Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cattolicesimo, Cinema, Cristianesimo, Cultura, Donna, Film, Irlanda, Maternita', Omosessualita', Religione, Societa'.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
09:30
Un saluto agli ascoltatori di Radio Radicale
Si sa che la fortuna assegna la vita di ognuno un certo carico diventi felicità e di disgrazie
Per l'accettazione delle une e degli altri dunque insomma del mistero che governa la nostra vita è propri anche dello spirito religioso c'è tuttavia un diverso spirito religioso sedicente tale
Che per cecità per follia tende ad aggravare le nostre disgrazie e a trasformare le gioie indolori è uno spirito una religione che si basa su comandamenti e proibizioni che finiscono per ostacolare il flusso della vita
Ora questa è una rubrica di cinema e se mi permetto di parlare di religione
E perché il contrasto diciamo tra queste due versioni dello spirito religioso lo si ritrova in un bel film inglese diretto da Stephens Frears intitolato Filomena
La storia che è basata su eventi vivamente accaduti si svolge ai giorni nostri ma presuppone un antefatto determinante rievocato in alcuni flash back avvenuto circa cinquant'anni prima
A quell'epoca in Irlanda una ragazza rimasta incinta in seguito a una relazione extra coniugale
Viene affidata dalla famiglia a un convento di Bona che timore che la fanno partorire in segreto Pepoli danno o in adozione il figlio della colpa dietro congruo compenso ha una copia gli americani
La ragazza resta lavorare per alcuni anni nella lavanderia del convento per rimborsare le mode che dell'assistenza ricevuta e per espiare il duro lavoro il peccato commesso
Mi viene anche fatto firmare un contratto del quale lei rinuncia ha ogni diritto sul bambino fosse anche quello di ricevere notizie sulla sua crescita e sul suo futuro
E qui sta il punto è l'antefatto
Ora questo macigno tra posto frapposto tra una madre un figlio
Al cattolicesimo più nero
Non riesce a impedire
Che la vita di entrambi i continui anche felicemente in barba si direbbe ai divieti religiosi il figlio che gay ha una vita sentimentale appagante e fa una gran carriera in politica
E non può impedire che la relazione tra madre e figlio in qualche modo come può prosegua il figlio torna in Irlanda alla ricerca della madre la madre va alla ricerca del figlio bussando invano alle porte del convento
E poi affidandosi alle ricerche di un giornalista un po'cinico ma abile e determinato
E tuttavia
Il danno arrecato a questa relazione si scoprirà grate e irreparabile
Esprime certo anche una denuncia sulle mostruosità provocati da un certo oscurantismo cattolico
Ma si aggiunge ecco una sfumatura diciamo una complicazione
Nei dialoghi ad esempio tra il giornalista anticlericale e la madre tuttora cattolica ma la religiosità mite priva di fanatismi
Ma direi anche nel tono complessivo del film si può cogliere la spiegazione a una religiosità diversa che non demonizza il sesso ma ne riconosca la bellezza
Che sia più indulgente e caritatevole diciamo nei confronti della vita umana che è così fragile insidiata dalla malattia e dalla morte
Temi ricorrenti del film e forse in questo modo una religiosità davvero cristiana
è comunque sottile la regia di Frears
Di Caio tradizionale ma non per questo ovvia convenzionale anzi di alto il comunque di alto livello professionale
Così come di alto livello l'interpretazione
Si sa che la qualità degli attori inglesi mediamente asse alta e qui si conferma tale fra l'altro la madre è interpretata da una grande il celebre
Trichet come Judi Dench dunque Ruffino devo e che vi raccomando Filomena di Stephens Frears un saluto da Gianfranco Cercone
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