Overshoot - Città in crisi, occasione da non perdere

Radio Radicale vi abbiamo parlato spesso della cosiddetta
E più che prevedibile esplosione della bomba demografica vi abbiamo raccontato di come ci si è ormai una consapevolezza scientifica che l'aumento continuo della popolazione aggraverà sempre di più tutti i principali problemi e un omicidio sociali e politici a cui l'umanità si troverà a far fronte ed è un racconto di come nei prossimi anni la Terra il pianeta terra si troverà a dover sopportare una pressione antropica mai vista prima con quasi sette miliardi di persone che vivranno in arrivo
Bene piuttosto
Che in aree rurali abbiamo cercato ancora di capire che cosa significa questo in termini di consumo del suolo di inquinamento fatto il punto sul ruolo degli Stati delle agenzie interna e quindi della necessità urgente di governare questi fenomeni oggi però in perfetta controtendenza che vogliamo raccontare contrazioni implosione urbane fughe dalla città
Perché anche se è vero che ne parliamo spesso che più della metà della popolazione mondiale vive in aree urbane e notizie attuale molto in evidenza
Che in alcune zone del mondo la bancarotta delle amministrazioni locali siano tracciando dei paesaggi che chiameremo post urbani o dei urbanizzati e lo faremo in tema ascoltando l'introduzione di un libro che si chiama Apocalypse sta onda di Alessandro Coppola che un ricercatore presso il Dipartimento di Architettura e pianificazione del Politecnico di Milano
Case abbandonate accasciato e sulle loro fondamenta l'erba alta il verde che ne avvolge l'interno soffocando né i resti
Strade deserte immacolate attraversata dal moto veloce silenzioso di un alce o di un coniglio
Rotaie arrugginite che corrono verso gli scheletri tranquilli di qualche grattacielo in lontananza
Un terremoto oppure un uragano
La guerra aerea oppure quella atomica San Francisco New Orleans Dresda Nagasaki immaginarie la realtà della catastrofe hanno spesso assunto citare metropoli come loro scene principale
Il copione consolidato un violento shock esterno si abbatte sulla città determina la brusca interruzione della sua esistenza né annienta gran parte della popolazione disperdendo non i sopravvissuti
Infine
Come accade nelle rappresentazioni fantascientifiche né impiegati definitivamente l'habitat concludendo nella storia
Eppure le rovine che abbiamo evocato non sono quelle generate da una grande catastrofe
Bensì quelle accumulate da una quotidiana sottrazione di persone capitali e attività umane dispiegata si nell'arco di alcuni decenni
Nel caso delle città della cosiddetta Rusty ben oltre negli Stati Uniti Detroit Cleveland Flint Yang stand fra le altre non si è prodotto alcuno sciocco violento improvviso ma solo una lunga agonia capace tuttavia di produrre un vertiginoso ammontare di macerie sia materiali sia sociali
Gli effetti combinati del cambiamento economico di quello sociale e delle forme di insediamento umano sprigiona tisi
Nella seconda metà del Novecento hanno reso eccezionale il paesaggio di questa città imponendo nella lettura in termini negativi
Territori posto urbani o al meglio dei urbanizzati che ancor più di quelli scaturiti dalle grandi catastrofi ci ricordano come le città possano ancora morire
Mentre New Orleans ha ripreso a crescere Detroit continua infatti ad affondare
Le cronache raccontano del violento declino di queste città e delle risposte che di fronte ad esso popolazioni e istituzioni hanno saputo organizzare adattandosi progressivamente
Al contesto di città con sempre meno abitanti posti di lavoro e servizi e con sempre più immobili abbandonati e spazi inutilizzati in via di rinaturalizzazione
Nelle città in declino le condizioni di vita di popolazioni discriminate impoverite e marginalizzate sono state così spinte al limite nei deserti urbani della RAS Beirut
Curarsi e fare la spesa studiare spostarsi lavorare andare al cinema e diventato incredibilmente difficile talvolta impossibile
Di fronte al trauma di una crisi permanente istituzioni e popolazioni hanno prima reagito muovendo le leve tradizionali dell'economia con l'obiettivo di tornare a crescere
In seguito dopo decenni di insuccessi il declino è stato assunto come inarrestabile e la crescita è divenuta un miraggio irraggiungibile
è così che in tutte queste città oggi sono in molti a credere che il trovarsi ai margini dei grandi flussi dell'economia e della cultura globali non sia più il problema da risolvere ma la grande occasione da non sprecare
Nei caratteri dello sviluppo tornano a fiorire l'utopia
Visioni del futuro spesso ingenue il realistiche
Ma che in territori espulsi dalla corrente principale della storia vengono a rappresentare forze potenti di trasformazione delle società locali e di identificazione da parte delle popolazioni residue che le compongono
Se molto del pensiero utopico del diciannovesimo e ventesimo secolo voleva edificare nuove città abbandonando le vecchie nell'arresto belt l'utopia si sperimenta proprio fra le rovine di queste ultime
Le sue città in crisi irreversibile diventano i luoghi perfetti per sperimentare quanto le retoriche dell'autosufficienza e della sostenibilità propongono in questo tempo di crisi
La riorganizzazione della produzione dei consumi su base locale e la riconciliazione fra abitato umani i cicli della natura costituiscono i riferimenti principali
Di molte delle pratiche del vivere nel declino che abbiamo osservato
Idee non nuove che tornano ad essere credibili in città che sono morte abbastanza per poter rinascere e abbiamo ascoltato insieme l'introduzione di un libro che si chiama
A poca x tavolo di Alessandro Coccoli un ricercatore presso il Dipartimento di Architettura e pianificazione del Politecnico di Milano avvocatessa una una cronaca vi questa fine chiamiamola così della civiltà urbana della cosiddetta RAS belt americana dunque
Nelle città di Detroit Flint alla Cleveland gli altri sono un racconto di città e metropoli tra le più grandi d'America un po'tempo vigorose il simbolo della ricchezza del capitalismo a stelle e strisce che lentamente si sono trasformate in produzioni demografiche
Case abbandonate strade deserte scenari quasi apocalittici di depressione e di abbandono Alessandro Coppola che cosa è successo a queste città che tu ci racconti in questo tuo libro
Si racconta che il verbo giusto perché si tratta a questo punto di una storia
Ti abbraccio almeno due se non tre generazioni infatti abbastanza sorridere
Mi ha fatto abbastanza solide Pensabene AMAGA mentre il trattamento riservato alla crisi troika
Ultimamente in cui sembrava che ritrovi delle in crisi perché l'Amministrazione di responsabile e spendeva troppo insomma la storia molto più complicata la titolarità soprattutto una vittima di di di processi che ha come dicevo
Insomma
Sono sono sono soli no pagata da praticamente per generazioni i processi che da un lato hanno ovviamente indebolito la base economica alla città e parlo dietro al come di tanti altri
La deindustrializzazione è stata una realtà in Europa riferivi dettato realtà ancora più violenta e ha colpito appunto con particolare violenza leali e di più antica industrializzazione del Paese come appunto alla svelta vale a dire
In tali diciamo nel nord est religiosa del Paese e poi diciamo su si sono aggiunti altri fenomeni che hanno una che hanno indebolito e votato recita
Fenomeni che di nuovo non sono frutto del calo del mercato ma che
Avremo anche una vedevano anche un forte ruolo del Governo la classe media bianca che progressivamente spostata nel suburbio privando quindi le città
Non solo di residenti e determinando quel calo demografico che si è verificato di cui al medico tu parlavi ma anche di diciamo domanda domanda di servizi a domanda di
Di medici al mercato urbano è venuto meno con questo
Con questo
Ce lo punto e sono venuto bene venuto meno un po'tutto quello che ne associamo
Alla città vale a dire residenti ma anche la all'immobiliare un mercato immobiliare dinamico ma anche una rete commerciale diffusa e quindi le citate sono abitate
In una spirale di declino dalla quale in gran parte com'è il caso di priorità
Ben rappresentare ed è improbabile che escano diciamo che una breve però voglio proprio diciamo sottolineare questo aspetto
Recita sono soprattutto vittime che poi spesso di amministrazione non sono stati all'altezza del del della sfida non significa però che la sfida non fosse assolutamente incapace dopo quanto è già una serie di
Forse che nella società nell'economia levano assolutamente erano loro ostili
Potremmo dire che tutte queste case vuote tutte queste necropoli mediane di chiamarle così possono essere l'occasione per avviare un nuovo modello di sviluppo che sia veramente sostenibile c'è appunto un capitolo
Di questo tuo libro che si chiama distruggere con amore cura e minuzie
E che racconta la storia di un imprenditore americano che alla guida di un'impresa che predica e pratica la decostruzione e che hanno imporci ricorda quello che appunto a Radio Radicale ci racconta il professore Aldo Loris Rossi quando parla della né esce Sita di rottamare tutta la spazzatura edilizia italiana ecco io vorrei che ci racconta si questa storia che potrebbe essere sicuramente una tempio di conversione ecologica del mercato delle costruzioni anche per noi per il nostro territorio italiano non so se in Europa ci sono altri esempi
Che o faceva giustamente riferimento ha fatto che città che sono state
Così con contare violenta costrette ai margini del dell'economia e della società e che quindi sono impoverite in cui sono scomparsi proporre forme di vita ordinarie di cui noi tutti siamo protagonisti
è vero che stanno diventando e sono diventata negli anni dei luoghi in cui sono sperimentate
Pratiche di vita modelli produttivi su banche pratiche di uso dello spazio urbano che sono molto diverse appunto da da quelle
Per quelle che gli americani di finirebbero mentre prima da quelle prevalenti
Nel libro di acconto alcune tra queste piantato quella questa storia
Della ricostruzione che praticamente
Una storia pertanto interessante di un gruppo di persone che hanno avviato una un'impresa che si concentrava diciamo sull'idea di non
Ricorrere alla demolizione tradizionale in occasione dei vastissimi piani che queste città lanciano prega
Distruggere l'edilizia in eccesso in eccesso perché il mercato immobiliare
Appunto non non ne ha più bisogno e perché la demografia
Nelle condizioni che dicevamo appunto ponendo è se la demolizione dei dizionari sono inventato un meccanismo
Molto artigianale che chiama decostruzione che ha sostanzialmente l'obiettivo di
Salvare ieri utilitarie il valore che ancora imprigionato in queste case abbandonate quindi significa non demolire chiama significa
Di costruire pezzo dopo pezzo capire cosa c'è da salvare di introdurre i materiali che si possono salvare e che sono ancora preziosi su mercati
Delle uso ovviamente dietro questa cosa c'è tutto
C'è ma c'è tutto una una cultura e unifica del del del riuso della sostenibilità della
Della riduzione dei rilievi dei consumi insomma ed è vero che è un'esperienza come questa che pure ci parla
Di città che sono talmente disperate da dove
Demolire è vero che però ci parla anche di poi un modo di dire affrontare certi problemi che senza dubbio
Diverso
Un'ultima cosa leggo dalla rassegna stampa che anche in Cina per le città ce lo spettro della bancarotta certo sono titoli di giornali però ci sono due dati da prendere in considerazione il primo è la contrazione demografi ovvero tutti gli effetti della famosa politica del figlio unico perché si vedrà appunto subire la scia nei prossimi anni il secondo è che effettivamente sembra che a livello locale
Le città siano pieni di debiti ti chiedo un commento per quanto possibile su questo ora non conosco la non conosco la Cina però perciò modo commenti da fare il primo è che noi siamo di fronte
A una fase ed altre sono in questo metodo vada compiuto una concreta di cui si discute di quante di queste perché
Questo testimonia la la la la la la l'urgenza del tema in una fase in cui il tema del seguito cubano eredi quella che niente tante definita la crisi fiscale
Urbana è tornata assolutamente
In cambio gente armata per dare il nostro Paese note citato no dal punto di vista finanziario al collasso perché di fronte ovviamente a trasferimenti Peppe più ridotti che attenzione che conta ai bisogni sociali
Sempre più urgenti hai citato hanno posizioni enti assolutamente
Favorevole quindi criticare chi parla urbana e fare in termini di farla da noi che ne parla in Germania con la posizione di Berlino essa ma è un po'di Teramo il proprio molto molto complicata insomma è un tema molto diffusa
Keaton ovviamente decade
Che al di là di questo tema fiscale meccanico ma di crisi urbana a livello mondiale che qui ci ricordano questi casi di cui parlavamo le ragazze belga
Capitalismo ha tante virtù
E come è noto a tantissimi difetti più i capitelli competitivo
Più tende a a produrre Citaristi spaziali e questi istanti spaziali sono città che sono obsolete per il capitalismo territori che sono obsoleti per i capi di le popolazioni che sono solide per il Giubileo
Quindi anche in quella falda in quell'incredibile macchiare la crescita che la Cina
Sicuramente ci saranno sempre più dare velocità escono dal ciclo dello sviluppo di cui non si sa bene
Cosa paga le imposte sarà uno stimolo
Proprio sviluppo cinese per affrontare
Gli aspetti sociali ambientali
Vedere insomma di questa grande evoluzione economica produttiva l'aveva coinvolto negli ultimi anni
Bene allora noi ringraziamo le Sandro Coppola urbanista
E ricercatore al Politecnico di Milano autore del libro Apocalypse stavano cronache dalla fine della civiltà
Urbana sono le ventitré cinquantatré minuti siamo in diretta su Radio radicale come ogni giovedì a quest'ora il consueto spazio di approfondimento sulla demografia l'ambiente e lo sviluppo che insomma non vi lascio in pace neanche nei giornali
Di Santo Stefano Enrico Salvatori studio Aldo Loris Rossi in collegamento telefonico Aldo buona sera tavolate era sette lasciate la parola oggi lavoro insomma qualche parente si locali torniamo su questi grandi temi o di respiro transnazionale te la parola magari partendo proprio da quanto abbiamo appena ascoltato
Io credo che sia molto stimolante il tasso di pensare a le megalopoli
Come ABI luoghi in esplosione implosione permanente cioè c'è una dinamica inarrestabili nelle grandi aree metropolitane
Che porta a discutere con continui teatri creare nelle parti dell'organismo c'è un metabolismo
Nelle grandi aree megalopoli tant'è che come dire indistruttibile allora la questione e di questo
Dinamismo permanente e che recita tendono sempre a essere
Ho qui bene diventa nuovo
Nelle periferie specialmente luoghi e di grandi aree dormitori tendenzialmente prive di attrezzature e servizi
E quindi sempre sul
Punto dieci trasformarsi
In qualche cosa di diverso cioè in in
Rammenti ecco metropolitani
Certe idee c'è una tendenza a demolire interi quartieri periferici quartieri dormitori per dotarle di attrezzature e servizi Tizio
Verrebbe e trasformarli cioè in
Organismi Urbani ad autosufficienza energetica e funzionale
Cioè i demoliscono i quartieri dormitori
Perché le aree ma
Fittizie perché le aree eco Taronna perché le aree
Città in equilibrio Dio climatico con l'ambiente con le attrezzature con il Pillitteri
L'accordo era auspicare e che questo via per esempio un pianificazione oggetto di una pianificazione aperta permanente
Cos'è il garantirebbe anche allo sviluppo dell'economia urbana perché
Da Roma per esempio un esempio
Di città utilità compili ferie terminate
Prive di attrezzature i diritti e di qualità della vita che però sono immobile perché il Piano mummificato allora occorrerebbero grandi progetti capaci di premiare
Incentivare la rottamazione della spazzatura edilizia posto bellica priva di qualità e non antisismica
A Roma o in Italia è particolarmente dieci ettari e questa operazione perché volevo ricordare un dato lodano antisismicità e un richiesta dagli anni Settanta in poi
Dal dopoguerra fino agli anni settanta c'erano delle norme
La rispettare dal punto di vista antisismico però non erano richiesti calcoli ora invece poi dagli anni Settanta sono richieste principe garantire
Ditta abilità allora è evidente che tutte le redini che costruita dal quarantacinque altrettanto al settantacinque
In gran parte non è antisismica allora per mettere in moto l'economia delle città italiane occorrerebbe fare una grande operazione che una l'ordine nazionale degli architetti
Ha tentato di portare avanti una molti si sono spaventati
E hanno paralizzato questa operazione cioè quello del fascicolo del fabbricato
Si riuscisse
A creare la carta di identità
Del fabbricato la sua vulnerabilità idoneità eccetto la sulla stabilità noi avremmo del del
Delle strategie da suggerire perché potremmo dare
Incrementi volumetrici per attrezzature e servizi
E premialità come defiscalizzazione nella misura in cui si inizia a rottamare questa edizione del PD cliniche ormai veramente obsoleta anche dal punto di vista tecnologico e impiantistico
Insomma si potrebbe aprire una grande operazione di rifondazione dell'armatura urbana italiano o europea che già in atto
Altro elemento per esempio per questo riequilibrio
E la necessità di potenziale i corridoi transeuropee che stanno
Ristrutturando all'armatura urbana appunto di tutta Europa
Questi grandi corridoi discreti erano
Sono dei dei relitti
Sarà ordinariamente complesse di scambiatori intermodali che i colleghi hanno i trasporti su ferro are acqua e Natale per
Creare uno scheletro importante il quale deve appunto ristrutturare l'intero armatura urbana raramente mensa politica devi rispettare la la la
Necessità di riprendere la natura e e il paesaggio allora si crea una grande possibilità di Rifondazione dell'apparato produttivo
Della della delle stesse città e di ritenuta appunto delle aree agricole specialmente guida altamente produttive senti l'ultima cosa visto che siamo proprio in conclusione l'ultimo punto abbiamo visto appunto che l'ANAS belt americana sta vivendo questa
Riso industriale che naturalmente sembra Cina deve una demografica ma è chiaro se non c'è più lavoro insomma le popolazioni emigrano noi sappiamo ce ne siamo occupati ampiamente Conte che nel Mezzogiorno d'Italia sta accadendo praticamente la chissà cosa c'è una fuga pazzesca al Mezzogiorno d'Italia secondo te le cause si somigliano possiamo individuare dei punti comuni imprese parlarlo dei punti in comune perché non è solo dal Mezzogiorno è
Secondo l'Istat è veramente preoccupante perché
Perché è in atto già da un quarantennio e si prevede che per il prossimo quarantennio al due mila e cinquantuno dal Mezzogiorno per esempio andranno via dai due milioni ai quattro milioni e mezzo di
Gli abitanti i quali andranno anzitutto al nord e poi in Europa e c'è paura il nord del giaceva circa ventisette milioni di abitanti
Si arriverà a trenta trentacinque milioni condizionando sempre più del nord ed è certificante del sud non la la la la per la gente in Italia che non c'è
La cultura e la sensibilità per un mettere in atto una grande strategia di riequilibrio ecco metropolitano
Si pensi che manca ancora una legge sul governo del territorio insomma noi diamo ancora con i principi della legge del quarantadue
Alla legge fascista quando non esisteva il fenomeno delle metropoli con queste grandi concentrazione al punto di densità abitativa edizione occorre con urgenza tentare di portare avanti una
Per il riequilibrio dell'intera armatura urbana razionali avviso appunto questo crollo demografico del Mezzogiorno ma la quantità incredibile di immobili vuoti non potrebbe veramente diventare questa parte d'Italia no il laboratorio di nuove forme di sviluppo come riciclo delle aree urbane no in questo caso come lei oppure no trovarsi margini dello sdegno odori economici non è più il problema ma l'occasione da non sprecare potrebbe essere
Ed occorre avere una grande strategia di rifondazione dell'armatura urbana e di riequilibrio delle delle attrezzature e servizi
Per esempio di difesa del territorio un territorio
Che ritiene che Palamara tutte le parti quello che non è antisismico nelle sue attrezzature e servizi squilibra
Nato per quello che riguarda l'economia insomma occorrono grandi strategie per rifondare l'intera armatura urbana italiana
Mezzanotte due minuti a Radio Radicale siamo giunti alla conclusione anche di questa puntata di una sotto lo spazio di approfondimento rigorosamente indiretta di Radio Radicale sull'ambiente il territorio e l'energia per analizzare confrontare denunciare disastri per parla di un concorre anche se oggi siamo sardi come dire più analitici no ma vale la pena cercare di orientarsi ma di capire fino in fondo le novità che su questo fronte almeno il mondo come dire ci riservano ritorniamo giovedì prossimo che sarà il due gennaio
Per cominciare un nuovo anno tutti i giovedì ma dalle ventitré e trenta non più dalla ventitré per mezzora fino alla mezzanotte come sempre indiretta e con le vostre telefonate col filo diretto come sempre con il sottoscritto in studio al dovessero uscire la nostra forza al nostro megafono come di consueto in collegamento telefonico grazie professore tanti auguri a ore per il prossimo anno
E una ringraziamento anche Alessandro Teodori in regia ora le prime pagine a cura di Lorenzo rende un buon ascolto o una buona notte come sempre da Enrico Salvatore