Tra gli argomenti discussi: Avvocatura, Camera, Carcerazione Preventiva, Carcere, Custodia Cautelare, Diritto, Esteri, Giustizia, Magistratura, Penale, Politica, Procedura, Riforme.
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avvocato, presidente del Comitato Radicale per la Giustizia "Piero Calamandrei"
Ho avuto modo di ripetere fino alla noia da questa piccola rubrica che la distanza tra la testualità delle norme che regolano il processo penale
E la concreta applicazione che quotidianamente di esse si usa fare nelle aule di giustizia di questo Paese e troppo spesso localmente marcata da svuotare il difende sono le norme stesse
Il potere di interpretazione della norma che i giudici si sono dati è talmente esorbitante
E soprattutto così incontrollabile ed intangibile da vendere nella gran parte superfluo o inutile ogni tentativo che il legislatore si proponesse di intraprendere per governarlo co arginarlo
Proprio commentando il disegno di legge
Di riforma della custodia cautelare approvato dalla Camera ed ora prossimo salvo sorprese all'approvazione definitiva
Da parte del Senato esprimevo pur apprezzandone la indubbia ministri per dire inedita qualità
Un rassegnato timore circa la concreta sua idoneità a porre un freno alla incontenibile anarchia interpretativa di chi dovrà poi
Farne applicazione
D'altronde una riforma che nasce dalla dichiarate esigenza di porre argine a quello che viene da tutti definito come l'abuso da parte dei giudici italiani della custodia cautelare
Deve appunto porre rimedio a quello che è già un atto di
Tematica ribellione I vigenti vincoli normativi altrimenti che abuso sarebbe
Il problema è proprio questo le norme vigenti vengono interpretativa mente elusivo vanificate in modo sistematico
Proprio nelle parti in cui egli si afferma una natura eccezionale il residuale della privazione della libertà
Prima del giudizio di responsabilità rendendo in tal modo ordinario uno strumento processuale micidiale e perciò dichiaratamente straordinario
Un recentissimo esempio ringrazio davvero chi ha voluto segnalarlo e documentarlo a questa piccola rubrica ci aiuta a capire di cosa stiamo parlando un cittadino straniero che ha svolto per alcuni anni la propria attività
Lavorativa in Italia è rientrato da tempo e stabilmente nel suo Paese di origine
Cioè dopo qualche tempo nell'ambito di un'inchiesta per reati fiscali e di riciclaggio vengono emessi dal G.I.P. di Rimini una serie di ordinanza di custodia cautelare una delle quali riguarda quel cittadino straniero
Ordinanza non eseguita nei suoi confronti proprio perché gli Vivier risiede nel proprio paese quando questo avviene spiccata
Il difensore italiano del catturando all'esito di proprie indagini difensive dopo avere anch'io sporto denuncia per calunnia contro chirurgo aggiustamento che in volto alla vicenda
Chiedeva al CIPE la revoca della misura ritenendo peraltro insussistenti le esigenze cautelari ma il G.I.P. respingeva la istanza di scarcerazione ritenendo sussistenti sia il pericolo di reiterazione del reato sia il pericolo di fuga
Il tribunale del riesame di Bologna investita dell'appello contro tale rigetto
Ha facoltà non riteneva sussistente il pericolo di reiterazione del reato ma invece pienamente sussistente il pericolo di fuga con la seguente
Testuale motivazione
Risulta che il prevenuto pur perfettamente consapevole dell'esistenza di un provvedimento custodiale a suo carico
Rimasto ineseguito in Italia intende trattenersi all'estero proprio per sottrarsi al concreto esercizio dalla giustizia italiana
Dunque il tribunale del riesame di Bologna equiparare e lo si comprende ancor più chiaramente dalla giurisprudenza di Cassazione che l'ordinanza evoca il sostegno
E la propria decisione
La condizione di un cittadino straniero che inopinatamente raggiunto da un'ordinanza cautelare mentre vive e lavora tranquillamente nel proprio Paese
A quella di chi raggiunto da una misura cautelare al riparo all'estero per sottrarsi ad essa
Insomma ci sarebbe nel nostro sistema stando a questa decisione del tribunale della libertà di Bologna un obbligo a costituirsi in verità certamente non fissato da alcuna norma positiva
Il che sarebbe lecito affermare il pericolo di fuga non solo e qui correttamente
Nei confronti di chi abbia operato ho tentato di operare per esempio rifugiandosi all'estero per sottrarsi all'esecuzione della misura
Ma anche nei confronti di chi vive all'estero ben prima ed a prescindere dall'emissione di un ordine di cattura nei suoi confronti e di continui a rimanere
Sembra difficilmente confutabile o come altro sia appunto fuggire all'estero per sottrarsi alla misura altro non volersi trasferire dal proprio Paese in Italia per sottomettersi ad una misura cautelare che per di più si ritiene ingiusta
Desumere il pericolo di fuga da questa diverta circostanza significa appunto appunto affermare la violazione di un inesistente obbligo a costituirsi
Per il cittadino straniero in questo caso che vive nel proprio Paese ben prima determinazione della misura
Ecco un esempio uno dei Mille che ci fa comprendere come il fenomeno dell'abuso da custodia cautelare abbia radici culturali fortemente radicate nel d'interprete
Una cultura fortemente refrattaria ad essere regolata e governata dalla legge cui pure il giudice dovrebbe essere senza riserve sottomesso buona giornata a tutti
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