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Segnalaci eventuali errori su questa pagina(verrà aperta una finestra per inviare la segnalazione)"La situazione politica tedesca" realizzata da Bruno Luverà con Alexander Langer.
L'intervista è stata registrata giovedì 9 dicembre 1982 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Esteri, Germania, Politica.
L'intervista è stata registrata giovedì 9 dicembre 1982 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Esteri, Germania, Politica.
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Alexander Langer
In seguito al voto di sfiducia annunciato dal cancelliere Helmut Kohl al Bundestag per il 17 dicembre 1982, la Germania potrebbe andare ad elezioni federali anticipate il 6 marzo 1983. Sul voto pendono tuttavia dubbi di costituzionalità, perché si tratterebbe di un caso di sfiducia non costruttiva, dal momento che la richiesta proviene dai partiti che compongono la maggioranza di governo e quindi appare come un escamotage poco ortodosso - il cancelliere chiederebbe la fiducia e non la otterrebbe per mano del suo stesso partito - per andare elezioni anticipate pur mancandone i presupposti. La Democrazia cristiana tedesca, attuale partito di maggioranza, dopo il cambio di alleanze del settembre 1982 ha promesso agli elettori la possibilità di esprimersi sulla nuova colazione governativa tramite elezioni anticipate. Secondo Langer questa promessa, viziata da sondaggi molto favorevoli per i Democratici cristiani e vincolante per i rapporti tra elettori ed eletti vigenti in Germania, non conviene più a nessuno. I democristiani continuano ad avere bisogno di una grande coalizione; i socialdemocratici hanno perso consensi; i liberali, considerati traditori del voto popolare, sono dati sotto la soglia del 5% indispensabile per entrare in Parlamento, e anche i Verdi, divisi da lotte interne, non sono in grado di affrontare elezioni a breve termine. La Germania, considerata un modello di stabilità, sembra non avere più la tenuta istituzionale di un tempo. Langer invita a esaminare i cambiamenti nella base sociale dei partiti tradizionali: la classe operaia tedesca, socialdemocratica, si arrocca su posizioni sempre più conservatrici e ostili ai nuovi movimenti di sinistra portatori di istanze ambientaliste, pacifiste e riformatrici, mentre alla base tradizionale del centro-destra si è avvicinato un ceto medio arricchito e aggressivo, che non vuole portare il peso della crisi, critica la spesa sociale (sanità, stranieri) e rafforza la Democrazia cristiana a discapito del Partito liberale, più aperto ai diritti civili. Secondo la stampa, in Germania si sta affacciando il fantasma di Weimar, come sta accadendo in Italia con la crisi dello stato assistenziale e il pesante debito pubblico. Per Langer questo paragone regge solo in parte, ma è vero che vi è una richiesta di maggiore autoritarismo e che la sinistra non riesce a immaginare un nuovo progetto di società, mentre i governi cercano un maggiore sostegno dai ceti medi e coinvolgono sempre meno i ceti più poveri