge chiaramente sia nelle testimonianze dei dei dei dei protagonisti dell'epoca che nelle uno che nella documentazione coeva
Vi riporto l'accettazione di un attivista che risale al mille novecentonovantuno che cito
Questa è una guerra imposte dove si veniva in vacanza con la moto e la ragazza decisa starsene nudi sulla spiaggia questa guerra fa male anche per queste piccole ragioni private del cuore e della memoria
Il secondo fenomeno che mette in contatto un numero non indifferente di italiani con l'altra sponda adriatica e in quegli anni naturalmente quello di me giù Goria
Che negli anni Ottanta proprio per l'entusiasmo per le apparizioni porta decine di migliaia di italiani
Nel villaggio dei veggenti creando un po'notevole Baggi bacino di potenziali cittadini a di appena di cittadini potenzialmente attenti a quello che succede inerte coordina in Jugoslavia
E e non a caso si riscontra immediati me immediatamente loro attivismo
Ne i gruppi di tre volte di Mezzogori e sono sono sono tra i primi a prendere l'iniziativa sia per questa particolare sensibilità ma soprattutto per i contatti dirette per una certa organizzazione e la la conoscenza stessa del territorio
Nei primi mesi di crisi quindi
Appare fondamentale l'affermazione di queste figure ponte in qualche modo che riescono ad attivare le comunità in Italia
Questo ruolo ha svolto spesso anche da da num dai numerosi cittadini italiana jugoslavi che che sono in quel alla già all'epoca residenti in Italia
E che naturalmente forte di capitale di conoscenza in loco diventano dei vettori importanti agiscono al di fuori delle comunità di immigrati in relazione con la più vasta società civile italiana
Ecco per quanto non esaustive naturalmente queste osservazioni contribuiscono a mio avviso a far comprendere soprattutto
La capillarità e la spontaneità del fenomeno su tutto il territorio del nostro Paese nelle
Più verde diverse realtà del nostro Paese
Una società italiana aveva puntone complesso allacciato
Delega mi di vario genere con la realtà jugoslava ed essi risultano quanto meno inizialmente fondamentali per promuovere l'impegno anche al di là di precedenti attivismo i politici o civili
Prima dell'esplosione mediatica stessa della guerra favorendo l'organizzazioni enti Britti autonome la nascita di soggetti nuovi indipendenti
Il secondo punto che vorrei rapidamente trattare oggi riguarda la lettura e l'interpretazione che viene data del conflitto dei primi cittadini Taglianini impegnati appunto nell'attivismo nella mobilitazione
Mentre il Governo italiano è un
Dell'epoca l'Esecutivo Andreotti con con Gianni De Michelis agli esteri cerca in questa fase di sostenere il più possibile il Governo federale Governo di Belgrado
Nella seconda metà del novantuno nei primi nel limite nei primi mesi del novantadue
Sui mezzi di comunicazione nell'opinione pubblica prevale un'interpretazione che ha quasi univoca cioè solidale con le Repubbliche slovena e croata e avverso al Governo centrale di Belgrado
Anche gran parte dei big questi primi gruppi che si formano
A sostiene il riconoscimento da parte della comunità internazionale delle repubbliche secessioniste
Si tratta di posizione che sono apertamente sostenuta e nel mondo cattolico ma che trovano sulla stessa lunghezza d'onda anche esponenti gli esponenti del degli ambienti vicini al partito radicale liberale
Nei primi mesi di Putin di guerra appunto si registra una proliferazione in tutto il paese di gruppi realtà associative che
Sono contraddistinte da nomi denominazioni e quadri amici della Croazia Comitato pro Croazia al sostegno alle vittime in Croazia eccetera eccetera
Si tratta di un pronta che inizialmente molto presente visibile nel dibattito pubblico quanto meno fino al dicembre novantuno ai primi mesi del novantadue
E che coniuga in qualche modo impegno politico e solidarietà effettivi convogli è cosa di questo tipo
Nella gara nella galassia più
Prettamente considerata pacifista compattata da dall'opposizione a alla alla guerra la prima guerra del Golfo di di pochi mesi prima di fatto
Coordinata a livello nazionale soprattutto da Associazione per la pace darci da ACLI la questione appare più complessa
Uno dei principali esponenti di quel mondo ricorderà anni dopo lo cito
Fin dal principio in movimento pacifista assunse una posizione contraria alla secessione unilaterale slovena e croata e si impegnò per il dialogo il negoziato per uniti un'iniziativa globale riguarda tutta la Federazione jugoslava
è per alta dalle mie indagini emerge un quadro meno coerente rispetto a quello descritto in questa situazione
E
E l'analisi delle posizioni all'interno appunto del variegato mondo pacifista
Diverge trova incontra delle divergenze rispetto a quella cara magari probabilmente una visione con sito consolidata più ai vertici
Nel caso trentino appunto che ho approfondito un movimento pacifista prende come punto di riferimento immediatamente il diritto all'autodeterminazione e si schiera fin da subito in appoggio al riconoscimento di tratte Slovenia
La memoria dei testimoni intere intervistate Cicci restituisce efficacemente il significato
E il peso che in quella scelta a
Il percorso politico precedente soprattutto Ninni agli attivisti che sono più politicizzati ricorda uno di loro
E lo cito noi venivamo da una stagione in cui la tu l'autodeterminazione dei popoli era Vangelo era un dogma allo stesso tempo il nazionalismo era una cosa estranea
D'altra parte al passaggio del decennio tra fine anni Ottanta inizio anni Novanta anche studiosi grande spessore come magari Hobsbawm parlano dell'aziendalismo come di un fenomeno ormai
Marginale e residuale nella vita politica
Per gli attivisti una primaria elaborazione
Arriva in seguito alle alle a quelle iniziative a quei paraggi che che portano ad entrare fisicamente nei territori della ex Jugoslavia età con e a confrontarsi con gli attivisti locali un po'quel percorso di conoscenza di cui si parlava anche prima
La documentazione disponibile testimonia la sorpresa degli italiani ad esempio nell'incontro con una realtà croata che è molto più complessa contraddittoria di quanto immaginato
E nella scoperta
Anche della presenza di attivismo anti nazionalista in gru nei gruppi di opposizione a Belgrado
Ciò finisce in un primo momento per aumentare il senso di spaesamento
Questo si nota si riscontra
Molto nelle interviste quando il testimoni tornano a ricordare quelle prime fasi ricordano appunto una difficoltà di capire di di ritrovarsi
E anche appunto già citato Alexander Langer uno dei più come dire attenti osservatori di quello che stava succedendo all'epoca scrive proprio in quei mesi ad un attivista in ex Jugoslavia
E lo cito facciamo fatica a trovare il modo giusto per aiutarvi e forse siamo anche un po'distratti oltreché frastornati a appunto
La le esattamente queste sentimenti si riscontrano nella memoria appunto dei protagonisti quando ripercorrono quella quella prima fase
Sarà soprattutto la successiva esperienza di impegno per la Bosnia a favorire il consolidamento di nuove interpretazioni
Nella ricerca di di punti di riferimento sia etici che politici si affermeranno definitivamente con forza soprattutto i valori dell'multicultura i gol pluralismo della convivenza della cittadinanza
Che verranno in qualche modo simboli Zatti dalla dalla città di Sarajevo
Ecco
Per concludere
E i primi mesi di guerra sono certamente più complesse da studiare
La dimensione dei gruppi e molte case informale poco strutturata e quindi è la stessa documentazione risulta frammentaria tuttavia si tratta a mio avviso di un momento chiave per capire la dinamicità e la natura stessa
Dell'evoluzione complessiva della mobilitazione anche successiva
Si è voluto sottolineare in primo luogo il ruolo fondamentale evidente fin da subito dei rapporti tra Italia e Jugoslavia della rete di relazioni comunque presente tra società che facevano riferimento sistemi politici diversi
Ciò favorisce lo sviluppo a maglie larghe dell'attivismo mosso da spinte diverte diverso e che comprende
Una fluidità di posizioni di organizzazioni che renderanno effettivamente possibile il coinvolgimento di migliaia di persone
Una dimensione di intervento che non viene frenata inizialmente dalla difficoltà di trovare strumenti interpretativi Condi convincenti
Ma che in un momento anche di superamento delle logiche appunto del mondo bipolare è una anche un ingresso in crisi profonda delle istituzioni politiche italiane in quella fase
Per me per la definizione di uno spazio di azione inedito sostanzialmente autonomo
In tale spazio parte della società civile italiana come Erice come si è vista fin da subito costretta a confrontarsi in modo nuovo e diretto con il mondo esterno con gli attivisti di altri Paesi
E ad interrogarsi su alcune problematiche inedite complesse che poi contraddistinguerà hanno attraverseranno la la fine del Sacco
Gardena grazie
Mi siamo convinti che saranno tante le questioni che emergeranno da portare avanti la ricerca certamente ci pare fin dall'inizio di poter dire che
La costruzione di reti sociali nella società civile europea sia uno strumento fondamentale per
Per i momenti di crisi di difficoltà e questo sia uno degli l dei fattori rilevanti che emerge dal dal lavoro nelle sue prime fasi
E i sei Movimento italiano di solidarietà è stato il più grosso probabilmente ancora non abbiamo da
Certi ma lo lo è molto probabilmente
Ci furono tanti altri alte mobilitazioni negli altri Paesi europei
E nell'allargare la prospettiva quindi da Dario nazionale all'internazionale abbiamo invitato Verna Jancovic da investita di Zagabria che ha il merito di essere una delle persone che per prima iniziato una riflessione su questo tema
E e quindi lascio a lei la parola per un un'analisi più complessiva
Ma in più fuori volti Molent
O
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Sei anni periferie annua sbattere PLIS Works sempre riferì testo sei Walter anch'io
Grazie grazie verso una evidente dal tuo ragionamento come
La divisione della guerra fredda ci avesse impedito una conoscenza che purtroppo AA reciproca abbiamo dovuto sviluppare negli anni più tragici de del conflitti nei Balcani
Tanta letteratura a partire da dalla fine delle guerre almeno quella pubblicata in Italia su questi argomenti ha evidenziato i limiti tanti limiti della mobilitazione della solidarietà
Di coglioni ventuno hai citato turismo di guerra e altri casi
Ma quello che non si è messo in luce invece quasi mai praticamente o sorprendentemente sono stati gli aspetti importanti positivi di crescita
Di crescita di come la scienza reciproca per cominciare
Sicuramente l'Italia del novantuno ancora con il problema del multiculturalismo non aveva fatto i conti
E e quindi era molto poco capiva e conosceva de dell'esperienza che che era stata qua dei Balcani
Le lingue erano diverse anche a livello politico e quindi sicuramente oggi probabilmente linguaggio è nel bene e nel male spesso più comune
è chiaro però che gli spazi sia la potestà della strumentazione che abbiamo a disposizione che dell'opportunità insensato per ora sono molto molto superiori a quelli di vent'anni fa di venticinque anni fa
E quindi ci auguriamo possano continuare a crescere possiamo concludere questo primo panel se qualcuno vuole fare
Delle o fumando dei ai relatori o delle considerazioni abbiamo qualche minuto di tempo
E mentre ci pensate dire al microfono se qualcuno alza la mano di di coda due comunicazioni di servizio
La prima è che è fuori trovate un questionario di valutazione anzi nella cartelletta chiedo scusa trovato un questionario di valutazione se avere più voglia di compilarlo starete certamente è un favore
E d'altro canto all'uscita all'esterno trovate ognuno dei frutti della stare della cooperazione tra Alitalia
E la Bosnia che sono le marmellate vibrato un'azione
Frutto del lavoro di una cooperativa
Di vibrato una che è una località vicino a Srebrenica praticamente nota a tutta Europa e al mondo
E e insieme sono frutto di un del lavoro di riconciliazione di di crescita sguardo al futuro delle donne che abitano in questa roba di alcune donne
Veri di questa cooperativa che abitano a Prato un attimo
E che sono commercializzate da altro mercato in Italia
Qualche domanda qualcuno che vuole la mano
Vuole un'affermazione prima del caffè
Oppure siamo pronti per una domanda reazioni
Sì
Io credo molto
Integrazione europee dei Balcani della Turchia ma anche degli ucraini una dell'Azerbaigian e a questo proposito vorrei chiedere
Nascerà lo carina affermare il patto di associazioni e con l'Unione europea
Perché dovrà rifiutare ridurre doganale e ora si attacca offerta da me lo scambio
E tra l'altro Eurotraf ovvero otto insomma questo che è stato creato dal produttore per allargare la sua frequenza ad aggiornare l'espansione dell'Unione europea
Intanto però si è preclusa per le predette opere che sono identiche
Del Baltico l'Estonia la Lituania e la Lettonia
E come pare che però creduto abbia intenzione di
Che avere ebbene fu il basso
è quell'altra cosa la zona Baggio annuncio vorrebbe entrare nell'Unione europea
è la quale però stranamente
Dovranno già le clamoroso che dell'azione dei diritti umani compromettere dal suo Presidente
Ringrazio io è chiaro usciamo un po'a da
Da i temi di questo di questa giornata mai lo colgo come stimolo per
Dire che si chiaramente l'Europa potrà ben più grande non solo dell'Unione Europea stessa ma anche dei Paesi del sud-est Europa di cui parliamo
E ancora tante altre sfide da vincere oltre a quella della dell'integrazione europea dei Balcani
Quindi inerisca rispettivamente a agli altri ex paese paese dell'ex Unione Sovietica
Invece rispetto all'Azerbaigian abbiamo pubblicato perché è materiale ultimamente proprio
Sul sito di osservatorio Balcani Caucaso per
Ragionare su
Sulla difficoltà della dedico da politiche di questo Paese e le complesse relazioni che il nostro intrattiene
Con nel Caucaso vista la nostra dipendenza anche energetica in questo caso da dall'altra regione e visto quindi le lei ambivalente della nostra politica quando gli interessi più forti sono
In campo e quindi è
Più probabili chiudere un occhio sugli autoritarismi dei Paesi altrui e anche per questo quindi è importante che ci siamo che ho da parte della società civile che monitorava con più
Forzava le scelte politiche dei nostri Governi
E se qualcun altro che va
Accomodo a sull'antenna volevo aggiungere che proprio nei giorni scorsi
Putin ha fatto alcune mosse per riavvicinare Chievo a Mosca attraverso delle concessioni Visconti proprio riguardo le forniture di gas
è chiaro che l'adesione all'Unione europea deve fornire dei vantaggi anche ai paesi aderenti e spesso prevale questo aspetto dell'esame
Come se fossero dei Paesi di seconda fascia
Anche sulle questioni dei diritti prescindiamo a vedere anche in Europa occidentale non è che sul fronte dei diritti siamo messi tutti benissimo
Per quanto riguarda la questione dell'Azerbaijan e non è un Paese qual sia si è una fonte di energie molto importante per l'Europa quindi in quel caso invece si chiude un occhio sulla questione dei diritti perché c'è un vantaggio per l'Europa
Credo che il tema dell'Europa debba viaggiare su due binari quello dei vantaggi re precipuo ci dal punto di vista economico ma anche quello degli l'identità che l'Europa vuole vere
In termini di cittadinanza e di diritti mi chiedo ad esempio se civile che delle persone che scappano da un conflitto come quelle in Siria
Debbano morire in mare per raggiungere la sicurezza in un continente che si chiama Europa ad esempio secondo me è questo è un problema è una questione che solleva
Una denuncia di inciviltà verso l'Europa poi possiamo andare a vedere le responsabilità di chi sono però
Il fatto che ci siano morte venticinque mila persone in vent'anni nel Mediterraneo per raggiungere l'Europa e molte di queste persone siano
Profughi che avrebbero diritto all'asilo sancito dalle norme internazionali secondo me è questa è un'ombra presa pesante sull'Europa ed uno pesante accusa di inciviltà al nostro confine
Grazie Andrea
Per avere riportata l'Europa anche nei suoi aspetti più critici
Se qualcun altro
Vuole intervenire altrimenti l'invito tutti a bere un caffè per la pausa e torniamo a per il secondo Pannella le undici e trenta
Continuiamo questo secondo modulo dei nostri lavori
Che è coordinato dalla cattedra UNESCO dell'Università di Bergamo è una cattedra UNESCO su diritti dell'uomo ed etica della cooperazione internazionale che è arrivata al suo decimo anno di attività
Non festeggiamo non facciamo festeggiamenti ma festeggiamo lavorando e intensificando i nostri progetti
Due parole giusto sulla cattedra UNESCO per dirvi che una struttura di informazioni e di ricerca che l'UNESCO riconosce dietro un progetto giustamente di ricerca
In varie parti del mondo e con partner diversi e di formazione noi a livello di formazione abbiamo un dottorato quindi all'università licenze della cooperazione internazionale studi interculturali
E una laurea magistrale che ha lo stesso nome della cattedra UNESCO quindi che punta sui diritti dell'uomo
Perché questo binomio diritti dell'uomo e cooperazione internazionale perché secondo voi e colgo lo spunto dagli interventi che mi hanno preceduto
La cooperazione internazionale assenso se si rinnova e se parte dall'effettività ed al rispetto dei diritti dell'uomo
Sono stati fatti alcuni accenni molto interessanti prima io ringrazio di aver ricatti proprio perché si dice a volte non in tutti i paesi questi diritti vengono rispettati a volte vengono massacrati a volte vengono dimenticati è vero
Ecco noi ci battiamo perché i diritti dell'uomo non siano un'etichetta
Non diventino uno slogan ma che si hanno effettivamente delle armi vere e proprie nelle mani di ogni cittadino e di ogni Paese
Il come cattedra UNESCO noi in pratica viviamo in Europa l'Europa possiamo dire che la nostra casa
Lo diciamo anche con un pochino di orgoglio e di ambizione se permettete anche perché se voi vedete nei banchi nelle banco che c'è lì fuori nel portico e ci sono dei documenti
è in inglese in francese e anche in italiano che presentano proprio una serie di partner e di alleanze che noi abbiamo sia con organismi internazionali
Sia anche con università e carte dell'UNESCO soprattutto europee ma anche internazionali quindi nel resto del mondo quali Messico
Honduras Cuba Congo Cambogia eccetera eccetera
Queste alleanze ci servono proprio per fare alcuni progetti di ricerca che siano significativi
L'ultimo che abbiamo fatto
Che vede sempre l'Europa implicata ma che allarga un pochino alla sua sfera di riflessione anche al Mediterraneo perché il Mediterraneo sta diventando veramente un
Un'area e una realtà che ci interpella Chezzi sicché ci provoca i venticinque mila morti del Mediterraneo a cui Andrea Valesini ha fatto riferimento
Si spingono interpellano ciascuno di noi e veramente ci mettono di fronte alle nostre responsabilità sia nei confronti dei diritti sia nei confronti proprio di una solidarietà transnazionale e effettiva
Allora uno degli ultimi progetti che noi abbiamo fatto vedeva proprio sa i Paesi dell'area mediterranea implicati tre della riva nord Italia Spagna e Francia e tre della riva sud
Tunisia Algeria Marocco su un progetto di ricerca durato tre anni che aveva come titolo educazione diversità e coesione sociale
Quindi quale coesione sociale a partire dai diritti dell'uomo e a partire dal loro rispetto e dalla loro effettività
Dico ancora l'Europa è la nostra casa perché in Europa lavoriamo tanti Turner lo vedrete in questa procedura che ritroverete fuori sono europei
E l'Europa entra in casa nostra entra nella nostra riflessione entrano i nostri paradigmi l'Europa viene conosciuta viene capita viene attraversata attraverso le ricerche che facciamo
Qui in questo secondo pannello si parla di allargamento all'Europa
E noi ci permettiamo di dire che il nostro Senato Accademico proprio in questa settimana ha approvato un accordo che la cattedra UNESCO ha siglato
Con la cattedra UNESCO dell'Università di mettete in Filosofia i diritti dell'uomo
Quindi l'allargamento e l'apertura diciamo l'apertura la Turchia che diventa un'apertura di ricerca
Un'apertura di modelli di formazione perché ieri abbiamo fatto proprio un seminario ristretto per vedere come lavorare insieme e quali approcci utilizzare
L'Albania faremo un progetto sui diritti dell'uomo come le università inducano e rafforzano i diritti dell'uomo
E l'Albania diventa uno degli studi di caso accanto al Marocco all'Algeria e accanto alla Università di Bergamo
Quindi lo dico con un pizzico di orgoglio ma anche di soddisfazione cioè sia l'Albania che la Turchia
Sia scusate l'Albania sì che la Turchia diventano proprio alle nostre nuove frontiere che sono frontiere da
Da sfruttare tra virgolette frontiere da capire frontiere da valorizzare nelle loro ricchezze nei loro reciproci approcci
Io ringrazio gli organizzatori di questa
Giornata proprio per aver permesso anche a noi che siamo del resto fra gli organizzatori di presenti di essere presenti e di coordinare questo secondo pannello
Ringrazio anche i nostri tre relatori che sono io Anna con cura di
TIM io Giuda e Andrea Lorenzo Capussela
Sono tre persone di spicco comincio dalla nostra dalla persona che forse è meglio conosco perché ieri abbiamo vissuto insieme e abbiamo già programmato alcuni moduli di formazione e di ricerca
Io Anna Cucurachi di
è professoresse titolare della cattedra UNESCO dell'Università di mettete e la sua cattedra non esco ha come titolo filosofia e i diritti dell'uomo
è stata fondatrice e direttrice del Dipartimento di Filosofia dell'Università asse tetti la gente seria ecco di Ankara dove anche insegnato
Dal mille novecentonovantasette al due mila cinque ha fondato e diretto il centro per le ricerche l'applicazione della filosofia dei diritti dell'uomo
Presso la stessa Università dal mille novecentonovantotto è titolare della cattedra UNESCO presso l'Università di Malta dipende dove dal due mila e sei
Insegna e dirigenti il Centro per la ricerca e l'applicazione dei diritti dell'uomo
Ha ricevuto un numerosissimi riconoscimenti internazionali parecchie sono le pubblicazioni e anche avuto due lauree honoris causa
Una cosa che ieri così che abbiamo conosciuto
è che due sono le attività importanti che la loro cattedra UNESCO fa proprio per educare i diritti dell'uomo
Andando due master loro richiamano uno corrispondente alla nostra laurea magistrale
E l'altro invece proprio a servizio della società civile
In cui insegna no il fondamento e anche la praticità come ci si accosta i diritti dell'uomo come visibilità in quanto soggetto di diritto
Ma anche in quanto debitori del diritto e quindi qual è la responsabilità di ciascuno di noi come cittadini di fronte a queste sfide
Noi la ringraziamo per essere venuta e siamo contenti di darle la parola
IMI chiuda che è un analista politico dell'economista sia occupato per un decennio del conflitto nell'ex Jugoslavia e dal mille novecento novanta novantacinque vissuto Belgrado seguendo le guerre di di soluzioni jugoslava
Per il Times e l'economista
Durante la guerra in Kosovo ha collaborato con loro Observer e molti altri giornali e autori di numerosi libri
Ed è qui con noi per raccontarci la sua esperienza che è stata vissuta veramente da vicino
Il terzo relatore è Andrea Lorenzo Capussela è un economista è un consulente dell'Unione europea
A un dottorato sugli aspetti trust nazionali della politica di concorrenza
Ha lavorato nel settore privato fino al due mila otto e poi si è trasferito in Kosovo dove ha ricoperto l'incarico di Direttore dell'unità economica dell'International Siviglia non fissa esattamente sì ma io non lo so attualmente lavori montati a per conto dell'Unione europea come Consigliere del Ministro dell'economia per l'integrazione del Paese nello spazio economico europeo
Quindi vedete sono tre relatori meglio di così non non si poteva scegliere perché è veramente sono le persone giuste al posto giusto e noi li ascoltiamo cominciamo con la Siria con la professoressa Joana curare
All'ultima parola
è anche un maggior certe persone
Di Arco e l'ex
Lei di sentimento
Deperita ritenuto for con speranza detti spiccano in Europe
Entro hanno Quinza pazienza missing Europe e di voi AIDI l'Under spendendo
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Di discrepanze
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Per
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I fitti discrepanze supplire di Consiglio rimarrà X
Di di spread Orsa cioè di esse subito le rette
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Hai dozzine di problemi in si proibisce
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Ringraziamo molto e ringrazio ringraziamo tutti credo la la nostra prima relatrice io Anna Cucurachi d'proprio perché ci ha fatto volare alto
Nel senso che partita dall'Europa della cultura dall'Europa spirituale dalla sua storia dalla sua genesi per vedere dove l'Europa vuole andare e a quali condizioni una delle prime domande che si è posta dice
Cos'è l'Europa spirituale e l'Europa dei valori e l'Europa delle specificità ed Europa delle norme comuni e l'Europa che ha una sola volontà basata su alcuni principi
Che partono proprio dal rispetto dei diritti umani un rispetto di tutte le culture di tutte le persone in quanto persone indifferentemente dalla loro appartenenza ed alla cultura e dalla storia da cui derivano
Per cui l'Europa di oggi e che la signora dice a due pesi a doppi pesi a doppie misure
Per diventare in una prospettiva dell'Europa di domani deve eliminare questi deve eliminare belli dei blocchi non deve essere l'Europa dei binomi delle contrapposizioni
Ma deve essere proprio l'Europa in cui i diritti umani
Devono essere tutelati e rispettati perché costituiscono un solo criterio che devono essere così che deve illuminare il comportamento di tutte le persone
E devono diventare la condizione affinché ogni persona di venti soggetto di diritti e quindi soggetto di libertà
è soggetto di responsabilità
Mi sembra di cogliere nell'approccio della signora
Innanzitutto un approccio sistemico dei diritti diritti non sono delle categorie si vivi politici economici sociali e culturali
Ma fanno parte di un sistema interconnesso violare un diritto vuol dire violare anche tutti gli altri
Romperla un anello un diritto inteso come un anello di una catena significa distruggere la catena
Quindi
E poi mi l'altro aspetto che mi sembra di cogliere e l'importanza dei diritti culturali quando dice l'Europa
Deve diventare l'Europa una ma anche l'Europa di una con una sola volontà
Quindi a questo serve una concettualizzazione dei diritti e anche un insegnamento dei diritti politici filosofici
Ed etici
Proprio perché tutti si approprino dei diritti e esprimano questa l'Europa in primis gli stati poi ma anche tutte le persone e tutti i soggetti
Pubblici e privati e civili esprimano questa volontà
Di tutela e di applicazione
Raccogliamo queste indicazioni e queste sfide e ringraziamo ancora la signora e passiamo al secondo relatore
Che time di organi
Che già prima abbiamo presentato a lui la parola
Grazie mille mi mi dispiace io capisca italiano ma non possono dare un lungo intervento italiano sondaggi spicchi invece
Anch'io principale marci annuncia
A chi vota inciampa suoi fascia freccia ingenti
Esponenti
Shevchuk Lopez Abazza amata spesse F esso o
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Vasta eco
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La parcella non ci penso
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A
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Pazzo
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Allora
L'uomo ANCE ARCUS
Una voce ondivaghi
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Jacques Long in acconto da reso operativo degli orari serali perpetuando quote a un certo Siena querce qualche Rino dei seggi cui Francesco acque Cern cerchi il CRA ENEA per Eastern conosce francese
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Anna
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Come stesse
Hanno Sassari
Sono
Via a parco est guai nei ragazzi
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Senza Navigli Sessa quel pugliese
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Sì Angelita lei tigri uguali Stepashin influenza rioni U.L.S.S.
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Il Cerqua proprio iscritti cioè sano teche sia normali ex-novo ha poc'anzi e pure le chiese influente pare esercizio CG che logica c'è Gigi risiede OP Hoffman anch'
A trovavo né in terra
Ovunque a Cavaco impaccio ipocondrio andrà
Di Circe cipolle Cipolla i cinesi
Indietro
Anzi per quattro anni risorse fango
Ad arricchire contribuzioni da ambo
Grazie
Grazie tanto attimi chiude anche effettivamente ci ha presentato un quadro di insieme dei Balcani
Dal punto di vista politico dei cambiamenti in atto ha sottolineato come i cambiamenti interessano un pochino tutti i settori la demografi al l'economia come la lentezza e quasi una lentezza in temi cacche c'è non solo nei Balcani ma in ogni Stato
E come a volte si faccia strada i e risulti evidente anche un certo scetticismo nei confronti dell'allargamento dell'Europa nel due mila venti dice ci saranno altri Stati che entrano
Però quindi l'Europa cambierà fisionomia cambierà identità ci saranno nuovi paradigmi di Como di convivenza però non si può parlare di crisi lo slogan dice che adesso si fa avanti e lo slogan della Nike della Nike abbiamo
Che bisogna subito agire e bisogna fare
Io direi che diamo subito la parola senza perdere tempo al terzo le relatore Andrea Lorenzo Capussela economista che si dà uno sguardo credo direi diverso
Più settoriale sull'allargamento e sulla del dell'Europa
Grazie
Dunque no io in realtà non non non intendo contraddire quello che ha detto ti ingiuria
Solo larghissimamente d'accordo con con la sua analisi
Piuttosto senza contraddire questa analisi per le fiere cercare di
Infatti Zare gli aspetti problematici che che resistono
Il discorso sull'allargamento di solito
Si concentra sui meriti storici politici ideali di questo pur
Ha detto soprattutto per quello che riguarda l'allargamento ai Balcani
Balcani occidentali che
Oggi in realtà sono una un club
Chiusa tra i confini dell'Unione europea le acque dell'Adriatico
Una clava ancora in qualche misura problematica nonostante tutti i progressi che che giustamente itineranti hanno segnalato
A questo discorso si combina di solito
Un'analisi del progresso della politica di allargamento
Nel quale
A mio avviso spesso
Prevale
L'ottimismo della ragione parola ottimismo della volontà sul sul pessimismo della ragione
Non solo tra i politici o chi si occupa professionalmente di questo insomma della politica di allargamento ma anche nelle parole di chi le ha analizzate
Ecco su questo ottimismo io ho qualche riserva
A costo di sembrare pessimista
Cercherò di sottolineare quali sono gli ostacoli che oggi la politica di allargamento ha di fronte soprattutto con riguardo i Balcani
Ecco premetto che in realtà condivido fortemente tutte le ragioni ideali storiche politiche che sono dietro la politica di allargamento e aggiungere che ci sono forti ragioni economiche
E i dal punto di vista dell'Unione europea e dal punto di vista degli Stati dei Balcani mutuo beneficio
Tuttavia questi problemi esistono e secondo me è una valutazione realistica di questi problemi è una
Condizione necessaria per poi risolverli e per evitare anche il rischio di
Incardinare
I prossimi passi della politica di allargamento sulla base di una valutazione eccessivamente ottimistica nelle sue possibilità che poi rischia di creare come dire degli effetti controproducenti
Per parlare di questi problemi guarderei sia al contesto esterno al contesto internazionale che a contrasto interno di questi Paesi
Però più del contesto interno che quello che dico che conosco meglio dove secondo me
Sia Dino dei problemi maggiori ma
Con
Condizioni esterne e interne interagiscono tra di loro e quindi vanno in realtà ha guardato insieme
Perché se l'apertura dell'Europa e la sua forza di attrazione
Sono
Elevate e questi ieri reagiscono positivamente sulla spinta verso l'adesione del all'Unione europea all'interno di questi Paesi
Se invece l'apertura la forza di attrazione dell'Europa sono deboli indeboliscono le spinte verso l'adesione che esistono in questi Paesi
Guardiamo ad esempio a
In in che condizioni si è verificata la prima ondata di allargamento quella che ha portato tra due mila quattro due mila sette dieci Paesi dell'Europa centrorientale dentro l'Unione europea tra tra il
Per la fascia dal dal Baltico al Mar Nero
Quella fase di allargamento presi avvio pochissimo dopo la fine della guerra fredda
In un clima di grande euforia di ottimismo lo slogan era
Medio europeo volentieri
Gli elettorati occidentali vedevano con molta simpatia l'ingresso nell'Unione europea di quegli Stati di quei popoli che per cinquant'anni erano stati separati da loro da dalla cortina di ferro
La politica di allargamento dichiarato vastissima mente condivisa nei Governi era fu praticamente decisa già altra novantaquattro novantasei quando quando questi Paesi fecero domanda per aderire all'Unione europea
E in quel momento quando la moneta unica era già più o meno imbastita incardinata rapidamente la politica di allargamento divenne la la la priorità più alta dell'Unione europea
Un'Unione Europea che in quel periodo era forte sicura di sé sicura del proprio futuro
Prospera appunto stava per fare un grande passo in avanti con con la moneta unica che non dimentichiamolo è difficile difficile pensarci adesso ma
Nel primo decennio della sua vita fu fu un grande successo
L'Unione europea questo periodo fu anche un periodo di grande prosperità economie cresceva
I redditi delle
Delle famiglie crescevano i mercati erano stabili
Fu il periodo definito dalla grande moderazione nella quale
Impresa e famiglie potevano guardare con con
Con fiducia con sicurezza al futuro e quindi gestivano facevano programmi
In quella situazione gli elettorati dei Paesi centrorientale
Vedevano all'Unione europea come una sorta di
Paradiso terrestre
Si era l'approccio finale
Della transizione che iniziarono nel novantuno ed erano approda che vedevano come da un lato sicuro
Perché l'Europa occidentale evidentemente desiderava che ci fosse questo ondate di allargamento che tra l'altro avendo insieme all'allargamento della NATO
Quindi lo ritenevo non Obiettivo plausibile e lo vedevano con un obiettivo molto desiderabile perché
Dalla dall'adesione nell'Unione europea aspettavano
Prosperità sicurezza e aggiungerei cosa che non si può dire rispetta i Balcani di oggi
Vedevano nell'dell'adesione come dire nella prospettiva euroatlantica nell'adesione all'europea alla NATO anche il modo di svincolarsi permanentemente
Dall'influenza della Russia
Che nella storia di tutti questi paesi avuto conseguenze e spesso anche tragiche pensiamo alla Polonia presente
Le popolazioni di questi Paesi quindi avevano una spinta esercitare una spinta molto forte sui loro Governi e sulle loro élite
A procedere verso l'adesione all'Unione europea che quindi
Come dire Comba ciò intera G all'interno di questi Paesi con la forza d'attrazione che esercitava l'Unione europea e con tutte le politiche allorché l'Unione Europea adottò per
Per per spingere verso di sé questi Paesi
Le liti di questi Paesi
Come dirò in seguito spesso qui che che ci sono gli ostacoli maggiori alla politica di allargamento veri di questi Paesi si trovarono quindi prese tra l'Unione europea che gli attirava alle atti attirava verso di sé e la loro popolazioni che le spingevano verso il basso la
L'adesione all'Unione europea
Queste liti tra l'altro non avevo neanche avuto molto tempo dopo la fine del muro di Berlino per consolidare posizioni di potere o posizioni di rendita all'interno di questi Paesi
Ricordo nel novantotto alcuni economisti di Harvard pubblicare un articolo per
Paragonare la transizione in Polonia con la transizione in Russia dove invece gli oligarchi stavano prendendo potere
Il titolo dell'articolo era la mano invisibile
E la mano ladra la mano che che ruba Brindisi volante dando grande niente ed era vero
Grazie alla spinta degli elettorati dell'elettorato e alla forza l'attrazione dell'Unione europea
La transizione polacca preso una direzione radicalmente diversa da quella russa
Perché le condizioni esterne interno molto diverso e quindi in Polonia le privatizzazione ad esempio furono fatte a tempo debito quando c'erano le regole come dire
Già già pronte per per evitare disastri che sono successi in Russia
Ora
La situazione
Attuale è molto diverso
Lì gli elettorati dell'Europa occidentale guardano
A Tirana e a Skopje comma molto meno simpatia di quanto allora non guardassero a Praga o Budapest
E
Viste le condizioni socio economiche attuali dell'Europa occidentale sarà piuttosto difficile persuadere questi elettorati che è una buona idea fare entrare nell'Europa tutti i Balcani
I Governi
Dell'Europa occidentale difficilmente avranno voglia in questo momento di spendere parte del loro
Modesto in un certo senso prezioso capitale politico per fare una battaglia
Per persuadere gli elettorati della bontà dell'idea di fare entrare l'Albania il Kosovo la Macedonia europea non non lo vedo nostro Presidente del Consiglio che si
Che si come dire si inalbera i temi del genere quando la abbiamo la crisi che conosciamo
In questo periodo l'Unione europea
Non solo abbiamo la più grande crisi economica a memoria d'uomo
Con tutte le sue conseguenze economiche ma anche politiche
Ma l'Unione europea sta attraversando la peggiore crisi della sua storia
Nelle tra il due mila dieci al due mila undici
E alla sensato domandarsi se l'Unione europea
Avrebbe resistito si sarebbe salvata dalla crisi
La crisi nasce
Da uno squilibrio nell'architettura dell'unione monetaria
Per cui la moneta comune non si appoggia su un fisco comune un'unione politica comune
Gli accorgimenti che sono stati presi
Dal due mila undici oggi
Per far fronte alla crisi non hanno che inciso sugli effetti della crisi non sulle sue cause uno squilibrio rimane
E finché quello squilibrio non sarà risolto secondo me
Facendo sì che l'Unione monetaria si appoggi su un'unione politica
L'Unione europea rimane e la moneta unica rimangono vulnerabili
Se domani si verificassero nuove condizioni di panico sui mercati finanziari che mettessero sotto la forte attenzione il debito pubblico dei sovrani vengono siamo sicuri che l'Europa
Ne uscirebbe indenne
La moneta unica
E ancora a rischio di disgregazione e se la moneta unica si disgrega asse nuovo non voglio sembrare pessimista io credo e spero che questo non avverrà ma resta una possibilità
Se la moneta unica si disgrega se probabilmente l'Europa stesse sedi spiegherebbe sotto la pressione di di spinte protezioniste populiste di
Di recriminazioni
Vicendevoli tra i tra i Paesi creditori Paesi debitori sul sulle ali del populismo
Ora tutto questo è ben noto agli elettorati dei Paesi dei Balcani
E ai loro Governi
Loro vedono che l'Europa
Verso la quale
Negli ultimi quindici anni più o meno le loro politiche nazionali sono state
Indirizzate
Chi prima chi dopo lo avevano che l'Europa
Da un lato non protegge i propri cittadini da gravissime crisi socio-economica
Vedi la Grecia ad esempio
Dall'altro lato non è
Un
Una
Baluardo sufficientemente forte
Verso per per derive autoritarie vediamo quello che è successo in Ungheria
L'indipendenza della magistratura in Ungheria
è stata fortemente deteriorate l'indipendenza la Banca centrale eccetera eppure l'Ungheria e un paese europea questo non avrebbe dovuto succedere eppure è successo
Quindi la la desidera abilità dell'adesione all'Unione europea agli occhi di questi elettorati ha forse un po'minore di quello che era
Per un polacco nel novantasei
Inoltre
L'elettore medio dei Balcani
Vede anche che l'Europa non sembra tanto disposto ad assorbirli quindi il processo di allargamento che dura una decina d'anni e per i Balcani nei durerà un po'o meno perché tante riforme sono già state fatte ma
Richiederà ancora molti sforzi ho molto tempo bene alla fine di questi sforzi non c'è la certezza di entrare perché
Finché gli elettorati occidentali e i loro Governi non decidono di come dire di prendere sul serio questa questione di riflettere e di
Riscoprire il merito della politica e largamente o non siamo sicuri e tutti i Paesi entreranno
E soprattutto
Tra cinque o dieci anni
E purtroppo ancora legittimo domandarsi se l'Europa ci sarà ancora
Perché
è improbabile io non lo credo non lo spero ma
è possibile una serie di eventi ad esito dei quali
L'Unione europea di fatto non esiste più
Ovvero se esisterà ancora secondo me intorno a quello che molto giustamente secondo me diceva in Giunta
Se esisterà ancora sarà perché è riuscita a rafforzare l'euro zona inevitabilmente sarà diventata un'Europa
Fondata su due cerchi concentrici due velocità
A questo punto di nuovo la desidera abilità di entrare in questa Europa entrando vi
Mentre cerca esterno è un po'minore di nuovo se pensiamo al paragone con come vedeva le cose l'elettore polacco
Nel due mila sei
Alla luce di tutto questo guardiamo a
Come le élite politiche dei Paesi dei Balcani
Si avvicinano
Insomma come come loro affrontano le le questi la questione dell'allargamento dell'adesione all'Unione europea che secondo il passaggio cruciale perché
La la il processo di allargamento e realtà un lungo
Di
Vigile e doloroso processo di riforme
Che devono essere fatte dalle autorità politiche dei Paesi dei Balcani
Per
Per darsi il
Il le strutture politiche economiche anche sociali
Conformi più o meno a quelle del dell'Unione europea
Richiede quindi una trasformazione molto profonda
Che
Certo può essere favorita dai Consiglieri dal dal dal dalla pressione politica che viene dall'Unione europea
Può essere favorita dalla pressione che viene dagli elettorati ma in ultima analisi dipende dall'operato dei governi dei governi e dei Parlamenti
Quindi come queste eliche comandano in questi Governi e Parlamenti come queste riguardano alla
Al processo di adesione presso l'Unione europea
Questi élite
Hanno
Rispetto a quelle dei dei dieci Paesi dell'Europa centrorientale che entrano in Europa nella prima fase di allargamento
A mio avviso hanno incentivi molto meno forti a fare queste riforme
E hanno anzi propri interessi che sono contrastante con queste riforme
Incentivi meno forte derivano dalla debolezza dell'Unione europea dall'incertezza sulla sua proprietà sopravvivenza dall'incertezza sulla sua futura comico l'azione quindi sul merito sul beneficio di entrare in questo secondari seconda fascia
Hanno meno incentivi perché le loro stesse popolazioni esercitano minore pressione un po'perché sono più preoccupate dalla crisi economica gravissima che questi Paesi hanno
è un po'perché dopo quindici anni di propaganda
Di integrazione europea sono un po'più scettici ci credono un po'meno vedono quello che è successo in Grecia non solo così persuasi in questa situazione
Queste élite non hanno un autonomo incentivo interesse a procedere speditamente seriamente sulla via di queste riforme
Perché questi delitti
Adesso generalizzato ma
Queste lite tra l'altro per le liti intendono non solo
Chi sta al Governo ma spesso anche partiti di opposizione e gruppi sociali che hanno voi potere politico può al potere economico
In alcuni casi magari anche potere legato a
Gruppi militari o che erano militari io o gruppi che sono legati alla criminalità
Insomma
Tutto quel coacervo di di di interessi di gruppi sociali che beneficiano dal sistema
Inefficiente piuttosto chiuso che
Il sistema politico inefficiente chiuso che governa questi Paesi bene queste élite zero
Fondano o quanto meno larghi segmenti di questi diritti fondano da un lato il proprio potere politico su pratiche di clientelismo
Non solo sul genuina convinzione del dottorato ma sul pratiche di clientelismo e come dire la loro componente economica fondo spesso il proprio
Il l'accumulazione delle proprie ricchezze su pratiche di corruzione o di abuso dei poteri pubblici
Per
Per
Distorcere l'allocazione delle risorse a proprio favore
E il potere politico viene poi usato per proteggere queste posizioni di rendita
Ora questo sistema che ho descritto radicalmente incompatibile con le riforme che l'adesione all'Unione europea richiede
Queste riforme
Se devo dirle in due parole portano a creare vigorosa concorrenza sia
Nel sistema politico sia nel sistema economico nel mercato
La concorrenza non potrebbe che era opera le posizioni di potere di queste questi riti quindi non hanno alcun interesse a come dire tagliarsi dal l'erba sotto i piedi se non ci sono
E agenti esterni vuoi loro elettorato con l'Unione europea che hanno la forza di spingerli a fare queste riforme
Quindi in questa situazione questi la la linea più razionale
La linea politica più razionale di questi delitti
è come il di
Far proseguire il processo di allargamento mantenere la politica di allargamento
Quindi rispondere positivamente alle sollecitazioni che vengono dal dall'Unione europea
Per mantenere in vita questo processo che comporta sostegno politico da parte dell'Unione europea ma anche sostegno finanziario
Ma
Queste riforme non farle ritardare le ovvero quando vengono fatte
Studiarle opere Pertile nella fase di attuazione questa è una cosa che vediamo attraverso tutti i Balcani
Nella situazione attuale l'ostacolo maggiore secondo me alla politica di allargamento
E l'ostacolo rispetto al quale si può fare qualcosa sono proprio gli incertezze sì degli incentivi di questi enti
Lo si può far nulla ossia non ha senso dire dobbiamo risolvere la crisi economica
Per far proseguire la politica di allargamento ovvero dobbiamo risolvere lo squilibrio strutturale dell'Unione europea per far andare avanti la politica di allargamento francamente no primum vivere
E comunque quei due grandi problemi saranno risolti se e come saranno risolti
Sulla base di dinamiche che che non nascono nella politica ed è largamente perché hanno poco a che vedere con la politica deve ovviamente quando quei due problemi saranno risolti si potrà andare avanti più speditamente sulla politica di allargamento
Sì in che questo non avviene la cosa da fare secondo me cercare di incidere
Sugli incentivi agli interessi delle élite politiche dei Paesi balcanici
E questo
Concludo secondo me si può fare in due modi
L'Unione europea da un lato può fare qualcosa
Forse troppo spesso l'Unione Europea naturalmente negozia
Il primo
Il processo di
E varie fasi del processo di adesione
Con i Governi colleghi politiche di questi Paesi e quindi un certo senso ha interesse alla stabilità politica in questi Paesi però purtroppo se lei Rizzon quella stabilità politica
Paradossalmente antitetica a un vero progresso qui occorre trovare un difficile equilibrio tra
Mantenere naturalmente stabilità politica perché qualche cosa si possa fare ma evitare di
E se dall'Unione Europea stessa che aiuta queste élite politica consolidarsi le protegge rispetto
A sfide che vengono dal loro interno
E poi e mi mi rifaccio ascoltato con molta attenzione quello che ci diceva dalla dottoressa Jancovic a
Secondo me
La la strada per
Per cambiare gli incentivi di queste élite politiche viene dall'interno
Perché gli interessi che queste élite
Rappresentano che secondo me sono contraria all'interesse generale
Questi interessi devono essere battuti di una battaglia politica
Questa battaglia politica si può fare solo all'interno di questi Paesi ci può essere del sostegno dall'esterno e quindi nuovo paradossalmente la società civile europea
Potrebbe essere quasi più utile adesso ai Paesi dei Balcani di quanto non fosse utile mentre si sparava
Perché ora non si spara però nei Paesi dei Balcani non si spara più però non si vota molto
Non si protesta molto
E non
Sì potenza troppo poco spesso per ragioni politiche socio economiche di quanto le condizioni politiche socio economica giustificherebbero quindi
Magari
L'aiuto dalla società civile europea potrebbe avere un senso in questo senso
Io
E i problemi di questi Paesi dei Balcani sono molto simili tra loro quindi secondo me c'è molto spazio per la cooperazione transnazionale
Di chi ha intenzione di organizzarsi operare per l'interesse generale e per fare pressione per accrescere la pressione su queste ricche governano questi Paesi in modo in modo
Inefficiente
Direi
Temo di avervi tediato troppo lungo e qui mi fermo grazie
Direi proprio di no anzi mi sembra che abbia dato proprio una
è un quadro molto lucido e molto completo del di che cosa significa oggi allargamento
Facendo proprio una comparazione molto attenta fra la prima ondata di allargamento
Quindi molto condivisa in un periodo di prosperità in cui è andare aderire all'Unione Europea poteva dire così svincolarsi da alcune posizioni di forza soprattutto della Russia voleva dire approdo sicuro approdo utile
Voleva dire è un una grande forza che il Paese stesso poteva contenere
Oggi invece la situazione è diversa i Governi molto prudenti nasce proprio una situazione che nasce proprio da così da una serie di difficoltà
E poi di ci si chiede cosa statali Unione europea fra cinque dieci anni come le élite politiche dei bei dei Balcani affronteranno il passaggio l'Unione europea
E qui ha fatto un esame a mio parere molto interessante di che cosa sono i di che cosa rappresenta Nocchi devono ubbidire
Le élite oggi dove fondando il loro potere politico no clientelismo corruzione abuso eccetera quindi un sistema che da un lato e molto incompatibile con le riforme che dall'altro
Frena moltissimo no per cui da una parte la linea e comunque proseguire
Verso l'adesione è e l'allargamento all'Unione europea però con un ostacolo forte
Cioè fare in modo e e alla fine anche secondo me con due sfide con le quali lei ha concluso dice da una parte l'Unione europea anche resse alla stabilità dei Paesi però non deve essere lei che chiede di fare queste riforme o che comunque agisce e per conto di
E dall'altra parte
Fa vedere come la linea per cambiare questa realtà che è veramente contraddittorie stridente
Può venire sono dall'interno di questi Paesi che sono abbastanza
Comparabili fra di loro proprio per i processi che vivono interessi che vanno battuti all'interno e quindi il valore anche di una cooperazione transnazionale che potrebbe fare da una parte da collante o comunque
Aiutare a superare una situazione di stallo
Io non so abbiamo passato il tempo che avevamo a disposizione
Se ci fosse un intervento due rapidissimi
Uno prego
Tanto è vero in continuo se è possibile fare due domande il più possibile dell'Occidente che riguardano in particolar modo per arma Turchia la prima domanda la vorrei rivolgere dottor appassionato
In quest'ottica la Turchia Pepper
A rappresentare un atto un potenziale Paese mentre oggi ad essere già una realtà partner economie per l'Unione europea
Si sta
Si sta muovendo anche per dei vini diventare
Un Paese che compete con l'Unione europea a livello di sfera di influenza economica
L'istante la degli ampio ha subito una grossa trasformazione del perché anche per la volontà di trasformarla in un grosso centro finanziario
E mi chiedo se e la Turchia è persa invece allontanarsi dalla volontà livello da una parte non c'è quello di una rete per diventare una potenza regionale con un vecchio soprattutto ai Paesi balcanici
E all'ex repubbliche sovietiche un particolare
La seconda domanda invece parla dottoressa acculturato
Volevo chiedere se nel suo discorso di un volontari unica come condizione necessaria per un'Europa
Per un futuro d'Europa
In questa logica volontà intricata anche la
Volontà di cedere parte della propria autonomia dalla propria volontà
I paesi che si affacciano alla possibilità di diventare membro e pelle compreso la Turchia hanno secondo lei questa farsa di cedere parte della propria autonomia ieri volontà grazie
Direi ci sono altri interventi rapidissimi ecco uno e poi diamo la parola ai relatori
Prego grazie
Ho sentito tempo fa all'intervento di Fabrizio ospitalità l'avrei chiesto a lui se fossi stato presente
Che è il rappresentante della Commissione europea ma è anche stato definito rappresentante dell'Europa per l'Italia del nord e questo vorrei anche capire meglio che cosa significa
Comunque lui diceva che circa il futuro dell'Europa l'epoca degli Stati nazionali è finita
Detta dal nuovo lì non preoccupa un po'perché non vuol dire che tutto diventa Europa non vorrei
Che avesse in mente delle grandi macro regioni
Grazie
Bene io adesso darei la parola i relatori in ordine per una risposta
Grazie dunque io
Confesso che non so moltissimo della Turchia
Però sono d'accordo con lei secondo me
Rispetto alla Turchia la
Questione dell'adesione dell'allargamento
è un po'diverso perché
Qui è
Tra la Turchia e l'Unione europea si svolge quasi un dialogo tra i quali
Molto diversa il negoziato rispetta i singoli Paesi dei Balcani
Che
Allo poche alternative
A quella prospettiva la Turchia può scegliere
A altre opzioni e più grande forte un Paese oggi in forte crescita
Come dire era più evidente questo qualche anno fa però
Ma altre opzioni rispetto a quelle di aderire all'Europa e
All'Unione europea ha retto e valuterà i meriti della prospettiva di adesione
In termini di analisi lucide razionale di costo opportunità
Si guadagna qualcosa ma si perde anche qualcosa di aderire all'Unione europea e sicuramente
Nell'ambito di questi negoziati conta il fatto che
Per certi versi la Turchia ad esempio nei Balcani non voglio dire che sia un concorrente ma un potenziale concorrente
Dell'influenza che all'Unione europea
Che è una concorrenza che può essere virtuoso può diventare conflittuale
Quindi sicuramente questo è tenuto presente
Forse però TEN Giuda può può dire qualcosa di di di più interessante sulle questioni della Turchia che io devo dire non omesso moltissimo e della sua e Fortezza sui Balcani
No i tempi ad Amman tanto spara getta intrecciata una sento forse solo marce esatta Ciancio se noi lo accettiamo posizioni le event pelliccia Chisimaio incessante presentato ha varcato oltre frontiera l'IRAP e Mucciolo Beckham cioè sono professori a Cunningham Francesco D'Arcangelo anche i problemi a campo anche a fare un mutuo cioè in Sant'Anna Mac servirà per niente
Ecco intuibili avendo al suono senza accese
Nel sette scassata riescono senza squilli calarli o meno ma non ho mai saputo
Un esempio
Io
Alcuni tutti finché non avvenne in Corte il problema stata start con voi chi siete detto Chiesa avere alternative
Beh
Dissi visitare alternativi simuli Speer questi Cabot empirico Europe Bette Davis di Jorge di
Spirito allegro cui scaturisce tutto c'era
Ente
Indiscussi Piritore Europe cerchino sconti di piercing unici io l'ho qui svolto ed ero presente
Esporli dipendenza e presente this Okan TRIPS
Ente da non Western European Cantoni svizzeri al dipendente inedito quei dette di spirito critico pieni Grignani interdipendenza
Interdipendenza dell'importante il nord tu felici di concorso
Il vero al problema scoperto l'altro interdipendenza
Detto e presenti no tu hai deliberante più cancri su quei all'interdipendenza detti invia empirico Europe dei lei questa più barche comma
Finché I danno evolverà in occorre e Under Two Dior pesce
Direi che se posso aggiungere qualcosa in risposta agli Stati nazionali alla paura che aveva
La signora che del secondo intervento dice mai la fine degli Stati nazionali Stati nazionali non ci sono più ma se esisteranno le macroregioni non credo che sia in questo senso
Perché se noi facessimo una mappatura dell'Europa proprio una fotografia dall'alto vedremmo che gli Stati nazionali non esistono ci sono spostamenti in massa
Di popolazioni per cui ogni stato e pluri nazionale
In questo senso quindi a livello di identità livello di diritti a livello di di abitudini a livello proprio di così di di costruire
Delle confidenze basate sulle diversità intendere queste diversità solo come ricchezza e non tanto con degli come degli sbarramenti o come delle barriere ecco credo che la prospettiva almeno i culturale sia proprio questa
è io mi fermerei qui ringrazierei moltissimo per questi prego
Date né per noi è parso di un ente dire una cosa ho fatto un discorso realtà molto astratto parlando solo di liquidi di questi eredi di dell'economia politica di questi Paesi
Avevo in mente un esempio che volevo darvi del delle cose che ho detto
Nel
Un paio d'anni fa
L'Unione europea forni al governo del Kosovo
Dell'assistenza tecnica per
Adottare delle misure contro la corruzione questi esperti lavorarono dietro al Kosovo una serie di diritti suggerimenti e raccomandazioni
Il governo del Kosovo senza dare spiegazione né rifiutò il sessanta per cento di queste raccomandazioni per
Cambiare il sistema politico ed economico per evitare la corruzione
Ora
Non non c'è altra ragione per questo rifiuto che non gli interessi di questi élite politiche che hanno hanno preso il rischio di
Una reazione negativa da parte dell'Unione europea infatti poi
Che infatti in realtà è stata piuttosto debole
In un certo senso RAS che uno schiaffo no al I consigli che vengono da Bruxelles rifiuta nel Santa per cento
Di
Di raccomandazioni che venivano da esperti bravi e pagati dai media europea
Il disastro è che questo fatto
è venuto fuori soltanto quando la Corte dei conti europea
Ha fatto una valutazione dell'impatto avuto in Kosovo delle del degli aiuti che derivavano dall'Unione europea e ha rilevato con sorpresa che
Il sette per cento di queste raccomandazioni
Non è che non fossero state attuate Funo semplicemente rigettate e troppe e nonostante la Commissione europea ritenesse che erano tutte rilevanti e utili ha detto no questo non lo facciamo
Non lo fanno non lo hanno fatto perché in realtà hanno interesse che il
Tema rimanga così come
E purtroppo l'Unione europea non su quel punto non non ne ha fatto un tema di
Come dire di di critica
Ecco grazie anche per questa ulteriore preziose integrazione io mi scuso se il dibattito è stato un pochino sacrificato ma però penso che grazie al taglio è l'approccio che hanno scelto i nostri terre latori
Andiamo diretti verso il terzo modulo il terzo momento di questa
Conferenza all'Europa che manca
Quindi chiedo a tutti voi di a ricordare le varie domande che avreste voluto fare
Proporle alla fine
Grazie a tutti e buon appetito
Io
Buongiorno a tutti
Ben ritrovati dopo c'è un ottimo pure avete potuto gustare poco fa
E come in tutti
I convegni anche più importanti che si rispetti però naturalmente bisogna
Contare qualche defezione
Non accoglierli il vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella che è impegnato in tantissime cose tra cui
Quella della sua corsa alla alla alle primarie del Partito d'ocra attico
Pittella ci ha mandato un video che dura due minuti saluto che adesso ci guardiamo e poi gli altri relatori saliranno con me qui sul palco daremo inizio dibattito Craxi
Care amiche e cari amici dispiacerebbe deve essere ben veri
L'altra invece sarebbe emerso a livello civile assordante dei Balcani CalPERS
Me l'onorevole Pianetta e per gli interessi veri unica oltre legge economica dei dal Parlamento europeo
Autorevolissima dirigente del socialista intenderebbero
Gli ambasciatori si vede quindi mi disse e tutti i partecipanti a questa tavola rotonda
Bellavia crede davvero nel mercato nel Caucaso ci crede quella mediamente
Basti pensare agli accordi bilaterali e associazioni
Destabilizzazione
Esibizione dopo avere annunciato e non di più paesi dei Balcani
Ad eccezione del personale recentemente l'emendamento da me e mi è stato il patto di stabilità del sud est è arrivata assestamento
Degli avvisi Venezia gravi agraria prende quella Minesso vicende ingresso ve la Croazia dell'Unione europea oggi sia mancata tibiale dare niente da aggiungere quelli basterebbe per il due mila
Vorrebbero che il grande interesse in chiave come la Turchia
Questa aggressività aggirabile quindi assumendo straordinarie silente
Sostenere la crescita è veramente assurdo il combattivo cinque nel club brutte acque ancora presente in alcuni dei di questi permessi
Se non certo
Laddove questo inverno dove nasceranno equilibrio esperimenti
Per andare avanti nella direzione di una grande libertà perciò vi ringrazio e vi sarebbe nel perfetto rinviabile nuovissime Moro
Prego invito i relatori a venire a raggiungermi qui sul palco non lasciarmi da solo anche adesso attraversato imbarazzante
Allora
Intanto mi presento due aspetti che sono che sono qui con me cominciamo
Da quella che arriva attualmente da più lontana Alexandra Mihajlovic del
Settimanale politica del settimanale belgradese politica che abbia avete visto sul
Sulla brochure che vi è stata
Consegnate momentanei Group lascia l'ambasciatore di Craxi il quale oppure
Non ha potuto essere presente abbiamo una rappresentante balcanica seppur non della teste ottima con cui
Ragionare appunto dal di dentro
Rispetto
Alle questioni dell'Europa che manca e che forse
In questo momento manca anche a noi alla mia alla mia destra invece
Piano capelli la conoscete tutti essendo diciamo così padrona di casa deputata per una
Del Parlamento
Al Parlamento italiano vengo dalla Fondazione bambinoni alla sua destra invece Michele Brunetti e del Comitato che fa parte del Comitato scientifico della cattedrale nascono Università di Bergamo
E invece all'estrema sinistra non so se anche politica quattro capiremo dopo
E è con noi
Michele Nardelli presidente del Forum trentino per la pace e per i diritti umani
Manca una persona molto importante anch'a questa tavolare a me personalmente ma credo a tutti voi dispiaccia molto sapere che non è con voi
Ettore Sequi Ettore Sequi è l'ambasciatore dell'Unione europea in Albania è stato anche l'ambasciatore
Dell'Unione Europea in Afghanistan è una persona di qualunque diplomatici che
Come esistono pochi e lo posso dire per una
Conoscenza diretta del personaggio di quello che rappresenta
E Ettore se qui è quello che ha diciamo così l'alibi maggiore perché in questo momento rappresentando l'Unione europea in Albania si è trovato a dover gestire una situazione delicata è proprio
In questi ultimi giorni molti di voi saranno corrente del fatto che
Si era vociferato alla possibilità che le armi chimiche di Bashar Assad potessero essere smaltite appunto dal danno da questo ha provocato
Già così una forte opposizione da parte
Della della popolazione albanese probabilmente anche dell'Unione europea e quindi Ettore Sequi sta seguendo questo importante dossier se lo vogliamo chiamare tale
E non ha potuto all'ultimo momento essere con noi c'ha comunque mandato una lettera di saluto
Che vado a leggervi
Grazie innanzitutto per la cortesia per aver rimesso in contatto con il dottor Capitanio che mi ha fornito le notizie su questo convegno
Sono sono certo che starete seguendo la vibrante difficile situazione in Albania ove continuano le manifestazioni contro l'invio potenziale nel Paese delle armi chimiche siriane
E in queste ore la situazione politica si fa sempre più effervescente e conflittuale
Sono stato
Contattato poco fa sia dal se ai che dalla Commissione ambedue le istituzioni in questione mi hanno espressamente richiesto di trattenermi a Tirana anche nel week-end
In considerazione delle possibili conseguenze anche politiche delle imminenti decisioni albanesi
In ogni caso sia di accettazione che diniego della richiesta statunitense di accogliere in Albania tali materiali
Il dibattito politico diverrà ancora più incandescente e richiederà la presenza e possibile se non probabile intervento del rappresentante dell'Unione europea a Tirana
Non vi nascondo che proprio in queste ore vi è una certa già agitazione anche a Bruxelles considerata l'importanza della questione
E dunque con vivissimo rammarico che desidero farle presente che non mi sarà possibile mio quadrato partecipare all'importante e prestigioso convegno organizzato da voi
Mi dispiace moltissimo informarla proprio a ridosso della manifestazione ma le assicuro si tratta di un patto imprevisto anche per me
Non le nascondo altresì che spetti a non mi rimborserà il biglietto ma non è certo importante
Possono veramente cosa dirle mi creda sono costernato spero che la mia assenza non comporterà particolari problemi
Avevo preparato con cura la mia partecipazione e sono certo che anche in termini di comunicazione avrei ha potuto assicurare una presenza efficace
Mi domando se da questa crisi possa scaturire qualche opportunità per il futuro desidero rimediare e sono fortemente determinato a farlo con i più cordiali saluti e ogni augurio di successo di questo importante convegno Ettore Sequi
Allora
Gli sviluppi della situazione in Albania che sembra non centrare con questo convegno invece secondo me
C'entra moltissimo
Sono quelli per cui la posizione che è stata presa ieri sera è stata quella di negare la possibilità di che queste
Armi chimiche di Assab vengano appunto distrutte in Albania ma tutto questo ci porta
A immaginare che cosa sarebbe stato
Un evento del genere se è alle porte di casa nostra però se è stato distrutto alle parti che ha dato l'Albania come sapete ottanta miglia
Dalle coste pugliesi
Si fosse deciso gli americani avessero deciso offerti anche dell'influenza che hanno non solo in quel paese ma in tutta l'area grazie alla base alla base di Bondsteel come a quella di Tuzla eccetera eccetera
Cosa sarebbe potuto succede anche come impatto non solo sul territorio sulla popolazione su voi stessi
Se tutto questo fosse state deciso il fatto che in rappresentanza dell'Unione Europea Ettore Sequi in questo momento stia seguendo questo dossier che scaricava su un Paese europeo una responsabilità che non è certo dell'Europa le armi chimiche che si sono
Accumulate
Negli arsenali di Assad hanno avuto un padre evidente che la Russia che gliele ha fornito ma gliela fornite anche la Francia gliela fornite in una certa misura anche la Germania un arsenale che è andato formandosi dagli anni Settanta dall'inizio degli anni Settanta
Fino hai ai giorni nostri che venga scelto appunto un Paese europeo per risolvere
Pertanto le castagne dal fuoco la situazione internazionale che vede soprattutto gli Stati Uniti e la Russia come i due contendenti di questa
Guerra che potenzialmente potrebbe infiammare al Medioriente la dice lunga su quante Europa ci vorrebbe
Noi quindi
Invece avevamo organizzato questo convegno era stato organizzato questo convegno molto prima che ci fosse questa
Emergenza in Albania
E il titolo di questo convegno secondo me
Ha una doppia lettura
L'Europa che manca allora come si dice si dice quelli che sono molto intelligenti dicono una lettura pulisse nemica perché lì si può dare
Diversi significati perché
Io credo che
Proprio per gli sviluppi recenti anche della
Situazione europea c'è un'Europa che manca cioè gli Stati soprattutto quelli balcanici per non dire la Turchia
Che mancano l'Europa l'Europa l'Unione Europea manca di una fetta importante
Del suo territorio è che manchino i Balcani e tanto più grave se si considera che il secolo europeo almeno idealmente
è nato a Sarajevo con il colpo di pistola sparato da Gavino pinzetta ed è morto a Sarajevo con
La guerra con le guerre degli anni novanta di cui Sarajevo può essere assoluta simbolo
Ma c'è un'Europa che probabilmente manca anche a noi se sono veri tutti i sondaggi che eurobarometro come Piero Catelli sa benissimo
Ci consegna
A cadenze continue
Secondo il quale lo scetticismo che esiste nei confronti delle dell'Unione europea riguarda anche
Dei paesi che un tempo ne erano immuni da questa sorta di virus che si è
Scatenato in Europa l'Italia è un esempio classico noi siamo stati a lungo in cui il Paese più entusiasta e ci ritroviamo anche a causa di una crisi
Economica che non accenna lasciarci ormai da cinque anni almeno dal
Due mila otto siamo diventati anche noi un Paese euroscettico
Il mio settimanali e lavora L'Espresso come forse molti di voi sanno
Ha pubblicato per esempio questa settimana un'intervista Marino mettendo anche la leader del Fronte nazionale francese
La quale dice quando due anni fa venne a un convegno in Italia
Non trovai nessun partito con cui poter una paventare nessun partito euroscettico nel vostro Paese soprattutto nessun partito che fosse contro la moneta unica
Contro l'euro quando oggi in realtà invece il numero delle degli euroscettici anche a casa vostra e salito tanto che lei guarda con grande interesse oltre che alla lega Nord che è
Storicamente il il partito di riferimento degli euroscettici anche gli xenofobi europei guarda con interesse di dicevo anche per esempio al partito di Grillo che ha
Una certa idea di Europa avete sentito cosa Grillo ha detto dei clandestini a Lampedusa sapete che vuole fare un referendum
Contro l'errore ma guarda con attenzione anche
All'implosione del partito di Berlusconi per capire se una fetta di questo partito quella che
Verosimilmente si scrive si schiera si schiererà sull'Ara destra dello schieramento politico italiano può essere anche lei tentata da queste pulsioni euroscettica e che riguardano non solo noi riguardano la Francia Marino al tema oggi è il primo partito in Francia
Riguardano
La stessa Olanda con cui Marino appena fatto un asse quindi il partito di Kerviel versa riguarda i Democratici svedesi riguarda l'Ukip inglese quindi un euroscetticismo che
Riguarda tutta l'Europa e che talvolta assume anche delle punte delle punte accese se non addirittura naziste quando li andiamo a verificare in partiti come quello greco Alba dorata piuttosto che come quello ungherese gli ospiti allora non stiamo discutendo discutiamo qui oggi di un tema che probabilmente diventerà centrale anche in Italia o almeno io
Me lo auguro tra qualche mese quando ci saranno probabilmente le elezioni europee più importanti a cui siamo chiamati a ad aderire a votare
Perché il gioco in queste elezioni europee cioè l'esistenza stessa dell'Europa
In otto premia il nostro Presidente del Consiglio letta
In un'intervista al New York Times di qualche
Di qualche giorno fa ha fissato l'asticella ha detto se i gruppi euroscettici
Supereranno il venticinque per cento il Parlamento europeo che già come sapete funziona con qualche difficoltà come forse poi ci racconterà Pia Locatelli
Possono essere in grado se supero il venticinque per cento dei bloccare e paralizzare l'istituzione più importante che noi abbiamo in Europa
Il venticinque per cento significa non mi sono fatto due conti circa centosettanta parlamentari europei
Il progetto di ma nulla teme di leaders proprio quello di unire tutte queste forze euro scettiche che grosso modo è oggi hanno
Più o meno il venti per cento del consenso quindi non sono così lontane da quella cifra che il nostro premier identifica come
La possibile paralisi
E
Quindi ci troviamo a pochi mesi da un'elezione che potrebbe decidere persino del futuro di un cammino che abbiamo cominciato assieme ad altri
Popoli europei tanto tempo fa siamo a metà del guado e non riusciamo a priori la proprio se non risolviamo questo problema ed è il tema di cui io vorrei parlare con
I nostri ospiti
Oggi
Quando declina Remo anche
Sulle varie questioni che possono essere interessanti perché
Se è vero che noi abbiamo questo scetticismo verso l'Europa io immagino che Alexandra Micai lo dice si potrà rappresentare come anche nei Paesi che guardano all'Europa
Come per esempio la Serbia da cui lei proviene che hanno appena cominciato un faticoso percorso di adesione e dove
Rilievo entusiasmi che esistevano fino a poco Trabacca poco fa sono abbastanza scemati
Quindi non solo noi che ci siamo dentro ma anche a chi ci guarda da fuori si chiede quanto gli convenga entrare in un'opera così concepita e così via minata dalle tendenze i ritorni agli Stati nazionali
La Croazia che appena entrata nel momento in cui si è trattato di votare per eleggere i propri rappresentanti in Europa una bassissima percentuale di popolazione entrata
La Slovenia stessa Ruby prima ha avuto un'intervista da parte di un
Giornalista di Radio Capodistria qui ha dei problemi a rimanere e ed è uno dei Paesi che sono indiziati dal Po sapere avere le stesse conseguenze della Grecia cioè al deficit così importante da reclamare un'attenzione da parte della Commissione di Bruxelles perché non superi i parametri di stabilità eccetera eccetera
Ma la stessa Turchia dove gli entusiasti a metà degli anni due mila erano
La stragrande maggioranza della popolazione oggi si trova a guardare ad altri mercati e ad altre possibili alleanze
Per ridiventare un punto di riferimento non già dell'Europa ma di tutta di tutta l'area mediorientale dunque una situazione di criticità
Sia per noi che siamo dentro questa istituzione sia per coloro che verrà ma parlo di aiutarci e oggi non sono più così sicuri dunque io sempre per dovere di ospitalità comincerei con Alexandra a chiederle
Se questa Europa così come l'abbiamo vista configurate con tutti i problemi che ha di recenti manca ancora così tanto come mancava prima al Paese per esempio come nessuno o manca molto meno
A poche a e
Si insedia arma cita anche io credo finché balzo ode ha spezzato destò PEC ai già stipite approvarvi certi indirizzi è molto importante ha chiesto
Quel muretto attinga Balti missing io ai forte balzo Buozzi ho inviato quante io mi sono sentito è non dialoga riguardo questi in bocca
Cancri sinistri Tito
Ezio McCoy di di esplose scuretto Hacking Morris Sasco
Alloggiasse se
Nation quante in cui ci potrei polipo francese nella rete
Chiani esatte testé saloni che sani
O da farsi presenze Tires o degli ordini nel vestibolo colti night orde lo straccio esche indiziario fai vuoti decide mensilmente Mintz ai dispari rispecchia Corradi Valses Recaldin mediante miste Giuda merchant
Dei senatori del conto e questo avviene con intimano Candice espositivo Integration devo esbosco insistete o i colori ancora povero abboccamento esterno Candice es di io
Europe fra i sessi
Qui ci sia un po'diverso dei conti predetti reti chiedendo
Songhua chiese
Vuoti vuota doping detti io ministri Treu
Avevo messo free Guicciardini ma è quindi molto importante questo vuoto
Io
E l'agilmente medesimo con picchetti entità e conforme sbocco in calcestruzzo penso che quei posti cammini estetismo Sancio odio
Tenervi insignificante a OPA che impongono tightening orde session Quetti Rea poter Cavalcanti dei
Anche adesso candide camicie es dell'esponente ma vendite intuito Hashim o Backstedt lui incerta scende o del quartiere no stop sceniche prestiti o Integration cappe effettivo qui ci Basie che serve mio members quindi che
Invii io
Enti il pizzo o membri del se a osare vedi potente è ripetitivo momenti del PAI chimismo new favorevole entri tuo so sommesso integrata quindi adesso quasi Bettin attinenti free
Architetto Mossa Ina quella foto a chiunque chieda informo veneti Chieti tutti che la ringrazio in tal senso in fuori in tuta osanna in sexies di ore in cui cita invito a sedervi immenso
E ce ne guardi in faccia se scappi Nesci note tende di io vuote invisi ESP Silvetti and we lentezza qui una investe molto qui cinque Losco amministra anche i suoi precaria in queste in bocca nuance
Vuoti signor Guerra il de France stress puzza andamento sempre Ciriani in tutte le salse nel fare anche il caso del SIC quindi io Institute scienza doterà la porrei shareholder costretti o finti crescente pezzettino
Io stragi PIP in ti ho causato in fine vive per caso su campione Forgione o del mestiere docente vestito il management esse Techint Consiglio invece vinte quiescente pezzettino di tv
Venti io Chienti sta un definisce un utente pressoché perfetti Putin stress quando ecco
Vede ex setting opinione andreste prezzi tra il momento orine diventi realtà sul privato G Opera estate gode io poi le stesse
Enzo risalto ad es impotente delle imprese io mesti succede spesso trasformando Scip estinte Mintz anche un sito Piccin cito
Qua senso io vi parlerò più in francese guai soldi folto causando il fuoco io copiato ininfluenti gli oppiacei medico RAS
Queste in bocca francese avvinto avuti in house affinché franchi io Ghezzi in
Nocioni when you get cioè di Corazza perché posso Gwen qui diatribe dico io
Tre mesi si vuole essere proprio la lezione strade io e maggiormente di Klein affettiva Autan presenze attinto in causa influente trasversalmente uccise nostri ciuffo di od members
Guardo degno members intese ventisette presenteremo appositi ATCC vuol dire io oppure dopo mesi
Vede Crisan depauperare Ezio tradendo agilmente abbia scritto il titolo quelle spessi che intimano politiques amico non istituisce in San Francesco
E vai all'ACI Interbanca Anceschi chiede uguali politiques atti di più e dell'arte vivo bilanciamento Castagnetti beneficio Capezzone Bossi venivo di o membri States
Deve all'innesto ex a cui un membro estinte Margiotta Ivan da quando guanti del sette anziché ho detto causa infuori in tutta la SNAI Serra nell'agilmente su quei proposta applica
Colti tra poco la riunirci vagito respondents restituisce non depurando boh chiedendo Menia qualche in in cui Dauti insufficienti rete coordinandoci
Di economico ai interporsi rating con l'utente può sia un'opportunità buste proprio la rettifica del Sipra dettiamo di costolette coalizzi in Samp old member States Menis per l'instabilità Pini anzi
Indetta ANCE ispettive il management può studi plan poi dati
Stavo i tempi eletti eclatante del Ruanda
Sannio Fonzo del Cai Xinmin dote membership Ethiel PR in veemenza in mezzo guado
Trascorre istanze vai dite voi vorrà evidenti io enti o aziende Firth con strade io l'agilmente elementi di riscatti chiusa mentre pause nel file meeting era al corrente in chiesa occupi cigno reception percorsi più soggetti
Prima sexy segue inglese visto pochi Ereno Menia ha detto moment handling session così e scienza entro esce which rosoni a balze vedendo se questi è scesa baci cose mista di missioni Warner ai soli in Quercia
Veniamo a ciò che è giunto imposta ignorano in cui instillare volti Mantu guasti in bocca francese Pettinau in quote piazza de Francia approvo potere ANCI mettereste un quinto da fax semmai in stato d'maggiormente pensi tese
I modesti Otis mai hanno anche già cinquanta Loporchio letti di Francesco arringhe Frank public oriente mostrate
ANPO cercherò members Tezze potete mettere intenerisce né guide io membership
Fast danni spetti finisca augurava cento scoperte foto guasta un po'contezza
E poi se ci sono storie suicidio sentito causa fai posso anche lì cento idee visto un'arte il
Da ad hoc notte completo l'impatto
E ignora mediamente del francesi ti uscivo spazzole di inizio pause intenti e y entrare attivai interventi stanze d'fascisti ma ancora rango
Implica spese che scandisce impositivo Nando Scip
Ecco l'interregno Seriocha delle provento in cui BPVi place by devo troppo ci investono De Franchi Parlamenti il soccorso con questi
Nostre stime esce successi dette Pala Mens signori vada bene popolo voti in fase purtroppo pezze Censis Po dovesse in bocca francese ovvero quei chiude furbi membership foci metri
In altre vorrei dei Co timori intelligente spetti gli esponenti in classe innata tre punti richiesto ed in o ad Arkan CS in Parlamento validi mpc quale implichi può mole imponente potevi influenza valide patti si andava bene
In chiesa ondeggiano public chiese decision making accede Bisazza o questo dovesse essere qui di costi tesa slide noleggi
Su quale incerta impolitico Braidense
Anzi gli euro e venti
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Uno spaccato
Abbastanza chiaro e netto di tutte le questioni che stanno sul tappeto rispetto anche
Alle aspettative appunto di chi vorrebbe entrare in questa Europa abbiamo capito che
Di una certa fetta della popolazione
Questo sogno continua a rimanere tale ma
Mi riservo magari in un secondo giro di tavolo di chiederle più specificamente
Qual è appunto la situazione attuale con
La Serbia che ha al potere o un partito che avremmo detto prima delle elezioni essere forse
Il più euroscettico ma che può sempre una politica di realismo politico sta facendo tutt'altro e come questo impatta in realtà con la dopo colazione io
Adesso volevo chiamare in causa Pia Locatelli che abbiamo menzionato anche
Anche prima per
Capire
In virtù anche di quello che Alexander sia
Raccontato quale Europa siamo in grado noi oggi di offrire a questi paesi che
Conclusi pervicacia la Serbia addirittura rinunciato a uno dei suoi principi basilari non ci ha rinunciato del tutto ma insomma accettato che la questione Kosovo forse accantonata pur di entrare accettato di
Catturare dopo lunghi anni e dopo molte esitazioni i criminali di guerra che aveva sul suo territorio e quale Europa siamo in grado di offrire nuovi alloggi
Problema è che manca loro l'Europa ma manca anche a noi in Europa il fondo
Questo è il il problema che noi abbiamo
E però prima di spiegare cos'è qual è l'Europa che mancano e che quindi mancando a noi
Io ho difficoltà ad offrire a a loro voglio voglio fare un esempio di come noi dell'Europa vediamo soprattutto le negatività e diamo per scontate alcune cose positive e mi riferisco proprio a questa vicenda
Del dell'assenza dell'ambasciatore Sequi che non è qui oggi perché è rimasto in Albania a
Le posso dire a preoccuparsi
Di queste armi chimiche che erano stati in qualche modo destinati all'Albania
E che hanno cercato di fermare guardate noi abbiamo in tutto il mondo il complesso delle Nimbi è quando si parla di rifiuti nessuno vuole avere i rifiuti del proprio cortile
E però ci sono delle condizioni da qualche parte questi rifiuti devono andare la stessa cosa succede per le armi
Chimiche e però c'è il mondo a disposizione vi sembra logico che queste armi potessero essere destinati ad un piccolo
Paese dell'Europa
E per di più debole
Non è un caso
E però per mi scusi se mi introduco ponga dei problemi di vassallaggio rispetto alla prioritariamente al minimo ci arrivo se arrivo esattamente questo allora
Queste armi non andranno lì
Anche perché Sequi rappresentante
Dell'Unione europea
Ha dato un po'di forza questa resistenza e allora però non l'abbiamo detto che e anche per questo che queste armi non andranno lì e questo è un esempio per dimostrare come troppo spesso ci dimentichiamo delle cose positive dell'Europa
E
Comprensibilmente ci lamentiamo del tantissimi aspetti delle tantissime mancanze dell'Europa e dico questo perché
A guardate ma non solo in Italia in Italia forse più che in altri Paesi ma quando si devono assumere delle posizioni delle politiche
Che non piacciono delle politiche impopolari sistematicamente si dà conto all'Europa sistematicamente
E non c'è un paese che insieme al diretta cacciamo questa politica perché ce lo impone l'Europa che però mette anche sul piatto della bilancia
Le cose positive che ci vengono dall'Europa e io che sono
Da quando sono l'adolescente o mi sono forse pesa per la causa europea ho molto sofferto di questa di questa cattiva propaganda perché mentre vedo che adesso l'Europa sta andando male cercherò di spiegare perché è un'Europa che
Chi non mi piace non è l'Europa che ho sognato però io sento anche il dovere di
Mettere in evidenza alcuni aspetti tra questi il fatto che l'Europa ad esempio convenuta le donne italiane
Perché
Se voi andate a vedere cosa e successo la storia della legislazione a favore delle donne in Italia quei troverete sempre una sorta di
Ping pong l'Europa partite in una direzione e l'Italia seguiva
Ed era sempre l'Europa che davo uno stimolo alla imponeva suggeriva delle politiche
Che davano un vantaggio una una come posso dire una spinta
Alla alla causa delle donne l'avanzamento delle donne io di questo questa è una delle ragioni per cui sono grata all'Europa e voglio davvero spendere alcune parole per dire adesso con l'Europa di adesso non ci piace molto ed è un'Europa che non mi piace molto
A partire
Dal dalla vicenda di Maastricht
Però guardate che l'Italia deve molto all'Europa anche in termini di legislazione detto questo cosa che ci ma anche in questa
In questa situazione che ha reso l'Europa così
Così matrigna
Io credo che i problemi che noi stiamo vivendo adesso in Europa sono dovuti al fatto che ci manca l'Europa cioè che si è si è fatto un certo tipo di percorso fino ad un certo punto e poi non si è avuto il coraggio di andare fino in fondo
Allora al nodo originario che sta all'origine della della nascita dell'Europa che il tema della cessione della sovranità una gestione progressiva di sovranità
Noi siamo arrivati fino ad un certo punto abbiamo messo in comune alcune cose e poi quando si è arrivati al nodo
Della cessione di sovranità che riguardava le politiche
Insieme alla moneta unica quindi maestri
I paesi i vari Paesi dell'Europa non hanno avuto il coraggio di davvero cedere la sovranità anche nella gestione della moneta e quindi delle politiche economiche delle politiche monetarie
Questa situazione ha creato uno scombinamento tale per cui i Paesi hanno difeso la loro sovranità nazionale
Per quanto riguarda
La gestione
Delle politiche economiche e finanziario
E a un certo punto siamo andati avanti anziché cedere questa sovranità progressiva verticale abbiamo cercato di metterci d'accordo fra di noi senza
Senza dei vincoli veri
La situazione così degenerata che ci siamo ritrovati a destra del fatto più vincolati con lei sex contatti con il
Con il patto di stabilità ci siamo ritrovati più vincolati di quanto non sarebbe successo ma se noi avessimo
Progressivamente ceduto sovranità e avessimo di fatto ha avuto un Governo che governava per davvero l'economia e quelle politiche monetarie e finanziarie
E questo ci ha mandato in grande difficoltà in una situazione in cui lui e i Paesi poveri e deboli hanno subito per le politiche e i Paesi più potenti e prepotenti hanno imposto delle politiche che alla fine hanno Vantaggiato loro stessi tipico il caso della Germania
E i Paesi poveri e deboli che sono andati in malora come Roma
Come la la Grecia e proprio questa mancanza di
Percorso che abbiamo iniziato con una
Progressiva cessione di sovranità e che poi abbiamo interrotto quando si trattava di soldi
E questa avuto delle conseguenze devastanti su tutto
E ha fatto in modo che i Paesi o meglio i leaders politici che parlavano dell'Europa e sempre in termini più negativo che ha contribuito a diffondere questo atteggiamento negativo
A è difficile vendere
Mi scuso per questo termine fuori casa
Un prodotto che già vende male in casa perché noi dell'Europa vediamo adesso soltanto le conseguenze pesanti e negative
Ma non è mica obbligatorio fare esclusivamente politiche di austerità perché si possono combinare
Politiche di disciplina finanziaria
Insieme a delle politiche di crescita perché noi siamo stati come posso dire ci siamo impiccati al deficit del tre per cento e o al debito del sessanta per cento
Ma non era amico obbligatorio farlo sono state delle scelte politiche
Delle scelte di politica economica determinate da un pensiero politico da un pensiero di politica finanziaria ma non è un obbligo e non c'è stato nessuno che dicesse questa è la perfezione
Sì c'è un alle politiche ci sono le politiche conservatrici e le politiche progressiste ci sono le politiche di austerità e le politiche della crescita
E
In questo momento però in Europa noi abbiamo due terzi dei Paesi l'Unione europea
Governati da governi di centrodestra che fanno del pensiero neo liberi hanno fatto in questi anni del pensiero neoliberista la loro vita
E queste sono le conseguenze salvo poi vedendo le conseguenze di cominciare a ripensare tale patto bling attori a fare esclusivamente queste politiche
E però un'immagine di Europa che vive male
Fare in modo che i cittadini che stanno dentro la UE si interroghino pesantemente rispetto ad un rapporto tra virgolette sereno e positivo dell'Europa
Ma anche i Paesi che stanno fuori e che
Hanno manifestato un grande interesse fino a pochi anni fa terrestre dentro l'Unione Europea incomincia a dire B forse vediamo
Sono state in Turchia settimana scorsa
Se penso a come la Turchia vedeva la possibilità di entrare in Europa cinque anni fa
E come il l'ho sentita indifferente
Rispetto a questa entrata davvero è cambiato il mondo se penso all'Ucraina chi sceglie il rapporto con la Russia di Putin piuttosto che un rapporto con l'Unione europea
Ma quello di Italgas per scaldarsi d'inverno
Affinate
Sì però anche da anche dando libertà di pensiero e li dà anche la non è libertà il non rispetto delle regole
Il leader dell'opposizione messi in prigione perché perché si fanno fuori così
Il leader dell'opposizione non soltanto in Ucraina e allora noi che diamo per scontato che la rule of law è normale che la libertà di pensiero e di
Se le politiche normale dobbiamo anche cominciare a pensare che anche queste cose qui ci vengono dall'estero in Europa perché quelli che stanno fuori in Europa questi rischi Livorno quotidianamente
Grazie a Pia Locatelli
Attualmente la mia supporti ma era una battuta ma non tanto evidentemente ha una forte componente di verità perché come sapete l'Unione Sovietica ha mantenuto nella sua area di
Interesse
L'Ucraina proprio con ricatto della cessione del gas a basso costo che ha permesso all'Ucraina di scaldarsi nel momento in cui
Aveva una crisi economica importante e l'altro progetto di Putin
è quello di tenere
L'Ucraina legata
All'Unione Sovietica in virtù di questo progetto che Putin anche in qualche modo e concorrenziale
A quello dell'Unione europea e sul quale pure dovremmo interrogarci e che la famosa Unione euroasiatica che contempli che comprenderebbe
Persino la Cina dove creare un'area anche commerciale di cui Mosca evidentemente nei disegni di Putin sarebbe il capoluogo egemone di questa nuova alleanza che dovrebbe vedere la nascita secondo
I disegni di quello che tutti definiscono Avezzano del Cremlino da qui al due mila diciotto che è un altro Prodi
Riferimento rispetto al mondo che sta creando si organizzandosi per macro aree quando la nostra Europa invece è tentata invece da un ritorno
Da una fuga I nazionalismi che poi
Non si capisce come potrebbero competere con questi
Con questi giganti ma io volevo adesso
Chiamano in causa Michele Brunelli
Comma ripeto comitato scientifico cattedra UNESCO Università di Bergamo per
Capire da lui per continuare questa discussione sulla
Sulla corretta né che manca e che manca a noi ma che manca anche ma che manca anche a loro
Per capire se la percezione di quello che Pia Locatelli ci ha raccontato no
Ha dei motivi storici ha delle radici profonde oltre al fatto che non è stata ceduta questa quota di sovranità nazionale
Perché non so di chi l'ha fondata la quota di sovranità nazionale era qualcosa che a un certo punto doveva arrivare lo stesso Prodi l'ha ricordato quando ho fatto i Presidenti europea non voglio arrivare a Spinelli
Che e a chi l'Europa la fondata da da Adenauer piuttosto che a quello
Piuttosto che a Mitterrand e prima ancora dei gol
Che comunque avevo un'idea dell'Europa piuttosto diversa ma insomma qui entreremmo in un'altra in un'altra discussione cosa impedisce di cedere questa cosa e di farsi
Che
Un'Europa perché sia tale si riconosca in un progetto possa inglobare anche coloro che ancora ci guardano con un certo interesse
Sì sostanzialmente
All'Europa pesa ancora un certo retaggio e una certa eredità di carattere storico
Che risale sostanzialmente alla pace diversi Paglia quindi sostanzialmente a quello che un tempo veniva definito il nuovo ordine mondiale nel momento in cui sorge lo Stato nazione ogni nazione comincia a risottolineare il concetto di sovranità di sovranità assoluta quella
Non li usa alpine risposte stati Square la sovranità che non può essere delegata al di fuori della sfera del sovrano
Sovranità che sostanzialmente
è
Una delle principe principali fattori per poi declinare
Un altro elemento fondamentale dello Stato moderno e anche dello Stato contemporaneo che quello
Dell'interesse nazionale
Sostanzialmente l'Europa di oggi secondo me oltre a avere tutta un'altra serie di carenze che adesso dello strano brevemente sebbene
Io tendo a sottolineare di essere un forte europeista io credo veramente dell'Europa
Però sostanzialmente secondo me la visione che l'Europa ha di sé stessa e il discorso ideologico che l'Europa fa di se stessa
E ancora molto relegata appunto all'Europa della pace e di Westfalia si ragiona ancora in termini
Di interessi nazionali e non più di un interesse sovranazionale ove questo interesse sovranazionale sia l'interesse dell'Europa dell'Unione europea di tutti i Paesi membri
Quindi sostanzialmente cosa manca all'Europa manca sostanzialmente un numero di telefono aveva ragione e chi si inganna allora appunto ex
Segretario di Stato ma I tempi anche Consigliere per la sicurezza nazionale quando diceva puntuali col di fonte su colpo Europe
E lo diceva proprio a proposito dei Balcani chiedevo chiamare quale numero devo comporre per chiamare l'unione europea
Questo è uno dei fattori fondamentali e fondanti ancora in Europa si ragiona a livelli di interessi nazionali io ovviamente gli esempi da un punto di vista storico contemporaneo sono molteplici
Pensate per esempio ha come l'Europa arriva completamente disuniti e parcellizzata nel due mila e tre quando appunto la politica americana di Giorgio
Bush Junior punto decide di attaccare effettivamente
L'Iraq di Saddam Hussein ma con l'intento non come fece il padre di liberare il Kuwait ma proprio di spodestare
Saddam Hussein ebbene l'Europa si presenta con un fronte completamente appunto frammentato una parte Francia
E Germania dall'altra i Paesi
Più o meno
Scettici ma comunque allineati come appunto l'Italia e la Spagna e l'allora I tempi si chiamava un'Europa a due velocità i più strenui
Sostenitori chi erano appunto i Paesi dell'Europa del sta
All'Europa quindi manca sostanzialmente
Una nuova definizione disse una nuova concezione di interesse nazionale che non deve esser più chiamato nazionale ma sovranazionale all'Europa manca coraggio
E in un certo qual modo manca anche
Per certi versi di coerenza il fatto che l'Europa non riesca a capire che necessariamente deve delegare
Parte della propria sovranità nazionale fa sì che
Essa sia davvero considerata un vaso di coccio costretto a viaggiare
In compagnia di molti vasi di ferro come si definiva appunto come era definito don Abbondio chi sono sostanzialmente questi vasi di ferro Bay
Stati Uniti io in maniera molto provocatoria sostengo che il processo di allargamento fin qui conosciuto
Non è stato esclusivamente un progetto europeo
Ma spesso e volentieri è stato o per certe volte è stato anche un progetto incoraggiato e fomentato dall'estero
Come gli Stati Uniti con la loro mirabile manovra per esempio di considerare o meglio di far pensare I Paesi candidati dell'Unione europea
Che l'ingresso nella NATO fosse un'anticamera logiche naturale per poi accedere all'Unione europea
Non è fantascienza non è fantapolitica prima si parlava dell'Azerbaijan io sono un po'critico su questo ma la Georgia fece lo stesso questo ragionamento alla Georgia fece di tutto per entrare nella NATO
Cont la sua ipotesi tra parentesi assurda di poter poi accedere all'Unione
Europea quindi
Uno dei vasi di ferro sono gli Stati Uniti che cosa manca oggi ai Balcani Balcani non hanno sostanzialmente non riescono a godere di quell'appoggio che gode però sostanzialmente Repubblica Ceca Polonia Ungheria
Da un punto di vista economico se voi analizzate la situazione economica di questi Paesi nel momento in cui accedono all'Europa e la comparate
Con la situazione economica della Turchia ebbene da un punto di vista meramente di numeri volgarmente di numeri avrebbe avuto molto più ragione più merito di entrare la Turchia rispetto di questi Paesi
Oggi Balcani sostanzialmente non hanno non godono di questo supporto perché gli Stati Uniti hanno tutt'altra priorità altro vaso
Di ferro ovviamente la Russia appunto si faceva riferimento prima l'Ucraina
Sostanzialmente
è il trading on fondamentale per l'Europa appunto per essere riscaldati e non a caso negli scorsi anni per tre anni consecutivamente l'Europa in particolare l'Italia più o meno attorno alla Befana correva a rischio di rimanere
Altre
Ma nel contempo ci sono anche altri statiche cominciano a farsi vedere
Concorrenziali all'Europa ma nel senso
Che fanno sì che questi Paesi i Balcani anche in Turchia
Comincino a porsi la questione ma mi conviene ancora entrare in Europa pensate per esempio alle politiche espansive che sta facendo Cina o in generale i Brix la Turchia stessa il Giappone
Quindi sostanzialmente bisognava cominciare ad interrogarci noi europei
Vale ancora la Pina di continuare a mantenere questa visione ideologica assolutistica che appunto risale sostanzialmente al diciassettesimo secolo
Oppure no
Guardate che è un punto di vista politico questo discorso la stessa cosa di cui appunto faceva riferimento prima l'onorevole Locatelli si tratta ovviamente di un pensiero
Ma il termine usato prima dall'onorevole Locatelli pensiero pensiero non significa dogma
Il pensiero può essere modificato ma soprattutto può e secondo me deve essere adattato ad una realtà contingente di carattere internazionale che purtroppo io suggerirei fortunatamente non è più quella dell'Europa del diciassettesimo secolo
Grazie grazie
Credo che
Credo che l'intervento di Michele Brunelli ci ha dato una serie
Di stimoli importanti per
Continuare la nostra riflessione lui ricordava quanto l'Europa possesso pacata nelle dal momento della guerra di busta dimostra la cosiddetta coalition of the willing se
E il Paesi come la Francia che invece rifiutavano l'intervento ma
Io arriverei più a ridosso
Pensate quanto è stata spacca per l'Europa sulla questione della Libia a tanto da arrivare su quell'altro perché non apre una questione che attiene
All'altro ieri e dove nemmeno con un Paese che sta alle nostre porte siamo riusciti ad avere una
Una politica estera comune anche perché finora abbiamo messo in comune una moneta ma
Per le reminiscenze che ho avuto quando facevo lo studente poco lontano da quali CEO classico Paolo Sarpi so che ci sono molti Sarpi in sala per definire un uno stato civile ci vuole la
La moneta
La politica estera l'esercito e quindi questo sarebbe un altro
Tema importante nel momento in cui cediamo delle quote è evidente che le prime che devi cedere sono quelli che attengono
Evidentemente alle prerogative che definiscono Stato altrimenti di quale cessione di sovranità stiamo stiamo parlando ma
Nel suo intervento Brunelli citava anche la Turchia che non c'è dubbio che dal punto di vista economico avesse e da
Le carte in regola per entrare in Europa
Basti pensare semplicemente il fatto che il progetto di Erdogan per i prossimi dieci anni di farla diventare la decima potenza del mondo la Turchia cresce a ritmi cinesi c'è una
Cina alle porte di casa nostra è
E e non ce ne rendiamo conto salvo il fatto e su questo io
Forse sono d'accordo ricordo quanto Prodi volesse che la turchi entrasse ricordo anche quanto sa così volesse che non entrasse ma l'ha ricordato anche
Alexandra Mihajlovic nel
Nel suo intervento beh credo che qualche ragione non tanto l'opposizione sta così era puramente diciamo così di tattica di corto raggio cioè
Dovete sapere quelle cose che spesso non non si dicono ufficialmente e quando le scriviamo sui giornali magari ci smentiscono
Ma uno dei problemi fondamentali
Per l'ingresso della Turchia è stato il fatto che la Germania la Francia hanno fatto due conti della serva e si sono resi conto che siccome la Turchia c'ha più abitanti di loro
Se fossero state rispettate le regole comunitarie il Partito nazionale sarebbe stato venti il Paese con il maggior numero di deputati era Turchia cosa che
Dall'asse franco-tedesco non andava bene e tutto il resto veniva di conseguenza
Le conseguenze di conseguenza ma non solo conseguenze da poco perché per esempio sul problema di Cipro come sul
Per esempio sul problema degli atti comunitari che riguardano una serie di diritti umani bene forse una maggiore attenzione bisognava pur
Darla e forse anche da questo punto di vista la Turchia ancora oggi non ha dato delle risposte io credo che il che l'Europa si è persa
Un'occasione storica con la Turchia per una serie di motivi
Primo perché a questo punto la Turchia si crede potenza regionale poteva essere il nostro Ponte per dia corpo a dialogare con il mondo
Islamico e la Turchia un Paese islamico ma non arabo apprezzare potuta essere il ponte
Per dialogare con il mondo arabo e forse entrando in Europa avrebbe accelerato quella serie di riforme soprattutto sui diritti umani che ancora allo stato non ha fatto e che forse non sarà perché adesso non guarda più a Bruxelles ma guarda se mai a se stessa e Istanbul si immagina capitale
Di un'altra diciamo così macroregione era assente che conta che contempla tutti i Paesi arabi
Ma nel momento in cui parliamo di diritti umani a me mi subito mi torna in testa la parola a Lampedusa e come l'Europa può reagire a questo che è un altro aspetto
Del motivo per cui noi oggi ci troviamo in mezzo al guado perché non è un mistero per nessuno che
Se come dicevamo prima gli euroscettici stanno grosso modo in tutto Europa al venti per cento se in alcuni Paesi come in Francia i soldati
Gli danno il ventiquattro se in altri
Come in Inghilterra il parere l'Ukip di Niger Faraggi al ventiquattro per cento è perché il tema dell'immigrazione il siccome ci colleghiamo essere Europa anche in quello credo che sia un altro dei temi che
Dobbiamo affrontare in questo momento e sto appunto per chiamare in causa
Michele Nardelli presidente del Forum trentino per la Pace diritti Umani
Perché che perché
Cosa sta succedendo in Europa sta succedendo per esempio che in Inghilterra punto che è un Paese che sta nell'Europa ma non sta nelle euro
Un partito euroscettico come quello che ho appena citato prende il ventiquattro per cento su un'altra grande paura cioè che è quella che dal primo gennaio dell'anno prossimo io beni avranno la possibilità di circolare liberamente in Europa
E i rumeni sono in questo momento lo spauracchio per gli inglesi esattamente come lo furono prima i polacchi
Vi ricorderete le pubblicità sulla paura dell'idraulico polacco che hanno hanno fatto premio nel momento in cui
La Polonia entrare eccetera eccetera adesso non c'è più la paura dell'idraulico polacco e siamo la paura dell'idraulico romeno
Esattamente come in Italia vent'anni fa avevamo la paura degli albanesi vi ricorderete i primi sbarchi a Brindisi
Adesso questa paura più o meno superate nel senso che gli albanesi hanno dimostrato poi di avere una frangia sì sicuramente di
Delinquenti esattamente come gli italiani caro quando hanno esportato oltre che le proprie braccia anche la mafia negli Stati Uniti piuttosto che in Australia eccetera
Ma che comunque
Voglio dire abbiamo superato quella paura e poi anche noi abbiamo avuto la paura dei rumeni ogni tanto scatta un allarme che ben presto sì
Affievolisce perché si crea un altro nemico e perché contemporaneamente vediamo che c'è
Una capacità e dico grazie a Dio di questo Paese
E qui io devo dire una volta tanto mi piace spezzare una lancia
A favore dell'Italia questo è un Paese che ha integrato circa tre milioni di persone nell'arco di poco di dieci anni a dire quanto ogni tanto anche noi dovremo vantarci di alcune cose che succedono no salvo invece continuare a fare gli impresari della paura
Dire chissà che cosa se lo tre milioni di immigrati in un Paese che non aveva una una storia di immigrazione che sono arrivati in Italia e grosso modo ci sono integrati senza grandi problemi sociali visto che a dati del Ministero dell'interno il numero dei delitti in questo Paese è sceso ma questo discorso ci porterebbe troppo lontano
Dicevo perché tutto questo è legato tutto questo è legato perché evidentemente l'allargamento e nessuno deve e dobbiamo dircele chiaramente alcune cose per questo chiamo in causa Brunelli comporta anche la paura di chi entra avevamo paura dei rumeni
I tigli gli inglesi hanno paura che i rumeni invadano in qualche modo l'Inghilterra
è avremo paura dopo avremmo paura se
Che
Gli ottanta milioni di musulmani che entrò in Europa cioè i turchi ci invade avessero mamma li turchi uno slogan che sta ancora nel nostro immaginario collettivo quando di cosa si curare che tutti oggi trovarlo felicemente lavoro niente e nel loro Paese sono ben felici di rimanere Lia a lavorare se mai questo interscambio con l'Europa sarebbe vantaggioso per tutti
Esattamente come ci si diceva Alexandra e chiudo questo breve cappello
Per poi dare la parola a Nardelli
Credo questo è un appello ricordando quanto all'inizio delle guerre dei Balcani i giornali ci mandavano sull'Adriatico perché ci doveva essere l'invasione dei profughi e l'invasione dei popoli non c'è stata perché
I popoli balcanici molto più di tutti gli altri amano la loro terra e quelli che sono dovuti scappare purtroppo l'hanno dovuto fare con grande dolore personale nella stragrande maggioranza dei casi sono rientrati ma allora
Nardelli
Questa paura dell'altro
Che in qualche modo favorisce l'euroscetticismo il
Populismo in Europa quanto lei da faremo secondo te rispetto a quell'idea di Europa che ci hanno disegnato gli altri interlocutori fino ad adesso
Bene buonasera a tutti ma rispondo subito con questa affermazione si ha paura dell'altro quando non si conosce se stessi quando la tua identità e talmente fragile che come dire l'incontro con l'altro la mette in discussione
Però io credo che il nodo sia proprio questo
L'Europa non ha maturato nel corso del tempo una coscienza di sé questo è il dato di fondo tant'è che
Abbiamo letto
Tranne qualche rara eccezione molte delle persone che sono qui in questi anni hanno come dire cercato di avere uno sguardo su quello che stava avvenendo
In Europa e nel cuore dell'Europa appunto nel cuore balcanico dell'Europa però non c'è dubbio che noi abbiamo appunto a faticato ad avere coscienza di noi e dunque
L'Europa anziché essere quello che storicamente dovrebbe rappresentare a appunto tirato su polpette piuttosto che non il fatto risposta la paura piuttosto che non
Creando le condizioni perché la paura potesse essere trasformato in qualcosa di diverso
Allora parto dal da una veloce constatazione insomma sabato scorso era il nove novembre due mila tredici ed erano esattamente i vent'anni dall'abbattimento del ponte dimostrare
Persone che hanno qualche anno in più si ricorderanno appunto quelle trasi che immagine
E io credo che dentro a quell'immagine si fosse molto insomma di quello che poi
Non abbiamo saputo elaborare nel corso del del degli anni successivi perché
Quella distruzione di quel ponte analogamente alla distruzione dell'istituto e orientali di Sarajevo della Biblioteca Nazionale di Sarajevo non era una Obiettivo di guerra in senso classico aveva a che fare con una
Un'idea dell'Europa
Che noi volevamo in qualche modo a mettere in discussione o comunque che i nazionalisti in quel momento volevano mettere in in discussione non è che si bombarda il ponte forse più importante che esiste in Europa
Per
Così insomma no perché sì un giorno una mattina la mattina dell'otto di
Novembre del mille novecentonovantatré allora
Qualcuno ha deciso di cominciare al cannoneggiare
Quel ponte quel ponte rappresentava insomma no all'incontro tra l'Oriente simbolicamente l'incontro tra l'Oriente e e l'Occidente insomma
E e si è voluto colpire quel ponte esattamente come si è voluto colpire quella biblioteca nazionale per ciò che storicamente questa rappresentava
Di di prima parlava del Novecento finanche e muore a Sarajevo insomma
Rappresentava la coscienza storica del Novecento
Che pure non abbiamo sugli significa tassi significativamente elaborato perché perché in realtà potremmo dire perché non elaboriamo mai niente di quello che accade perché la storia passa via senza che questa diventa motivo di riflessione di approfondimento di studio no
Tranne ovviamente perché voglio dire circa appunto di avere uno che hanno bisogno e non legata alle emergenze della realtà ma però purtroppo questo avviene allora io credo che
Si possa immaginare una parallelo fra la distruzione di quel ponte
E la discussione che avvenne qualche anno dopo sul tema del Trattato costituzionale europeo
Perché se vi ricordate un attimo l'elemento su cui si è in calo sin cartolari scusi o nel sul Trattato costituzionale europea era attorno al tema delle radici culturali del loro non dovremmo mai dimenticarlo
Perché questo è il nodo che poiché
Ha continuato a riemergere i no nella nella nel nel confronto e nella discussione e nell'idea stessa tanto dell'allargamento quanto del rapporto con la Turchia quanto dal rapporto con il Mediterraneo il nodo irrisolto della scissione tra Oriente Occidente nel Mediterraneo e in Europa insomma io credo che
Su questo
Purtroppo a così Varazze passata dire insomma noi non abbiamo dato il peso che sarebbe stato necessario no dare a a quel tragico avvenimento in sei perché come dire la distruzione di un ponte
E di quel ponte in particolare è qualcosa che insomma
Lo lo dico anche
Avendo raccolto la scorsa settimana durante la manifestazione a Trento una serie di testimonianze delle persone che hanno vissuto in prima persona
Appunto quella assenza quel venir meno diciamo così di quel di quel luogo straordinario e che lei mi permette una piccola chiosa tutto questo che mi sembra interessante
Non si è mai riflettuto abbastanza sul fatto come
Ci sia una
Magia in questo modo in cui in questo caso diabolica dei numeri no come sapete nel definire le date gli americani antepongono il mese al giorno
Quindi l'attentato dell'undici settembre per loro è Nine Eleven nove undici
Nove undici l'America si rende conto che lo scontro di civiltà è arrivata a casa sua
Nove undici per noi è il ponte di Mostar dove
Dove nello spesso nove undici ma
Otto anni prima già l'idea che ci fossero due culture che non si potevano incontrare si era sublimato nella distruzione di questo ponte scusami anche il muro di Berlino
Volevo arrivare al trenta novembre nove nove novembre
Valutato se eloquente
La magia del nove undici bisogna stare attenti
No dico ricordo questa cosa perché oltre appunto al alla alla
Magia dei numeri
Abbiamo a che fare proprio con il nodo irrisolto che secondo me appunto che ci tiriamo dietro da quella discussione strutturato costituzionale cioè il tema da appunto delle radici culturali dimenticando peraltro una cosa molto semplice cioè
Che quando parliamo di Europa parliamo nella mitologia greca della figlia di Agenore re di tiro
Capitale della Fenice e dunque parliamo come dire di qualcosa che nasce dall'altra parte del Mediterraneo non nel cuore del del del dell'Europa e quindi non abbiamo proprio per dire quanto poco abbiamo coscienza di noi stessi non sia diamo nemmeno conto che quando parliamo di queste cose quando parliamo di Europa parliamo di un'entità
Che è come dire geograficamente indefinibile e che a che fare come dire appunto con
Queste radici storiche comuni insomma
E guardate che
Quando ci fu la discussione in Parlamento europeo e che a livello interattivi in Europa appunto sulla questione dislocato costituzionale il tema che venga avanti contemporaneamente fu la questione
Dell'opposizione la grande opposizione che la lega organizzò contro l'ingresso della Turchia nell'Unione europea
Venne scomodati alla battaglia di Lepanto al mille cinquecentosettantuno
Per dire appunto che bisognava assolutamente impedire la penetrazione dell'Islam e della cultura islamica di quello che rappresentava all'interno del del del dell'euro allora voi capite che
La questione della Turchia non è soltanto un'occasione perduta sotto il profilo economico le cose che probabilmente
E le condivido
Oggi appunto alla Turchia rappresenta un punto di riferimento
Perché si è
Creata come leader come dire di un'altra parte del del Mediterraneo ma anche a che fare appunto con questa cosa del delle radici culturali e
Dimenticandoci lo dico per inciso che la Turchia fa parte del Consiglio d'Europa cioè della più antica istituzione europea dal mille novecentoquarantanove
Piccolo dettaglio diciamo così per dire come in realtà non siamo nemmeno in grado di riconoscere quello che già è parte integrante di una storia la storia una storia comune
Allora io credo che in questo senso voglio dire parlare di
Di questo significa in qualche modo cercare di essere presente al nostro tempo
No né per dieci anni siamo andati avanti di fronte al tema dello scontro di civiltà come la chiave attraverso delle relazioni internazionale
Questa è la verità e dentro e se noi avessimo compreso il significato di quel ponte abbattuto e di quello che contemporaneamente stava avvenendo nell'area balcanica nel cuore dell'Europa
No avremmo provo un probabilmente ha avuto una chiave di interpretazione una chiave per entrare anche dentro la stessa lettura dello scontro di civiltà e così
L'esito è che il Mediterraneo è diventato un cimitero no è diventata eppure quindi Lampedusa e quindi la paura e quindi appunto mamma li turchi e tutte quante le quelle per le questioni che
Che di cui si parlava prima allora io non voglio farla tanto lunga però dentro l'idea del fatto che le radici culturali del due euro ma sono ha radici culturali plurali
Dentro cui ci sono non soltanto le radici ebraiche non ci sono soltanto le radici cristiane ma ci sono anche le radici islamiche e ci sono anche tante altre radici che sono il prodotto
Dell'incontro che sono il prodotto di sincretismo i più vari eccetera eccetera
Si porta con sé ad una sola considerazione cioè l'Europa esiste in quanto Progetto di minoranze
Io ogni volta che qualcuno ha provato in Europa a superare la dinamica delle minoranze affermando
La propria egemonia è stato come dire il tempo delle guerre mondiali
L'Europa noi contiamo sempre rafforzare l'Europa alla Comunità del carbone e dell'acciaio perché si viene comodo in qualche modo no fare questo ma in realtà questa è una inesattezza perché
Le radici dell'Europa anche la dalle radici le rogiti costitutive del progetto politico europeo nascono durante la Seconda guerra mondiale vorrei dire addirittura durante la Prima guerra mondiale perché
Non si deve torno sull'uso sono nomi voglio dire di cui non si parla più ma leone troppi a un certo punto di fronte alla prima guerra mondiale proporre la costituzione degli Stati Uniti d'Europa lasciamo perdere questa cosa
Nel mille novecentoquarantuno quando Ernesto Rossi
Eugenio Colorni e Altiero Spinelli cominciarono a scrivere il manifesto di Ventotene pensavano l'Europa esattamente per ovviare questa situazione di egemonia di qualcuno contro qualcun altro in Europa
E quindi immaginavano non l'Europa degli Stati
Ma l'Europa delle regioni l'Europa delle tante minoranze invece il progetto Paul
Dico che è andato avanti esattamente quello appunto dell'Europa degli Stati ma
Spinelli Colorni e e Rossi dicevano
Nel nel manifesto di Ventotene queste
Efficaci brevi ed efficaci parole diceva scrivevano il problema che in primo luogo va risolto e fallendo il quale qualsiasi progresso non è che apparenza
è la definitiva abolizione della divisione dell'Europa insperati nazionali sopra
Era il mille novecentoquarantuno questo è come dire
Il
Insomma Altiero Spinelli
A Bruxelles come dire
Portate via vere una statua pericolo della sua figura allora quelli che hanno realizzato quella Stato dovrebbero semplicemente ricordarsi qual era come dire il concetto contenuto all'interno del
Manifesto di Ventotene cioè l'idea dell'Europa delle Regioni
E non è l'Europa delle macroregioni lo dico perché stamattina qualcuno era preoccupato relativamente alla questione voglio dire appunto della l'insorgere delle macroregioni di
Di Maroni Anna attuale non memoria attualità insomma era
Tra
Ma
L'idea dell'Europa delle Regioni come l'Europa di insieme di minoranze nelle quali voglio dire appunto l'egemonia culturale non sarò voi capite che è un'altra idea di Europa quella dell'Europa delle minoranze
Perché l'Europa delle minoranze in Europa che include
E l'Europa pensa a fare i conti con la propria storia e l'Europa appunto che non dovrebbe considerare il Mediterraneo come fonte di divisione ma come fonte appunto di incontro e di alleanza dentro come di una visione sopranazionale
Di cui però oggi nella politica ma anche nella situazione che smorza e poca traccia
Il pubblico che poi
Allora
C'è una piccola mozione d'ordine nel senso che io so che noi dobbiamo chiudere grosso modo alle
Quattro eventi mi piaceva però fare un altro giro di tavolo per almeno per chiosare le cose che sono state dette fino adesso non so se ci sarà spazio come mi era stato chiesto per
Qualche domanda ma ci proviamo essere
Diciamo così molto molto più succinti europee cercare di
Fare molta sintesi per
Vedere se c'è spazio per all'anche per un paio di domande volevo richiamare in causa Alexandra per
Una domanda molto precisa che è questa
L'Europa almeno a noi purtroppo non a voi ha portato anche diversi vantaggi uno fra tutti è quello che abbiamo conosciuto il più lungo periodo di pace
Che sia mai stato dato in Occidente io sono forse la prima generazione in Occidente che non ha cognizione della guerra la guerra
Ho dovuto far rinviato nei Balcani per vederla dovuto venire lavora nei Balcani prevedeva ma sulla dalla mia terra non c'è stata
Mi chiedo però
Come questa Europa che sicuramente ha dei vantaggi ma che oggi mostra tutti i suoi limiti dal punto di vista del fatto che per esempio l'anno e ci si lamenta perché
Il patto di stabilità ci costringe a tirare la cinghia l'economia va male livello o se è stato una disgrazia io penso di no ma insomma è una vulgata comune eccetera eccetera talché è dunque un Paese
Di recente formazione come identità nazionale propria come la Serbia
Di forte
Spirito nazionalista visto che al Governo c'è un partito che forse dal più euroscettico tra coloro che si presentano alla competizione elettorale vuole ancora all'Europa
Ancora questa immagine diciamo così quasi fantastica Dassogno dell'Europa
Poi Uprising mai mai alzerebbero le obiezioni del Giovanni straripa Witch ai soli Won Tizio sei ter tenniste prone alle qualifiche altri
Definitive che innesta invece questi un po'contezza anche Cecchi a in alto riconsideri ANCE venti Ivo e antichi Asti insetti uguale ciò anche se ci può essere ovetti ministri piede
A dedusse in qua ci va a scuola era ormai più di quanto di l'appalto testis medium Buick tranne i birichino differente io l'ho persa io penso che ci vuole quasi quindi voi Ciao voci emergenti
E andai all'OCSE elette del riesame Israel simbolo e che sta Baldo assistiti note dal chirurgo
Bing inibire Ping pace coltivo ore ciò incendiate ISMU in poi informarsi Davos di costi od Finsud equity tutti piede o delle forniture altrimenti al meeting assi Bette stessa mezzi
And intimismo asili Timis poi San Polo morì primo questi molti umani vai
Venezia invariabilmente sostiene BO di bravo mentre fui macchinette competition RFI in cui ci sta
Ex o di discutendo pure c'era in
è guaito il giudizio un triviale guida affluenza nei brenese o ai fatti
In New di costruisce Erbest imperio sufficiente unisce ad essi incesto
Enzo occorre studi le furbizia ufficiale ma se i tetti Izzo it dagli striscia Odette pizza o queste
ISI Ezio nei gli opponente può ignorare Insight
L'acqua va bene out sites anche il cui quanto sensati sedute io qui che entri il Molise lì nuove specifichi fu lui a cui viene disse Vescovado bene mi alzai Ivan infuriare
Pipa nei sei in seccante del conforto
Secco of European francese
Vanzelli niente
Vecchio privata ma è molto interessante quello che ci dice il riflettiamo un attimo su quello che ci ha letto all'ex hanno che merita un applauso a questo punto direi no
In qualche modo ci sto ci ha fatto vedere con poche parole e dal davvero in un modo molto sintetico da giornalista qual è d'acqua
Se ha fatto vedere cannocchiale rovesciato cioè mentre noi giustamente credo ci rendiamo conto dei limiti c'è qualcuno che sta alle porte che non è entrato e ci dice
Però guardate che ci sono tutta una serie di cose che se lo status quo stiamo lì dentro non riusciamo a farlo e questo ci indica anche
Se vogliamo chiudere con una nota di ottimismo questo giro di tavolo
Che in qualche modo voi BO non riusciamo ancora a vedere l'apparato
Ma il problema è che non riusciamo a vedere da dove siamo partiti eccessivi se ci rendessimo conto ebraiche siamo metà del guado ma all'arrivo e lontana perché abbiamo fatto molti passi tutte le cose che Alex avete detto sono successe i diritti umani
Un una certa solidarietà tra di noi
La devo Croazia il fatto che non ci sono guerre sul nostro territorio sono frutto di tutto questo allora
Via questo forse la vera risposta cioè
Guardiamo l'arrivare a dove siamo partiti o
Prego
è esattamente quello che volevo dire prima perché noi diamo per scontate le cose che abbiamo conseguito e sono come dire date
Per sempre attenzione che non è sempre così in particolare e mi riferisco al tema delle donne le conquiste delle donne non sono scontate per sempre ma anche per l'Europa potrebbe essere così solo che un pochino più difficile scombinare
Quella parte di Europa che abbiamo costruito ma davvero bisogna avere consapevolezza delle conquiste
Perché se no si trascura il valore del lavoro che abbiamo fatto fino ad ora ma
Ovviamente non
Accontentandoci ricordo sempre una frase di Billie Brant che metteva in risalto la differenza
Di approccio tra i vecchi e giovani
Noi
Vediamo da dove siamo partiti dove siamo arrivati oggi
I giovani vedono dove siamo oggi e dove vogliamo arrivare e quindi l'insofferenza dei giovani è in quella direzione ma
E positivo perché si guarda avanti
Io però vorrei fare una raccomandazione colgo questa occasione perché siamo ancora abbastanza lontani dalle elezioni europee
Ma io ho passato la mia vita o meglio le mie campagne elettorali europee a tentare di far parlare demmo rotta
Per l'elezione europea essergli Perelli trovava tardare quello degli italiani
Rendiamoci conto che questa partita come diceva Rita prima questa partita nelle elezioni europee che verranno è fondamentale per il futuro d'Europa perché se noi non ci rendiamo conto
Che è una partita che davvero riguarda quell'istituzione e quindi ne dobbiamo scegliere
Tra i partiti nazionale perché adesso siamo ancora in questa situazione quelli che davvero M. Merenda di Europa
E quelli che dell'Europa persone disinteressati oppure vorremmo fare nemmeno
Perché il rischio è che sia ad un Parlamento europeo anti europeo che sembra una contraddizione in termini ma io me lo ricordo le campagne della leva della lega quando quando si è trattato di
Allora non erano molto rilevanti ma adesso siccome i partiti
No no euroscettici è una furibonda avente contrari cambia
Scherzo stanno crescendo guardate che questa partita europea delle prossime elezioni è fondamentale per il futuro dell'Europa e quindi per il futuro nostro assolutamente fondamentale e non sottovalutiamo
I i messaggi contenuti e poi e questo una raccomandazione i partiti Italia tutti
Non dimentichiamoci che c'è una dimensione europea anche dei partiti perché noi continuiamo a pensare in termini novecenteschi dei partiti nazionali ma la cosa più scusatemi cretina
Che possiamo fare pensare alle specificità nazionali dei partiti
Però ci rendiamo conto in questo momento dico particolarmente al PD che i partiti devono restare dentro
Le famiglie europee o saremmo assolutamente irrilevanti con una pretesa di specificità che alternano atto Provincia riesame
Banale
E non a caso
Non a caso
Le due grandi famiglie europee in questo momento stanno
Formulando un voto possibili candidati dalla Presidenza dalla Commissione europea anche al Parlamento europeo cioè la famiglia socialista e la famiglia popolare
E nessun candidato italiano compare in queste liste è ben vero che avendo Draghi alla BCE in qualche modo il morto il nostro il nostro diciamo così vasta rappresentanza è esaurita però io credo che non c'è nessuno dei partiti
Dei grandi partiti europei che ha valutato la possibilità che ci fosse un candidato italiano alle
E istituzioni importanti raccontate a Bergamo di questi candidati alle nomine
Essa questa dimensione esatto
E
Volevo chiedere due bicchieri Lemper chiosare e
Eventualmente dare spazio forse un paio di domande
Se
C'era un interrogativo che ci siamo posti all'inizio non c'è l'Europa che mancherà un'affermazione non c'era nemmeno un punto di domanda
Due cose ciascuno perché debba mancare di meno prego
Prima Brunelli poi
Due cose perché debba mancare di meno la prima appunto facendo un discorso storico prima
Dicevo che l'Europa di tre uscire da questa
Gabbia d'acciaio dalla concezione di Westfalia in realtà se deve uscire da questa concezione storica deve ritornare
Ad un'altra concezione storica che quella di
Un'Europa del tutto particolare mi spiego meglio Michele Nardelli prima faceva riferimento alla scissione tra
Oriente ed occidente
In realtà questa
E vero c'è stata una scissione tra Oriente ed Occidente storicamente a comprovata
E altrettanto storicamente comprovata che c'è stata anche una sintesi tra occidente ed Oriente e paradossalmente chi opera questa sintesi
E quindi credo di repressione di carattere storico ma è anche una riflessione di carattere politico sulla base di una metodologia
Suggerita prima
Dalla
Dalla giornalista e quindi vedere la lente o meglio dall'altra parte del binocolo la sintesi di non operata paradossalmente dall'Impero ottomano
Perché perché nel momento in cui nel mille quattrocentocinquantatré conquista Costantinopoli Istanbul Costantinopoli che cos'era che era sostanzialmente la Capitale dell'impero romano d'Oriente che traeva la propria
Assumeva sostanzialmente ciò che era stata la grande tradizione dell'intero romano d'Occidente e non a caso il sultano nel momento in cui con sé conquista Costantinopoli chiara considerata
Un osso nella volati alla una cosa proprio che stava qui nel momento in cui conquista Costantinopoli assume subito il titolo di re di Roma dire dei romani
Quindi paradossalmente c'è
Questa sintesi operata da chi dall'Impero ottomano l'erede della
Turchia contemporanea
Di oggi appunto la Repubblica di Turchia e quelle quindi paradossalmente questa
Unione
Tra Oriente ed Occidente viene fatta proprio da un Paese che appunto l'Europa prime illude di poter
Di voler accogliere
Facendo secondo me dei danni enormi nel momento in cui impone da un lato giustamente al settimo pacchetto e la Turchia si adegua determinate norme democratiche ma sostanzialmente
Le indicazioni date dell'Europa negli anni Novanta e negli anni due mila portano oggi come oggi
A farsi che la politica di Aldo hanno abbia lasciato
Quella parte quella politica
Ispirazione islamica e chi si stia oggi volgendo a qualcosa di più quindi da un lato io ne scelgo solo una di queste possibilità
Una dimenticare l'euro dimenticare la storia ma nel contempo recuperare un altro tempo storia perché solo attraverso la conoscenza storica si può pensare
Michele progettati non a caso Istanbul dove sarà opportuno sottolineare una sola cosa
Che Erdogan
Un progetto non non proprio suo ma del suo partito sarebbe quello di trasformare abbia Sofia cioè Santa Sofia
Quanto di più europeo ci sia in una moschea non è ancora passata l'idea ma intanto è stata buttata lì non a caso la chirurgia e nel momento in cui ci fu questa cosa stiano subito l'esercito e le mitragliatrici fuori Italia Sofia per farne un museo
Prego Michele
Prima
Prima di dire cura delle cose che
Farebbe mancare meno diciamo così l'Europa
Volevo fare un un rimando a quello dell'ultimo intervento relativo al parere me relativamente al fatto che noi insomma non dobbiamo dimenticarci così facilmente le cose qualche mese fa siamo stati Lili
Per
Andare a bombardare Damasco
E a proposito di unità diciamo così e di incontro e di sintesi culturali non dovremmo mai dimenticare che noi abbiamo in Europa
Ha avuto la traduzione dal greco antico
Di Platone da visto ottenere grazie al movimento delle produzioni che a Damasco e a Baghdad
Nacque al nel Settecento e che poi arrivo attraverso una pagina totalmente dimenticata della storia europea
Che è il califfato di Allan dall'URSS e le città-stato a cui noi dovremmo in qualche modo sempre fare riferimento a proposito delle radici culturali
Dell'Europa
Detto questo
Allora noi continuiamo a parlare giustamente poi ce lo dimentichiamo di interdipendenza
E e però quando parliamo appunto di interdipendenza dovremo per esempio riferendoci ai Balcani
Ragionare su
Quello che su uno dei messaggi che abbiamo saputo leggere poco nel corso di questi anni di ciò che era accaduto negli anni Novanta nei Balcani e cioè il carattere postmoderno
Di quella guerra
Lo sottolineo perché qua ancora oggi nonostante siano passati dieci quindici vent'anni no
Continuiamo immaginare nell'immaginario collettivo il fatto che il quanto accaduto negli anni Novanta nel cuore dell'Europa avesse più che fare con
Le caratteristiche arcaiche di quei territori piuttosto che non con la modernità invece io credo quello dirvi questo
Ha avuto a che fare molto di più come dire di quello che noi pensiamo con i processi
Di finanziarizzazione dell'economia per esempio dell'Inter dipende tant'è vero che abbiamo conosciuto la delocalizzazione abbiamo il consumo su tutti gli intrecci
Tra criminalità
Legale Petrachi vitalità economica e economia legale abbiamo a che fare con i traffici di rifiuti di cui abbiamo parlato a proposito non soltanto della questione della
Del
Del delle armi chimiche in Albania ma dobbiamo sapere che quello che è accaduto a Napoli o in provincia di Napoli in provincia di Caserta
Non è come dire che non sia accaduto nei Balcani negli anni Novanta Yo come dire sono testimone con i miei occhi di processi di questo di quest'di questo tipo è una per dire appunto che quando noi affrontiamo il tema
Dell'interdipendenza dobbiamo sapere che noi non è che possiamo prescindere
Da questo pezzo di euro e che quando si è consapevoli di essere dentro l'interdipendenza dobbiamo sapere che questi processi ormai non conoscono muri non è che possiamo ergere voglio dire qualcosa intorno a noi
Vedere noi come dire l'interdipendenza ce l'abbiamo e a prescindere dall'età di ogni nostra ogni nostra volontà e questo io credo sì devo apportare a considerare una cosa molto semplice oggi per affrontare questo nostro tempo interdipendente bisogna avere una visione e questa visione è una vide verso una visione
Territoriale laddove in mani
Dove le contraddizioni si manifestano e ci e sovranazionale e cioè appunto almeno almeno lo appena perché oggi la cifra di ogni problema che noi incontriamo dall'economia alla comunicazione alla cultura eccetera
A come dire questa cifra
Territoriale e sovranazionale dovrebbero capirlo i partiti dovrebbero capirlo appunto ha proposto di quello che diceva
Signor Locatelli
Dovrebbero capirle le associazioni dovrebbero capirlo organizzazioni sindacali che non è immaginabile affrontare il tema del lavoro esattamente come di qualsiasi altra questione
Fuori da una visione di tipo sovranazionale e insieme territoriale anche a questo dovrebbero in qualche modo dovremmo dovrebbero insegnarci insomma ecco io credo che se noi
Insomma dove dobbiamo
Cercare una
Una cosa che
Si renda meno lontano diciamo così bisogno dell'Europa è proprio questo idea che l'Europa non è un punto di un programma di una forza politica ma deve essere una visione che noi abbiamo
Sui problemi che quotidianamente incontri
Grazie tanto
E tanto più vero quel che è tanto vero quello che dice Nardelli che io mi spingerei addirittura più in là cioè
I Balcani non sono stati il nostro passato
E
Tant'e secondo me nemmeno la modernità ma sono stati addirittura l'apporto modernità
E vi cito vi dico una sola cosa nelle cancellerie europee mentre noi siamo qui a parlare di questo il grande progetto sulla Siria eh lo chiamano così la partizione balcanica
Cioè la divisione in piccole Heimat che vogliono sulla con la quale si vuole lui disegnare anche la si vede il futuro quindi
Guardate quanto tutto questo purtroppo
Ha fatto ha fatto scuola io credo che abbiamo esaurito il tempo e mi dispiace se qualcuno aveva delle domande
E mi corre l'obbligo di dare la parola perché le conclusioni di questa giornata argent Gabriele Vertova che è il Presidente Presidente della Fondazione
E si eroga chi la porta e vi ringrazio tutti ringrazio in particolare gli organizzatori di questa di questa giornata
Allora
Allora per mettere ordine Gian Gabriele averla che però si siede nel frattempo tra di noi
Seria cede volentieri dieci prodotti dal suo tempo perché se qualcuno alle delle domande per i nostri relatori
Qualcuno le ha
Parte risolto il problema dal punto
Entrate domando non lo so esatto nessuno osa parlare quindi allora le conclusioni di Zagabria Berto
Sì potete stare
No perché pensavo poi con
Problema tantissime
Proposte indicazioni suggestioni di pressioni critiche che abbiamo sentito
A questo punto probabilmente anche la l'assenza
Di cui ci rammarichiamo
Dell'onorevole Pittella come dire non è che si faccia propria strappare i capperi della disperazione nel senso che è così pensiamo di poter finire in un tempo anche discreto insomma per poter tornare alle nostre faccende di sabato
Ecco io credo di consigli cominci dover cominciare innanzitutto con i ringraziamenti allora credo che di non dire delle bugie se
Affermo che tutti le persone presenti che hanno partecipato al convegno e hanno goduto dell'ospitalità
Hanno riconosciuto l'efficienza dell'organizzazione della segreteria in particolare quindi mi credo di dovere ringraziare Serge Fabiana che hanno come dire costruito non soltanto questa conferenza
In secondo luogo
Anche qui non è doveroso ma dico è scontato tutti hanno molto apprezzato il catering di oggi a mezzogiorno e anche qui devo ringraziare la cooperativa denari per
Evidentemente
Non devo ringraziare lei e realtà alle associazioni che hanno contribuito a questa realizzazione permettetemi di dire però una battuta
Rispetto al discorso dell'Osservatorio Balcani al ruolo dell'Osservatorio Balcani
Perché appunto stiamo parlando abbiamo parlato anche oggi pomeriggio dell'Europa che manca
E sicuramente tutti abbiamo avuto la percezione dell'importanza decisiva che l'informazione la conoscenza la cultura la problematica d'azione delle questioni
Le importanza decisiva che hanno il nostro percorso che vogliamo costruire ora
La realtà di osservatorio Balcani credo che noi cittadini bergamaschi l'abbiamo riconosciuto in tutto questo periodo è una realtà che lavora continuamente in questa direzione quindi voglio dire
è proprio in sarebbe proprio in contraddizione rispetto a tutti i discorsi che abbiamo fatto e alle potenzialità che sono state sottolineate se per esempio osservatore Balcani dovesse come dire
Un po'ridimensionare la sua attività nel suo prospettive perché qualcuno nelle sedi decisionali della politica ritenesse che ci sono delle cose più importanti da seguire credo che questo sia doveroso da sottolinea
Per cosa ecco devo dire devo fare una piccola autocritica che quando la Fondazione se educativa porte che qui rappresenta si è imbarcata per iniziativa per proposta per progettazione di Gabriella Cremaschi in questa iniziativa
Io avevo qualche timore
è per esempio discutevamo ma questo corso rivolti formazione rivolto a studenti insegnanti ma chissà quanta gente parola potrà partecipare riusciremo a fare i numeri
Che ci venivano chiesti da parte dell'organizzazione anche come richiesta europea
E poi invece siamo andati in difficoltà appunto perché abbiamo scoperto che i numeri e di quelli che volevano partecipare al corso e poi anche alla Conferenza
Erano nettamente superiori all'ipotesi organizzative che noi avevamo fatto questo ha creato magari qualche disagio diciamo ai partecipanti ma è stato una felice sorpresa
E questa felice sorpresa mi spinge ad affermare
Che è importante che in questo sforzo di cambiare lo sguardo di rendono più aperto
Più problematico noi stessi cittadini bergamaschi impariamo a guardare la realtà di Bergamo da un altro punto di vista
Cioè ci accorgiamo un po'di più che magari l'immagine della nostra città della nostra realtà non è appena quello un po'stereotipata così affezionata ad alcuni
Le notizie azioni della cosiddetta bergamaschi tali no questa Bergamo che compiaciuta vuole sentirsi raccontare le cose che si aspetta di raccontare intorno a sé stesse
Ma per noi una realtà molto complessa plurale variegata ricca non soltanto dal punto di vista dell'iniziativa economica ma anche dal punto di vista delle realtà culturali e Bergamo è città europea
E stamattina è chiaro che il Sindaco Tentorio che ringraziamo per la sua presenza non era contento
Per il Patto per la doccia fretta di ieri cioè quando la proposta di Bergamo città europea capitale europea della cultura ha visto l'eliminazione
Della nostra città ma neanche come dire nel girone delle semifinali ma addirittura nella fase delle eliminatorie
Io avrei anche qualche idea critica in proposito rispetto al modo come è stata costruita questa candidatura
Però è anche vero che qui anche qui dobbiamo guardare in un altro modo
La ricchezza di Bergamo per come città europea non perché ha avuto dei bergamaschi illustri che sono diventati illustri in quanto bergamaschi
Ma ha avuto un'importanza europea perché ha avuto dei bergamaschi che sono diventati cittadini d'Europa
Da Gaetano Donizetti a Papa Giovanni ventitresimo terzo hanno imparato nell'Europa Europa gallerista tra l'altro
Anche la dimensione dell'incontro tra le culture dal dialogo delle relazioni e questo mai dentro anche nella nostra città
Così come la nostra città non ancora non è ancora capace di riconoscere
Il pluralismo
Che c'è al suo interno per esempio un pluralismo religioso è uno dei temi di cui discutere ed è possibile che no e purtroppo dobbiamo constatare
Che la nostra città così ricca
Di tradizioni che in fondo anche dal punto di vista religioso almeno da due secoli è plurale se è vero che una parte importante della comunità bergamasca è rappresentata dalla comunità Ivan si ricada IPAB così svizzero che ci hanno lasciato l'uovo Prato la sede del palazzo comunale Palazzo Frizzoni quindi xeno azzerata due secoli questa pluralità culturale e religiosa e adesso c'è di più
Però in questa
Così diversità che anche una diversità religiosa non c'è ascolto e basta la chi ricatto di un piccolo partito in città
Come uno di quelli che costituiscono la maggioranza per impedire di affrontare in un modo serio la questione che anche una questione urbanistica del riconoscimento della possibilità alle altre religioni di costruirsi i luoghi di culto
A che acché perché a loro spettano in quanto diritto fondamentale diritto dell'uomo garantito dalla nostra Costituzione
Ma su questo noi abbiamo ancora degli aspetti di timidezza di paura che sono proprio determinati da una incapacità di guardare a questo riguardo il pluralismo etnico
Se noi facciamo il sei
Sì mento dei residenti a Bergamo troviamo rappresentati tutti i continenti
Troviamo rappresentato per esempio oltre anche questa realtà dell'estate e prima incontravo
Ho incontrato una amica di mia moglie che viene dall'Albania e che qui da tantissimo tempo è perfettamente bergamasche italiana ma
E la cittadinanza
Che cosa dobbiamo aspettare per risolvere questi problemi di cittadinanza e perché i Comuni invece di farsi parte attiva
No propulsiva dalla rivendicazione del diritto di cittadinanza nel porre per primi il diritto a votare le residenti nella Città di Bergamo da qualunque parte
Provengano sono timidi e vanno a ruota rispetto alle stesse spinte che vengono dal Parlamento nazionale
Noi
Se vogliamo essere città europea
E a questi casi cose che dobbiamo puntare perché sono gli obiettivi che ci vengono
Ci devono essere proposte davanti
Dopo queste ringraziamenti dopo questa affermazione di necessità di uno sguardo diverso su di sé di Bergamo io direi che
Si potrebbe ricavare da questo convegno
Alcune suggestioni prima di tutto delle suggestioni di impegno
In questo convegno
Ci siamo riconosciuti abbiamo lavorato a realtà associative diverse io credo che l'aspetto prezioso di queste collaborazioni
Come dire fa pensato e valorizzato perché il lavoro per l'Europa si costruisce anche dal basso non è soltanto un problema di Riforma delle istituzioni di nuove capacità dell'istituzione
Ma
Questo sguardo nuovo che deve anche coinvolgere le istituzioni non può partire che tale realtà della società civile dalle
Dalle associazioni che dei moniti continuare
A lavorare nella direzione del collegamento a rete delle collaborazioni dello sforzo di mettere in comune quelle che sono le risorse le capacità intellettuali quindi questo è un impegno che noi ci assumiamo di non lasciar cadere
Le importanti collaborazione che abbiamo costruito per sapere andare avanti
La seconda suggestione che voglio sottolineare
Così mi è venuto meno utilmente non non non voglio rievocare i fasti del passato di qualcuno
Che si metteva a parlare al Parlamento europeo il latino ma Dio venuto in mente traendo lotta Antonio Padoa Schioppa una citazione di Seneca
Della lettera luccichio che dice così ignoranti e quel porto un perita tra
Vulnus Suso dei impulso resta che traduco così
Non può avere nessun intento a favore chi ignora importo a cui tendere
Allora capirsi eletto che cosa manca all'Europa e io direi che manca l'idea bancari il rinnovamento dell'idea del porto a cui l'Europa deve cercare di tendere
C'è soltanto come dire se
Quello dell'Europa divento un sogno no
Non so io ma nel senso di Martin Luther King c'è un sogno per cui ci si batte per cui ci si impegna culturalmente per cui ci si impegna intellettualmente Setola diventare quello allora l'Europa si paga e riscopriamo la direzione
Sappiamo anche affrontare i tanti problemi che ci sono certamente a livello europeo noi abbiamo tutta una serie di problemi di informazione lo ricordava prima l'onorevole
Piano capelli c'è un certo punto è pienamente come che mortificante
Il fatto che noi anche nelle pagine dei nostri giornali nell'informazione che corre nelle reti e così via dedichiamo tantissimo spazio tantissimi spaziali alle meschinità sciocche no del nostro
Con la cabotaggio politico locale e non diamo nessun spazio è stato più volte citata la questione dello smaltimento delle scorie chimiche in Albate al Progetto di smaltimento delle scorie chimiche in Albania ma quanto ne hanno parlante
I nostri organi di informazione
Ma questa è una regola
è una regola cioè non si parla degli altri ed è nemmeno degli atti e i nostri connazionali europea dei degli altri problemi che ci sono in Europa se non quando ci sono delle emergenze scandalistiche
E così non li aiutiamo perché la grande forte dell'Europa ritornano troppo per la capacità di attrazione che è legata all'idea di relazione di interdipendenza
Allora se per esempio noi io sono molto preoccupato per quello che succede in Ungheria evidentemente ma se noi parliamo appena dall'Ungheria nel momento in cui c'è questa emergenza tassisti fasciste Giantin
E quindi l'Ungheria ecco Garofani noi non aiutiamo il popolo ungherese a ritrovare la strada giusta
Cioè dobbiamo parlare della realtà plurali complesse
Delle dinamiche chi sono negli altri Stati europee in altre realtà europee per potere
Costruire con loro e quindi informazione non può essere casuale una volta ogni tanto perché altrimenti
Dobbiamo tornare a parlare delle nostre cosucce di casa nostra
Quindi c'è un problema di informazione c'è un problema serio di
Dinamiche interculturali di riflessione interculturale allora
Per esempio a me è stato già sottolineato mi sembra importante riprenderlo questo discorso dei diversi delle diverse anime dalla tradizione europea
Per forza noi dobbiamo aprirci all'est Europa perché l'Europa l'aveva ricordato anche un grande Papa almeno due polmoni noi non possiamo costruire l'Europa senza l'Europa sulla
E quindi era necessario questo tipo di apertura è necessario però di lavorare su questa apertura
Perché evidentemente non è scontato non possiamo ridurre la questione semplicemente ai discorsi di relazioni economiche può problematiche politiche pure importante
Se questo discorso culturale da questo punto di vista forse mi permetto di dire
Che non sono tanto d'accordo
Come dire nella
Come di me non ipotizzare Mellon tentare ovviamente non
Come proposta di adesione all'Unione europea ma come proposte di dialogo di non tentare anche una relazione con la Russia
Perché nella tradizione europea e come possiamo pensare alla tradizione della cultura e della letteratura europee a senza la tradizione russa
Allora
La Russia anche qui
La Russia cerca cita un po'fastidio Putin poi anche per le sue amicizie eccetera eccetera però
Non possiamo non possiamo ridurre la Russia alla
A tutti alle oligarchie come noi siccome ci scandalizza Remo se noi pensassimo
Alla
La definizione dell'Italia in base alla mafia in base alla nostra corruzione la Russia ha una grande eredità culturale e forse anche per la Russia sarebbe
Doppiamente conveniente per noi no perché aprire relazioni più severe dal punto di vista culturale
Superando la logica della competizione che sembra essere ormai nuovo DOC comma che ci conduce rapporti internazionali riscoprendo l'importanza della relazione con l'uso converrebbe perché probabilmente determinerebbe anche se la Russia certamente è molto più grande degli Stati balcanici di cui abbiamo parlato in questi giorni determinerebbe forse a qualche attenzioni diverso
Riaprirebbe magari eventuali spazi rispetto al discorso della Ucraina e comunque
Qualcuno l'ha detto in modo esplicito Brunelli mi pare
Credo che va tenuto presente che insomma Annoni per tanti motivi se vogliamo uscire da una dipendenza di troppo
Delle nostri grandi amici certamente degli Stati Uniti d'America possiamo giocare anche su un altro parole perché ci dobbiamo costringere sempre a vedere la Russia unicamente come alternativa poiché abbiamo
Siamo stati contenti scusate questo accento di politica d'attualità almeno io italiano sono stato molto contento per il fatto che la Russia
Abbia fatto da sponda all'iniziativa di Papa Francesco abbia aperto sulla questione della Siria e la Sicilia non è stata bombardato non si è risolto niente
Per carità rispetto alla tragedia della Siria
Però che cosa avrebbe risolto l'aggressione il bombardamento almeno qualcosa dall'idea della pacificazione della Libia l'abbiamo imparato basta informarsi e sapere quello che è successo no allora da questo punto di vista
L'idea d'Europa deve collegarsi all'idea fondamentale che attraverso il principio di relazione di interdipendenza e di pace si costruirà dice la politica estera si costruisce una politica adeguata alle domande del nostro tempo ma questo vale non solo all'interno
E nei confronti di quegli Stati che noi giustamente pensiamo debbano fanno parte devono far parte costitutiva dell'Europa ma anche come atteggiamento dell'Europa l'Europa è guardata con simpatia
Diciamo era guardata più con simpatia oggi forse un po'meno in passato proprio per le sue caratteristiche
Che si presentava come la patria di diritti umani e la patria di una politica che non mirava all'egemonia e difendeva il principio della pace
Se si torna su questa orizzonte su questo principio io credo che la l'Europa può diventare di nuovo attrattiva
Ecco il discorso del porto e poi per carità chiudo perché ho già probabilmente portato via troppo tempo
Credo anche che
Occorre
Capire è stato detto più volte ma lo devo riprendere che la nell'invocazione
Di parametri di crescita sostenibile
Che si oppongono così visibilmente lo sappiamo è stato detto al discorso del rigore finanziario come unico criterio di Governo dell'Europa questo orizzonte si giustifica
Soprattutto se
Viene accompagnato da un grande progetto da una ripresa di Progetto di riforme istituzionali
No qualche volta sento qualche amico anche che seguite facendo europee diceva figurati parlare adesso di ritardare più poteri al Parlamento europeo oppure di stabilire dei principi
Di decisione che in qualche modo si avviino sulla linea
Che hanno gli Stati Uniti d'America no quindi stabilite Europa che dicono un Parlamento che sia più Parlamento più capace di decisione come la Camera dei rappresentanti americana e un
Consiglio dei Ministri degli Stati europei che assomiglia di più alla Senato degli Stati americani quindi sulla base di come dire principi che porterà decisione allora se uno dice queste cose qua si sente che ma figurati
Adesso con queste difficoltà che ci sono andare a fare questo genere di proposte ma è proprio in questo momento
No di in cui se l'ENPAS
Dell'Europa che non riesce ad affrontare i problemi anche economici che ci sono e che tendono a divaricare la è proprio questo momento dobbiamo rilanciare proprio anche il progetto politico dell'unità europea
Altrimenti
Altrimenti noi di difficilmente riusciamo a uscire in avanti da questa frase da questa fase credo che
Da questo punto di vista le elezioni europee
Possono anche capitare in un momento favorevole se però si riesce a mettere sul tappeto questi orizzonti queste proposte ecco l'ultima cosa che volevo dire
è stato ammesso in Prato molto stimolante anche se obiettivamente un po'difficile l'intervento della professoressa dalla cattedra
Di
Dalla cattedra turca dell'UNESCO perché ha posto una riflessione problematica sul discorso dei diritti della rivendicazione dei diritti umani a me sembra molto importante
Perché
Come dire io ha ordinato questo conclusione che è solo molto parziale quindi non ecco il senso più profondo e anche più problematico che lei diceva ma io ho tirato questa conclusione noi non potremmo come dire immaginare
La nostra Nazione italiana senza la Costituzione della Repubblica italiana
E questa Repubblica certamente sia fondata sull'affermazione di diritti che sono quelli della Dichiarazione dei diritti dell'uomo che sono quelli che sono alla base della grandi dell'Europa
Però nella Costituzione della Repubblica italiana questa tematica di diritti è sempre
Come dire intessuta è sempre legata è sempre collegata a tutta una serie di affermazioni di modalità di approcci di diritti sociali perché non dimentichiamolo che assieme alla grande idea
Di libertà
Se non vogliamo che la libertà
Come diceva la professoressa turca diventa li libertà cioè ognuno può dire quel che vuole fare quello che vuole pensare quello qualitativi libertà è collegata all'idea di uguaglianza all'idea di fraternità
Parola che la Costituzione italiana non uso ma che è stato ampiamente dimostrato che la percorre in tutti i vari suoi aspetti per cui l'Europa è questo
Allora è nata lì segreto primarie dici classiche radici ebraiche radici cristiane le tradizioni della dichiarazione diritti dell'uomo le radici della Rivoluzione francese l'Europa queste
Allora questo tipo di grande progetto ha bisogno di essere rilanciato per dire che
La nostra eredità culturale lo rivendica come la necessità storica
E qui occorrono probabilmente grande impegno da parte dei cittadini e speriamo
Che nasca da qualche parte
Anche qualcuno che si possa lontanamente definire statista e che assumendo un po'a quelli che consideriamo i
Padri fondatori d'Europa adesso se ne vede poco fa insomma diamo il coraggio appare emergere queste figure attraverso la nostra spinta di cittadini grazie a tutti buona