VII Conferenza Internazioanle sull'AIDS

Nel pomeriggio di martedì diciotto giugno alla conferenza sull'AIDS si è svolta una conferenza stampa organizzata dalle associazioni impegnate
Sui problemi dei dei detenuti de soprattutto anche dei dei sieropositivi in carcere proprio sull'argomento carcere e ai DS ad assistere questo incontro tra gli altri c'era Vanna Barenghi a lei chiediamo un un parere un'opinione è un un punto della situazione in merito
Va bene a me sembra una cosa molto importante questo movimento che è formato da una serie di associazioni
E che si stanno mettendo insieme proprio per difendere i diritti civili della gente che vive in carcere e che è malata e io sono molto interessata a questo anche nella mia posizione diciamo che sono no una doppia veste quella di vicesegretario del Cora e poi di consigliere regionale
Per il Lazio quindi in questa vaste seconda veste soprattutto sono molto interessata a darmi molto da fare per le carceri perché le USL dipendono dalle Regioni quindi noi possiamo proporre una serie di leggi una serie di proposte di legge e chiedere che vengano fatte quelle cose elementari che vanno fatte per aiutare delle l'ente che muore in carcere e che non ha prospettive adesso per esempio stiamo preparando io ho preparato una proposta di legge e altri il due gruppi di Magistratura democratica e la Lila ero preparata anche loro un'altra una per uno che
Saranno poi unificate speriamo domani discutere insieme su quello che si chiama il differimento pena per chi non non ha poi come prospettiva la morte purtroppo nel caso delle DS non è differimento ma fine della pena ed è uscita dal carcere e noi chiediamo siccome per ora ci sono solo delle circolari
Di Nicolò Amato una circolare che autorizza i direttori delle carceri a far uscire i malati di AIDS queste circolari valgono molto poco e quindi alcuni magistrati lo fanno direttori
E i magistrati di sorveglianza rispondono positivamente a queste richieste di Amato altri invece no quindi noi vogliamo che ci sia una legge attraverso la quale ci sia l'obbligatorietà di fare uscire i malati
Io direi non solo i malati di AIDS conclamato ma anche le categorie dove ci sono adesso non voglio entrare nel merito che ha categorie scientifiche ma insomma ma quelli che non hanno pochi giorni di vita appunto come ha detto molto bene Susanna Ronconi due minuti fa
Bisogna vivere da librerie non morire liberi perché che cosa fanno in genere le carceri fanno uscire questa gente due o tre giorni prima della loro morte rimandati in ospedale quindi si dice che morì in ospedale non in carcere questa è un'ipocrisia
Una delle tante ipocrisie di circondano la vita
Nelle nostre e nel nei nostri nelle prigioni tutto il mondo perché purtroppo la situazione l'abbiamo sentito anche qua
In questa conferenza e così germaniche così gli Stati Uniti è così dappertutto
Allora quindi la prima cosa sarebbe questa legge di differimento pena diciamo cioè per poter rilasciare coloro che sono malati di AIDS e nelle varie categorie non necessariamente quella finale perché questo è molto importante insomma bisogna la il carcere e estremamente nocivo chi sta male e la libertà e qualche è veramente l'unica medicina che esiste per cui se si tratta di riuscire a vivere un po'di più nell'attesa di questo sognato ipotetico purtroppo lo stiamo vedendo anche qui vaccino che non non la scienza questa famosa scienza scritta con tutte le maiuscole
Non riesce a trovare e appunto si tratta di continuare a vivere il più possibile e non si vive certo il più possibile restando chiusi in un carcere prendendo un'ora d'aria in un cortile di cemento
E insomma soffrendo di solitudine di malinconia di abbandono e di tutto questo bisogna che la gente possa uscire e possa quindi prolungare la propria vita inattesa nella speranza che venga trovato questa questo famoso un vaccino
Ho e quindi oggi abbiamo sentito delle voci molto molto commoventi perché poi qui sono venuti i detenuti sono venute persone che s'che soffrono di AIDS che hanno non ho una vita molto difficile perché sanno benissimo che dovranno morire di qui a poco e che affrontano questa loro malattia con una serenità che veramente straordinaria quindi cerchiamo di aiutare queste persone appunto a a vivere da liberi a riprendersi come ecco uno dei ragazzi della famosa cella quarantasei di Sollicciano non tutti lo sanno ma insomma è una cella nella quale sono avvenute delle contestazioni delle richieste appunto i diritti civili per per i malati questo ragazzo è uscito adesso agli arresti domiciliari ogni tanto c'è il permesso oggi ore qui permesso insomma
Alla i DS ed è ingrassato di quindici chili dopo aver lasciato il carcere questo significa che appunto come dice lui stesso la libertà è la migliore medicina
Grazie alla banda Barenghi consigliere regionale del Lazio per la lista antiproibizionista e il vice segretario del Coordinamento radicale antiproibizionista