Furore. Storie e letture della crisi economica

Buongiorno bentrovati all'ascolto di Radio Radicale io sono Stefano Imbruglia queste furore storie letture della crisi economica una delle rubriche di Radio radicale che SIOPE fa di dei temi dell'economia nella puntata di oggi tratteremo due temi nella prima intervista ci occuperemo di una proposta che è stata lanciata a Torino
Uno dei ti qualificare una giornata di Torino
Costruire costruendo un non centro congressi o un centro commerciale al fine di stimolare
La crescita economica e non ci faremo porrà contare
Questa idea darà l'ideatore spesso insomma che l'assessore all'urbanistica del Comune di Torino lui si chiama Stefano Lo Russo mentre nella seconda tennista ci occuperemo come viene vista somma Alitalia il suo sistema produttivo da da lontano e se lo chiederemo ad
L'ex top manager Bellini un a
Ex consulente per l'Energia dell'Amministrazione Obama e orari il professore all'Università di Harvard e lui si chiama
Leonardo Maugeri però noi iniziamo occupandoci punto di Torino del piano urbanistico di Torino parlandone con Stefano Lo Russo buongiorno buongiorno a voi vogliono gli ascoltatori
Allora Assessore Lo Russo ci spiega insomma questa sua idea un per però a ci opprime impatto sembra un po'originale insomma quella di riqualificare una parte di Torino
Costruendo un centro commerciale insomma ci aiuti a capire
Ha in realtà l'operazione un'operazione che parte da un'altra esigenza che è quella di dotare Torino di un moderno centro congressi di livello europeo
E Torino è una città che sta investendo molto aree peraltro da parecchi anni sul al tema della riqualificazione urbana dotandosi di infrastrutture
Importanti ad oggi manca un centro congressi di rilevanza europea un centro congressi moderno funzionale con
Una sala da cinque mila posti che consente quindi di posizionare Torino
Nel mondo del turismo congressuale noi crediamo molto su questa su questo aspetto e di sviluppo della città e abbiamo immaginato di individuare un percorso per riuscire a realizzare quel però questo centro congressi né in tempi brevi
Questo punto la domanda non si potrebbe costruire sul centro congressi
Ma guardi questo antico tema su come devono essere gestite le risorse pubbliche oggi siamo in tempi in cui andiamo a nostro modo di vedere sono un po'finiti
IVA come di grandi progetti faraonici che stanno sulle gambe del contribuente e stanno solo sulle gambe del contribuente
Allora il tema era non potendo ricorrere all'indebitamento e non potendo al per ragioni contingenti di bilancio ma anche politiche e culturali continuare a incrementare le imposte che quello che è stato fatto fino adesso per evitare grandi
Interventi infrastrutturali ci siamo un po'ingegnarsi che abbiamo individuato una modalità per cui
Diciamo così il centro congressi lo abbiamo messo a bando
Sia in termini di realizzazione cui e soprattutto poi in termini di futura gestione
è Emma però insomma oltre al centro congresso da quello che se abbiamo letto sui giornali previsto altro non è previsto solo quella costruzione o sbaglio ha riportato male
No no noi abbiamo messo a bando i diritti edificatori che questa formulazione tecnica che sta dire sostanzialmente l'impostazione del vincolo della riqualificazione dell'intera area
I diritti edificatori sono quaranta mila a metri quadri di superficie lorda di pavimento di questi quaranta mila metri quadri trenta mila sono classificati dal nostro piano regolatore come
Attrezzature di interesse generale e quindi centro congresso chiedo congressi residenze universitarie peraltro l'area è assolutamente
Molto prossima alla Politecnico di Torino
E in un anno di un'area centrale discutere perché che non tutti quanti conoscono bene Torino insomma salvaguardia un'area centrale semicentrale periferica
No stiamo parlando di un'area abbastanza prossima al centro in prossimità della stazione di Porta Susa della nuova stazione delle Ferrovie dall'alta velocità di Porta Susa
Che esattamente una delle dotazioni infrastrutturali che farà proprio servizio del futuro centro congressi
Abbiamo quindi immaginato di realizzare questa qua riqualificazione individuando la prevalenza delle attrezzature di interesse generale e cioè appunto il centro congressi a residenza alberghiera era evidente universitarie
Studenti e dotare una parte e di questi di questi diritti edificatori
A servizi connessi sostanzialmente di carattere anche commerciale ma non solo commerciale se e abbiamo messo il pacchetto compare usare un termine poco tecnico ma facilmente traducibile
A bando a gara
L'offerta che ci è arrivata prevede ovviamente andrà esaminata nel dettaglio nel momento in cui approfondire nei contenuti provvede
Di realizzare una parte commerciale di quattro mila metri quadri sul poi quaranta mila di cui le parlavo quindi un decimo mentre prevedeva di dare un centro congressi cinque volte più grande e cioè ventimila metri quadri e cioè della metà
Dei diritti edificatori quindi a occhio e croce per fermare e da quanti negozi verrebbero costruiti non in questo centro commerciale
Così a spanne evidentemente so anche per farci ridere perché le vere lei giustamente essendo un esperto
Nel ramo ci si rende conto però è come gli ascoltatori dodici negozi cento negozi
Qualora la modalità allora in realtà è un po'improprio parlare in questa fase di come si realizzerà questa sfida fra commerciale anche perché noi siamo abituati a immaginare una modalità di realizzazione dei centri
Di grande distribuzione di un certo tipo che sinceramente non è particolarmente accattivante bella quindi qualche diciamo netto il suo progetto mi scusi ogni tanto la interrompo però per
Però ci mancherebbe quindi questo suo progetto cioè non è come noi ce lo immaginiamo questi centri commerciali ci stanno un po'alle periferie lecita dove insomma diciamo che onestamente del
Talvolta per non dire spesso brutti ecco insomma darò solo prodotti sono brutti ed è chiaro che siamo in una posizione vedremo anche ripensare un pochino alcuni modelli con cui si realizzano questi insediamenti sicuramente l'ambizione che abbiamo è quello di individuare
Una modalità che contenga ovviamente al minimo l'impatto ambientale che Fear sinergica con il commercio di vicinato del portiere
E che nel contempo garantisca una insomma abbiamo l'ambizione di fare qualcosa di bello per la città non è non necessariamente bisogna far qualcosa di brutto ecco le speriamo di fare poco livello
Però ecco diciamo su questo un po'ma abbiamo capito però lei l'ha detto trovano io faccio da vorrei fare ripartire l'Italia celerità delle la città di Torino attraverso questa struttura evitando quel commercio come dello Utah visto che comunque fondamentalmente insomma
Visto che molti negozi chiudono e sfortunatamente anche centri
Tendono a
Disetti fidarsi dei negozi Tom Cruise al costo molto gli ha fiducia questa non sarebbe un colpo un ulteriore colpo di grazia negozio esistenti
Ma guardi il mio pensiero io glielo traduco al di là di quelle che sono le interpretazioni che sono state date alla al mio pensiero
Il centro commerciale non è né di per sé è buono né di per sé cattivo dipende da come lo si fa
E da quali sono le condizioni di contorno è chiaro che c'era iniziata un centro commerciale in una zona
Che è commercialmente come dire molto ricca che ha commercio di vicinato di un certo tipo e evidentemente produco produrre una perturbazione sul commercio negativa
Altro io altri casi altri casi a Torino peraltro
Abbastanza evidenti in cui l'elemento del del commercio è stato l'elemento attrattore di una serie di altri attività economiche e di movimento di cose persone verso un punto della città che se no sarebbe stato assolutamente morto quindi
Io attacco ed è questo il caso da questa parte della città dove voi lei ha previsto questo centro chiamiamo Centro Congressi centro commerciale
Non ho capito scusi questa parte questo il caso della città della parte la città di Torino dove lei ha previsto fino a questo no allora qua ci sono negozi in questa zona ma allora questo centro commerciale
Sarà al servizio di una porzione di città che ha nell'intorno di metri trecento non tre mila quindi alla diciamo così con la passeggiata di cinque minuti le seguenti cose il palazzo di giustizia della Cittadella della Città di Torino
Che normalmente di cui fruiscono decine di migliaia di persone al giorno il futuro centro direzionale della Banca Intesa San Paolo che in fase di ultimazione che ha centocinquanta metri da questa posizione la stazione ad alta velocità di Torino Porta Susa lo spazio
Delle OGR dell'Officina Grandi riparazioni che lo spazio espositivo che chi è venuto a Torino in questi un su tutto il due mila undici ha visitato la mostra a potuto apprezzare il Politecnico di Torino e il raddoppio del Politecnico
Le residenze universitarie asservito a supporto del Politecnico di Torino
Tutte dotazioni che sono all'interno all'interno di un raggio di trecento metri ora
Non a negozi come dire nell'immediati fine vicinanze ma da questo punto di vista noi siamo abbastanza come dire
Non va in concorrenza con dei negozi già esistenti dice comunque è una zona diciamo chiamiamola per semplificare deserta
Di attività non è no tutt'altro che deserta ma il problema non è il il piede in realtà non è certo alla zona il problema che lei mi pone e l'impatto relativamente al tessuto commerciale noi cercheremo nello sviluppo del progetto di come dire com'assolutamente inserire questa piattaforma a rivitalizzare il commercio certamente non in parte non è impoverire Rollo però
Da quello che abbiamo letto insomma i commercianti non è che l'abbia l'abbiano presa particolarmente bene insomma
Qualche polemica c'è stata o no erano esagerazione giornalistica ma lede guardi chi innova in questo Paese anche le modalità con cui si affrontano le questioni deve anche mettere un pochino in conto
Un minimo di dialettica io penso che
Poi la la posizione corretta e sia quella di individuare in maniera non ideologica le soluzioni ottimali
Per risolvere i problemi di riqualificazione di qualificazione infrastrutturale della città
Ci sono le volte in cui questi sono strumenti idonei ci sono le volte in cui questi sarebbero rispetto menti distruttivi
Quello che mi fa un po'come dire sorridere la mancanza completa di critica relativamente a una politica che c'è stata negli anni scorsi che ha dislocato lungo le periferie lungo le piene di tangenziali della città imponenti gigantesche
Come dire scatole commerciali peraltro tutti
Per edificate su terreni agricoli e quindi tutte che hanno consumato superfici non sono state speculazioni lei sta dicendo quello che è successo in buona parte d'Italia
Se non dire ma io non la chiamo come con questa definizione è stata una scelta urbanistica che in grandi parti delle dell'Italia e nelle grandi città è avvenuta
Io esprimo valutazioni come dire non necessariamente positivi in alcuni casi lo dite voi gli interventi in altri casi sono degli obbrobri urbanistici e anche a mille dodici barra GP ICI e siccome colgo una rinnovata sensibilità
Nell'individuare vi è l'utilizzo del suolo come elemento qualificante una politica urbanistica
Con un pizzico di produzione possiamo dire che a Torino la Città di Torino non si con suo metro quadro si sia come dire da questo punto di vista non
Allora in quel momento invece non ultima battuta trenta secondi il suo collega del commercio l'assessore al Commercio ci aveva parlato prima ci ha parlato dopo come lei ha preso questo sua
Ma qual era il commercio condivide l'impostazione generale che stiamo dando e cioè
Il centro commerciale di per sé non è né buono né cattivo dipende dove come di Vanzago me lo si fa
E con quali criteri lo si impostasse quindi sicuramente può essere un elemento uno degli elementi
Su cui in alcuni casi si può ragionare per riqualificare operazioni caricare le aree di una città va bene allora noi ringraziamo Stefano Lo Russo assessore all'urbanistica del Comune di Torino grazie essere stato con noi
Grazie a lei grazie delle domande e un saluto tutti gli ascoltatori
E da Torino adesso ci trasformiamo ci trasferiamo idealmente negli Stati Uniti anche se poi
Nostro ospite in questo momento è in Italia parlando con il dottor Leonardo Maugeri buongiorno
Buongiorno a lei allora dottor Maugeri insomma lei ha una forte manto quel mix dopo manager a insegnare Harvard quindi insomma
Una persona che
Comunque molto attenta anche all'Italia sono ha visto che piene sempre un legame con il Paese insomma come vede la situazione economica del Paese insomma siamo così perché noi siamo un po'depressi e consuma visto da lontano sommano all'America
Come siamo messi
Ci siamo messi male effettivamente poi è vero che ci piangiamo addosso che non abbiamo la capacità per esempio degli americani
Questi di di rinascere dalle nostre scegliere e questa è la grande differenza però questo non toglie che siamo messi veramente male
Se non avessi veramente male e credo che i problemi poi del Paese siano problemi
Visti da lontano che confrontati con altri contesti PD
Che
Sono più
Per esempio si parla molto del problema del costo del lavoro della mancata flessibilità del mercato del lavoro
Io anche dall'esperienza che e che ha fatto l'ENI prima e poi in realtà dall'esperienza che sto facendo nel contesto americano peraltro sono anche Presidente di un fondo di investimento
Una delle cose che metterli score dell'Italia è il livello di burocrazia spaventoso esiste per uno che vuole investire nel Paese cioè tutti parlano di attrarre investimenti stranieri
Ma non ci si rende conto
Di quanto si è veramente difficile investire
In questo Paese al di là delle tasse al di là del costo del lavoro qui ci sono problemi che vengono nel momento in cui nell'investimento l'ha fatto ma la difficoltà di investire in Italia mostruosa
Proprio perché la burocrazia è spaventosa e tutti parlano in generale del problema della burocrazia
Ma credo che nessuno se non quelli che stanno a poco su campo abbiano cognizione di come ormai si è stratificata si sono stratificate migliaia di cose assurde
Che impediscono
Veramente quindi investire in un articolo che fece qualche tempo fa per l'espressione ricorda con la mia esperienza diretta quando ero Presidente della petrolchimica dell'ENI per fare un investimento del nostro sito industriale
Perché abbiamo una centrale elettrica di un sito chimico che è una cosa grande come due roulotte bisogno di cinquantuno autorizzazioni cinquantuno autorizzazioni corrispondevano ci fecero il calcolo
I nostri ingegneri tre anni e mezzo di tempo
Ed era un sito industriale già esistente nostro
Ma
Risolutore versante legato forse anche NASA diciamo una propensione italiani somma interpretare la legge più a rispettarla
Darò evidente ed è dunque
D'Italia funziona come diceva Giovanni Giolitti la legge si applicano indice si interpreta degli amici
Questo è anche vero che in realtà sulla carta esistono troppe leggi se una persona perbene onesta
In Italia non riesce non riesce a sopravvivere
Ma anche perché ci rende impossibile dice rispettare tutte le leggi che spesso sono anche contraddittorie tra di loro insomma non sono contraddittorie sono ci sono leggi che per esempio riguardano non mi ricordo il nome il decreto passa del tempo la legge sulla non interferenza
Negli attività per cui in un laboratorio se ne deve chiamare un elettricista deve riempire moduli e moduli essere a norma di legge
Per evitare che l'attività dell'elettricità che viene a cambiare una cosa interferisca con l'attività normale che si svolge in quel lavoratore stesso laboratorio di ricerca che sia un capannone industriale
Quindi da sulla carta diamo una quantità di leggi poi probabilmente
Prodotte c'è stato al proprio tutto prolificazione bulimica
E nessuno alla condizione di quante ce ne siano solo se poi si trova a operare nel concreto a qui questa è la prima difficoltà che sono molto alla burocrazia all'eccesso di burocrazia diciamo che stimola la corruzione
Beh certo più burocrazia equivale a più corruzione perché qualunque cosa può essere facilitata e in terza serata come dicevo prima
Pagando mazzette ma ecco lo straniero rispetto a questo e ritorno al problema principale come come come si vede l'Italia dall'America eccome anche gli americani del nord Italia
Sono terrorizzati quando anche mi capita con mi sta capitando adesso
Di provare a sostenere delle start-up italiane no che cercano finanziamenti all'estero
Ma nessuno però lo straniero disposto a venire a investire qua allora dico va beh trasferite in America e magari consideriamo il caso
Di invertire voi nessuno vuole investire qua perché l'idea del della corruzione italiana del lavoro che la CIA che fanno pendant viene ancora prima
Vi è ancora prima per esempio della questione del costo del lavoro lepre faccio o un altro esempio
La ricerca in Italia quindi anche chi fa che mette su start-up costa relativamente poco rispetto a quanto costa in America i nostri ricercatori sono bravissimi
Però sono pagati molto poco ente cuore quando so quando sono pagati
Ecco quindi quando lavoravo coi tra le altre cose ma quando l'ha condannato in questa rubrica una ricercatrice italiana che ha vinto dei primi anche internazionali e che attualmente disoccupato invece giorno si aspettava che nelle aziende se accapigliarsi ero per H
Quest'anno
Glielo coerente non so accapigliano non
No no assolutamente il
Questo è uno dei drammi del nostro Paese
Io ci sto scrivendo una cosa solo sul problema de come si innova
Programmi per scorrevole Favre qualche domanda diamo quattro minuti ancora e ecco come si innova lenza cosa per noi abbiamo però comunque abbiamo delle piccole eccellenze con
La dimensione perché voi Paese strano il nostro abbiamo novantacinque per cento paga ma tra novantuno altre cinquecento priva della forza dipende la fonte di piccole e medie imprese piccole imprese però ci sono anche delle aziende che Nova no sport non è compito la dimensione dell'azienda insomma e un limite il fatto di avere tante piccole aziende non avere grandi aziende
Beh è un limite limite è una questione di proporzioni
Nel senso che
Va benissimo il tessuto di piccole e medie imprese che non entrano in Italia che è vitale che tante volte riesce a fare delle cose straordinarie
Il problema per esempio per il ciclo dell'innovazione
è che sebbene non ha anche la grande industria e che molto spesso in America Sandra e lei disse no sì in America sedi collettiva companies no per esempio le faccio un esempio concreto
Adesso con la start-up americana
Che attiva nel campo della robotica per gli oleodotti stiamo cercando dei dei dei finanziatori e i primi che si sono fatti vivi son tutte grandi imprese americane
Di fronte a mettere i soldi qui Marino e non vorremmo grande impresa e preferiremmo altre cose però la grande impresa interessata a quel tipo di innovazione industriale
E la prima che che supporta anche impresa piccola che nasce e di questo da un grande un grande spazio è un grande sfogo anche all'imprenditoria perché in America qualunque ricercatore ha in testa
Poi
Non solo di inventare ma anche di monetizzare quello che inventa quindi
E quelli però a questo punto problema anche di grandi imprese perché poiché allora non c'è o come si dice che i nostri imprenditori grandi anni soprattutto sono un po'più padroni e meno imprenditori vero supposta redatto quel poi e abbiamo con un altro problema
Che i nostri manager non solo i nostri valori ma anche i nostri merce
Sono minacce che guardano massima tre anni cioè al durata del loro mandato tutti si riempiono la bocca ma questo comunque
Quello che che è un manager però fondamentalmente siccome quello dei bisogni ma il manager punto deve necessariamente produrre degli utili per la proprietà insomma non è legato anche il tipo di gestione che diciamo non gli fa vedere cosa media scadenza
No no no no ecco è proprio una una una degenerazione del se adesso del sistema italiano un po'anche di quello europeo e anche in parte ma solo in parte di quello americano
Perché una degenerazione che è partita molto con la finanziarizzazione dell'economia per cui si guarda molto a breve
E poco a lungo il problema poiché se lei guarda anche in America le grandi le grandi impresa oggi in termini di capitalizzazione magari trent'anni fa non esistevano vent'anni fa non esistevano
Quindi c'è in America c'è questa possibilità però una cosa che nasce dal niente di diventare gigantesca allora senta in un minuto c'è o meno che sono potrei
Besson poche non ci riportiamo dei problemi storici che insomma è quello che il nostro è stato definito il capitalismo di relazioni dove qua non contava tanto ampio
Perché fare le cose innovazione eccetera i grandi capitalisti ma avere le relazioni giusto per trovare canali aperti
Certo questo uno dei problemi fondamentali l'altro problema è che noi comunque abbiamo perso la grande industria
Secondo me si può supplire dando un grande spazio che oggi non c'è
Ai fondi di investimento private in particolare travette equity
Venture Capital frange io che il loro punto non facciamo Poliset contano di fare un investimento per un breve periodo poi me vendono l'azienda che talvolta succede insomma già successo in Italia qualche azienda rilevata dal ricovero guardi
Guardi il problema è questo in Italia ci sono solo tredici Venture Capital che investano
Allora certo un'azienda può anche essere venduta aperti ma intanto l'intesa l'agenda nasce
Cresce si sviluppa altrimenti non vedo chi a tante che producono idee che non hanno capitali non vedo chi possa dare
La la il fiato per camminare
Le banche non di sicuro la grandi può essere un'alternativa credit crunch assolutamente efficace proprio in questa fase storica dell'Italia
Per me è un'alternativa rendere migliori possibili condizioni per i fondi stranieri per operare qua
Poi certamente nascono e intanto intanto quando le agende nascono erano lavoro creano innovazione e poi magari creano attuato atteggiamento da parte
Delle grande impresa derivava bene allora io l'avevo salutare abbiamo finito nostro tempo grazie essere stato con noi
Grazie a voi appresso e con la voce di Leonardo Maugeri professore ad Harvard ex top manager dell'ENI ed ex consulente presso energie l'Amministrazione Obama concludiamo questa puntata di furore storie letture la crisi economica vi ricordiamo nella prima l'intervista parlato con Stefano Lo Russo assessore all'urbanistica del
Comune di Torino Cherchi Aldo chi volesse di ascoltare questa puntata o le altre puntate finora andata in onda lo può fare andando sul sito www Radio Radicale
Punto it lo spaccio rubriche trovi cercando un furore la troverete tutte le puntate da Stefano Imbruglia comunque un saluto di sentirci con questa rubrica il prossimo martedì alle sei e trenta e buon proseguimento con i programmi di Radio Radicale